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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Maggio 2012
TRANS-EUROPEAN NETWORK-TRANSPORT, KALLAS: “ANDARE AVANTI CON UN UNICO PROGETTO COMUNITARIO”  
 
 Bruxelles, 9 maggio 2012 - Il Commissario Ue per i Trasporti nel corso dell’audizione in Commissione Trasporti del Parlamento europeo ha illustrato la sua ricetta per la realizzazione delle reti di trasporto integrate (Ten–t) Soldi dei privati per la realizzazione delle reti di trasporto integrate (Ten-t, Trans-european network-Transport). E’ la ricetta che il Commissario europeo per i Trasporti, Siim Kallas, suggerisce per portare a termine le reti trans-europee. Grandi opere infrastrutturali da realizzare in project financing, secondo quanto lasciato intendere da Kallas nel corso dell’audizione in Commissione Trasporti del Parlamento europeo. “Ci servono 250 miliardi di euro per completare la rete principale e 500 miliardi per la conclusione dell’intera rete”, ha ricordato il Commissario che ha precisato “Non tutto deve venire dai bilanci nazionali e da fondi europei”. Secondo Kallas per creare una rete di trasporti integrata ed europea non servono tanti progetti nazionali, ma un unico progetto comunitario. Gli Stati membri - ha sottolineato il Commissario Ue - non devono continuare a prevedere nuove opere, ma attenersi alle mappe tracciate da Bruxelles. “Anziché aggiungere nuove opere prioritarie alle liste nazionali bisogna procedere con un vero piano infrastrutturale europeo”, ha detto Kallas. Questo piano infrastrutturale deve “Definire reti trans-europee più ampie e strategiche”. Kallas ha poi spiegato che “L’europa si deve concentrare su quella parte della rete a più elevata importanza strategica, mentre a livello di Stati membri occorre la sincronizzazione degli investimenti per permettere la realizzazione delle reti nel rispetto dei tempi, che restano vincolanti”. La rete unica europea di trasporti intermodali, alternativa al trasporto su gomma, “E’ un’opera impegnativa ma comunque possibile. La Commissione europea - ha proseguito Kallas - propone un programma ambizioso ma realizzabile. Il percorso è arduo perché nel realizzare le reti di trasporti trans-europee ci sono più sfide da dover vincere: rispondere alla domanda crescente di trasporto, diminuire la nostra dipendenza dal petrolio e tagliare le emissioni di Co2”. A queste sfide se ne aggiungono poi delle altre. “Oltre all’intermodalità vogliamo sicurezza”, ha evidenziato Kallas, che nell’audizione ha proposto che “si usi al meglio l´innovazione”. Secondo il Commissario la sfida complessiva, comunque, si può vincere, ritenendo che “tutto questo può essere fatto”.  
   
   
DE TOMASO: SI CERCANO ALTERNATIVE CREDIBILI  
 
Torino, 9 maggio 2012 - Richiedere un tavolo a livello governativo e contestualmente verificare possibili alternative credibili alla De Tomaso è la strada che si è deciso di percorrere durante l’incontro che gli assessori regionali al Lavoro, Claudia Porchietto, e allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, hanno avuto l’8 maggio con i sindacati e le rappresentanze dei lavoratori dell’azienda. I due assessori hanno poi duramente replicato a Gian Luca Rossignolo, che ha dichiarato di ritenere la vicenda De Tomaso “l’emblema della mancanza totale di politica industriale operata dalla Regione dopo le elezioni amministrative del 2010”, poiché “il piano industriale alla base dell’operazione di riconversione dello stabilimento ex Pininfarina prevedeva contributi regionali e finanziamenti bancari per circa 30 milioni che non sono stati confermati dalla nuova amministrazione e dagli istituti di credito inizialmente coinvolti”. Porchietto ha consigliato a Rossignolo di “riparare ai danni che ha prodotto ai suoi dipendenti prima di lanciarsi in dubbie analisi politico-industriali. La messa in liquidazione della De Tomaso e i crediti vantati dai suoi dipendenti e fornitori mi pare poi che bollino, quali disperate, le sue accuse nei confronti della Regione. Il problema della vicenda De Tomaso - ha continuato - si sintetizza proprio nella denuncia mossa verso la Regione. Da tali parole Rossignolo pretendeva di mandare avanti un’azienda esclusivamente con soldi pubblici: una visione distorta che spiega perfettamente le ragioni del fallimento del suo ‘piano industriale’. La Regione, così come ampiamente dimostrato in questi due anni di travagliata vicenda, ha onorato tutte le promesse contenute negli atti pubblici ereditati dalla precedente Giunta. Certo non poteva sostituirsi ad un uomo che per anni ha parlato di investitori provenienti da tutti i continenti e che non abbiamo mai potuto né incontrare, né verificare. Il dramma è che Rossignolo voglia ancora esercitarsi in un grottesco scaricabarile, prendendo tempo, a tutto danno del futuro dei 980 lavoratori dello stabilimento di Grugliasco e dei circa 140 di Livorno”. “Credo che la pazienza di questo governo verso la famiglia Rossignolo sia stata tanta e mal riposta - ha aggiunto Giordano - Per mesi, fin dall´inizio della legislatura, abbiamo deciso volontariamente di provare a mettere a disposizione ogni risorsa possibile per poter sostenere un’iniziativa industriale che desse lavoro certo a qualche centinaio di persone. Ma non abbiamo trovato mai un interlocutore che fosse disponibile a mettere chiaramente sul tavolo proposte concrete. Per mesi abbiamo ascoltato di promesse di sostegno fatte dalla precedente Giunta regionale di cui non vi è traccia in alcun atto di questo ente. Soltanto parole e, da parte dell’imprenditore Rossignolo, fumose ipotesi di partenariato e altrettanto fumose richieste di sostegno senza un progetto reale. Quanto fatto sinora da questo Governo regionale con i piani sull’occupazione e sulla competitività sta a testimoniare per ciò che è realmente avvenuto e per ciò che è stato avviato negli ultimi due anni: una costante attenzione per aumentare l’occupazione, per favorire la crescita delle imprese locali, per attirare investimenti in Piemonte. Tutti dati certi e sacrosanti, nero su bianco, risultati certificati”.  
   
   
CARBURANTI. SCIPPO PER FAMIGLIE E IMPRESE MDC: “CI ASPETTIAMO L’INTERVENTO DELLA GUARDIA DI FINANZA E DELL’AUTORITÀ ANTITRUST”  
 
 Roma, 9 maggio 2012 - "I petrolieri stanno reagendo come i bambini sorpresi con le dita nella marmellata. Adesso promettono che diminuiranno i prezzi alla pompa, dopo essere stati impietosamente e definitivamente inchiodati alle loro speculazioni dai calcoli di Nomisma. Questi conti sono quelli che da anni come Movimento difesa del cittadino e come associazioni consumatori denunciamo, evidenziando come sia scandaloso che quando i prezzi internazionali salgono, l´adeguamento in Italia è immediato o spesso li precedono sulla base delle sole aspettative di aumento; quando i prezzi scendono, ci sono sempre mille motivi per ritardare le ricadute positive sui consumatori e comunque non sono mai corrispondenti alle diminuzioni effettive dei costi per i petrolieri”. Questo il commento del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) alla situazione che ormai da mesi coinvolge i consumatori alle prese con i prezzi incostanti dei carburanti. “È un vero e proprio scippo che periodicamente viene perpetrato ai danni delle famiglie e delle imprese, con pesantissime ricadute sull´andamento dell´economia. Ben venga quindi l´intervento del Governo con ulteriori provvedimenti e soprattutto ci aspettiamo che si muovano anche la Guardia di Finanza e l´Autorità Antitrust".  
   
   
TOYOTA PRESENTA LA VERSIONE ELETTRICA DEL RAV4 PER GLI USA  
 
Roma, 9 maggio 2012 - Toyota Motor Corporation (Tmc) ha annunciato la presentazione da parte di Toyota Motor Sales, U.s.a, Inc. (Tms), la società di vendite statunitense controllata dal marchio, del nuovo “Toyota Rav4 Ev”, il compatto Suv elettrico sviluppato con la collaborazione della californiana Tesla Motors, Inc. (Tesla), in occasione del 26mo Electric Vehicle Symposium (Evs26) di Los Angeles, California. Il Rav4 Ev, costruito sul telaio del "Rav4", il Suv compatto di Toyota, ed equipaggiato con trasmissione elettrica Tesla, possiede un’autonomia di circa 160 km. Il lancio del veicolo è previsto in California per la fine dell’estate 2012, con un prezzo consigliato che dovrebbe attestarsi a 49.800 dollari americani. Nei prossimi tre anni Tms ne prevede la vendita di circa 2.600 unità. Nel Maggio 2010 Tesla e Toyota Motor Corporation avevano raggiunto un accordo per la collaborazione nello sviluppo di veicoli elettrici e delle relative componenti, dei sistemi di produzione e della meccanica. A questo proposito, gli ingegneri di Toyota Motor Engineering & Manufacturing North America, Inc. (Tema), Tesla e Tmc hanno immediatamente avviato un progetto per lo sviluppo del veicolo, che ha portato alla presentazione del prototipo in occasione del Salone dell’Auto di Los Angeles nel Novembre 2010. Oggi, a circa due anni di distanza dall’inizio di questa collaborazione, il Rav4 Ev farà finalmente il suo esordio sul mercato americano. La produzione sarà affidata all’impianto di Toyota Motor Manufacturing Canada, Inc. (Tmmc) di Woodstock, in Ontario. Tmc sta lavorando nel tentativo di limitare il consumo dei combustibili fossili e ridurre le emissioni di Co2 attraverso la promozione di fonti energetiche differenti, quali ad esempio l’elettricità. Nei primi mesi del 2012 Tmc ha iniziato le vendite in Giappone e Stati Uniti della variante Plug in di Prius (Phev), il cui lancio europeo è previsto per la prossima estate. Nel corso dell’anno è inoltre previsto l’arrivo in Giappone, Stati Uniti ed Europa della variante elettrica della “iQ”, per i primi test su strada. Specifiche Rav4 Ev
Lunghezza / larghezza / altezza Circa 4.575 mm / 1.816 mm / 1.684 mm
Massa a vuoto Circa 1.829 kg
Potenza 115 kW max.
Autonomia Circa 160 km
Batteria Tipo Ioni di litio
Capacità 41,8 kWh
Tempo di ricarica Circa 6 ore (a 240 V/40 A)
Velocità max. (sport mode) Circa 160 km/h
Accelerazione 0-100 km/h (sport mode) Circa 7,0 secondi
Trazione Anteriore
Sedili 5
 
   
   
REGIONE CALABRIA HA INCONTRATO I RAPPRESENTANTI DELLE AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SU GOMMA  
 
 Catanzaro, 9 maggio 2012 - L’assessore regionale ai trasporti e all’internazionalizzazione Luigi Fedele ha presieduto un incontro con i rappresentanti delle aziende di trasporto pubblico locale su gomma della Calabria per dare avvio alla fase concreta di programmazione delle azioni che l’assessorato intende attuare in un settore cruciale per lo sviluppo della Regione. Durante la riunione, alla quale hanno preso parte anche il dirigente generale del dipartimento regionale ai lavori pubblici Giovanni Laganà e il dirigente del settore trasporti Giuseppe Pavone, sono state esposte, dai vari rappresenti delle aziende calabresi, tutte le istanze legate, essenzialmente, alla particolare fase di criticità in tema di bilanci, alle conseguenti azioni di razionalizzazione portate avanti dalla Regione e all’incremento dei costi del settore dovuto principalmente all’aumento dei costi del gasolio. “E’ stato un incontro proficuo – ha dichiarato l’assessore Fedele – fortemente voluto per delineare quelle che rappresentano le prime incisive azioni che questo assessorato, insieme al presidente Scopelliti, ha inteso sposare per dare l’avvio concreto alla fase di programmazione e riorganizzazione generale di un comprato così difficile e delicato come quello dei trasporti in Calabria. Attraverso una giusta concertazione e una fattiva collaborazione tra le istituzioni, i rappresentanti delle aziende di trasporto e le diverse associazioni sindacali – ha sottolineato ancora l’assessore - si possono raggiungere quei risultati necessari per risollevare l’intero sistema che necessita di un impellente bisogno di far fronte alle criticità che da sempre costituiscono una difficoltà evidente per avviare un processo di ammodernamento che, mai come adesso, è di primaria importanza per garantire all’utenza il diritto alla mobilità nella nostra regione”. Tra gli argomenti posti al tavolo del confronto dalle aziende sono da annoverare, nello specifico, quelli legati allo squilibrio strutturale fra le entrate e le uscite delle aziende di trasporto pubblico locale, condotto a bilancio in perdita per la maggioranza delle stesse aziende nel corso del 2011, alla necessità di accompagnare eventuali esuberi di personale con opportuni ammortizzatori sociali, alla disparità nell’erogazione dei corrispettivi regolati da una ormai superata norma regionale che li differenzia in più fasce e all’evasione delle tariffe degli utenti. Tutte problematiche sono state definite dall’assessorato che dovrà valutare tutte le possibili azioni da mettere in campo compatibili, soprattutto, con le disponibilità finanziarie. In particolare esiste già un impegno concreto da parte dell’assessorato ai trasporti che consiste nella volontà di attuare, in collaborazione anche con il competente assessorato, le opportune misure per tutelare i lavoratori delle aziende avviando, fin da subito, una necessaria concertazione con le associazioni sindacali. Un altro impegno concreto riguarda, invece, la lotta all’evasione che si potrà affrontare adottando eventuali e specifiche misure normative. In ultimo, tenuto conto che la finalità primaria del comparto si identifica con la necessità di prestare servizi funzionali all’utenza, il dipartimento ha avviato, in stretta sinergia con l’Università della Calabria, un’indagine ad ampio raggio sulla domanda di trasporto. I primi risultati dell’analisi si attendono per il prossimo mese di giugno.  
   
   
SECONDO CASELLO AUTOSTRADALE DI PESARO, SCELTA DEFINITIVA A SANTA VENERANDA  
 
Ancona, 9 maggio 2012 - Per la localizzazione del secondo casello dell’A14 a Pesaro la scelta definitiva ricade sulla soluzione a valle in località Santa Veneranda e ciò permetterà di realizzare ulteriori opere complementari funzionali alla viabilità di adduzione all’ingresso autostradale. A questa determinazione si è giunti ieri, in seguito alla riunione che si è tenuta a Roma, all’Ispettorato di vigilanza concessioni autostradali (Ivca) dell’Anas, e alla successiva approvazione del consiglio comunale di Pesaro. Alla riunione di Roma hanno partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture Luigi Viventi, l’assessore provinciale di Pesaro Massimo Galluzzi, il sindaco Luca Ceriscioli, il direttore dell’Ivca Mauro Coletta e il condirettore generale sviluppo rete di Autostrade Gennarino Tozzi. “Abbiamo ottenuto – spiega Viventi – l’assenso di Anas e Autostrade rispetto alla proposta avanzata dalla Regione Marche di realizzare il casello autostradale a valle, da noi indicata come la più razionale e utile per l’intera comunità pesarese. Accolgo con soddisfazione questo accordo e reputo il risultato molto importante, poiché ciò permetterà di ottenere vantaggi sia in termini di contenimento dell’impatto ambientale, sia in termini di realizzazione di ulteriori opere complementari, rispetto a quelle già previste. Valuto dunque in modo estremamente positivo anche la decisione del Consiglio comunale di Pesaro, che ha approvato questa notte la medesima soluzione”. “Con la realizzazione del casello in località Santa Veneranda lato valle – spiega l’assessore - oltre ad avere un minore impatto ambientale, si rendono disponibili somme importanti, che ieri si è stabilito di destinare alla variante di Muraglia, dove già la Regione ha impegnato circa 3,8 milioni di euro con i fondi Fas, e a opere di sicurezza idrogeologica adiacenti al casello”. Le nuove opere si aggiungeranno a quelle già approvate: la bretella di adduzione ovest tra la Sp 30 Montelabbatese e la Sp 423 Urbinate, il potenziamento della Sp 423 Urbinate, il potenziamento della viabilità Interquartieri di Pesaro e la circonvallazione di Santa Veneranda..  
   
   
TRENORD, FORMIGONI: BILANCIO IN ATTIVO NEL 2011 UN ANNO FA LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA SOCIETÀ FERROVIARIA OBIETTIVO PER IL 2015: UN MILIONE DI PASSEGGERI AL GIORNO  
 
Milano, 9 maggio 2012 - Nel giorno dell´avvio del cantiere della Tav tra Treviglio e Brescia,il 7 maggio, Regione Lombardia ha festeggiato il primo anno di vita di Trenord, la società nata dall´unione di Trenitalia e Le Nord per gestire il servizio ferroviario regionale e presentata il 29 aprile 2011. È stato il presidente Roberto Formigoni a tracciare a Palazzo Lombardia il bilancio in attivo di questo primo anno di attività: ´Creare Trenord si è confermata una scelta vincente e, già in questo breve lasso di tempo, la nuova società è riuscita a far compiere alla mobilità regionale significativi passi in avanti´. Fatturato In Attivo - I dati resi noti oggi evidenziano il lavoro fatto da Trenord: grazie al suo operato sono state incrementate le corse e i passeggeri (fino al 15 per cento), è stato potenziato il servizio suburbano, sono stati migliorati i collegamenti tra il capoluogo e l´aeroporto di Malpensa, sono stati rinnovati i convogli e le locomotive ed è aumentata la pulizia dei treni. A tutto questo - ha notato Formigoni - ´si aggiunge la chiusura del bilancio 2011 con un fatturato in crescita, in attivo, che ha generato utili e investimenti. Questi numeri ci dicono che la società ha lavorato bene e hanno lavorato bene tutti i dipendenti´. Proiettare Il Tpl In Europa - Dopo l´inizio positivo dell´attività di Trenord, la Regione guarda al domani: la Lombardia, infatti, ha un movimento di persone e merci altissimo, e una richiesta di mobilità in continua crescita. Le linee di sviluppo future - ha detto Formigoni - sono declinate in tre diverse direzioni: ´Recuperare i ritardi, affrontare l´attuale situazione di crisi e proiettare il trasporto pubblico lombardo nel futuro e nell´Europa. Sono sfide che dobbiamo vincere e sono certo che chiunque è qui presente oggi abbia la stessa ferma volontà. Questo è il banco di prova dell´efficacia che un´esperienza di federalismo concreto, qual è Trenord, può dimostrare´. Un Milione Di Passeggeri Al Giorno Nel 2015 - In questo cammino verso il federalismo infrastrutturale e verso una mobilità sempre più efficiente, la Lombardia può contare sulla nuova legge di riforma del trasporto pubblico locale in Lombardia. Lo ha ricordato Formigoni, spiegando come la ristrutturazione profonda della mobilità regionale genererà risparmi per 145 milioni di euro annui attraverso l´adozione di un nuovo paradigma di governo del territorio (5 bacini territoriali, 5 agenzie corrispondenti), di una nuova gestione delle spese (gare d´appalto unitarie, costi standard, criteri di premialità) e di una razionalizzazione delle reti (coordinamento massimo tra tutti gli attori coinvolti). ´Contiamo di conquistare entro il 2015 - ha concluso il presidente - un incremento dell´utenza superiore a quello ottenuto negli ultimi otto anni, passando dai 430 mila passeggeri al giorno del 2004 al milione di passeggeri nel 2015´.  
   
   
TRASPORTI IN LIGURIA: NESSUNA RIDUZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO. PRONTO STUDIO DI FATTIBILITÀ SU VELOCIZZAZIONE TRENI  
 
Genova, 9 Maggio 2012 - “Non c’è alcuna volontà da parte della Regione Liguria di voler ridurre il trasporto pubblico, anzi siamo i primi a volerlo difendere. Lo abbiamo fatto nei confronti del Governo quando abbiamo chiesto con forza che venisse ripristinato il fondo per il Tpl che, anche se in misura inferiore rispetto alle risorse del 2010, ci consente di garantire lo stesso livello di servizio del 2011”. Ha risposto così l’assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco ai pendolari liguri che questa mattina si sono dati appuntamento in consiglio regionale per chiedere maggiori investimenti. Nel corso dell’incontro l’assessore Vesco ha annunciato ai pendolari una riunione con l’assessorato ai trasporti programmata giovedì 10 maggio alle 17 nella sede della Regione per discutere sulla velocizzazione di alcuni treni regionali. “Giovedì – ha detto Vesco – Trenitalia presenterà ai pendolari lo studio di fattibilità relativo ad alcuni treni di fascia pendolare che ho commissionato all’azienda raccogliendo la richiesta degli utenti”. In quell’occasione preciserò lo stato del trasporto nella nostra regione per proseguire e riavviare lo spirito collaborativo che non è mai venuto meno”.  
   
   
LAVORATORI TRENI NOTTURNI, VENETO: ASSESSORE REGIONALE AL LAVORO ESPRIME RAMMARICO PER MANCATO ACCORDO TRA TRENITALIA E ORGANIZZAZIONI SINDACALI  
 
Venezia, 9 maggio 2012 - “Rammarico per il mancato accordo tra Trenitalia e le Organizzazioni Sindacali per i lavoratori dei treni notturni” è stato espresso dall’Assessore regionale al lavoro. L’assessore ricorda che in merito alla questione dei lavoratori della Wasteels srl, società in subappalto che per Trenitalia gestiva le linee notturne della tratta Venezia-parigi, ora sostituita dalla francese Tvt, “la Regione si è subito attivata ed ha promosso, su richiesta delle organizzazioni sindacali, più incontri per realizzare un accordo soddisfacente che esprimesse una mediazione tra le parti, atta a garantire sia la difesa dell’occupazione dei lavoratori attraverso opportunità di ricollocazione sia la continuità del trasporto nel Veneto. Purtroppo, con mio enorme rammarico – sottolinea l’Assessore veneta che ha seguito personalmente la vicenda - e nonostante i ripetuti contatti avvenuti, è stato impossibile trovare un accordo. Una situazione drammatica – continua - che coinvolge 39 lavoratori, e che avrebbe potuto concludersi positivamente se ci fosse stata un’apertura di fiducia e speranza in nuove opportunità di lavoro per i dipendenti di Wasteels, salvaguardando al tempo stesso le politiche aziendali di Trenitalia”. Le parti, riferisce tuttavia l’esponente del Governo veneto, “non hanno condiviso le condizioni ritenute necessarie per giungere ad un accordo , sia per le esigenze aziendali che per quelle dei lavoratori. Non vi sono nemmeno le condizioni per tentare nuovamente di giungere a una mediazione. Una inconciliabilità di posizioni – conclude l’Assessore - che non tiene conto del fatto che 39 persone sono non solo prive di lavoro, ma non hanno nemmeno una prospettiva di rioccuparsi in breve tempo”.