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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Maggio 2009
NEURODEGENERAZIONI: SCOPERTE A CONFRONTO: PRESSO IL CNR, DAL 18 AL 20 MAGGIO, SCIENZIATI DA TUTTO IL MONDO, TRA CUI DUE PREMI NOBEL, SI CONFRONTERANNO SUGLI ULTIMI STUDI SUI MECCANISMI MOLECOLARI E GENETICI E SULLE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE DI MALATTIE QUALI ALZHEIMER, PARKINSON, SLA  
 
Roma, 19 maggio 2009 - I recenti progressi nella comprensione dei meccanismi molecolari e genetici alla base delle malattie neurodegenerative - come l’Alzheimer, il Parkinson, la Sclerosi multipla, l’Huntington - e le nuove prospettive terapeutiche saranno i temi su cui si confronteranno Premi Nobel e scienziati di tutto il mondo nel Congresso scientifico ‘Neurodegeneration’, che si terrà a Roma, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (piazzale Aldo Moro, 7, Aula Convegni), da lunedì 18 a mercoledì 20 maggio 2009. Si tratta della terza delle “Cdd-conferences”, realizzata in collaborazione tra Cnr, Nature-publishing-group e la rivista scientifica ‘Cell Death Differentiation’. Scopo finale, identificare nuovi bersagli per terapie innovative. Per quanto riguarda il ricco programma (vedi allegato), la tavola rotonda di martedì 19 (ore 14), presenti: Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Ferruccio Fazio, vice ministro della Salute; Pierluigi Nicotera, Direttore del Dzne, centro per lo studio delle neurodegenerazioni, appena nato a Bonn con un finanziamento annuale di 66 milioni di euro; Pietro Calissano dell’Ebri, Istituto europeo di ricerca sulle malattie del cervello, creato a Roma da Rita Levi-montalcini; Tommaso Longhi della ‘Clinica della memoria’ di Torino, istituita da Fondazione Agnelli e Fondazione San Paolo-imi. Sempre martedì, alle ore 14. 30, il Convegno, inoltre, onorerà il centesimo compleanno di Rita Levi-montalcini anche attraverso un concerto e un saluto dell’on. Gelmini e del professor Fazio, al quale interverrà Bertyl Fredholm, presidente del Comitato di medicina della Fondazione Nobel di Stoccolma. Tra le sessioni scientifiche, di grande interesse quelle che riguardano l’Alzheimer, che si calcola colpisca oltre 25 milioni di persone, soprattutto nel mondo occidentale, con un’incidenza quadrupla per il 2050: il rischio di acquisire la malattia raddoppia ogni cinque anni dopo il sessantacinquesimo anno e aumenta in prevalenza nelle donne dopo l’ottantacinquesimo. Nel corso della conferenza interverranno, tra gli altri, Stephen Srittmatter (Yale University, New York, Usa), che presenterà i risultati, recentemente pubblicati sulla rivista Nature, sugli indizi molecolari e i possibili meccanismi comuni tra la sindrome di Alzheimer e altri disordini neurodegenerativi quali la malattia prionica (Encefalopatia spongiforme bovina): il legame tra la proteina dei prioni (Prp) e la proteina ß-amiloide, che conduce almeno per il 50% dei casi ad un’alterata plasticità sinaptica, correlata a perdita di apprendimento e di memoria. Adriano Aguzzi (Eth, Zurigo, Svizzera), recente vincitore del premio Feltrinelli assegnato dal Presidente della Repubblica e dall’Accademia dei Lincei, ha condotto altre ricerche fondamentali sulla malattia da prioni, su cui presenterà nuovi test diagnostici. Novità anche per il morbo di Parkinson, la malattia causata da una ridotta produzione del neurotrasmettitore dopamina, la cui incidenza e prevalenza aumenta con l’età e per la quale, dai 340. 000 casi stimati nel 2005 negli Stati Uniti, si prevede un raddoppio nel 2030. Nonostante i numerosi studi, non si conosce quasi nulla sull’eziologia e l’inesorabile progressione della malattia. Il congresso inizia (lunedì 18 – ore 9. 30) con la lettura magistrale del Professor H. Robert Horvitz (Mit, Boston, Usa), premio Nobel 2002 per la Medicina, che presenterà gli ultimi risultati sulla morte delle cellule neuronali nel C. Elegans: l’identificazione dei geni che regolano la morte dei neuroni nell’uomo e delle mutazioni nella Sod, un enzima che ci difende dai radicali dell’ossigeno, che causano la Sclerosi laterale amiotrofica nell’uomo. Mercoledì 20, alle ore 15. 10 (sessione n. 9), D. James Surmeier (Chicago University) illustrerà un’importante, recentissima scoperta che contribuisce a chiarire l’azione della dopamina sulla morte cellulare nella malattia: la convergenza tra un elevato flusso di calcio e l’aumento della sintesi di dopamina a livelli potenzialmente tossici per i vulnerabili neuroni dopaminergici, situati in una regione del mesencefalo. A causare il danno cellulare da cui deriva il sintomo cardine del Parkinson non sono quindi le alterazioni della dopamina ma una sua eccessiva produzione, né sono i cataboliti o i prodotti ossidativi della dopamina i possibili killer di questi neuroni: un chiarimento di grande ausilio per l’individuazione di futuri potenziali farmaci. Martedì 19, alle ore 9. 00 (sessione n. 3), Pierluigi Nicotera approfondirà lo studio del calcio nella morte neuronale, presentando nuovi dati sui meccanismi di assuefazione alla nicotina basati sulla de-regolazione del calcio. Avremo una nuova terapia contro il tabagismo? .  
   
   
UNA RETE DI ASSISTENZA AL SERVIZIO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO  
 
Genova, 19 Maggio 2009 - I sistemi organizzativi di Liguria, Piemonte, Lombardia e Valle d´Aosta a confronto per sviluppare un nuovo modello di assistenza completa a favore del paziente oncologico lungo l´intero percorso di diagnosi e cura. Di questo si parlerà nel corso della giornata di studio e lavoro organizzata dall´agenzia regionale sanitaria della Liguria, mercoledì 20 maggio dalle 10 alle 16 presso la sala Nautilus dell´Acquario di Genova al Porto Antico. L´iniziativa vuole essere un´occasione di aggiornamento e di confronto tra gli specialisti per la realizzazione di una presa in carico globale del paziente oncologico all´interno delle strutture sanitarie della Regione Liguria. Al convegno interverranno, tra gli altri, l´assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo, il direttore dell´agenzia sanitaria regionale, Franco Bonanni, Oscar Bertetto, oncologo e direttore dell´agenzia regionale per i servizi sanitari del Piemonte, Alberto Scanni, direttore generale dell´Istituto Tumori di Milano, Cinzia Caroti, coordinatore regionale per l´associazione italiana di oncologia medica, Domenico Gallo, responsabile del sistema informativo aziendale per la Asl 3 Genovese, Sergio Vigna, dirigente settore assistenza ospedaliera e specialistica del dipartimento salute. .  
   
   
SANITA´. RISK MANAGEMENT, FORMIGONI: LOMBARDIA E´ MODELLO  
 
Milano, 19 maggio 2009 - L´attenzione al tema del rischio in sanità è tra i principali fattori di innovazione su cui Regione Lombardia ha investito e su cui ha svolto e svolge "un ruolo di apripista". Aprendo i lavori del primo Convegno Regionale di Risk Management in Sanità ("Le strategie di Risk Management in Regione Lombardia: buone pratiche ed evoluzione del modello"), il presidente Roberto Formigoni - affiancato dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - ha sottolineato il ruolo di "modello" del sistema lombardo nel campo delle gestione del rischio. "La sicurezza del paziente - ha detto Formigoni - è garantita dalla riduzione dell´occorrenza degli errori (prevenzione) e dal contenimento degli effetti di quelli che comunque si verificano (protezione). In questa ottica, Regione Lombardia ha promosso politiche di risk management a partire dalla qualificata preparazione dei medici e degli infermieri, realizzata in modo strutturato e costante con percorsi di formazione e aggiornamento". E´ stato effettuato un censimento in tutte le Aziende Sanitarie Lombarde, da cui è emerso che in 10 anni (1999-2008) ci sono state 20. 000 richieste di risarcimento per sinistri. La raccolta e analisi di questi dati, compreso l´esame dell´effettivo esborso sostenuto dal mercato assicurativo, "riveste - ha aggiunto il presidente - un carattere di eccezionalità a livello nazionale, sia per la mole dei dati raccolti sia per la definizione dell´architettura organizzativa di ogni Azienda sanitaria". Presso tutte le strutture sanitarie regionali sono operative (fin dal 2005) attività di risk management coordinate da un risk manager supportato da adeguati organi di gestione del rischio (Gruppo di coordinamento per la gestione del rischio e Comitato valutazione sinistri) che provvedono a definire i piani operativi delle attività di prevenzione dei rischi, assicurando l´aggiornamento del monitoraggio dei sinistri. Tutto questo garantisce agli utenti - che scelgono le strutture sanitarie di Regione Lombardia per un percorso di assistenza e di cura - la qualità dei servizi e una speciale attenzione nella prevenzione degli errori. "Non possiamo che sottolineare con soddisfazione - ha detto ancora Formigoni - come la via seguita da Regione Lombardia sia stata presa come esempio a livello nazionale. Tra pochi giorni, infatti, il Governo nazionale varerà un decreto per l´istituzione di un database che raccoglierà - sul modello avviato in Lombardia - tutte le richieste di risarcimento". "Il risk management - ha aggiunto Bresciani - è uno strumento importante per l´attenuazione del rischio e la sua neutralizzazione e riguarda lo sviluppo di modalità operative da introdurre sul livello assistenziale, amministrativo e organizzativo. In questo contesto si rivelano importanti le centrali di simulazione, utili a testare i vari progetti. La qualità fa bene al paziente e fa bene a tutti i cittadini perché si riducono i costi". "Ma - si è domandato Bresciani - ad un più basso rischio, il mondo assicurativo risponderà riducendo i premi? Questa è la vera sfida". Per quanto riguarda il futuro, Formigoni ha indicato cinque punti su cui lavorare "per migliorare ulteriormente il nostro sistema sanitario": il monitoraggio e il sostegno delle esperienze di miglioramento in atto nonché la diffusione dei risultati; il potenziamento dell´attività di ricerca con l´obiettivo del costante miglioramento della qualità mediante la diffusione delle best practices all´interno del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale; la garanzia della continuità delle cure e l´unitarietà dei processi, che devono accompagnare il paziente durante il percorso che compie nelle strutture; la valorizzazione della partecipazione dell´utente, mediante la predisposizione di questionari di soddisfazione; il consolidamento dell´informazione a favore dei cittadini e all´interno delle Aziende ospedaliere circa i servizi e le prestazioni offerte, non solo in campo propriamente clinico (efficacia, appropriatezza e sicurezza) ma anche nell´ambito dell´educazione alla prevenzione. .  
   
   
LOMBARDIA: FORMAZIONE MEDICI, SOTTOSCRITTA INTESA EUROPEA BRESCIANI: PROFESSIONISTI STRANIERI DA NOI PER L´AGGIORNAMENTO  
 
Milano, 19 maggio 2009 - I medici specialisti stranieri che verranno in Lombardia per partecipare a congressi scientifici internazionali potranno far valere immediatamente nei propri Paesi i crediti formativi acquisiti. E´ quanto prevede l´intesa sottoscritta da Regione Lombardia con l´Unione Europea Medici Specialisti (Uems), che prevede appunto il reciproco riconoscimento degli eventi che riguardano l´Educazione Continua in Medicina (Ecm), che i due enti accreditano. L´accordo, già operativo, è stato presentato ieri in una conferenza stampa dall´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani - affiancato da Marco Cavallo (responsabile Progettazione e Sviluppo Piani dell´assessorato alla Sanità della Regione Lombardia) - e dal segretario generale dell´Uems, Bernard Maillet. Al momento sono circa 160 gli enti pubblici e privati che organizzano eventi di Educazione Continua in Medicina accreditati da Regione Lombardia. L´uems ha accreditato oltre 1. 050 eventi in Europa e Nord America, che coinvolgono ogni anno circa il 25% dei medici specialisti europei. "La Lombardia - ha detto Bresciani - è la seconda Regione italiana ad ottenere il riconoscimento europeo degli eventi di formazione del personale sanitario. Tenendo conto però del numero di strutture che operano qui, con centinaia di incontri di altissimo livello organizzati e del loro prestigio da un punto di vista della produzione scientifica, si può tranquillamente parlare di una intesa che fa da apripista per lo sviluppo della collaborazione sanitaria a livello europeo. L´accordo darà anche impulso al turismo scientifico, aumentando la capacità della Lombardia di attrarre professionisti dall´estero". Dal canto suo, Maillet ha sottolineato il lavoro svolto dall´Uems di "armonizzazione dei sistemi formativi" a livello europeo. Alla libera circolazione dei pazienti e dei professionisti deve corrispondere, secondo il segretario generale dell´Uems, uno standard comune di qualità nella formazione del personale. .  
   
   
PRESENTATO SPORTELLO COMUNI DONAZIONE ORGANI  
 
Udine, 19 maggio 2009 - Favorire l´informazione, la sensibilizzazione e la cultura della donazione degli organi e dei tessuti, anche attraverso gli uffici anagrafe dei Comuni. E´ questo l´obiettivo del progetto "Sportello Comuni donazioni organi", promosso congiuntamente da Ministero della Salute, Regione, Centro regionale trapianti, Anci, Federsanità Anci Fvg e associazioni del volontariato, e presentato ieri nel corso del convegno "Donazione e trapianto: progetto ´Comuni d´Italia´, ruolo delle Autonomie locali e delle Associazioni di volontariato", svoltosi nel palazzo della Regione a Udine. L´iniziativa, una delle prime a livello nazionale, si inquadra nella Campagna 2009 del Centro nazionale trapianti "Un dono per la vita", resa possibile dal decreto ministeriale 11 marzo 2008, che ha incluso gli uffici comunali ed i centri regionali per i trapianti tra i punti abilitati alla raccolta delle espressioni di volontà in merito alla donazione degli organi dopo la morte. Il progetto - che consiste nella consegna al cittadino, unitamente al rilascio della nuova carta d´identità, di un opuscolo informativo e del tesserino per la dichiarazione di volontà per la donazione - risponde all´esigenza di affrontare in modo coordinato l´obiettivo di sensibilizzare la popolazione. L´importanza della crescita della consapevolezza e del raggiungimento degli obiettivi prefissati è stata sottolineata dall´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, che ha ribadito come la salute può essere garantita alla popolazione sulla base di una sistematica collaborazione con gli Enti locali. Il problema dei trapianti degli organi è molto sentito: la discrepanza tra la richiesta e l´offerta in Italia è notevole: su 9 mila 500 pazienti in attesa di trapianto vengono fatte 3 mila donazioni all´anno (molti, quindi, muoiono in lista d´attesa). Il Friuli Venezia Giulia è da questo punto di vista tra le regioni più virtuose: le donazioni sono sufficienti a coprire i bisogni e spesso, quindi, vanno a garantire le esigenze delle altre regioni; di fronte alla media italiana dell´attesa di 3 anni per il trapianto di un rene, il paziente nella nostra regione aspetta ´appena´ un anno. L´italia è in ogni caso ritenuta all´avanguardia per la sicurezza relativa ai trapianti d´organo. Tuttavia uno dei problemi maggiori è rappresentato dalle opposizioni (spesso di carattere religioso) alla donazione. Anche qui il Friuli Venezia Giulia si distingue: se infatti la media italiana è del 32%, in regione i potenziali donatori che esplicitano il loro rifiuto al dono sono ´solo´ il 13%. Tra i dati menzionati al convegno - al quale hanno preso parte tra gli altri il direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, il direttore del Centro regionale trapianti, Francesco Giordano, il presidente di Federsanità Anci Fvg, Giuseppe Napoli e il presidente Anci Fvg, Gianfranco Pizzolitto - è da sottolineare anche la significativa crescita del numero dei trapianti effettuati nel primo quadrimestre del 2009 in regione: da 27 dello stesso periodo del 2008 sono infatti passati a 44. .  
   
   
FIRENZE: SPORTELLO PUNTOINSIEME LISTE D´ATTESA RIDOTTE DEL 36 PER CENTO OBIETTIVO DEL TOTALE AZZERAMENTO CONFERMATO PER IL 2009  
 
Firenze, 19 maggio 2009 - Il primo bilancio su Puntoinsieme, relativamente a tutto il 2008 è ampiamente positivo. Più di 25mila le persone accolte accessi agli sportelli, oltre 16mila le valutazioni effettuate, liste d´attesa per le Rsa diminuite di oltre un terzo rispetto al 2007 (e obiettivo dell´azzeramento entro il 2009). Sono questi alcuni dei risultati più interessanti ottenuti in questa prima fase di attivazione del Fondo regionale per la non autosufficienza, considerando sia la fase pilota che quella operativa vera e propria. Le risorse complessivamente impiegate ammontano a 57 milioni di euro. Si tratta di cifre più che soddisfacenti, affermano in coro il presidente della Giunta regionale e gli assessori alle politiche sociali e per il diritto alla salute, che non fanno altro che confermare la positività della scelta fatta dalla Regione nel tent ativo di dare una risposta concreta ai circa 80mila anziani toscani non più in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità e alle loro famiglie. La rilevazione è stata effettuata in base ai dati inviati dalle 34 zone-distretto (che costituiscono le aree in cui è suddivisa la Toscana in relazione al livello di governo locale dei servizi sociali e sanitari). L´attivazione della rete di Puntoinsieme è avvenuta ufficialmente lo scorso 22 ottobre. Nel 2008 le persone che hanno trovato accoglienza presso gli oltre 300 sportelli dislocati sul territorio regionale sono state esattamente 25. 497. Le valutazioni effettuate dalle Uvm sono state 16. 164, relativamente cioè a quei casi cosiddetti ´complessi´, che richiedono una valutazione socio-sanitaria integrata. Le liste d´attesa per l´inserimento in Rsa sono passate dalle 3. 300 al 31 dicembre 2008 a 2. 120 alla stessa data del 2008. La diminuzione è stata del 35,7%. Secon do dati elaborati dalla Regione le persone prese in carico attraverso percorsi di assistenza domiciliare sono passate dalle 33 mila del 2007 a oltre 35 mila nel 2008. I casi complessi sono quelli che vengono sottoposti all´esame delle Uvm, le Unità di Valutazione Multidisciplinare. L´uvm è un gruppo di esperti che di solito comprende un medico di distretto, un assistente sociale e un infermiere professionale. In determinate situazioni vengono affiancati del medico curante e da specialisti della riabilitazione. Compito dell´Unità è valutare le condizioni di bisogno dell’assistito attraverso la definizione del Pap, il Progetto Assistenziale Personalizzato, ossia il pacchetto di prestazioni più appropriato. Per quanto riguarda l´origine della segnalazione (limitatamente ai casi cosiddetti complessi), quasi il 24% delle domande è stato fatto direttamente dalla persona interessata, il 28% da familiari. Buono anche il grado di coinvolgimento dei medici curanti e dei presidi ospedalieri, che hanno presentato rispettivamente quasi il 16% ed il 12% delle domande. Un altro 16% di domande è pervenuto da operatori dei servizi sociali ed il restante 5% da medici specialisti, operatori del terzo settore, privati e altri soggetti. Le risorse impiegate per l´assistenza nelle varie forme ammontano a 56 milioni e 890 mila euro. Quasi il 57% (pari a 32 milioni e 227 mila euro) è stato utilizzato per l´inserimento permanente in Rsa, il 15% per l´assistenza domiciliare (8 milioni e 300 mila euro), il 14% (7 milioni 765 mila euro) per l´inserimento temporaneo in Rsa, oltre il 7% per l´inserimento in centri diurni, più del 6,5% per l´assistenza familiare ed il restante 1% per altre forme di assistenza ed altri servizi. .  
   
   
ACQUISTO DEI FARMACI, DALLO SCONTRINO SCOMPARE IL NOME DEL MEDICINALE  
 
Roma, 19 maggio 2009 - A partire dal prossimo anno lo scontrino fiscale che le farmacie rilasciano all’acquisto dei farmaci per poter dedurre e detrarre la spesa nella dichiarazione dei redditi, non riporterà più in dettaglio lo specifico nome del farmaco acquistato: basterà l´indicazione del codice alfanumerico posto sulla confezione di ogni medicinale. Lo ha stabilito il Garante per la protezione dei dati personali, con un provvedimento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’11 maggio 2009. I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere trattati solo se è indispensabile per lo svolgimento di attività istituzionali che non possano essere effettuate, caso per caso, mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa. Lo "scontrino parlante" che riporta in chiaro, oltre al codice fiscale dell´interessato, la denominazione del farmaco acquistato, è in grado di rivelare informazioni sulle patologie dei cittadini e ciò potrebbe ledere la riservatezza e dignità del contribuente, nel caso in cui presenti la documentazione fiscale per la denuncia dei redditi presso un commercialista o i Centri di assistenza fiscale. L´attività istruttoria svolta dal Garante con l´Agenzia delle entrate e con i rappresentanti di Federfarma, la federazione più rappresentativa che raggruppa i farmacisti italiani, ha permesso di stabilire che il controllo sul farmaco venduto può essere effettuato attraverso l´utilizzo del "numero di autorizzazione all´immissione in commercio" (Aic) presente sulla confezione del farmaco. Il codice alfanumerico, rilevabile anche mediante lettura ottica, consente infatti di identificare in modo univoco ogni singola confezione farmaceutica venduta (dosaggio, somministrazione, presentazione etc. ), al pari della specificazione in chiaro del nome del farmaco. È stata in questo modo individuata una soluzione in grado di bilanciare il rispetto della dignità delle persone e l´interesse pubblico alla riduzione del rischio di detrazioni fiscali non legate alla spesa per medicinali. Bisogna ricordare, infatti, che i dati idonei a rivelare lo stato di salute degli interessati possono essere trattati solo laddove indispensabili per lo svolgimento di attività istituzionali che non possano essere effettuate, caso per caso, mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa. Sulla base del provvedimento del Garante, entro tre mesi l´Agenzia delle entrate dovrà fornire indicazioni per la modifica dello scontrino fiscale rilasciato per l´acquisto di farmaci. Entro il 1° gennaio 2010 i titolari del trattamento dei dati personali che emettono scontrini fiscali per l´acquisto di farmaci devono adeguarsi alle indicazioni dell´Agenzia, riportando sugli stessi, in luogo della menzione in chiaro della denominazione commerciale del farmaco, il numero di autorizzazione all´immissione in commercio (Aic), oltre al codice fiscale del destinatario, alla natura e alla quantità dei medicinali acquistati. .  
   
   
NUOVI INDIRIZZI PER CONTENERE LA SPESA FARMACEUTICA ATTRAVERSO L´USO APPROPRIATO DELLE STATINE.   
 
Ancona, 19 Maggio 2009 - La giunta regionale delle Marche ha approvato le linee di indirizzo per l´uso appropriato delle statine e l´elenco dei farmaci innovativi sui quali la Commissione Regionale per l´appropriatezza terapeutica (Crat) ha dato il via libera per l´inserimento nel Prontuario terapeutico ospedaliero. Il provvedimento, proposto dall´assessore regionale alla Salute Almerino Mezzolani, rientra nel ´Piano di contenimento della spesa farmaceutica in particolare ospedaliera´ approvato alla fine del 2008. L´assessore sottolinea che proprio la razionalizzazione della spesa farmaceutica e` stato uno dei fattori determinanti per riportare in equilibrio i conti della sanita` marchigiana negli ultimi due anni, consentendo alle Marche di classificarsi ai primi posti tra le regioni piu` virtuose d´Italia nella gestione della spesa sanitaria. Le statine in particolare nel 2007 nelle Marche sono state utilizzate per un valore complessivo di 27 milioni di euro pari all´8,9% della spesa farmaceutica convenzionata. Un gruppo di lavoro specializzato all´interno del Crat si e` quindi confrontato al fine di razionalizzare il consumo di questi farmaci nell´ottica di un incremento dell´appropriatezza prescrittiva e della riduzione degli sprechi. Attualmente le statine sono indicate per: ´ ridurre i livelli di colesterolo abnormemente aumentati ´ prevenire danni cardio-cerebro-vascolari nei soggetti a rischio ´ prevenire danni cardio-cerebro-vascolari in tutti quei soggetti che abbiamo gia` avuto un precedente episodio cardio-cerebro-vascolare (es. Infarto, ictus). In base alle raccomandazioni delle linee di indirizzo la prescrizione delle statine va correlata alla valutazione del rischio cardiovascolare globale. In prevenzione primaria va riservata ai pazienti con rischio a 10 anni maggiore del 20%. Tutti i pazienti colpiti da eventi cardiovascolari inoltre, dovrebbero essere trattati con statine (prevenzione secondaria) indipendentemente dai livelli di colesterolo totale. Fondamentale si ritiene anche la correzione di stili di vita e abitudini alimentari inadeguati oltre che di altri eventuali fattori di rischio (fumo, pressione arteriosa, controllo della glicemia). Per quanto riguarda i prodotti che si rendono disponibili sul mercato infine, la Crat ha espresso parere favorevole su otto nuovi farmaci: Invega, Elontril, Celentri, Procoralan, Isentress, Mircera, Ecalta, Binocrit. Il parere espresso vale anche per lo stesso farmaco commercializzato da altre aziende farmaceutiche. .  
   
   
FORUM PA: PREMIATO PROGETTO LAIT PER ANAGRAFE SANITARIA UNICA  
 
Roma, 19 maggio 2009 - L´"asur (Anagrafe Sanitaria Unica Regionale) è il progetto di Lait spa, azienda di innovazione tecnologica della Regione Lazio per razionalizzare i sistemi informativi sanitari e premiato dai ministri Brunetta e Carfagna, nell´ambito del concorso "Lavoriamo Insieme", patrocinato dal ministero per la Pubblica Amministrazione e l´Innovazione" al Forum Pa. "E´ una ulteriore, splendida conferma, della bontà e della qualità del lavoro dei tecnici di Lait spa - ha dichiarato il presidente della società regionale, Regino Brachetti - è questa una evidente dimostrazione che, anche nel Lazio, esiste una buona Pa, e che Lait, assolvendo alla propria missione aziendale, ne è interprete. Ricordo, per altro, che un analogo riconoscimento - ha proseguito Brachetti - è stato ottenuto, meno di un anno fa, dal Portale istituzionale del Consiglio Regionale del Lazio, anch´esso realizzato dai professionisti di Lait, al Com-pa, Salone Europeo della Comunicazione pubblica, svoltosi a Milano. Quello di Asur - ha concluso il presidente di Lait - non è, quindi, un caso sporadico, ma certifica un livello d´eccellenza che si sviluppa nel solco della continuità, in ossequio al mandato assegnatoci dal nostro azionista, che sta modernizzando, anche nei settori più evoluti, la pubblica amministrazione del Lazio". Asur può essere utlizzato dai primi mesi del 2010, con l´introduzione di un unico metodo di trasmissione dei dati, per gettare le basi per l´introduzione del fascicolo sanitario unico dell´assistito. Inoltre si punta ad ottenere un maggior controllo sulla spesa sanitaria regionale, attraverso una gestione più efficiente delle compensazioni connesse alla mobilità inter-regionale e dei pagamenti ai Medici di Base e Pediatri di Libera Scelta. Sul fronte della riduzione delle uscite, ciò consente anche l´allineamento dei sistemi regionali e aziendali con quello della spesa farmaceutica e specialistica gestito dal Ministero Economia e Finanza. .  
   
   
PRESENTATO A VERONA PROGETTO “BENATTIVI” PER L´ATTIVITA´ FISICA DELL´ANZIANO. PUO´ DIMINUIRE LA MORTALITA´ DEL 10%  
 
 Verona, 19 maggio 2009 - Svolgere regolarmente attività fisica, nelle persone con più di 65 anni, può comportare una diminuzione del 10% della mortalità per malattie cardiovascolari (infarto e ictus), cancro del colon, diabete, ansia o depressione. In un anziano, quindi, un´attività fisica corretta, moderata e prescritta da un medico può fare molto meglio di tanti medicinali e va quindi promossa e diffusa quanto più possibile. E´ questa la sintesi dei risultati di un progetto biennale denominato “benAttivi” realizzato in collaborazione tra la Regione del Veneto (capofila l´Ulss 20 di Verona), la Glaxo Smithkline ed il Comune di Verona, presentati ieri a Verona alla presenza dell´Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, del Sindaco Flavio Tosi del presidente di Glaxo Angelos Papadimitriou e del coordinatore del Piano Triennale per la Promozione della Salute Massimo Valsecchi (responsabile del dipartimento di Prevenzione dell´Ulss 20). In tutta la Regione sono stati organizzati 19 corsi specifici rivolti agli operatori sanitari, che ne hanno coinvolto ben 1006, tra i quali 724 medici. “Il risultato di questa iniziativa – ha sottolineato Sandri – è stato di straordinaria importanza, perchè abituare chi ha una certa età a muoversi regolarmente, senza chiedere troppo al proprio corpo, significa dare una grossa mano alla salute, e di conseguenza alla qualità della vita. Sono orgoglioso di quanto è stato fatto e posso garantire che siamo pronti a divulgare l´iniziativa in tutta la Regione. C´è poi anche un altro importante aspetto da non dimenticare – ha aggiunto Sandri – e cioè che, mentre il singolo guadagna in salute, il sistema sanitario può anche risparmiare: è stato infatti dimostrato che negli anziani che svolgono attività fisica si riducono sia le visite dal medico, sia l´uso di farmaci”. Un monitoraggio approfondito è stato effettuato proprio nella popolazione ultrasessantacinquenne residente nell´Ulss 20 di Verona. Gli anziani veronesi (circa 66. 700 persone) ricorrono al medico di medicina generale 8,4 volte l´anno se sufficientemente attivi e 9,67 volte l´anno se sedentari. Per quanto riguarda le visite specialistiche, il tasso scende a 1,7 l´anno se attivi, contro 2,4 volte l´anno se sedentari. Traducendo queste percentuali in cifre, si ottiene che sono state effettuate 536. 000 visite di medicina generale e 143. 000 specialistiche. Sulla base di studi internazionali, si può arrivare a dire che, se tutti gli anziani di Verona fossero attivi come il 16,7% che dichiara di fare regolare attività fisica, si potrebbe ottenere una diminuzione di oltre 75. 000 visite di medicina generale e di circa 28. 000 visite specialistiche. Tutti si dicono d´accordo sull´importanza dell´attività fisica, ma l´84,6% rivela di non fare movimento per motivi di salute: un grave errore, perchè la ricerca ha dimostrato che fare del moto giova anche a molte patologie già presenti. “Un aspetto questo – ha commentato Sandri – che dimostra come la figura del medico di medicina generale sia centrale in questo cammino di promozione della salute dell´anziano”. .  
   
   
INAUGURATO L´AMBULATORIO MEDICO MOBILE PRESSO LA FACOLTA´ DI MEDICINA E CHIRURGIA DELL´UNIVERSITA´ DEL MOLISE  
 
Campobasso, 19 maggio 2009 - "Università, quindi ricerca e formazione, e Sistema Sanitario pubblico, dunque medicina e assistenza, uniti per far fare al Molise quel salto in avanti di cui ha bisogno per migliorare i suoi servizi e migliorare la vita ai suoi cittadini. E´ per questo che abbiamo lavorato in questi anni e oggi ne vediamo un ennesimo esempio. Questo impegno ha prodotto i suoi frutti se è vero come è vero che il più prestigioso quotidiano nazionale pubblicava, solo la scorsa settimana, una graduatoria che vedeva questa regione essere la prima in Italia per attrattiva di pazienti dai territori limitrofi e per dotazione tecnologica e specialistica delle sue strutture sanitarie". Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio intervenendo ieri in mattinata presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell´Università del Molise a Campobasso alla cerimonia di inaugurazione dell´ "ambulatorio Medico Mobile". L´ambulatorio mobile è in dotazione al Centro di Ricerca e Formazione in Medicina dell´Invecchiamento della Università del Molise. .  
   
   
CASO LO BUE, REGIONE LOMBARDIA RISPONDE A STORACE  
 
Milano, 19 maggio 2009 - In relazione al caso di Emanuele Lo Bue, il ragazzo di Cologno Monzese in stato vegetativo, su cui Francesco Storace è intervenuto il 14 maggio, Regione Lombardia conferma il personale interessamento del presidente Formigoni il quale si è accertato, già un mese fa, della situazione. L´asl di Monza e Brianza ha confermato a Regione Lombardia che dal 10 novembre 2008 è attivo un dettagliato Piano di assistenza personalizzata per Emanuele Lo Bue, stilato e realizzato a seguito di un periodo di ricovero del bambino, da maggio 2007 a maggio 2008, presso la "Nostra Famiglia" di Bosisio Parini, e di un successivo periodo di trattamento (da maggio a ottobre 2008), deciso dalla famiglia, presso una struttura della Florida (Usa). Le cure prestate al piccolo Emanuele a domicilio sono quotidiane e complete, e gli ausili necessari vengono regolarmente forniti. Concorrono all´assistenza e cura, in maniera coordinata, il Medico di medicina generale, il Distretto sanitario, l´Istituto Nostra Famiglia e il Comune. . .  
   
   
SANITA’, RIAPRE A VILLA SOFIA SERVIZIO INTERRUZIONE VOLONTARIA GRAVIDANZA  
 
Palermo, 18 maggio 2009 – L’azienda Ospedaliera “Villa Sofia” di Palermo riattiverà lunedì prossimo, 25 maggio, il servizio di interruzione volontaria di gravidanza (Igv) che era stato temporaneamente interrotto nel gennaio del 2008 a causa della chiusura dell’Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia. Il servizio verrà effettuato presso il dipartimento di Chirurgia, diretto dal prof. Vincenzo Mandalà. “Avevo esplicitamente sollecitato la riattivazione del servizio – commenta l’assessore regionale Massimo Russo – che è di fondamentale importanza per una corretta applicazione della legge 194, che affida alle istituzioni regionali il compito di pianificare, programmare e organizzare le procedure più appropriate ed efficaci per il corretto espletamento del servizio. Quella di oggi è un’altra risposta concreta in direzione del bisogno di salute dei cittadini: l’obiettivo, in questo caso, sarà quello di tutelare la donna o la coppia ed accompagnarla in un percorso spesso doloroso e comunque difficile”. Il commissario straordinario di “Villa Sofia”, Marcella Di Benedetto, ha assegnato al servizio di interruzione volontaria di gravidanza locali nuovi e adeguatamente attrezzati, che si trovano nel padiglione polichirurgico del presidio ospedaliero di Villa Sofia e che consentiranno il pieno rispetto della privacy in conformità con le direttive della legge 194. Saranno garantiti anche gli accessi pomeridiani. L’equipe medica è costituita da medici specialisti in ostetricia e ginecologia, da anestesisti e da personale paramedico, non obiettori di coscienza, che garantiranno l’adeguata professionalità nell’espletamento delle procedure, in collaborazione con i servizi territoriali consultoriali, minimizzando i disagi e garantendo una rapida soluzione dei tempi di attesa. Per ulteriori informazioni gli utenti potranno rivolgersi all’ambulatorio di ginecologia di Villa Sofia o telefonare allo 091/780. 80. 64. A proposito della corretta applicazione della legge 194, proprio la settimana scorsa – in seguito a notizie pubblicate da alcuni organi di stampa - l’assessorato regionale alla Sanità ha aperto una istruttoria per verificare se ci sono state irregolarità da parte della azienda ospedaliera “Civico” di Palermo. “Il monitoraggio – conclude Russo – riguarderà comunque tutte le strutture siciliane per verificare che le prestazioni offerte a tutela della salute della donna siano offerte nel rispetto delle regole e della trasparenza”. .  
   
   
PER ANZIANI IPOVEDENTI IN CENTRI SERVIZIO RESIDENZIALI A DISPOSIZIONE ‘LIBRI PARLATI’, OPPORTUNITA’ CULTURALE E DI MANTENIMENTO INTELLETTIVO”  
 
 Venezia, 19 maggio 2009 - I ‘libri parlati’, audiolibri digitali, con l’ultimo best seller di narrativa, o di storia o di giornalismo, saranno diffusi in tutte le strutture residenziali per anziani non autosufficienti del Veneto, e ne potranno usufruire in particolare gli ospiti non vedenti o ipovedenti. Ne dà notizia l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi informando di una deliberazione in questo senso, approvata su sua proposta dalla Giunta veneta, che ha assegnato 20 mila euro di contributo al Centro Internazionale del Libro Parlato “Adriano Sernagiotto” di Feltre. “Con quest’operazione di diffusione degli audiolibri nelle strutture residenziali - spiega Valdegamberi - offriamo un’opportunità culturale e ricreativa intelligente e utile ai nostri anziani non più in grado di leggere da soli, gli rendiamo meno pesanti le giornate con l´ascolto di un buon libro che fa restare attiva la mente, la memoria, la vita. Sono occasioni da utilizzare al massimo all’interno delle strutture residenziali per mantenere vivace l’intelletto degli anziani e il loro interesse verso il mondo, anche perché è possibile scegliere tra un numero sterminato di titoli e di settori d’interesse in cui si è specializzato in questi anni il centro feltrino”. Si ricorda, infatti, che il Centro di Feltre è attivo dal 1983, con lo scopo di aiutare i non vedenti ad accostarsi alla lettura ed allo studio ed ha maturato una significativa esperienza nazionale e internazionale Al Centro si rivolgono esclusivamente non vedenti, ipovedenti, dislessici, distrofici, anziani, malati terminali. E tutti coloro per i quali la lettura in modo tradizionale non è possibile; così pure vari enti, come scuole di ogni ordine e grado, biblioteche, case di riposo, A. S. L. , amministrazioni comunali, istituti specializzati all´assistenza dei disabili. La deliberazione regionale è prevista dalla legge regionale n. 11 del 2001 che finanzia progetti particolarmente significativi che sperimentano modalità innovative e implementano il livello delle risposte nell’ambito dei servizi per le persone non autosufficienti e disabili. L’obiettivo del progetto è quindi di attivare la cultura degli anziani, attraverso il portale dell’audiolibro, offrendo l’assistenza ai centri di servizio sull’utilizzo del servizio, fornendo apparecchiature adatte all’ascolto semplificato sia di gruppo sia individuale. .  
   
   
ALIMENTAZIONE, PREMIO A PROGETTO AZIENDA SANITARIA DI MATERA  
 
Matera, 19 maggio 2009 - Riconoscimento nazionale per le attività di prevenzione dell’obesità, educazione alimentare e monitoraggio nelle scuole eseguite dall’Unita’ operativa di Nutrizione clinica e dietetica dell’ ospedale “Madonna delle Grazie’’ di Matera, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale e l’Università di Tor Vergata di Roma. La struttura,diretta dalla dottoressa Carmela Bagnato, ha vinto un premio indetto dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali-centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ccm) . La individuazione e la selezione delle migliori pratiche intersettoriali, realizzate dalle Comunità Locali, per la prevenzione sul territorio dei quattro principali fattori di rischio per la salute (scarsa attività fisica, fumo, alimentazione non equilibrata, abuso di alcol) è stata effettuata dal Formez. E’ stata premiata l’esperienza condotta a Matera con il progetto ´´ Valutazione dello stato nutrizionale e attivita’ fisica di una popolazione scolastica nella fascia di età compresa tra i 6 i 13 anni’’. Il programma era stato avviato nell´anno scolastico 2007-2008 e promosso dalla Regione Basilicata nell’ambito del piano di prevenzione dell’obesità. Lo studio ha riguardato un campione di 274 soggetti, 138 maschi e 136 femmine nelle scuole elementari e medie di Matera. Il lavoro ha confermato le rilevazioni dei dati nazionali e regionali, circa la presenza di un 26 per cento di bambini sovrappeso e del 12 per cento obesi. Il premio è stato consegnato alla dott. Ssa Carmela Bagnato a Roma il 12 maggio scorso. “Il riconoscimento - ha detto Carmela Bagnato - servirà a dare continuità al progetto avviato sul territorio materano per la promozione di una alimentazione equilibrata ,l’incentivazione all’attività fisica e di corretti stili di vita’’. Soddisfazione e’ stata espressa dal direttore Generale della Asm, Vito Gaudiano, che ha evidenziato “la validità del progetto, frutto di una sinergia con il mondo della scuola e dell’Università, e di importante valenza sociale ed educativa sulle giovani generazioni”. .  
   
   
SALUTE FVG: ISPEZIONI ALL´ASS 1 PREVISTE DA LEGGE 21/1992  
 
Trieste, 19 maggio 2009 - Lo svolgimento di attività ispettiva sull´operato delle Aziende sanitarie è previsto dall´articolo 8 della legge regionale 21 del 1992 (che in generale detta "Norme per il controllo e la vigilanza sulle Unità sanitarie locali in attuazione della legge 30 dicembre 1991, n. 412 . ") stabilendo che "l´attività complessiva delle Aziende sanitarie regionali è soggetta a verifiche finalizzate ad accertare la rispondenza della gestione agli obiettivi e prescrizioni della programmazione sanitaria regionale ed il corretto utilizzo delle risorse assegnate". Lo precisa la direzione centrale Salute e Protezione sociale della Regione in merito alle ispezioni all´Azienda per i servizi sanitari n. 1 "Triestina", eseguite dal dottor Igino Eleopra a seguito del decreto assessorile n. 890/2008. La legge 21/2002 prevede poi espressamente (art. 9) che all´affidamento di compiti ispettivi ad esperti, anche esterni all´Amministrazione regionale, provvede direttamente l´assessore alla Salute e Protezione sociale. Stabilendo che gli esperti devono aver acquisito una comprovata esperienza nelle materie sanitarie, il secondo comma dell´art. 9 della legge 21/92 indica che "gli ispettori hanno libero accesso, anche individualmente, a tutti gli atti e ai documenti amministrativi e contabili, anche interni, nonché a tutte le strutture sanitarie delle Aziende sanitarie regionali, restando comunque vincolati al segreto d´ufficio". Come rilevato dalla direzione centrale, "alla luce del chiaro disposto normativo l´ispezione non può che essere affidata con provvedimento dell´assessore, al quale la legge ha espressamente attribuito, in questo caso, l´esercizio di una funzione amministrativa. Il provvedimento, non essendo emanato da un organismo collegiale, non può che rivestire, tecnicamente, la forma del decreto". Peraltro non è la prima volta che viene avviato un procedimento ispettivo. Con decreto n. 84 del 21 febbraio 2006 l´allora assessore alla Salute aveva avviato un ispezione presso l´Azienda per i servizi sanitari n. 5 "Bassa Friulana". Il decreto di conferimento dell´incarico al dottor Eleopra è stato a suo tempo pubblicizzato nelle forme di legge sul sito della Regione alla voce "collaborazioni e consulenze", dove è tuttora reperibile. La relazione finale prodotta dall´ispettore è stata inoltrata ai primi di marzo all´organo di vertice dell´Azienda sanitaria "Triestina", che il 7 aprile ha fornito le proprie osservazioni. Successivamente l´intera documentazione è stata inviata alla Procura regionale della Corte dei Conti, per le eventuali valutazioni di competenza. In proposito sono stati in particolare segnalati il ricorso all´istituto della proroga per servizi ormai giunti a scadenza, l´esternalizzazione di servizi e l´assunzione di oneri connessi al conseguimento di laurea specialistica per personale dipendente. .  
   
   
MILANO ALLA MUD ART FOUNDATION DAL 29 MAGGIO AL 19 GIUGNO 2009 LA MOSTRA IL PIÙ PROFONDO È LA PELLE L’ESPOSIZIONE PRESENTA 7 INSTALLAZIONI SITE SPECIFIC DI ALTRETTANTI GIOVANI ARTISTI: MARIO APONE, JURIJ ATZEI, ALESSANDRO DI PIETRO, GIANNI MORETTI, DANIELA NOVELLO, ELISABETTA NOVELLO, DANIELE VERONESI.  
 
 Milano, 19 maggio 2009 - Dal 29 maggio al 19 giugno 2009, alla Mud Art Foundation di Milano-bovisa (via Porretta 60), si terrà la mostra Il più profondo è la pelle. Curata da Donatella Nani e Francesca Fiorella, l’esposizione presente 7 installazioni site specific di altrettanti giovani artisti - Mario Apone, Jurij Atzei, Alessandro Di Pietro, Gianni Moretti, Daniela Novello, Elisabetta Novello, Daniele Veronesi - legati tra loro dalla qualità d’espressione, oltre che dalla coscienza con la quale restituiscono una visione non edulcorata dell´esistenza. Sono opere dove la pelle delle cose è la via che conduce alla dimensione poetica. La pelle quindi diventa la superficie sulla quale tutto si evidenzia, il paesaggio reale del nostro stare al mondo sulla quale corre la responsabilità vera di ciò che siamo, e non il profondo o l´attraente lato oscuro, su cui si costruisce l’apparente grandiosità umana. L’iniziativa prende avvio da un’idea di M. R. Pividori, art director di 10. 2 ! International research contemporary art, che da anni svolge una meticolosissima attività da talent scout sul territorio italiano per quanto riguarda la produzione artistica e la critica e la teoria dell´arte relativa al contemporaneo. Accompagna la mostra, un catalogo a cura di Antonella lozzolino e Donatella Nani. .  
   
   
BASILICATA: PRESENTATO IN REGIONE PROGETTO "ARTE IN TRANSITO”  
 
Potenza, 19 maggio 2009 - L´arte e la città di Potenza sono protagoniste del progetto "Arte in transito, paesaggio urbano e arte contemporanea" ideato dall´Associazione “Basilicata 1799” e realizzato in collaborazione con la Regione Basilicata e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il progetto, presentato ieri mattina al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, da Giuseppe Biscaglia e Francesco Scaringi si propone di coinvolgere, tra maggio e settembre 2009, la città di Potenza in una intensa esperienza sull´arte contemporanea. “Con l’iniziativa -hanno spiegato Biscaglia e Scaringi- si vuole rilanciare l´immagine della città tramite la valorizzazione del paesaggio urbano, attraverso i linguaggi e le modalità espressive dell´arte contemporanea, nelle sue diverse forme comunicative e di coinvolgimento dei pubblici locali, nazionali ed internazionali”. ““Arte in transito” -ha osservato il presidente della Regione Vito De Filippo- si iscrive di diritto in un più ampio scenario di iniziative di valorizzazione dell’arte contemporanea e della creatività promosse dalla Regione Basilicata. “Visioni Urbane” che ha coinvolto i creativi della Basilicata e “Arte Pollino” che ha l´obiettivo di far conoscere e valorizzare una delle più belle aree naturalistiche d´Europa – ha concluso De Filippo – sono solo un esempio di come la cultura può trasformarsi in elemento di interesse turistico”. L’iniziativa “Arte in transito” si apre oggi a Potenza, presso la sede di Ecosfera in Via Vaccaro 123, con un workshop, rivolto a tredici giovani professionisti lucani, in cui l’architetto Franco Purini terrà una relazione dal titolo “Potenza, luogo dell´innovazione, la cultura come energia primaria della città nell´età della globalizzazione”. Il primo appuntamento pubblico è invece fissato per il prossimo 26 maggio, alle ore 17,30 presso il Ridotto del Teatro "Francesco Stabile" di Potenza, con la presentazione del volume di Franco Purini dal titolo “Attualità di Giovanni Battista Piranesi”. .  
   
   
MATERA, CHIUDE "ARTEKNE" CON LA BASILICATA E L´EMIGRAZIONE  
 
Matera, 19 maggio 2009 - Scrittura, voci che si rincorrono e immagini suggestive. Si chiama “Parole crociate” l’opera video di Marco Baroncelli e Enzo Orlando, ultima, dal punto di vista logistico, del percorso allestito alle Monacelle di Matera per la Mostra “birds of passage”, nell’ambito della Prima Mostra Mercato Internazionale di Arte Contemporanea del Sud Italia, ideata e organizzata da Giuseppina Travaglio della galleria Teknè di Potenza. “Birds of passage”, così erano chiamati gli Italiani arrivati in America negli anni ’20. Uccelli di passo, migratori, destinati a non fermarsi – scrive nel catalogo Federica La Paglia, curatrice della mostra che rientra nell’ambito di Arteknè - Una definizione non dispregiativa in senso stretto ma che escludeva di guardare alla persona, alle sue emozioni e aspettative. Solo uno stormo umano considerato per il suo moto. Dal proposito inverso parte invece questa mostra, intendendo sondare quel territorio intimo segnato da una certa sospensione, tra luoghi, memorie e realtà; in quel “confine” territoriale chiamato Basilicata in cui la contemporanea ondata d’immigrazione si affianca a un costante flusso in uscita, un’emigrazione diversa da quella del secolo scorso – che inizia perlopiù per motivi di studio – ma che spesso è ancora venata di malinconia”. La Basilicata terra di emigranti, ma anche di emigrati, stringe il cuore, mentre si osservano facce, vestiti, pose, sorrisi carichi di aspettative di un’intera generazione che partiva per l’America col sottofondo di interviste fatte da Baroncelli e Orlandi a chi oggi, viceversa, arriva in queste terre. “Come gli italiani vedono gli immigrati?” è la domanda più frequente, mentre sulle immagini sfilano frasi che invitano a loro volta alla riflessione: “I Paesi che hanno paura degli immigrati sono quelli che hanno mandato le loro persone negli altri Paesi con una Bibbia in una mano e la pistola nell’altra”. Le parole scritte, parlate, le facce, si incrociano nella mente del visitatore e generano la voglia di rincorrerle tutte. Inquietante l’istallazione dell’argentina Inés Fontenla, “che proietta sul proprio lavoro il ricordo, lo strazio e le aspettative di chi parte, con il carico della propria storia sulle spalle e l’illusione di poter scegliere cosa portare e cosa lasciare”. Valige bianche aperte o chiuse, piene o vuote. Il titolo è: “La sindrome di Ulisse”, concessa dallo studio d’arte contemporanea di Pino Casagrande a Roma. Con “Lucania en el corazon” di Maria Rosa Jijon, un collage visivo, echi di voci e suoni mixati, accompagnano il visitatore anche in un viaggio verso luoghi lontani. Mentre “Filum” è la “proiezione speculare di due soggetti legati da una linea sottile ma ferma, un allaccio personale affiancato alla derivazione di un’identica matrice linguistica”. L’artista ricalca la continuità gestuale del padre in un dialogo a distanza, tra Santiago del Cile e Torino. Il video “ansiogeno” di Manuela Viera-gallo sul sogno americano e la fatica di realizzarlo, quello di Mario Opazo sulla solitudine dell’uomo che emigra, cade e si rialza, quello intrigante di Donna Conlon con il via vai delle formiche che trasportano foglie con il simbolo della pace e bandiere, una sorta di diaspora internazionale e marcia della pace, tengono incollato lo spettatore alla sedia per quasi venti minuti. .  
   
   
L´ABRUZZO PUNTO DI RIFERIMENTO ANCHE DOPO I GIOCHI: PROCESSO DI INNOVAZIONE PER GLI IMPIANTI SPORTIVI  
 
Pescara, 19 maggio 2009 - "Corsia preferenziale per due disegni legge che riguardano la realizzazione di impianti sportivi sia di livello professionistico che di base. Per quanto riguarda quest´ultimi c´è anche una previsione di spesa di circa 100 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, mentre per gli impianti adibiti per sport professionistici ci sarà la possibilità di realizzare strutture ex novo con adempimenti burocratici notevolmente alleggeriti". Lo ha ufficializzato, questa mattina, in conferenza stampa, l´assessore allo Sport, Carlo Masci che, in qualità di coordinatore nazionale degli assessori regionali allo Sport, ha partecipato giorni fa a Roma, presso la Commissione Sport, in Senato, ad un incontro con il Governo, in cui è emersa una grande volontà di approvare velocemente questa normativa sulla nuova impiantistica sportiva. "Una volontà bipartisan - ha riferito Masci - di concludere quanto prima, forse entro l´estate, l´iter legislativo, per dare vita a strutture sportive di grande livello. Delle vere e proprie cittadelle dello sport - ha chiarito l´Assessore - che comprendano anche attività ricreative, ludiche e commerciali che possano permettere ai nuovi impiAnati di vivere autonomamente senza pesare sulla collettività. La definirei una rivoluzione copernicana - ha commentato - perchè ogni città o area che godrà dei nuovi complessi sportivi, non solo disporrà di impianti di alto livello ma che potranno vivere di luce propria". L´assessore Masci ha ribadito il massimo impegno che la Regione impiegherà verso il mondo dello sport, anche in previsione dell´apertura di una linea di credito, da parte del Coni, di 20 milioni di euro. "Il presidente Petrucci - ha riferito, infatti, Masci, ha annunciato ieri queste nuove risorse finanziare per l´Abruzzo finalizzate alla realizzazione di impianti sia privati che pubblici". Si avvia, dunque, un grande processo di innovazione per gli impianti sportivi, che vede il suo punto di inizio nei Giochi del Mediterraneo oramai ai blocchi di partenza. "A 40 giorni dall´inizio dei Giochi 2009 - ha ripreso l´Assessore - l´attenzione della Regione si amplifica. Quasi 4 milioni di euro i finanziamenti destinati per il completamento dei lavori negli impianti siti di gara o di allenamento. Si tratta di fondi che la Regione ha trasferito al Comitato organizzatore, il quale, ha già dato il via ai lavori. Finanziamenti che si aggiungono agli altri 17 già investiti dallo stesso Comitato. Gli impianti e le attrezzature necessarie - è tornato a sottolineare Masci - resteranno di proprietà della nostra regione e quindi a disposizione dei cittadini abruzzesi e non solo. L´obiettivo è, infatti - ha precisato l´Assessore - quello che l´Abruzzo diventi, al termine dei Giochi, un punto centrale di riferimento, grazie alla notevole dotazione impiantistica in suo possesso, per società nazionali ed internazionali che potranno allenare e preparare i propri atleti in vista degli appuntamenti sportivi". Durante la conferenza stampa sono pervenuti ringraziamenti alla Regione da parte di Paolo De Angelis di Pescara 2009 che, in rappresentanza del presidente Mario Pescante ha inteso mostrare gratidudine per "l´impegno ed il lavoro svolto dall´assessore Masci e dall´intera Regione con i quali siamo riusciti insieme a fare squadra. Grazie a questo obiettivo raggiunto - ha detto - i Giochi del Mediterraneo rappresenteranno per l´Abruzzo un punto di partenza e non di arrivo". Quanto al disegno di legge che si va delineando, giovamenti arriveranno anche per le zone colpite dal terremoto. "Soprattutto in quelle aree disastrate dal sisma, verso le quali c´è un´attenzione massima - ha concluso Masci - vogliamo permettere ai giovani che hanno subito il trauma del terremoto di ritrovare l´equilibrio anche attraverso lo sport". .