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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Novembre 2012
CONVEGNO: “GENE, GENE DELLE MIE BRAME... COSA, COME E QUANDO CHIEDERE ALLA GENETICA PREDITTIVA: PRASSI, ETICA E LEGGE”  
 
 Milano, 6 novembre 2012 - La Medicina genetica ha ormai una lunga storia alle spalle, ma lo studio del suo impatto sulla pratica clinica quotidiana e sulla responsabilità etico/deontologica e giuridica del Medico risulta importante soprattutto ora che, mutate le variabili storiche e culturali, il cittadino chiede conto delle ragioni per cui i propri diritti sono riconosciuti oppure trascurati. Oggi chiunque può acquistare on-line un test genomico, mentre la regolamentazione giuridica internazionale richiede l’intermediazione di un professionista nel contesto di una consulenza genetica, che rappresenta un percorso articolato di diagnosi, scambio di informazioni e scelte consapevoli. D’altra parte, la stragrande maggioranza dei Medici non è in grado di trasferire nella pratica clinica le informazioni e i dati prodotti dalla ricerca genetica, né di affrontare i dilemmi etici che accompagnano l’offerta o la comunicazione dei risultati di un test genetico. Il Convegno vuole essere un’occasione di dialogo tra Medici, Genetisti, Bioeticisti, Avvocati e Istituzioni sullo stato dell’arte e le prospettive future della Genetica predittiva”. Il convegno che si terrà in data 30 novembre 2012 presso l’Aula Magna della Sezione di Medicina Legale e delle Assicurazioni – Università degli Studi di Milano, via L. Mangiagalli n.37 – Programma Ore 8:30 Registrazione iscritti; Ore 8:45 Introduzione Dott.ssa Antonella Piga, Rc Dipartimento di Medicina Legale e delle Ass.ni - Università degli Studi di Milano; Ore 9:00 Test genetici predittivi qui e ora Prof.ssa Monica Miozzo, Direttore Scuola di Specializzazione in Genetica Medica, Università degli Studi di Milano; Ore 9:45 Diritto alla salute e conoscenze genetiche Prof. Amedeo Santosuosso, Cattedra di Diritto, scienza e nuove tecnologie - Università degli Studi di Pavia; Ore 10:30 La farmacogenetica nella pratica clinica: realtà e prospettive per una medicina personalizzata Prof. Diego Fornasari, Cattedra di Farmacologia, Università degli Studi di Milano; Ore 11:15 Coffee break; Ore 11:30 Test genetici tra determinismo e libertà Dott.ssa Silvia Salardi, Dottore di Ricerca in Filosofia del Diritto, Cattedra di Bioetica - Università dell’Insubria di Varese; Ore 12:15 Discussione; Ore 12:45 Lunch; Ore 14:00 Profili di responsabilità professionale nella genetica predittiva Avv. Marco Rodolfi, Foro di Milano; Ore 14:45 Il nuovo mondo della genomica di consumo Il punto di vista del biologo/biotecnologo Dott. Sergio Pistoi, Dottore di Ricerca in Biologia Molecolare, giornalista scientifico - autore del libro “Il Dna incontra Facebook”; Il punto di vista del giurista Dott.ssa Marta Tomasi Dottore di Ricerca in Diritto Costituzionale Comparato - Università di Trento; Ore 16:15 Discussione; Ore 16:45 Compilazione questionario di valutazione apprendimento. Link all’evento: http://www.Responsabilitasanitaria.it/eventi_prossimi/2012-11-30/main.php  Pagina facebook: https://www.Facebook.com/events/167168853407037/permalink/167169136740342/?notif_t=like    
   
   
SALUTE: CON LA PACS L´INNOVAZIONE PARTE DA PORDENONE, IN PENSIONE LE LASTRE RADIOGRAFICHE  
 
Pordenone, 6 novembre 2012 - "È un cambiamento epocale ad alto profilo di impatto sia per i flussi operativi interni ospedalieri sia per i percorsi di cura extra-ospedalieri (medici di medicina generale, libera professione medica, ecc.) e con qualche ricaduta anche a livello domestico non dovendo più conservare le pellicole radiografiche". Così si è espresso il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Luca Ciriani, intervenendo ieri all´Ospedale di Pordenone all´avvio ufficiale, con la consegna del Cd contenente i referti radiografici a una paziente, del Pacs, ovvero il sistema collaudato a livello regionale per oltre un anno dall´Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone, che manda in pensione le lastre radiografiche per passare a innovative forme di refertazione, conservazione e messa in rete degli esami effettuati. "Ringrazio l´Azienda ospedaliera di Pordenone, i medici e i tecnici che hanno contribuito a questa realizzazione, che ora riguarderà tutte le altre Aziende sanitarie della regione. Abbiamo investito 8 milioni e mezzo in questo progetto, ma grazie a esso non solo vi sarà una riduzione di spesa ed eliminazione sia dell´esposizione a elementi nocivi per i dipendenti addetti allo sviluppo delle lastre sia dei rifiuti speciali da smaltire, ma soprattutto si aumenta la qualità del servizio ai cittadini". Il direttore generale dell´Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli, Luciano Zanelli, ha quindi illustrato i contenuti del progetto Pacs. "Da oggi - ha detto - si cessa di stampare pellicole radiografiche per tutti i pazienti, sia per i ricoverati che per gli ambulatoriali esterni. Per i pazienti interni le immagini raggiungeranno i vari reparti e anche le sale operatorie tramite la rete telematica aziendale e lì saranno visualizzate direttamente sui Pc presenti nei reparti o su monitor di più ampie dimensioni (da 26 o 42 pollici) installati nelle sale operatorie. Al paziente ambulatoriale esterno sarà consegnato un Cd che conterrà l´insieme di immagini digitali prodotte, nonché la versione digitale del referto firmato digitalmente. In entrambi i casi, i referti e relative immagini saranno conservati a norma garantendo così un unico riferimento medico legale, consultabile attraverso gli strumenti predisposti e messi a disposizione da Insiel". Ora il passo ulteriore sarà l´allargamento del nuovo sistema agli altri presidi sanitari del Friuli Venezia Giulia. In ogni caso - ha fatto osservare Zanelli - L´obiettivo è la realizzazione di un sistema di archiviazione multidisciplinare e unico a livello regionale con queste caratteristiche: archiviazione a vari livelli delle immagini utilizzate a fini diagnostici unitamente ai relativi referti; possibilità di consultazione e visibilità su scala regionale nel pieno rispetto dei vincoli della privacy; conservazione a norma di referti e immagini con l´abbandono progressivo dei vecchi e polverosi archivi aziendali. I risultati attesi sotto un profilo clinico sono rappresentati dalla possibilità di disporre di un sistema regionale integrato e ad alta efficienza, in grado di garantire al processo diagnostico risposte tempestive, affidabili, sicure e complete di un significativo contributo informativo nelle diverse situazioni di operatività clinica.  
   
   
NASCE IN TOSCANA LA CONFERENZA REGIONALE PER IL TRASPORTO SANITARIO, SI RAFFORZA IL RUOLO DEL VOLONTARIATO  
 
Firenze, 6 novembre 2012 - Si rafforza il ruolo del volontariato nella complessa gestione del trasporto sanitario. Ci sono infatti anche i rappresentanti di Pubbliche assistenze, Misericordie e della Croce Rossa all’interno della Conferenza regionale permanente, il nuovo organismo per la programmazione del servizio del servizio di emergenza urgenza la cui nascita è stata sancita ufficialmente il 3 novembre con un decreto firmato dal presidente della Regione Enrico Rossi. Il varo della conferenza regionale permanente è uno degli effetti più attesi della legge regionale numero 70 del dicembre 2010 che aveva riconosciuto anche formalmente le associazioni di volontariato quali parti integranti del sistema di emergenza urgenza territoriale, in considerazione della loro capillare diffusione territoriale e del loro radicamento nel tessuto socio-sanitario toscano. “E’ una peculiarità della nostra regione e un suo motivo di orgoglio questa presenza così capillare e efficiente del volontariato in ambito sanitario”. Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha commentato l’istituzione della conferenza regionale permanente. “La conferenza che abbiamo istituito – ha aggiunto – ha tra i suoi nove componenti tre rappresentanti delle associazioni di volontariato che così potranno dare un contributo non solo alla gestione del servizio di emergenza urgenza ma anche alla sua programmazione. E’ un atto che rinsalda il rapporto tra istituzioni e volontariato in un ambito delicato e importante che in Toscana ha raggiunto un elevato livello di qualità ed efficienza”. Della conferenza regionale permanente, la cui prima riunione è prevista nel giro di pochi giorni, fanno parte l’assessore regionale al diritto alla salute, i tre coordinatori del comitato di area vasta, il responsabile dell’osservatorio permanente del sistema di emergenza urgenza, e quello del coordinamento regionale delle centrali operative 118, oltre ai tre rappresentanti di P.a., Croce Rossa e Misericordia. Suo obiettivo principale quello di definire le linee di indirizzo e coordinamento dell’azione delle Asl in quest’ambito. Secondo i dati più recenti ogni anno in Toscana si registra un fabbisogno di circa 500.00 interventi nell’ambito del servizio di emergenza urgenza (attraverso il 118). Per garantirli il sistema di emergenza urgenza territoriale toscano si avvale di oltre 500 sedi messe a disposizione da Misericordie, Pubbliche Assistenze e Cri. Il territorio regionale è interamente coperto, anche nelle zone montane più disagiate, e può contare su una postazione di emergenza sanitaria territoriale ogni 24.000 abitanti: una capillarità che non ha riscontri nel contesto nazionale.  
   
   
MILANO, SAN RAFFAELE: FIDUCIA CHE SI POSSANO EVITARE I LICENZIAMENTI RIAPRENDO IL CONFRONTO E INDIVIDUANDO UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA  
 
 Milano, 6 novembre 2012 - "Abbiamo ancora fiducia che si possa riaprire il confronto tra le parti al fine di evitare i licenziamenti attraverso una soluzione alternativa". Lo hanno dichiarato gli assessori alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani e alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. “Il Comune di Milano - ha detto l´assessore Majorino - esprime solidarietà e vicinanza ai dipendenti del San Raffaele che, dichiarati in esubero dalla nuova proprietà dell’azienda ospedaliera, saranno licenziati. Il San Raffaele è stato nell’ultimo anno e mezzo al centro di uno scandalo e di un crack finanziario per decine e decine di milioni di euro e ora il nuovo mangement dichiara che saranno tagliati tutti i posti non strettamente necessari. Riteniamo che questa crisi profonda non possa pesare unicamente sulle spalle delle famiglie e auspichiamo che le parti possano trovare una soluzione alternativa ai licenziamenti. Rinnoviamo infine la richiesta spesso ignorata da Regione Lombardia di aprire un confronto ampio sullo sviluppo del sistema sanitario a Milano, a fronte di tagli drammatici annunciati su tutto il comparto e di un utilizzo delle risorse non sempre trasparente”. "La crisi occupazionale che interessa i dipendenti dell’Ospedale San Raffaele - ha dichiarato l´assessore Cristina Tajani - è preoccupante ed è all’attenzione dell’Amministrazione. Abbiamo già incontrato una delegazione di lavoratori, a cui l´anno scorso il Comune aveva assegnato la Civica Benemerenza, e abbiamo già formalmente espresso alla proprietà e alla direzione del San Raffaele la nostra preoccupazione. Pensiamo che ci siano le condizione per riaprire la trattativa e trovare un´alternativa ai licenziamenti".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: SANITÀ, APPROVATA LEGGE GESTIONE DIRETTA CONTENZIOSO. PIÙ GARANZIE PER I CITTADINI  
 
Bologna. 6 novembre 2012 - “Questa legge ci permette di fare un ulteriore passo in avanti nella assunzione diretta di responsabilità verso i cittadini e verso gli operatori del Servizio sanitario regionale anche quando si verificano eventi avversi. Ci assumiamo in prima persona, Aziende sanitarie e Regione, la gestione dei contenziosi e il risarcimento in tempi rapidi degli eventuali danni accertati”. Lo ha affermato l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-romagna, Carlo Lusenti, a margine dei lavori dell’Assemblea legislativa regionale che ha approvato  ieri il progetto di legge di iniziativa della Giunta “Norme per la copertura dei rischi derivanti da responsabilità civile negli Enti del Servizio sanitario regionale”. “Ma non ci limitiamo a questo, che pure rappresenta un cambiamento radicale della gestione del contenzioso - ha aggiunto Lusenti -. Con questo provvedimento rafforziamo anche gli interventi di prevenzione del rischio e istituiamo un Osservatorio, di cui chiameremo a far parte anche rappresentanze dei cittadini, per dar conto in modo trasparente e pubblico dei sinistri e dei risarcimenti ma anche delle linee guida e dei provvedimenti elaborati per la prevenzione degli eventi avversi e per migliorare, dove necessario, le procedure”. “L’obiettivo che ci poniamo assumendoci la responsabilità di tutto il percorso di cura è di rafforzare il clima di fiducia nel Servizio sanitario sia da parte dei cittadini che da parte degli operatori, convinti che questo rafforzamento rappresenti la condizione necessaria per difendere il Servizio sanitario pubblico, anche in un momento di pesante crisi come quella che stiamo attraversando”. Con l’approvazione della legge, inizia ora il percorso per avviare la sperimentazione della nuova modalità di gestione dei contenziosi (fino a 100mila euro la gestione sarà direttamente in capo alle singole Aziende sanitarie, tra i 100mila e 1 milione e 500 mila euro i risarcimenti saranno cogestiti da Regione e Aziende sanitarie, per i sinistri più gravi, per i quali il risarcimento è superiore a 1 milione e 500mila euro è previsto il mantenimento di una unica polizza assicurativa regionale). Queste le prossime tappe: sarà costituito il Nucleo regionale di valutazione, saranno individuate le Aziende sanitarie dove partire con la sperimentazione, sarà predisposto il bando per identificare la compagnia di assicurazione con cui stipulare un contratto per “gli eventi catastrofali”, per i quali il risarcimento è superiore a 1 milione e 500 mila euro, sarà istituito l’Osservatorio regionale. Secondo le previsioni la sperimentazione dovrebbe partire il prossimo gennaio.  
   
   
ANZIANI, LA TELEFONIA SOCIALE PREVIENE LA SOLITUDINE  
 
Milano, 6 novembre 2012 - 41.000 telefonate, 90.000 prese in carico e 10.000 persone assistite. Sono questi i numeri, riferiti al secondo trimestre 2012, delle persone che hanno usufruito del servizio ´Filo d´argento-pronto servizio anziani´. Il progetto di telefonia sociale, nato dalla partnership tra l´Assessorato regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale di Regione Lombardia e Auser, permette 365 giorni l´anno, 24 ore su 24, attraverso 20 punti di ascolto diffusi su tutta la regione, di portare un aiuto alle persone sole, anziane. Ne ha parlato l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Carolina Pellegrini, intervenendo al convegno, promosso da Auser Lombardia, ´Invecchiamento attivo una sfida e una risorsa per la comunità´. Oltre all´assessore sono intervenuti, fra gli altri, Giorgio Fiorentini (docente di Management dell´impresa sociale non profit, Università Bocconi) e Sergio Veneziani (presidente Auser Lombardia). Esperienza Sussidiaria - "La telefonia sociale - ha sottolineato l´assessore Pellegrini - è uno strumento fondamentale per far sentire i nostri anziani meno soli. Questa idea, che corrisponde alla logica di sussidiarietà che da anni portiamo avanti, nasce proprio da un´esperienza iniziata nel 2003 con il Comune di Milano, che abbiamo deciso di portare avanti. Il 70 per cento delle persone che si sono rivolte al servizio di telefonia sociale sono donne e il 15 per cento ha più di 85 anni. In generale, gli over 75 costituiscono il 55 per cento del totale degli assisiti. Di questi oltre un quarto vive in condizioni di assoluta solitudine, senza riferimenti di parentela, vicinanza, amicizia. Regione Lombardia ha deciso di avviare la messa a regime di questa tipologia di intervento, stanziando 1 milione di euro e prevedendo l´impegno a stipulare accordi, da definire, sul territorio di ciascuna delle 15 Asl lombarde". Rinnovare Il Welfare - "L´attuale sistema di welfare - ha detto in conclusione l´assessore - non è in grado di reggere le nuove sfide e la crisi economica sta evidenziando tutti i suoi limiti. Serve quindi una reale e concreta riforma, un nuovo welfare, che sappia valorizzare ulteriormente il Terzo settore anche dal punto di vista quantitativo e che ne sappia riconoscere il valore aggiunto economico che esperienze come quella presentata oggi portano alla comunità. Solo tutti insieme possiamo costruire un sistema che si adatti a questi tempi e garantisca la coesione sociale che, oggi, non esiste più".  
   
   
QUALITÀ DELLA VITA: MILANO, PER ANZIANI NEL 2012 +7,1 MILIONI DI EURO  
 
 Milano, 6 novembre 2012 - Per l’anno 2012 questa Amministrazione ha aumentato la spesa per gli anziani di 7,1 milioni di euro rispetto all’anno precedente nonostante i tagli ai trasferimenti operati ai danni degli enti locali. Lo precisa l’Ufficio stampa di Palazzo Marino con riferimento alla ricerca dell’Osservatorio permanente della qualità della vita presentata oggi dall’Associazione Megliomilano.  
   
   
FVG: CAMPAGNA ANTINFLUENZALE PARTIRA´ 15 NOVEMBRE  
 
Trieste, 6 novembre 2012 - Partirà il prossimo 15 novembre la campagna antinfluenzale in Friuli Venezia Giulia. Lo ha annunciato il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, sulla base delle indicazioni dei tecnici della direzione regionale della Salute, che ieri si sono confrontati con gli omologhi delle altre Regioni italiane, il ministero della Salute e l´Aifa, che nelle scorse settimane aveva imposto alla Novartis la sospensione della commercializzazione e il divieto di utilizzo di alcune tipologie di vaccino antinfluenzale. "Il differimento dell´avvio della campagna, originariamente prevista per il 5 novembre - ha spiegato Ciriani - non pone alcun problema di salute pubblica: da un lato, i medici- sentinella del Friuli Venezia Giulia confermano che l´influenza non è ancora arrivata in regione, e dall´altro vi sono dosi di vaccino disponibili per trattare le persone che fanno parte delle categorie a rischio: le Aziende sanitarie hanno infatti ´già in casa´ vaccini sufficienti per dare adeguata copertura a tutti i pazienti con patologie croniche e fattori di rischio, che avranno pertanto la priorità nella fase iniziale della campagna". Un ulteriore incontro è stato indetto per l´inizio della prossima settimana e dal punto di vista tecnico e amministrativo si sono avviati i contatti con le aziende farmaceutiche per gestire l´approvvigionamento necessario all´avvio della campagna regionale di vaccinazione. "Stiamo lavorando - ha confermato Ciriani - per ottenere il numero di dosi sufficienti per i cittadini del Friuli Venezia Giulia".  
   
   
SAN RAFFAELE: IMPEGNO PER SOLUZIONE  
 
Milano, 6 novembre 2012 - L´assessore alla Sanità della Regione Lombardia Mario Melazzini si è recato all´ospedale San Raffaele di Milano, dove ha incontrato i lavoratori in presidio all´ingresso della struttura e successivamente i delegati sindacali. Ai dipendenti dell´ospedale riuniti in presidio Melazzini ha portato la propria solidarietà, testimoniando la vicinanza sua personale e di Regione Lombardia. L´assessore ha anche ribadito la ferma volontà di Regione Lombardia di "salvaguardare i lavoratori del San Raffaele, salvaguardare l´ospedale, le sue eccellenze, ciò che ha fatto e che deve continuare a fare". "Faremo il possibile - ha detto Melazzini - per trovare una soluzione. Vogliamo agire come facilitatori, pur sapendo che il San Raffaele è una struttura privata, con tutto ciò che questo comporta". Nel corso dell´incontro con i sindacati l´assessore ha ascoltato le richieste che gli sono state rivolte, tra cui quella di valutare la possibilità di acquisto dell´ospedale da parte della Regione, per rendere il San Raffaele una struttura pubblica e ha promesso, che questa, come altre prospettive, sarà portata all´attenzione della Giunta e del presidente e sarà valutata. Da ultimo Melazzini ha ribadito l´impegno a parlare nuovamente con la proprietà del San Raffaele, sia per conoscere nel dettaglio le prospettive che i responsabili del nosocomio intendono portare avanti, sia per riproporre un tavolo di lavoro, che consenta di facilitare il reperimento di una soluzione. Secondo Melazzini è appunto necessario aprire un "tavolo congiunto con la proprietà, i sindacati, i medici, la dirigenza non medica in cui vengano chiarite le ipotesi future per l´ospedale e in cui sia possibile affermare il principio che se occorrono sacrifici devono essere sopportati da tutti così da permettere al San Raffaele di andare avanti".  
   
   
MELANOMA, VIA LIBERA NEL REGNO UNITO PER IPILIMUMAB  
 
Roma, 6 novembre 2012 – Ipilimumab, immunoterapia dal funzionamento innovativo sviluppata da Bristol-myers Squibb, è disponibile nel Regno Unito per il trattamento dei pazienti con melanoma avanzato (non resecabile o metastatico) precedentemente trattati. L’importante decisione assunta dal Nice (National Institute of Health and Clinical Excellence) consentirà ai pazienti in Inghilterra e Galles di accedere a questo farmaco innovativo attraverso il Servizio Sanitario Nazionale (Nhs, National Health Services). “Questa decisione – afferma il dott. Paul Lorigan, Senior Lecturer in Medical Oncology, del Christie Nhs Foundation Trust – è una notizia decisiva e rappresenta una pietra miliare nel trattamento del melanoma avanzato. La capacità di ipilimumab di allungare la sopravvivenza in alcuni pazienti costituisce un’importante opzione terapeutica e un reale passo in avanti nella gestione di questa malattia”. Il melanoma metastatico è la forma più aggressiva di cancro della pelle con un tempo medio di sopravvivenza dopo la diagnosi pari a 6-9 mesi e percentuali di mortalità a un anno pari al 75%. Ipilimumab è il solo trattamento approvato per il melanoma metastatico a evidenziare un significativo allungamento della sopravvivenza a due anni nel 24% dei pazienti. In uno studio fondamentale che ha compreso un follow up di più di 4 anni e mezzo, la sopravvivenza globale media dei pazienti trattati con ipilimumab era di 10 mesi e di 6 mesi nel braccio di comparazione. E i risultati di un follow up di 5 anni da tre studi di fase Ii presentati recentemente al congresso europeo di oncologia medica (Esmo) hanno confermato l’allungamento della sopravvivenza. “Bristol-myers Squibb – afferma Beatrice Cazala, executive vice president, commercial operations, Bristol-myers Squibb – è impegnata nello studio dell’immuno-onocologia, un settore che si focalizza sul potenziamento del sistema immunitario per combattere il cancro e che è sempre più riconosciuto come la quarta colonna portante nel trattamento dei tumori. Ipilimumab, il primo farmaco approvato nella nostra pipeline della immuno-oncologia, è un esempio di come questo tipo di progresso della ricerca possa essere indirizzato a un bisogno di cure insoddisfatto. Siamo orgogliosi che la stretta collaborazione con il Nice nel corso di questi anni abbia avuto un esito che rappresenta il miglior interesse per i pazienti. La decisione del Nice è in linea con quanto affermato dal governo inglese: l’accesso ai farmaci innovativi è la chiave di volta per i migliori risultati a favore dei pazienti”. Il via libera dell’ente regolatorio inglese segue le approvazioni di ipilimumab (nel trattamento dei pazienti con melanoma avanzato, non resecabile o metastatico, precedentemente trattati) in un numero crescente di Paesi europei, compresi Spagna, Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Lussemburgo, Belgio, Finlandia, Olanda, Irlanda e Svezia. Bristol-myers Squibb collabora strettamente con le altre autorità regolatorie europee per garantire ai pazienti l’accesso a ipilimumab e soddisfare il bisogno di cure.  
   
   
PRONTA RICONVERSIONE STRUTTURA SANITARIA MANIAGO  
 
 Trieste, 6 novembre 2012 - Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, ha incontrato i sindaci del maniaghese in relazione alla necessaria riconversione della struttura sanitaria di Maniago. Assieme i vertici dell´Ass 6, Ciriani ha illustrato la necessaria evoluzione del presidio medico che "impropriamente viene ancora chiamato ospedale. Chi vive sul territorio - ha spiegato Ciriani - sa che non si tratta di un ospedale ma di una struttura che deve essere valorizzata e riconvertita per essere davvero sicura, utile ai cittadini". "È importante - ha detto il vicepresidente, annunciando un ulteriore incontro entro la fine di novembre - che non sia prevista alcuna chiusura né alcuna forma di tagli ma, al contrario, una riconversione con aumento di servizi, che è ben altra cosa, e che comunque verrà attuata di concerto con i sindaci del territorio". Ciriani ha quindi illustrato i cambiamenti proposti nel Piano di riforma del sistema sanitario regionale. "La struttura di Maniago deve necessariamente rispondere alle esigenze legate alle cronicità e non alle acuzie. E´ per questo - ha annunciato - che si propone la conversione della Medicina in Rsa ad alta specializzazione e la gestione diversa del servizio di Pronto Soccorso con la sua chiusura notturna, e l´attivazione del trasporto in sicurezza dei pazienti a Pordenone, dove per altro le persone si recano già autonomamente, in caso di urgenza grave". "Dobbiamo strutturare i servizi di emergenza - ha evidenziato - affinché le persone che devono accedere al Pronto Soccorso in codice rosso o giallo siano trasportate a Pordenone in sicurezza e con velocità, garantendo la notte un´autoambulanza con rianimatore a bordo e di giorno, se necessario, l´intervento diretto dell´elisoccorso. In questo modo si minimizzano i tempi, e si massimizza, con l´accesso diretto a un Pronto Soccorso completamente attrezzato, le possibilità di salvare la persona in pericolo di vita o con grave compromissione delle funzioni vitali". "L´evoluzione della struttura - ha precisato ancora Ciriani - non modificherà la pianta organica e stimolerà una serie di futuri investimenti nel settore ambulatoriale, in particolare rivolti al potenziamento del polo riabilitativo in acqua". Nel corso dell´incontro, il vicepresidente ha confermato la disponibilità della Regione a valutare a Maniago un progetto pilota per l´avvio dell´assistenza dei medici di medicina generale sulle 24 ore. "Su questo fronte - ha concluso - è necessario verificare con i medici stessi ma non vi sono contrarietà da parte della Regione".  
   
   
LOMBARDIA: CITTÀ DELLA SALUTE, FORMIGONI A BALDUZZI: TEMPI CERTI  
 
Milano, 6 novembre 2012 - "Rispetto a quanto dichiarato dal ministro Balduzzi a proposito delle tempistiche di realizzazione della Città della salute, non dovrebbe sfuggire al ministro che Regione Lombardia ha annunciato il cronoprogramma definitivo del progetto già cinque mesi fa, nel luglio scorso". Lo sottolinea il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "La tempistica - ricorda Formigoni - venne definita al termine di un serrato e complesso lavoro di negoziazione tra i soggetti coinvolti, in particolare con i Comuni di Milano e di Sesto San Giovanni, durato quasi otto mesi anche a causa delle continue proroghe richieste dal sindaco di Milano. Proroghe che comunque non hanno prodotto alcun risultato utile, dato che il Comune di Milano non è stato in ogni caso in grado di formulare una proposta alternativa alla sede scelta per il progetto, l´area ex Falck di Sesto San Giovanni". Fine Lavori Nel 2015 - "Secondo gli accordi presi a luglio - continua Formigoni - il nuovo Accordo di programma per la realizzazione della Città della salute verrà pertanto siglato entro marzo 2013, con l´obiettivo di concludere i lavori di costruzione della struttura entro la fine del 2015. E in genere, qui in Lombardia, noi rispettiamo gli impegni". San Raffaele E Maugeri - "Prendo atto con piacere, invece - aggiunge poi il presidente della Lombardia -, che il ministro Balduzzi ha anche affermato, a proposito della vicenda occupazionale che sta coinvolgendo il San Raffaele, come il potere di vigilanza degli Irccs spetti per competenza al Ministero della Salute. Questo è infatti ciò che ha sempre sostenuto Regione Lombardia, alla quale, in occasione dei recenti dibattiti relativi ai casi del San Raffaele e della Maugeri, è stato invece imputato da molti di non aver posto in essere i controlli necessari per evitare le note situazioni al centro di inchieste giudiziarie. E´ stato viceversa chiarito, e il ministro lo conferma, che per gli Irccs di diritto privato alle Regioni spettano solo poteri di controllo sulla qualità e l´appropriatezza delle prestazioni sanitarie. Per contro, le Regioni non hanno alcuna facoltà di intervento dal punto di vista della verifica, della conoscenza e della certificazione del loro stato patrimoniale e dei loro bilanci di esercizio che, a norma di legge, vengono approvati dai rispettivi Collegi dei revisori dei conti. Il ministro mi dà dunque perfettamente ragione circa quanto ho sempre sostenuto: il potere di vigilanza sugli Irccs è del Ministero e non della Regione".  
   
   
OSPEDALE PORDENONE STRUTTURA 100 PER CENTO PUBBLICA  
 
Trieste, 6 novembre 2012 - Sarà un docente della Bocconi di Milano a redigere il piano economico-finanziario, parte essenziale del bando per il project-financing dell´ospedale di Pordenone. Lo ha confermato il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani. "In queste settimane - ha detto Ciriani - è stato individuato il professionista, uno dei più esperti del settore a livello nazionale, che redigerà il bando per la costruzione ´chiavi in mano´ del nuovo ospedale di Pordenone. Non comprendo - ha aggiunto il vicepresidente della Regione - quanti ancora oggi e senza alcuna evidenza, a parte la volontà di strumentalizzare, affermano anche sulla stampa che i servizi sanitari del nuovo ospedale non saranno gestiti dal pubblico. I cittadini devono aver chiaro un concetto semplice: a Pordenone stiamo realizzando il nuovo ospedale, non una clinica privata. Chi afferma, pertanto, che i servizi sanitari del nuovo ospedale di Pordenone saranno privatizzati nell´ambito del sistema di costruzione attraverso il project-financing parla a sproposito o strumentalizza senza cognizione di causa". Ciriani ha confermato che "il nuovo ospedale di Pordenone sarà un ospedale pubblico al 100 per cento e nessun servizio sanitario sarà gestito da soggetti diversi del settore pubblico. Lo chiarisco, e auspico per l´ultima volta, a beneficio di quanti strumentalizzano un grande risultato ottenuto dall´Amministrazione regionale, quello di avviare la progettazione e a seguire la realizzazione del nuovo ospedale". Il sistema di project-financing prevede infatti la costruzione della struttura da parte di privati che gestiranno poi, per rientrare nei costi di investimento, i servizi non sanitari, come ad esempio i parcheggi, le mense, le strutture di ristorazione dedicate ai visitatori, la lavanderia, settori che anche oggi sono gestiti da privati, su mandato del settore pubblico: "su questo fronte - ha spiegato ancora Ciriani - non cambierà nulla per il cittadino".  
   
   
TRENTO, SERVIZI DOMICILIARI ASSISTENZIALI: C´È L´ATTO DI INDIRIZZO  
 
 Trento, 6 novembre 2012 - Approvato il 30 ottobre dalla Giunta provinciale, su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, l´atto di indirizzo in materia di programmazione dei servizi domiciliari assistenziali. "Questo provvedimento completa quello della scorsa settimana relativo all´assegno di cura - commenta l´assessore provinciale Ugo Rossi -. Gli enti gestori delle Residenze sanitarie assistenziali e dei Centri diurni, sia Aziende pubbliche di servizi alla persona che società cooperative, sono infatti accreditati, seppur in via provvisoria, all´erogazione a domicilio delle prestazioni che abitualmente svolgono in regime residenziale oppure semiresidenziale. Possono effettuare questo tipo di servizio sia a favore delle persone titolari di assegno di cura, sia a favore di privati cittadini senza assegno di cura. Per completezza viene previsto che i titolari di assegno di cura possono rivolgersi per le loro necessità assistenziali a infermieri, nonché a fisioterapisti, logopedisti e psicologi liberi professionisti".  
   
   
DOLORE CRONICO: NE SOFFRONO 350.000 MILANESI. ALL’OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO UN CENTRO D’ECCELLENZA PER I CASI PIU’ COMPLESSI  
 
Milano, 6 Novembre 2012 – Un’équipe di 6 terapisti del dolore, un servizio di assistenza qualificata che comprende visite mediche specialistiche, trattamenti di tipo farmacologico e fisioterapico, fino all’esecuzione di manovre invasive anche complesse: il tutto allo scopo di garantire un’appropriata risposta assistenziale ai pazienti affetti da dolore cronico, sia di natura benigna (vascolare, osteoarticolare, post-erpetico, cefalico), che legato a patologie neoplastiche. Questa la realtà dell’Ambulatorio di Terapia del Dolore afferente all’Unità Operativa Complessa di Anestesia dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano, uno dei pochi centri di riferimento sul territorio per quei 350.000 milanesi che, da tempo, convivono con una sofferenza in grado di minare il loro benessere psico-fisico. L’ambulatorio, attivo da 3 anni, è aperto 2 giorni la settimana (mercoledì mattina, dalle ore 8,30 alle 13, e giovedì pomeriggio, dalle ore 14 alle 16) e fornisce assistenza, ogni mese, a circa 40 pazienti per le visite di controllo e a 15 nuovi pazienti per le prime visite, con un’utenza composta al 70% da donne. E proprio al dolore femminile, tra cui quello da cefalea, l’équipe del San Carlo dedica un’attenzione speciale. “Per il trattamento delle cefalee femminili, pratichiamo terapie farmacologiche in grado di controllare gli attacchi, riducendo al massimo i possibili effetti collaterali e le complicanze legate ai comuni farmaci utilizzati per questa patologia ”, spiega Paolo Magenta, responsabile Unità Operativa Semplice di Neurorianimazione dell’Ospedale San Carlo Borromeo. “In questi anni, abbiamo raccolto una buona casistica di pazienti che conferma l’efficacia della cura”. Oltre all’approccio farmacologico, il centro si distingue per l’erogazione di terapie di carattere invasivo, dalle più semplici alla mesoterapia (iniezione intradermica di farmaci), all’esecuzione di blocchi periferici, epidurali e spinali: tutti eseguibili in regime ambulatoriale. A ciò si aggiungono manovre invasive più complesse, effettuate in regime di ricovero, come l’epidurolisi, pratica poco diffusa in altre strutture sanitarie del territorio e che rappresenta invece un elemento distintivo per il nosocomio milanese. “E’ un trattamento di chirurgia mininvasiva che utilizziamo per curare molte patologie della colonna, tra cui la stenosi del canale vertebrale o le aderenze cicatriziali successive ad interventi di laminectomia, cause di lombosciatalgia cronica, il dolore neuropatico più difficile da trattare”, continua il dottor Magenta. “Dopo averle localizzate, riusciamo ad eliminare le aderenze in maniera meccanica o farmacologica, attraverso l’inserimento di un epiduroscopio. La procedura, effettuata in sala operatoria, dura circa mezz’ora e il paziente, dopo aver trascorso una notte in ospedale, può tranquillamente tornare a casa, la mattina seguente”. Sempre nell’ambito del dolore cronico, l’ambulatorio è impegnato in prima linea anche nel promuovere un’adeguata formazione sul tema, sia all’interno della struttura ospedaliera che verso l’utenza esterna. Dal 2010 il centro si occupa dell’organizzazione di corsi rivolti ai medici di medicina generale, allo scopo di favorire, in linea con quanto sancito dalla Legge 38, una reale continuità assistenziale tra territorio e ospedale, una vera e propria “rete” del dolore, in cui il medico di famiglia rappresenta il primo importante interlocutore del malato e indirizza al centro antalgico solo i pazienti con patologie più complesse, che necessitano di cure e trattamenti specialistici. “Da quest’anno - aggiunge il dottor Magenta - abbiamo iniziato ad attuare lo stesso tipo di informativa anche all’interno dell’ospedale, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione per il personale infermieristico e medico”, ha aggiunto il dottor Magenta. “Si tratta di incontri in cui, da una parte, spieghiamo in che cosa consista il nostro lavoro di algologi e, dall’altra, forniamo informazioni utili su che cosa sia il dolore, in quanti modi si possa manifestare e quali siano i trattamenti possibili. L’obiettivo di questo progetto formativo è diffondere tra gli operatori sanitari una corretta conoscenza della malattia dolore e un adeguato approccio diagnostico-terapeutico, per una presa in carico globale del paziente”.  
   
   
RAPALLO CITTÀ EUROPEA DELLO SPORT 2014 E A CAIRO MONTENOTTE LA BANDIERA TOWN 2013. MERCOLEDÌ 7 NOVEMBRE INVESTITURA UFFICIALE AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Genova, 6 Novembre 2012 - Liguria al top dei riconoscimenti sportivi. Rapallo è ufficialmente Città Europea dello Sport 2014 e a Cairo Montenotte andrà la bandiera di "Town" Europea dello Sport 2013, assegnata, anche in questo caso dopo l´esame delle candidature, ai centri sotto i 25 mila abitanti. Mercoledì prossimo, 7 novembre 2012, nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, avrà luogo l´investitura. Con i sindaci di Rapallo Giorgio Costa e di Cairo Montenotte Fulvio Briano sarà presente a Bruxelles anche l´assessore allo Sport della Regione Liguria Nicolò Scialfa. La cerimonia di premiazione, promossa da Aces Europa e Aces Liguria, le due associazioni che rappresentano la Federazione delle capitali e città europee dello sport per collaborare allo sviluppo della cultura e della pratica sportiva, è fissata alle 16.30 nella sala 2Q2 "Alcide De Gasperi", nell´edificio József Antall. Frattanto, dopo un´intesa firmata nelle scorse settimane con le associazioni Aces Europa e Aces Liguria, anche la Regione Liguria, d´ora in avanti, potrà candidare, ogni anno,quattro "town", centri con meno di 25 mila abitanti e una "city", con oltre 25 mila agli Award internazionali di Città e Capitali Europee dello Sport. A Bruxelles, la delegazione ligure sarà guidata dal delegato regionale Aces Enrico Cimaschi. Alla cerimonia saranno presenti anche gli assessore del Comune di Rapallo Paola Tassara, Gualtiero Di Carlo e Lorenzo Gambero, il vicesindaco e assessore allo Sport e l´assessore all´Urbanistica di Cairo Montenotte, Stefano Valsetti e Fabrizio Ghione. Dopo l´appuntamento di Bruxelles, è prevista una cerimonia nel municipio di Anversa che riceverà dalla città di Istanbul il titolo di Capitale Europea dello Sport 2014.  
   
   
SPORT: A LIGNANO DAL 16 AL 18/11 "EUROPE EVOLUTION CUP" 2012  
 
 Udine, 6 novembre 2012 - Dal 16 al 18 novembre 2012 il villaggio Getur di Lignano Sabbiadoro ospiterà l´8a edizione della "Europe Evolution Cup", un´autentica festa dell´acqua che coinvolge diverse discipline (nuoto, nuoto pinnato, apnea e nuoto sincronizzato) e che coniuga lo spettacolo sportivo alla musica e alla cultura. La manifestazione, promossa da Apnea Academy Competition e Apnea Evolution e sostenuta dalla Regione, da Turismo Fvg e dal Comune di Lignano, è stata presentata oggi a Udine in una conferenza stampa alla quale, assieme agli organizzatori, Alessandro Vergendo e Rosarita Gagliardi, sono intervenuti l´assessore regionale allo Sport Elio De Anna, l´assessore allo sport della Provincia di Udine Mario Virgili e il vicepresidente del Coni Fvg Giuliano Gemo. Nei tre giorni "senza respiro" di quella che De Anna ha definito una "iniziativa innovativa, anche per la capacità di coinvolgere testimonial di spessore internazionale", accanto a numerosi appuntamenti di sicuro valore atletico e agonistico, quali ad esempio l´International Apnea Competition, che vedrà in vasca i più grandi esperti al mondo del settore, sono previste infatti anche diverse iniziative collaterali: tra esse spiccano gli appuntamenti musicali con il Fvg Gospel Choir e la presenza di Ginger Gilmour, ricercatrice e water therapist, nonché di Julie Hausermann, presidente e fondatrice di "Rights and Humanity", movimento internazionale che promuove i diritti umani. Tra gli eventi sportivi, molti dei quali in diretta web, il programma prevede inoltre una tappa del Giro d´Italia in apnea ed esibizioni della Nazionale Olimpionica di Nuoto sincronizzato, oltre che di nuotatori di fama internazionale. Non mancano dimostrazioni di ragazzi con disabilità. Quali iniziative collaterali figurano anche un convegno sul tema del mare e il progetto "Il mare negli occhi del bambino", collegato alla "Carta dei diritti del Mare". Prevista anche la consegna del premio "Diritti del Mare" alla miglior trasmissione televisiva nazionale. Nelle tre giornate saranno presenti studenti di numerosi istituti scolastici di Friuli Venezia Giulia e Veneto.  
   
   
PUGLIA: SÌ DAL CONSIGLIO REGIONALE ALLA MODIFICA DELLA LEGGE SULLO SPORT.  
 
Bari, 6 novembre 2012 - Approvato a maggioranza dal Consiglio regionale, con l’astensione del Pdl alle modifiche ed integrazioni alla L.r. N°33/2006 sullo sport per tutti. “Recependo il nuovo testo – ha detto l’assessore allo Sport Maria Campese – la Regione conferma la massima attenzione alle esigenze delle persone meno garantite socialmente e prende in cura la salute dei minori, grazie all’istituzione di un capitolo di spesa specifico nel Bilancio regionale per il finanziamento del programma interassessorile di “Educazione ai corretti stili di vita Sbam!” da attuarsi in tutte le scuole primarie pugliesi, con l’obiettivo di promuovere l’attività fisica e correggere nei minori abitudini alimentari sbagliate”. Nel suo intervento in Aula, Maria Campese ha ringraziato la Ii Commissione consiliare per il lavoro svolto e il contributo di proposte offerto, e tutti i colleghi di maggioranza e opposizione: il risultato finale è una legge più aderente alle innovazioni, anche normative, intervenute negli anni. Fondamentale anche l’apporto delle strutture tecniche del Servizio Legislativo della Giunta regionale: “Il testo di modifica - ha spiegato l’assessore - è stato tra l’altro strutturato in ossequio alle normative che la Regione Puglia si è data in materia di semplificazione e qualità della normazione con la legge n. 29 del 2011”. Grande risalto viene dato alle persone con disabilità e ai loro diritti di praticare l’attività motorio-sportiva, grazie anche al contributo del Comitato italiano paralimpico (Cip) che in Puglia viene così istituzionalizzato, al pari di quello col Coni. Tra le modifiche introdotte, quelle sull’impiantistica volte a migliorare la qualità delle strutture ed a fare in modo che operino in piena sicurezza attraverso l’ausilio di personale altamente qualificato. Oltre al responsabile tecnico, che deve essere laureato in scienze motorie, anche gli istruttori che lavorano nelle palestre, sale ginniche e strutture sportive aperte al pubblico dovranno essere qualificati e muniti di brevetti o titoli rilasciati dalle competenti federazioni ed enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip. “Finisce l’era del fai da te- ha detto Campese, spiegando che- entro il 30giugno 2013 le palestre ritenute non in regola dovranno procedere all’ adeguamento. Comuni e Province sono chiamati a vigilare e, laddove vengano accertate irregolarità, ad intervenire con formale diffida, indicando il termine entro il quale provvederanno agli adeguamenti, pena la sospensione dell’attività fino all’adempimento della prescrizione. “Compiti e funzioni degli enti locali sono stati meglio esplicitati. Le Province, cui annualmente vengono assegnate le risorse finanziarie da destinare all’attuazione delle misure di intervento del Piano triennale per l’impiantistica sportiva, devono provvedere alla graduatoria di merito dei progetti da ammettere a finanziamento; nel caso di inadempienza la Regione provvederà – previa messa in mora - ad esercitare il potere di surroga, provvedendo direttamente e non tramite un commissario ad acta. “Gli impianti sportivi ammessi a contributo sono considerati opere destinate a servizi di interesse generale e, pertanto, oggetto delle norme sulla espropriazione per pubblica utilità. Massimo rigore anche su contribuiti e finanziamenti, che saranno concessi a seguito dell’espletamento di procedure di evidenza pubblica e non a pioggia.”