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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Gennaio 2013
DISTRETTI SUL WEB: GOOGLE E UNIONCAMERE INSIEME  
 
Google e Unioncamere hanno siglato un accordo per il lancio del progetto “Distretti sul web”. L’iniziativa ha l’obiettivo di contribuire a diffondere la cultura dell’innovazione e favorire la digitalizzazione dei distretti industriali italiani. L’iniziativa è patrocinata dal Ministero dello Sviluppo economico. L´intesa è stata sottoscritta, alla presenza di Giuseppe Tripoli, Capo dipartimento per le imprese e l’internazionalizzazione del Ministero, di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, e di Giorgia Abeltino, Responsabile Relazioni istituzionali e Affari Regolamentari di Google in Italia. Il progetto prevede la formazione di giovani laureandi o neolaureati in grado di favorire la digitalizzazione delle Pmi in 20 distretti italiani. Google ha messo a disposizione 120.000 euro per finanziare 20 borse di studio. E’ possibile scaricare il bando per le borse di studio direttamente dal sito www.Unimercatorum.it. I giovani selezionati riceveranno una borsa di studio del valore di 6.000 euro per la durata di 6 mesi, e, dopo un training formativo, supporteranno le imprese mettendo in evidenza le opportunità offerte dal web ed elaborando una strategia per aiutarle a sviluppare la propria presenza online. Per poter accedere alla selezione, laureandi e neolaureati dovranno dimostrare di avere competenze di economia, marketing e management, competenze digitali, orientate al web marketing e una conoscenza del territorio e del contesto economico-sociale del distretto nel quale si candideranno a operare. Il progetto “Distretti sul web” si propone di favorire la digitalizzazione di 20 distretti italiani offrendo borse di studio a giovani laureandi o neolaureati, con l’obiettivo di accrescere la competitività e la collaborazione all’interno di questi sistemi territoriali e favorire un migliore accesso delle Pmi ai mercati internazionali. Grazie all’accordo tra Google e Unioncamere, 20 giovani neolaureati o laureandi avranno la possibilità di seguire un percorso formativo sugli strumenti e sulle opportunità offerte dall’economia digitale e aiutare le Pmi di 20 distretti italiani, identificati congiuntamente da Unioncamere con Google, a iniziare o a rafforzare il proprio percorso di digitalizzazione. “La via dell’export – ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, in occasione della firma dell’accordo - è quella che, in questi anni difficili, sta tenendo a galla l’economia italiana. Sempre più imprese intendono approfittarne ma senza il valore aggiunto della conoscenza e del know-how digitale, soprattutto se l’azienda è di piccole dimensioni, è difficile competere su questi mercati. Con l’iniziativa studiata insieme a Google e al Ministero dello Sviluppo, Unioncamere vuole contribuire a colmare il gap digitale che purtroppo esiste nelle nostre Pmi, in particolare quelle che operano nei distretti più dinamici e che avrebbero le carte in regola per affermarsi nell’economia globale. Per farlo, abbiamo scelto di dare fiducia ai giovani, migliorandone la preparazione e favorendo il loro inserimento nelle realtà di questi territori produttivi. E’ un segnale concreto, a chi ha investito negli studi e oggi si sente pronto a mettersi in gioco con obiettivi importanti, che l’Italia resta un Paese in cui è possibile costruirsi un futuro”. «Siamo soddisfatti – ha aggiunto l presidente di Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo – che anche due nostri distretti facciano parte di questo interessante e innovativo progetto, che riguarda peraltro i giovani e la loro competenza, mettendoli in connessione con il mondo delle imprese e puntando a innovazione e internazionalizzazioni, due delle strade obbligate che il nostro sistema produttivo deve percorrere per una nuova crescita» “Internet è un’occasione da non lasciarsi sfuggire – ha dichiarato Giorgia Abeltino, Responsabile Relazioni istituzionali e Affari Regolamentari di Google in Italia - per la crescita della nostra economia e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. I giovani, nativi digitali, possono essere gli abilitatori di tali potenzialità e aiutare le imprese italiane ad abbracciare il digitale, con il loro entusiasmo e sensibilità. Grazie al Progetto ‘Distretti sul Web’ Google intende contribuire alla modernizzazione ed alla crescita dell’economia Italiana, mettendo a fattor comune l’eccellenza italiana - rappresentata dai distretti manifatturieri - e il know-how digitale dei giovani. Ci auguriamo che questo progetto possa rappresentare un esempio positivo di integrazione dei giovani nel tessuto economico italiano e possa aiutare le piccole e medie imprese ad essere operatori attivi e consapevoli dell’era digitale”. I 20 Distretti selezionati sono: Distretto dei casalinghi Omegna-varallo Sesia-stresa (Verbania) - Distretto dell´alimentare e delle bevande di Canelli-santo Stefano Belbo (Cuneo) - Distretto metalmeccanico Lecchese (Lecco) - Distretto Ittico di Rovigo (Rovigo) - Distretto Veronamoda (Verona) - Distretto della Componentistica e Termoelettromeccanica (Pordenone) - Distretto della Sedia (Udine) - Distretto del Mobile Imbottito di Forlì-cesena (Forlì-cesena) - Distretto delle Piastrelle di Sassuolo (Modena) - Distretto della concia di S. Croce sull’Arno (Pisa) - Distretto orafo di Arezzo (Arezzo) - Distretto delle calzature Fermano-maceratese (Macerata) - Distretto del tessile–abbigliamento in cashmere (Perugia) - Distretto della ceramica di Civita Castellana (Viterbo) - Distretto tessile della Maiella (Chieti) - Distretto conciario di Solofra (Avellino) - Distretto del tessile di Sant’agata dei Goti–casapulla (Benevento) - Distretto agro-alimentare di Nocera Inferiore-gragnano (Salerno) - Distretto dell´abbigliamento salentino (Lecce) - Distretto del Sughero di Calangianus - Tempio Pausania (Sassari). Info: www.Google.it  - www.Unioncamere.gov.it  - www.Osservatoriodistretti.org/distretti-regione  
   
   
EXPORT E INTERNET: UN BINOMIO VINCENTE  
 
Secondo un´analisi, condotta da Google in 10 paesi nel mondo, nel primo semestre 2012, le ricerche su Google relative al Made in Italy sono cresciute del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di rilievo la crescita dell’utilizzo dei dispositivi mobili: il 20% delle ricerche analizzate è stato effettuato proprio da smartphone e tablet. Automotive/macchine utensili e Moda sono in vetta alla classifica dei settori Made in Italy più cercati sul web nei Paesi analizzati dall’indagine con il 34% di volume di ricerche generato, seguiti da Turismo, Alimentare e Arredamento. L’alimentare si distingue come la categoria con il più alto tasso di crescita (superiore al 20%) in 8 dei 10 Paesi analizzati. Il binomio export-Internet si conferma una miscela ad altissimo potenziale per il sistema-paese e in questo senso il valore dei distretti industriali diventa fondamentale. Fare sistema e creare degli hub di condivisione della conoscenza e di valorizzazione del nostro sistema produttivo potrebbe consentire all’intero sistema economico di cogliere opportunità di crescita nel mercato interno e ancora di più su scala internazionale. Le aziende attive su Internet infatti fatturano, assumono ed esportano di più e sono più produttive di quelle che su Internet non sono presenti. Le Pmi attive in rete hanno infatti registrato una crescita media dell’1,2% dei ricavi negli ultimi tre anni, rispetto a un calo del 4,5% di quelle offline e un’incidenza di vendite all’estero del 15% rispetto al 4% delle offline (fonte: www.Fattoreinternet.it). Nei Paesi del G-20 l’economia Internet ha già un valore pari al 4% del Pil e contribuisce in media al 21% della crescita annua del prodotto interno lordo. Guardando al nostro Paese i valori, sebbene inferiori, mostrano un interessante potenziale di crescita: il valore generato dall’Internet economy in Italia arriverà a toccare i 63 miliardi di euro entro il 2016, con un valore pari al 3,5% del Pil. L´impatto di internet sull’economia dei diversi Paesi va ben oltre il contributo diretto al Pil. Secondo il rapporto “Crescita Digitale”, Internet ha infatti un impatto positivo “puro” sull’occupazione, soprattutto su quella giovanile. In media, l’aumento della diffusione di Internet del 10% comporta un aumento dell’occupazione complessiva di 0,44 punti percentuali e un aumento dell’occupazione giovanile di 1,47 punti percentuali. Il rapporto riferisce che gli effetti occupazionali di Internet si amplificano se, nel contempo, cresce il capitale umano del Paese: crescono cioè i livelli di formazione volti alla creazione di una cultura digitale e allo stesso tempo vengono implementate politiche per far crescere l´ecosistema digitale nel suo complesso  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA: APERTURA UFFICIALE DELL’EUROPEAN CYBERCRIME CENTRE (EC3)  
 
"Symantec applaude e sostiene gli sforzi della Commissione in materia di sicurezza online. Questo è un passo nella giusta direzione, volto ad aumentare la consapevolezza degli europei nei confronti delle minacce informatiche. Le aziende del settore e i governi devono collaborare per combattere con forza il cybercrime e proteggere le imprese e i cittadini d’Europa dalle minacce che potrebbero correre". Statistiche dal Symantec Internet Security Threat report: 5 miliardi di attacchi bloccati nel 2012 (+81%); 4.597 minacce dal web ogni giorno (+36%); 403 milioni di malware differenti (+41%); 1,1 milioni di identità rubate violando dati personali; Aumento del numero di attacchi mirati. Statistiche dal Norton Cybercrime Report:·costi legati alla criminalità informatica globale (nei confronti dei consumatori): 110 miliardi di dollari; Ogni secondo, 18 adulti sono vittime di reati telematici  
   
   
IT E BUSINESS: VEDUTE DIVERGENTI QUANDO SI TRATTA DI INNOVAZIONE MOBILE  
 
Symantec ha annunciato i risultati dello studio Fonts of Innovation – Mobile Development in the Business, che esplora il tema dell’innovazione in ambito mobile all’interno delle aziende in Emea. Secondo l’Economist Intelligence Unit (Eiu), che ha scritto il report, le attività di business sono condotte sempre più spesso attraverso l’uso di tecnologie mobili smart, e di conseguenza la competitività delle aziende si basa in misura crescente sulla loro capacità di generare continuamente nuove idee per lo sviluppo mobile. La rete di innovazione all’interno delle aziende sta cominciando a diffondersi ampiamente grazie ai trend denominati “bring-your-own-device” e della “consumerizzazione”, che indicano come gli impiegati utilizzano i propri dispositivi e applicazioni sul posto di lavoro. Lo studio indica, tuttavia, una spaccatura tra la funzione It e il resto del business quando si tratta di sviluppo mobile. Di seguito alcuni dati: le attività di business sono condotte sempre più spesso attraverso l’uso di tecnologie mobili smart, e di conseguenza la competitività delle aziende si basa in misura crescente sulla loro capacità di generare continuamente nuove idee per lo sviluppo mobile;· lo studio indica una spaccatura tra la funzione It e il resto del business quando si tratta di sviluppo mobile: meno del 10% degli intervistati non-It sostiene che i colleghi It siano “altamente innovativi” in questo campo;·oltre la metà degli intervistati ritiene che i dipartimenti It oppongano resistenza a qualsiasi nuova idea in ambito mobile che provenga da altre parti dell’azienda. Queste tensioni sembrano essere più forti nelle società di servizi finanziari (il 62% degli intervistati di questo settore afferma che i dipartimenti It rifiutano le idee provenienti da altre parti dell’azienda);· il reparto It sembra essere la principale fonte di idee utili a migliorare il lavoro in mobilità dei dipendenti all´interno dell´azienda. Quando si tratta di utilizzare la tecnologia mobile per migliorare l’interazione con i clienti, tuttavia, le vendite e il marketing emergono come le principali fonti di idee  
   
   
ESET NOD32: LE PREVISIONI DI SULLE MINACCE INFORMATICHE 2013  
 
Come ogni anno, il Centro Ricerche di Eset Nod32, uno dei maggiori produttori mondiali di software antivirus, stila le previsioni delle cyber minacce per il nuovo anno. Anche per il 2013 al primo posto della lista svettano i malware per dispositivi mobili, che saranno protagonisti di una crescita esponenziale, accompagnati dal continuo incremento di malware che si diffondono tramite siti Web, di botnet e di attacchi sul Cloud, che si traducono nell’immancabile furto di dati. La crescita dei Malware per i dispositivi mobiliJuniper Research stima che nel 2013 il numero di utenti che accederanno ai servizi bancari dai loro smartphone raggiungerà i 530 milioni (contro i 300 milioni del 2011), con il conseguente aumento delle transazioni e la diversificazione nelle modalità d’uso della tecnologia mobile. In questa prospettiva, secondo Eset Nod32, la principale minaccia informatica per il 2013 sarà la crescita esponenziale dei malware per dispositivi mobili, che assumeranno forme sempre più sofisticate e complesse in particolare per il sistema Android.rispetto a novembre 2011, quando furono individuate 52 famiglie di malware per Android (codici malevoli che ricadono in una stessa classificazione), a novembre 2012 Eset Nod32 ha rilevato quattro nuove famiglie. Ma il dato più allarmante non è tanto l’incremento in valore assoluto, quanto la crescita significativa del numero di firme e di varianti. Le minacce per Android continueranno quindi a moltiplicarsi indipendentemente dal numero totale di famiglie, più o meno nella stessa modalità riscontrata per Windows. Tra queste minacce, la più diffusa sarà quella che iscrive la vittima a servizi Sms di “numeri premium” con addebito sul telefonino infetto, ma circoleranno anche spyware per il furto di dati e botnet in grado di trasformare i telefonini in ‘zombie’, controllabili da remoto all’insaputa dell’utente. I cyber criminali potranno così installare codici malevoli, rubare informazioni sensibili e modificare i parametri di configurazione. La diffusione dei malware attraverso i siti web Secondo Eset Nod32 nel 2013 si assisterà ad un consolidamento delle modalità con cui i cyber criminali propagheranno i codici malevoli: la diffusione dei malware tramite dispositivi rimovibili sta infatti diminuendo in favore dell’uso di un intermediario per attrarre nuove vittime, ovvero di un server compromesso da terzi per ospitare minacce informatiche. Una volta compromesso il server, i cyber criminali spediscono hyperlink indirizzando gli utenti verso il malware in questione. Questo sistema permette anche di archiviare le informazioni rubate senza coinvolgere i Pc, dove il furto di dati potrebbe essere ostacolato dalla protezione di un buon sistema antivirus. Il Cloud e i casi di furto di informazioniL’archiviazione su Cloud è un’altra tendenza in forte ascesa nel 2012. Una crescita dettata, secondo l’agenzia di analisi Gartner, anche dal maggior uso di dispositivi dotati di fotocamera, come smartphone e tablet. Sebbene questa tecnologia renda più facile per gli utenti accedere alle informazioni praticamente da ogni device con accesso a Internet, allo stesso tempo rende tali dispositivi suscettibili di attacchi informatici, che possono compromettere la sicurezza dei dati e causarne il furto. Basti pensare nell’ultimo anno al furto delle credenziali di accesso di alcuni account Dropbox, che ha spinto poi il sito a potenziare i propri sistemi di sicurezza, o agli attacchi informatici, di cui sono stati vittime Linkedin, Yahoo! e Formspring. Senza considerare sempre nel 2012 le incursioni dei cyber criminali nei sistemi di pagamento di Visa e Mastercard con il furto di dati, che ha coinvolto 56.455 account, 876 dei quali sono stati usati per compiere frodi.La crescita delle Botnetnel 2011 le botnet – vaste reti di Pc infetti, attraverso cui la criminalità organizzata lancia attacchi massicci in serie – sono aumentate considerevolmente e nel 2012 si sono diffuse a livello globale. Senza dubbio il worm Dorkbot, capace di trasformare il computer della vittima in ‘zombie’, è ancora una delle minacce più prolifiche  
   
   
PRIVACY; AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI PER LE PRIMARIE E LA MEDIAZIONE CIVILE  
 
Il Garante per la privacy ha rinnovato le autorizzazioni al trattamento dei dati sensibili e giudiziari che saranno efficaci dal 1° gennaio sino al 31 dicembre 2013. I provvedimenti riguardano i rapporti di lavoro, i dati sulla salute e la vita sessuale, le associazioni e le fondazioni, i liberi professionisti, le attività creditizie, assicurative, il settore turistico, l´elaborazione dei dati effettuata per conto terzi, gli investigatori privati e il trattamento dei dati di carattere giudiziario. In linea generale le autorizzazioni non recano significative modifiche rispetto a quelle in scadenza, apportando solo le necessarie integrazioni derivanti da modifiche normative intervenute nei settori considerati. Ma vanno segnalate due novità. La prima riguarda lo svolgimento delle primarie. Il Garante ha ritenuto opportuno esplicitare in via generale le indicazioni finora fornite in occasione di singole competizioni autorizzando, nell´ambito di quella riguardante gli organismi associativi e i partiti, anche il trattamento dei dati personali effettuato in occasioni delle operazioni connesse allo svolgimento delle elezioni primarie. La seconda è relativa alla mediazione civile. Nell´ambito delle autorizzazioni generali n. 5 (sul trattamento dei dati sensibili da parte di diverse categorie di titolari) e n. 7 (sul trattamento dei dati a carattere giudiziario da parte di privati, di enti pubblici economici e di soggetti pubblici) sono stati infatti contemplati anche i trattamenti di dati legati all´attività svolta dagli organismi di mediazione, già oggetto di due separate autorizzazioni ad hoc rilasciate dal Garante al momento dell´entrata in vigore della nuova disciplina sulla conciliazione delle controversie civili e commerciali. Si è realizzata in tal modo una semplificazione per gli operatori del settore che dispongono ora di un quadro più organico di riferimento. Il Garante ha rinnovato, inoltre, l´autorizzazione generale al trattamento dei dati genetici e quella relativa al trattamento dei dati personali effettuato per scopi di ricerca scientifica, anch´esse efficaci sino al 31 dicembre 2013. Le nuove autorizzazioni sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4 gennaio 2013  
   
   
PRIVACY: PIÙ TRASPARENZA SUI COOKIE  
 
Avviata una consultazione, entro 90 giorni i contributi di gestori e consumatori su informativa per gli utenti. Chi naviga on line potrà presto decidere in maniera libera e consapevole se far usare o no le informazioni sui siti visitati per ricevere pubblicità mirata. Lo aiuterà un´informativa semplice, chiara e di immediata comprensione sull´uso dei cookie che il Garante sta mettendo a punto. Sulla base di quanto previsto dalla direttiva europea 2009/136, recepita di recente in Italia, l´Autorità ha infatti avviato una consultazione pubblica (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 295 del 19 dicembre 2012) diretta a tutti i gestori, grandi e piccoli, dei siti e alle associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori allo scopo di acquisire contributi e suggerimenti. Per fornire prime indicazioni sul tema e per agevolare l´elaborazione dei contributi e l´individuazione di una valida ed efficace informativa l´Autorità ha messo a punto, disponibile sul proprio sito, un documento contenente alcuni chiarimenti sulle principali questioni in materia di cookie (Faq). I cookie - si legge nel documento - sono piccoli file di testo che i siti visitati inviano al terminale (computer, tablet, smartphone, notebook ecc.) dell´utente, dove vengono memorizzati per essere poi ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva. Sono usati per eseguire autenticazioni informatiche, monitoraggio di sessioni e memorizzazione di informazioni riguardanti la navigazione on line (senza l´uso dei cookie "tecnici" alcune operazioni risulterebbero molto complesse o impossibili da eseguire), ma sono molto spesso utilizzati dai siti per raccogliere importanti e delicate informazioni all´insaputa degli utenti sui loro gusti, sulle loro abitudini, sulle loro scelte. Con le nuove regole europee - spiega l´Autorità - i cookie "tecnici" possono essere utilizzati anche senza consenso, ma rimane naturalmente fermo per i gestori dei siti l´obbligo di informare gli utenti della loro presenza in maniera il più possibile semplice, chiara e comprensibile. E´ obbligatorio invece - sottolinea l´Autorità - il consenso preventivo e informato dell´utente per tutti i cookie "non tecnici", quelli cioè che, monitorando i siti visitati, raccolgono dati personali che consentono la costruzione di un dettagliato profilo del consumatore, e che proprio per questo motivo presentano maggiori criticità per la privacy degli utenti. I gestori dei siti non possono, dunque, installare cookie per finalità di profilazione e marketing sui terminali degli utenti senza averli prima adeguatamente informati e aver acquisito un valido consenso. La consultazione avviata dal Garante si concluderà entro 90 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale. Le proposte relative all´informativa semplificata potranno essere inviate all´Autorità per posta o in via telematica alla e-mail consultazionecookie@gpdp.It . Il Garante si è riservato di valutare anche eventuali proposte che potrebbero pervenire da università e centri di ricerca  
   
   
GIURISPRUDENZA PORTOGHESE: SFRUTTAMENTO PUBBLICITARIO DELL’IMMAGINE ON LINE E OFF LINE  
 
Un personaggio pubblico portoghese aveva ceduto al convenuto lo sfruttamento commerciale e pubblicitario della sua immagine per due anni, ma il convenuto aveva continuato a utilizzarla per un ulteriore anno, senza alcuna autorizzazione, per campagne pubblicitarie e per il suo sito internet. Il giudice ha rigettata la domanda di risarcimento “punitivo” del danno in quanto l’attore non è riuscito a provare che il conseguimento di un arricchimento da parte del convenuto per l’abusivo utilizzo dell’immagine..Lo stesso giudice ha però affermato che deve essere retribuito, in via equitativa, l’utilizzo abusivo della immagine pubblica dell’attore con una somma equivalente all’importo del rateo che il convenuto avrebbe dovuto versare se il contratto si fosse prolungato per un altro anno. (Tribunal da Relação do Porto, Rp201202152405/08.0tjlsb.p1, 15.2.12)  
   
   
GIURISPRUDENZA FRANCESE: CONTRAFFAZIONE DI MARCHIO E NOME DI DOMINIO  
 
La causa verteva sulla richiesta di risarcimento avanzata da tredici società francesi, che avevano lamentato la contraffazione dei loro marchi attraverso la registrazione di Tld .Fr contenenti una diretta somiglianza con gli stessi che potrebbe indurre in errore l’utente della Rete (c.D. Typosquatting). La Corte d’Appello di Parigi ha affermato che gli enti tenutari dei registri di Tld non sono tenuti ad alcun obbligo di sorveglianza rispetto ai nomi di dominio registrati. La loro rimozione, hanno ribadito i giudici, può essere ordinata solo ed esclusivamente da un giudice. Cour d’appel de Paris, chambre 2, Air France et autres / Afnic, Eurodns, 19.10.12  
   
   
GIURISPRUDENZA STATUNITENSE: COMMENTI INAPPROPRIATI SU STATUS DI FACEBOOK  
 
Il datore di lavoro, un servizio di ambulanze e trasporto sanitario, ha licenziato un suo dipendente, paramendico operativo su un’ambulanza, che aveva scritto un post sulla sua bacheca di Facebook in cui si era lamentato dei pazienti indisciplinati. Il dipendente ha impugnato il licenziamento convinto che il datore di lavoro avesse invaso la sua privacy. Il giudice d’appello ha confermato la sentenza di primo grado, che aveva rigettato l’impugnazione del licenziamento. In quanto il dipendente non ha saputo dimostrare che i datori di lavoro avessero intenzionalmente violato la sua privacy. (Court of Appeals, Second District of Texas, R. J. Sumien v. Careflite, 5.7.12)  
   
   
GIURISPRUDENZA STATUNITENSE: DIFFAMAZIONE E RAGIONEVOLEZZA  
 
Il giudice ha rigettato l’istanza di una catena alberghiera di condannare, per diffamazione, Tripadvisor il sito di recensioni turistiche più famoso di Internet. La catena alberghiera aveva visto uno dei suoi resort in cima alla classifica degli alberghi più sporchi d’America nell’anno 2011 e ritenuto che le pessime recensioni avrebbero irreparabilmente danneggiato la sua attività. L’hotel aveva chiesto anche un risarcimento milionario..La Corte ha affermato che non può considerarsi diffamatoria l’opinione condivisa da migliaia di persone di media ragionevolezza. (United States District Court, Eastern District of Tennessee, Seaton, d/b/a Grand Resort Hotel & Convention v Tripadvisor, 22.8.12)