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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2008
AL VIA IL PROGETTO DI AGGREGAZIONE TRA ENÌA E IRIDE I CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE APPROVANO LA STRUTTURA DELL’OPERAZIONE E LE LINEE GUIDA DELLA FUSIONE RAPPORTO DI CAMBIO FISSATO IN N. 4,2 AZIONI IRIDE OGNI N. 1 AZIONE ENÌA  
 
Parma/torino, 20 ottobre 2008 – I Consigli di Amministrazione di Enìa S. P. A e Iride S. P. A. Hanno approvato in data 16 ottobre i principali elementi dell’aggregazione societaria ed industriale. Struttura dell´Operazione e Rapporto di Cambio - La struttura dell´operazione prevede la fusione per incorporazione di Enìa in Iride, la quale assumerà una nuova denominazione sociale. Il concambio è stato determinato in n. 4,2 azioni Iride ogni n. 1 azione Enìa; non sono previsti conguagli in denaro. Il concambio è stato individuato, con l’ausilio degli advisor finanziari Mediobanca – Banca di Credito Finanziario e Credit Suisse per Enìa e Banca Imi e Bnp Paribas per Iride, avvalendosi delle metodologie di valutazione utilizzate nella prassi internazionale tenuto conto delle valutazioni fondamentali basate sugli attuali business plan delle Società e considerando l’andamento dei prezzi di Borsa delle due Società su vari orizzonti temporali (inter alia, metodologia del Discounted Cash Flow, considerazione dell’andamento delle quotazioni di mercato). Quali situazioni contabili di riferimento le società intendono utilizzare il bilancio infraannuale al 30 giugno 2008. Le parti si riservano la possibilità di prevedere la distribuzione ante fusione di un dividendo straordinario, a valere sulle riserve di patrimonio netto, nel rispetto dei criteri di proporzionalità, in modo da non alterare il rapporto di concambio. Corporate Governance - La Società post-fusione avrà sede legale a Reggio Emilia e sedi operative a Genova, Parma, Piacenza e Torino. Per quanto riguarda il sistema di corporate governance si prevede il mantenimento di un sistema di amministrazione e controllo tradizionale. Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da 13 membri di cui 2 rappresentanti della minoranza. I Consiglieri saranno nominati mediante voto di lista senza ricorso alla nomina diretta ex art. 2449 c. C. E’ prevista la costituzione di un Comitato Esecutivo composto da: Presidente del Consiglio di Amministrazione, Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione, Amministratore Delegato e Direttore Generale. Nell´ambito del nuovo statuto della società post-fusione si prevede anche il mantenimento del limite al 5% del possesso azionario da parte di soggetti privati, così come oggi previsto dallo statuto di Enìa e di Iride. Non sono previste modifiche dell’oggetto sociale che comportino il diritto di recesso. Al fini di garantire lo sviluppo del nuovo Gruppo e della sua attività nonché di assicurare al medesimo unità e stabilità di indirizzo, è previsto che gli azionisti di controllo, Fsu (Finanziaria Sviluppo Utilities, controllata pariteticamente dal Comune di Torino e dal Comune di Genova e socio di maggioranza di Iride) e i Comuni oggi parte del patto parasociale di Enìa, stipulino un patto parasociale. Ai fini dell’efficacia della fusione, tale patto dovrà essere sottoscritto da almeno il 51% del capitale sociale della società post-fusione. Impatto dell´Operazione sulla composizione dell´azionariato - A seguito della fusione il capitale sociale ordinario1 della società risulterebbe indicativamente così suddiviso tra gli attuali azionisti di Enìa ed Iride: Finanziaria Sviluppo Utilities S. R. L. : 36%; Soci pubblici Enìa: 24%; Equiter (Gruppo Intesasanpaolo): 3%; Fondazione Cassa di Risparmio di Torino: 3%; Mercato: 35%. Profilo industriale - L´integrazione fra il Gruppo Enìa e il Gruppo Iride è fondata sulla valenza industriale dell´operazione. Tale razionale industriale permetterà al Gruppo post-fusione di assumere un ruolo di rilievo nel settore delle utilities con oltre 1,7 milioni di clienti serviti nel settore energetico e oltre 2,3 milioni di abitanti serviti nel ciclo idrico e ambientale. Il fatturato 2007 combined si attesta a circa 3. 700 milioni di euro, l’Ebitda combined è pari a circa 480 milioni di euro, l’Ebit combined è pari a circa 280 milioni di euro, mentre l’utile netto combined è pari a 145 milioni di euro. La nuova entità avrà un portafoglio multibusiness caratterizzato da un’importante presenza in tutte le filiere industriali (energia elettrica, gas, idrico, ambiente, teleriscaldamento ed energie rinnovabili) e da un buon bilanciamento dei margini tra attività libere (40%) ed attività regolate (60%). I principali punti di forza dell’aggregazione sono rappresentati dalla complementarità upstream – downstream nei settori dell’energia elettrica e del gas e dalla capacità di ulteriore sviluppo nella filiera dell’energia; dalla leadership nella cogenerazione e nel teleriscaldamento con potenzialità di sviluppo nel settore ambiente, grazie alla dotazione infrastrutturale e di know how, e dalla posizione di rilevo nel settore idrico. Dalle analisi preliminari dei modelli di business e delle previsioni di crescita, il management delle due società ritiene che l’operazione determinerà importanti benefici 1 A seguito della fusione circa il 7% del capitale sociale sarà costituito da azioni di risparmio privilegiate attualmente detenute da Fct, società interamente controllata dal Comune di Torino. Industriali per effetto del conseguimento di sinergie di costo e di investimento derivanti dall’ottimizzazione dell’uso delle risorse e per effetto dell’integrazione e del bilanciamento delle attività lungo la filiera energetica. A tali benefici si aggiungeranno le opportunità di sviluppo determinate dal consolidamento sul territorio e dall’offerta multiservizi ai clienti del Gruppo. Enìa ed Iride confermano i progetti di sviluppo alla base dei piani industriali presentati alla comunità finanziaria a cui si aggiungeranno sinergie che al 2012 si prevedono superiori al 10% dell’Ebitda della combined entity nel 2007. Esenzione Opa - Si ritiene applicabile l’esenzione - ai sensi dell’art. 49, 1° comma, lett. F) del Regolamento 11971/1999 - dall’obbligo di promuovere un’Opa obbligatoria in considerazione delle effettive e motivate esigenze industriali che la fusione consente di realizzare nonché del fatto che i patti parasociali sono strettamente funzionali all’aggregazione tra Enìa e Iride. Tempistica - Indicativamente si prevede la seguente tempistica: (i) entro il 17 ottobre 2008: approvazione e stipula dell´Accordo delle Società; (ii) entro il 24 ottobre 2008: approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione del progetto di fusione ex articolo 2501 bis del c. C. E relativi allegati; (iii) dal 25 ottobre al giorno precedente in cui si terranno le assemblee straordinarie per la fusione: approvazione da parte dei Consigli Comunali dell’operazione e dei patti parasociali; (iv) entro il 27 ottobre 2008: deposito delle situazioni patrimoniali di riferimento per la fusione; (v) indicativamente entro il 23 dicembre 2008 in prima convocazione ed entro il 16 gennaio 2009 in seconda convocazione: approvazione da parte delle assemblee straordinarie del progetto di fusione e dello statuto della nuova Società; (vi) entro la data di stipula dell´atto di fusione: sottoscrizione del patto parasociale da parte di Fsu e dei Comuni azionisti di Enìa; (vii) a far data dal 23 febbraio 2009 (ove l’assemblea si tenga il 23 dicembre) o dal 18 marzo 2009 (ove l’assemblea si tenga il 16 gennaio): stipula dell’atto di fusione con efficacia dell’operazione al primo giorno del mese successivo. Condizioni risolutive L´accordo delle Società si risolverà qualora: (i) l’esperto nominato ai sensi dell’art. 2501 sexies c. C. Abbia manifestato parere contrario circa la congruità del rapporto di concambio come sopra indicato; (ii) le assemblea straordinarie di anche una soltanto tra Enìa e/o Iride non abbiano approvato il progetto di fusione entro il termine del 31 gennaio 2009; (iii) a causa della presentazione di un’opposizione alla fusione e delle conseguenze di tale opposizione non sia possibile stipulare l’atto di fusione entro il termine del 30 giugno 2009; (iv) non pervenga entro il termine del 30 giugno 2009 l’autorizzazione antitrust; (v) entro il giorno precedente alla data di prima convocazione delle assemblee straordinarie di Enìa e di Iride convocate per l´approvazione del progetto di fusione un numero di Consigli Comunali dei Comuni soci di Enìa che detengono almeno il 51% del capitale sociale di Enìa non abbia deliberato la stipula dei patti parasociali. Nell´operazione Enìa si avvale di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario e Credit Suisse quali advisor finanziari e dello studio legale Dewey & Leboeuf quale advisor legale, mentre Iride si avvale di Banca Imi e Bnp Paribas quali advisor finanziari mentre advisor legali sono lo studio legale Bonelli Erede Pappalardo e lo studio Benessia Maccagno. .  
   
   
APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO: “REGIONE UMBRIA NON INFORMATA SU PROROGA CONCESSIONI IDROELETTRICHE DI TERNI”  
 
Perugia, 20 ottobre 2008 – “La Regione Umbria non è stata per nulla informata di proroghe riferite al rinnovo delle concessioni relative alle derivazioni per le centrali idroelettriche di Terni”. Lo afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico della Regione Umbria, Mario Giovannetti. “Verificheremo approfonditamente tale problematica – aggiunge – così importante per l’approvvigionamento energetico dell’area ternana”. “Sarebbe stato auspicabile – conclude l’assessore regionale – che prima delle dichiarazioni a mezzo stampa vi fosse stato un coinvolgimento della Regione Umbria, visto il proficuo lavoro che da tempo le istituzioni umbre stanno portando avanti unitariamente”. .  
   
   
AIUTI PER RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIA SOLARE UN CONTRIBUTO A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL´ARIA E A SVILUPPARE IL TERRITORIO PIACENTINO  
 
 Piacenza, 20 ottobre 2008 - L´amministrazione provinciale di Piacenza ha assegnato ai Comuni i finanziamenti relativi al “Bando provinciale di cofinanziamento per progetti volti al risanamento della qualità dell´aria”. Il bando, rivolto ai Comuni della provincia e scaduto il 1° di Settembre, prevedeva un cofinanziamento della Provincia in conto capitale, nella misura massima del 75%, delle spese per progetti presentati dai Comuni relativi ai settori del risparmio energetico (coibentazioni di edifici comunali, sostituzione di serramenti, sostituzione di impianti termici, ecc. ), della mobilità sostenibile (sostituzione di veicoli a benzina o diesel con veicoli a gpl o a metano e installazione di filtri antiparticolato), e della installazione di impianti solari fotovoltaici e termici su edifici scolastici. La somma a disposizione era di 275. 000 euro, interamente assegnata ai Comuni. Si è riusciti a cofinanziare 7 autovetture a Gpl ai Comuni di Lugagnano, Villanova, Gossolengo, Alseno e Zerba, per un importo complessivo di 56. 000 euro; sono stati cofinanziati 4 interventi di risparmio energetico nei Comuni di Sarmato (sostituzione della caldaia e installazione di valvole termostatiche sui radiatori della Scuola Media), Rottofreno (sostituzione dei serramenti della sede comunale), Corte Brugnatella (sostituzione dei serramenti e delle caldaia a gasolio della sede comunale) e Piacenza (coibentazione del tetto della sede di viale Beverora), per un importo complessivo di 82. 000 euro, e sono stati cofinanziati 3 impianti fotovoltaici nei comuni di Gossolengo (20 Kw di picco sul tetto della scuola elementare), Castelvetro (29 Kw di picco sul tetto della mensa scolastica), e Ponte dell´Olio (25 Kw di picco sul tetto della scuola elementare), per un importo complessivo di 137. 000 euro. “Siamo orgogliosi di questa iniziativa”, dichiara l´Assessore provinciale alla pianificazione Alberto Borghi “, che ci consente, seppure in piccola misura, di migliorare comunque la qualità dell´aria della nostra provincia e la sostenibilità dello sviluppo del territorio, riducendo il consumo di combustibili fossili, le emissioni inquinanti e le emissioni di anidride carbonica: con questo piccolo contributo riusciremo a ridurre l´emissione di Co2 in atmosfera sul nostro territorio comunque di oltre 60 tonnellate l´anno. La Provincia conferma dunque il proprio impegno a sostegno delle azioni previste dal Piano di Risanamento e Tutela della Qualità dell´aria (Pprtqa), specificate nell´accordo approvato dalla Conferenza dei Sindaci, che prevedeva altresì una serie di azioni anche non onerose di competenza dei Comuni. ” .  
   
   
DISSEQUESTRATO L’IMPIANTO ISAB ENERGY DI PRIOLO  
 
Genova, 20 ottobre 2008 – In riferimento all’incidente avvenuto in Isab Energy il 13 ottobre scorso si informa che questa mattina l’Autorità Giudiziaria ha dissequestrato l’impianto di produzione di energia elettrica. Nei prossimi giorni, completate le attività di verifica tecnica, saranno fornite informazioni sulle fasi e modalità di riavvio dell’impianto ed i relativi impatti economici. .  
   
   
SLOVENIA, PROMOZIONE ENERGIA IDROELETTRICA  
 
Lubiana, 20 ottobre 2008 - La conferenza annuale "Hydro 2008", che focalizza i modi per promuovere lo sviluppo dell´energia idroelettrica nel mondo, quest´anno si è tenuta a Lubiana. Dighe, bacini e altre risorse idriche sono importanti per la fornitura di energia pulita, ha detto il Ministro dell´Economia sloveno, Andrej Vizjak, alla cerimonia di apertura della conferenza, e ha aggiunto che c´è un rinnovato impulso nel mondo per lo sviluppo dell´energia idroelettrica, alla luce dei cambiamenti climatici mondiali. L´idrologia è diventata sempre più importante in Slovenia, non solo per l´energia idroelettrica, ma anche per la regolazione delle acque correnti, l´irrigazione e la fornitura di acqua potabile. L´approccio multi-disciplinare verso lo sviluppo e la costruzione di bacini è cruciale in tempi in cui il mondo affronta problemi demografici e molte comunità povere soffrono la fame, ha detto Vizjak. .  
   
   
FEDERLAZIO SU CENTRALE ENEL: ATTI DI GREENPEACE PREPOTENTI E INUTILI  
 
Roma, 20 ottobre 2008 - “In un momento così drammatico per l´economia e l´occupazione, con le famiglie che non arrivano a fine mese, si perde tempo con inutili dimostrazioni e azioni prepotenti che sono fuori dalla logica del tempo”. Questa la dichiarazione di Stefano Cervini, Responsabile territoriale della Federlazio, riguardo l´azione fuorilegge degli attivisti di Greenpeace che si sono introdotti oggi nel cantiere Enel di Civitavecchia. “La conversione a carbone della centrale Enel di Civitavecchia è un progetto partecipato e condiviso dalla Regione Lazio, da tutti i comuni del comprensorio e dalle centinaia di imprese, dai sindacati e dalle migliaia di persone che vi lavorano. Anche il commissario europeo all´energia Andris Piebalgs, che ha visitato l´impianto, lo ha descritto come un progetto all´avanguardia mondiale in quanto a tecnologie e tutela dell´ambiente". .  
   
   
GEOTERMIA: IL CONFRONTO È APPENA INIZIATO A PIANCASTAGNAIO LA PRESENTAZIONE PUBBLICA DELLO STUDIO DELL´UNIVERSITÀ  
 
Piancastagnaio, 20 ottobre 2008 - “Il processo partecipativo sullo studio sulla geotermia e l´acquifero dell´Amiata che abbiamo commissionato all’Università di Siena è appena cominciato e già c’è chi protesta”. L’assessore regionale all’ambiente e all’energia, Anna Rita Bramerini, replica alle affermazioni delle forze politiche di sinistra senesi. “Prima – prosegue l’assessore Bramerini - parlano di “parodia della democrazia partecipata”, poi aggiungono che dovevano essere gli enti locali a definire i criteri della ricerca. Si tratta di un’affermazione che non condivido, visto che l’affidamento dell’incarico prevedeva che l’Università di Siena sottoponesse a verifica i contenuti dello studio e delle affermazioni della società Edra. Altro non c’era da fare, se non dare ai ricercatori la massima libertà di ricerca e indagine e la più ampia libertà. Grave sarebbe stato invece se chiunque avesse voluto mettere paletti al loro studio. Adesso gli scienziati possono liberamente sottoporre a verifiche un lavoro scientifico condotto senza limitazioni di sorta. Quanto alla partecipazione, noi abbiamo scelto di coinvolgere direttamente i cittadini, i tecnici, gli scienziati e di mettere tutti sullo stesso piano, fornendo il massimo delle informazioni possibili, tanto che presto lo studio sarà pubblicato integralmente sul sito della Regione Toscana e chiunque potrà leggerlo”. L’assessore aggiunge che quella di oggi a Piancastagnaio è la prima presentazione pubblica e che ci sarà tutto il tempo per un confronto serio e approfondito con tutti i soggetti interessati. Tre giorni fa lo studio è stato presentato a Firenze agli amministratori locali, poi è stata la volta del tavolo tecnico scientifico (che continuerà a lavorare su questo) e oggi della popolazione amiatina. Altre presentazioni pubbliche seguiranno e saranno possibili confronti e dibattiti a vari livelli. “Quanto al protocollo firmato con gli enti locali – conclude Anna Rita Bramerini – è un passaggio attuativo dell’intesa condivisa da tutte le forze politiche, meno che dai Verdi che si sono astenuti in giunta regionale, e che prevede la ripartizione dei fondi e l’istituzione dell’osservatorio sulla geotermia, ma non ha alcuna implicazione né sullo studio, né sul processo partecipativo in atto, in quanto nulla aggiunge a quanto scritto nel protocollo del dicembre 2007. Quanto alle “grida”, concordo con le forze della sinistra senese: questo è il momento dello studio e dell’approfondimento e non delle urla. Per dirla con Fellini: se tutti facessimo un po’ più di silenzio, forse potremmo capirci meglio. Oggi parlano gli scienziati e noi siamo con i cittadini e con gli amministratori pubblici ad ascoltarli”. .  
   
   
PUGLIA, EOLICO OFF SHORE: DICHIARAZIONE ASSESSORE LOSAPPIO  
 
Bari, 20 ottobre 2008 - “E’ noto che la Puglia ha sollevato al Ministero dell’Ambiente il tema delle competenze di Via sugli impianti eolici off shore che a nostro parere sono e devono restare in capo alle Regioni. “Il Governo Nazionale ha presentato un Ddl approvato in questi giorni dalla Commissione Attività Produttive della Camera e quindi in procinto di essere discusso dal Parlamento che, grazie al solito emendamento governativo presentato negli ultimi minuti, sottrae alla Regioni le competenza di Via su questi impianti e le assegna allo Stato. “Tutto ciò non può essere sottaciuto e porta alle seguenti considerazioni: 1. Aveva ragione la Puglia a sostenere che l’attuale legislazione non affidava al Governo le competenze di Via. Tanto è vero che per ottenerle i Ministri devono ricorrere ad una nuova legge. 2. E’ inspiegabile come e perché le Regioni abbiano esclusiva competenza per gli impianti eolici a terra mentre per quelli a mare devono cedere il passo al Governo Nazionale. 3. In materia energetica il Governo Berlusconi si contraddistingue come campione di accentramento; il federalismo è cestinato e con esso anche il più morigerato diritto dei territori a decidere in casa propria. 4. Non è dato sapere come la pensano in merito il silente Ministro per i rapporti con le Regioni né i parlamentari o i consiglieri regionali pugliesi del centrodestra. 5. Il provvedimento non potrà avere valore retroattivo e pertanto sui progetti già presentati la Puglia rivendica la sua esclusiva competenza. .  
   
   
1,5 MILIONI PER GLI ASILI NIDO PROVINCIALI PIACENTINI  
 
Piacenza, 20 ottobre 2008 - Si arricchisce di 140 posti l´offerta educativa 2008 per i bambini da 0 a 3 anni. Un dato che si va a sommare ai 1508 posti disponibili già nel 2007 e che conferma il trend di crescita fatto registrare negli ultimi anni dall´amministrazione provinciale, che nel corso del suo mandato ha approvato tre Piani Provinciali per l´estensione dell´offerta educativa, consentendo così il finanziamento di 20 strutture (19 nidi o micronidi e 1 servizio sperimentale di educatrice domiciliare). L´ultimo Piano approvato dalla Giunta, dal costo complessivo di 1 milione e 500mila euro, andrà a finanziare otto strutture (Sarmato 8 posti , Villanova 14 posti, Gossolengo 32 posti, Morfasso 6 posti, Castelvetro 7 posti, Gazzola 20 posti, Castell´arquato 21 posti e Vigolzone 32 posti), di cui sei (Castell´arquato, Gazzola, Gossolengo, Morfasso, Vigolzone, Villanova D’arda) totalmente nuove. I nidi d´infanzia, dal 2000 ad oggi, sono dunque più che raddoppiati e il numero dei posti disponibili è passato da 734 a 1508 e con i tre piani approvati l’offerta si è arricchita di una disponibilità complessiva di 294 nuovi posti. “Una crescita che testimonia l´efficacia di un impianto normativo che ha spostato le funzioni di programmazione dalla Regione alle Province – ha sottolineato il Presidente Gianluigi Boiardi -, permettendo così una maggiore vicinanza al territorio, fatto questo che ha consentito di diffondere una maggiore attenzione verso tali servizi, da considerarsi servizi educativi per i bambini e di supporto alla genitorialità e al sistema socio-economico”. I Piani Provinciali sono attuativi degli indirizzi di programmazione approvati dal Consiglio Provinciale, che a breve sarà chiamato ad esprimersi con un atto confermativo degli indirizzi triennali. “Per il secondo anno consecutivo – ha poi rilevato Boiardi -, la Regione ci ha assegnato un contributo straordinario aggiuntivo, a titolo di riequilibrio territoriale e a fronte del trend di crescita. Questo è un evidente motivo di soddisfazione, che riconosce l´efficacia dell´azione programmatoria provinciale. Per questo motivo, ringrazio sentitamente l´assessore regionale Anna Maria Dapporto per la sensibilità dimostrata nei nostri confronti”. L´assessore provinciale alle Politiche Sociali, Paola Gazzolo, ha quindi sottolineato il valore del rapporto pubblico/privato che si è generato nel corso di questi anni. “Questo è l´unico ambito di intervento pubblico, nella legislazione regionale, in cui il privato è a tutti gli effetti (programmazione, gestione e qualificazione) soggetto del sistema – ha ribadito -. Questo è sempre riconosciuto dalla Provincia, in tutti gli snodi del processo di governance”. .  
   
   
BOSCAGLI: DISABILI, VIA BARRIERE ANCHE CASE PRIVATE A LECCO L´ASSESSORE PREANNUNCIA LE NUOVE INIZIATIVE REGONALI  
 
Lecco, 20 ottobre 2008 - "Sono i bisogni delle persone che devono guidare i servizi e non viceversa. A questo principio si è sempre ispirata la politica della Regione lombardia, anche nel settore della disabilità. La persona disabile è infatti, prima di tutto, un cittadino portatore di bisogni differenti che devono trovare risposta non solo nel settore dei servizi sociali, ma anche in tutti gli altri settori dell´amministrazione pubblica: basti pensare al problema delle barriere architettoniche o a quello dell´inserimento lavorativo". Lo ha affermato l´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, intervenendo al convegno, organizzato dall´Automobile Club di Lecco: "Diversamente abili & mobilità. Sulla strada e sulla pista non c´è handicap che tenga", che si è svolto nel capoluogo lariano. Il convegno è stato, per l´assessore, anche l´occasione di ricordare le molte iniziative della Regione in questo settore; dall´esenzione del pagamento del bollo auto per le persone disabili, all´estensione della Carta Regionale di Trasporto alla stragrande maggioranza dei cittadini con disabilità; dai finanziamenti ai Comuni e alle Aler per l´abbattimento delle barriere architettoniche, ai corsi di formazione per sensibilizzare gli operatori del settore. L´assessore Boscagli ha inoltre ricordato che "proprio in questi giorni, stiamo verificando, in accordo con l´assessorato Casa e Opere pubbliche, la possibilità di modificare le norme regionali in materia di abbattimento di barriere architettoniche anche negli edifici privati, per consentire la socializzazione delle persone con handicap fisici, tenuto conto che la mobilità di queste persone deve essere assicurata non solo all´interno delle proprie abitazioni e degli spazi pubblici, ma anche all´interno delle abitazioni dei propri familiari. " L´assessore Boscagli ha infine ricordato "il percorso nuovo, iniziato anni fa, con l´approvazione della legge regionale: "Politiche sociali per la famiglia", che si è dimostrata uno strumento prezioso per la promozione e per il finanziamento di diversi interventi, tra cui anche i contributi ai disabili e alle loro famiglie per l´acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati utili per compensare limitazioni funzionali, facilitare l´autonomia e mettere le persone disabili in grado di esprimere al meglio le proprie potenzialità". .  
   
   
OPPORTUNITÀ IN BRASILE: CONCORSO SALAO DESIGN CASA BRASIL  
 
Pordenone, 20 ottobre 2008 - Promettente la tavola rotonda svoltasi ieri in Camera di Commercio a Pordenone, con protagonisti venti imprenditori e rappresentanti istituzionali, italiani e brasiliani, accolti dal presidente Giovanni Pavan, che ha illustrato le attività che l’ente ha previsto per l’anno 2009 in relazione al Paese, dopo l’esperienza molto positiva della missione dello scorso giugno. La missione ha, a suo tempo, “toccato” due tappe: la prima a San Paolo, la terza maggiore città nel mondo, è la più importante piazza d´affari del Paese e di tutto il Sudamerica, la seconda nello Stato del Rio Grande Do Sul, ove è presente il principale polo di produzione del settore mobile del Brasile. Lo stesso presidente Pavan aveva espresso già allora la sua soddisfazione: “La volontà di consolidare la costituzione di un ambiente favorevole per la creazione di rapporti tra Sistemi economici, facilitando interconnessioni tra imprese e associazioni rappresentative di categoria ci ha spinto a ricambiare le visite ricevute in passato, accompagnando le nostre imprese a vedere con i loro occhi l’effervescente realtà di questo Stato”. Importanti sono le prospettive emerse dalla tavola rotonda, di fronte all’obiettivo primario della Cciaa di Pordenone di continuare a sostenere anche nel 2009, la necessità di presentarsi all’estero, e quindi anche in Brasile, come “sistema territoriale”, non più da singoli ma in gruppo. “Il futuro di crescita per le nostre imprese è sempre più a respiro internazionale – ha detto il presidente - lo confermano anche i dati relativi al Brasile: il 2007 si è chiuso con incrementi nelle esportazioni di mobili a livello regionale con un +7%, con discrete performance sia per quanto riguarda la provincia di Pordenone che quella di Udine”. In occasione dell’incontro è stato anche presentato, suscitando l’interesse di molte aziende presenti, il concorso di design Salao Design Casa Brasil, indetto in occasione della fiera Casa Brasil 2009, aperto a professionisti, studenti e aziende di produzione con l’obiettivo di incentivare la creatività, la capacità imprenditoriale e l’innovazione tecnologica attraverso varie premiazioni. La presentazione dell’idea progettuale innovativa nel settore degli accessori ed apparecchi domestici, illuminazione, arredo e componenti (prodotti già industrializzati o nuovi progetti) dovrà essere inviata a Concentro entro fine ottobre. Per informazioni è a disposizione l’Ufficio internazionalizzazione di Concentro, tel. 0434381250, internazionalizzazione@pn. Camcom. It. .  
   
   
LOMBARDIA: SCOTTI:60 MLN PER 1.000 NUOVI ALLOGGI IN AFFITTO I CANONI DI AFFITTO SARANNO COMPRESI FRA 300 E 500 EURO AL MESE  
 
 Milano, 20 ottobre 2008 - La realizzazione di circa mille nuovi alloggi da dare in locazione a canone sostenibile, vale a dire sociale, moderato e convenzionato, a chi ha un reddito, calcolato con il metodo Isee/erp non superiore a 30. 000 euro e in locazione temporanea a studenti con reddito Isee/erp fino a 40. 000 euro. E´ questo l´obiettivo del nuovo Programma di Riqualificazione Urbana (Pru) varato da Regione Lombardia e cofinanziato dal Ministero delle Infrastrutture. A disposizione dei Comuni lombardi interessati alla riqualificazione del proprio territorio mediante costruzione ex novo o riqualificazione del patrimonio ci sono circa 53 milioni di euro. I Comuni stessi poi sono chiamati a compartecipare con una cifra almeno del 14% del totale. Rientrano negli interventi ammessi al finanziamento anche quelli volti a migliorare le infrastrutture degli stessi quartieri. "Un progetto - spiega l´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti - che unisce all´ambizione di offrire un alloggio confortevole alle categorie più deboli la concretezza di un finanziamento cospicuo". Nello specifico, il Piano prevede che i Comuni, singolarmente o associati fra loro qualora l´ambio d´intervento sia sovracomunale, presentino alla Regione, entro il 30 marzo 2009, i progetti degli interventi che dovranno obbligatoriamente concludersi entro 3 anni dall´inizio dei lavori. Il costo complessivo di ciascun intervento non potrà essere inferiore a: 1. 500. 000 di euro per i Comuni fino a 15. 000 abitanti - 5. 000. 000 di euro per i Comuni con popolazione superiore a 15. 000 abitanti. Il finanziamento massimo erogabile per ciascuna proposta è di 10. 000. 000 di euro. Va anche ricordato che il 20% della cifra a disposizione è riservata alle proposte presentate dai Comuni con popolazione fino a 15. 000 abitanti. "A differenza di tanti che sbandierano cifre e numeri impossibili - conclude Scotti - Regione Lombardia attua un provvedimento che parte da risorse già stanziate e che quindi garantisce il risultato". Il Canone Sostenibile/scheda Rientrano nella dicitura "canone sostenibile" quello sociale, quello moderato e quello convenzionato. Canone Sociale: può presentare domanda chi ha un reddito (calcolato tramite l´indicatore Isee/erp) non superiore a 14. 000 euro e chi ha un reddito netto del nucleo familiare, calcolato sempre tramite lo stesso indicatore, non superiore a 17. 000 euro. Canone Moderato: la situazione economica di chi presenta la domanda, parametrata sempre sull´indicatore Isee/erp, deve essere compresa tra 14. 000 e 23. 000 euro. Canone Covenzionato: chi presenta domanda deve presentare reddito Isee/erp compreso fra 23. 000 e 30. 000 euro. Calcolo Del Canone Per quanto riguarda il canone sociale, l´affitto mensile parte da un minimo di 20 euro e cresce in relazione alla situazione economica. Per quanto riguarda, invece, quello moderato e convenzionato, il costo dell´affitto mensile è stabilito secondo il piano finanziario dell´intervento e si stima che a Milano potrà essere di circa 400/600 euro per un alloggio per 4 persone e di circa 300/500 euro nelle altre città. .  
   
   
SLOVACCHIA, DUE PROGETTI PER PARCHI INDUSTRIALI  
 
Bratislava, 20 ottobre 2008 - Lo sviluppatore immobiliare Bsi Investment ha programmato la costruzione di un nuovo parco industriale nel distretto di Trencin in Slovacchia, stando i documenti di valutazione di impatto ambientale del progetto, citati da "Infomest". L´avvio dei lavori di costruzione è programmato per il 2009 mentre la struttura principale dovrebbe essere completata già entro la fine del 2008. Il parco si estenderà su un´area di 54 mila mq e fornirà principalmente servizi logistici, oltre a 1. 500 mq di spazi per uffici. I costi di investimento per la costruzione sono stati stimati in 220 milioni di Skk (pari a 7,3 milioni di euro). In un progetto separato, la municipalità di Topolcany ha programmato un investimento da 87 milioni di Skk (2,3 milioni di Eur) in un parco industriale per la produzione ingegneristica ed elettrotecnica. La costruzione dovrà essere completata nel 2009 e i colloqui con molti investitori sono già in corso. Il parco occuperà un´area di 23 ettari e darà lavoro a 550 persone. .  
   
   
EDILIZIA IN SICILIA, DI MAURO: "ALLE COOPERATIVE PROROGA PER ACCESSO BENEFICI CREDITIZI"  
 
 Palermo, 20 ottobre 2008 - “Il disegno di legge, approvato in giunta, sulle agevolazioni creditizie in favore delle cooperative edilizie che hanno avuto promesse di finanziamento nei piani di utilizzazione relativi agli anni 1981-83, 1984-1989 e 1991, consentirà un´ultima possibilità di realizzare le iniziative messe in campo a tutte le cooperative ammesse, purché siano ad oggi in regola con la revisione ordinaria e in grado di avviare l’attività entro il primo semestre del 2009”. Lo ha detto l’assessore alla Cooperazione e Pesca, Roberto Di Mauro, che ha presentato il disegno di legge in giunta. “Qualora i progetti non venissero eseguiti – ha aggiunto Di Mauro – il provvedimento prevede la decadenza dei benefici concessi e, secondo la normativa vigente, le somme transiteranno nel bando 2005 e le risorse residue saranno utilizzate per un nuovo bando”. Alle cooperative viene anche concessa la proroga al 30 giugno 2009 per avviare il programma costruttivo, programma che corrisponde al rilascio del decreto di finanziamento del conto interesse da parte dell’assessorato. .  
   
   
CALANO GLI ORDINI DI MACCHINE UTENSILI NEL TERZO TRIMESTRE 2008 UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE CHIEDE CON URGENZA PROVVEDIMENTI A SOSTEGNO DELLA DOMANDA DEL MERCATO INTERNO  
 
 Cinisello Balsamo, 20 ottobre 2008 - Giancarlo Losma, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre: “la ricetta più semplice e adeguata per rilanciare la domanda di beni a elevato contenuto tecnologico è la stesura di un disegno di legge che preveda: la liberalizzazione degli ammortamenti di beni a elevata tecnologia acquistati nei sei mesi successivi all’emanazione del provvedimento e consegnati entro ventiquattro mesi dalla medesima data”. Nel terzo trimestre 2008, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha segnato un calo del 17,4% rispetto allo stesso periodo del 2007. In ragione di ciò, il valore assoluto dell’indice si assesta a 56,6, valore in linea con quelli relativi ai terzi trimestri degli anni precedenti, se si esclude quello relativo al 2007 considerato anno record. Va però sottolineato che, considerando i primi nove mesi dell’anno il risultato della raccolta ordini (-4%) è sostanzialmente in linea con il risultato messo a segno nello stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato determinato principalmente dal sensibile calo della raccolta ordini sul mercato interno (-27,4%) per un valore assoluto dell’indice pari a 24,7. Sul fronte estero, la raccolta ordini segna un lieve rallentamento (-8,3%) che non preoccupa particolarmente i costruttori italiani, poiché si confronta con un valore, quello relativo al terzo trimestre 2007, mai registrato in precedenza. A conferma di ciò il valore assoluto dell’indice che è risultato pari a 98,6, valore inferiore soltanto a quello relativo allo stesso periodo dell’anno precedente. Con riferimento all’attività di export, nei primi sei mesi del 2008 (dato consolidato), le vendite di made in Italy fuori dai confini nazionali sono cresciute del 13,3% rispetto al periodo gennaio-giugno 2007. In particolare sono cresciute le consegne in Germania (+14,9%), Cina (+10,2%), Stati Uniti (+9,1%), Francia (+6,5%), Russia (+45%). In controtendenza le vendite in Spagna (-16,6%). Deciso l’incremento registrato dalle vendite in Brasile (+152,2%) e Austria (+138,1%). “Alla luce di questi dati - ha commentato Giancarlo Losma, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione - l’andamento degli ordinativi raccolti sui mercati stranieri, seppur in lieve rallentamento, non desta particolari timori. I valori sono, infatti, ancora particolarmente elevati grazie alla domanda espressa da mercati e settori estremamente diversificati. Oltre alle tradizionali aree di sbocco del made in Italy di settore, sappiamo infatti che i Bric continueranno nel loro processo di espansione e sviluppo tecnologico e quindi nell’acquisizione di macchinari caratterizzati da alto contenuto di innovazione come quelli realizzati dai costruttori italiani. Certamente non giova al nostro export il mancato ri-finanziamento della legge Ossola 227/77 ”. “Allo stesso modo - rileva Giancarlo Losma - ingenti investimenti in beni strumentali sono previsti da quei settori che stanno attraversando un momento particolarmente favorevole, dall’aerospace all’energia, in particolare all’eolico, alla produzione industriale ecocompatibile, che ragionevolmente potranno compensare eventuali cali di domanda espressi da settori utilizzatori più tradizionali, quali automotive e meccanica generale”. Completamente differente appare invece la fotografia del mercato interno dove il calo, e l’eventuale blocco degli investimenti in sistemi di produzione, rischia di condurre il paese verso una situazione di arretratezza dei sistemi produttivi con negative ricadute sull’intero sistema economico nazionale. “Confortati dal grande successo raccolto dalla recente 26. Bi-mu, mostra biennale della macchina utensile che si è chiusa lo scorso 7 ottobre a Milano, e che ha registrato oltre 96. 000 visitatori, e sentiti i suggerimenti degli imprenditori presenti alla manifestazione, l’associazione ritiene necessario e improcrastinabile l’introduzione di un provvedimento concreto a sostegno del consumo di beni strumentali nel nostro paese”. “Oggi - secondo il presidente di Ucimu-sitemi Per Produrre - la ricetta più semplice e adeguata per rilanciare la domanda di beni a elevato contenuto tecnologico è la stesura di un disegno di legge che preveda: la liberalizzazione degli ammortamenti di beni a elevata tecnologia (ai sensi dell’articolo 5 della legge n. 317/91) acquistati nei sei mesi successivi all’emanazione del provvedimento e consegnati entro ventiquattro mesi dalla medesima data. Con questo provvedimento, i costi per l’erario si azzererebbero in un periodo sufficientemente breve, anzi - prosegue Giancarlo Losma - l’incremento di Ires, dovuto all’anticipazione degli ordini e quindi delle consegne, dovrebbe essere superiore alla diminuzione delle entrate fiscali derivante dalla liberalizzazione degli ammortamenti. ” Alfredo Mariotti, direttore generale Ucimu-sistemi Per Produrre ha dichiarato: “l’intervento dei governi dei paesi coinvolti nella crisi finanziaria degli ultimi mesi è, a mio avviso, espressione di responsabilità degli stati a sostegno della libera attività dei mercati. Ciò di cui il sistema economico mondiale ha bisogno è di un approccio che conferisca nuovamente il ruolo e le competenze agli attori coinvolti. I mercati non possono autonomamente determinare le proprie regole di comportamento. La vera sussidiarietà è l’intervento del pubblico quando intuisce che le problematiche che si potrebbero creare andrebbero a determinare sconquassi sociali. Una società liberale non è anarchica, al contrario è una società che si muove all’interno di regole determinate dai governi al fine di tutelare tutti gli attori coinvolti, indipendentemente dalla dimensione e dal peso che essi ricoprono all’interno del sistema”. “Proprio su questi presupposti, Ucimu-sistemi Per Produrre ritiene debba esserci una costante azione delle autorità del paese preposte affinché alle Pmi, con particolare riguardo a quelle del bene strumentale, vengano messi a disposizioni finanziamenti necessari a proseguire la propria attività sul mercato globale. ” .