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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Ottobre 2009
NUOVE LINEE GUIDA PER SCONFIGGERE LA SCLEROSI TUBEROSA NELLA RETE TOSCANA DI ASSISTENZA OLTRE 400 PATOLOGIE RARE  
 
Siena, 12 ottobre 2009 - I malati di sclerosi tuberosa, grave e rara malattia genetica che colpisce un bambino ogni 6800 nati, potranno beneficiare di specifiche linee guida diagnostico terapeutiche per la gestione clinica e l´assistenza socio-sanitaria. Lo annuncia l´Associazione Sclerosi Tuberosa che, con il patrocinio della Regione Toscana, ha scelto Siena come sede delle iniziative che si sono svolti il 9, 10 e 11 ottobre presso il Policlinico Le Scotte. Il programma di lavoro della “tre giorni” toscana comprendeva la presentazione di un testo medico, l´unico disponibile in Italia sul tema; un convegno scientifico per tracciare e condividere nuove strategie e percorsi terapeutici; un progetto sociale, per collaborare nella creazione e nella sperimentazione di buone prassi a partire dall´esperienza diretta dei pazienti. “Le malattie rare costituisc ono un capitolo estremamente importante delle politiche sanitarie regionali – afferma l´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, che ha presentato il programma con la presidente dell´Ast Velia Maria Lapadula – Insieme ai professionisti e al Forum malattie rare costituito dalle associazione di pazienti e familiari abbiamo individuato i presidi dedicati alla diagnosi e alla cura della malattie rare e istituito un Registro regionale. Questo strumento ci aiuta a migliorare la diffusione delle conoscenza scientifiche, in particolare su quelle malattie per le quali proprio la rarità e la mancanza di informazione sui percorsi assistenziali costituisce un problema vitale per i pazienti. Proprio quest´anno, inoltre, in assenza di decisioni da parte del governo, abbiamo inserito 90 nuove patologie nei nostri Livelli essenziali di assistenza, che ne contavano già 330. Questo significa che i cittadini toscani affetti da queste patologie possono cura rsi senza spese, mentre i loro familiari possono effettuare gratuitamente le eventuali indagini genetiche. ” L´elaborazione delle Linee guida diagnostico terapeutiche è resa possibile da un accordo siglato dall´Ast con il Centro nazionale malattie rare dell´Istituto Superiore di Sanità. Le malattie rare in Toscana - In Toscana risultano registrati 14. 156 pazienti con diagnosi certa di Malattia rara (febbraio 2009). Il 30% dei casi registrati è residente fuori regione, dato che evidenzia una notevole capacità di attrazione da parte dei Presidi toscani. I gruppi di Mr più frequenti sono il gruppo “sistema nervoso e organi di senso” con 4. 226 malati, pari al 30,5%, seguìto, in ordine decrescente di frequenza, dai gruppi “malformazioni congenite” (22,0%), “malattie endocrine, della nutrizione, del metabolismo e disturbi immunitari” (18,5%), “malattie del sangue e degli organi ematopoietici” (8,8%) e così via, fino alle condizioni più rare e rarissime, ma non per questo meno importanti. Complessivamente nel periodo luglio 2006 - febbraio 2009 sono state segnalate 273 diverse Mr. Tra le più frequenti la Sclerosi laterale amiotrofica, le distrofie muscolari, il retinoblastoma, la sindrome di Rett, le neuropatie ereditarie, le malattie mitocondriali e la Sclerosi tuberosa. .  
   
   
NERVIANO MEDICAL SCIENCES: PUBBLICATI I DATI DI UNA DELLE SUE MOLECOLE ANTICANCRO  
 
Milano, 12 ottobre 2009 - Su Jco i risultati di Fase I di Danusertib. Procede la Fase Ii su pazienti con cancro al polmone e su altri tumori solidi. La rivista internazionale Journal of Clinical Oncology ha appena pubblicato i risultati ottenuti nel primo studio clinico con il composto Danusertib (Pha‑739358) condotto in pazienti con tumori solidi avanzati per i quali non esistono terapie alternative. “Danusertib, farmaco scoperto dal Nerviano Medical Sciences, è un composto che inibisce tutte e tre le varianti della chinasi Aurora. Queste proteine, coinvolte nella mitosi ed essenziali per il completamento della divisione cellulare, sono sovra espresse in molti tipi di cancro”, afferma Francesco Colotta, responsabile R&d di Nms. Questo studio di Fase 1 aveva lo scopo di definire il profilo di tossicità, la farmacocinetica e farmacodinamica di Danusertib somministrato a dosi crescenti di farmaco e con diversi tempi di somministrazione. In questo studio sono stati trattati complessivamente 50 pazienti con tumore in fase avanzata, con malattia in ripresa dopo aver ricevuto tutti i farmaci previsti dai protocolli standard di trattamento. La dose accomandata per gli studi di Fase 2 è stata definita per le 6 ore di infusione ed è risultata pari a 330 mg/m2. La conferma che il composto nell’uomo inibisce come atteso le chinasi Aurora è venuta dall’osservazione della capacità di Danusertib di inibire la fosforilazione della proteina Histone H3 nella pelle dei pazienti trattati a partire dalla dose di 190 mg/m2. Questo studio ha mostrato che Danusertib è ben tollerato nell’uomo. Inoltre, il 24 % dei pazienti valutabili per la risposta clinica ha avuto una stabilizzazione di malattia clinicamente rilevante che in 5 pazienti è durata più di 6 mesi. Uno di questi, affetto da carcinoma polmonare non a piccole cellule con malattia in progressione, è uscito dallo studio dopo più di 2 anni di trattamento, non per progressione di malattia ma in quanto colpito da polmonite. Il Dott. Bernard Laffranchi, responsabile dell’unità di ricerca clinica di Nerviano Medical Sciences aggiunge “Indicazioni di un’eventuale attività antitumorale del composto si sono viste anche nel secondo studio di Fase 1 condotto negli Usa i cui risultati saranno pubblicati a breve. Queste evidenze dovranno essere consolidate in studi clinici futuri”. Questo studio clinico è stato condotto in collaborazione con i ricercatori clinici Dott. Hans Gelderblom, del dipartimento di oncologia dell’Università di Leiden, la Dott. Ssa Maja De Jonge e il Prof. Jaap Verweij del dipartimento di oncologia dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam. “Danusertib è un farmaco altamente innovativo: è stato infatti il primo inibitore di Aurora ad entrare in sperimentazione clinica ed è, ancora oggi, il più avanzato con diversi studi di Fase 2 in corso. I risultati ottenuti fino ad ora in oltre 500 pazienti indicano che Danusertib ha ottime caratteristiche farmacocinetiche, buona tollerabilità ed è stato in grado di indurre stabilizzazioni di malattia anche di lunga durata in pazienti con forme molto avanzate di cancro. Siamo molto incoraggiati da questi risultati per proseguire con convinzione e fiducia negli studi di Fase 2 in corso in diverse forme di cancro” conclude Colotta. .  
   
   
SANITA’: DONAZIONI SANGUE, VENETO LEADER NAZIONALE NEI PRIMI 9 MESI DEL 2009. A SCHIO GIORNATA “INSIEME PER LA VITA”.  
 
 Schio (Vicenza), 12 ottobre 2009 “E’ solo grazie allo straordinario mondo del volontariato, che oggi qui viene festeggiato, che la Regione del Veneto anche quest’anno si è confermata leader nazionale in materia di donazione di sangue, riuscendo a garantire la completa autosufficienza per i pazienti veneti e a cedere ad altre Regioni 10. 000 unità di emocomponenti. A tutta questa gente, donatori di sangue o di midollo, va il più sincero grazie della Regione, mio personale e di tutti i pazienti che hanno potuto fruire di tanta generosità per curare la loro malattia”. Lo ha detto il 10 ottobre a Schio l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, partecipando alla “Seconda Giornata Insieme per la Vita”, organizzata da numerose Associazioni di donatori e di pazienti con il patrocinio della Regione, della Provincia di Vicenza, del Comune di Schio e delle quattro Ullss vicentine. A riprova di quanto detto, Sandri ha citato gli ultimi dati sull’andamento dei primi 9 mesi del 2009: La raccolta di sangue è stata pari a oltre 187. 000 unità, con un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2008. “Un’autosufficienza – ha sottolineato Sandri – che è un risultato eccezionale, se solo si considera l’elevatissima attenzione alla qualità del sangue donato e l’incremento dei consumi di oltre il 5%, il più alto degli ultimi 10 anni. Una situazione – ha aggiunto – che obbliga il Sistema nel suo complesso (Regione, Centro Regionale Attività Trasfusionali, Servizi Trasfusionali e Associazioni del Volontariato) ad un rinnovato impegno per continuare a garantire le caratteristiche tipiche dell’attività trasfusionale in Veneto, e cioè qualità, sicurezza ed economicità”. L’assessore Sandri ha voluto anche porre l’accento sulla “grande generosità dei donatori, che ha permesso di essere solidali con le difficoltà di altre Regioni italiane, come Lazio, Sicilia e Sardegna. E’ il Veneto del volontariato e della solidarietà – ha detto Sandri – è quel Veneto di cui molti in questo Paese tentano di negare l’esistenza e che invece è un modello per tutta Italia”. Per quanto riguarda il Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale (Dimt) di Vicenza, il contributo dato è significativo: sul versante della raccolta, l’incremento si attesta sul più 2,8%, mentre su quello del consumo l’incremento è del 6%. All’interno del Dimt di Vicenza, come peraltro in altri della Regione, si è osservato un notevole incremento del fabbisogno, legato soprattutto all’aumento delle attività di Chirurgia Generale e Ortopedia per quanto riguarda le Ullss 5 e 6; e degli interventi di chirurgia vascolare nell’Ulss 3. Per quanto riguarda il plasma, nell’area vicentina si registra un incremento del 2% circa, in linea con gli obiettivi assunti a livello regionale nell’ambito dell’Accordo Interregionale per la Plasmaderivazione. Il Veneto, capofila dell’Accordo, nei primi 9 mesi del 2009 ha il volume di conferimento più alto tra le 11 realtà aderenti (circa 58. 000 chili) e per volumi complessivi è secondo in Italia solo alla Lombardia. .  
   
   
LOMBARDIA: INFLUENZA A/H1N1, DA LUNEDI´ PRIME VACCINAZIONI SI INIZIA DAL PERSONALE MEDICO E INFERMIERISICO PIU´ ESPOSTO BRESCIANI: CI SI DEVE CURARE A CASA, EVITARE PRONTO SOCCORSO  
 
Milano, 12 ottobre 2009 Saranno disponibili in Lombardia a partire da lunedì 12 ottobre le prime dosi del vaccino contro il virus influenzale A/h1n1. "Siamo pronti per iniziare le prime vaccinazioni - spiega l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani - per proseguire poi nelle prossime settimane secondo i tempi prefissati. Abbiamo già organizzato tutta la procedura: saranno le Asl a coordinare la somministrazione del vaccino, contattando direttamente le persone interessate". Le Asl e le Aziende ospedaliere provvederanno alla somministrazione, da subito, a partire dagli operatori sanitari maggiormente coinvolti nelle attività di assistenza: medici di famiglia, pediatri di libera scelta, addetti al pronto soccorso e alle somministrazione delle vaccinazioni. In un secondo momento, non appena disponibili le ulteriori dosi, si procederà a vaccinare gli operatori degli altri servizi essenziali (forze dell´ordine, addetti ai servizi di pubblica utilità, ecc) e i soggetti con patologie croniche: saranno le stesse Asl ad avvertire operatori e cittadini sulla data di inizio e sulle modalità di somministrazione. Regione Lombardia diffonde ogni settimana, attraverso un apposito bollettino, che raccoglie le segnalazione dei medici sentinella (medici e pediatri di famiglia), l´andamento delle forme influenzali, non necessariamente da nuovo virus A/h1n1. I dati dimostrano che non ci sono motivi di particolare preoccupazione (anche se la settimana scorsa si è registrato un incremento di casi rispetto alla settimana precedente) anche perché comunque i servizi sanitari sono pronti ad affrontare eventuali maggiori richieste di assistenza sanitaria da parte dei cittadini. Tutti i dati sui casi sinora segnalati, a livello nazionale e internazionale, confermano che il quadro clinico della nuova influenza è modesto: è prevista sì una notevole diffusione, ma una gravità decisamente inferiore alla normale influenza. E´ quindi rinnovato l´invito, in caso di presenza di sintomi,(febbre, tosse e comuni sintomi influenzali) a restare a casa e ad attuare le normali misure igieniche. "Monitoriamo costantemente la situazione - prosegue Bresciani - e siamo preparati ad affrontare questa malattia. Bisogna sempre ricordare che si tratta di una influenza con sintomi lievi, meno grave della normalissima influenza stagionale e come tale va trattata. Se ci si ammala, bisogna curarsi tranquillamente a casa, consultando il proprio medico di famiglia o il proprio pediatra, che sono in grado di dare tutte le indicazioni necessarie. L´invito è di non andare al pronto soccorso, tranne in caso di complicanze, comunque rare, sia perché non serve, sia per evitare di portare il virus in ospedale dove potrebbe essere pericoloso per le persone già ammalate e ricoverate". .  
   
   
EVITABILI OGNI ANNO IL 50% DI ISTERECTOMIE NEL MONDO “PER SALVARE L’UTERO PUO’ BASTARE UNA SPIRALE” CITTÀ DEL  
 
Capo, 12 ottobre 2009 – L’asportazione dell’utero resta il più diffuso intervento al mondo dopo il taglio cesareo. L´hanno subita negli Usa e nel sud Australia una ultrasessentenne su tre, nel Regno Unito una su cinque e in Italia sono state eseguite nel 2004 circa 70. 000 isterectomie. Interventi in gran parte dei casi evitabili, soprattutto quando sono determinati dai flussi abbondanti, motivo principale per cui si ricorre a questa operazione demolitiva. “Negli ultimi anni la ricerca ha messo a disposizione nuove possibilità terapeutiche in grado di ‘salvare’ l’utero – spiega il prof. Emilio Arisi, direttore dell‘U. O. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento e consigliere nazionale della Società italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) -. In particolare, i sanguinamenti eccessivi - la più diffusa patologia della mestruazione che riguarda una donna su 20 tra i 30 e i 49 anni -, vanno curati con un sistema intrauterino a rilascio di farmaco, che va considerato il trattamento di prima scelta, come indicano le linee guida Sigo e quelle del National Institute for Health and Clinical Excellence (Nice)”. Al Congresso Mondiale di Ginecologia, che si è chiuso il 9 ottobre a Città del Capo, è riservata grande attenzione ai trattamenti conservativi, più rispettosi dell’integrità femminile e in grado di preservare la fertilità. Un tema di grande attualità in molti Paesi, come l’Italia, in cui l’età media della gravidanza è in costante aumento. “Si avverte uno stimolo culturale nuovo – continua Arisi - una maggiore sensibilità a livello internazionale, che ha spinto anche altre società scientifiche nazionali, come quelle americana e inglese, a stendere linee guida sui flussi abbondanti. Un problema con importanti riflessi sulla qualità della vita della donna, forti disagi nella vita relazionale, lavorativa ed affettiva. E che troppo spesso esita nell’asportazione dell’utero, un evento molto drammatico che dobbiamo cercare il più possibile di evitare alle nostre pazienti”. Il dispositivo, che libera in maniera costante, per 5 anni, una piccola quantità di progestinico (il levonorgestrel), garantisce anche la sicurezza contraccettiva per tutta la sua durata d’uso. “Mirena è un anticoncezionale sicuro ed efficace, che va applicato dal ginecologo e rappresenta una valida alternativa per donne che non desiderino per il momento avere figli – conclude Arisi - . E’ un’ottima soluzione anche per quei Paesi in cui vi è un alto tasso di aborti, soprattutto di quelli ripetuti. Il dispositivo può infatti essere inserito immediatamente dopo un’interruzione volontaria di gravidanza e questa rappresenta a nostro avviso un’utile strategia per mettere al sicuro donne che si trovano in una particolare situazione di vulnerabilità. Ogni 8 minuti nel mondo si registra una morte per complicanze correlate ad aborti compiuti in condizioni di non sicurezza: evitare che si arrivi a questo deve essere la nostra priorità”. .  
   
   
BRESCIA, INAUGURATA STRUTTURA CONTRO DIPENDENZE  
 
Ospitaletto/bs, 12 ottobre 2009 "Nel campo delle dipendenze, accanto alla prevenzione serve l´attenzione, l´amore di persone che ti dicono che il male non è per sempre e si può ricominciare in ogni momento. E´ l´insegnamento che deriva da questa struttura". Lo ha detto oggi a Ospitaletto (Bs) l´assessore alla Famiglia e solidarietà sociale di Regione Lombardia, Giulio Boscagli che, con l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del Servizio Multidisciplinare integrato per le dipendenze (Smi) "il Mago di Oz". Una struttura che Regione Lombardia sostiene attraverso il pagamento delle prestazioni assistenziali ai soggetti in cura e che si occupa di prevenzione, trattamento e riabilitazione di coloro che fanno uso di sostanze stupefacenti, alcol o che hanno sviluppato una dipendenza patologica dal gioco d´azzardo. "Questa realtà rappresenta un´eccellenza nella nostra regione - ha aggiunto l´assessore Boscagli - e impegnandosi su uno dei temi più fragili, quello delle dipendenze, sta svolgendo un grande lavoro sul territorio. Regione Lombardia la riconosce e sostiene, perché la nostra è un´impostazione profondamente sussidiaria: aiutare chi aiuta". "E´ un´altra dimostrazione - ha concluso l´assessore Scotti - di come il nostro Governo regionale metta al centro della propria azione politica la persona partendo dai suoi bisogni. Desideriamo infatti essere vicini anzitutto ai più deboli". .  
   
   
PATTO SALUTE: PREMIALITA’ A REGIONI SU BASI INNOVATIVE  
 
Venezia, 12 ottobre 2009 - “Non è obbiettivamente ipotizzabile che nel nuovo Patto per la Salute possano essere perpetuati fondi e fondini a cui far attingere le Regioni in difficoltà come nel passato. Meglio pensare ad una sorta di ‘Fondo di Premialità’ utilizzabile sia da queste, sia da quelle virtuose: le prime a patto che dimostrino di aver compiuto concreti passi avanti sulla strada del risanamento; le seconde se saranno in grado di mantenere la situazione sotto controllo”. La proposta è stata avanzata dall’Assessore alla Sanità del Veneto, Sandro Sandri, nel corso degli incontri romani (Commissione Salute degli Assessori alla Sanità delle Regioni italiane il 7 ottobre, e Conferenza delle Regioni e Province Autonome oggi) con all’ordine del giorno ancora la discussione sul nuovo Patto per la Salute. “L’ideale – prosegue Sandri – sarebbe che questo fondo fosse implementato da risorse nazionali, ma anche se ciò non fosse, com’è probabile, ho proposto che si seguano strade alternative ed innovative, trovando una certa condivisione da vari colleghi”. In questo senso, Sandri indica 2 possibili fronti d’azione: “il primo – specifica l’Assessore del Veneto - potrebbe essere l’assegnazione di una priorità alle Regioni meritevoli per l’accesso ai finanziamenti riservati all’edilizia ospedaliera dal cosiddetto ‘ex articolo 20’; il secondo l’individuazione di alcune deroghe specifiche al Patto di Stabilità per consentire alle Regioni maggiori margini operativi a fronte del raggiungimento di buoni risultati nella gestione della spesa sanitaria regionale. Nel caso del Veneto – aggiunge Sandri – ci sta ad esempio molto a cuore la possibilità di assumere il personale medico ed infermieristico che manca, e la cui carenza, se protratta ancora a lungo nel tempo, rischia di allungare le liste d’attesa e di creare tensioni nell’attività quotidiana degli operatori”. .  
   
   
GORIZIA MODELLO PER DONAZIONE SANGUE  
 
Gorizia, 12 ottobre 2009 - "Le associazioni dei donatori di sangue devono pensare, oltre alla sostenibilità immediata, anche a quella futura e, quindi, reclutare i giovani". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, alla cerimonia, svoltasi ieri, nel capoluogo isontino in occasione del 50. O anniversario dell´Associazione Donatori Volontari di Sangue Gorizia (Advsg). All´incontro - al quale hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Ettore Romoli, il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, il prefetto Maria Augusta Marrosu ed altri amministratori locali - è stato ricordato come un gruppo di persone, caratterizzato da un forte senso civico e di solidarietà, che ha costituito nel 1959 la prima associazione di donatori di sangue attiva sul territorio isontino. Nel corso della celebrazione sono stati sottolineati gli eccellenti indici di donazioni raggiunte nella provincia di Gorizia. Il Friuli Venezia Giulia rappresenta per le altre regioni italiane un vero modello organizzativo: per i mezzi, gli spazi e la preparazione dei professionisti nel valorizzare al meglio il donatore ed il dono del sangue. Oltre al riconoscimento per il lavoro svolto nei 50 anni d´attività, si è parlato anche di come i giovani dovrebbero oggi comprendere maggiormente l´importanza del dono del sangue e del plasma. Sul significato dei valori di generosità, disponibilità ed intelligenza, nei quali da sempre si riconoscono i donatori di sangue, si è soffermato l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, che ha anche ricordato come queste associazioni siano importanti per la promozione di stili di vita sani. Infine, è stato evidenziato come il Friuli Venezia Giulia abbia saputo, rispetto alle altre realtà che non si sono ancora organizzate, far funzionare il centro regionale di coordinamento tra le associazioni dei donatori di sangue. .  
   
   
NUOVA INFLUENZA, IN SETTIMANA LE PRIME DOSI DI VACCINO, LO STOCCAGGIO PRESSO LA FARMACIA DELL``OSPEDALE REGIONALE DI ANCONA.  
 
Ancona, 12 Ottobre 2009 - Il ministero della Salute iniziera`, in settimana, l´invio delle dosi di vaccino ´pandemico´ anche alla nostra regione. Non sono ancora noti il giorno e le quantita`. E` certo che i primi invii saranno modesti e che la campagna di vaccinazione si avviera` gradualmente. La farmacia dell´Ospedale regionale di Ancona curera` lo stoccaggio per tutte le Marche. Come indicato nella ordinanza ministeriale, anche nella nostra regione si iniziera` con l´offerta di vaccinazione agli operatori sanitari; poi sara` la volta del personale socio ´ sanitario. Sono queste le due categorie di lavoratori essenziali per garantire le prestazioni di assistenza a tutta la popolazione. Seguiranno le altre categorie di lavoratori dei servizi essenziali, come le forze dell´ordine, la protezione civile, i vigili del fuoco, gli addetti ai piani di continuita` dei comuni, delle aziende di distribuzione e gestione di gas, acqua, rifiuti, energia elettrica, telecomunicazioni, personale dei nidi, delle materne ed elementari. Successivamente tocchera` alle categorie di cittadini con meno di 65 anni a rischio di piu` facili complicazioni, per la presenza di patologie croniche gia` esistenti. Agli ultra sessantacinquenni e` consigliata e offerta, invece, solamente la vaccinazione contro l´influenza stagionale, praticata ormai da molti anni attraverso i medici di famiglia. Questo perche` i dati epidemiologici indicano che la nuova influenza colpisce quasi esclusivamente adulti giovani e bambini. In vista della vaccinazione, tutte le strutture sanitarie pubbliche stanno completando l´organizzazione finale per l´avvio della campagna, Assieme alla protezione civile, sono in corso l´allestimento punti di vaccinazione dei cittadini con patologie a rischio, nei centri di maggiori dimensioni. L´avvio di questi centri e` subordinato all´arrivo del vaccino in quantita` sufficiente; si prevede che potranno entrare in funzione, eventualmente, nella prima settimana di novembre. Sul fronte delle rilevazione di nuovi casi sospetti, c´e` da evidenziare una costanza delle segnalazioni nelle Marche, contrariamente a quanto avviene in altre regioni, dove il numero e` in aumento. Nelle Marche, inoltre, non si sono registrati casi gravi o complicati. .  
   
   
REGIONE LOMBARDIA APPOGGIA PROGETTO TRIENNALE PER LE PERSONE DISABILI  
 
 Milano, 12 ottobre 2009 - L´amministratore di Sostegno per le persone disabili è l´istituto da preferire decisamente alla vecchia interdizione. E pieno sostegno va dato al progetto triennale per la diffusione di questa figura. Lo ha detto l´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale della Regione Lombardia, Giulio Boscagli, intervenendo l’ 8 ottobre alla conferenza stampa di presentazione del "Progetto Amministratore di Sostegno", un intervento coordinato su tutto il territorio lombardo per consolidare la diffusione di questa figura di protezione giuridica, introdotta dalla legge di riforma del Codice Civile del 2004. Il progetto, che ha durata triennale, gode di un finanziamento di 1. 200. 000 euro (metà dalla Fondazione Cariplo e metà dal Coordinamento dei centri di servizio per il volontariato della Lombardia e dal Comitato per la gestione del fondo speciale per il volontariato) e coinvolge anche le associazioni Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) e "Oltre noi. La vita". L´amministratore di Sostegno è figura istituita per proteggere e rappresentare le persone disabili che sono incapaci di provvedere ai propri interessi. Radicalmente diverso dall´istituto dell´interdizione, che priva totalmente la persona della capacità di agire, quello dell´Amministratore di Sostegno prevede che il disabile debba essere sostituito solo in quelle attività nelle quali si è dimostrato incapace di agire da solo, senza togliergli però la facoltà di decidere negli altri ambiti. "L´amministratore di Sostegno - ha commentato Boscagli - protegge la persona del disabile nel rispetto delle sue capacità residue e delle sue aspirazioni. C´è un´inversione di rotta rispetto alla legislazione precedente: al centro non c´è più la tutela del patrimonio, ma la persona, con la sua storia, i suoi bisogni e le sue aspirazioni. Ed è anche perché viene riaffermato questo principio cardine della nostra politica che sosteniamo con convinzione il progetto". "In questi 5 anni - ha proseguito l´assessore - abbiamo attivato molte iniziative a supporto di questa figura: le esperienze più interessanti sono quelle che, partendo dagli interventi di informazione e formazione, stanno creando una rete di soggetti, pubblici e del privato sociale, che interagiscono per sviluppare a pieno questo istituto". Iniziative che vanno nella stessa direzione degli obiettivi che si prefigge il progetto, e cioè: rafforzare le capacità del Terzo Settore di occuparsi di autotutela; informare e formare le famiglie e gli operatori pubblici e privati su questo tema; formare le persone disposte a diventare Amministratore di Sostegno; coordinare e mettere in rete le esperienze già attive, ecc. "La Regione, - ha spiegato Boscagli - sulla base anche della recente riforma della rete dei servizi socio - sanitari, ha attivato corsi di formazione sull´Amministratore di Sostegno sia per promuoverne la conoscenza e l´utilizzo che per supportare gli operatori sociali nell´avvio dei servizi di protezione giuridica delle persone fragili". .  
   
   
AFFIDATO L´INCARICO DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE DEL NUOVO OSPEDALE GALLIERA DI GENOVA  
 
Genova, 12 ottobre 2009 - In data 9 ottobre, completata l´istruttoria relativa alla gara per l´assegnazione dell´incarico di progettazione preliminare del Nuovo Ospedale Galliera, la Direzione dell´E. O. Ospedali Galliera ha affidato il servizio di progettazione preliminare al costituendo raggruppamento temporaneo tra: Pinearq Sl - capogruppo mandataria, Barcellona (Spagna); D´appolonia S. P. A. , mandante, Genova; Steam S. R. L. , mandante, Padova; Obr Open Building Research S. R. L. , Genova. .  
   
   
TRUFFE ANZIANI,MAULLU: BUCCINASCO ESPERIMENTO OK  
 
Buccinasco/mi, 12 ottobre 2009 - A fine novembre saranno circa un migliaio gli anziani di Buccinasco (Mi)che avranno ricevuto "istruzioni per l´uso" dettagliate per evitare truffe e raggiri da parte di malintenzionati. Sta pertanto proseguendo con successo l´iniziativa sperimentale voluta dall´assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale della Regione Lombardia, Stefano Maullu, che un mese fa ha siglato un accordo pilota con i sindaci di Buccinasco (Loris Cereda), Melegnano (Vito Bellomo) e San Donato Milanese (Mario Antonio Dompè) per la realizzazione di azioni e interventi di sicurezza urbana da parte della Polizia. Il 9 ottobre l´assessore regionale ha voluto partecipare ad uno degli incontri organizzati dal Comune di Buccinasco nella sede del Centro Anziani di Via Marzabotto, dove oltre cinquanta "over 65" hanno ricevuto suggerimenti sui comportamenti corretti da tenere per evitare di subire truffe e raggiri e, comunque, per ridurre il rischio di restarne vittime. All´appuntamento odierno di "Truffa Stop", questa la denominazione scelta dal Comune dell´hinterland milanese per l´iniziativa di sensibilizzazione, erano presenti oltre al sindaco Loris Cereda e l´assessore comunale alla Sicurezza, Tiziana Maiolo, anche il vice questore aggiunto della Polizia di Stato, Marco De Nunzio, responsabile della V sezione della Squadra Mobile della Questura di Milano, e il comandante della Polizia Locale di Buccinasco, Matteo Lai. "Il nostro progetto sperimentale - ha commentato l´assessore Maullu - è diventato un caso di successo che sicuramente ci invita ad estendere ad altre realtà questa iniziativa creata per offrire un´adeguata informazione, specificamente rivolta ai cittadini anziani, sulle modalità con cui i reati avvengono e su alcune cautele di comportamento adottabili per prevenirli". "Tra questi - ha proseguito Maullu - anche l´invito a rivolgersi alle Forze dell´Ordine senza alcuna vergogna (non tutti gli episodi di truffa di cui rimangono vittime gli anziani vengono infatti segnalati), a prestare attenzione a persone apparentemente gentili e ben vestite che propongono di vendere falsi beni preziosi per ottenere liquidità e raggiungere il paese d´origine o suggeriscono donazioni a scopo di (finta) beneficenza o, ancora, che chiedono di firmare una sottoscrizione che poi si rivela essere un contratto di vendita, per onorare il quale viene richiesto un pagamento". Il sindaco Cereda, ha ricordato che nel suo Comune, 30. 000 abitanti di cui 9. 000 anziani, è stata programmata una serie di incontri con gli over 65 (quello odierno è il quarto), organizzati nei luoghi in cui di solito si ritrovano, e la partecipazione sta dando risultati incoraggianti. "Vogliamo dare dimostrazione di come sia la politica fatta in verticale - ha precisato - ossia andando a risolvere i problemi con azioni che vanno in profondità, al contrario di chi ha fatto dell´orizzontalità il modo con cui viene interpretato il ruolo di amministratore pubblico che partecipa ad eventi e incontri sul territorio ma non entra mai nel vivo delle questioni". .  
   
   
PATTO SALUTE: SANDRI, “PREMIALITA’ A REGIONI SU BASI INNOVATIVE”  
 
Venezia, 12 ottobre 2009 - “Non è obbiettivamente ipotizzabile che nel nuovo Patto per la Salute possano essere perpetuati fondi e fondini a cui far attingere le Regioni in difficoltà come nel passato. Meglio pensare ad una sorta di ‘Fondo di Premialità’ utilizzabile sia da queste, sia da quelle virtuose: le prime a patto che dimostrino di aver compiuto concreti passi avanti sulla strada del risanamento; le seconde se saranno in grado di mantenere la situazione sotto controllo”. La proposta è stata avanzata dall’Assessore alla Sanità del Veneto, Sandro Sandri, nel corso degli incontri romani (Commissione Salute degli Assessori alla Sanità delle Regioni italiane ieri, e Conferenza delle Regioni e Province Autonome oggi) con all’ordine del giorno ancora la discussione sul nuovo Patto per la Salute. “L’ideale – prosegue Sandri – sarebbe che questo fondo fosse implementato da risorse nazionali, ma anche se ciò non fosse, com’è probabile, ho proposto che si seguano strade alternative ed innovative, trovando una certa condivisione da vari colleghi”. In questo senso, Sandri indica 2 possibili fronti d’azione: “il primo – specifica l’Assessore del Veneto - potrebbe essere l’assegnazione di una priorità alle Regioni meritevoli per l’accesso ai finanziamenti riservati all’edilizia ospedaliera dal cosiddetto ‘ex articolo 20’; il secondo l’individuazione di alcune deroghe specifiche al Patto di Stabilità per consentire alle Regioni maggiori margini operativi a fronte del raggiungimento di buoni risultati nella gestione della spesa sanitaria regionale. Nel caso del Veneto – aggiunge Sandri – ci sta ad esempio molto a cuore la possibilità di assumere il personale medico ed infermieristico che manca, e la cui carenza, se protratta ancora a lungo nel tempo, rischia di allungare le liste d’attesa e di creare tensioni nell’attività quotidiana degli operatori”. .  
   
   
ALZHEIMER : PREMIO EUROPEO A I.S.R.A.A. TREVISO PER PROGETTO INNOVATIVO  
 
Treviso 10 Ottobre 2009 - “Il premio europeo attribuito dal network sociale europeo Elisan all’ I. S. R. A. A. Di Treviso per il progetto innovativo presentato nel settore dell’assistenza ai malati di alzheimer e alle loro famiglie, è un onore e un riconoscimento non solo per Treviso ma per tutto il sistema dei servizi sociali e sanitari del veneto”. Lo ha detto il 9 ottobre a Treviso all’auditorium del teatro Pio X l’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi intervennendo al convegno dal titolo “una rete per l’alzheimer” organizzato dall’azienda ulss n° 9 e dall’ I. S. R. A. A. L’incontro ha fatto il punto sulle demenze che rappresentano una delle principali sfide per chi si interessa di politiche e servizi per anziani. È in quest’ottica che è nata la rete alzheimer dell’ulss n° 9 di Treviso, progetto previsto dai piani di zona e approvato dalla conferenza dei sindaci; attraverso una convenzione, la gestione del progetto di rete è stata affidata all’I. S. R. A. A. “Anche con il sistema integrato attuato a Treviso nel settore dell’alzheimer si dimostra - ha spiegato Valdegamberi - che il principio di sussidiarietà ha nel Veneto una lunga tradizione e applicazione di fatto, frutto della cultura della popolazione veneta e della solidarietà e capacità d’iniziativa alle quali si è sempre ispirata. Bisogna ripartire da questo principio di sussidiarietà come chiave di volta che ci può consentire di affrontare le sfide del welfare e della non autosufficienza. Da questo punto di vista, vanno superati nel territorio regionale gli steccati tra assistenza residenziale e assistenza domiciliare. I servizi offerti dai centri residenziali devono aprirsi al territorio andando sempre di più a supportare nella loro residenza e nel loro contesto familiare gli anziani con patologia di alzheimer, che è in costante aumento e rappresenta per le famiglie un carico di grande peso”. Sono intervenuti al convegno anche il sindaco di Treviso Giampaolo Gobbo , il presidente della provincia di Treviso Leonardo Muraro, il presidente dell’ I. S. R. A. A. Fausto Favaro. .  
   
   
INTESA TRA REGIONE E COMUNI DI LORETO E OSIMO PER LA SANITA` DELL´AREA METROPOLITANA DI ANCONA SUD.  
 
Ancona, 12 Ottobre 2009 - ´Un´intesa che valorizza i presidi Ospedalieri di Loreto e Osimo, e tutto il sistema sanitario a Sud Ancona. Attraverso l´integrazione ospedaliera, viene migliorata la qualita` delle prestazioni e ribadita la centralita` di Loreto e di Osimo all´interno della sanita` marchigiana´. E` il commento del presidente della Regione Gian Mario Spacca, che l’ 8 ottobre ha firmato un´intesa con il sindaco di Loreto Moreno Pieroni e l´assessore del Comune di Osimo Gilberta Giacchetta (in rappresentanza del sindaco Stefano Simoncini). Il protocollo punta a riorganizzare le funzioni ospedaliere dell´area sud di Ancona, mettendo in rete i presidi delle due citta` con quelli del capoluogo: l´Azienda ospedaliera ´Ospedali Riuniti´ e l´Inrca. ´L´area metropolitana di Ancona costituisce un tassello rilevante all´interno della riorganizzazione sanitaria regionale, proprio per la sua contiguita` col capoluogo e per la dotazione ospedaliera esistente - commenta Spacca - L´intesa sperimenta percorsi clinici che valorizzano le specifiche vocazioni dei presidi di Loreto e Osimo. Con questo atto la Regione ribadisce il proprio impegno a investire su Loreto e Osimo, nell´ottica di una generale ottimizzazione delle reti cliniche a favore dei cittadini´. L´accordo si concretizza attraverso la programmazione dell´attivita` ospedaliera, che rappresenta la ´mission di sistema´, rivolta ad allineare le funzioni dei due presidi del distretto sud della Zona Territoriale n 7 di Ancona con quelle delle due strutture Hub del capoluogo dorico e cioe` l´Azienda Ospedaliera Universitaria ´Ospedali Riuniti´ e l´Inrca. La realizzazione delle reti cliniche costituisce uno dei punti centrali del percorso di sviluppo indicato dal Piano sanitario regionale 2007-2009, in particolare per quanto riguarda l´assistenza ospedaliera. Il sistema ospedaliero regionale e` fortemente caratterizzato dalla presenza di presidi di piccole dimensioni, la cui operativita` - se coordinata alle esigenze di un contesto territoriale piu` ampio rispetto a quello storico di riferimento - riesce a trovare opportunita` di sviluppo altrimenti impossibili. ´Oggi ha commentato il sindaco Pieroni ´ abbiamo la dimostrazione che quando la politica vuole dare risposte concrete e` in grado di farlo. Con questo accordo il territorio a sud di Ancona ha il giusto riconoscimento. Il messaggio fondamentale e` che la Regione vuole valorizzare i servizi della Vallata del Musone e come amministrazione comunale continueremo a vigilare affinche` si prosegua in questa direzione´. Della stessa opinione l´assessore Giacchetta:´innanzitutto ´ ha detto ´ il merito dell´accordo va ascritto alla precedente amministrazione Latini che ha condotto le trattative. Ritengo che questo protocollo sia una garanzia per la salute di tutti i cittadini che vivono nell´area a sud di Ancona´. Relativamente al Presidio di Loreto, il protocollo prevede un incremento dell´attivita` chirurgica programmata, a prevalente indirizzo diurno, indirizzando le emergenze e le patologie complesse verso le sedi ospedaliere piu` idonee (Osimo o Ancona), come disposto dal Piano sanitario. La focalizzazione dell´attivita` chirurgica in tale ambito consentira` il recupero di una significativa potenzialita` produttiva che potra` alleggerire parte dei volumi di attivita` chirurgica attualmente in lista all´Azienda Ospedali Riuniti. Loreto mantiene l´attuale configurazione del Punto di primo intervento e potenzia l´attivita` di medicina generale attraverso la realizzazione di una Casa per la salute che garantira` una migliore continuita` assistenziale. Relativamente al Presidio di Osimo, si prevede un accentramento, verso questa struttura, dei percorsi chirurgici di urgenza e di media complessita` (potendo contare sulla presenza di Anestesia e Pronto soccorso). In questa ottica il presidio di Osimo attivera` le necessarie misure organizzative per accogliere i volumi di attivita` di chirurgia ortopedica maggiore (protesi) e traumatologia minore, nonche` di quelli di urgenza di chirurgia generale di competenza. L´attivazione di accordi operativi con l´Inrca per facilitare la nascita della nuova sede ospedaliera unica dell´area sud di Ancona consentira` nell´immediato di incrementare le collaborazioni specialistiche nel campo dell´Urologia e Pneumologia, specialita` presenti in entrambe i presidi. .  
   
   
CONTRO IL FUMO AL LAVORO SU PIU’ FRONTI” I PROGETTI E LE INIZIATIVE DELLA REGIONE VENETO  
 
 Verona, 12 ottobre 2009 - Il fumo danneggia gravemente la salute dei Veneti. Ogni anno si stima che circa 4500 veneti muoiano per tumori delle vie respiratorie. Di questi la quasi totalità (circa l’85% dei casi tra i maschi e il 70% dei casi tra le femmine) è causato dal fumo. Questi tumori sono la prima causa di morte per neoplasia tra i maschi e la quarta tra le femmine. Nelle classi di età tra i 40 e i 74 anni la neoplasia del polmone è la prima causa di morte per tumore, con un picco tra i 60 e i 69 anni, quando ben una su quattro delle morti per cancro sono dovute a tumore del polmone. Sono questi alcuni dei dati significativi contenuti in un inedito Report sul fumo nel Veneto, reso noto oggi dall’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri in occasione della presentazione del Progetto No Smoke Be Happy della Fondazione Umberto Veronesi, tenutasi a Verona. Nella nostra Regione, inoltre, metà delle malattie cardiovascolari nei maschi e un terzo nelle femmine sono attribuibili al fumo (il 69% degli aneurismi dell’ aorta tra i maschi e il 53% tra le femmine; il 43% e il 28% rispettivamente, delle malattie ischemiche cardiache e il 42% e il 35% delle malattie cerebro vascolari). Anche tumori meno frequenti e meno conosciuti vedono nel Veneto il fumo alla loro base: un caso su tre tra i maschi e uno su cinque tra le femmine di tumore del pancreas è infatti dovuto alla abitudine al fumo. “Metà di questi fumatori, se persistono nella loro abitudine – ha sottolineato Sandri - sono destinati a morire prematuramente di malattie causate dal fumo. Sono migliaia di morti assolutamente evitabili. Il dato incoraggiante è che nella nostra regione i fumatori che desiderano smettere sono molti: poco più del 50% tra le femmine e di più del 60% tra i maschi. Possiamo e dobbiamo andare incontro a questa domanda di salute e possiamo anche cercare di aumentare la percentuale di fumatori desiderosi di tentare di smettere. L’obiettivo di questo Assessorato è di ridurre da subito la percentuale di fumatori nella popolazione veneta, aumentando la percentuale di ex-fumatori, attualmente del 22%”. Smettere di fumare a 60, 50, 40 e 30 anni fa guadagnare rispettivamente 3, 6,9 e 10 anni di aspettativa di vita: in pratica chi smette a 30 anni ha quasi lo stesso rischio di morire di chi non ha mai fumato. “Per questo – aggiunto Sandri - il controllo del fumo, inteso come riduzione progressiva della percentuale di fumatori in una comunità, diventa essenziale per la salute della popolazione, ed è possibile ridurre da subito tale percentuale aiutando i fumatori che desiderano tentare di smettere con interventi del sistema sanitario attraverso le farmacie, i medici di medicina generale, gli ambulatori specialistici. La Regione Veneto ha operato e opera per rendere effettivo l’aiuto ai fumatori che desiderano smettere”. Per quanto riguarda l’aiuto ai fumatori per smettere (disassuefazione dal fumo) si e’ proceduto negli anni a organizzare la rete con un ambulatorio per ogni Ulss. Si e’ poi passati a formare il personale con la collaborazione dell’ Universita’ degli Studi di Padova. In seguito sono stati stabiliti gli standard minimi per l’accreditamento dei singoli ambulatori. Nel frattempo, con la collaborazione del Centro per la formazione in Medicina Generale si e’ proceduto a formare tutti i Medici di Medicina Generale all’intervento breve sul fumatore. I fondi della disassuefazione sono stati impiegati anche per fare ricerca. In particolare: uno studio- svolto in collaborazione con la Universita’ di Verona- per stimare i costi del fumo sia per la popolazione sia per il sistema sanitario veneto; una ricerca sui giovani fumatori nelle scuole superiori di Vittorio Veneto, in collaborazione con il Servizio Epidemiologico Regionale (Ser) di Castelfranco e con la Lega Tumori per capire i determinanti della iniziazione al fumo; e, sempre in collaborazione con Lega Tumori, un corso sperimentale per smettere di fumare destinato a recidivi, e un ambulatorio per pazienti non motivati a smettere. Il fatto che i farmaci efficaci per aiutare il fumatore a smettere di fumare siano a totale carico dell’assistito è un ostacolo alla terapia e riduce i benefici della assistenza sanitaria. In questo contesto, la Regione sta mettendo in atto un progetto sperimentale di assistenza gratuita a persone colpite da malattie causate o aggravate dal fumo che non riescono a smettere. Si tratta di un progetto sperimentale, che interessa tre Ulss e che dovrebbe arruolare i primi pazienti entro la fine dell’anno. Nelle Ulss 7, 9, 14 (Pieve di Soligo, Treviso e Chioggia) gli ambulatori per smettere opereranno in stretta collaborazione con le Unità Operative ospedaliere che trattano i pazienti. Il trattamento verrà inserito nel contesto del trattamento usuale della malattia. Per promuovere tra i sanitari un atteggiamento attivo nei confronti dei fumatori, quest’ anno sono state promosse due iniziative pilota, di carattere sperimentale, nell’Ulss 21 di Legnago e nell’Azienda Ospedaliera di Padova, di assistenza al personale dipendente fumatore che intende tentare di smettere. Nel 2010 dovrebbe essere resa operativa l’inclusione della disassuefazione dal fumo nel tariffario regionale, in modo che l’attività degli ambulatori possa essere evidenziata e finanziata. Si sta infine valutando la possibilità di costruire una rete basata sugli ambulatori per smettere di fumare, che includa i Dipartimenti di Prevenzione e le U. O ospedaliere interessate per promuovere la prevenzione primaria e secondaria del cancro del polmone, quest’ ultima mediante uno studio sperimentale di diagnosi precoce attraverso tecniche di biologia molecolare in collaborazione con l’ Università di Padova. .  
   
   
POTENZA, L´AUTORITRATTO DI LEONARDO DA VINCI A CORATO  
 
Potenza, 12 ottobre 2009 - L´autoritratto attribuito a Leonardo da Vinci, genio assoluto del Rinascimento Italiano vissuto a cavallo fra il 1400 ed il 1500, sarà esposto a Corato venerdi 30 e sabato 31. La mattina nell’Auditorium dell’Istituto Statale d’Arte dove sarà illustrato da un’équipe di esperti agli alunni delle ultime classi delle scuole superiori e nel pomeriggio alle 17. 30 per la cittadinanza presso la sala ricevimenti Corte Bracco dei Germani - mentre il giorno successivo sarà custodito presso il Museo della Città e del Territorio di via Trilussa. Difficile spiegare come si siano incontrate le strade di Leonardo da Vinci e di Corato: di mezzo ci sono un incontro fortuito e l´elezione di Rossella Quinto, il cui cognome tradisce evidenti origini coratine, a Sindaco del comune di Acerenza, dove, appunto è stato scoperto il dipinto che si suppone essere addirittura l´autoritratto del grande artista rinascimentale. Si tratta di una tavola di pioppo di cm. 60x44, ad olio, rintracciata a Salerno dallo studioso medievalista Nicola Barbatelli e riconosciuta oggi come il "Leonardo di Acerenza", per le origini lucane della famiglia che la possedeva. Sono state fatte numerose ed attente analisi di carattere scientifico - spiega Domenico Fino, coordinatore editoriale del mensile Lo Stradone che ha inserito questo evento all´interno dei festeggiamenti per il trentennale del giornale - condotte da importanti Istituti di Ricerca (Università di Pescara-chieti, Laboratorio Circe di Caserta, Istituto di Cibernetica del Cnr, Università di Napoli, Laboratori di Scienze e Tecniche Applicate ai Beni Culturali, storici dell’arte, grafologi, ecc. ) per determinare la specie arborea del legno di supporto, la misura dell’età radiocarbonica su micro frammenti di legno prelevati dal retro della tavola, il riconoscimento di minerali e dei composti presenti nei pigmenti e degli elementi chimici sia dello strato pittorico che di quello preparatorio. Numerose indagini stilistiche e grafologiche hanno concluso che sia la scritta “pinxit mea” presente sul retro della tavola, sia il metodo di pittura, possono essere attribuite alla mano di Leonardo, perché compatibili sia con le scritture autografe (codice atlantico) che con la tecnica da lui abitualmente usata negli altri dipinti a lui sicuramente attribuibili (metodo fiammingo tradizionale). Il legno di pioppo è stato usato da Leonardo costantemente, anche nei suoi altri lavori, inclusa Monnalisa. Il sottofondo è bianco ed il colori sono stati applicati nelle aree in luce, in strati molto sottili, che conferiscono luminosità al volto, mentre nelle zone in ombra i colori sono più spessi e scuri. La postura dell’uomo nel quadro è del tutto tipica di un autoritratto: la rotazione di un quarto del corpo e gli occhi che guardano diretti l’osservatore. L’aspetto è tipico del periodo rinascimentale, l’età abbastanza giovane, intorno ai 40 anni, il volto intenso, dagli occhi cerulei, capelli e barba fluenti castano chiari. Il personaggio è a mezza figura, il volto è di scorcio, si tralasciano i dettagli e l’interesse verte sulla psicologia: lo sguardo limpido e fermo diretto verso chi lo guarda, una figura forte, di impatto immediato, senza particolari esplicativi, per presentarsi e rendersi riconoscibile a tutti noi. Anche se rimane inevitabilmente qualche margine di dubbio, un alone di mistero non guasta, l’impressione vivacissima che si prova di fronte al dipinto, piena di energia, estremamente vivace ed espressivo. Il ritratto, insomma, è convincente sotto tutti gli aspetti e il successo che sta avendo nelle sue esibizioni pubbliche è la conferma del suo valore artistico». Certamente un’occasione unica per vedere da vicino un´opera di questo genere che, dopo la due giorni coratina, partirà per una serie di esposizioni all´interno di numerosi musei esteri. .  
   
   
INDUSTRIARE: TONI ZANUSSI ESPONE A UDINE DAL 12 OTTOBRE ALL’ 11 DICEMBRE  
 
 Udine, 12 dicembre 2009 – Nell’ambito del progetto “Patrimonindustrialiculturali. Fvg” venerdì 9 ottobre è stata inaugurata, presso la sede di Confindustria Udine la mostra d’arte visiva dell’artista Toni Zanussi. Nel corso della presentazione, il presidente di Confidustria, Adriano Luci ha tenuta a precisare che arte è industria potrebbero apparire antitetiche, la prima espressione di creatività, sintesi di trasfigurazione di intuizioni o stati d’animo in immagini, colori e forme: la seconda legata alla concretezza della produzione, organizzazione dei processi di trasformazione per offrire beni e servizi che vengono a soddisfare domande di consumo o comunque utilizzo, ma entrambe offrono utilità. La mostra, realizzata in sinergia con Friuladria, si sofferma attorno alla figura di Toni Zanussi, artista poliedrico e figura di spicco nel panorama culturale del Friuli Venezia Giulia. L’ Artista, infatti, è autore di opere conosciute sia in Italia che all’estero ed hanno conquistato un crescente consenso da Nassau a Roma, da Lubiana a Berlino fino a Sarajevo, Palermo e Milano. Un riscontro che accompagna il percorso pluridecennale maturato dall’artista attraverso la lezione di Turoldo e Bladucci saldando creatività e impegno civile. L’arte per Zanussi è strumento di linguaggio attraverso cui esprimere una ricerca interiore dove, il “ sentire” personale si fonde con l’intimo bisogno di aprirsi a un dialogo universale. “Industriare” parola poco utilizzata indica l’impegno per venire a capo di una cosa di un progetto , alludendo sia all’ideazione sia alla costruzione, all’operatività quindi al fare. Usata come titolo per questa mostra di Toni Zanussi offre tre chiavi di lettura che ben si prestano ad evidenziare tanto la poetica dell’artista quato lo spirito di “patrimonindustrialiculturali. Fvg votato all’interazione e al dialogo tra arte, impresa e territorio. Da sempre dedito alla concretezza del fare e attento ai valori di una quotidianità intessuta d’impegno civile, Zanussi ha connotato la sua ricerca artistica all’insegna di una “ pittura cosmogonica”. Non solo perché molti dei suoi lavori si intitolano Cosmogonie esplicitando la messa in scena di un processo generativo di valenza mitico-religiosa relativo all’idea di mondo. Soprattutto perché quest’idea è il leit-motiv dell’intera produzione dell’intera produzione che si intitoli, di ciclo in ciclo, Volo, Cassette munizioni, Cannet, Città, Città invisibili o Illumina. Illumina è il nome di un’azienda americana dalla quale l’artista ha recuperato le casse d’imballo a supporto e mat4eria prima per la realizzazione delle opere che ha intitolato con una sorta di omaggio alla ditta stessa. Zanussi ha recuperato le casse lignee, le ha aperte per ottenere supporto bi dimensionali ma aggettanti, destinati ad essere appesi a parete per traslare l’oggetto d’uso in quadro pittorico. .  
   
   
VITTORIO GIUSEPPONI: “MALEDUCATA PER DEFINIZIONE”.  
 
Roma, 16 ottobre 31 ottobre 2009. Roma, 12 ottobre 2009 - La galleria Embrice apre la stagione 2009/2010 il prossimo venerdì 16 ottobre con una personale di Vittorio Giusepponi. Nato ad Offagna in provincia di Ancona nel 1950 e da anni a Roma, Vittorio Giusepponi si è confrontato, nei suoi cicli di lavoro, con la materia nelle sue diverse accezioni: legno, marmo, carta, vetro. In quest’occasione ci propone l’esperienza con la materia nella sua progressione da argilla a ceramica: un’ulteriore tappa del suo essere scultore. Perché “fare lo scultore vuol dire lavorare con la materia, e lavorare con la materia vuol dire imparare che la materia è maleducata per definizione. O fai ciò che lei vuole sia fatto o non sarai mai un artista. Non farai mai qualcosa di vivo. ” È d’altra parte lui stesso ad ammettere – in senso programmatico - che è il confronto con la materia a determinare dalle fondamenta il suo essere scultore: “Nella scultura, è il materiale che ti sceglie, che determina che tipo di artista sarai, cosa esprimerai di te stesso. La statua di legno, oppure di marmo, si carica. Prende dall’universo la sua energia. Non è un miracolo, ma un potere, un potere quasi incredibile, ma assolutamente reale. È un po’ come per l’albero che prende diverse sostanze dalla terra e poi dà frutti, frutti che si aprono sull’esterno incidendo sulla nostra vita dal punto di vista della qualità. Un’opera di scultura, svolge questo compito continuamente. L’opera sa come gestire il suo apparire, siamo noi che non lo sappiamo e dobbiamo impararlo. Noi non sappiamo sempre come reagire ai cambiamenti atmosferici, a volte il sole ci da fastidio, a volte se piove ci mettiamo a piangere. L’opera non piange, a meno che non sia una fontana o che non sia la tradizione popolare volerla veder piangere. ” .  
   
   
VELA, 41´ BARCOLANA A TRIESTE: IL MAESTRALE SORRIDE A MAXI JENA  
 
Trieste, 12 ottobre 2009 - E´ andata allo scafo sloveno Maxi Jena di Mitja Kosmina la vittoria della 41. A edizione della Barcolana di Trieste, la regata piu´ affollata del Mediterraneo, che quest´anno ha visto 1789 barche a vela al via di tutte le fogge e dimensioni, dai cinque ai trenta metri di lunghezza. Alle 10 in punto di ieri emozionante la partenza contemporanea dei 1789 iscritti sulla linea tra Barcola e il Miramare, sotto un cielo azzurro e un sole splendente. Inizio difficile per il vento leggerissimo e irregolare, scelte tattiche e strategiche decisive tra i favoriti. Accenno di fuga per Tuttatrieste Vitrani di Gabriele Benussi, superata proprio alla prima boa da Maxi Jena dello sloveno Mitja Kosmina. Il secondo lato e´ un bordo di bolina nel corso del quale il vento si stabilizza e rinforza fino a prendere forma di un bel Maestrale di 10-11 nodi. Maxi Jena allunga e fa il vuoto dietro di se´. Tiene il passo solo Amori, timonata da Furio Benussi con a bordo Federico Moccia e i suoi attori. In rimonta anche Idea Estel con il timoniere Albertoleghissa. Il finale e´ emozionante, con Maxi Jena e Mitja Kosmina che tagliano vittoriosi il traguardo alle 12,06, vincendo la Barcolana 2009, dopo sette anni di secondi posti, davanti a Idea Estel e a Tuttatrieste Vitrani. Ma il vero spettacolo lo fa la grande flotta della Barcolana: grazie al vento costante e´ una edizione record anche per il numero di concorrenti che concludono regolarmente la regata. E sulle rive, in citta´, la festa continua con oltre 350mila persone ad assistere all´evento. Cronaca Regata - Tutti attendevano la Bora, ma alla fine a decidere la 41. A Barcolana e´ stato un altro vento, il Maestrale. Consueto spettacolo mozzafiato per la partenza contemporanea dei 1789 iscritti sulla linea tra Barcola e il Miramare, sotto un cielo azzurro e un sole splendente. Un avvio difficile, per il vento leggerissimo della prima mezzora di regata: Borino inferiore ai 5 nodi, con raffiche incostanti e irregolari, salti di vento anche di 100 gradi. E´ stata una partenza di scelte tattiche e strategiche decisive, di quelle che fanno vincere o perdere la Barcolana. L´oscar della migliore partenza va a Tuttatrieste Vitrani di Gabriele Benussi, che sceglie l´altezza giusta sulla linea, e il tempo perfetto per allungarsi, sfruttando la propria agilita´ nelle bavette. Gran parte del primo lato e´ uno show di Tuttatrieste Vitrani, che arriva ad accumulare un vantaggio notevole. Alle sue spalle la flotta inizia lentamente a sgranarsi. Escono bene, nella parte piu´ sottovento, Maxi Jena (Mitja Kosmina) Amori, con Furio Benussi e gli attori di Federico Moccia), Idrusa (Paolo Montefusco e Roberto Ferrarese), Fanatic (Enrico Biaggini), Idea Estel (Alberto Leghissa), Esimit Europa (Alberto Bolzan e Flavio Favini). Chi sceglie di stare piu´ sopravento e´ staccato. In difficolta´ uno dei favoriti, il Vor70 Intermatica Calvi Network (Lorenzo Bodini), vittima di una brutta partenza. Maxi Jena stramba al momento giusto, attacca e supera Tuttatrieste Vitrani a 300 metri dalla prima boa. Il passaggio al termine del primo lato della 41. A Barcolana vede quindi in testa Maxi Jena, seconda Tuttatrieste Vitrani, terza Fanatic, quarta Amori, quinta Idrusa, sesta Shining e a seguire gli altri. Tra i primi dieci si vede anche Vasco 40 il Tp52 di Vasco Vascotto. Alle loro spalle lo spettacolo e´ emozionante, con 1700 barche ammassate che lentamente si muovono nel vento leggero. Il passaggio della prima boa fa sgranare anche il grosso della flotta. Il secondo lato e´ un bordo di bolina nel corso del quale il vento si stabilizza e rinforza fino a prendere forma di un bel Maestrale di 10-11 nodi. Maxi Jena allunga grazie alla sua potenza e alla lunghezza nel lato di bolina, mentre solo Amori sembra tenere il passo e rimonta anche Idea Estel. Il bordeggio e´ ridotto all´essenziale e si arriva alla seconda boa. Da qui inizia il lato finale, con Maxi Jena che issa il gennaker in testa d´albero e vola verso il traguardo con 3 minuti di vantaggio sul secondo, Amori, e 6 su Tuttatrieste Vitrani. Sotto costa il Maestrale cala e si fa un po´ irregolare, costringendo gli equipaggi a numerose manovre. Il team di Mitja Kosmina non sbaglia piu´ un colpo e dopo due strambate prende la lay-line per il traguardo, che taglia vittorioso alle 12,06 dopo due ore circa di regata. Dopo 7 secondi posti Maxi Jena e Mitja Kosmina mettono finalmente il nome sull´albo d´oro della Barcolana. Alle loro spalle duello emozionante tra Idea Estel con Alberto Leghissa e Tuttatrieste Vitrani con Gabriele Benussi che al calare dell´aria riprende a essere minacciosa. Sul traguardo Idea e´ seconda, Tutta Trieste terza. Piu´ staccati sopraggiungono al 4 posto Idrusa Calvi Network con Roberto Ferrarese, al 5 Amori con Furio Benussi. Quindi Shining viene squalificata per partenza anticipata, allora ottimo 6 posto per Esimit Europa, 7 Vasco 40 e 8 Intermatica Calvi Network, dopo una progressione che ne mette in luce la potenza. Ancora: 9 Fanatic, 10 l´altro Tuttatrieste Ig Markets con Roberto Distefano, 11 il piccolo e agguerrito Miss Slovenia con Isao Mita, 12 l´austriaco Sonic Astro di Robert Rauhofer. I due 80 piedi Campione del Garda arrivano rispettivamente al 17 posto (Guglielmo Danelon) e al 21 posto (Mauro Pelaschier). I piazzamenti di altri protagonisti: 22 Il Moro di Venezia di Marino Suban, 26 Atalanta Ii di Carlo Puri Negri con Elio Petracchi, 52 Le Stelle Olimpiche con Larissa Nevierov. Grazie al Maestrale e alla splendida giornata, questa 41. A Barcolana fara´ segnare il record di arrivi nell´intera flotta: alle spalle dei vincitori lo spettacolo e´ proseguito a lungo. La grande festa della Barcolana ha rispettato le aspettative. Interviste Protagonisti Mitja Kosmina: "Questa E´ La Vittoria Del Team" - Sorride, stringe mani, firma autografi, abbraccia gli amici e risponde ai giornalisti. L´arrivo in banchina del vincitore della 41. A Barcolana, Mitja Kosmina che ha perfettamente portato Maxi Jena e´ stato tra un bagno di folla: "E´ stata - commenta Kosmina - la vittoria del team e la dedico all´equipaggio oltre che al mio amico Gianfranco Fantinel. Volevamo fortemente questo successo e ci siamo impegnati moltissimo, mettendo in mare non solo la tecnica ma anche il cuore. La Barcolana e´ una grande festa ed e´ un appuntamento a cui un velista non puo´ mancare. " Alberto Leghissa: "Avrei Messo La Firma Per Un Secondo Posto" - "Avrei firmato alla vigilia per un secondo posto in Barcolana" e´ il commento a caldo del timoniere di Idea Estel, Alberto Leghissa appena messo piede a terra. "E´ un ottimo risultato, per noi e´ stata particolarmente complessa la partenza con poco vento. Essendo lo scafo molto grande non e´ stato facile divincolarsi dalle centinaia di barche che avevamo a torno. Quando il vento si e´ stabilizzato sui 10 nodi siamo riusciti a compiere un´importante rimonta. La Barcolana - conclude Leghissa - sa regalare delle emozioni uniche". Gabriele Benussi: "Davide Contro Golia" - "Per un momento e´ stato come Davide contro Golia". Gabrielle Benussi, timoniere di Tuttatrieste Vitrani terza all´arrivo e prima di classe, ha un sorriso furbo in banchina e per un po´ ha anche creduto di farcela. "Diciamo che speravamo di girare la prima boa in vantaggio, ma a tre quarti di lato il gigante Maxi Jena ci ha raggiunti e passato sopra vento. E´ stato comunque emozionante dettare i ritmi dalla partenza. Il vento praticamente assente all´inizio di regata ci ha permesso di giocare bene le nostre carte, ma quando e´ entrato un maestrale costante era soltanto questione di tempo. Sono contento, comunque, che Mitja abbia vinto questa Barcolana. Ha lavorato bene e tanto con il team per ottenere questo successo che merita tutto". Lorenzo Bodini: "Abbiamo Subito Le Condizioni Meteo" - Intermatica - Calvi Network parte scegliendo il lato verso Miramare della lunghissima linea di partenza, ma, a causa del vento molto leggero, non riesce ad uscire dal gruppo e fatica a trovare le abituali velocita´ tipiche del Volvo 70. Lo conferma Lorenzo Bodini, skipper e timoniere di Intermatica - Calvi Network: "E´stata una regata difficile, con poco vento e quindi con condizioni non adatte alle caratteristiche tecniche della nostra barca. In partenza inoltre e´ stato difficilissimo trovare gli spazi giusti". Vasco Vascotto: "Sento Molto Mia Questa Barcolana" - "Sicuramente questa sara´ una delle Barcolane che mi restera´ piu´ nel cuore". Il muggesano Vasco Vascotto, che alla vigilia della regata ha girato la boa dei 40 anni, in mare e´ andato quasi per caso arrivando al traguardo al settimo posto e primo di classe. "Sino a sabato - sorride Vasco - non avevo deciso per nessun ingaggio e mi aggiravo in banchina in borghese. Poi la sorpresa con gli amici che sono arrivati in banchina con la barca Vasco 40. In un momento mi sono trovato scafo ed equipaggio. Un team sicuramente molto particolare composto da amici e compagni di tante battaglie in mare. Nel pozzetto si stava strettini, ma questo doveva essere lo spirito di una Barcolana che sento molto mia". .  
   
   
“STELLE OLIMPICHE” ALLA BARCOLANA: IRENE GRANDI DEBUTTA NELL’EQUIPAGGIO DELLE STELLE  
 
Trieste, 12 ottobre 2009 - Irene Grandi ha debuttato per la prima volta in una regata velica a fianco dell’equipaggio delle “Stelle Olimpiche”. Le Stelle hanno invitato Irene a sposare il loro progetto di sport e beneficenza durante la storica regata della Barcolana. Le “Stelle Olimpiche” è il primo gruppo in Italia composto da sole donne olimpioniche che, provenienti da discipline e ambiti diversi, si sono unite per condividere la passione per lo sport e mettere costantemente alla prova le loro abilità e la loro forza. L’equipaggio delle Stelle Olimpiche alla Barcolana era composto dalle fondatrici Larissa Nevierov e Giulia Pignolo (entrambe veliste a Pechino 2008), Giovanna Micol (vincitrice dell’ultimo titolo Europeo di 470), Valentina Turisini (tiro a segno e medaglia d’argento ad Atene 2004), Daniela Chmet (triathlon), Noemi Batki (tuffatrice), Alessia Pieretti (pentathlon), Gabriella Paruzzi (sciatrice), Maria Quarra (velista), Elisabetta Marin (lanciatrice di Giavellotto), l’atleta diversamente abile Paola Protopapa (vincitrice di un oro olimpico nel canottaggio Quattro con misti Lta) e Margherita Granbassi (due bronzi a Pechino nel fioretto e fresca vincitrice del Mondiale di Fioretto a squadre) e la già citata cantante Irene Grandi. Irene ha spiegato: “Quando le Stelle mi hanno proposto di partecipare a questa iniziativa ho subito accettato con entusiasmo, condivido pienamente i valori di queste ragazze e oltretutto mi piace molto l’idea di mettermi alla prova in una regata storica come La Barcolana. Abbiamo provato ad avvicinare due mondi diversi, quello musicale e quello sportivo, che hanno in comune un elemento fondamentale come la passione. Spero di trarre ispirazione da questa esperienza per concludere così il mio nuovo album che uscirà nel 2010”. Margherita Granbassi appena rientrata dalla Turchia ha dichiarato: “Nonostante la stanchezza post Mondiale ho voluto andare in barca con le ragazze, oltre che per divertirci e cercare di fare una buona prestazione, anche per raccogliere fondi per le Associazioni che sosteniamo con le Stelle Olimpiche”. Oltre all’agonismo e all’amore per lo sport, l’equipaggio delle Stelle annovera infatti tra gli elementi che lo caratterizzano un grande altruismo con cui ha deciso di sostenere diverse associazioni impegnate nel sociale in ogni gara e manifestazione a cui partecipa: alla Barcolana 2009 la raccolta fondi delle “Stelle” è stata a favore dell’Associazione bambini chirurgici del Burlo Garofolo e dell’Associazione Scricciolo. Grazie al duro lavoro e ai costanti allenamenti, queste donne hanno affrontato con grande dedizione e determinazione una sfida importante come la Barcolana; manifestazione in cui il Gruppo ha dimostrato grande spirito di squadra ed una grinta sorprendente. .  
   
   
IL GOLF TORNA ALLE OLIMPIADI NEL 2016 FRANCO CHIMENTI: “ORA IL NOSTRO SPORT CAMBIERÀ PASSO”  
 
 Roma, 12 ottobre 2009 - I membri del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) hanno ammesso il golf (63 voti favorevoli su 90) e rugby a 7 tra le discipline olimpiche a partire dall’edizione di Rio de Janeiro 2016. Per il golf è un ritorno dopo oltre cento anni. Entusiasta il presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti, presente a Copenhagen: “E’ stato un grande successo del golf mondiale che per la prima volta in assoluto ha saputo presentarsi compatto ad un appuntamento importante. Il nostro Manassero ha ben rappresentato i suoi colleghi più esperti e con questo risultato il nostro sport ora cambierà passo. Da oggi non si potrà più obiettare che la nostra non è una disciplina olimpica e mi piace pensare che il traguardo sia arrivato in un momento straordinario in cui stiamo esprimendo valori tecnici molto alti attraverso atleti come i fratelli Francesco ed Edoardo Molinari, Matteo Manassero e le ragazze Diana Luna e Veronica Zorzi, impegnate nel circuito europeo, così come Giulia Sergas e Silvia Cavalleri che partecipano al Tour americano. Da oggi la Federazione potrà contare non solo su se stessa, ma anche sul sostegno di altre forze e dimostrare di essere un esempio per gli altri, proseguendo la sua crescita anche in un periodo difficile del Paese. Ora sto vivendo un momento di grande esaltazione. Plaudo all’elezione di Mario Pescante alla vice presidenza del Cio ed esprimo a nome di tutto il golf italiano un sentito ringraziamento a Franco Carraro che ha sostenuto questa candidatura”. Euforici anche i vertici della federazione internazionale di golf: “Questo è un giorno memorabile per il golf – ha commentato Ty Votaw, direttore esecutivo dell´International Golf Federation – siamo tutti entusiasti e non vediamo l’ora di vedere i migliori golfisti del mondo contendersi la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2016 in Brasile”. Della delegazione ha fatto parte anche Peter Dawson, Chief Executive della R&a e segretario congiunto dell´Igf, il quale ha ringraziato anche gli atleti presenti: “Siamo grati a Padraig Harrington, Michelle Wie, Suzann Pettersen e a Matteo Manassero per aver comunicato, nella presentazione che ha preceduto la votazione, tutto l’interesse dei giocatori di ogni età perché il golf tornasse ad essere disciplina olimpica. Grazie al Cio per il suo supporto e complimenti anche al rugby a 7”. Per il torneo l’Igf ha proposto un field di 60 giocatori per ognuna delle categorie femminile e maschile, utilizzando il ranking mondiale come metodo di eleggibilità. I primi quindici classificati sarebbero ammessi senza considerare la nazionalità, mentre per gli altri si procederebbe allo stesso modo, ossia tenendo presente sempre la posizione nella graduatoria, ma con un tetto che limita le rappresentanze a non più di due giocatori per nazione. In tal modo si garantirebbe la presenza di almeno 30 Paesi in ciascuno dei due tornei. .  
   
   
GOLF - EUROTOUR: A MADRID 10° CANONICA, 17° F. MOLINARI, 23° TADINI CHALLENGE TOUR: FEDERICO COLOMBO TERMINA TERZO IN FRANCIA  
 
 Roma, 12 ottobre 2009 - Emanuele Canonica ha concluso al 10° posto con 272 colpi (67 65 69 71) il Madrid Masters, il torneo dell´European Tour svoltosi sul percorso del Centro Nacional de Golf, a Madrid in Spagna. Buone prove anche di Francesco Molinari, 17° con 273 (69 68 69 67), e di Alessandro Tadini, 23° con 275 (68 67 72 68). Vittoria annuncia di Ross Mcgowan, dopo lo straordinario 60 del terzo giro, ma il ventisettenne inglese ha dovuto fare i conti con la pressione nella sua corsa al primo titolo nel tour e, soprattutto, con un avversario che lo ha tenuto sulle spine, ossia il finlandese Mikko Ilonen secondo con 266 (74 63 63 66), che non ha mai mollato con dimostra il parziale di 66. Al terzo posto con 267 lo scozzese David Drysdale, al quarto con 270 gli irlandesi Gareth Maybin e Gary Murphy e lo svedese Alexander Noren. Sembrava il torneo dello spagnolo Sergio Garcia, ma dopo la vetta conquistata nel secondo turno ha profondamente deluso i suoi fans scendendo fino al 17° posto. Per Canonica (un eagle, un birdie e due bogey nel parziale di 71) è un bel ritorno tra i top ten dal quale sicuramente trarrà beneficio morale. Molinari (5 birdie per il 67), è stato molto regolare e, come al solito, ha recuperato nel finale, mentre Tadini (5 birdie e un bogey per il 68), sta difendendo con i denti la sua ´carta´ che è ancora a rischio. Poteva essere devastante lo scivolone nel terzo turno e invece il piemontese ha recuperato tredici preziose posizioni. A Mcgowan, che in carriera aveva ottenuto fino ad ora due successi nel Challenge Tour 2007, è andato una assegno di 250. 000 euro su un montepremi di 1. 500. 000 euro. Challenge Tour: Ottima Prova Di Federico Colombo (3°) In Francia - Ottima prestazione di Federico Colombo (270 - 67 65 71 67) che si classificato terzo, alla pari con il veterano inglese Peter Baker e con il belga Nicolas Colsaerts, nell´Allianz Golf Open Grand Toulouse (Challenge Tour), disputato al Golf de Toulouse-seilh a Tolosa, in Francia. In bassa classifica Michele Reale, 60° con 283 (66 72 70 75), e Gregory Molteni, 61° con 284 (69 69 75 72). Ha ottenuto il primo titolo nel circuito il ventitreenne inglese John Parry (267 - 66 68 70 63), che ha trovato la sua giornata di grazia risalendo la graduatoria di quattordici posizioni grazie a un 63 (9 birdie) e lasciando a due lunghezze il portoghese José-filipe Lima. Al sesto posto con 271 lo scozzese Peter Whiteford, l´austriaco Roland Steiner e il francese Charles-edouard Russo. Colombo ha realizzato cinque birdie nelle prime nove buche e si è trovato in quel momento al comando, ma come gli era accaduto nella stessa situazione nel turno precedente, ha segnato un doppio bogey alla buca 10 che, di fatto, lo ha messo fuori gioco per il titolo. Però ha avuto il gran merito di recuperare a terza piazza con altri due birdie. Nel 75 di Reale quattro birdie, cinque bogey e un doppio bogey; nel 72 di Molteni due birdie e due bogey. E´ uscito al taglio Lorenzo Gagli, 73° con 141 (70 71). Al vincitore sono andati 24. 000 euro su un montepremi di 150. 000. The Presidents Cup: Gli Usa Allungano (12,5-9,5) - Gli Stati Uniti hanno allungato ulteriormente il passo nella terza giornata della Presidents Cup che si sta svolgendo all´Harding Park Golf Course, di San Francisco in California, e affronteranno i dodici singoli finali con un vantaggio di tre punti sull´International Team (12,5-9,5). Nel doppio turno gli americani, guidati Fred Couples (assistente Jay Haas), hanno esercitato una certa prevalenza nei cinque foursomes (parziale di 3,5-1,5), mentre nei cinque fourballs c´è stata parità (2,5-2,5). Assolutamente imbattibile la coppia Tiger Woods/steve Stricker, con quattro vittorie in altrettanti incontri, le ultime due ai danni di Mike Weir/tim Clark (1 up nel foursome) e di Ryo Ishikawa/y. E. Yang (4/2 nel fourball). Tra gli ´internazionali´, affidati all´australiano Greg Norman (assistente Frank Nobilo), l´unico giocatore imbattuto è il fijano Vijay Singh, che dopo i due successi iniziali, ha conseguito due pareggi, il primo insieme a Robert Allenby, contro Stewart Cink/hunter Mahan (foursome), e il secondo in coppia con Tim Clark contro Phil Mickelson/sean O´hair (fourball). Nei foursomes gli altri punti statunitensi sono stati appannaggio dello stesso duo Mickelson/o´hair (5/3 su Camilo Villegas/retief Goosen) e di Justin Leonard/jim Furyk (4/2 su Ernie Els/adam Scott), mentre gli ´internazionali´ hanno conquistato l´unico punto pieno con Ishikawa/yang (3/2 su Kenny Perry/zach Johnson). Nei fourballs hanno completato lo score statunitense Anthony Kim/jim Furyk (2 up su Angel Cabrera/adam Scott), mentre hanno dato due punti alla causa avversaria Geoff Ogilvy/robert Allenby (2/1 su Stewart Cink/lucas Glover) ed Ernie Els/mike Weir (5/3 su Justin Leonard/zach Johnson). Nei precedenti sette incontri si sono registrati cinque successi americani, uno degli ´Internazionali´ e un pari (2003), quando fu interrotto per oscurità lo spareggio tra Woods ed Els e fu deciso si assegnare il trofeo ex-aequo. Mickelson e Singh sono gli unici due giocatori che hanno disputato tutte le precedenti edizioni, mentre sono al debutto O´hair, Kim, Villegas, Y. E. Yang e Ishikawa. Al Cosmopolitan G&cc Assegnati I Titoli Tricolori Foursome - Sul percorso del Cosmopolitan Golf & Country Club si sono conclusi i Campionati Nazionali Foursomes, che hanno assegnato gli ultimi due tricolori stagionali alle coppie Jacopo Jori/francesco Sandretti e Federica Maria Costantini/anna Antoniutti. Il torneo è stato disputato sulla distanza di 36 buche, anziché sulle 54 programmate, a causa del maltempo che ha impedito il gioco nella seconda giornata. Nella gara maschile, Trofeo Dadi Bergamo, Jori (Poggio dei Medici) e Sandretti (Le Pavoniere) hanno concluso in 144 colpi (72 72) lasciando a quattro colpi Luigi Jannuzzelli/niccolò Giuffrè (148 - 78 70) e Gabriele Heinrich/riccardo Palumbo (78 70). Subito dietro con 149 Andrea Chiapuzzo/marco Del Bue e Alessandro Catto/lorenzo Guanti, mentre hanno ceduto vistosamente Giorgio Del Boca/gillio Gianandrea, 13. I con 152, i quali erano alla pari con i vincitori dopo il turno iniziale. Nel Campionato femminile, Trofeo Rosanna Bergamo Puricelli, bella rimonta della Costantini (Le Querce) e della Antoniutti (Villa Condulmer), risalite dalla quarta posizione con un bel 73 per lo score vincente di 151 (78 73). Al secondo posto altre due azzurre, Anna Roscio/alessandra De Poli De Luigi (154 - 77 77) e al terzo le esperte Caterina Quintarelli/alessandra Salvi (155 - 77 78), sempre tra le protagoniste quando decidono di scendere in campo. Quarte con 159 Alessandra Averna/chiara Brizzolari, quinte con 160 Francesca Perini/margherita Magri e solo seste con 162 Giulia e Caterina Garbaccio, leader dopo 18 buche e penalizzate da un 87. .  
   
   
DA LUNEDI´ A MILANO I GIOCHI INTERUNIVERSITARI  
 
Milano, 12 ottobre 2009 - Si sfideranno su campi da calcio, calcio a 5, pallacanestro, pallavolo, golf e pitch & putt (golf a nove buche) i 1. 500 atleti, provenienti da 70 università di 22 paesi del mondo che, da lunedì 12 a venerdì 16 ottobre, parteciperanno a Milano all´11ma edizione dei Giochi Mondiali Interuniversitari. La manifestazione è stata presentata questa mattina presso la sede di Regione Lombardia dall´assessore a Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza, Pier Gianni Prosperini, insieme all´assessore allo Sport e Tempo libero della Provincia di Milano, Cristina Stancari, al vicepresidente Ifius (International Federation inter università sport), Peter Verbose, al direttore di sede dell´Università Cattolica del Sacro Cuore, Mario Gatti e al consigliere federale Cusi (Centro universitario sportivo italiano), Eugenio Beschi. Madrina dell´evento Elena Amato, capitano della squadra nazionale di ginnastica ritmica alle Olimpiadi di Sidney 2000. "Nell´anno in cui Milano è stata incoronata capitale europea dello sport - ha detto Prosperini - riusciamo a realizzare qui un altro appuntamento di grande prestigio. Dopo i campionati mondiali dilettanti di pugilato e il Motocross delle Nazioni è il terzo appuntamento di tale importanza. Ciò significa che la Lombardia è davvero riconosciuta terra di eccellenza per le eccellenze". Saranno 200 gli arbitri e 50 i tecnici impegnati sui 5 campi che ospiteranno la manifestazione. Al Fenaroli di via Suzzani si svolgeranno i tornei di calcio a 11 femminile, di pallacanestro femminile e le finali del calcio maschile. Il campo Crespi (zona Città Studi) ospiterà le sfide di pallavolo maschile e femminile. Il Forza e Coraggio di via Gallura quelle di calcio a 5 mentre il Saini di via Corelli quelle di calcio maschile e femminile e quelle di pallavolo maschile. Il golf e il pitch & putt si svolgeranno invece a Busto Arsizio sul campo "Le robinie". "I giochi universitari - ha aggiunto Prosperini - sono fra i più belli e divertenti. Si svolgono sempre in un clima di grande gioia e amicizia anche se lo spirito di competizione non manca mai. E poi chi dimentica il periodo universitario, sicuramente uno dei più belli della vita?". "Lo sport - ha concluso l´assessore - è un elemento insostituibile per l´esistenza di ciascuno: insegna a non esaltarsi per i successi e a non demoralizzarsi per le sconfitte. L´università rafforza tutto questo". .