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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Aprile 2011
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA RIESAMINA LA PROTEZIONE DEGLI STATI MEMBRI CONTRO GLI ATTACCHI INFORMATICI  
 
Bruxelles, 4 aprile 2011 - In una relazione che tiene conto dei progressi realizzati nell’attuazione del piano d´azione europeo del 2009, la Commissione europea si complimenta con gli Stati membri per gli sforzi intrapresi nella protezione delle infrastrutture informatiche critiche da possibili ciberattacchi e ciberperturbazioni (vedi Ip/09/494). Ciò detto, la relazione sottolinea la necessità di procedere a ulteriori azioni in questo settore – in particolar modo per creare, entro il 2012, una rete efficiente di gruppi di pronto intervento informatico (Cert). La sicurezza informatica e la protezione delle infrastrutture critiche in questo settore sono elementi vitali per i cittadini e per le aziende – se si vuole che gli utenti si rivolgano con fiducia a internet e alle altre reti – e rappresentano una priorità fondamentale dell´Agenda digitale europea (vedi Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). La commissaria europea per l’Agenda digitale e vicepresidente della Commissione Neelie Kroes ha dichiarato: “I cittadini europei necessitano e desiderano un accesso a reti e servizi online sicuri, resilienti e robusti. Nel corso degli ultimi due anni abbiamo ottenuto successi significativi ma dobbiamo incrementare gli sforzi in tutta l´Ue e a livello mondiale per essere in grado di far fronte a pericoli informatici sempre nuovi”. I recenti eventi hanno dimostrato che nuove minacce informatiche, sempre più sofisticate dal punto di vista tecnologico, possono perturbare o distruggere funzioni vitali sia per la vita economica che societale. Gli esempi includono gli attacchi alle reti del Ministero delle finanze francese prima del vertice del G20, al Sistema comunitario di scambi di emissioni e ancora più recentemente al Servizio europeo per l´azione esterna e alla Commissione stessa. Sono episodi che dimostrano la necessità di creare una rete governativa/nazionale perfettamente operativa di gruppi di pronto intervento in Europa, entro l´anno prossimo, nonché di organizzare a scadenza più regolare delle simulazioni di ciberattacchi a livello nazionale e di riesaminare i temi della governance per garantire la sicurezza delle tecnologie emergenti, come ad esempio il cloud computing. I principali risultati della ricerca sono i seguenti: la maggioranza degli Stati membri è ora dotata di gruppi nazionali/governativi di pronto intervento informatico (Cert); la cooperazione tra gli Stati membri sta migliorando grazie ai regolari scambi d’opinione sulle politiche da adottare, che avvengono all´interno di un forum europeo costituito nel 2009; la costituzione di partenariati pubblico-privati europei per la resilienza (Ep3r) si è dimostrata un passo fondamentale nella responsabilizzazione del settore privato e ha contribuito ad aumentare il livello di sicurezza in ambiente digitale e a sviluppare un solido mercato al servizio della sicurezza dell’informazione in Europa. La relazione indica chiaramente la strada da seguire per rafforzare la cooperazione internazionale nel settore. Di concerto con gli Stati membri e con il settore privato, la Commissione si impegna a: istituire Cert presso gli Stati membri che ne sono ancora sprovvisti nonché per le istituzioni dell´Ue, entro il 2012; sviluppare un piano d’emergenza per rispondere ai ciberattacchi, entro il 2012, sulla base dei piani nazionali d´emergenza sullo stesso argomento; organizzare simulazioni di ciberattacchi sia a livello nazionale (finora solo 12 Stati membri lo hanno fatto) che paneuropeo, sull´esempio dell’esercizio “Cyber Europe” del 2010 (vedi Ip/10/1459 ); promuovere principi condivisi a livello mondiale sulla stabilità e la resilienza di internet; istituire partenariati strategici in questo settore con paesi non-Ue (in particolare gli Stati Uniti), promuovendo contemporaneamente la discussione all´interno di forum internazionali come il G8; individuare le migliori pratiche di governance per le tecnologie emergenti con un impatto globale – come il cloud computing.  
   
   
MILANO: P.A. DIGITALE, SERVE UN CAMBIO CULTURALE  
 
Milano, 4 marzo 2011 - ´Sviluppare e adottare gli strumenti tecnologici a disposizione per cambiare e rendere più innovativa la Pubblica amministrazione´. Sono le parole dell´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari intervenuto il 31 marzo a Milano ad un incontro con i rappresentanti di Assintel (Associazione nazionale imprese Ict). Maccari, dopo aver presentato le linee guida dell´Assessorato, si è soffermato sull´apporto che le imprese che operano nel settore delle infrastrutture tecnologiche possono dare alla macchina amministrativa. ´E´ evidente - ha affermato Maccari - che, se vogliamo compiere un deciso cambio di passo verso una via lombarda all´innovazione, è necessario intervenire a più livelli. Per le istituzioni è fondamentale guardare agli strumenti moderni messi in campo dalle aziende di settore. Non è pensabile però che la P.a. Si rivolga solo all´esterno senza compiere una vera ristrutturazione interna che passa per la semplificazione normativa e digitalizzazione delle procedure´. A questo proposito l´assessore ha ricordato i due bandi di Regione Lombardia per il voucher digitale, che assegnano 2,5 milioni di euro ai Comuni per progetti di digitalizzazione dei servizi e l´acquisto di tecnologie. Maccari ha ricordato come ´il processo di cambiamento deve coinvolgere tutti i protagonisti, dalle categorie di settore agli amministratori, fino a quando si riuscirà a fare completamente sistema´. ´L´approccio a una rivoluzione digitale - ha spiegato Maccari - non deve essere visto solo dal punto di vista economico e tecnologico. Credo sia soprattutto una questione culturale a cui tutti gli enti coinvolti dovranno dare il proprio contributo. Partendo dalla Pubblica Amministrazione, bisogna coinvolgere i sindaci e gli assessori in una nuova visione della macchina amministrativa, più snella e accessibile, oltre che capace di interagire in modo rapido e diretto con le imprese e i cittadini´. L´assessore ha poi ricordato le priorità dell´Agenda Digitale, che verrà adottata dalla Regione quest´estate. ´Sicuramente - ha concluso Maccari - perché tutti gli interlocutori viaggino alla stessa velocità è necessario intervenire sul digital divide, garantendo infrastrutture tecnologiche di alto livello su tutto il territorio lombardo. Gli investimenti non devono essere fatti solo nei settori tradizionali ma, oggi più che mai, nel campo dell´innovazione. Non a caso gli impegni della Regione, in quest´ottica, si concentrano sullo sviluppo della banda larga´.  
   
   
VENETO DIGITALE: INCONTRO CONFINDUSTRIA  
 
Belluno, 4 aprile 2011 - Il Veneto è sotto la media italiana per quanto riguarda la banda larga: solo il 50% del territorio è coperto da Adsl a 2 mega. Ma oltre ad essere un problema infrastrutturale è anche culturale: il 61% degli imprenditori intervistati in un’indagine di Confindustria ritiene infatti che questi collegamenti siano poco utili. Lo ha messo in rilievo il presidente di Confindustria Servizi Innovativi Veneto, Gianni Potti, aprendo il 31 marzo a Belluno la serie di sette incontri provinciali incentrati sul tema del Veneto digitale, a cui è intervenuto il vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato. Zorzato ha preso spunto dalle considerazioni di Potti per dire che se non si afferma una cultura su questo argomento, il Veneto rischia di restare ancora indietro, anche rispetto alle previsioni di crescita economica e sociale. La Regione è impegnata su entrambi i fronti: da un lato a creare le condizioni perché la banda larga sia implementata come strumento di sviluppo; dall’altro, per la sua diffusione sotto l’aspetto culturale. Ciò significa – ha aggiunto – superare anche contraddizioni esistenti, come ad esempio l’incapacità di dialogo fra i sistemi informatici delle Ulss. L’obiettivo dell’azione regionale è proprio quello di avere un sistema unico che dialoga al suo interno. “La sfida – ha detto Zorzato - è di realizzare entro il 2015 la nostra agenda digitale, perché anche se non è finita la stagione delle infrastrutture materiali, i cambiamenti in atto a livello mondiale ci obbligano a cambiare filosofia e a puntare anche sulle infrastrutture immateriali”. Zorzato ha ricordato che la Regione sta investendo risorse importanti, ma sta lavorando anche sotto il profilo della semplificazione burocratica. Il concetto di rete e la banda larga – ha concluso – non possono non essere parte anche del progetto che si sta costruendo intorno alla candidatura di Venezia e del Nordest a capitale europea della cultura 2019, che dovrà rappresentare un modello nuovo di sviluppo per il futuro.  
   
   
VENETO DIGITALE. ZORZATO: UNA FASE NUOVA PER LA DIFFUSIONE DELLA BANDA LARGA  
 
Belluno, 4 aprile 2011 - E’ stata avviata nel Veneto una fase nuova per quanto riguarda la diffusione della banda larga. Questo per sostenere la competitività delle imprese, per migliorare i servizi della pubblica amministrazione e la qualità della vita dei cittadini. Lo ha evidenziato il vicepresidente Marino Zorzato, in occasione dell’ incontro di Confindustria a Belluno su queste tematiche, il primo di una serie a livello provinciale. L’obiettivo della Regione del Veneto e delle sue strutture tecniche è di portare entro il 2014 a tutti i veneti un collegamento superiore ai 2 mega e predisporre le condizioni per velocità maggiori. Soffermandosi sui notevoli investimenti messi in campo, Zorzato ha fatto presente che la Regione del Veneto ha firmato anche un accordo di programma con il Ministero per lo Sviluppo Economico per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro (15 milioni di euro da parte del Ministero, 25 milioni di euro dalla Regione) per la posa di fibra ottica nei territori non ancora coperti o coperti da un servizio parziale o insufficiente. La rete in fibra sarà poi messa a disposizione degli operatori nazionali o locali per l’erogazione dei servizi. Saranno realizzati 300 interventi su tutto il territorio regionale, che interesseranno circa 400 mila cittadini. Sono già stati avviati i primi cento interventi. La Regione sta intervenendo anche sul piano della diffusione della cultura digitale. Lo scorso febbraio sono stati finanziati con 1,5 milioni di euro 160 comuni veneti per la realizzazione di circa 180 “Punti Pubblici” attrezzati per fornire l’accesso a internet e l’assistenza all’utilizzo dei servizi online alla cittadinanza.  
   
   
BANDA LARGA: 5 MESI DI LAVORI SULLA CICLABILE IN VAL PASSIRIA  
 
 Bolzano, 4 aprile 2011 - Per garantire anche alla val Passiria il miglior collegamento possibile alla rete telematica, nei prossimi mesi verrà interrata l´infrastruttura in fibra ottica. Da lunedì 4 aprile e fino ad agosto i lavori si svilupperanno lungo la pista ciclabile sovraccomunale, da Merano fino a San Leonardo: si raccomanda ai ciclisti la massima prudenza. Nella sua puntuale tabella di marcia per costruire una rete telematica su tutto il territorio provinciale, la Giunta ha approvato lunedì scorso un investimento di 8,2 milioni di euro per il programma annuale, presentato dall´assessore Florian Mussner, della connessione a banda larga. "Il nostro obiettivo resta quello di collegare entro il 2013 tutti i Comuni alla rete della fibra ottica, condizione tecnica essenziale per garantire Internet veloce a tutti", sottolinea Mussner. Il programma annuale prevede anche gli interventi in val Passiria, in programma da aprile ad agosto su incarico dell´Assessorato provinciale ai lavori pubblici. I lavori di posa della nuova infrastruttura destinata alla rete telematica saranno eseguiti da un´impresa di Trento e si svilupperanno lungo la pista ciclabile sovraccomunale da Merano a San Leonardo. "Durante questa fase raccomandiamo la massima prudenza a tutti coloro che dovessero transitare sulla pista ciclabile e confidiamo nella comprensione di tutti per eventuali disagi arrecati durante i lavori", sottolinea Mussner.  
   
   
MATICA, NUOVA IMPRESA A NOVARA GRAZIE AL CONTRATTO CON LA REGIONE PIEMONTE  
 
Torino, 4 aprile 2011 - L’assessore allo Sviluppo economico della Regione Piemonte, Massimo Giordano, e l’amministratore delegato della Matica System, Sandro Camilleri, hanno firmato il 31 marzo, nella sala del Consiglio della Camera di Commercio di Novara, il contratto di insediamento in città della Matica Electronics S.r.l., una nuova azienda che assicurerà una settantina di nuovi posti di lavoro nell’ambito del settore informatico. Il contratto d’insediamento è una delle misure principali del Piano straordinario regionale per l’Occupazione che agevola, con uno stanziamento complessivo di 60 milioni di euro, l’aumento di posti di lavoro attirando investimenti produttivi provenienti da altre regioni italiane e dall’estero. Matica System è un’azienda italiana con sede a Paderno Dugnano (Mi), tra i leader mondiali del proprio settore, che progetta, produce e vende sistemi per l’emissione di documenti di sicurezza quali passaporti, carte di identità, carte di credito, Sim card. Il progetto prevede la creazione a Novara, in via Panseri 110, di un centro di ricerca interessato alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo per lo studio e la realizzazione di nuovi prodotti nel mercato delle macchine per l’identificazione (stampanti termografiche), attraverso l’avvenuta costituzione di una joint venture. La newco, denominata Matica Electronics S.r.l., è composta al 25% dal partner francese Eurintel Éolane e al 75% da Matica System S.r.l., attraverso il conferimento del ramo d’azienda dedicato all’attività di commercializzazione e gestione del business delle stampanti termografiche a livello mondiale. Secondo il progetto è prevista l’assunzione di 31 persone per l’attività di ricerca e sviluppo e di altre 41 unità per le future divisioni commerciale e marketing di cui 2/3 con alto profilo professionale. L’investimento complessivo a carico della Matica System ammonta a circa 10,2 milioni di euro, con il concorso della Regione pari a 2,3 milioni di euro, come definito dall’istruttoria della pratica a cura di Ceip - Centro Estero per l’Internazionalizzazione, l’organismo regionale che opera per favorire la crescita dell’innovazione, della competitività e dell’attrattività del Piemonte. “La firma del contratto di insediamento - dice l’assessore Giordano - è un atto concreto, è mettere nero su bianco la volontà di andare avanti, di uscire dalla crisi, di offrire opportunità di lavoro ai nostri territori, di essere futuro del Piemonte. E’ una delle misure più proficue che abbiamo messo in campo per attirare investimenti produttivi: Siamo riusciti a far arrivare nel nostro territorio già quattro nuove imprese, mentre per altrettante siamo nella fase di valutazione che si concluderà in tempi piuttosto stretti. Questo primo bilancio della misura si traduce in investimenti pari a oltre 107 milioni di euro in tutto il Piemonte, che diventano 450 se si considerano anche altre forme previste dal Piano Occupazione per agevolare la localizzazione delle imprese in Piemonte”. “Un elemento qualificante del nuovo contratto di insediamento rispetto a versioni precedenti - aggiunge Giordano - è quello di vincolare l’arrivo delle nuove aziende alla creazione, a regime, di almeno 50 posti di lavoro. E’ una regola di buon senso, che abbiamo introdotto per valorizzare l’occupazione come priorità assoluta e che ci consentirà di poter avere, quando i vari progetti saranno completati, oltre un migliaio di posti di lavoro in più in tutto il Piemonte”.  
   
   
CONCORSO DELL’UNIONE EUROPEA PER I GIOVANI SCIENZIATI I PROGETTI FINALISTI IN MOSTRA ALLA FAST MILANO, 10-12 APRILE 2011 PRESENTAZIONE  
 
 Milano, 4 aprile 2011 - Un paese che non investe in ricerca e innovazione compromette il suo futuro. E l’avvenire dipende dall’entusiasmo, dalla curiosità, dalla fantasia, dalla creatività dei giovani. Perciò bisogna avvicinare le ragazze e i ragazzi meritevoli alla scienza e alla tecnica; occorre incoraggiare la scelta delle lauree scientifiche; è indispensabile valorizzare le eccellenze; è doveroso promuovere la cooperazione internazionale. Sono questi i principi ispiratori del Concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati e degli altri appuntamenti internazionali riservati ai migliori talenti. Sono anche i criteri che da 23 anni spingono la Fast a promuovere e organizzare I giovani e le scienze, selezione per individuare e scegliere gli studenti che vanno a rappresentare l’Italia nei migliori eventi mondiali. Con questa manifestazione la Fast consente alle ragazze e ai ragazzi di essere inseriti nei circuiti internazionali più prestigiosi, apre loro nuovi orizzonti, favorisce il confronto con i coetanei delle altre nazioni. L’iniziativa si rivolge a giovani in gruppi di non più di tre o singoli tra i 14 e i 20 anni, che frequentano le medie superiori o il primo anno di università e che elaborano e presentano progetti innovativi in risposta al bando di concorso. La giuria sceglie i lavori più significativi, tenendo in considerazione sia la copertura geografica che l’interdisciplinarietà. I finalisti espongono le loro invenzioni e i loro studi nella rassegna del 10-12 Aprile nella sede Fast di P.le R. Morandi 2, a Milano. Con premi fantastici per i più bravi. Gli incontri scientifici La fase finale di I giovani e le scienze si concentra in poco più di due giornate con un programma che coinvolge totalmente i giovani selezionati: allestimento stand, valutazioni della giuria, incontri con il pubblico, visita con conferenza al Planetario, la conferenza “Trappole antiscientifiche nel linguaggio comune”, presentazione dei progetti a tutti i colleghi. Una esperienza vissuta intensamente; l’inizio del percorso che permette ai giovani talenti di diventare protagonisti anche nei migliori eventi mondiali degli studenti eccellenti. “Stelle, costellazioni, miti, leggende… Il cielo di aprile sopra Milano: conferenza al Civico Planetario di Milano” Lunedì 11 Aprile ore 13.30 – 15.00, Civico planetario di Milano. Il termine planetario, al contrario di quello che si crede, non indica la struttura, quanto il macchinario che vi è all’interno. Il Civico Planetario di Milano, in Corso Venezia, è una sorta di proiettore molto sofisticato che permette di simulare stelle e pianeti, ma soprattutto il loro movimento sulla volta celeste. La cupola di circa 20 metri di diametro e i 350 posti a sedere lo rendono il più grande in Italia e uno dei più importanti nel mondo; quello attuale è stato realizzato nel 1968. La visita tecnica e la conferenza del 2011 si svolgono proprio in questo prestigioso luogo di cultura astronomica. “Trappole antiscientifiche nel linguaggio comune: conferenza di Gianni Fochi, giornalista scientifico, docente alla Normale di Pisa” Lunedì 11 aprile ore 15.30, Fast. Spesso è difficile esprimersi in modo comprensibile; ci sono termini che esistono sia nel linguaggio scientifico che in quello comune, ma con significati diversi o addirittura in netto contrasto. L’autore li ha raccolti nel libro Fischi per fiaschi nell’italiano scientifico, edito da Longanesi. Qualche esempio: classificazioni errate che spesso hanno conseguenze gravi (la candeggina detta in genere “acida” nei media; il considerarla tale contribuisce a spedire casalinghe al pronto soccorso); modi di dire che stravolgono i concetti scientifici su cui si basano, rendendo difficile il compito degli insegnanti (catalizzare l’attenzione; osmosi); termini ripresi dalla scienza per il gusto del parolone, che fanno invece fare la figura dell’ignorante (crescita esponenziale, che in genere è tutt’altro che esponenziale). Il tutto accompagnato da immagini più eloquenti di tante parole. “Vi presento il mio progetto” Lunedì 11 aprile ore 16.00, Fast. La maggior parte dei finalisti de I giovani e le scienze dichiara di voler frequentare facoltà universitarie di tipo tecnico e di intraprendere carriere scientifiche. E’ importante per loro saper spiegare bene il proprio lavoro, per renderlo comprensibile anche al pubblico generico. Il seminario intende stimolare le capacità di comunicazione delle ragazze e dei ragazzi; permettere loro di presentarsi al meglio ai colleghi, anche al fine di consentire a tutti di rispondere con competenza e responsabilità all’iniziativa “Vota lo stand”. Vota lo stand Lunedì 11 aprile ore 19.30, Fast. La giuria del concorso decide a suo insindacabile giudizio l’ammissione alla fase finale e l’attribuzione dei riconoscimenti. Ma anche i giovani protagonisti possono scegliere lo stand e il progetto ritenuto preferibile, possibilmente in contrasto con le “arroganti” decisioni degli esperti della Fast. La rassegna dei migliori progetti Anche per l’edizione 2011 di I giovani e le scienze l’attenzione degli studenti selezionati si rivolge ad una gamma molto ampia di settori tecnologici. La provenienza geografica dei finalisti copre 11 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. L’esposizione è aperta al pubblico presso la sede Fast di P.le Rodolfo Morandi, 2 a Milano dalle ore 9.00 alle ore 19.00 di lunedì 11 aprile e dalle ore 9.00 alle ore 13.00 di martedì 12 aprile. Tutti sono invitati a visitare la rassegna. Si riporta di seguito l’elenco (in ordine di stand) dei progetti finalisti e degli invitati dall’estero con nome e cognome degli autori, l’anno di nascita, titolo del lavoro, scuola di provenienza. 1. “Il futuro della detergenza ecologica dipendera da una cipolla?” Salvatore Milia (1994), Ilaria Pes (1994), Michela Sanna (1994) Istituto tecnico industriale statale “G.m.angioy” di Sassari - 2. ““Karobade” la bevanda della salute” Federica Corsico (1994), Salvatore Saraceno (1993), Veronica Tribulato (1993) Liceo scientifico statale “Luigi Einaudi”, Siracusa - 3. “Residui di colla: un problema che si puo eliminare” Silvia Caimmi (1992), Linda Giuliani (1992), Mayamba Laura Nsuamani (1992) Istituto tecnico per attività sociali statele “Galileo Galilei”, Jesi (Ancona) - 4. “Sviluppo di trattamenti chimici per rendere i materiali idrorepellenti” Aldo Cingolani (1994), Roberto Fasano (1994), Andrea Paladini (1993) Liceo scientifico statale “Cosimo De Giorgi”, Lecce - 5. “Sulle orme di Keplero” Andrea Emilio Amedeo Bracesco (1992), Jacopo Prinetto (1991), Federica Villa (1992) Liceo scientifico statale “P. Frisi”, Monza (Monza e Brianza) - 6. “I tilacoidi artificiali: semiconduttori multistrato nanostrutturati per la costruzione di pannelli fotovoltaici” Emilio Barchiesi (1992) Liceo scientifico statale “E. Torricelli”, Roma - 7. “L’idrometro digitale per creare comportamenti responsabili” Giacomo Beux Bonorino (1991) Fondação Escola técnica Liberato Salzano Viera da Cunha, Novo Hamburgo (Brasile) - 8. “Jubbol” Alessandro Mazzola Panciera Di Zoppola Bona (1992) Liceo scientifico Istituto paritario “S. Maria degli Angeli-madri Orsoline”, Brescia - 9. “Musica in citta” Elalim Zen Vukovic (1991), Jasmine Zen Vukovic (1994) Liceo scientifico statale “Lorenzo Mossa”, Olbia (Oristano) - 10. “Il sabato sera del villaggio globale” Gianluca Cossali (1993), Andrea Marcassoli (1993), Maria Elena Rosa (1993) Istituto statale istruzione superiore “Edoardo Amaldi”, Alzano Lombardo (Bergamo) - 11. “Compositi organici volatili biogenici nell’atmosfera. Le piante e l’inquinamento” Giulia Curone (1993), Elena Marone (1993), Cecilia Merli (1993) Istituto tecnico agrario statale “Carlo Gallini”, Voghera (Pavia) - 12. “Disinfezione solare dell’acqua. Ottimizzazione del collettore solare parabolico lineare” Sara Brignoli (1993), Ibrahim Michele Hamoude (1993), Cristina Scaratti (1993) Istituto statale “C. Golgi”, Brescia - 13. “Analisi e studio degli anellidi in relazione all’inquinamento del suolo” Claudia Bortolotti (1993), Monica Branni (1993), Gaia De Nicolo (1993) Istituto di istruzione superiore statale “C. Gadda”, Paderno Dugnano (Milano) - 14. “Il piccolo mondo delle foglie” Davide Armagno (1995), Rossella Caforio (1995), Miriana Laricchia (1995) Istituto tecnico commerciale statale “A. De Viti de Marco”, Triggiano (Bari) - 15. “L.e.a. (Light Eco Armonic)” Efe Aiguobasimwin (1994), Giulia Scutellà (1994), Viviana Tremacchi (1994) Istituto istruzione superiore “Astolfo Lunardi”, Brescia - 16. “Potabilizzatore biologico per acqua” Riccardo Badain (1993), Domenico Palmeri (1993), Luca Tateo (1993) Istituto d’istruzione superiore Ipsia Inveruno, Inveruno (Milano) - 17. “Un acquario al microscopio. Studio della componente zooplanctonica in un ambiente di risorgiva riprodotto in Laboratorio” Umberto Lavagnolo (1994) Liceo scientifico statale “Galileo Galilei”, Verona - 18. “Tecnologia e ipovisione” Mario De Roberto (1994), Gianluca Travaglio (1995) Liceo scientifico statale “L. Cocito”, Alba (Cuneo) - 19. “La teoria dei giochi per studiare la Dengue” Marcelo Enrique de Oliveira Mrtvi (1994) Interativa, Londrina (Brasile) - 20. “Il caos: nella quotidianita, in fisica, nell’arte” Arianna Luci (1992), Maria Chiara Nardi (1992) Liceo statale “Lucrezia della Valle”, Cosenza - 21. “Acustica in aula: un progetto di bonifica” Giacomo Bartolucci (1993), Tommaso Diotalevi (1993), Andrea Droghini (1993) Liceo scientifico statale “Guglielmo Marconi”, Pesaro - 22. “Collettori parabolici lineari” Antonio Paone (1992), Marco Papa (1992), Daniele Petrone (1992) Istituto tecnico settore tecnologico “Saverio Altamura”, Foggia - 23. “Free-dome” Chan Yiu Ting (1993), Chan Siu Fei (1992) Lions College, Hong Kong - 24. “L.c.t. – Low Cost Titrator” Michele Mulinaris (1991), Istituto istruzione superiore “A. Malignani”, Udine Lorenzo Mauro (1991), Università degli studi di Udine Marco Tedeschi (1991), Politecnico di Milano - 25. “Robo@mico” Matteo Di Ninno (1993), Stefano Merlini (1993), Alessandro Michele Maria Panebianco (1993) Istituto di istruzione superiore “Maserati”, Voghera (Pavia) - 26. “Il gioco Kodu” Timofey Samsonov (1996), Michail Rozhdestvensky (1996) Mosca, Federazione Russa - 27. “Occhiali di sicurezza intelligenti” Davide Bacciocchi (1991), Seconda facoltà di ingegneria di Bologna a Cesena; Mattia Racchini (1991), Libera Accademia di belle arti; Alessandro Rinchi (1991), Seconda facoltà di ingegneria di Bologna a Cesena 28. “Archistar in erba. Educazione alla lettura del costruito” Matteo Bonvini (1993), Davide Pradovera (1993), Chiara Trincianti (1993) Liceo scientifico statale “Lorenzo Respighi”, Piacenza - 29. “Gavin 1.0 “ Roberto Deiana (1991), Simone Piras (1991), Università di Pisa; Daniele Sechi (1992), Itis “M. Giua”, Cagliari I principali premi 2011 L’iniziativa I giovani e le scienze 2011 è la selezione italiana per il 23° concorso dell’Unione europea dei giovani scienziati, la più importante manifestazione per gli studenti dai 14 ai 20 anni, promossa dalle istituzioni comunitarie (Consiglio, Parlamento e Commissione) con il sostegno degli Stati membri. Al contempo, la Fast utilizza tale appuntamento per scegliere i partecipanti ai più prestigiosi incontri internazionali degli studenti eccellenti. Dunque si rinnova, anche nel 2011, la sfida tra i futuri Archimede. E’ possibile toccare con mano i risultati e incontrare gli autori scelti dalla giuria visitando la rassegna allestita presso la sede Fast, aperta al pubblico l’11 e 12 aprile. Molti piccoli geni, le speranze della ricerca, ricevono prestigiosi riconoscimenti. Di seguito si riportano i premi messi in palio per il 2011. Partecipazione ad eventi internazionali v 23° Eucys concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati 23-28 Settembre 2011, Helsinki (Finlandia) Con premi fino a € 7.000 e soggiorni studio http://eucys2011.Tek.fi/  22a Settimana internazionale ricerca natura 25 Giugno - 2 Luglio 2011, Zurigo e Alpi svizzere http://www.Sjf.ch/  13a Esi esposizione scientifica internazionale di Milset 18-23 Luglio 2011, Bratislava (Slovacchia) v 53° Liysf forum internazionale giovanile della scienza 27 Luglio-10 Agosto, Londra (Gran Bretagna) http://www.Liysf.org.uk/  15° Siwi Premio internazionale dell’acqua per i giovani 20-26 agosto 2011; Stoccolma (Svezia) con riconoscimenti di $ 5.000 http://www.Siwi.org/  Expo Science Hong Kong Ottobre 2011, Hong Kong v 26 a Mostratec 24-29 Ottobre 2011, Novo Hamburgo (Brasile) http://www.Mostratec.com.br/  Expo Science Belgio Aprile 2012 v 4° Inespo, Olimpiade internazionale dei progetti ambientali Aprile 2012, Amsterdam (Olanda) v 63a Isef fiera internazionale della scienza e dell’ingegneria 13-18 Maggio 2012, Pittsburgh (Stati Uniti) http://www.Societyforscience.org/  Altri riconoscimenti: Premio speciale Aica al migliore progetto sulle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.  Divento un astronomo con il soggiorno studio presso l’Osservatorio astronomico di Asiago 11-15 luglio 2011, Asiago http://www.Pd.astro.it/  Una settimana da ricercatore per l’autore del progetto con il miglior utilizzo di tecniche e metodiche di laboratorio; premio offerto da Cusmibio Settembre 2011, Milano http://www.Cusmibio.unimi.it/  Attestati di merito di prestigiose associazioni internazionali. Riconoscimento agli insegnanti Viaggio-studio a Esi 2011, Bratislava, per 2 professori sorteggiati tra quelli segnalati dai finalisti per il supporto ricevuto per realizzare il loro lavoro e tra i docenti registrati e presenti alla cerimonia di premiazione di Martedì 12 Aprile 2011. La Fast e  
   
   
UE: ETWINNING PER L´APPRENDIMENTO TRANSFRONTALIERO: SONO STATI ANNUNCIATI I PROGETTI DELLE SCUOLE PER QUEST´ANNO  
 
Bruxelles, 4 aprile 2011 - Il programma della Commissione europea "eTwinning" ( www.Etwinning.net/ ) che entra ora nel suo settimo anno di attività coinvolge più di 130 000 insegnanti in 31 paesi che si servono delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) per creare progetti educativi transfrontalieri. 500 insegnanti e 120 allievi si riuniscono a Budapest tra il 31 marzo e il 2 aprile per scambiare idee sulle future iniziative di eTwinning e per celebrare gli otto migliori progetti eTwinning dell´anno cui partecipano scuole di Austria, Cipro, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Romania, Slovacchia, Spagna e Turchia. Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "L´iniziativa eTwinning è stata un successo fin dall´inizio. Essa promuove l´apprendimento e la creatività oltre a stimolare nei giovani l´orgoglio di essere europei. Etwinning non ha un´agenda prestabilita – si tratta di un contenitore in cui c´è spazio per tutto, come ad esempio lo stimolo ai giovani ad usare la loro biblioteca scolastica per promuovere l´apprendimento delle lingue. Il programma consiste soprattutto nell´uso dell´ Tic per aiutare gli allievi a realizzare appieno le loro potenzialità." Premi eTwinning Gli otto progetti vincenti sono stati selezionati tra più di 300 candidature e sono ripartiti in tre categorie di età: 4-11, 12-15 e 16-19 anni. Ciascun progetto è un esempio di pratica innovativa nell´ambito del quale almeno due scuole di due diversi paesi hanno fatto opera di apprendimento comune in modo nuovo e creativo. Vi sono inoltre categorie speciali per la matematica e le scienze, l´apprendimento delle lingue francese, spagnola e italiana, nonché un premio speciale sponsorizzato dalla Commissione, per lo studio della lingue di un paese vicino. Una scuola francese (Lycée Benjamin Franklin, Auray, Bretagna) e due spagnole (Ies Doctor Alarcón Santón, La Roda, Ies Melchor de Macanaz, Hellín) riceveranno il premio relativo a un progetto che incoraggiava gli allievi a studiare le radici delle moderne lingue romanze. Il premio speciale ha ricevuto il pieno sostegno del Commissario Vassilliou che, a febbraio, ha avviato l´iniziativa "Che lingua parla il vostro vicino?" Cos´è eTwinning? eTwinning usa un supporto, strumenti e servizi basati sulle Tic per agevolare i partenariati tra le scuole nei più svariati ambiti tematici. Il programma rientra nel programma Comenius dell´Ue e riceve annualmente un finanziamento di circa 10 milioni di Eur. Esso non finanzia singoli progetti, ma offre strumenti e sostegno agli insegnanti e agli allievi come il portale eTwinning ( www.Etwinning.net/ ) e seminari per gli insegnanti. I servizi di sostegno nazionali, le organizzazioni o le istituzioni che rappresentano e promuovono eTwinning in tutti i paesi dell´Ue nonché in Croazia, Islanda, Norvegia e Turchia forniscono formazione e consulenze telefoniche e online, organizzano riunioni e concorsi nazionali oltre a gestire campagne di pubbliche relazioni. Per saperne di più: Portale eTwinning: www.Etwinning.net/  Sito web della conferenza eTwinning & campeggio eTwinning: www.Confcamp2011.etwinning.net  Vincitori del premio eTwinning 2011: http://www.Etwinning.net/en/pub/awards/european_prizes.htm    
   
   
RICERCA: OGGI LA PRESENTAZIONE GREEN PAPER A ROMA  
 
Roma, 4 aprile 2011- L’agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (Apre) organizza, per conto del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, il 4 aprile 2011 a Roma, il convegno “Presentazione del Libro Verde: quadro strategico comune per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’Eu”. L’evento è ospitato nella “Sala Conferenze C” del Miur, Piazzale Kennedy 20 (Roma), inizio lavori ore 9.30. Il convegno nasce in occasione della pubblicazione da parte della Commissione Europea delle nuove strategie adottate e raccolte nel “Green Paper”, un documento che punta a trasformare le sfide in opportunità: verso un quadro strategico comune per il finanziamento della ricerca e dell´innovazione dell´Unione europea e propone grandi modifiche nei finanziamenti Europei alla ricerca e all’innovazione. I cambiamenti proposti saranno introdotti nel prossimo bilancio Ue dopo il 2013 e riuniranno il Programma Quadro di Ricerca, il Programma Competitività e Innovazione (Cip) e l’Istituto europeo di innovazione tecnologica (Iet). L’obiettivo del convegno è presentare, a tutti gli attori interessati, il Libro Verde al fine di dare seguito all’invito della Commissione di rispondere alle deomande presenti nel documento entro il 20 Maggio 2011. L’evento è ospitato nella “Sala Conferenze C” del Miur, Piazzale Kennedy 20 (Roma), inizio lavori ore 9.30. Il convegno prevede l’intervento di autorevoli personaggi del mondo della ricerca scientifica e tecnologica, quali: dott. Mario Alì (Direttore Generale per l’Internazionalizzazione della Ricerca - Miur), dott. Massimo Gaiani (Ministro Plenipotenziario del Dipartimento Politiche Europee – Presidenza del Consiglio), Prof. Ezio Andreta (Presidente Apre), Ing.raffaele Liberali (Direttore Unità Energia della Direzione Generale Ricerca della Commissione Europea), Dr.luca Moretti (Rappresentanza Permanente d´Italia presso l´Unione Europea) ed altri.  
   
   
BOLZANO: PRESENTATO IL SISTEMA DI E-LEARNING “COPERNICUS&TRIO”  
 
Bolzano, 4 aprile 2011 - È stato presentato il 31 marzo a Palazzo Widmann dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, il sistema di e-learning “Copernicus&trio” del Servizio di formazione continua sul lavoro della Formazione professionale italiana finanziato dal Fondo Sociale Europeo. L’indirizzo per accedere al portale di e-learning è: www.Provincia.bz.it/copernicusetrio  L’avvio del nuovo anno formativo vede anche la realizzazione di un nuovo servizio della Formazione professionale italiana rivolto a lavoratori ed alla popolazione adulta. Alla tradizionale offerta di corsi di aggiornamento professionale che ogni anno il Servizio formazione continua sul lavoro propone, si affiancherà un sistema di formazione a distanza on-line denominato “Copernicus&trio” con il quale si potrà accedere a più di 100 corsi di formazione professionale. La nuova iniziativa è stata presentata questa mattina dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, nell’ambito di una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche Gianni Biagi, direttore del settore formazione ed orientamento della regione Toscana che ha fornito il pacchetto di e-lerning “Trio”. Nel suo intervento l’assessore Tommasini ha sottolineato che la formazione sul lavoro rappresenta una parte fondamentale dell’offerta formativa a livello provinciale e per questa ragione si è ritenuto importante offrire nuove opportunità formative per coinvolgere nell’aggiornamento professionale anche persone che normalmente non usufruiscono dei corsi presso gli appositi centri. “Internet in questo senso offre delle opportunità importanti per la formazione a distanza. Grazie ad un tutoraggio online l’utente potrà quindi seguire gratuitamente un iter formativo presso un learning.-center o da casa propria grazie ad un semplice computer dotato di collegamento ad Internet utilizzando così un sistema estremamente flessibile ed efficace”. Copernicus nasce nel 2003 da una idea della Formazione professionale italiana che intendeva ampliare e supportare la propria offerta formativa rivolta a lavoratori e cittadini adulti anche attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, Trio (Tecnologia, Ricerca, Innovazione e Orientamento) è un sistema formativo promosso dalla Regione Toscana in grado di offrire oltre 1200 moduli formativi. Con il progetto "Copernicus&trio", s´intende avviare sperimentalmente, in provincia di Bolzano, un sistema di formazione continua e permanente in grado di aumentare, attraverso la formazione a distanza la flessibilità e le opportunità di accesso delle persone alla formazione mettendo a punto e realizzando modelli didattici e organizzativi in grado di cogliere la molteplicità dei bisogni di formazione. Le aree formative nelle quali si esplica l’attività di “Copernicus e Trio” sono le seguenti: informatica di base e office, inglese base, inglese per il commercio, inglese per il turismo, italiano per stranieri, management cooperativo, privacy, sicurezza sul lavoro, marketing e comunicazione. Il direttore del settore formazione ed orientamento della regione Toscana, Gianni Biagi, nel suo intervento ha posto l’accento sulla proficua collaborazione on la Provincia di Bolzano nella creazione di “Copernicus&trio” un sistema che opera in Toscana dal 2002, ha registrato sinora 202.894 iscrizioni e negli ultimi 24 mesi gli utenti attivi sono stati 100.018. Analoghe collaborazioni sono già state avviate dalla regione Toscana con l’Emilia Romagna, il Veneto e le Marche. Franco Russo, direttore della Formazione professionale italiana, ha infine espresso l’auspicio che con il sistema di e-learning si possa contribuire alla realizzazione di un ulteriore elemento per lo sviluppo di un sistema di offerta pubblica di corsi per la formazione e l’aggiornamento professionale rivolto a lavoratori e cittadini adulti che sia di facile accesso e che risponda efficacemente sia al loro reale fabbisogno formativo che alle esigenze individuali che caratterizzano ogni processo di apprendimento. L’indirizzo per accedere al portale di e-learning è: www.Provincia.bz.it/copernicusetrio  
   
   
IL POTENZIAMENTO DELLE SCIENZE ECONOMICHE NEL TERRITORIO DI MONZA E BRIANZA. SI RAFFORZA LA PARTNERSHIP TRA COMUNE DI MONZA E CRIET - UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA. LA SEDE DEL CENTRO SARÀ OSPITATA NELL’OSPEDALE VECCHIO.  
 
Monza, 4 aprile 2011 - È stato presentato il 31 marzo l’accordo tra il Comune di Monza e il Criet – Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio che prevede un piano di rafforzamento delle Scienze Economiche nel territorio di Monza e Brianza. Criet – Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio – di concerto con il Comune di Monza, l’Università degli Studi di Milano-bicocca e i principali decisori del territorio ha da circa un anno avviato una serie di attività concrete che vanno in questa direzione. Tra queste attività vi è, fra l’altro, la realizzazione di un “presidio” didattico-operativo delle scienze economiche nel territorio di Monza e della Brianza, rafforzato dalla presenza della nuova sede del Criet che sarà collocata all’interno del complesso dell’Ospedale vecchio. «Non possiamo che essere soddisfatti per questo risultato che ritengo importante non solo per Monza ma per tutta l’intera provincia Mb – ha affermato il sindaco di Monza Marco Mariani - che potrà beneficiare della presenza nel capoluogo della sede del centro di ricerca Criet. Fin dai primi giorni del nostro insediamento ho sostenuto come fosse essenziale far crescere la nostra città sotto diversi profili, in primis sotto quello dell’offerta universitaria, il tutto con il preciso obiettivo di dare al nostro territorio maggiori possibilità di sviluppo, anche attraverso il supporto creativo di giovani talenti. Dal punto di vista strettamente territoriale posso dire che l’ospedale vecchio tornerà a essere un punto nevralgico della città, un luogo di cultura e di ricerca. Il Comune ha inoltre messo a disposizione un’altra area, sempre all’interno del vecchio nosocomio, che verrà adibita a residenza universitaria. Si tratta indiscutibilmente di un passo in avanti necessario per un Comune capoluogo di una delle province leader in Italia e in Europa». «La collaborazione fra il nostro Ateneo e il comune di Monza – ha detto Marcello Fontanesi, rettore dell’Università di Milano-bicocca – ci vede da tempo impegnati nel rafforzamento della rete di servizi già attivi a disposizione degli studenti. In questo programma rientra anche la residenza universitaria che costruiremo sullo spazio messo a disposizione dal Comune all’interno dell’Ospedale vecchio, che avrà una capienza di 200 posti letto. L’obiettivo è quello di creare le premesse affinché si riesca ad attirare e trattenere giovani talenti, ma anche ricercatori provenienti dall’estero, che vogliano e possano investire su questo territorio». Su un totale di quasi 30 mila iscritti all’Università di Milano-bicocca, gli studenti provenienti dalla provincia di Monza e Brianza rappresentano più di un sesto con 5.700 iscritti distribuiti tra le otto facoltà. Di questi, quasi 1500 frequentano i corsi della facoltà di Economia. I progetti del Criet per Monza e la Brianza Con Enea, Criet propone Illumina, un progetto che coniuga tecnologie smart per l’integrazione dell’illuminazione pubblica con altre reti di servizi energetici per la loro ottimizzazione. La rilevazione su Monza e Brianza costituisce la fase pilota del progetto nazionale Lumière che ha per obiettivo quello di realizzare Smart Street e Smart City. La ricerca su Monza e Brianza interesserà 55 Comuni con un bacino di utenza di più di 840.000 cittadini e una fitta rete di imprese potenzialmente interessate al tema green e al tema delle tecnologie smart (su un totale di imprese sul territorio che si aggira intorno alle 64.000 unità – dati provinciali). Tra le macroaree di intervento/azione: lo studio di fattibilità su consumi, bisogni energetici, modalità gestionali dell’energia dei singoli Comuni; la creazione di network di collaborazione tra pubbliche amministrazioni – dai Comuni alla Provincia – e fornitori, finanziatori, progettisti, tecnici, ricercatori; l’individuazione di procedure standard che permettano ai Comuni di riqualificare il proprio apparato di illuminazione, partendo da una base informativa sistematica e da strumenti e supporti tecnici adeguati. Con Confindustria Criet ha attivato l’Osservatorio Impresa. Si tratta di una ricerca indirizzata alle 800 imprese associate a Confindustria che ha come obiettivo quello di monitorare negli anni attese e bisogni delle singole imprese e dei settori di riferimento. La ricerca è partita il 2 marzo 2011 ed è al primo anno di attivazione. L’intenzione è quella di ripetere la rilevazione annualmente, in modo da alimentare una banca dati sistematicamente aggiornata e funzionale all’individuazione di soluzioni - strategiche, operative e organizzative – che siano efficaci, mirate ed innovative. L’osservatorio si inserisce in un progetto più ampio – Progetto Pmi – che intende essere un punto di riferimento nazionale sia per gli imprenditori e le relative associazioni di categoria, sia per i soggetti che istituzionalmente hanno il compito di garantire lo sviluppo dei territori in un’ottica di innalzamento dei livelli occupazionali. Gli strumenti conoscitivi messi a disposizione da Progetto Pmi sono strategici ed operativi. Con il Tribunale di Monza, Criet attiva una serie di attività per migliorare il workgroup di oltre 160 persone, tra magistrati e personale amministrativo del Tribunale. Un’occasione di maggiore professionalizzazione su aree di competenza sempre più importanti. Più in generale, Criet, intende collaborare con i vari soggetti pubblici e privati del territorio, adottando un approccio fattivo. «Fin dai primi contatti con il territorio di Monza e Brianza, l’approccio di Criet è stato quello di partire dai progetti, prima ancora che dalla creazione degli uffici», ha spiegato Angelo Di Gregorio, direttore di Criet. «Questo – ha continuato Di Gregorio -, per un motivo chiaro: fornire soluzioni concrete per lo sviluppo del territorio e dei suoi protagonisti, garantendo al contempo una metodologia scientificamente corretta. I risultati ad oggi conseguiti dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta». L’apertura della nuova sede del Criet a Monza, presso l’Ospedale “Vecchio” San Gerardo, non fa che confermare questo indirizzo. «Oggi abbiamo la sede direttamente sul territorio» – ha detto ancora Di Gregorio - «e questo non può che facilitare ed accelerare la creazione della rete delle collaborazioni, oltre che testimoniare la presenza fisica di Criet sul territorio. Un territorio sul quale Criet collabora ormai da oltre un anno».  
   
   
ISTRUZIONE FVG: INIZIATIVE PER FAVORIRE L´ACCESSO AL LAVORO DEI GIOVANI  
 
 Gemona del Friuli, 4 marzo 2011 - La conferenza svoltasi il 31 marzo a Gemona del Friuli, nella sede della Comunità Montana, per divulgare il progetto Giovani in movimento, alla quale ha partecipato l´assessore regionale all´Istruzione, Università, Ricerca, Associazionismo, aveva l´obiettivo di consentire ai beneficiari dell´iniziativa, ovvero gli stessi giovani, di prendere contatto le politiche mirate a ridurre la disoccupazione giovanile. Tale progetto fa parte delle azioni promosse attraverso il programma comunitario Interreg Iv Italia-austria, del quale il ´Lead partner´ è la Provincia di Belluno; partner sono i Land della Carinzia e la Casa d´Europa di Gemona. In particolare, attori dell´iniziativa ispirata dalla Ue saranno quindici ragazzi per ciascuna delle realtà partner del progetto. Ai quali sarà affidato il compito di individuare le azioni più efficaci volte ad avvicinare i giovani al lavoro, e di propagarle successivamente nelle rispettive realtà di provenienza. Com´è stato rilevato, sono almeno due gli elementi qualificanti del progetto Giovani in movimento. Il primo risiede nel fatto che la struttura dello stesso è generata dagli stessi potenziali beneficiari. E coinvolge anche le Associazioni del mondo giovanile. Il secondo, che le azioni che verranno individuate quali efficaci iniziative per ridurre la distanza tra i giovani e l´accesso all´occupazione hanno essi stessi quali protagonisti a tutti i livelli. Gli esiti del progetto Giovani in movimento saranno successivamente utili alla Regione per poter definire attraverso elementi fondati gli argomenti del prossimo accordo quadro tra l´Amministrazione e lo Stato in materia di politiche giovanili. Mentre in Consiglio regionale è già approdato un nuovo progetto di legge sui giovani, che è finalizzato proprio a favorire l´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.  
   
   
INTEGRAZIONE EUROPEA E METODI DI APPRENDIMENTO: DA 5 NAZIONI A CONFRONTO IN ROMANIA  
 
 Bolzano, 4 aprile 2011 - Tre rappresentanti del Servizio integrazione della Scuola ladina hanno partecipato di recente alla riunione del gruppo di lavoro internazionale per l´integrazione europea in Romania. Tema dell´incontro i metodi di apprendimento. A metà aprile il prossimo incontro che sarà ospitato a Sarnes in Alto Adige. Nel gruppo di lavoro internazionale, che si è posto quale campo di azione lo scambio di informazioni nel campo dei metodi di apprendimento, sono rappresentati vari paesi quali Germania, Austria, Romania, Ungheria ed Italia. Fra i 18 partecipanti all´ultima riunione tenutasi di recente in Romania, erano presenti anche tre rappresentanti del Servizio di integrazione della Scuola ladina, Carla Comploj, Irene Costa e Alexander Prinoth. Il prossimo appuntamento, in programma per metà aprile 2011, sarà ospitato a Sarnes in Alto Adige dove, fra il resto, è prevista la presentazione, di progetti di integrazione nelle scuole ladine ed in particolare del progetto "Sentirsi bene a scuola" dove vengono poste incentrato sulle competenze emozionali e sulla comunicazione in più lingue e la conoscenza di più culture.  
   
   
PREMIATE TRE TESI DI LAUREA SULLA PARITÀ DI GENERE  
 
Bolzano, 4 aprile 2011 - A Palazzo Widmann a Bolzano, giovedì 31 marzo 2011 sono stati premiati i lavori risultati vincitori nell´edizione 2010 del Premio per tesi di laurea sulle pari opportunità. A premiare le tre dottoresse l´assessore provinciale competente, Roberto Bizzo, la presidente e la vicepresidente del Comitato pari opportunità, Ulrike Oberhammer e Patrizia Trincanato, e le componenti della giuria esaminatrice. Il 1° premio è stato assegnato a Michaela Rizzolli con la tesi: "World of Warcraft als vergeschlechtlichte Welt. Zur Relevanz von Geschlechtlichkeit in Massive Multiplayer Online Roleplaying Games" (Il gioco virtuale "world of warcraft" quale mondo sessuato. La rilevanza della sessualità nei giochi di ruolo di massa online o "massive multiplayer online roleplying games") conseguita presso la Facoltà "Bildungswissenschaften" alla "Leopold Franzens Universität" di Innsbruck. La Commissione provinciale per le pari opportunità, come ha sottolineato la sua presidente Ulrike Oberhammer nella laudatio, l´ha premiata per la scelta del tema, per l´attualità delle ipotesi di ricerca formulate e per l´esecuzione scientifica abbinata alla scelta linguistica. Michaela Rizzolli, infatti, fornisce un rilevante contributo di attualità fornendo una risposta al quesito come vengono a crearsi e a definirsi i ruoli di genere partendo da una piattaforma di gioco virutale che coinvolge circa 11 milioni di giocatori in tutto il mondo pensata in origine come asessuata. Il 2° premio è stato assegnato a Laura Senesi per la tesi: "Lavoro di cura e lavoro retribuito:Padri e madri oltre la rigidità dei ruoli. Analisi della situazione in Provincia di Bolzano" conseguito presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli studi di Trento (relatrice la Prof.ssa Barbara Poggio). La Commissione provinciale pari opportunità ha premiato la tesi, come ha detto Franca Toffol nella laudatio, sia per il suo valore specifico, sia per la scelta dell´argomento trattato che risponde perfettamente alle finalità stesse del premio. Il lavoro prende in esame gli effetti indotti dalla legge 53 dell’ 8 marzo 2000 “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città” a dieci anni dalla sua approvazione con riferimenti risulta evidente come la normativa se pur adeguata in linea di principio (ed anche in riferimento alle iniziative poste in essere in Alto Adige per favorire la conciliazione e promuovere una paternità attiva)sia insufficiente a innescare da sola i cambiamenti necessari in una cultura di genere espressione di un complesso intrecciarsi di stratificazioni stereotipate e pregiudiziali che determinano il forte perdurare dei tradizionali ruoli maschili e femminili. Il 3° premio è andato a Sofia Weissenegger per la tesi "Sozial- und Kulturgeschichte der Hysterikerinnen in Wien, 1918 – 1927" (Storia socio-culturale delle isteriche a Vienna) sostenuta presso l´Università di Vienna alla "Historisch-kulturwissenschaftliche Fakultät". Come ha sottolineato Martina Kirchler nella sua laudatio la tesi, che ripercorre un a storia di donne verso la fine del secolo, è ben strutturata e leggibile anche a profani grazie al giusto mix di fatti storici, esiti scientifici e formulazione di teorie riferite all´isteria intesa quale sindrome al femminile deviante dalle norme sociali vigenti. Nels uo lavoro l´autrice ha preso in considerazione gli atti riferiti a 60 pazienti del centro di cura "Niederösterreichische Landes_heil- und Pflegeanstat für Nerven- und geisteskranke ´Am Steinhof´" alle quali era stata diagnosticata l´"isteria". I tre lavori sono stati selezionati fra nove complessivamente presentati per l´edizione 2010 del Premio dalla giuria composta da Per l’assegnazione dei premi la giuria composta da Astrid Crepaz, Helga Innerhofer, Martina Kirchler, Helga Pedrotti, Ingrid Runggaldier, Ulrike Oberhammer, Patrizia Trinacanato e Franca Toffol. L´assessore provinciale competente Roberto Bizzo ricordando che ogni anno la Comissione provinciale per le pari opportunità premia tesi di laurea su argomenti legati alle pari opportunità fra uomo e donna o tematiche incentrate sulla condizione femminile con l’obiettivo di indurre miglioramenti nella situazione delle donne, ha detto che solo attraverso l´azione culturale sarà possibile recuperare la piena possibilità di partecipazione delle donne; è importante non solo dare pari opportunità, ma creare le condizioni per svilupparle e di giungere anche nelle posizioni apicali in ambito lavorativo. Per la vicepresidente della Commissione per le pari opportunità, Patrizia Trincanato, il Premio è un segno significativo; i giovani, come ha proseguito, sono un patrimonio in cui investire ed il premio costituisce un modo importante per affrontare tematiche di genere ed investire nelle donne del futuro. Anche per il 2011 saranno rpemiate tesi di laurea su tematiche di genere. Il termine per presentare i lavori è il 15 aprile 2011 presso il Servizio donna, in via Dante 11 a Bolzano, tel. 0471 416950, fax 0471 416959, e-mail: serviziodonna@provincia.Bz.it  
   
   
STUDI E RICERCHE BASILICATA, INDETTA NONA EDIZIONE CONCORSO  
 
Potenza, 4 aprile 2011 - Sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 9 del 1 aprile 2011 è stato pubblicato il bando della Ix edizione del concorso nazionale “Studi e ricerche sulla Basilicata”. L’iniziativa, promossa dal Consiglio regionale al fine di apportare contributi alla conoscenza, al consolidamento dell’identità e allo sviluppo della Basilicata, è rivolta a coloro i quali abbiano discusso tesi di laurea e di dottorato sulla Basilicata nelle Università italiane. Il concorso è articolato in tre sezioni: la prima è dedicata alle tesi di laurea triennali discusse negli anni accademici 2007-2008, 2008-2009 e 2009-2010; la seconda alle tesi di laurea specialistiche o del vecchio ordinamento discusse negli anni accademici 2007-2008, 2008-2009 e 2009-2010; la terza sezione è dedicata alle tesi di dottorato relative ai trienni accademici 2005-2008 e 2006-2009. I due vincitori della prima sezione riceveranno un premio di 1.500 euro ciascuno, i tre vincitori della seconda sezione riceveranno un premio di 2.500 euro ciascuno e i due vincitori dell’ultima sezione riceveranno un premio di 3.500 euro ciascuno. Gli interessati, unitamente alla domanda di partecipazione compilata secondo il fac-simile scaricabile dal sito del Consiglio regionale della Basilicata, dovranno far pervenire a pena di esclusione, entro il 31 maggio 2011, a mano o per posta alla Struttura di coordinamento della Informazione e comunicazione del Consiglio regionale della Basilicata, due copie della tesi (di cui una in formato elettronico), il certificato di laurea (con espressa indicazione dell’anno accademico) e la fotocopia fronte retro leggibile di un valido documento di riconoscimento. Alla domanda dovranno essere altresì allegate due copie del sommario esteso (di cui una in formato elettronico) della lunghezza di 4-6 pagine (8000-12000) caratteri per la sezione “Tesi di laurea triennale”; due copie del sommario esteso (di cui una in formato elettronico) della lunghezza di 6-8 pagine (12000-16000 caratteri) per la sezione “Tesi di laurea specialistica o del vecchio ordinamento”; due copie del sommario esteso (di cui una in formato elettronico) della lunghezza di 8-10 pagine (16000-20000 caratteri) per la sezione “Tesi di dottorato”. Le tesi vincitrici saranno pubblicate nella specifica collana dei “Quaderni della Regione Basilicata”.  
   
   
FAR MUOVERE LE PERSONE PER COSTRUIRE LO SVILUPPO: 26 MILIONI PER LA TRANSNAZIONALITÀ  
 
Firenze, 4 aprile 2011 – Muoversi per imparare e imparare per crescere. Con i programmi per la transnazionalità la Regione Toscana punta a far muovere in Europa e nel mondo studenti, laureati, lavoratori, giovani in formazione, ma anche apprendisti, insegnanti, imprenditori e soggetti che operano in particolari settori economici con forte vocazione internazionale. L’obiettivo è quello di aumentare le competenze del capitale umano regionale e, attraverso queste, portare all’interno del sistema economico nuove energie in grado di dare nuovo slancio allo sviluppo. “Il programma operativo toscano del Fondo sociale europeo 2007-2013 – ricorda l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – destina a questo scopo risorse per oltre 26 milioni di euro. Siamo convinti che la dimensione internazionale sia un fattore indispensabile di arricchimento del nostro capitale umano e credo che mai come in questa fase critica della nostra economia servano stimoli e fattori propulsivi per innescare una ripresa duratura. Lo scambio di esperienze di lavoro, di conoscenze e l’intreccio fra culture diverse è un modo per ampliare un bagaglio di competenze, linguistiche e culturali e acquisire così strumenti utili per aumentare la qualità del lavoro e la competitività del sistema economico”. Ecco come è stata utilizzata fino ad oggi questa opportunità che vedrà a breve l’uscita di un nuovo bando per l’assegnazione di voucher di mobilità transnazionale ai giovani toscani, la cui prima edizione era stata lanciata lo scorso anno. Dal 2007 al 2010 sono stati coinvolti in questi programmi 1747 studenti, 213 insegnanti, per un finanziamento complessivo di 1 milione e 270 euro. A questi si devono aggiungere i 160 partecipanti a percorsi di alta formazione tecnica (Ifts), che hanno sostenuto o sosterranno nei prossimi mesi esperienze di lavoro all’estero della durata dalle tre alle otto settimane. (435 mila euro). I voucher individuali a favore di diplomati, laureati, lavoratori occupati o disoccupati che intendono fare un’esperienza di lavoro all’estero (da 1 ad un massimo di 6 mesi) sono stati 142. La Regione li ha finanziati con 500 mila euro complessivi, che hanno permesso di erogare, a ciascun beneficiario, assegni da un minimo di 1200 fino a 5100 euro. E ancora sono stati finanziati con 3 milioni e 760 mila euro progetti transnazionali, ovvero di scambio per apprendisti, lavoratori occupati, diplomati, laureati, imprenditori, sindacalisti, funzionari della pubblica amministrazione. Si tratta di 19 progetti finanziati con il primo bando, che ha interessato circa 450 partecipanti e di 14 progetti finanziati con il secondo, uscito nel 2010. Le risorse per i progetti transnazionali non sono ancora finite ed è ancora possibile fare domanda per ulteriori 800 mila euro. E ancora ci sono i progetti per specifici settori produttivi, ovvero progetti più complessi di cooperazione con altre regioni europee. I settori produttivi interessati sono: turismo sostenibile, ristorazione, nautica, energia, manifatturiero. Anche per questo bando sono disponibili ancora di risorse per circa 1 milione euro. A questi si devono poi aggiungere i programmi di mobilità gestiti direttamente dalle Province alle quali la Regione ha ad oggi destinato oltre 5 milioni di euro.  
   
   
ASPIRANTI INGEGNERI E ARCHITETTI DALLA TOSCANA ALL’ABRUZZO POST TERREMOTO: 50 BORSE DI TIROCINIO  
 
 Firenze, 4 aprile 2011 – Dalle aule al lavoro sul campo per affinare competenze tecniche e confrontarsi con il mondo del lavoro in una realtà difficile come quella dell’Abruzzo post terremoto. E’ quanto saranno chiamati a fare 50 giovani laureandi in ingegneria e architettura nelle Università toscane che, grazie ad un bando della regione, possono fare domanda, fino al 29 aprile, per una borsa di studio che li porterà in Abruzzo ad approfondire gli effetti del sisma dell’aprile 2009 in relazione a quanto appreso nel corso degli studi teorici. Fino al 29 aprile 2011 sono riaperti i termini per la presentazione delle domande di candidatura, come previsto dall’avviso pubblicato sul Bollettino della Regione (Burt n.18 del 5 maggio 2010). L’avviso prevede la concessione di 50 borse di tirocinio dell’importo lordo di 2000 euro ciascuna, nell’ambito di un progetto di studio mirato ad approfondire, appunto, gli effetti del terremoto. Gli studenti coinvolti parteciperanno a un’esperienza di ricerca e sperimentazione sul campo di quanto appreso nel corso degli studi, migliorando così le proprie competenze tecniche e aumentando al tempo stesso le opportunità di inserimento lavorativo. “E’ anche questo un tassello – commenta l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – di una politica che punta ad investire sul nostro capitale umano per qualificarlo e contribuire, anche così, a far tornare competitiva la nostra economia. Uno degli strumenti principali per la crescita di questo capitale è un legame più stretto fra mondo del lavoro e mondo dell’università e della ricerca. E’ in questa logica che abbiamo messo in campo anche altre azioni per sostenere l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani e, in particolare, dei giovani neo laureati, convinti che si tratti di una risorsa e di una opportunità anche per innovare il nostro sistema produttivo”.  
   
   
150° UNITÀ D’ITALIA: BANDO DI CONCORSO G.R. PER LE SCUOLE DELL’ UMBRIA  
 
 Perugia, 4 aprile 2011 - La Giunta regionale dell´Umbria, in occasione del 150esimo anniversario dell´Unità d´Italia, d´intesa con l´Ufficio scolastico regionale, ha deciso di bandire un concorso a premi denominato "L´umbria e il 150° anniversario dell´Unità d´Italia", rivolto agli alunni e alle alunne delle scuole primaria e secondaria di primo grado (elementari e medie), statali e paritarie. I concorrenti dovranno partecipare con un elaborato progettuale a carattere collettivo realizzato da gruppi di studenti, classi o istituti. Gli elaborati potranno essere costituiti da componimenti scritti, espressioni teatrali, grafiche, fotografiche o di altro genere. Saranno premiati i primi tre lavori classificati, per ciascuno dei due ordini scolastici. Al primo premio andranno 1500 euro, al secondo 1000, al terzo 500. "Lo scopo finale, anche in riferimento alle realtà minori, - si legge nella delibera regionale - è di ricostruire le vicende, il ruolo dei diversi livelli sociali, rivisitare i luoghi, ricercare il linguaggio, le espressioni popolari (musicali, artistiche, ecc.) ed illustrare eventualmente i personaggi attraverso i quali si è realizzato, anche in Umbria, quel processo dinamico che ha condotto la nostra regione ad essere partecipe, insieme alle molte altre realtà territoriali della penisola, di quegli avvenimenti che hanno contribuito alla realizzazione dell´Unità d´Italia". "L´iniziativa - affermano all´Assessorato all´Istruzione della Regione - intende offrire ai giovani l´occasione per riflettere sulla storia del Risorgimento, dell´indipendenza ed unità nazionale; rafforzare il sentimento di identità nazionale e la consapevolezza dei valori di libertà, unità, solidarietà, uguaglianza, legalità e democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica. Una riflessione che aiuti a formare i cittadini di domani, consapevoli e responsabili dei loro diritti e dei loro doveri".  
   
   
SCUOLA, CORSO “MONTESSORI” ALL´ISTITUTO FASSICOMO DI GENOVA PER INSEGNANTI DEL CAPOLUOGO E DI SANREMO  
 
Genova, 4 Aprile 2011 - Inaugurazione, sabato 2 aprile, all’Istituto Fassicomo, in via Imperiale 41, a Genova, del secondo corso dedicato al metodo "Montessori". Finanziato dalla Regione Liguria e riconosciuto dall’Opera Nazionale Montessori, il corso si svolgerà anche a Sanremo. Il corso è rivolto a docenti della scuola dell’infanzia e delle scuole primarie e delle sezioni primavera. "Con questa seconda esperienza del "Montessori" la Liguria, grazie all´investimento regionale di 60 mila euro, potrà contare su un gruppo di insegnanti preparati per arricchire e differenziare l´offerta formativa regionale", spiega l´assessore all´Istruzione della Regione Liguria Pippo Rossetti che, alle 10 interverrà alla cerimonia di apertura del corso con Olga Rossi Cassottana, ordinario di pedagogia all´Università di Genova. Il metodo “Montessori” è molto conosciuto all´estero e in Italia è stato ultimamente rivalorizzato. Per Rossetti "l´esperienza ligure si pone come pilota in un´ottica nazionale, un´opportunità formativa importante soprattutto per i giovani insegnanti e per coloro che dimostrano interesse ad approfondire nuovi metodi didattici". Nel pomeriggio, al Fassicomo interverrà Doriana Allegri, responsabile Scuola Infanzia e asili del Comune di Genova, molto interessato a sperimentare questo metodo nell´ambito dei propri servizi educativi. Collaborano a questo progetto il Centro Studi Montessori di Genova e quello di Sanremo, il terzo circolo didattico di Sanremo, i servizi educativi del Comune di Genova e l´ente di formazione Salesiano Cnos di Sampierdarena.  
   
   
FORMAZIONE IN SICILIA: FIRMATO ACCORDO CON SCUOLA SUPERIORE P.A.  
 
 Palermo, 4 aprile 2011 - Un accordo di collaborazione e´ stato firmato l’ 1 aprile tra l´assessore per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino e Giovanni Tria, presidente della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione della presidenza del Consiglio dei Ministri. L´accordo prevede, tra le altre cose, l´organizzazione comune di giornate di formazione sui Piani di trasparenza ed integrita´ e il monitoraggio sulla programmazione nei settori del lavoro, dell´istruzione e della formazione professionale. Inoltre, una ricognizione, attraverso un gruppo di lavoro, dei procedimenti amministrativi maggiormente rilevanti per l´economia e l´impresa, attraverso una cabina di regia con le associazioni di categoria. "La collaborazione sottoscritta oggi - ha detto Centorrino - e´ il primo passo verso un piu´ complesso progetto operativo condiviso con tutti i rami dell´amministrazione, in un´ottica di razionalizzazione delle risorse, che si pone all´indomani dell´adozione di una legge regionale sulla semplificazione amministrativa". La Regione siciliana, infatti, ritiene prioritario il processo di modernizzazione dei vari rami dell´amministrazione al fine di ridurre i costi amministrativi, con particolare riferimento a quelli connessi con le attivita´ d´impresa, formazione, lavoro, e migliorare la qualita´ dei servizi nei settori. "La formazione del personale della Pubblica amministrazione - ha sottolineato Tria - costituisce una leva strategica per la realizzazione di concreti miglioramenti dei servizi ai cittadini, alle imprese e al mercato del lavoro in genere, con particolare riferimento al mezzogiorno". E´ prevista anche l´implementazione delle procedure relative alla semplificazione amministrative e legislativa con la collaborazione dell´assessorato agli Enti Locali. I costi relativi all´adempimento degli obiettivi previsti nella convenzione, la cui durata e´ tre anni, saranno sostenuti con il ricorso alle risorse presenti nell´Asse Vii del Por Fse - Capacita´ Istituzionale.  
   
   
LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA IMPORTANTE QUANTO L’ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO  
 
Firenze, 4 aprile 2011 - “Promuovere e investire nella prevenzione attraverso la formazione, per la sicurezza sul lavoro, è altrettanto importante che investire in attività di vigilanza e controllo sul territorio. La formazione infatti, promuovendo l’adozione di comportamenti adeguati oltre che l´acquisizione di maggiori conoscenze e competenze, consente di diffondere efficacemente le buone pratiche per la sicurezza. Nei comparti delle attività artigianali e della microimpresa, spesso più esposti ai rischi derivanti dalla mancata applicazione delle regole di sicurezza e protezione, i percorsi formativi sostenuti dalle istituzioni restituiscono il significato del lavoro come bene collettivo, che è nell’interesse di tutti salvaguardare, proteggere e rendere sicuro”. Così l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha aperto stamani i lavori del seminario di presentazione dei risultati del progetto formativo realizzato dal Cpra (Comitato paritetico regionale dell´artigianato) con un finanziamento regionale. “Il progetto di formazione realizzato dal Cpra – ha proseguito Scaramuccia – è frutto di una scelta politica di sostegno alla formazione delle figure della prevenzione aziendale operanti nell’artigianato e nella microimpresa, settori che sono le colonne portanti dell’economia nella nostra Regione, ma che in periodi recessivi come quello che stiamo attraversando hanno difficoltà ancora maggiori delle grandi aziende ad investire risorse per la sicurezza e la salute di chi vi opera. Si è scelto di coinvolgere anche i lavoratori autonomi, particolarmente numerosi in questi settori produttivi, che pur godendo delle tutele garantite per legge, non sempre sono consapevoli ed informati dei rischi cui vanno incontro”. I corsi realizzati dal Cpra sono stati 145, diffusi sul territorio regionale, e hanno visto la partecipazione complessiva di oltre 3000 persone, provenienti da tutti i principali settori dell’artigianato. Tra i lavoratori coinvolti oltre il 50% proveniva da aziende con meno di 3 addetti. Ad essere formati sono stati innanzi tutto i formatori alla sicurezza, e poi i datori di lavoro, i responsabili dei servizi di prevenzione e protezione (Rspp), i lavoratori autonomi del comparto edilizia, i lavoratori che operano in altezza, ma anche i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls), e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali (Rlst). I corsi più frequentati sono stati quelli per “Rspp”, Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, addetti antincendio e primo soccorso, che nelle piccole imprese molto spesso coincidono con il datore di lavoro. I corsi rivolti ai lavoratori autonomi del comparto edilizia hanno avuto circa 200 adesioni e sono stati ben accolti nei cantieri, fatto questo che ha spinto altre imprese a richiedere l´adesione al corso. Molto elevata è stata anche la partecipazione ai corsi per i lavoratori esposti a rischio di cadute dall’alto in comparti diversi dall’edilizia (installatori, manutentori, elettricisti, ecc..) che hanno visto la presenza sia di imprenditori che di lavoratori. “Da anni la Regione sta investendo – ha concluso l’assessore Scaramuccia – per contribuire a sostenere la figura ed il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, anche con specifici interventi (basti pensare al progetto regionale “Rete dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza”). Nell’ottica di affiancare ad interventi mirati rispetto a particolari criticità – come la campagna sul pericolo di cadute dall’alto – una visione globale della sicurezza sul lavoro si punta a sviluppare sinergie sempre più forti tra le politiche di prevenzione, i controlli, i datori di lavoro e i lavoratori. Volontà e impegno dell’amministrazione regionale è di proseguire nel percorso avviato, con l´obiettivo di sostenere percorsi di accrescimento e di promozione della cultura della sicurezza e della salute”.  
   
   
AL PROGETTO INTEGRATO FUSINA IN PREMIO “PIANETA ACQUA”. INTERVENTO INNOVATIVO NELLA TRADIZIONE DELLA SERENISSIMA  
 
Venezia, 4 aprile 2011 - Il Progetto Integrato Fusina( Pif) del Veneto, gestito dalla società consortile Sifa, è la migliore iniziativa di governo dell’acqua nel settore industriale. Ha infatti vinto l’edizione 2011 del premio “Pianeta Acqua”, consegnato a Bologna nel corso della “giornata mondiale dell’acqua”, in una manifestazione promossa dal Forum sul Risparmio e la Conservazione della Risorsa Idrica. Il premio “Pianeta Acqua”, diviso in più sezioni, è destinato alle “azioni virtuose e buone pratiche per l’utilizzo razionale dell’acqua”, ha il patrocinio ddella Conferenza delle Regioni, dell’Unione delle Province Italiane, di Coldiretti, Federutility e Legacoop Agroalimentare ed è accompagnato dalla medaglia del Presidente della Repubblica. Il Pif – ha ricordato l’assessore Renato Chisso – è il più importante progetto di gestione, risanamento e riqualificazione territoriale attuato nel Sito di Interesse Nazionale di Porto Marghera a Venezia, che coinvolge istituzioni e privati, trasparente, confrontato con i cittadini che ci hanno dato il loro consenso. A suo modo esso si inserisce nella scia del buon governo delle acque attuato nel Veneto già dalla serenissima, che sulla sicurezza e sull’equilibrio tra terra e acqua ha costruito una parte del suo successo sullo scenario economico mondiale e motivi di benessere per i suoi cittadini. Aver ricevuto questo riconoscimento assolutamente super partes è dunque duplice motivo d’orgoglio: vuol dire che abbiamo fatto il nostro dovere lavorando bene e che abbiamo realizzato innovazione e nuove opportunità di crescita civile ed economia”. Per inciso, nel 2008 il Progetto Integrato Fusina aveva ricevuto l’unica “menzione speciale” nell’ambito del Premio Pianeta Acqua. Il Pif è frutto di una concessione firmata nel 2005 tra il Presidente della Regione del Veneto e il presidente della Società di Progetto Sifa, Sistema Integrato Fusina Ambiente, per un’azione realizzata con la forma del “progetto di finanza”, finalizzata alla riduzione dell’inquinamento della laguna di Venezia; all’ottimizzazione della gestione delle risorse idriche sia destinate all’uso idropotabile sia quelle impiegabili dalle industrie di Porto Marghera o per utilizzi non potabili. Si tratta di uno dei principali interventi previsti dal Piano Direttore del 2000 per la prevenzione dell’inquinamento e il risanamento delle acque del bacino sversante nella Laguna di Venezia, che si è sviluppato conformandosi alle esigenze particolari del territorio volte alla riqualificazione ambientale e socioeconomica, con un investimento complessivo che si aggira sui 350 milioni d’euro, dei quali 92,8 milioni di euro finanziati dalla Regione con i fondi della Legge Speciale per Venezia.  
   
   
TAVOLO TECNICO DELLA PROTEZIONE CIVILE CON 9 REGIONI A BOLZANO  
 
Bolzano, 4 aprile 2011 - Guidato da Roberto Giarola presso la sede della protezione Civile a Bolzano si è tenuto giovedì 31 marzo 2011, il Tavolo tecnico nazionale della Protezione civile con i rappresentanti di 9 Regioni, ovvero 8 Regioni e le due Province autonome di Bolzano e di Trento. La riunione si è svolta a Bolzano su interessamento del presidente della Provincia Luis Durnwalder, responsabile per il settore della Protezione Civile altoatesina, in considerazione del fatto che nel prossimo fine settimana proprio a Bolzano presso i padiglioni fieristi si svolgerà la fiera specializzata del comparto Civil Protect. Il tavolo tecnico, al quale hanno preso parte di responsabili della Protezione Civile di nove Regioni, fra i quali Hanspeter Staffler direttore della Ripartizione Protezione Civile della Provincia di Bolzano, è stato diretto da Roberto Giarola, del Dipartimento della Protezione civile nazionale, struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tema centrale della riunione del Tavolo tecnico, che funge da istanza preparatoria in vista delel decisioni a livello politico, il finanziamento delle organizzazioni di soccorso della Protezione Civile a livello regionale e statale. Come ha sottolineato Giarola lo Stato anche in futuro potrà solo cofinanziare singoli progetti, interventi di formazione, e l´attività di esercitazione. Le relative norme sono attualmente in fase di elaborazione. Dai dirigenti regionali della Protezione Civile Giarola ha raccolto idee e suggerimenti. Ai colleghi delle altre realtà regionali il direttore della Ripartizione Protezione Civile e antincendi della Provincia di Bolzano, Hanspeter Staffler, ha spiegato la situazione altoatesina ed in particolare il sistema dei Vigili del fuoco volontari e la rete delle organizzazioni di soccorso.  
   
   
IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO DI PROROGA DELLE AATO  
 
Verona, 4 aprile 2011 – Arriva in extremis il Dpcm che proroga le Aato fino al 31 dicembre 2011. Il decreto della presidenza del consiglio dei ministri è stato infatti pubblicato in data 31 marzo 2011 sulla Gazzetta Ufficiale. Non è quindi necessario il commissariamento: possibilità, questa, approvata con delibera in Regione il 29 marzo, e annunciata dall’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte proprio durante l’assemblea dei Sindaci di Aato Veronese, lo stesso 29 marzo a Verona. Tale delibera sul commissariamento era stata approvata in Giunta regionale come unica soluzione possibile per evitare il caos procedurale della gestione del sistema idrico integrato, qualora non fosse arrivato in tempo il decreto, arrivato proprio all’ultimo giorno utile, 31 marzo – condizione che sarebbe stata comunque temporanea, valida fino all’arrivo della nuova legge regionale -. Mauro Martelli, Presidente Aato Veronese, commenta: “Con questo nuovo decreto di proroga sulle competenze fondamentali degli Enti di regolazione sarà possibile concludere in piena legittimità alla revisione del piano di ambito e successivamente procedere alla assegnazione della nuova gestione del sistema idrico o confermare le attuali a seconda del risultato che i cittadini vorranno affermare con la consultazione referendaria del giugno prossimo”.  
   
   
PUGLIA, SITUAZIONE IMPIANTI DEPURAZIONE CAROVIGNO, SAVA-MANDURIA, PORTO CESAREO  
 
Bari, 4 aprile 2011 - “Sono dispiaciuto ma comprendo le motivazioni che hanno generato l’impossibilità da parte del Comune di Carovigno e di Aqp, anche in conseguenza, di rispettare l’impegno assunto di mettere in funzione entro oggi, giovedì 31 marzo, l’impianto di depurazione di Carovigno (Br)”. Questo il commento dell’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati alle note giunte da parte dei vertici di Acquedotto Pugliese e dell’amministrazione comunale interessata con le quali si comunica che, nonostante gli impegni assunti nel corso di precedenti incontri tecnici di mettere in funzioni entro la giornata di oggi l’impianto, l’avvio in esercizio sconterà un ritardo di natura tecnico – amministrativa. Nell’ultima riunione convocata dall’assessore Amati infatti, il 26 gennaio scorso, i soggetti interessati si erano impegnati a concludere tutte le procedure utili all’avvio del depuratore proprio entro il 31 marzo 2011 e al successivo collettamento dei Comuni di San Vito dei Normanni e San Michele Salentino entro il 31 marzo 2012. “La notizia del mancato rispetto del crono programma – ha sottolineato Amati - che ho appreso attraverso comunicazioni da parte del Comune di Carovigno e di Acquedotto pugliese, suscita in me delusione, poiché gli impegni assunti vanno sempre rispettati, nonostante capisca che le motivazioni che hanno determinato il ritardo dei lavori non sono direttamente imputabili alla volontà o all’inerzia dell’amministrazione comunale e dei tecnici di Acquedotto pugliese. In particolare, comprendo che l’avvio in esercizio dell’impianto è strettamente subordinato alla realizzazione di opere poste a carico del comune di Carovigno, che impedisce di stimare con esattezza i tempi attivazione. Risulta allo stesso modo chiaramente comprensibile che le precipitazioni di straordinaria intensità che hanno interessato il territorio nelle ultime settimane hanno generato un fisiologico ritardo nel completamento dei lavori di realizzazione del collettore emissario dal depuratore al recapito finale originariamente individuato nel canale Reale, rispetto al quale Aqp ha già effettivamente attivato tutte le procedure amministrative necessarie per l’autorizzazione allo scarico. Anche con riferimento all’impianto in questione abbiamo la necessità di far uscire l’Italia, la Puglia e il comune di Carovigno dalla procedura di infrazione comunitaria e per questo convocherò al più presto un ulteriore incontro tecnico al fine di superare gli ostacoli incontrati durante il percorso di avvio dell’impianto e cercare di accelerare il più possibile la conclusione delle opere”. Impianto depurazione Sava-manduria. Amati: Regione finanzierà i lavori - “Fermo restando il progetto così come già approvato, la Regione Puglia assume l’impegno di finanziare la realizzazione dei lavori di adeguamento dello scarico ai fini del riutilizzo dei reflui in agricoltura. Questo tra l’altro rappresenta una priorità per noi, con riferimento all’attuazione del Piano di Tutela delle Acque ed incontra la volontà della maggior parte degli interessi meritevoli di tutela avanzati dai Cittadini dell’area interessata”. E’ quanto dichiarato dall’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, nel corso dell’incontro tecnico da lui convocato per l’analisi dell’avvio in esercizio dell’impianto di depurazione di Sava - Manduria. Hanno partecipato Paolo Tommasini, Sindaco di Manduria, Vito Colucci, Dirigente per la Pianificazione Aato Puglia, rappresentanti del comune di Avetrana, di Aqp e il Consigliere regionale Donato Pentassuglia. “Siamo sottoposti ad un provvedimento di infrazione comunitaria – ha spiegato Amati - che ci impone di non modificare l’attuale progetto approvato, che va subito cantierizzato per evitare di perdere i finanziamenti disponibili. Riteniamo però evitabili lo scarico a mare e per questo riteniamo opportuno il riutilizzo dei reflui in agricoltura, in conformità con le indicazioni dell’Autorità ambientale. Per questo l’Acquedotto pugliese presenterà al più presto lo studio di fattibilità per il riutilizzo dei reflui ed incontrerà i comuni interessati e il Consorzio dell’Arneo allo scopo di verificare le necessità relative all’entrata in funzionamento della rete irrigua”. Impianto Depurazione Porto Cesareo. Amati:necessaria collaborazione - Un’ulteriore riunione per fare il punto della situazione, con riferimento al crono programma stabilito per mettere in funzione l’impianto di depurazione di Porto Cesareo (Le), si è svolta oggi a Bari alla presenza dell’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati , del Sindaco di Porto Cesareo Vito Foscarini e rappresentanti dell’Acquedotto pugliese. “La decisione assunta nel corso delle precedenti riunioni – ha dichiarato Amati - di procedere per singole fasi sconta inevitabilmente alcuni ritardi di natura tecnico – amministrativa. Avendo la necessità di mettere in funzione l’impianto il prima possibile e fare così uscire l’Italia, la Regione e il Comune di Porto Cesareo dalla procedura di infrazione comunitaria che riguarda proprio la realizzazione di quest’opera, cercheremo comunque di rispettare i termini che ci siamo importi in precedenza, che prevedevano la messa in esercizio del depuratore entro la fine del 2012. A questo punto, sarà necessario instaurare un dialogo e una collaborazione costante tra il Comune di Porto Cesareo e i tecnici dell’Acquedotto, che si sono dichiarati disponibili a fornire consulenze e professionalità in modo da risolvere questa vicenda quanto prima”.  
   
   
RIFIUTI, ECCO L´ALTRA CAMPANIA: AUMENTATA DEL 35% LA RACCOLTA DEI RAEE  
 
Napoli, 4 aprile 2011 - "La Campania è al primo posto tra le regioni del Sud Italia per raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche". Lo rende noto l´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, sulla base dei dati contenuti nel Rapporto annuale sul ritiro e trattamento di questa tipologia di rifiuti, pubblicato dal Centro di Coordinamento Raee. "Le risultanze del report - dice l´assessore Romano - mostrano l´altra Campania, evidenziando che nella nostra Regione vengono raccolti complessivamente ben 15 milioni 551mila chilogrammi all´anno di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche: il 35 per cento in più rispetto al 2009, quando la quota era pari a 11 milioni 221mila chili all´anno. Considerato che sul nostro territorio insistono 205 Centri di raccolta e che i comuni serviti sono 324, pari ad una percentuale dell´80,4% della popolazione, possiamo dire che il sistema delle isole ecologiche è vincente e che il modello di raccolta dei Raee può essere applicato anche a tutte le altre tipologie di rifiuto". Maggiori dettagli sulla raccolta dei Raee in Campania saranno forniti attraverso la pubblicazione di un dossier curato dal Centro di Coordinamento, che sarà presentato prossimamente alla stampa.