Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Novembre 2010
OGGI A MILANO FESTA DELL´AGRICOLTURA: TUTTI I PREMIATI  
 
Milano - Al via oggi , giovedì 11 novembre, il Premio Lombardia Agricoltura. Alla presenza del presidente della Giunta regionale Roberto Formigoni, del vice presidente Andrea Gibelli e dell´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani saranno premiati i 24 agricoltori lombardi segnalati, due per provincia, dagli assessori provinciali con delega all´Agricoltura: 12 agricoltori storici e 12 giovani imprenditori agricoli, cui passare idealmente il testimone del settore primario. "Il Premio - ha sottolineato l´assessore De Capitani - vuole essere l´ufficiale riconoscimento di Regione Lombardia all´impegno, alla serietà e alle capacità dei nostri straordinari agricoltori, ma soprattutto l´occasione per riaffermare il valore e il pieno significato dell´agricoltura lombarda nel sistema economico e produttivo regionale". Di seguito l´elenco dei premiati suddivisi per provincia: Bergamo Storico: Luigi Giovanni Cipolla - Antegnate Società agricola Cipolla Giovanni Luigi e Marino; Giovane: Francesca Monaci - Branzi Società agricola Monaci Sebastiano e F.lli; Como Storico: Giovanni Dal Grande - Lomazzo Azienda agricola Hortus; Giovane: Silvia Pozzoli - Mariano Comense Azienda agricola Pozzoli Farm; Cremona Storico: Ernesto Cervi Ciboldi - Luignano Società agricola Cervi Ciboldi Ernesto, Maria Cecilia e Maria Paola; Giovane: Giuseppe Zecchi - Dovera Azienda agricola Zecchi Giuseppe e Mario; Lodi Storico: Alberto Dedè - Borghetto Lodigiano Azienda agricola Dedè Alberto; Giovane: Guido Belloni - Borgo San Giovanni Società agricola F.lli Belloni; Monza E Brianza Storico: Elena Cazzaniga - Lentate sul Seveso Azienda agricola La Botanica; Giovane: Francesco Ghezzi - Bernareggio Azienda agricola Villa Licia; Sondrio Storico: Giulio Testori - Traona Azienda agricola Testori Giulio; Giovane: Luca Gasparotti - Tirano Azienda agricola Contadi; Varese Storico: Mario Aili Azienda agricola Avicoltura Aili Mario – Ispra; Giovane: Mattia Crivelli - Cittiglio Azienda agricola Il Vallone di Crivelli Mattia; Brescia Storico: Aldo Miglioli - Cigole Azienda agricola Miglioli Aldo e C. Giovane: Ettore Prandini - Lonato Azienda zootecnica La Morenica e Azienda vitivinicola La Perla del Garda; Lecco Storico: Antonio Ciappesoni - Bulciago Azienda agricola Ciappesoni; Giovane: Claudia Crippa - Perego Azienda vitivinicola La Costa; Mantova Storico: Vittorio Stefanoni - Monzambano Società agricola Ricchi F.lli Stefanoni; Giovane: Andrea Francescon - Rodigo Op Francescon; Pavia Storico: Lino Maga - Broni Azienda agricola Barbacarlo di Lino Maga; Giovane: Marta Sempio - Valeggio Azienda agricola Marta Sempio; Milano Storico: Giovanni Rossi - Cascina Tavernasco Azienda agricola F.lli Rossi; Giovane: Giuseppe Galbiati - Gorgonzola Azienda agricola Galbiati; Ore 19.30, Palazzo Giureconsulti (piazza Mercanti, 2 - Milano).  
   
   
LE PROPOSTE PER IL METAPONTINO DI ALTRAGRICOLTURA  
 
“Il Consiglio provinciale Aperto di venerdì 12 novembre convocato alle ore 10 a Scanzano Jonico, può essere un passaggio importante per rilanciare insieme, istanze sociali e sindacali, agricoltori, cittadini ed istituzioni l’iniziativa a difesa del Patrimonio di lavoro delle aziende agricole del Metapontino e di tutta la Provincia di Matera”. Questo l’auspicio espresso - in una nota - dal direttivo del Metapontino della Confederazione Altragricoltura che “Invita gli agricoltori a partecipare a questo appuntamento istituzionale per fare in modo che la vertenza contro la crisi agricola segnata negli ultimi mesi da molte iniziative di mobilitazione, trovi un percorso di soluzione”. Lo stesso direttivo ha dato atto al presidente della Provincia di Matera "della solerzia con cui ha inteso rispondere alla richiesta avanzata da Altragricoltura di convocare il Consiglio e sottolinea l’importanza degli atti compiuti da diversi mesi dalla Provincia di Matera che, pur non avendo deleghe specifiche e dunque responsabilità dirette, in materia agricola ha inteso sostenere le ragioni del movimento di lotta degli agricoltori rendendosi disponibile all’ascolto ed all’iniziativa". Domani, alle ore 11 presso la saletta al piano terra del Palazzo della Provincia di Matera, - si legge nel comunicato - una delegazione di agricoltori del Metapontino con Altragricoltura terrà una conferenza stampa per illustrare le proposte e le prossime iniziative di mobilitazione. Sarà, anche, l’occasione per fare il punto dopo l’incontro con i sindaci del metapontino promosso da Altragricoltura che avrà luogo questa sera alle 19 presso il Comune di Scanzano Jonico.  
   
   
RACCOLTA FUNGHI, NUOVE NORME DAL 1 GENNAIO 2011 L’AUTORIZZAZIONE, CON QUOTE DIFFERENZIATE , SARÀ RILASCIATA DALLA REGIONE TOSCANA  
 
Sarà direttamente la Regione Toscana, e non più il Comune, a rilasciare l’autorizzazione personale o turistica per la raccolta dei funghi sul nostro territorio. E questo avverrà dietro versamento degli importi previsti su un unico, specifico conto corrente intestato appunto all’amministrazione regionale. I residenti in Toscana dovranno versare 13 euro per sei mesi, 25 euro per dodici mesi. Tali importi sono ridotti della metà per chi risiede nei territori montani. I non residenti dovranno invece pagare 15 euro per un giorno, 40 euro per sette giorni consecutivi. I Comuni, sulla base di specifiche convenzioni con la Giunta regionale, potranno attivare ulteriori modalità di riscossione degli importi per i non residenti. In questo caso sarà loro riconosciuta una parte degli introiti (comunque al massimo il 25 per cento). Sono tra le principali novità, a partire dal 1 gennaio 2011, delle rinnovate norme in materia che sono state licenziate all’unanimità dalla commissione agricoltura del Consiglio regionale, e che apportano alcune modifiche alla precedente legge del 1999. «Un buon lavoro – ha commentato l´assessore regionale all´agricoltura Gianni Salvadori – cui le proposte avanzate dalla Giunta nella discussione hanno dato un contributo importante in un settore di nicchia, ma caratteristico e legato anche ad aspetti non solo agricoli». Il limite di raccolta giornaliero per persona previsto è di tre chilogrammi, che salgono a sei per i residenti nei territori classificati montani che fanno la raccolta nel proprio comune di residenza. Non ci sono limiti, invece, per gli imprenditori agricoli ed i soci di cooperative agroforestali che svolgono la raccolta per integrare il proprio reddito nella provincia di residenza. In questo caso sarà sufficiente una semplice dichiarazione, anche in via telematica, alla Comunità montana o alla Provincia di competenza. Gli imprenditori ed i soci di cooperativa possono chiedere deroghe ai limiti di raccolta anche nelle province diverse da quelle di residenza. Le autorizzazioni alla raccolta a fini economici in aree riservate ed alla raccolta a pagamento saranno invece rilasciate dalle Province o dalle Comunità montane. Province e Comunità montane potranno prevedere divieti di raccolta per un massimo di due giorni a settimana per motivi di tutela ambientale o per armonizzare attività diverse.  
   
   
EUROPASS: QUATTRO SEMINARI SCIENTIFICO DIVULGATIVI ULTIMI APPUNTAMENTI DEL 2010. A PARMA, REGGIO EMILIA, MODENA E FERRARA  
 
 La legislazione sul benessere animale, gli aspetti funzionali di alcuni alimenti Dop e Igp della regione Emilia Romagna, le allergie alimentari e la possibilità di sostituire i fitosanitari usati nelle produzioni agricole. Sono questi i temi che saranno al centro degli ultimi quattro appuntamenti scientifico-divulgativi dell’anno 2010 di Europass, l’ufficio istituito dalla Provincia e dalla Regione Emilia-romagna come referente per i rapporti fra le istituzioni regionali ed Efsa. Primo appuntamento giovedì 11 novembre, dalle 9.30 alla Camera di Commercio di Parma con un workshop organizzato dalla Commissione Europea Dgsanco, in collaborazione con Europass, sul tema “Pig welfare. Improving implementation of Eu legislation”. L’incontro, volto a promuovere il miglioramento delle legislazioni sul trattamento degli animali, e in particolare sul maiale, sarà aperto alle 10 dal presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e da Davide Barchi dirigente dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna. Venerdì 19 novembre secondo seminario all’Hotel Posta di Reggio Emilia dalle 10.30 per l’incontro dal titolo “I prodotti Dop e Igp della regione Emilia Romagna: nuovi alimenti funzionali?”: un appuntamento in cui si affronterà il tema degli aspetti funzionali di alcuni prodotti tipici della nostra regione. Durante l’incontro, realizzato in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano e della Provincia di Reggio Emilia, verrà presentato uno studio commissionato da Europass all’Università di Bologna in cui vengono analizzati gli aspetti nutrizionali di alcuni dei più noti prodotti tipici emiliano romagnoli. Al dibattito parteciperà anche il noto nutrizionista Eugenio del Toma per fare il punto sulla possibilità di conciliare, in una dieta corretta, i valori dei più moderni cibi funzionali con i sapori della tradizione. A Modena, il 22 novembre, a Palazzo Europa dalle 15 si parlerà invece di allergie alimentari e in particolare di celiachia. All’appuntamento, organizzato con Aic (Associazione italiana celiaci), parteciperanno consulenti, ricercatori ed esperti in materia di celiachia. L’efsa, partner nella realizzazione della giornata, interverrà con l’esperto di un suo panel scientifico per spiegare quali provvedimenti ha preso l’unione Europea sul tema delle intolleranze alimentari. Ultimo appuntamento il 3 dicembre a Ferrara dalle 15 al Centro operativo ortofrutticolo per la presentazione di uno studio effettuato da Europass in collaborazione con Enea sulle possibilità di sostituzione dei fitosanitari utilizzati nelle produzioni agricole e messi al bando dal Regolamento comunitario n.1107/2009. Nel corso del seminario sono previsti interventi qualificati da parte di rappresentanti dell’Efsa, del servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna e dell’Arpa regionale. Tutte le conferenze, ad eccezione di quella sul Pig welfare, sono a partecipazione libera. Per informazioni: www.Europass.parma.it/    
   
   
LA PRODUZIONE BIOLOGICA PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO EQUO E SOSTENIBILE  
 
Il calo dei consumi alimentari italiani registrato negli ultimi due anni e confermato dagli analisti economici è una vera anomalia di questa crisi globale perché solitamente, in tempi di crisi i consumi alimentari erano gli unici a mantenersi pressoché costanti mostrando di non risentire del problema. Nel 2009, invece, secondo Nielsen questo dato di fatto è stato completamente sovvertito mostrando una tendenza al calo che è confermata anche nelle previsioni da qui al 2012. In questo contesto i pochi prodotti alimentari in crescita sono quelli ad alto contenuto di servizio ed in particolare i prodotti biologici . Il consumatore richiede sicurezza, garanzie, qualità e il biologico soddisfa le richieste con prodotti certificati ed ottenuti senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi, senza additivi, facendo ricorso a processi di produzione che salvaguardano l’ambiente e l’uomo. Il fatturato del biologico in Europa, oggi, è pari a 18 miliardi di euro (Agramarkt Information) di cui l’Italia rappresenta circa 2 miliardi di euro. Un consumatore italiano su quattro, secondo l’Osservatorio Gpf – Sana dichiara di acquistare, anche se con frequenza diversa, prodotti biologici nell’arco dell’anno e un italiano su due è convinto che una alimentazione fortemente biologica abbia risvolti positivi sulla propria salute. E’ in questo contesto che si muove Almaverde Bio Italia la società consortile proprietaria dell’omonimo marchio leader in Italia. Una realtà nata nel 2000 con l’obiettivo di realizzare una politica di marca nel settore del biologico. Oggi Almaverde Bio Italia associa 11 imprese specializzate in diverse filiere di prodotto, che offrono una gamma completa e unica di prodotti biologici freschi e trasformati. “ Almaverde Bio - dichiara il Presidente, Renzo Piraccini - è un esempio di gioco di squadra, unico in Italia. Siamo stati capaci - continua Piraccini - di costruire una aggregazione e una rete di imprese che si pone l’obiettivo comune di offrire una gamma completa di prodotti biologici riconoscibili dallo stesso marchio ombrello ma si pone anche l’obiettivo di parlare di più di qualità, di rispetto dell’ambiente, e del cibo come strumento per migliorare la qualità della nostra vita”. I risultati della scelta di aggregazione di Almaverde Bio sono confermati da un fatturato 2009 di 26,2 milioni di euro pari ad un +7,5% rispetto al 2008 con un trend di crescita, per i primi nove mesi del 2010, del 12% rispetto al pari periodo 2009. Ai risultati economici si affianca una vera e propria campagna di opinione promossa da Almaverde Bio e lanciata in Tv in questi giorni. Per la prima volta, con una comunicazione dal tono istituzionale, si spiegano le “ragioni del biologico” attraverso le parole e le testimonianze della scienza ufficiale. In uno spot informativo a diffusione nazionale, il Professor Giorgio Celli, celebre entomologo racconta i valori e i vantaggi dell’agricoltura biologica per l’ambiente che conserva la sua integrità naturale e si arricchisce di biodiversità. I vantaggi nutrizionali dell’alimentazione biologica sono messi in luce dalla Dottoressa Alessandra Bordoni, nutrizionista dell’Università di Bologna, che raccomandando una alimentazione equilibrata e variata, ricorda che il biologico è ricco di sostanze utili al nostro organismo. Sul fronte della salute prende voce il Professor Dino Amadori oncologo di fama internazionale e Direttore Scientifico dell’Istituto Tumori della Romagna. “E’ noto “ dichiara Dino Amadori “che l’alimentazione è uno dei fattori chiave per l’insorgenza di malattie gravissime. Mangiare biologico potenzialmente aiuta a proteggere l’organismo”.  
   
   
BASILICATA: AGRONOMI, AGGIORNAMENTO PER PERITI TRIBUNALI  
 
Venerdì 12 Novembre con inizio alle ore 17.30 presso il Circolo La Scaletta in Via Sette Dolori 10 a Matera si terrà la Tavola Rotonda dal titolo “Quale espressione professionale per i dottori Agronomi e dottori Forestali all’interno dei Tribunali?” organizzata dall’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali di Matera a margine di un corso di aggiornamento rivolto ai professionisti che operano nei Tribunali. All’incontro, che sarà coordinato dal Presidente dell’Ordine Carmine Cocca, interverranno il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Francesco Berardengo, il Senatore Emilio Nicola Buccico, già Presidente del Comitato Unitario delle Libere Professioni e il Consigliere dell’Ordine Bartolomeo Tota. Nel corso della serata verranno, inoltre, consegnati i riconoscimenti agli iscritti all’Albo che hanno superato i quarant’anni di iscrizione e che sono Elio Poli, Guglielmo Strada, Giulio Cocca ed Egidio Lunati oltre che all’agronomo Giuseppe Fortunato, originario di Montalbano Jonico, che si approssima a compiere i cento anni di età. “Con tale iniziativa- afferma il Presidente Cocca- si vuole promuovere un sistema di aggiornamento necessario a garantire professionalità ai tecnici Agronomi e Forestali che operano a stretto contatto con i Tribunali rivolgendo gratitudine anche a coloro che hanno operato con diligenza e professionalità nel passato”.  
   
   
AGRICOLTURA IN SICILIA:NUOVO AVVISO RIORGANIZZAZIONE COOPERATIVE VITIVINICOLE  
 
Palermo - Il dipartimento per gli Interventi strutturali in Agricoltura dell´assessorato regionale alle Risorse agricole ed alimentari ha apportato modifiche all´invito di presentazione dei progetti relativi alla "Riorganizzazione del Sistema Cooperativistico Vitivinicolo Siciliano" pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana l´11 giugno 2010 numero 27. Le modifiche attengono alle modalita´, ai termini di presentazione della domanda, alla documentazione ed alle procedure istruttorie: potranno essere visionate nel sito dell´assessorato, all´indirizzo www.Regione.sicilia.it/agricolturaeforeste.  
   
   
GRAZIE AD ALLEVATORE PERUGINO, TORNA IN UMBRIA IL “BUE GRASSO”  
 
Perugia - Il “bue grasso”, chianino castrato un tempo usato nelle campagne per il lavoro agricolo, quindi ingrassato e tradizionalmente macellato per le feste di Natale, fa il suo ritorno in Umbria. L’iniziativa, ancora a livello sperimentale ma con l’ambizione di svilupparsi in un vero e proprio progetto produttivo, è di un allevatore perugino, Michele Sisani (appoggiato dai ragazzi di una fra le migliori macellerie di Perugia), che due anni fa, nella consapevolezza dell’attuale tendenza dell’agroalimentare che punta all’eccellenza dei prodotti tipici, legati alla storia ed alle tradizioni del territorio, ha dato avvio alla sperimentazione nella propria azienda: “Come tutti sanno – spiega Sisani – il manzo o bue, castrato e invecchiato è diverso dal bovino, che non è castrato e viene macellato giovane: noi abbiamo proceduto alla castrazione di un puro vitello di razza Chianina, tenendolo poi all’ingrasso con orzo, granturco, ‘favino’ e foraggi, prodotti direttamente dalla nostra azienda. Certo, per ottenere il ‘bue grasso’, bisognerà aspettare ancora qualche anno di ‘affinamento’ in stalla: è un grande sacrificio economico per la nostra azienda – sottolinea Sisani -, ma credo che ne valga la pena e che il futuro possa riservarci grandi soddisfazioni”. “È una carne che raggiunge livelli di gusto e di sapore superiori – dicono i ragazzi della macelleria “Santa Croce”, che collaborano al progetto -; il grasso infatti, durante il lungo allevamento, penetra nei tessuti magri, facendo ottenere una carne succulenta, quasi cremosa, tenera e molto saporita: insomma, una sorta di ‘Gran Riserva’”. Nel frattempo, aspettando il futuro, Sisani ha deciso di offrire un saggio dei primi passi del progetto, organizzando nelle prossime settimane degustazioni in alcuni ristoranti di Perugia, che hanno sposato l’idea e creato piatti “ad hoc”, utilizzando un Chanino castrato di due anni. “Il ritorno del ‘bue grasso’ – dice Antonio Boco, giornalista gastronomico e grande esperto di vini della Guida del “Gambero Rosso” – è la prova, così come l’allevamento del maiale ‘ibrido’, di come si possa coniugare il ricordo del passato con il moderno spirito d’impresa, per arrivare a prodotti agroalimentari di eccellenza, capaci di caratterizzare un territorio e le sue vocazioni. Quello che sembrava così, come il ‘bue grasso’, un ricordo lontano, o peggio una pratica arcaica, ormai troppo lunga, laboriosa e dispendiosa per un mercato avvezzo a bruciare le tappe, dove la stella polare è quella del profitto e non della qualità, eccolo dunque tornare sulla scena, grazie a qualcuno – scherza Boco - capace di fare il miracolo”.  
   
   
L’OIV, ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DELLA VIGNA E DEL VINO, NELLA PRESTIGIOSA SEDE PARIGINA HA PREMIATO L’ECCELLENZA DELL’UVA DA TAVOLA ITALIANA CON IL CONFERIMENTO DEL PREMIO “MIGLIORE PUBBLICAZIONE DI VITICOLTURA DELL’ANNO A LIVELLO MONDIALE” AL VOLUME “L’UVA DA TAVOLA” DELLA COLLANA “COLTURA&CULTURA”  
 
“E’ stato un voto unanime della giuria alla pubblicazione attesa che mancava nel panorama editoriale: un risultato che è il frutto della collaborazione di esperti e professionisti, italiani e internazionali”- dichiara Federico Castellucci, Direttore Generale dell’Oiv. “A differenza dell’uva da vino, l’uva da tavola è una “coltivazione laica” perché consumata ovunque, anche nei paesi islamici, simbolo di ricchezza, di gioia e di prosperità. Nella storia dell’agricoltura vanta il primato di essere stata il primo esempio di frutticoltura industriale, realizzato nel nord Europa in serra, con grande perizia e capacità gestionale. Oggi, grazie al progresso scientifico, alla professionalità degli addetti ed agli investimenti nell’innovazione è un fiore all’occhiello della produzione italiana del sud e rappresenta un ruolo sociale indispensabile per l’Italia meridionale”, sostiene Attilio Scienza dell’Università degli Studi di Milano coordinatore scientifico del volume con Donato Antonacci del Cra Utv. I valori sociali, culturali e tecnologici delle produzioni viticole italiane devono essere trasmessi meglio al consumatore per poter confermare la sua fiducia, quindi è più che mai essenziale documentare tutti gli sviluppi raggiunti dalla viticoltura ecocompatibile moderna. “L’oiv, che è l’organizzazione che raggruppa le migliori competenze tecnico-scientifiche, - prosegue Federico Castellucci - ha come missione principale quella di supportare scientificamente e tecnicamente i 44 Stati membri attraverso le proprie risoluzioni che devono trovare una reale applicazione da parte dei singoli Stati. Tra queste vi è la viticoltura sostenibile che l’Italia ha messo tra l’altro in pratica nei vigneti con il progetto di sostenibilità Magis Vino”. Magis, nasce infatti dalla volontà di avvicinare il consumatore al produttore per dimostrargli quella trasparenza della produzione tanto cercata e difficile da reperire. In che modo? Documentando, misurando e continuamente migliorando ogni attività dal vigneto alla cantina, grazie al contributo e alla collaborazione delle migliori competenze pubbliche e private, nonché alla rappresentatività delle 74 aziende distribuite sul territorio nazionale ed all’innovazione tecnologica; dal 2011 l’approccio di Magis troverà applicazione anche sull’uva da tavola. “Questo ambizioso progetto parte dalla Cultura della Coltura, per arrivare ai riscontri tecnici e scientifici, - sostiene Renzo Angelini direttore Tm&communication di Bayer Cropscience in Italia. In questo modo l’agricoltura italiana potrà mettere in pratica tutte le conoscenze che hanno condiviso i 500 autori della collana Coltura&cultura per raggiungere con un approccio olistico la sostenibilità sociale ambientale ed economica”. Bayer Cropscience, una consociata di Bayer Ag, è una delle società leader per volume d’affari e per innovazione nelle tecnologie applicate all’agricoltura ed è presente in più di 120 Paesi. Bayer Cropscience nel nostro Paese include le aree della protezione delle colture (Crop Protection) e delle scienze ambientali (Environmental Science). Alcuni concetti guida dell’attività di Bayer Cropscience sottolineano che senza spirito creativo non c’è innovazione e senza conoscenza o condivisione l’innovazione non si diffonde. Alla base di questi principi stanno le numerose e diversificate attività che da anni Bayer Cropscience porta avanti per contribuire alla crescita professionale degli operatori del settore agricolo. Ogni anno l’azienda organizza incontri e varie iniziative durante i quali è lasciato largo spazio all’aggiornamento tecnico-scientifico sui temi di attualità in collaborazione con esperti del mondo universitario, della ricerca, della produzione e della distribuzione  
   
   
UN NUOVO FENOMENO APPASSIONA GIOVANI E ADULTI IL TURISMO ATTORNO A NEGOZI E CANTINE. E PER QUESTO C´È IL GOLOSARIO 2011 DI PAOLO MASSOBRIO BEST SELLER DI MILLE PAGINE DEDICATO AI PERCORSI DEL GUSTO  
 
Esce in tutte le librerie d’Italia la rinnovata edizione de Il Golosario 2011 di Paolo Massobrio. Caso editoriale unico in Italia, rappresenta lo strumento ideale per scoprire, con i racconti di personaggi celebri e le tante segnalazioni, l´Italia del gusto nel suo insieme con i suoi territori, le produzioni tipiche, i volti e le storie di chi li produce. Il Golosario 2011 (Comunica Edizioni, 25.00 euro) è il best seller del fondatore del movimento di consumatori Papillon che, come di consueto, segnala dopo un anno di ricerche effettuate su e giù per lo Stivale mille e più ghiottonerie, vini, negozi, boutique del gusto, enoteche, cantine e i migliori ristoranti d´Italia. Un libro cult per gli appassionati del buon cibo e di quanti amano intraprendere un viaggio alla scoperta dell´Italia delle produzioni artigianali di qualità. Riferimento indiscusso per il "turismo enogastronomico italiano" Il Golosario è anche un baedeker da tenere in auto, non solo per trovare il ristorante che merita la sosta, ma anche perché indica il negozio nel cuore di una città o in aperta campagna dove fermarsi sarà un’emozione, o l´agriturismo che con il suo lavoro fa cultura del gusto. E poi ci sono le cantine aperte tutto l´anno (e segnalate dei pittogrammi a seconda del livello di ospitalità) e i microbirrifici artigianali. Il Golosario con le sue 1.000 pagine può essere la somma di 5 guide: la guida ai migliori prodotti (salumi, formaggi, paste, dolci sfiziosità, liquori...); quella degli oli curata da Maurizio Pescari; quella ai negozi; alle cantine d´eccellenza, quella dei ristoranti provati da Paolo Massobrio. I numeri di questa edizione riguardano: 1.300 produttori di qualità suddivisi tra microbirrifici, acetifici, torrefazioni, cioccolatieri, artigiani del dolce, caseifici, produttori ortofrutticoli, liquorifici, produttori di confetture e marmellate, apicultori, produttori di pane e farine artigiani, pastifici e riserie, trasformatori di prodotti ittici, salumifici, produttori di sfiziosità sottovetro. E poi ancora 3.730 Botteghe e Boutique del Gusto divise tra enoteche, panetterie, pasticcerie, gelaterie, macellerie, salumerie, gastronomie; 1.882 cantine segnalate coi propri vini top, tra cui i 900 Top Hundred secondo Paolo Massobrio e Marco Gatti; 500 oleifici commentati dall´esperto Maurizio Pescari; 555 ristoranti d´Italia. Il Golosario è suddiviso per regioni, ognuna delle quali è introdotta da un personaggio d´eccezione che racconta il suo rapporto con il cibo e i piatti preferiti della sua terra d´origine: per la Valle d´Aosta, Chicco Margaroli; per il Piemonte, Oscar Farinetti; per la Liguria, Francesco Baccini; per la Lombardia, Giacomo Poretti; per il Veneto, Giovanni Mantovani; per il Trentino, Nereo Pederzolli; per l’Alto Adige, Hanspeter Eisendle; per il Friuli Venezia Giulia, Elisa Togut; per l’Emilia Romagna, Beppe Carletti; per la Toscana, Gianni Boncompagni; per le Marche, Roberta Biagiarelli; per l’Umbria, Sara Tommasi; per il Lazio, Nathalie Caldonazzo; per l’Abruzzo, Manuela De Luca; per il Molise, Simone Sala; per la Campania, Annalisa Spiezie; per la Puglia, Andy Luotto; per la Basilicata, Antonio Preziosi; per la Calabria, Rino Barilari; per la Sicilia, Giorgio Mulè; per la Sardegna, Tessa Gelisio. "Quando chiudo in tipografia Il Golosario - ogni anno - mi chiedo come sia possibile avere sempre tante novità" - dice Paolo Massobrio – “E questo se vogliamo è uno dei paradossi di quella che viene chiamata crisi, perchè il mondo del gusto è un corpo vivo in continua evoluzione che sembra rispondere alle esigenze del consumatore di oggi. E´ cambiato infatti il modo di fare turismo, ed anche un negozio di qualità è diventato un punto di riferimento, ma sopratutto è cambiata la spesa degli italiani che è più consapevole e indirizzata a corrispondere il piccolo artigianato alimentare e contadino del nostro Paese”. E, tra le novità di quest´anno, l´uscita su iPad e iPhone della nuova "Guida ai ristoranti del Golosario". Dal Golosario e dalle sue eccellenze nascono ogni anno tre eventi dedicati ai migliori produttori d´Italia (Golosaria 6/8 novembre a Milano, Hotel & Convention Center Melià; Golosaria 28/29 novembre a Torino - Teatro Regio; e Golosaria nel Monferrato nel mese di marzo). In occasione della presentazione ufficiale de il Golosario, stamane a Milano nella sede della Regione Lombardia, Papillon e Fiat Sedici hanno realizzato un itinerario di sedici tappe a Milano e dintorni (Se dici Gusto, dici Sedici) che sarà “vissuto” giovedi 4 novembre con un viaggio ideale tra i quartieri della città, dalle 9 del mattino alle 19 di sera. Tutte le informazioni su www.Golosaria.it Il Golosario 2011 è acquistabile in tutte le librerie d´Italia e online sui siti www.Clubpapillon.it e www.Comunicaedizioni.it  
   
   
IL CAFFE´, BEVUTO DOPO UN PASTO, POTREBBE RIDURRE I LIVELLI DI GLICEMIA  
 
Grazie ad una nuova ricerca Inran, si ¨¨ ipotizzato come sia possibile Inibire gli enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati grazie all¡¯azione dei composti fenolici presenti nel caff¨¨, con un meccanismo simile a quello di alcuni farmaci antidiabetogeni. E¡¯ stata data anticipazione della nuova ricerca Inran (Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione) ¡°Un Possibile Meccanismo D¡¯azione Del Caff¨¦ Nella Prevenzione Del Diabete¡±, di prossima pubblicazione. Grazie a Fausta Natella, Guido Leoni, Angela Viglianti e Cristina Scaccini, ricercatori Inran, si ¨¨ dato corpo all¡¯ipotesi che i fenoli presenti nel caff¨¨ abbiano un meccanismo d¡¯azione simile ad alcuni farmaci antidiabetogeni: inibiscono gli enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati. ¡°Seppur numerosi studi epidemiologici evidenzino quanto un moderato e prolungato consumo di caff¨¨ (normale o decaffeinato) sia associato alla riduzione del rischio di Diabete di tipo 2 ¨C racconta la ricercatrice Inran Fausta Natella - il meccanismo attraverso cui il caff¨¨ agisca nel prevenire il diabete non ¨¨ chiaro¡±. E continua: ¡°E¡¯ un recente studio epidemiologico , che sottolinea quanto l¡¯associazione inversa tra consumo di caff¨¨ e diabete sia pi¨´ forte per quegli individui che bevono regolarmente caff¨¨ all¡¯ora di pranzo, a suggerire un possibile meccanismo d¡¯azione: il consumo di caff¨¨ potrebbe proteggere dal diabete interferendo con la digestione ed il metabolismo dei carboidrati assunti con il pasto¡±. Un¡¯ipotesi confermata ¡°Partendo da una ipotesi ¨C prosegue Natella - abbiamo dimostrato che i composti fenolici presenti nel caff¨¨ (acido clorogenico, acido ferulico e acido caffeico) sono in grado di inibire alcuni enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati (¦Á-glucosidasi), mentre la caffeina non mostra alcuna attivit¨¤ inibitoria nei confronti di questi enzimi. I composti fenolici del caff¨¨ sembrerebbero, in grado di bloccare i residui del sito attivo dell¡¯enzima, responsabili dell¡¯idrolisi degli oligosaccaridi¡±. Diabete una malattia in aumento vertiginoso ¡°Risultati di tale portata non sono da sottovalutare¡± - sottolinea Marco Comaschi (Past President dell¡¯Associazione Medici Diabetologi e Direttore Dea - Azienda Ospedaliera Universit¨¤ S. Martino ¨C Genova) - ¡°soprattutto valutando le previsioni poco positive in merito alla patologia: ne ¨¨ documentato l¡¯incremento sia in Italia sia nel Mondo, anche a causa di stili di vita non propriamente salutistici (pessima alimentazione, obesit¨¤, mancanza di esercizio fisico). I dati Istat pi¨´ recenti riportano una prevalenza di malattia in Italia del 4.5% sull¡¯intera popolazione, pari a circa 3 milioni di persone, ma l¡¯osservatorio delle Societ¨¤ Scientifiche (Amd ¨C Simg) ha rilevato in questi ultimi anni valori superiori, fino al 6.7% nella popolazione seguita dai Mmg. Resta comunque evidente, qualsiasi sia la fonte di produzione del dato, l¡¯incremento progressivo, anche superiore a quello previsto dall¡¯Oms. Pertanto sono richiesti quanti pi¨´ sforzi possibili per educare la popolazione a rischio a una maggiore attenzione non solo in campo nutrizionale, ma pi¨´ in generale su ogni aspetto dello stile di vita. La ricerca clinica ha dimostrato che questa ¨¨ l¡¯arma migliore per ottenere una riduzione dell¡¯incidenza del Diabete di tipo 2, altrimenti destinata ad una crescita progressiva.¡± ¡°Spesso - afferma Comaschi - le alterazioni del metabolismo del glucosio vengono scoperte in modo del tutto casuale. Raramente il paziente pensa di controllarsi, soprattutto laddove c¡¯¨¨ una familiarit¨¤ diabetica. E voglio sottolineare ¨C continua - che lo sviluppo dell¡¯iperglicemia ¨¨ graduale: agli stadi iniziali, non essendo di grado severo, non permette la manifestazione delle sintomatologia classica del Diabete. Parlando di obesit¨¤, di mancanza d¡¯esercizio fisico e di sviluppo della sindrome metabolica, non si pu¨° che evidenziare quanto sia lo squilibrio nutrizionale e il poco movimento a inficiare la buona salute e, anzi, ad aprire la porta a patologie ancora pi¨´ invalidanti e in diversi distretti corporei¡±. Alimentazione equilibrata e caff¨¨: una possibile riposta preventiva al Diabete? ¡°Perch¨¦ no? - commenta Amleto D¡¯amicis (Dirigente di Ricerca e membro del Comitato Scientifico del Caff¨¨ della Fosan) ¨C ¡°A parte la presenza di familiarit¨¤ diabetica, ¨¨ anche l¡¯alimentazione poco curata e lo stile di vita sedentario a favorire l¡¯insorgenza di diabete. La distanza che intercorre fra sovrappeso/obesit¨¤ e sviluppo di diabete e sindrome metabolica ¨¨ breve e l¡¯alta frequenza di consumo, di cibi grassi e cibi ad alto indice glicemico, non ¨¨ d¡¯aiuto¡±. ¡°Andando per logica - prosegue D¡¯amicis - un¡¯alimentazione ricca in fibre e in antiossidanti, dovrebbe aiutare a prevenire il diabete. E oggi, poi, che la collega Natella ci ha illustrato quanto bere caff¨¨ dopo il pasto (un¡¯abitudine tutta italiana), proprio per il suo effetto inibente sulla digestione dei carboidrati, potrebbe avere effetto protettivo rispetto all¡¯insorgenza di diabete, si aggiunge un importante tassello al mosaico preventivo, visto che ¨¨ proprio la frazione polifenolica del caff¨¨, con o senza caffeina, a dimostrare tale azione, riducendo quindi i livelli di glicemia post-prandiale¡±. Conclusione "Se come auspichiamo questo fosse il meccanismo principale ¨C conclude Natella - la nostra osservazione andrebbe a rafforzare l´indagine epidemiologica che l¡¯associazione inversa tra consumo di caff¨¨ e diabete ¨¨ pi¨´ forte per quegli individui che bevono regolarmente caff¨¨ all¡¯ora di pranzo; l´inibizione della digestione dei carboidrati, infatti, pu¨° avvenire solo se questi vengono assunti contemporaneamente al caff¨¨. I risultati che oggi abbiamo ottenuto in vitro (con approcci biochimici e bioinformatici), devono per¨° essere confermati in vivo sull¡¯uomo, valutando la risposta glicemica ad un pasto ricco in carboidrati complessi in presenza e assenza di caff¨¨". Durante la Conferenza Stampa ¨¨ stato presentato anche il libretto Caff¨¨ e Diabete a firma Inran che va ad arricchire la gi¨¤ nota collana Caffe¡¯ e Salute A cura dell¡¯Inran, la collana, destinata ai professionisti della salute, comprende a tutt¡¯oggi: Caff¨¨ e Salute; Caff¨¨ e Donna; Caff¨¨ e Apparato Gastroenterico; Caff¨¨ e Cuore; Caff¨¨ e Antiossidanti; Caff¨¨ e Tumori e l¡¯ultimo nato Caff¨¨ e Diabete. I libretti stampabili in versione .Pdf o su supporto cartaceo possono essere visualizzati e richiesti accreditandosi al sito www.Caffemedicina.it   
   
   
“PANE AL PANE” MEDITERRANEAN FOOD & DESIGN GENOVA, PALAZZO DUCALE - SALE DEL MUNIZIONIERE  
 
Pane al Pane,iniziativa alla sua prima edizione,che si inserisce tra le manifestazioni della Biennale del Mediterraneo 2010, si svolgerà dal 4 al 16 Dicembre a Palazzo Ducale a Genova. Ideata e progettata da Rosaria Ricevuti di Ta-toh srl é realizzata in collaborazione con Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e con il Corso di Laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura di Genova. La rassegna è dedicata all’approfondimento della cultura del cibo mediterraneo, come e dove nasce fino all’arrivo sulla nostra tavola, attraverso tutti quei passaggi che possono, trasformandolo, renderlo prodotto di qualità. Un viaggio nello straordinario mondo degli alimenti, dalla loro produzione alla conservazione e distribuzione, dai nuovi progetti di food-design fino ai laboratori di cucina, dalle degustazioni all’arte del convivio, attraverso un’esposizione culturale ed esperienziale dove il visitatore può incontrarsi, discutere, divertirsi, mangiare bene in modo sano e in ultimo acquistare anche dei prodotti. La mostra Incentrata sui vari sistemi di produzione e di consumo del cibo, si sviluppa ad anello nella prima area perimetrale del Munizioniere e ci racconta attraverso storie illustrate con immagini e oggetti progetti innovativi che attualmente interessano il modo di produrre il cibo, di distribuirlo ed infine di mangiarlo nel miglior modo possibile, ancora carico delle sue caratteristiche organiche, senza tralasciare l’aspetto economico, fondamentale in un genere di prima necessità. Si articola in tre sezioni: Il Fai Da Te, L’artigianale E L’industriale. La prima sezione propone al visitatore con filmati, fotografie e cartelloni di divertenti fumetti, il modo di produrre il proprio cibo autonomamente. Come coltivare in piccoli spazi un orto domestico con i nuovi sistemi a parete, come costruire delle serre domestiche per avere sulla propria tavola insalate, verdure e odori di prima mano. La seconda si rivolge a quelle modalità di produzioni artigianali che vanno scomparendo e ultimamente sono rivalutate. Come scoprirle? Come possono giungere a noi? La terza sezione legata al prodotto industriale, ci fa vedere sempre attraverso oggetti, fotografie, filmati e prototipi come le nuove ricerche e tecnologie fanno arrivare sulle nostre tavole alimenti, dove la qualità e la bontà sono preservate. Qui l’Archivio Storico Barilla presenta le scenografie e la storyboard della pubblicità realizzata da Alessandro Baricco e W.wenders, Olio Carli propone l’esperienza dall’albero alla tavola. Assoluta novità sono i modelli del futuro negozio di vicinato in una moderna versione dell’antica bottega. Proposti e studiati per Confesercenti dal corso di Disegno Industriale della Facoltà di Architettura di Genova, nascono dalla collaborazione con gli studenti e da relativi work-shop. Da segnalare le nuove modalità di packaging e di distribuzione, studiate per Madi Ventura, che presenta dei prototipi per il consumo individuale e consapevole del cibo, che ne valorizzano gli aspetti salutistici anche secondo le necessità caloriche. Le aree degustazione Nella seconda parte perimetrale del Munizioniere, è allestita con arredi di design un’area di degustazioni offerte dalle aziende partecipanti. Il visitatore ha l’opportunità di assaggiare in modo nuovo degli alimenti, quindi di conoscerli sotto aspetti diversi sia per l’accostamento dei sapori, degli odori e della preparazione. Non può mancare in questa kermesse del cibo il cioccolato d’autore; la Scuola del Cioccolato Perugina con un mix di arte e gusto propone in assaggio il meglio dei propri prodotti. Il percorso della rassegna continua nel cuore del Munizioniere per un momento di pausa conviviale con il Salotto del Gusto, dove professionisti dell’Associazione italiana Sommeliers , con degustazioni cibo-vino, ci guidano nella scelta dei giusti accostamenti. I Laboratori e la Scuola di Cucina Le sale laterali del Munizioniere sono dedicate ai Laboratori e alla Scuola di Cucina. Con i corsi di cucina proposti da Eataly e Coop Liguria si può imparare a declinare i prodotti del proprio territorio con la creatività di grandi chef; preparare non solo piatti raffinati, ma sperimentando l’arte del connubio tra educazione alimentare e cucina, si possono portare sulle nostre tavole piatti belli, buoni e sani. Tra le proposte dei vari corsi anche quello dedicato alla tavola del Natale. I Laboratori invece insegnano ad acquistare e preparare il cibo e il beverage, ad autoprodurlo, confezionarlo, condividerlo con gli altri nel modo più appropriato. L’associazione Italiana Sommelier Liguria propone esperienze di degustazione per gli abbinamenti cibo-vino e l’Associazione Palatifini ci fa apprezzare gli antichi sapori della cucina ligure, insegnando anche l’utilizzo del mortaio per la preparazione del pesto. Per chi desidera acquistare prodotti di alta qualità è stata allestita un’area Pro-shop. Andare a casa e poter rivivere i gusti e i profumi del Mediterraneo lasceranno un ricordo indimenticabile di “Panealpane Mediterannean Food & Design”. Sito: www.Panealpanemfd.it  
   
   
GUSTO IN SCENA DIVENTA INTERNAZIONALE LUGANO – PALAZZO DEI CONGRESSI – 13 E 14 MARZO 2011 DOPO IL GRANDE SUCCESSO IN ITALIA, GUSTO IN SCENA PORTA IN SVIZZERA LA SUA FORMULA VINCENTE E, PER RISPONDERE AI PRODUTTORI DIVENTA DI DUE GIORNI  
 
Gusto in Scena diventa europeo. La manifestazione, ideata e curata dal giornalista Marcello Coronini, arriverà al Palazzo dei Congressi di Lugano per presentare un format unico. L’evento, infatti, farà incontrare in un´unica location tre mondi attraverso Chef in Concerto, il congresso di grandi cuochi, I Magnifici Vini, selezione di circa cento cantine d’Europa e Seduzioni di Gola, la rassegna di sfizi gastronomici. Lugano rappresenta il ponte ideale tra Italia e Svizzera; quest´ultima avrà la possibilità di conoscere i grandi cuochi italiani e il meglio dei vini e dei prodotti italiani, mentre professionisti e appassionati del nostro Paese potranno scoprire le bellezze del vicino Canton Ticino. Lugano, infatti, è a circa 50 minuti da Milano ed è facilmente raggiungibile con ogni mezzo. Afferma Marcello Coronini: “Primo obiettivo di Gusto in Scena sarà presentare alla Svizzera il meglio dell’enogastronomia italiana. Il secondo offrire ai professionisti e ai consumatori italiani l’opportunità di scoprire l’affascinante città di Lugano ma anche l’enologia elvetica, sempre più interessante con la produzione di Merlot.” Ma c’è di più. Gusto in Scena ha deciso di ridurre la propria durata, passando da tre a due giorni, domenica e lunedì. In questo modo è andato in controtendenza rispetto agli altri eventi enogastronomici importanti a livello europeo e ha dimostrato di saper prendere in considerazione le esigenze dei produttori dimostrando così che il confronto tra le parti contribuisce al successo di un evento. Questi due giorni si presenteranno al pubblico come un vero e proprio viaggio nell’enogastronomia con approfondimenti riservati ai professionisti di settore, primi fra tutti gli chef. A questi ultimi sarà dedicato Chef in Concerto con un tema stuzzicante, ancora top secret. Ogni edizione del congresso, infatti, è stata caratterizzata da un tema scottante: nel 2008, ad esempio, si è parlato di chimica in cucina, nel 2010, invece, della ricerca di identità per la cucina italiana. Chef in Concerto comunque non sarà aperto solo a grandi chef ma anche agli appassionati di cucina che ne vogliono sapere di più. I Magnifici Vini invece offrirà un giro dell’Europa nel bicchiere, grazie alla selezione di più di cento cantine di tutta Italia, Slovenia e, naturalmente, Svizzera. Questa farà capire come un diverso ambiente influenzi il vino ma anche e soprattutto quanto le differenze derivino dalla storia e dalla tradizione di quel luogo. Un aspetto che assume quindi una valenza culturale profonda. L’italia, infatti, non presenta un o solo mare o una sola montagna ma molti ambienti diversi frutto. Ogni mare, montagna, pianura o collina sono tra loro diversi e i vini che ne derivano hanno una loro precisa personalità frutto di secoli di lavoro e della fatica degli uomini che li hanno “costruiti”. Terzo evento sarà Seduzioni di Gola che farà conoscere sapori rari e prodotti gastronomici preziosi, rigorosamente di produzione artigianale, dai formaggi ai salumi fino alle mostarde e marmellate, ma anche pesci rari affumicati, dolci golosità e pregiatissimi tartufi. Www.gustoinscena.it - segreteria@gustoinscena.It tel 02-29404086  
   
   
A “LA MANIERA DI CARLO” : UNA SERATA DI DEGUSTAZIONE DEDICATA ALLA FRANCIACORTA  
 
I seguaci di Bacco conoscono molto bene questa terra e le sue cantine. Parliamo della Franciacorta, un’area collinare che si estende su 19 comuni della provincia di Brescia, dove le caratteristiche dei terreni di origine morenica si combinano con un clima particolarmente favorevole, dando origine ad un territorio adatto alla coltivazione della vite e alla nascita di vini e spumanti che si posizionano, da anni, ai vertici dell’enologia italiana e non solo. Il Franciacorta è infatti oggi un vino a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) famoso in tutto il mondo. Lunedì 15 novembre il ristorante milanese La maniera di Carlo di via Pietro Calvi al 2 celebra questo splendido angolo di terra lombarda e i suoi preziosi tesori, con una serata di degustazione che abbina sapientemente i piatti dello chef Lorenzo Santi con i vini dall’Azienda Agricola Bosio Franciacorta. Si parte con un antipasto prezioso dove si fa notare la presenza del tartufo nero, il “diamante nero” della tavola, e quella di un fungo di qualità superiore insignito di Igp (Indicazione Geografica Tipica) come il porcino di Borgotaro ne Insalatina di porcini Borgotaro, tartufo nero, carpaccio di capesante marinate in rhum e timo, citronette al lime abbinato a Franciacorta Saten Docg, composto da uve Chardonnay al 100% e caratterizzato da un perlage finissimo e persistente. Si prosegue con il “Piovraburger” abbinato a Franciacorta Extra Brut millesimato 2006. Composto in ugual misura da Pinot Nero al 50% e da Chardonnay al restante 50% è un millesimato di colore giallo intenso dal bouquet elegante e ricco, con note speziate. Per i primi è previsto il Risottino con zucca e trevisana, mantecato con scamorza affumicata, tartufo nero e fondo di carne con Franciacorta Rosè: dal colore rosato, presenta un perlage fine e persistente con un bouquet tipico di frutti di bosco ed agrumi. Terre di Franciacorta “Zenighe”, composto al 50% da Cabernet Sauvignon, al 40% da Merlot e al 10% da Cabernet Franciacorta è un vino di colore rosso intenso dal profumo deciso, inizialmente di frutti rossi seguito da ampie note di spezie e cuoio. È il Doc che farà compagnia ad un secondo importante firmato da Lorenzo Santi: Rollatina di tacchinella ripiena di composta di cipolle rosse, radicchio e pistacchi su purea di patate viola e crackers di prosciutto crudo dei monti Nebrodi. Si conclude degnamente con il Piccolo pasticcio di sfoglia e crema chantilly con frutti rossi. Email: info@lamanieradicarlo.It www.Lamanieradicarlo.it  
   
   
NASCE L´ “APERITAGE”, L´APERITIVO VINTAGE A LANCIARE LA ´NUOVA´ TENDENZA - UN REMAKE DI UNA TRADIZIONE GIÀ TUTTA MILANESE - L´ENTERPRISE HOTEL DI CORSO SEMPIONE A MILANO  
 
L´appuntamento con il nuovo format - al suo debutto l´11 novembre – si rinnoverà una volta al mese con la collaborazione delle migliori ´griffe´ del beverage che hanno fatto grande la Milano da bere Nasce l´Aperitage, l´aperitivo vintage, un nuovo format che farà tendenza, un nuovo modo di incontrarsi, e magari anche di innamorarsi, assaporando l´aperitivo come nel passato. A lanciare il nuovo format è l´Enterprise Hotel di Corso Sempione 91, grazie ad una sapiente e ricercata analisi del mondo degli aperitivi che hanno fatto grande anche la Milano da bere. L´aperitage – il cui debutto sarà l´11 novembre alle ore 19.00 all´interno del consueto ed ormai noto happy hour del giovedì sera dell´Enterprise Hotel - sarà un appuntamento unico e speciale, come un rito d´altri tempi, che si rinnoverà una volta al mese. Diventando un punto di ritrovo, di scambio di esperienze e conoscenze per tutti coloro che amano ritrovare il gusto d´altri tempi, anche nella gestualità e nei riti dell´aperitivo che in passato ha scandito gli incontri. E sarà un ritorno al passato anche nella gestualità, più slow anche nei modi e nei tempi, per conquistarsi uno spazio tutto proprio e dimenticare la frenesia della città che corre fuori. Nell´appuntamento mensile con l´Aperitage ogni particolare parlarà vintage: dalla proposta dedicata del food&beverage, all´ambientazione che ospita la nuova formula di aperitivo più ´slow´, lo splendido Bar Cupola dell´hotel, un gioiellino impreziosito da tessere di mosaico, con un bancone ricoperto di onice, un omaggio ai pregiati materiali in voga nel passato. (foto in allegato) Protagonista dell´Aperitage sarà, come un tempo, la carta dei drink e cocktail (in allegato)- creati con professionalità e sapiente bravura dai barman dell´Enterprise Hotel - che saranno accompagnati da stuzzichini e salumi pregiati . E ogni mese l´appuntamento si rinnoverà, anche grazie alla collaborazione con le più rinomate marche di aperitivi. Protagonista del primo Aperitage sarà il Carpano, l’aperitivo che nacque a Torino nel 1796 in una piccola bottega gestita da Antonio Benedetto Carpano il quale ebbe l’idea di vendere, in un’elegante bottiglia da litro, un vino aromatizzato con china, che battezzò vermouth (dal tedesco wermut, assenzio). Anni dopo ne venne donata una cassetta a Vittorio Emanuele Ii il quale disse di apprezzarlo per quel punt e mes (in torinese “punto e mezzo”) di amaro che aveva in più rispetto ai suoi simili; così il Vermouth con China Carpano (ribattezzato Punt e Mes) divenne l’Aperitivo Ufficiale di Corte. Cavour, Verdi e Giacosa furono gli illustri nomi del tempo ad apprezzarlo particolarmente e la bottega Carpano, dal 1840 al 1844, per soddisfare le richieste fu persino costretta a rimanere aperta ventiquattr’ore su ventiquattro. Ad accompagnare il debutto dell´Aperitage anche un´esposizione del tutto singolare di alcuni pezzi della collezione Reluxuring di Romanò Collection, firmata dall’architetto Fabio Rotella che, come nati dall´ingegno del suo creatore, ricordano un modo di abitare diverso dai tempi moderni, più intimo e rilassato, dove una poltrona diveniva l’oggetto che accompagnava il suo possessore nelle letture, nell’ascolto e nei pensieri. Oggetti cult ed emozionali, liberi da vincoli produttivi, che recuperano l’opera artigiana utilizzando materiali d’avanguardia nel rispetto della natura. E l´Aperitage promette già di spopolare tra i gruppi di giovani appassionati, sempre più numerosi, del vintage, tanto che Enterprise Hotel ha ideato una pagina su Fb dedicata al nuovo format e pensa ad azioni mirate e dedicate ai gruppi degli amanti del vintage presenti nei social network. Dopo il debutto dell´11 novembre, il prossimo appuntamento con l´Aperitage sarà giovedì 2 dicembre con partner della serata Champagne Piper-heidsieck Ma non solo. Planetaria Hotels - la catena alberghiera alla quale fa capo Enterprise Hotel - pensa di esportare il nuovo format dell´Aperitage anche nelle altre sue strutture presenti sul territorio, a Genova, Firenze e Roma  
   
   
PARMALAT E KELLOGG’S INSIEME PER DIFFONDERE LA CULTURA DELLA PRIMA COLAZIONE  
 
Con la campagna “Il benessere doppiamente buono” debutta ufficialmente la partnership tra due aziende leader nei rispettivi mercati di riferimento, mirata a sensibilizzare i consumatori di tutte le età sull’importanza di fare una corretta prima colazione. Due aziende leader nei rispettivi mercati, Kellogg e Parmalat, uniscono le forze per vincere insieme un’importante battaglia: diffondere tra gli Italiani l’abitudine al consumo regolare della prima colazione. Kellogg’s è da sempre sinonimo di cereali per la prima colazione e fin dalla propria nascita ha perseguito l’obiettivo non solo di produrre alimenti sani e nutrienti, ma anche di promuovere l’adozione di abitudini alimentari corrette, rispondendo così alle esigenze dei consumatori di tutto il mondo. Kellogg‘s sostiene la ricerca delle più avanzate tecniche di coltivazione ed è impegnata nel continuo miglioramento della qualità e dei profili nutrizionali dei propri prodotti. Per i consumatori Parmalat è sinonimo di qualità, innovazione, “latte” e quindi anche di prima colazione. Da sempre l’azienda è impegnata nell’innovazione dei prodotti e dei processi produttivi per fornire alimenti di altissima qualità con profili nutrizionali d’eccellenza. Ecco perché Parmalat collabora anche con importanti Università italiane, che certificano i valori nutrizionali del suo latte. Recenti studi dimostrano che circa il 10% dei bambini salta abitualmente la prima colazione ed il 30% la fa in modo non corretto [1], mentre tra gli adulti queste percentuali sono, in entrambi i casi, pari a circa il 20% [2]. E’, invece, dimostrato che bambini, ragazzi e adulti che fanno una corretta colazione rendono meglio durante la mattina, rimanendo più concentrati e dinamici [3,4]. Studi clinici dimostrano che l’abitudine alla prima colazione aiuta a prevenire l’obesità e che, in questo, il latte parzialmente scremato gioca un ruolo importante “Parmalat e Kellogg’s, in linea con la loro vocazione aziendale di promuovere la sana nutrizione, e da leader di mercato quali sono - dichiara Antonio Vanoli, Direttore Generale del Gruppo Parmalat - hanno iniziato un percorso comune per sensibilizzare i consumatori ad adottare una sana abitudine indipendentemente dall’età: iniziare la giornata con una prima colazione equilibrata e nutriente.” “Dall’incontro tra il latte Parmalat ed i cereali Kellogg’s nasce un mix equilibrato di proteine, carboidrati, calcio, fibre e vitamine, ideale per iniziare la giornata di slancio, moltiplicando gusto e benessere con un ridotto apporto di grassi” - spiega Antonio Posa, Direttore Generale e Amministratore Delegato di Kellogg Italia. “Ecco perché abbiamo deciso di valorizzare la nostra partnership in una campagna di comunicazione congiunta che riassume i valori chiave della nostra intesa e che si chiama “Il benessere doppiamente buono” - conclude Posa. “Una buona colazione deve apportare circa il 15% del fabbisogno giornaliero - commenta Carlo Cannella, Professore Ordinario di Scienza dell´Alimentazione Università “La Sapienza” di Roma - soprattutto di carboidrati a pronta utilizzazione, una certa quota di proteine, oltre a sali come il calcio e le vitamine. Non deve tuttavia essere troppo ricca di lipidi e proteine come la classica colazione anglosassone, non adatta al nostro modello alimentare mediterraneo. Il motivo per cui la colazione “mediterranea” a base di latte e cereali è da preferire - prosegue Cannella - sta nella integrazione dei nutrienti presenti in questi due gruppi di alimenti: il latte, per il contenuto in calcio e proteine ad elevato valore biologico indispensabile per il mantenimento e accrescimento corporeo, e i cereali, per il loro contenuto in amido che, liberando gradualmente il glucosio, assicurano disponibilità energetica non solo per l’attività muscolare ma anche e soprattutto per quella cerebrale”. La campagna “Il benessere doppiamente buono” è attualmente veicolata a mezzo stampa con pubblicazione sulle più importanti riviste femminili e familiari e tramite affissioni su circuiti ad alta visibilità, anche presso punti vendita di grande traffico. Allo scopo di incoraggiare e facilitare l’adozione dell’abitudine a fare una colazione sana e corretta, Parmalat e Kellogg’s hanno, inoltre, organizzato eventi congiunti sui punti vendita per comunicare l’importanza della prima colazione e dare ulteriore visibilità alle offerte di prodotto. Per rendere il messaggio ancor più coinvolgente e divertente, è stato indetto un concorso a premi veicolato dalle confezioni e supportato da un sito internet dedicato (www.Ilsanoprincipio.it). Accedendo al sito i consumatori potranno interagire con i marchi, fare una prima colazione virtuale e partecipare a un concorso con la possibilità di vincere premi in linea con il messaggio di “forma fisica”  
   
   
SCOPRIAMO LE CANTINE CON LE MONVINGUIDE  
 
La nuova figura nasce grazie al Movimento Turismo del Vino con la collaborazione dell’Enoteca Italiana che domenica 14 novembre per San Martino in Cantina accompagnerà i visitatori a scoprire i luoghi del nettare di Bacco Le giovani guide sono i semi finalisti e finalisti delle ultime Viniadi, il campionato italiano per degustatori non professionisti indetto dall’Enoteca Italiana nell’ambito del Progetto “Vino e Giovani” in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Giovane, appassionato di vino e conoscitore non solo del nettare di Bacco ma anche del suo territorio di origine. Questo è l’identikit della Monvinguide, la nuova figura enoica voluta dal Movimento Turismo del Vino, lanciata in collaborazione con Enoteca Italiana. Le Monvinguide per San Martino in Cantina, l’appuntamento che dà l’opportunità a migliaia di enoturisti di degustare il vino nuovo, e non solo, direttamente nei luoghi di produzione, domenica 14 novembre accompagneranno i visitatori a scoprire come nasce il Nettare di Bacco, che caratteristiche ha, quali sono i suoi territori e quali i migliori abbinamenti. E chi può farlo meglio se non loro? Le Monvinguide sono, infatti, i semi finalisti e i finalisti delle ultime Viniadi, il campionato italiano per degustatori non professionisti indetto dall’Enoteca Italiana nell’ambito del Progetto “Vino e Giovani” in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. I ragazzi e le ragazze disponibili a lanciarsi in questa prima esperienza sono tredici e saranno i protagonisti della giornata di San Martino in Cantina , in Campania, Emilia-romagna, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto. “Siamo felici – afferma Fabio Carlesi, Segretario Generale di Enoteca Italiana - di avere creato delle nuove guide grazie alle Viniadi, il concorso che ha premiato giovani degustatori non professionisti. Lo scopo del progetto Vino e Giovani è proprio quello di avvicinare i ragazzi al mondo del vino e questa collaborazione testimonia chiaramente che il nostro obiettivo è stato raggiunto. I 13 giovani volenterosi, provenienti da varie parti di Italia, hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta e sono convinto che sapranno svolgere il loro ruolo nel migliore dei modi”. Anche il vincitore assoluto delle Viniadi, Marco Piacentino sarà una delle Monvinguide, lui che tra l’altro si è aggiudicato in premio una magnifica bottiglia di Prosecco appositamente realizzata dalla cantina Bisol, associata all’Enoteca Italiana e al Movimento Turismo del Vino, azienda protagonista di San Martino in Cantina (in foto). Ecco dove trovare le Movinguide domenica 14 novembre: Giacomo Badiani al Castello di Volpaia a Radda in Chianti (Si); Giancarlo Meucci all’azienda Corte di Valle a Greve in Chianti (Fi); Michele Salvatore Ledda all’azienda Fornacelle a Castagneto Carducci (Li); Christian Carlevero all’azienda Cattaneo Adorno Giustiniani a Gabiano (Al); Marilena Capodiferro all’azienda Duca Guarini a Scorrano (Le); Carlo Cleri da Stefano Mancinelli a Morro d’Alba (An); Christian Cilio da Ganci e Milone a Latina; Alice Lupi alla Tenuta Pietra Pinta a Cori (Lt); Maurizio Esposito da Terredora a Montefusco (Av); Leonardo Milan da Bisol a Valdobbiadene (Tv); Giacomo Miglioranzi da Tessère a Noventa di Piave (Ve); Marco Piacentino alla Cantina Bonfiglio di Monteveglio (Bo); Marco Pojer alle Cantine Storiche Santa Sofia a San Pietro in Cariano (Vr). Per avere in dettaglio tutte le informazioni sulle cantine partecipanti, regione per regione, le iniziative proposte e le modalità di partecipazione si può visitare il sito www.Movimentoturismovino.it o anche le pagine Facebook Movimento Turismo del Vino e San Martino in Cantina  
   
   
L’AZIENDA VINICOLA CONDE’ A “GIOVINBACCO” A RAVENNA  
 
Il Condé Riserva 2007, Capsula Blu, tra le etichette in concorso, per la gara che premierà i Migliori Sangiovese di Romagna Riserva. Pala De Andrè, venerdì dalle 17 alle 23, sabato dalle 12.30 alle 23 e domenica dalle 12.30 alle 22 “Se il Dio Bacco avesse assaggiato il sangiovese sarebbe diventato uno dei suoi più grandi sostenitori”. Ne sono convinti in Romagna, tanto da aver dato vita alla kermesse “Giovinbacco. Sangiovese in Festa”, che, giunta all’ottava edizione, si apre venerdì 5 novembre al Pala De André di Ravenna e proseguirà poi per tutto il weekend, fino al 7 novembre. Sono ben 78 le cantine ospiti, per un totale di oltre 150 vini in degustazione. E tra queste spicca l’Azienda vinicola Condé di Predappio, un’azienda che intreccia qualità e sentimento, gusto e profumi, ben radicata sul territorio. La Tenuta è di proprietà di Francesco Condello che smessi i panni dell’uomo d’affari (per 25 anni è stato un importante e stimato broker finanziario), ha deciso di indossare quelli da vignaiolo: ha acquistato, in un periodo di dieci anni, 100 ettari di terra con l’obiettivo di dare alla zona una nuova vita. Oggi, dopo un intenso lavoro di ristrutturazione e di riqualificazione, un grande investimento e un grande impegno, l’azienda vitivinicola Condé produce, sul modello di grandi cantine francesi (e la supervisione dell’enologo Federico Curtaz), un sangiovese in purezza al 100% (un’unica etichetta, nelle tre versioni: Doc, Superiore e Riserva). Bottiglie che esprimono al meglio il territorio in cui nascono e che sono l’esaltazione del vitigno autoctono sangiovese. Le degustazioni guidate Condé (con il Doc e Superiore 2008 e Riserva 2007) ci saranno per tutto il week end e sarà l’occasione anche per far conoscere una realtà imprenditoriale (include la cittadella del vino con ristorante, osteria-wine bar e negozio) il cui fiore all’occhiello è la consegna gratuita direttamente a casa, fatta dal personale aziendale (a Bologna e fino a 100 km da Predappio), a sottolineare il prodotto garantito dal produttore al consumatore. Basta collegarsi al sito internet www.Conde.it (o una semplice telefonata 0534-940860) e fare un ordine minimo di 6 bottiglie. Una buona occasione anche in vista dell’imminente Natale (sono disponibili in eleganti confezioni regalo, in scatola cofanetto o in legno pregiato di pino). L’azienda Condé, inoltre, sarà presente con l’etichetta Riserva 2007, Capsula Blu, al concorso che premierà - tramite la doppia giuria, popolare e qualificata - i Migliori Sangiovese di Romagna Riserva. E tra un assaggio e l’altro si potranno ammirare i disegni di Tonino Guerra dal titolo “Sangiovese dell’anima”, un atto d’amore che il grande artista ha voluto tributare al nettare di Bacco della Romagna. Giovinbacco gode del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione Emilia-romagna, della Provincia e della Camera di Commercio di Ravenna, ed è inserito nel cartellone del Wine Food Festival Emilia-romagna curato dall´Apt della Regione. Www.conde.it  
   
   
"ETICHETTA NERA" IL VERMENTINO LVNAE, ESPRESSIONE DEI COLLI DI LUNI PREMIATO CON I TRE BICCHIERI DALLA GUIDA VINI D’ITALIA 2011 DEL GAMBERO ROSSO  
 
"Etichetta Nera " Lvnae é stato premiato per il secondo anno consecutivo con i 3 Bicchieri dalla Guida Vini d’Italia 2011 del Gambero Rosso , uno dei più importanti riconoscimenti assegnati dalla stampa italiana di settore. Etichetta Nera nasce da una particolare selezione di uve vermentino. Vengono scelte le uve nei vigneti che nella specifica annata hanno espresso il miglior risultato e raccolte a mano in casse da 15 kg. Il lavoro in cantina é caratterizzato da una vinificazione semplice e rispettosa in vasche di acciaio, volta ad esprimere al meglio i caratteri del vitigno. Questo percorso porta ad un vino elegante e complesso; i tradizionali caratteri del vermentino si arricchiscono sia al naso che in bocca attraverso richiami sottili di macchia mediterranea e frutta gialla. Struttura e spalla acida regalano al vino in bottiglia longevità e interessanti evoluzioni. Questo riconoscimento conferma il lavoro e il percorso qualitativo intrapreso da Paolo Bosoni e dagli uomini di Lvnae, affinché il Vermentino, Vitigno immagine dei Colli di Luni, ultimo lembo della Liguria di levante, rappresenti la voce del proprio lavoro e della propria terra di origine. Luogo che, per composizione clima e tradizione, origina la massima espressione in natura di questo vitigno autoctono. La volontà, che ha caratterizzato il lavoro di Lvnae in questi anni, é stata quella di far conoscere i Colli di Luni, e confermare il proprio territorio come luogo di elezione per la coltura del vermentino. Un vitigno storico, autoctono, che da questi terroir trae la sua origine e ne manifesta i caratteri di riferimento. Percorso che premia il nostro lavoro di viticoltori, parola che più di altre ci identifica, che rappresenta la nostra nascita e la nostra storia, il nostro percorso tra i filari e in cantina. La nostra volontà é quella di seguire le espressioni della vite, dell´uva, del mosto, vendemmia dopo vendemmia, ponendoci in costante ascolto, intervenendo in modi naturali, leggeri, semplici e flessibili accompagnando ogni evoluzione con l´obiettivo di restituire in ogni bottiglia, tutte le potenzialità che la natura ci offre." queste le parole di Paolo Bosoni anima di Lvnae