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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Febbraio 2012
BENZINA: ACCORDO REGIONE TOSCANA-GRANDE DISTRIBUZIONE, ‘POMPE BIANCHE’ CONVENIENTI E FACILI DA APRIRE  
 
 Firenze, 22 febbraio 2012 – Più spazi (e meno paletti) per le pompe bianche, ovvero le stazioni di servizio non collegate alle marche tradizionali delle compagnie petrolifere, quelle senza logo e in genere low cost. All’estero ce ne sono tante, spesso all’interno di grandi centri commerciali o discount alimentari. In Italia non sarebbero più del 5 per cento: pochissime. In Toscana sono 39, di cui 4 gestite dalla grande distribuzione (1 dalla Conad e 3 dalla Carrefour), su un totale di 1565. Approfittando anche delle liberalizzazioni nazionali, si vuole far crescere questa attività con l’obiettivo di ridurre i costi del carburante ai consumatori. Così la Regione ha messo a punto un protocollo d’intesa che sarà firmato nelle prossime settimane con Federdistribuzione, l’Accdt (che è l’associazione delle Coop) e la Conad, ovvero le sigle di riferimento della grande distribuzione nella regione. “Questa decisione – ha detto il presidente Enrico Rossi presentando alla stampa il provvedimento – sposa e accelera il processo di liberalizzazione del mercato dei carburanti a tutto vantaggio dei cittadini. Ho scritto al capo del governo Monti e al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani una lettera in cui chiedo di spingere sul terreno della liberalizzazione della rete distributiva. Per farlo chiediamo una modifica del decreto “Cresci Italia” per consentire a tutti i gestori di distributori di poter acquistare i carburanti sul libero mercato per almeno il 50% di quanto erogato l’anno precedente, in modo da poter favorire lo sviluppo della concorrenza e attraverso questa ridurre i prezzi agli automobilisti. “ L’accordo è semplice. La giunta si impegna a modificare velocemente il Codice del commercio del 2005, in modo che nuovi impianti possano essere aperti anche se privi, ad esempio, della pompa del metano o di altri carburanti. La stazioni di servizio potranno funzionare 24 ore su 24 ed assieme a benzina e gasolio potranno vendere anche giornali, tabacchi od altri beni. La Regione si impegnerà anche a dare un taglio alla burocrazia e semplificare i passaggi amministrativi necessari per l’apertura di un nuovo impianto nei centri commerciali. In base al protocollo i raggruppamenti firmatari si impegneranno ad aprire nuove stazioni di servizio nei loro punti vendita. Con due clausole. La prima riguarda i prezzi dei carburanti alla pompe, che dovranno rimanere contenuti, con un abbattimento di almeno 10 centesimi al litro rispetto al prezzo medio di mercato. La seconda ha a che fare con il personale: nel caso infatti il nuovo impianto porti alla chiusura di altre stazioni di servizio nel raggio di quindici chilometri, chi l’ha aperto si impegna a dare priorità, tra le nuove assunzioni, a chi nei tre anni precedenti ha lavorato come benzinaio o in attività commesse, dal lavaggio auto al bar aperto all’interno.  
   
   
LA CITIGO: UNA ŠKODA COMPATTA PER LA CITTÀ  
 
Verona, 22 febbraio 2012 - “Il 2011 è stato un anno da record per la ŠKoda, ma non intendiamo certo sederci sugli allori. La Citigo rappresenta uno dei pilastri su cui si basa la nostra strategia di crescita e ci consente di entrare in un segmento molto importante” dichiara Winfried Vahland, Presidente della ŠKoda. “Con l’ingresso nel segmento delle utilitarie, puntiamo a rafforzare la nostra posizione nelle regioni dell’Europa Occidentale e Centrale, e nelle metropoli del Vecchio Continente. La Citigo è un’auto ideale per la città: compatta e spaziosa, economica, agile, attraente e dotata di molte idee intelligenti. La nostra city car incarna pienamente la filosofia del marchio ŠKoda, specialmente nella variante 5 porte”. Con una lunghezza di 3,56 metri, una larghezza di 1,65 metri e un’altezza di 1,48 metri, la Citigo è una delle vetture più compatte – e allo stesso tempo spaziose – del segmento. Grazie a queste caratteristiche, la city car ceca risulta particolarmente interessante per i mercati europei. “Con la Citigo entriamo in un segmento che attualmente rappresenta, a livello mondiale, il 10% del mercato totale” commenta Vahland. “La domanda di utilitarie con consumi ridotti, a un prezzo ragionevole e con costi di gestione contenuti è in continua crescita: la Citigo è la risposta a questo trend”. La Citigo si rivolge a una Clientela ampia e variegata: dai più giovani, alle famiglie in cerca di una seconda vettura, fino ai cosiddetti “Best Agers”. “La nostra city car è l’auto ideale per chi desidera qualità, praticità, design e sicurezza a un prezzo accessibile” prosegue il Presidente della ŠKoda. La Citigo possiede tutte queste caratteristiche. In Italia saranno disponibili tre allestimenti: Active, Ambition ed Elegance. In linea con il claim “City Clever”, la Citigo è un’auto versatile e particolarmente adatta per affrontare il traffico cittadino. Nonostante le dimensioni ridotte, la city car offre spazio in abbondanza all’interno dell’abitacolo – come da tradizione per le vetture ŠKoda – grazie al passo di 2,42 metri, sinonimo di comfort per quattro persone, anche in occasione di viaggi lunghi. La larghezza dell’abitacolo è di 1,36 metri (versione 5 porte) e il volume del bagagliaio è pari a 251 litri: un valore di riferimento per la categoria, che si spinge fino a 959 litri abbattendo i sedili posteriori. Sulla versione 3 porte, la funzione “Easy Entry” facilita l’accesso al vano posteriore della vettura. Dal punto di vista del design, la vettura presenta un look essenziale e distintivo che rivela subito l’appartenenza alla famiglia ŠKoda. La Citigo è il primo modello a esibire il nuovo logo, posizionato sulla parte anteriore del cofano e sul portellone. Il logo è caratterizzato da un design decisamente essenziale: il colore scelto in questo caso è il nero - utilizzato per definire la Freccia Alata in sostituzione del tradizionale verde - arricchito dalla presenza di inserti cromati. Rispetto al passato, nel nuovo logo non ci sarà spazio né per la corona di alloro, né per la scritta ŠKoda. La calandra lamellare, inserita all’interno di una cornice cromata, e i gruppi ottici dalle linee decise conferiscono all’auto l’aspetto tipico di una ŠKoda. I gruppi ottici posteriori, con la forma a C che caratterizza tutte le vetture del Marchio della Freccia Alata, rendono la Citigo inconfondibile anche da dietro. Anche la configurazione degli interni regala ai passeggeri una sensazione di benessere. Per alcuni allestimenti è prevista la possibilità di ordinare la plancia bicolore. Le tante soluzioni intelligenti presenti a bordo contribuiscono a rendere la Citigo un’auto “Simply Clever”, e quindi una vera e propria ŠKoda, a tutti gli effetti. Alcuni esempi sono i numerosi vani e cassetti portaoggetti, i portabevande e il supporto per dispositivi multimediali, nonché le reti di contenimento, situate sui fianchi degli schienali dei sedili anteriori e nel bagagliaio. Il gancio portaborse integrato nel meccanismo di apertura del cassetto portaguanti o il portafoto posizionato sulla plancia rendono la Citigo ancor più pratica. La sicurezza è un tema fondamentale a bordo della Citigo. La city car ceca ha superato brillantemente i severi test Euro Ncap, aggiudicandosi le cinque stelle, massimo punteggio disponibile, insieme alla Volkswagen up! e alla Seat Mii. Per la prima volta su una ŠKoda sono disponibili airbag laterali per la testa e il torace (su altri modelli della gamma vengono attualmente utilizzati airbag laterali in combinazione con airbag a tendina per la testa): un accorgimento che, insieme ad altri elementi, contribuisce ad elevare il livello di sicurezza passiva, tra i migliori della categoria. Un’assoluta innovazione per quanto riguarda la sicurezza attiva è rappresentata dal nuovo dispositivo di assistenza alla frenata “City Safe Drive”. Il sistema, disponibile a richiesta, si attiva automaticamente a velocità inferiori ai 30 km/h: un sensore laser individua i potenziali rischi di collisione e interviene di conseguenza. Grazie a questo dispositivo è possibile ridurre il rischio di tamponamenti nel traffico urbano. Insieme alla Volkswagen up! e alla Seat Mii, la Citigo è attualmente l’unica vettura del segmento disponibile con la funzione di frenata d’emergenza. Al lancio, la Citigo sarà disponibile con due nuovi motori benzina 3 cilindri: 1.0 60 Cv (44 kW) e 1.0 75 Cv (55 kW). Entrambi i propulsori si distinguono per una grande efficienza che permette consumi ed emissioni di Co2 particolarmente contenuti. La variante Green Tec (non disponibile per l’Italia), la più parsimoniosa, limita i consumi a 4,1 l/100 km, con emissioni di Co2 pari a 96 g/km. Nonostante la cilindrata ridotta, i propulsori raggiungono una coppia elevata sviluppando una rumorosità minima. In futuro l’offerta delle motorizzazioni si amplierà grazie a un propulsore a metano che abbatterà ulteriormente il livello di emissioni di Co2 fino a 79 g/km. Per quanto riguarda la trasmissione, oltre al cambio manuale di serie, già quest’anno verrà introdotto un cambio automatico a cinque rapporti.  
   
   
PEUGEOT 208 ACCESS 3 PORTE 1.0 12 V VTI 68 CV  
 
Milano, 22 febbraio 2012 - A meno di un mese dalla prima mondiale della 208 al Salone di Ginevra, Peugeot conferma la commercializzazione da settembre del motore 1.0 3 cilindri da 68 Cv che in Italia, nell’allestimento Access 3 porte, sarà proposto a 11.650 euro chiavi in mano che rappresenta il prezzo di ingresso della gamma 208. Il nuovo motore Eb segue così di pochi mesi la commercializzazione del 1.2 12V Vti, sempre 3 cilindri ma con una potenza di 82 cavalli. Prodotti a Tremery, in Francia, i propulsori si distinguono per la compattezza che permette di accrescere il rendimento, riducendo consumi ed emissioni inquinanti del 25%, grazie alla riduzione della cilindrata, mantenendo le prestazioni (potenza e coppia). Il conducente beneficerà così di un risparmio di consumi di carburante di circa 1,5 litri per 100 chilometri, conservando un piacere di guida ottimale, con emissioni di 104 g/km nella versione 1.2 12V Vti 82 Cv e 99 g/km nella versione 1.0 12V Vti 68 Cv.  
   
   
BERGAMO: RINVIATA FIRMA ACCORDO TEB IL COMUNE NON È RIUSCITO A COMPLETARE LA PROCEDURE PREVISTE  
 
Milano, 23 febbraio 2012 - L´incontro in programma giovedì 23 febbraio a Bergamo per la firma della convenzione che garantirà il finanziamento del servizio di trasporto della Tramvia delle Valli (Teb) è stato rinviato. Lo fa sapere l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, spiegando che ´Il Comune di Bergamo ha comunicato che non sarà in grado di firmare la convenzione a causa di un mancato completamento delle procedure. Per questo, con grande rammarico, siamo costretti a rinviare la sottoscrizione della convenzione´. ´La Regione - prosegue Cattaneo -, seppur in un momento di penuria di risorse, ha fatto prontamente la sua parte. Spiace dunque costatare che il Comune, che pure aveva sollecitato il nostro intervento, non abbia potuto fare altrettanto´. 500.000 Euro Dalla Regione - La Giunta lombarda, a dicembre, aveva deliberato uno stanziamento straordinario di 500.000 euro per il 2011 a favore della Provincia e del Comune di Bergamo per lo sviluppo dell´integrazione tariffaria della Teb. Successivamente, durante un incontro in Regione lo scorso 26 gennaio, gli Enti avevano condiviso l´accordo che si sarebbe dovuto sottoscrivere appunto giovedì prossimo. Il Bando Di Gara - Il testo prevedeva l´avvio di un bando di gara attraverso il quale individuare il gestore unico del trasporto pubblico locale in provincia di Bergamo e un contributo da parte di Regione Lombardia per un opportuno finanziamento del servizio. ´Ci aggiorneremo non appena possibile - aggiunge Cattaneo - e, a scanso di equivoci, accerteremo prima che sia tutto a posto. Comunque la firma è solo rinviata e l´accordo confermato´.  
   
   
TUNNEL ALTO GARDA: SCELTA LA SOLUZIONE "C OTTIMIZZATA"  
 
Trento, 22 febbraio 2012 - Tunnel Alto Garda, gli amministratori hanno scelto la soluzione C "ottimizzata", ovvero quella che prosegue dalla piana di Nago e supera il passo di San Giovanni con un tratto in trincea e un altro in galleria a due corsie fino alla statale 240, in corrispondenza della confluenza per la zona industriale della Mala. Questo è l´esito dell´incontro che si è tenuto ieri in Provincia, presenti il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti, Alberto Pacher, i sindaci di Arco, Riva del Garda, Nago-torbole e Mori, i presidenti delle Comunità della Vallagarina e dell´Alto Garda e alcuni tecnici e assessori. A giorni avverrà il deposito al Via dell´integrazione al progetto preliminare per il collegamento "Loppio - Busa" con le soluzioni "C ottimizzata" e "D". Dopo i 60 giorni necessari per la chiusura della procedura, si potrà quindi andare alla pubblicazione del bando di gara che avverrà nel corso dell´estate. In questo modo la tempistica definita nei numerosi incontri anche pubblici che si sono tenuti durante gli ultimi mesi potrà essere rispettata, stante anche l´impegno di spesa già stanziato dalla Giunta provinciale sull´esercizio 2012, per circa 140 milioni di euro. Durante l´incontro odierno i tecnici provinciali - il dirigente generale Raffaele De Col e l´ing. Paolo Nicolussi Paolaz del Dipartimento protezione civile e infrastrutture - hanno illustrato agli amministratori locali le soluzioni tecniche integrative che hanno migliorato la soluzione "C", ovvero il superamento di passo San Giovanni - con sbocco all´altezza dello svincolo per la zona industriale artigianale della Mala - e la minimizzazione dell´impatto paesaggistico e del consumo di terreno agricolo nella piana a nord di Nago. Questa soluzione parte dal Cretaccio in galleria a tre corsie (due in salita e una in discesa) esce nella piana di Nago e si raccorda al tratto a due corsie in trincea coperta, infine rientra in galleria a due corsie fino al raccordo con la statale 240. Affrontate anche alcune situazione puntuali: per esempio è stato modificato leggermente il tracciato stradale in corrispondenza della cosiddetta "curva dei rospi" - situata in zona limitrofa al sito di interesse comunitario del lago di Loppio e quindi da tutelare - per renderlo più dolce. "La soluzione C integrata con queste modifiche - ha commentato il vicepresidente Alberto Pacher - ha incontrato il consenso unanime di tutte le amministrazioni, anche a fronte dei fattori di incertezza importanti che caratterizzano la soluzione D". Quest´ultima infatti attraversa per metà della sua lunghezza il paleo alveo dell´Adige, ovvero una zona composta di materiale sciolto e massi di grosse dimensioni. Scavare un tunnel in tali condizioni risulta più impegnativo dal punto di vista economico (la stima è di 25-30 milioni di euro in più rispetto alla soluzione precedente) ma anche con grossi interrogativi dal punto di vista realizzativo. La tecnologia usata per la realizzazione di tunnel in terreni analoghi è lo scavo meccanizzato con fresa di tipo Epb che presenta costi maggiori relativamente allo scavo tradizionale e comunque imprevisti in fase di realizzazione derivanti dal litostrato attraversato. Il materiale di scavo asportato è normalmente condizionato con additivi e quindi deve essere trattato ulteriormente per un suo ipotetico riutilizzo. Il bando di gara della soluzione "C ottimizzata" - che avverrà mediante appalto concorso, fatte salve alcune invarianti date dai costi complessivi e dal mantenimento delle due corsie sul tratto finale del superamento di Passo San Giovanni - sarà aperto anche a ipotesi migliorative, presentate dalle ditte che parteciperanno alla gara, sotto il profilo della sicurezza, quindi non è da escludere che il primo tratto di tunnel, dal Cretaccio alla piana di Nago, possa essere realizzato con due canne e quindi a quattro corsie.  
   
   
PRECISAZIONE FS SULLO STIPENDIO DI CARDIA  
 
Roma, 22 febbraio 2012 - In relazione al ripetersi sui media di false notizie circa gli emolumenti dell’attuale Presidente del Gruppo Fs Italiane, Lamberto Cardia, Ferrovie dello Stato Italiane precisa che lo stipendio dell’attuale Presidente, come anche più volte dallo stesso formalmente dichiarato, è ben diverso da quello del suo predecessore, Innocenzo Cipolletta. Dal 1 luglio 2010, infatti, giorno dell’assunzione delle funzioni di Presidente delle Fs, lo stipendio di Cardia è pari a 260mila euro lordi, cifra fissa che assorbe ogni qualsivoglia altro emolumento, più 40mila euro di compenso variabile, la cui corresponsione è subordinata al raggiungimento di predeterminati obiettivi.  
   
   
ROMANIA, NUOVI CONTRATTI FERROVIARI  
 
Bucarest, 22 febbraio 2012 - L´operatore ferroviario della Romania Cfr Sa ha firmato nei giorni scorsi sei contratti finanziati dai fondi europei a fondo perduto, per un valore totale di 479 milioni di euro. Il primo contratto del valore di 248 milioni di euro è quello per la riqualificazione della linea ferroviaria Curtici-arad, attribuito al consorzio formato da Alstom (Francia), Swietelsky (Austria), Astaldi (Italia), Euroconstruct Trading 98 (Romania) e Dafora (Romania). Ne dà notizia l´Ice. Il secondo contratto del valore di 208 milioni di euro è quello per la ristrutturazione del tratto ferroviario Sighisoara-atel, firmato con le società Fcc Construccion (Spagna) e Alpine (Austria). Per i due contratti, la Commissione europea assicura un finanziamento dell´85 per cento. Inoltre, sono stati firmati quattro contratti del valore di 22,9 milioni di euro per l´ammodernamento delle stazioni di Zalau, Botosani, Bistrita e Ramnicu Valcea, con finanziamento europeo del 70 per cento e il 30 per cento di fondi statali  
   
   
ROMA METROPOLITANE; BORTOLI RITIRA LE DIMISSIONI SU INVITO SINDACO ALEMANNO  
 
Roma, 22 febbraio 2012 - Nel pomeriggio di ieri in Campidoglio il Sindaco Alemanno e l’Assessore Aurigemma hanno avuto un lungo incontro con il dimissionario Amministratore Delegato di Roma Metropolitane, Federico Bortoli. Sono state esaminate approfonditamente le motivazioni alla base di tali dimissioni e si è condivisa la necessità di un dibattito ampio, con il coinvolgimento anche dell’opposizione, sulle future scelte relative alle metropolitane e in particolare ai prolungamenti della linea B1 sino alla Bufalotta e della linea A sino a Torrevecchia, il completamento della linea C e la metropolitana leggera Anagnina – Torre Angela. Nel contempo il Sindaco e l’Assessore hanno ribadito che l’uscita oggi di Bortoli da Roma Metropolitane avrebbe di certo un effetto traumatico sui cantieri in corso, che mirano all’apertura della Bologna – Conca d’Oro ed alla conclusione del primo tratto della linea C Pantano – Centocelle. In questo quadro, di estrema chiarezza e di grande attenzione all’interesse della città, è stato ribadito a Bortoli il pieno apprezzamento per il suo operato e rinnovata la fiducia da parte del vertice dell’Amministrazione Capitolina, uniti al pari apprezzamento per l’operato di Roma Metropolitane. L’amministratore delegato Bortoli ha accettato, quindi, di ritirare le dimissioni garantendo il pieno impegno per continuare la sua opera dentro Roma Metropolitane e per rilanciare il programma di ampliamento della rete delle metropolitane della Capitale.