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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Maggio 2014
"GO ON FVG": 5/5, AL VIA IL SERVIZIO DI FIRMA DIGITALE REMOTA  
 
Trieste, 5 maggio 2015 - Saranno oltre 120 gli eventi di "Go On Fvg" che avranno luogo il 5 maggio in Friuli Venezia Giulia: prima regione italiana che aderisce all´iniziativa promossa da Wikitalia - "Go On Italia" - con l´obiettivo di aumentare le competenze digitali di cittadini, studenti, imprese e pubblica amministrazione. Fra queste ultime rientra, il "Registration Day", ovvero l´attivazione del servizio di firma digitale remota. Circa 130 dirigenti della Regione Friuli Venezia Giulia potranno firmare digitalmente, e in totale sicurezza, gli atti deliberativi, utilizzando un´apposita "app" scaricata sul proprio cellulare. L´"app" genera, infatti, un codice numerico che può essere utilizzato un´unica volta come password, e per questo è molto sicuro. Oltre alla sicurezza, l´innovativo servizio è facile da usare, garantisce velocità dell´operazione di firma poiché il documento da firmare non viaggia, da e verso la postazione di firma e offre compatibilità della firma digitale con i nuovi dispositivi concepiti per lavorare in mobilità (ad esempio tablet, smartphone). Elimina, inoltre, le problematiche legate all´utilizzo dei lettori e delle smart card. Il "Registration Day" si terrà presso le due sedi della Regione a Trieste (Palazzo della Regione, piazza Unità d´Italia) ed Udine (via Sabbadini) dalle 9 alle 18.  
   
   
"GO ON FVG": IL 5 MAGGIO TRIPLICATI I PUNTI D´ACCESSO A INTERNET GRATUITO  
 
Trieste, 5 maggio 2014 - Oltre 214 "hotspot" installati sul territorio, ovvero punti di accesso ad internet in modalità wi-fi gratuita, sono uno dei contributi che Regione Friuli Venezia Giulia ed Insiel offrono al D-day, il prossimo 5 maggio: la giornata in cui più di 120 eventi, legati da un unico filo rosso, la digitalizzazione, verranno organizzati sul territorio grazie a "Go on Fvg" il progetto promosso da Wikitalia ed integrato nel più vasto contenitore "Go on Italia" ispirato dall´analogo progetto approntato quattro anni fa nel Regno Unito ("Go on Uk"). L´incremento del numero delle "antenne" del progetto Fvg-wifi amplierà la possibilità per i cittadini di connettersi gratuitamente alle reti wi-fi internet a larga banda nei comuni della regione serviti dalla rete in fibra del programma Ermes. In questo modo si accresce la diffusione del wi-fi pubblico e gratuito, diminuisce il divario digitale esistente in molte zone della regione e viene diffusa la cultura digitale ed il diritto d´ accesso a internet presso le pubbliche amministrazioni della regione. L´iniziativa rientra in una delle quattro aree principali (studenti, over 54, piccole e medie imprese, pubblica amministrazione) del progetto "Go On Fvg", che ha il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio di Confindustria Digitale. Per ciascuna area sono stati dedicati degli eventi specifici che coinvolgeranno il territorio regionale e numerosi partner locali e nazionali. Le iniziative spazieranno dai programmi di alfabetizzazione e avvicinamento al digitale per gli studenti delle scuole medie e superiori e per gli over 54, a specifici workshop dedicati alle piccole e medie imprese fino al coinvolgimento della pubblica amministrazione in un´ottica di miglioramento delle politiche di open data e open government sul territorio.  
   
   
"GO ON FVG": IL FAX SI SPEGNE, COMUNICAZIONE DIGITALE IN ARPA FVG  
 
Trieste, 5 maggio 2014 - Il fax cede il passo alla comunicazione digitale. Accadrà il 5 maggio nelle nove sedi dell´Agenzia per la Protezione dell´Ambiente (Arpa) del Friuli Venezia Giulia che, in stretta collaborazione con la direzione della Funzione pubblica della Regione ed Insiel spa, sostituirà il "vecchio" sistema telefonico a favore di un´unica piattaforma centralizzata in Insiel che unifica i sistemi di comunicazione. Negli uffici di Arpa Fvg verrà, dunque, abbattuta la barriera che divide ciò che si fa al computer e ciò che si fa al telefono. Dal 5 maggio sarà possibile comunicare in ogni modo e momento, indipendentemente da dove il dipendente si trova e dagli strumenti a disposizione. Tutto questo sarà possibile grazie alle tecnologie Voip, che permettono il trasporto della fonia sulle reti dati) e consentono l´uso di audio, video, chat, fax, voice-mail, riducendo i costi di attivazione, gestione, manutenzione oltre che i costi telefonici (traffico e canoni). I fax tradizionali verranno completamente dismessi, eliminando di conseguenza i relativi costi di acquisto/noleggio e manutenzione. La razionalizzazione delle linee telefoniche installate presso le nove sedi di Arpa Fvg porterà un risparmio del 74% sui canoni telefonici. L´utilizzo della Rete unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale/rupar, inoltre, consentirà di eliminare completamente i costi del traffico telefonico per le comunicazioni all´interno delle sedi dell´Agenzia oltre che di quelle con le altre sedi dell´Amministrazione regionale. L´iniziativa rientra fra gli oltre 120 eventi che segneranno il Friuli Venezia Giulia il prossimo 5 maggio e che sono stati promossi da Wikitalia attraverso il progetto "Go on Italia" con l´obiettivo di aumentare le competenze digitali di studenti, over 54, imprese e pubblica amministrazione.  
   
   
REATI INFORMATICI: ASSESSORE FVG DENUNCIA VIOLAZIONE EMAIL REGIONALE  
 
Trieste, 5 maggio 2014 - A seguito della violazione del sistema regionale di posta elettronica, del furto e della divulgazione della sua posta personale, l´assessore alla Funzione pubblica e ai Servizi informatici Paolo Panontin ha annunciato che presenterà una denuncia alla competente Procura della Repubblica, chiedendo di procedere nei confronti degli ignoti responsabili del reato. Il furto e l´utilizzo ai fini di divulgazione della corrispondenza informatica, in base agli articoli 616 e 617 del Codice penale, configurano gravi reati e rendono indispensabile una azione degli inquirenti. Nella sua qualità di assessore con delega ai Sistemi informatici, chiederà alla società controllata Insiel un´immediata azione di indagine, intesa a verificare le modalità dell´avvenuta effrazione informatica. L´amministratore delegato di Insiel spa, in particolare, è stato personalmente invitato a procedere con la necessaria celerità e a relazionare in merito. L´assessore regionale ha rilevato l´inaudita gravità dell´episodio, non solo in quanto rappresenta una intollerabile violazione della segretezza della corrispondenza ma soprattutto perché questo fatto costituisce un attacco alla sicurezza dei dati della Pubblica Amministrazione regionale. Dunque, saranno prese tutte le misure necessarie, giuridiche e tecnico-informatiche, intese a colpire i responsabili e a impedire il ripetersi di altri simili episodi delittuosi.  
   
   
REGIONE MARCHE: IN VIA DI COMPLETAMENTO L’INTERVENTO PREVISTO DAL PIANO TELEMATICO PER IL SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE NEI 67 COMUNI INTERESSATI.  
 
Ancona, 5 maggio 2014 - Procede a grandi passi l’intervento che prevede l’adeguamento al servizio Adsl 2+ di 95 centrali già raggiunte dalla fibra del piano telematico regionale, grazie ad un investimento complessivo di 4,8 milioni di euro. “Il dato significativo – ha spiegato questa mattina il presidente della Regione Gian Mario Spacca nel corso di una conferenza stampa - è la costanza con cui stiamo sviluppando la rete Adsl sul territorio regionale utilizzando la collaborazione di Telecom per quanto riguarda l’efficientamento completo delle centraline. Stiamo cercando di perseguire l’obiettivo della copertura totale del territorio regionale con 20 Mbit e ci siamo quasi, siamo arrivati al 98%. Stiamo affinando la strategia operativa per arrivare alla completa copertura delle Marche. Si tratta di una scelta vitale per il nostro territorio sia dal punto di vista delle famiglie che delle imprese e della pubblica amministrazione. Le Marche infatti – ha spiegato Spacca -, non sono organizzate, a differenza di tutte le altre regioni italiane, in aree metropolitane, ma in un sistema policentrico. E’ quindi essenziale una rete su cui far correre servizi e informazioni per garantire la coesione e l’efficienza della comunità marchigiana. Altro aspetto fondamentale è il fatto che siamo una delle Regioni più industriali d’Italia e tra le prime in Europa ed è necessario supportare al massimo il sistema produttivo nella sua proiezione verso il mondo. Per tutti questi motivi continueremo ad investire fino al completamento dell’obiettivo del Cloud Marche”. Spacca ha in conclusione annunciato un ulteriore finanziamento di 5 milioni di euro che sarà utilizzato nel 2014 e all’inizio del 2015 per intervenire sulle ultime lacune che ancora esistono nell’ambito dell’area di copertura. “Siamo convinti - ha dichiarato Simone Battiferri, responsabile direzione Business di Telecom Italia - che lo sviluppo dell’economia locale passi anche attraverso la disponibilità di infrastrutture moderne in grado di favorire la diffusione di servizi innovativi. Per questo, da un lato siamo impegnati nell’eliminazione del digital divide, portando a termine le attività previste nell’ambito del piano telematico regionale, e procediamo nei programmi di sviluppo sia della rete in fibra ottica, che oggi raggiunge l’87% delle unità immobiliari ad Ancona, sia della rete mobile 4G ad altissima velocità, che già copre il 42% della popolazione della regione. Parallelamente – ha proseguito - stiamo lavorando anche per far sì che su queste ”autostrade” telematiche siano disponibili servizi e soluzioni in grado di rendere più efficienti le imprese, favorendone anche lo sviluppo internazionale, più agile e facilmente accessibile la pubblica amministrazione e di semplificare la vita dei cittadini, tenendo conto delle specificità che ciascuna realtà locale manifesta, come, ad esempio, con il progetto che ci vede impegnati nella realizzazione dei servizi cloud per la sanità della Regione Marche. Per realizzare interventi di sistema come questi, riteniamo sia fondamentale seguire un modello virtuoso di pianificazione concertata con le realtà locali delle azioni e di collaborazione nella fase di attuazione". Cofinanziato per il 60% dalla Regione Marche e per il 40% da Telecom Italia, società aggiudicataria del bando, l’intervento è stato avviato nel marzo 2013 con la firma della Convenzione tra le parti. Fino ad oggi sono state aggiornate 53 centrali, ulteriori 32 lo saranno entro il 2014 e le rimanenti 10 nel 2015. I Comuni interessati sono 67 e alla fine dei lavori la diffusione dei servizi a banda larga sul territorio regionale sarà dell’89,7% per i servizi ad alta capacità, mentre sarà del 99,9% (lorda) per i servizi a bassa capacità. Il progetto, realizzato in collaborazione da Regione Marche e Telecom Italia, prevede l’estensione della copertura a banda larga nelle aree a fallimento di mercato, in cui tali servizi non erano disponibili o dove gli operatori non prevedevano di effettuare investimenti autonomi a breve. L’obiettivo è quello di diffondere i servizi di connettività avanzata. Il progetto contribuisce alle soluzioni tecniche e imprenditoriali per lo sviluppo di un sistema di reti aperto alla concorrenza creando i presupposti per lo sviluppo di servizi futuri. L´infrastruttura realizzata consentirà servizi di accesso a larga banda ideale per streaming audio/video e applicazioni, navigazione in siti graficamente evoluti, consultazione efficace di mappe, caricamento sul web di foto/video e attività di blogging, invio file di grandi dimensioni, servizi di video conferencing. Tutti servizi che consentiranno di accrescere la competitività del sistema produttivo regionale, la connettività dei privati e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni anche attraverso l’utilizzo di soluzioni di cloud computing. “Si tratta di una serie di azioni – ha sottolineato l’assessore Paola Giorgi - ricomprese nella strategia regionale per lo sviluppo della banda larga nelle Marche definita dal Piano Telematico Regionale per lo sviluppo della banda larga ed il superamento del digital divide. Il Piano si è infatti posto l’obiettivo di eliminare il digital divide infrastrutturale, estendendo l’accesso alla banda larga a tutta la popolazione entro il 2013 e prevedendo l’eliminazione del digital divide di seconda generazione (servizi broadband avanzati) con velocità fino a 20 Mbit/s con un investimento di 43 milioni di euro. Continueremo sulla strada dell’innovazione in accordo con l’Agenda digitale che riteniamo di vitale importanza in tutti i settori da quello produttivo al pubblica amministrazione, dalla scuola all’ambiente per fare qualche esempio. Siamo convinti che una Regione “smart” renda più facile la vita dei cittadini”. Oltre all’intervento per la concessione di incentivi finanziari in aree a fallimento di mercato (intervento 3 vedi tabella Comuni in allegato, ndr), le linee di intervento prevedono: 1. Realizzazione Di Dorsali E Reti Di Distribuzione In Fibra Ottica Nelle Aree Sottoservite: in corso tramite Infratel. L’infrastrutturazione dei servizi di distribuzione con il dispiegamento della fibra ottica (intervento A) consiste ad oggi in circa 750 km di fibra posata, finanziata con fondi Mise, Fesr e Fas, a cui verranno sommati entro metà 2015, ulteriori km di tratte finanziate con le economie degli interventi Fesr e Fas e con i fondi Feasr. Le reti così realizzate saranno rese disponibili a tutti gli operatori del settore (fissi, mobili e wireless), in una logica di infrastrutturazione di medio/lungo periodo. 2. Realizzazione Di Una Rete A Banda Larga Nelle Aree Marginali Del Territorio Regionale: intervento a cura delle Province in corso, avviate le prime sperimentazioni, riguarda la realizzazione di una rete di accesso wireless nelle aree marginali per le quali un cofinanziamento all’operatore non avrebbe comunque reso redditivo l’investimento a causa del numero esiguo dei soggetti che avrebbero potuto richiedere il servizio una volta disponibile. E’ stata conclusa la fase di realizzazione dell’infrastruttura di rete wireless e si sono appena attivati, in via sperimentale, i primi servizi di accesso.  
   
   
CONCORSO EUROPEO “ I GIOVANI E LE SCIENZE 2014” – SELEZIONE ITALIANA INVENZIONI UTILI E CURIOSE REALIZZATE DA GIOVANI DAI 15 AI 20 ANNI  
 
Milano, 5 aprile 2014 - Un eco rilevatore tattile per i non vedenti, uno zainetto mangia smog, un nuovo metodo per il monitoraggio di alcuni inquinanti gassosi, uno studio sullo sciame meteorico delle Geminidi e un altro sui muoni; macchine frigorifere alimentate dal calore emesso dai loro condensatori: ecco alcuni degli studi e dei prototipi realizzati dai neo Archimede 2014. Milano per tre giorni è al centro della ricerca e dei nuovi talenti europei in varie discipline come astronomia, chimica, fisica, informatica, medicina, biologia, ed ospita una grande mostra , aperta al pubblico e gratuita, con ben 40 stand in cui sono visibili le invenzioni e i risultati delle ricerche di 92 studenti italiani e 8 stand realizzati dai 18 esteri invitati all’iniziativa e provenienti da Belgio, Germania, Olanda, Russia, Spagna, Brasile, Messico e Tunisia. Sono molto interessanti le ricerche e le invenzioni dei giovani partecipanti alla 26° edizione del più importante concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati (Eucys-european Union Contest for Young Scientists) di età compresa tra i 15 e i 20 anni. La finale europea si terrà il prossimo settembre a Varsavia. Ben 34 sono i membri della giuria, tutti qualificati esperti provenienti da università e politecnici, istituzioni di ricerca anche internazionali. Motivati E Intelligenti I Giovani Neoarchimede 2014 Si Adoprano Per Trovare Soluzioni Su Vari Temi Quali : Salute, Tecnologie Applicative, Tutela Del Territorio, Lotta All’inquinamento, Nuove Risorse E Maggiore Risparmio Energetico I lavori dei piccoli geni 2014 riguardano vari temi dalla salute a nuove apps per il turismo, proposte per eliminare lo spreco alimentare, soluzioni per combattere l’inquinamento, studi su energia, conoscenza del territorio e del cielo, applicazioni tecnologiche in senso lato. Qualche altro esempio concreto? Uno stormo di quadricotteri per l’acquisizione di immagini ad alta quota e poter monitorare le frane; l’ osservazione della stella doppia Ads9378. Alcuni hanno ad esempio scoperto che si può usare il fico d’india come coagulante vegetale nella tecnologia lattiero-casearia; oppure altri studenti, per quanti sono affetti da atassia e dismetria, hanno realizzato un apposito macchinario per la riabilitazione; altri hanno individuato, invece, possibili soluzioni mediche per l’atrofia muscolare; e altri ancora hanno scoperto che lo sciroppo di mirto ha proprietà antinfiammatorie e antisettiche, può curare alcuni problemi dell’apparato digerente e del sistema respiratorio e addirittura ha una funzione preventiva per alcune neoplasie. Insomma “La ripresa italiana ed europea inizia dai giovani”, dice Stefano Rossini, Presidente della Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, che organizza ogni anno per la Commissione europea questa importante manifestazione,” lo testimonia la qualità dei lavori presentati dai Neoarchimede 2014. Hanno buona preparazione scientifica, curiosità, fantasia e creatività mescolate a un pizzico di sognante ingenuità. Tutti elementi utili per pensare e costruire un futuro di successo. Al nostro fianco abbiamo istituzioni che sostengono l’iniziativa, come Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Aica; tutti, come noi, credono nei giovani”. Questo concorso è il più prestigioso a livello comunitario perché voluto sia dal Parlamento europeo, che dal Consiglio e dalla Commissione europea. I migliori selezionati italiani parteciperanno alla finale europea di Varsavia che assegnerà premi per settemila euro ai vincitori europei; e a Milano sono previsti riconoscimenti quali viaggi di partecipazione ad altri eventi internazionali previsti in Europa (Barcellona, Bruxelles, L’aia, Londra, Mosca, Stoccolma, Zilina) e nel mondo (Pittsburgh negli Usa, Novo Hamburgo in Brasile, Taipei a Taiwan) e attenzione anche ai docenti. “In tutte le edizioni di questo concorso europeo,” dice Alberto Pieri, segretario generale della Fast,”gli studenti italiani si sono sempre distinti per inventiva e per creatività e molti di loro hanno anche brevettato oppure avviato delle start up dopo aver partecipato alla nostra iniziativa”. L’evento si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica; è inserito nel programma “Io merito” del Miur per la valorizzazione delle eccellenze. I giovani partecipanti testimoniano come ci sia attenzione da parte dei ragazzi e delle ragazze su temi sociali, economici, ambientali, e di salute e come abbiano il desiderio di migliorare il mondo in cui vivono e di trovare soluzioni concrete per i problemi della nostra società”. Altri esempi? Nel mondo ci sono almeno 400 milioni di individui con l’intestino colpito da “Enterobius vermicularis” e tre studenti hanno sviluppato una nuova metodica di biologia molecolare per identificare tale parassita; altri hanno studiato l’uso di frutta e verdura per ottenere energia ed altri ancora producono biodiesel dalle microalghe; oppure progettano un bioreattore a sistema chiuso utilizzando Euglena gracilis arricchita con liquami zootecnici. Programma Della Cerimonia Di Premiazione 5 maggio 2014 - Ore 10.45-13.00 Fast, P.le Morandi 2 - Milano. Cerimonia per la premiazione dei migliori progetti Coordinano: Stefano Rossini, presidente Fast; Alberto Pieri, segretario generale Fast. Hanno confermato la partecipazione: Giovanni Caprara, responsabile redazione scientifica Corriere della Sera, presidente Ugis, coordinatore Giuria . Abraham Elmaagac, direttore Inespo, International Evironment Sustainability Project Olympiad, Rotterdam, Olanda . Barbara Forni, Ufficio d’informazione a Milano del Parlamento europeo . Roberto Hidalgo, presidente Milset, Università di Puebla, Messico . Carlo Mango, direttore Area Ricerca scientifica, Fondazione Cariplo . Andrea Mariani, direttore Comunicazione Xylem Water Solutions . Mario Melazzini, assessore Attività produttive, Ricerca e innovazione, Regione Lombardia . Richard Myhill, direttore Liysf, London international youth science forum, Londra . Roberto Negrini, delegato del Rettore del Politecnico di Milano e past president Fast . Giulio Occhini, direttore generale Aica . Ksenia Salnikova, direttore International Research School, Mosca . Claudia Sorlini, presidente Consiglio scientifico Expo 2015 . Cristina Tajani, assessore Politiche lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca, Comune di Milano . Patrizia Toia, vicepresidente Commissione Itre, Parlamento europeo . Antoine Van Ruymbeke, presidente Milset Europe, Bruxelles.  
   
   
BASILICATA: VISIONI URBANE, AL VIA IL PROGETTO FAME  
 
Potenza, 5 maggio 2015 - Parte il progetto Fame – Artists’ School and Creative Centres’ Network, approvato all’associazione Euro-net nell’ambito del bando regionale "Visioni Urbane - Progetti per la valorizzazione dei centri per la creatività giovanile". L’iniziativa – spiegano gli organizzatori - prevede di realizzare una scuola per artisti nei 5 centri per la creatività dislocati nella regione (Casa Cava a Matera, Centro Cecilia a Tito, Centro per la creatività della Val Sarmento a S. Paolo Albanese, Centro Tilt a Marconia di Pisticci e Centro per la creatività di Rionero in Vulture e nella sede di Euro-net a Potenza, creando una forma di collaborazione tra le varie aree e sviluppando una rete di cooperazione valida anche a livello transnazionale. La partnership, coordinata appunto dall’associazione Euro-net (centro Europe Direct della Commissione Europea), è infatti composta da ben 11 organismi provenienti da 5 Paesi europei (Italia, Grecia, Romania, Austria e Polonia) e da soggetti giuridici di varia natura (ong, associazioni, fondazioni, imprese). L’obiettivo dell’iniziativa è di dare la possibilità a “creativi lucani” di poter formare dei giovani (altri futuri creativi) creando delle scuole locali capaci di raccogliere la domanda formativa in settori specifici quali: il teatro e la recitazione; il disegno; l’animazione; la musica e la sonorizzazione; la sceneggiatura e la scrittura creativa; il doppiaggio e la creazione di video.  
   
   
ANNO ACCADEMICO 2014/2015: PIANO DEGLI INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO NELLE MARCHE.  
 
Ancona, 5 maggio 2014 - “La Regione investe nello sviluppo del capitale umano. Rafforzare la dotazione delle conoscenze è un fattore fondamentale per uscire dalla crisi e per sostenere la competitività delle Marche”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, incontrando la stampa per presentare il Piano degli interventi per il diritto allo studio universitario del prossimo anno accademico. La Giunta ha approvato il 28 maggio la delibera che andrà all’esame dell’Assemblea legislativa, con le indicazioni per l’anno accademico 2014/2015. Complessivamente, nel triennio 2011/2013 la Regione ha investito 83 milioni e 946 mila euro per finanziare l’attività degli Ersu regionali. Nel 2014 la somma supera i 35,6 milioni, ripartiti tra borse di studio, contributi per i figli dei lavoratori in crisi occupazionale, spese del personale Ersu, spese di gestione e manutenzione straordinaria degli alloggi. “Sono interventi sostenuti, nella quasi totalità, con le risorse regionali. Vengono investite con oculatezza per formare i giovani laureati che sosterranno la crescita del nostro sistema economico”, ha ribadito Spacca. Il presidente ha anche sottolineato come i laureati marchigiani, rispetto alla popolazione, si attestino sui 13,2 punti percentuali, contro una media nazionale del 12,3: a dimostrazione di quanto gli investimenti realizzati per il diritto allo studio abbiamo conseguito, nelle Marche, risultati importanti. A fronte di una popolazione universitaria pari a 51.896 studenti, 5.245 beneficiano delle borse di studio, i posti letto degli Ersu sono 3.382, i pasti forniti superano il milione. “La Regione Marche garantisce una borsa di studio al 100 per cento degli aventi diritto sulla base dell’indicatore Isee”, ha ricordato Spacca che ha poi anticipato i contenuti del prossimo Piano degli interventi. Due le priorità. “Rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano l’accesso agli studi universitari, per consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più elevati dell’istruzione universitaria; garantire, su tutto il territorio marchigiano, l’uniformità di accesso ai benefici pubblici riservati agli studenti universitari”. Una strategia da conseguire puntando principalmente sull’integrazione dei sistemi e delle procedure per la concessione dei benefici, allo scopo di favorire una razionalizzazione della spesa e un’estensione dei potenziali beneficiari. Obiettivo che si vuole perseguire anche attraverso una gestione ancora più efficiente dei servizi destinati agli studenti. Assente per convalescenza l’assessore al Diritto allo Studio, Marco Luchetti, all’incontro con la stampa ha partecipato l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini: “Il Piano degli interventi è il frutto di un lavoro di squadra di tutta la Giunta regionale. Rafforza le priorità avviate già negli anni accademici precedenti, ma che assumono oggi un valore e una rilevanza nuova, alla luce dei pesanti tagli dei trasferimenti statali che penalizzano le possibilità di bilancio della Regione”. Quello della Regione, per il diritto allo studio, “è un impegno costante, che va oltre la crisi finanziaria e che si manifesta anche con la costanza delle risorse destinate. Quest’anno addirittura aumentate di 300 mila euro, a cui si aggiungono gli oltre 3 milioni aggiuntivi per i collegi universitari. Ora, per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei collegi universitari degli Ersu, sono disponibili quasi 10 milioni di euro”.  
   
   
UNIVERSITÀ IN MOLISE, FRATTURA: NON FACCIAMO CHIACCHIERE, MA BASTA ULTIMATUM, ANCHE SE GARBATI  
 
Campobasso, 5 maggio 2014 - "Al pari del rettore dell´Università degli studi del Molise, anche noi siamo qui nell´attesa che "dalle buone intenzioni si passi alla concretezza", che per il nostro ateneo significa crescita e capacità di cercare e drenare progettualità, quindi fondi, extraregionali, nazionali ed europei, capacità di creare opportunità e ricchezza per i nostri giovani. Capacità, queste, di cui non abbiamo grandi prove, al momento. Il grido d´allarme lanciato da Gianmaria Palmieri a fronte dei rischi per la sopravvivenza del nostro Ateneo, la cui importanza non sfugge a nessuno qui, sebbene condivisibile nella sostanza, non è condivisibile nell´impianto. Inaccettabile, poi, nella parte in cui rimprovera alla Regione di non tenere fede agli impegni. Il rettore recrimina alla Regione di sbandierare rassicuranti garanzie liquidando i problemi sul tavolo con la soluzione già in tasca "domani, domani, domani", senza poi nulla di fatto. Il rettore sa che non è così. Sa, perché ne è stato testimone e protagonista, qual è il modo di procedere della nostra amministrazione: quantificare le risorse e rispettare i tempi. Non facciamo promesse sapendo di non poterle onorare. Un´università qualificata, dunque non a rischio sopravvivenza, è un´Università in grado di procedere con le proprie forze, in virtù dell´autonomia di funzionamento, che non sia rivendicata solo all´occorrenza. Un´università qualificata è un´Università in grado di mettere in campo idee e progetti di assoluta qualità, con l´attenzione necessaria, da sempre da noi invocata, al territorio e non un´Università che attende sempre e solo il ristoro della Regione. Siamo bravi tutti ad amministrare chiedendo come atto finale l´intervento risolutivo da parte di terzi. Sono logiche inapplicabili, per fortuna di tutti. A fronte di questo, il rettore ancora sa bene quali sono i ruoli e i compiti dell´amministrazione regionale e quali quelli dell´Università, come si preserva l´autonomia dell´una e quella dell´altra, come si difende la sopravvivenza della prima e della seconda. Sa cosa spetta a lui e cosa spetta a noi, conosce i suoi doveri come conosce i nostri. L´indipendenza va corroborata con prove e atti che la rendano inattaccabile. Il lavoro che, entrambi, abbiamo davanti può essere condiviso o parallelo, dipende dalla volontà e dall´impegno di ciascuno. Gli ultimatum, anche quelli garbati, non portano a nulla. I problemi da fronteggiare e risolvere, per dare al Molise e ai giovani molisani le opportunità che meritano, non si concentrano nelle sedi e nelle facoltà da tenere in vita, nonostante la scarsa attrattività delle stesse o l´inesistente rispondenza alle richieste del mercato del lavoro. I problemi e la sfida stanno nella costruzione delle opportunità. Anche noi ci aspettiamo un cambiamento riconoscibile, evidente, premiante per il Molise prima ancora che per il resto. La Regione ha l´obbligo di operare e dimostrare di poter rimanere Regione, può farlo solo preservando le risorse a sua disposizione per investimenti a esclusivo beneficio dei cittadini e del tessuto produttivo del nostro Molise. Altrettanto tocca all´Ateneo, che noi vogliamo difendere da ogni minaccia nella consapevolezza, però, che spetta a tutti mettere in campo capacità, qualità e rigore. Con un approccio costruttivo. Esempi di enti capaci di dare sostanza alla loro autonomia funzionale non mancano in questa Regione, basta emularne il buon funzionamento e le buone pratiche. Questo deve essere lo spirito comune, condiviso e costruttivo che dovrà vederci uniti, Università e Regione, nell´appuntamento del prossimo 4 giugno con il ministro Giannini. E questo ci auguriamo sarà". Così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, sull´allarme lanciato dal rettore dell´Università degli studi del Molise, Gianmaria Palmieri, circa il rischio di sopravvivenza dell´Ateneo.  
   
   
UNIVERSITA’: NUMERO CHIUSO E TEST D’ACCESSO, PRESIDENTE VENETO; “MUSICA LE PAROLE DEL MINISTRO GIANNINI. SE CI CREDE DAVVERO PASSI AI FATTI”.  
 
Venezia, 5 maggio 2014 - “Musica per le mie orecchie, che combatto da mesi una battaglia di giustizia e di equità contro i test d’ingresso universitari e il numero chiuso. Se il ministro Giannini è convinta davvero di quanto dichiarato ai giornali, non ha che da passare dalle parole ai fatti, in caso contrario vorrà dire che ha cercato solo a parole un facile consenso tra i giovani. Si può decidere in fretta, ed evitare questo scempio sin dal prossimo anno scolastico”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto ha commentato, incontrando i giornalisti oggi a Venezia, L’apertura venuta dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, paventando un’ipotesi di revisione e indicando come possibile il “modello francese”, con un primo anno aperto a tutti e sbarramento finale con il quale chi non ha dato gli esami previsti non viene iscritto all’anno successivo”. “Sul modello – aggiunge il Governatore – si può discutere nelle sedi appropriate. Di sicuro quello attuale è la negazione del buon senso e soprattutto la violazione di un diritto sacrosanto come quello allo studio, che nella fase di accesso iniziale non può e non deve fare discriminazioni. Decidere e un ragazzo sarà un buon medico con una serie di quiz astrusi che si traducono in una vera e propria lotteria – ha aggiunto – è prima di tutto profondamente insensato, ma soprattutto discrimina i ragazzi e le famiglie che hanno poche possibilità economiche e sostiene il costoso mercato privato che vende sogni esteri riservati solo a chi può pagare decine di migliaia di dollari l’anno”. “Fanno bene i ragazzi a protestare – ha concluso il Presidente del Veneto – io sto al loro fianco e anzi dico che dovrebbero farsi sentire anche di più, rispettando però sempre i limiti della civiltà e quelli della legge”.  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA, LIGURIA, IN QUATTRO ANNI 70 INTERVENTI E 48 MILIONI DI INVESTIMENTI  
 
Genova, 5 maggio 2014 - Ammontano a 48 milioni di euro i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Liguria negli ultimi 4 anni a favore dell´edilizia scolastica per un totale di 71 interventi. Lo ha ricordato martedì 29 aprile l´assessore regionale alle politiche abitative, Giovanni Boitano. "Sulla base dei dati dell´osservatorio sull´edilizia scolastica – ha detto Boitano – la Liguria risulta nella media, solo poco piu´ del 20% delle scuole liguri risultano ancora non a norma per quanto riguarda le barriere architettoniche e grazie all´ultimo bando di 4 milioni siamo riusciti anche ad effettuare 30 interventi di eliminazione dell´amianto, di cui un quarto nel Comune di Genova". "A questo punto – ha concluso Boitano – attendiamo il piano del Governo con le linee definitive sull´edilizia scolastica e i finanziamenti per partire con i progetti già pronti". In Liguria, secondo l´assessore all´edilizia, servirebbero almeno 30 milioni di euro per coprire le richieste e intervenire sul fronte dell´eliminazione delle barriere architettoniche.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA HA APPROVATO IL FINANZIAMENTO DI 225 NUOVI PROGETTI NEL QUADRO DEL PROGRAMMA LIFE+ IL FONDO PER L´AMBIENTE DELL´UE. BEN 47 PROGETTI FINANZIATI SONO ITALIANI  
 
Bruxelles, 5 maggio 2014 - La Commissione europea ha approvato il finanziamento per 225 progetti all´interno del programma Life+, presentati da beneficiari di tutti i 28 Stati membri, prevedono interventi negli ambiti della tutela della natura, dei cambiamenti climatici, delle tecnologie pulite, delle politiche ambientali, nonché azioni attinenti all’informazione e alla comunicazione in materia di ambiente in tutta l’Ue. L’investimento complessivo è pari a 589,3 milioni di euro, di cui 282,6 milioni di contributo dell’Ue. L´italia si conferma tra le nazioni con il maggior numero di progetti finanziati. Sono 47 i progetti che otterranno il finanziamento del programma quadro Life+, superata solamente dalla Spagna con 68 progetti finanziati. Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “Nell’ultimo anno dell’attuale periodo di programmazione il programma Life+ ha dimostrato, una volta di più, la sua capacità di garantire un sostegno finanziario essenziale ai progetti di conservazione dell’ambiente e della natura con un significativo valore aggiunto per l’Ue. Questi ultimi progetti apporteranno un contributo vitale al mantenimento, alla conservazione e al miglioramento del capitale naturale in Europa e aiuteranno a conseguire una crescita sostenibile grazie agli investimenti in un’economia a basse emissioni di carbonio ed efficiente sotto il profilo delle risorse. Il successo ampiamente riconosciuto di Life+ e dei suoi progetti ha condotto alla recente adozione di un nuovo regolamento Life per l’ambiente e l’azione per il clima per il periodo 2014-2020 con una dotazione di bilancio superiore.” Connie Hedegaard, Commissaria per l’Azione per il clima, si è così espressa: “Sono soddisfatta di vedere così tanti progetti innovativi anche quest’anno. Per realizzarli contribuiremo con oltre 41,2 milioni di euro per uno stanziamento di bilancio complessivo di 109,4 milioni di euro. Una quota sempre maggiore dei progetti Life si incentra sull’azione a favore del clima. E noi vogliamo fare ancora di più: il nuovo programma Life 2014-2020 stanzierà oltre 850 milioni di euro all’azione per il clima, triplicando di fatto lo stanziamento assegnato finora.” La Commissione ha ricevuto 1 468 domande di finanziamento in risposta all’ultimo invito a presentare proposte, chiuso nel giugno 2013. Di queste, 225 sono state selezionate per un cofinanziamento nell’ambito delle tre componenti del programma, ossia: Life+ Natura e biodiversità, Life+ Politica e governance ambientali e Life+ Informazione e comunicazione. 1) I progetti Life + Natura e biodiversità permettono di migliorare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat in pericolo. Tra le 342 proposte ricevute, la Commissione ha scelto 92 progetti da finanziare nell’ambito di partenariati con organismi di conservazione, enti governativi e altre parti interessate. Coordinati dai beneficiari di 25 Stati membri, tali progetti rappresentano un investimento complessivo dell’ordine di 262,5 milioni di Eur, cui l’Ue contribuirà con circa 147,9 milioni. La maggior parte di essi (79) rientra nella categoria “Natura” e concorre ad attuare le direttive Uccelli e/o Habitat e la rete Natura 2000. Gli altri 13 sono progetti relativi alla biodiversità, una nuova categoria di Life+ per progetti pilota che affrontano temi più ampi connessi alla biodiversità. Dieci sono i progetti italiani finanziati nell´ambito Life+ Natura e 2 in Life+ Biodiversità. 2) I progetti Life+ Politica e governance ambientali sono progetti pilota che contribuiscono a migliorare le politiche apportando idee, tecnologie, metodi e strumenti innovativi. Tra le 961 proposte ricevute, la Commissione ha scelto 125 progetti che saranno finanziati da una vasta gamma di organizzazioni del settore pubblico e privato. I progetti scelti, coordinati dai beneficiari in 22 Stati membri, rappresentano un investimento complessivo di 318,5 milioni di euro, cui l’Ue contribuirà con circa 130,8 milioni. Nell’ambito di questa componente la Commissione sosterrà con oltre 41,2 milioni di euro 33 progetti sui cambiamenti climatici per un investimento totale di 109,4 milioni di euro. I progetti selezionati, che saranno realizzati in Austria, Belgio, Germania, Spagna, Francia, Grecia, Italia (35 progetti finanziati), Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Svezia e Regno Unito, sono illustrati nell’allegato al presente comunicato stampa. Inoltre, anche molti altri progetti incentrati su temi diversi eserciteranno un impatto indiretto sulle emissioni di gas a effetto serra. Altri significativi ambiti di interesse includono i rifiuti e le risorse naturali, l’innovazione, l’acqua e le sostanze chimiche. 3) I progetti Life+ Informazione e comunicazione puntano a dare maggiore visibilità alle tematiche ambientali e a divulgare informazioni in materia. Tra le 165 proposte ricevute, la Commissione ha scelto otto (8) progetti presentati da una serie di organizzazioni del settore pubblico e privato che si occupano di natura e/o ambiente. I progetti, che saranno realizzati in sei Stati membri - Austria, Cipro, Grecia, Ungheria, Polonia e Romania — rappresentano un investimento totale di 8,3 milioni di euro, cui l’Ue contribuirà con 3,9 milioni. La metà degli otto progetti riguardano campagne sulla politica ambientale dell’Ue, tre intendono effettuare opera di sensibilizzazione sugli aspetti della natura e della biodiversità, mentre l’ultimo è incentrato sulla prevenzione degli incendi boschivi. Contesto - Life+ è lo strumento finanziario europeo dedicato all’ambiente con una dotazione pari a 2,1 miliardi di euro per il periodo 2007-2013. La Commissione ha pubblicato ogni anno un invito a presentare proposte di progetti Life+. Nel periodo 2014-2020 il programma Life proseguirà nell’ambito del nuovo regolamento Life per l’ambiente e l’azione per il clima. Il programma, che per tale periodo vanta una dotazione di 3,4 miliardi di euro, a prezzi del 2013, sarà articolato in due sottoprogrammi, uno per l’ambiente e uno per l’azione per il clima.  
   
   
FORUM REGIONALE "PAESAGGIO E GEOGRAFIA", ANCORA APERTE LE ISCRIZIONI  
 
Perugia, 5 maggio 2014 – Si aprirà martedì 6 maggio, alle ore 9 all´Hotel Giò a Perugia (via Ruggero d´Andreotto 19), il primo Forum regionale "Paesaggio e Geografia" promosso dalla Regione Umbria per informare, formare, comunicare e sensibilizzare le istituzioni ai vari livelli, la società civile, le organizzazioni private al valore del paesaggio, al suo ruolo e alla sua trasformazione attraverso una serie di convegni e seminari. Nel corso del primo evento, l´Assessorato regionale all´Ambiente presenterà il nuovo portale tematico dedicato "Umbriapaesaggio", specializzato in una presentazione organica delle attività della Regione in materia paesaggistica. Saranno anche premiati i vincitori del Concorso fotografico promosso dalla Regione Umbria su "L´umbria e i suoi paesaggi: strutture identitarie", destinato alle scuole e ai giovani under 30 e sarà presentato il nuovo concorso fotografico "I paesaggi della memoria". Nel pomeriggio, è in programma una tavola rotonda sulle strategie per il paesaggio umbro. L´iniziativa, organizzata in collaborazione con la Scuola umbra di amministrazione pubblica, è rivolta ad amministrazioni pubbliche, Università, scuole, Ordini professionali, mondo dell´associazionismo, cittadini. È ancora possibile iscriversi, utilizzando la modalità on-line tramite il sito della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica www.Villaumbra.gov.it  
   
   
MALTEMPO, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPACCA: “CHIEDEREMO LO STATO DI EMERGENZA”.  
 
Ancona, 5 maggio 2014 - “Esprimo vicinanza alla famiglia della vittima dell’alluvione che, a quanto risulta, ha perso la vita prodigandosi per salvare altre persone. Un ringraziamento agli uomini della Protezione civile, ai Vigili del fuoco, a tutte le forze dell’ordine, ai sanitari e ai volontari che si stanno spendendo in maniera ammirevole in queste ore così difficili”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, che il 2 maggio è stato a Senigallia nelle zone maggiormente colpite dall’alluvione. “La situazione è sotto stretta attenzione e costantemente monitorata grazie a tutte le forze in campo, ma resta ancora drammatica e pesante – dice Spacca – Un’ondata di maltempo eccezionale, annunciata dalla Protezione civile che aveva diramato una allerta meteo. Ci sono tutte le condizioni per richiedere alla Presidenza del Consiglio lo stato di emergenza e quindi lo faremo immediatamente. Qui a Senigallia, in modo particolare, la zona industriale è stata pesantemente colpita dall’alluvione. Le attività economiche sono quindi bloccate e c’è la necessità di ripristinare al più presto queste funzioni. Nella zona interna del senigalliese alcune frazioni sono state fortemente interessate dal maltempo: in questo caso occorre ripristinare al più presto le condizioni di vita di comunità”. Spacca rinnova inoltre l’invito ai cittadini a non utilizzare l’auto, per evitare interventi in caso di necessità per i mezzi di soccorso già pesantemente impegnati nella gestione dell’emergenza.  
   
   
MONTAGNA, DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA QUASI 5 MILIONI DI EURO. PER LE AZIONI DI PREVENZIONE E SICUREZZA DEL TERRITORIO  
 
Bologna, 5 maggio 2014 - Quasi cinque milioni di euro per la montagna emiliano-romagnola. La Giunta regionale ha ripartito il Fondo Montagna 2014: si tratta di risorse nazionali e regionali che vengono trasferite alle Unioni di Comuni per interventi di difesa del suolo, messa in sicurezza delle strade, contrasto al dissesto idrogeologico, frane e promozione del territorio. “In questi anni la Regione ha investito molto nella montagna anche con l’obiettivo di ridurre le diseguaglianze tra chi vive in Appennino e chi in pianura”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore alla Montagna della Regione Emilia-romagna. “Ora, nel solco dell’attività di riordino attuato in collaborazione con i Comuni e le parti sociali, le risorse vengono trasferite alle Unioni dei Comuni con l’ulteriore obiettivo di uscire dalla logica dell’emergenza e consentire anche le importanti azioni di prevenzione”. Nel dettaglio, le tre Unioni montane della provincia di Piacenza riceveranno 516.783 euro, le due di Parma 720.083 euro, le tre di Reggio Emilia 559.091 euro, le tre di Modena 730.071 euro, le quattro di Bologna 1.065.551 euro, l’unica Unione montana di Ravenna 202.453 euro, le tre Unioni di Forlì-cesena 928.539 euro e l’unica Unione montana di Rimini 276.240 euro.  
   
   
LOMBARDIA: ACQUE MINERALI E TERMALI, AL VIA LE NUOVE REGOLE  
 
Bergamo, 5 maggio 2014 - "Grazie alle nuove norme, i canoni che fino ad oggi sono stati versati alle Province, poi sulla base di alcuni progetti, eventualmente distribuiti sui territori, arriveranno direttamente ai territori. Il canone, il 50% al momento, ma stiamo vedendo se è possibile fare ulteriori modifiche al progetto di legge, verrà versato direttamente nelle casse comunali che ce lo avranno immediatamente a disposizione per le esigenze del loro territorio, anche in vista del fatto che sono sedi di stabilimento di imbottigliamento, piuttosto che termali". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia ha commentato la presentazione oggi ala sede regionale di Regione a Bergamo, alla presenza dei Sindaci dei Comuni interessati e del Presidente della Provincia di Bergamo, delle nuove norme sulle modifiche dei canoni e delle modalità di concessione delle acque minerali naturali e termali. Le Novità - Tra le novità, inserite del ´Pdl Razionalizzazione´, approvato dalla Giunta regionale lo scorso 4 aprile, e che ora dovrà ottenere il via libero definitivo del Consiglio Regionale nelle prossime sedute, rientrano anche quelle sulla riscossione e la ripartizione dei canoni tra gli enti locali interessati: dalla Regione alla Provincia, fino ai Comuni, siano essi sede dello stabilimento, oppure semplicemente ricadenti nel territorio interessato dagli effetti indotti legati alla presenza della stessa attività produttiva. La Ripartizione - "Il canone che prima veniva versato direttamente alle Province - ha spiegato la titolare regionale all´ambiente - andrà ripartito per il 50% direttamente al Comune, per il 20% alla Provincia a copertura delle spese amministrative e di gestione di tutte le procedure di autorizzazione, mentre il 30% verrà distribuito dalla Regione ai Comuni limitrofi a quelli sedi di stabilimento, per coprire gli eventuali disagi. I Comuni verranno identificati entro la fine dell´anno con una apposita delibera, pre confronto con i territori interessati. Impegno Importante - "Si tratta di un impegno importante e di un intervento importante - ha aggiunto l´assessore all´Ambiente - che permette ai Comuni di avere l´immediata disponibilità di queste somme che negli anni passati venivano girate dalla Provincia, con gravissimi ritardi dovuti al patto di stabilità. Ad oggi i singoli Comuni che spesso e volentieri sono Comuni montani, avranno la possibilità dal primo gennaio 2015 di poter decidere a cosa destinarli per il proprio territorio. Loro sono quelli che hanno le fonti e gli stabilimenti di imbottigliamento e loro saranno quelli a cui arriveranno veramente i canoni".