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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Novembre 2014
ENERGIA: TAGLIABOLLETTE, MINISTRO GUIDI FIRMA ATTO D’INDIRIZZO PER SCONTO DA 140 MILIONI DI EURO  
 
 Roma 20 novembre 2014 - Si aggiunge un altro provvedimento importante al quadro delineato con il pacchetto “taglia bollette”. Il Ministero dello Sviluppo Economico conferma così gli impegni illustrati dal Ministro Federica Guidi alle Commissioni Parlamentari nell’ambito del pacchetto di misure volte alla riduzione degli oneri gravanti sulle bollette elettriche. Il ministro Guidi ha infatti inviato all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico e a Terna, un atto di indirizzo riguardante l’ ‘interrompibilità’ del carico elettrico, servizio prestato dalle grandi utenze industriali, necessario per la gestione in sicurezza del sistema elettrico e di cui Terna si approvvigiona attraverso aste. L’obiettivo è appunto quello di ridurre gli oneri tariffari, considerata la situazione di mercato, gli avanzamenti nello sviluppo della rete e gli altri strumenti per la sicurezza a disposizione del gestore di rete Terna. Punti qualificanti degli indirizzi impartiti dal ministro sono: · la riduzione della quantità di risorse interrompibili da approvvigionare fino a 3300Mw/anno rispetto ai 3900 Mw del periodo precedente · la riduzione del 10% del prezzo posto a base d’asta ; · il rafforzamento della quota parte del servizio di interrompibilità da approvvigionare tramite prodotti triennali in modo da conferire maggiore stabilità al servizio e il superamento del sistema di assegnazioni mensili; · la valorizzazione della garanzia della presenza in servizio delle unità interrompibili, in modo funzionale alle esigenze di gestione del carico, nei periodi dell’anno di maggiore criticità per la sicurezza del sistema elettrico. L’applicazione di questo atto di indirizzo porterà ad una riduzione dei costi sostenuti per l’interrompibilità di circa 140 milioni di euro all’anno con un risparmio del 25% rispetto alla spesa per il 2013.  
   
   
OK QUALITÀ ARIA ZONA CENTRALE A2A DI MONFALCONE  
 
Monfalcone, 20 novembre 2014 - La concentrazione degli inquinanti presenti nell´aria attorno alla centrale termoelettrica A2a di Monfalcone non presenta variazioni significative tra i periodi in cui l´impianto è in attività e quelli in cui è spento ed è, comunque, al di sotto dei limiti di legge. È questa la conclusione a cui è giunta la campagna di monitoraggio condotta nel periodo dal 9 aprile al 4 luglio 2014 dall´Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente) per conto dell´Amministrazione regionale. I risultati dell´indagine sono stati presentati ieri a Monfalcone dall´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, in un incontro che si è svolto nella sala consiliare del Municipio, presenti il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran, il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, il direttore scientifico dell´Arpa, Fulvio Daris, con il responsabile del dipartimento di Gorizia, Ettore Salvagni, che ha illustrato i risultati della campagna di monitoraggio. Il periodo dell´indagine non è stato scelto a caso: dal 24 marzo al 4 maggio l´impianto della A2a è stato infatti spento per eseguire alcuni interventi di manutenzione, ed è stato quindi rimesso in funzione per arrivare a regime il 7 maggio. "Anche se il fermo dell´impianto è stato di breve durata - ha detto l´assessore - e quindi l´indagine si è svolta in un periodo limitato, abbiamo voluto cogliere questo momento unico come contributo alla conoscenza. Il nostro obiettivo è raccogliere tutti i dati possibili nell´ambito di un´azione continua di monitoraggio e indagine sulla qualità dell´ambiente e sulla salute nel territorio di Monfalcone, ribadendo così l´attenzione della Regione per le istanze delle istituzioni e dei cittadini". Vito ha confermato in particolare l´impegno ad approfondire le analisi sui metalli pesanti, esigenza emersa nello studio dell´Arpa presentato oggi. Il sindaco e il presidente della Provincia hanno sottolineato la collaborazione delle istituzioni sul tema dell´impatto della centrale A2a e il cambio di passo della nuova Amministrazione regionale su questo aspetto, come dimostra anche la recente indagine, promossa dalla Regione, sul biomonitoraggio dei licheni in collaborazione con l´Università di Trieste. Per la campagna di monitoraggio l´Arpa ha utilizzato un mezzo mobile di rilevamento dell´inquinamento atmosferico, collocandolo in via dell´Agraria a Monfalcone, a circa 1,2 chilometri in linea d´aria della centrale in direzione Sud-ovest. Un campionatore di polveri sottili è stato inoltre sistemato nell´area del campo sportivo comunale, a 300 metri dalla centrale, in direzione Nord-ovest. Le rilevazioni con il mezzo mobile e con il campionatore di polveri sottili si sono aggiunte a quelle delle due centraline fisse di via Duca d´Aosta (di proprietà dell´Arpa) e di via Natisone (di proprietà di A2a ma in gestione all´Arpa). Nell´indagine, i dati così raccolti sono stati posti a confronto con due centraline della rete di Udine, collocate in aree tipiche rispettivamente di un centro urbano e di un´area intensamente trafficata. Sono stati presi in considerazione tre parametri: biossido di azoto, monossido di azoto, materiale particolato Pm10 (polveri sottili). Per quanto riguarda le polveri sottili, sono stati analizzati al loro interno anche due elementi specifici: gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) e i metalli. I dati sono risultati sempre al di sotto dei limiti di legge anche se - come si precisa nello studio - per alcuni parametri le norme stabiliscono un periodo di rilevazione superiore a quello effettuato nello specifico monitoraggio dell´Arpa a centrale accesa e spenta. L´indagine ha quindi consentito di ricavare una fotografia della situazione ambientale nel periodo preso in esame, ma non di fare confronti con i limiti di legge (che, a Monfalcone, sono stati comunque sempre rispettati, come confermano i dati raccolti costantemente dalle due centraline fisse dell´Arpa). Queste le conclusioni sui singoli parametri presi in considerazione: Biossido di azoto: in tutti i siti la media del periodo si è attestata su valori decisamente inferiori al limite di 40 microgrammi per metro cubo e non si è registrato nessun superamento del valore limite orario per la protezione della salute umana di 200 microgrammi. I valori rilevati a centrale spenta e in funzione sono sovrapponibili. Monossido di azoto: i valori sono decisamente contenuti in tutti i punti di misura, anche nel sito di via Agraria più prossimo all´impianto della A2a. Le concentrazioni non mostrano variazioni apprezzabili nelle due condizioni di centrale spenta e in funzione. Materiale Particolato Pm10 (polveri sottili): i dati non presentano particolari criticità. La media del periodo si è attestata su valori decisamente inferiori al limite di 40 microgrammi per metro cubo e nel corso della campagna non è stato mai superato il valore limite giornaliero di 50 microgrammi che la legge attuale stabilisce non debba venire superato più di 35 volte all´anno. Le concentrazioni delle polveri sottili a centrale spenta e accesa mostrano delle differenze non significative e non consentono, quindi, di affermare che vi sia un impatto legato all´impianto. Idrocarburi Policiclici Aromatici (Ipa) nelle polveri sottili: la concentrazione media di Benzo(a)pirene rispetta il valore obiettivo fissato dalla legge come media annua. Tutti gli Ipa analizzati mostrano valori inferiori alla media annua trovata nel 2013 nella centralina urbana di Udine. Non si notano variazioni nelle concentrazioni degli Ipa tra la situazione di centrale spenta in funzione. Metalli nelle polveri sottili: le concentrazioni dei metalli rilevate nelle polveri sottili non hanno evidenziato impatti evidenti dovuti alla centrale termoelettrica. Nello studio si indica comunque la necessità di approfondimenti sulla presenza di alcuni metalli, a causa del numero limitato di campioni analizzati.  
   
   
150 ESPERTI HANNO PARTECIPATO ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI MED-DESIRE SULLE RINNOVABILI NEL BACINO DEL MEDITERRANEO L’EVENTO, ORGANIZZATO DALL’AGENZIA ANDALUSA DELL’ENERGIA, RIENTRA TRA LE ATTIVITÀ DI CAPITALIZZAZIONE DEL PROGETTO EUROPEO  
 
Siviglia, 20 novembre 2014 - 150 tra esperti internazionali, attori del mercato, imprenditori e professionisti del settore energetico hanno partecipato alla Conferenza Internazionale “Nuovi mercati, nuove sfide per l’energia rinnovabile e l’efficienza energetica nella regione del Mediterraneo”, che si è tenuta lo scorso 13 novembre a Siviglia (Spagna). La conferenza, organizzata dall’Agenzia Andalusa dell’Energia, è il primo evento di capitalizzazione del progetto Med-desire – Mediterranean Development of Support schemes for solar Initiatives and Renewable Energies. Il meeting è stato l’occasione per scambiarsi esperienze e analizzare l’attuale situazione delle rinnovabili nel bacino del Mediterraneo, al fine di contribuire al trasferimento di buone pratiche in questo settore, nonché a facilitare l’adozione dell’energia solare distribuita nel paesi target. «Dobbiamo approfittare dell’opportunità che ci viene offerta da questo tipo di eventi – ha dichiarato Natalia González, General Manager dell’Agenzia Andalusa dell’Energia – che coinvolgono paesi e regioni molto diversi tra loro, ma che allo stesso tempo hanno tanto in comune. Questo è uno dei motivi che ci ha spinto a lavorare al progetto Med-desire: il potenziale nelle rinnovabili, e in particolar modo nell’energia solare, delle regioni coinvolte, le caratteristiche dei nostri territori e le diverse politiche energetiche realizzate dai nostri rispettivi governi volte a sviluppare modelli sostenibili di energia». Secondo Alfonso Garrido, Coordinatore della Segreteria generale del Ministero Regionale della Presidenza, la posizione strategica dell’Andalusia «rende la nostra terra una regione unica in Europa e adatta ad una cooperazione transfrontaliera di successo». I cinque paesi coinvolti nel progetto Med-desire condividono la stessa idea di partenza: le energie rinnovabili, e in particolare l’energia solare, giocano un ruolo chiave nello sviluppo sostenibile di Spagna, Italia, Tunisia, Egitto e Libano. Un’economia a basse emissioni di carbonio può essere una grande opportunità e tutti i paesi del Mediterraneo stanno lavorando in questa direzione: ad esempio, la Tunisia ha lanciato di recente una strategia energetica nazionale orientata allo studio delle rinnovabili, mentre l’Egitto sta rafforzando la propria capacità istituzionale in materia di efficienza energetica. Per sostenere i paesi del bacino del Mediterraneo nell’adozione dell’efficienza energetica e di un’economia a basse emissioni di carbonio, il programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo ha finanziato diversi progetti nell’ambito dello sviluppo sostenibile. Tra questi, Med-desire, Med-solar, Foster in Med e Didsolit-pb, che hanno partecipato alla tavola rotonda conclusiva intitolata “Opportunità per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica nel Mediterraneo”. «Dato che questi progetti hanno obiettivi e target simili, dovremmo condividere esperienze, capacità e attività – ha dichiarato Giuseppe Creanza, Coordinatore del progetto Med-desire e rappresentante dell’Agenzia per le Tecnologie e l’Innovazione (Arti) della Regione Puglia. Rafforzare ed incrementare le sinergie tra i nostri progetti ci aiuterebbe senz’altro ad avere un maggiore impatto sui territori destinatari delle nostre attività e a raggiungere risultati più concreti. La cooperazione deve essere la nostra parola chiave». Med-desire Med-desire mira a diffondere l’efficienza energetica, e l’energia solare in particolare, in tutta l’area del Mediterraneo. Obiettivo del progetto è eliminare gli ostacoli relativi al quadro giuridico, normativo, economico ed organizzativo che impediscono la diffusione delle tecnologie di energia solare distribuita e sostenere il trasferimento di buone pratiche replicabili in materia di efficienza energetica. Co-finanziato dall´Unione Europea attraverso il Programma Cbc Enpi Bacino del Mediterraneo 2007-2013 per un importo di circa 4.192.000 euro, il progetto faciliterà l´adozione di energia solare e dell’efficienza energetica nelle regioni di destinazione, attraverso la realizzazione di un’efficace cooperazione transfrontaliera tra i paesi partner e la sensibilizzazione dei cittadini sui relativi benefici per l´ambiente e per lo sviluppo locale sostenibile. La partnership del Progetto strategico Med-desire si compone di nove partner da cinque Paesi: Italia, Spagna, Tunisia, Libano ed Egitto. Per l’Italia sono coinvolti la Regione Puglia – Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione – Servizio Ricerca Industriale e Innovazione (Lead Partner); l’Arti, l’Agenzia regionale per le Tecnologie e l’Innovazione (co-attuatore del progetto); il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; l’Enea - Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. I tre partner spagnoli sono l’Agenzia Andalusa per l’Energia (Aae), l’Istituto Andaluso di Tecnologia (Iat) e il Centro di Ricerche Energetiche, Ambientali e Tecnologiche – Piattaforma di Almeria (Ciemat – Psa). Sulla sponda sud del Mediterraneo, sono coinvolti l’Agenzia Nazionale Tunisina per la Conservazione dell’Energia (Anme), il Centro Libanese per la Conservazione dell’Energia (Lcec) e l’Autorità Egiziana per l’Energia Nuova e Rinnovabile (Nrea). Per ulteriori informazioni sul progetto www.Med-desire.eu    
   
   
SARDEGNA: DDL EDILIZIA ABITATIVA IN SARDEGNA: TRADIZIONE E INNOVAZIONE, MATERIALI A KM ZERO E SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA: IL VOLANO PER LO SVILUPPO  
 
 Cagliari, 20 novembre 2014 - "Materiali legati alla tradizione della Sardegna, semplificazione normativa, efficientamento energetico, valorizzazione delle aree a vocazione metropolitana e di quelle interne, sono il connubio vincente per far ripartire il settore dell´edilizia in Sardegna. Questo è uno dei punti chiave del disegno di legge in materia di urbanistica ed edilizia che abbiamo aperto al confronto pubblico". A dirlo è l´assessore dell´Urbanistica ed Enti locali Cristiano Erriu, al convegno organizzato da Filca Cisl, che ha affrontato il tema della bioedilizia. Argomenti cari e messi in evidenza dall´esponente della giunta Pigliaru sono stati il tema della semplificazione burocratica, la necessaria combinazione tra tradizione e innovazione per ciò che riguarda materiali ed esigenze urbanistiche, e la costruzione di un sistema di regole il più possibile condiviso dalle parti interessate. "Il disegno di legge - dice l´assessore Erriu - affronta in maniera coraggiosa alcuni temi, come quello dell´uso dell´incentivo volumetrico che serva a favorire processi virtuosi come ampliamenti soggetti però a efficientamento energetico, l´uso di materiali a km zero, e il rispetto della tradizione coerente con l´identità dei luoghi nei quali si opera". Anche il tema della tutela del paesaggio e del basso impatto ambientale che devono avere gli interventi è stato messo in luce dall´esponente dell´esecutivo: " La tutela del paesaggio, caro a tutti, non può essere preso come oggetto di contrapposizione tra ambientalisti e operatori del settore. Dobbiamo pensare un´idea di Sardegna unitaria, disegnarla tenendo conto di uno sviluppo sostenibile, sia delle aree interne che delle coste. Penso anche al patrimonio edilizio pubblico, in molti casi ormai inadeguato e sul quale è necessario fare un ulteriore e ancora diverso ragionamento". Per scrivere le regole, ha detto l´assessore dell´Urbanistica, è necessario creare un processo di pianificazione il più possibile condiviso e che consideri il territorio in un´ottica d´insieme. E in questo ragionamento complessivo non si può non tenere in debito conto il freno burocratico creato dalla pubblica amministrazione. " Abbiamo scritto in maniera attenta quelli che sono i processi di semplificazione burocratica necessari per superare uno dei problemi più gravi e sentiti dagli operatori in campo edile. Dobbiamo dare tempi adeguati di risposta ai cittadini come pubblica amministrazione".  
   
   
ACQUISTO PRIMA CASA, VINTI: BONUS FINO A 27MILA EURO PER I SINGLE; PUBBLICATO BANDO REGIONE UMBRIA  
 
Perugia, 20 novembre 2014 – "Parte da oggi il bando con cui la Regione Umbria assegna ai ‘single´ un bonus per l´acquisto della prima casa, fino a un massimo di 27mila per chi sceglierà un alloggio nel centro storico di Perugia o di Terni". Lo ha sottolineato l´assessore regionale alle Politiche della casa, Stefano Vinti, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri in cui sono stati illustrati finalità e contenuti del "bando regionale per l´assegnazione di contributi a favore di nuclei familiari costituiti da una sola persona per l´acquisto della prima casa" che è stato pubblicato oggi, mercoledì 19 novembre, sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 53 (Serie generale, supplemento ordinario n.2). "Il contributo, a fondo perduto – ha spiegato Vinti - potrà essere richiesto dalle famiglie che, alla data di pubblicazione del bando, sono anagraficamente composte da una sola persona di età superiore a 30 anni o che compia il 30° anno di età nel 2014. Si deve essere titolari di un reddito che può derivare da attività lavorativa, pensione o assegno di invalidità, mentre il reddito Isee 2014, calcolato sulla base dei redditi 2013 e della situazione patrimoniale al 31 dicembre 2013, dovrà essere ricompreso tra i 7mila ed i 18mila euro". "Proseguendo nell´azione di sostegno pubblico per garantire il diritto alla prima casa – ha detto l´assessore - tenendo conto delle diverse situazioni presenti in Umbria, abbiamo voluto anche differenziare la misura del contributo, privilegiando gli alloggi situati nei centri storici, ed in particolare quelli di Perugia e Terni, con l´obiettivo di favorire il reinsediamento di persone e famiglie, elemento imprescindibile per la sicurezza urbana". "È previsto un contributo di 450 euro a metro quadro, fino ad un massimo di 27mila euro ad alloggio – ha specificato - se ubicato nel centro storico di Perugia e Terni (zona A del Piano regolatore generale, ad eccezione delle zone A delle frazioni); 400 euro a metro quadro, fino ad un massimo di 24mila euro ad alloggio, se ubicato nel centro storico delle altre 90 città della regione (zona A del Prg, ad eccezione delle zone A delle frazioni) e 350 euro a metro quadro, fino ad un massimo di 21mila euro ad alloggio, d´entità comunque rilevante, negli altri casi". "Chi usufruirà di questo bonus - ha aggiunto l´assessore Vinti - potrà allo stesso tempo accedere al Fondo istituito presso Gepafin per la concessione di mutui ipotecari assistiti da garanzia per l´acquisto della prima casa, con tassi di interesse più bassi della media. Un filone di intervento, coperto dalle garanzie fornite dalla Regione, cui hanno aderito dodici istituti, e per il quale sono già stati attivati circa 320 mutui". "È in corso e scadrà il 9 dicembre – ha ricordato inoltre Vinti – il bando che assegna bonus per l´acquisto della prima casa alle giovani coppie. Questi bandi regionali – ha tenuto a sottolineare – offrono opportunità che, data la scarsità di risorse per le politiche abitative, non potranno essere reiterate continuamente e pertanto vanno utilizzate da parte di chi vuol acquistare la sua prima casa". Dal 2011, quando l´Assessorato regionale ha attivato lo strumento dei "bonus" per l´acquisto della prima casa, ad oggi "sono state ammesse ai contributi 255 domande (209 in provincia di Perugia e 46 in quella di Terni, su un totale di 430 presentate) e sono stati erogati contributi per un ammontare di 6 milioni e 850mila euro. Sono stati acquistati alloggi per un totale di 32 milioni e 250mila euro, con un costo medio di circa 119mila euro ciascuno". Positiva la risposta alle politiche di reinsediamento: "nei centri storici, con i contributi regionali – ha rilevato Vinti - sono stati infatti acquistati 42 alloggi". Entrando nel dettaglio dei bandi, nel 2011 – quando sono stati previsti contributi solo per giovani coppie - sono state ammesse ai bonus 56 domande, con l´erogazione di 1 milione e 500mila euro di contributi. Nel 2013, è salito sia il numero delle domande presentate che di quelle ammesse: queste ultime sono state 95, per un ammontare di contributi pari a 2 milioni e 800mila euro. Nel 2013, come in questo anno, i bandi sono stati pubblicati anche per single e famiglie monoparentali: quanto ai primi, sono state finanziate 71 domande delle 121 presentate, per un totale di contributi pari a 1 milione e 650mila euro; quanto alle seconde – ha detto – sono state ammesse ai contributi 33 domande su 50, per un totale di 900mila euro. Nel bando pubblicato oggi, si specifica che sono ammessi a beneficiare delle agevolazioni anche coloro che, alla data di pubblicazione del bando, sono anagraficamente inseriti in altro nucleo familiare, purché si distacchino costituendo un nucleo familiare a sé stante entro i termini previsti. I requisiti soggettivi per l´accesso ai contributi sono gli stessi richiesti per gli altri bandi regionali: cittadinanza italiana o di un Paese che aderisce all´Unione Europea o di Paesi che non aderiscono all´Unione Europea, in regola con le norme sull´immigrazione; residenza o attività lavorativa in Umbria da almeno ventiquattro mesi consecutivi; non titolarità del diritto di proprietà, comproprietà, nuda proprietà, uso, usufrutto o di altro diritto di godimento su alloggi, o quote parti di essi, sul territorio nazionale. Occorre, inoltre, non aver mai usufruito di altri contributi pubblici per l´acquisto o il recupero di una abitazione (sono esclusi i finanziamenti per la ricostruzione a seguito di eventi sismici). Gli alloggi da acquistare devono essere ubicati in Umbria; devono far parte di un fabbricato costituito da almeno due alloggi; devono essere accatastati nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6; avere una superficie utile non superiore a mq 95. Inoltre non devono essere di proprietà di ascendenti entro il secondo grado della coppia, né essere realizzati con contributo pubblico. Nella formazione della graduatoria, oltre alle priorità legate all´ubicazione della prima casa nei centri storici, si terrà conto di particolari condizioni del richiedente quali la residenza in un alloggio oggetto di sfratto esecutivo non emesso per inadempienza contrattuale o di ordinanza di sgombero totale, la disabilità, l´età la titolarità esclusivamente di redditi da lavoro precario ed il reddito Isee. Il bando regionale resterà aperto per 60 giorni dalla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria e dunque le domande dovranno essere trasmesse entro il prossimo 19 gennaio 2015. Tutte le domande che otterranno il contributo verranno sottoposte a controllo da parte del Comando regionale Umbria della Guardia di Finanza, con cui la Regione ha stipulato, per tale finalità, un apposito Protocollo d´intesa.  
   
   
UTILIZZARE LE NANOPARTICELLE PER PROTEGGERE MEGLIO LE APPLICAZIONI INDUSTRIALI  
 
Bruxelles, 20 novembre 2014 - Un innovativo rivestimento multifunzionale ad alte temperature – concepito per proteggere i componenti industriali dal calore e dall´ossidazione – è attualmente in fase di sperimentazione per varie applicazioni. Il rivestimento, che potrebbe essere impiegato in molti settori industriali, è il risultato del lavoro pionieristico svolto dal progetto Particoat. I rivestimenti ad alta temperatura sono ampiamente utilizzati non solo nel settore elettrico e aerospaziale, nei motori e nei sistemi di scarico, ma anche sempre più spesso nel settore edile e in molte applicazioni elettroniche. Il progetto Particoat, finanziato dall´Ue e completato nel 2012, ha dimostrato i potenziali vantaggi dell´utilizzo delle nanoparticelle per sviluppare un innovativo sistema di rivestimento ad alte temperature. Gli scienziati dell´Istituto Fraunhofer in Germania, che hanno coordinato il progetto Paricoat, stanno ora studiando modi per commercializzare le loro scoperte. Il progetto è stato avviato nel 2008 ed è riuscito a sviluppare microparticelle sferiche di alluminio che possono essere applicate a spruzzo, a pennello o come gel. A una determinata temperatura queste particelle si legano tra loro e alla superficie di una lega, formando sfere cave di ossido di alluminio, le quali vengono riempite con gas. Questo è altamente efficiente in termini di isolamento termico, in quanto i gas non sono buoni termoconduttori come invece i solidi. Allo stesso tempo, al di sotto del rivestimento superficiale, si forma uno strato protettivo anticorrosione. La struttura microscopica specifica del rivestimento può essere modificata cambiando le dimensioni delle particelle o la temperatura, rendendo l´innovazione appetibile per una serie di possibili applicazioni. Gli scienziati che hanno sviluppato il rivestimento isolante, che ha uno spessore di appena alcuni micrometri, hanno continuato a lavorare per trovare modi convenienti per la sua fabbricazione. Il processo è stato perfezionato al punto da rendere possibile la produzione di strati di rivestimento dello spessore desiderato. Le particelle di alluminio vengono mischiate con un agente legante liquido e viscoso, formando una sostanza simile a una vernice o boiacca, la quale può essere applicata sui componenti metallici. Test di laboratorio e sul campo hanno dimostrato che il rivestimento non solo è altamente efficace, ma offre anche una riduzione dei costi se confrontato con altri rivestimenti d´avanguardia. I rivestimenti Particoat offrono inoltre una migliore resistenza al fuoco, un aspetto interessante per l´isolamento dei cavi elettrici e nella costruzione degli edifici. Il progetto ha ricevuto 4,8 milioni di euro di finanziamenti dall´Ue e rappresenta un buon esempio di investimento europeo nella nanotecnologia, che riguarda la lavorazione dei materiali a livello atomico, molecolare e macromolecolare. Come dimostrato dal progetto, la nanotecnologia offre potenzialità enormi per lo sviluppo di nuovi prodotti, contribuendo quindi a stimolare l´industria e a ottenere una crescita sostenibile. Per questo motivo, l´Ue investe fortemente nella ricerca e nello sviluppo, al fine di garantire che vengano create le condizioni necessarie per realizzare in pieno le potenzialità della nanotecnologia. Per ulteriori informazioni, visitare: Particoat http://www.Particoat.eu/    
   
   
L’EUROPA FINANZIA PROGETTI CONGIUNTI TRA IMPRESA E RICERCA  
 
Trento, 20 novembre 2014 - Horizon 2020 è il programma di finanziamento europeo per la ricerca e l’innovazione. Circa 80 miliardi di euro nei prossimi sette anni destinati in parte anche alle piccole e medie imprese. Antonio Carbone, dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, con sede a Roma, è stato l’ospite della terza giornata della Bic Week, la settimana dedicata agli incubatori d’impresa di Trentino Sviluppo. Ieri Carbone era a Borgo Valsugana per incontrare gli imprenditori trentini: “Vedo ottime chance per la vostra provincia – ha commentato - sia sul versante meccatronica sia per le piccole imprese innovative. Horizon è un’opportunità unica per far dialogare industria e mondo accademico”. Durante la mattinata anche le visite guidate alle aziende da parte degli studenti del Centro di Formazione Professionale Enaip di Borgo. Horizon 2020 è considerato strategico in Europa per il mondo della ricerca ma anche per innalzare il livello di innovazione dentro le aziende. Per questo oggi il seminario “Le piccole e medie imprese in Horizon 2020”, organizzato nell’incubatore di Borgo Valsugana nell’ambito della Bic Week, ha registrato il tutto esaurito. Tutti a cercare di capire come si declini il programma, che opportunità possa offrire alle piccole e medie aziende trentine. “I fondi – ha precisato Antonio Carbone, dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - saranno gestiti direttamente da Bruxelles. L’idea è quella di sostenere insieme le industrie e la ricerca. La ricerca, perché non resti circoscritta in ambito accademico. Le industrie, perché aiutino a trarre dagli studi di ricerca dei benefici tangibili per i cittadini, con un risvolto economico e sociale. Verrà premiato chi innova su scala europea, portando sul mercato servizi nuovi, ma anche incrementando e migliorando quelli che già esistono”. I settori tecnologici sono diversi: dall’Ict, all’aerospaziale, dall’agroindustria al manifatturiero avanzato, dall’energia all’automotive. Ad essere finanziata non sarà soltanto la ricerca di base: conteranno i risultati concreti, commercializzabili, e dunque anche i programmi di prototipazione e le dimostrazioni su larga scala. È questo lo spazio in cui s’inseriscono il mondo industriale e i privati. Saranno premiate le partnership tra aziende ed enti dell’Unione europea, il cosiddetto paternariato transnazionale. Ma fondamentale sarà anche la multidisciplinarietà, per cui anche le piccole e medie imprese che, pur rimanendo nello Stato in cui hanno sede, riusciranno a coinvolgere altre piccole e medie imprese, oppure, appunto, università e enti di ricerca. E talvolta persino i piani di lavoro presentati singolarmente. “In particolare con lo Strumento Pmi, uno schema di finanziamento pensato espressamente per le piccole e medie imprese, Horizon 2020 finanzierà fino a 50 mila euro a progetto per effettuare, in 6 mesi, le analisi di mercato necessarie a redigere un business plan, prima della proposta di mercato vera e propria”, spiega Carbone. In questo quadro le prospettive per il Trentino sono ottime: “Nel dialogo tra industria e accademia il Polo della Meccatronica ha ottime chance. I ricercatori che si distaccheranno in un’azienda percepiranno una borsa di studio che in alcuni casi supererà di oltre il 50% le borse nazionali”. E non è tutto: “Non mancano certo, in Trentino, le aziende innovative. A loro dico: ancoratevi a Trento Rise, Fondazione Bruno Kessler, Create-net, oltre che all’università, e scrivete progetti insieme. Conviene ad entrambi”. C’è un altro settore cruciale: quello dell’Ict. “Le aziende che in vari modi si occupano di tecnologia dell’informazione e della comunicazione – continua Carbone - hanno molte possibilità, perché l’Ict permea molti settori del bando. Tra le smart cities, ad esempio, parlando di energia; o ancora nell’ambito salute, sia per la telemedicina, sia per la cyber security; ma anche nella cultura e nel sociale”. Tutti aspetti che, precisa Carbone, sono poco conosciuti. “Per questo l’Apre – conclude – ha istituito i punti di contatto nazionali dove reperire informazioni rispetto a un bando un po’ complesso, ma ricco di opportunità”. Ulteriori informazioni su Horizon 2020 si possono trovare sul sito dell’Agenzia, all’indirizzo www.Apre.it    
   
   
MERCATO LAVORO IN VENETO: I DATI DEL 3° TRIMESTRE 2014 MOSTRANO UN’ECONOMIA CHE PEGGIORA. RIPRESA SI ALLONTANA ANCHE PER STERILE DIBATTITO SU INUTILE LEGGE JOBS ACT  
 
Venezia, 20 novembre 2014 - Saldo negativo tra assunzioni e cessazioni con 8.900 posizioni di lavoro in meno nell’ultimo anno e 93.900 in meno tra il 2008 e il 2014; previsioni di crescita del Pil veneto in ribasso (+0,2% secondo le ultime stime): questi sono alcuni dati forniti dal bollettino trimestrale di novembre 2014 della ‘Bussola’ sul Mercato del lavoro nel Veneto, curato dall’Osservatorio & Ricerca di Veneto Lavoro. Il commento dell’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan è, al proposito, molto preoccupato: “I dati occupazionali del terzo trimestre 2014 nel Veneto, ci mostrano purtroppo una situazione del lavoro e dell’economia in peggioramento; una ripresa sperata e che invece si allontana anche a causa, lo sottolineo, dello sterile dibattito su una legge inutile come il Jobs Act. Un dibattito che andrebbe invece tutto indirizzato sul vero sostegno alle aziende detassandole e difendendole su tutti i fronti, tanti, sui quali sono impegnate a reggere l’urto della crisi”. Gli elementi di valutazione statistica di quest’ultimo trimestre non mostrano l’inversione di tendenza, che si sperava sulla base dell’andamento dei primi sei mesi dell’anno. L’indicatore più significativo, il saldo tra assunzioni e cessazioni nel lavoro dipendente, torna decisamente negativo, sia nel trimestre considerato che su base annua, con una perdita di 8.900 posizioni di lavoro nell’ultimo anno e un saldo complessivo degli ultimi sei anni (settembre 2008-settembre 2014) di -93.900 posizioni lavorative. Resta delusa quindi l’attesa di raggiungere entro l’anno il fatidico “saldo zero”, vale a dire il momento che certificherebbe la fine della contrazione e l’avvio di un seppur lento recupero. Il peggioramento della situazione occupazionale è stato determinato dal negativo andamento dell’economia, con previsioni di crescita del Pil veneto in ribasso (+0,2% secondo le ultime stime). Il quadro complessivo è contraddistinto da una domanda interna stagnante (-0,1%) e non orientata agli investimenti e da una domanda esterna condizionata da un contesto difficile (rallentamento delle economie dei Paesi emergenti, tensioni con la Russia ecc.). La produzione industriale cresce di poco (+0,7%), fotografando il rallentamento in atto, mentre continuano ad aumentare fallimenti e concordati (+7,4%) 304 nel terzo trimestre per un totale anno di 1.045 e a diminuire le imprese attive (0,8%). Sul fronte occupazionale, le assunzioni sono in crescita (+2,3% nel terzo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013), ma un incremento ancora maggiore si è registrato per le cessazioni (+7,2%). In aumento, inoltre, il numero complessivo dei disoccupati iscritti ai Centri per l’impiego, in virtù della ripresa dei flussi in entrata e di una concomitante diminuzione delle uscite dalla condizione di disoccupazione. Rimangono rilevanti gli interventi per il sostegno al reddito dei disoccupati: nel terzo trimestre 2014 sono state presentate 37.500 domande di Aspi e 11.000 domande di Miniaspi, oltre a poco più di 2.000 domande di mobilità in deroga (vale a dire richieste di prolungamento soprattutto dell’Aspi). Continua, infine, la crescita dei lavoratori coinvolti in licenziamenti collettivi: è più di un anno che il flusso è sempre superiore alle 1.000 unità al mese. A fine settembre 2014 i lavoratori inseriti in lista di mobilità erano circa 24.000.  
   
   
IDEAL STANDARD: ASSESSORE FVG, AL MISE UN PASSO AVANTI  
 
Trieste, 20 novembre 2014 - "Un passo avanti". È il commento del vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, sull´incontro che si è svolto ieri a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico (Mise), sulla reindustrializzazione del sito Ideal Standard di Orcenico di Pordenone. Alla riunione al Mise, assieme a Bolzonello, erano presenti i rappresentanti dell´azienda e quelli della cooperativa Ceramiche Idealscala, che ha elaborato un piano per proseguire l´attività industriale, nonché Unindustria Pordenone, Confcooperative e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali. "L´incontro - ha confermato Bolzonello - è stato interlocutorio ma fattivo: le parti hanno infatti proseguito la verifica sulla compatibilità dei rispettivi piani industriali. Diciamo che finalmente c´è un po´ di speranza sul futuro di Orcenico". Nel corso della riunione al Mise, ha riferito ancora il vicepresidente della Regione, è stata ribadita la necessità che Ideal Standard conceda a costo zero gli asset utili all´avvio della nuova iniziativa industriale da parte della cooperativa: la reciproca disponibilità registrata tra le parti al tavolo negoziale tesa a individuare la soluzione percorribile, ha consentito di aggiornare l´incontro a breve.  
   
   
´DESIGN COMPETITION´: OCCASIONE PER BATTERE LA CRISI  
 
Milano, 20 novembre 2014 - "Per affrontare la crisi, ciò che le Istituzioni possono fare è fornire stimoli, mettere a disposizione strumenti, creare occasioni di crescita. È quello che facciamo con ´Design Competition´, con la quale aiutiamo i giovani designer a promuovere la loro creatività in un rapporto diretto con l´industria, che è il loro interlocutore naturale". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini intervenendo, a Palazzo Sistema, a Milano, alla presentazione del matching di Design Competition, l´iniziativa intrapresa da Regione con la collaborazione di Adi (Associazione per il Disegno Industriale) e Federlegnoarredo. Obiettivi - "Con questa iniziativa che, attraverso la presentazione delle 40 idee progettuali dei 61 giovani designer, e delle 60 imprese scelte per realizzarle, si avvia alla fase operativa - ha spiegato l´assessore - diamo l´opportunità ai designer, sotto i 35 anni, di compiere la loro prima esperienza lavorativa, ma, allo stesso tempo, favoriamo anche la competitività delle imprese, che possono innovare i propri prodotti, grazie all´acquisizione di idee originali". Tutor - "L´innovazione di questo concorso, per il quale ricordo che Regione ha stanziato 400.000 euro - ha aggiunto Parolini- è la figura dei tutor, designer affermati, selezionati da Adi, che affianchiamo a questi giovani, ancora privi di esperienza, affinché le loro idee progettuali siano adatte ad una produzione artigianale e industriale". Salone Del Mobile - "L´anno prossimo - ha concluso l´esponente della Giunta Maroni - i prototipi realizzati saranno esposti al Salone del Mobile, una prestigiosa vetrina, dove ci aspettiamo che le opere saranno viste e scelte da produttori e consumatori". Tema - Il tema del progetto è ´Dal Tavolo alla Tavola´ e ricomprende tutto quanto ruota attorno al cibo e alla sostenibilità, con focus particolare sui supporti, modalità e luoghi di consumo dei cibi, packaging, etc. Numeri - Delle 40 idee progettuali ammesse, 19 sono state presentate da gruppi e 21 da singoli per un totale di 65 designer coinvolti. Il 75% dei designer è compresa nella fascia 23-28 anni e tra le provincie di residenza le più rappresentate sono: 7 Brescia, 6 Milano, 5 Bergamo e 5 Como. L´80% dei designer ha studiato al Politecnico di Milano ed il 70% ha una laurea in design. Tra le 60 imprese ammesse le province più rappresentate sono: 12 Lecco, 11 Como, 10 Sondrio.  
   
   
CONFAPI MATERA SU RAPPORTO BANKITALIA  
 
 Potenza, 20 novembre 2014 - “Ennesimo colpo all’economia lucana. Questo, in sintesi, il bilancio del Rapporto semestrale 2014 presentato ieri da Bankitalia. Il segno meno continua a essere protagonista indiscusso e la ripresa rimane una chimera, un’aspettativa sostanziata da semplici annunci a cui non seguono i fatti”. E’ quanto dichiara il presidente di Confapi Matera Enzo Acito secondo cui l’aggiornamento congiuntale fotografa una Basilicata gravemente malata, dove la recessione domina incontrastata. “Insomma, il bicchiere è sempre più vuoto e le imprese sono piegate da una crisi che cresce anche grazie all’assenza di politiche attive. Il costo del denaro aumenta, il saldo tra imprese attive e imprese “morte” è negativo e la disoccupazione non accenna a diminuire. Servono interventi immediati che consentano alle aziende di riprendersi e di riavviare un ciclo produttivo sano in grado di generare lavoro. Invece lo scenario continua a essere contraddistinto dal vuoto.” “Le pubbliche amministrazioni sono ostaggio dei tagli e di un Patto di stabilità che non consente di saldare i debiti contratti con le imprese, eppure basterebbe dare seguito allo Sblocca crediti. Un immobilismo – ha evidenziato il presidente Acito - che spiega l’altra piaga dei cantieri infiniti, perché se si triplicano gli appalti ma non si pagano gli stati di avanzamento dei lavori, per qualcuna delle ragioni appena descritte, è chiaro che la infrastrutturazione e il riammodernamento della regione si bloccano.” Risultano poi del tutto assenti azioni sul fronte delle politiche per il consolidamento delle passività delle imprese, al contrario il costo del denaro aumenta proprio per quelle piccole imprese che costituiscono il cuore del tessuto economico locale. E se la qualità del credito risente della debolezza dell’attività economica appare ancora più evidente come l’assenza di politiche regionale propositive e concrete, anche con la nuova programmazione 2014-2020, non consenta ancora al mercato locale di riprendersi. “Sarebbe opportuno – ha concluso il presidente di Confapi Matera - utilizzare meglio i presidi per lo sviluppo locale, come Sviluppo Basilicata, perché possano svolgere un ruolo più incisivo a sostegno della economia lucana. Anche la chance di riscatto che potrà offrire Matera2019 è vincolata, se rimane troppo legata alla politica continueranno a essere privilegiate appartenenze piuttosto che efficienze.”  
   
   
BLUE ECONOMY A BARI UNA DUE-GIORNI PER DISCUTERE DI BLUE ECONOMY E SERVIZI GEO-INFORMATIVI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE NELLE REGIONI COSTIERE.  
 
Bari, 20 novembre 2014 - presso la Camera di Commercio, il 20 e 21 novembre 2014 l’evento organizzato da Eurisy, Crpm Agenzia spaziale italiana e ospitato dalla Regione Puglia In programma a Bari nelle giornate del 20 e 21 novembre, presso la Camera di Commercio, la Conferenza Internazionale dal titolo “Blue Economy and geo-information services for sustainable growth in coastal regions”. L’evento è ospitato dalla Regione Puglia e organizzato da importanti organismi europei quali Eurisy (Associazione partecipata dalla Commissione Europea e dall’Agenzia spaziale Europea), Crpm - Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime d’Europa e Agenzia spaziale italiana. Esso ha l’obiettivo di riunire le Autorità locali e regionali di tutta Europa per discutere di questioni marittime e Blue Economy, sottolineando l’importanza strategica delle informazioni e dei servizi satellitari per le politiche sostenibili a livello economico, ambientale e sociale. Le giornate si articoleranno in sessioni tematiche aperte al dibattito e al confronto sull’utilizzo dei sistemi di rilevamento geo–satellitare e dei servizi basati su sistemi di localizzazione nei settori della protezione ambientale e gestione dei rischi, trasporto, logistica ed energia, e quelli dedicati a sostenere attività economiche marittime (pesca, acquacoltura, turismo). Prenderanno parte ai lavori i rappresentanti istituzionali di Regione Puglia, Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime d’Europa – Crpm, Agenzia spaziale italiana, Comitato delle Regioni e i delegati di Regioni italiane ed europee impegnate nella realizzazione di progetti, servizi o prodotti innovativi basati sulla geo-informazione. Previsti, tra gli altri, gli interventi di: Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia; Angela Barbanente, Vice-presidente della Regione Puglia; Silvio Maselli, ’Assessore alla Cultura del Comune di Bari; Alessandro Ambrosi, Presidente della Camera di Commercio di Bari; Colin Hicks, Presidente di Eurisy; Damien Périssé, responsabile per gli affari marittimi, innovazione e competitività della Crpm; Adam Banaszak, membro della Commissione Risorse naturali del Comitato delle Regioni. Per maggiori informazioni e per consultare il programma dei lavori, effettuare la registrazione online al seguente link: http://www.Eurisy.org/event-bari2014/about    
   
   
BOLZANO: I PRIMI 20 ANNI DEL CENTRO TUTELA CONSUMATORI: CONVEGNO IL 24 NOVEMBRE  
 
Bolzano, 20 novembre 2014 - L´attività del Centro tutela consumatori utenti compie vent´anni e l´anniversario viene festeggiato con un convegno promosso dalla Provincia lunedì 24 novembre a Bolzano. Il presidente Arno Kompatscher, rappresentanti politici, dell´economia e dei sindacati parleranno di dimensione regionale del mercato e ruolo della tutela del consumatore. Tra i relatori anche il climatologo Luca Mercalli. Il Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige è un´associazione di pubblica utilità sostenuta dalla Provincia, alla quale aderiscono diverse organizzazioni di tutela dell´Alto Adige nonché privati cittadini. Il Ctcu taglia il traguardo dei vent´anni di attività e per celebrare l´occasione è stato promosso con la Presidenza della Provincia, Ufficio affari di gabinetto, un convegno a Bolzano dedicato al tema "La dimensione regionale del mercato interno e il ruolo strategico della tutela del consumatore". Il convegno per i vent´anni del Ctcu è in programma lunedì 24 novembre dalle ore 10 all´Eurac (convention center) in viale Druso 1. Ad aprire i lavori saranno il presidente della Provincia Arno Kompatscher, rappresentanti istituzionali di Italia, Austria e della Provincia di Trento. Oltre a una serie di relazioni (tra cui quella del climatologo Luca Mercalli sui limiti dello sviluppo) verrà presentata anche un´indagine sui prodotti regionali condotta tra i consumatori. Il convegno si chiude in tarda mattinata con un forum a cui partecipano Adiconsum, Legacoopbund, Terra institute e Cgil.