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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Febbraio 2007
ALCUNI RICERCATORI FANNO LUCE SUL PASSAGGIO DALLA VITA ALLA MORTE NELLE CELLULE NEURONALI  
 
Bruxelles, 26 febbraio 2007 - Un gruppo di ricercatori europei ha scoperto il motivo che di volta in volta induce un recettore delle nostre cellule nervose a favorirne la sopravvivenza o a causarne la morte. Lo studio, finanziato in parte dall´Unione europea a titolo del Sesto programma quadro (6Pq), è pubblicato nell´ultima edizione della rivista «Neuron». Il recettore in questione si chiama N-metil-d-aspartato (Ndma) e, come promotore della sopravvivenza della cellula, svolge un ruolo fondamentale nei processi mnemonici e di apprendimento. Tuttavia, può anche causare la morte della cellula; l´attivazione del recettore Nmda, inoltre, è la causa principale della morte neuronale associata a lesioni e attacchi cerebrali. I recettori Nmda sono inoltre responsabili di disturbi neurodegenerativi come l´Huntington e l´Alzheimer. Da molto tempo i ricercatori sono ansiosi di scoprire le ragioni sottese al comportamento apparentemente contraddittorio dell´Nmda. I ricercatori hanno utilizzato la tecnologia del chip genomico per analizzare migliaia di geni, e hanno individuato due diversi gruppi di geni, in gran parte non sovrapposti, che vengono attivati dal recettore Nmda: uno provoca la morte della cellula mentre l´altro ne determina la sopravvivenza. L´attivazione dell´uno o dell´altro gruppo di geni dipende dalla collocazione del recettore Nmda sulla cellula. I recettori Nmda sulle sinapsi (le «giunzioni» di cellule nervose in cui i segnali neuronali vengono trasmessi da una cellula all´altra) promuovono la produzione di segnali pro-sopravvivenza. Invece, i ricettori Nmda che si trovano su altre parti della superficie della cellula attivano geni che provocano la morte del neurone. Secondo i ricercatori, la loro scoperta dischiuderà la prospettiva di nuove terapie per la cura di patologie degenerative del sistema nervoso come l´Alzheimer e il Parkinson. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Neuron. Org/ .  
   
   
L´IMPATTO SANITARIO DEI NANOMATERIALI  
 
Varese, 26 febbraio 2007 - Si svolgerà il prossimo 28 febbraio, a partire dalle ore 9. 30 nell’Aula Magna di via Dunant a Varese, il "Simposio Italiano di Nanotossicologia", organizzato dal Dipartimento di Biotecnologie e Scienze Molecolari in collaborazione con l´Institute for Health and Consumer Protection del Ccr di Ispra e con l´Associazione Italiana Tossicologia in Vitro, Celltox. La rivoluzione dell´"infinitamente piccolo", dovuta alla vorticosa crescita delle nanotecnologie, pone il problema dell´impatto sanitario dei nanomateriali sempre più presenti nelle applicazioni industriali. In tale contesto, la "tossicologia delle dimensioni nanometriche" (nanotossicologia) è ormai divenuta la sub-disciplina chiave per un´attendibile valutazione del rischio sanitario dei nanomateriali. Il Simposio mira a fare il punto della situazione italiana ed europea in relazione a settori specifici della ricerca tossicologica relativa a nanoparticelle ingegnerizzate con particolare attenzione all´utilizzo di metodi alternativi. Il seminario si articolerà in due sessioni di lavoro: "Nanotossicologia, ricerca e metodi alternativi" con gli interventi “Nanotecnologie: innovazione e scienza”, di Hermann Stamm, Ccr-ispra; “La strategia Europea” di Enrico Sabbioni, Ccr-ispra; “Il punto di vista Italiano” di Marina Camatini, Università di Milano e "Effetti indotti da nanoparticelle ingegnerizzate" con gli interventi: “Espressione genica”, di Giovanni Bernardini, Università dell´Insubria; “Cancerogenesi”, di Jessica Ponti, Ccr-ispra; “Genotossicità” di Lucia Migliore, Università di Pisa; “Immunotossicità” di Mario Di Gioacchino, Università di Chieti. Al termine dei lavori si svolgerà una tavola rotonda per discutere delle politiche scientifiche che dovranno attuare gli enti preposti alla sicurezza dei nanomateriali. .  
   
   
CELLULE STAMINALI CUTANEE PER OTTENERE NEURONI  
 
Milano, 28 febbraio 2007 – Le prove condotte dai ricercatori hanno dimostrato che le cellule staminali ottenute dalla pelle possono proliferare e differenziarsi in vitro se poste in un ambiente appropriato, dove acquisiscono progressivamente la forma oblunga tipica dei neuroni. Con questo metodo di fatto gli scienziati della Facoltà di medicina dell’Université Laval di Quebec City sono riusciti a produrre neuroni in vitro utilizzando cellule staminali estratte da pelle umana di soggetti adulti. François Berthod, ricercatore che ha guidato il gruppo di ricerca che firma un articolo apparso sulla rivista “Cellular Physiology” ha così commentato: “Si tratta della prima volta che si raggiunge uno stadio così avanzato di una cellula nervosa a partire da una cellula cutanea. Produrre neuroni a partire da cellule cutanee potrebbe risolvere il problema della disponibilità di cellule neuronali per la ricerca” A livello biochimico, i ricercatori hanno scoperto che nei giorni seguenti l’inizio degli esperimenti, le cellule hanno cominciato a produrre marcatori e molecole associate alla trasmissione degli impulsi nervosi tra i neuroni, il che suggerirebbe, secondo gli autori, l’inizio della formazione di sinapsi tra neuroni. L’ampia disponibilità di cellule cutanee è dovuta agli interventi di chirurgia plastica. I ricercatori canadesi hanno sottoposto i campioni di pelle a vari trattamenti per estrarre i precursori dei neuroni, che vengono successivamente coltivate in vitro. La pelle non contiene neuroni, ma solo le loro estensioni, chiamate assoni. La sfida dei ricercatori era perciò di produrre neuroni d cellule indifferenziate piuttosto che moltiplicare i neuroni da cellule nervose. .  
   
   
CANCRO DELLA PROSTATA, +40% DI SOPRAVVIVENZA SENZA PROGRESSIONE CON SATRAPLATINO ALL’ASCO PROSTATE CANCER SYMPOSIUM DI ORLANDO PRESENTATI I RISULTATI DELLO STUDIO SPARC  
 
 Orlando, 27 febbraio 2007 – Una nuova possibilità di trattamento per le persone colpite da tumore della prostata, il più diffuso tipo di cancro nei Paesi occidentali. All’asco Prostate Cancer Symposium, il massimo appuntamento del settore, in corso ad Orlando ed alla presenza di circa 1000 delegati sono stati presentati gli aggiornamenti dei dati dello studio Sparc (Satraplatin versus Prednisone Against Refractory Cancer), relativi alla sopravvivenza libera da progressione della malattia: nel 40% dei pazienti trattati con satraplatino con carcinoma prostatico ormone-refrattario (Hrpc), che non hanno risposto alla precedente chemioterapia, si è evidenziato un aumento della sopravvivenza libera da progressione della malattia. “Con i risultati di questo studio, - afferma il Professor Daniel Petrylak, uno dei Principal Investigator dello studio Sparc – la molecola avrà potenzialmente un vasto ‘target’ fino ad ora non coperto da terapia. Proprio in quei pazienti con Hrpc che non avevano avuto miglioramento con la chemioterapia tradizionale”. Lo studio internazionale Sparc, condotto in doppio cieco, ha arruolato 950 pazienti provenienti da più di 170 centri distribuiti in 16 nazioni di quattro continenti: a distanza di 6 mesi, il 30% delle persone trattate con satraplatino non ha mostrato progressione della malattia rispetto al 17% osservato nel braccio di controllo; e, dopo un anno, le percentuali registrate sono state rispettivamente del 16% e 7%. Sono risultati estremamente positivi che aprono nuove prospettive per la cura di una malattia di grande impatto sociale. “In Europa, – afferma il prof. Roberto Labianca, Presidente della Fondazione Aiom –, nel 2007, sono previsti oltre 200. 000 nuovi casi e oltre 6. 000 casi di morte per questa malattia. Oggi in Italia si registrano oltre 23. 500 nuovi casi ogni anno e la mortalità si è dimezzata, assestandosi al valore del 7% delle morti per tumore negli uomini”. Si attende ora la disponibilità del farmaco anche in Europa. .  
   
   
LA GERMANIA INCREMENTA GLI INVESTIMENTI NELLA RICERCA SANITARIA  
 
Bruxelles, 26 febbraio 2007 - Il ministro tedesco per l´Istruzione e la ricerca Annette Schavan ha annunciato che la Germania destinerà un ulteriore importo di 180 Mio Eur a favore della ricerca sanitaria nell´ambito di un piano d´azione in materia di tecnologia medica. «La ricerca sanitaria moderna porta a una migliore assistenza medica a vantaggio dei pazienti e contribuisce, al tempo stesso, alla riduzione dei costi della sanità», ha dichiarato il ministro Schavan il 20 febbraio. «La ricerca sanitaria è quindi una delle nostre sfide più importanti. Nei prossimi anni incrementeremo considerevolmente i nostri investimenti in questo settore», ha promesso. Questo aumento consistente corrisponde a un finanziamento complessivo pari a 630 Mio Eur, 180 Mio Eur in più di quanto previsto inizialmente: a partire dal 2008, saranno pertanto disponibili annualmente circa 160 Mio Eur. Il ministro ha dichiarato che molte persone beneficeranno di questi finanziamenti aggiuntivi, ma ha aggiunto che adesso la priorità deve essere quella di garantire che i risultati della ricerca siano trasformati quanto prima possibile in assistenza concreta. Al riguardo saranno create nuove strutture di ricerca, ha dichiarato il ministro Schavan. Il nuovo approccio coinvolgerà centri di studi clinici, reti di competenza orientate alle malattie e centri integrati di ricerca e trattamento. Questi centri integrati lavoreranno a stretto contatto con le cliniche universitarie regionali. Il nuovo piano d´azione in materia di tecnologia medica è volto a migliorare la ricerca tedesca nel settore, nonché la competitività del paese. Il piano definisce priorità riguardo a tre aree: pratiche che rendono possibile un esame accurato del cervello o degli organi umani; tecnologia medica per la riabilitazione e l´assistenza; tecnologia medica per la medicina rigenerativa, nell´ambito della quale le cellule vengono moltiplicate al di fuori del corpo umano prima di essere impiantate nell´organismo. Il piano sarà aggiornato ed ampliato nei prossimi anni in conformità degli sviluppi scientifici e della politica in materia di ricerca. Per leggere il testo integrale del piano d´azione (in tedesco) consultare: http://www. Bmbf. De/pub/aktionsplan_medizintechnik. Pdf .  
   
   
A LODI LA RISONANZA MAGNETICA APERTA  
 
 Lodi 26 febbraio 2007 - Uno degli esami più approfonditi (in tanti sensi) della scienza medica moderna, la Nmr-risonanza Magnetica Nucleare, rimane nel resto dell’Italia, e nella gran parte del Pianeta, impraticabile per una grossa fetta di persone/pazienti: obesi, claustrofobi, bambini ed anche tanti atleti & atletici extra-large che non riescono semplicemente. Ma adesso l’Ospedale di Lodi, primo ed unico in Italia, ha ora invece la Risonanza magnetica aperta dove, diversamente da tutte le altre Mnr, non bisogna infilarsi in un angusto tubo/sarcofago, ma ci si sdraia su un ampio letto da una piazza e mezzo, aperto da tutti i lati, con ben al di sopra un ‘baldacchino’ che chiude solo il campo magnetico. I bambini, per i quali altrove si ricorre alla ‘risonanza’ se proprio si deve sedandoli-addormentandoli affinché né si spaventino né muovano, in questa di Lodi possono sdraiarsi tranquilli assieme alla propria mamma, mentre sulle pareti vengono proiettate scene rassicuranti di natura o cartoon: tutto il contrario che chiusi in un tubo. .  
   
   
DALLA REGIONE TOSCANA UN RISARCIMENTO IMMEDIATO AI PAZIENTI TRAPIANTATI UN GRUPPO DI LAVORO DEFINIRÀ I DETTAGLI DELL´OPERAZIONE  
 
Firenze, 26 febbraio 2007 - Un risarcimento immediato che, senza nulla togliere al normale corso delle procedure assicurative che verranno avviate, riconosca subito e tangibilmente ai pazienti il danno morale subito. A questo sta lavorando, su impulso dell´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi, l´Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, che per seguire a tutto campo il caso dei trapiantati con organi provenienti da donatore sieropositivo ha costituito un apposito gruppo di lavoro. "Una volta verificato l´accaduto e le responsabilità - afferma l´assessore Rossi - abbiamo immediatamente pensato a un percorso complessivo di tutela per questi pazienti, che comprenda non solo le azioni necessarie sotto il profilo sanitario, con la consulenza di alcuni tra i più prestigiosi esperti del settore in campo internazionale, ma anche la disponibilità rapida di un risarcimento economico. Tutto questo senza alcuna interferenza con quanto avverrà poi con il normale iter assicurativo. Il caso è drammatico, presenta aspetti specifici di grande rilevanza umana per molte persone e la responsabilità che avvertiamo ci spinge ad agire concretamente senza indugi offrendo un primo risarcimento". La Regione e l´Azienda si muovono ancora prima che siano pervenute richieste specifiche da parte degli interessati e che siano formalmente aperte le rispettive posizioni assicurative. Uno degli intenti è anche quello di far presto, considerati i tempi lunghi normalmente riservati a vicende assicurative tanto complesse e che prevedono diversi elementi e livelli di valutazione. I dettagli dell´operazione saranno definiti nelle prossime ore. Domani è prevista una prima riunione tecnica tra il gruppo di lavoro regionale e broker assicurativi. .  
   
   
SPALLANZANI E SAN CAMILLO: NASCE IL NUOVO CENTRO TRAPIANTI DI FEGATO, RENE E PANCREAS  
 
 Roma, 26 febbraio 2007 - Il sistema sanitario pubblico si dota di un nuovo Centro per i trapianti portando a sinergia le competenze maturate dall’Azienda S. Camillo Forlanini, dall’Ircss “Lazzaro Spallanzani” e dall’Ifo Regina Elena. Il centro che sorgerà allo Spallanzani sarà in grado di effettuare trapianti di fegato, rene e pancreas a cui si aggiungeranno i trapianti di cuore e midollo attualmente effettuati al S. Camillo. Il progetto – presentato il 22 febbraio nella sede della Giunta dal presidente Marrazzo, dall’assessore alla Sanità Augusto Battaglia, e da Laura Pellegrini, Dg dell’ospedale Spallanzani, Luigi Macchitella, Dg del San Camillo-forlanini e Giorgio Marianetti, Direttore Amministrativo dell’Ifo – porta a sintesi queste attività concentrandole in un unica gestione che sarà assicurata dal Dipartimento interaziendale S. Camillo e Spallanzani. Il nuovo centro avrà 26 posti letto ed entrerà nella fase operativa entro 90 giorni. Allo Spallanzani traslocherà la struttura complessa che attualmente effettua trapianti di fegato presso l’Ifo. “Il progetto procede a riorganizzare e potenziare un settore d’eccellenza come quello dei trapianti di organi, ottimizzando le risorse – ha detto il presidente Piero Marrazzo – nello stesso tempo, la nascita del nuovo Centro avvia di fatto quel percorso delineato nel piano di riordino della rete ospedaliera regionale finalizzato a creare una rete di ospedali di riferimento per tutto il sistema sanitario del Lazio, gli Hub, specializzati ognuno nella cura delle patologie più complesse. L’ifo diventerà polo di riferimento per la rete oncologica. ” Il nuovo Centro Trapianti opererà in stretta prossimità con la Divisione delle Malattie Infettive – Epatologia, con il Servizio di Rianimazione e Terapia intensiva, con le sale operatorie e con il Laboratorio di Virologia dell’ospedale. A questo si aggiunge che l’attivazione del Servizio di Rianimazione dello Spallanzani (già pronto), necessario alle attività trapiantologiche, che di dispone di 8 letti di terapia intensiva e 9 di sub-intensiva. .  
   
   
SANITA´´:MARTEDI´´ A UDINE UN CONVEGNO "CON GLI OCCHI DEL CITTADINO"  
 
Trieste, 26 febbraio 2007 - Il Servizio sanitario regionale vuole cambiare, essere più trasparente, più innovativo, più vicino al paziente e per fare questo salto di qualità avvia la valutazione dei servizi attraverso l´audit civico. Il progetto, dal titolo suggestivo, "Con gli occhi del cittadino", sarà presentato martedì prossimo, 27 febbraio (inizio ore 14. 30), ad Udine, nella sede della Regione di via San Francesco 4. Non è un´iniziativa sporadica e d´immagine, sottolinea l´assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale Ezio Beltrame, perchè fa parte integrante del Piano sanitario e socio-sanitario regionale 2006-2008, nel quale viene previsto che la valutazione della rispondenza dei servizi alle aspettative dei cittadini sia obiettivo rilevante e strategico del Servizio sanitario regionale. Questo sistema valutativo prende ispirazione dalla Carta europea dei Diritti del malato che sancisce i diritti all´accesso, all´informazione, al consenso, al rispetto della privacy e della confidenzialità, al rispetto dei tempi dei pazienti, al rispetto di standard di qualità, alla sicurezza, all´innovazione, ad evitare le sofferenze e il dolore non necessario, a un trattamento personalizzato e, infine, al diritto di reclamo e risarcimento. Il Piano sanitario e socio-sanitario regionale ha identificato due strumenti per misurare "il punto di vista del cittadino": uno messo a punto dall´Organizzazione mondiale della Sanità, denominato "Responsiveness", e l´"Audit civico", messo a punto da Cittadinanzattiva e dal Tribunale dei Diritti del malato. Obiettivo del seminario è la presentazione della metodologia dell´Audit Civico e del programma di applicazione nel Servizio sanitario regionale a partire dall´anno 2007. La giornata prevede la presentazione del progetto da parte dei rappresentanti regionali e nazionali. Un ruolo di primo piano sarà svolto dalle associazioni del volontariato, in primis Cittadinanzattiva. L´audit civico prevede la valutazione diretta dei servizi erogati in sanità. Infatti, Cittadinanzattiva - il Tribunale dei Diritti del malato monitorerà di sua iniziativa gli ospedali del Friuli Venezia Giulia, per verificare non solo la pulizia ma anche se si cura il dolore, se si previene l´errore, se c´è umanità e rispetto. Il Programma: Moderatore Lionello Barbina Direttore generale Agenzia Regionale della Sanità; "Il punto di vista del cittadino nella valutazione in sanità: metodi e programmi regionali" Giorgio Simon Responsabile Area dei Percorsi Assistenziali Agenzia Regionale della Sanità; "L´audit Civico: programmi nazionali e regionali" Alessio Terzi Vice presidente nazionale Cittadinanzattiva, Roma; " Volontariato e advocacy " Franco Bagnarol Presidente regionale Mo. V. I. -movimento di Volontariato Italiano; "Il cittadino attivo e protagonista in sanità" Giuseppe Morandini Coordinatore regionale Tribunale dei Diritti del Malato; "La tutela dei diritti: il ruolo del difensore civico" Caterina Dolcher Difensore civico, Regione Friuli Venezia Giulia. Dibattito, Conclusioni Ezio Beltrame Assessore regionale alla Salute e alla Protezione Sociale. .  
   
   
ENTRO IL 2010 IL NUOVO POLO SANITARIO DEL GRUPPO MALZONI: LA SANITA’ D’ECCELLENZA LANCIA DA AVELLINO LA SUA NUOVA SFIDA NEL NOME DELLA BUONA MEDICINA SI CHIUDE L’XI CONGRESSO INTERNAZIONALE DI CHIRURGIA GINECOLOGICA  
 
 Avellino, 26 febbraio 2007 – Una struttura all’avanguardia, con duecento posti letto, servizi e divisioni moderni e funzionali, per soddisfare ogni esigenza dell’utenza. Il Gruppo Malzoni disegna il proprio futuro fino al 2010, con un’unica grande parola d’ordine: eccellenza. Nel penultimo giorno dell’Xi Congresso Internazionale di Chirurgia Ginecologica – che si è chiuso sabato 24 febbraio, sempre presso la sala maestrale della Banca della Campania di Avellino – l’amministratore delegato del Gruppo Malzoni, ingegnere Antonio Pernice, ha annunciato i nuovi investimenti in programma per i prossimi anni. Entro il 2010 nascerà il nuovo polo sanitario del Gruppo Malzoni, che si presenta sempre più come un’azienda integrata che avrà sede in una struttura realizzata ex novo, tenendo sempre presenti quelle caratteristiche che hanno fatto conoscere il nome del Gruppo Malzoni in tutto il mondo, ma arricchendole con una gestione manageriale che accompagna le eccellenze professionali, in una sintesi di assoluta efficienza ed affidabilità. Lungo questo cammino c’è già una prima tappa, rappresentata dalle nuove sale operatorie del Gruppo, fortemente volute da Mario Malzoni, che racchiudono il futuro della chirurgia laparoscopica di cui proprio Malzoni è tra i più illustri rappresentanti al mondo. Basti pensare che i suoi interventi in America e in Cina sono presi ad esempio magistrale di una tecnica chirurgica avanzata che permette l’esecuzione di numerosi trattamenti ginecologici, anche in oncologia, con piccole incisioni sulla cute. Le due sale operatorie sono situate presso la casa di cura Villa Esther, dove il gruppo Malzoni ha trasferito un modulo di endoscopia ginecologica composto da venti posti letto. Totalmente integrate, con un’attrezzatura altamente tecnologica, gestita da un sistema computerizzato che permette notevoli vantaggi in termini di ottimizzazione di tempi e personale, sono interamente cablate con telecamere e sei linee Isdn, collegate in rete, e permettono l’avvio di una teleconferenza immediata in tutto il mondo, premendo solo un pulsante. Con un sistema di touch screen, inoltre, il chirurgo ha la possibilità di “disegnare” sull’immagine, fornendo un supporto inedito per la didattica. Il tutto realizzato da Storz, un gruppo tedesco che la scelto come centro pilota proprio la “Malzoni”, che diventa così precursore nel campo della sanità all’avanguardia. Le sale operatorie sono speculari, in grado di “parlarsi” tra loro. Una nuova frontiera della ginecologia, che porterà anche un’altra novità, le cartelle cliniche computerizzate. Intanto dopo la giornata del 23 febbraio, dedicata al tema del trattamento del cancro per via laparoscopica, il 24 febbraio, l’ultima giornata è stata incentrata sul confronto tra chirurgia tradizionale e mini invasiva nella cura del cancro e dei difetti del pavimento pelvico. Tra le grandi personalità del mondo medico e scientifico presenti ci sono stati operatori selezionati tra i migliori al mondo, che rappresentano ben dieci Paesi: Adamyan dalla Russia, Donnez e Koninckx dal Belgio, Dubuisson, Hamou, Pomel e Wattiez dalla Francia, Gargiulo, Lyons, Miklos, Nezhat, Reich dagli Stati Uniti, Aguilar e Estellés dalla Spagna, Goldenberg da Israele, Keckstein dall’Austria, Possover e Wallwiener dalla Germania e Setubal dal Portogallo. Il Congresso è presieduto da Carmine Malzoni, mentre presidente onorario è l’americano Henry Reich. La commissione scientifica è composta da Mario Malzoni, Luca Minelli ed Arnaud Wattiez. Fanno parte della commissione organizzatrice Francesco Cosentino, Fabio Imperato, Ciro Perone e Vincenza Vicario. .  
   
   
APPROVATO UN BANDO PER L´AMMISSIONE DI 20 MEDICI AD UN CORSO TRIENNALE  
 
Trieste, 26 febbraio 2007 - Un concorso pubblico, per esami, indetto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, consentirà a venti medici, cittadini italiani o di altro Stato membro dell´Unione europea, laureati in medicina e chirurgia e abilitati all´esercizio professionale, di partecipare ad un corso triennale di formazione specifica in medicina generale. Il relativo bando è stato approvato oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Salute e alla Protezione Sociale Ezio Beltrame, e sarà pubblicato integralmente sul Bollettino ufficiale della Regione e, per estratto, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Iv serie speciale concorsi ed esami. Dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta gli interessati avranno trenta giorni di tempo per presentare domanda di ammissione al concorso, sulla base dello schema allegato al bando. I candidati ammessi al concorso dovranno sostenere una prova scritta, che consisterà nella soluzione di 100 quesiti a scelta multipla su argomenti di medicina clinica. Ai medici che saranno ammessi al corso di formazione sarà corrisposta una borsa di studio prevista dal ministero della Salute. Il corso inizierà entro novembre di quest´anno, avrà una durata di tre anni e comporterà per i partecipanti un impegno a tempo pieno, con obbligo di frequenza. .  
   
   
FARMACIE: “VENETO NON FARA’ LIBERALIZZAZIONE SELVAGGIA.  
 
Venezia, Bolzano Vicentino (Vi), 26 febbraio 2007 - “Il Disegno di Legge per la riorganizzazione del sistema farmaceutico veneto che la Giunta regionale sta preparando prevede, per le farmacie, un aumento dell’orario di apertura settimanale dalle 40 ore attuali a 55, l’apertura 24 ore su 24 (non più turno notturno ma battenti normalmente aperti) in alcuni centri più importanti e abitati, trasforma da obbligatorie a facoltative le chiusure per ferie. Prevede anche, in prospettiva, che le farmacie stesse possano erogare servizi come prenotazioni e visite e la riduzione del rapporto numerico vigenti “farmacia/abitanti” per consentire l’ampliamento del numero dei presidi e rendere più capillare la loro presenza sul territorio”. Lo ha affermato l’assessore alle politiche sanitarie del Veneto, Flavio Tosi, intervenendo oggi, a Bolzano Vicentino, in provincia di Vicenza, alla presentazione dei risultati della Campagna di Prevenzione ed Educazione Sanitaria “Progetto Diabete 2006” effettuata dalla Farmacie aderenti a Federfarma Vicenza; “Siamo contrari alla liberalizzazione selvaggia richiesta anche ieri dai consiglieri regionali del centrosinistra” ha aggiunto Tosi; “la liberalizzazione si fa con le farmacie, non contro le farmacie: vogliamo liberalizzare in modo equilibrato, aumentandone il numero senza però distruggere il sistema attuale, rendendolo, anzi, ancor più capillare e tutelando, quindi, le zone rurali, montane e periferiche. La liberalizzazione selvaggia, invece, potrebbe favorire la concentrazione delle farmacie nei grossi centri e farle sparire la quelli piccoli”. “Questa campagna di prevenzione ed educazione sanitaria contro il diabete effettuata dalle farmacie aderenti a Federfarma Vicenza – ha concluso Tosi – ci dà la possibilità di conoscere, a livello statistico, quante siano le persone a rischio di soprappeso, obesità e, quindi, anche di diabete: è uno strumento utile e importante ai fini della prevenzione di questa patologia subdola quanto pericolosa in quanto ha dato a molti cittadini la possibilità di venire a conoscenza precocemente del loro rischio di diabete e, quindi, di prevenirlo, di potersi curare e vivere meglio”. .  
   
   
FONDAZIONE EUROPEA GUIDO VENOSTA PREMIO “IL PONTE” 2006-2007 28 FEBBRAIO 2007  
 
 Milano, 26 febbraio 2007 - L’istituzione del Premio “Il Ponte” rappresenta ogni anno un riconoscimento per chi ha concretamente operato nel trasferire, in ambito solidale, capacità e valori di un’attività orientata all’economia di mercato, sapendo concretizzare così l’idea della Fondazione e di realizzare un ponte tra i settori profit e nonprofit. I ponti uniscono territori, popoli, esperienze, diventando la condizione stessa dell’incontro e dello scambio. Il premio “Il Ponte” è promosso dalla Fondazione Europea Guido Venosta, attiva dal 2001 nel campo della diffusione e della valorizzazione della filosofia di Guido Venosta, il cui spirito si riassume proprio nel motto “Dal profit al nonprofit”. Di particolare significato l’attribuzione del premio, nel 2005, a Muhammed Yunus, fondatore della Grameen Bank e promotore del microcredito che nel 2006 è stato insignito del prestigioso Premio Nobel per la pace. Durante la serata, realizzata in collaborazione con Telecom Progetto Italia, il Premio “Il Ponte” 2006-2007, giunto alla terza edizione, verrà assegnato a Opera San Francesco per i Poveri (Milano) per aver saputo proiettare il concetto cristiano di elemosina nella dimensione di un’evoluta solidarietà. Un impegno costante e generoso di aiuto ed assistenza ai bisognosi, mirato in essenza al recupero della dignità personale. (www. Operasanfrancesco. It) e a Enel Cuore Onlus, per aver reinterpretato la missione industriale del servizio al cittadino in chiave di fattiva sussidiarietà nello sviluppo sociale del Paese. L’associazione Enel Cuore onlus coordina e gestisce i fondi destinati alla beneficenza e alla solidarietà dell’azienda, nel rispetto dei valori espressi all’interno del suo Codice Etico, dando vita ad iniziative di solidarietà sociale verso tutti coloro che vivono in condizioni svantaggiate, in particolare a favore dell’infanzia e della terza età, oltre che delle persone malate e disabili ( www. Enelcuore. Org). Inoltre, verranno consegnate le “Medaglie della Riconoscenza” 2006-2007 a Giuseppe Barbiano di Belgiojoso, per essere stato tra i primi fondatori promotori, ad Alessandro Azzi, Luigino Bruni, Ferruccio De Bortoli, Mons. Sergio Lanza, Roberto Mazzotta, Lorenzo Ornaghi, Roberto Salvan, Carlo Secchi, Laura Viganò e Fabrizio Viola, per aver offerto il loro prezioso contributo di esperienza, competenza e originalità analitica al ciclo “Conversazioni sulla finanza etica” promosso dalla Fondazione Europea Guido Venosta nel maggio 2006. La cerimonia di premiazione avrà luogo mercoledì 28 Febbraio a partire dalle ore 19,00 presso l’Istituto degli Studi di Politica Internazionale in via Clerici 5 a Milano. Per ulteriori informazioni: www. Fondazionevenosta. It. .  
   
   
PUNTO DI ASSISTENZA DISABILI A FIERA MILANO  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - A Fieramilano è stato aperto uno sportello dedicato ai visitatori con disabilità. “L’ufficio Disabili in Fiera”, situato presso il Centro Servizi del quartiere espositivo a Rho, ha l’obiettivo di creare le condizioni affinché il visitatore diversamente abile possa, per motivi di lavoro o di semplice svago, raggiungere il quartiere espositivo e assistere agli eventi nella massima serenità. Questo progetto, nato dagli sforzi profusi dall’Associazione Paraplegici Lombardia, e con il sostegno di Fiera Milano, della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano, offre un servizio su tre aree di intervento: informazione, accoglienza e assistenza. Il visitatore disabile che entra in fiera potrà contare quindi su un punto informazioni capace di fornire le necessarie indicazioni relative ai mezzi pubblici di trasporto accessibili e ai parcheggi protetti all’interno del quartiere espositivo. Inoltre, “l’Ufficio Disabili in Fiera” sarà anche un luogo di riferimento per i visitatori diversamente abili che vorranno “prendersi una pausa” durante la visita alle manifestazioni. Infine, lo sportello può far fronte anche alle emergenze dettate dalle più svariate esigenze: da quelle più ricorrenti, come la foratura di una ruota della sedia a rotelle, a quelle più specifiche, come la presenza nell’ufficio di un’interprete con esperienza nel rapportarsi con la persona disabile straniera. “Per Fiera Milano è motivo di orgoglio poter ospitare una struttura così importante” ha affermato durante l’inaugurazione, Claudio Artusi, amministratore delegato di Fiera Milano Spa. “Il nuovo quartiere espositivo è stato infatti progettato tenendo conto non solo delle esigenze del business – a cui offre soluzioni tecniche, logistiche e servizi d’avanguardia – ma anche pensando ai bisogni degli ospiti portatori di handicap. Non ha barriere architettoniche ed è provvisto esclusivamente di ascensori idonei al trasporto dei diversamente abili, toilette dedicate, parcheggi riservati, piste tattili per ipovedenti. Ma non è tutto. Oggi inauguriamo un’iniziativa che rappresenta un ulteriore passo avanti, assicurando un supporto attivo ai visitatori diversamente abili, i quali – come ogni altro visitatore – devono poter lasciare Fiera Milano soddisfatti di ciò che hanno visto e di come sono stati accolti”. “La nostra organizzazione – ha detto Giulio Colombo, presidente dell’Associazione Paraplegici Lombardia – da più di 25 anni contribuisce a far sì che le persone disabili possano avere una qualità di vita soddisfacente e pari opportunità nell´inserimento in tutti i settori della vita sociale. Siamo molto contenti che Fiera Milano abbia dato a noi la possibilità di offrire un servizio qualificato ai molti disabili che visitano le manifestazioni ospitate a fieramilano”. .  
   
   
UNIONFIERE FVG SI PRESENTA A MILANO  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - Uno degli obiettivi del governo regionale è la razionalizzazione del settore fieristico del Friuli Venezia Giulia. Un lavoro iniziato nel 2003 con la trasformazione degli enti fieristici in "spa", e proseguito nel tempo con la fusione delle fiere di Udine e Gorizia, con notevoli investimenti nelle strutture fieristiche per farne dei quartieri moderni ed efficienti ma "a misura d´uomo", con la costituzione di "Unionfiere Fvg" per mettere in sinergia tra loro Pordenone, Trieste e Udine-gorizia, collaborando e con calendari e manifestazioni non concorrenziali. Questo il pensiero dell´assessore alle Attività produttive, Enrico Bertossi, alla presentazione di "Unionfiere" nello stand del Friuli Venezia Giulia alla Bit di Milano da parte del suo presidente Alvaro Cardin (anche presidente di Pordenonefiere), del presidente di Udine e Gorizie Fiere, Sergio Zanirato, del segretario dell´associazione, Maurizio Tripani, ospite d´onore Maria Giovanna Elmi, che ha sostenuto l´importanza del "lavorare insieme" in tutti i campi per far progredire la regione. Nell´illustrare l´attività di Unionfiere, Cardin ha presentato anche la nuova brochure che delinea l´attività delle fiere del Friuli Venezia Giulia. Per tutti gli intervenuti la presenza di Unionfiere alla Bit non è né casuale né senza significato: infatti, il visitatore delle fiere, se opportunamente interessato, può divenire turista e viceversa. .  
   
   
ESORDIO POSITIVO PER SPORTITALY LA FIERA DELL´ARTICOLO SPORTIVO INVERNALE ORGANIZZATA A BOLZANO HA VISTO ESPORRE OLTRE 170 AZIENDE  
 
Bolzano, 26 febbraio 2007 - Si è chiusa la prima edizione di Sportitaly, l´expo professionale dell´articolo sportivo invernale che Fiera Bolzano ha ospitato a partire da domenica 18 febbraio. Una tre giorni intensa dove oltre 170 espositori hanno messo in vetrina le novità della prossima stagione invernale di 250 marchi commerciali. Chiusi i battenti è tempo di un primo bilancio consuntivo: oltre 3. 790 visitatori da tutta Italia in rappresentanza di circa 1. 500 negozi o punti vendita hanno scelto di vistare i 13. 000 metri quadrati. La consueta indagine condotta sui visitatori durante la fiera ha fatto emergere una generale "positività" da parte dei negozianti: il 77,5% ha avuto un´impressione "buona" (59,9%) o addirittura "molto buona" (17,6%) della fiera, il 20,4% si è dichiarato soddisfatto di Sportitaly mentre solo il 2,1% non ha espresso un giudizio positivo. Perfettamente in linea con la ricerca di mercato è il giudizio su Bolzano come sede ideale per ospitare la rassegna, confermato dall´80,6% dei visitatori intervistati. Inoltre, un dato che conferma il carattere nazionale della fiera, è la provenienza dei visitatori: solo il 21,1% degli intervistati risiede nella provincia di Bolzano e ciò significa che quasi 8 negozianti ogni 10 sono venuti dal resto d´Italia. L´interesse da parte dei visitatori rispecchia la presenza delle aziende espositrici con il 66,2% interessato all´abbigliamento, il 47,9% all´attrezzo, il 35,9% all´accessorio e il 26,1% alla calzatura. Da segnalare il "cross over" con altre manifestazioni fieristiche, poiché poco più della metà degli intervistati (51,8%) ha dichiarato di aver visitato l´Ispo di Monaco mentre il 23,2% ha scelto anche Prowinter di Bolzano; a conferma dell´interesse verso l´abbigliamento le fiere di Pitti e Bread & Butter di Barcellona hanno le stesse percentuali del 16,5%. Infine il 35,2% degli intervistati non ha visitato alcuna fiera in tempi recenti e questo candida Sportitaly come incontro preferito per il trade italiano. Un risultato in linea con le aspettative degli organizzatori che hanno raccolto la difficile sfida di organizzare una fiera dell´articolo sportivo dopo otto anni dalla chiusura dell´ultima edizione del Mias. "L´affluenza del trade a Sportitaly ha indicato da una parte che i negozianti italiani hanno probabilmente perso l´abitudine a visitare fiere ed esposizioni a loro dedicate" dichiara Reinhold Marsoner, direttore generale di Fiera Bolzano "ma dall´altra ha dimostrato che esiste comunque una forte componente nella rete distributiva che vede in questa manifestazione un´occasione di incontro con le aziende produttrici e distributrici". Dunque Sportitaly vanta una grande potenzialità di crescita, anche se all´esordio ha dovuto fare i conti con una stagione invernale caratterizzata da condizioni meteo "capricciose". La carenza di precipitazioni nevose e le alte temperature di tutta la stagione, infatti, hanno sicuramente inciso sulla disponibilità del trade a visitare la fiera e questa doverosa considerazione conforta gli organizzatori di Fiera Bolzano che hanno già messo in cantiere l´edizione numero 2 prevista dal 10 al 12 febbraio 2008, quando il carnevale si sarà già svolto e i negozianti avranno più tempo a disposizione. Dal canto suo Fiera Bolzano ha dimostrato di superare per l´ennesima volta l´esame organizzativo, confezionando un "prodotto fieristico" che ha accontentato espositori e partecipanti: "La soluzione degli stand preallestiti è stata vincente" ha ribadito Marsoner di Fiera Bolzano "e anche l´organizzazione di workshop e momenti formativi e informativi hanno contribuito a far crescere il valore di Sportitaly". Tra quest´ultimi, il Focus Meeting di Assosport ha visto un´ampia partecipazione durante la presentazione dei risultati dell´indagine di mercato "Sport e fashion: gli orientamenti del consumatore, le opportunità per le aziende e il retail" che è proseguita con la consegna del premio "Chiarino Cimurri Impresa e Sport" a Lorenzo Bernardi, Vanessa Ferrari (assente per improvvisa febbre), Enrico Fabris e Luca Toni. In ultimo, la presenza dei media ha confermato l´interesse anche da parte della stampa specializzata: un centinaio i giornalisti accreditati per l´ouverture di Sportitaly è un indicatore importante. .  
   
   
ALPI365 EXPO BIENNALE DELLE MONTAGNE  
 
 Torino, 26 Febbraio 2007 - La manifestazione si svolgera´ al Lingotto Fiere di Torino dal 4 al 7 ottobre Alpi365 Expo - Biennale delle montagne è la nuova iniziativa promossa dalla Regione Piemonte e interamente dedicata all’identità e alla cultura della montagna, che si terrà dal 4 al 7 ottobre al Lingotto Fiere di Torino. La Biennale delle montagne rientra in Alpi365, il nuovo progetto triennale per la montagna della Regione in cui confluiscono tutte le attività di promozione e di valorizzazione delle zone montane. L’organizzazione dell’evento e il coordinamento delle iniziative che verranno via via sviluppate sono state affidate alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, che da anni organizza con successo la Fiera internazionale del Libro e numerose altre manifestazioni. Il salone si occuperà di sport e turismo, accessoristica e tecnologia, innovazione e ricerca, editoria e tradizioni, ambiente e sviluppo eco-sostenibile, professioni e sapori. Un’esposizione per mostrare, raccontare e far incontrare i mille volti della montagna, un osservatorio collegato ad un intenso programma di iniziative ed eventi, ma anche un tassello importante del progetto regionale Alpi365. “La montagna - dichiara la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso - è un interesse collettivo. Protagonisti di Alpi365 Expo sono le sue genti, il suo ambiente, la sua cultura materiale. Un’occasione straordinaria e strategica che arriva puntuale dopo i Giochi Olimpici di Torino 2006, sulla scia del progetto “Torino Città delle Alpi” e rafforzata dalla nascita dell’Euroregione-alpi Mediterraneo che Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Rhone Alpes e Paca (Provence Alpes Côte d’Azur) hanno costituito lo scorso 10 luglio. Una vetrina internazionale - conclude Bresso - che si basa sul principio della sostenibilità ma che si coniuga anche con i processi di innovazione”. “Alpi365 Expo sarà un nuovo e dinamico momento espositivo - afferma l’assessore regionale alla Montagna, Bruna Sibille - finalizzato a presentare al grande pubblico le eccellenze dei territori montani e a far incontrare le imprese che già operano o hanno progetti di sviluppo in diversi ambiti che riguardano i territori montani. Tra gli altri, l’innovazione tecnologica e i servizi di accesso a Internet in banda larga, l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili che interessano le risorse idriche e il patrimonio forestale, il turismo, la valorizzazione e la tutela dell’ambiente, il recupero del patrimonio edilizio, la qualificazione delle attività artigianali e delle tipicità nel campo agroalimentare, lo sviluppo dei servizi primari alle comunità che vivono in montagna”. “La realizzazione a Torino di Alpi365 Expo - sottolinea il presidente della delegazione piemontese dell’Uncem, Lido Riba - riafferma correttamente l’identità complessiva del Piemonte valorizzando, in continuità con l’evento olimpico, sia il significativo apporto della Montagna all’economia regionale, nel quadro di una corretta connessione tra le vallate e le sottostanti città, sia le concrete potenzialità di Torino come capoluogo del grande sistema alpino-occidentale”. “L’incarico da parte della Regione - spiega il presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Rolando Picchioni - è un riconoscimento prestigioso, che premia il grande impegno profuso negli ultimi anni dalla Fondazione nel qualificarsi come autorevole e versatile società di servizi delle istituzioni pubbliche piemontesi e nazionali per l’ideazione e promozione di eventi di elevato profilo culturale e di ricaduta strutturale sul territorio”. Accanto al grande appuntamento con Alpi365 Expo, i primi eventi che entreranno a far parte del programma di Alpi365 sotto il coordinamento della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura sono: · Il Festival della letteratura di montagna “Letteraltura” (a Verbania da giovedì 28 giugno a domenica 1° luglio 2007, quindi nelle Valli dell’Ossola, sul Lago d’Orta e sul Lago Maggiore, nei fine settimana di luglio 2007, www. Letteraltura. It). · L’organizzazione di uno spazio e una stagione culturale estiva nell’ex Casa Cantoniera di Ceresole Reale (agosto-settembre 2007) per lo sviluppo turistico del versante piemontese del Gran Paradiso. D · Il convegno “Le Generazioni e i Luoghi” a Sestrière (8 dicembre 2007). .  
   
   
A CARRARA TUTTO QUELLO CHE SERVE PER FARE ACCOGLIENZA E TURISMO DAL 25 FEBBRAIO AL 1 MARZO BALNEARIA E TIRRENO CT CON I SERVIZI PER ALBERGHI E SPIAGGE MA ANCHE PASTICCERIA, GELATERIA E CONCORSI INTERNAZIONALI PER CUOCHI PROFESSIONISTI  
 
Carrara, 26 febbraio 2007 - 650 marchi su oltre 34. 000 metri quadrati coperti nei padiglioni di Carrarafiere dal 25 febbraio al 1 marzo. Sono i numeri di due manifestazioni, Balnearia e Tirreno Ct, rivolte ad un unico grande settore, il turismo, e si presentano assieme per proporre operatori ciò che c’è di nuovo per la stagione 2007. Balnearia, il salone delle attrezzature balneari e arredo esterno (150 marchi presenti) e la storica Tirreno Ct (500 marchi in totale) grazie a 27 edizioni dedicate alla ristorazione, settore alberghiero, panificatori e gelatieri, si presentano assieme e compongono un evento destinato a cambiare l’approccio informativo dei professionisti dell’accoglienza e della ristorazione. E’ una delle più grandi rassegne del panorama italiano rivolta ad albergatori, ristoratori, barman, pizzaioli, gelatieri, pasticceri, panificatori, ma anche ai professionisti della balneazione e della sicurezza in acqua, della gestione di parchi acquatici, con attrezzature, prodotti e servizi utili al turismo. Un universo di aziende ed operatori che ha generato nel solo comparto alberghiero 119 milioni di presenze italiane nei primi nove mesi del 2006 ed 85,3 milioni di pernottamenti stranieri secondo l’osservatorio turistico di federalberghi. Un sistema, quello turistico, che comprende 270mila imprese e dà lavoro ad oltre due milioni di persone con un fatturato di 140 miliardi di Euro trenta dei quali spesi da turisti stranieri ed influisce per circa il 12% del Pil nazionale. Il mare è da sempre uno dei punti di forza dell’offerta turistica Toscana che vanta oltre 633 Km di costa, 900 stabilimenti e ben 1540 concessioni demaniali per fini turistici e attività ricreative e oltre sedici milioni di presenze sulla costa nel corso del 2006, quasi l’8% di più rispetto al 2005. Non è un caso, quindi se ‘Balnearia’ si tiene proprio in Toscana, a Carrara, e se nell’ambito di questa manifestazione la Regione ha organizzato (giovedì 1 marzo) un seminario, ‘Costa Toscana, da progetto a prodotto turistico’, un’occasione per lanciare il progetto Costa di Toscana e dare agli operatori la possibilità di fare bench marking con altre realtà italiane e straniere. La manifestazione è aperta al pubblico ma saranno soprattutto gli operatori i protagonisti di giornate organizzate per presentare il meglio di prodotti e servizi che migliorano la ricettività ed il benessere soprattutto in vacanza ma anche i servizi di bar ristoranti, pasticcerie con un occhio particolare alla ristorazione ed alla gelateria alla quale sono dedicate iniziative di carattere internazionale. Da segnalare alcune iniziative organizzate nell’ambito della fiera come ‘Mare per tutti ’ (domenica 25 febbraio ore 14. 30), incontro dove si affronterà la spinosa questione dell’accesso alle spiagge dei portatori di handicap; ‘Finanziaria 2007. Luci ed ombre per gli imprenditori balneari’, prima iniziativa organizzata in forma congiunta da tutti i sindacati del settore balneare, e l’assegnazione del settimo premio ‘Balnea Pool’, riservato alle piscine, pubbliche e private, costruite nel 2006. .  
   
   
OUI, JE SUIS MADAME CÉZANNE ARRIVATO DA BOSTON A PALAZZO STROZZI, IL CELEBRE DIPINTO CHE L’ARTISTA FECE ALLA MOGLIE  
 
Firenze 26 Febbraio 2007– Giunto il 24 febbraio da Boston con un volo Alitalia, ha preso ufficialmente posto a Palazzo Strozzi il dipinto simbolo della mostra Cézanne a Firenze, che sarà inaugurata giovedì primo marzo. Si tratta di Madame Cézanne sulla poltrona rossa, volto divenuto ormai familiare da quando è stata varata un’intensa campagna di stampa e promozione. Firenze è letteralmente tappezzata di manifesti e tabelloni pubblicitari anche di gigantesche dimensioni. L’opera è peraltro tra le più famose e importanti della pittura moderna. Cézanne la realizzò nel 1887 in omaggio a Hortense Fiquet, la modella con cui aveva avuto una relazione segreta e che poi aveva sposato. Oggi ha un valore di mercato di circa 30 milioni di euro. Il dipinto appartiene al Museum of Fine Arts di Boston e ha attraversato l’Atlantico in un contenitore di sicurezza, accompagnato da Mathew Segal, uno dei conservatori dell’istituzione. Ad accoglierlo il curatore della mostra Carlo Sisi, insieme a Marcella Antonini, responsabile della comunicazione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che promuove e produce l’esposizione, e a James Bradburne, direttore della Fondazione Strozzi, alla quale è affidata la realizzazione. Alle 12 in punto, il contenitore è stato aperto secondo quanto previsto dal calendario di montaggio della mostra, e il quadro è stato appeso alla parete dove resterà esposto fino al 29 luglio (www. Cezanneafirenze. It). In origine, faceva parte della collezione di Egisto Paolo Fabbri, uno dei due collezionisti ai quali la mostra è dedicata. Americano di origini fiorentine, colto e ricchissimo, Fabbri si innamorò della pittura di Cézanne quando l’artista era ancora semisconosciuto, e negli anni tra le due guerre mondiali arrivò a possederne ben 32 dipinti, che conservò nella sua casa di Firenze. In quegli stessi anni visse in città Charles Loeser, americano di famiglia tedesca, coetaneo di Fabbri e come lui appassionato di Cézanne. Anche Loeser raccolse numerose opere del maestro di Aix (15 in totale). Grazie a questa doppia presenza, Firenze ha dunque offerto un contributo particolarissimo all’affermazione di quello che oggi è considerato il padre della pittura moderna. Da qui il titolo della mostra. Madame Cézanne sulla poltrona rossa fu esposto per la prima volta nel 1907 al Salon d’Automne di Parigi e nella circostanza folgorò il poeta Rainer Maria Rilke, che ne scrisse come di un’esperienza quasi spirituale. Fabbri, che nei confronti del pittore nutriva un sentimento totalizzante ed esclusivo ma che non riuscì mai a incontrare, teneva il quadro appeso nella sala da pranzo del palazzo di via Cavour. .  
   
   
ART IN THE CITY A CURA DI LUDOVICO PRATESI MOSTRA BOTTO&BRUNO-CINECITTA´DUE ARTE CONTEMPORANEA-26/02/07-29/04/07  
 
 Roma, 26 febbraio 2007 – Oggi negli spazi di Cinecittàdue Arte Contemporanea viene presentata la prima mostra del ciclo Art In The City, in cui artisti italiani della nuova generazione interpreteranno il "genius loci" del quartiere di Cinecittà. La rassegna si apre con la mostra a cura di Ludovico Pratesi, degli artisti torinesi Botto & Bruno, che presentano una installazione che interpreta il rapporto tra lo spazio espositivo e il contesto urbano che lo circonda. Capovolgendo il rapporto tra interno ed esterno, i due artisti trasformano lo spazio in un osservatorio aperto sulla periferia e sulle sue contraddizioni, una periferia intesa come territorio alternativo, vitale e alienante allo stesso tempo. Vuota e deserta come la metropoli metafisica, ma carica di energie disperate come la periferia del dopoguerra, la città costruita da Botto & Bruno e´ una felice e inquietante sintesi tra De Chirico e Pasolini. (L. Pratesi) All´interno dello spazio espositivo Botto & Bruno ricostruiscono un frammento di periferia urbana, scenario del loro ultimo video Waiting for the early bus, in cui una madre e una figlia attendono il primo bus del mattino. Una madre e una figlia aspettano l´autobus in una strada della periferia del mondo. Sono qui, sono ovunque, perché unica è la periferia e uno solo il suo linguaggio, quello dell´attesa di niente. Chi vive nella periferia pensa che qualcosa dovrà per forza cambiare, e aspetta. (M. Lodoli) Il video, costruito sui tempi di attesa di questo bus che sembra non arrivare mai, viene proiettato all´interno di un ambiente ricostruito all´interno della galleria, con pareti coperte da immagini che simulano le facciate di architetture reali. All´esterno di questo ambiente viene installata una palina di un bus fissata su un basamento che riproduce lo scalino di un marciapiede. Uno spazio dentro lo spazio che crea un percorso di attraversamento fatto di vuoti e di pieni creati sia dalla struttura che dalle immagini. Un immenso palcoscenico dominato da un vuoto, che non è però quello delle piazze metafisiche di De Chirico, aride ed estreme come quei deserti dove non piove da decenni. Già, perchè la città di Botto & Bruno e´ viva. Al di là delle reti metalliche, oltre le pareti grigie di cemento, nei cortili dei capannoni in disuso scorre una linfa vitale, una cultura alternativa che si nutre di rock e graffiti, canzoni e parole, immagini e visioni. (L. Pratesi) Botto & Bruno con questo lavoro cercano di mettere insieme il realismo del quotidiano e la memoria di luoghi che non esistono più, in un dialogo tra presente e passato in cui si fronteggiano la nostalgia e la curiosità per lo sviluppo delle dinamiche sociali e urbanistiche della città del futuro. Contemporaneamente Waiting for the early bus è un lavoro sul tempo, elemento fondante di questo video. Tempo inteso dagli artisti come parte fondamentale della dimensione delle periferie in cui gli ampi spazi sembrano dilatarlo, creando un senso costante di rallentamento e di attesa. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Hopefulmonster - Torino, con testi di Ludovico Pratesi, Marco Lodoli e Simona Brunetti. .  
   
   
IMPORTANTI RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI A BRUNICO  
 
Bolzano, 26 febbraio 2007 - Una pittura gotica a finti conci, superfici intonacate tardogotiche nelle volte a crociera, un affresco araldico barocco, quattro soffitti a stucco con intonaco liscio barocco, una colonna in granito integrata nella muratura, medaglioni dipinti sulla facciata prospiciente la via Centrale e un pozzo interrato: queste le più importanti scoperte di storia edilizia venute alla luce nel corso dei lavori di ristrutturazione dell´ex edificio dei ministeriali in via Centrale 63 a Brunico, la cosiddetta "vecchia magistratura". L´edificio viene attualmente ristrutturato per ospitare dal prossimo autunno la nuova sede della facoltà di turismo della Libera Università di Bolzano. In precedenza l’edificio ospitava il liceo scientifico, per il quale negli anni 1970 sono stati eseguiti importanti lavori di adattamento. Purtroppo in quell’occasione sono stati arrecati danni irreversibili alla sostanza edilizia storica: sono state inserite una nuova scala principale e una nuova struttura del tetto, l’intero piano terra è stato intonacato a nuovo e le facciate sono state tinteggiate con un colore acrilico. Inoltre sono state eseguite numerose tracce sull’intonaco antico, danneggiando la sua stratificazione storica. Originariamente la costruzione a due piani era adibita ad edificio dei ministeriali del convento di Novacella. Il nucleo dell’edificio risale al Xiii secolo: lo dimostra la muratura romanica disposta su letti regolari con fughe tirate a cazzuola nella cantina sotto la biblioteca civica. Nel Xiv secolo questo primo edificio venne ampliato verso nord. L’edificio annesso venne adibito inizialmente a fienile, e a partire dall’era barocca ad abitazione dei clerici del convento. Ricade in questo periodo la pittura a finti conci, scoperta nell’estate del 2006. La costruzione in adiacenza di un secondo fabbricato ad ovest seguì nel Xv secolo. In seguito al devastante incendio di Brunico del 1723, nel corso del quale vennero distrutti tre quarti della città, i vani interni del piano superiore vennero barocchizzati. Di questo periodo si è conservato il intonaco interno liscio tipico del barocco di colore grigio chiaro. Seguì una seconda fase di barocchizzazione verso la fine del Xviii secolo, nella quale vennero eseguite una nuova pittura con colori più carichi (rosso, verde), la tinteggiatura della parte basamentale e in parte pitture ad imitazione di tappeti in alcune nicchie delle finestre. Il progetto di ristrutturazione in corso si basa – oltre che sulla riorganizzazione delle funzioni della sua nuova destinazione d’uso – su considerazioni di tutela monumentale: la conservazione e lo scoprimento della sostanza edilizia originaria e la rimozione delle superfetazioni risalenti all’ultimo adattamento degli anni 1970, quali ad esempio le numerose finestre in falda da sostituire con abbaini di forma appropriata. Fondamentale è stata l’indagine conoscitiva eseguita da un restauratore durante l’estate scorsa, che ha condotto alle importanti scoperte. Nell’attuale fase costruttiva l’Ufficio provinciale Beni architettonici ed artistici segue in stretta collaborazione con imprese e artigiani i lavori di restauro degli elementi storico-artistici e sorveglia il mantenimento della sostanza edilizia e delle superfici nonché l’inserimento appropriato di nuovi elementi architettonici necessari quali l’ascensore e il vano scala esterno. I lavori di scoprimento e di restauro non comportano ritardi relevanti per il cantiere. I costi sono limitati e assolutamente giustificati, in quanto proprio i restauri contribuiranno in modo sostanziale alla rivalorizzazione dell’edificio soggetto a tutela. .  
   
   
BRERA MUSICA- PRIMAVERA 2007 SABATO 10 - 17 - 24 E 31 MARZO  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - Dopo il buon successo ottenuto dal ciclo di concerti mozartiani organizzati nell’autunno 2006, la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Milano propone, in collaborazione con la Società del Quartetto e il contributo di Pirelli, quattro pomeriggi di arte e musica nella Pinacoteca di Brera Milano, Via Brera 28 . Nel grande e suggestivo salone napoleonico, davanti al telero di Jacopo e Giovanni Bellini raffigurante la Predica di san Marco – uno dei dipinti simbolo della Pinacoteca- si alterneranno quattro gruppi da camera, selezionati per l’occasione da Enzo Beacco della Società del Quartetto. La scelta proposta spazia in un ampio arco di tempo, da brani seicenteschi, come la Canzone francese tratta dal primo libro dei Ricercari di Giovanni Salvatore (1641), a quelli di Alessandro Scarlatti e del figlio Domenico, di cui saranno eseguiti sei delle sue più celebri sonate; tre i quartetti proposti nel corso del ciclo di concerti: uno di Ludwig van Beethoven (quartetto n. 9 in do maggiore op. 59 n. 3), uno di Wolfang Amadeus Mozart (quartetto in sol maggiore K. 80 ‘Lodi’) ed infine il quartetto in mi minore, unica prova in campo di musica da camera di Giuseppe Verdi composto dal Maestro nel 1873, durante il suo soggiorno napoletano in occasione della rappresentazione dell’ Aida, ed eseguito in una specialissima serata per i suoi più cari amici - fra cui Domenico Morelli, Francesco Florido, Nicola Sole, Cesare De Sanctis - al hotel Le Crocelle. In occasione dei quattro concerti di Brera Musica Primavera 2007 , gli Assistenti Tecnico Museali, con la supervisione dei Servizi Educativi della Soprintendenza, organizzano quattro visite guidate alla Pinacoteca della durata di circa un’ora. Sabato 10 marzo ore 15. 30 - La pittura del Novecento nelle collezioni Jesi e Vitali di Brera; Sabato 17 marzo ore 15. 30 - La pittura tra Quattrocento e Cinquecento a Brera; Sabato 24 marzo ore 15. 30 - La pittura tra Seicento e Settecento a Brera; Sabato 31 marzo ore 15. 30 - La pittura dell’Ottocento a Brera; Chi segue la visita ha diritto all’assegnazione di un posto per assistere al concerto che inizierà alle ore 17. 00 nella sala Viii della Pinacoteca di Brera Prenotazione obbligatoria – max. 25 persone Ogni visita è prenotabile da lunedì al venerdì della settimana che la precede (tel. 02/72263219, ore 9. 30 -12. 30) Sarà possibile accedere sia alla visita guidata che al concerto col biglietto di ingresso alla Pinacoteca. .  
   
   
SOTTOCORNONOVE: NASCE UNA GALLERIA A MILANO PER UN’ ARTE DA ASSAPORARE  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - Nasce a Milano Sottocornonove, una galleria di arte e design che allo stesso tempo è un raffinato bar per colazioni, merende, aperitivi e dopocena con prodotti rigorosamente selezionati. Far incontrare l’arte e il design con il gusto e i buoni sapori, portare nelle gallerie il pubblico degli aperitivi milanesi, ma anche gli affezionati del the delle cinque, e perché no anche il mondo degli affari e della moda. Questa è la sfida di Sottocornonove, galleria con bar nata da un’idea di Lucia Pezzulla, designer, e Alberto Proia, architetto, che hanno deciso di scommettere su alcune icone cittadine, come l’irrinunciabile appuntamento del drink prima di cena, per convogliare sempre più interesse sulle loro passioni di sempre, arte e design appunto. Sottocornonove, dove l’arte si assapora. Potrebbe essere il claim di questo spazio dedicato a chi vuole vedere qualcosa di bello e allo stesso tempo gustare qualcosa di buono. Che sia una ricca colazione, una merenda squisita, un aperitivo stuzzicante, ciò che fa di sottocornonove un luogo speciale è la possibilità allo stesso tempo di ammirare e, magari, portarsi a casa una delle opere esposte, sempre firmate da artisti emergenti a livello internazionale, ogni mese diversi, selezionati appositamente per la galleria dal curatore Massimo Scaringella. Da quest’anno lo spazio si dota di una rigorosa selezione di vini, champagne e birra, oltre all’acqua in vetro e doc, e di un’offerta di golose stuzzicherie realizzate da un’abile cuoca, a disposizione di chi si ferma per dare un’occhiata alle opere esposte. Come in una casa privata ci si accomoda su divani e poltrone, disegnati dallo stesso Alberto Proia, che tra l’altro si possono acquistare anche adattati alle singole esigenze. Da sottocornonove l’arte si gusta dalla mattina al dopocena, approfittando magari della connessione wi-fi per concentrarsi sul lavoro o cogliendo l’occasione per comprare un assortimento di deliziosi cioccolatini artigianali, confezionati in artistici astucci decorati, per fare un regalo importante e dolcissimo insieme. All’occorrenza lo staff creativo della galleria realizza porcellane, lampade e complementi su richiesta. Sottocornonove è in via Sottocorno 9, a Milano. L’idea di Lucia Pezzulla e Alberto Proia è stata già recensita da Exibart e Ok Bar. .  
   
   
EMERGENZE UN PROGRAMMA DI INCONTRI, MOSTRE, RASSEGNE E PROGETTI ARTISTICI SUI TEMI DELL’EMERGENZA UMANITARIA E SOCIALE  
 
 Milano, 26 febbraio 2007 - Emergenze è un programma di incontri, mostre, rassegne e progetti artistici sui temi dell’emergenza umanitaria e sociale che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica fornendo allo stesso tempo un’occasione di approfondimento e di incontro tra il mondo della cultura, il terzo settore e quelle realtà economiche sensibili al sociale. Crisi della democrazia, questione morale, sottosviluppo, ingiustizia sociale, razzismo, xenofobia, mercato diseguale, distruzione delle risorse naturali e inquinamento, recupero della democrazia, risposta alla sfida della multiculturalità, finalizzazione dell´economia alla promozione umana, rispetto delle esigenze dell´ambiente naturale. Queste alcune delle tematiche affrontate dall’iniziativa. In una società globale, strettamente interconnessa, dove lo stato di crisi é divenuto la regola e dove le emergenze umanitarie e di sostenibilità ambientale non sono più “quelle degli altri”, ma riguardano tutti, l’arte e la cultura hanno un ruolo importante, di sensibilizzazione e di riflessione, di impegno e responsabilità. Emergenze è un progetto ideato e diretto da Bartolomeo Pietromarchi, promosso e coordinato dalla Fondazione Adriano Olivetti, promosso e sostenuto da Hangar Bicocca e The Family, in collaborazione con Il Sole 24ore, Grandi Stazioni e con Reset. Il progetto ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Ambiente, della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano ed è sostenuto da Pirelli Ambiente, Enel e Fondazione Vodafone. Il programma prevede una serie di iniziative che si svolgeranno in vari luoghi della città di Milano dal 28 marzo al 5 aprile 2007: Not Afraid of the Dark Kutlug Ataman, Jenny Holzer, William Kentridge, Fabio Mauri, Santiago Sierra 8 marzo – 27 maggio 2007 – Spazio d’arte contemporanea Hangar Bicocca Una mostra nello spazio d’arte contemporanea Hangar Bicocca, dove artisti di fama internazionale attraverso installazioni, performance e videoproiezioni propongono una riflessione su tematiche sociali e politiche controverse. Progetti speciali degli artisti Carlos Garaicoa, Jenny Holzer, William Kentridge, Santiago Sierra 25 marzo – 2 aprile – varie sedi Una serie di progetti inediti che coinvolgono lo spazio pubblico, i media e diversi canali di comunicazione a livello nazionale; dalle grandi proiezioni sui palazzi in città della Holzer alle azioni urbane di Sierra, al progetto speciale di Kentridge per l’inserto culturale domenicale de Il Sole 24 ore, all’installazione di Garaicoa in memoria di Anna Politkovskaja. La cultura delle emergenze - Ciclo di incontri e tavole rotonde - 3/4/5 aprile 2007 Sala Collina – sede de Il Sole 24 Ore Il programma si svolgerà nella nuova sede de Il Sole24 ore progettata da Renzo Piano, vedrà personalità della cultura e dell’arte, rappresentanti di istituzioni pubbliche e private e di organizzazioni della società civile, esponenti del mondo economico e finanziario, affrontare gli argomenti dell’emergenza umanitaria e sociale da prospettive diverse attraverso incontri, conferenze, approfondimenti e dibattiti. Tra gli ospiti internazionali lo scrittore e giornalista indiano Suketu Metha, il fondatore di Architecture for Humanity Cameron Sinclair, Umberto Veronesi Reset Il numero 100 della rivista Reset, diretta da Giancarlo Bosetti, sarà interamente dedicato all’iniziativa include progetti speciali degli artisti e interventi di filsofi, urbanisti, scrittori. La rivista sarà regolarmente distribuita in edicola e nelle principali librerie. Campagna di raccolta fondi a favore del progetto umanitario Medici Senza Frontiere - Missione Italia e del progetto Artexvino=acqua dell’associazione Arte all’Arte. Eventi collaterali Una serie di eventi in via di definizione tra cui una rassegna cinematografica e teatrale, promossa dal Comune di Milano ufficio cinema, a cura di Lorenzo Vitalone e del Teatro Franco Parenti, Cinema Gnomo, dal 28 al 1 aprile. La mostra Saatchi&social, dieci anni di campagne di sensibilizzazione sociale a favore delle più importanti organizzazioni non governative nazionali e internazionali, tra cui Greenpeace, Medici senza frontiere, Comunità di S. Egidio. Emergenze è pensato per diventare un appuntamento annuale in una prospettiva di un reale ed esteso coinvolgimento di istituzioni pubbliche e private, associazioni culturali locali e internazionali e spazi della città oltre a radio, stampa e altri canali di comunicazione. .  
   
   
"IL SUONO DELL´OLIMPICO" LA STAGIONE SINFONICA 2007 NEL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - È l´orchestra, in tutti i suoi colori, formazioni, stili, il filo conduttore de "Il Suono dell´Olimpico" 2007, la rassegna sinfonica che si svolge dal 1 aprile al 30 giugno nello storico teatro palladiano di Vicenza, realizzata dall´Orchestra del Teatro Olimpico in collaborazione con l´Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza. La stagione 2007, proseguendo nella tradizione di ospitare all´Olimpico artisti di altissimo livello, intende presentare le potenzialità dell´ensemble nata nel 1990 raccogliendo l´eredità delle principali realtà musicali locali. L´orchestra del Teatro Olimpico prende il nome dal gioiello architettonico simbolo della città veneta, uno dei più bei teatri al mondo. Un nome che significa tradizione, valore artistico ma anche voglia di rinnovarsi e di offrire stimoli nuovi al pubblico. Nel confronto con direttori e solisti di prestigio internazionale, l´orchestra ha affrontato una significativa crescita artistica e si appresta oggi a ricoprire un ruolo importante nella vita culturale della città di Vicenza, nel momento in cui questa si prepara all´imminente inaugurazione del nuovo teatro comunale, destinato a diventare un vivace polo di attrazione per le diverse arti e le forme di spettacolo. «Nel costruire il cartellone della. Rassegna – sottolinea il direttore artistico, M° Giancarlo De Lorenzo - abbiamo scelto di dare spazio ad autori e composizioni che permettano di far apprezzare al pubblico il suono dell´orchestra in tutte le sue formazioni: solo archi, solo fiati, archi e fiati, orchestra e coro, con i solisti, fino ad un incontro con il Jazz. Un modo per dare risalto alla formazione strumentale, ma anche per avvicinare alla musica un pubblico ampio ed eterogeneo, che dovrebbe vivere il teatro come un salotto cittadino. » Si rinnovano le collaborazioni dell´ensemble vicentino con i grandi nomi del concertismo internazionale, tra i quali il maestro Uto Ughi, che quest´anno per la prima volta sarà ospite dell´Orchestra del Teatro Olimpico il 30 giugno, nell´appuntamento di chiusura della rassegna sinfonica. Il cielo dell´Olimpico si arricchirà di molte stelle della musica, quali Elisso Virsaladze (pianoforte), Massimo Quarta (violino), David Garret (violino), Nazareno Carusi (pianoforte), Ilia Kim (pianoforte) e la cantante Nair. Sul podio, oltre a Giancarlo De Lorenzo, direttore principale dell´Orchestra del Teatro Olimpico, sono attesi Aldo Ceccato, che dirigerà I Pomeriggi Musicali, Giuseppe Lanzetta, Francesco Di Mauro, Yutaka Hoshide. Il programma spazia dalla grande orchestra sinfonica alla fantasia tematica, timbrica e ritmica del sinfonismo eclettico di Nino Rota, dalla sonorità tipica del romanticismo tedesco di F. Mendelsshon a programmi classici per orchestra da camera con Haydn e Mozart, fino alle contaminazioni Jazz. La stagione si inaugura domenica 1 aprile, al Tempio di Santa Corona, con l´esecuzione del Requiem K626 di W. A. Mozart, dedicato alla commemorazione della morte di Papa Woitila, spentosi il 2 aprile 2005, presentando una formazione per coro, orchestra e soli. Il secondo appuntamento, il 24 aprile, si tiene nella sala Palladio della Fiera di Vicenza, e propone l´ascolto della grande orchestra sinfonica del `900 con il magico suono di Maurice Ravel nelle esecuzioni di "Ma mere l´oye", "Pavan", "Concerto per la mano sinistra" e "Bolero". Con il terzo concerto, venerdì 11 maggio, si entra in teatro Olimpico, che vedrà ospite l´orchestra I Pomeriggi Musicali, unico altro ensemble chiamato ad esibirsi sul palco teatro vicentino, nell´intensificarsi di una collaborazione artistica dell´orchestra berica con una delle realtà culturali più interessanti in Italia. La serata presenta l´ouverture de "L´italiana in Algeri" di G. Rossigni, il concerto n. 4 per violino e orchestra di Nicolò Paganini, con Massimo Quarta violino solista, e la sinfonia n. 7 di L. Van Beethoven. Il concerto del 19 maggio è dedicato al violino e alle musiche di J. Sibelius, N. Paganini e di E. Grieg, mentre sabato 26 maggio l´orchestra propone la suite dal balletto "La Strada" di Nino Rota, il concerto per pianoforte e orchestra po. 11 n. 1 di F. Chopin e l´esecuzione del brano "Infinito" del contemporaneo A. Finzi. Sabato 2 giugno sono protagonisti i fiati dell´Orchestra del Teatro Olimpico, nell´esecuzione di una delle perle musicali della storia della musica, la "Gran Partita" di W. A. Mozart, mentre il 16 giugno si presenta un programma classico per orchestra da camera e pianoforte, dedicato ad F. J. Haydn. Cambiamento di registro per la serata del 23 giugno quando l´Olimpico diventa teatro per le contaminazioni musicali e per le suggestioni timbriche della voce di Nair, in un programma dedicato al musical. La rassegna si conclude il 30 giugno con il concerto che vede protagonista Uto Ughi, atteso interprete delle opere per violino e orchestra di L. Van Beethoven e F. Mendelssohn Bartoldi. .  
   
   
LA MOSTRA NOT AFRAID OF THE DARK ALL’HANGAR BICOCCA  
 
 Milano, 26 febbraio 2007 - Cinque artisti di fama internazionale, Jenny Holzer, Fabio Mauri, Santiago Sierra, Kutlug Ataman, William Kentridge, che hanno rivolto la loro ricerca in ambito sociale, politico, etico, economico, presentano all’Hangar Bicocca le loro opere più recenti. Il coinvolgimento degli artisti intende portare l’attenzione del pubblico e del mondo culturale su tematiche sociali e politiche controverse, su realtà ignorate o dimenticate, per creare un dibattito che vada dai singoli temi a una riflessione più ampia sul ruolo e sull’impegno dell’arte e della cultura nella società. Jenny Holzer Nata nel 1950 a Gallipolis nell’Ohio, ha una formazione artistica acquisita presso diverse scuole d’arte degli Stati Uniti ed è oggi tra le artiste più importanti della sua generazione. Con parole, frasi, combinazioni di testi differenti, installazioni e proiezioni realizza truism, cioè slogan, frasi o parole che usa per lanciare messaggi immediati dal forte valore politico e sociale. Il riferimento è alla parola truth (verità) che, secondo l’artista, la società dimentica facilmente perché la considera scomoda, ma che l’artista rimette in circolazione servendosi degli strumenti e dei metodi della comunicazione di massa della società contemporanea. L’artista realizzerà una video installazione site specific appositamente pensata per il percorso della mostra Not Afraid of the Dark. Fabio Mauri Nato nel 1926 a Roma, a partire dal 1956 opera nelle fila dell’avanguardia italiana. Pittura, mostre, conferenze, performance e teatro si costituiscono in Mauri come atti di un unico “luogo” espressivo. La sua opera è caratterizzata da un forte impegno politico e morale che prende forma nella rivisitazione della storia del Xx secolo. Mauri proporrà la ridefinizione di monumento, come opera di sintesi della memoria collettiva grazie all’attraversamento della propria opera cinquantennale e della memoria sociale e collettiva dell’Italia. La rimozione, il “trasloco” e la diaspora sono i temi che, oscillando tra autobiografismo e storia, percorrono trasversalmente l’intero corpus di opere dell’artista. L’artista realizzerà una grande installazione nello spazio dell’Hangar Bicocca, luogo anch’esso emblematico di una memoria collettiva della città di Milano, e italiana, legata al suo sviluppo industriale e oggi alla sua riconversione, con la trasformazione dei propri spazi e delle sue funzioni. La sera dell’inaugurazione è prevista una performance di Luigi Lo Cascio con un reading di brani dall’Apocalisse. Kutlug Ataman Nato a Istanbul nel 1961, dove attualmente vive e lavora, proviene da una formazione cinematografica acquisita a Parigi e a Los Angeles. Sperimenta il linguaggio filmico come strumento di indagine e relazione individuale e collettiva, psicologica e sociale. Finalista al Turner Prize della Tate Gallery di Londra, le sue installazioni sono presenti nei maggiori musei internazionali e i suoi film sono stati riconosciuti da importanti premi di festival e rassegne. Küba, il suo ultimo e più importante lavoro, è costituito da una serie di monitor che trasmettono interviste con quaranta abitanti del quartiere di Istanbul Küba. Il nome di questo quartiere non è riportato su nessuna mappa ufficiale. È una sorta di non-luogo dove vivono una popolazione di turchi e curdi, fondamentalisti religiosi, dissidenti politici e altri emarginati uniti dal destino comune del loro status di isolamento ed esclusione. Dai monitor usciranno i loro racconti, le loro vite, permettendo a un grande pubblico di scoprirne l’esistenza. Dall’ottobre del 2004 Küba non ha mai smesso di viaggiare, di spostarsi di città in città per parlare di sé, divenendo, ben più di una mostra itinerante, una città itinerante che assume le forme del luogo che la ospita. Così avverrà negli spazi dell’Hangar Bicocca dove i quaranta televisori saranno allestiti insieme a materiali di arredamento di seconda mano. Santiago Sierra Nato a Madrid nel 1966, vive e lavora a Città del Messico. Si è progressivamente distinto negli ultimi anni grazie a un lavoro in bilico tra la scultura minimalista, la fotografia concettuale e la performance, riflettendo sui temi legati ai diritti e allo sfruttamento degli emarginati. Azioni concentrate e scioccanti per un’accusa ai poteri forti, comunicazione violenta per dare voce alla denuncia di processi economici distruttivi e abusi di potere: solo in questo modo è possibile riassumere il linguaggio di Santiago Sierra. L’artista proporrà l’installazione di una grande scritta di legno di 12 mt. X 3,50 con la parola Klassenkampf (lotta di classe) negli spazi dell’hangar, ex edificio industriale, come memoria anche dopo la sua riconversione, di una storia vissuta di lotte per i diritti. William Kentridge Nato a Johannesburg nel 1955, dove vive e lavora, è tra le personalità artistiche più importanti nel panorama internazionale. Ha una lunga esperienza come regista teatrale, ma le sue principali attività rimangono il disegno e la creazione di film d’animazione realizzati a partire da disegni a carboncino, filmati a vari stadi della loro esecuzione, aggiungendo al disegno e cancellando progressivamente le parti tracciate. La sua arte esplora la memoria personale e collettiva, il rapporto tra desiderio, estetica ed etica attraverso opere che ruotano attorno al dramma dell’apartheid, del potere arbitrario, del dolore e del conflitto nella società contemporanea. Negli spazi della mostra l’artista presenterà i quattro disegni che saranno pubblicati dall’inserto domenicale de Il Sole 24 ore. I quattro progetti speciali. Tre dei cinque artisti coinvolti nella mostra Not Afraid of the dark - Kentridge, Holzer e Sierra - realizzeranno per Emergenze altrettanti progetti speciali. Jenny Holzer realizzerà la sua prima grande video proiezione a Milano il giorno dell’inaugurazione sull’esterno dell’Hangar Bicocca: vi appariranno alcune sue inedite frasi di riflessione sulla condizione umana contemporanea, così come avverrà sulle facciate di importanti e simbolici edifici milanesi come piazza Duomo, la Stazione Centrale e il Castello Sforzesco. Santiago Sierra realizzerà nel corso di tre giorni una “azione urbana” che consisterà nella diffusione e distribuzione nei luoghi più frequenti e pubblici di Milano di un manifesto realizzato dall’artista e stampato in un numero elevatissimo di copie. William Kentridge eseguirà una serie di disegni destinati ad apparire esclusivamente sull’inserto domenicale de Il Sole 24 Ore. Differenti immagini che trattano di tematiche sui diritti umani, e in particolare sul tema della memoria rimossa, saranno pubblicati nel corso della durata della mostra, a partire dal 25 marzo. A questi progetti si aggiungerà quello dell’artista cubano Carlos Garaicoa. Nato nel 1967 a L´avana, dove vive e lavora, Carlos Garaicoa si è affermato già da alcuni anni come uno dei più interessanti giovani artisti a livello internazionale. Nel suo lavoro fa uso di media diversi, dalla fotografia, utilizzata da sempre come strumento di denuncia sociale, al disegno, al video e alla scultura fino alle installazioni museali di grande impatto visivo ottenute dall´assemblaggio di lampade, oggetti di vetro e candele. E racconta una storia carica di memorie urbanistiche e architettoniche, descrivendo la sua Cuba e facendone un ritratto realistico, appassionato, quasi antropologico ma anche poetico, carico di ricordi, di spazi e luoghi dimenticati. Garaicoa realizzerà nell’Auditorium de Il Sole 24 Ore una installazione inedita in memoria della giornalista russa Anna Politkovskaya. .  
   
   
ABSOLUTE POETRY, LA SECONDA EDIZIONE IN PROGRAMMA A MONFALCONE CITTÀ DELLA POESIA DAL 21 AL 24 MARZO  
 
Trieste, 26 febbraio 2007 - In marzo Monfalcone si trasforma nuovamente in città della poesia. Da mercoledì 21 (Giornata Mondiale della Poesia) a sabato 24 avrà infatti luogo la seconda edizione di "Absolute Poetry", festival internazionale di poesia e musica caratterizzato da una nuova concezione della poesia, in cui questa si contamina con le altre forme di spettacolo e le nuove tecnologie e, al contempo, riscopre la sua originaria oralità. Sottotitolo della seconda edizione del Festival, che sottolinea non soltanto il rapporto che lo lega alla città che lo ospita ma anche il suo carattere di luogo di sperimentazione, di vera e propria fucina artistica, è Cantieri Internazionali di Poesia. Punto di forza del Festival (organizzato dall´Assessorato alla Cultura del Comune di Monfalcone con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Gorizia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia) è lo spettacolo, nel senso più vasto e creativo del termine: Spoken Word, performance e letture di versi, infatti, si mescolano con la musica, con il teatro, con le immagini, con la fisicità ed il respiro dei poeti. A presentare il Festival alla stampa, questa mattina, nella Sala Mosaico del Palazzo della Giunta Regionale, sono intervenuti l´Assessore Regionale alla Cultura, Roberto Antonaz, l´Assessore alla Cultura del Comune di Monfalcone, Stefano Piredda e il direttore artistico del Festival, Lello Voce, poeta, scrittore, giornalista e performer, già coordinatore di molti eventi internazionali di poesia. L´assessore Antonaz ha sottolineato il carattere assolutamente unico del Festival, che costituisce per il territorio regionale e, sotto diversi aspetti, anche per quello nazionale un appuntamento del tutto originale con una forma di espressione artistica poco frequentata e, soprattutto, poco fruita dal grande pubblico. Nelle parole dell´Assessore Piredda, inoltre, la soddisfazione per un Festival la cui realizzazione sta coinvolgendo tutta la città di Monfalcone: le associazioni che operano sul territorio, quella dei commercianti, quelle di lingua slovena, che contribuiranno, prima e durante il Festival, a trasformare concretamente Monfalcone in città della poesia attraverso una serie articolata di iniziative. A Lello Voce, infine, il compito di illustrare nel dettaglio un programma più che mai ricco ed articolato e quello di sottolineare il carattere di "cantiere" del Festival, quello di un luogo in cui si producono, si confrontano e si scambiano idee e sperimentazioni artistiche. Protagonista della prima serata di Absolute Poetry al Teatro Comunale di Monfalcone sarà Edoardo Sanguineti, intellettuale di assoluto riferimento della cultura italiana, che restituisce con i suoi versi la profondità del pensiero rivoluzionario contemporaneo, intersecandosi in Postkarten e Alfabeto apocalittico con l´acuta improvvisazione del contrabbasso di Stefano Scodanibbio. Il percorso prosegue la sera successiva con John Giorno, il più grande innovatore del performance poetry, colui che "ha cambiato il modo in cui il mondo vede la poesia", l´ultima tagliente voce della beat generation, amico di Jack Kerouac e Keith Haring, accompagnato dal tessuto musicale multiculturale di Luigi Cinque. E´ invece l´ardita contaminazione di Disco Inferno ad animare la terza serata, quella del 23 marzo: i versi di Dante e la teatralità di Lucilla Giagnoni si intersecano alle basi ritmiche Rap, alla colonna sonora composta dal vivo dall´indiavolato ed eclettico Alessio Bertallot, musicista e dj. Chiude la stessa serata l´indiscussa regina internazionale dello Spoken Word, Ursula Rucker, che si muove tra il verso parlato e il linguaggio cantato con il suo inconfondibile stile schietto e vibrante, ora sensuale ora amaro. A chiudere gli appuntamenti serali del Festival, sabato 24 marzo, un´altra grande figura della scena, questa volta musicale, italiana: Enzo Jannacci. Protagonista di uno spettacolo che ripercorre tutta la sua produzione musicale e teatrale, Jannacci ripropone una vera e propria antologia di canzoni, storie ed emozioni in cui rivivono tutto il suo mondo e tutti i suoi personaggi, esagerati, alternativi, pazzi, sempre ostinatamente fuori moda. Ad arricchire lo spazio immaginativo delle performance serali, tornano le palpitanti creature visive dei videofondali live di Giacomo Verde, che potenzia le parole dei poeti in scena in un percorso parallelo, intriso di emozionanti evocazioni estetiche. Non mancano, nel corso delle serate, le letture di poesia, vere e proprie performance che nulla concedono alla "tradizione": dall´ironia graffiante e arrabbiata di Aldo Nove all´originale rivisitazione della metrica antica di Patrizia Valduga, dalle pronunce sovversive e liberatorie di Alberto Masala e Serge Pey fino agli esperimenti vocali degli spagnoli Accidents Polipoètics, ironico e acutissimo duo di giullari contemporanei che gioca con il potere ora sbeffeggiante ora evocativo della parola. Alla voce dei poeti della regione è simbolicamente affidata l´apertura delle singole serate: dall´ineffabile "sentire" dei versi di Gian Mario Villalta alle incisive emozioni di Christian Sinicco, dalla nuova poesia bisiaca di Ivan Crico all´umanità rivoluzionaria della parola di Luigi Nacci. E se da un lato Absolute Poetry si concentra sul territorio, dall´altro si apre ad ampi sguardi sul mondo, che si slanciano nel multiculturalismo di Tracy Splinter, performer di strabiliante fascino, particolarmente attenta alla comunicazione corporea e sonora; nelle parole in tempesta del travolgente Spoken Word del britannico Lemn Sissay; fino alla nuova, importante identità africana dei giovani Griots Badara Seck e Baba Sissoko, che proiettano le tradizioni dell´Africa in un racconto universale, fra sonorità ipnotiche tribali e moderno sound occidentale. Ma il Festival non è solo poesia e performance: è didattica, diffusione, ricerca di nuovi canali comunicativi. Anche in questa seconda edizione una particolare attenzione è riservata agli studenti, che potranno confrontarsi con la poesia contemporanea italiana incontrando alcuni degli artisti presenti al Festival (Edoardo Sanguineti, Patrizia Valduga e Aldo Nove) in una serie di appuntamenti curati e condotti da Cristina Benussi, dell´Università degli Studi di Trieste, nelle mattine del 21, 22 e 24 marzo presso la Galleria Comunale d´Arte Contemporanea. Straordinario appuntamento, ancora in Galleria, è quello con Absolute Blogmeeting - Incontro tra i blog italiani di poesia. Il contesto del web, nel suo flusso continuo e sconfinato di informazioni offre, negli strumenti dei blog, dei bollettini, degli aggregatori nuovi veicoli di conoscenza, muovendo a grande velocità e profondità gli orizzonti del dibattito culturale; Absolute Blogmeeting è un´importante ricognizione su questa realtà e un´occasione di confronto e scambio, una vera e propria sfida all´ambiente della poesia e alla sua critica. . .  
   
   
BAND ON THE ROOF IN CONCERTO AL TEATRO ROSETUM DI MILANO  
 
 Milano, 26 febbraio 2007 - Quando l’amore per la musica incontra la professionalità, nascono interpretazioni artistiche di altissimo livello, e la magia di grandi emozioni del passato riaffiora vibrante fino ad esplodere in un coinvolgimento di pura passione. Band on the roof, composta da cinque elementi con esperienza di palcoscenico, studi di registrazione e di collaborazioni con artisti della musica italiana, coniuga tecnica, abilità artistica e sensibilità melodica, proponendo un repertorio d’eccezione che vuole essere un tributo alla genialità di Paul Mc Cartney rispettandone le sonorità e gli arrangiamenti creati dall’artista. Grazie a questo rispetto musicale e alla straordinaria somiglianza vocale del cantante del gruppo a quella di Sir Paul, ad ogni concerto proposto da Band on the roof il pubblico viene coinvolto in un’atmosfera che riporta alle magistrali interpretazioni dei mitici Beatles, che in Paul Mc Cartney hanno avuto l’espressione più elegante. Presenta il concerto un personaggio eclettico e d’eccezione: guido crapanzano (in arte guidone) che, negli anni ’60, ha stretto una grande amicizia proprio con gli indimenticabili baronetti. .  
   
   
MANTOVA CITTA’ DEI FESTIVAL NELL’ARTE, NEL TEATRO, NELLA MUSICA, NELLA LETTERATURA, NELL’INFANZIA  
 
Mantova, 26 febbraio 2007 - Ritorna il festival teatro, la rassegna internazionale di teatro di scena e di strada della città di Mantova: oltre dieci i palcoscenici per 43 spettacoli in 10 giorni che faranno scoprire i luoghi più belli della città. Il tema sarà quello della “risata”, tra gli ospiti il Cirque invisibile di Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierree, Enrico Bonavera con il nuovo spettacolo arlecchinesco, Mimmo Cuticchio, Xarxa tèâtre, i tedeschi Titanick e molti altri. All’interno del coordinamento dei festival mantovani (letteratura, musica, teatro e infanzia), prosegue per il secondo anno il progetto Teatro - Arlecchino d’Oro, festival europeo del teatro di scena e urbano, una rassegna che si terrà dal 21 giugno all’ 1 luglio 2007, con l’obiettivo di fare di Mantova una sede del teatro europeo. Teatro unisce in un unico cartellone le proposte del Teatro di scena, erede delle cinque edizioni del Festival Arlecchino d’oro fondato nel 2001 da Umberto Artioli, con una sezione di Teatro urbano, che si ricollega ad altri grandi appuntamenti europei. L’idea è quella di portare il teatro anche fuori dalla sua concezione tradizionale, rendendolo più immediato per un pubblico che diventa esso stesso protagonista. Nel periodo estivo si potranno così attraversare le bellezze artistiche ed architettoniche della città e scoprirle nuovamente grazie agli allestimenti e alle suggestioni sceniche proposte da importanti compagnie locali, italiane e internazionali che interagiscono tra loro. Teatro farà convivere le due anime dell’antico teatro della Commedia dell’Arte, quella di strada e quella di corte, all’interno di un appuntamento di qualità, nella magia di un centro rinascimentale che rivive in forma di spettacolo aperto nelle notti estive del solstizio. Il tema della rassegna 2006 sarà “La risata”, letta in tutte le sfaccettature, comiche e drammatiche. In attesa di comunicare il cartellone completo, tra gli ospiti si annunciano già presenze importanti, come quella di Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierree e del Cirque invisibile; l’arlecchino Enrico Bonavera, di cui il Festival produce il nuovo spettacolo Arlecchino all’inferno, Mimmo Cuticchio che sarà presente quale premiato nella sezione Premio Hystrio – Teatro Festival in collaborazione con la rivista Hystrio; il gruppo internazionale di teatro urbano Xarxa tèâtre, presente con due spettacoli: Notte magica e Il fuoco del mare, quello tedesco, altrettanto poderoso, dei Titanick e molti altri su cui si scopriranno successivamente le carte. Il tutto per dieci giorni di festival, oltre 40 spettacoli, in dieci diversi palcoscenici, divisi tra “la corte” di Palazzo Te, il palazzo di San Sebastiano, la reggia gonzaghesca di Palazzo Ducale e i vari luoghi di piazza della bellissima città del Mantegna. Fondazione@capitalespettacolo. It .  
   
   
ADRIANO BOZZOLO NEL SEGNO DELLA FRATERNITA’ A VARESE - CIVICO MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CASTELLO DI MASNAGO  
 
 Milano, 26 febbraio 2007 - Apre il 31 marzo nelle antiche sale del Castello di Masnago, la grande mostra antologica dedicata allo scultore Adriano Bozzolo (Varese, 1927 - ). L’artista, le cui opere sono state esposte in più di cento esposizioni in Italia e in Europa, rimane profondamente legato al territorio di Varese e della Svizzera, in cui ha vissuto e intensamente lavorato, lasciando segnali molto interessanti nel cammino della scultura del secolo scorso. Promossa dal Comune di Varese e dal Circolo degli Artisti di Varese, la mostra si avvale del Patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Varese, della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo ed è curata da Fabrizia Buzio Negri, che ha attuato uno studio approfondito anche negli aspetti meno conosciuti dell’operatività dello scultore. Proveniente da un’antica famiglia di pittori, scultori, decoratori che dalla Val Marchirolo andava a decorare palazzi di Lucerna, Strasburgo, Vienna, Adriano Bozzolo, che nel 2007 compie ottant’anni, si è diplomato a Milano presso il Liceo Artistico di Brera. Ben presto incomincia a scolpire, creando subito una vasta produzione di statue a soggetto sacro, iniziata con la posa di un S. Gerolamo in marmo di Candoglia su una delle guglie del Duomo di Milano. Da quel momento ha allestito più di cento esposizioni personali, in Italia, in Svizzera, in Germania: molte le committenze private e pubbliche di prestigio, tra cui il Monumento “Per la fraternità dei popoli” alla dogana italo-svizzera di Ponte Tresa inaugurata nel 1987 dal presidente del Consiglio degli Stati Svizzeri e dall’allora presidente del Senato italiano Giovanni Spadolini. Bisogna considerare che l’arte di Bozzolo, pur riferendosi ad alcune motivazioni di fondo dei grandi movimenti artistici del Xx secolo, presenta anche oggi soluzioni inconfondibilmente personalizzate. La differenziazione di varie sequenze di sculture, realizzate in tempi diversi, porta comunque sempre a un comune denominatore, quello della stilizzazione lirico-simbolica come nelle iniziali opere spesso dedicate alla musica, o in quelle della serie “Grande Sole”, o nella sequenza “Raggi di Sole”, mentre ricorrenti sono le “Maternità”. La monumentalità delle statue è alleggerita da un movimento costante che sfida le leggi della gravità in una tensione plastica che sembra inseguire una musicalità universale. Nel percorso dell’esposizione sono presentate più di trenta sculture anche di grande dimensione, in un repertorio che prende avvio dalle opere storiche, “Danza della Fraternità”,“sete di luce”,“Voce d’eterno”, per continuare con le importanti serie “Raggi di Sole”, “Grande sole” e le figure femminili ricorrenti nella creatività dello scultore, culminanti nella “Maternità”. Alle pareti un paio di bassorilievi “Coro”, “Sette note”, disegni preparatori e alcuni dipinti a olio. Nel catalogo, che riporta le immagini di tutte le opere esposte, nonché un’antologia critica e gli apparati biografici, Fabrizia Buzio Negri scrive in un testo dal titolo: “Il canto della luce nella trascendenza scultorea di Adriano Bozzolo”: “…Per capire a fondo quali siano state le urgenze nelle scelte fondanti della scultura di Adriano Bozzolo, bisogna “leggere” le fenomenologie confluite nella sua ricerca. Bozzolo si avvia al lavoro scultoreo utilizzando regole e tecniche tradizionali, necessario fondamento per prendere poi le distanze dalle valenze più classiche, da mettere in discussione, da disconoscere, per conseguire un’elaborazione formale soggettiva e psicologicamente intrigante……Per Bozzolo la soluzione dei problemi formali appare sempre in funzione di una lucida coscienza espressiva ed introspettiva. Lo spazio rimane ‘attorno’ alla scultura dando la sensazione di uno spazio ambientale, direi, trasparente, aria, vento e nella lontananza un paesaggio immaginato… …Lo slancio utopistico si genera dal "Tema della Fraternità", sogno che appartiene alla storia dello spirito umano e in cui l’artista crede strenuamente, pur conoscendo il lungo tormentato itinere dell´uomo. La "Danza della Fraternità", 1978, una prova iniziale che gli serve per misurarsi subito sul tema, si concentra in tre figure di adolescenti, pudiche e leggiadre, convincenti nella plastica nitida, a innescare un simbolismo assolutamente non banale. Una narrazione acuta e vibrata segue nel procedere artistico successivo, ricco di intuizioni preziose, come nell’altra versione datata 1990 della “Danza della Fraternità”, siglata da un’ardita verticalità. Sarà il monumento del 1987 “Per la Fraternità dei Popoli”, tuttora visibile alla frontiera italo-svizzera, a rimanere fondamentale per l´essenzialità emblematica convergente nelle due figure agganciate nello spazio, in una precisa vocazione all´antimonumentalità, nel tocco scultoreo sensibile alla luce e, soprattutto, nei caratteristici passaggi di matericità tra levigature e superfici scabre… Nella tanto agognata immaterialità, l´arte di Adriano Bozzolo si svela messaggio rivolto al sentimento sacro della vita, alla fratellanza universale, a quella religiosità intrinseca all´animo dell´Uomo. La corporeità non si articola in orientamenti spaziali, liberata com’è quasi totalmente del suo peso, nella dimensione straordinaria dell’elemento luce e nelle possibilità offerte dalle direzioni compositive dominanti, verticale, orizzontale, ortogonale, privilegio in più per ricondurre le sculture a orchestrazioni di pensiero assoluto. …"Grande Sole" s’inventa, più volte, una sfida aperta alle leggi della gravità terrestre nell’evoluzione di un cerchio frantumato a definirsi perimetro e superficie. Si accentua una sorta di rigenerazione spirituale universale, nell´ossessiva presenza della luce solare folgorante da cui uscire o a cui tendere. “ .  
   
   
AL TEATRO FILODRAMMATICI – VAPORI ZEROSETTE  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - Prima Assoluta de L´affare Danton Debutto assoluto a Milano per L’affare Danton, l’ultimo lavoro del Teatro La Madrugada fondato e diretto dal collaboratore di Eugenio Barba, Raùl Iaiza. Lo spettacolo, in scena dal 27 febbraio al 3 marzo all’interno della rassegna Vapori Zerosette, organizzata dal Teatro Filodrammatici, è una riflessione lucida e spietata sui paradossi di tutte le rivoluzioni a partire dal famoso scontro tra Robespierre e Danton. Subito dopo il debutto milanese L’affare Danton sarà in scena al Grotowski Institute di Wroclaw, Polonia L´affare Danton di Stanislawa Przybyszewska ha per tema lo scontro finale tra Robespierre e Danton nella seconda metà del marzo 1794 conclusosi con la morte di Danton e dei suoi seguaci, il 5 aprile 1794. Non si tratta però di un dramma storico sulla Rivoluzione Francese. L´affare Danton è un riflessione lucida e spietata su i paradossi tragici della Rivoluzione in sé. In particolare in Europa e a partire da quella francese del 1789. Siamo tutti invitati al Tribunale della Rivoluzione. Assisteremo alle terribili trame, speculazioni e giustificazioni di coloro che decideranno di mettere in moto una macchina che finirà per annientare tutto e tutti, il Terrore. Con la condanna a morte di Danton lo strumento è inesorabilmente destinato a diventare fine. Nel nome di una ricerca razionale di socialità perfetta Robespierre si fa apostolo della moralità assoluta, portatore di ideali a cui gli altri però devono sottostare. Danton si oppone, perché “Bisogna abbassare il livello della Rivoluzione al livello della natura umana. Mitigare le richieste – adeguandole alle possibilità. In una parola rendere accessibile la Rivoluzione”. Ma il dramma più profondo si scatena dentro i personaggi. L´affare Danton è la stanza sudicia della Rivoluzione, dove i capi manipolano la loro figura politica con la loro ´intimità, dove la lealtà e il tradimento creano una rete di illusioni e irresponsabilità, decidendo irreparabilmente la sorte di tutto un popolo, anonimo e invisibile. .  
   
   
DUE PARTITE PER LA REGIA DI CRISTINA COMENCINI AL TEATRO MANZONI  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - Siamo negli anni Sessanta, quattro donne si ritrovano ogni giovedì per giocare a carte in un elegante appartamento borghese. Si riuniscono per fare una partita, chiacchierare, passare il pomeriggio. Portano con sé le loro bambine che giocano nella stanza accanto. Sono amiche da molti anni, nessuna lavora e il loro ruolo è quello di mogli e madri. Una di loro è in attesa del primo figlio. Il primo atto della commedia racconta le loro storie tra comicità e emozioni, scandito dalle doglie della partoriente e dal tema più forte, quello della maternità, dei vari modi d´intenderla. Secondo atto, oggi. Sono passati quarantacinque anni, quattro donne s´incontrano in un´altra casa, sono vestite di scuro. Si sono riunite dopo il funerale di una delle loro madri che si è suicidata. Capiamo che sono quelle bambine che nel primo atto giocavano nella stanza accanto. A poco a poco, per rassomiglianza o per contrasto, le colleghiamo una dopo l´altra alle madri. A differenza di loro tutte lavorano e sono più consapevoli. Due epoche, due modi di essere donne. Sono più felici queste donne, più realizzate? La solitudine interiore e le frustrazioni delle madri si contrappongono alle loro inquietudini di donne moderne, alla confusione dei ruoli, agli interrogativi irrisolti nei confronti dell’universo maschile. L´identità stessa femminile sembra a tutte loro qualcosa di indefinibile e perciò perennemente a rischio, oggi come ieri. Una specie di energia, di follia che non vuole farsi disarmare, che risorge sempre dalla morte per dare la vita. Avvezza ad esplorare l’animo umano soprattutto quello femminile, Cristina Comencini, autrice e regista di “Due partite”, non a caso ha volutamente inserito nello spettacolo i due eventi della nascita e della morte, perché nello svolgimento di questo ciclo vitale si sviluppano tutte le problematiche femminili, dalla sessualità alla maternità. Alle amiche prestano il volto quattro grandi attrici italiane per delineare altrettanti diversi caratteri di donne: Margherita Buy disegna il personaggio di una donna impulsiva che ama troppo, Isabella Ferrari un’idealista che vuol credere assolutamente nel matrimonio, Marina Massironi è una perenne ottimista, mamma felice, inconsapevole dei tradimenti del coniuge, e Valeria Milillo, la più moderna e sensuale del gruppo, l’amante per antonomasia. Lo spettacolo ha debuttato la passata stagione al teatro valle di Roma con grande successo di critica e di pubblico registrando il tutto esaurito. E’ prevista una reintrèe dal 10 aprile al 6 maggio nello stesso teatro. .  
   
   
LUNGOMARE UN MUSICAL DI MAURIZIO COSTANZO E ALEX BRITTI AL TEATRO NUOVO  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - Ogni città ha la sua periferia fatta di strade anonime e casermoni popolari, il mondo chiuso nei pomeriggi al baretto sotto casa e il futuro immaginato in una fuga mai realizzata. Ci sono quartieri più duri di altri, quelli ripuliti e quelli abbandonati, quelli fatti di piccole casette abusive e quelli delle palazzine occupate. Alcuni sono talmente tanto lontani dal centro che non si sa più se siano la fine o l’inizio di un’altra città. Le periferie si assomigliano tutte si dice, Ostia ha il mare ed è diversa da tutti gli altri quartieri di Roma. Qui vivono Roberto e i suoi amici. Hanno meno di trent’anni e la faccia tosta di chi sa fare il duro. Sono ragazzi che pensano in grande, ma si ostinano a non voler crescere. Hanno poca cultura e un po’ della boria dei bulli di quartiere. Eterni adolescenti, fanno i gradassi con la vita, rischiando talvolta di bruciarla in un attimo. Gli occhi però sono ancora puliti. Passano le loro giornate sulle panchine del lungomare di Ostia perdendo tempo tra sogni, desideri e noie. Si fanno grandi con storie di risse e bravate in moto e poi con le loro donne fanno i duri prendendo in giro l’amore. Scegliere tra bene e male sembra sempre possibile quando si è giovani, ma poi gli eventi ci inducono ad imboccare una strada. Roberto sta per fare il “salto di qualità” nel mondo della criminalità quando una serie di eventi personali lo porta ad una drammatica promessa e alla scelta definitiva per il bene. .  
   
   
ESISTE DAVVERO “L’UOMO DEI MIEI SOGNI?” SE LO DOMANDANO LE PROTAGONISTE DELLA NUOVA PIÈCE DI FRANCESCA ANGELI IN SCENA DAL 3 AL 18 MARZO 2007 AL TEATRO OLMETTO DI MILANO  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - Da sabato 3 marzo al Teatro Olmetto di Milano sono protagoniste le donne. Ritorna, dopo il successo della scorsa stagione, “L’uomo dei miei sogni” (fino al 18 marzo 2007), la pièce di Francesca Angeli, l’unica giovane autrice italiana di commedie, che mette in scena le emozioni, le ansie e le paure di tre giovani amiche: Teresa, Sondra e Luisella. L’oggetto dei loro desideri, nonché la fonte dei loro tormenti? Un uomo, naturalmente. Prodotto dall’Associazione Teatrale Duende e diretto da Massimo Navone, “L’uomo dei miei sogni” è interpretato da Eugenio de’ Giorgi, Federica Toti, Roberta Nanni e Chiara Stella Seravalle. Divertente, ironico, dissacrante, giovane e fresco, lo spettacolo racconta, con una vena dolce e amara, di una “truffa d’amore” condotta da un abile seduttore capace di far letteralmente perdere la testa alle sue “vittime”, incarnando il loro profondo desiderio di innamorarsi dell’amore, per poi derubarle e svanire nel nulla. Le malcapitate sono tre donne molto diverse tra di loro, una manager, un’impiegata e una commessa in libreria, che conducono esistenze un po’ ingrigite dalla routine. Proprio quando la speranza di incontrare il grande amore sembra ormai perduta, le tre si imbattono in Cosimo, un truffatore capace di cogliere il loro punto debole e di farle innamorare contemporaneamente fingendo personalità diverse. Delle indagini partite quasi per caso portano a galla la verità ma ecco che le tre amiche, sia pure affrante dal dolore patito per l’essere state ingannate, guardano all’accaduto con occhi indulgenti perché in fondo hanno provato emozioni forti e insperate e si sono sentite davvero felici, sia pure per poco. Giovane drammaturga ternana e milanese d’adozione, Francesca Angeli ha lavorato al fianco di Giorgio Pressburger e ha scritto per Paola Cortellesi, nel 2005 ha già collaborato con Massimo Navone che ha curato la regia di Quel Solito Sabato, con Mario Zucca e Marina Thovez e Il Grande Croupier, con Enzo Ghinazzi in arte Pupo. Www. Teatrolmetto. Com .  
   
   
PICCOLO TEATRO E TEATRO GIOCO VITA INSIEME CON “LA BARCA DEI COMICI”, DAL 6 MARZO AL TEATRO STUDIO DAI MÉMOIRES DI GOLDONI,UNA FANTASIA TEATRALE PER ATTORI E OMBRE  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - “Da un miracolo di fantasia o di memoria rinasce di colpo una storia della giovinezza di Carlo Goldoni, scrittore di teatro, quando una mattina d’aprile partì in un favoloso viaggio per mare assieme a una compagnia di comici. Lì egli conosce per la prima volta tutto: l’amore, le donne, lo stupore, la curiosità per l’umano mondo dei comici, ed attraverso di essi, la curiosità per il mondo dell’uomo”. Da questo spunto di Giorgio Strehler nasce La barca dei comici. Da un progetto produttivo condiviso tra Piccolo Teatro e Teatro Gioco Vita lo spettacolo si propone come fantasia teatrale per attori e ombre, per ragazzi e non solo, alla quale Stefano de Luca, che ne cura anche la regia, ha dato corpo lavorando sui materiali dei Mémoires di Goldoni e del copione teatrale di Strehler che all’autobiografia dell’autore veneziano lavorò fin dagli anni Sessanta senza approdare mai alla scena. “Un atto d’amore verso il teatro”, definisce lo spettacolo Sergio Escobar, “affidato a un gruppo di giovani che con straordinaria passione si sono dedicati a questa messa in scena. Ed è la storia di due uomini le cui esistenze si sono intrecciate. Come Goldoni, tredicenne, salta sulla barca di una compagnia di Comici dell’Arte, così Strehler, giovanissimo, sceglie di darsi anima e corpo alla costruzione di un nuovo teatro a Milano. Entrambi riformatori della scena, entrambi spesso incompresi, criticati, amareggiati dalla contemporaneità. Compagni in questa avventura sono gli amici di Teatro Gioco Vita, con cui collaboriamo felicemente da svariate stagioni. Se noi compiamo 60 anni”, conclude il direttore del Piccolo, “il loro trentacinquesimo testimonia come, in Italia, le istituzioni che lavorano con serietà e passione siano destinate a crescere e a durare nel tempo”. Dal canto suo, Diego Maj direttore di Teatro Gioco Vita vede nella Barca dei comici “Un incontro autentico di due poetiche, quella del Piccolo e quella di Teatro Gioco Vita, di nuovo impegnati in una coproduzione dopo l’esperienza di Miracolo a Milano e i progetti realizzati insieme in questi anni, la mostra omaggio a Lele Luzzati, l’ospitalità, i laboratori. Le ombre di Teatro Gioco Vita silenziosamente e con discrezione aiuteranno a creare suggestioni ed emozioni là dove la parola non può arrivare: dialogando sulla scena con gli attori ci condurranno nelle atmosfere della Barca dei comici”. Www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
AL TEATRO VENTAGLIO SMERALDO DI MILANO GALÀ RUDOLF NUREYEV “GRAZIE RUDY”  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - Applaudito nei più prestigiosi teatri, torna ad emozionare il pubblico. Rudolf Nureyev, il più grande ballerino di tutti i tempi il cui talento rimane ancora oggi ineguagliato, ha segnato un´epoca dal punto di vista interpretativo e creativo nella storia della danza del ‘900. Eccelso danzatore, le cui doti espressive hanno esaltato talento e genialità, unite ad un incredibile carisma e ad una presenza scenica unica nel suo genere. Le sue coreografie hanno saputo infondere nuova linfa ai classici di repertorio, rivitalizzandoli con il giusto equilibrio tra modernità e tradizione. Come intelligente scopritore di nuovi talenti, Nureyev ha saputo motivare alla passione per la danza e alla ricerca per la perfezione tecnica, tante giovani promesse che oggi, arricchite dal suo prezioso bagaglio artistico, fanno rivivere la sua ispirazione nel Galà omaggio a Rudolf Nureyev “Grazie Rudy” a lui dedicato, in scena a Milano al Teatro Ventaglio Smeraldo il 19 marzo 2007. A rievocare le coreografie del grande mito della danza, emerge Maximiliano Guerra, considerato dagli esperti internazionali uno dei più importanti ballerini attuali per le sue capacità tecniche straordinarie e per la versatilità artistica che dimostra nell’interpretazione di ruoli classici e moderni. Insieme a Maximiliano Guerra, un cast di assoluto spessore composto da solisti ed etoiles internazionali come Alen Bottaini, Marina Antonova e Guy Albouy. Il Galà Rudolf Nureyev si aprirà con parole toccanti che accompagneranno un filmato di alcune sue memorabili interpretazioni come il Don Chisciotte, Il Lago dei Cigni, La bella Addormentata, Il Corsaro e molte altre. Un commosso e umano ricordo di Luigi Pignotti, per lunghi anni manager di Nureyev e ora Presidente dell’Associazione Rudolf Nureyev, che si propone di diffondere e tutelare il nome e il patrimonio artistico del grande danzatore russo, attraverso il riconoscimento della Fondazione Nureyev, che si propone di diffondere e tutelare il nome e il patrimonio artistico del grande danzatore russo. Sul palco si alterneranno frammenti dei tanti balletti del repertorio classico che il grande maestro riprodusse secondo un proprio personalissmo stile che, allo stesso tempo, rimane fedele all’originale. Ecco dunque in scena “Il Corsaro”, “Diana e Atteone”, il “Don Chisciotte”, “Il Lago dei Cigni”, la “Giselle”, lo “Schiaccianoci”, insieme a molti altri. .  
   
   
FESTA DELLA DONNA - 8 MARZO 2007 “LA DONNA NELL’ARTE” INGRESSO GRATUITO PER LE DONNE NEI MUSEI STATALI (MUSEO ARCHEOLOGICO E SALE MONUMENTALI DELLA BIBLIOTECA MARCIANA)  
 
Venezia, 27 febbraio 2007 - Per la Festa della donna, giovedì 8 marzo 2007, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha disposto di consentire alle donne l’ingresso gratuito ai luoghi d’arte statali . Per visitare il Museo Archeologico Nazionale e le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana - inserite nel percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco con biglietto unico e biglietteria al Museo Correr - le donne interessate potranno pertanto chiedere all’ingresso del Museo Correr di essere accompagnate alla biglietteria dell’Archeologico dove sarà emesso il biglietto gratuito. .  
   
   
GOLF - ACCENTURE MATCH PLAY: FINALE HENRIK STENSON-GEOFF OGILVY  
 
Milano, 26 febbraio 2007 - L´australiano Geoff Ogilvy e lo svedese Henrik Stenson si contenderanno il titolo nella finale dell´Accenture Match Play Championship, il primo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championship, che conclude al Gallery Golf Club di Tucson, in Arizona. Ogilvy, campione uscente. Ha eliminato nei quarti l´inglese Paul Casey con un secco 5/4 e in semifinale lo statunitense Chad Campbell per 3/2. Stenson ha superato rispettivamente l´australiano Nick O´hern (1 up) e il sudafricano Trevor Immelman (3/2). Lo stesso Immelman e Campbell si affronteranno per il terzo posto. Nel doppio turno della penultima giornata Nick O´hern non è riuscito a ripetere la prodezza che gli aveva permesso di eliminare negli ottavi Tiger Woods (alla seconda buca di play off), ma ha impegnato severamente Stenson portandosi in vantaggio di 2 up dopo sette buche. Reazione dello svedese che nelle tre buche successive ha sorpassato l´avversario, poi impennata di O´hern, nuovamente avanti alla 16, quindi successo di Stenson per due bogey dell´australiano. Immelman ha perso la prima buca contro l´inglese Justin Rose, giustiziere di Michael Campbell, Phil Mickelson e Charles Howell Iii, poi ha avuto una decisa reazione e con quattro birdie si è portato 3 up alla nona buca. Rose è andato 2 down alla 11ª, ma il sudafricano ha conquistato le successive tre buche e ha chiuso la partita. In semifinale partenza bruciante di Stenson con un 3 up in cinque buche e per Immelman è stato solo un continuo inseguimento sul filo del 2 down, quindi con un bogey alla 15 ha dato via libera allo svdese. Cambi continui della situazione tra Chad Campbell e Stephen Ames, di Trinidad & Tobago con alterne fortune. Vincendo tre buche, a partire dalla 9ª, Ames è salito da 2 down a 1 up, ma Campbell ha impattato con un par alla 13 e e con un birdie alla 14 ha dato la svolta all´incontro. Casey ha subito attaccato contro Ogilvy (1 up alla 2ª), ma l´australiano ha risposto da par suo e con la sequenza birdie-par-birdie-par è andato 3 up alla 6ª. Sussulto di Casey alla 8ª e conti chiusi da Ogilvy che ha approfittato di due bogey dell´inglese (9 e 14) e di un suo birdie (12). In semifinale equilibrio fino all´ottava buca, con vantaggio di Campbell alla 5ª e pari di Ogilvy alla 8ª, poi quest´ultimo ha cambiato marcia e con un eagle (12) e due birdie (9 e 16) è approdato in finale, dove tenterà di conquistare la terza vittoria in carriera e la seconda consecutiva nell´Accenture Match Play. Lpga Tour: Silvia Cavalleri 52ª, Vince Stacy Prammanasudh - Silvia Cavalleri si è classificata 52ª con 216 colpi (73 71 72) nel Fields Open in Hawaii (Lpga Tour), disputatosi al Ko Olina Golf Club di Kapolei nelle isole Hawaii. Si è imposta la ventottenne Stacy Prammanasudh (202 - 66 68 68), al secondo titolo in carriera, che ha preceduto di un colpo la coreana Jee Yong Lee (203 - 69 66 68). Al terzo posto con 205 Ai Miyazato, Morgan Pressel e Angela Park, al 6° con 206 Cristie Kerr, al 14° con 210 Karrie Webb, al 45° con 215 Lorena Ochoa. E´ uscita al taglio Giulia Sergas, 81ª con 146 (74 72), stessa sorte toccata all´emergente paraguaiana Julieta Granada (71ª con 145). Nel 72 conclusivo della Cavalleri quattro birdie e quattro bogey. Us Pga Tour: Fred Funk Attacca Ancora - Nuovo attacco di Fred Funk, rimasto solitario al comando con 195 colpi (62 69 64) del Mayakoba Golf Classic (Us Pga Tour) sul tracciato de El Camaleon Golf Club a Playa del Carmen, nei pressi di Cancun in Messico. Affronterà il giro finale con due colpi di vantaggio sull´argentino José Coceres (197 - 67 65 65) e cinque sull´australiano Peter Lonard (200 - 65 68 67) e sullo statunitense Cameron Beckman (64 67 69). Si stanno comportando bene il paraguaiano Fabrizio Zanotti, 13° con 204, attuale leader nella money list del Challenge Tour europeo, e il giovane neopro Pablo Martin, 56° con 209, sul quale fanno grande affidamento in Spagna. .  
   
   
LUCA BIONDI IN MX1 E GIUSEPPE DI PALMA IN MX2 SONO I VINCITORI DELLA PRIMA PROVA TRICOLORE MOTOCROSS CHE SI E’ DISPUTATA IN UMBRIA.  
 
Citta’ Di Castello (Pg), 26 febbraio 2007 -  E’ partito dal rinnovato crossodromo Ceccarini di Città di Castello, in Umbria, il nuovo Campionato Italiano Fuoristrada, organizzato dal locale Motoclub Baglioni in collaborazione con la Dbo. Le avverse condizioni meteo ha mutato l’andamento delle corse, con i piloti costretti a confrontarsi anche con il terreno reso scivoloso dalla pioggia che a tratti è caduta abbondante, ai danni anche di un discreto pubblico per niente intimorito dall’inverno improvvisamente tornato alla carica. All´evento perugino erano presenti anche le alte cariche della Federmoto con il responsabile del settore nonché vicepresidente della Fmi Alberto Morresi e il responsabile federale del settore giovanile Lorenzo Bonvecchi. Si aggiudicano questa prima prova stagionale Luca Biondi in classe Mx1 (motocicli di cilindrata compresa tra 175 e 500cc 2 tempi e tra 290cc e 650cc 4 tempi) e Giuseppe Di Palma nella Mx2 (moto di cilindrata compresa da 100cc a 144cc a 2T e da 175cc a 250cc 4T). Mx1: Scatto di Ivan Rebuschi quasi appaiato a Daniel Rizzardi al via della manche inaugurale, ma è subito Luca Biondi a cambiare la sorte della gara portandosi al comando e restandovi sino alla bandiera a scacchi, che taglia precedendo Alessandro Cavandoli il quale ha rovinato con una scivolata un probabile finale al photofinish, quindi hanno concluso Giorgio Antoniazzi, Andrea Balboni, Fabio Tessari. Nella ripresa è Biondi ad aggiudicarsi lo speciale Golden Shot messo in palio dalla Golden Tyre davanti a Fabio Tessari e Andrea Balboni, ma il corso della gara ha visto poi sopravanzare Tessari il quale conquista la sua prima vittoria stagionale davanti al vincitore assoluto Luca Biondi. Completano il podio Cavandoli. Mx2: Al via della prima manche è Andrea Storti il più lesto, passando davanti a tutti dal primo al decimo e ultimo giro quando taglia il traguardo anticipando Giuseppe Di Palma e Nicola Dolce. Nella manche conclusiva è il pilota su Honda, Matteo Peruch, a conquistare la Golden Shot su Di Palma, ma ben presto Storti ha preso in mano la situazione conducendo il gruppo sino al settimo passaggio quando il progressivo Lorenzo Pedri ha rotto gli indugi ed ha superato il battistrada andando a vincere la frazione conclusiva. Sul gradino più alto del podio assoluto di giornata sale Giuseppe di Palma davanti a Storti e Pedri. Prossimo appuntamento con il tricolore fuoristrada il 12 e 13 maggio a Cardano al Campo (Va). Classifiche: Mx1 Assoluta E Campionato: 1. Biondi Luca (Honda); 2. Cavandoli Alessandro (Kawasaki); 3. Tessari Fabio (Suzuki); 4. Antoniazzi Giorgio (Kawasaki); 5. Balboni Andrea (Honda); 6. Rebuschi Ivan (Honda); 7. Castellano Andrea (Honda); 8. Uccellini Luca (Honda); 9. Lucchesi Giacomo (Honda): 10. Venturini Denis (Honda). Mx2 Assoluta E Campionato: 1. Di Palma Giuseppe (Yamaha); 2. Storti Andrea (Ktm); 3. Pedri Lorenzo (Suzuki); 4. Fiorgentili Mauro (Ktm); 5. Pagliacci Alessandro (Kawasaki); 6. Saletti Andrea (Honda); 7. Dolce Nicola (Kawasaki); 8. Massignani Massimiliano (Suzuki); 9. Bertugli Davide (Yamaha); 10. Lattanzi Andrea (Ktm). .