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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Giugno 2014
VENETO FREE WI-FI: GRANDE SUCCESSO LA RISPOSTA DEI COMUNI ALL’INIZIATIVA DELLA REGIONE  
 
Venezia, 23 giugno 2014 - Circa 400 comuni veneti, in forma singola o associata, hanno presentato alla Regione richiesta di contributo per la realizzazione, evoluzione, potenziamento e gestione di reti wi-fi pubbliche con il progetto “Veneto Free Wi-fi”. Il termine fissato con avviso pubblico per la presentazione è scaduto il 10 giugno. Sono state presentate domande per oltre 6,2 milioni di euro. “L’iniziativa può essere considerata un vero successo - commenta il vicepresidente e assessore regionale all’informatizzazione Marino Zorzato – e il risultato supera le nostre migliori aspettative. Questo a dimostrazione di quanto l’impegno e gli interventi che Regione del Veneto indirizza allo sviluppo di reti e servizi di connettività a Banda Larga siano in linea con le reali esigenze del territorio. Siamo molto soddisfatti anche dei numerosi progetti presentati in forma aggregata da parte dei Comuni”. La risposta da parte del territorio è stata particolarmente vivace al punto che gli uffici regionali competenti stanno lavorando per cercare di incrementare lo stanziamento previsto in origine per questa azione (due milioni di euro). Con le risorse stanziate dal progetto Veneto Free Wi-fi i comuni avranno la possibilità di sostenere sia la diffusione di reti Wi-fi di accesso evolute, sia l’inclusione dei cittadini nella società dell’informazione mediante l’accesso gratuito alla Rete stessa. “Mi pare anche questo un risultato confortante – conclude Zorzato - e rafforza quindi la nostra determinazione a proseguire con il programma di informatizzazione del territorio, dando attuazione a quanto abbiamo indicato nell’Agenda Digitale del Veneto. Come ho ripetuto più volte, non si tratta di “un libro dei sogni” ma di un processo graduale per concretizzare la “digitalizzazione” del Veneto”.  
   
   
BOLZANO: MISURE E FINANZIAMENTI PER LA BANDA LARGA: INCONTRO CON I COMUNI  
 
Bolzano, 23 giugno 2014 - Misure a breve, a medio e a lungo termine per completare la strategia di potenziamento della rete della banda larga in Alto Adige: a presentarle il 19 giugno a circa 150 rappresentanti dei Comuni riuniti a Bolzano sono stati il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’assessore all’informatica Waltraud Deeg. Davanti agli amministratori comunali a Palazzo Widmann il presidente Kompatscher ha ribadito l´importanza che la Giunta attribuisce al completamento dell´operazione banda larga: "È essenziale una buona collaborazione tra tutte le parti interessate. L´incontro odierno serve per aggiornare tutte le amministrazioni comunali e ribadire che la realizzazione della rete della fibra ottica è un compito che svolgiamo assieme, Provincia e Comuni." La Provincia si muove sulla base di un piano in 14 punti, come ha ricordato l´assessore Deeg: "Abbiamo deciso di istituire un servizio centrale di coordinamento in Assessorato e sono già stati messi a disposizione 50 milioni di euro per investimenti grazie al fondo di rotazione. Fondamentale resta la collaborazione tra Ufficio intrastrutture delle telecomunicazioni, Ras, Informatica Alto Adige e Comuni." Grazie all´accordo con la Provincia, Telecom si è impegnata ad adeguare le sue 156 centrali in Alto Adige agli standard Adsl, per consentire ai cittadini un più rapido accesso a internet. "Finora è stato attrezzato un terzo delle centrali, nell´anno in corso sarà completato un ulteriore terzo. Le restanti centrali saranno adeguate nel 2015. Se a fine 2011 circa tre quarti degli altoatesini aveva accesso a un collegamento Adsl, "entro l´anno arriveremo oltre il 95% e a fine 2015 al 99,5%", ha aggiunto Deeg. Sono quindi disponibili i presupposti tecnici per raggiungere una capacità di trasmissione fino a 20 Mbit/s entro il 2015. Ai Comuni, presente anche il presidente del Consorzio Andreas Schatzer, sono stati illustrati lo stato dei lavori della posa della fibra ottica e della copertura con Adsl nonché lo sviluppo del finanziamento: per beneficiare degli aiuti ciascun Comune deve presentare un masterplan (100 Comuni lo hanno già fatto) sulla realizzazione della fibra ottica nel territorio comunale, che confluirà in un piano provinciale. Le priorità della connessione, illustrate dal direttore della Ras Georg Plattner, sono attribuite alle zone produttive, alle aziende e alla realizzazione di hotspot nei centri abitati. È stato anche attualizzato il portale web sulla banda larga (www.Provincia.bz.it/bandalarga ) che offre informazioni sullo stato di avanzamento del progetto, una mappa interattiva e un link per verificare la disponibilità di servizi Adsl.  
   
   
PIANO TELEMATICO REGIONALE 2014-2016: LUNEDÌ 23 SEMINARIO PRESENTAZIONE A VILLA UMBRA  
 
Perugia, 23 giugno 2014 – È in programma per questa mattina alle ore 9.30, nella sede della Scuola umbra di Amministrazione pubblica di Villa Umbra a Perugia, il seminario di presentazione del Piano Telematico regionale 2014 – 2016 che, in seguito all´approvazione da parte del Consiglio Regionale dell´Umbria della legge n. 31/2013 sulle norme in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni, rappresenta lo strumento di programmazione adottato dalla stessa Assemblea. Ad introdurre e concludere i lavori sarà l´assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti. In rappresentanza del Ministero dello Sviluppo Economico/infratel spa interverrà Guido Citerni Di Siena che affronterà il tema "Le coerenze con i Piani nazionali Banda Larga ed Ultralarga e l´Accordo di Partenariato", mentre il dirigente regionale Graziano Antonielli farà il punto sulle risorse finanziarie per il Piano Telematico regionale. L´amministratore unico del Consorzio Umbria Digitale, Stefano Bigaroni, illustrerà i contenuti del Piano Telematico 2014-2016 e, di seguito, l´amministratore unico del Consorzio Umbria Salute, Carlo Benedetti, esporrà le esigenze e prospettive di servizi innovativi per la sanità. Domenico Petruzzo, dell´Ufficio Scolastico Regionale, parlerà delle esigenze e prospettive di servizi innovativi per la scuola, mentre Gianluca Reali, dell´Università di Perugia, tratterà la stessa tematica riferita all´Università. Dopo il dibattito, le conclusioni dell´assessore Vinti.  
   
   
FACOLTA’ DI ECONOMIA UNITE PER LA RIPRESA DEL LAZIO  
 
Roma, 23 giugno 2014 - Le facoltà di economia del Lazio si uniscono su un tema importante come la ripresa economica del Paese. Un lavoro comune per ripensare e rilanciare insieme l’economia: si chiama ‘Costellazione economia’, è un progetto che nasce dall’impegno delle facoltà di economia delle università del Lazio che. Un polo di economisti uniti per lo stesso obiettivo, dare un contributo alla ripresa e all´innovazione italiana ed europea. Più valore alla realtà scientifica del Lazio: la Regione intende sostenerla proprio a partire da esperienze come questa. In questo modo, con l’innovazione, la gli studenti migliori potranno diventare protagonisti di un nuovo modello produttivo ed economico. “Sta iniziando una fase nuova. Il Lazio torna finalmente a essere un propulsore del cambiamento- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti , che ha aggiunto: è un fatto molto importante, che esalta una peculiarità della nostra regione, sede di atenei importantissimi che spesso vivono in competizione e che oggi invece si uniscono su un tema non marginale come l´economia del Paese”  
   
   
FVG, UNIVERSITÀ: SITO WEB ARDISS CERTIFICA EVOLUZIONE SISTEMA  
 
Trieste, 23 giugno 2014 - Il nuovo sito web dell´Ardissfvg (ardiss.Fvg.it), l´agenzia regionale per il diritto agli studi superiori che, dal 1 gennaio 2014, ha rilevato le funzioni dei soppressi Erdisu Udine e Trieste, "è l´evidenza - ha spiegato l´assessore all´Istruzione, Loredana Panariti, nel corso della presentazione alla stampa - di un processo virtuoso che ha portato all´unificazione di trattamento per tutti i 35mila universitari che studiano in Friuli Venezia Giulia". "Inoltre - ha aggiunto - tutti gli studenti ora hanno a disposizione un ruolo di interlocuzione diretta, potendosi giovare di informazioni complete, multilingui e aggiornate in tempo reale. Il passo avanti è evidente - ha commentato Panariti - ma già pensiamo a ulteriori miglioramenti come una parte del sito anche in sloveno e una possibile app che faciliti ulteriormente l´utilizzo dell´interfaccia attraverso gli smartphone". Attraverso il nuovo sito realizzato da Insiel, sono evidenziati i benefici, le agevolazioni e i contributi a disposizione degli studenti. I contenuti, al momento solo parzialmente proposti anche in inglese e francese, sono suddivisi in sette sezioni valutate statisticamente più utili: il bando per l´erogazione di borse di studio e contributi, la casa dello studente, le mense, le aule studio, le attività culturali, l´orientamento e gli sportelli studenti. L´ardissfvg, è stato sottolineato, è il primo in Italia ad avere già pubblicato il bando per borse di studio e contributi 2014-15.  
   
   
LA SCUOLA DOTTORALE ESTIVA SULLA RICERCA NEL DESIGN INDUSTRIALE AL POLITECNICO DI VERRÈS, UN’OCCASIONE PER FAR CONOSCERE LA VALLE D’AOSTA  
 
Aosta, 23 giugno 2014 - Nell’ambito della Scuola dottorale estiva sulla ricerca nel design industriale – la più grande riservata ai dottorandi della Design Society, massima organizzazione mondiale per la ricerca sul design – venti dottorandi selezionati tra le più prestigiose università di tutto il mondo stanno partecipando, dal 15 al 21 giugno, a una settimana di studio presso il Politecnico di Verrès. Per conto dell’Amministrazione regionale, l’Assessorato del turismo ha colto l’occasione per valorizzare i nostri atout dal punto di vista turistico, coniugando la formazione scientifica con la promozione della Valle d’Aosta attraverso l’organizzazione di eventi per i partecipanti allo stage, quali la visita al cantiere della nuova Funivia del Monte Bianco, al Forte di Bard, a vari produttori enogastronomici locali e alla città di Aosta. «La Valle d’Aosta – ha commentato l’Assessore Marguerettaz – luogo interessante per la ricerca scientifica e universitaria, riesce ad affiancare con intelligenza esperienze di alta formazione con eventi per la valorizzazione delle ricchezze del nostro territorio. Si tratta di iniziative studiate nell’ottica di sviluppare un turismo di tipo congressuale capace di ampliare e diversificare ulteriormente l’offerta turistica della nostra regione».  
   
   
BOLZANO: MOBILITÀ SOSTENIBILE: 1700 SCOLARI COINVOLTI, 68MILA KM PERCORSI  
 
Bolzano, 23 giugno 2013 - Circa 1700 alunni di tutto l´Alto Adige hanno partecipato nell´anno scolastico appena concluso all´azione "Camminiamo insieme per il clima" promosso dall´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente. Hanno percorso 68mila km nel tragitto casa-scuola e raccolto oltre 32mila "passi per il clima". Con l´iniziativa "Camminiamo insieme per il clima" l´Appa intende sensibilizzare scolari e famiglie verso la mobilità sostenibile nel tragitto per raggiungere la scuola. Durante le quattro settimane dell´azione i bambini hanno sommato 32.283 passi per il clima (adesivi verdi da incollare in un apposito raccoglitore) e percorso in tal modo 67.962 km chilometri, quasi 2 volte il giro del mondo, in modo sostenibile: a piedi, in bicicletta, coi roller o con l´autobus. Se questi chilometri fossero stati percorsi in auto, sarebbero state prodotte circa 8 tonnellate di Co². "Questa azione è un contributo concreto alla tutela del clima, perchè meno traffico di auto nei dintorni delle scuole significa anche meno rumore, aria migliore e maggiore sicurezza per pedoni e ciclisti", osserva l´assessore provinciale all´ambiente Richard Theiner. L´iniziativa rientra nel pacchetto di proposte "Scuola.ambiente" (dedicati tra l´altro a acqua, pausa ecologica, clima) che l´Appa mette a disposizione gratuitamente delle scuole. Nell´anno scolastico tali progetti hanno coinvolto 774 classi con 13.092 alunni, come spiegano le due responsabili della formazione ambientale nell´Appa, Silke Raffeiner e Heidi Thaler. Anche nel prossimo anno l´Agenzia intende riproporre il pacchetto di iniziative alle scuole. L´azione "Camminiamo insieme per il clima" tornerà in una nuova forma a settembre 2014 nel quadro della Settimana europea della mobilità. Tutto il programma sarà disponibile da agosto online all´indirizzo www.Provincia.bz.it/agenzia-ambiente/educazione-ambientale  
   
   
PRESENTAZIONE LAVORI PRIMO LOTTO POLO UNIVERSITARIO DELLA VALLE D’AOSTA  
 
Aosta, 23 giugno 2014 - La Presidenza della Regione comunica che martedì 24 giugno 2014 alle ore 17, in sala Giunta è in programma la conferenza stampa di presentazione dei lavori di realizzazione del primo lotto del polo universitario della Valle d’Aosta – recupero ex Caserma Testafochi. Oltre al Presidente della Regione Augusto Rollandin saranno presenti l’Assessore all’istruzione e cultura Emily Rini e l’Amministratore Unico della Nuv - Nuova Università Valdostana, Bruno Milanesio.  
   
   
LA GREEN TECH VALLEY D´EUROPA  
 
Bruxelles, 23 giugno 20014 Si prevede che il mercato globale della tecnologia ecologica raddoppi nei prossimi dieci anni fino a raggiungere un valore di 4,4 trilioni di euro. Ma dove si collocano i tradizionali settori industriali in questo mondo nuovo? E come possono prosperare le startup verdi? La Green Tech Valley della Stiria ha mostrato che con un po´ di immaginazione e R&s, l´industria pesante e anche i nuovi arrivati entusiasti possono trovare un posto nella rivoluzione verde. Appena 20 anni fa la Stiria in Austria - il posto numero uno al mondo per la tecnologia ambientale - ospitava un´industria dell´acciaio morente. Durante la crisi dell´acciaio degli anni 90 del secolo scorso, la regione investì massicciamente in R&s, consentendo ai grandi produttori di acciaio di cambiare le loro aree di competenza e progredire nella tecnologia verde. Oggi la Stiria è ancora un produttore di acciaio, ma esso viene usato per le tecnologie verdi. A meno di un´ora di macchina di distanza, la regione adesso vanta più importanti aziende verdi di qualsiasi altra parte del mondo. Bernhard Puttinger, del gruppo Eco World Styria, ha parlato dell´evoluzione della Stiria alla Green Week a Bruxelles all´inizio di questo mese. "Era una vecchia regione siderurgica. Siamo ancora produttori di acciaio, ma ora in termini di macchine e impianti per le tecnologie verdi, come ad esempio macchine che riciclano il vetro di scarto, macchine che trattano il compost, ecc. I produttori hanno fatto dei progressi tutti assieme con una forte attenzione alla R&s, combinando l´acciaio con i sensori e così via". Questo cambiamento dall´industria pesante alla produzione basata sulla conoscenza, con un´attenzione strategica sulla tecnologia verde, ha coinciso con l´evoluzione della Stiria in una regione pioniera in riciclaggio, energia idroelettrica, biomassa ed energia solare. 200 aziende e centri di ricerca stanno lavorando a soluzioni ecologiche e di tecnologia pulita nell´ambito del gruppo Eco della Stiria. Il gruppo sostiene l´innovazione con iniziative come la sua Green Tech Research Alliance, che coinvolge 1200 ricercatori, o il suo Innovators Club, che riunisce industria e mondo accademico per risolvere sfide di R&s. Il mondo aziendale, le istituzioni e le regioni come possono promuovere un ambiente come la Stiria? Bernhard ha richiesto che i nuovi modelli aziendali riflettano la realtà differente delle tecnologie verdi e anche una migliore comprensione nelle istituzioni finanziarie. "È importante addestrare le banche - dal mio punto di vista - a fare una migliore gestione del rischio, in modo che calcolino i rischi in modo corretto". Ha aggiunto che lo spostamento verso una tassazione verde è un fattore "chiave". La Green Tech Valley è in testa al gruppo, ma non è l´unica in Europa. Nell´ambito del progetto Europe Innova della Commissione europea, Eco sta partecipando a Ecoclup ("Eco-innovative cluster partnership for growth and internationalisation"). Questa rete sovraregionale di aziende europee di ingegneria ambientale coinvolge 13 gruppi europei di ingegneria ambientale provenienti da 10 paesi. Unisce oltre 3 500 aziende nel gruppo, oltre a 430 istituti di ricerca, allo scopo di rafforzare le collaborazioni e avviare progetti. Le cifre in Stiria sono conclusive: il 25 % del consumo energetico finale in Stiria è rinnovabile e la regione vanta un tasso di riciclaggio del 70 %, il più elevato tasso di riciclaggio di materiali in Europa. Le aziende hanno creato 7 500 nuovi posti di lavoro nella tecnologia verde in sei anni, e i prodotti della Stiria hanno fatto risparmiare 40 milioni di tonnellate di Co2 in tutto il mondo in cinque anni. Nessuna meraviglia che il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ne sia impressionato. Già in precedenza aveva attirato l´attenzione sui successi della Green Tech Valley, facendo notare: "[Eco World Styria] mostra... Come possiamo promuovere le sinergie tra le aziende e il mondo accademico nei settori dell´innovazione". Per maggiori informazioni, visitare: Green Week http://www.Greenweek2014.eu/index.html  Green Tech Valley http://www.Eco.at/cms/223    
   
   
SARDEGNA: APPROVATO IL QUADRO DI AZIONI PRIORITARIE PER LA RETE NATURA 2000  
 
Cagliari, 23 Giugno 2014 - Nella seduta del 17 giugno la Giunta Regionale ha approvato il documento denominato Paf (Prioritized Action Framework, Quadro di azioni prioritarie) per la Rete Natura 2000. Si tratta di un documento di indirizzo, previsto a suo tempo nella Direttiva Habitat (92/43/Cee), che consente l’individuazione delle strategie e azioni prioritarie da porre in essere per la Rete Natura 2000, favorendo la possibilità di ricorrere a differenti fonti di finanziamento, in particolare i Fondi Sie (Fesr, Feasr, Feamp, Fse), affinchè le esigenze di Natura 2000 siano previste nei programmi operativa nazionali e regionali della nuova programmazione 2014-2020, con la conseguente allocazione di risorse a valere su tali programmi. Il Paf ha dunque il compito di consentire l’ottimizzazione delle risorse disponibili da destinare alla realizzazione di azioni che supportino la conservazione della biodiversità, delle risorse naturali e dei servizi eco sistemici, e di contribuire nell’ambito della Strategia Europa 2020, alla realizzazione della Strategia Ue e nazionale sulla biodiversità che si pongono gli obiettivi di porre fine alla perdita di biodiversità a livello comunitario. L’assessore fa presente che il documento è in coerenza con l´Atto di indirizzo strategico per la programmazione unitaria 2014-2020, approvato di recente dalla Giunta Regionale con la Delibera del 27 maggio 2014, n. 19/9. Al fine di supportare la definizione delle azioni del Paf da includere nei programmi regionali cofinanziati dai fondi Sie, nonché la compilazione del quadro finanziario del Paf, definendo le risorse per il perseguimento delle priorità per Natura 2000 a valere sui programmi operativi Fesr, Fse, Feasr, la Giunta Regionale ha disposto la costituzione di un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle Autorità di Gestione dei programmi operativi Fesr, Fse, Feasr e dell’Assessorato della Difesa dell´Ambiente.  
   
   
CAMPANIA: CICLO ACQUE, DA GIUNTA CALDORO ALTRI 23 MILIONI AI COMUNI. SI PROSEGUE CON DETERMINAZIONE SALVAGUARDIA AMBIENTE  
 
Napoli, 23 giugno 2014 - La Giunta Caldoro ha dato il via libera ai decreti che destinano ulteriori 23 milioni di euro ai Comuni per gli interventi a sostegno del ciclo integrato delle acque finanziati con il programma di accelerazione della spesa. Questi i Comuni destinatari dei fondi con le tipologie degli interventi e la somma stanziata: Arienzo (Ce) Potenziamento e sistemazione della rete idrica cittadina 3.041.415,48. Casalvelino (Sa) Adeguamento ed estensione della rete fognante nel territorio del comune 1.996.000,01. Castelnuovo Cilento (Sa) Completamento collettore fognario "Salicuneta" e manutenzione straordinaria ai depuratori di Velina e Vallo Scalo 1.378.212,00. Conza della Campania (Av) Lavori di rifunzionalizzazione della rete idrica del Centro urbano 2.257.453,68. Falciano del Massico (Ce) Lavori di costruzione di un serbatoio di accumulo al servizio della rete idrica comunale 2.578.708,80. Grottaminarda (Av) Lavori di ristrutturazione del sistema fognario urbano e relativi apparati depurativi V lotto 4.547.551,96. Lapio (Av) Completamento ed adeguamento della rete fognaria e dell´impianto di depurazione 2.300.000,00. Laureana Cilento (Sa) Completamento collettori fognari per l´impianto di depurazione San Paolo 1.550.000,00. Lauro (Av) Razionalizzazione dei sistemi idrici e fognari del territorio comunale - lotto funzionale fognario 3.000.000,00. Pignataro Maggiore (Ce) Lavori di adeguamento e completamento del sistema fognario e depurativo comunale 1.621.641,70. Roccamonfina (Ce) Adeguamento impianto di depurazione con annesse opere di collettamento 799.922,16. San Nazzaro (Bn) Completamento ed adeguamento rete fognaria comunale e realizzazione dell´impianto di depurazione 1.904.419,70. San Salvatore Telesino (Bn) Riqualificazione ambientale risanamento urbanistico dell´abitato - lavori di completamento e razionalizzazione rete idrica e fognaria - impianto di depurazione 2.557.050,77. “Il programma di impiego delle risorse comunitarie voluto fortemente dal presidente Caldoro - sottolinea l´assessore alla Tutela dell´Ambiente Giovanni Romano – è finalizzato a dare risposte concrete ai tanti piccoli comuni della nostra Regione, in coerenza con un piano strategico di grandissima valenza operativa. Gli ultimi decreti, che stanziano circa 23 milioni di euro, rappresentano un tassello del progetto globale teso, in particolare, a dare risposte concrete alle tante attese dei comuni e, in generale, alla salvaguardia dell´ambiente. Una sfida lanciata dalla Regione che, con la collaborazione di tutti, riusciremo a vincere."  
   
   
VENETO: PROGRAMMA 2014 SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI. CONTE: INTERVENTI ANCHE PER I DANNI DA MALTEMPO  
 
Venezia, 23 giugno 2014 - E’ di 15 milioni di euro l’importo assegnato dalla giunta regionale per la realizzazione del programma di interventi di difesa idrogeologica, sistemazione idraulico-forestale, difesa fitosanitaria, miglioramento boschivo e rimboschimento compensativo per l’anno 2014. Il provvedimento, approvato su relazione dell’assessore all’ambiente e alla difesa del suolo Maurizio Conte in attuazione della Legge Forestale della Regione del Veneto (n. 52/1978), diventerà operativo dopo il parere della competente commissione consiliare. Il programma relativo al 2014, formulato per singola unità idrografica – fa rilevare l’assessore Conte - indica le opere da realizzare, dando ampio spazio alle tecniche di bioingegneria e al recupero ambientale, ma anche al consolidamento dei fenomeni franosi, prestando particolare attenzione alle criticità di natura idrogeologica derivanti dagli eventi meteo-alluvionali di inizio anno ai cui dannosi effetti la giunta regionale ha inteso dare concreta risposta anche con questa programmazione. Con riferimento alla Legge forestale, sono previsti interventi compensativi a seguito di riduzione di superficie boscata, interventi di difesa fitosanitaria a protezione di boschi attaccati da parassiti e virus, interventi selvicolturali a miglioramento della struttura boschiva e per il rinnovamento naturale del bosco. Questi lavori vengono eseguiti direttamente, in economia, dalle Strutture Forestali Regionali operanti presso le Sezioni Bacino Idrografico territorialmente competenti. Nel corso dell’ultimo triennio sono stati in media impiegati annualmente circa 620 operai forestali. L’anno scorso sono stati impiegati 624 operai di cui 267 con rapporto di lavoro a tempo indeterminato ed i restanti 357 assunti con rapporto di lavoro a tempo determinato. La realizzazione delle varie iniziative è attenta ad un corretto approccio alla tutela ed alla conservazione dell’ambiente pure nelle localizzazioni di maggiore pregio e rilevanza come, ad esempio, i siti della rete ecologica Natura 2000. Nell’ambito del territorio veneto (1.836.456 ettari) il bosco occupa il 22,6% della superficie, mentre nelle zone montane rappresenta l’80% circa. Le aree boscate, secondo la Carta Forestale Regionale, si estendono su oltre 414.000 ettari. I soprassuoli produttivi appartenenti a singoli privati, Enti, Istituzioni, Società ed organismi di diritto privato, coprono una superficie di 178.442 ettari pari al 44% della superficie forestale complessiva. I boschi di proprietà pubblica, invece, interessano 121.600 ettari e rappresentano circa il 30% della copertura forestale del Veneto. Di questi, 13.019 ettari circa sono di proprietà regionale.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: VENETO ATTIVA BUDGET DI 200 MILA EURO PER RIMBORSI SPESE VIVE VOLONTARI E DATORI DI LAVORO. STIVAL, “ROMA HA CALATO LA MANNAIA ANCHE SUGLI ANGELI DEL FANGO MA FACCIAMO NOI  
 
Venezia, 23 giugno 2014 - La Giunta regionale, approvando una delibera proposta dall’Assessore alla Protezione Civile Daniele Stival, ha attivato un budget operativo di 200.000 euro per rimborsare gli oneri sostenuti dai datori di lavoro, dai lavoratori autonomi e delle organizzazioni di volontariato in occasione di emergenze e addestramenti di protezione civile antincendio boschivo autorizzati dalla Regione. “A fine 2012 – sottolinea con amarezza Stival – una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri ha sancito che il Dipartimento Nazionale garantisca la copertura finanziaria solo nei casi di dichiarazione di stato di emergenza o per azioni di formazione preventivamente autorizzati dal Dipartimento stesso. Hanno calato la mannaia anche sulle spese che si sobbarcano gli ‘angeli del fango’ tanto preziosi quanto amati in tutta Italia – aggiunge Stival – ma il Veneto li considera il proprio orgoglio, e per questo abbiamo deciso di stanziare i fondi e attivare il budget operativo”. “In questo modo – aggiunge l’Assessore – velocizzeremo al massimo i tempi dei rimborsi per le tante circostanze in cui sono negati i fondi nazionali, riconosceremo gli sforzi che compiono i datori di lavoro nel concedere i permessi ai volontari e le spese vive sostenute dagli uomini e donne che si attivano. Donano tempo, fatica e coraggio – conclude Stival – mi pare che rimborsare i costi sostenuti sia davvero il minimo!”. La gestione del Budget è stata posta in capo al direttore della Sezione Protezione Civile del Veneto, Roberto Tonellato, che ne rendiconterà l’utilizzo con le modalità previste dalla legge.  
   
   
BOLZANO: INAUGURATA DALL´ASS. SCHULER LA STAZIONE IDROMETRICA DI PONTE ADIGE  
 
Bolzano, 23 giugno 2014 - Nel corso dell´inaugurazione ufficiale della nuova stazione idrometrica di Ponte Adige, svoltasi questa mattina, l´assessore Schuler ha presentato i risultati dei progetti Fesr 2007-2013 per il rinnovo della rete di monitoraggio delle acque superficiali in Alto Adige. È stata inaugurata la stazione idrometrica di Ponte Adige che fa parte di una rete di 50 stazioni gestite, da circa quarant´anni, dal Servizio idrografico che hanno il compito di controllare i corsi d´acqua provinciali. Nel corso della cerimonia l´assessore provinciale Arnold Schuler ho sottolineato l´importanza delle stazioni idrometriche soprattutto per la gestione delle situazioni critiche sotto il profilo idrologico come le alluvioni o i periodi di carenza di acqua, nonché per la gestione delle risorse idriche e la pianificazione delle zone del territorio provinciale caratterizzate da situazioni di pericolo. Il direttore della Riparitizone, Hanspeter Staffler, nell´illustrare l´attività delle stazioni idrometriche ha posto l´accento sul fatto che i dati vengono attualizzati ogni dieci minuti. Nel 2000 la Provincia ha rilevato le vecchie stazioni gestite dallo Stato e tra il 2007 ed il 2013 sono state finanziate otto nuove stazioni idrometriche grazie al fondo eruropeo di sviluppo regionale Fesr con un costo complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Nel dettaglio il costo delle nuove stazioni: Talvera - Bolzano 382.800 Euro; Passirio - Merano 321.780 Euro; rio Ram - 313.440 Euro; rio Braies - Braies di Fuori 198.600 Euro; Adige - Ponte Adige 389.970 Euro; Adige - Tell 409.860 Euro; Valsura-lana 119.310 Euro; Isarco - Bressanone 395.445 Euro; Totale: 2.531.205 Euro.  
   
   
IN VENETO SPERIMENTAZIONE NUOVE FORME DI RACCOLTA E RICICLO CONTENITORI IN PLASTICA  
 
Venezia, 23 giugno 2014 - Promuovere la raccolta selettiva e il riciclo dei contenitori in plastica (Pet) per il riutilizzo nell’industria delle bevande, con benefici sia in termini di riduzione delle emissioni di Co2 prodotte, sia per quanto attiene il miglioramento della raccolta differenziata dei contenitori usati e dei relativi rifiuti di imballaggio. E’ quanto prevede il protocollo d’intesa che la Regione del Veneto, su proposta dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte, ha deciso di sottoscrivere con il Consorzio Coripet per migliorare l’efficacia e l’efficienza della raccolta differenziata della plastica sperimentando nuove forme di raccolta degli imballaggi usati che abbiano effetti premianti sul cittadino consumatore. Il progetto intende anche favorire il riciclaggio del Pet nella produzione di contenitori per liquidi alimentari utilizzati nell’imbottigliamento di bevande analcoliche. “La Regione – spiega Conte – è impegnata nell’individuazione e nella realizzazione di iniziative, nei diversi settori industriali, che consentano da un lato di quantificare le emissioni di gas serra e dall’altro di contenerne la loro produzione, anche attraverso accordi volontari, che incentivino l´utilizzo di pratiche efficaci di gestione delle emissioni generate lungo le filiere produttive. Nel settore della produzione delle acque minerali opera il Consorzio Coripet, che è un organismo volontario costituito sia da produttori di acque minerali e di bevande analcoliche, con una quota del mercato nazionale pari al 35% circa, sia da imprese operanti nel riciclo di contenitori in Pet per un loro riutilizzo nell’industria delle acque minerali e delle bevande”. Le imprese aderenti a Coripet si sono impegnate nello sviluppo di una filiera chiusa della plastica allo scopo di migliorare la raccolta differenziata degli imballaggi in Pet da utilizzare nella fabbricazione di nuovi contenitori per liquidi alimentari, perseguendo obiettivi di riduzione dell’impronta di carbonio (Carbon Footprint). “Abbiamo accolto con interesse il progetto proposto da Coripet – conclude Conte - e ora firmeremo questo protocollo per promuovere la sperimentazione di nuove modalità di riduzione dei rifiuti e di incentivazione della raccolta differenziata delle bottiglie in Pet presso la Grande Distribuzione Organizzata, mediante il coinvolgimento degli enti locali, con la finalità di studiarne i benefici complessivi sia in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, sia per quanto riguarda la gestione dei rifiuti”.  
   
   
ECO-SISTEMI, LA STARTUP CHE DEPURA CON I TAPPI IN PLASTICA RICICLATI  
 
Trento, 23 giugno 2014 - Il depuratore ecosostenibile? Altro che hi-tech, funziona con tappi di plastica riciclati. “Li comperiamo dalle onlus che li raccolgono presso scuole ed associazioni, sostenendo in tal modo diversi progetti di solidarietà”, spiega Dario Savini, amministratore delegato di Eco-sistemi. La giovane azienda, nata nel 2013 come spin-off dell’Università di Pavia, è una delle startup innovative attratte in Trentino grazie all’aiuto finanziario del Seed Money e alla disponibilità di spazi “protetti” e servizi di accompagnamento offerti da Progetto Manifattura, l’incubatore green di Trentino Sviluppo. Eco-sistemi ha da poco installato il prototipo del sistema di depurazione delle acque che utilizza tappi di plastica presso il depuratore di Rovereto e ha venduto la prima macchina al birrificio Hordeum di Novara. Con risultati sorprendenti: rispetto ai sistemi di depurazione tradizionali il costo d’acquisto dell’impianto è ridotto del 20%, consumi elettrici giù del 90%. L’idea messa a punto nei laboratori dell’Università di Pavia e diventata impresa in Trentino, è geniale, economica ed ecologica: utilizzare banalissimi tappi di plastica riciclati al posto di costosi dispositivi prestampati, dove far crescere le colonie batteriche che, mangiandosi “lo sporco”, rendono possibile la depurazione. Un prototipo funziona già da qualche settimana presso il depuratore di Rovereto, in località Navicello, ed entro l’estate verrà implementato con un sistema di controllo remoto. Da inizio giugno Eco-sistemi è impegnata in Puglia, in un cantiere internazionale per la realizzazione di un fitodepuratore, a metà luglio sarà in Lituania a proporre il proprio sistema per sanare un laghetto di un parco naturale, già pronta anche una proposta per un impianto di depurazione a servizio della cittadina di Fiumicino. Ma il primo “vero” cliente è il birrificio agricolo Hordeum di Novara, dove la startup ha installato un sistema di piccole dimensioni che rimuove il carbonio e l’azoto contenuti negli scarti di lavorazione della birra, tra i principali elementi inquinanti. La “macchina” si chiama Rcbr, sigla che sta per “Rotating Cell Biofilm Reactor”, e tratta 5,5 metri cubi di refluo al giorno, corrispondente ad un carico inquinante di un piccolo paese con 300 abitanti. «Per il sistema del birrificio abbiamo acquistato 430 chilogrammi di tappi, che per forma e materiale sono perfetti come carrier per i batteri. Li acquistiamo da onlus come Trentino Solidale, sostenendo così indirettamente persone disagiate ed anziani, aiutando l’ambiente e il sociale», sottolinea Dario Savini, amministratore delegato di Eco-sistemi. I tappi di plastica sono contenuti in un cestello in acciaio inox che ruota lentamente all’interno di una vasca dove vengono fatte confluire le acque sporche da depurare. Ruotando nell’acqua sporca i tappi sviluppano una pellicola batterica, comunità di micro-organismi che rimuovono il carbonio organico ossidando l’ammoniaca a nitrati. I dati del monitoraggio che arrivano dall’impianto di Novara sono ottimi. «Abbiamo registrato consumi molto limitati, pari a 1,2-1,5 kWh – spiega Savini – equivalenti a circa un decimo dei consumi di un impianto tradizionale, in linea con quanto riscontrato con il prototipo di Rovereto». La formazione del biofilm batterico avviene in solo una settimana di tempo e dopo tre settimane vengono abbattuti i valori della sostanza organica, dei solidi sospesi, dell’azoto nelle sue varie forme e del fosforo e le acque reflue rientrano nei parametri di legge e possono essere rilasciate negli scarichi. Anche l’impatto paesaggistico è limitato: mentre i depuratori tradizionali arrivano ad occupare una superficie di circa 20-25 metri quadrati, la macchina messa a punto da Eco-sistemi misura 3,30 metri di lunghezza per 1,30 di larghezza. Eco-sistemi, startup tecnologica sostenuta grazie al fondo Seed Money - finanziato da Provincia autonoma di Trento e Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr) - è composta da quattro soci, due biologi, un chimico e un impiantista: Sergio Modenense (presidente), Dario Savini (amministratore delegato), Anna Occhipinti (consigliera) e Aniello Esposito (responsabile di produzione). Oltre ai quattro soci fondatori dà lavoro ad altri due giovani ingegneri chimici. «Con il finanziamento del Seed Money – spiega Savini – abbiamo realizzato il prototipo, registrato i brevetti e ci siamo affidati ad un´agenzia di marketing che ci sta aiutando nel definire la strategia di vendita, nella realizzazione del sito web e di altro materiale promozionale». Nel palmares di Eco-sistemi già due importanti riconoscimenti: il Premio Start Cup Milano Lombardia nel 2012 ed il Premio Ambiente Euregio 2013. A settembre sarà a Stoccolma alla World Water Week, la fiera mondiale sull´acqua. «Prevediamo di vendere 25 macchine entro la fine del 2015, ma vogliamo raddoppiare nel 2016 e toccare il milione di euro di margine operativo lordo», conclude Dario Savini. E accanto ai tappi di plastica riciclata per i depuratori ci saranno presto anche le bio-piscine.