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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Gennaio 2012
LA PRIVACY SU INTERNET "IL DIRITTO ALL’OBLIO"  
 
Bruxelles, 30 gennaio 2012 - La direttiva sulla protezione dei dati personali del 1995 attualmente in vigore non risponde più ai bisogni dell´era digitale. Alle volte ci lasciamo prendere la mano. Ci innamoriamo perdutamente, ci arrabbiamo o beviamo un bicchiere di troppo... E vogliamo raccontarlo al mondo intero. Questo è il rischio di Facebook. Alle volte ci lasciamo sfuggire persino un numero di telefono o un indirizzo. Ma quali sono i rischi di raccontare la propria vita on line? Il Parlamento europeo si è recentemente confrontato sul tema della protezione dei dati cercando un equilibrio tra difesa della privacy e sicurezza. In occasione della giornata europea della protezione dei dati personali, abbiamo selezionato per voi alcuni risultati dell´Eurobarometro dell´anno scorso e abbiamo incontrato il presidente della commissione per le Libertà civili, la deputata tedesca di centro sinistra Birgit Sippel. Il Parlamento europeo ha presentato il 6 luglio 2011 un rapporto che incoraggiava la Commissione al progetto di una nuova regolamentazione sulla protezione dei dati personali e una politica per la gestione dei dati personali da parte della polizia e della magistratura. Il diritto all´oblio è uno dei punti affrontati su cui Commissione e Parlamento si trovano d´accordo. Il 74% dei cittadini europei pensa che diffondere le proprie informazioni personali faccia parte di uno stile di vita moderno. Birgit Sippel - La direttiva sulla protezione dei dati personali del 1995 attualmente in vigore non risponde più ai bisogni dell´era digitale. Sono necessarie regole che garantiscano un alto livello di protezione senza restringere il diritto di libertà d´opinione e informazione. Il 75% dei cittadini europei pensa che si dovrebbero poter cancellare in qualsiasi momento le informazioni personali registrate su un sito internet. Birgit Sippel - Il diritto all´oblio deve essere garantito a tutti i cittadini europei e i dati personali devono poter essere cancellati. È inoltre fondamentale sapere chi, quando, per quale obiettivo e per quale periodo, i propri dati saranno registrati. Ovviamente il diritto all´oblio deve essere garantito per i cittadini europei nei propri confini, come all´esterno. Il 67% dei cittadini europei non sono al corrente dell´esistenza di un´autorità pubblica nazionale responsabile della protezione dei dati e della privacy. Le autorità nazionali responsabili della protezione dei dati personali hanno funzioni diverse nei diversi Stati membri e lo standard minimo europeo è applicato in maniera differente. Il Parlamento incoraggiava la Commissione al progetto per conferire maggior poter alle autorità nazionali. Solo una legislazione a livello europeo potrà garantire la protezione di tutti i cittadini.  
   
   
IL RAFFREDDAMENTO A LASER DELLE MEMBRANE DEI SEMICONDUTTORI SPIANA LA STRADA AL CALCOLO QUANTISTICO  
 
Bruxelles, 30 gennaio 2012 - Mettendo insieme in modo innovativo due campi di ricerca, la fisica quantistica e la nanofisica, alcuni ricercatori danesi finanziati dall´Ue hanno scoperto un nuovo metodo per raffreddare a laser le membrane dei semiconduttori. I semiconduttori sono componenti fondamentali di molti dispositivi elettronici come le celle solari e i Led (diodi a emissione di luce) ed è importante essere in grado di raffreddare questi componenti per lo sviluppo futuro dei computer quantistici e di sensori ultrasensibili. Nonostante venga chiamato metodo di raffreddamento però la tecnica usata dai fisici funziona facendo l´esatto contrario e cioè riscaldando il materiale. In un articolo pubblicato sulla rivista Nature Physics, il team, dell´Istituto Niels Bohr dell´Università di Copenhagen in Danimarca, spiega come ha sviluppato l´uso di laser in grado di raffreddare le fluttuazioni della membrana fino a meno 269 gradi centigradi. Lo studio ha ricevuto un finanziamento di 4.700.000 euro nell´ambito del progetto Q-essence ("Quantum interfaces, sensors and communication based on entanglement"), finanziato all´interno del tema Tic ("Tecnologie dell´informazione e della comunicazione") del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. L´autore principale dello studio, Koji Usami, spiega: "Negli esperimenti, siamo riusciti a ottenere un metodo nuovo ed efficace di raffreddamento di un materiale solido usando il laser. Abbiamo prodotto una membrana di semiconduttore con uno spessore di 160 nanometri e una superficie, mai ottenuta prima, di 1 millimetro per 1 millimetro. Negli esperimenti, lasciamo che la membrana interagisca con la luce laser in modo che i suoi movimenti meccanici influenzino la luce che la colpisce. Abbiamo esaminato attentamente i fenomeni fisci e abbiamo scoperto che un certo modo di oscillazione della membrana la raffreddava da una temperatura ambiente fino a meno 269 gradi centigradi, come risultato della complessa e affascinante interazione tra il movimento della membrana, le proprietà del semiconduttore e le risonanze ottiche." Il team danese lavora da tanto tempo per perfezionare questa tecnica di raffreddamento a laser degli atomi ed è riuscito in precedenza a raffreddare nuvole di gas di atomi di cesio fino a quasi zero assoluto, meno 273 gradi centigradi, usando laser mirati. Sono riusciti a creare un intrappolamento tra due sistemi atomici. Questo avviene quando la rotazione atomica viene intrappolata e le due nuvole di gas formano un legame, dovuto alla meccanica quantistica. Usando tecniche ottiche quantistiche, hanno misurato le fluttuazioni quantistiche della rotazione atomica. "È da tempo che vogliamo esaminare quanto si possono estendere questi limiti di meccanica quantistica: il principio vale anche per materiali macroscopici? Si aprirebbero possibilità completamente nuove per la cosiddetta ottomeccanica, e cioè l´interazione tra la radiazione ottica, la luce, e un moto meccanico," spiega un altro degli autori dello studio, il professor Eugene Polzik. Prima di poter vedere se le loro teorie funzionassero in pratica gli scienziati hanno dovuto assicurarsi di avere i materiali adatti a disposizione. È cominciato tutto nel 2009 quando un membro del team dello studio, Peter Lodahl, tenne una lezione all´Istituto Niels Bohr: mostrò una speciale membrana di cristalli fotonici fatta del materiale semiconduttore arseniuro di gallio (Gaas). Dopo aver seguito la lezione, il professor Polzik pensò immediatamente che questa nanomembrana avesse molte proprietà elettroniche e ottiche vantaggiose. Suggerì di usare questo tipo di membrana per gli esperimenti di ottomeccanica e, dopo un anno di sperimentazione con diverse dimensioni, il team riuscì a fabbricare quella adatta. I ricercatori riuscirono a produrre una nanomembrana dello spessore di appena 160 nanometri e con una superficie di oltre 1 millimetro quadrato. Nell´esperimento, puntarono la luce laser sulla nanomembrana in una camera a vuoto. Quando la luce laser colpiva la membrana del semiconduttore, una parte della luce veniva riflessa e la luce era riflessa di nuovo attraverso uno specchio parte dell´esperimento, in modo che la luce andasse avanti e indietro in quello spazio, formando un risonatore ottico. Una parte della luce era assorbita dalla membrana e rilasciava elettroni liberi. Gli elettroni si disintegravano e quindi riscaldavano la membrana, producendo un´espansione termica. In questo modo, la distanza tra la membrana e lo specchio cambiava costantemente in forma di fluttuazione. Koji Usami spiega inoltre: "Cambiando la distanza tra la membrana e lo specchio si arriva a una complessa e affascinante interazione tra il movimento della membrana, le proprietà del semiconduttore e le risonanze ottiche e si può controllare il sistema in modo da raffreddare la temperatura delle fluttuazioni della membrana. Si tratta di un nuovo meccanismo ottomeccanico, una parte centrale della nuova scoperta. Il paradosso è che anche se la membrana nel complesso si riscalda un po´, essa viene raffreddata a una certa oscillazione e il raffreddamento può essere controllato con la luce laser. Si raffredda quindi riscaldandosi! Siamo riusciti a raffreddare le fluttuazioni della membrana fino a meno 269 gradi centigradi. Queste scoperte potrebbero portare allo sviluppo di componenti raffreddanti per i computer quantistici. Un computer quantistico è un dispositivo per il calcolo che usa direttamente i fenomeni di meccanica quantistica come la superposizione e l´intrappolamento per effettuare operazioni su dati. Gli obiettivi principali del progetto Q-essence sono sviluppare interfaccia quantistiche in grado di mappare con precisione le informazioni quantistiche tra diversi sistemi quantistici, generare l´intrappolamento quantistico a nuove scale e distanze come risorsa per effettuare compiti informatici quantistici e creare un intrappolamento multipartito in specifiche topologie di sistemi elementari. Questo progetto sostiene anche ricercatori provenienti da Australia, Austria, Germania, Italia, Polonia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito. Il progetto, che continuerà fino al 2013, creerà opportunità nel campo delle tecnologie informatiche quantistiche che possono essere sviluppate in schemi realistici e completi per eseguire compiti di Tic. Per maggiori informazioni, visitare: Niels Bohr Institute: http://www.Nbi.ku.dk/english/    
   
   
PRIMO WORKSHOP INTERNAZIONALE SUI DATI APERTI  
 
Nantes, 30 gennaio 2012 - Il primo workshop internazionale sui dati aperti si svolgerà il 25 maggio 2012 a Nantes, in Francia. I dati aperti non comprendono solo i testi e i dati semi-strutturati, ma anche i contenuti multimodali aperti, quali la musica, le immagini e i filmati. Con la crescente quantità di dati che viene pubblicata da governi, organizzazioni internazionali e comunità scientifiche, secondo le normative sui dati aperti, sorgono nuove sfide riguardanti la disponibilità di questi dati. Finora, la risoluzione di questi problemi è stata solo parzialmente affrontata da ricercatori appartenenti a campi diversi quali la gestione di database, data mining e conoscenze, i sistemi distribuiti, la riservatezza dei dati e la visualizzazione dei dati. Questo evento sarà un forum per riunire ricercatori e professionisti che contribuiscono e sono interessati al campo emergente della gestione dei dati aperti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://sites.Google.com/site/opendata2012/    
   
   
TELECOMUNICAZIONI: IN SICILIA NUOVE PROCEDURE PARERE AMBIENTALE ARPA  
 
 Palermo, 30 gennaio 2012 - Una nuova procedura per semplificare l´attivita´ amministrativa e ridurre i tempi di rilascio dei pareri preventivi ambientali per le imprese di telecomunicazione e i gestori delle reti di telefonia mobile. Il commissario dell´Arpa, l´Agenzia per l´ambiente dell´assessorato regionale al Territorio, Salvatore Cocina, per accelerare l´iter delle istruttorie per l´installazioni di impianti radio per trasmissione e impianti radioelettrici, (come ponti radio, impianti Wi Max, impianti per telerilevamento), e in attuazione di quanto previsto dal D.l. N. 98/2011, ha emanato una circolare con la procedura che recepisce l´esigenza di semplificazione e contemporaneamente fornisce alle imprese specifiche indicazioni sul contenuto minimo di dati da comunicare relativi all´impianto di cui si richiede autorizzazione. "Era assolutamente necessario ed opportuno - commenta l´assessore al Territorio Sebastiano Di Betta - questo provvedimento, per facilitare le procedure amministrative e consentire agli operatori, in questo momento di particolare crisi, di programmare per tempo i loro investimenti, mantenendo allo stesso tempo alti i controlli per la tutela dell´ambiente". In particolare la procedura prevede che le informazioni relative agli impianti siano trasmesse all´Agenzia regionale protezione dell´ambiente su supporto informatico, per agevolare la simulazione con gli appositi software, per i necessari controlli. Inoltre Arpa, per coniugare la semplificazione dell´istruttoria con il bisogno crescente di tutela ambientale e della salute, porra´ particolare attenzione affinche´ vengano rispettati i termini previsti in maniera da scongiurare l´automatismo dell´istituto del silenzio-assenso nei procedimenti per l´installazione degli impianti di telecomunicazione, ed evitare che tali iter siano privi delle valutazioni preventive sul rispetto dei limiti di esposizione.  
   
   
LECCO, 150.000 EURO PER DIGITALIZZARE PROVINCIA COSTI CONTENUTI E SERVIZI AGILI  
 
Lecco, 30 gennaio 2012 - Regione Lombardia sostiene il processo di digitalizzazione della macchina amministrativa della provincia di Lecco con 150.000 euro. E´ questo il contenuto dell´accordo sottoscritto il 27 gennaio dall´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari con il presidente della Provincia Daniele Nava. La Performance Della Provincia - L´ente lecchese è risultato infatti tra quelli che potevano godere dei finanziamenti previsti da un apposito Bando per la digitalizzazione dei processi e delle procedure e per il miglioramento dell´accesso e della fruizione dei servizi pubblici. ´L´ottimo risultato ottenuto - ha commentato l´assessore Maccari - testimonia come la Provincia abbia presentato un percorso concreto di digitalizzazione, capace di rivolgersi direttamente alle esigenze quotidiane dei cittadini. I fondi serviranno a potenziare ed estendere ulteriormente i servizi on line già esistenti, oltre a mettere in campo nuovi strumenti per la gestione documentale condivisa nelle pubbliche amministrazioni lecchesi´. I Servizi - Tanti i servizi in cantiere, quali la base dati integrata tra le anagrafi civile, territoriale e fiscale, il completamento della piattaforma applicativa telematica sugli atti amministrativi di gestione del personale, demografica, servizio tributi e lo sviluppo di servizi di identificazione per i cittadini tramite la Crs. Gli enti coinvolti nel progetto sono il Comune di Lecco unito ad altri 63, Rete Salute e la Lario Reti Holding, che saranno seguiti da una cabina di regia composta da quattro membri designati dalla Regione e dalla Provincia. ´La sinergia tra le parti - ha aggiunto Maccari - è il punto di forza dell´accordo, fondato sulla condivisione e l´interazione immediata tra la Pubblica amministrazione e i cittadini. Grazie alla rapida accessibilità ai servizi, il progetto si rivolgerà a un bacino d´utenza di circa 200.000 Lecchesi. Il territorio si è sempre dimostrato attento alle buone pratiche digitali, ottenendo lo scorso anno 121.000 euro destinati alle tre Unioni dei Comuni presenti´ Il Centro Servizi Territoriale - ´Il ruolo della Provincia in questo progetto - ha spiegato Nava - è quello di realizzare tutte le iniziative attraverso il Centro Servizi Territoriale che, in questi anni, ha sviluppato per i Comuni un piano di azione per ampliare le opportunità per i cittadini e le imprese. La rapidità dell´evoluzione delle tecnologie informatiche rende improrogabile, ancor più della necessità di dare adempimento a specifiche normative, la ricerca e l´attuazione di sistemi integrati di gestione delle informazioni, dei dati e dei documenti. Le nostre Amministrazioni hanno bisogno di avere a disposizione strumenti, soprattutto digitali, in grado di incrementare efficienza ed efficacia dell´intero sistema di lavoro, con evidenti vantaggi economici e con la prospettiva di estendere i servizi a tutti i Comuni del territorio provinciale´. ´In questi interventi - ha concluso Maccari - la Regione crede fortemente, perché oltre a modernizzare e rendere più trasparente la macchina amministrativa, servono anche a incentivare i Comuni a unire le forze, in modo da razionalizzare le spese e gestire al meglio il denaro´.  
   
   
MILANO: AREA C. UN MILIONE DI ACCESSI PER IL SITO  
 
Milano, 30 gennaio 2012 - Un milione di accessi al sito internet www.Areac.it  quasi 54.000 chiamate all’infoline 02.02.02 e 4.500 persone ricevute negli uffici di via Pini e al Cobianchi di piazza Duomo. Nelle prime due settimane di attivazione del provvedimento che regolamenta l’accesso dei veicoli alla Cerchia dei Bastioni la ricerca di informazioni ha coinvolto tutti i canali messi a disposizione dal Comune. All’ infoline 02.02.02 il 18 gennaio si è toccata quota 6.468 chiamate (il 67 per cento di tutte quelle ricevute nella giornata) salita complessivamente a 53.673 telefonate solo per Area C tra il 16 e il 27 gennaio. Gli utilizzatori del sito internet hanno visualizzato quasi un milione e mezzo di pagine. Si sono soffermati sulla sezione dedicata ai veicoli di servizio (29.000 accessi e 44.400 visualizzazioni di pagine), alle domande frequenti (17.200 accessi e 20.400 visualizzazioni), ai residenti (46.221 accessi e 67.022 visualizzazioni), alla regolamentazione d’accesso (84.400 accessi 113.000 visualizzazioni) e alle modalità di pagamento (88.400 accessi e 116.000 visualizzazioni). Consultate anche le pagine per le persone con disabilità (1.000 accessi e quasi 15.000 visualizzazioni) e per le associazioni no profit (3.400 accessi e 4.000 visualizzazioni). Area C ha suscitato l’interesse anche delle comunità straniere che hanno consultato le pagine in inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese e filippino- Gli accessi sono stati 7.000 accessi e circa 10.000 visualizzazioni di pagina: se la lingua più cliccata è stata l’inglese (2.618 accessi e 3.414 visualizzazioni di pagine) la seconda a sorpresa è stato il filippino con 1.520 accessi (1.747 visualizzazioni di pagine), un po’ più della metà di quelli riservati alla pagina in inglese ma più del doppio rispetto alla pagina in cinese (619 accessi e 763 visualizzazioni). Quasi mille sono stati gli accessi per Area C in arabo (con 1.125 visualizzazioni), il doppio di quelli effettuati alla pagina in francese (572 accessi e 694 visualizzazioni). La pagina meno visitata è stata quella in lingua spagnola con 253 accessi (415 visualizzazioni) solo un sesto rispetto a quelli effettuati su quella in filippino.  
   
   
ADV MOBILE IN CRESCITA DEL 50%: L’ITALIA ALLA SFIDA MOBILE  
 
Milano, 30 gennaio 2012 – Si sa, a noi italiani piace chiacchierare. Sarà forse questo il motivo per cui i dispositivi cellulari hanno registrato fin dalla loro comparsa nello stivale una presa così forte e trasversale su tutta la popolazione, senza distinzione di status sociale. Ma ci piace molto anche navigare sul web, frequentare i social network e, con frequenza sempre più vistosa, fare acquisti online attraverso il telefonino. E così, a differenza di quanto accaduto nell’era Internet Pc-centrica, che ha registrato una difficoltà cronica del nostro Paese a stare dietro alle grandi potenze del pianeta, ecco che oggi in ambito Mobile l’Italia non è da meno rispetto ai principali paesi europei e mondiali. Lo dimostrano i dati presentati il 26 gennaio durante il Convegno “Mobile Marketing & Service: finalmente un’accelerazione” promosso dall´Osservatorio Mobile Marketing & Service della School of Management del Politecnico di Milano (www.Osservatori.net)* che ha fatto il punto sullo stato di adozione del Mobile da parte dei brand italiani, sia in termini di Advertising che di servizi legati alle attività di gestione della relazione con il consumatore su dispositivi Mobile. “L’importante crescita del Mobile Advertising è solo una delle novità positive che sono state fotografate dalla Ricerca – commenta Andrea Boaretto, Responsabile della Ricerca – Il 2011 può essere considerato, infatti, l’anno della piena presa di consapevolezza Mobile, nel senso che un gran numero di Brand ha compreso, finalmente, il valore del Mobile come canale di relazione con i consumatori. Si può considerare superata, quindi, la barriera della scarsa conoscenza e della diffidenza nei confronti delle opportunità offerte dal mezzo che aveva caratterizzato le dinamiche di mercato degli anni scorsi”. Già solo dando un’occhiata ai dati relativi all’utenza, appare chiaro come l’ecosistema Mobile sia strutturalmente pronto e come l’Italia possa finalmente giocare un ruolo chiave a livello internazionale. La Penetrazione degli Smartphone ha raggiunto i 20 mln di utenti, ovvero 1 italiano su 3. Il dato equivale al 42% dei possessori totali di cellulari, pari alla media dei Paesi Europei occidentali e superiore alla media Usa del 39% (Fonte: comScore, novembre 2011). In termini di diffusione di banda larga mobile, manteniamo il primato sulla media dei primi 5 Paesi Europei occidentali (42,5% della popolazione contro 38,5% - Fonte: Oecd, giugno 2011), mentre sono in arrivo le reti Lte che consentiranno di superare i 100 Mbps. Per quanto riguarda invece le Modalità Di Fruizione del mezzo, una indagine quantitativa condotta dall’Osservatorio in collaborazione con Doxa evidenzia inoltre come il 50% degli utenti navighi già tutti i giorni e che si navighi mediamente 45 minuti al giorno. Oltre il 50% lo fa principalmente da casa (in crescita vertiginosa rispetto al dato del 31% del 2010) e il 16% da scuola o dall’ufficio; solo il 17% in mobilità. Il 44% usa prevalentemente reti Wi-fi, percentuale che sale al 63% se si considerano solo i giovanissimi (16-24 anni) e il 56% dichiara di dare il consenso a servizi di Geolocalizzazione (prevalentemente tramite motori di ricerca, mappe, servizi meteo e social network). L’indagine Doxa ha messo in luce anche diversi Cluster ai quali possono essere ricondotti gli utenti mobile, in base al loro atteggiamento verso il mezzo. Emergono così nel 34% dei casi i tipi “scimmietta” (o social fun) che si tuffano nel mobile internet con predisposizione soprattutto ludica; per il 24% troviamo i tipi “gallo” (o all-conscious), che aderiscono al mobile internet con consapevolezza ed entusiasmo; il 23% è rappresentato dai tipi “pecora” (o be careful), che si muovono in modo cauto nel mobile internet e infine il 19% è popolato da “porcospini” (o outsider) di fatto ancora senza un’opinione precisa. “Se le aziende vogliono essere efficaci nelle comunicazioni e nelle offerte proposte a chi oggi naviga su internet da cellulare - commenta Guido Argieri, Telco&media Director di Doxa - è fondamentale iniziare a guardare al target dei Mobile Surfer non come a un unico e indifferenziato bacino di utenza. Anche se da un punto di vista sociodemografico sono piuttosto compatti e definiti, i mobile surfer presentano caratteristiche molto diverse in termini di atteggiamento e predisposizione verso il mezzo mobile. Lo dimostrano le differenze rilevate tra i 4 cluster rappresentati da Doxa con le immagini di 4 animali che popolano Farmville”. Considerato un simile scenario, è facile intuire come a Livello Di Offerta si sia assistito nel 2011 a un’importante crescita di consapevolezza da parte dei brand italiani sulle opportunità offerte dal canale Mobile a fini di Marketing. “La dinamica positiva registrata su più fronti nel 2011 fa ben sperare per lo sviluppo del mercato del Mobile Marketing & Service nei prossimi anni - commenta Marta Valsecchi, Responsabile della Ricerca - anche perché l’Italia, a differenza di quel che è accaduto nel mondo Internet ‘tradizionale’, ovvero basato su Pc, è tra i paesi più avanti a livello mondiale in ambito Mobile. Lo dimostrano i numeri sopra-citati ma anche la presenza, nel nostro paese, di imprese specializzate nel mondo Mobile con una leadership internazionale e la naturale propensione degli Italiani a usare il telefono cellulare ben aldilà delle semplici telefonate e degli Sms”. Il mercato del Mobile Advertising, ossia gli investimenti delle aziende in spazi pubblicitari sul canale Mobile, è infatti cresciuto del 50%, passando da 38 a 56 milioni di euro, pari a circa il 5% del totale mercato Advertising su Internet. Questa evoluzione del mercato apre importanti prospettive sui prossimi anni: ci si aspetta, infatti, che il Mobile entro 2 anni possa superare la quota del 10% del totale degli investimenti pubblicitari su Internet. Tra i Settori che investono maggiormente in Mobile Advertising (escluse le aziende che vendono Mobile Content), guadagna la prima posizione l’automotive (in crescita dell’81%) che scalza dal podio banche-finanza-assicurazioni, storico comparto leader (in crescita del 22%). L’intrattenimento-editoria-media resta costante al terzo posto pur crescendo meno della media di mercato, seguito da elettronica e informatica, che, con un tasso di crescita di quasi il 150%, guadagna due posizioni rispetto al 2010. Al quinto posto il turismo (+55%) che perde una posizione, mentre il largo consumo (+246%) sale dal decimo al sesto posto. Chiudono la classifica: retail (+129%), abbigliamento e accessori (+80%), istituzioni e istruzioni (+64%) e Telecomunicazioni (+62%). Tra i Formati pubblicitari più utilizzati, il vento soffia sugli investimenti in Display - all’interno di Applicazioni e Mobile site - e Keyword Advertising (che complessivamente crescono con un tasso a 3 cifre): in tale ambito un forte stimolo alla crescita è stato rappresentato da Google e dagli Ad-network. Per la prima volta, anche per i Brand diversi da aziende che vengono Mobile Content, i formati di Display e Keyword advertising superano quelli legati alla messaggistica (sms e mms). Infine, a fianco ai formati standard, si sono affacciati anche i nuovi formati Rich Media (formati non standard ad alto impatto di visibilità, come video e banner a tutto schermo), che stanno migliorando l’attrattività per gli investitori più conservatori che finora non avevano conoscenza delle potenzialità che questo nuovo device può offrire in termini di grafica e dimensioni dello schermo. Parallelamente nel corso del 2011 si è registrato un boom di Mobile Application sviluppate dalle aziende italiane. Tra i 100 Top Spender nel 2011 in Advertising sono state individuate 133 Applicazioni, con un trend di crescita sull’anno precedente del +129%. Sono circa la metà i Top Spender che hanno almeno un’Applicazione e 94 le App “uniche” (ossia il numero di App conteggiate una sola volta su più Store). L’application Store più gettonato si riconferma quello di Apple. Tra i principali obiettivi nello sviluppo di una App si registra che oltre il 60% punta a un maggior engagement con la marca (ovvero cerca di far trascorrere all’utente più tempo a contatto con il brand, ad esempio tramite i giochi); quasi il 50% intende aumentare il livello del servizio con servizi di pre- o post- vendita; oltre il 30% ha obiettivi tangibili di lead generation; solo il 9% mira al puro branding. Ma non è una pratica che riguarda solo i big spender. Secondo un’indagine condotta su oltre 250 marketer di aziende italiane di diversi settori e dimensioni, quasi la metà, nella propria realtà, ha introdotto o sta introducendo una propria Mobile Application o un Mobile site. Più di un altro terzo, inoltre, mostra interesse verso una loro introduzione. Non solo App e Mobile site però nel panorama del Mobile Marketing & Service. Anche nel 2011 è, infatti, cresciuto, l’uso degli Sms per inviare comunicazioni ai propri clienti, con un trend del +21%. Secondo la survey condotta nel mese di dicembre sui già citati marketer delle imprese italiane, questa si conferma una pratica ormai comune e consolidata per il 50% dei rispondenti con forte interesse di adozione per l’immediato futuro da parte del 28%.  
   
   
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Trieste, 30 gennaio 2012 - Parte il 17 febbraio 2012 il corso di formazione imprenditoriale con focus sul settore Ict del progetto Imprenderò. Interamente gratuito e completato dall’assistenza e consulenza personalizzata da parte di esperti nei diversi settori, consentirà a persone non esperte di elaborare progetti d’impresa e di definire nel dettaglio il quadro finanziario, la struttura organizzativa, il contesto competitivo e commerciale, gli aspetti legali e fiscali necessari per sviluppare un’idea imprenditoriale I destinatari del corso sono disoccupati, occupati - con priorità ai lavoratori in cassa integrazione o provenienti da imprese in crisi e alle donne - domiciliati o residenti nel territorio regionale (potrà frequentare il corso anche chi, pur residente fuori dal Friuli Venezia Giulia, abbia in previsione di avviare un’attività imprenditoriale in regione), con un’età compresa tra 18 e 64 anni. Il corso di 80 ore avrà cadenza bisettimanale (martedì pomeriggio e venerdì) e sarà articolato in moduli, per approfondire singole competenze strategiche e accompagnare nell´elaborazione del progetto d’impresa. Per chi dimostri di possedere conoscenze adeguate in alcune materie, è possibile la frequenza di singoli moduli specialistici, per un numero di ore non inferiore a 20. Le iscrizioni sono aperte fino al 3 febbraio 2012. Per maggiori informazioni: Tel 040 3755272/328 4674198 imprendero@area.Trieste.it  
   
   
INFORMAZIONI AI CITTADINI. ONLINE LE NUOVE PAGINE DELL´URP DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA: PIÙ SERVIZI E NOTIZIE, MAPPE SU INTERNET POINT E AREE WIRELESS. LO SPORTELLO REGISTRA OGNI ANNO UNA MEDIA DI 30MILA CONTATTI; RISPOSTE IMMEDIATE O AL MASSIMO ENTRO 24 ORE.  
 
 Bologna, 30 gennaio 2012 - Nuove pagine web e servizi, mappe sugli internet point e le aree wireless in Emilia-romagna; sempre più notizie di servizio su bandi, iniziative e accesso facile ai documenti della pubblica amministrazione. I servizi via internet dell’Urp regionale (l’ufficio relazioni col pubblico di viale Aldo Moro) si potenziano e si rinnovano per dare sempre più risposte ai cittadini. Lo sportello registra ogni anno una media di 30mila contatti, con richieste che vanno da informazioni sui finanziamenti in agricoltura, alla cartografia e pubblicazioni; richieste su lavoro, formazione, imprese, sanità e sociale, ma anche casa e tasse. A tutti l´Urp ha dato risposte immediate o al massimo nell´arco delle 24 ore. L’assessore all’Organizzazione Donatella Bortolazzi parla di “un rinnovamento che non è solo un semplice restyling, bensì la conferma dell’azione convinta e continua della Regione ad aprirsi sempre più alla società civile e a cercare nuovi percorsi per facilitare le informazioni a tutti i cittadini. Ora lavoreremo per estendere la collaborazione in rete tra tutti gli sportelli pubblici - spiega l’assessore - sia con l’obiettivo di risparmiare risorse sia per rendere più efficienti e accessibili i servizi di tutta la pubblica amministrazione dell’Emilia-romagna”. I nuovi servizi online Sono diverse le nuove pagine dell’Urp in rete con una nuova grafica, nuovi contenuti e servizi fruibili con modalità multicanale (sia cioè direttamente allo sportello, sia via web, per mail o tramite il portale vocale). L’accesso al sito è possibile già dalla homepage del portale della Regione Emilia-romagna “Er”, con un “clic” sulla voce Urp all’indirizzo www.Regione.emilia-romagna.it/urp  Nelle nuove pagine, in primo piano, l’attualità con le novità e le segnalazioni dall’Urp su bandi di concorso e iniziative d’interesse per il pubblico. A questa rubrica è stato associato un nuovo servizio di Sms che consente ai cittadini di ricevere gratuitamente sul cellulare le principali segnalazioni su argomenti da loro indicati e che è stato testato nei mesi scorsi, quando è stato utilizzato per avvisare quasi 300 medici sugli esiti di una selezione pubblica. Sono anche disponibili una mappa georeferenziata di tutti gli Urp in funzione in Emilia-romagna, diversi moduli scaricabili o compilabili online (come le richieste di accesso agli atti o i pagamenti di ticket online), notizie su bandi, progetti per aree tematiche ordinati in schede informative con indicazioni su dove andare, come fare e cosa serve per usufruire dei servizi. Nella sezione “L’angolo free” è poi possibile reperire o visionare gratuitamente documenti, immagini, pubblicazioni e avere informazioni sulle aree wireless e gli internet point presenti sul territorio regionale. Tra le curiosità, la nuova voce “Che fiore è”, a cura dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-romagna con i dati sulla flora spontanea regionale. Accedendo al nuovo sito si potrà anche esprimere il proprio gradimento sui servizi ricevuti, compilando un questionario online o esprimendo un voto.Per il 2012, infine, l’Urp regionale punta ad avviare una collaborazione con i diversi sportelli presenti sul territorio (oltre agli Urp degli enti locali, anche con gli sportelli pubblici in campo sociale, ambientale, della formazione professionale e del lavoro) per creare reti coordinate di facile accesso, condividendo le schede informative, organizzando le risposte prevalenti (Faq) e le banche dati e incrementando le mappe georeferenziate per consentire di trovare più facilmente tutti gli sportelli sul territorio e conoscerne competenze e i servizi offerti. Quasi 30mila contatti, “vince” il telefono, cresce l’email Si mantiene da alcuni anni vicino alle 30mila il numero delle richieste rivolte all’Urp della Regione Emilia-romagna, mentre sono quasi 160mila gli accessi di chi sceglie di consultare autonomamente via web le schede informative curate dall’Urp sui vari argomenti d’interesse per i cittadini. Sempre in testa, nel 71% dei casi, il telefono come mezzo privilegiato di contatto, mentre cresce di un 15% l’utilizzo della posta elettronica e risulta praticamente azzerato l’uso della posta ordinaria o del fax. Tra i settori con più richieste, finanziamenti in agricoltura, cartografia e pubblicazioni, lavoro, formazione, imprese, sanità e sociale, casa e tasse. In aumento nel 2011 anche i casi di richieste di aiuto o informazione da parte di famiglie in difficoltà o per la ricerca del lavoro. La prassi della consultazione dell’utenza circa il gradimento o meno del servizio è stata avviata da pochi mesi e ha già prodotto oltre 350 valutazioni (tutte positive quelle pervenute). Ora è possibile effettuarla online.  
   
   
UN RIVELATORE ORECCHIO PER CATTURARE IL “SUONO” DEI NEUTRINI L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA STA COSTRUENDO RIVELATORI PER LA FISICA DEI NEUTRINI CON NUOVI MATERIALI SUPERCONDUTTIVI MOLTO SENSIBILI ALLE BASSE TEMPERATURE CHE “RISUONANO” AL PASSAGGIO DELLE PARTICELLE.  
 
Milano, 30 gennaio 2012 – Una vera rivoluzione nello studio della fisica del neutrino. È il risultato atteso dai ricercatori del dipartimento di Fisica dell’Università di Milano-bicocca dove, nei laboratori di criogenia, è in corso un progetto di ricerca per lo sviluppo di rivelatori di particelle di nuova generazione, costruiti con film sottili superconduttivi molto sensibili alle bassissime temperature configurati come micro risonatori a microonde. Alcuni dei rivelatori molto avanzati utilizzati oggi negli esperimenti di fisica del neutrino sono di tipo termico e registrano le variazioni infinitesimali di temperatura che il passaggio di una particella provoca nella materia che attraversa rivelandone la presenza. I nuovi rivelatori del progetto di Milano-bicocca, invece, sono come delle minuscole canne d’organo costruite con materiali superconduttori della famiglia dei nitruri e dei carburi metallici in grado di rivelare le alterazioni al loro “suono” caratteristico prodotte dal passaggio delle particelle. Questa caratteristica permetterà, per esempio, di misurare con migliaia di rivelatori l´energia dei neutrini emessi dai nuclei con precisioni estreme, meglio di una parte su mille, e con grande velocità. «Nello sviluppo di questi rivelatori – spiega Angelo Nucciotti, ricercatore di fisica nucleare e coordinatore del progetto - è riposta la speranza di rispondere ad alcune domande fondamentali per la comprensione dell´universo. In particolare, quale sia l´esatta massa del neutrino e se il neutrino e l´anti-neutrino siano o meno la stessa particella, ovvero se il neutrino sia o meno un particolare tipo di particella prevista da Ettore Majorana». Per affrontare la sfida Nucciotti ha messo insieme un gruppo di giovani ricercatori ed è riuscito a “ingaggiare” anche un fuoriclasse della fisica dei superconduttori, lo statunitense Peter K. Day, una vera autorità internazionale nel campo dei rivelatori a micro-onde, che studia da dieci anni. Day lavora al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa di Pasadena dove sviluppa questi dispositivi per applicazioni di astrofisica come telescopi a infrarossi. Presso l’Università di Milano-bicocca Day è Visiting Professor. «Ci sono gruppi italiani che mi invidiano molto per essere riuscito a portarlo qui», confessa Nucciotti, che aggiunge «ha accettato di essere coinvolto nel nostro progetto proprio perché l´applicazione scientifica è molto diversa da quella a cui lavora “a casa sua”». Le altre potenziali applicazioni di questi dispositivi sono nella misura del fondo cosmico a microonde, nell´astronomia millimetrica, nell´analisi dei materiali a raggi X e persino nell´imaging biomedico nel terahertz. Agli obiettivi scientifici si aggiunge anche un importante obiettivo formativo: «Un gruppo di giovani ricercatori – conclude Nucciotti - avrà l´opportunità di essere formato in questa nuova tecnologia e darà origine ad un polo con la capacità di attirare nuove risorse, come studenti e altri giovani ricercatori». Il progetto “Sviluppo di rivelatori a micro risonatore per la fisica del neutrino” durerà tre anni e ha un costo complessivo di 571 mila euro. Fondazione Cariplo ha contribuito con un finanziamento di quasi 400 mila euro. «Questa iniziativa – afferma Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo – sposa perfettamente gli obiettivi del bando sul reclutamento internazionale: sostenere progetti eccellenti, attrarre autorevoli ricercatori stranieri e creare occasioni di crescita per giovani ricercatori» e aggiunge «il processo di selezione è avvenuto secondo logiche meritocratiche e ricorso alla peer review : ci attendiamo risultati importanti da questa ricerca».  
   
   
AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL MASTER PER I MANAGER DELL’INNOVAZIONE IL MASTER IN COMPLEX ACTIONS È UN PERCORSO FORMATIVO ALL’AVANGUARDIA PER LA NUOVA CLASSE DIRIGENTE DEL PAESE. LEZIONI ANCHE ALLA SILICON VALLEY. LE DOMANDE DI AMMISSIONE DEVONO ESSERE INVIATE ENTRO IL 6 FEBBRAIO.  
 
Trieste, 30 gennaio 2012 – Quali competenze sono necessarie per gestire l’innovazione, scientifica, tecnologica, imprenditoriale? Al via la seconda edizione del Master in Complex Actions (Mca): l’innovativo percorso di formazione destinato a studenti di dottorato, ricercatori, giovani professionisti e imprenditori che vogliono prepararsi a essere i nuovi manager dell’innovazione. Il corso è gestito dalla Sissa di Trieste, con il supporto finanziario di Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Lombardia e Fondo Sociale Europeo. Le domande di ammissione per l’anno accademico 2011-2012 devono essere presentate entro le ore 12 di lunedì 6 febbraio. Dopo una prima selezione sulla base del curriculum e delle referenze, il 9 e 10 febbraio si concluderà la procedura di selezione, con un colloquio attitudinale e motivazionale. «Per affrontare la complessità della nostra società, offriamo un percorso formativo particolarmente innovativo, interdisciplinare, con docenti di altissima qualità, che fornisce, oltre agli elementi fondamentali tipici di un Master in Business Administration (Mba), strumenti strategici di problem solving con cui affrontare la competizione internazionale e la complessità delle nuove sfide globali» spiega il direttore della Sissa Guido Martinelli. Il master avvicina gli studenti ai temi di frontiera delle discipline scientifiche e tecnologiche e ai fondamenti dell’amministrazione aziendale, offrendo anche gli strumenti per sviluppare una capacità di pensiero flessibile, autonomo e multidisciplinare, basato sulle più moderne conquiste delle scienze cognitive. Le lezioni, tutte in lingua inglese, inizieranno il 17 febbraio e si susseguiranno per 11 sessioni, il venerdì e il sabato. Gli studenti seguiranno inoltre lezioni integrative a San Jose in California con imprenditori della Silicon Valley. La didattica è articolata in tre ambiti principali: fondamenti di economia, finanza e management d’impresa; trasferimento nella gestione dei processi innovativi dei pattern di pensiero maturati nella ricerca scientifica e tecniche per l’innovazione; strategic thinking, teoria del pensiero creativo e dei processi decisionali. «In particolare gli studenti della seconda edizione del Master si confronteranno con problematiche inerenti alle risorse alimentari – precisa Martinelli -. Ottimizzare il sistema globale del cibo per assicurare un futuro sostenibile e una crescita governabile sono oggi questioni di enorme centralità nella politica internazionale che necessitano di nuovi approcci e metodi di analisi radicalmente diversi». Obiettivi - Il Mca punta alla formazione di leader di nuova generazione con particolare attenzione alla leadership in imprese con un forte taglio innovativo. Destinatari - Il Master è destinato a dottorandi, ricercatori, giovani professionisti e imprenditori con background in biologia, chimica, fisica, ingegneria, matematica, nanotecnologie e scienze cognitive. Sono previsti 20 studenti per anno. Durata - Il Master è articolato in undici sessioni da due intere giornate ciascuna, il venerdì e il sabato, a partire dal 17 febbraio 2012. Le lezioni si terranno alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste, in via Bonomea 265. A conclusione delle sessioni ordinarie ci sarà una sessione full-immersion a Paluzza (Udine) di cinque giorni consecutivi. Iscrizione - La quota di iscrizione e di € 5.000,00. I dottorandi di età inferiore ai 35 anni ammessi al corso saranno iscritti a titolo gratuito. Le domande di iscrizione alla selezione dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 6 febbraio 2012: http://www.Sissa.it/main/?p=event&id=489    
   
   
PUGLIA: PIANO REGIONALE RETE SCOLASTICA  
 
Bari, 30 gennaio 2012 - L’assessore al Diritto allo Studio e Istruzione, Alba Sasso e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Lucrezia Stellacci, hanno presentato il 26 gennaio in conferenza stampa il Piano regionale di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche varato dalla Giunta regionale pugliese. “Abbiamo ascoltato molto: sindacati, famiglie, comuni, province e tutti gli attori impegnati nel settore – ha detto l’assessore Sasso – per scrivere il piano, che parte dalla richiesta della legge nazionale, scritta dal precedente governo, che richiede la creazione di istituti comprensivi in tutta Italia, con parametri diversi a seconda delle zone. Comunque la legge è stata impugnata dalla Regione, ma abbiamo dovuto scrivere il piano per evitare il blocco delle attività”. La Sasso ha anche annunciato l’avvio dell’osservatorio scolastico regionale, che monitorerà i flussi delle iscrizioni e l’istituzione dei Cpa, i centri di educazione degli adulti. “E’ un piano doloroso – ha aggiunto – sappiamo che ci si saranno proteste, ma lo abbiamo dovuto presentare per rispettare la legge. Le scuole saranno accorpate perlopiù in poli “di settore”, tenendo insieme i tecnici, gli artistici e le altre specializzazioni”. “Siamo a livelli “italiani” per gli istituti – ha aggiunto la Stellacci – finalmente stiamo mettendo ordine nel settore e per questo esprimo la mia soddisfazione anche in vista dela prossima chiusura (20 febbraio) delle iscrizioni: le famiglie avevano il diritto di sapere a che scuole iscrivere i propri figli”. Qualche dato fornito oggi: saranno 160 le scuole primarie in meno, 28 in meno le secondarie. Saranno 311 in più gli istituti comprensivi. Le scuole prima erano 896, ora saranno 720 in tutta la Regione. Di seguito, la scheda distribuita oggi: Il piano di riordino per il prossimo anno scolastico si è mosso nelle maglie strette di una modifica legislativa (Legge 111/2011)che ha imposto alle Regioni di costituire istituti comprensivi (scuola, infanzia, elementare e media) con almeno mille studenti, legge impugnata da sette regioni, tra cui la Puglia. Il lavoro di dimensionamento è stato reso ancora più complesso dal sopraggiunto patto di stabilità (novembre 2011) che in corso d’opera ha modificato i parametri minimi per mantenere l’autonomia scolastica. Pertanto poiché si tratta di un provvedimento che riguarda milioni di cittadini della regione, alunni famiglie docenti personale amministrativo e scolastico è stata avviata ancora prima dell’emanazione delle linee-guida regionali un serrato confronto con Province, Comuni, Ufficio scolastico regionale,Organizzazioni sindacali del comparto scuola, Associazioni dei dirigenti scolastici, Comitati di studenti e famiglie al fine di definire un percorso il più possibile condiviso sui criteri e modalità di attuazione della nuova normativa. Confronto realizzato anche nel lungo percorso della stesura nella del Piano e che la Regione si impegna a continuare nei prossimi anni per adeguare l’attuazione dello stesso alle specifiche situazioni territoriali, e monitorare l’efficacia dei cambiamenti introdotti, individuando le criticità ed eventuali correttivi. Il Piano ha considerato il nuovo assetto, previsto per le scuole del primo e del secondo ciclo un obiettivo biennale, contemperando il più possibile la qualità del servizio con le esigenza dell’utenza e la tutela dei posti di lavoro. Per quanto riguarda gli istituti comprensivi, il piano parte dalle verticalizzazioni che appaiono di più semplice attuazione, soprattutto in presenza di una o più istituzioni scolastiche sottodimensionate; - si è deciso di rinviare al prossimo anno scolastico quelle più complesse - condividendo in molti casi le richieste degli enti locali - dal punto di vista logistico-organizzativo e della continuità didattica, per le quali si impongono, in base alle peculiarità delle singole realtà territoriali, approfondimenti e confronti ulteriori con istituzioni e soggetti coinvolti nel processo programmatorio. Si è avviata, a tale proposito con i Comuni, con il presidente dell’Anci e con le Province una stretta interlocuzione per evitare, ove possibile anche tenendo conto delle questioni di edilizia scolastica, la creazione di istituti eccessivamente dimensionati; -applicare il criterio della media regionale, con riferimento ai nuovi parametri numerici, in un’ottica di applicazione flessibile e graduale per gli Istituti comprensivi di nuova istituzione; - mantenere inalterati i Comprensivi preesistenti, ad eccezione di quelli sottodimensionati rispetto ai parametri minimi; - aggregare gli istituti scolastici, sottodimensionati rispetto ai nuovi parametri previsti dall’art. 19 comma 5bis della Legge 111/2011; Si evidenzia inoltre che, salvo diverso accordo tra Enti Locali interessati, la sede della direzione amministrativa dell’Istituto Comprensivo resta fissata presso l’Istituzione scolastica con maggior numero di alunni, ferma restando, in ogni caso, la competenza della Direzione Scolastica Regionale in ordine all’attribuzione della dirigenza. Con riferimento alle Scuole secondarie del 2° ciclo, va segnalata la difficoltà di lavorare alla definizione della rete dell’offerta formativa, mentre in corso d’opera (il 12 novembre) venivano cambiati, con disposizione contenuta nel patto di stabilità, i parametri numerici per poter mantenere l’autonomia o l’attribuzione della dirigenza. Per quest’anno,quindi, si è ritenuto di mantenere il più possibile l’attuale equilibrio nella distribuzione degli indirizzi, per evitare sovrapposizioni/duplicazioni potenzialmente concorrenziali sullo stesso territorio, rimandando molte richieste al prossimo anno, dopo un approfondito lavoro sui flussi delle iscrizioni e sulla realtà che ne conseguirà. Si è ritenuto comunque di procedere secondo i seguenti criteri: - autorizzazione di articolazioni e opzioni a completamento di indirizzi preesistenti; - attribuzione di nuovi indirizzi coerenti ed omogenei con gli indirizzi preesistenti nell’ambito dello stesso Istituto o ordine di scuola o complementari con indirizzi di diverso ordine nell’ambito di Iiss, soprattutto se si tratta di Istituti professionali e Tecnici; - autorizzazione di indirizzi/articolazioni/opzioni che comportano nuova spesa, solo a condizione che ci sia formale assunzione dei relativi oneri da parte dell’Ente Locale competente; -conferma, tenuto conto della circolare ministeriale n.110/2011 in materia di iscrizioni, solo dei licei musicali già autorizzati nella programmazione precedenti e non attivati per mancata assegnazione di organici; - si confermano infine i Cpa già autorizzati con delibera 1184/2011, ai sensi della Legge n.296/2006 art.1,comma 632, per le province di Bari, Bat, Brindisi, Foggia e Lecce. Relativamente alla Provincia di Taranto, a parziale rettifica della predetta deliberazione, si autorizzano n. 3 Cpia, invece di due, rispettivamente con sede in Taranto, Manduria e Castellaneta.  
   
   
SCUOLE DI TRIESTE E GORIZIA IN CONSIGLIO PER "PROGETTO EUROPA"  
 
Trieste, 30 gennaio 2012 - Dopo Udine, si sono svolte anche a Trieste, nell´emiciclo che ospita le sedute del Consiglio regionale, le prime due conferenze organizzate dall´Associazione dei Consiglieri regionali per parlare di migrazione europea e di Politica agraria comunitaria (Pac) ai ragazzi delle classi Iv e V delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia. La terza, che svilupperà il tema della crisi economica e dell´unione monetaria, chiuderà il ciclo e si terrà il 7 febbraio prossimo nuovamente a Udine, sempre con gli studenti udinesi e pordenonesi. Poi il 10 si svolgerà a Staranzano, ancora con studenti degli istituti Oberdan, Carducci, Deledda, Preseren e Petrarca di Trieste, Duca degli Abruzzi e Cossar-da Vinci di Gorizia, Brignoli di Gradisca d´Isonzo e Marconi di Staranzano. Si tratta di una iniziativa supportata dalla Presidenza del Consiglio regionale - ha spiegato il rappresentante dell´Associazione, l´ex consigliere Adriano Ritossa - e che permetterà ai 60 studenti che avranno presentato i migliori elaborati sulle tematiche trattate dalle conferenze, di fare un viaggio-studio presso le sedi dell´Ue a Bruxelles. Siamo passati dai 120 partecipanti della scorsa edizione agli attuali 320 - ha reso noto con soddisfazione Ritossa. A dare il benvenuto nel palazzo del Consiglio, il vicepresidente Maurizio Salvador, che non ha mancato di chiedere ai ragazzi un minuto di raccoglimento per gli internati nei campi di sterminio, oggi che si celebra la Giornata della Memoria e l´abbattimento dei cancelli del lager polacco di Auschwitz avvenuto il 27 gennaio 1945. Perché l´Europa di oggi non può dimenticare quella di ieri - ha detto. In un´epoca in cui siamo bombardati da parole nuove soprattutto economiche - come spread, rating, bund - la giornata di oggi deve riportarci a un senso più umano di Europa, cominciato con la Shoah, il dopoguerra e una coscienza europea condivisa. I temi delle due conferenze di oggi - ha aggiunto Salvador - servono a farci riflette su un´Unione europea volta alla crescita e allo sviluppo, e forse anche troppo legata a un settore come quello degli armamenti a scapito della cultura e delle radici dei popoli. Ricordiamoci che la storia del Friuli Venezia Giulia - ha concluso - è la storia di un territorio di migranti divenuto territorio di immigrati, e dove l´agricoltura continua ad avere primaria importanza. È quindi stato il professore Alberto Gasparini dell´Università di Trieste ad analizzare i flussi migratori attuali contrapposti a quelli che hanno visto protagoniste le genti friulane e giuliane, e a soffermarsi sul duplice significato di migrazione: da una parte emigrazione, ovvero luogo da dove si parte per cercare lavoro e che spesso coincide con il concetto di esule, e immigrazione, ovvero luogo dove si viene a lavorare, oggi come ieri. I professori Giovanni Molari e Matteo Vittuari, invece, sono entrati nel merito della Pac sottolineando il distinguo tra agricoltura di necessità (si produce per evitare carestie e fame) e agricoltura di qualità (si produce pensando alla salute, tanto umana quanto animale, e al territorio). E hanno citato l´Eurobarometro sulla percezione dei rischi alimentari che hanno i cittadini.  
   
   
FORMAZIONE: IN SICILIA PRESENTATO BANDO DI 8 MILIONI CON CNR  
 
Palermo, 30 gennaio 2012 - E´ stato presentato il 25 gennaio il bando dell´assessorato regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, "Rafforzare l´occupabilita´ nel sistema della R&s e la nascita di spin-off di ricerca in Sicilia", sul Programma operativo obiettivo convergenza 2007-2013, Fondo sociale europeo, Asse Iv capitale umano. Il bando, che nasce da una stretta collaborazione fra la Regione siciliana e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), ammonta complessivamente a 8 milioni di euro ed e´ rivolto a tutti gli enti di ricerca vigilati dal Miur (il ministero dell´Istruzione, dell´universita´ e della ricerca scientifica), i cui istituti o Unita´ organizzative di supporto (Uos) abbiano sede operativa in Sicilia. L´avviso punta a sviluppare progetti di ricerca di rilevanza scientifica e dal forte impatto sul territorio regionale e vuol attivare un consistente dialogo tra Istituto di ricerca e mondo delle imprese. Ciascun progetto di ricerca e´ finanziabile fino a 373.000 euro e prevede la possibilita´ di attivare fino a nove posizioni di giovani ricercatori a tempo determinato (borsisti, assegnisti di ricerca professionalizzante, etc.) che svolgeranno un´attivita´ di un anno, sia nell´Istituto proponente e assegnatario del progetto, sia nell´impresa coinvolta. "Durante l´iter formativo, il giovane, seguito da un tutor, avra´ la possibilita´ di accedere a laboratori, dialogare con i ricercatori dell´istituto titolare del progetto e acquisire una formazione mirata su aspetti di management utili a conclusione della borsa, quando, anche con il sostegno dell´Istituto stesso, sara´ messo nelle condizioni di avviare uno spin-off o altre forme di microimprenditoria utili per il territorio", spiega Daniele Malfitana, direttore dell´Istituto Beni archeologici e monumentali (Ibam-cnr), che con Giovanni Viegi, direttore dell´Istituto di biomedicina e immunologia molecolare (Ibim- Cnr), e´ membro del comitato paritetico Cnr-regione siciliana. "L´istituto, inoltre, a conclusione del progetto dovra´ attivare, in forme contrattuali diverse, collaborazioni piu´ durature con almeno il 30% dei borsisti finanziati". L´iniziativa e´ la prima del genere realizzata in Sicilia negli ultimi anni. "Il bando - ha detto l´assessore regionale per l´Istruzione e la formazione professionale, Mario Centorrino - e´ destinato a finanziare progetti di ricerca di elevato impatto per la Sicilia, e si inserisce nell´ambito di una programmazione sinergica di attivita´ tra l´assessorato per l´Istruzione della Regione siciliana e gli enti di ricerca Miur presenti in Sicilia, con particolare riferimento agli Istituti e alle Unita´ organizzative del Cnr". Nel febbraio 2011, infatti, e´ stato siglato un accordo quadro tra il Cnr e la Regione siciliana che prevede, tra le altre cose, l´attivazione di percorsi mirati al finanziamento di progetti che offrano ai giovani laureati residenti in Sicilia la possibilita´ di sviluppare le loro idee progettuali sotto la guida di ricercatori degli enti di ricerca siciliani. "L´obiettivo - ha aggiunto Centorrino - e´ quello di fornire anche competenze per guidare i giovani ricercatori a muovere successivi passi avviando forme di micro-imprenditoria necessarie per la crescita del tessuto economico dell´isola". "Il Cnr, con i suoi 4 Istituti e con le sue 13 Unita´, ha la possibilita´ di beneficiare molto di questa opportunita´", ha commentato il vice-presidente del Cnr, Maria Cristina Messa. "Viene oggi confermato anche l´impegno del nostro ente a continuare e anzi incrementare le collaborazioni con la Regione, mettendo a disposizione le ricche competenze disciplinari presenti nei propri Istituti siciliani al fine di offrire nuove opportunita´ di sviluppo a giovani talenti e professionalita´ vitali per la crescita del territorio". "E´ un´opportunita´ straordinaria che la Regione siciliana con l´assessorato per l´istruzione e la formazione professionale promuove fruendo del ricco patrimonio di eccellenze scientifiche e di ricerca presenti nell´isola, che coprono settori diversi: dalla medicina, all´informatica, ai trasporti, alle energie alternative e all´ambiente, alla fisica, alle nanotecnologie, all´elettronica, ai beni culturali , all´ingegneria" ha concluso l´assessore. Il bando e´ pubblicato sul sito http://www.sicilia_fse.it/  
   
   
INNOVARE PER ESSERE COMPETITIVI. MONTEZEMOLO ALLA SISSA  
 
 Trieste, 30 gennaio 2012 – Innovazione e competitività sono gli ingredienti fondamentali per affrontare il futuro. E perché la ricerca italiana sia innovativa e competitiva nel mondo, è necessario selezionare le idee più meritevoli, disporre di finanziamenti necessari e riuscire a fare sistema delle competenze migliori. Ne è convinto Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari e della Fondazione Telethon, una delle personalità di spicco dell’imprenditoria italiana, ospite il 27 gennaio della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Montezemolo era già stato alla Sissa nel 2005, quando gli è stato conferito il dottorato di ricerca (Phd) honoris causa in fisica dei materiali. Un ritorno, dunque, in occasione del primo appuntamento del 2012 targato Tedxtrieste. Montezemolo partecipa per la prima volta a un evento Ted: la rassegna Tedxtrieste è organizzata nell’ambito del Master in Complex Actions (Mca) della Sissa, percorso formativo all’avanguardia per formare la nuova generazione di manager dell’innovazione. Montezemolo - classe 1947, cavaliere del lavoro, già presidente di Confindustria e della Fiat, ai vertici di Nuovo Trasporto Viaggiatori, prima azienda privata dei treni ad alta velocità, e fondatore dell’associazione Italia Futura - ha visitato così la nuova sede della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Occasione per conoscere le principali linee di ricerca in cui sono impegnati gli scienziati e le scienziate che da tutto il mondo raggiungono Trieste per esplorare le nuove frontiere della matematica, della fisica e delle neuroscienze. Accolto dal direttore Guido Martinelli, Montezemolo ha incontrato lo staff scientifico della Scuola e i referenti dei progetti di ricerca che hanno ricevuto finanziamenti dalla Fondazione Telethon. «Il progresso economico e industriale è fortemente basato sull’innovazione, sulla capacità di produrre e condividere sapere – sostiene Martinelli –. In alcuni paesi sta diventando il settore dominante: motivo per cui si assiste a una crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie. Questo deve diventare prioritario anche per la nostra classe politica, nella consapevolezza dell’importanza di creare nuove sinergie tra mondo accademico e imprenditoriale, perché insieme possano contribuire allo sviluppo socio-economico e culturale del nostro Paese». Progetti di ricerca finanziati dalla Fondazione Telethon - Alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, Enrico Cherubini coordina un progetto, finanziato dalla Telethon, incentrato sui meccanismi molecolari e cellulari responsabili di una particolare forma monogenica di autismo (mutazione di un gene che codifica per una proteina importante per la trasmissione sinaptica). L´autismo comprende un gruppo eterogeneo di malattie neurologiche, caratterizzate da ritardi cognitivi e nello sviluppo, difficoltà di interazione con gli altri e comportamenti stereotipati e ripetitivi. In collaborazione con un gruppo di Genova, Cherubini e il suo team studiano una particolare area del cervello, l’ippocampo, alla ricerca di nuovi possibili bersagli farmacologici. Il professor Andrea Nistri, invece, grazie al supporto della Telethon, coordina un progetto finalizzato a studiare le basi molecolari del dolore dell’emicrania, in collaborazione con l’Università di Milano, il Medical Center di Leiden, in Olanda, e l’Università di Nova Gorica, in Slovenia. Secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) l´emicrania è un disturbo che affligge il 15% degli adulti nel mondo occidentale. Nonostante recenti progressi terapeutici, molti pazienti manifestano ricorrenti attacchi di cefalea con ulteriori rischi per la loro salute o ricevono diagnosi errate. Per migliorare la terapia dell´emicrania è necessario agire su tre fronti: bloccare l´attacco acuto; prevenire gli attacchi ricorrenti; migliorare la diagnosi. È finanziato dalla Fondazione Telethon anche il progetto “Peripheral blood gene expression profiling of Lrrk2 and Parkin monogenic forms of Parkinson´s disease for disease assessment”: riguarda la malattia di Parkinson, malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, altamente diffusa nella popolazione anziana e per cui non esiste ancora una cura. L’ obiettivo di questa ricerca, frutto della collaborazione tra la Sissa (con il laboratorio di neurogenomica del professore Stefano Gustincich), la clinica neurologica di Trieste (diretta dal professor Pizzolato) e il centro Parkinson di Milano, è quello di identificare meccanismi comuni tra la forma genetica e la forma sporadica della malattia di Parkinson attraverso l´analisi dell´espressione genica da campioni di sangue di pazienti affetti dalla malattia. Questo potrebbe rivelarsi di notevole importanza per definire biomarkes utili per diagnosi in pazienti presintomatici e per il monitoraggio degli effetti di nuovi trattamenti terapeutici.  
   
   
PAVIA: INCONTRI DI FACOLTÀ E PREPARAZIONE AI TEST D’INGRESSO 2012 DAL 1 FEBBRAIO AL 21 MARZO IN ATENEO, INCONTRI DI PREPARAZIONE AI TEST D’INGRESSO, PRESENTAZIONI DEI CORSI DI LAUREA E CONSIGLI PER SCEGLIERE.  
 
Pavia, 30 gennaio 2012 - Prime lezioni, consigli utili, test in Università per gli studenti del Iv anno delle superiori: parte il 1 febbraio il programma di orientamento dell’Ateneo pavese, che prevede “Incontri di facoltà 2012” e Preparazione ai test d’ingresso. Due iniziative messe a punto dal Centro Orientamento e dedicate agli studenti del penultimo e ultimo anno di scuola superiore interessati a saperne di più sui corsi di laurea e sulle selezioni dell’Università di Pavia. Incontri di Facoltà 2012 - Un’occasione per far conoscere ai giovani il “Sistema–pavia”: l’Ateneo coi suoi collegi e i servizi agli studenti, ma anche per offrire gli strumenti di orientamento più adatti per scegliere al meglio il corso di laurea, tenendo presenti le proprie aspirazioni, motivazioni, interessi. Una formula collaudata, che richiama intere classi accompagnate dai professori, oltre che singoli studenti: dal 1 al l6 febbraio si possono incontrare i docenti dell’Ateneo, raccogliere informazioni e materiale sui corsi e soprattutto sugli sbocchi professionali. Le scorse edizioni hanno visto la presenza di molti studenti di Pavia e provincia, oltre che del milanese, e non sono mancate scolaresche provenienti da tutta la Lombardia e da altre regioni del nord d’Italia. Preparazione ai test d’ingresso 2012 - Nei primi mesi dell’anno, per aiutare gli studenti ad affrontare le principali materie trattate nei test valutativi e selettivi (matematica e logica, biologia, chimica, fisica e inglese), il Centro Orientamento organizza, in collaborazione con alcuni docenti delle Scuole Superiori, delle settimane di preparazione: cinque pomeriggi, per capire il proprio livello di preparazione ed eventualmente programmare successivi momenti di “allenamento” per affrontare al meglio gli studi universitari. Quattro i moduli programmati: Fisica (dal 1 al 10 febbraio a Palazzo del Maino), Matematica e logica (dal 13 al 22 febbraio, aula 5 di Scienze Politiche), Chimica (dal 27 febbraio al 7 marzo a Palazzo del Maino), Biologia (dal 12 al 21 marzo a Palazzo del Maino). Il programma degli “Incontri di Facoltà 2012” prevede: - Giorni 1-2 febbraio 2012 - Facoltà di Ingegneria Sede: Polo di Ingegneria - Via Ferrata, 1. - Giorni 7-8-9 febbraio 2012 - Area Umanistica e Giuridico-politico-economica e Corsi Ordinari dello Iuss Facoltà di: Lettere e Filosofia; Musicologia; Giurisprudenza; Scienze Politiche; Economia; Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale Sede: Palazzo San Tommaso - P.zza del Lino, 1 Importante: il giorno 7 e 8 febbraio sono riservati agli studenti di Pavia e Provincia. Il giorno 9 febbraio è dedicato agli studenti delle altre provincie. - Giorni 14-15-16 febbraio 2012 - Area Sanitaria e Area Scientifica e Corsi Ordinari dello Iuss Facoltà di: Medicina e Chirurgia; Farmacia; Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Corso di Laurea Interfacoltà in Biotecnologie, Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze Motorie Sede: Palazzo San Tommaso - P.zza del Lino, 1 Importante: il giorno 14 e 15 febbraio sono riservati agli studenti di Pavia e Provincia. Il giorno 16 febbraio è dedicato agli studenti delle altre province.  
   
   
TRASPORTI: IN ABRUZZO PARTE FORMAZIONE CON STUDENTI D´ANNUNZIO  
 
Pescara, 30 gennaio 2012 - Presentato il 26 gennaio a Pescara dall´assessore Giandonato Morra e dal direttore Carla Mannetti, un progetto di collaborazione fra la Direzione Trasporti Infrastrutture Mobilità e Logistica della Regione Abruzzo e l´Università "d´Annunzio"-dipartimento di Studi Aziendali per lo svolgimento di tirocini formativi di cinque studenti presso la Direzione Trasporti. "Si tratta - ha detto l´assessore Giandonato Morra - di una iniziativa credo importante e significativa, in una fase fra le più interessanti, e allo stesso tempo difficili ed emozionanti per la storia dei Trasporti nella nostra regione che è stata l´unica ad aver messo a punto progetti di legge già approvati. E in un momento importante di grandi scelte e cambiamenti, non possiamo fare tutto da soli, ma abbiamo bisogno di professionalità, qualità, studio e approfondimento, e per fare questo abbiamo voluto ancora di più aprirci al mondo delle competenze e dunque dell´Università per supportare tali scelte, e portarle così a compimento. Questo accordo con l´Università d´Annunzio - ha detto ancora l´assessore ai Trasporti Giandonato Morra - rappresenta una opportunità, ma anche una occasione di confronto perchè oggi la concertazione non può essere fatta più solo con le parti sociali, ma anche con le menti pensanti del Paese e le eccellenze intellettuali. I ragazzi che partecipano a questi tirocini formativi - ha concluso l´assessore Morra - avranno l´occasione di misurarsi con il mondo del lavoro, ma anche con le tematiche inerenti il loro percorso di studio. L´augurio è che accordi come questi con l´Università d´Annunzio, ma anche con altre istituzioni, possano essere riproposti anche in futuro, considerando prioritaria la collaborazione fra la politica e gli enti locali da una parte, e il mondo dello studio e del lavoro dall´altra, con l´obiettivo di innescare circoli virtuosi e sprigionare energie positive, delle quali possono avvalersi la Pa e la collettività". I tirocini formativi (gratuiti) avranno una durata di sei mesi e vedranno gli studenti lavorare sugli aspetti economici e contabili, oltre che di controllo delle aziende che esercitano il trasporto pubblico locale, al fine di disporre di soluzioni, anche alternative, riguardanti la definizione delle partite debitorie pregresse e la regolamentazione del sistema dei controlli. Alla conferenza stampa di questa mattina in Regione, a Pescara, ha partecipato, in rappresentanza dell´Università d´Annunzio, Augusta Consorti, Direttore del Dipartimento di Economia Aziendale dell´Università "d´Annunzio".  
   
   
TERREMOTO A MILANO: DECISA LA CHIUSURA DEFINITIVA DELLA SCUOLA DI VIA UGO PISA UNA SCELTA CONCORDATA CON L’UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE E LA DIREZIONE SCOLASTICA A TUTELA DELL’INCOLUMITÀ DI STUDENTI E PERSONALE  
 
Milano, 30 gennaio 2012 - In seguito al terremoto del 25 gennaio, è stata disposta la chiusura definitiva della scuola di via Ugo Pisa. La decisione è stata presa questa mattina, nell’incontro tenutosi presso gli uffici dell’assessorato all’Educazione e Istruzione di via Porpora, per valutare le azioni da intraprendere dopo l’inagibilità della scuola (elementare 343 alunni, media 156) sancita ieri dai Vigili del Fuoco a seguito delle verifiche effettuate. Erano presenti la vicesindaco e assessore all’Educazione Maria Grazia Guida, l’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano, il direttore dell’Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Petralia, il dirigente scolastico dell’istituto Maria Grazia Vinciguerra e i tecnici comunali del settore Edilizia scolastica. La decisione, condivisa da tutti i presenti, è stata di far svolgere subito in mattinata una perizia da parte degli esperti del Politecnico di Milano. Anche i Vigili del Fuoco, dopo il sopralluogo nella giornata di ieri, avevano scritto nella loro relazione “si dispone perizia tecnico-strutturale da parte di organi competenti e si diffida l’utilizzo dell’edificio ad uso scolastico fino a ripristino della sicurezza”. A seguito della perizia effettuata dagli esperti del Politecnico, l’Amministrazione comunale, l’Ufficio scolastico territoriale e la Direzione scolastica hanno concordato l’immediata chiusura della scuola, dato che nel documento si legge: “Considerato le possibilità che eventi meteorologici (neve) o sismici possono portare grave nocumento all’attuale struttura degradata si suggerisce di provvedere in breve tempo alla demolizione”. Sono state avviate, pertanto, secondo l’organizzazione decisa dalla Direzione scolastica, le procedure e le azioni necessarie per il trasferimento degli alunni in altri istituti. Si tratta degli edifici di via dei Narcisi 2 e via Anemoni 8 per gli alunni delle elementari e di via Anemoni 10 per gli studenti delle medie. “Lo scorso dicembre – ha spiegato la vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione Maria Grazia Guida – l’Amministrazione comunale aveva già comunicato ai componenti del Consiglio di istituto e alle famiglie l’intenzione di dar seguito, a partire da giugno, ai lavori di demolizione e ricostruzione della scuola, perché l’edificio è ormai ritenuto a fine vita. La scossa di terremoto ha reso indispensabile anticipare i tempi, in quanto ulteriori eventi sismici o condizioni meteorologiche particolarmente avverse potrebbero aggravare la situazione. Le decisioni che abbiamo preso con l’Ufficio scolastico territoriale e la Direzione scolastica vanno nella direzione di tutelare l’incolumità degli studenti e di tutto il personale che lavora all’interno della struttura”. “Da parte dell’assessorato ai Lavori Pubblici – ha dichiarato l’assessore alla Casa e Lavori pubblici Lucia Castellano – c’è tutto l’impegno per mantenere la promessa di realizzare una rapida demolizione e ricostruzione della scuola. Allo stato attuale i fondi sono sufficienti per ricostruire la scuola primaria; per la secondaria stiamo lavorando per reperire le risorse necessarie. Ci rendiamo conto dell’esigenza di garantire ai cittadini del quartiere la scuola primaria e secondaria. Il Comune di Milano è da oggi impegnato per assicurare il pieno svolgimento dell’attività scolastica”.  
   
   
ISTRUZIONE: FVG, COSÌ I GIOVANI VIVONO I LUOGHI DELLA STORIA  
 
 Trieste, 30 gennaio 2012 - La nuova legge regionale sugli interventi per i giovani sarà al vaglio dell´aula consiliare martedì prossimo. Lo ha confermato l´assessore regionale all´Istruzione, Ricerca, Università, Famiglia, Roberto Molinaro, nel corso della presentazione a Trieste del documentario "Una storia nel mito: visita al Sacrario di Oberdan ed al Museo del Risorgimento". Realizzato nell´ambito del progetto regionale "La sfida dei Giovani verso la cittadinanza nell´Italia e nell´Europa di oggi e di domani", il film è stato dedicato "al tempio di una religione civile, della patria e della nazione italiana". Così ha infatti definito il Sacrario Gaetano Dato, il ricercatore Rue (Risorse Umane Europa) che con la collega Irene Bolzon ha contribuito alla realizzazione del progetto. Orsolina Valeri, vicepresidente del Rue, attuatore del progetto, ha spiegato che il film, è stato prodotto nell´ambito della commemorazione dei centocinquant´anni dalla nascita dello Stato Italiano "per far conoscere ai giovani la storia d´Italia anche attraverso la storia del territorio, dal risorgimento al primo conflitto mondiale". Molinaro ha parlato del film come di "un prodotto di valore, realizzato dal vincitore di "Zone di cinema", Diego Cenetiempo della Cappella Uderground e proposto in un momento in cui l´attenzione per i giovani è concreta". Oltre all´avvio dei lavori per l´approvazione del nuovo strumento normativo, "a cui il Consiglio sta lavorando da circa un anno e mezzo e che ha un focus diverso rispetto a quello del 2007, poiché riguarda le azioni che le istituzioni, ed in particolare la Regione, possono metter in campo per accompagnare i giovani nella vita adulta ed nel mondo del lavoro", ha spiegato l´assessore, le prossime due settimane vedranno un susseguirsi di eventi dedicati alle nuove generazioni. Molinaro ha ricordato infatti che, tra le altre cose in programma, Udine ospiterà un seminario di formazione organizzato in collaborazione con l´Agenzia Nazionale Giovani e connesso al programma comunitario "Gioventù in movimento" che ha offerto diverse opportunità di scambi e contatti anche ai ragazzi del Friuli Venezia Giulia. Lunedì 6 febbraio sarà invece in regione il Forum nazionale giovani per la presentazione di due iniziative: "Meraviglie italiane", dedicata ai luoghi dove è alta la presenza dei giovani in termini d´impegno, e "Guarda al futuro" momento di confronto tra i responsabili delle politiche giovanili.  
   
   
AMBIENTE: LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA L´ITALIA A RENDERE PIÙ RIGOROSA LA LEGISLAZIONE SULLA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE  
 
Bruxelles, 30 gennaio 2011 - La Commissione è preoccupata che l´Italia non abbia attuato correttamente la normativa Ue in materia di responsabilità ambientale, per cui i cittadini italiani non godrebbero di una tutela sufficiente. Su raccomandazione del commissario per l´Ambiente Janez Potočnik, la Commissione sta per inviare un parere motivato complementare per chiedere all´Italia di adeguare in tal senso la propria legislazione. Se l´Italia non risponderà entro due mesi, la Commissione potrebbe adire la Corte di giustizia europea. La direttiva sulla responsabilità ambientale stabilisce un quadro giuridico per questa materia in base al principio "chi inquina paga", con l´obiettivo di prevenire e di riparare i danni ambientali. Le persone fisiche e giuridiche che esercitano le attività elencate nella direttiva, o effettuano i controlli, sono oggettivamente responsabili dei danni che causano all´ambiente con la loro attività. Tali danni comprendono i danni ai corpi idrici, alle specie e agli habitat naturali protetti, e al terreno. Sebbene molte disposizioni della direttiva siano state correttamente recepite, la Commissione ha particolari inquietudini in merito alla mancanza di responsabilità oggettiva e alla possibilità lasciata agli operatori di utilizzare la compensazione finanziaria, anziché riparare il danno. Ad esempio, nella normativa italiana mancano disposizioni che obblighino gli operatori in numerose attività a riparare un danno ambientale che hanno causato pur essendo esenti da colpa. La Commissione ha evidenziato tali carenze in una lettera di costituzione in mora inviata alle autorità italiane nel febbraio 2008, seguita da un parere motivato il 23 novembre 2009. Successivamente l´Italia ha notificato alcune modifiche apportate alla propria legislazione, che tuttavia, secondo la Commissione, non pongono rimedio alle gravi violazioni della direttiva. Sta quindi per essere inviato un parere motivato complementare. Prossime tappe L´italia ha due mesi di tempo per conformarsi agli obblighi della direttiva. Se omette di farlo, la Commissione potrebbe adire la Corte di giustizia europea.  
   
   
TOSCANA: LA NUOVA CARTA GEOLOGICA PREZIOSA PER IL TERRITORIO  
 
Firenze, 30 gennaio 2012 – “Abbiamo fatto qualcosa di utile e l’affollata platea che, al di là delle aspettative, riempie questa sala lo dimostra. Fare ricerca è un’attività ad alto rischio perché scommette sul futuro, su ciò che ancora non c’è, ma stavolta abbiamo rischiato e abbiamo vinto”. Così la vice presidente e assessore alla ricerca Stella Targetti ha salutato il pubblico intervenuto alla presentazione, il 26 gennaio nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, per la presentazione del “Continuum Territoriale Geologico della Regione Toscana”, un lavoro di aggiornamento della banca dati geologica regionale coordinato dall’Area Ricerca della Regione Toscana e frutto di un lungo lavoro da parte del Servizio geologico della Regione insieme alle tre Università toscane e al Cnr, che ha coinvolto anche numerosi partner privati e il mondo produttivo. Grazie al rigoroso coordinamento scientifico e all’impegno di tanti giovani sul territorio, è stato possibile, fra il 2002 e il 2007, realizzare il rilevamento geologico alla scala 1:10.000 dell’intero territorio toscano (fino a quel momento la Toscana geologica, sulle carte, era rappresentata, in prevalenza, su scala 1:100.000). Così oggi, grazie alla scala “uno a diecimila”, la Toscana geologica si può vedere meglio. Un assaggio di questa migliore visibilità è stato fornito nel corso del convegno organizzato dalla Regione con i numerosi partner scientifici. Oltre a sottolineare l’apprezzamento della Regione per il lavoro svolto dai tecnici e a ringraziare uno per uno i soggetti che l’hanno reso possibile, la vicepresidente ha ricordato l’importanza di uno strumento aggiornato per tutti coloro che sono chiamati a operare per il governo e la pianificazione del territorio, ma anche per i professionisti. “Quello che presentiamo oggi – ha detto – è un lavoro unico, che raccoglie un patrimonio importante di conoscenze che viene messo così a disposizione delle istituzioni e dei cittadini e che ci aiuterà nel lavoro difficile ma prezioso di migliorare e rendere sempre più puntuale la pianificazione e tempestiva l’azione di governo del territorio. Da questi risultati scaturiranno ulteriori approfondimenti tematici che potranno dare vita a nuovi filoni di lavoro e a nuovi strumenti conoscitivi e descrittivi”. Oltre agli approfondimenti tematici correlati alla ricerca, nel corso del convegno è emerso anche il rilevante lavoro di collegamento e sistematizzazione dei dati pregressi che ha dato luogo ad una banca dati ricca ed omogenea: oggi da un unico punto di accesso, che è costituito dal Continuum territoriale, si riesce ad avere le informazioni geologiche di dettaglio, ad una scala adeguata, di tutto il territorio regionale. Alla relazione introduttiva della vicepresidente Targetti e del dirigente della Ricerca Marco Masi, si sono susseguiti, nel corso della mattinata, interventi tecnici (Luigi Carmignani, Fabio Mantovani, Alberto Puccinelli, Altair Pirro) e una tavola rotonda con i rappresentanti di Anci Toscana e Upi Toscana, Maria Teresa Fagioli presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, Francesco Manetti di Lamma Toscana, Maurizio Trevisani e Guido Lavorini del Sistema Informativo Ambientale della Regione Toscana e con la partecipazione dei rappresentanti delle Regioni che hanno firmato un protocollo per realizzare il “Continuum Geologico dell’Italia Centrale“.  
   
   
LAZIO: PROTEZIONE CIVILE, POLVERINI: “BENE AVVIO ITER PER AGENZIA REGIONALE”  
 
Roma, 30 gennaio 2012 - “Abbiamo mantenuto l’impegno di assicurare un iter rapido per la riorganizzazione della Protezione civile, anche attraverso l’istituzione di una Agenzia regionale come prevede la proposta di legge approvata dalla Giunta e ora all’esame della commissione consiliare”. Lo ha dichiarato il 26 gennaio la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. “Ringrazio la consigliera Valentini per l’impegno su un tema importante per la nostra regione – aggiunge Polverini - la volontà di arrivare ad una posizione condivisa tra le due proposte di legge al vaglio della commissione va nella direzione auspicata. Il riordino del sistema della Protezione civile consentirà di migliorare le capacità di intervento, attraverso norme migliori, e di eliminare gli ostacoli che si presentano nelle emergenze. L’obiettivo – conclude Polverini - è permettere agli operatori di lavorare al meglio, abbiamo già individuato la sede dell’Agenzia, nel Parco di Veio, e mi auguro che si possa arrivare in tempi brevi con la collaborazione di tutte le forze politiche all’approvazione della legge”.  
   
   
ARIA, PRESENTATO IL PRIMO REPORT REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 30 gennaio 2012 - Gli inquinanti storici quali monossido di carbonio e biossido di zolfo non costituiscono più un problema. Rimangono persistenti situazioni problematiche per altri quali, in particolare l’ozono e il Pm10. Ma la tendenza dal 2001 al 2010 è positiva, con una riduzione del Pm10 del 25%. Una tendenza che non appare smentita nemmeno nel 2011, un anno caratterizzato da condizioni meteo climatiche particolarmente negative che stanno continuando anche in questo inizio del 2012. “Purtroppo il perdurante periodo di stabilità climatica in corso ha portato a una concentrazione di polveri sottili molto critica. Ma il trend alla riduzione, sia per quanto riguarda le medie, che i superamenti giornalieri, rimane e conferma un miglioramento rispetto al 2001. E’ il risultato anche delle azioni messe in campo in questi anni dalla Regione in collaborazione con gli Enti locali, sia sul fronte dei provvedimenti di limitazione della circolazione che delle misure più strutturali e per le quali è stato investito complessivamente circa 1 miliardo di euro”. Lo ha detto il 26 gennaio a Bologna l’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda commentando i dati del primo Report sulla qualità dell’aria in Emilia-romagna realizzato da Regione e Arpa. “Questo impegno – ha aggiunto Freda – ci è stato riconosciuto dalla stessa Unione europea in occasione della procedura di infrazione avviata nei confronti dello Stato italiano per il superamento delle concentrazioni di Pm10. L’europa ha infatti valutato adeguate le misure adottate dall’Emilia-romagna in questi anni, ma da sole non sufficienti in assenza di un Piano nazionale. Solo recentemente il ministro dell’ambiente Clini ha annunciato un Piano per il bacino padano, riconoscendo dunque la peculiarità di questa area e prevedendo 40 milioni di euro. E’ una novità importante, specialmente in questi tempi di forte difficoltà per la finanza locale e di tagli ai bilanci regionali.” In Emilia-romagna, ha spiegato Freda, dovrebbero arrivare 9 milioni che saranno indirizzati al sostegno del trasporto pubblico locale e ai quali potranno essere aggiunti 4 milioni di euro per il trasporto ferroviario che la Regione ha recuperato da precedenti stanziamenti per la mobilità sostenibile. “I dati – ha spiegato Stefano Tibaldi, direttore di Arpa Emilia-romagna – ci dicono che nel decennio le cose, sia pur con qualche oscillazione, stanno migliorando. Resta l’assoluta centralità del fattore climatico. Purtroppo le condizioni di tempo favorevoli all’accumulo di inquinanti, dunque con assenza di piogge e di vento, stanno diventando sempre più frequenti. Da questo punto di vista il 2011 è stato un anno molto critico. Nonostante questo, il numero di sforamenti rispetto al numero di giornate potenzialmente avverse conferma l’esistenza di una tendenza positiva” . Il Report regionale sull’aria uscirà ogni anno entro il primo semestre all’anno successivo. “Con esso - ha aggiunto Tibaldi - Arpa copre un’esigenza conoscitiva che per altre matrici (acqua, rifiuti) è da tempo stata affrontata, mentre per la componente aria finora hanno prevalso valutazioni annuali a livello provinciale. Questa matrice ambientale è invece essenzialmente da considerare su area vasta, e gli studi e le sintesi regionali sono uno strumento indispensabile per programmare e valutare gli effetti delle misure adottate”. L´andamento del Pm 10 - Nel 2010 la concentrazione media annuale di Pm10 è scesa per la prima volta in tutte le stazioni di rilevamento sotto il valore dei 40 microgrammi per metro cubo (il valore limite previsto dalla normativa europea), con una diminuzione dal 2001 del 25%. Nello stesso periodo 2001-2010 è calato anche il numero di superamenti del valore giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo come dato medio regionale, pur rimanendo superiore al tetto massimo annuo di 35 superamenti consentito dalla Ue (la diminuzione è prudenzialmente valutabile intorno al 30-40%). Rispetto al 2010, il 2011, a causa di un andamento meteo climatico particolarmente avverso, ha presentato un andamento peggiore, sia per quanto riguarda gli sforamenti giornalieri che per i valori medi annuali di Pm10 che sono rimasti complessivamente sotto il limite dei 40 microgrammi, superandolo tuttavia in alcune stazioni. Va tuttavia sottolineato che, anche nel 2011, a fronte di circa 140 giornate a rischio per motivi climatici , quelle di effettivo superamento sono state appunto circa 80 considerando per ogni provincia la stazione con i valori più negativi. Un dato che conferma l’esistenza di un progressivo “disaccoppiamento” tra condizioni ambientali negative e superamento dei limiti, in atto dal 2005 a dimostrazione dell’efficacia dei programmi di contrasto all’inquinamento atmosferico messi in atto dalla Regione. Gli altri inquinanti - Monossido di carbonio e benzene rilevati nel periodo 2006-2010 presentano una rilevante e costante diminuzione, riducendosi dal 50 al 70% rispetto a inizio quinquennio, a partire da concentrazioni già ampiamente inferiori ai limiti normativi.In leggero calo anche il biossido di zolfo, già precedentemente ridotto a 5 microgrammi/mc (1/4 del limite normativo), in virtù della modifica della composizione della benzina. Si riduce di 2/3 la concentrazione di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici), ora al 20% del limite ammesso, mentre la diminuzione, benché più contenuta, del biossido di azoto ne colloca comunque dal 2008 la concentrazione media annuale al di sotto dei limiti normativi. È da rilevare, per questo inquinante, che presenta comunque ancora elementi di criticità, la drastica diminuzione delle stazioni che superano il limite previsto, passate dal 60 al 20% nel quinquennio. Anche i metalli pesanti rilevati sono in ulteriore calo rispetto a livelli già minimi e in certi casi prossimi alla soglia di sensibilità strumentale. Gli inquinanti atmosferici che restano al centro dell’attenzione sono dunque soprattutto il particolato (Pm10 e 2,5) e l’ozono troposferico (O3), “due facce dello stesso problema”, come dice il Report, di cui costituiscono l’aspetto invernale e quello estivo. Inquinante secondario (prodotto dalla combinazione tra emissioni degli autoveicoli e condizioni climatiche estive), l’ozono è diffuso in tutto il territorio, particolarmente e paradossalmente nelle zone rurali e montuose. Anch’esso presenta superamenti del livello di informazione e protezione della salute umana indicato dalla normativa, anche se in presenza, come per le polveri, di una tendenza alla diminuzione. Le fonti dell’inquinamento - L’inventario delle fonti emissive contenuto nel Report calcola la percentuale di emissione dei diversi inquinanti attribuita ai vari macrosettori. Al primo posto vi è il traffico veicolare che produce il 47% dell’ossido di carbonio, il 60% degli ossidi di azoto, il 30% del Pm10. Segue la combustione non industriale (sostanzialmente, il riscaldamento domestico) che produce il 43% dell’ossido di carbonio e il 28% del Pm10. Anche la quantificazione derivante dal catasto emissioni conferma dunque ciò che la rete di monitoraggio e la modellistica affermano riguardo le principali fonti di inquinamento atmosferico. Per quanto riguarda le sostanze nocive presenti in minore quantità: l’industria è responsabile del 54% degli ossidi di zolfo, l’agricoltura del 94% dell’ammoniaca e l’uso di solventi del 38% dei composti organici volatili. La rete di rilevamento e il progetto Supersito - La Regione dispone di una rete di centraline di monitoraggio diffusa su tutto il territorio regionale. Attualmente è in corso un processo di razionalizzazione, in ottemperanza alle direttive europee, per bacini omogenei, in grado di integrare i sistemi di rilevamento con l’elaborazione modellistica e potenziando l’attuale livello di conoscenza. Per affinare ulteriormente l’analisi delle emissioni in atmosfera, Regione e Arpa, in collaborazione con il Cnr, hanno recentemente avviato il progetto Supersito: cinque stazioni di monitoraggio di ultima generazione che da qui alla fine del 2015 dovranno fornire dati sul particolato fine e ultrafine (Pm2,5, Pm1 e Pm 0,1). Il progetto “Supersito”, che è stato finanziato con 7 milioni di euro, punta in particolare a individuare le connessioni tra i diversi tipi di particolato presenti in atmosfera e la salute umana, incrociando i dati ambientali con quelli sanitari ed epidemiologici. Oltre a quella situata presso l’area Cnr di Bologna, le stazioni del progetto Supersito sono quelle di San Pietro Capofiume (Molinella, Bologna), Parma (stazione di monitoraggio di Cittadella), Rimini (stazione di monitoraggio di Marecchia) e del Monte Cimone, nell’Appennino modenese. Le misure per contrastare l’inquinamento - Dal 2001 la Regione Emilia-romagna promuove in collaborazione con le Province e i Comuni capoluogo con più di 50 mila abitanti gli Accordi per la qualità dell’aria, affiancati e integrati con le azioni con tenute nei Piani provinciali di risanamento. Tali accordi, che hanno visto l’adesione di un numero crescente di Comuni, prevedono sia misure di limitazione della circolazione per i veicoli più inquinanti, che misure di tipo strutturale in grado di incidere nel medio periodo. Considerando i diversi settori (trasporti, industria, energia, agricoltura) si può calcolare che tali misure siano state sostenute nel decennio da un finanziamento complessivo di quasi 1 miliardo di euro. In dieci anni si è avuto un aumento delle aree pedonali del 33%; le piste ciclabili sono passate dai 405 chilometri del 2000 agli oltre 1.150 del 2010; sono stati riconvertiti a Gpl/metano oltre 23 mila veicoli; sono stati acquistati oltre nuovi 1500 autobus a ridotto impatto ambientale; è stato rinnovato e potenziato il materiabile rotabile ferroviario per il trasporto passeggeri. E ancora: il Piano energetico regionale prevede la realizzazione nel triennio 2011-2013 di 29 aree produttive ecologicamente attrezzate; il finanziamento di 517 interventi per la qualificazione energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili degli Enti locali, mentre è stato finanziato con 10 milioni di euro, un bando per la qualificazione energetica del sistema produttivo regionale che prevede interventi di rimozione dell’amianto e la successiva installazione di impianti fotovoltaici. Per promuovere una mobilità più sostenibile la Regione ha avviato il sistema tariffario integrato “Stimer”, gli abbonamenti e biglietti integrati ferro-gomma “Mi Muovo” e il Piano per lo sviluppo della mobilità elettrica (a due e quattro ruote) attraverso la dotazione sul territorio di reti di ricarica, insieme all’incentivazione, facilitazione della circolazione e sosta di mezzi elettrici. La situazione meteorologica e orografica del bacino padano fa si che le criticità legate all’inquinamento non riguardino solo l’Emilia-romagna , ma l’intera area. Per questo la Regione ha da tempo avviato accordi con le altre Regioni padane (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, e le Province autonome di Trento e di Bolzano), per condividere misure e indirizzi.  
   
   
RENAI, IL COMMISSARIO PRESENTA IL PROGETTO PER LA CASSA DI ESPANSIONE  
 
Firenze, 30 gennaio 2012 – E’ pronto il progetto definitivo per la realizzazione della Cassa di espansione dei Renai. Lo ha presentato il 26 gennaio il commissario straordinario nominato dalla Regione Toscana, Giancarlo Fianchisti, al Collegio di vigilanza di cui fanno parte, oltre alla Regione Toscana, l’Autorità di bacino del fiume Arno, la Provincia di Firenze, i Comuni di Firenze, Signa, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. Il commissario nell’occasione ha ricevuto dal Collegio il mandato ad avviare le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale. “Una tappa molto importante – ha commentato l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini -, il commissario, nominato a settembre, ha redatto un progetto che permetterà di invasare 11 milioni di metri cubi di acqua e ridurre in modo significativo il rischio idraulico nella piana fiorentina con un beneficio anche per i territori a valle di Signa”. Nei prossimi giorni lo stesso commissario presenterà il progetto all’amministrazione comunale di Signa che oggi non ha mancato di manifestare il proprio compiacimento per il risultato ottenuto.  
   
   
AMBIENTE: LAGUNA, AVVIO LAVORI PREPARATORI DRAGAGGIO ACCESSO PORTO NOGARO  
 
Trieste, 30 gennaio 2012 - Riprenderanno il prossimo 2 febbraio, dopo la firma di un contratto aggiuntivo con l´Associazione temporanea di impresa chiamata ad effettuare i lavori, le operazioni di adeguamento delle due vasche di stoccaggio temporaneo poste nella zona industriale Aussa Corno, necessarie a raccogliere i sedimenti dragati dal fiume Corno. "Si tratta - ha spiegato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani - di un prerequisito necessario per poter avviare i dragaggi del Corno, ovvero le operazioni di approfondimento del canale di accesso a Porto Nogaro, azione strategica per garantire l´efficienza e la competitività della struttura logistica della Bassa friulana". Autorizzati dal Governo la scorsa estate, dopo un lungo iter procedurale realizzato dal commissario della Laguna Gianni Menchini e dalla sua struttura, i dragaggi rappresentano uno dei primi, concreti passi di rilancio della zona lagunare di Marano e Grado. "I lavori che si avvieranno a inizio febbraio - dichiara il consigliere regionale Paride Cargnelutti - riguardano l´adeguamento delle due vasche di stoccaggio chiamate a contenere circa 100 mila metri cubi di fanghi, per un investimento di circa 5 milioni di euro. Una volta completati i lavori, sarà possibile avviare l´asportazione dei fanghi dal Corno, potenziando l´accesso a Porto Nogaro fino a 7,5 metri di profondità, favorendo così la competitività del porto industriale".  
   
   
TRENTO: ECORISTORAZIONE, APPROVATO DALLA GIUNTA PROVINCIALE L´ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
Trento, 30 gennaio 2012 - Dopo sei mesi di concertazione e sperimentazione, il Tavolo di Lavoro del progetto "Ecoristorazione Trentino" - partecipato dalla Provincia, dal Comune di Trento e dalle principali associazioni di categoria del comparto ristorativo trentino (Asat - Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento, Associazione Agriturismo Trentino, Associazione Ristoratori del Trentino, Confesercenti del Trentino - Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici, Unat - Unione Albergatori del Trentino) - ha approvato un Accordo di programma che impegna i vari attori alla diffusione di un marchio di sostenibilità ambientale assegnato ai ristoratori che rispettino un disciplinare costituito da 26 azioni ambientali. La Provincia autonoma di Trento, che ha deliberato l´approvazione dell´Accordo lo scorso 20 gennaio, presenterà in anteprima i suoi contenuti il 30 gennaio alle 15.30 al Rivaexpohotel, nell´ambito di un incontro informativo sul tema dell´eco-ristorazione organizzato dall´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente. Seguirà la presentazione ufficiale, con la firma dell´Accordo da parte di tutti gli attori coinvolti, durante una conferenza stampa prevista a Trento il 16 febbraio. Dopo una fase di sperimentazione, che è durata sei mesi e ha coinvolto alcuni ristoratori-tester, il Tavolo di Lavoro del progetto "Ecoristorazione Trentino" - partecipato dalla Provincia, dal Comune di Trento e dalle principali associazioni di categoria del comparto ristorativo trentino (Asat - Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento, Associazione Agriturismo Trentino, Associazione Ristoratori del Trentino, Confesercenti del Trentino - Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici, Unat - Unione Albergatori del Trentino) - ha approvato un accordo di programma che impegna i vari attori alla diffusione di un marchio di sostenibilità ambientale, che potrà essere assegnato ai ristoratori che dimostreranno, dopo una verifica indipendente, il rispetto di un disciplinare costituito da 26 azioni ambientali. Il progetto "Ecoristorazione Trentino", avviato dalla Provincia autonoma di Trento nell´aprile 2011 per il tramite dell´Agenzia per la depurazione e dell´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente, ha come obiettivo il miglioramento del già eccellente servizio offerto dai ristoratori trentini, aumentandone e valorizzandone l’attenzione ai temi ambientali. Il progetto si concentra in primis sulla riduzione dei rifiuti, ma anche sulla promozione di prodotti del territorio “a filiera trentina”, sulla riduzione dei consumi idrici ed energetici, sulla valorizzazione dell’acqua di rete, sull’utilizzo di prodotti/servizi ecologici, sul coinvolgimento della clientela nell’attuazione di “buone pratiche”. Sono interessati tutti gli esercizi per i quali il servizio di ristorazione è l’attività prevalente e che comunque offrono tale servizio in modo continuativo e non esclusivo per alcune categorie di clienti, ovvero: ristoranti, pizzerie, agriturismi, alberghi e altre strutture ricettive nelle quali il servizio di ristorazione non sia destinato solo agli ospiti. In particolare, gli esercizi interessati ad ottenere il marchio "Ecoristorazione Trentino" devono soddisfare 7 requisiti obbligatori e raggiungere un punteggio minimo di 18 punti su 50 messi a disposizione da 19 requisiti facoltativi. Ecco le aree in cui è stato suddiviso il disciplinare: 1. Alimenti e bevande: priorità ai prodotti biologici, locali, solidali; 2. Rifiuti: priorità alla riduzione; 3. Energia e acqua: priorità al risparmio energetico ed idrico; 4. Acquisti non alimentari: priorità ai prodotti verdi; 5. Informazione, comunicazione, educazione ambientale: per il coinvolgimento della clientela nelle buone pratiche ambientali. La Provincia autonoma di Trento, che ha deliberato l´approvazione dell´Accordo il 20 gennaio con la Delibera di Giunta n° 46 del 2012, presenterà in anteprima i contenuti del medesimo il 30 gennaio alle 15.30 al Rivaexpohotel, nell´ambito di un incontro informativo sul tema dell´eco-ristorazione organizzato dall´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente in collaborazione con Asat e Unat. L’incontro informativo è rivolto innanzitutto agli albergatori e ai ristoratori interessati a: approfondire il tema della ristorazione sostenibile come elemento in grado di rendere distintivo il servizio e aumentarne la qualità e l’attrattività; comprendere quali sono le possibilità che il mercato offre per percorrere la strada della ristorazione sostenibile; conoscere i contenuti del progetto provinciale “Ecoristorazione Trentino” e le modalità per ottenere il relativo marchio di qualità ambientale (la partecipazione costituirà formazione valida ai fini del rilascio del marchio). L´incontro si rivolge altresì anche alle aziende in grado di offrire ai ristoratori prodotti e servizi sostenibil e ai potenziali clienti interessati a usufruire di un servizio certificato di ristorazione sostenibile. L´accordo "Ecoristorazione Trentino" verrà poi presentato ufficialmente a Trento il 16 febbraio alle 11, in occasione di una conferenza-stampa durante la quale i rappresentanti degli attori partecipanti al Tavolo di Lavoro firmeranno l´Accordo di programma. In tale occasione verranno presentati anche i primi ristoratori che, dopo aver sperimentato i criteri del disciplinare, hanno superato la verifica indipendente e ottenuto il marchio "Ecoristorazione Trentino". Dopo la firma dell´Accordo, gli attori del Tavolo di Lavoro procederanno alla formazione dei ristoratori e alla promozione del marchio presso di essi e quindi presso la cittadinanza, con l´obiettivo di condurre il maggior numero possibile di ristoratori trentini alla richiesta del marchio "Ecoristorazione Trentino". Il marchio potrà essere richiesto dai ristoratori alla Provincia subito dopo la conferenza-stampa del 16 febbraio, secondo le modalità che verranno illustrate nell´occasione. Per maggiori informazioni sul progetto "Ecoristorazione Trentino" e sull´incontro informativo del 30 gennaio, si può visitare il sito della Provincia autonoma di Trento dedicato ai progetti di sostenibilità ambientale: www.Eco.provincia.tn.it  
   
   
LAGO D’ IDRO: NECESSARIO INTERVENTO PREVENTIVO  
 
Idro/Bs, 30 gennaio 2012 - L´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti ha effettuato il 26 gennaio , nella mattinata, insieme agli amministratori locali dei Comuni della zona (Giuseppe Nabaffa, Gianpietro Mabellini, Gianluca Dagani, Claudio Zambelli, sindaci rispettivamente di Idro, Anfo, Bagolino e Lavenone) un sopralluogo nella Galleria degli agricoltori a Idro (Bs). La visita aveva in primo luogo l´obiettivo di mettere a conoscenza diretta i sindaci della zona di una situazione che non avevano, prima di oggi, mai avuto la possibilità di vedere con i propri occhi. ´Con riferimento all´Accordo di Programma per la messa in sicurezza del lago, per il quale la Regione ha stanziato 50 milioni di euro - ha spiegato l´assessore Belotti - abbiamo voluto fare questo sopralluogo, affinché gli amministratori locali, in particolare quelli che contestano questo intervento, si rendessero conto di persona dell´urgenza che riveste la nuova galleria´. ´Come si è potuto vedere - ha proseguito l´assessore - e come è stato ampiamente relazionato dall´ing. Vittorio Maugliani del Registro Dighe, l´attuale Galleria degli agricoltori presenta alti rischi di crollo a causa della pressione e delle infiltrazioni d´acqua che ne compromettono seriamente la staticità´. ´La realizzazione della nuova galleria idraulica, come è stato ribadito - ha aggiunto Belotti - è dunque un intervento di protezione civile preventivo necessario per evitare il rischio che, in caso di piena, i paesi rivieraschi - Idro in primis - vengano esondati, nonché quello che una tracimazione del lago possa portare a un eventuale smottamento della paleo frana da tempo sotto osservazione´. ´Considerato - ha concluso l´assessore - che lo scenario di esondazione, insieme a quello di rischio frana, sarebbe devastante per il comprensorio del lago ed i paesi a valle, è nostra ferma intenzione, pur ascoltando e cercando di venire incontro alle esigenze dei sindaci di Idro, Anfo, Bagolino e Lavenone, proseguire in modo determinato con l´iter di approvazione. Ricordo inoltre che a compensazione di questo intervento di 50 milioni di euro i Comuni citati beneficeranno di oltre 10 milioni di euro di opere di compensazione´.  
   
   
SISSA E COLORNO: VERIFICHE IN CORSO FELLINI A SISSA, LUNEDÌ IL TAVOLO TECNICO. A COLORNO IERI IL SOPRALLUOGO DELLA REGIONE E SOPRINTENDENZA  
 
Parma, 30 gennaio 2012 – Si tiene oggi  a Sissa il tavolo convocato da Provincia e Comune per discutere dello stato della Rocca dei Terzi, ulteriormente danneggiata dalla scossa di terremoto che due giorni fa ha colpito la zona. La decisione è stata assunta oggi al termine del sopralluogo che l’assessore provinciale Andrea Fellini ha compiuto con il sindaco di Sissa Grazia Cavanna e i tecnici del comune. Nella sede municipale, dove al momento gli uffici sono stati portati al piano terreno, anche una squadra del Servizio tecnico di bacino “ Se l’esito dei prossimi sopralluoghi confermerà l’inagibilità della Rocca occorrerà procedere con il trasferimento degli uffici alla corte Villa Sala, luogo temporaneo individuato dal sindaco – dice Fellini - questa mattina abbiamo fatto partire la convocazione dell’incontro di lunedì, presso la biblioteca comunale di Sissa. Con l’Agenzia regionale di protezione civile e il comitato provinciale, i tecnici del Comune e della Provincia e degli impianti oltre a tutti i soggetti coinvolti faremo una valutazione completa dei danni e nell’eventualità che la struttura sia dichiarata inagibile passeremo alla programmazione della fase di trasloco”. Nella mattinata Fellini ha effettuato una visita anche alla Reggia di Colorno dove ieri, con i funzionari della Provincia, si è svolto il sopralluogo del Soprintendente Luciano Serchia e dei tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile oltre che del servizio sismico dell’Emilia Romagna. “ Abbiamo messo in sicurezza tutto il perimetro dell’edificio – spiega l’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Romanini – sia dal lato della piazza, che da quello del giardino e poi sul versante della cappella ducale. Quanto accaduto dopo la scossa di mercoledì ci induce a una verifica complessiva sugli elementi decorativi posti sui cornicioni. Parliamo di statue e decori in pietra quindi si tratta di una operazione di estrema delicatezza. Per questo terminate le verifiche e convenute le modalità di intervento con la Soprintendenza procederemo coi lavori.”  
   
   
"AGENDA DI BOLOGNA". TAVOLO INTERREGIONALE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE SOSTENIBILE DELL´AREA PADANO-ALPINO-MARITTIMA IN PRIMO PIANO MINORE CONSUMO DI SUOLO, RIDUZIONE DELLE CRITICITÀ AMBIENTALI E SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE  
 
 Bologna, 30 gennaio 2012 – Minor consumo del suolo, riduzione delle criticità ambientali e semplificazione delle procedure. E’ questa, in sintesi, la direzione degli impegni contenuti e sottoscritti il 27 gennaio nell’”Agenda di Bologna”, nuova “tappa” del Tavolo interregionale per lo sviluppo territoriale sostenibile dell’area Padano-alpino-marittima, cui partecipano tutte le Regioni del nord Italia (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-romagna) e le Province Autonome di Trento e Bolzano. “Uno dei pochi esempi di vera e propria collaborazione interistituzionale e interregionale in un’area assolutamente fondamentale per i destini del Paese e le relazioni con l’Europa – ha sottolineato l’assessore alla Programmazione territoriale, Urbanistica, Reti di infrastrutture materiali e immateriali, Mobilità, Logistica e Trasporti della Regione Emilia-romagna Alfredo Peri – . Abbiamo a che fare con una dimensione del territorio che va gestita con una strategia virtuosa; in quest’ottica vogliamo essere propositivi nei confronti del governo”. Dalle Alpi agli Appennini fino al mare, attraverso la pianura Padana e il Po: l’area Padano-alpino-marittima significa 120.000 chilometri quadrati di territorio e 27 milioni di abitanti, che producono oltre il 70% dell’export nazionale. Un’area vasta, caratterizzata da una grande varietà di risorse ambientali e, al tempo stesso, da importanti aree metropolitane e insediamenti industriali. Un’area con caratteristiche oggettivamente simili che, in una prospettiva di rilancio dell’economia e di una nuova fase di sviluppo, necessita di qualità, efficienza e coesione del proprio sistema territoriale. Da queste premesse è nato nel 2007, con la sottoscrizione della Carta di Venezia, il Tavolo interregionale, importante occasione per uno scambio di esperienze nel campo della pianificazione territoriale. In questi anni gli impegni si sono rafforzati attraverso la redazione di documenti di intenti, condivisi a Milano nel 2007, a Verona nel 2008, e ancora a Milano e a Genova nel 2010, parallelamente all’attività di tavoli di lavoro tecnico. Sono state prodotte le tre rappresentazioni cartografiche che, a partire dalle metodologie e dalle elaborazioni delle analisi territoriali di Espon (European spatial planning observation network), descrivono il sistema territoriale dell’area Padano-alpino-marittima; è stata realizzata la mosaicatura delle banche dati di uso del suolo dell’intera area, predisposto un glossario per la condivisione di un linguaggio comune sui principali aspetti e fenomeni legati all’uso del suolo e creata la mappa dei paesaggi identitari. L’”agenda di Bologna” è stata condivisa da tutte le Regioni del nord e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano; oggi, all’incontro nella sede della Regione Emilia-romagna, oltre all’assessore Peri erano presenti Marylin Fusco, vicepresidente e assessore Pianificazione territoriale, Urbanistica della Regione Liguria; Ugo Cavallera, vicepresidente e assessore Urbanistica e Programmazione territoriale, Beni ambientali, Edilizia e Legale della Regione Piemonte; gli assessori Daniele Belotti (Territorio e Urbanistica) e Alessandro Colucci (Sistemi verdi e Paesaggio) della Regione Lombardia; Marino Zorzato, vicepresidente e assessore Territorio, Cultura, Affari Generali della Regione del Veneto; Piergiorgio Mattei, dirigente della Provincia Autonoma di Trento. Dopo un incontro con il presidente Vasco Errani, gli assessori si sono riuniti e confrontati sull’“Agenda”; per tutti la priorità è un “impegno verso azioni e indirizzi comuni per ridurre il consumo di suolo, ridurre le criticità ambientali e semplificare sempre più le procedure”.  
   
   
AOSTA, ARPA: APPROVATO IL BILANCIO PREVENTIVO 2012  
 
Aosta, 30 gennaio 2012 - Su proposta dell’Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, la Giunta regionale ha approvato nella seduta del 27 gennaio il bilancio preventivo dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa) per l’anno 2012 e per il triennio 2012-2014. «Nonostante il periodo di crisi, il Governo regionale ha inteso mantenere inalterato il trasferimento finanziario a favore dell’Arpa per i prossimi tre anni, al fine di consolidare l’attività dell’Agenzia sul territorio, migliorando ed ampliando la gamma dei servizi offerti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei cittadini e dando continuità al processo di completamento della dotazione organica approvata nel 2009» ha commentato l’Assessore Zublena. Il bilancio per l’anno 2012 pareggia a 9 milioni 375 mila euro, di cui 5 milioni 700 mila derivanti da trasferimenti regionali disposti con la legge finanziaria 2012. Il bilancio preventivo dell’Arpa include anche gli effetti delle riduzioni di spesa disposte dal Governo con le ultime Manovre finanziarie. «In ogni caso, anche Arpa – ha spiegato l’Assessore Zublena – è chiamata a contribuire al processo di contenimento della spesa pubblica e di recupero di efficienza dell’azione amministrativa».  
   
   
TUTELA AMBIENTALE, CONTROLLI PIÙ RIGIDI SUI DEPURATORI  
 
Trento, 30 gennaio 2012 - Il Trentino fa parte del bacino dell´Adige e, più in generale, dell´area Mediterranea che abbisogno di maggiore tutela ambientale. Per questo motivo, la giunta provinciale - su iniziativa dell´assessore provinciale all´ambiente, Alberto Pacher, ha approvato la delibera con cui si dispongono controlli più rigorosi su tutti i reflui in uscita dai depuratori. Nella seduta del 27 gennaio, la giunta provinciale ha modificato il disciplinare previsto dal Testo Unico delle leggi provinciali in materia di tutela dell’ambiente dagli inquinamenti. Il quadro legislativo regola, tra l’altro, l’attività di trattamento dei rifiuti liquidi di provenienza sia pubblica che privata presso i depuratori di proprietà della Provincia autonoma di Trento. La delibera a firma dell’assessore provinciale all’ambiente Alberto Pacher fissa ulteriori controlli sui reflui pubblici e privati in uscita dagli impianti di trattamento dei rifiuti liquidi, e semplifica la fase di pretrattamento degli stessi reflui. "Alcuni rifiuti - come spiega la delibera - non necessitano di alcun ulteriore specifico sistema di pretrattamento, in quanto hanno caratteristiche qualitative intrinseche analoghe a quelle del refluo che ordinariamente affluisce al depuratore attraverso la rete fognaria. E’ il caso di liquami da fosse a tenuta a servizio di insediamenti civili, liquami da impianti pubblici a sedimentazione meccanica o derivanti dalla pulizia della rete fognaria pubblica e fanghi provenienti da altri depuratori biologici". La giunta provinciale - ha tutela dell´ambiente - ha demandato all’Agenzia per la Depurazione la verifica caso per caso della eventuale effettiva necessità di realizzare nei singoli depuratori provinciali i sistemi di pretrattamento.