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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Giugno 2006
CINQUE MILIONI DI INCONTINENTI IN ITALIA ALLARME SIU: I FARMACI SONO COMPLETAMENTE A CARICO DEI MALATI NASCE L´UROLOGIA FEMMINILE AL VIA DAL 17 AL 22 GIUGNO IL 79° CONGRESSO NAZIONALE SIU  
 
 Milano, 15 giugno 2006 - É allarme incontinenza in Italia e nel mondo. Cinque milioni di persone nel nostro Paese convivono con questa patologia, nella maggior parte dei casi si tratta di donne. Si stima, inoltre, che soltanto la metà di quanti soffrono di incontinenza abbia il coraggio di rivolgersi al proprio medico per chiedere aiuto. Gli incontinenti oggi vivono in una situazione di disagio psicologico e di totale isolamento. Esistono cure efficaci, ma totalmente a carico dei pazienti: i malati nella maggior parte dei casi si vedono dunque costretti a ripiegare sui pannoloni, rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale. Urge un adeguato intervento del Governo per riportare dignità alla vita degli incontinenti. L´incontinenza è una malattia più diffusa di quanto si sia portati a immaginare: stando ai dati del Census Bureau degli Stati Uniti ne sono affetti circa 13 milioni di individui sopra i 65 anni negli U. S. A; circa 3 milioni di persone sono curate in Italia. Sembra che i dati riportati siano addirittura sottostimati dal momento che secondo uno studio il 50% della popolazione si rivolge a uno specialista per cercare di risolvere il problema. I costi per la gestione dell´incontinenza sono elevati, soprattutto quando la malattia diventa cronica: la spesa pubblica è legata sia al costo di presidi come pannolini e cateteri vescicali ma anche all´attivazione di strutture con personale dedicato agli esami diagnostici (urodinamica) e alle terapie riabilitative. Secondo uno studio italiano la spesa sociale annuale sarebbe di circa 600 milioni di euro l´anno con un costo medio per paziente di 400 euro e una spesa per la collettività di oltre 500 euro all´anno per ogni paziente. Nel nostro Paese, poi, i farmaci per combattere l´incontinenza si trovano tutti in fascia C, sono cioè completamente a carico dei pazienti: si tratta di un grosso limite per i malati che, quando non possono sostenere la spesa per le cure, si vedono costretti a ripiegare sui pannoloni, che sono invece rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale. L´incontinenza fa pagare un alto costo ai pazienti, soprattutto sul fronte psicologico, generando disagio e isolamento in chi ne soffre. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne: l´insorgere della patologia si può verificare a seguito di interventi di chirurgia pelvica o con l´avanzare dell´età, ma anche dopo il parto. Secondo studi epidemiologici sarebbero circa 1. 270. 000 le donne affette da incontinenza urinaria. Un dato interessante che si rileva dalla letteratura è che poche pazienti affette da incontinenza affrontano il problema con il loro medico: solo il 41% delle pazienti con severa incontinenza si sottopone a cure specialistiche. Non solo: molte donne confondono problemi di natura urologia con patologie di tipo ginecologico. Negli uomini l´incontinenza urinaria è meno diffusa rispetto a quanto accada nelle donne. Nella maggior parte dei casi rappresenta una importante complicanza della prostatectomia radicale (interessa il 5-30% dei pazienti sottoposti a quest´operazione) per curare il tumore alla prostata. Questo tipo di tumore consiste in una neoplasia che si origina dalle cellule ghiandolari secretorie. Negli stadi iniziali del tumore alla prostata e quando le condizioni generali del paziente Io permettono, si può effettuare la terapia chirurgica che consiste nella rimozione radicale della prostata. Questa terapia permette un´ottima prognosi, con un tasso di sopravvivenza a 10 anni che si aggira sul 90% anche se a volte può causare complicanze quali disfunzione erettile e incontinenza urinaria. Sono 78. 789 i pazienti colpiti da tumore alla prostata, ogni anno sono 23. 518 gli uomini che si ammalano, con una mortalità pari a 7. 100 casi annui. In tutto il mondo, e anche in Italia, si sono diffuse delle nuove metodologie di trattamento delle patologie legate alla prostata: miglioramenti nella progettazione e costruzione degli elettrobisturi, nuovi tipi di laser, applicazioni laparoscopiche non convenzionali hanno reso disponibili strumenti che coniugano minore invasività, riduzione del sanguinamento, e degenze più brevi. Inoltre esistono oggi tecniche di riabilitazione e farmaci in grado di curare eventuali effetti collaterali dovuti alla rimozione della prostata, sia la disfunzione erettile che l´incontinenza. Di queste e altre, nuove, tecniche di cura di parlerà durante il 79° Congresso Nazionale della Società Italia di Urologia, che si svolgerà dal 17 al 21 giugno 2006 a Bologna e che viene patrocinato da: Ministero della Salute; Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca; Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bologna; Comune di Bologna; Provincia di Bologna; Regione Emilia-romagna. Al termine del Congresso sarà eletto il nuovo Presidente della Società. Durante il Congresso saranno, inoltre, presentati i risultati del più vasto studio indipendente mai condotto in urologia, sostenuto dal National Cancer Institute: i risultati di questa ricerca mostrano una significativa riduzione del rischio di sviluppare cancro della prostata istologicamente diagnosticato nei pazienti affetti da iperplasia prostatica trattati finasteride 5 mg. .  
   
   
ILLUSTRATO DDL PER GLI ISTITUTI DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO BURLO GAROFOLO DI TRIESTE E IL CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO DI AVIANO.  
 
 Trieste, 15 giugno 2006 - Illustrato dall´assessore Ezio Beltrame alla Iii Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Nevio Alzetta (Ds), il disegno di legge che disciplina l´assetto istituzionale, organizzativo e gestionale degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico Burlo Garofolo di Trieste e il Centro di riferimento oncologico di Aviano. L´organizzazione della sanità pubblica prevede che compiti di tipo assistenziale siano attribuiti a questi istituti, organizzati in maniera peculiare rispetto alle Ass e alle aziende ospedaliere per il ruolo specifico da essi svolto, ma con le quali presentano comunque forti similitudini e analoghi problemi operativi. Gli istituti svolgono attività di cura connessa ad attività di ricerca e sono soggetti ai poteri del Ministero della salute ferma restando, per l´attività assistenziale, la loro natura di forme di gestione del servizio pubblico sanitario di cui si avvale la Regione. In considerazione del sempre più importante ruolo assistenziale che tali istituti hanno assunto nel tempo, si è verificato un processo di parificazione normativa tra il loro modello e quello delle aziende sanitarie pubbliche. Il disegno di legge si pone dunque l´obiettivo di offrire una regolamentazione stabile e definitiva degli istituti, analogamente a quanto già effettuato in altre Regioni (Emilia-romagna, Veneto, Puglia) e in particolare di rendere esaustiva la disciplina dei loro organi, la composizione e le funzioni. Il provvedimento si compone di 16 articoli: i primi tre definiscono oggetto e finalità, ruolo e funzioni degli istituti. Dall´articolo 4 al 10 vengono individuati gli organi e i comitati degli istituti, le loro funzioni e le modalità di nomina e di designazione. Viene chiarito che gli organi sono il direttore generale (nominato dalla Giunta regionale, sentito il ministro della salute) che ha la responsabilità complessiva della gestione; il consiglio di indirizzo e verifica, cui spetta accertare la congruità dell´attività dell´istituto con la programmazione strategica e gli obiettivi assistenziali e di ricerca; il collegio sindacale, con compiti di vigilanza sulla regolarità amministrativa e contabile; il direttore scientifico (nominato dal ministro della salute, sentito il presidente della Regione) che promuove e coordina l´attività di ricerca e gestisce il relativo budget. Vengono inoltre disciplinati il comitato tecnico scientifico e il comitato etico. L´articolo 11 prevede la possibilità di intese di programma pluriennali Stato - Regione per meglio definire e coordinare, in aggiunta a quanto previsto in via ordinaria, l´attività e il finanziamento degli istituti. Quello successivo consente agli istituti di stipulare accordi e convenzioni, costituire e partecipare a consorzi e società di capitali con soggetti pubblici e privati per svolgere attività diverse da quelle istituzionali, purché con queste compatibili e coerenti. L´articolo 13 sancisce l´applicabilità agli istituti dei principi di funzionalità, efficienza, efficacia ed economicità, la necessità dell´adozione dell´atto aziendale, in base ai criteri definiti dalla Giunta regionale, nonché l´applicabilità al personale dei contratti collettivi di lavoro nazionali e regionali in vigore per il personale del Servizio sanitario regionale. L´articolo 14 chiarisce, indirettamente, l´applicabilità agli istituti delle norme di programmazione in vigore per le aziende sanitarie regionali, precisando che gli atti devono indicare gli obiettivi, le risorse finanziarie e il personale attribuito alle attività di ricerca. Le due ultime norme contengono il raccordo con la normativa statale e regionale e le disposizioni transitorie. Sono seguiti brevi interventi dei consiglieri, soprattutto per qualche chiarimento e per focalizzare singoli aspetti. Gina Fasan (Udc) ha chiesto se i vertici lavoreranno a tempo pieno, mentre Roberto Molinaro (Udc) vorrebbe sentire gli attuali commissari dei due istituti e altri esperti. Mirko Spacapan (Margh) ha manifestato la necessità di garantire equilibrio tra le linee di azione degli istituti, anche in relazione all´attività delle aziende ospedaliere. Bruna Zorzini (Pdci) ha chiesto una puntuale vigilanza dell´attività degli organi; per Annamaria Menosso (Ds) sarebbe utile specificare meglio le caratteristiche dei direttori sanitario e amministrativo, mentre Sergio Lupieri (Margh) ha offerto alla valutazione la proposta di inserire nel comitato scientifico anche giovani ricercatori. Pietro Colussi (Citt) ha parlato dei rapporti con le Università nel campo della ricerca e a giudizio di Pio De Angelis (Prc) bisognerebbe approfondire la possibilità di creare piccole fondazioni per l´attività di ricerca. La Commissione ha deciso di sentire i soggetti interessati in una serie di audizioni che si terranno entro la fine di giugno. .  
   
   
CIPATE 2007: LA SECONDA EDIZIONE DELLA MOSTRA INTERNAZIONALE IN CINA (PECHINO) E DEL SIMPOSIO SUGLI EQUIPAGGIAMENTI DELLE FORZE DI POLIZIA E DELLE TECNOLOGIE E APPARECCHIATURE PER LA LOTTA AL TERRORISMO APRE I BATTENTI DAL 17 AL 19 MAGGIO 2007  
 
 Hong Kong, 15 giugno 2006 - L´evento più prestigioso cinese in material di sicurezza e Olimpiadi 2008: La seconda edizione della Mostra internazionale in Cina (Pechino) e del Simposio sugli Equipaggiamenti delle forze di polizia e delle Tecnologie e apparecchiature per la lotta al terrorismo (Cipate 2007), si terrà a Pechino dal 17 al 19 maggio 2007. Ma Zhenchuan, Direttore dell´Ufficio addetto alla pubblica sicurezza municipale di Pechino ha affermato, "Tenuto conto dell´importanza della sicurezza a Pechino, l´ufficio addetto alla pubblica sicurezza di Pechino deve assolvere ai compiti di protezione della sicurezza della capitale con determinazione e potendo contare su validi strumenti e equipaggiamenti tecnici. Vi è un urgente bisogno di aggiornare l´equipaggiamento tecnico. Chiedo a chi fa ricerca o produce equipaggiamenti per le forze di polizia e per la lotta al terrorismo di partecipare a questo evento". Grazie al crescente interesse nei confronti delle problematiche della sicurezza del pubblico e delle Olimpiadi 2008, l´Ufficio addetto alla pubblica sicurezza municipale di Pechino ha il compito di garantire la sicurezza dell´evento e della capitale. Ospitato dall´Ufficio addetto alla pubblica sicurezza municipale, Cipate 2007 è un´esclusiva fiera ufficiale che si terrà prima delle Olimpiadi 2008 mirata a rappresentanti di organizzazioni statali, funzionari delle forze di polizia, alla sezione dedicata alla sicurezza del Comitato olimpico, ai vigili del fuoco, a consulenti in materia di sicurezza, a esperti di lotta al terrorismo, a ambasciate, a autorità doganali, e alle divisioni che si occupano di pianificazione delle misure di sicurezza. Tenuto conto dell´estensione del mercato cinese per quanto riguarda la sicurezza interna, e nel tempo la lotta al terrorismo, Cipate 2007 costituisce un momento prestigioso e speciale per raggiungere chi ha il compito di! prendere decisioni e i funzionari che si occupano della sicurezza a Pechino e dei progetti relativi alla sicurezza per le Olimpiadi. La prima edizione di Cipate nel 2005 ha richiamato 200 esibitori, tra cui società quali Agusta Westland, Bmw, Eads, Elsag, Ford, Mercedes-benz, Motorola, e Sagem con la presenza di professionisti nel settore della sicurezza. 15. 000 funzionari statali delle unità deputate alla sicurezza del pubblico, tra cui rappresentanti delle forze di polizia e delle unità giudiziarie, hanno visitato l´evento. Dopo la vendita di 20. 000 mq di spazio espositivo in occasione di Cipate 2005 in soli sei mesi, in occasione di Cipate 2007 è stato previsto il 40% in più di spazio per rispondere alle richieste degli espositori. Nominato dal Ufficio addetto alla pubblica sicurezza municipale di Pechino e dall´Associazione cinese per la Scienza e la tecnologia (Cast), Vertical Expo Services Company Limited ( www. Verticalexpo. Com ) con sede a Hong-kong è l´organizzatore esclusivo internazionale di Cipate 2007 e presenterà attività professionali e internazionali in occasione dell´evento. Oltre alla mostra, verranno previsti altri importanti eventi ufficiali, tra cui delegazioni di acquirenti, simposi tecnici, e sessioni per gli acquisti (Funzionari cinesi e espositori) nel corso delle tre giornate. .  
   
   
FINMECCANICA AL SALONE AEROSPAZIALE BIENNALE DI FARNBOROUGH IN INGHILTERRA  
 
Roma, 15 giugno 2006 - Anche quest´anno Finmeccanica sarà presente dal 17 al 23 luglio, al Salone aerospaziale biennale di Farnborough in Inghilterra, organizzato dalla Farnborough International Ltd. Il Salone, che sarà visitato da delegazioni provenienti da ogni parte del mondo, permetterà alle aziende del Gruppo coinvolte (Alenia Aermacchi, Agustawestland, Alenia Aeronautica, Galileo Avionica, Elsag, Datamat, Selex Communications, Selex Sistemi Integrati, Selex Sensors & Airborne Systems, Selex Service Management, Telespazio) di mostrare i nuovi traguardi raggiunti nell´ambito della tecnologia aeronautica. Finmeccanica non si fa solo promotrice della tecnologia italiana, ma anche della storia e della cultura del nostro Paese. E´ per questo che il Gruppo ha deciso di organizzare, come evento centrale del salone, una serata nella suggestiva cornice della National Gallery di Londra. Originale, quest´anno, anche la presenza del Gruppo Finmeccanica alla fiera. Per la prima volta infatti lo stand, lo chalet e l´area statica sono integrate in un´unica zona e collegati tra di loro. Lo chalet e lo stand constano di diversi uffici e focal point, bar, uffici per le delegazioni, meeting rooms oltre ad un´area riservata alla stampa. Un progetto architettonico avveniristico come dimostrano l´assenza di pilastri interni di sostegno ed il rivestimento trasparente che consente anche dall´esterno la visione dei prodotti esposti. Tra lo stand e lo chalet si colloca un padiglione che permette l´accesso diretto tra le diverse aree. La superficie di stand, chalet e padiglione è suddivisa su due piani per un totale complessivo di 2. 830 metri quadrati, a cui si sommano 6000 metri quadrati aggiuntivi per l´aerea tecnica. .  
   
   
"SCULTURE IN VILLA" TIVOLI, VILLA D´ESTE 14 GIUGNO 5 NOVEMBRE 2006 LA SCULTURA CONTEMPORANEA ENTRA NELLA CINQUECENTESCA CORNICE DI VILLA D´ESTE A TIVOLI.  
 
Tivoli, 15 giugno 2006 - Dal 14 giugno al 5 novembre 2006 a Villa d´Este si terrà la mostra "Sculture in Villa" con otto sculture di grandi dimensioni di altrettanti artisti italiani contemporanei Lucilla Catania, Umberto Cavenago, Nedda Guidi, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Marcello Mondazzi, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo. Alle otto sculture allestite nel giardino è affiancata la sezione Profili all´interno dell´appartamento del Cardinale del Palazzo di Pirro Ligorio con una esposizione monografica dei singoli artisti circoscritta ai temi della mostra. La mostra "Sculture in Villa", promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il paesaggio del Lazio, Architetto Anna Maria Affanni Soprintendente, Architetto Isabella Barisi direttore di Villa d´Este, d´intesa con la Galleria Nazionale d´Arte Moderna e Contemporanea e organizzata da Ati De Luca Editori d´Arte-mostrare è a cura di Giorgio de Marchis (progetto), Nicoletta Cardano, Maria Vittoria Marini Clarelli. L´esposizione vuole essere una ricognizione attuale, non esaustiva, ma per exempla, dello stato della scultura in Italia, offrendo gli elementi per una riflessione sui caratteri odierni di permanenza del linguaggio plastico. Attraverso artisti appartenenti a diverse generazioni sono indagate le varie articolazioni della ricerca formale, le relazioni volumetriche e spaziali, le caratteristiche di peso e volume e le mutazioni di uso e trattamento dei materiali Le sculture sono realizzate con materiali e tecniche diverse dall´acciaio forgiato (Spagnulo), alla pietra scolpita (Catania), alla terracotta (Guidi), alla plastica fusa per combustione (Mondazzi), all´assemblage di elementi industriali saldati (Mattiacci), alla modellazione di elementi in ferro (Mainolfi), all´acciaio corten (Staccioli, Cavenago). All´esterno, tra fontane, giochi d´acqua, splendidi giardini all´italiana, saranno esposte otto sculture monumentali, di cui cinque realizzate per questa occasione e tre di recente realizzazione; l´esposizione delle sculture nel giardino è accompagnata nell´appartamento del piano terra del Palazzo di Pirro Ligorio dalla sezione ´Profili´ in cui, attraverso una scelta sintetica di circa sessanta opere, tra sculture, bozzetti e disegni preparatori, vengono approfonditi i singoli aspetti di ricerca degli artisti. Nella cornice di Villa d´Este, capolavoro del giardino italiano più volte emulato nei giardini europei del manierismo e del barocco, tra fontane, ninfei, grotte, giochi d´acqua e musiche idrauliche, la mostra "Sculture in Villa" propone opere che si affermano nella loro evidenza di presenze plastiche nello spazio della Villa e mostrano nella loro autonomia formale la costante di un dialogo serrato tra forma e materia. La scelta delle opere viene rafforzata dal confronto con lo spazio dello straordinario parco cinquecentesco. L´accostamento tra le suggestioni dell´antico e gli stimoli del contemporaneo si rivela particolarmente interessante sia per le caratteristiche architettoniche e paesaggistiche del luogo, sia per le sue valenze simboliche e allegoriche rintracciabili nella stessa costruzione e organizzazione degli spazi, nel complesso e articolato sistema di fontane, nell´insieme degli oggetti ornamentali e delle sculture, nella loro disposizione. Ogni artista allestirà in un luogo prestabilito del parco un´opera di recente realizzazione o appositamente eseguita, secondo un progetto di stretta interrelazione. Le sculture all´esterno nei giardini di Villa d´Este All´esterno, alcune delle sculture esposte sono state realizzate appositamente per questa occasione. Mauro Staccioli ha progettato alla fine del viale delle Peschiere un grande triangolo di otto metri in acciaio corten (Senza titolo (Villa d´Este), 2005-2006) che sembra essere in bilico e si pone con la sua geometria instabile in relazione con lo spazio e la storia della villa, diventando una sorta di cornice che si lascia attraversare dal giardino e dal paesaggio circostante. - Eliseo Mattiacci ha realizzato con materiali industriali Capta Segnali, 2006, una scultura con un disco di acciaio che guarda al cielo, teso a captare suoni e segnali celesti provenienti da un immaginario e infinito spazio cosmico. Marcello Mondazzi ha realizzato una forma ovoidale, trasparente e permeabile alla luce, sperimentando in modo del tutto particolare il materiale plastico, fuso per combustioni successive e modellato. La scultura Nihil est ovo-Non c´è ragione all´uovo, 2005-2006, richiama in modo involontario, come indica il titolo ripreso da un graffito della Villa del 1565, il simbolismo della forma ovoidale presente nel disegno del giardino, nelle fontane del Dragone e dell´Ovato. Umberto Cavenago colloca in una delle aiuole in leggera pendenza la sua La 74 , 2006 una scultura su ruote, in acciaio corten. La 74 è una sorta di macchina progettata in sessanta pezzi da montare che stravolge le connotazioni tradizionali, le nozioni di immobilità e le relazioni materiali dell´opera scultorea. - Lucilla Catania ha realizzato una nuova versione di Ondine, 2005, una serie di moduli parallelepipedi in marmo rosso di Verona, a pianta rettangolare e di forma irregolare con una superficie inclinata e ondulata. Gli elementi sono disposti orizzontalmente sul terreno in successione tale da creare uno spazio e un ritmo paralleli e autonomi rispetto a quello ambientale. Altri artisti hanno sistemato nel giardino opere recentemente realizzate, corrispondenti ai criteri della mostra e che si prestano particolarmente ad un dialogo con lo spazio della Villa. Nedda Guidi nel viale che conduce lateralmente alla Fontana dell´Organo ha sistemato il suo Pozzo, 2000, un´opera in terracotta fatta con elementi modulari, parallelepipedi curvi, combinabili per giustapposizione e sovrapposizione, a formare una figura geometricamente esatta, un cilindro o un anello che ha una valenza iconografica densa di rimandi mitici. Luigi Mainolfi presenta Solcavallo, 1998, una figura di animale fantastico realizzata con elementi metallici rettilinei di produzione industriale che appare come una scultura disegnata, un disegno tracciato in aria sopra la fontana della Rometta Giuseppe Spagnulo mostra sullo sfondo delle cascate della Fontana dell´Organo una Ruota, 1999, in acciaio forgiato, di cui lo spettatore percepisce la forza e la densità della materia e i segni provocati dalla lavorazione con il fuoco che lascia fenditure e lacerazioni nella struttura geometrica della composizione. Alla perfezione formale del cerchio si oppone l´instabilità degli incastri, l´equilibrio ambiguo dei moduli interni cubici che concorrono a definire attraverso lo spessore materico fatto di rotture, lacerazioni, aperture, l´intero della forma. La ´Sezione Profili´ nella Palazzina di Pirro Ligorio La mostra delle otto sculture nel giardino è accompagnata dalla ´Sezione Profili´, all´interno dell´appartamento vecchio nella palazzina di Pirro Logorio, in cui vengono presentati, attraverso una selezione di opere, gli aspetti più tipici della ricerca degli artisti soprattutto in relazione all´opera esposta nel giardino. Ne consegue un panorama articolato con circa sessanta opere attraverso le quali si possono approfondire i temi legati alla sperimentazione dei diversi materiali - dall´acciaio, alla terracotta, alla plastica, al ferro, alla lamiera zincata, al marmo - alla ricerca plastica, alle relazioni con lo spazio e la luce. .  
   
   
CURE SPECIALI PER PAZIENTI D’ECCEZIONE METODOLOGIE E STRUMENTAZIONI MESSE A PUNTO DAL CNR PER PREVENIRE O DIAGNOSTICARE IL DEGRADO DEI MONUMENTI.  
 
Roma, 15 giugno 2006 - Un malato speciale curato con un laser ad hoc. È l’Attis, statua bronzea di Donatello, l’ultimo capolavoro, dopo il David del Verrocchio, i Santi Quattro Coronati di Nanni Di Banco, tornato a risplendere a Firenze grazie all’utilizzo di strumenti laser messi a punto dall’Istituto di fisica applicata (Ifac), in grado di rimuovere le patine senza scalfire le finiture in ‘foglia d’oro’. E’ una delle tante tecnologie presentate oggi nel corso del Convegno: “Il Cnr e le strategie per la conservazione del Patrimonio Culturale” dedicato al centenario della nascita di Cesare Brandi, padre del moderno restauro al quale si deve un’importante svolta critica nell’approccio alle opere d’arte, svolta che è stata punto di partenza anche per il Cnr nel condurre ricerche innovative nel settore, con particolare attenzione ai materiali di cui sono composte le opere. Così per pulire i bronzi rinascimentali, l’Ifac ha realizzato apparecchiature laser calibrate per diverse tipologie di intervento su superfici metalliche e lapidee. “La novità di queste macchine”, spiega Salvatore Siano, ricercatore dell’Ifac, “consiste nell’ottimizzazione della durata degli impulsi, nella versatilità, compattezza e portatilità. Questi sistemi utilizzano fibre ottiche per la propagazione del fascio laser a differenza di altri, basati su bracci articolari, più disagevoli ad adoperarsi e meno versatili”. La macchina utilizzata sull’Attis è pertanto sostanzialmente diversa da quella realizzata per la Porta del Paradiso del Battistero di Firenze, opera del Ghiberti, su cui è attualmente in corso una pulitura laser estesa a quaranta formelle del fregio. Se il laser è adoperato con successo per ‘pulire’ i manufatti bronzei, all’elettrochimica è affidata la diagnosi del loro ‘stato di salute’. I monumenti ai Mille a Genova e a Bartolomeo Colleoni del Verrocchio a Venezia sono stati entrambi esaminati con una nuova metodologia elettrochimica. “L’uso di questa tecnica nel campo della conservazione dei metalli è sempre più frequente per valutare la corrodibilità, l’evoluzione dell’invecchiamento dei materiali e l’efficacia dei trattamenti di protezione”, spiega la ricercatrice Paola Letardi dell’Istituto di scienze marine (Ismar). Se si passa sul versante ‘pittorico’, le innovazioni presentate nel corso del convegno si basano tutte sulla non invasività e portatilità, caratteristiche che consentono agli operatori di effettuare indagini sul posto senza prelevare campioni. Si va dalla risonanza magnetica alla tecnologia acustica, quest’ultima brevettata dall’Istituto sperimentale di acustica (Ia), che permette di localizzare negli affreschi quei distacchi non visibili a occhio nudo. Lo strumento, utilizzato per gli affreschi della Casa del Vasari a Firenze, è in grado di restituire mappe dei distacchi, ossia immagini acustiche, senza entrare in contatto con il manufatto. “Le zone del dipinto murale con una buona adesione degli strati di intonaco al supporto”, spiega Paola Calicchia, “riflettono quasi completamente l’onda acustica, mentre quelle che hanno dei distacchi assorbono energia dall’onda per poter vibrare a specifiche frequenze dipendenti dalle caratteristiche dell’area distaccata e dell’onda incidente”. Altre apparecchiature svelano invece particolari nascosti in una tela. Come lo scanner per riflettografia infrarossa (Ir) sviluppato dall’Istituto di ottica applicata (Inoa) che sarebbe molto apprezzato anche da Dan Brown per una delle sue indagini. Il sofisticato strumento ha infatti permesso di visualizzare nella Vergine delle Rocce di Leonardo (National Gallery, Londra) un disegno diverso dalla versione dipinta. La scienza scongiura anche il rischio di imbattersi in falsi ‘d’autore’: lo spettrometro Xrf dell’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) è uno strumento portatile che consente l’analisi di pigmenti, metalli, vetri, ossidiane, contribuendo ad identificare materiali non coevi al manufatto. “L’apparecchiatura”, spiega Marco Ferretti, “ha un campo d’impiego e una sensibilità migliori di quelli di gran parte degli spettrometri portatili attualmente sul mercato. I limiti di rilevabilità misurati vanno da 50 a 300 parti per milione in funzione dell’elemento analizzato, con tempi di misura di soli 2 minuti”. L’inquinamento atmosferico, gli sbalzi e i cambiamenti climatici, dovuti al progresso civile, sono le nuove problematiche in cui si imbattono i conservatori. A farne le spese sono, ad esempio, le preziose vetrate della Sainte Chapelle a Parigi e delle Cattedrali di S. Urbain a Troyes e a Colonia, messe ‘a rischio’ dalla condensa di acqua, responsabile di crepe e fessurazioni. Per ostacolare il fenomeno è stato utilizzato il sensore ‘Dew Point’, messo a punto nell’ambito di un progetto europeo coordinato dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac), capace di rilevare direttamente la formazione di condensa e di lanciare, in tempo reale, un segnale d’allarme registrato da un computer. “Non esiste uno strumento simile in commercio” spiega Adriana Bernardi. “Il rilevamento della condensa veniva fino ad ora fatto in maniera indiretta con dati suscettibili di imprecisioni”. Campionatori invisibili e a risparmio energetico di tipo ‘Analyst’ dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Iia) monitorano e catturano le sostanze inquinanti all’interno dei musei, mentre il Progetto Europeo ‘Arca di Noè’, coordinato dall’Isac cerca di interpretare le variazioni del clima per prevedere nel futuro l’effetto dei cambiamenti sul patrimonio artistico. All’informatica è affidato il compito di elaborare e integrare dati relativi ai fattori ambientali, al degrado e alla storia conservativa del monumento come fanno Siinda e Arkis, sistemi applicati dal Cnr nella campagna di indagine sul Teatro romano di Aosta. Opportuni software hanno invece consentito ai ricercatori dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) di realizzare particolari indagini diagnostiche sulla Cattedrale di Troia e sul Teatro Petruzzelli di Bari. Parimenti gli studiosi dell’Itabc hanno potuto evidenziare, grazie al supporto informatico, i risultati virtuali del restauro e della valorizzazione del Bedestan a Nicosia, prima di avviarne il recupero. Il virtuale si fa largo anche nel Campo dei Miracoli, a Pisa, dove i ricercatori dell’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazione (Isti), sono impegnati con laser scanner sofisticati nella ricostruzione 3D delle architetture, per realizzare una banca dati interattiva che contenga informazioni di tipo storico- culturale , diagnostico e sullo stato di salute dei beni. .  
   
   
L’ULTIMO ROMANINO SACRO E PROFANO NELLE OPERE TARDE DI GIROLAMO ROMANINO BRESCIA, PINACOTECA TOSIO MARTINENGO, 21 GIUGNO - 8 OTTOBRE 2006  
 
 Brescia, 15 giugno 2006 - La mostra bresciana - un omaggio che la città di Brescia, per iniziativa di Comune di Brescia-settore Musei, Fondazione Cab, Banco di Brescia e Brescia Musei S. P. A. , rende al pittore cui ha dato i natali - ha come protagonista principale ed ospite d’eccezione la pala con la Vocazione di Pietro e Andrea, proveniente dalla chiesa di San Pietro apostolo di Modena. L’opera resterà in visione nella Pinacoteca Tosio Martinengo dal prossimo 21 giugno fino all’8 ottobre 2006. Accanto ad essa, nel salone della Pinacoteca bresciana sono presentate la pala di San Domenico (La Vergine incoronata dalla Trinità con San Domenico e altri santi), risalente al 1545-1548 circa, e la cosiddetta pala Avogadro (San Paolo fra i santi Girolamo, Giovanni Battista, Maddalena, Caterina e angeli), databile al 1549-1550. Opere, queste, determinanti per documentare il percorso pittorico degli ultimi anni di attività del Romanino, tuttora difficili da comprendere a pieno per la critica. Nella pala di San Domenico, così denominata perché originariamente decorava l’altare maggiore dell’omonima chiesa bresciana, si coglie la forte volontà di sperimentazione espressa dell’artista, che individua nella figura di San Domenico il fulcro di una composizione monumentale, dove meditazione, pietà, raccoglimento esprimono i diversi aspetti della religiosità del tempo. Nella pala Avogadro, che prende il nome dall’omonima cappella della chiesa di San Giuseppe a Brescia in cui fu originariamente custodita, la rigida simmetria delle figure tradisce il momento di crisi attraversato dal Romanino, contribuendo a meglio focalizzare dal punto di vista critico ed umano l’intera produzione del maestro. Sempre a Brescia si ritrova la più significativa testimonianza dell’attività tarda dell’artista, custodita fra i saloni di casa Bargnani, oggi Palazzo Lechi, in corso Magenta, dove si conservano gli affreschi eseguiti dal Romanino, probabilmente in collaborazione con Lattanzio Gambara. Una figura, quest’ultima, che certo non mancò stimolare, con il suo apporto classicistico, l’estro artistico dell’antiaccademico ed anticlassico Romanino. La partecipazione del giovane allievo è evidente anche nelle decorazioni che Romanino realizzò a fresco per gli ambienti di Palazzo Averoldi, in via Moretto, testimonianza fra le più significative della stagione manieristica di tema profano nell’Italia settentrionale. Temi giocosi e miti dell’antichità vengono resi con scioltezza di pennello e la ricerca di raffinati effetti plastici, fra baccanali, scene mitologiche, favole antiche che inseguono raffigurazioni di mesi e stagioni, talvolta frammentari ma determinanti per comprendere la poetica irriverente e insieme raffinata dell’ultimo Romanino, densa di ironia e di sottili notazioni psicologiche, e assolutamente refrattaria alla pedanteria di maniera. In mostra a Brescia: Girolamo Romanino, La vocazione di Pietro e Andrea, olio su tela, 1558 c. , 400x330 cm, Modena, chiesa di San Pietro apostolo Girolamo Romanino, San Paolo fra i santi Girolamo, Giovanni Battista, Maddalena, Caterina e angeli (Pala Avogadro), olio su tela, 1549-1550 c. , 421x278 cm, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo Girolamo Romanino, La Vergine incoronata dalla Trinità con San Domenico e i Santi Faustino e Giovita, Paolo, Tommaso d’Aquino, Pietro Martire, Antonino, Vincenzo Ferrer, Pietro (Pala di San Domenico), olio su tela, 1545-1548 c. , 439x301 cm, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo.  
   
   
CONCORSO DIESEL WALL ANNUNCIATI DALLA GIURIA INTERNAZIONALE I TRE VINCITORI DELL’EDIZIONE 2006 NICOLÒ PIACENTINO CON L’OPERA VINSANTO  
 
Milano, 15 giugno 2006 - La giuria internazionale del concorso Diesel Wall 2006, composta da Franz Ackermann (artista), Wilbert Das (direttore creativo Diesel), Eva Karcher (giornalista e art dealer), Paola Manfrin (Permanent Food, Mccann Erickson), Luca Stoppini (direttore artistico Vogue Italia), ha annunciato i tre vincitori della terza edizione del premio, selezionati tra le oltre 1. 300 opere ricevute provenienti da tutto il mondo. Si tratta di: Nicolò Piacentino con Vinsanto – Vi insanto, la prima opera ad essere installata sul muro di Milano dal 14 giugno 2006 all’inizio di settembre, su una superficie verticale di 360 mq accanto alle colonne di San Lorenzo in Via Pioppette. Sabrina Moi con in-Out, la seconda opera visibile sul muro di Milano da inizio settembre a fine ottobre. Hsin-hung Chou con The skin of this wall, l’opera che sarà installata dal 20 giugno a metà settembre sul muro di Berlino, situato in Orianenburgerstrasse, nello storico e centrale quartiere del Mitte. The skin of this wall salirà sul Diesel wall di Berlino dopo l’installazione, per oltre due mesi, dell’opera Poem di Steven Shearer, progetto satellite della quarta Biennale di Berlino da poco conclusa. In particolare, l’opera Vinsanto – Vi insanto mostra sui 360 mq del Diesel Wall di Milano l’immagine del Papa affacciato alla finestra di Piazza San Pietro durante l’Angelus domenicale. Come spiega l’artista, Nicolò Piacentino, “l’opera vuole creare un parallelismo tra la folla che tutte le domeniche anima Piazza San Pietro durante la celebrazione dell’Angelus e i tanti giovani che ogni sera si incontrano davanti alle Colonne di San Lorenzo nella piazza che ospita il Diesel Wall”. Una realtà molto diversa, attraversata in passato da forti problematiche sociali e oggi votata a luogo di divertimento. Nato nel 1985, Nicolò Piacentino si diploma al liceo classico e, dopo un periodo di studi in economia, decide di dedicarsi alla comunicazione visiva. Oggi lavora presso un’importante agenzia di pubblicità internazionale. Nato per avvicinare all’arte e alla creatività un numero sempre maggiore di giovani e per supportare nuovi talenti attraverso l’utilizzo di spazi urbani, il concorso Diesel Wall è giunto quest’anno alla sua terza edizione, caratterizzata da un unico contest internazionale per i muri di Milano e Berlino e da un’importante collaborazione con la Biennale di Berlino. Inoltre, il meglio del concorso Diesel Wall Italia delle due edizioni precedenti è stato raccolto e presentato per la prima volta nel book “This Wall is Yours”, che comprende un’ampia selezione delle oltre 2. 000 opere originali valutate dalla giuria nei primi due anni del premio, intervallate dai commenti di chi ha voluto e ideato il Diesel Wall, come Renzo Rosso e Wilbert Das, direttore creativo Diesel, ma anche dei membri delle due academy internazionali, tra cui nel 2004 Caroline Corbetta, Giusy Ferrè, Piero Golia, Hans Ulrich Obrist, e nel 2005 Joseph Grima, Helena Kontova, Jérôme Sans, Patrick Tuttofuoco. Per ciascuno dei sei vincitori è inoltre presente una short interview, che accompagna la presentazione dell’opera con il bozzetto originale, il progetto creativo, la fotografia reale e, per la prima volta, le immagini che ne svelano la realizzazione e l’installazione sul muro di Milano. .  
   
   
UN CONCERTO E UNA CONFERENZA IN OCCASIONE DELLA MOSTRA “DANIELE CRESPI. UN GRANDE PITTORE DEL SEICENTO LOMBARDO”  
 
Busto Arsizio, 15 giugno 2006 - In occasione della mostra “Daniele Crespi un grande pittore del Seicento lombardo”, in programma fino al 25 giugno a Palazzo Cicogna di Busto Arsizio, sono state organizzate due iniziative collaterali: Venerdì 16 giugno, alle ore 21, nella sala don Rossi di Palazzo Cicogna, il professor Andrea Spiriti, curatore della mostra, terrà una conferenza dal titolo, “Daniele Crespi e la Spagna”. Uno dei risultati più importanti che l’esposizione ha messo in luce è il legame esistente tra la pittura di Crespi con quella della grande stagione seicentesca spagnola. Il contatto diretto con Velàzquez a Milano nel 1629, i rapporti indiretti con Zurbaran, la tappa di studio di Jusepe de Ribera nel 1630 a Milano, le frequenti copie della Pietà del Prado, sono i momenti più eclatanti di questa dimostrazione dell’apertura pittorica europea di Daniele Crespi. Giovedì 22 giugno, alle ore 21, nella sala don Rossi di Palazzo Cicogna, si terrà il concerto dell’Ensemble Musica Incognita, formato da Vittoria Rosapane (violino), Anna Leoni (violino), Chiara Nicora (cembalo), Mario Angilella (viola da gamba). Il gruppo è specializzato nella ricerca filologica e nell’esecuzione di brani del Xvii e Xviii secolo. Il repertorio proposto si baserà su musiche di autori italiani contemporanei di Daniele Crespi. Il programma prevede pezzi di Claudio Monteverdi, Girolamo Frescobaldi, Biagio Marini, Tarquinio Merula, G. M. Bononcini e Marco Uccellini. La mostra “Daniele Crespi. Un grande pittore del Seicento lombardo”, documenta un appassionante viaggio lungo il suo intero percorso creativo, attraverso settanta opere di Daniele Crespi (dieci tavole, trentanove tele, due affreschi strappati, diciannove disegni) e otto dipinti di scuola, provenienti dai più importanti musei italiani, come la Pinacoteca di Brera, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano, la Pinacoteca Ambrosiana di Milano, la Galleria degli Uffizi di Firenze, e internazionali come il Louvre, il Prado, il Museo delle Belle Arti di Budapest. Organizzata dal Comune di Busto Arsizio, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Provincia di Varese e della Regione Lombardia, l’esposizione è curata da Andrea Spiriti dell’Università dell’Insubria. Si tratta della prima grande mostra monografica dedicata al pittore lombardo, dopo che le sue tele furono presentate in diverse occasioni espositive, come la grande mostra sul Seicento lombardo che si tenne a Palazzo Reale a Milano nel 1973. La mostra di Palazzo Cicogna ha un ideale collegamento con il territorio grazie a un itinerario che unisce i luoghi dove sono tuttora presenti opere del Crespi: le chiese di Milano (Certosa di Garegnano, Sant’alessandro, Santa Maria della Passione, Sant’eustorgio e San Vittore), di Pavia (Certosa) e di Novara (San Marco). .  
   
   
FORNI GALLERIA D’ARTE VEDUTE E VISIONI 22 GIUGNO – 28 LUGLIO 2006  
 
Milano, 15 giugno 2006 - Scorci metropolitani e scene campestri convivono con opere dall’atmosfera più sospesa; il sogno ed il racconto si alternano a riprese di vita vissuta in questa mostra collettiva che vede presenti artisti già affermati insieme ad alcune nuove proposte. Fernando Adam (Caracas, 1955) espone per la prima volta nella nostra sede presentando opere dall’atmosfera suggestiva ed irreale. Elementi appartenenti alla quotidianità (un paio di scarpe, vestiti o scale) emergono dal buio carichi di significati evocativi accompagnati da scritte che suggeriscono lontani ricordi. Anche i frutti, ritratti da Gianluca Corona (Milano, 1969), emergono dalla penombra di una stanza, illuminati da una luce calda ed avvolgente, che ne scopre i dettagli, e ne accarezza le superfici, mettendo in evidenza le asperità delle bucce o le increspature delle foglie. Predominano i toni caldi, dai gialli e gli arancio dei limoni e delle albicocche al rosso vivo delle fragole. Di diversa natura i personaggi scolpiti nel legno da Aron Demetz (Vipiteno, 1972), figure dall’aria ieratica ed introspettiva, e dallo sguardo silente ed impenetrabile. I soggetti prescelti appartengono alla vita di tutti i giorni, bambini o adolescenti, messi in posa, come davanti a una macchina fotografica; sono figure di grande eleganza e compostezza memore della scultura classica. Ritornano gli eccentrici personaggi di Abel Herrero (L’avana, 1971): famiglie del regno animale (orsi, pinguini, foche e giraffe) interpretano sulle tela, situazioni dell’uomo moderno, mettendone in luce vizi e virtù. Il tutto accompagnato da una grande ironia e dall’ammirevole dono di saper raccontare, attraverso una pittura essenziale, le “fiabe” dell’era moderna. Dalle periferie ai palazzi del centro, Giovanni La Cognata (Comiso 1954) esplora le città siciliane, in particolare la sua Comiso, svelando scorci nascosti ed inusuali. A farla da protagonista è sempre la luce violenta ed accecante di un sole estivo, che si posa inesorabile sul cemento dei palazzi e sull’erba e gli alberi della campagna circostante. La luce è la protagonista anche dei dipinti di Isabella Molard (Strasburgo, 1957), pittrice raffinata che ama creare nei suoi dipinti suggestivi giochi chiaroscurali. Protagonisti sono piccoli giardini ricolmi di fiori sottratti agli occhi della gente da alberi carichi di fronde o scorci del mare mediterraneo visto sullo sfondo di terrazze e viottoli di pietra. Il paesaggio urbano, questa volta quello delle metropoli, è il protagonista delle opere d’Alessandro Papetti (Milano, 1958), che osserva i boulevard parigini da un’automobile in corsa: i viali, i lampioni, i palazzi sembrano prendere vita, trascinati in un turbine di colore che conferisce una nuova identità ad ogni elemento. .  
   
   
AL VIA IL 18° GIRO D’ITALIA A VELA DAL MARINA CALA DE’ MEDICI  
 
Rosignano, 15 giugno 2006 – A distanza di un anno torna al porto Cala de’ Medici il Giro d’Italia a Vela, l’ormai affermata competizione velica italiana, per il 18° Giro. Attraccate in porto dallo scorso luglio e dopo l’impiego nella recente Presscup, regata dedicata alla stampa italiana, le barche G34 One Design del Giro spiegheranno nuovamente le vele per dare vita a una nuova gara attorno al periplo della nostra Penisola. 1. 385 miglia nautiche da percorrere in 21 tappe, toccando 12 comuni costieri in soli 30 giorni, e 14 equipaggi agguerriti pronti a conquistare il gradino più alto del podio. In collaborazione con l’equipe di Velitalia, il Comune di Rosignano e gli staff del Marina Cala de’ Medici e dello Yccm stanno curando gli ultimi dettagli per accogliere gli equipaggi e consentire di svolgere al meglio le tappe, e per creare una nuova occasione di promozione per il territorio. A Rosignano da martedì 20 a giovedì 22 giugno si affiancheranno eventi sportivi e spettacoli musicali: warm up, prima e seconda tappa del Giro la mattina, premiazioni ed esibizioni la sera, in Piazza del Mercato con gli organizzatori, i velisti e la cittadinanza. Novità di quest’anno sarà il Kantavela, karaoke aperto a cantanti, dilettanti e gente comune: martedì 20 la fase eliminatoria riservata a 25/30 concorrenti da giocare su due minuti di esecuzione del brano, e mercoledì 21 gara finale e premiazione, con i concorrenti che avranno superato la serata eliminatoria e che si esibiranno cantando il brano completo. Giurie delle serate Eliminatoria e Finale saranno il pubblico, con una valutazione mediante indice di gradimento, e una giuria istituzionale, che decreterà il vincitore mediante voto. I primi tre concorrenti premiati dalla classifica della serata finale saranno invitati alla serata conclusiva a Lignano (ultima tappa del Giro) e al termine del Giro d’Italia a Vela verrà realizzato un Cd con le migliori esecuzioni registrate dal vivo. Ed ancora, per i bambini e i ragazzi Marcello Turroni, in arte “Bimbo Bell”, animatore di professione, organizzerà giochi divertenti con premi e gadget per tutti i partecipanti. L’appuntamento per piccoli ed adulti è per il 20 e 21 giugno alle ore 21. 30: due ore di spettacolo all’insegna del divertimento e della buona musica, durante le quali si svolgeranno le premiazioni degli equipaggi primi di tappa e la vestizione della Maglia Rosa al 1° della classifica generale. “Organizzare il Giro d´Italia a Vela – dichiara Cino Ricci, ideatore del Giro – è una sfida continua al miglioramento e alla novità: nuove città di tappa, nuove difficoltà e percorsi per renderlo più allettante, nuovi eventi per coinvolgere quanto più possibile le città che tocchiamo nel nostro viaggio da ovest a est della Penisola. Eppure in un Giro a Vela le novità e l´interesse li fanno gli equipaggi. E quest’anno in acqua avremo anche l’equipaggio di Rosignano Marittimo”. Sostenuto e voluto dall’Amministrazione comunale di Rosignano, il Giro d’Italia a Vela sarà un appuntamento importante per l’intero territorio. “La scelta fatta lo scorso anno di accogliere il Giro d’Italia a Vela si rinnova anche quest’anno – sottolinea Dunia Del Seppia, Assessore all’Economia e Sviluppo ed alle Pari Opportunità del Comune di Rosignano –. La manifestazione è uno degli eventi più importanti del cartellone estivo, e si inserisce perfettamente nel percorso di valorizzazione dell’economia e delle potenzialità di sviluppo del nostro territorio”. “Ospitare manifestazioni veliche di rilevanza nazionale, qual è sicuramente il Giro d’Italia a Vela, è l’occasione per sottolineare ed esaltare con forza la tradizione nautica e sportiva del nostro territorio – afferma Alessandro Franchi, Assessore al Turismo, Cultura e Sport del Comune–. L’edizione numero diciotto del Giro vede impegnato l’equipaggio della città di Rosignano Marittimo che sarà, sono sicuro, il portabandiera in Italia della cultura e dello stile di vita del nostro territorio”. “Il calendario degli eventi e delle competizioni ospitate nel 2006 al Cala de’ Medici è molto ricco – afferma Maria Paoletti, General Manager di Cala de’ Medici – e il Giro d’Italia a Vela è sicuramente uno degli appuntamenti più attesi. Una conferma della rapida crescita della nostra struttura, che con manifestazioni di ampio respiro, dalla Rotta del Vino alla Cacciucco’s Cup, dalla Regata in rosa alla Presscup, da eventi di promozione delle tradizioni del territorio alle competizioni veliche di rilevanza nazionale, è in grado di coinvolgere e promuovere sempre di più il territorio”. .  
   
   
GOLF - EDOARDO MOLINARI ALL’U.S. OPEN, SECONDO MAJOR STAGIONALE: GIOCHERA’ NUOVAMENTE INSIEME A TIGER WOODS  
 
Milano, 15 giugno 2006 - Ancora un’esperienza fantastica per il dilettante azzurro Edoardo Molinari, che prende parte all’U. S. Open (15-18 giugno), il secondo major stagionale che si disputa sul percorso del Winged Foot Golf Club a Mamaroneck nello stato di New York. Molinari giocherà nuovamente, come era già accaduto nel Masters, insieme a Tiger Woods, al rientro dopo il periodo di stop dovuto alla scomparsa del padre. In terna il neozelandese Michael Campbell, campione uscente. A luglio Molinari disputerà anche l’Open Championship, dove si concluderà la sua eccellente carriera dilettantistica. Sul difficile tracciato del Winged Foot Golf Club, la rosa dei favoriti non è molto ampia, nel senso che si indicano come possibili vincitori soprattutto Phil Mickelson, Tiger Woods e Vijay Singh, ma è probabile che si assista a una gara piuttosto incerta e senza un punto di riferimento ben preciso, a parte forse Singh che sembra tornato di buona forma, impressione avallata dal successo di domenica scorsa nel Barclay Classic. Mickelson, dopo la doppia vittoria nel Bellsouth Classic e nel Masters, non ha offerto prestazioni di particolare rilievo, a parte un quarto posto nel Memorial Tournament senza peraltro mai essere in corsa per il titolo, mentre Woods non offre garanzie assolute causa la lunga assenza dal clima gara. Gli altri bigs appaiono piuttosto appannati: David Toms, Ernie Els, Retief Goosen, Jim Furyk Mike Weir e Davis Love Iii ultimamente non sono stati quasi mai tra i protagonisti, mentre Sergio Garcia è in crisi. Si è messo in evidenza Adam Scott, ma finora non ha mai dimostrato di avere il passo giusto per i major. Il montepremi è di 6. 250. 000 dollari. European Tour: Quattro Italiani Al St. Omer Open - Sul percorso dell’Aa St. Omer Golf Club a Lumbres, in Francia, si disputa l’Aa St. Omer Open (15-18 giugno), torneo in combinata tra European Tour e Challenge Tour, con un montepremi di 400. 000 euro, dei quali 66. 600 andranno al vincitore. In campo quattro italiani: Michele Reale, Marco Soffietti, Massimo Scarpa e Alessio Bruschi, che cerca conferme dopo il secondo posto in Danimarca. Tra i favoriti Toni Karjalainen, Alvaro Salto, Anthony Snobeck e Titch Moore. Challenge Tour In Finlandia - Alessandro Napoleoni, Andrea Basciu, Alessio Mastrioforti e Antonio Iurilli partecipano al Lexus Open (15-18 giugno), torneo del Challenge Tour che si svolge al Larvik Golf Club di Larvik in Norvegia. Il montepremi è di 120. 000 dei quali 19. 200 gratificheranno il vincitore. Alps Tour: Memorial Olivier Barras - Molto numeroso il gruppo degli italiani che prende parte al Memorial Olivier Barras (16-18 giugno, 54 buche), gara dell’Alps Tour in programma al Golf Club Crans sur Sierre in Svizzera. Tra gli altri vi saranno Emmanuele Lattanzi, Andrea Maestroni, Andrea Zanini, Marco Bernardini, Massimo Florioli, Massimiliano Secci e il dilettante Cristiano Terragni. Il montepremi è di 35. 000 euro. Seniors Tour: Wales Open - Giuseppe Calì sarà l’unico italiano in campo nel Wales Seniors Open (16-18 giugno, 54 buche), riservato agli “over 50” sul tracciato del Vale Hotel Golf a Hensol, in Galles. Tra i possibili protagonisti gli scozzesi Sam Torrance, e John Chillas, gli inglesi Carl Mason e David J. Russell, l’irlandese Eamonn Darcy. Il montepremi è di 730. 000 euro. Il Campionato Nazionale Cadetti/cadette Cambia Sede - Il Campionato Nazionale Cadetti/trofeo Giovanni Alberto Agnelli, e il Campionato Nazionale Cadette si disputeranno sul percorso del Golf Club I Roveri e non su quello del Golf Club Sestrieres, come originariamente in calendario. Rimane invariata la data, dal 18 al 21 luglio. .  
   
   
TAN PORTA FORTUNA A LARS  
 
Livorno, 15 giugno 2006 - La Xlii edizione del Trofeo Benetti è stata una grande festa della Vela Internazionale ed è stato l’esordio migliore per il fuoriclasse brasiliano Lars Grael. Il velista, pluri-medaglia olimpica, ha trionfato nel mare della Versilia in una delle edizioni della prestigiosa regata della classe Star, che ha visto in acqua la presenza di grandissimi campioni della vela mondiale; da Enrico Chieffi (campione mondiale Star 1996) a Gastào Brun (2volte campione mondiale della classe Soling), a Albino Fravezzi (pluri-campione europeo) senza dimenticare i grandissimi velisti quali Santoni, Simeone, Zimmermann, Pascolato e Reollenbleg. Emozionante fin dal primo giorno il testa a testa con Diego Negri, il campione delle Fiamme Gialle e probabile olimpionico a Pechino 2008, che si è concluso a favore del velista brasiliano probabilmente grazie ad una maggiore esperienza. Lars è riuscito a conquistare la vittoria nell’ultima prova regatando in modo perfetto. Alcuni esponenti dello Staff del Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno hanno incontrato Lars Grael (skipper di Ideaargo) ed Antonio Spinelli (responsabile del progetto Ideaargo) proprio a Viareggio durante la Conferenza stampa di presentazione del Trofeo Benetti (vedi foto su sito www. Trofeoaccademianavale. Com), Lars è una persona fantastica, un grande campione per un grande progetto. .  
   
   
ELBA-CANOTTAGGIO/VELA: L’ARMO ROSA DEL CVMM VINCE A MARCIANA MARINA. OPTIMIST ELBANI A FIRENZE E AL MUGELLO  
 
 Marciana Marina, 15 giugno 2006 – Il fine settimana appena trascorso ha visto gli atleti portacolori del Circolo della Vela Marciana Marina impegnati su vari fronti: nella vela giovanile a Firenze e nel Mugello e nel Campionato Elbano di canottaggio 2006. Sabato i giovani timonieri Tommaso Marzocchini e Sandro Mazzei hanno regatato a Firenze nel Ix Trofeo Orsa Maggiore-coppa Piercarlo Ruffilli, raduno per i velisti nati prima del 1997 sull’Arno in cui sono state disputate due prove su percorso a bastone proprio sotto il noto Ponte Vecchio. In gara oltre ai marinesi anche i timonieri in erba del Centro Velico Elbano di Rio Marina, del Circolo Velico Porto Azzurro, del Circolo Velico Talamone e del Circolo Nautico Mugello. Eccellente come sempre l’organizzazione tecnica curata dalla Società Canottieri Firenze e importante il patrocinio della manifestazione da parte del Comitato Provinciale Coni Firenze, la Regione Toscana e il Comune di Firenze. Miglior regatante è risultato Enea Gambelunghe del C. V. Porto Azzurro seguito nell’ordine da Benedetta Arrighi del C. V. Elbano e da Tommaso Marzocchini del C. V. M. M. In questa occasione è stato anche presentato, e tutti i partecipanti hanno potuto salire a bordo per la prova in acqua, la nuova deriva della Federazione Italiana Vela 555. Nella giornata di domenica i giovani velisti della classe Optimist si sono invece ritrovati sul campo di regata del Circolo Nautico Mugello sul lago di Bilancino per la Regata Zonale aperta a Cadetti e Juniores: sono state disputate regolarmente due prove con vento di nord est. Fra i ragazzi nati nel 1997 il primo è risultato Lorenzo Micheli del C. N. Livorno, nella divisione Cadetti la riese Susanna Albanesi del C. V. Elbano e nella divisione Juniores Lapo Savorani del C. V. Telamone. Il marinese Tommaso Marzocchini ha concluso al sesto posto della classifica finale. Il Circolo della Vela di Marciana Marina si è anche aggiudicato una vela Optimist sorteggiata fra tutti i partecipanti e messa in palio dalla Tau di Firenze. Sempre nella giornata di domenica è iniziato a Marciana Marina il Campionato Elbano di Canottaggio: vittoria in rosa dell’armo portacolori del C. V. M. M. Circolo organizzatore della manifestazione che apre la stagione remiera elbana del 2006. L’equipaggio marinese, composto da da Jessica Braschi/timoniere, Veronica Cardella, Alice Di Filippo, Claudia Murzi ed Edissa Segnino, ha preceduto in classifica quello dell’Associazione Sportiva La Guardiola di Procchio e quello di Porto Azzurro che hanno conquistato rispettivamente il secondo e il terzo posto. L’appuntamento con la seconda prova è ora fissato per il prossimo 25 giugno a Rio Marina. L’attività del Circolo della Vela Marciana Marina, con il coordinamento di Gaudenzio Coltelli di Sea Kayak Italy, continua la prossima settimana con la nona edizione della Elba Mare Marathon, il periplo della maggiore isola dell’arcipelago toscano (60 miglia) in kayak da mare. È Prevista la partecipazione di oltre un centinaio di appassionati che oltre al classico programma della navigazione intorno all’isola potrà scoprire l’sola nei suoi aspetti naturalistici, culturali e gastronomici. L’appuntamento è fissato per i giorni 17-24 giugno 2006. = .  
   
   
NUOTO, CSI: GIUGNO, TEMPO DI FINALI  
 
Milano, 15 giugno 2006 - Sono alle porte le finali di due importanti campionati targati Centro Sportivo Italiano: il Gran Premio nazionale di Nuoto e quello di Ginnastica Artistica e Ritmica. Appuntamento a Chianciano Terme (Si), dal 15 al 18 giugno 2006 Si svolgeranno a Chianciano Terme (Si) le finali dei Gran Premi nazionali di Nuoto e di Ginnastica Artistica e Ritmica, giunti quest’anno alla quarta edizione. Appuntamento dal 15 al 18 giugno 2006 per il nuoto e dal 16 al 18 giugno per la ginnastica artistica e ritmica. Per quanto riguarda il nuoto, alle finali saranno presenti più di 350 atleti di ogni età, provenienti da tutta Italia. Le città maggiormente rappresentate sono Roma, Bergamo, Pistoia, Prato, Ferrara, Como e Reggio Emilia. Atleta più giovane in acqua sarà Alice Pellegrini (classe ’97), il suo collega più anziano Giancarlo Toccafondi (’46). Numeri importanti anche per la ginnastica Artistica, con 248 atleti in rappresentanza dei comitati di Napoli, Bologna, Reggio Emilia, Ravenna, Roma, Trapani, Chiavari e Livorno. Per la ginnastica Ritmica gareggeranno 28 atleti di Reggio Emilia, Livorno, Ravenna e Chiavari. Atleti più giovani e più anziani per la ginnastica artistica: Alessia Nevano (classe ’00) e Laura Martignano (classe ’83). Per la ginnastica ritmica; Valentina Serri (classe ’98) e Jouravleva Galina (’72). Le finali di nuoto e ginnastica sono tra gli appuntamenti più importanti della stagione targata Csi, i cui numeri parlano da soli: 850. 000 atleti, 13. 000 Società sportive, 42. 000 Squadre, 72 discipline sportive praticate, 8. 000 tornei e 300. 000 gare all´anno. .  
   
   
ATLETI PER HOBBY CON UN’ATTENZIONE DA CAMPIONI INIZIA LA BELLA STAGIONE, ANCHE I PIÙ SEDENTARI RISCOPRONO IL PIACERE DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA. ALCUNI SUGGERIMENTI IN TEMA DI PREVENZIONE.  
 
Milano, 15 giugno 2006 - Mesi di inattività, serate passate in poltrona, pomeriggi d’ozio, poi l’estate porta la trasformazione: con i primi caldi l’italiano cade vittima di quella che è stata battezzata la “sindrome dell’atleta estivo”. È quanto ci segnalano le stime Istat, secondo le quali soltanto il 9,4% degli italiani pratica regolarmente l’attività fisica, mentre il 18% si cimenta saltuariamente e il 72,5% mai, salvo poi lanciarsi in qualche improbabile performance nei weekend più invitanti. Dal punto di vista della salute, sono proprio gli sportivi dilettanti e improvvisati a correre i maggiori rischi. Sia perché si sottopongono spesso a sforzi eccessivi senza un adeguato allenamento sia perché, presi dall’entusiasmo, tendono a dimenticarsi di alcune buone regole di comportamento (per esempio alimentazione, pianificazione dell’attività), di sicurezza (abbigliamento, precauzioni ambientali, scelta della fascia oraria) e soprattutto di prevenzione. Praticare uno sport estivo, inoltre, rappresenta un’opportunità per verificare il proprio stato vaccinale, come è emerso nel corso di “Sport & Rischi”, la serie di convention sponsorizzate dal Coni Comitato Provinciale Milano in collaborazione con Glaxosmithkline svoltasi recentemente a Firenze, Reggio Calabria e Lecce. Fondamentale è la protezione, che può essere garantita dalle rispettive vaccinazioni, contro il tetano e l’epatite B. Per quanto riguarda quest’ultima è importante sottolineare che il virus responsabile, l’Hbv, è particolarmente resistente nell’ambiente e trova nelle ferite, che rappresentano un possibile rischio della quasi totalità degli sport, un’importante porta di ingresso. Uno studio sugli studenti universitari americani (Tobe et al. , Arch Intern Med 2000; 160:2541–2555), per esempio, ha dimostrato che l’incidenza di questa infezione era del 20% in chi giocava in una squadra di football rispetto all’1,8% di chi non praticava tale attività. Si aggiungono altre due considerazioni. In primo luogo l’esercizio fisico influenza l’efficienza del sistema immunitario: se viene svolto con moderazione e costanza favorisce un aumento delle difese, mentre tende a deprimerle in caso di un impegno eccessivo o di stress psicofisici, per esempio in concomitanza di una competizione. L’altro aspetto da tenere presente per chi approfitta delle vacanze per fare sport, è una scrupolosa informazione sulle infezioni presenti nel luogo di villeggiatura. Tra queste merita un richiamo l’epatite A, trasmessa per lo più da alimenti e acqua contaminati, contro la quale è possibile una prevenzione efficace con un vaccino disponibile anche combinato con l’epatite B. .