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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Febbraio 2014
MARONI: TENERE DISTINTO EXPO 2015 DA VICENDA MARÒ  
 
Milano - "Non sono d´accordo con la richiesta di escludere l´India dall´Expo 2015. Sono convinto che dobbiamo salvaguardare l´Expo rispetto alle altre vicende". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i giornalisti prima dell´inizio dei lavori degli Stati generali per il Patto per lo Sviluppo, a Palazzo Lombardia, rispondendo a una domanda sulla proposta, lanciata da alcune forze politiche, di boicottare la presenza dell´India all´Expo 2015 come forma di ritorsione nella complicata vicenda dei due Marò. "Certo quella dei Marò - ha proseguito il presidente Maroni - è una vicenda grave e il Governo italiano ha dimostrato di non essere in grado di risolvere la situazione e di non avere nessuna autorevolezza a livello internazionale. Questo è un danno grave, ma non deve portare a ripercussioni sull´Expo 2015".  
   
   
LATTE, LOMBARDIA: SOSTENERE PROGETTI CHE REMUNERANO FILIERA  
 
Brescia - Un prodotto sano, genuino, tracciato all´origine, offerto al consumatore a un prezzo attraente e in grado di soddisfare il produttore. Latte che potrà essere controllato dalla fase di mungitura via internet, collegandosi al sito latteonesto.Com. Ovviamente in diretta, al classico orario da levataccia. Questa, in sintesi, l´iniziativa ´Buono e onesto´, il progetto di Copagri presentato, a Brescia, dal presidente lombardo dell´associazione di categoria Roberto Cavaliere, con l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava e l´assessore provinciale all´Agricoltura Gian Francesco Tomasoni. Primo Uht Italiano - Dal 24 febbraio prossimo il ´Latte onesto´ Uht intero sarà disponibile nei punti vendita Lidl di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria e metà Emilia Romagna. A 99 centesimi il litro. Uno degli aspetti innovativi del progetto, ha sottolineato Cavaliere, che ha ringraziato l´assessore Fava per essersi speso nella battaglia sul prezzo del latte, "è proprio l´accordo con una catena di distribuzione, per cercare di coinvolgere più consumatori possibili. Nel gruppo Lidl, che nel 2013 ha ottenuto il premio di ´Miglior supermercato Italia 2013´ per investimenti nei prodotti ´Made in Italy´, abbiamo trovato spazio: il prodotto farà parte del progetto Lidl della filiera italiana. Siamo i primi a produrre un vero Uht italiano. Entro il 2014 estenderemo il progetto ad altre referenze, andando a certificare anche il Grana Padano con apposite metodiche di produzione". Realtà produttiva che ha iniziato a sviluppare il progetto all´interno di Copagri è ´Fattorie Padane´ a Treviglio (Bergamo), una cooperativa che trasforma 1800 quintali di latte al giorno, di cui 150 destinati alla trasformazione del prodotto siglato ´Buono e onesto´. Qualità E Tracciabilità Condizioni Per Acquisto - "Finalmente qualcuno nella Grande distribuzione - ha detto l´assessore Fava - ha iniziato a capire il peso di questo modo di fare impresa e distribuzione oppure è il mercato che ha modificato gli obiettivi? La verità sta nel mezzo: il consumatore esigente e avido di informazioni vuole capire cosa compone il prezzo, la qualità di quello che dà ai propri figli. Un interlocutore che investe nel ´Made in Italy´ come Lidl se ne è accorto". "Dopo oltre 20 anni di massificazione sul prezzo, è inaccettabile - ha aggiunto Fava - che l´unico elemento che balza all´occhio sia il prezzo. Questo progetto ribalta la situazione, facendo in modo che la filiera sia evidenziata all´atto della vendita". Consumatori Comprino Vicino - "Oggi va dato atto che il grosso della produzione passa dalla Gdo e questo influenza le oscillazioni sensibili sul mercato - ha proseguito - e poi ci sono anche oscillazioni dello stesso prezzo che derivano dall´esterno. Spesso dunque vediamo che tutti sanno produrre, ma è altrettanto vero che non tutti fanno il latte come lo facciamo noi. Il nostro è un prodotto garantito, che può essere determinante per la tenuta di un sistema sociale. La Lombardia produce il 42 per cento del totale nazionale di latte ed è anche per questo che è intervenuta nel dibattito sul prezzo. Ma, se, dopo gli accordi siglati, il mercato comincia a dare segnali di stabilizzazione, dobbiamo fare scelte per garantire remunerazione nel medio e lungo periodo. Come? Condizionando almeno parzialmente le abitudini dei consumatori, consapevoli che, se si compra un certo latte, si compie un gesto etico, che fa bene alla nostra economia e al territorio. Perché gli agricoltori, il 2 per cento della forza lavoro, gestiscono in Lombardia l´80 per cento del territorio. L´agricoltura oggi ha valenza sociale, ambientale oltre che economica. Tutte le volte che un´organizzazione di categoria spinge perché venga valorizzata la nostra specificità e aumentata la remunerazione noi, come Regione Lombardia, saremo al loro fianco. Presupposto dell´impresa è la remunerazione del prodotto. Tutte le iniziative in tal senso noi le sosterremo direttamente, e se serve faremo accordi anche con la grande distribuzione organizzata". Naso Elettronico - Alla presentazione è intervenuto il professor Luigi Bonizzi, del Dipartimento Scienze Veterinarie dell´Università di Milano, partner scientifico dell´associazione nella realizzazione del progetto. La garanzia di tracciabilità del prodotto arriva, infatti, da marcatori rilevabili solo da un naso elettronico, che si trovano nel latte e riportano al territorio di produzione perché individuano, ha spiegato Bonizzi, "le situazioni di quel territorio specifico: non solo le proteine, ma anche i microorganismi, gli aromi, i profumi, sostanze legate al metabolismo batterico, che possono anche dare valore aggiunto biologico al prodotto. Una metodica che sarà certificata dall´Università di Milano".  
   
   
ISEO PROTAGONISTA TRA ANIMALI E MULTIFUNZIONALITÀ  
 
Milano - "Sono modelli da studiare, recuperare e valorizzare. Attività di dimensioni differenti, che danno lavoro e svolgono una funzione essenziale: presidiare attivamente zone di territorio che diversamente resterebbero senza più alcuna possibilità di tutela. Con ripercussioni notevoli per quanto riguarda il dissesto idrogeologico. Se poi aggiungiamo che, con queste attività, si può ottenere anche un tornaconto, grazie alla valorizzazione di produzioni locali, dall´olio ai formaggi, credo che il lavoro di questi operatori vada a vantaggio di tutti". Lo ha detto, l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, nel corso della visita presso alcuni produttori e allevatori della zona del lago d´Iseo, in provincia di Brescia. Le Aziende - Tra questi l´azienda agricola ´Leonardo´, di Elisa e Nadia Turelli, che produce l´olio di oliva del Sebino Dop e utilizza le pecore Suffolk, robusta genia irlandese, per tenere puliti e ordinati gli uliveti. La visita è poi proseguita con un incontro con i rappresentanti dell´azienda a gestione familiare di Battista Bonardi, a 900 metri circa sopra il centro di Sale Marasino e presso la stalla sociale del Sebino a Sulzano. Fava ha quindi visitato la tenuta San Giacomo, di Giacomo Tiraboschi, situata tra Sale Marasino e Sulzano. Un altro esempio di attività-presidio, su un lembo di terra in collina, caratterizzata da un allevamento di alpaca, camelide sudamericano ancora oggi apprezzato dall´industria tessile per una lana a basso micronaggio (molto fine) e per le caratteristiche anallergiche (senza lanolina, non irrita e non pizzica). Arma Contro Spopolamento - Senza agricoltura di montagna non c´è più neanche territorio, gli agricoltori si confermano sempre più custodi di questo territorio. "Noi dovremo trovare modalità per agevolare questo tipo di attività - ha proseguito Fava -. L´unione europea in questo ci aiuta, la nuova programmazione comunitaria ci spinge verso dinamiche che portino a premialità specifiche nel settore: forme di aggregazione che migliorino il prodotto e che ci porteranno ad articolare il nostro Psr tra agricoltura generale e agricoltura di montagna, con misure specifiche, nel cui ambito comprendere appunto le attività di montagna. Che vedranno premiate prioritariamente iniziative del mondo dell´organizzazione territoriale: forme di gestione consortile delle attività che vengono premiate con incentivi". Psr Ad Hoc - "Come Regione Lombardia - ha proseguito Fava - abbiamo impostato un Piano di sviluppo rurale che prevede investimenti tra il 35 e il 40 per cento del totale per l´agricoltura di montagna e pedemontana. Se a queste sommiamo la capacità di mobilitare risorse su giovani, sulla multifunzione e tutto quello che l´Europa ci indica come obiettivo da raggiungere credo ci sarà la possibilità di avere notevoli risorse da sfruttare. Servono imprenditori bravi, con voglia di fare, gente come quella che abbiamo trovato in questa parte di Lombardia". Agricoltura Eroica? - "Quella che viene definita da molti ´eroica´, anche se a volte impropriamente - ha detto Fava - di sicuro fa i conti con realtà economiche ben diverse dagli standard a cui siamo abituati quando ci troviamo a impostare le strategie e la politica regionale. Fino a oggi credo si sia tenuta giustamente in considerazione la capacità di produrre grandi quantità di ´commodities´, soprattutto nelle aree di pianura, ma forse non si è considerato alla stessa maniera il fatto che queste attività danno lavoro e gestiscono la tutela del territorio che non è cosa irrilevante".  
   
   
UN UNICO DISTRETTO AGROALIMENTARE IN FVG  
 
Udine - "I dati presentati oggi da Confcommercio Fvg recano una serie di indicatori che ci permettono di ragionare in termini propositivi, e non di difesa; sulla base di questi numeri possiamo infatti dire che oggi è possibile rilanciare e immaginare strategie non conservative, ma di sviluppo significativo". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello intervenuto ieri a Udine, nel palazzo dell´Amministrazione, all´illustrazione dell´esito dell´indagine sull´andamento dell´economia del Friuli Venezia Giulia, secondo gli imprenditori, che era riferita al quarto trimestre del 2013, ed è predisposta da Format Ricerche, per conto della Confcommercio regionale. Bolzonello, nell´occasione, ha rimarcato che l´obiettivo di rendere competitivo l´intero ´sistema Friuli Venezia Giulia´ potrà dare ricadute positive a tutti i settori dell´economia e all´intera comunità regionale. Per perseguire questo disegno, la Giunta regionale si è mossa in termini complessivi in questi primi nove mesi di attività, impegnandosi, nell´agire per contrastare la crisi, ad evitare di intervenire distintamente per ogni singolo comparto. E i primi risultati già si intravvedono, come ha evidenziato il vicepresidente, nei dati illustrati oggi da Confcommercio, "Che sono tra l´altro il frutto - ha affermato - dell´iniezione di oltre 250 milioni di euro all´intero sistema economico e del lavoro, a fronte della crisi: un investimento che in tempi come quelli che stiamo attraversando non rappresenta certamente una entità banale". Nel frattempo, ha soggiunto, la Regione sta lavorando sulla riorganizzazione dell´intero comparto delle finanziarie e del credito e, superata la fase dell´analisi, sta rivedendo l´operatività di Mediocredito, Friulia e Finest, anche con il cambio di governance effettuate. Mentre il Frie si sta dimostrando uno strumento adeguato al comparto. Il prossimo passaggio della riforma del sistema degli enti finanziati della Regione riguarderà i Confidi, anche andando in contrasto con il sistema bancario: perché vanno alleggerite le procedure del credito. A tale proposito, l´Amministrazione sta altresì delineando il Piano di sviluppo industriale, che prevede interventi inerenti gli stessi Confidi, le Asdi, i Consorzi. Per ultimo, ma non perché gli debba essere assegnata minore rilevanza, Bolzonello ha anticipato il disegno della Regione di creare un unico Distretto agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, sull´esempio di quello di San Daniele, che è totalmente gestito da privati ed è improntato sul sostegno alla ricerca e all´innovazione. Il percorso intrapreso dalla Regione, e ricordato oggi da Bolzonello, è stato apprezzato dal presidente di Confcommercio Fvg Alberto Marchiori soffermatosi a commentare con favore in particolare l´ipotesi di un unico Distretto agroalimentare: strumento che potrà permettere all´intero comparto di fare sistema.  
   
   
PARMIGIANO-REGGIANO: SALVAGUARDARE UN SIMBOLO DEL MADE IN ITALY  
 
Bologna - “In questo particolare momento è importante che gli organi del Consorzio siano nel pieno della loro legittimità formale e sostanziale per dare corso a tutte quelle iniziative, dai Piani produttivi previsti dal Pacchetto latte della Ue alla lotta alla contraffazione, che sono necessarie per la valorizzazione di un prodotto così importante per l’agricoltura e l’economia emiliana. Occorre evitare che questa vicenda offuschi la reputazione del Consorzio stesso e danneggi l’immagine di un prodotto simbolo del made in Italy come il Parmigiano Reggiano”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e gli assessori provinciali Pier Luigi Ferrari di Parma, Roberta Rivi di Reggio Emilia, Luca Gozzoli di Modena e Gabriella Montera di Bologna, che esprimono la loro preoccupazione a proposito della vicenda che ha coinvolto i vertici del Consorzio del Parmigiano Reggiano e chiedono che si faccia presto chiarezza: “alle accuse riportate dalla Stampa sono seguite le smentite del Consorzio. Si verifichi la loro fondatezza". Gli Assessori intervengono anche a proposito del direttore del Consorzio Riccardo Deserti: “il Consorzio è un organismo privato che deve rispondere innanzi tutto ai suoi soci. Auspichiamo che proprio nel loro interesse saprà adottare le decisioni più opportune in considerazione della specifica posizione del direttore.”  
   
   
VALLE D’AOSTA: APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI “B” - “C” PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ AGRITURISTICA  
 

L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che fino a venerdì 7 marzo prossimo è possibile presentare domanda di iscrizione al corso di formazione per l’esercizio dell’attività agrituristica, rivolto a: • coniugi, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado di operatori agrituristici, coadiuvanti famigliari ai sensi dell’articolo 230bis del codice civile, che hanno prestato la propria opera nell’azienda agrituristica in modo continuativo per almeno tre anni nell’arco dell’ultimo quinquennio e che intendono subentrare nell’esercizio dell’attività agrituristica (formulazione di tipo B); • operatori agrituristici che, decorsi dieci anni dal conseguimento del diploma di operatore agrituristico, non risultano iscritti nell’elenco degli operatori agrituristici della Regione, ai sensi dell’articolo 4 della l.R. 29/2006 (formulazione di tipo C). Il corso e l’esame finale si svolgeranno da lunedì 17 a venerdì 21 marzo, per un totale di dieci ore più l’esame, nella sede dell’Assessorato. Il percorso formativo si articolerà in due moduli: • Agriturismo: la normativa nazionale e regionale del settore; • Marketing territoriale: agricoltura e territorio per la promozione turistica. A coloro che supereranno l’esame con esito positivo sarà rilasciato un attestato d’idoneità all’esercizio dell’attività agrituristica. Le domande di partecipazione devono essere presentate all’Ufficio agriturismo, in località Grande Charrière n. 66 a Saint-christophe, il martedì e il giovedì dalle 9 alle 14 (per informazioni tel. 0165.275214-5218). La modulistica è disponibile al predetto ufficio e all’indirizzo web http://www.Regione.vda.it/agricoltura/turisti/
agriturismo/modulistica_i.aspx

 

 
   
   
“SOSPESO FINO AL 30 MARZO 2014 IL PAGAMENTO DEGLI AIUTI COMUNITARI DOVUTI ALLE IMPRESE AGRICOLE DA PARTE DELL’AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA (AGREA)” LO SEGNALA AGRINSIEME EMILIA ROMAGNA, IL COORDINAMENTO DI CIA, CONFAGRICOLTURA E LE CENTRALI COOPERATIVE  
 
Bologna – Agrea , Organismo pagatore regionale, a seguito di una circolare di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) del 7 febbraio scorso, potrebbe bloccare i pagamenti degli aiuti comunitari alle imprese agricole. Agrinsieme Emilia Romagna, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e le Centrali cooperative, “esprime forte preoccupazione per la situazione che si verificherebbe se si applicasse la decisione di blocco, pur nella conferma del proprio sostegno ad ogni iniziativa tesa a garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche”. La sospensione dei pagamenti riguarderebbe sia la verifica di legittimità di determinate situazioni aziendali (quali ad esempio i contratti d’affitto di terreni demaniali, le successioni ereditarie ecc.) oggetto dell’intervento della Guardia di Finanza nell’ottobre 2013, sia le procedure di erogazione. “Le verifiche sia degli Organismi pagatori che della Guardia di Finanza stanno dimostrando la sostanziale correttezza della stragrande maggioranza di quelle posizioni delle imprese – afferma Agrinsieme – e sconcerta il contenuto della recente circolare Agea che introduce dopo quattro mesi il principio di ‘intenzionalità’, determinando il non pagamento di tutto l’importo spettante alle oltre 50.000 imprese interessate”. “Agrinsieme Emilia Romagna comprende la reazione degli Organismi pagatori – prosegue la nota - ma li invita a proseguire l’attività di verifica, trasmissione ed erogazione per poter far giungere al più presto agli agricoltori quanto dovuto”. “Le strade del condivisibile dissenso non possono passare sulla pelle degli agricoltori che appaiono sempre più in balia di un sistema pubblico che non trova equilibrio. Con grande risolutezza – conclude il comunicato - Agrinsieme invita Agea Coordinamento a riconsiderare la propria delibera visto che, anche qualora emergessero nelle fasi di verifica successiva prove di intenzionalità, il sistema ha tutti gli strumenti normativi e impositivi per il recupero di quanto non dovuto e delle eventuali sanzioni”.  
   
   
FIRENZE - VIA AL BANDO PER RECUPERARE ALIMENTI A SCOPO SOCIALE  
 
Per finanziare progetti di recupero alimentare a favore di persone svantaggiate in condizione di marginalità o a rischio di esclusione sociale e povertà, la Camera di Commercio di Firenze ha destinato 50mila euro all’interno del bando “Recupero prodotti alimentari e ortofrutta a scopo sociale”. Le domande per partecipare scadono il 25 febbraio 2014. Possono accedere ai contributi enti e organismi privati portatori d’interessi diffusi e collettivi con sede legale e sede in provincia di Firenze, come ad esempio associazioni imprenditoriali, consorzi d’imprese, associazioni dei consumatori e di rappresentanza dei lavoratori, soggetti del terzo settore, ecc.; singole imprese e professionisti con sede legale e sede in provincia di Firenze. Il progetto, da realizzarsi dal primo marzo al 31 dicembre 2014, deve preve dere il ricondizionamento dei grossi quantitativi, in particolare prodotti ortofrutticoli, gestiti dai produttori, grossisti e dalla grande distribuzione tramite una squadra di operatori che manualmente lavora il prodotto per riconfezionarlo, conservarlo e poi distribuirlo gratuitamente alle strutture di assistenza segnalate dai servizi sociali del Comune di Firenze. Si dovrà prevedere la realizzazione delle seguenti azioni: recupero di prodotti alimentari, in particolare frutta e verdura invenduti dai mercati e dalla grande distribuzione della provincia di Firenze e distribuzione gratuita alle persone segnalate dai servizi sociali del Comune, in vari punti della città, ad opera delle associazioni di volontariato (Il progetto complessivamente dovrà attuare il recupero di merce deperibile per circa 300mila chili a favore di almeno 500 persone); assunzione part time a tempo determinato di almeno tre persone tra operatori sociali e persone in disagio sociale (certifica te dall’ente pubblico) inserite in percorso socio-riabilitativo e/o responsabili dell’amministrazione-gestione. Maggiori informazioni e bando completo sl sito della Camera di Commercio di Firenze.  
   
   
EMILIA ROMAGNA, AGREA: SOSPENSIONE DEI PAGAMENTI UN OBBLIGO, CHE RIGUARDA IL 3% DEI BENEFICIARI  
 
Bologna - In merito al comunicato di ieri di Agrinsieme, il direttore di Agrea - l’agenzia regionale per le erogazioni agricoltura dell’Emilia-romagna - Nicodemo Spatari precisa che l’Agenzia è stata tenuta a sospendere in via d’urgenza l’ordinario flusso di pagamento nei confronti dei beneficiari oggetto di segnalazione da parte di Agea (l’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura), a causa di attività operative da parte di organi di polizia giudiziaria. Tale sospensione peraltro riguarda in Emilia-romagna un numero limitato di beneficiari, circa il 3% del totale. L’agenzia è pronta a riprendere in qualsiasi momento le attività di erogazione qualora l’autorità competente disponga lo sblocco delle posizioni e l’autorizzi a procedere. Gli Organismi pagatori delle Regioni hanno indicato il 31 marzo come termine ultimo entro il quale l’Autorità giudiziaria dovrà provvedere allo sblocco dei pagamenti. In caso contrario dopo quella data verranno riprese le ordinarie attività di erogazione.