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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Giugno 2006
FORUM EUROPEO SULLE NEUROSCIENZE, VIENNA: TERAPIA CON CELLULE STAMINALI E RIPARAZIONE DEL MIDOLLO SPINALE  
 
 Bruxelles, 26 giugno 2006 - Il 5° Forum europeo sulle neuroscienze, organizzato dalla "Federation of European Neuroscience Societies", si terrà dall´8 al 12 luglio 2006 a Vienna (Austria) e permetterà di dibattere i più recenti sviluppi della ricerca sul cervello in tutto il mondo. A ospitare il Fens 2006 sono l´"Austrian Neuroscience Association" e la "German Neuroscience Society". Parteciperanno alla manifestazione oltre 5 000 delegati internazionali che analizzeranno gli avanzamenti nei seguenti settori: sviluppo e apprendimento del cervello; terapia con cellule staminali e riparazione del midollo spinale; memoria, riconoscimento, linguaggio, udito, vista e percezione; depressione, stress e ormoni. Http://fens2006. Neurosciences. Asso. Fr/index. Html .  
   
   
NUOVE FRONTIERE NELLA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA: ARRIVA IN ITALIA UNA NUOVA GENERAZIONE DI TAC A DOPPIA SORGENTE RADIOGENA. UNICA AL MONDO, LA TAC “DUAL SOURCE” SEGNA UNA NUOVA ERA NELL’IMAGING MEDICALE: NIENTE PIÙ FARMACI BETA BLOCCANTI, IDEALE PER I PAZIENTI CARDIOPATICI IN FASE ACUTA PRIMA DELL’ESAME.  
 
Milano, 26 giugno 2006 – E’partita il 23 giugno in Italia una nuova era nella diagnostica per immagini: Siemens presenta al Congresso di radiologia Sirm la prima e unica Tac a doppia sorgente radiogena, capace di rappresentare il cuore in tutti i suoi dettagli utilizzando fino al 50% di radiazioni in meno rispetto ad una Tac tradizionale. Sarà la Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico di Milano il primo sito a poter utilizzare questa innovativa tecnologia - denominata Somatom Definition - già ordinata anche dall’Ospedale Niguarda Ca’ Granda. Con questa tecnologia Siemens rivoluziona la diagnostica per immagini, assicurando particolari benefici per i pazienti cardiopatici. Costituendo una nuova generazione di sistemi Ct (computed tomography), questa Tac pone nuovi standard diagnostici. Somatom Definition è infatti l’unica tecnologia in grado di fotografare il cuore e le coronarie a qualsiasi frequenza cardiaca mentre con le apparecchiature tradizionali è spesso necessario somministrare farmaci per rallentare le pulsazioni. Il sistema consente anche di identificare e caratterizzare con maggiore precisione la presenza di placche aterosclerotiche coronariche, principale causa di patologia cardiaca. Questa innovativa tecnologia è lo strumento ideale anche per diagnosi complete e dettagliate nell’imaging d’emergenza di pronto soccorso, perché consente di studiare pazienti politraumatizzati o in fase acuta. “Nel paziente con dolore toracico acuto – spiega il dott. Pietro Biondetti, Primario di Radiologia della Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – con un singolo esame della durata di pochi secondi possiamo ottenere informazioni determinanti sulle principali cause, potenzialmente mortali, di tale dolore, mi riferisco a patologia coronarica, embolia polmonare e patologia acuta aorta toracica”. Non sono legate esclusivamente allo studio del cuore le innumerevoli applicazioni di questa Tac, come sottolinea ancora il dott. Biondetti: “l’elevatissima velocità di acquisizione ci permette, ad esempio, di eseguire esami a pazienti pediatrici o non collaboranti riducendo drasticamente il numero di anestesie e sedazioni. In particolare i bambini, maggiormente radio sensibili, sono avvantaggiati dalla riduzione della dose per esame ottenibile con questa Tac”. Somatom Definition possiede funzionalità non disponibili nei tradizionali sistemi Ct che porteranno a nuove possibilità nella ricerca clinica, come spiega il Dott. Angelo Vanzulli, Primario di Radiologia Ospedale Niguarda Ca’ Granda: ”questa tecnologia consente di effettuare esami sempre più specifici e approfonditi grazie all’utilizzo combinato delle due sorgenti radiogene, operanti con raggi x di qualità diversa, in grado di agire indipendentemente l’una dall’altra. La doppia sorgente consente ad esempio di differenziare, caratterizzare, isolare e distinguere con maggiore precisione ossa, tessuti e fluidi. Tale possibilità permetterà, ad esempio di caratterizzare con maggior accuratezza le placche coronarie, valutando la stabilità delle stesse o il pericolo di una successiva trombosi del vaso coinvolto”. Somatom Definition è il sistema Ct più veloce esistente sul mercato, utilizzando due sorgenti radiogene e due detettori contemporaneamente. Grazie ad una velocità di 0,33 secondi per rotazione, le immagini cardiache possono essere ottenute con una risoluzione temporale di 83 millisecondi, indipendentemente dalla frequenza cardiaca, mantenendosi perfettamente nitide e prive di artefatti da movimento. Anche le dimensioni di Somatom Definition sono state pensate per un maggiore comfort dei pazienti: con i suoi 78 cm di diametro e 200 cm di scansione longitudinale, questa Tac consente di visualizzare l’intero corpo in minor tempo e facilita l’esame anche di pazienti intubati e dei pazienti obesi. La stretta collaborazione fra Siemens e le principali strutture ospedaliere di tutto il mondo garantisce la completa conformità di Somatom Definition alle esigenze cliniche odierne ma anche di domani. “Questa tecnologia rappresenta la prima di una nuova generazione di Tac che aprirà nuove e finora inimmaginabili prospettive applicative…. ” conclude il Dott. Vanzulli. “L’impegno di Siemens si concentra nella creazione di prodotti innovativi, in grado di ridisegnare il futuro dell’assistenza sanitaria. Le Tac di Milano sono fra le prime 40 installazioni al mondo, a conferma dell’avanguardia italiana in questo settore. Con questa nuova tecnologia ampliamo lo spettro delle indagini che si possono effettuare con una Tac confermandoci come punto di riferimento per tutto il mercato” ha dichiarato Federico Golla, Direttore della Divisione Medical Solutions di Siemens Italia. .  
   
   
IL MINISTRO DELLA SALUTE LIVIA TURCO, IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA “GIORNATA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE E LA CURA DELL’INCONTINENZA URINARIA” HA INVIATO UN MESSAGGIO DI SALUTO AL PRESIDENTE DELLA FINCO, FRANCESCO DIOMEDE. DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL MESSAGGIO.  
 
Roma, 26 giugno 2006 - “Illustre Presidente, avrei voluto essere con voi, oggi, a Milano, per la conferenza stampa di presentazione della Giornata nazionale per la prevenzione e cura della incontinenza urinaria, ma improrogabili impegni legati alla mia responsabilità di Governo mi impediscono di essere presente. I temi che ponete alla attenzione della opinione pubblica e che caratterizzano il vostro lavoro quotidiano sono rilevanti, a conferma, una volta di più, del ruolo insostituibile che le organizzazioni di tutela svolgono, quotidianamente, per far emergere carenze, questioni problematiche, aree di disagio. La particolarità della esperienza e del punto di vista espressi dai malati, o dai loro familiari, rende il loro approccio estremamente prezioso e il contributo assicurato alla conoscenza della efficacia del nostro sistema di assistenza pressoché insostituibile. So bene che di incontinenza si parla poco, e comunque meno di quanto sarebbe necessario, e non sempre in maniera appropriata. So anche che si tratta di un problema in qualche misura emblematico e rappresentativo di altre questioni, più generali, che sono davanti a noi e attendono di essere affrontate con misure concrete. Spesso chi si misura con un problema di incontinenza impiega degli anni per rendersi conto effettivamente della cosa, non sempre riesce ad ottenere diagnosi e trattamento adeguato in tempi stretti, altrettanto spesso fa i conti con la sottovalutazione dei sintomi o si rassegna a convivere con una diversa qualità della vita. Se a tutto questo aggiungiamo che interveniamo assai poco in chiave preventiva e non utilizziamo al meglio, e al momento giusto, la prevenzione, il quadro che ne risulta mostra, in tutta evidenza, quali possono essere le nostre priorità di azione. A cominciare da una diversa attenzione per l’esistenza, sul territorio, di centri specialistici in grado non solo di riconoscere tempestivamente i sintomi, ma soprattutto di assicurare le soluzioni più appropriate, orientando il paziente tra la molteplicità di risposte che la scienza e l’innovazione tecnologica mettono a sua disposizione. Queste ragioni rendono conto, da sole, della utilità di dedicare una Giornata alla sensibilizzazione della opinione pubblica su questi temi e favorire la convergenza degli addetti ai lavori sulle misure di maggior rilievo da assumere prioritariamente. L’informazione, ai diversi livelli, rappresenta una delle leve a nostra disposizione per migliorare l’efficacia e l’efficienza del nostro Ssn, orientandolo sempre di più e meglio ai cittadini. Le questioni che ponete alla nostra attenzione oggi, insieme ad altre, richiederanno passione, determinazione, creatività, innovazione, fermezza. E avranno bisogno dell’impegno e della partecipazione di tutti, operatori e cittadini in testa, come d’altronde testimoniate Voi stessi con la tavola rotonda di oggi, che vi vede insieme con un obiettivo comune. Sono fermamente convinta che la necessità di cogliere per intero, nella loro complessità, sfide così importanti avrà bisogno di poter contare su alleanze solide, sul lavoro comune, sulla consapevolezza che l’obiettivo è alla nostra portata e che servono risposte concrete e misurabili a problemi concreti. E’ con questo spirito che Vi auguro buon lavoro e il miglior successo per la Giornata da Voi promossa, ringraziandovi in maniera non formale per l’impegno quotidiano nella tutela dei diritti che con tanta consapevolezza e generosità mettete a disposizione del Paese. ” .  
   
   
CEFALEA A GRAPPOLO, RARA, DOLOROSA E DIFFICILMENTE DIAGNOSTICABILE DA MOLTI È DEFINITA “CEFALEA DA SUICIDIO” PER L’INTENSITÀ E L’INSOPPORTABILITÀ DELLA SOFFERENZA GIORNATA DI STUDIO PRESSO LA DIVISIONE GROTTAFERRATA A ROMA IL 24 GIUGNO 2006  
 
Roma, 26 giugno 2006 - La cefalea a grappolo è una delle cefalee più dolorose, tanto da essere definita da molti “cefalea da suicidio”. Fortunatamente è abbastanza rara: colpisce l’1% della popolazione e prevalentemente i maschi. Può colpire tutte le età ma è più frequente tra l’adolescenza e la mezza età. In particolare, ogni anno vengono diagnosticati all’incirca 10 nuovi casi su 100. 000 abitanti (4 nuovi casi su 100. 000 per le donne e 15,6 nuovi casi su 100. 000 per gli uomini). Generalmente insorge nella terza decade di vita, sia per gli uomini sia per le donne. Come per l’emicrania, questo disturbo tende a ridursi dopo i 50 anni, fino a sparire quasi del tutto dopo i 70. Tuttavia sono stati segnalati casi di persistenza della cefalea a grappolo fin oltre gli 80 anni e recentemente casi ad esordio a 83, 89 e 91 anni; in questi casi è però sempre necessario ipotizzare una origine secondaria del disturbo. Dall’analisi epidemiologica della cefalea a grappolo è stato possibile identificare alcune caratteristiche socio-comportamentali comuni tra i pazienti: molti sono forti fumatori (85%) e consumatori di alcolici e di caffè in quantità maggiore rispetto alle popolazioni di controllo, inoltre molti pazienti lavorano come turnisti. È da segnalare che spesso il primo attacco di cefalea si manifesta in conseguenza di un trauma cranico, un intervento maxillofacciale, odontoiatrico o oftalmologico. Esistono anche delle caratteristiche fisiche comuni alla maggior parte dei pazienti: i maschi sono alti, con gli occhi chiari e con una facies leonina, manifesterebbero inoltre una certa predisposizione al comando; le donne hanno aspetto ed abitudini di vita mascolini. Tali caratteristiche comuni non rientrano nei criteri diagnostici e rappresentano più una curiosità o uno spunto di speculazione fisiopatologica che non un parametro clinicamente significativo. Il quadro che emerge è quello di un problema il cui inquadramento diagnostico e terapeutico è quasi completamente sconosciuto a figure professionali prive di competenze specialistiche. La cefalea a grappolo costituisce, nel complesso, una patologia “sommersa”. Alle origini di questa situazione c’è soprattutto la mancanza di una formazione medica specifica sul problema. Da qui la necessità di migliorare il livello di conoscenza medica di base ed educare il paziente attraverso la diffusione di informazioni di qualità, per favorire una diagnosi precoce e la prescrizione in tempi rapidi di un trattamento appropriato. Il convegno su “La cefalea a grappolo”, che l’Ini, Istituto Neurotraumatologico Italiano, ha voluto organizzare presso la propria Divisione di Grottaferrata sabato 24 giugno 2006 con inizio alle ore 9,00, si rivolge, quindi, ai medici di base e a tutti quegli specialisti che hanno in cura pazienti affetti da cefalea a grappolo (neurologi, otorinolaringoiatri, oculisti, ortopedici, fisiatri, anestesisti specializzati nella terapia del dolore). Il seminario ha lo scopo di presentare tutte le più recenti acquisizioni relative alla cefalea a grappolo traducendole in consigli pratici per una corretta diagnosi, gestione clinica e terapia della patologia. L’obiettivo del corso è quello di migliorare le conoscenze specifiche e più in generale il livello di consapevolezza degli operatori sanitari sulla cefalea a grappolo ed implementare così la tempestività e l’appropriatezza dell’intervento medico. Una interessante osservazione epidemiologica, si legge nelle relazioni che sono state presentate al convegno, è che i parenti di primo grado di pazienti con cefalea a grappolo hanno un rischio 5-18 volte più alto della popolazione generale di manifestare la malattia: quando fu rilevata, tale evidenza fece ipotizzare che la malattia potesse avere una base genetica. Il dolore è unilaterale, di tipo trafittivo, di notevole intensità, localizzato nella regione orbitaria con irradiazione verso le regioni temporali o frontali (sindrome superiore) o, più raramente, verso la parte inferiore del viso (sindrome inferiore). La durata delle crisi è compresa tra i 15 e 180 minuti e la sintomatologia dolorosa si accompagna ad una serie di sintomi neurovegetativi locali quali: iniezione congiuntivale, lacrimazione, edema palpebrale, miosi, ptosi palpebrale, ostruzione nasale, rinorrea, sudorazione facciale e frontale. Tipicamente i pazienti, durante la crisi, presentano agitazione e irrequietezza motoria. Nella sua forma più tipica la cefalea a grappolo presenta un andamento episodico. Si distingue quindi una fase attiva con attacchi a frequenza compresa tra uno ogni due giorni a otto al giorno per un periodo che, nella maggior parte dei casi, si protrae da due settimane a tre mesi e tende a ripresentarsi due volte all’anno con periodi intervallati caratterizzati da totale assenza delle crisi (fase inattiva). La forma cronica di cefalea a grappolo, più rara, è contraddistinta da assenza di fasi di remissione per un anno o più o da remissioni di durata inferiore alle due settimane. Tale andamento temporale della cefalea a grappolo può presentarsi fin dall’esordio della sintomatologia o rappresentare l’evoluzione nel tempo di una forma episodica. Il tempo medio per formulare la diagnosi, si sottolinea in una relazione, varia tra i 3 anni dell’Olanda ai circa 7 di Usa, Regno Unito e Italia. Sebbene in Inghilterra i dati suggeriscono un netto miglioramento nella tempestività della diagnosi dagli anni Sessanta (tempo medio alla diagnosi 22 anni) agli anni Novanta (tempo medio alla diagnosi meno di 3 anni) il ritardo diagnostico sembra comunque inaccettabile. I dati ottenuti presso il Centro per la diagnosi e cura delle cefalee della Divisione Ini di Grottaferrata indicano che solo il 10% dei pazienti riceve la diagnosi al primo attacco di cefalea a grappolo e che solo il 35% dei pazienti riceve la diagnosi corretta entro 3 anni dall’esordio. Se tale è il ritardo diagnostico è facile ipotizzare che in un dato momento temporale, la maggior parte dei pazienti affetti da cefalea a grappolo non ha diagnosi. Questo timore è stato recentemente confermato in uno studio epidemiologico italiano condotto a Parma, in cui solo il 38% dei pazienti con cefalea a grappolo identificati dai ricercatori aveva già ricevuto la diagnosi corretta (per tutti effettuata da specialisti neurologi). Quali sono i motivi del ritardo diagnostico? E’ colpa del paziente che non va dal medico o è colpa del medico che non la diagnostica? I dati del Centro per la diagnosi e cura delle cefalee indicano che il 70% dei pazienti consulta un medico al primo attacco e che il 95% lo fa al secondo attacco. L’88% si rivolge al medico di medicina generale e il 10% va da un dentista. Pertanto la prima ipotesi è da scartare. I pazienti vanno tempestivamente dal medico. Anzi, tutti i dati sono concordi, indipendentemente dalla nazione in cui sono stati rilevati, che negli anni che intercorrono tra l’esordio e la diagnosi, il paziente comincia un pellegrinaggio tra studi medici. In Italia, come nei paesi anglosassoni, ogni paziente viene visitato di media da tre medici prima di ricevere la diagnosi. Gli specialisti più consultati in Italia sono gli otorinolaringoiatri (47%), i dentisti (37%), gli operatori di medicine alternative (28%), gli oculisti (16%) e, incredibilemente, gli allergologi (14%). In questo girovagare tra specialisti i pazienti ricevono spesso etichette diagnostiche errate e, conseguenzialmente procedure terapeutiche inutili, spesso invasive (in Inghilterra la metà dei pazienti con cefalea a grappolo che va da un dentista o da un otorino, subisce un intervento chirurgico quali estrazioni dentarie, correzione di deviazione del setto nasale, ecc. ). In Italia il 62% dei pazienti riferisce di avere ricevuto una diagnosi errata, il 16% riferisce di averne ricevuta più di una (negli Usa la media è di 3,9 diagnosi ricevute prima di quella corretta). Chi fa la diagnosi corretta? In Italia, nell’88% dei casi la diagnosi viene fatta da specialisti neurologi, per la maggior parte operativi presso un centro cefalee (60%) e solo il 4% delle diagnosi viene fatta dal medico di medicina generale, percentuale più bassa delle auto-diagnosi (6%). Nel Regno Unito la percentuale di diagnosi fatte dal medico di medicina generale è più alta (20% vs. 60% effettuate da neurologi) e in crescente aumento nel corso dei decenni, probabilmente a seguito di interventi di formazione mirati. In questo paese il 13% arriva ad una auto-diagnosi, prevalentemente attraverso documentazione reperita sul web, a testimonianza della semplicità della diagnosi e dello straordinario potenziale educativo delle campagne di informazione. Con queste premesse, conclude una relazione, il pragmatismo britannico ha portato al convincimento che aldilà dei programmi di formazione sui medici di base e altre figure professionali, il modo più rapido per migliorare l’efficienza della sanità in relazione alla cefalea a grappolo è inviare tutti i casi dubbi al neurologo. .  
   
   
COME SI PARLA DI TUMORI NEI MEDIA? LE RASSICURAZIONI DALLA RICERCA, I RICHIAMI ALLA PREVENZIONE, I DRAMMI PRIVATI  
 
Roma, 26 giugno 2006 - Il tumore è la malattia più temuta dagli italiani (67,5%). La televisione e i giornali sono le fonti di informazione sanitaria non professionali a cui i cittadini con più frequenza fanno riferimento. Entrambi i media evidenziano una capacità di impatto sui comportamenti non indifferente: gli italiani, dal 15 al 18% hanno concretamente modificato atteggiamento a seguito dell’acquisizione di informazioni sulla salute apprese dalla carta stampata e dalla tv. L’analisi del contenuto dei quotidiani (La Repubblica e Corriere della Sera) si è concentrata sul 65,2% degli articoli selezionati sulla base della ricorrenza di una parola-chiave legata all’oncologia. Si tratta infatti della quota di articoli in cui le patologie oncologiche vengono menzionate in modo pertinente a fronte di un 34,8% in cui i riferimenti sono incidentali o metaforici. Risultano quindi non irrilevanti gli articoli in cui la parola tumore viene usata per il suo potere evocativo, contribuendo indirettamente ad alimentare l’ansia sull’argomento. Il tema centrale degli articoli riguarda le prospettive e le applicazioni innovative della ricerca (29% dei casi), i fattori di rischio e di prevenzione (21,4%), le storie di vita (16,1%). Gli articoli che descrivono gli strumenti e le modalità terapeutiche (11,7%) e i fatti di cronaca (11,4%) risultano meno frequenti, mentre sono piuttosto sporadiche, inferiori al 5%, le informazioni relative a strumenti e tecniche diagnostiche, dati epidemiologici e iniziative scientifiche. Per quanto riguarda invece la totalità dei temi affrontati negli articoli, il 29,8% cita i risultati positivi della ricerca e dell’innovazione (21,6% nei quotidiani). I temi relativi alla ricerca sono trattati dal 43,9% degli inserti, mentre sui quotidiani, pur raggiungendo la quota del 37,1%, non sono gli argomenti più affrontati. Sui quotidiani, infatti, si registra il valore più alto della distribuzione a proposito degli aspetti sociali e psicologici delle malattie oncologiche, ai quali si fa riferimento nel 41,3% degli articoli contro il 21,2% rilevato negli inserti salute. C’è una forte differenziazione tra i quotidiani e gli inserti a proposito dei temi legati alla prevenzione, cui si fa riferimento nel 41,4% degli articoli pubblicati sugli inserti, contro il 20,7% dei quotidiani. E’ forte, dunque, soprattutto negli inserti, la vocazione a diffondere stili di vita corretti in termini preventivi, ed è certamente su questo versante che la carta stampata assolve in modo più completo ad una funzione di servizio. Viceversa sui quotidiani prevale la drammatizzazione delle tematiche oncologiche mentre sono meno presenti i temi specificamente legati alla cura, all’assistenza, ai servizi sanitari. Anche se gli inserti manifestano una maggiore propensione a svolgere questo tipo di supporto, nel complesso i riferimenti a questi aspetti rimangono minoritari. Inoltre, l’analisi di quattro puntate di altrettante trasmissioni televisive che hanno affrontato le tematiche di salute negli ultimi trent’anni (“Orizzonti della Scienza e della Tecnica”, “Più sani e più belli”, “Check up”e “Uno Mattina”) ha consentito di comprendere meglio come si è modificato il binomio salute-televisione e come si è evoluta la domanda di salute del cittadino/paziente, mettendo a fuoco quel processo di responsabilizzazione individuale sul quale proprio la televisione ha esercitato un impatto decisivo. Questi sono alcuni dei principali risultati di un’indagine realizzata dal Censis per conto del C. I. P. O. M. O presentati a Roma, presso l’Hotel Bernini Bristol, da Ketty Vaccaro, Responsabile Settore Welfare del Censis, Giorgio Cruciani, Presidente C. I. P. O. M. O e Giampietro Gasparini, Coordinatore Studi Clinici C. I. P. O. M. O. .  
   
   
DIABETE NUOVA EMERGENZA : NEL 2005 AUMENTO DEL 40 PER CENTO INSULINA SPRAY E MINI PANCREAS ARTIFICIALE  
 
 Padova, 26 giugno 2006 - I dati sono allarmanti: nel 2025 il diabete aumenterà del 40 per cento, soprattutto nei paesi più industrializzati, dove il tenore della vita è più elevato e spesso gli stili di vita corretti vengono trascurati. Si tratta ormai di una vera e propria emergenza sociale e sanitaria, come ha sottolineato il professor Antonio Tiengo nel corso del Forum Ecm che si è tenuto in questi giorni in Fiera a Padova. – questo fa pensare che il diabete sia ormai diventato un male endemico e la prevenzione assume quindiun ruolo fondamentae – ha sottolineato Tiengo – La ricerca punta quindi oggi su nuove terapie che consentano al paziente migliori risultati e migliore qualità della vita”. Tra queste nel prossimo futuro l’insulina spray che si prefigge come una vera e propria terapia rivoluzionaria, in quanto toglie al paziente la schiavitù dell’infusione. Il prodotto dovrebbe venire commercializzato già il prossimo anno. A questo vanno aggiunte nuove metodologie d’infusione con apparecchiature che permettono la somministrazione continua e che in futuro potranno essere collegate ad un mini pancreas artificiale che ne regola l’afflusso. “Esiste poi la terapia trapiantologia – continua il professor Antonio Tiengo – Non solo quella associata rene-pancreas. Ma anche quella delle insule che oggi è ancora in via sperimentale, ma che promette risultati moltoincoraggianti. Ultima possibilità la terapia genica o con cellule staminali che rappresenta una nuova frontiera tuta da esplorare”. Agli Ecm della Fiera di Padova, Forum internazionale di aggiornamento medico, hanno partecipato 1200 congressisti e 150 relatori da tutto il mondo. .  
   
   
INAUGURATA NUOVA RISONANZA MAGNETICA ALL’OSPEDALE DI NEGRAR (VR)  
 
Negrar (Vr), 26 giugno 2006 - L’assessore regionale alle politiche sanitarie Flavio Tosi ha inaugurato il 23 giugno il nuovo tomografo a risonanza magnetica dell’ospedale Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona. “Questa nuova apparecchiatura diagnostica - ha detto Tosi - è la conferma del livello di eccellenza che l’ospedale Don Calabria continua a mantenere, anche facendosi carico di investimenti onerosi. Questo ospedale è un esempio di sanità privata classificata , cioè pienamente equiparato alle strutture della sanità pubblica sia a livello normativo sia per gli scopi non economici o di lucro ma di solidarietà e di utilità sociale”. “La Regione - ha aggiunto l’assessore - deve trovare il modo di riconoscere questa specificità del Don Calabria nel panorama del mondo sanitario privato”. Il nuovo tomografo a risonanza magnetica costato un milione 300 mila euro, si differenzia dalle apparecchiature precedenti per la maggior velocità nell’esecuzione degli esami e per la possibilità di esplorare in un´unica seduta più distretti corporei, caratteristiche che non solo permettono di aumentare il comfort del paziente riducendone la permanenza all’interno dell’apparecchiatura, ma anche , data la maggior velocità nell’esecuzione dell’esame, di ridurre i tempi di attesa. Dopo la cerimonia, l’assessore Tosi ha incontrato, separatamente, le rappresentanze sindacali del personale infermieristico/amministrativo e dei medici, che gli hanno sottoposto i problemi relativi ai loro contratti di lavoro, che hanno natura privatistica nonostante le loro funzioni e prestazioni siano, a tutti gli effetti, quelle della sanità pubblica. L’assessore Tosi ha dichiarato ai rappresentanti sindacali dei medici e del personale infermieristico/amministrativo che valuterà la possibilità di una iniziativa a livello nazionale per dare riconoscimento alla specificità della loro situazione contrattuale. .  
   
   
VEM SISTEMI IMPLEMENTA SOLUZIONI AD HOC PER L’AUSL DI FORLÌ  
 
Forlì, 26 giugno 2006 - Vem Sistemi, azienda italiana specializzata nell’implementazione di infrastrutture di rete, ha contribuito alla realizzazione di una rete affidabile e flessibile per il nuovo sistema informativo integrato dell’Ausl di Forlì. In concomitanza con la creazione del nuovo complesso ospedaliero “Morgagni – Pierantoni”, Vem Sistemi ha lavorato a fianco di Cisco Systems e della struttura sanitaria pubblica per informatizzare i processi e le attività ospedaliere. Il progetto prevedeva tre livelli di sviluppo: la realizzazione di un applicativo standard per la cartella clinica online; l’automazione dei servizi (preparazione e somministrazione della terapia) e l’implementazione di una rete, con relativa estensione Wi-fi, in grado di assicurare la connettività e la copertura alla nuova struttura ospedaliera in tutta sicurezza. Grazie alle avanzate soluzioni di Networking di Cisco Systems e alla competenza di Vem Sistemi che ne ha seguito e supportato l’implementazione, il “Morgagni – Pierantoni” vanta oggi una solida infrastruttura tecnologica alla base di un sistema completamente integrato grazie al quale è possibile consultare e aggiornare le cartelle cliniche attraverso qualsiasi postazione fissa o terminale Wi-fi dell’ospedale, oltre che distribuire farmaci tramite un sistema automatizzato. Inoltre, è possibile richiedere consulenze ed esami online in altri reparti e la reportistica della degenza e delle attività degli operatori sanitari. “I nostri utenti sono entusiasti di sapere che qualunque operatore dell’ospedale a cui si rivolgano abbia la possibilità di avere un quadro completo di ogni singolo paziente,” ha commentato Silena Sistu, responsabile dei sistemi informativi dell’Ausl Forlì . “Da un punto di vista tecnologico abbiamo raggiunto un importante traguardo in termini di leggibilità e trasparenza dei dati e livelli di sicurezza indispensabili. ” Questo progetto rientra nel programma della Regione che vuole investire nella realizzazione di un rete comune tra differenti strutture, estendendo questa iniziativa a tutte le realtà sanitarie locali. .  
   
   
NUOVO SOFTWARE PER RIDURRE L´INCERTEZZA NELL´ANALISI CHIMICA  
 
Bruxelles, 26 giugno 2006 - Uncertainty Manager, un progetto sostenuto da Eureka, strumento di finanziamento per le piccole e medie imprese (Pmi) a livello europeo, ha sviluppato un nuovo software per contrastare l´incertezza nell´analisi chimica. Il nuovo strumento consente ai ricercatori di effettuare valutazioni chimiche più precise sia in laboratorio che altrove, e sarà caratterizzato da molteplici applicazioni. In tutto il mondo si contano 25 000 laboratori di analisi pubblici. Tutti devono rispettare i medesimi standard elevati per il controllo dell´incertezza chimica, sia in ambito alimentare che farmaceutico, sportivo o del controllo dei rifiuti. Le misurazioni possono essere influenzate da temperatura, umidità e molto altri fattori incidentali, conosciuti collettivamente con il termine "incertezza". La conoscenza del grado di incertezza permette di determinare la qualità della misurazione. Al fine di armonizzare il grado di incertezza, l´Organizzazione internazionale per la standardizzazione (Iso) ha pubblicato nel 1995 la sua guida sull´incertezza nella misura, seguita da una seconda guida elaborata dall´associazione europea di chimica analitica (Eurachem) e dall´organizzazione per la cooperazione sulla tracciabilità internazionale nella chimica analitica (Citac). Essendo tali strumenti difficili da utilizzare, Uncertainty Manager raccoglie ampi consensi. "Avevamo bisogno di un software per abbattere le barriere", ha dichiarato il coordinatore del progetto Bruno Wampfler, dell´Istituto federale svizzero di ricerca per la tecnologia e la scienza dei materiali. Esistono altri programmi informatici per determinare l´incertezza, ma tendono ad essere lenti e dispendiosi in termini di tempo. Il software Uncertainty Manager è il primo a funzionare su un comune Pc, automatizzando la trasmissione dei dati sull´incertezza. "Il nostro software consente la valutazione dell´incertezza nella misura di complesse procedure di analisi in dieci minuti", ha affermato il dott. Wampfler. "Riteniamo che il sistema Uncertainty Manager offrirà un importante contributo alla comparabilità delle misurazioni in tutto il mondo". È importante osservare che il programma rispetta gli orientamenti Iso e Eurachem/citac. L´équipe di ricerca, proveniente da istituti austriaci, tedeschi e svizzeri, apporterà probabilmente un contributo inestimabile alle procedure di analisi, dai Giochi Olimpici alle organizzazioni commerciali. Http://www. Uncertaintymanager. Com http://www. Eureka. Be .  
   
   
RECORDATI: ACCORDO DI LICENZA EUROPEA CON ONY INC. (USA) PER INFASURF  
 
Milano, 26 giugno 2006 – Recordati ha annunciato la firma di un contratto di licenza esclusiva con la società biotecnologica statunitense Ony Inc. Per la commercializzazione in Europa di Infasurf, un surfattante di origine bovina indicato per la prevenzione e il trattamento della Sindrome da Distress Respiratorio (Rds) nei neonati. La Rds, o Malattia della Membrana Ialina, si riscontra frequentemente nei neonati di età gestazionale inferiore alle 30 settimane ed è una delle cause di mortalità neonatale. L’utilizzo dei surfattanti per il trattamento di questa sindrome è consolidato. Il mercato cresce dal 4% al 7% ogni anno in particolare per l’aumento delle nascite premature da madri immigranti che non sono seguite adeguatamente dai servizi sanitari. Con questo accordo Recordati acquisisce i diritti esclusivi per la commercializzazione di Infasurf nei paesi dell’Unione Europea (tranne Cipro, Grecia e per ora Regno Unito) oltre a Bulgaria, Croazia, Norvegia, Romania, Svizzera e i paesi candidati ad entrare nell’Unione. Infasurf è gia presente sui mercati statunitense e israeliano dove è venduto con successo. Recordati sarà responsabile dell’ottenimento della registrazione del prodotto. Infasurf, insieme allo stannsoporfin (farmaco ottenuto in licenza europea da Infacare Inc. , Usa), sarà la base per la presenza europea di Recordati in un’area altamente specialistica quale quella della neonatologia .  
   
   
PRIMO PROGRAMMA SULLE ALTERNATIVE ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE  
 
Bruxelles, 26 giugno 2006 - Il Partenariato europeo per gli approcci alternativi alla sperimentazione animale (Epaa) ha illustrato il primo programma d´azione per sostituire, ridurre e migliorare (refine, reduce and replace) l´utilizzo degli animali nei test normativi. Le "tre R" proposte da William Russell nello studio del 1959 "The Principles of Humane Experimental Technique" costituiscono la base per il passaggio dalla sperimentazione animale ai metodi alternativi. Il nuovo programma di lavoro elenca 21 settori da esplorare nei prossimi cinque anni, dalle migliori pratiche alla normativa alla verifica di metodi alternativi. In una dichiarazione congiunta, i copresidenti Georgette Lalis della Commissione europea e Colin Humphris, direttore esecutivo del Consiglio europeo dell´industria chimica (Cefic), hanno affermato a nome dell´industria europea: "Negli ultimi anni la Commissione europea e l´industria europea hanno conseguito importanti risultati nel sostituire, ridurre e migliorare il ricorso agli animali per i test di sicurezza, ma la società richiede giustamente un impegno maggiore da parte di tutti. L´adozione di questo ambizioso programma esprime chiaramente il nostro impegno volto a mettere in comune le risorse e a collaborare per far progredire la ricerca in questo settore fondamentale. La sostituzione, la riduzione e il miglioramento della sperimentazione animale è l´obiettivo di tutti i membri del partenariato, e ci auguriamo che la pubblicazione di questo programma incoraggi altri soggetti a collaborare con noi". I 21 settori sono suddivisi in cinque azioni principali: valutare le norme sull´utilizzo degli animali; rilevare le attività "3R" passate e presenti; privilegiare e avviare attività di ricerca "3R"; convalidare nuovi metodi per lo svolgimento di test; identificare e applicare le migliori pratiche "3R". La prima relazione annuale del gruppo sarà pubblicata nel dicembre 2006. Per ulteriori informazioni visitare il sito del gruppo al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/enterprise/epaa/index_en. Htm .  
   
   
PROGETTO FINANZIATO DALL´UE PER FARE LUCE SUI MISTERI DELLA CRESCITA DELLE PIANTE  
 
Bruxelles, 26 giugno 2006 - Nonostante le piante siano importanti per l´essere umano quali fonti di cibo, medicinali, energia e materiali, si sa molto poco sui processi biologici che ne controllano la crescita. La Commissione europea ha ora deciso di stanziare 12 milioni di euro a favore di un progetto denominato Agron-omics, che consentirà di effettuare nuove scoperte in materia. Le piante ci forniscono un´ampia gamma di prodotti e servizi vitali, eppure i meccanismi che controllano le modalità in cui le piante, e in particolare le foglie, crescono e si sviluppano sono tutt´oggi poco chiari. Le foglie attraversano quattro stadi di sviluppo di base, vale a dire proliferazione, quando si moltiplica il numero delle cellule della foglia; espansione cellulare, quando aumentano le dimensioni delle cellule stesse; maturazione, quando le cellule mutano il loro stato fisiologico e diventano attive, ad esempio mediante la fotosintesi; e, infine, senescenza, quando le risorse presenti nelle foglie vengono trasferite in altre parti della pianta. Attualmente si sa molto poco dei segnali che inducono le cellule delle foglie a cessare di dividersi e a passare allo stadio di crescita del loro sviluppo. Eppure la quantità di biomassa contenuta in una foglia, che è la determinante primaria della produttività delle colture, si stabilisce in base al numero e alle dimensioni delle cellule in essa contenute. Come sottolinea il coordinatore del progetto Pierre Hilson dell´Università di Gand, "alla luce dell´importanza crescente di biomassa e bioenergia, era tempo che iniziassimo a studiare i dettagli dell´accumulo della biomassa". I partner del progetto analizzeranno le componenti che controllano la crescita delle piante, tra cui geni, proteine e metaboliti, e studieranno il modo in cui tali elementi coordinano le proprie azioni per regolare la crescita delle foglie e gestire il passaggio da uno stadio di sviluppo a un altro. Infine, elaboreranno metodi matematici e statistici per modellare e prevedere i processi delle foglie e testarli in stretta collaborazione con scienziati informatici e sperimentalisti. La conoscenza generata dal progetto sarà utile per una serie di applicazioni industriali quali le bioenergie. La pianta scelta dai ricercatori è l´Arabidopsis thaliana. Dalla fine degli anni Settanta l´A. Thaliana rappresenta la pianta modello preferita dai botanici di tutto il mondo. Oltre a essere di dimensioni ridotte, a crescita rapida, prolifica e facile da coltivare in laboratorio, ha un genoma piccolo, che la rende estremamente adatta agli studi genetici. Le innumerevoli ricerche già condotte sull´A. Thaliana (la sequenza completa del suo genoma è stata portata a termine nel 2000) e le migliaia di linee mutanti disponibili la rendono una "cavia" ideale per questo studio. Ad esempio, esistono linee mutanti in cui il numero di cellule in una foglia è eccessivamente basso. Tuttavia, la pianta compensa tale anomalia producendo cellule individuali più grandi, cosicché le dimensioni complessive della foglia sono comunque normali. Altre versioni mutanti hanno cellule straordinariamente minuscole, ma compensano producendone una quantità maggiore. Lo studio di mutanti analoghi consentirà ai ricercatori di comprendere meglio le interazioni tra i fattori che controllano la crescita e lo sviluppo delle foglie. Il progetto Agron-omics (Arabidopsis Growth Network integrating Omics technologies, ossia rete di crescita dell´Arabidopsis che integra tecnologie "omics", cioè geonomica e proteomica), coordinato dall´Istituto interuniversitario di biotecnologia delle Fiandre di Gand (Belgio) riunisce ricercatori di 14 istituti in sette paesi. La dotazione di 12 milioni di euro concessa dalla Commissione europea al progetto rappresenterà una delle sovvenzioni più cospicue mai stanziate a favore della ricerca sull´Arabidopsis. Il progetto inizierà in autunno e proseguirà per cinque anni. Http://www. Agron-omics. Eu/index. Html .  
   
   
PER COMBATTERE LE DIPENDENZE DALLE DROGHE PRESENTATO: “DORID” CENTRO DOCUMENTAZIONE RICERCA  
 
Padova, 26 giugno 2006 - Le dipendenze dalle droghe da parte dei giovani e degli adulti è un problema di primaria importanza per la Regione Veneto. Da oggi c’è un nuovo strumento regionale per combatterle. Si tratta del centro di documentazione e ricerca - Dorid - presentato stamani a Padova, a Villa Ottoboni da parte dell’Assessore regionale alle politiche sociali Antonio De Poli. “Il centro - ha detto De Poli - è stato voluto dalla Regione dalla per approfondire i temi relativi alle dipendenze da sostanze psicoattive, con un’attenzione particolare alle nuove emergenze legate all’evoluzione e alla complessità del mondo moderno, dall’alcool al fumo al gioco d’azzardo, responsabili di malessere, malattia, marginalità e si propone di offrire un servizio utile all’accrescimento culturale e scientifico degli operatori del settore, dei ricercatori, del personale dei Dipartimenti di Prevenzione, dei Sert e delle Comunità terapeutiche”. Il Centro di Documentazione e Ricerca si basa sulla collaborazione tra Regione, Azienda ospedaliera e Ulss 16 di Padova e conta sulla professionalità di un Comitato scientifico, sull’esperienza di operatori provenienti dai Sert, dalle comunità terapeutiche e di docenti universitari. Dorid è un portale web - indirizzo www. Dorid. Org - ma sarà anche un Centro servizi - Biblioteca e sarà aperto prossimamente a Padova. Per il direttore di Dorid, Paolo Stocco, il Centro “sarà un importante strumento di formazione ed informazione tecnico-scientifica, contenitore “intelligente” di leggi e fatti giuridici; eventi e manifestazioni scientifiche; contatti, progetti di respiro locale ed internazionale; spazio di interscambio tra operatori del settore, supporto interattivo per quanti operano nel campo delle dipendenze. Inoltre - ha aggiunto - consentirà di offrire agli esperti del settore, pubblico e privato, dei percorsi di aggiornamento attraverso l’accesso alle più importanti banche dati e alle più prestigiose riviste internazionali, acquisendo dettagliata documentazione scientifica in tempo reale. L’accesso sarà gratuito, tramite password”. .  
   
   
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA DROGA: BASTA CON LA WAR ON DRUGS!  
 
Torino, 26 giugno 2006 - Oggi ricorre la giornata di “guerra alla droga”, ma guerra implica repressione, morte, solitudine. La Lila chiede che si abbandonino le politiche punitive dell’attuale governo e che si apra gli occhi sulla realtà italiana e mondiale. Il 26 giugno ricorre la Giornata mondiale contro la droga: in Italia la politica repressiva del Governo Berlusconi ha creato solo marginalità, aumento delle carcerazioni e del sommerso, esponendo migliaia di consumatori al rischio di contagiarsi con i virus dell’Hiv/hcv/hbv . Il nostro Paese è oggi all’ultimo posto nella prevenzione ed è in contrasto con la politica europea che, con il documento Catania approvato dal Parlamento europeo, raccomanda il rafforzamento dei servizi a bassa soglia e l’incremento dei progetti di riduzione del danno. La Lila chiede quindi al nuovo Governo, ed in particolare ai ministri Turco e Ferrero, di munirsi non di manette e nuove comunità-carceri ma di una politica sociale, di abbandonare la privatizzazione del servizio sanitario e il taglio di contributi, di potenziare i servizi territoriali pubblici e le associazioni di settore. La Lila chiede di rispettare quanto ha espresso, nel 1993, la volontà popolare italiana con il referendum e di considerare quanto emerso da ben tre Conferenze governative sulle droghe, oltre che a convocare rapidamente una nuova Conferenza governativa in risposta a quella di Palermo del dicembre scorso. La Lila propone quindi di: Realizzare campagne efficaci di - riduzione del danno sull’ecstasy e le altre sostanze di sintesi, in modo che nei luoghi di consumo possa essere reperibile un’informazione credibile realizzata attraverso operatori di strada, e alla pari all’interno delle discoteche, così come accade in Austria e in Svizzera. Rendere possibile l’analisi rapida delle sostanze in laboratori mobili per informare della composizione delle stesse a chi fa uso delle pastiglie acquistate al mercato illegale. Procedere alla depenalizzazione della cannabis, inserendola nella stessa classe di sostanze di alcool e sigarette e contrastandone l’abuso. Dimettere dalle carceri tutti i detenuti con problemi legati all’uso delle sostanze e in Hiv, riconoscendo trattamenti alternativi sul territorio. Equiparare il trattamento in - carcere e all’esterno, dagli strumenti di profilassi e prevenzione ai trattamenti farmacologici, psicologici e sociali. Avere il coraggio di sperimentare interventi innovativi, di provata efficacia a livello internazionale, come le shooting rooms per ridurre sensibilmente il numero dei morti per overdose in Italia (ancora elevatissimo rispetto agli altri Paesi europei); Essenziale rimane la - lotta al narcotraffico, figlio del proibizionismo, e ai suoi profitti che sono i canali principali di riciclaggio del denaro sporco e del traffico d’armi, costruiti sulla salute delle persone. .  
   
   
QUANDO DOMANDA E OFFERTA DI SERVIZI IN SANITÀ SI INCONTRANO PRESENTATO ALL’UNIONE INDUSTRIALI DI TORINO IL CAPITOLATO TIPO PER I SERVIZI DI IGIENE AMBIENTALE INTEGRATI IN SANITÀ  
 
Torino, 26 giugno 2006 – E’ stato presentato il 23 giugno al Congressi dell’Unione Industriale, il "Capitolato tipo dei servizi di igiene ambientale integrata in sanità". Nato dall’esigenza di avviare un confronto esplicito e trasparente per la modernizzazione dei processi di outsourcing in sanità, il capitolato tipo nazionale per l’esternalizzazione dei servizi di igiene ambientale (pulizia e sanificazione e una serie di servizi opzionali/accessori quali raccolta e trasporto interno di rifiuti) in aziende ospedaliere e aziende sanitarie locali è frutto della sinergia di Associazioni professionali e di categoria rappresentative dell’intero settore, nonché di un pool di imprese qualificate che hanno raccolto intorno a un tavolo di lavoro domanda e offerta di servizi per la prima volta. L’iniziativa, unica a livello europeo ha, infatti, visto il coinvolgimento operativo delle Associazioni Fiaso (aziende ospedaliere), Fare (provveditori ed economi), Anmdo (direzioni ospedaliere), Fise (aziende di servizi di igiene ambientale) e Afed (filiera settore pulizia professionale). La spesa pubblica ospedaliera si aggira intorno ai 89,4 miliardi di € (ultimi dati disponibili 2004); i servizi contemplati nel capitolato tipo ammontano a circa 1,2 miliardi di € (oltre il 50% della spesa in servizi alberghieri). Obiettivo del progetto è dare un contributo concreto al miglioramento del servizio sanitario locale e aumentare la soddisfazione delle aspettative di pazienti, staff ospedaliero e pubblico attraverso la formulazione di procedure di esecuzione e controllo di questi servizi che garantiscano standard di servizio adeguati in un’ottica di “global service di seconda generazione”, ovvero caratterizzato da una più stretta relazione tra prezzo e risultato/qualità del servizio. Il principale valore aggiunto del capitolato, che costituisce un “sistema completo” per adottare soluzioni flessibili, consiste nell’essere il risultato di un confronto tra esigenze della domanda e dell’offerta. Il documento è composto di tre parti: disciplinare di gara e appalto, in linea con la normativa comunitaria in materia di appalti pubblici capitolato tecnico: identifica metodiche di gestione, erogazione e controllo del servizio finalizzato al raggiungimento di livelli di qualità accettabili (Lqa) prefissati e condivisi tra le parti criteri per la determinazione dei costi del servizio di pulizie per Lqa in base a parametri di produttività medi Le Associazioni promotrici dell’iniziativa intendono dare continuità a questa esperienza proseguendo nell’aggiornamento e manutenzione del capitolato anche attraverso iniziative complementari. .  
   
   
MARIAPIA GARAVAGLIA, GIÀ VICE PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DI CROCE ROSSA E MEZZALUNA ROSSA, SULL’APPROVAZIONE DEL TERZO EMBLEMA DELLA CROCE ROSSA : TERZO SIMBOLO CROCE ROSSA ESTENDE LA PROTEZIONE A OGNI POPOLO  
 
Roma, 26 giugno 2006 - “L’universalità, uno dei sette princìpi del Movimento internazionale di Croce Rossa, ha trovato finalmente piena attuazione con l’approvazione oggi a Ginevra del ‘cristallo rosso’, il terzo emblema neutro del Movimento. Da oggi, non c’è più nessun popolo che non abbia la protezione dell’emblema neutrale per eccellenza nelle situazioni di conflitti interni ed internazionali. L’ammissione delle società di soccorso d’Israele e dell’Autorità Palestinese alla Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dimostra che c’è un modo di stare insieme sotto la bandiera umanitaria. Il diritto internazionale umanitario, che dà regole e pone limiti perfino ai conflitti, estende ora la sua protezione a tutti i vulnerabili del pianeta. Adesso l’emblema protettivo c’è, occorre che gli Stati lo rispettino e lo facciano valere. In tal modo, agevolano anche i dialoghi che producono i processi di pace”. .  
   
   
UN PROGETTO LANCIA PERUGIA COME CROCEVIA DELLA COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE L’ASSESSORE MARIA PRODI: “NECESSARIO UN MARCHIO SOCIALE EUROPEO”  
 
Perugia, 26 giugno 2006 - Cooperazione transnazionale: Perugia diventa il crocevia europeo. Attraverso il “Progetto Ais – Dall’associazionismo all’impresa sociale”, finalizzato alla creazione di una nuova impresa sociale in Europa, inserito nel programma di iniziativa comunitaria “Equal”, sarà infatti proprio il capoluogo umbro a rappresentare il fulcro di una partnership di sviluppo che comprende tre soggetti che, a diverso titolo, si occupano di politiche e attività di sostegno alle fasce deboli: la Giunta di Castilla y Leon (Spagna), il centro di educazione e formazione “Frdl Mistia” di Cracovia (Polonia) e, appunto, il consorzio di cooperative sociali “Moltiplica” di Perugia. Proprio il 22 giugno si è concluso presso l’Hotel Sacro Cuore il terzo “Meeting Transnazionale” nel corso del quale sono stati ribaditi gli obiettivi di generare e consolidare le imprese sociali attraverso una serie di strumenti specifici quali linee di credito facilitate, formazione del personale per trasferire le abilità direttive, creazione di una rete di sostegno che agevoli la loro creazione e la loro crescita. Il tutto finalizzato a favorire l’ingresso nel mercato del lavoro delle persone svantaggiate e per trasformare le attività di servizio volontario in attività produttive. Un’alta attenzione, alla presenza di esponenti degli ospiti spagnoli e polacchi, è stata rivolta alla diffusione capillare dei risultati del progetto, con lo scopo di confrontare le esperienze valide e sottolineare e trasferire le migliori pratiche circa la creazione questo tipo di aziende, destinate a combattere il fenomeno dell´esclusione dal mercato di lavoro e della discriminazione sociale, puntando su elementi quali la competitività, l’innovazione, la creazione di un sistema a rete e la formazione di personale direttivo per l’acquisizione di abilità manageriali. La legittimazione del lavoro svolto e delle finalità perseguite è arrivata dall’Assessore regionale alla Formazione e alle Politiche del Lavoro, Maria Prodi, che ha portato il saluto della Regione dell’Umbria ai rappresentanti dei due Paesi e ha ribadito come “nelle politiche di coesione sociale attuate a livello comunitario sia sempre più importante strutturare un confronto serrato con altri Stati membri per definire metodologie e prodotti che possano favorire lo sviluppo comune della cooperazione”. La Prodi ha voluto offrire spunti operativi, caldeggiando tra l’altro uno dei prodotti principali che verrà realizzato nell’ambito del progetto transnazionale, ovvero la creazione di un Marchio Sociale a livello europeo, in grado di certificare i processi cooperativi di qualità nelle relazioni intraprese tra il mondo profit e quello no-profit. A questo proposito Perugia è stata scelta quale sede di un convegno di portata europea, previsto per il prossimo mese di ottobre, incentrato sul Marchio Sociale: un’ulteriore riconoscimento dell’attività della capofila italiana del progetto Equal, appunto il consorzio “Moltiplica”, che ha coordinato il Meeting attraverso una serie di momenti di confronto che hanno riguardato anche la visita ad alcune cooperative sociali proprie consorziate, come quella di tipo B “Gulliver”, all’interno del Carcere di Terni, in cui alcuni detenuti sono soci e producono pane e dolci per la popolazione carceraria, la cooperativa sociale “Nuova Dimensione” di Perugia, il centro diurno per anziani “Nido d’argento” e il centro diurno per disabili “San Giuseppe”. .  
   
   
I GIOVANI MILANESI FUMANO, BEVONO ALCOLICI E PRATICANO POCA ATTIVITÀ SPORTIVA. QUESTO IL DATO CHE EMERGE DA “IO E IL MIO CUORE”, LA CAMPAGNA DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE NELLE SCUOLE PROMOSSA DA ROTARY MILANO PORTA VERCELLINA  
 
 Milano, 26 giugno 2006 - L’organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che le morti per malattie cardiovascolari sono destinate a passare dagli attuali 15 milioni ai 20-22 milioni nel giro di 15 anni. Pare infatti inevitabile che gli stili di vita moderni vadano di pari passo con l’affermarsi di abitudini scorrette, definite fattori di rischio cardiovascolare (fumo, alimentazione squilibrata ed abbondante, sedentarietà, diabete, obesità ed ipertensione). In attesa che la medicina scopra un rimedio efficace, il vero se non l’unico modo per combattere le malattie cardiovascolari è la prevenzione, ossia l’educazione a comportamenti e stili di vita salutari mirati a ridurre i vari fattori di rischio. Forte di questa convinzione, da oltre dieci anni il Prof. Antonio Pezzano, Primario Emerito di Cardiologia del Centro De Gasperis dell’Ospedale Cà Granda Niguarda di Milano, è impegnato nell’informazione e sensibilizzazione dei ragazzi nelle scuole di Milano e Provincia perché sin da piccoli imparino le corrette regole del vivere sano. Questa iniziativa meritoria, sviluppata sotto l’egida del Rotary Club Milano Porta Vercellina, ha ottenuto il patrocinio della Regione Lombardia. “Attraverso la compilazione di un semplice questionario anonimo abbiamo ottenuto un campione omogeneo e rappresentativo di oltre 8. 000 ragazzi tra gli 8 e i 21 anni. Le informazioni raccolte ci hanno consentito di realizzare il libro “Costruisci oggi la tua salute di domani”– dichiara l’Ing. Franco Collavo, esperto di statistica. Ad oggi la Campagna ha coinvolto 50 istituti scolastici ed ha portato all’analisi di oltre 4500 questionari che hanno permesso di rilevare i parametri fisiologici ed i fattori di rischio degli studenti raggiunti. “Grazie a questa iniziativa oggi abbiamo un quadro più chiaro dello stile di vita dei nostri ragazzi – afferma il Prof. Pezzano – Pur se la situazione del sovrappeso è in generale migliore della media nazionale (abbiamo riscontrato valori di obesità dell’11,6% per i maschi e del 5% per le femmine e valori totali sopra la normalità del 28,8% e del 17,5%, rispettivamente, contro i valori della media nazionale del 36% di soprappeso e del 12% di decisamente obesi), il dato sconcertante emerge su fumo e consumo di alcolici: un ragazzo su due tra i 15 e i 17 anni fuma e più di 3 su 10 alle medie hanno il vizio. Il consumo di alcol aumenta con l’età in entrambi i sessi: infatti dai 15 anni in su uno studente su due consuma alcolici”. Poiché alcuni fattori di rischio non sono modificabili (età, sesso ed ereditarietà), quelli su cui il singolo può (e deve) intervenire, controllandoli attraverso opportuni cambiamenti dello stile di vita, sono fumo, alimentazione, sedentarietà, sovrappeso, ipercolesterolemia, diabete ed ipertensione sono. La stessa Oms calcola che il 60-70% delle malattie cardiovascolari potrebbe essere ridotto o evitato modificando lo stile di vita e, quando necessario, seguendo una terapia farmacologica. “I primi risultati della campagna di educazione alla salute nelle scuole sono incoraggianti, sostiene l’Ing. Roberto Galimberti, Presidente Rotary Club Milano Porta Vercellina. Bisogna però proseguire l’opera perché i giovani di oggi, più vulnerabili ed esposti a cedere ad abitudini malsane, siano degli adulti sani domani”. Questo progetto rientra nel nuovo programma 3-H (Health, Hunger and Humanity), un’ampia gamma di programmi umanitari, interculturali ed educativi che il Rotary International promuove in tutto il mondo. .  
   
   
OCCHIO AGLI OCCHIALI DA SOLE: CONSIGLI DI SCELTA & USO DA PARTE DELLA SOCIETÀ ITALIANA OFTALMOLOGIA LEGALE “SPORTELLO” GRATUITO  
 
 Milano, 26 giugno 2006 - Scegliere un buon paio di occhiali da sole non è una banalità legata esclusivamente alla moda del momento. La protezione degli occhi dai raggi solari, in particolare di determinate lunghezze d’onda, è estremamente utile per prevenire patologie che possono provocare gravi danni alla vista. La semplice luce visibile, anche se può a volte risulta fastidiosa, non è però generalmente dannosa: la forte luminosità provoca, come reazione dell´occhio, la costrizione dell´iride (miosi pupillare) che riduce la quantità di raggi luminosi che giungono nell´occhio. Già la luce ambientale può talvolta risultare eccessiva e l´occhiale da sole è indispensabile. Più insidiosa è l´azione delle porzioni non visibili dello spettro solare: in particolare, dei raggi ultravioletti (Uv-a, Uv-b): hanno lunghezze d´onda che vanno da 400 a 290 nm/nanometri=miliardesimi di metro. Non sono visibili ma hanno una grande capacità di determinare danni all´occhio: i più importanti sono cheratiti (alla cornea),alterazioni lacrimali, cataratta , sofferenze retiniche, soprattutto maculopatie degenerative (prima causa cecità Paesi industrializzati). Tali patologie trovano la loro origine nell´impatto energetico dei raggi ultravioletti: a questo si aggiunge poi il problema che, non essendo visibili, la reazione pupillare è modesta, inferiore a quella che sarebbe necessaria per limitare l’arrivo degli ultravioletti sul cristallino e poi sulla retina. Il recente aumento dei raggi ultravioletti ambientali, in parte legati al noto assottigliamento degli strati atmosferici protettivi (‘buco ozono’), in parte alla tendenza ad abbronzature naturali o artificiali che comportano una sempre maggiore esposizione ‘ultravioletta’, ha messo ancor più in evidenza l’importanza e la necessità di utilizzare protezioni Uv molto efficaci. Quindi è particolarmente raccomandabile utilizzare occhiali da sole con lenti di ottima qualità e fabbricate secondo le regole indicate dagli oftalmologi e stabilite dagli organismi comunitari: lenti che assorbano il 100 per cento dei raggi Uv e fino al 96 per cento del violetto/blu. E’ necessario, all’atto dell’acquisto, verificare la presenza della marcatura ‘Ce’ indelebile sulla montatura e la correlata disponibilità della nota tecnica informativa, che contiene informazioni sulle caratteristiche tecniche della montatura e delle lenti, le eventuali limitazioni d’uso, l’indicazione del grado di protezione dai raggi ultravioletti e i dati del produttore e/o distributore. Perché produttore & distributore? La massiccia diffusione in questo settore di prodotti contraffatti costituisce una minaccia vera e molto pericolosa per la salute dell’occhio/vista. Sfortunatamente è molto facile produrre montature assolutamente identiche a quelle di prestigiosi stilisti e offrirle in vendita a prezzi estremamente invitanti, falsificando anche le marcature obbligatorie e la relativa documentazione di accompagnamento. Per ovviare a questo problema, acquistiamo gli occhiali da sole solo da un ottico di accertata serietà. I parametri fondamentali sono semplici e chiari, e generalmente possono essere ben identificati con la scelta di una montatura abbastanza ampia da adattarsi bene al massiccio facciale, con nasello e lunghezza delle stanghette di dimensioni appropriate, cioè che permettano all’occhiale di poggiare confortevolmente sul naso in maniera stabile e senza scivolare verso il basso, cosa che risulta fastidiosa e che riduce l’efficacia della protezione, perché apre spazi maggiori all’arrivo di raggi ultravioletti incidenti laterali. La montatura dovrà essere di spessore relativamente modesto, cioè la sezione delle stanghette e della montatura vera e propria delle lenti dovrà essere ridotta; nel caso che si prediligono montature in in materiale plastico o comunque in altro materiale che richiede uno spessore maggiore, è opportuno verificare che le stanghette siano state disegnate in maniera tale da raccordarsi alla montatura in una posizione tale da non disturbare il campo visivo laterale durante la guida. Al caso può essere utile la scelta di lenti ´polarizzate´. Le lenti stesse dovranno essere innanzitutto di alta qualità, dotate della obbligatoria certificazione ‘Ce’, delle caratteristiche di filtrazione ultravioletta e della schermatura. Quest’ultimo parametro viene valutato secondo una scala che va da 0 (nessuna filtratura) a 5 (schermatura massima, inadatta per la guida). Le filtrature più vantaggiose risultano pertanto quelle comprese fra 2 e 4. Per il colore, una volta soddisfatte le esigenze di filtratura dei raggi visibili e invisibili/ultravioletti, il gusto personale può essere lasciato libero di scegliere, almeno entro certi limiti. Si deve comunque ricordare che colori ´forti´ alterano la percezione dei colori dell´ambiente esterno, quindi anche delle eventuali luci di segnalazione, semafori etc. Per questa ragione lo standard adottato per l´utilizzo – ad esempio - in aviazione è il grigio neutro, che attenua la luminosità senza alterare in maniera significativa i colori. Meno indicati sono invece il blu, l’arancio etc. Le lenti gialle o arancio chiare aumentano il contrasto e sono indicate solo in condizioni di bassa luminanza ambientale e basso contrasto (nebbia, pioggia). .  
   
   
SONDAGGIO: LA CULTURA DEL SONNO  
 
Milano, 26 giugno 2006 - ‘Manifattura Materassi Falomo’, azienda attiva nel settore dei materassi, capace di produrre sistemi letto adatti ad ogni esigenza secondo la filosofia de ‘Il Sanodormire’, ha promosso un sondaggio che esamina la cultura del sonno contro la colonizzazione della notte. Ecco i risultati Su un campione di 204 intervistati in target 18-60, la maggioranza assoluta ritiene che il sonno abbia una notevole importanza; la metà del campione si spacca nell’esprimere la propria preferenza tra una dormita in un posto favoloso e una nottata di divertimento, sebbene più della metà ammetta di riposare soltanto dalle 5 alle 7 ore per notte e che potrebbe dormire meglio se avesse meno pensieri. L’orario del sonno risulta sempre più procrastinato a causa del prolungarsi degli orari di divertimento; questo, assieme ai ritmi di vita innaturali, agli eccessi di stimoli, allo stravolgimento del ciclo luce e buio, ad una cattiva alimentazione e allo stress, provoca una cattiva qualità e una forte diminuzione del sonno. Aumenta di conseguenza l’utilizzo di farmaci e rimedi per dormire più a lungo e per combattere l’insonnia, come confermano le statistiche: negli Stati Uniti, dal 2000 al 2005, le ricette mediche per farmaci ipnotici sono quasi raddoppiate. Alle normali cause di diminuzione del sonno si aggiunga l’invenzione di una pillola capace di dimezzare il bisogno di riposo, lanciata nel ’98 negli Stati Uniti e accolta dagli ambienti scientifici con parecchie riserve. A fronte di tutte queste storture è stato fatto un sondaggio a 204 persone in target 25-65 anni, che rappresentano la media italiana sulle caratteristiche del sonno. Nel campione degli intervistati le donne sono in maggioranza, l’età è compresa soprattutto tra i 35 ed i 40 anni e sono numericamente prevalenti gli impiegati, seguiti dai liberi professionisti e dagli operai. Dal sondaggio è scaturito che il sonno rimane fondamentale: il 62,3% degli intervistati ritiene che dormire bene abbia un’importanza pari a 10, seguito rispettivamente da 8 per il 14,2% e da 9 per il 12,2%. Alla proposta di prendere la pillola anti sonno la stragrande maggioranza degli intervistati (66,7%) ha risposto che non la userebbe mai, concordando sulla definizione “E’ una forzatura insana di una necessità biologica”; solo il 17,7% la userebbe sporadicamente, mentre gli interessati o gli entusiasti sono esigui (raggiungono solo il 15,6%). Quando si parla di piacere, il sonno rimane ai primi posti: il 51,4% preferisce una dormita in un posto favoloso e l’altra metà, il 48,6%, rimane fedele alla nottata di puro divertimento. Non si sono riscontrate grosse differenze in base all’età degli intervistati: persone anziane trascorrerebbero una notte di follie come giovani sarebbero allettati da un tranquillo riposo. Il risultato del sondaggio rispecchia il trend contemporaneo: si dorme abbastanza poco; il 55,4% degli intervistati dedicano al riposo dalle 5 alle 7 ore, il 28% 8/9; decisamente in minoranza le dormite insufficienti (da 3 a 5 ore: 10,3%) e quelle abbondanti (solo il 6,3% dorme 10/11 ore a notte). In questo caso il lavoro può costituire la causa: dormono in assoluto più gli studenti e i pensionati e meno i liberi professionisti e dalle risposte date a voce (ma non previste dal sondaggio) risulta che le mamme con bambini piccoli sono quelle che dedicano al sonno meno ore. Per quanto riguarda le cause del poco sonno, la maggioranza degli intervistati ha evidenziato che dormirebbe meglio se avesse meno pensieri (il 54,4%): sono dunque le preoccupazioni a togliere il sonno, mentre meno importanti sembrano altri fattori maggiormente legati alla situazione, come un materasso comodo (19,7%), mangiare leggero prima di andare a letto (16,6%) e una camomilla (9,3%). Anche in questo caso le risposte dipendono dalla condizione lavorativa e familiare: sono più sereni gli studenti e gli uomini, più ansiose le donne con figli. Dai risultati di questo sondaggio emerge che dormire è sia una necessità che un grande piacere, a cui difficilmente si può rinunciare. Chi afferma il contrario non ha fatto i conti con i desideri reali del mondo occidentale, che nonostante lo stress, il lavoro impegnativo e la vita frenetica, trova serenità nel sonno e mai vi rinuncerebbe, soprattutto ad una buona qualità dello stesso. Sul sito www. Manifatturafalomo. It sono presenti soluzioni personalizzate nei materassi e nei guanciali, una vasta scelta di piani letto e accessori per ogni esigenza; l’azienda, coerente con la sua prerogativa di massima qualità, è attenta alle necessità del consumatore e per questo ha selezionato materiali e si è dotata di macchine e tecnologie all’avanguardia, grazie ad una ricerca costante. L’azienda ha creato il ‘sistema letto’ ideale, che comprende materasso, guanciale e piano letto, tutti dotati di estremo confort, grazie al programma Ergo-check, che valuta il perfetto adattamento del corpo durante il riposo. Manifattura Falomo ha voluto dare ai suoi prodotti un tocco di classe e raffinatezza in più con il “sistema letto del futuro”, a partire dal materasso in cachemire Karat de luxe, “un fuoriserie dall’abito blu”. Per dare una maggiore qualità al sonno, perchè come si dorme è più importante di quanto si dorme e per rispondere alle esigenze biomeccaniche, fisiologiche e igieniche, Manifattura Falomo ha creato per il 2006 la nuova linea di materassi in viscoelastico e linee diversificate perché ‘il buon giorno si vede dal materasso’. .  
   
   
PER NOVE MILIONI DI GIOVANI RIFUGIATI, UN´OPPORTUNITÀ PER CRESCERE NELL’ISTRUZIONE E NELLO SPORT  
 
Milano, 29 giugno 2006 – Nove milioni di volti, nove milioni di storie. Sono i giovani rifugiati, dimenticati da tutti. Il 20 giugno è stata lanciata una campagna mondiale con l´obiettivo di donare ai rifugiati un futuro migliore e la possibilità di cambiare il loro destino attraverso la potenza dell´educazione e dello sport. Denominata ninemillion. Org, la campagna punta a creare una comunità globale impegnata a offrire ai rifugiati di tutto il mondo un maggior accesso ad attività scolastiche e sportive. L´iniziativa ninemillion. Org è stata lanciata in occasione della “Giornata Mondiale dei Rifugiati” da parte dell´Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr, United Nations High Commissioner for Refugees) con il supporto di aziende quali Microsoft e Nike Inc. - entrambe tra i fondatori del Council of Business Leaders dell´Unhcr - e di Right To Play, l´organizzazione umanitaria internazionale con sede a Toronto specializzata nell´utilizzare il gioco e lo sport per promuovere il benessere fisico, sociale e psicologico dei giovani presenti nei campi profughi di tutto il mondo. "L´iniziativa ninemillion. Org si propone di offrire a queste persone un´opportunità per migliorare la loro situazione e iniziare a ricostruire le loro vite", ha dichiarato António Guterres, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. "La nostra priorità è aiutare i rifugiati in condizioni precarie identificando soluzioni durature. Una volta fuori pericolo le loro esigenze non cessano, anche quando non conquistano più le prime pagine dei giornali, e i loro bisogni superano di gran lunga gli stanziamenti disponibili. Troppo spesso i nove milioni di giovani rifugiati esistenti al mondo sono i più dimenticati: a loro sono negati anche i diritti più elementari della fanciullezza e il loro futuro rimane quanto mai incerto. L´iniziativa ninemillion. Org si propone di aiutare i giovani rifugiati offrendogli l´opportunità di apprendere e giocare, cambiando così il loro futuro attraverso l´educazione e lo sport". L´avvio ufficiale della campagna ninemillion. Org è stato sancito dalla presentazione di uno spot della durata di 30 secondi girato da Ronaldo, Ambasciatore Onorario per il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (Undp – United Nations Development Programme). Lo spot è visibile sul sito ninemillion. Org insieme ai ritratti e alle biografie di giovani rifugiati residenti nei campi profughi in Azerbaijan, Uganda e Thailandia. Si tratta di giovani che hanno perso i loro genitori e le loro case a causa della guerra, oppure sono nati all´interno di un campo profughi e sono soli al mondo. A dispetto dei traumi che ha riservato loro la vita e delle difficili condizioni dei luoghi dove vivono, questi giovani sono accomunati dalla passione per lo sport e dal desiderio di imparare per creare un futuro migliore, grazie anche all’iniziativa ninemillion. Org che si propone di offrire loro la possibilità di realizzare questo sogno. Oltre a sensibilizzare il grande pubblico sui problemi dei giovani rifugiati, l´iniziativa ninemillion. Org rappresenta il canale principale attraverso il quale chiunque può effettuare una donazione a sostegno della campagna. La raccolta fondi ha già avuto inizio grazie alla Nike Foundation, che ha annunciato che corrisponderà a ninemillion. Org l´equivalente dei fondi raccolti fino a un tetto massimo di 1 milione di dollari. Nike Inc. Ha supportato l´Unhcr definendo i contenuti del programma ninemillion. Org con il sostegno di altri membri del Council of Business Leaders, tra cui Microsoft, e realizzando lo spot con Ronaldo e i video di giovani rifugiati in Azerbaijan, Uganda e Thailandia. T-shirt con il logo dell´iniziativa ninemillion. Org potranno essere acquistati nei negozi Nike di tutto il mondo e il ricavato servirà per sostenere la campagna. Nike, inoltre, ha donato ai giovani rifugiati 40. 000 palloni da calcio appositamente realizzati per resistere alle difficili condizioni che contraddistinguono i campi profughi, promuovendo la campagna attraverso i siti nike. Com e nikefootball. Com, oltre che attivando una community ninemillion. Org sul sito joga. Com. Microsoft contribuisce all’iniziativa attraverso Msn, il proprio media network online, il quale fornirà contenuti localizzati in nove lingue, curerà la copertura editoriale e il supporto promozionale della campagna, promuovendo il progetto con 2,8 miliardi di impression per un valore stimato di 1 milione di dollari. Msn sosterrà, inoltre, ninemillion. Org sui propri portali locali, su Hotmail e Messenger nei primi dieci mercati europei e su Msn. Com negli Stati Uniti, mentre in Europa la campagna verrà promossa anche sul diffusissimo canale Msn "Road to the World Cup". Microsoft collaborerà a diversi progetti didattici mediante donazioni di software alle organizzazioni non governative impegnate nel programma, oltre che attraverso corsi e contenuti scolastici di base. Due terzi dei fondi raccolti attraverso l´iniziativa ninemillion. Org verranno assegnati dall´Unhcr a iniziative didattiche per i rifugiati tra cui rientrano corsi di insegnamento, programmi di sensibilizzazione e prevenzione dell´Hiv/aids, attività di educazione alla pace per le comunità colpite dalla guerra. Il terzo dei fondi raccolti servirà per finanziare l´accesso ai programmi sportivi e di gioco specifici per i giovani rifugiati gestiti da Right to Play. Le altre aziende coinvolte nell´iniziativa ninemillion. Org. Earth Water International, società canadese produttrice di acqua in bottiglia che destina all´Unhcr il 100% dei suoi guadagni netti, inserirà il logo della campagna ninemillion. Org nelle nuove etichette realizzate per l´occasione. Operativa attualmente in Canada, Earth Water espanderà le proprie attività negli Stati Uniti durante l´estate e in Europa occidentale e Asia il prossimo anno. Manpower Inc. Supporterà ninemillion. Org attraverso iniziative interne ed esterne. Il Ceo della società inviterà gli oltre 27. 000 addetti Manpower di 4. 400 uffici in 72 Paesi a partecipare attivamente e diffondere l’iniziativa nelle comunità di appartenenza. Informazioni riguardanti il progetto saranno pubblicate sul sito Web della società e verranno distribuite anche ai clienti e alle agenzie di lavoro interinale Manpower. Merck & Co Inc. , in collaborazione con l´Unhcr e l´International Council of Nurses (Icn), è impegnata a fornire assistenza infermieristica e formazione al personale sanitario che opera nei campi profughi situati in Tanzania e nello Zambia attraverso un programma di biblioteche infermieristiche mobili. Tali strutture amplieranno l´accesso alle informazioni più aggiornate allo scopo di soddisfare le priorità sanitarie dei rifugiati. Merck supporta ninemillion. Org anche con l´iniziativa “Partnership for Giving Program”, attraverso cui la società devolverà i fondi raccolti tra i propri dipendenti. Procter & Gamble supporta l’iniziativa attraverso il suo programma Children´s Safe Drinking Water. La società fornirà oltre 1 milione di confezioni di Pur Purifier of Water per la preparazione di acqua potabile nei campi profughi. Procter & Gamble inserirà inoltre un link a ninemillion. Org all’interno del suo sito Web incoraggiando il proprio personale a sostenere la campagna. .  
   
   
ISAGRO INAUGURA A BUSSI SUL TIRINO IL NUOVO IMPIANTO PRODUTTIVO PER IL TETRACONAZOLO  
 
Milano, 26 giugno 2006 - E´ stato inaugurato nel Parco Industriale di Bussi sul Tirino in provincia di Pescara - su uri area che Isagro ha acquisito da Solvay nel luglio del 2004 - un nuovo impianto per la produzione di Tetraconazolo, uno dei più importanti fungicidi di proprietà del Gruppo Isagro, impiegato con successo contro numerose malattie sulle principali colture. L´impianto, che ha comportato un investimento di 7 milioni di euro, occupa 12 persone ed ha iniziato ad operare a regime lo scorso maggio raggiungendo una produzione mensile di 30 tonnellate che, unitamente alle produzioni realizzate presso i Partner, è tale da soddisfare la potenziale richiesta di Tetraconazolo per il mercato mondiale. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Bussi Marcello Chella, il Presidente della Provincia Pino De Dominicis, il Presidente della Solvay Italia Bruno Brianzoli, il Presidente Isagro Giorgio Basile ed il Direttore Generale Supply e Attività Industriali del Gruppo Isagro Alberto Stefani , oltre a rappresentanti delle Istituzioni, docenti dell´ Università dell´Aquila, giornalisti ed il personale Isagro che già lavora presso la nuova unità produttiva. Giorgio Basile, dopo aver presentato il Gruppo Isagro - unica realtà italiana nel settore degli agrofarmaci che investe direttamente in ricerca innovativa e sviluppo di molecole - , ha illustrato la strategia industriale di Isagro che prevede la progressiva internalizzazione produttiva dei principali principi attivi di proprietà (già esistenti e di prossimo lancio), ~ con l´obiettivo di aumentare la competitività del Gruppo sui mercati ed il livello di controllo/ difesa dei prodotti strategici. Nell´ambito di questa strategia, nello stabilimento indiano di Isagro Asia è in corso un potenziamento della capacità produttiva dell´ M-alcohol, prodotto intermedio che viene poi utilizzato nello stabilimento di Bussi per la sintesi del Tetraconazolo. Il Presidente di Isagro ha rilevato inoltre come il Gruppo abbia effettuato il suddetto investimento industriale facendo leva sul rapporto di alleanza con Solvay e sulla capacità tecnologica di Isagro. " Il nuovo stabilimento di Bussi sul Tirino "dichiara Basile " è il quarto centro di produzione Isagro sul territorio nazionale, a cui si aggiunge anche lo stabilimento in India : grazie a questi centri, Isagro procede con grande impegno nel processo di internalizzare la produzione dei principi attivi di proprietà". Il processo di produzione del Tetraconazolo richiede infatti l´utilizzo del Tfe (tetrafluoroetilene), un monomero gassoso fornito da Solvay che viene ~ movimentato utilizzando una tecnologia che ne garantisce la sicurezza nel trasporto. L´impianto può inoltre sfruttare le sinergie con altri impianti già presenti nel sito, utilizzando le utilities e i servizi forniti dal Parco Industriale. Il processo utilizzato, sviluppato da Isagro, permette di migliorare le rese e la purezza del prodotto, garantendo flessibilità produttiva e assicurando al tempo stesso una elevata e costante qualità del prodotto a costi molto competitivi. Alberto Stefani ha illustrato la storia dell´investimento e l´importanza delle sinergie con gli altri poli produttivi del Gruppo. Ha inoltre evidenziato l´importanza dell´integrazione dello stabilimento nel contesto sociale e territoriale in cui opera e ha ringraziato i collaboratori delle società terze ed i propri che insieme hanno contribuito con successo alla realizzazione della nuova unità produttiva. L´incontro si è poi concluso con l´inaugurazione dell´impianto da parte del Vescovo di Sulmona, mons. Giuseppe Di Falco, e la successiva visita guidata del sito. .  
   
   
CONCORSO FOTOGRAFICO “VIVERE IL DIABETE”  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Sabato 17 giugno 2006 si è svolta la premiazione del concorso fotografico “Vivere il diabete” indetto dalla Fand – Associazione Italiana Diabetici. Il vincitore, a cui sono stati consegnati 500 Euro, è risultato Cristiano Alfieri, con la foto “…a cena”. La motivazione: “Rappresenta la quotidianità in modo rassicurante. La penna da insulina vista come una posata. Il benessere si raggiunge con un uso equilibrato di entrambe. ” Tutte le foto che hanno partecipato sono state raccolte in un libro. .  
   
   
LA PRIMA MOSTRA-CONVEGNO HABITAT CLIMA 14 AL 17 SETTEMBRE, 2006  
 
Monza, 26 giugno 2006 - Dal 14 al 17 settembre, presso il Palacandy si svolgerà la la Edizione di Habitat Clima, Mostra-convegno interamente dedicata al tema del risparmio energetico. Non solo una mostra, non solo una fiera, ma un´importante occasione di incontro tra addetti ai lavori e non, con lo scopo di comunicare sul territorio i temi sempre più attuali della bio-architettura attraverso il Convegno "Risparmio energetico fra qualità ambientale e benessere abitativo". Uno spazio espositivo di circa 3. 000 mq dotato di tutti i servizi, situato nelle immediate vicinanze delle più importanti vie di comunicazione, farà da scenario all´iniziativa, ospitando espositori - quali costruttori di componenti ed impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, fornitori di combustibili, installatori e progettisti - e operatori del settore, progettisti, imprese edili, costruttori e non solo. Eventi collaterali, coordinati da Gabriele Radice, Art Director di Mia Ente Mostre di Monza e Brianza con il supporto di un Comitato Scientifico composto dall´arch. Maria Elisa Villa, dal prof. Arch. Massimo Duroni e dall´arch. Carlo Zanella, approfondiranno tematiche specifiche. Inoltre Habitat Clima e Mia Mostra dell´Arredamento di Monza in occasione della 61a edizione, permetteranno di attuare una particolare forma promozionale verso il pubblico e gli operatori che consisterà nell´emissione di un unico biglietto per visitare entrambi gli eventi. .  
   
   
MIA, MOSTRA DELL´ARREDAMENTO: PROGETTI E INNOVAZIONE  
 
Monza, 26 giugno 2006 - Una grande vetrina per progetti vincenti e innovativi: questa è Mia, Mostra dell´Arredamento, come racconta la sua storia che inizia con la presente edizione il suo settimo decennio. Una realtà, quella di Mia, che ben si inserisce nel dibattito che nel nostro Paese è all´ordine del giorno e investe i media, gli esperti e tutti gli addetti al settore: crisi della produzione, declino dell´economia, competitività sempre più agguerrita da parte dei concorrenti esteri e, infine, crisi della creatività italiana. La risposta dei singoli operatori economici non può che essere lavorare ancora di più nel fare squadra e investire in progetti che, accanto alla manualità, abbiamo quel valore aggiunto che si chiama made in Italy. Un valore aggiunto che, nel settore arredamento, significa progettare il vivere nella propria casa con le forme e i colori del mondo proponendo una filiera che sia garanzia per il consumatore finale e punto di forza per le aziende. Dallo studio del prodotto al servizio al cliente, figura centrale nelle nuove strategie di mercato: queste le linee di sviluppo per battere la concorrenza e riproporre la centralità della grande tradizione italiana. Mia è la più importante vetrina della Brianza, cioè di una zona che del settore legno-arredamento ha fatto una vocazione e per questo i visitatori trovano, anno dopo anno, non solo le novità ma anche le tendenze. Dalle cucine all´arredobagno, dalle camere alle poltrone: una esposizione che segue una filosofia ben precisa che vede protagonisti i singoli mobili, ma all´interno di un proposta globale sulla casa, di un concetto e una concezione totalizzante, in cui chi abita si riconosce e vuole essere riconosciuto. Ed è proprio sui materiali che nell´ultimo decennio si sono avuti i principali cambiamenti, tecnici e concettuali. In particolare l´attenzione si è indirizzata verso materiali più naturali e, dunque, al settore dei mobili biocompatibili ed ecosostenibili. Da settore di nicchia l´intero comparto ha assunto ormai una dimensione non trascurabile, con indici di crescita interessanti e proprio per questo molte aziende hanno aperto al loro interno reparti specifici di lavorazione biocompatibile ed ecostenibile. Con una ricaduta immediata sulla qualità del vivere domestico e sull´uso del legno, che infatti sta vivendo una seconda giovinezza, come materiale privilegiato. Insomma, il vero protagonista è l´uomo che si riappropria del vivere la propria casa come momento individualizzante e come armonia con sé, con gli altri e con l´ambiente. Ed è proprio per meglio rispondere a queste nuove tendenze che. Mia si fa in due o, se si preferisce, Mia raddoppia e, accanto alla mostra presso il Polo Fieristico, un nuovo spazio, intitolato Habitat Clima, prende avvio presso il Palacandy di Monza con tutto ciò che è ecocompatibile e biosostenibile! . .  
   
   
AL VIA MILANO MODA UOMO 25/29 GIUGNO 2006  
 
Milano, 26 giugno 2006 - E’ partita domenica 25 giugno Milano Moda Uomo, la kermesse di moda maschile più importante del mondo. Durante questa edizione verranno presentate le collezioni della prossima primavera/estate 2007. Il calendario offre 5 giorni ricchi di sfilate, presentazioni e happening. Sotto i riflettori 118 collezioni: 49 sfilate per 47 marchi, 46 presentazioni e 23 presentazioni su appuntamento. Presenti tutte le più importanti griffe del prêt-à-porter. Milano Moda Uomo ha aperto il 25 giugno con Jil Sander e chiude, il 29 giugno, con M + F Girbaud. Nell’ordine delle migliaia il dato inerente agli addetti ai lavori. La rassegna prevede, infatti, un afflusso in città di oltre 15. 000 operatori del settore. Per quanto riguarda i media saranno in totale più di 1200 gli addetti stampa, giornalisti, fotoreporter e cameraman provenienti da 28 Paesi che raggiungeranno il capoluogo lombardo. Da sottolineare la costante crescita del numero dei buyers e della stampa accreditata alla manifestazione a conferma del crescente interesse che suscita Milano Moda Uomo. Nel nutrito carnet di eventi collaterali è da segnalare sabato 24 giugno la presentazione del Progetto Polo della Qualità “La città della Moda e del lusso” in collaborazione con Cnmi e l’inaugurazione della mostra “Crhis Daze Ellis” Painting presso Myown Gallery. Tra i consueti social moment legati alla manifestazione segnaliamo inoltre i seguenti eventi: domenica 25 giugno l’Evento Gf Ferré, lunedì 26 l’opening dello showroom Harmont & Blaine, seguito dall’inaugurazione delle mostre “The Mancat” di Alexander Mcqueen e Nick Knight presso la Galleria Sozzani e “Me X 32” presso la boutique di Gianfranco Ferrè. .  
   
   
A FIERACAVALLI PASSIONE ED ARMONIA DIVENTANO STILE DI VITA A VERONA DAL 9 AL 12 NOVEMBRE 2006 LA 108^ EDIZIONE  
 
Verona, 26 giugno 2006 - Ancora più grande e spettacolare, questo il progetto ormai in fase di avanzata organizzazione della 108^ Fieracavalli in programma a Verona dal 9 al 12 novembre 2006. Grazie alla realizzazione di due nuovi padiglioni espositivi da parte di Veronafiere, la prossima edizione dell’evento internazionale potrà ospitare su 400 mila metri quadrati il sempre crescente numero di espositori e istituzioni da tutto il mondo, che trovano nella manifestazione una ineguagliabile vetrina per la promozione delle proprie attività e del territorio. Dalla storica rassegna focalizzata sugli equini, infatti, Fieracavalli ha un po’ alla volta ampliato il suo assetto sui luoghi dove vivere un rapporto di vero contatto con la natura. Il cavallo sta diventando un elemento di marketing territoriale per la storia e la cultura che evoca, alla scoperta di posti, tradizioni e prodotti tipici in Italia e all’estero. Tra gli importanti eventi di questa ricerca dei luoghi il Raid a cavallo Monaco di Baviera-verona, che ad ottobre ripercorrerà i 600 km di un viaggio fatto per la prima volta 20 anni fa da un gruppo di amici. Ogni tappa sarà un’occasione di riscoperta e promozione del territorio attraversato, in collaborazione anche con amministrazioni locali e associazioni di settore tedesche e austriache. L’operazione riveste rilievo pure per le partnership messe in gioco: con Fieracavalli partecipano all’iniziativa le due principali istituzioni italiane legate al cavallo, Unire (Unione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine) e Aia (Associazione Italiana Allevatori), oltre alla rivista Cavallo Magazine. Fieracavalli è anche spazio per eventi ogni anno più numerosi e spettacolari, grazie alla presenza di circa 2. 400 soggetti delle più importanti razze. Dall’unica prova italiana di Coppa del Mondo Fei di Salto ad Ostacoli (Fei World Cup) per la quinta volta a Verona, ai campionati morfologici di razza del Cavallo Arabo e di Pura Razza Spagnola, ai concorsi ippici, agli show di razza e performance del Cavallo Americano, a Italialleva, la mostra delle razze equine nazionali realizzata dall’Aia alla vetrina del Cavallo da Sella Italiano organizzata dall’Unire. Per i più piccoli ritorna il Salone del bambino, con il Salone dell’asino a fare da cornice di intrattenimento e informazione su un mondo ancora vivo ma dal sapore antico. Ci sono poi le notti di Fieracavalli, con magici spettacoli equestri, musica e divertimento, culminanti con un nuova rappresentazione del Gala d’Oro, il suggestivo giro del mondo a cavallo che emoziona ogni anno migliaia di spettatori. Nel 2005 Fieracavalli ha raggiunto numeri da record: 584 espositori di cui 136 da 25 nazioni; oltre 130 mila visitatori, dei quali 12 mila esteri in arrivo da tutto il mondo e 900 giornalisti accreditati da 25 paesi stranieri. Il crescente interesse del pubblico nei confronti del cavallo e la possibilità sempre più alla portata di tutti di cavalcare per sentirsi in armonia con la natura, lontano dalla frenesia della vita moderna fanno prevedere un grande successo anche per Fieracavalli 2006, un evento che per gli allevatori e gli sportivi è già da tempo un appuntamento da non perdere. .  
   
   
´PORTO IL GOLFO IN AMERICA E MI INNAMORO DI NEW YORK´: PERSONALE DI GIANNI PISANI A CAPRI ALLA BERSANI ART GALLERY 24 GIUGNO AL 10 LUGLIO  
 
 Capri, 26 giugno 2006 - Le opere del Maestro Gianni Pisani, “l´artista cosi caro a Sanguineti, Argan, Dorfles , Joe Tjlson Restany, Calvesi, Trini e tanti altri”, come scrive la famosa critica d’arte Lea Vergine in un articolo pubblicato nello scorso mese di aprile, sono esposte a Capri nelle sale della Bersani Art Gallery, la galleria d’arte contemporanea di Via Croce, che ospita la mostra "Porto il Golfo in America e mi innamoro di New York". Sabato 24 giugno l’inaugurazione, è stato sicuramente questo l´ evento artistico tra i più significativi che ha avuto luogo a Capri in estate. E fino al 10 luglio sulle bianche pareti della galleria d’arte caprese spiccheranno le opere più significative del Maestro Pisani come quelle già esposte a New York nella mostra “Nove giorni in America col cavallo d´oro” e quelle create a Capri e nello studio napoletano di Arco Mirelli. I quadri della mostra caprese raffigurano personaggi e luoghi tipici dell´isola come “la Piazzetta con i depressi al sole”, o “Il cocktail del Gabbiano alla Canzone del Mare” sino ad “Io Gommone”, un scorcio di paesaggio della costa con una delle tante insenature dell´isola. Ed anche le tele che ricordano New York saranno il piatto forte della mostra allestita a Capri. L´artista attraverso pennelli e colori ha lasciato sulla tela dei suoi grandi e luminosi quadri,elementi, episodi emozioni che Pisani ha vissuto nel suo periodo newyorkese e qui il quadro con “Il Ponte” ed ancora la “Vecchia e ricca signora a Central Park”. La passerella artistica di Pisani alla Bersani Art Gallery non si limita però solo ai quadri esposti, all´interno dello spazio sistemate alcune installazioni e tra queste una delle più importanti: Le bambole di Gianni Pisani. .  
   
   
A REGGIO EMILIA DAL 25 GIUGNO ALL’8 OTTOBRE 2006 L’ANTOLOGICA DI ARNALDO POMODORO  
 
 Reggio Emilia, 26 giugno 2006 - Dal 25 giugno all’8 ottobre, nelle due sedi di Palazzo Magnani di Reggio Emilia e di Palazzo dei Principi di Correggio (Re) si terrà un’ampia antologica dedicata ad Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna (Rn), 1926), lo scultore italiano contemporaneo più noto e apprezzato a livello internazionale. Promossa dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Comune di Correggio, con il contributo di Fondazione Manodori, Ccpl, Interacciai di Reggio Emilia, Assicurazioni Generali e Tecton, l’esposizione curata da Sandro Parmiggiani ripercorre cinquant’anni di produzione dell’artista. Si parte, infatti, dal 1960 (La colonna del viaggiatore) fino a giungere ai nostri giorni. La mostra permetterà alle quaranta sculture di Pomodoro di dialogare con una duplice situazione ambientale: l´interno delle stanze di Palazzo Magnani e i luoghi più suggestivi della città di Reggio. Le opere dell´artista, infatti, posizionate lungo corso Garibaldi, e sull’asse da piazza Gioberti a piazza Roversi, si confronteranno con le architetture storiche cittadine, come la Chiesa del Cristo, e con il rigore formale dei cortili interni del Palazzo Ducale (ora Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia). A Palazzo dei Principi di Correggio verranno presentate dieci sculture che faranno da corollario a 90 lavori su carta, realizzati tra il 1976 a oggi, che costituiscono la parte più significativa dell´opera grafica di Pomodoro, nella cui attività artistica assumono un ruolo importante, essendo luogo di sperimentazioni e di innovazioni, con il ricorso, del tutto peculiare, alla calcografia in rilievo combinata all´acquatinta, al collage e all´utilizzo di carte speciali. Molto si è scritto sull’arte di Pomodoro, da parte di autori italiani e stranieri, di storici e critici dell´arte e di poeti e scrittori. Le sue sculture affascinano perché permettono, nell´indagine delle forme e nello scavo dentro la materia che le costituisce, nella rivelazione della particolare struttura "molecolare" che l´artista immagina, di gettare un ponte tra il passato, come il retaggio delle architetture di antiche civiltà, e il presente, con una continua capacità di osservazione del reale e di collegamento allo "spirito del tempo". L´influenza di Pomodoro è stata assai profonda e travalica gli stessi ambiti dell´arte: non è un caso, ad esempio, che la conformazione geologica di mondi alieni o la configurazione esteriore di veicoli spaziali immaginate da certi autori di film di fantascienza sembrino ispirarsi alle forme che la scultura di Arnaldo Pomodoro ha reso familiari. Accompagna l’esposizione, un catalogo – Skira editore – che presenta un testo di Luciano Caprile, una conversazione tra l’artista e Sandro Parmiggiani, nonché un´ampia antologia critica, con particolare attenzione ai testi, alcuni dei quali inediti, che poeti e scrittori hanno dedicato a Pomodoro. Arnaldo Pomodoro è nato a Morciano di Romagna nel 1926. È a Milano nella prima metà degli anni Cinquanta, dove diventa amico di artisti e uomini di cultura. Nel 1956 viene invitato alla Biennale di Venezia, dove tornerà a esporre con sale personali nel 1964 e nel 1988; già nel 1958, tiene mostre in Germania e in Belgio. Nel 1959 è a New York e San Francisco: negli Stati Uniti soggiorna ripetutamente per vent´anni; qui frequenta artisti e poeti di primo piano (David Smith, Louise Nevelson, Allen Ginsberg, Gregory Corso), è chiamato a insegnare in alcune Università (Stanford University, Berkeley University, il Mills College di Oakland, California), espone in mostre pubbliche itineranti e riceve premi prestigiosi, quali il "Premio Internazionale di Scultura" del Carnegie Institute di Pittsburgh, che gli viene attribuito nel 1967. Tra le tante mostre importanti a lui dedicate, vanno almeno ricordate quella alla Rotonda della Besana di Milano (1974), al Musée d´art Moderne di Parigi (1976), al Forte di Belvedere di Firenze (1984), a Rimini e Cesena (1995), a Varese (1998), a Palma de Mallorca (1999), alla Reggia di Caserta (2000), in vari musei tedeschi, americani, giapponesi e australiani. Pomodoro riceve numerose commissioni pubbliche e private in tutto il mondo, che gli consentono di realizzare opere monumentali - basta ricordare, tra le tante, la Sfera con Sfera collocata davanti al Palazzo dell´Onu a New York nel 1996 -, sempre misurandosi con le caratteristiche del sito e con le problematiche del rapporto tra arte, ambiente e architettura. Svolge pure un´intensa, ininterrotta attività di scenografo, e riceve numerosi importanti riconoscimenti. Nel 1996 costituisce la Fondazione Arnaldo Pomodoro, che ha iniziato di recente la propria attività espositiva a Milano. .  
   
   
TORNA ALLA LUCE IL PINTURICCHIO SEGRETO  
 
Perugia, 26 Giugno 2006 - Proveniente da una collezione privata, riemerge dopo oltre 500 anni, un dipinto inedito realizzato dal Pinturicchio negli appartamenti Borgia in Vaticano, che svela il mistero di una singolare vicenda rinascimentale. Un episodio di gran significato per tutto il mondo dell’arte il ritrovamento di un’opera inedita del Pinturicchio fino ad oggi conosciuta soltanto attraverso le segnalazioni degli storici. Parte di un affresco realizzato attorno al 1492 negli Appartamenti Borgia inVaticano, poi misteriosamente scomparso - e così tanto ricercato nel corso dei secoli da essere addirittura ritenuto mai esistito - il dipinto che si presenta costituisce il fulcro di questa singolarissima composizione. Esso raffigura un Bambino Gesù benedicente di ineffabile bellezza, delicatamente trattenuto da tre mani che ne svelano l’intima connessione a due altri enigmatici personaggi tagliati fuori dal campo pittorico. Da cui il nome dell’opera: Bambin Gesù delle mani. L’opera, recentemente acquisita dal Gruppo Margaritelli e poi affidata alla Fondazione Guglielmo Giordano per promuoverne lo studio e la divulgazione, è stata presentata in anteprima alla stampa lunedì 19 giugno 2006 da Franco Ivan Nucciarelli, eminente studioso del Pinturicchio, cui si deve il rinvenimento del prezioso dipinto nel circuito antiquario internazionale, nonché la minuziosa ricostruzione del suo suggestivo itinerario storico e artistico. La presentazione in anteprima assoluta dell’opera, strettamente riservata alla stampa, è stata l’occasione per ripercorrere l’affascinante storia di questo affresco perduto, unico testimone di un’intrigante quanto scandalosa vicenda rinascimentale, che ha per protagonisti papa Alessandro Borgia e la sua amante Giulia Farnese. E che proprio per questo venne condannato dapprima alla distruzione, e poi - salvato dalla sola forza della sua irresistibile bellezza – fu più semplicemente destinato all’oblio. Una condizione questa da cui l’opera riemerge soltanto ora, grazie ad una impressionante serie di concomitanze che sembrano voler dimostrare quanto potente sia - nella determinazione delle umane vicende, così come nella storia dell’arte - l’imprevedibile influsso del caso. L’opera verrà esposta al pubblico per la prima volta a Perugia – città natale del Pinturicchio – in occasione della mostra “Artevita” che prenderà avvio il 16 settembre 2006, in occasione della “Notte bianca” organizzata dal Comune di Perugia. In armonia con il soggetto del dipinto, i proventi ricavati dalla manifestazione “Artevita” saranno interamente devoluti a favore di primarie associazioni nazionali per la lotta contro le leucemie e le malattie rare dell’infanzia. .  
   
   
GIROLAMO ROMANINO. UN PITTORE IN RIVOLTA NEL RINASCIMENTO ITALIANO TRENTO, CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, 29 LUGLIO – 29 OTTOBRE 2006  
 
Trento, 26 giugno 2006 - A distanza di ben 40 anni dalla prima e finora unica mostra monografica tenuta a Brescia, il Castello del Buonconsiglio di Trento organizzerà nell’estate del 2006 un’ampia rassegna dedicata all’artista bresciano Girolamo Romanino (1485-87 - ca. 1560) autore del celebre ciclo pittorico che impreziosisce il Castello, uno dei capolavori della decorazione ad affresco della prima metà del Cinquecento in Italia. Grazie alla sua pittura realistica, libera e lontana dall’ufficialità del tempo, Romanino rappresenta un pittore in rivolta nel Rinascimento ed è da considerarsi uno dei precursori del naturalismo di Caravaggio e della modernità. Il Romanino lavorò a Trento negli anni 1531-1532 su commissione del cardinale Bernardo Cles, principe vescovo di Trento dal 1514 al 1539 per decorare la nuova residenza rinascimentale nota come il Magno Palazzo. Al centro dell’esposizione saranno naturalmente gli affreschi del Castello, ed il suo vasto e prezioso apparato decorativo dovuto anche all’opera di altri importanti pittori come il ferrarese Dosso Dossi e il veneto Marcello Fogolino. La mostra consentirà di ammirare a Trento straordinarie testimonianze pittoriche del Romanino, provenienti da prestigiosi musei e collezioni pubbliche e private italiane ed estere, tra questi il Louvre, la Galleria degli Uffizi, la Pinacoteca di Brera, il Metropolitan di New York, la galleria Doria Pamphilj di Roma e il Museo di Belle Arti di Budapest. Il percorso espositivo presenterà complessivamente un centinaio di opere tra dipinti e disegni, la maggior parte del Romanino, allo scopo di ricostruire tutto l’arco di attività dell’artista nel contesto italiano del tempo. Saranno presentate inoltre opere realizzate da importanti maestri della pittura rinascimentale italiana fra cui Tiziano, Lotto, Moretto, Savoldo, Callisto Piazza e Altobello Melone. La mostra si articolerà in diverse sezioni. Si aprirà con la prima produzione pittorica del Romanino e la sua formazione tra Venezia e Milano, sarà posto in luce il rapporto con l’ opera di Giorgione e di Tiziano. Seguono i ritratti giovanili e i lavori degli anni ’20. Parte fondamentale della mostra saranno gli affreschi del ciclo di Trento, presentati al termine dei restauri e inseriti nel contesto dell’opera complessiva del Romanino, anche in relazione con l’attività degli altri pittori che operarono nel Magno Palazzo come i Dossi e Fogolino. Una sezione sarà dedicata alla produzione degli anni ’40-’50 all’interno della quale particolare risalto avranno le grandi ante d’organo provenienti dal Duomo di Brescia e dalla chiesa di S. Giorgio in Braida a Verona. Questi anni saranno rappresentati anche dalla magnifica tela con La raccolta della Manna conservata a Brescia. Inoltre sarà ampiamente documentata la produzione grafica del Romanino, molto significativa ma poco conosciuta, che comprenderà anche disegni del Pordenone e del Lotto. Infine una sezione sarà riservata a Bernardo Cles, non solo al suo ruolo nella politica europea e ai suoi rapporti con la casa d’Austria, ma alla sua figura di committente in quel straordinario cantiere d’arte rinascimentale che fu il Castello intorno al 1530. Curatori della mostra sono: Francesco Frangi dell’Università di Pavia e per il Castello del Buonconsiglio Lia Camerlengo, Ezio Chini e Francesca de Gramatica. Al progetto partecipa anche Alessandro Nova, professore alla Goethe-universität di Francoforte, uno degli studiosi più autorevoli del Romanino nonché autore dell’ultima monografia sul pittore pubblicata nel 1994. La mostra è possibile grazie alla collaborazione dei Musei Civici di Brescia e delle Soprintendenze ai beni storico - artistici di Mantova e Trento. .  
   
   
PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO FOTOGRAFICO ‘SPECIALI SCATTI. FOTOGRAFA LA COPPIA PIÙ ROMANTICA’  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Inaugurata a Milano la mostra fotografica ‘Speciali Scatti’. Numerosi gli ospiti della serata inaugurale che ha visto come madrina Barbara D’urso. Oltre l’80% degli Italiani crede nell’amore romantico a qualsiasi età come dimostra una recente ricerca commissionata dalla Lillly, l’azienda che produce il Cialis, famosa pillola del week-end. E proprio per celebrare la riscoperta del romanticismo, è stata eletta questa sera a Milano, in una frizzante serata all’Hotel Diana Majestic la “Coppia più romantica d’Italia”. L’evento corona il successo del concorso fotografico ‘Speciali Scatti. Fotografa la coppia più romantica’ lanciato ad aprile di quest’anno e aperto a fotografi professionisti e dilettanti. Una giuria tecnica, presieduta dal famoso fotografo Berengo Gardin, ha selezionato le 36 foto che meglio esprimevano il concetto di romanticismo. Le foto, comprese quelle vincitrici, saranno esposte all’Hotel Diana Majestic di Milano fino a venerdì 23 giugno. Le opere hanno come soggetto la coppia over 40 per testimoniare che il romanticismo e l’amore esistono ancora e non hanno età. La Giuria Speciale, presieduta dal Prof. Vincenzo Gentile – Presidente Sia - e composta da esponenti del mondo scientifico e giornalistico, dopo un’attenta analisi ha decretato la ‘Coppia più Romantica d’Italia’, premiando Laura Spataro e Sergio Corti. Amore, romanticismo, capacità di vivere i propri sentimenti con il desiderio di una volta di sentirsi parte di un medesimo progetto, nel rispetto e nella valorizzazione dei propri sentimenti. Intimità, passione e spontaneità, questi i messaggi-chiave e i criteri che hanno valutato i vincitori. La mostra e il concorso, realizzate con il patrocinio della Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), dell’Esda (European Sexual Dysfunction Alliance) e la consulenza scientifica della Sia (Società Italiana di Andrologia), rientrano in un progetto di educazione al benessere sessuale dell’uomo e della coppia e alle problematiche connesse, tra le quali la disfunzione erettile. Presenti alla serata, oltre alla madrina Barbara D’urso, anche l’attrice Francesca Reggiani, lo psicosessuologo Marco Rossi, il Presidente della Società Italiana di Andrologia, Prof. Vincenzo Gentile, il Presidente dell’Esda Prof. Vincenzo Mirone e il grande fotografo italiano Gianni Berengo Gardin. “Il riscontro ottenuto dall’iniziativa ‘Speciali Scatti’ dimostra concretamente che il desiderio di vivere un amore romantico - ovvero quella speciale condizione in cui l’intesa affettiva e quella fisica e sessuale vanno di pari passo - è vivo a tutte le età” afferma il professor Vincenzo Gentile, Presidente della Sia, durante il talk show che ha aperto la serata. “È proprio andando avanti con gli anni, quando finalmente si comincia ad essere meno pressati da responsabilità e impegni come lavoro, carriera, figli che ci si può dedicare finalmente a se stessi e ai piaceri della vita e della coppia - ha aggiunto il professor Vincenzo Mirone, urologo e Presidente dell’Esda - perché l’amore fa bene, mantiene giovani e con cure adeguate è possibile risolvere le eventuali defaillance maschili dovute all’età e godersi una nuova primavera romantica. E queste fotografie lo dimostrano”. Ma se questo piacere è ostacolato da qualche problema fisico di lui è importante non rassegnarsi e non rinunciare. “La maturità pretende tempi rilassati e spontanei – ha concluso il dottor Marco Rossi, psicosessuologo - per questo se l’uomo ultraquarantenne ha dei deficit erettili, può contare su terapie come il Cialis che con la sua lunga durata d’azione (fino a 36 ore) consente di vivere un’intimità non improntata al tutto e subito ma più tranquilla, naturale. In una sola parola: romantica”. .  
   
   
ESTATE FOTOGRAFIA A MILANO: PALAZZO REALE/PAC/ CASTELLO SFORZESCO  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Torna, alla sua terza edizione, Estate Fotografia Milano, l’appuntamento con la grande fotografia promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano in collaborazione con Federico Motta Editore e Contrasto. Estate Fotografia Milano 2006 propone, quest’anno, una novità legata alle sedi: alle due mostre di Palazzo Reale, Superstar. 99 miti del ‘900, organizzata con Federico Motta Editore, e I piaceri dell’occhio. Fotografie di Marc Riboud, realizzata con Contrasto, si aggiungono altre due esposizioni: Ex Fabrica. Identità e mutamenti ai confini della metropoli, al Castello Sforzesco, e Off Broadway, in collaborazione con Contrasto, al Pac. Palazzo Reale Superstar. 99 miti del ‘900. Curata da Ugo Volli e realizzata in collaborazione con l’agenzia d’immagini Corbis, la mostra mette in luce novantanove miti del Novecento: personalità che hanno portato all´immaginario collettivo un segno forte, un contenuto, un modo d´essere, positivo o negativo che sia, capace di risuonare ed emozionare. Dai miti del potere, come Rockefeller e Bill Gates, all’ironia di Totò e Charlie Chaplin; dalla santità di Madre Teresa di Calcutta e del Dalai Lama alla carica seduttiva di Marilyn Monroe e Sean Connery; dal genio di Federico Fellini e Hemingway ai miti della sregolatezza, come Albert Einstein e Valentino Rossi, “Superstar” propone un’affascinante panoramica delle icone del Xx secolo. I piaceri dell’occhio. Fotografie di marc riboud. La mostra rende omaggio allo sguardo e alla poetica di Marc Riboud, fotografo Magnum, e ripercorre, in una scelta di circa 120 fotografie, i momenti decisivi della carriera di un grande maestro dello scorso e del nostro secolo. Dai primi memorabili scatti parigini – come il pittore che, in bilico nel vuoto, dipingeva la Tour Eiffel - fino all’Oriente, ai ritratti delle grandi personalità, alle foto del ‘68 a Washington. Tutta la sua carriera, ancora non conclusa, è testimoniata in questa mostra che si chiude con un gruppo di foto a colori: gli ultimi esperimenti fotografici di un maestro del Novecento. La mostra arriva a Milano dopo il successo riscosso alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Pac. Off Broadway. La mostra, per la prima volta in Italia dopo le tappe di New York, nella 60 Mercer Gallery, durante la scorsa edizione dei Rencontres Internationales de la Photographie di Arles e a Berlino, alla Leica e Rheinland-pfalz presenta il quartiere di newyorkese Broadway dove si ritrovano i quattro giovani fotografi di Magnum, Alex Majoli, Paolo Pellegrin, Thomas Dworzak e Ilkka Uimonen, impegnati ognuno a raccontare in un modo diverso la propria realtà. Off Bradway diviene, attraverso l’obbiettivo, un punto di osservazione privilegiato, non un modo laterale di guardare i conflitti, il paesaggio urbano, le calamità naturali. I quattro fotografi uniscono le forze e mischiano gli sguardi dando vita, per la prima volta, a una mostra che rispecchia questa nuova visione fotografica; un’esposizione diversa nell’impostazione e nel contenuto, per scoprire sequenze di foto e reportage di guerra (Iraq, Palestina, Afghanistan, Cecenia, Etiopia e Kosovo) accanto a brandelli e frammenti d’immagini raccolti in giro per il mondo. Le foto, accompagnate da un commento musicale realizzato per l’occasione dal musicista Fabio Barovero, si rincorrono, si parlano da uno schermo all’altro e raccontano, se non proprio un “mondo nuovo”, senz’altro un nuovo modo di guardarlo e di appartenervi. Castello Sforzesco. Ex fabrica. Identita’ e mutamenti ai confini della metropoli . La mostra, realizzata dal Civico Archivio Fotografico di Milano, incontra e si fonde con le intenzioni e i progetti autonomi di tre fotografi, Giampietro Agostini, Francesco Giusti, Tancredi Mangano, che indagano le aree industriali della cintura nord di Milano: Sesto S. Giovanni, Pero, Bovisa. Aree forti, in un passato recente, di identità e di storia, grazie alla presenza delle grandi industrie del ferro, dell’acciaio e della gomma che hanno qualificato Milano come città industriale e operaia. Oggi zone aperte in profonda trasformazione, specchio dei mutamenti economici, sociali e culturali che hanno investito la stessa nozione di città. Luoghi in cui, dall’identità “forte” della fabbrica si passa a quella “debole” dell’immigrazione clandestina, respinta ai margini della città. Terre di confine, luoghi di tensioni e cambiamenti accelerati, in cui sperimentare le stesse possibilità della fotografia di farsi strumento critico e interpretativo. .  
   
   
SUPERSTAR: 99 MITI DEL ’900 PER I TIPI DELL’EDITORE MOTTA  
 
Milano, 26 giugno 2006 - In occasione del terzo appuntamento di Estate Fotografia, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale e Federico Motta Editore, presentano una mostra dedicata ai grandi Miti del Novecento. Curata da Ugo Volli e realizzata in collaborazione con Corbis, l’esposizione propone una selezione delle personalità che hanno portato all´immaginario collettivo un segno forte, un contenuto, un modo d´essere, positivo o negativo, ma capace di risuonare ed emozionare. Ispirandosi alla vita dei suoi protagonisti, la mostra ruota attorno a passioni forti come seduzione e rivolta, genio e ironia, da cui nascono accostamenti a volte imprevedibili e provocatori. Che Guevara e Marlon Brando, Lenin e Agnelli, Gandhi e Giovanni Xxiii. Ogni “mito” è rappresentato in mostra da un’immagine-icona del personaggio, affiancata dalla citazione di una sua frase celebre e da una breve biografia che ne completano e arricchiscono il ritratto. Dai miti del potere, come Rockefeller e Bill Gates, all’ironia di Totò e Charlie Chaplin; dalla santità di Madre Teresa di Calcutta e del Dalai Lama, alla carica seduttiva di Marilyn Monroe e Sean Connery; il genio di Albert Einstein e Hemingway e i miti della sregolatezza, come Pablo Picasso e Valentino Rossi, “Superstar” propone un’affascinante panoramica delle icone del Xx secolo. Nell’ambito di Estate Fotografia 2006, Superstar si affianca alla mostra I piaceri dell’occhio. Fotografie di Marc Riboud, organizzata da Contrasto. .  
   
   
LA STAGIONE 2006-2007 DEL TEATRO SAN BABILA DI MILANO  
 
 Milano, 26 giugno 2006 - bersagli di vetro dal 3 al 29 Ottobre 2006 di Nini Salerno (commedia brillante) Compagnia Franco Oppini, Nini Salerno, Barbara Terrinoni. Come aggrapparsi a un’ancora di salvataggio nel tempestoso mare delle schermaglie amorose? Suspence e comicità sono gli ingredienti fondamentali di “Bersagli di vetro”, commedia che rispecchiando l’immagine dei tempi guarda a una visione complessa dell’intimità, sempre più estranea alla sua componente naturale, dove anche le cose apparentemente più semplici ed ancestrali ci appaiono di una complessità insormontabile. L’uomo dei sogni dal 31 ottobre al 26 Novembre 2006 di Claudio Forti (commedia) Compagnia Giancarlo Zanetti, Laura Lattuada. “L’uomo dei sogni”è il testo vincitore del Premio Letterario “I Fiumi” e del Premio Internazionale “Firenze-europa”. La Commedia, di Claudio Forti, ha grande spessore umano e fascino curioso, accompagnati da una trama sottilmente e simpaticamente psicologica. Giancarlo Zanetti e Laura Lattuada, i due protagonisti, trascinano il pubblico nell’intrigante evolversi della vicenda che presenta risvolti a sorpresa e inattesi, ambientati in una atmosfera da Vienna anni’40. Oh Romeo… dal 5 Dicembre al 7 Gennaio 2007 di Ephraim Kishon (farsa) Compagnia massimo Lopez Prima di essere un grande umorista, Ephraim Kishon è superbo osservatore della natura umana ed autore affettuosamente spietato che riproduce sul palco le immagini di noi così ´come siamo´. Il suo “Oh Romeo” è una splendida farsa che vede Giulietta e Romeo affrontare la vita per non essere riusciti a suicidarsi. Superbamente interpretata da Massimo Lopez, la trama è quindi invenzione assurda e surreale che rispecchia ed esalta il lato comico presente nella vita dei protagonisti e di ciascuno di noi. Come due gocce d’acqua dal 9 gennaio al 4 febbraio 2007 di alessandro benvenuti (thriller) compagnia Alessandro Benvenuti un macchinista e un elettricista teatrale si trovano per la prima volta a lavorare assieme sul palcoscenico di un teatro per montare un’edizione polacca di "Aspettando Godot". Ma nel passato di uno di loro c’è un evento che ha prodotto delle profonde ferite mai rimarginate. E’ così che un pensiero si mette in moto nella sua mente…un pensiero molto pericoloso…Storia strana su una terrazza napoletana dal 6 febbraio al 4 marzo 2007 di Luigi De Filippo (commedia brillante) Compagnia Luigi de Filippo Luigi De Filippo, grande mattatore e ospite ormai irrinunciabile delle stagioni del San Babila, mette in scena la sua “ Storia strana”. Strana perché ambientata in un antico palazzo di Napoli, dove abita una famiglia che ha un cane un po’ particolare. Ed è così che un giorno l’animale comincia a parlare, facendosi capire soltanto dal suo padrone, ma raccontando i segreti di tutta la famiglia, del palazzo e dei vicini. Sabrina dal 6 marzo al 1° aprile 2007 di samuel a. Taylor (commedia) compagnia Corrado Tedeschi, Corinne Bonuglia la favola di Sabrina inizia con “c’era una volta…. ”, e prosegue con la trasformazione di una ragazza in una principessa. La storia è quella di sempre: Sabrina ama non ricambiata David, che s’innamora di lei quando la giovane non lo desidera più. Linus invece odia Sabrina e per allontanarla da David finisce per innamorarsi perdutamente di lei. Un susseguirsi di situazioni portano il pubblico, in maniera allegra e spensierata, verso l’inevitabile happy end che, seppur scontato come in ogni favola che si rispetti, lascia divertiti e felici. Nunsense - le amiche delle suore dal 10 Aprile al 6 Maggio di Dan Goggin (musical, orchestra dal vivo) Compagnia Compagnia della Rancia Nel convento delle Piccole Sorelle del Certosino Zelo, Suor Giulia avvelena incolpevolemente e inesorabilmente le consorelle. Le poche suore rimaste in convento devono quindi provvedere alla cerimonia funebre ma i costi sono così alti!!. La soluzione è mettere in scena uno spettacolo di beneficenza, con protagoniste le stesse suore, per poter dare degna sepoltura anche alle ultime quattro sorelle, infilate nel congelatore del Convento. Dopo questo “assurdo” e ironico antefatto va in scena lo spettacolo delle suore, che è quello a cui appunto il pubblico assisterà. Vuoti a rendere dal 8 maggio al 3 giugno 2007 di maurizio costanzo (commedia) compagnia Paolo Ferrari, Valeria Valeri Federico e Isabella vengono sfrattati dal figlio da quel tetto coniugale che li ha visti protagonisti per più di vent’anni. Come “vuoti a rendere”, mamma e papà vengono spediti in campagna. Il trasloco è dunque la metafora del cambiamento di rotta, l’occasione per il bilancio di una vita passata tra sogni non realizzati. E insieme ai bauli che si chiudono, pronti per il viaggio, i due coniugi celebrano il tempo che fu, stretti sempre e comunque da quell´ affettuoso legame che li ha visti percorrere insieme i difficili sentieri della vita. La commedia diverte e sorprende il pubblico in un abbraccio commovente. A porta Romana dal 5 giugno al 1° luglio 2007 di rino silveri (commedia) compagnia Piero Mazzarella Piero Mazzarella lo dicono maestro per doveroso tributo al suo talento e alla sua “milanesità”. “A Porta Romana”è la godibile commedia che il gran mattatore snocciola sul palcoscenico con la simpatia di sempre, tra le divertenti e apprezzate espressioni dialettali e con la particolarissima cadenza proferita dall’inimitabile vocione arrochito. Per onorare il pubblico sempre fedele e numeroso, l’artista meneghino ci distribuirà le usuali pillole di vita e di saggezza, come fossimo tutti a casa, sua e nostra, al Teatro San Babila. .  
   
   
DICIASSETTE SPETTACOLI, PROSA, BALLETTI E UN’OPERETTA NEL CARTELLONE 2006/2007 DEL TEATRO CARCANO DI MILANO  
 
Milano, 26 giugno 2006 - La stagione verrà aperta da La bisbetica domata di William Shakespeare che il regista Matteo Tarasco riporta nel solco della più pura tradizione allestendola per una compagnia di soli uomini: banditi, travestitismi o omosessualizzazioni che traviserebbero il senso profondo della storia, lo spettacolo riscopre la misteriosa forza dei personaggi femminili shakespeariani che, interpretati da uomini, acquistano una valenza strettamente contemporanea. Nel ruolo di Petrucchio Tullio Solenghi, in quello di Caterina Francesco Bonomo. A più di vent’anni dalla sua morte, la presenza di Maria Callas nella memoria collettiva è più forte che mai. Rossella Falk, che le fu amica per lungo tempo, l’ha voluta ricordare raccogliendone le memorie e raccontandola in prima persona in Vissi d’arte, vissi d’amore, spettacolo da lei stessa scritto basato su ricordi personali, interviste e scritti vari. La regia è di Fabio Battistini. Il piccolo principe, tratto dal romanzo di Antoine De Saint-exupéry, torna al Carcano per la sesta volta nell’edizione diretta da Italo Dall’orto, anche interprete nel ruolo del Pilota, mentre il ruolo del piccolo protagonista è affidato a turno a bambini pieni di talento che restituiscono al pubblico tutta l’ingenuità e il disincanto della creatura letteraria. Ricco di suggestioni, fantasia e sfarzo è l’allestimento de La tempesta di William Shakespeare che Tato Russo interpreta e dirige alla testa di una numerosa compagnia tutta di ottimo livello. Uno spettacolo singolare, che privilegia ed esalta i caratteri metafisici dell’opera e si caratterizza per l’interessante uso della doppia lingua, l’italiano per le parti in versi e il napoletano per quelle in prosa. Paolo Bonacelli, Patrizia Milani e Carlo Simoni sono i protagonisti di Danza di morte, testo tra i più potenti di August Strindberg, un’opera di confessione disperata e implacabile da cui è nato tanto teatro (e cinema) moderno. Di qui viene il gioco al massacro, il delirio a due, il tema della coppia che si sbrana sotto gli occhi dello spettatore, di qui il teatro sadomasochistico del Novecento, il Bergman di Scene da un matrimonio. La regia è di Marco Bernardi. Sorelle Materassi, tratto dal celebre romanzo di Aldo Palazzeschi, attraverso le vicende di due mature sorelle ricamatrici “in bianco” che avranno la loro quieta vita sconvolta dall’adozione di un giovane e affascinante nipote, evidenzia il desiderio nascosto in tutti noi di rivivere la giovinezza passata. Maurizio Nichetti dirige l’allestimento che vede brillanti protagoniste Marina Malfatti e Simona Marchini. A San Silvestro e Capodanno sarà in scena per la terza stagione consecutiva il Balletto di Mosca —la Classique che quest’anno presenterà La bella addormentata, coreografia di Alexander Vorotnikov e musica di Petr I. Ciaikovskij. Ancora danza con Raffaele Paganini che presenta Da Tango a sirtaki -Omaggio a Zorba, una coreografia di Luigi Martelletta in cui la narrazione di sentimenti e di passioni viene scandita dal fascino dei tanghi di Astor Piazzolla e dalla forza e vitalità del sirtaki e di altre danze nuove o tradizionali. Il nuovo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Paolo Poli, Sei brillanti, è incentrato su sei brevi racconti sceneggiati pubblicati, in periodo che va dagli anni ‘20 agli anni ‘80 da altrettanti celebri firme del giornalismo femminile: Mura, Masino, Brin, Cederna, Aspesi, Gianini Belotti. Le voci delle giornaliste si alternano in un gioco frizzante e imprevedibile, nell’inconfondibile stile di Poli, sostenuto da una narrazione caustica ma emblematica di una società in continua evoluzione. Quella di Antigone di Sofocle è la storia di una giovane donna che affronta la more per non tradire la pietà dovuta ai morti: le leggi degli déi contro quelle degli uomini, le ragioni del progresso contro quelle della giustizia, mente contro cuore. Il dibattito è aperto da 2500 anni e riguarda tutti, ovunque, in ogni tempo. Lo spettacolo, che viene ripreso dopo aver concluso con grande successo la passata stagione, si avvale di una importante traduzione di Giovanni Raboni, e ha per protagonisti Giulio Bosetti — anche regista - nel ruolo di Creonte, Marina Bonfigli in quello cli Euridice e Sandra Franzo nel ruolo del titolo. Scritto nel 1961, Il giorno della civetta è il primo romanzo di Leonardo Sciascia: un giallo anomalo e amaro intorno a due uccisioni misteriose e alle successive indagini che mettono in moto una serie di rivelazioni in una lotta contro il muro di gomma dell’omertà, fra depistaggi e squarci di verità che condurranno ad un amaro finale. Lo spettacolo è interpretato da Giulio Base e Gaetano Aronica diretti da Fabrizio Catalano. Consueto l’appuntamento con la Compagnia Corrado Abbati che quest’anno mette in scena La principessa Sissi, operetta elegante e ricca d’atmosfera dedicata alla popolarissima figura dell’imperatrice d’Austria. La trilogia della villeggiatura, il grande affresco goldoniano in tre “puntate”costituito da altrettante commedie- Smanie, Avventure e Ritorno- viene rappresentato, in questa edizione diretta da Luca De Fusco nel trecentesimo anniversario della nascita del grande veneziano, in un’unica soluzione, come già avvenuto in occasione di altri due importanti allestimenti, quello di Strehler del ‘54, ripreso poi negli anni 70, e di Missiroli del 1980. Per il suo spettacolo, De Fusco gioca la carta dell’attualizzazione, immergendo la seconda e terza parte dello spettacolo in atmosfere che ricordano rispettivamente un film in bianco e nero anni 60 e un film noir, mentre la prima mantiene una certa ambientazione settecentesca. Interpreti principali sono Lello Arena, Gaia Aprea e Max Malatesta. Scritto nel 1946, Questi fantasmi! è uno dei testi più famosi di Eduardo, un capolavoro che scorre in equilibrio tra dramma e farsa, ironia e inquietudine. Silvio Orlando è un memorabile Pasquale Lojacono di agro-dolce complessità, incapace di dedicarsi a qualsiasi mestiere, anche di avviare la pensione sfruttando un appartamento di 18 stanze, rimasto sfitto a causa di una leggenda di fantasmi. Sarà lui, con la sua ingenuità disarmante, alla fine, l’unico a credere ai fantasmi, anche se il fantasma non è altro che l’amante della moglie. Regista dello spettacolo, che giunge al Carcano dopo una tournée trionfale nei principali teatri italiani, è Armando Pugliese. Mario Pirovano, porta in scena il tema della pace e della guerra presentando l’opera di Dario Fo Lu santo jullare Francesco, in particolare il discorso di Francesco ai Bolognesi all’epoca della guerra contro gli Imolesi, ricostruito da Fo sulla base della tradizione popolare, delle cronache e delle testimonianze dirette. Processo a Dio, scritto dal giovane Stefano Massini nel 2005, affronta il tema della Shoa e ricrea uno dei processi contro Dio che gli ebrei tennero dopo la fine della Seconda guerra mondiale e la liberazione dei campi di sterminio. Parola chiave del testo è il non-senso: se l’uomo è un burattino, chi Io muove? E quale logica segue il teatrino del mondo? Sono queste le domande che, come un magma, muovono il testo dal suo interno. A dirigere Ottavia Piccolo, interprete principale, è Sergio Fantoni. A chiudere il cartellone la ripresa, per la terza stagione, di Cosi’ e’ (se vi pare) di Luigi Pirandello che Giulio Bosetti dirige e interpreta nel ruolo di Laudisi accanto a Marini Bonfigli (la Signora Frola) e Francesco Migliaccio (il Signor Ponza). L’allestimento di questa enigmatica, inquietante “parabola”, quasi un giallo per gli elementi di mistero e tensione che la caratterizzano, è stato accolto con straordinario calore del pubblico sia a Milano che in tournée e segnalato dalla critica per il suo elegante rigore e la recitazione degli attori. Www. Teatrocarcano. Com .  
   
   
L’ANNO TEATRALE 2006-2007 FESTEGGIA I 70 ANNI DEL TEATRO NUOVO CONTINUANDO IL GRANDE LAVORO COMINCIATO DA FRANCO GHIZZO.  
 
 Milano, 26 giugno 2006 - La nuova stagione vedrà il gradito ritorno del “Winx Power Music Show”. Le magiche fatine incanteranno ancora il pubblico dei giovanissimi riproponendo lo spettacolo della scorsa stagione che ha registrato il tutto esaurito per 11 giorni consecutivi. Fedele al suo stile di teatro di intrattenimento elegante anche quest’anno propone i grandi protagonisti della commedia musicale come Enrico Brignano in un nuovo spettacolo dal titolo Brignano con la “O”, Marco Columbro, Chiara Noschese ed Enzo Garinei in “Tootsie, il gioco dell’ambiguità” con la regia di Maurizio Nichetti, Anna Falchi nella commedia romantica “Notting Hill” con la regia di Massimo Natale, Giampiero Ingrassia in “Quattro matrimoni e un funerale”, Vanessa Incontrada in “Alta società” con la regia di Massimo romeo Piparo, Pietro Longhi e Nathalie Caldonazzo nella commedia brillante “Una strega in paradiso”. Fiore all’occhiello di questa ricca stagione teatrale sarà la presenza di Mariangela Melato in un nuovissimo one woman show sotto la regia di Giampiero Solari. Come ogni anno, nel periodo di natale, torneranno i Legnanesi, unica compagnia dialettale legnanesi erede del grande Felice Musazzi e beniamini del grande pubblico i quali presenteranno il loro nuovo spettacolo Pover Crist Superstar. Dopo la grande sfida dell’anno appena trascorso, vinta con successo, il teatro presenta uno spettacolo di grande impatto emotivo e dedicato ai giovanissimi e alle loro famiglie: Squali, una storia e un sogno con la regia di Duccio Forzano. La stagione si chiuderà con un gradito ritorno in teatro a Milano di Marisa Laurito che insieme a Fioretta Mari, Fiordaliso e Crystal White sarà protagonista di “Menopause, the musical”. La stagione del Teatro Nuovo che si è appena conclusa sotto la direzione di Gemma Ghizzo è stata caratterizzata da scelte artistiche legate a regole di stile, eleganza, divertimento e tradizione innovativa, che rendono questa sala milanese molto amata dai suoi oltre 4. 000 abbonati. Grande presenza di commedie: Tato Russo e Justine Mattera in “Troppi Santi in Paradiso”, Debora Caprioglio e Patrizia Pellegrino in “Bivio D’amore” di Sandro Mayer, Gianrico Tedeschi in “Smemorando”, Enrico Brignano in “Evviva!”, Franco Castellano e Sabrina Marciano in “Vacanze Romane” di Pietro Garinei, Pietro Longhi e Cristiana Vaccaro in “Il gufo e la gattina”, Arianna e Gabriele Gi. Russo nel classico “Romeo e Giulietta”. Due spettacoli di danza “Mambo Y Salsa” con Giacomo Frassica e Alessandra Ferri e il Corpo di ballo del Teatro Mosca nel “Gran Galà” sul ghiaccio ricostruito per l’occasione sul palco del teatro Nuovo. Grande energia per lo spettacolo israeliano “Mayumana” e apertura di stagione rivolta ad un pubblico molto giovane con il magico show delle fatine Winx in “Winx Power Music Show” Lo spettacolo più visto è stato quello degli inossidabili Legnanesi in “Bu. Come bùleta” (43. 000 presenze in soli 40 giorni di repliche). La stagione 2005 aveva visto la presenza di circa 120. 000 spettatori, la stagione appena conclusa ha segnato un incremento del 15% registrando 140. 000 presenze. .  
   
   
PIÙ DI 5000 PERSONE AL CAROSELLO DEI CARABINIERI A CAVALLO  
 
 Segrate, 23 giugno 2006 - C’erano più di 5 mila persone al campo sportivo di via I Maggio la sera del 22 giugno, a vedere scendere dal cielo i Paracadutisti della Squadra Acrobatica dei Carabinieri “Tuscania” di Livorno che hanno aperto il Carosello del Reggimento a Cavallo dell’Arma. Sono scesi a terra lasciando volare libere nell’aria la bandiera d’Italia, dell’Unione Europea, i colori dei Carabinieri e della città di Segrate. Poi la Fanfara della Scuola Allievi Carabinieri, 34 musicanti, e la Fanfara a Cavallo, 27 elementi, scortata da Lady, la cagnolina che da nove anni ne è la Mascotte e ne segue tutte le esibizioni portando sempre un tocco di simpatia hanno dato il via all’ingresso in campo dei cinquanta cavalieri del Gruppo Squadroni “Pastrengo”, comandato dal Tenente Colonnello Gianni Massimo Cuneo, che con i loro cavalli grigi e di colore hanno iniziato lo spettacolo di figure, intrecci ed evoluzioni che dal 1933, prima edizione in Piazza di Siena a Roma, caratterizza il Carosello Equestre dell’unico reggimento interamente montato delle Forze Armate Italiane. E incanta con figure e schieramenti leggendari come la Croce di Sant’andrea, gli atterramenti, lo scontro delle frotte, l’arco di sciabole, la battaglia di Legnano e l’avvincente momento della Carica, che ricorda l’epica battaglia di Pastrengo, il 30 aprile 1848. Un evento che ha chiuso tre giorni storici per la città di Segrate, con la sfilata del Reggimento e della Fanfara a Cavallo per le vie cittadine, il concerto della Fanfara a piedi, le Prove Generali del Carosello. Un evento salutato dalle massime autorità militari, primo tra tutti il Generale di Corpo d’Armata Gian Francesco Siazzu, Comandante Interregionale dei Carabinieri, già Comando Carabinieri Pastrengo, di cui ricorre il 70°, celebrato appunto con il Carosello Storico a Segrate. A Siazzu in apertura e a conclusione del Carosello sono stati resi gli onori militari. Tra le autorità sono intervenuti Gian Valerio Lombardi, prefetto di Milano, il Questore di Milano Paolo Scarpis, i parlamentari di collegio Guido Possa, Giampiero Cantoni ed Enrico Pianetta, i consoli di paesi legati da una profonda amicizia con Segrate, partendo da El Salvador: Segrate dal 2002 è gemellata con la città salvadoregna di Sonsonate. Il sindaco Adriano Alessandrini ha parlato di un sogno diventato realtà, sottolineando l’eccezionalità di un momento che rimarrà scritto nelle pagine di Segrate, centro improntato alla qualità e all’eccellenza, e insieme il grande affetto della comunità segratese per l’Arma, di cui sono segni tangibili l’intitolazione di Largo Carabinieri d’Italia e l’inaugurazione della nuova caserma. “Dimostrazioni concrete – ha aggiunto - di riconoscenza e gratitudine per uomini che sono ogni giorno a servizio del prossimo per assicurarne la sicurezza e l’incolumità. In silenzio, anche a rischio della propria vita”. Il pensiero è corso a tutte le forze armate e in particolare ai soldati italiani uccisi a Nassiriya e a tutti i militari impegnati in missione di pace in paesi che ancora non conoscono la libertà. “Ai caduti in Iraq e a tutte le vittime delle stragi – ha aggiunto il sindaco – intitoleremo il parco dell’Auditorium cittadino di Cascina Commenda”. Firma dell’Albo d’Onore della città per il generale Siazzu, che ha avuto parole di ringraziamento per l’amministrazione e per le emozioni sempre nuove che i cavalieri del Gruppo Squadroni sanno regalare a ogni esibizione. Il Carosello affascinò anche la regina Elisabetta d’Inghilterra che, rimasta profondamente colpita nella sua visita in Italia nel 1980, al suo ritorno nel 2000 chiese fortemente di poterlo rivedere. Da Siazzu un grazie sentito anche ai segratesi per la forte e calorosa partecipazione, ulteriore conferma della stima nutrita nei confronti di tutta l’Arma dei Carabinieri. .  
   
   
UN RICERCATORE SUONA ‘IL’ BATTISTERO DI PISA UN CONCERTO UNA PROPRIA OPERA, PROCESSATA DA UN CALCOLATORE ELETTRONICO ‘UTILIZZANDO’ RIVERBERI E RISONANZE DELL’EDIFICIO. UNA SORTA DI AFFRESCO SONORO CHE UNISCE SPERIMENTAZIONE ARTISTICA E STUDI SCIENTIFICI  
 
 Roma, 26 giugno 2006 - Ha suonato lo strumento musicale più grande del mondo: senza corde né tastiere, ma accarezzando eco e riverberi dei 23mila metri cubi di volume e ogni sfumatura acustica e architettonica. Protagonista di una performance senza precedenti è Leonello Tarabella, ricercatore/musicista dell’Istituto di scienza e tecnologia dell’informazione (Isti) del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa: nelle notti di venerdì 23 e sabato 24 giugno il millenario Battistero pisano è diventato non luogo di esecuzione ma strumento musicale del primo concerto per battistero e computer mai realizzato. La musica composta da Tarabella e processata dal calcolatore elettronico ha dipinto assecondando i riverberi e le risonanze naturali dell’edificio, un gigantesco affresco sonoro ispirato al significato religioso, storico e architettonico del monumento, il più grande battistero della storia della cristianità. Gli ascoltatori stessi, divisi a piccoli gruppi per non turbare l’acustica dell’edificio, hanno assistito alla performance all’interno dello strumento musicale, immersi nella più vasta e suggestiva delle casse armoniche possibili. Il concerto per battistero e computer non è una provocazione artistica ma il momento conclusivo di rigorosi studi scientifici che hanno interessato per quasi un decennio il Battistero del Deotisalvi, uno dei simboli di piazza dei Miracoli. Un progetto, ‘Siderisvox’, nato quasi per caso nel 1997 dall’incontro tra monsignor Silvano Burgalassi, sacerdote e accademico recentemente scomparso, e Leonello Tarabella, cuore di jazzista e ricercatore informatico di professione, responsabile delle attività del ‘Computerart project’ all’Isti-cnr di Pisa. Il progetto valorizza le particolarissime caratteristiche di geometria e acustica del monumento, passate al setaccio dai ricercatori del Cnr, e l’unicità del contesto architettonico che lega il Battistero alla cattedrale e alla celebre torre. “Dallo studio approfondito delle simmetrie dei monumenti di piazza dei Miracoli – osserva Tarabella – è emerso che la griglia di riferimento su cui poggia la struttura verticale del Battistero è la stella pentagona regolare, costruita a partire dalla sezione aurea. Di qui il nome del progetto, ‘Siderisvox’, la voce della stella del Battistero. Un monumento dalle caratteristiche acustiche senza precedenti, definite ‘strabilianti’ già tre secoli fa, che innescano code sonore superiori ai dieci secondi e l’esaltazione di ogni minimo riverbero”. Come la corda tesa di un violino, questo straordinario ambiente sonoro suonerà al ritmo di sei fonti elettroacustiche controllate dal computer che genereranno in sequenza suoni sintetizzati completamente privi di eco. Per chi non ha potuto assistere al concerto sarà presto disponibile una registrazione olofonica della performance: realizzata dal gruppo “cArt” dell’Isti-cnr (Massimo Magrini e Graziano Bertini) posizionando i microfoni nelle orecchie di una testa di manichino al centro del Battistero, l’incisione restituirà agli ascoltatori l’esatta percezione delle acustiche del monumento. . .  
   
   
LA RINNOVATA SCENA DI PIAZZA DELLA PIGNA IN ROMA  
 
Roma, 26 giugno 2006 - E’ stata inaugurata il 23 giugno la nuova Piazza della Pigna. In occasione della festa patronale della Chiesa di San Giovanni della Pigna l’Opera Romana Pellegrinaggi ha organizzato una serie di eventi volti a riscoprire la bellezza di questo storico angolo della Capitale. “Rinnovata scena” infatti è proprio il senso di questo progetto di riqualificazione che comprende non solo il rifacimento della facciata della chiesa di San Giovanni della Pigna e la piazzetta antistante, finalmente sgombera dalle automobili, ma anche il restauro della quinta architettonica di Palazzo dei Porcari e l’illuminazione della facciata del cinquecentesco Palazzo Maffei Marescotti, ex-Vicariato e attualmente sede dell’Opera Romana Pellegrinaggi, nelle cui sale è possibile ammirare fino al 30 giugno la mostra “Barbato, 100 anni di pittura dall’atelier di famiglia”. Ad aprire i festeggiamenti per la rinnovata scenografia di Piazza della Pigna è stata alle 18:00 la Santa Messa presieduta da Sua Eminenza, il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, nella chiesa di San Giovanni della Pigna, cui è seguita alle 19:00 l’inaugurazione della mostra antologica di Gennaro, Luigi e Manuel Barbato, alla presenza del sindaco di Roma Walter Veltroni. Alle 20:30, dopo il buffet, il cortile interno di Palazzo Maffei Marescotti ha fatto da cornice ad un concerto, diretto dal Maestro Marco Celli Stein con la straordinaria partecipazione della cantante Tosca. A concludere la serata, presentata dalla conduttrice Paola Saluzzi, l’inaugurazione dell’illuminazione artistica del Palazzo. Arte, musica, cultura e bellezza si fondono in questa rinnovata scenografia di piazza della Pigna che per troppo tempo è stata “un garage a cielo aperto”, come ha commentato durante la conferenza stampa Monsignor Liberio Andreatta, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, preposto del Palazzo e rettore della Chiesa di San Giovanni della Pigna, che ha coordinato la straordinaria sinergia tra la Santa Sede (Palazzo Maffei Marescotti), la Sovrintendenza dei Beni Architettonici e il paesaggio del Comune di Roma, il Vicariato (chiesa San Giovanni della Pigna), il Comune di Roma (Via e piazza della Pigna), l’Acea per l’illuminazione e i privati, grazie alla quale oggi la città di Roma ritrova un pezzetto della sua storia. “Abbiamo recuperato la piazza, riqualificato l’ambiente e rinnovato il sistema dei parcheggi - ha affermato con soddisfazione l’architetto Gennaro Farina, responsabile del progetto di riqualificazione di Via e Piazza della Pigna e dell’illuminazione del Palazzo Maffei Marescotti -. Attraverso il lavoro dell’illuminazione abbiamo ritrovato la scena. L’illuminazione infatti è pensata sì con l’occhio dell’architetto, ma anche con l’occhio di chi vuole esaltare gli elementi della facciata, una facciata che costituisce di per sé un episodio narrativo”. Medesima la soddisfazione nelle parole dell’architetto Paolo Barbato, ideatore della mostra e curatore del progetto di restauro della facciata della chiesa e del Palazzo dei Porcari, che ha ribadito l’importanza della sinergia tra gli enti e le istituzioni: “Il restauro della chiesa di San Giovanni della Pigna, che rientra nell’ambito di un finanziamento regionale a favore del Vicariato di Roma per il recupero delle chiese di grande rilevanza, è stato reso possibile anche grazie al ritrovamento nell’Archivio Segreto Vaticano di alcuni documenti che hanno fatto luce sul rifacimento della facciata risalente alla prima metà del 1600”. Momento centrale di questo pomeriggio di festa à stata inoltre l’inaugurazione della mostra curata dalla dott. Ssa Maria Selene Sconci. “Il filo rosso della produzione della famiglia Barbato è la ritrattistica - ha affermato la curatrice della mostra che è nata dalla volontà di Manuel Barbato, nipote di Gennaro e figlio di Luigi, di regalare al Vicariato un ritratto di Papa Giovanni Paolo Ii -. Il bello, l’amore, il vero sono tra i più importanti principi ispiratori che critici ed esperti della materia rintracciano nelle opere di questi tre pittori che hanno operato attivamente nel panorama artistico del ‘900”. . .  
   
   
GOLF - WEGMANS LPGA: SILVIA CAVALLERI LOTTA PER IL TITOLO  
 
Milano, 26 giugno 2006 - Silvia Cavalleri è in corsa per il titolo nel Wegmans Lpga, torneo del circuito femminile statunitense che si conclude al Locust Hill Cc di Pittsford nello stato di New York. La milanese con un terzo giro in 68 colpi e lo score di 208 (71 69 68) è al quarto posto insieme a Wendy Ward, Marcy Hart e Sun Young Yoo con tre colpi di ritardo dalla nuova leader, la coreana Jeong Jang con 205 (69 70 66). Al secondo posto con 206 Brittany Lang (66 71 69) e Mi Hyun Kim (72 67 67). Si mantiene in buona posizione Giulia Sergas, 24ª con 212 (72 69 71) dopo un 71. Ha qualche chance di inserirsi nella lotta per il titolo Lorena Ochoa, 13ª con 210, mentre stanno conducendo un torneo piuttosto deludente Paula Creamer e Karrie Vebb, 51. E con 216, e Se Ri Pak, 63ª con 218. Nel 68 della Cavalleri cinque birdie, un bogey; nel 71 della Sergas quattro birdie, tre bogey. Us Pga Tour: Ben Curtis Prende Il Volo - Ben Curtis (194 - 62 65 67) ha preso decisamente il largo nel Booz Allen Classic (Us Pga Tour) sul percorso del Tpc Avenal di Potomac. Lo statunitense, che sta facendo corsa di testa, ha portato a cinque colpi il suo vantaggio sul secondo classificato, Brett Quigley (199 - 69 63 67). Seguono con 201 Steve Stricker e Daniel Chopra. Decimo con 203 Padraig Harrington. Un solo titolo nel palmares di Curtis, l’ Open Championship del 2003. Amateur Championship: Vince Un Francese Dopo 25 Anni, Matteo Delpodio Si E’ Fermato Ai Quarti - Si è fermata nei quarti la bella corsa di Matteo Delpodio nel 111° Amateur Championship, sul percorso del Royal St. George’s Golf Club, a Sandwich in Inghilterra. Dopo un match combattutissimo il torinese è stato superato dal francese Julien Guerrier alla 19ª buca, la prima di spareggio. Lo stesso Guerrier, 20 anni, ha poi vinto il titolo battendo nella finale su 36 buche per 4/3 il venticinquenne inglese Adam Gee. Dopo 18 buche il transalpino era in vantaggio di 1 up. In semifinale Guerrier ha eliminato Mitchell Brown (3/2) e Adam Gee ha sconfitto Jamie Moul (5/4). E’ la seconda vittoria francese nel torneo: la prima l’aveva ottenuta Philippe Ploujoux ai danni statunitense Joel Hirsch nel 1981. Prima di lasciare strada al vincitore Delpodio aveva avuto ragione di Ben Rickett (5/4), di Ryan Harrison (1 up) e di Llewellyn Matthews (1 up), che aveva vinto la qualificazione su 36 buche medal con 142 colpi davanti a Jamie Arnold e a Ross Mcgowan con 143. Per Delpodio il 39° posto con 150 colpi. Due turni per l’altro azzurro che era entrato tra i 64 finalisti, Lorenzo Gagli, 52° in qualifica con 151. Dopo aver battuto per 2/1 Craig Watson, il fiorentino è stato sconfitto proprio da Adam Gee (5/4). Out il terzo italiano schierato, Andrea Romano (243° in qualifica con 164 .  
   
   
GOLF - L.E.T.: STEFANIA CROCE OTTAVA IN PORTOGALLO  
 
 Milano 26 giugno 2006 - Stefania Croce (219 - 72 78 69), grazie a un ottimo giro finale in 69 colpi, si è classificata all’ottavo posto nell’Estoril Ladies Open of Portugal (Ladies European Tour), disputato al Quinta da Marinha Oitavos Gc a Cascais, in Portogallo, e avversato dal maltempo. Secondo successo stagionale e quarto in carriera per la trentatreenne francese Stephanie Arricau (207 - 71 71 65), che ha lasciato a cinque colpi la connazionale Gwladys Nocera (212 - 69 73 70) e a sei l’australiana Sarah Kemp (213 - 69 72 72). Così le altre proettes italiane: 23ª con 223 Tullia Calzavara (76 73 74) e Sophie Sandolo (71 78 74); 42ª con 226 Margherita Rigon (80 73 73), 49ª con 227 Diana Luna (74 79 74), 61ª con 230 Isabella Maconi (80 71 79). Non hanno superato il taglio: Barbara Paruscio, 111ª con 160 (79 81) e Federica Piovano, 122ª con 178 (83 85). Jw Championship: Emanuele Canonica Si Classifica 32° - Con un giro conclusivo sotto tono in 76 colpi e lo score di 288 (70 73 69 76) Emanuele Canonica ha concluso al 32° posto, dopo esser salito all’11°, il Johnnie Walker Championship (European Tour) disputato al The Gleneagles Hotel nel Perthshire in Scozia e che lo scorso anno aveva vinto. Finale da dimenticare anche per Michele Reale, che con un 85 ha chiuso in ultima posizione (73° con 302 - 72 71 74 85). Sesto successo nel circuito europeo per il ventinovenne Paul Casey (276 - 67 71 66 72) che in un concitato finale a lasciato ha un colpo il connazionale Andrew Marshall (277 - 72 67 69 69) e il danese Soren Hansen (69 70 68 70). Al quarto posto con 204 Thomas Bjorn e Colin Montgomerie, penalizzato da due bogey nel finale. Ha preso parte al torneo senza superare il taglio Francesco Molinari, 120° con 151 (74 77). Challenge Tour: Andrea Maestroni 11°, Vince Francisco Cea - Lo spagnolo Francisco Cea (276 - 73 69 69 65) ha battuto alla seconda buca di play off l ’inglese Tim Milford (276 - 65 72 71 68) e ha conquistato il titolo nel Credit Suisse Challenge (Challenge Tour) al Wylihof Golf di Luterbach in Svizzera. Al terzo posto con 277 Gareth Davies e Mads Vibe-hastrup. Buone prestazioni di Andrea Maestroni, 11° con 281 (68 72 70 71) e di Marco Soffietti, 15° con 282 (72 71 71 68). Quindi 22. I con 283 Paolo Terreni (72 67 75 69) e Alessio Bruschi (73 71 69 70), 30° con 284 Massimo Florioli (71 71 72 70), 58° con 290 Marco Crespi (68 72 75 75) e 65° con 293 Marco Bernardini (75 69 76 73). Sono stati eliminati al taglio Stefano Reale, 92° con 147 (76 71), Alessandro Napoleoni, 100° con 148 (72 76) e Massimo Scarpa, 129° con 153 (75 78). .