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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Maggio 2012
MEDIA E "EUROPA CREATIVA" SOTTO I RIFLETTORI AL 65° FESTIVAL DI CANNES  
 
Bruxelles, 21 maggio 2012 - 18 film patrocinati dal programma Media della Commissione europea figurano quest´anno nella "selezione ufficiale" del Festival cinematografico di Cannes. Tra questi diciotto film, sette concorrono alla Palma d´oro, tra i quali "Amour" di Michael Haneke, "The Angels´ Share" di Ken Loach e "Jagten" (The Hunt) di Thomas Vinterberg. Nel corso del Festival, Androulla Vassiliou, commissaria europea responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, consegnerà il primo "Premio Media" al regista iraniano Asghar Farhadi. La commissaria discuterà poi con registi e professionisti del settore il nuovo programma proposto dalla Commissione, intitolato "Europa creativa", che ingloberà l’attuale Media. Il nuovo programma, imperniato sul settore culturale e creativo, ha ricevuto un forte sostegno dai ministri Ue della cultura e degli audiovisivi. "Sono molto lieta che ancora una volta i film europei siano presenti in gran numero a Cannes. Questa è la ricompensa più bella per la nostra azione ed è la prova che l´Europa può, mediante investimenti mirati, recare un notevole valore aggiunto ai settori dell´audiovisivo e della cultura" ha dichiarato Androulla Vassiliou. "Il nostro futuro programma "Europa creativa" aiuterà l´industria cinematografica europea a rispondere alle sfide della digitalizzazione e della globalizzazione e continuerà a salvaguardare e a promuovere la diversità culturale e linguistica dell´Europa. Mi compiaccio del fatto che le associazioni di settore del mondo cinematografico, così come registi e attori famosi, abbiano espresso il loro sostegno al nostro programma futuro." Il 20 maggio Androulla Vassiliou consegnerà il "Premio Media" 2012 per il migliore progetto cinematografico al regista iraniano Asghar Farhadi e al suo produttore francese Memento Films Production (Ip/12/353). Il premio consiste in una borsa di 60 000 Euro per la realizzazione del nuovo film di Farhadi che verrà girato questo autunno a Parigi e nei suoi sobborghi. La sera, la commissaria Vassiliou salirà la famosa scalinata dal tappeto rosso per presenziare alla premiazione di uno dei film europei che concorrono alla Palma d´oro. Il 21 maggio la commissaria Vassiliou e il presidente del Festival di Cannes, Gilles Jacob, condurranno un dibattito pubblico sul programma "Europa creativa", che prevede un aumento significativo del finanziamento destinato dall´Ue al cinema e alla cultura. L´investimento nei settori che favoriscono la crescita come quello culturale e creativo è ritenuto essenziale per contribuire a uscire dalla crisi economica. Tali settori infatti contribuiscono attualmente fino al 4,5% del Pil dell´Ue e danno lavoro a 8,5 milioni di persone in Europa. Il mercato europeo degli audiovisivi vale da solo più di 100 miliardi di euro e assicura 1,2 milioni di posti di lavoro altamente qualificati nell´Ue. Il 22 maggio, la Commissione organizzerà anche un evento con rappresentanti dei fondi cinematografici nazionali e regionali degli Stati membri e di paesi terzi per discutere di nuovi strumenti finanziari a disposizione dell´industria cinematografica. In 20 anni i film patrocinati da Media hanno conquistato al festival di Cannes 12 Palme d´oro, 13 Grand Prix e 9 Prix de la mise en scène (si veda l´elenco riportato più avanti).  
   
   
UNICOM: SI RIPARTE  
 
Milano, 21 maggio 2012 - L’assemblea delle Imprese di Comunicazione associate ad Unicom, convocata a Milano Venerdì 18 Maggio, ha – tra gli altri adempimenti statutari – provveduto al rinnovo delle Cariche Sociali, i cui componenti rimarranno in carica per il prossimo triennio. Per il Consiglio Direttivo sono risultati eletti i Signori (in ordine alfabetico): Roberto Amarotto – Creativa / Torino; Gianluca Bovoli – Cherrypicker Lab / Milano; Claudio Capovilla – Gruppo Icat / Padova; Donatella Consolandi – Agorà / Milano; Angela D’amelio – Carta e Matita / Milano; Cladio Di Dio – Jnow / Bologna; Giuseppe Incarbona – Play Adv / Centallo (Cn); Erica Lo Bruglio – Zelian / Milano; Francesco Mazzo – Bamakò / Lecce; Maria Grazia Persico – Mgp / Milano; Flavio Piazza – Admisura / Milano; Federico Rossi – Sintesi Comunicazione / Padova; Pietro Saitta – Input/torino / Torino; Luciano Tolomei – Del Monte & Partner / Milano; Loris Zanelli – Publione / Forlì. Per il Collegio Dei Probiviri sono risultati eletti i Signori (in ordine alfabetico); Daniela Del Monte – Del Monte & Partner / Milano; Giancarlo Gobbi – Studio & Tono / Parma; Alessandro Ubertis – Carmi e Ubertis / Milano. Per il Collegio Dei Revisori Dei Conti sono risultati eletti i Signori (in ordine alfabetico); Maurizio Bazzano – Marcopolo / Torino; Paolo Dagrada – Space Design / Milano; Andrea Lupo – Zelian / Milano. Tra gli altri adempimenti statutari previsti all’Ordine del Giorno l’Assemblea ha inoltre approvato all’unanimità i Bilanci Consuntivo 2011 e Preventivo 2012. Il neo-eletto Consiglio Direttivo, immediatamente convocato al termine dell’Assemblea, ha quindi nominato alla Presidenza dell’Associazione Donatella Consolandi e, su indicazione dello stesso Presidente, designati Vicepresidenti Roberto Amarotto, Claudio Capovilla, Pietro Saitta e Luciano Tolomei.  
   
   
VIDEOCON: POLVERINI, REGIONE LAZIO AL FIANCO DEI LAVORATORI LA PRESIDENTE AD ANAGNI ALLO STABILIMENTO VDC: “EVITARE IL FALLIMENTO”.  
 
Roma, 21 maggio 2012 - “Stiamo cercando di dare risposte strutturali a quelli che sono problemi antichi ai quali nessuno ha dedicato un´attenzione specifica”. Così la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, è intervenuta ad Anagni, in provincia di Frosinone, al convegno organizzato dai Giovani industriali di Unindustria all´interno dello stabilimento della Videocon, dal titolo ‘Parte energia e si fa industria’. “La scelta dei giovani di Unindustria di guardare a un sito importante come la Videocon -ha detto - vede insieme tutte le istituzioni e i ministeri in un processo che si trascina da troppi anni e che deve arrivare a una soluzione. Come Regione abbiamo voluto assistere con grande forza questa vertenza. L´incontro di ieri al ministero - ha proseguito - ha ridato speranza per il futuro dei lavoratori e ci dice che le scelte che abbiamo fatto possono andare nella direzione giusta. La green economy può diventare l´elemento centrale per il futuro di questo stabilimento”. “Oggi – ha aggiunto - bisogna tornare ognuno al proprio ruolo con le banche che devono tornare a guardare con attenzione ai progetti che gli imprenditori mettono in campo. Solo così si può dare una prospettiva di sviluppo al territorio. Non dobbiamo mai far calare l´attenzione su questa vertenza”. La presidente Polverini, dopo aver preso parte al convegno, si è fermata con il gruppo di lavoratori della Videocon. “Dobbiamo attendere e impegnarci – ha detto - perché non ci sia una sentenza di fallimento della Videocon. Se il governo sosterrà le iniziative in campo e gli imprenditori, questo sito non chiuderà. Oggi - ha concluso - ho accettato di venire qui perché sapevo che si sarebbe riporta tata l´attenzione su questo sito industriale”. L´assessore regionale al Lavoro, Mariella Zezza, ha poi spiegato che "il governo intende rilanciare l´attivita´ produttiva nel sito della Videocon di Anagni e questa è l´unica strada percorribile per garantire un futuro a quest´area industriale. Non accetteremo mai nessun progetto - ha sottolineato - che non tenga conto dei 1300 lavoratori. Possiamo farcela - ha cobcluso -, questa è la vertenza più importante d´Italia".  
   
   
PRESENTATO A ROMA “SPOLETO 55/ FESTIVAL DEI DUE MONDI”: TORNATA ATTENZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE  
 
 Roma, 21 maggio 2012 - "´Spoleto 55´, l´edizione 2012 del Festival dei Due Mondi, consolida la ripresa del Festival che si è attuata in questi ultimi anni, e il suo ritorno, dopo un periodo difficile, al centro dell´attenzione nazionale ed internazionale". Lo ha detto l´assessore alla cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco, nell´ambito della conferenza-stampa di presentazione di "Spoleto 55/ Festival dei Due Mondi", che si è tenuta il 17 maggio a Roma presso il Salone del già Consiglio Nazionale del Ministero per i Beni e Attività Culturali, alla presenza del ministro Lorenzo Ornaghi. "Il festival - ha aggiunto Bracco, che ha partecipato all´incontro con i giornalisti in rappresentanza della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini - è tornato ad essere (e di questo dobbiamo essere grati al presidente e direttore artistico della Fondazione Festival dei Due Mondi Giorgio Ferrara) un importante momento di riflessione sulle vicende contemporanee, sull´attualità rappresentata e trasfigurata nel linguaggio artistico, una ´finestra´ aperta sul panorama delle più significative esperienze artistiche, nei vari settori, nel paese e nel mondo. Il calendario del festival (29 giugno - 15 luglio) - ha sottolineato l´assessore - è anche quest´anno una prova di come, pur in un momento di enormi difficoltà economiche, la cultura possa costituire, come è stato anche ribadito dal ministro Ornaghi, un efficace strumento per uscire dalla crisi, un elemento per far progredire la coscienza di una comunità e, al tempo stesso, un potente volano per favorire l´economia, la ripresa e la crescita". In questo quadro, Bracco ha salutato come "estremamente positivo" il sostegno dei privati alla "macchina" del festival, una sinergia che ha avuto il plauso del ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi, che ha parlato della necessità di un "nuovo mecenatismo", e di Vittorio Sgarbi, responsabile di una sezione del Festival, che ha sottolineato l´importanza, in eventi di questo genere, della collaborazione fra pubblico e privato. "La presenza del ministro oggi - ha detto il presidente e direttore artistico della Fondazione Giorgio Ferrara - è stata un segnale molto importante per noi". Alla 55esima edizione del Festival di Spoleto la Regione Umbria ha dedicato un aggiornamento del progetto "Umbria App", una specifica applicazione che permetterà di consultare, su "smart phone" e "tablet", il programma della manifestazione, oltre ad avere a disposizione una serie di informazioni utili su artisti e spettacoli ed approfondimenti su base multimediale. Nelle due settimane del Festival, la Regione, come l´anno scorso, allestirà a Spoleto "Spazio Umbria", uno "stand" concepito come luogo di "animazione territoriale" e d´incontro per le forze imprenditoriali attive nei settori di eccellenza. Saranno presentate le produzioni delle aziende umbre, impegnate nel settore del design e dei materiali di pregio, accompagnati da una serie di appuntamenti culturali e di dibattito su temi di preminente attualità.  
   
   
TEATRO IN LOMBARDIA: POCHE RISORSE, MA TUTELATO IL SETTORE  
 
 Milano, 17 maggio 2012 - "In questo difficile momento di riduzione delle risorse per la cultura, come per altro in tutti gli ambiti di competenza regionale, il mio impegno attuale è quello di continuare a garantire la sostenibilità del sistema regionale dello spettacolo dal vivo, salvaguardando l´attività di produzione stabile che caratterizza lo spettacolo in Lombardia". Lo ha detto il 17 maggio l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea, a margine della presentazione della stagione 2012/2013 del Piccolo Teatro di Milano - Teatro d´Europa. "Stiamo cercando comunque - ha ribadito l´assessore - di far emergere le nuove realtà giovanili, mantenere forme di partnership istituzionali per la tenuta del sistema della circuitazione dello spettacolo sul nostro territorio e sviluppare raccordi interdirezionali per la ricerca di forme addizionali di finanziamento al settore. Al momento stiamo mantenendo gli impegni nei confronti delle fondazioni cui partecipiamo in qualità di socio fondatore, pur vedendoci costretti ad una riduzione della quota storica di partecipazione. L´impegno verso un recupero di risorse resta uno dei miei prossimi obiettivi".  
   
   
CULTURA: MUSEO RISO RIPARTE DA COLLEZIONE PERMANENTE  
 
 Palermo, 21 maggio 2012 - Il Museo regionale d´arte moderna e contemporanea riparte dalla sua collezione permanente. La raccolta di opere, acquisite sin dalla nascita del museo nel 2005, e´ stata presentata il 17 maggio dall´assessore regionale dei Beni culturali e dell´Identita´ siciliana, Sebastiano Missineo, e dal dirigente generale del Dipartimento dei Beni culturali, Gesualdo Campo. La collezione esposta a Palazzo Belmonte Riso copre circa sessant´anni di storia e presenta i lavori di Carla Accardi, Pietro Consagra e Antonio Sanfilippo, Salvo ed Emilio Isgro´, Croce Taravella, Alessandro Bazan, Laboratorio Saccardi, fino a Christian Boltanski, Jannis Kounellis, Richard Long. Le opere di questi ultimi due artisti (i famosi "armadi" e il "cerchio della vita") non fanno parte di questa prima parte dell´esposizione ma saranno presentati in un altro evento, che sara´ organizzato a fine settembre: in quell´occasione la collezione permanente sara´ messa in mostra per la prima volta in maniera completa. "L´esposizione permanente della nostra collezione - dice Missineo - e´ un motivo di orgoglio perche´ non solo e´ bella da vedere ma era ingiusto tenerla chiusa dentro un deposito. E´ solo un primo passo: le opere piu´ affascinanti come gli armadi sospesi di Kounellis o Circle of Life di Richard Long, quest´ultimo attualmente in prestito alla Fondazione Orestiadi di Gibellina, andranno in mostra a fine settembre completando cosi´ il percorso espositivo. Attorno alla collezione permanente svilupperemo una serie di mostre temporanee, come "Piu´ a Sud" che per prima ci accompagna nella riapertura del museo, e inoltre realizzeremo alcune iniziative legate alla valorizzazione degli artisti siciliani attraverso la riapertura dello sportello Sacs. La nuova sfida di Riso sara´ di cercare nuove prospettive per il futuro e in questo senso il comitato di esperti appena istituito, potra´ aiutarci a individuare nuove linee di sviluppo per il museo e per l´intero settore dell´arte contemporanea in Sicilia. Oggi - conclude l´assessore - Riso riparte: le polemiche per fortuna sono finite, il museo invece continua a vivere". Insieme alla collezione permanente, il Museo regionale d´arte moderna e contemporanea ospita, dal 17 maggio al 30 settembre, "Piu´ a Sud - Un progetto per Lampedusa", mostra curata da Paola Nicita che raccoglie le riflessioni di tre artisti, Francesco Arena, Emanuele Lo Cascio e Sislej Xhafa, che pongono al centro della loro indagine temi sociali e politici legati all´isola, negli ultimi tempi al centro delle cronache, attraverso un´analisi sociale sullo spostamento, inteso come modifica globale, sociale ed emotiva. Le mostre sono visitabili tutti i giorni, da martedi´ a domenica, dalle 10 alle 20. Chiuso lunedi´. Biglietto 6 euro, 1 euro per i residenti.  
   
   
LO SCULTORE GARDENESE IVAN LARDSCHNEIDER ESPONE ALL´ALPEUREGIO A BRUXELLES  
 
Bolzano, 21 Maggio 2012 - Lo scultore gardenese Ivan Lardschneider presenta le sue creazioni nella sede dell’Alpeuregio di Bruxelles. Una decina delle sue sculture sono esposte dal 15 al 30 maggio 2012 in rue de Pascale 45/47. L´inaugurazione è avvenuta martedì 15 maggio 2012. A pochi mesi dalla chiusura della 54esima Biennale di Venezia che lo ha incoronato come secondo scultore altoatesino, dopo Aaron Demetz, ad essere invitato alla più importante e prestigiosa rassegna di arte contemporanea del mondo, Lardschneider ora presenta le sue creazioni nella sede dell’Alpeuregio di Bruxelles. Nella palazzina in rue de Pascale 45/47 si potranno apprezzare dal vivo una decina delle sue sculture fino al 30 maggio 2012. All´inaugurazione, avvenuta martedì scorso, 15 maggio 2012, erano presenti numerosi ospiti tra i quali il parlamentare europeo altoatesino Herbert Dorfmann, Fabio Anselmi, esperto d´arte e curatore delle opere di Lardschneider, e Maurizio Dessalvi in rappresentanza dell´Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Il giovane scultore della Val Gardena (nato nel 1976) ha già esposto in numerose occasioni, dentro e fuori i confini europei; tra le sue ultime sedi espositive accanto alla Biennale di Venezia vi sono le località Rhode Island (Usa), San Gimignano, Roma, Berlino, Parigi, Saint Paul de Vence. Tra gli incarichi recenti, gli è stato commissionato di scolpire il Cristo della Val Gardena. Come dicono di lui gli esperti d´arte, Lardschneider maneggia in modo giocoso la materia legno, che lui conosce profondamente, lo plasma e lo trasforma in forme e consistenze che ne alterano la percezione. Lo scultore gardense propone in modo ironico, con mani e piedi enormi, figure umane gravate dallo stress ma spesso dalle proprie paranoie. Anche grazie alla grande cura dell´aspetto formale, volto ad una sperimentazione verso i limiti dell’astrazione e del disegno infantile, le figure leggere di Lardschneider risultano essere lontane dalla banalità. Dopo L´esposizione a Bruxelles le creazioni artistiche di Lardschneider saranno a Berlino in settembre con un "one man show" alla Fiera "Berliner-liste". Inoltre, l’opera originale di quattro metri di diametro presentata alla Biennale di Venezia sarà ammirabile al parco di Landart a Cermes (Merano) meglio conosciuto come Labirinth (Tenuta Krenzen).  
   
   
NUREYEV. LA DANZA - MOSTRA A VILLA LYSIS A CAPRI IN OCCASIONE DELLA IV EDIZIONE DEL PREMIO GORKY.  
 
Capri, 21 maggio 2012 - Il 21 maggio presso le sale di villa Lysis a Capri apre una mostra, che resterà esposta fino ad Ottobre, dedicata a Rudolf Nureyev, uno dei ballerini più brillanti del Novecento. Arbitro di moda sul palco, fu anche il pioniere nella vita. I suoi spettacoli generarono delle vere ondate di “rudi-mania”, alcune delle sue azioni lo facevano criticare e ammirare nello stesso tempo, scatenando sempre di più l’interesse del pubblico nei confronti della sua personalità e della sua arte. Organizzatori della mostra: Fondazione Chernomyrdin (Russia), Associazione Premio Gorky (Russia/italia), Comune di Capri. Nureyev ha rivoluzionato il balletto. Grazie a lui, l’uomo-ballerino è diventato altrettanto importante sul palco quanto la ballerina. La danza di Nureyev ipnotizzava gli spettatori con la propria potenza e la pura espressività. Per una maggiore espressività, usciva sul palco con indosso solamente la calzamaglia e il sospensorio. I critici spesso gli rimproveravano l’eccessiva nudità e le sortite scandalose. Invece per Nureyev, così come per Nizhinskij e Isadora Dunkan, questo aveva più che senso: non voleva presentare il ballo come tale, ma la bellezza del corpo umano che si dissolve nel movimento. Nei confronti di Nureyev è lecito ricordare il proverbio russo che dice: “chi ha talento lo dimostra ovunque”. Infatti, oltre ad essere ballerino capace di esibirsi, con la stesa perfezione, nei balletti classici e moderni, era musicista, attore, regista. In più, era un manager di successo (dirigeva il Grand Opèra di Parigi), nonce un eccezionale esparto di Pr, munito del talento di ottenere i dividend da tutte le sue azioni, sia eroiche che scandalose. La vita e l’arte del leggendario ballerino del Novecento furono oggetti di molte mostre, in cui al pubblico venivano presentati, oltre alle foto, i costumi nelle quali Nureyev usciva sul palco. La mostra “Nureyev. La Danza” sposta l’accento principale sulla percezione dell’arte dell’eccelso ballerino da parte dei partecipanti reali dell’odierno processo artistico. L’obiettivo della mostra è quello di trasmettere al pubblico la maestria artistica che tempo generò le ondate di “rudi-mania” e che tuttora rimane una fonte di ispirazione. Elena Lebedeva, curatrice della mostra “Nureyev. La Danza”: I costumi di Nureyev sono eccezionalmente belli e curiosi (il ballerino fu addirittura autore di un modello di calzamaglia con un particolare taglio della zona delle ascelle). Ma il semplice fatto che Nureyev si esibiva con addosso un certo tipo di scarpe da ballo o di pantaloni dice poco della sua arte. Perciò abbiamo scelto una strada diversa: abbiamo deciso di presentare le foto, segni di movimento, dove lo stile del ballerino è più percepibile. Inoltre abbiamo incluso i poster e i disegni grafici in cui i giovani disegnatori trasmettono il proprio modo di percepire la plastica di Nureyev e la sua personalità. In occasione della mostra è stato svolto un concorso speciale delle opere grafiche tematicamente legate sull’arte di Nureyev. Le opere più belle sono state selezionate per essere esposte a villa Lysis. La mostra “Nureyev. La Danza” non è dunque soltanto un tributo alla personalità del grande ballerino, ma una lettura contemporanea dei codici artistici che lui volle inserire nel sistema dell’arte mondiale. L’esposizione si articola in varie sezioni: “La plastica della danza”, “Il culto del corpo”, “I grandi duetti”, “Le quattro età”. La plastica della danza - “Il movimento è una parte di me, io sono una parte del movimento”, scrisse Rudolf Nureyev nella sua Autobiografia. Possedeva la capacità di comunicare con il proprio corpo, traducendo la musica in movimento. Lo dimostra la sezione della mostra composta da alcune fotografie accanto alle composizioni grafiche richiamate a esprimere la drammaturgia della danza di Nureyev e le emozioni che lui stesso provava e faceva provare agli spettatori. La danza “è un gioco non con la vita, ma con la morte, vincere o morire”, l’eccelso ballerino caratterizzava così la propria visione del balletto. Il culto del corpo - “Fare del corpo l’unico strumento, di cui ogni parte funziona armoniosamente e serve a un obiettivo comune”. Nureyev attribuiva un grande significato alla “logica del corpo in cui (...) un minuscolo movimento del piede viene trasmesso al corpo e può influenzare la posizione della mano, della testa e persino degli occhi” (la citazione tratta da Autobiografia di R. Nureyev). Il ballerino era bello come una divinità antica, ciò nonostante non smetteva mai di perfezionare il proprio corpo trasformandolo nello “strumento unico nel suo genere”. Questa sezione è una testimonianza eloquente e suggestiva di questo lavoro titanico. I grandi duetti “Se tra te e il tuo partner non c’è comprensione e confidenza, non è tanto importante quanto bene sai ballare. Vi potete odiare nella vita, ma ciò che succede sul palco si chiama amore” (Tratto da un’intervista di R. Nureyev). Nureyev si esibiva insieme ai grandi ballerini del suo tempo: Natalia Dudinskaja, Margot Fontein, Ivette Shovire, Eric Bruhn e molti altri. Sapeva apportare al duetto qualcosa che faceva salire i partner su un nuovo livello. Lo dimostrano i materiali espositivi inclusi in questa sezione della mostra. Il cittadino del mondo - “Sono venuto al mondo con il tonante rumore di un treno come ninnananna. /.../ Mi sembra molto simbolico il fatto di esser nato lungo la strada tra due stazioni. Il destino stesso predeterminò il mio essere cosmopolita. Sin dalla nascita non sentivo di appartenere a nessun posto né a nessuna casa”, affermò Nureyev nella sua Autobiografia. “Sono un nomade, un eterno vagabondo, felice di esserlo. Ho la sensazione di vivere con una valigia sotto il braccio, soleva dire. La mia terra è il mio lavoro in questo preciso momento”. La sezione della mostra propone al pubblico tre fotografie di diversi periodi della sua vita, scattate rispettivamente nell’Urss, a Londra e a Parigi; queste foto rispecchiano perfettamente la geografia vitale della stella del balletto mondiale. Le quattro età - “Alla fine del cammino ci può essere anche la morte, ma nonostante tu lo sappia, continui ad andare avanti, trovi nuove forze e prendi nuove decisioni là dove gli altri si affiderebbero alla provvidenza” (Tratto da Autobiografia di Rudolf Nureyev). La sezione è richiamata a llustrare il fatto che i successi di Nureyev furono frutto di un enorme sacrificio. Gli anni avevano cambiato Nureyev, ma lui ha conservato sempre una sfrenata sete di creazione che permetteva al ballerino 50-enne allora malato di rimanere impeccabile e brillante sul palco, costringendolo, ormai incapace di ballare, di mettere in scena i balletti e dirigere gli spettacoli. Oltre ai materiali fotografici, poster moderni e composizioni grafiche la mostra presenta al pubblico gli schizzi di decorazioni per i balletti “Il lago dei cigni” e “La Bajadera”, in cui si esibì Nureyev. Il modello delle decorazioni per il balletto “La Bajadera” è stato ricostruito secondo i disegni originali. Uno degli spazi di villa Lysis è stato perciò trasformato in un palco dei tempi di Nureyev, offrendo al visitatore la possibilità di percepire l’ambiente teatrale che circondava il grande ballerino. Un altro punto importante della mostra è quello di una magnifica vista sull’isola Li Galli di cui Nureyev era il proprietario e dove lui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Dalle sale principali di villa Lysis l’isola si vede distintamente. Forse è questo il motivo per cui i capresi sono stati i primi a ricordarsi del prossimo doppio giubileo di Rudolf Nureyev: infatti, il 2013 è nello stesso tempo il 75/o anniversario della nascita e il 20/o anniversario della scomparsa del ballerino. Ideatori e organizzatori della mostra: Fondazione Chernomyrdin (progetto ambientato nel programma “Dialogo tra culture”) e Associazione italo-russa Premio Gorky. Svetlana Chernomyrdina, fondatrice della Fondazione Chernomyrdin, organizzatrice della mostra: La Fondazione Chernomyrdin allestisce questa mostra nell’ambito del programma “Dialogo tra culture”. Nureyev è interessante non solo per la sua arte ma anche per il suo destino. Inserito nella lista nera dei sovietici partiti per l’estero e decisi di non tornare più in Urss, Nureyev sempre metteva in evidenza la priorità dell’arte di fronte alla politica e alle frontiere nazionali. La sua arte appartiene al patrimonio culturale di diversi paesi ed supera quindi i limiti degli stati nazionali. Uno degli obiettivi che gli organizzari si sono posti nel corso della preparazione della mostra sta nell’intenzione di stimolare l’approccio creativo, molto vicino allo stesso artista cosmopolita che sapeva varcare i confini tra i generi artistici, scuole nazionali, cultura classica e innovazioni. Nureyev: cenni biografici Nureyev nacque nel 1938 sul treno che correva lungo le rive del lago? Baikal: sua madre da Ufa andava dal padre a Vladivostok. Per tutta la sua vita l’immagine del treno e della strada divennero per lui fonti di allusioni poetiche. Dopo qualche anno dalla sua nascita scoppiò la Seconda Guerra mondiale. Il padre andò al fronte, la madre viveva in disastrosa povertà, carica di 4 bambini. “Le mie prime immagini di questo mondo si associavano con un mondo freddo, buio e soprattutto affamato, afferma Nureyev. A me importavano solo le patate /…/ Il paese intero assomigliava ad un lupo morto di fame”. Il ragazzino dovette per la prima volta andare in asilo nido con addosso i vestiti di sua sorella, perchè non aveva nulla di più adatto all’occasione. Quando era in prima classe, al Capodanno la madre gli comprò un biglietto per il balletto al Teatro lirico di Ufa. Il ragazzo rimase incantato. Con tutta chiarezza capì che la sua vocazione era ballare. Gli sembrò “di aver lasciato il mondo reale e di essere rinato molto lontano da tutto ciò che fin allora sapeva”. Il ragazzino? che non aveva niente, neanche dei precisi dati anagrafici: né luogo di nascita,? né patronimico (suo padre aveva cambiato il suo nome Mohammed per Hammet), né cognome (suo nonno era analfabeta, e nessuno sapeva come scrivere correttamente il suo cognome, Nuriev o Nureyev), decise fermamente di diventare ballerino. Anni dopo divenne il ballerino che conquistò il mondo: si esibiva come solista presso il teatro Kirov (Mariinskij di San Pietroburgo), il Royal Ballet di Londtra, direttore e solista presso la Grand Opèra. Partecipò in diversi spettacoli in tutto il mondo: Urss, Giappone, Australia. Per ottenere il risultato più volte fu costretto di andare all’incontrario delle circostanze. Il 17 giugno del 1961, trovandosi in tournee a Parigi, rinunciò a tornare nell’Urss, essendo in seguito dichiarato “nevozvrachenets” (ovvero “chi non torna indietro”). Secondo la metafora del ballerino stesso, in quel momento fece “il salto più lungo che abbia mai fatto né prima né dopo”. Il nome di Nureyev spesso suscitava il grande interesse, e le occasioni non mancavano: amava organizzare le serate rumorose, dimostrava apertamente il debole per lo sfarzo (si circondava con gli oggetti provocatamente lussuosi, come se volesse ricuperare ciò che gli era mancato nell’infanzia), offriva il motivo di essere perseguitato dai paparazzi per le scatenate storie d’amore con i personaggi altrettanto famosi (Margot Fontein, Eric Bruhn), era noto per la concentrazione ferrea con cui si dedicava al lavoro. Spesso si comportava come gli era più comodo, senza badare ai costumi. Così, all’incontro con la regina inglese sentì il caldo e tolse le scarpe, e solo il tatto della regina lo fece scappare dall’imminente scandalo. Erano in molti a criticarlo, eppure quando saliva sul palco (lavorava con enorme avidità e nel 1975 si esibì più di 300 volte) tutto gli veniva perdonato. Solo la morte lo fece scendere dal palco (il ballerino si ammalò di Aids e morì all’età di 54 anni). L’indescrivibile coraggio con cui Nureyev resisteva alla morte, continuando a fare spettacoli, era degno di un’ammirazione. Quando non poté più uscire sul palco come ballerino, cominciò a dirigere l’orchestra. Info@premiogorky.com  http://premiogorky.Com    
   
   
TURISMO CONGRESSUALE: ROMA PRESENTA IL SUO SISTEMA A FRANCOFORTE  
 
 Roma, 21 maggio 2012 - «Incrementare la crescita del numero di eventi congressuali ed avviare iniziative dedicate al turismo d’affari rappresenta un obiettivo ambizioso sul quale l’Amministrazione Capitolina sta puntando molto. Per questo, all’interno del dipartimento turismo, abbiamo istituito una struttura dedicata al turismo congressuale, che costituisce un valido supporto per tutte le iniziative collegate a eventi congressuali, che vedono la città di Roma protagonista. Per la prima volta Roma Capitale si presenta al pubblico internazionale in partnership con le realtà congressuali della città per evidenziare la forte volontà di operare nel settore facendo sistema e per garantire la massima efficienza ed affidabilità per ogni evento convegnistico. “ Imex” rappresenta uno dei più significativi appuntamenti europei dedicati al turismo congressuale, un importante momento di incontro tra domanda e offerta a livello internazionale». E´ quanto dichiara il delegato al turismo di Roma Capitale, Antonio Gazzellone, che lunedì a Francoforte parteciperà a “Imex 2012”, la decima edizione della più importante fiera internazionale del settore congressuale. Denso il programma di appuntamenti in agenda per il Delegato al turismo: il 21 maggio parteciperà ad un briefing per gli operatori italiani sul mercato tedesco, organizzato da Enit Italia. Martedì 22 maggio alle ore 14.30 presso lo stand Italia avrà luogo la conferenza stampa alla quale interverranno oltre al delegato al turismo di Roma Capitale Antonio Gazzellone, il presidente del Convention Bureau Italia Mario Resca il direttore generale Cbi Patrick Hoffnung, Donatella Papetta Special Project & International Promotion Mico: Milano Congressi, Leonardo Volpicella Segretario Generale Fiera Del Levante. Al termine della conferenza stampa avrà luogo un cocktail di Roma Capitale offerto da Eur Congressi con prodotti romani forniti da Coldiretti Roma. «Questo – spiega Gazzellone – grazie ad un progetto di co-marketing che prevede la partecipazione di Coldiretti Roma alle missioni di promozione turistica internazionale dove è presente Roma Capitale». Mercoledì 23 alle ore 10.00 Gazzellone incontrerà il Console generale d’Italia Cristiano Cottafavi , ed il direttore d’Area Enit Riccardo Strano, presso la sede Enit di Francoforte. Alle ore 19.00 parteciperà ad una serata di gala presso la “Alte Oper” di Francoforte. Giovedì 24 incontrerà il delegato al turismo del Comune di Francoforte. Ultimo appuntamento, prima della partenza per Roma, con i vertici Alitalia di Francoforte. Alla missione che punta a presentare al mondo il sistema congressuale romano, parteciperanno esponenti di Unindustria e Federalberghi Roma, insieme ai principali protagonisti del sistema congressuale romano, Eur Congressi, Fiera di Roma, Auditorium e Cinecittà. «Contiamo di costruire il sistema congressuale più grande d’Europa, all’interno del Secondo Polo turistico. Ne ho parlato con Norbert Kettner, l’assessore al turismo di Vienna in visita a Roma, illustrandogli quanto stiamo facendo. La capitale austriaca è una Città che ha investito moltissimo sul congressuale, una vera macchina da guerra. Roma ha tutte le potenzialità ed i numeri per competere, e siamo certi che con il sistema a regime, con il nuovo centro congressi dell’Eur, la cosiddetta nuvola di Fuksas, il palazzo dei Congressi, il palazzo della Civiltà del lavoro, la nuova Fiera di Roma e l’Auditorium, insieme a tutte le altre realtà messe a sistema tra loro, Roma potrà aspirare ad essere protagonista assoluta del turismo congressuale a livello internazionale».