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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Ottobre 2009
PROGETTO EUROPEO PER SUPERARE GLI INTOPPI BUROCRATICI NEL SETTORE DELL´ENERGIA SOLARE  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2009 - Gli europei, soprattutto dell´Europa meridionale, preferiscono sempre di più usare l´energia solare anziché quella più tradizionale ottenuta dal petrolio o dal gas. La conversione della luce solare in energia elettrica è conveniente in termini di costi e aiuta a conservare l´ambiente. Anche se il sistema sembra sicuro, gli esperti ritengono che comunques ci siano problemi legati all´installazione dei sisemi a energia solare avanzati. Un team di ricercatori ha avviato un´inchiesta per fornire chiarimenti sulla fonte di questo grattacapo, ovvero, le procedure burocratiche Il fotovoltaico (Pv) - il settore tecnologico e di ricerca che vonverte l´energia solare direttamente in energia elettrica - sta attirando sempre di più l´interesse sia in Europa che al suo esterno, grazie alle sue caratteristiche vantaggiose in quanto energia rinnovabile. Ma nonostante si tratti di una tecnologia vitale per la produzione di energia, le procedure burocratiche ne ostacolano l´uso. Il progetto Pv Legal sta analizzando le limitazioni nell´installazione e nel collegamento dei sistemi di energia solare Pv. In particolare, i partner del progetto stanno esaminando le ragioni per cui l´installazione dei sistemi Pv negli Stati membri dell´Ue può richiedere da alcune settimane fino ad alcuni anni. I ricercatori della Repubblica ceca, Italia, Spagna, Polonia e altri paesi, sono guidati dalla Renewable Energy Association (Rea), che ha sede nel Regno Unito. Alla fine del progetto il team spera di riuscire a fornire le risposte su come superare le barriere normative del mercato per i sistemi Pv, e di ridurre i tempi necessari per connettere un sistema Pv alla rete energetica. La fase iniziale del progetto si concentra sulla creazione di una banca dati esausativa che permetterà agli investitori nei sistemi Pv di valutare gli ostacoli burocratici che si trovano ad affrontare. Le parti interessate, i responsabili delle politiche e i gestori delle reti potranno usare la banca dati per condurre un´analisi sistematica delle esperienze pratiche relative alla burocrazia e alle connessioni alla rete, due aspetti che ostacolano l´impegno degli investitori. Gli esperti ritengono che abbattere queste barriere darà un forte slancio sia all´Ue che all´industria. I dati più recenti indicano che i sistemi solari possono fornire entro il 2020 fino al 12% del fabbisogno totale di energia in Europa. Ma si riscontra che soltanto l´1% (1,5 milioni) di abitazioni viene rifornito di questo tipo di energia elettrica. "Rea è lieto di essere a capo di questo lavoro importante sulle barriere affrontate dal fotovoltaico nel Regno Unito", ha spiegato Stuart Pocock, capo dell´Onsite Renewables della Rea. "Con le tariffe che entreranno in vigore a partire dall´anno prossimo, questo progetto fornirà un´analisi dettagliata di tutto ciò che ostacola il funzionamento ottimale degli impianti. Il progetto fornirà vantaggi effettivi per il miglioramento del quadro normativo e amministrativo, e per l´ottimizzazione della diffusione del fotovoltaico. " Il consorzio Pv Legal è costituito da 13 gruppi industriali Pv nazionali , l´Associazione europea dell´industria fotovoltaica (Epia), che coordina la Piattaforma europea per la tecnologia fotovoltaica, e i consiglieri di gestione. Coordinatore del progetto è l´Associazione tedesca dell´industria solare (Bsw-solar), e altri membri sono l´Associazione nazionale italiana dell´industria fotovoltaica (Assosolare), l´Associazione ellenica delle aziende fotovoltaiche (Helapco), l´Associazione slovena dell´industria fotovoltaica (Zsfi), l´Agenzia ceca per l´energia rinnovabile, l´olandese Holland Solar e la Società polacca per il fotovoltaico. Per maggiori informazioni, visitare: Epia: http://www. Epia. Org/ Rea: http://www. R-e-a. Net/ .  
   
   
MAGGIORE TENACIA DELL´UE PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO: PIÙ INVESTIMENTI NELL´ENERGIA  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2009 - Le crescenti preoccupazioni sui cambiamenti climatici, l´approvvigionamento energetico e la competitività attanagliano i cittadini europei. La Commissione europea è determinata ad affrontare questi problemi, che assumono dimensioni sempre maggiori, e ha esortato autorità pubbliche, imprese e ricercatori a unire le proprie forze per sviluppare le tecnologie necessarie per rispondervi in maniera adeguata. La data prefissata è il 2020. La Commissione, nella proposta presentata lo scorso 7 ottobre dal titolo "Investire nello sviluppo di tecnologie a basse emissioni di carbonio" propone di catturare e stoccare le emissioni degli impianti a carbone, per ridurre le emissioni di gas a effetto serra (cattura e sequestro del carbonio, Ccs). Nella stessa, la Commissione stima che per i prossimi dieci anni si renderà necessario un investimento supplementare di 50 miliardi di euro nella ricerca sulle tecnologie energetiche. Ciò significa che l´Ue dovrà mettere a disposizione altri 5 miliardi di euro da aggiungere ai 3 miliardi già stanziati annualmente. "Se l´Europa vuole rendere più economico il cammino verso Copenaghen e oltre, è urgente aumentare gli investimenti nella ricerca sulle tecnologie pulite", ha evidenziato Janez Poto?nik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca. La Commissione ritiene che il piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (Set), che è il pilastro della politica comunitaria sull´energia e il clima, dovrebbe garantire l´attuazione di un´economia a basse emissioni di carbonio. La chiave risiede in una collaborazione solida e coerente tra attori pubblici e privati, ha commentato il commissario. "L´aumento degli investimenti intelligenti nella ricerca rappresenta oggi un´opportunità per sviluppare nuove fonti di crescita, per rendere la nostra economia più rispettosa dell´ambiente e per assicurare la competitività dell´Unione europea dopo la crisi". Insieme alla comunità dei ricercatori e alle imprese, la Commissione ha stabilito delle "tabelle di marcia" tecnologiche che individuano le tecnologie a bassa emissione di carbonio con un forte potenziale a livello comunitario in sei settori: energia eolica, solare, reti elettriche, bioenergie, cattura e stoccaggio del carbonio e fissione nucleare sostenibile. La selezione è stata effettuata sulla base di un processo di consultazione che ha coinvolto anche il Sistema informativo sulle tecnologie energetiche strategiche (Setis), che offre i risultati aggiornati della ricerca sullo stato attuale della stessa, sulle previsioni di ricerca e sugli investimenti a favore delle tecnologie a basse emissioni di carbonio nell´ambito della ricerca e sviluppo (R&s). Setis analizza e controlla le tecnologie che consentono all´Europa di raggiungere gli obiettivi prefissati per quanto concerne energia e cambiamento climatico. "Setis è stato ideato come una soluzione unica, pratica e accessibile, per ottenere informazioni aggiornate e di comprovata validità sulle tecnologie a basse emissioni di carbonio", ha affermato il commissario Potocnik. "L´obiettivo di questo sistema è diffondere quanto più possibile dati validi e metodologie trasparenti a sostegno del piano comunitario per la ricerca sulle tecnologie energetiche, il piano Set". Il piano prevede che la parte più consistente degli investimenti, 16 miliardi di euro, siano allocati al solare e che 13 miliardi siano destinati alla cattura e allo stoccaggio delle emissioni di gas a effetto serra. Infine, la Commissione desidera che le tecnologie vengano messe a disposizione per gli impianti che entreranno in funzione dopo il 2020. "Le rivoluzioni industriali del passato hanno dimostrato che l´impiego di tecnologie migliori può trasformare in meglio la vita dei cittadini", ha detto Andres Piebalgs, commissario per l´Energia. "Oggi abbiamo l´eccezionale opportunità di cambiare un modello energetico basato su combustibili fossili inquinanti - in fase di esaurimento e rischiosi - per passare a un modello pulito, sostenibile e rinnovabile. Tutto dipende dallo scegliere le giuste tecnologie". La Commissione ritiene che la transizione a un´economia a basse emissioni di carbonio sia proprio la direzione in cui l´Ue è chiamata a muoversi, poiché il punto cruciale del problema sono i combustibili fossili. L´approvvigionamento energetico dell´Ue dipende per l´80% dai combustibili fossili, combustibili in larga misura importati dall´estero, disponibili in quantità sempre minori e a prezzi sempre più alti. Il passaggio porterà con sé crescita economica e nuovi posti di lavoro. Incentivando e sostenendo un´economia a basse emissioni di carbonio l´Europa potrà ridurre drasticamente il conto energetico per l´estero e guadagnare una posizione primaria nel settore delle tecnologie pulite ed efficienti. Per maggiori informazioni, visitare: Setis: http://setis. Ec. Europa. Eu/ Eu Energy: http://ec. Europa. Eu/energy/index_en. Htm .  
   
   
ACCORDO OPDE: NEL 2010 PIEMONTE LEADER NEL FOTOVOLTAICO  
 
Torino, 12 ottobre 2009 - Nonostante sia mancata la “stella” della giornata, Michail Gorbachev, atteso alla sessione del World Political Forum, rientrato in Russia per un problema dell’ultim’ora, la seconda giornata di Uniamo le Energie ha registrato ancora un notevole successo di pubblico, quasi equamente diviso tra giovani di tutte le età, professionisti dei settori interessati alla produzione di energie rinnovabili e del risparmio energetico, pubblico generico attirato dagli stand, dai dibattiti e dalle installazioni di Torino Esposizioni. Da ricordare, nell’ambito del denso programma di domani, l’appuntamento sotto i riflettori con la giornalista Ilaria d’Amico. Dialogherà con Mercedes Bresso per sapere quale sia il pianeta ideale per la Presidente del Piemonte (ore 12. 30 - Sala Montreal). Nei giardini del Valentino alle 14 aprirà (con inaugurazione alle 17) Flor ’09, tre giorni di piante, giardini, ambiente. Ecco gli highlights della seconda giornata: Bresso e Gil Rios firmano per l’accordo sul fotovoltaico ispano-piemontese E’ stato siglato oggi l’accordo tra la Regione Piemonte, rappresentata dalla Presidente Mercedes Bresso, e la società multinazionale spagnola Opde con l’amministratore Adalberto Gil Rios, per la realizzazione di 17 centrali fotovoltaiche per una potenza complessiva installata di circa 75 Mwp. Alla presentazione dell’accordo era presente l’assessore regionale all’Energia, Andrea Bairati, che si è particolarmente impegnato per la buona conclusione dell’importante accordo. In una prima fase - entro il dicembre 2010 - Opde, che dovrà ora seguire i necessari iter autorizzativi, si è dichiarata in grado di realizzare impianti per una potenza installata massima di 31 Mwp nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, successivamente sarà presa in esame la costruzione dei restanti impianti su altre aree del territorio. Con la firma del protocollo, l’Amministrazione si impegna, nell’ambito delle sue funzioni di coordinamento, a promuovere accordi con le Province in cui saranno realizzati gli impianti. Da parte sua la società Opde si impegna a presentare alle Amministrazioni provinciali progetti che non insistono su aree naturali protette e su terreni soggetti a vincoli paesaggistici o archeologici. Soddisfatta la Presidente Bresso: “Il fotovoltaico è una delle componenti della “guerra” che abbiamo dichiarato al petrolio. Il settore delle energie rinnovabili è quello che nei prossimi anni produrrà i maggiori benefici per l’economia. Lo sviluppo è rapidissimo e abbiamo la necessità, essendo una regione industriale, non solo di produrre energia elettrica, ma anche componenti per le aziende. La Navarra è interressata a creare joint-ventures nel settore della ricerca e questo è per noi un fatto assai positivo”. Per l’assessore Bairati: “Il progetto avrà delle ricadute immediate, sia dal punto di vista economico che occupazionale: nei primi due anni è possibile valutare in 120 milioni di euro i benefici finanziari. I nuovi occupati saranno 375, 125 assunti direttamente dagli spagnoli”. Il Piemonte è al quarto posto in Italia per potenza di impianti fotovoltaici, un risultato raggiunto in pochi anni partendo da zero. Con questo accordo si gettano le basi per un ulteriore incremento, con significative ricadute dal punto di vista economico ed occupazionale. Entro la fine dell’anno il Piemonte diventerà la prima regione d’Italia per potenza installata (30Mwp) per centrali solari. World Political Forum: per Bresso rinnovabili rimedio al pericolo ambiente e patrimonio delle generazioni future Energia per un futuro sostenibile. Questa la riflessione di partenza del World Political Forum, i cui lavori sono stati aperti oggi pomeriggio dalla Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso. “Il tema delle iniziative del World Political Forum riveste un’importanza planetaria, ma siamo consapevoli che se alle divulgazione delle conoscenze e degli strumenti offerti dalla tecnologia non si affianca la convinzione dei governi e dei cittadini, la battaglia non può essere vinta. La scelta di collocare questa sessione del World Political Forum dentro “Uniamo le energie” rappresenta una delle modalità attraverso le quali si applica il principio di pensare globalmente per agire localmente. Nell’augurare a tutti un buon lavoro, ricordo che questa manifestazione rappresenta per la Regione Piemonte un modo per rendere percepibili i primi risultati dei massicci investimenti che abbiamo già assegnato negli ultimi dodici mesi. L’auspicio è che quello che emergerà oggi dal World Political Forum possa dare ancora più forza alla nostra attività politica e amministrativa”. Intesa Regione-seat Pagine Gialle: la Guida Pratica del Cittadino dal 2010 nelle case dei piemontesi È stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa la collaborazione di Seat Pagine Gialle, partner da anni della Pubblica Amministrazione, con la Regione Piemonte per la realizzazione di 1. 700. 000 copie della “Guida Pratica del cittadino” nata a supporto del progetto, che a partire da gennaio 2010 saranno distribuite a tutte le famiglie piemontesi in allegato all’elenco telefonico Paginebianche. Pensata per spiegare ai cittadini come essere eco-compatibili nella vita di tutti i giorni e collaborare al raggiungimento degli obiettivi alla base di “Uniamo le Energie”, la Guida si articola in due sezioni: la prima, contiene tutte le informazioni per capire come è possibile ottimizzare l’uso e la produzione di energia a vari livelli. La seconda parte della Guida, personalizzata per provincia, contiene una sorta di “Paginegialle dell’energia”, ovvero i riferimenti di tutte le aziende piemontesi specializzate nel settore energetico, catalogate per categoria e garantite dalle associazioni di categoria di artigiani, professionisti, piccole e medie imprese, Unione Industriale e Camere di Commercio. È stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa la collaborazione di Seat Pagine Gialle, partner da anni della Pubblica Amministrazione, con la Regione Piemonte per la realizzazione di 1. 700. 000 copie della “Guida Pratica del cittadino” nata a supporto del progetto, che a partire da gennaio 2010 saranno distribuite a tutte le famiglie piemontesi in allegato all’elenco telefonico Paginebianche. Pensata per spiegare ai cittadini come essere eco-compatibili nella vita di tutti i giorni e collaborare al raggiungimento degli obiettivi alla base di “Uniamo le Energie”, la Guida si articola in due sezioni: la prima, contiene tutte le informazioni per capire come è possibile ottimizzare l’uso e la produzione di energia a vari livelli. La seconda parte della Guida, personalizzata per provincia, contiene una sorta di “Paginegialle dell’energia”, ovvero i riferimenti di tutte le aziende piemontesi specializzate nel settore energetico, catalogate per categoria e garantite dalle associazioni di categoria di artigiani, professionisti, piccole e medie imprese, Unione Industriale e Camere di Commercio. Congresso Bioedilizia Italia, de Ruggiero: il buon rendimento energetico degli edifici è la nostra priorità L’assessore all’Ambiente e al Risparmio energetico della Regione Piemonte, Nicola de Ruggiero, nell’aprire la sessione speciale internazionale del congresso, dedicata allo scenario europeo sulla certificazione della sostenibilità delle costruzioni ha dichiarato: “Grazie al protocollo Itaca tra le Regioni e le Province autonome italiane e alla nostra legge 13/09 sulla certificazione energetica, abbiamo potuto fare una proposta alternativa al piano casa del Governo perché abbiamo posto al primo posto delle nostre priorità il miglior rendimento energetico degli edifici. La nostra è una sfida per l´efficienza e il risparmio energetico, un obiettivo strategico della Giunta regionale del Piemonte. In buona sostanza: benefici all´ambiente e alla salute dei cittadini e un contribuire a rilanciare l´economia creando posti di lavoro”. . .  
   
   
RIGASSIFICATORE BRINDISI: RIUNIONE VIA A ROMA CON INTRONA, PROVINCIA E COMUNE BR  
 
Bari, 12 ottobre 2009 - Si è tenuta l’ 8 ottobre a Roma presso il ministero dell’Ambiente la riunione per la valutazione delle integrazioni al procedimento Via per il progetto di rigassificatore a Brindisi, presentato dalla British Lng. La Regione Puglia, la Provincia di Brindisi e il Comune di Brindisi, rappresentati dall’assessore all’Ecologia Onofrio Introna, dal capo di Gabinetto del Presidente e dal Sindaco Domenico Mennitti, avendo preso atto della natura puramente tecnica della riunione, nel ribadire unitariamente la posizione di contrarietà già formalmente esposta, hanno lasciato i lavori, impegnando le rispettive delegazioni tecniche predenti a seguire l’evoluzione dei lavori. .  
   
   
GEOTERMIA: ECCO I NUOVI CRITERI PER LE EMISSIONI CONTROLLI A 360° E AUTORIZZAZIONI SUBORDINATE ALLA QUALITÀ DELL’ARIA  
 
Firenze, 12 ottobre 2009 - Negli ultimi due anni sull’Amiata si è registrato un solo sforamento dei limiti di legge dell’acido solfidrico, mentre i valori dei vapori di mercurio si sono mantenuti sempre nella norma. Se si considerano gli ultimi dodici anni, i giorni di superamento sono stati sette, cinque nell’area geotermica tradizionale (quella con al centro Pomarance) e due sull’Amiata. E’ un quadro complessivamente tranquillizzante quello che emerge dal rapporto finale di Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, relativo al biennio 2007-2008, che ha considerato le emissioni di 5 centrali geotermiche e i dati di 6 postazioni territoriali, effettuando 657 rilevazioni, con una media di quasi una misura o un campione al giorno. Dal 2002 l’Agenzia ha tenuto sotto controllo il 77,4% delle 31 centrali attualmente in esercizio, con o ltre 2. 200 campioni, più di 10. 600 determinazioni e 503 misure. Verifiche straordinarie sono state effettuate anche per ciò che riguarda alluminio, antimonio, cadmio, cromo, ferro, piombo e altre sostanze, che sono risultate tutte nella norma e in molti casi a livelli neppure rilevabili dagli strumenti. L’inquinamento olfattivo (l’odore di uova marce) permane, ma la qualità dell’aria è migliorata in seguito all’installazione degli Amis (i sistemi abbattitori di mercurio e idrogeno solforato). Insieme alle analisi di Arpat oggi nella sede della Regione sono stati presentati anche i criteri direttivi per il contenimento delle emissioni in atmosfera. «Con questi criteri per la prima volta – afferma l’assessore regionale all’energia e all’ambiente Anna Rita Bramerini – si è compiuta una ricognizione a 360° sui valori per i quali è previsto un lim ite di legge, ma anche su quelli, come l’ammoniaca e l’acido borico, per i quali non c’è ancora quella limitazione normativa che noi continuiamo a richiedere al Governo e al Parlamento. Abbiamo stilato i criteri e subordineremo al rispetto di queste regole ogni altra eventuale autorizzazione allo sfruttamento geotermico. Invieremo il documento agli enti locali, alle parti sociali e alle associazioni, per raccogliere le loro indicazioni e poi lo approveremo in Giunta regionale». L’evoluzione delle emissioni dal 2000 al 2007 mostra una diminuzione del 38,3% (da 26. 239 a 16. 181 tonnellate annue) dell’acido solfidrico e del 51,4% (da 3. 076 a 1. 494 tonnellate annue) del mercurio. «Le norme che abbiamo presentato oggi, sono finalizzate alla tutela della salute – ha aggiunto l’assessore – perché anche se i dati ci confortano, vogliamo puntare ad un loro ulteriore miglioramento. Abbiamo fatto in modo che en tro cinque anni siano progressivamente installati gli abbattitori Amis su tutte le centrali esistenti, visto che sono capaci di ridurre dell’85% l’acido solfidrico e fino al 60% il mercurio. Chiederemo infine al gestore Enel di sperimentare prima, e applicare poi, le migliori tecnologie disponibili per ridurre anche gli inquinanti non normati come l’acido borico e l’arsenico». Con l’installazione degli Amis su tutte le centrali, si stima che rispetto ad oggi nel 2013 le emissioni di acido solfidrico si ridurrebbero di un ulteriore 46% e quelle di mercurio del 53,7%. .  
   
   
ENEL AVVIA PRODUZIONE ENERGIA EOLICA IN BULGARIA  
 
Sofia, 12 ottobre 2009 - La compagnia energetica italiana Enel ha annunciato che avvierà le operazioni di produzione elettrica dal proprio primo impianto eolico in Bulgaria. L´unità produttiva è dislocata nella municipalità di Kavarna, a Kamen Bryag, ed è stata costruita da Enel Green Power, che ne curerà la gestione, secondo quanto riporta la Sofia News Agency. L´impianto ha una capacità di oltre 56 milioni di Kwh di energia. .  
   
   
LAVORI PUBBLICI. APPROVATI FINANZIAMENTI PER OLTRE 7 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI CONSERVATIVI CENTRI STORICI COMUNI MINORI DEL VENETO  
 
 Venezia, 12 ottobre 2009 - E’ di 7 milioni 34 mila euro il finanziamento complessivo che la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Giorgetti, ha approvato e che consentirà di realizzare 283 interventi di recupero del patrimonio edilizio pubblico e privato di pregio esistente nei moltissimi centri storici dei “Comuni minori” del Veneto, ovvero quelli con meno di 3. 500 abitanti. Il provvedimento, previsto da una specifica normativa regionale, dà attuazione al primo programma di riparto per l’anno 2009, sulla base di una graduatoria delle domande presentate alla Regione sia dai Comuni, sia da soggetti privati. “Con questo finanziamento – sottolinea Giorgetti – confermiamo l’attuazione, da parte della Giunta regionale, di una precisa strategia da tempo avviata, che ha come obbiettivo la riqualificazione di un patrimonio unico nel suo genere, composto di edifici di pregio, di strutture con valenza storico-artistica, o comunque collocate in contesti di rilevante pregio ambientale. Sono le perle del cosiddetto Veneto minore – aggiunge Giorgetti – che la Regione vuole riportare allo splendore di un tempo, sia per ovvi motivi di riqualificazione urbana, sia per mettere a disposizione dei turisti e degli amanti del bello un’occasione per riscoprire angoli sconosciuti o dimenticati”. A questo proposito, Giorgetti pone l’attenzione, in particolare, su alcuni interventi che riguarderanno strutture legate all’attività di culto. “L’architettura legata al culto – precisa - riveste un ruolo di grande rilievo nella storia e nelle tradizioni del nostro Veneto e per questo considero molto positivo che sia stato possibile finanziare alcuni di questi interventi”. Si tratta, in particolare, di 5 parrocchie in provincia di Padova, 2 in provincia di Verona, 2 a Rovigo, 2 a Vicenza e 1 a Treviso. Nel dettaglio, in provincia di Padova si tratta del restauro conservativo della chiesa arcipretale di S. Fidenzio a Megliadino San Fidenzio (€ 61. 640,75); parrocchia di Santa Maria Assunta a Ponso, restauro conservativo delle facciate e della copertura di una sala polivalente del centro parrocchiale “Madre del Redentore – Don Angelo Rizzo” (€ 12. 283,04); parrocchia di San Lorenzo a Saletto, restauro conservativo della chiesa parrocchiale (€ 103. 352,33); parrocchia dei santi Andrea e Colomba a Villa Estense, restauro conservativo e adeguamento funzionale del complesso di villa Peruffo per il ricavo del nuovo centro parrocchiale (€ 96. 127,54); parrocchia di San Prosdocimo a Castelbaldo, manutenzione straordinaria della recinzione della casa canonica e la copertura dell’ex scuola materna (€ 21. 266,89). In provincia di Verona, parrocchia Madonna del Carmine a Roverchiara, restauro del campanile (€ 47. 875,14); parrocchia di san Rocco a Roverè Veronese, restauro per il rifacimento di intonaci e tinteggiatura esterna della chiesa (€ 25. 101,94). In provincia di Rovigo, parrocchia di Santa Maria Assunta a Villanova Marchesana, recupero e restauro delle facciate esterne e delle strutture della chiesa (€ 21. 513,65); Parrocchia di San Antonio Martire a Ficarolo, restauro e recupero dei rustici annessi alla casa canonica (€ 19. 851,11). In provincia di Vicenza, a Lusiana parrocchia di San Giacomo Apostolo, straordinaria manutenzione per sistemazione prospetti ex asilo di Campana (€ 18. 873,62) e parrocchia di Santa Caterina, manutenzione straordinaria (€ 7. 680,84). Infine, in provincia di Treviso a Cimadolmo, sistemazione della copertura della cupola della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. Per quanto riguarda la suddivisione per provincia degli interventi presentati da Comuni e privati, essi riguardano in provincia di Belluno 28 per € 599. 155,54; provincia di Vicenza 69 per € 1. 508. 647,93; provincia di Padova 15 per € 998. 534,80; provincia di Rovigo 13 per € 288. 690,65; provincia di Treviso per € 782. 566,92; provincia di Venezia per € 52. 695,37; provincia di Verona 123 per € 2. 804. 551,83. .  
   
   
TRENTO, RISTRUTTURAZIONI: APERTI 2430 CANTIERI PRESENTATI I DATI AGGIORNATI  
 
Trento, 13 ottobre 2009 - I dati aggiornati al giorno 8 ottobre, relativi ai contributi per ristrutturazioni edilizie, rientranti nella manovra anticrisi varata dalla Provincia autonoma di Trento, sono stati presentati dal vicepresidente Alberto Pacher. Ad oggi, su 3420 domande circa presentate dai cittadini, sono pervenute 2430 segnalazioni di inizio lavori, per complessivi 57 milioni di contributi. La spesa per lavori dichiarata è complessivamente di 211 milioni di euro. "Il ´pacchetto´ complessivo di risorse immesso sul mercato - ha detto Pacher - in gran parte riferito ad aziende locali e artigiane, è dunque questo, e rappresenta un investimento molto importante, specie in questo momento". Fra gli altri dati: 13 milioni circa di spese tecniche dichiarate, più di 1000 i tecnici che hanno sottoscritto queste domande, in tutti i comuni del Trentino, giacché è stata presentata almeno una domanda per comune. La misura, com´era nelle intenzioni, si è quindi diffusa capillarmente in tutto il Trentino. .  
   
   
HOUSING SOCIALE. MASSEROLI: “UNA SOLUZIONE STRATEGICA PER MILANO”  
 
Milano, 12 ottobre 2009 - “L’housing sociale è strategico per la città di Milano. Il futuro infatti non prevede più quartieri di edilizia popolare o ghetti, ma moderne soluzioni urbanistiche e sociali, in un mix abitativo tra locazione e case di proprietà, spazi commerciali e servizi”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli intervenendo questa mattina alla presentazione dei concorsi di progettazione per l‘housing sociale a Milano. I progetti messi a concorso riguardano due interventi di edilizia sociale nelle aree di via Cenni e via Rasario (quartiere Figino). Per via Cenni, il termine per la consegna degli elaborati è fissato al 9 dicembre 2009; il concorso di Figino é invece articolato in due fasi: la prima in forma anonima, la seconda in forma palese. Il 30 novembre scade il termine per la consegna degli elaborati relativi alla prima fase. L’obiettivo di questi interventi è realizzare un insieme di alloggi e servizi per quanti non riescono a sostenere affitti a prezzi di mercato. “Vogliamo favorire l’integrazione e la crescita qualitativa dei nuovi insediamenti – ha aggiunto Masseroli - per restituire alla città un vero mercato dell´affitto”. I concorsi internazionali di progettazione nascono dalla collaborazione tra il Comune, la Fondazione Cariplo e Fhs-fondazione Housing Sociale. Scheda Tecnica interventi - Una Comunita’ Per Crescere progetto per via Cenni, Milano. Intervento residenziale di housing sociale integrato da servizi residenziali, locali e urbani: Residenza: 8. 550 mq di superficie calpestabile (corrispondente all’incirca a 130 alloggi). Per ciò che riguarda la residenza, sono previste diverse tipologie: appartamenti dedicati a single, giovani coppie, famiglie, anziani. Spazi destinati a esercizi commerciali: 450 mq di slp. Servizi integrativi per l’abitare 220 mq. Si tratta di spazi, locali e dotazioni destinate in modo esclusivo (o comunque prevalente) ai nuovi residenti, che hanno lo scopo di rendere più vivibile lo spazio residenziale e offrire opportunità di incontro e scambio. Ecco alcuni dei servizi integrativi previsti: il living room (spazio comune per i residenti), la lavanderia condominiale, l’utensileria. Servizi locali e urbani: 1800 mq, di cui 900 mq di nuova costruzione e 900 mq da recuperare all’interno della Cascina Torrette di Trenno. Si tratta di servizi che oltre a supportare la nuova comunità si aprono alla realtà locale preesistente, consolidando il tessuto sociale e facilitando l’integrazione. Tra i servizi: sala prove, ristoart, car e bike sharing. Il Borgo Sostenibile per Figino, Milano. Intervento residenziale di housing sociale integrato da servizi residenziali, locali e urbani: Residenza: 25. 175 mq di slp (corrispondente all’incirca a 320 alloggi). Per ciò che riguarda la residenza, sono previste diverse tipologie: alloggi – studio, appartamenti dedicati a famiglie, giovani coppie, anziani, single. Spazi destinati a esercizi commerciali: 1. 325 mq di slp. Servizi integrativi per l’abitare: 255 mq. Si tratta di spazi, locali e dotazioni destinate in modo esclusivo (o comunque prevalente) ai nuovi residenti, che hanno lo scopo di rendere più vivibile lo spazio residenziale e offrire opportunità di incontro e scambio. Ecco alcuni dei servizi integrativi previsti: il living room (spazio comune per i residenti), la sala brico, l’utensileria. Servizi locali e urbani: 2. 650 mq. Si tratta di servizi che oltre a supportare la nuova comunità si aprono alla realtà locale preesistente, consolidando il tessuto sociale e facilitando l’integrazione. Tra i servizi: co-lavoro, centro sensibilizzazione ambientale, orto didattico. Per informazioni : www. Housingsocialemilano. It .  
   
   
COMACCHIO, ´PIANO CASA´: RISPETTATI DAL COMUNE I TEMPI PER PRESENTARE LIMITAZIONI  
 
Bologna, 12 ottobre 2009 - «La deliberazione assunta dal Consiglio comunale di Comacchio - relativa alla limitazione degli interventi consentiti per l´ampliamento, demolizione e ricostruzione, previsti dal cosiddetto ´Piano casa´- è stata assunta entro il termine perentorio di 60 giorni così come previsto dalla Legge regionale 6 del 2009». Lo ha precisato l’assessore regionale alla programmazione territoriale Gian Carlo Muzzarelli che su quella tempistica aveva, nei mesi scorsi, già inviato ai Comuni una specifica circolare. Infatti il termine perentorio di 60 giorni (articolo 55, comma 3 della legge regionale 6/2009) decorrente dalla data di entrata in vigore della legge stessa (22 luglio 2009), scadeva lunedì 21 settembre 2009: quindi le deliberazione assunte in tale data, come quella del Comune di Comacchio, rientrano nei termine previsti. Per il calcolo del termine in questione valgono le disposizioni dell’articolo 155 del codice di procedura civile, le quali prevedono, in particolare, che “nel computo dei termini a giorni o ad ore, si escludono il giorno o l’ora iniziali” (comma 1) e che “se il giorno di scadenza e’ festivo, la scadenza e’ prorogata di diritto al primo giorno seguente non festivo” (comma 4). Queste disposizioni hanno validità generale in riferimento a qualunque disciplina legislativa la quale non stabilisca particolari modalità di computo dei termini: ciò secondo un principio consolidato sancito dal Consiglio di Stato. La qualità di termine “perentorio” non comporta una deroga al principio generale sopra richiamato, ma comporta invece la non validità degli atti adottati oltre il termine stesso. .  
   
   
 MARCHE: INTERVENTO DI AMAGLIANI SUL PIANO INDUSTRIALE API E I TAGLI AL PERSONALE.  
 
Ancona, 12 Ottobre 2009 - Solo pochi giorni fa, la Raffineria Api di Falconara Marittima ha comunicato ai suoi dipendenti ed all´intera comunita` marchigiana, l´imminente presentazione di un piano industriale che sostanzialmente prevede il taglio di 140 unita` lavorative di cui oltre 100 nel settore operativo, quindi presso gli impianti. Oltre alla mai scontata solidarieta` per le giuste rivendicazioni dei lavoratori, ritengo sia assolutamente doveroso che si faccia chiarezza sulle reali intenzioni dell´Azienda, alle ripercussioni che ne deriverebbero, sia in termini di mantenimento dei livelli occupazionali, sia in tema di sicurezza e sostenibilita` ambientale interna ed esterna all´Azienda che potrebbero essere ancora piu` a rischio con la riduzione di personale. Ho cercato nel tempo, come Amministratore pubblico ai vari livelli istituzionali, di affrontare le tematiche legate alla difficile convivenza tra la Raffineria e la citta` di Falconara. Un impegno caratterizzato da riconoscimenti, ma anche da tante incomprensioni che mi hanno insegnato a ritenere ormai inevitabile il metodo del confronto tra le parti, rifuggendo luoghi comuni, condanne senza appelli, il dileggio. Le dichiarazioni di Cogliati, Amministratore Delegato dell´Azienda, peraltro incontrato personalmente assieme al Presidente Spacca, hanno senza dubbio fatto giustizia in merito alla netta separazione tra la questione legata all´autorizzazione delle due Centrali ed il piano di riconversione industriale che porta con se i 140 esuberi di personale. Ritengo pero` che molti margini di ambiguita` rimangano ancora, pertanto e` auspicabile fare chiarezza al piu` presto, magari attorno ad un tavolo dove esplicitare le intenzioni e le posizioni di tutti i soggetti che a vario titolo hanno avuto od abbiano responsabilita` e competenze in merito alla vicenda Api. Cio` per evitare scorrette interpretazioni che generino equivoci o si prestino ad essere travisate o strumentalizzate per finalita` che niente hanno a che vedere con la salvaguardia dei posti di lavoro e tanto meno con la sicurezza e la sostenibilita` ambientale. Con massima collaborazione e volonta` di chiarezza, quindi, assicuro sin d´ora la mia totale disponibilita` al confronto pubblico proposto da Massimo Marcelli Flori, con l´Amministratore Delegato Cogliati e il Sindaco di Falconara, Brandoni nella convinzione che il metodo piu` giusto per restituire dignita` alla politica, sia la ricerca del confronto e la partecipazione dei cittadini alle scelte. .  
   
   
VERTENZA ATITECH, MARONE: "BUON SENSO DA TUTTI PER PERVENIRE AD INTESA DEFINITIVA SULLA TRATTATIVA"  
 
Napoli, 8 ottobre 2009 - "La situazione dell’Atitech non può non suscitare preoccupazione, soprattutto per le difficoltà che le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento napoletano stanno fronteggiando in queste ore". Lo afferma Riccardo Marone, assessore alle Attività Produttive della Regione Campania. "La Regione ha assicurato finora la propria presenza costante al tavolo istituito presso Palazzo Chigi per tutelare il futuro dei dipendenti – aggiunge Marone – mettendo a disposizione consistenti risorse per la formazione in modo da accompagnare il nuovo piano industriale. Occorre utilizzare da parte di tutti il massimo del buon senso evitando sia un ulteriore stallo della trattativa, sia forme di protesta che potrebbero arrecare ulteriore danno allo scalo napoletano. E’ pertanto auspicabile – conclude Marone – che la riunione convocata per il prossimo 12 ottobre possa condurre a una soluzione definitiva della vertenza". .