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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2013
"LA NEUROBIOLOGIA DELL´AZIONE"  
 
 Stresa, 19 febbraio 2013 - Dal 20 al 24 ottobre 2013 si terrà a Stresa, in Italia, una conferenza intitolata "La neurobiologia dell´azione" (The Neurobiology of Action). Capire il cervello umano e le malattie che lo riguardano è una delle maggiori sfide scientifiche di oggi. Negli ultimi decenni la ricerca sul cervello ha fatto grandi progressi su tutti i fronti, ma c´è ancora molto da scoprire. La ricerca sul cervello o neuroscienza è un campo molto vasto, che va dagli esperimenti fondamentali alla ricerca pre-clinica applicata. Migliaia di ricercatori di tutta Europa si dedicano a questo settore scientifico. Tuttavia, anche se coinvolge una delle più importanti comunità scientifiche in Europa, non ha abbastanza visibilità e non è abbastanza conosciuto dal pubblico generale. L´evento riunirà eccezionali ricercatori in campi fondamentali e ampiamente definiti della neuroscienza contemporanea per discutere gli attuali concetti e definire le sfide della ricerca futura. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Esf.org/index.php?id=9731    
   
   
NASCE CAMPANIA BIOSCIENCE, IL PRIMO DISTRETTO TECNOLOGICO DELLE BIOTECNOLOGIE. OLTRE 50 MILIONI DI EURO PER PROGETTI INNOVATIVI. TROMBETTI: COSTRUIAMO RETI VIRTUOSE DI COMPETENZE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO  
 
Napoli, 19 febbraio 2013 - E´ nato in Campania il primo Distretto ad alta tecnologia nel settore delle biotecnologie e delle scienze della salute. Si chiama "Campania Bioscience". Della società consortile fanno parte 47 imprese, 7 organismi di ricerca e 3 strutture di trasferimento tecnologico. Al centro dell’attività del primo triennio ci sono progetti di ricerca, per oltre 50 milioni di euro, sullo sviluppo e la sperimentazione di nuove terapie, la produzione di nutraceutici e cosmeceutici, la diagnostica, i biosensori e tecnologie innovative per l’industria biomedicale. Il Distretto Campania Bioscience ha un capitale sociale di oltre un milione e settecentomila euro. Tra le imprese aderenti, operanti nel settore farmaceutico e della diagnostica, ci sono la Altergon Italia Spa, la Damor Farmaceutici, Esaote Spa, Bouty Spa, Btp Tecno Spa; ad esse si aggiungono grandi e medie imprese del settore alimentare, quali le Industrie Oleifici Biagio Mataluni Srl, La Doria Spa, Feger Spa e Giaguaro Spa. Gli organismi di ricerca che partecipano al Distretto Tecnologico sono le Università Federico Ii, Seconda Università, le Università di Salerno e del Sannio, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Ceinge e Biogem. Hanno, inoltre, comunicato il loro interesse a far parte della compagine sociale la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il Tigem (Fondazione Telethon), la Fondazione G. Pascale e imprese biofarmaceutiche come Siena Biotech Spa, Bracco Spa e Axxam Spa. "Con il Distretto Campania Bioscience - ha dichiarato l’ assessore alla Ricerca Scientifica Guido Trombetti - per la prima volta prende vita nel settore delle biotecnologie un modello organizzativo strutturato e di dimensione tale da poter competere su scenari internazionali. Le competenze territoriali del settore, organizzate in un sistema, possono così lavorare con maggiore efficacia a prodotti innovativi innescando nuovi processi di sviluppo attraverso progetti con una ricaduta di mercato di breve-medio periodo. "L´aggregazione dei soggetti pubblici e privati all’interno del Distretto, inoltre, crea un contesto favorevole all’innesco di un processo virtuoso di attrazione e creazione di impresa", ha concluso l´assessore Trombetti. "Il Distretto - ha aggiunto il presidente del Cda di Campania Bioscience Mario De Rosa - rappresenta un grande risultato che valorizza pienamente le competenze nel campo biologico, circa un migliaio in regione. La partnership costruita con circa 50 realtà industriali, e la scelta di un consiglio di amministrazione paritetico tra soggetti pubblici e privati, rappresentano elementi importanti. La grande novità sta nel fatto che si lavora sulle idee che provengono dalle imprese. In pratica sono queste ultime a chiedere il prodotto innovativo sul quale la ricerca deve innovare. Il Distretto inoltre è l’evoluzione dei centri di competenza creati 8 anni fa, un nuovo modello di organizzazione e aggregazione. Il sistema che abbiamo creato è ben strutturato e si completa con la presenza capillare di tutte le competenze scientifiche." "Le biotecnologie moderne - ha sottolineato Roberto di Lauro, dell’Università Università Federico Ii - sono nate a Napoli e da Napoli si sono diffuse in tutta Italia. Nella nostra regione si sono accumulate eccellenze superiori alla domanda di innovazione proveniente dalle imprese. Colmare questo divario è uno degli obiettivi del Distretto. Per vincere la sfida bisogna superare gli individualismi e le divisioni." "Dopo anni di tentativi - ha detto Luigi Iavarone, membro del Consorzio Technapoli - finalmente nasce in Campania un sistema integrato di ricerca ed impresa nel settore delle biotecnologie. La neonata società permette alle grandi competenze del settore di proporsi in ambito nazionale ed internazionale come sistema di eccellenze: una nuova organizzazione strutturata per presentarsi con maggiore forza ed efficacia."  
   
   
ISTITUITO PRIMO TAVOLO TECNICO REGIONALE SULLA CONTINENZA  
 
Cagliari, 19 febbraio 2013 -Con apposito decreto assessoriale, è stato istituito il primo Tavolo tecnico regionale per la continenza. Il provvedimento, firmato il 31 gennaio scorso dall’assessore regionale alla Sanità della Regione Sardegna Simona De Francisci, ha l’obiettivo di fare il punto su un fenomeno che in Sardegna, secondo una stima di massima, interessa circa 100mila persone (con una percentuale tra l’8 e il 10 per cento negli uomini e tra il 20–25 per cento nelle donne sotto i 65 anni, mentre passa al 50 per cento in entrambi i sessi oltre i 65 anni). “Parliamo di una patologia – spiega l’assessore De Francisci – che rappresenta un problema non solo di natura sanitaria ma anche sociale, perché può limitare la vita relazionale dei pazienti. Con la costituzione di questo Tavolo, la Regione, assieme alle Aziende sanitarie e alla Fondazione italiana continenza, intende prima di tutto proporre un modello di Rete integrata di centri per la prevenzione, diagnosi e cura dell’incontinenza urinaria sulla base delle attuali Linee guida internazionali e di avanzare una proposta di linee di indirizzo sull’appropriatezza prescrittiva, sulle modalità distributive dei presidi medici monouso e sull’utilizzo appropriato dei presidi medici chirurgici”. Anche Roberto Carone, presidente della Fondazione italiana continenza, Urologo, direttore della struttura Complessa di Neuro-urologia e del Dipartimento delle Mielolesioni - Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino, commenta favorevolmente la firma del provvedimento: “Fondazione italiana continenza da più di 10 anni opera per porre l’attenzione su problemi e disagi di chi soffre di incontinenza, circa 6 milioni di persone in Italia, affinché si trovino delle soluzioni efficaci e adeguate, senza gravare ulteriormente sui costi per gli stessi pazienti e per il Servizio sanitario di ciascuna Regione. Ciò è possibile grazie a un confronto continuo fra territorio e istituzioni. Sono certo che, grazie alla nuova sinergia con la Regione Sardegna, si possa dare aiuto concreto a un numero sempre maggiore di persone e che questo possa essere un esempio per altre Regioni italiane”. Il tavolo tecnico, coordinato da Antonino Dessì, capo di gabinetto dell’assessorato, è costituito oltre che dai rappresentanti della Regione e della Fondazione italiana continenza, anche da esperti e medici di varie realtà sarde (ospedali Santissima Trinità, Marino e Brotzu di Cagliari, San Francesco di Nuoro, Asl Sassari) e nazionali (ospedale Bambin Gesù di Roma).  
   
   
PIEMONTE: 100 MILIONI PER I FORNITORI DELLA SANITÀ E DELLE POLITICHE SOCIALI  
 
Torino, 19 febbraio 2013 - La Regione Piemonte destina una somma extra di 100 milioni quale boccata d’ossigeno nei confronti dei fornitori della sanità e delle politiche sociali. L’erogazione straordinaria, che si aggiunge ai 600 milioni mensili di trasferimenti alle aziende sanitarie, sarà fatta a partire dalle strutture che si occupano di handicap, disabilità, psichiatria, servizi di recupero, degenze per anziani. Da quando, alla fine del 2012, si sono acuite le difficoltà di liquidità, gli assessorati alla Sanità e al Bilancio hanno cercato di trovare forme per mitigare l´impatto negativo sul sistema dei fornitori, in particolare su quelli della sanità e delle politiche sociali. Si è cercato così di porre rimedio alle problematiche più acute, correggendo le situazioni di pagamento arretrate da più lungo tempo e partendo dai fornitori con un più alto contenuto di costo lavoro. L’assessore alla Sanità assicura inoltre che la Regione si sta adoperando per una seconda erogazione aggiuntiva in marzo in favore di altre categorie di fornitori critici, come alcuni presidi sanitari con significativi ritardi nei pagamenti, e che si sta lavorando alla messa a punto di sistemi per le nuove fatturazioni, consentendo l´accesso ad uno sconto bancario a valle di un processo di certificazione operato dalla Regione.  
   
   
MEDICI DI BASE: ILLEGITTIMO SECONDO LA REGIONE PUGLIA LO STATO DI AGITAZIONE  
 
Bari, 19 febbraio 2013 - La protesta dei medici di base della Fimmg è illegittima. Lo stato di agitazione proclamato, con la conseguente sospensione dell’invio delle “ricette elettroniche” è inammissibile secondo la legge sullo sciopero nei pubblici servizi. E’ questa la posizione dell’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia La Regione ha già scritto ai Prefetti e alla Commissione di garanzia sulla legge dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, contestando le modalità di attuazione dello stato di agitazione della Fimmg. “I medici di base – spiega l’assessore – possono fare sciopero, ma non ostruzionismo, violando precisi accordi e codici di autoregolamentazione”. “Lo stato di agitazione- prosegue - apparentemente motivato da questioni generali sulle quali c’è sempre stato dialogo e che vede puntuali forme di consultazione, sembra infatti essere motivato da una nota della Regione Puglia con la quale si dispone che i medici di base impegnati in attività sindacale, debbano provvedere direttamente al pagamento dei propri sostituti per le ore di lavoro, come peraltro previsto da una sentenza del giudice del lavoro, recepita dal Sisac (la struttura interregionale dei sanitari convenzionati), cui devono adeguarsi tutte le Regioni italiane”. Sulle questioni generali sollevate dal sindacato, si sottolinea ancora che la Regione ha già sottoscritto “il più avanzato accordo integrativo fra Regioni e medici di medicina generale in Italia”, così come definito dal segretario regionale della Fimmg. L’accordo ha fatto sperimentare in Puglia avanzate forme di assistenza ai cittadini nei territori, attraverso l’aggregazione dei medici di base, una formula che oggi il ministro Balduzzi vuole estendere a tutto il sistema sanitario regionale. Pertanto, la questione si basa su fatti che non hanno alcuna relazione con l’Assessorato, né con l’assistenza ai cittadini, né con la programmazione sanitaria regionale.  
   
   
NUOVO OSPEDALE DI PISTOIA,  
 
Firenze 19 febbraio 2013 – Mancano pochi mesi all’inaugurazione. A fine luglio il nuovo ospedale di Pistoia sarà pronto per accogliere i pazienti. E ier l’assessore regionale al diritto alla salute, accompagnato dai sindaci di Pistoia e Borgo a Buggiano, dal direttore generale della Asl 3 di Pistoia, e dalle maestranze che seguono i lavori, ha visitato il cantiere, prima di partecipare alla Conferenza dei sindaci. Un’opera portata a termine in soli tre anni e ormai sostanzialmente finita, ha osservato l’assessore, una struttura realizzata seguendo tutti i criteri della moderna organizzazione di un presidio ospedaliero. Un’opera di grande valore strategico e architettonico per Pistoia e per tutta la Toscana. L’assessore ha sottolineato ancora la grande intuizione, avuta da chi allora era assessore e oggi è presidente, di fare 4 ospedali con un unico progetto. Il nuovo ospedale di Pistoia, che sorge nell’area dell’ex campo di volo a sud della città (raccordato sia alla viabilità cittadina che a quella autostradale), è organizzato complessivamente nell’ottica dell’intensità di cura, ed è una struttura che risponde a tutte le esigenze della più moderna assistenza sanitaria: compatta, flessibile, per acuti, tecnologica e altamente informatizzata, innovativa. Il nuovo ospedale di Pistoia è stato intolre progettato per eliminare gli sprechi energetici e risparmiare quindi denaro pubblico. Per luce, acqua, riscaldamento e aria condizionata sono state adottate soluzioni eco-compatibili e in linea con le normative europee sul contenimento dei consumi e sul rispetto dell’ambiente. Pannelli fotovoltaici, apparecchiature a basso consumo, riciclo dell’acqua piovana, pannelli che evitano le dispersioni termiche e garantiscono un comfort acustico ottimale. Ancora, ad ogni piano dell’ospedale si trovano pannelli in braille, per facilitare i percorsi interni anche ai non vedenti. Nuovo ospedale di Pistoia, ecco qualche dato: Posti letto 400, 12 posti letto dialisi, 20 posti Obi (Osservazione breve intensiva), 12 sale operatorie, 1 sala operatoria parto, 5 sale travaglio/parto, 4 sale post partum, 3 sale endoscopia digestiva, 1 sala broncoscopia, Superficie dell’intervento mq 86.800, Superficie totale ospedale mq 42.402, Numero piani fuori terra 4, Numero piani interrati 1, Altezza massima ml 16,62, Parcheggi esterni, Mq 25.000, Superficie verde mq 31.000 Costo complessivo dell’opera: 151.000.000. I tempi- I lavori sono iniziati nel maggio 2010. Dal mese di marzo 2013 inizierà l’allestimento vero e proprio, con gli arredi e il montaggio delle grandi attrezzature. Il 2 maggio la struttura sarà consegnata alla Asl 3. Dal 1° luglio è previsto l’inizio di alcune attività (farmacia, ambulatori per esterni, sala Tc, morgue, ecc.). Dal 20 luglio è previsto il trasferimento di tutte le attività sanitarie.  
   
   
SPORT PER TUTTI SULLA NEVE: LA GIORNATA DEDICATA ALLA DISABILITÀ  
 
Firenze, 19 febbraio 2013 - Torna martedì 19 febbraio l’appuntamento con la prima delle due giornate dedicate alla disabilità e all’integrazione (la prossima sarà il 4 aprile) all’interno della manifestazione “Sport per tutti sulla Neve 2013”, che quest’anno festeggia la sua undicesima edizione. E’ il secondo anno che nell’ambito di “Sport per tutti sulla neve” (che, come sempre, vedrà ben dieci giorni tra marzo e aprile all’insegna di sconti e agevolazioni nei servizi sul bianco, con skipass, pasti, lezioni di sci e pernottamenti sulla montagna pistoiese) vengono organizzate due iniziative speciali dedicate al mondo della disabilità, a valorizzare la funzione sociale della pratica sportiva e sottolineare, insieme, l’eccellenza degli impianti sciistici di Abetone e Val di Luce, con la presenza di strutture d’avanguardia, prive di barriere architettoniche, e maestri di sci appositamente formati attraverso corsi professionali. La giornata di domani coinvolge tutte le scuole della Regione e vedrà sulle piste ragazzi disabili insieme ai loro compagni normodotati, in un momento reale di integrazione e di vicinanza attraverso lo sport. Sono quasi 200 gli studenti iscritti (le iscrizioni sono state raccolte dall’Ufficio scolastico di Pistoia) dei quali circa la metà portatori di disabilità, anche gravi (autismo, sindrome di down, non vedenti, paralisi fisica) provenienti dalle varie province toscane, Lucca, Livorno, Siena, Firenze, Prato, Pistoia e Pisa. Al mattino saranno impegnati nello sci di fondo presso la Pista Maiori di Abetone e, nel pomeriggio, nello sci alpino presso gli impianti della Val di Luce, seguiti da 30 maestri di sci e da operatori. La giornata è organizzata dalla Provincia in collaborazione con il Miur, il Collegio regionale dei Maestri di Sci., il G.s. Unità spinale di Firenze, lo Sci Club Montagna P.se e gli operatori dell’Abetone e della Val di Luce. Si ricorda che Sport per Tutti ha il sostegno economico della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole per la cultura e lo sport. Il Programma completo di “Sport per tutti sulla Neve 2013” è scaricabile sul sito: www.Provincia.pistoia.it/sport. Per info: Servizio Sport della Provincia di Pistoia - Simona Pallini, Tel. 0573/374273 – 338/2878299.