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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Novembre 2012
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA CONSTATA VENDITA DELLE FILIALI DI LOT POLISH AIRLINES ´NON COSTITUISCA UN AIUTO DI STATO  
 
 Bruxelles, 21 novembre, 2012 - La Commissione europea ha concluso che la vendita dei servizi di catering, Lot Lot Lot e servizi di manutenzione presso l´aeroporto figlie di Lot Polish Airlines, è stata effettuata a condizioni di mercato e non ha quindi un aiuto di Stato ai sensi delle norme comunitarie. Lot è stato oggetto di ristrutturazione dal 2009. La società sta cercando di migliorare la propria situazione finanziaria con la vendita di società controllate e concentrarsi sulla propria attività principale attività - il trasporto di passeggeri e merci. L´indagine della Commissione relativo alla vendita di servizi Lot - che fornisce servizi di assistenza a terra -, Catering Lot Lot e manutenzione aeromobili. Queste aziende sono state acquisite da enti statali. Nessuna procedura di gara aperta e trasparente è stato organizzato. La Commissione, pertanto, ha dovuto fare in modo che tali vendite non conteneva sussidi nascosti a favore di Lot. La Commissione ha esaminato le condizioni delle operazioni, in particolare, il prezzo di acquisto e le operazioni di pre-valutazione delle società interessate. Su questa base, la Commissione ha concluso che le vendite sono state effettuate a condizioni che un operatore privato operante in condizioni di mercato avrebbe accettato (l´economia principio dell´investitore di mercato - Meip). Le vendite pertanto, non costituiva un aiuto di Stato.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SULLA MISURE STATALI A FAVORE DELLA COMPAGNIA AEREA LETTONE AIRBALTIC  
 
Bruxelles, 21 novembre, 2012 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per verificare se il sostegno pubblico diverse misure previste dalla Lettonia a favore della compagnia aerea maggior parte di proprietà statale airBaltic sono in linea con le norme sugli aiuti di Stato. In questa fase, la Commissione dubita che tali misure sono state effettuate a condizioni che un operatore privato che operano in condizioni di mercato avrebbe accettato. L´avvio di un´indagine approfondita offre ai terzi interessati la possibilità di formulare osservazioni sulle misure in esame. Essa non pregiudica l´esito delle indagini. Compagnia aerea lettone airBaltic ha incontrato difficoltà finanziarie a partire dal 2008, che ha causato perdite significative e del patrimonio netto negativo nel 2010 e nel 2011, e ha ricevuto diverse misure di sostegno pubblico. La Commissione ha iniziato a guardare a loro, di propria iniziativa e ha ricevuto due denunce. L´indagine approfondita si concentrerà sulle seguenti misure: un prestito di 16 milioni Lvl (circa € 22.650.000) concessi dalla Lettonia nel mese di ottobre 2011, il tasso di interesse di cui è stata sostanzialmente ridotta dalla Lettonia nel mese di dicembre 2011, la prima tranche di 41,6 milioni Lvl (circa € 58.890.000) di un secondo prestito concesso dalla Lettonia nel mese di dicembre 2011, un aumento di capitale approvato nel dicembre 2011 da Lettonia e Bas, un ex azionista maggioranza privato di airBaltic, mediante la conversione del prestito e un contributo in denaro da Bas, l´acquisizione da parte della Lettonia e Bas di 0%-coupon bonds emessi da airBaltic nel 2010, più trasferimenti ei pagamenti effettuati in favore e / oa vantaggio di airBaltic da una banca nazionalizzata, e un trasferimento di airBaltic di un credito detenuto dalla Lettonia in cambio di appena Lvl 1. La Commissione intende ora verificare se queste misure costituiscono aiuti di Stato ai sensi della normativa Ue, vale a dire se procurato un vantaggio economico per airBaltic rispetto ai suoi concorrenti nel mercato unico dell´Ue. In caso affermativo, la Commissione valuterà se le misure di aiuti di Stato possono essere considerati compatibili con le norme sugli aiuti di Stato che consentono determinate categorie di aiuti.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SULLA MISURE STATALI A FAVORE DELLA COMPAGNIA AEREA SLOVENA ADRIA AIRWAYS  
 
Bruxelles, 21 novembre, 2012 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per verificare se una serie di misure di sostegno pubblico a favore della compagnia aerea slovena Adria Airways sono in linea con le norme sugli aiuti di Stato. Queste misure comprendono quattro iniezioni di capitale tra il 2007 e il 2011 pari a circa € 85.500.000. La Commissione dubita che essi sono stati concessi a condizioni di mercato. L´avvio di un´indagine approfondita offre ai terzi interessati la possibilità di presentare osservazioni sulle misure in esame. Essa non pregiudica l´esito delle indagini. Lo Stato-società di proprietà maggioranza ha dovuto affrontare difficoltà finanziarie per molti anni e ha avuto un risultato netto negativo almeno dal 2008. Per far fronte a queste difficoltà, Adria Airways ha adottato un "finanziario e ristrutturazione Business Program" piano nel mese di settembre 2011. La Commissione ha individuato diverse misure pubbliche a favore di Adria Airways. Quattro aumenti di capitale sono stati effettuati nel 2007, 2009, 2010 e 2011, pari a circa € 85.500.000. Tali aumenti di capitale sono state effettuate direttamente da parte della Slovenia o tramite l´azienda di proprietà dello Stato Posebna družba za podjetniško svetovanje dd (Pdp) o il suo predecessore Kapitalska Druzba dd (Kad). Il 2007 e il 2009 apporti di capitale sono state sottoscritte quasi integralmente da Kad. Il 2010 aumento di capitale è stato finanziato al 80% entro il Pdp e al 20% da due agenzie turistiche. Nel 2011, la Slovenia e la Pdp iniettato € 50 milioni in contanti in Adria Airways, mentre un certo numero di banche - tra cui la maggior parte di proprietà statale Nova Ljubljanska Banka dd (Nlb) - convertito in azioni 19.700.000 € di debito. Inoltre, la Commissione ha constatato che Pdp e la maggior parte di proprietà dello Stato gestore dell´aeroporto di Lubiana, rispettivamente acquisito 52,3% e il 47,7% della controllata Adria vie aeree di Adria Airways Tehnika tra ottobre 2010 e marzo 2011. La Commissione intende ora verificare se una o più delle misure individuate costituiscono aiuti di Stato ai sensi della normativa Ue, vale a dire se ne è procurato un vantaggio economico per Adria Airways rispetto ai suoi concorrenti nel mercato unico dell´Ue. In caso affermativo, la Commissione valuterà se possono essere considerati compatibili con le norme sugli aiuti di Stato che consentono determinate categorie di aiuti.  
   
   
IL PROF. VITO RIGGIO NOMINATO COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL’ENAC  
 
Roma, 21 novembre 2012 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, n. 406 del 16 novembre 2012, il Prof. Vito Riggio è stato nominato Commissario Straordinario dell’Ente per un periodo di 6 mesi, nelle more della nomina del Presidente dell’Enac. Il Commissario Straordinario esercita le attribuzioni e i poteri del Presidente come indicati nella legge istitutiva e nello Statuto dell’Enac.  
   
   
-50% DI MORTI SULLE STRADE, PROMOSSE SEI PROVINCE DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 21 novembre 2012 - Dopo Lodi (-57,89 per cento), Sondrio (-52,63) e Monza e Brianza (-50,88 per cento), che già lo scorso anno avevano centrato l´obiettivo indicato dall´Unione europea di dimezzare i morti sulle strade rispetto al 2001, anche Milano (-56,33 per cento), Lecco (-68,75 per cento) e Pavia (-56,7 per cento) hanno raggiunto il traguardo. Questo il dato saliente illustrato dall´assessore regionale alla Polizia locale e Sicurezza Nazzareno Giovannelli, in occasione della seconda Giornata regionale della sicurezza stradale, che si è svolta a Palazzo Lombardia. Nell´occasione sono stati presentati anche i dati emersi dalle rilevazioni dell´Istat relative all´anno 2011, rielaborati da Eupolis, e sono stati premiati i 4 progetti di educazione stradale (sui 50 arrivati) ritenuti più significativi. Da 1.073 A 532 Morti - "Oggi - ha spiegato Giovannelli - la Lombardia, in media, ha raggiunto l´obiettivo. I morti sono passati infatti da 1.073 a 532. E questo è stato possibile anche grazie a una serie di iniziative che Regione ha fortemente voluto e messo in campo a tutela della sicurezza di chi si mette in strada, in macchina o a piedi che sia. La Lombardia, inoltre, con 1,43 morti ogni 100 incidenti è la terza regione italiana, dopo Liguria e Toscana, con il più basso tasso di mortalità da incidentalità stradale ed è al di sotto della media nazionale, che si attesta a 1,88". Le Cause - Le principali, in Lombardia, sono la mancanza di rispetto della precedenza, la distrazione, la velocità e la mancata distanza di sicurezza. Coinvolgono tutti i conducenti e di qualsiasi età. "A fronte di questa consapevolezza - ha detto Giovannelli - occorrono politiche specifiche per aumentare la tutela di chi va a piedi e in bicicletta; per ridurre l´incidentalità nelle ore notturne e nei fine settimana, quando è più elevata la mortalità relativa; per limitare la circolazione dei veicoli più obsoleti che presentano alti indici di rischio e per intervenire sui punti e tratti critici delle infrastrutture ancora presenti nella rete". La Giornata Della Sicurezza Stradale - Istituita da Regione Lombardia lo scorso anno per commemorare le vittime della strada e sensibilizzare opinione pubblica e cittadini, vuole anche essere un momento per premiare enti e associazioni hanno realizzato progetti a favore della sicurezza stradale. Quattro quelli che si sono particolarmente distinti: 1) categoria ´No profit´: ´Un progetto concreto per la guida in sicurezza per i giovani della provincia di Sondrio´, realizzato dall´Associazione Valtellina Security Driving Project School; 2) categoria ´Istituti scolastici´: ´La scuola in sicurezza´ realizzato dalla scuola media statale di Treviglio (Bg); 3) categoria ´Asl e ospedali´: ´Guida sicura e salute dell´autista´, realizzato dall´Asl della provincia di Bergamo; 4) categoria ´Polizia locale´: ´Sicuri sulla Strada´, realizzato dalla Polizia locale di Legnano. Educazione Stradale Fa Rima Con Educazione Civica - "Tanto è stato fatto - ha concluso Giovanelli - ma tantissimo rimane da fare. Non potremo ritenerci soddisfatti fino a quando questi numeri non si avvicineranno allo zero. Per raggiungere quest´obiettivo ambizioso è altresì importante che l´educazione stradale vada di pari passo con l´educazione civica. Così facendo sarà sicuramente più semplice raggiungere l´obiettivo". 13 Milioni Per La Sicurezza Stradale - L´assessore ha anche ricordato che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha recentemente assegnato alla Lombardia 13 milioni di euro, che a breve saranno destinate alle Province e ai Comuni che hanno i tassi più alti di incidentalità per la realizzazione di progetti sia infrastrutturali che educativi/formativi. Premiati 4 Progetti Con A Tema La Sicurezza - I progetti che hanno ottenuto i riconoscimenti appartengono a quattro diverse categorie: enti no profit; istituti scolastici; Asl e ospedali; Polizie locali. 1) Per la categoria ´No profit´ è stato premiato il lavoro dal titolo ´Un progetto concreto per la guida in sicurezza per i giovani della provincia di Sondrio´. Realizzato dall´Associazione Valtellina Security Driving Project School, è un percorso formativo itinerante su tutto il territorio della provincia di Sondrio, per sensibilizzare alla "cultura della sicurezza stradale", proponendo ai giovani una serie di incontri presso i propri istituti, creando laboratori teorici, simulati e pratici con percorsi multidisciplinari sul tema della sicurezza stradale. La formazione viene svolta anche mediante l´utilizzo di software interattivi e simulatori di guida per motocicli e autoveicoli per i più grandi. Ha ritirato la menzione Gian Andrea Proh. 2) Per la categoria ´Istituti scolastici´, è stato consegnato il riconoscimento alla Scuola media statale di Treviglio (Bg), che ha presentato il progetto ´La scuola in sicurezza´. L´iniziativa ha coinvolto 19 classi di 1° e 2° media e tutti i consigli di classe. Le iniziative didattiche hanno preso in esame il rispetto delle regole e la prevenzione degli incidenti stradali; l´attenzione alla sicurezza in ogni circostanza attraverso incontri con Polizia locale, Polizia di Stato, Vigili del fuoco; laboratori didattici, riflessioni con cartelloni e materiale cartaceo e digitale; incontri con associazioni che si occupano della salute e della sicurezza e dello studio della segnaletica stradale nella disciplina di Tecnologia. Dalle attività formative in tema di sicurezza stradale sono emerse precise richieste di interventi sul territorio, che i ragazzi hanno sottoposto al Consiglio comunale e che l´Amministrazione ha in gran parte già realizzato. Hanno ritirato il premio la professoressa Livia Zibetti e alcuni ragazzi in rappresentanza delle classi terze della scuola. 3) Per la categoria ´Asl e ospedali´, è stata premiata l´Asl della provincia di Bergamo, che ha presentato il progetto ´Guida sicura e salute dell´autista´. L´ente ha organizzato specifici corsi per prevenire e ridurre gli infortuni derivanti dall´utilizzo di automezzi, l´impatto ambientale durante la guida, fornire idonei strumenti di conoscenza e competenza agli autisti illustrando le condizioni psicofisiche ottimali durante la guida. I corsi hanno previsto una parte teorica in aula e una parte pratica con l´utilizzo del mezzo a fianco di un istruttore specializzato. Nel periodo settembre 2011/settembre 2012 sono state realizzate cinque edizioni, che hanno interessato 143 operatori. Ha ritirato il premio Danilo Domenico Facchinetti. 4) Per la categoria ´Polizia locale´ si è classificata al primo posto quella di Legnano (Mi), con il progetto ´Sicuri sulla strada´. Si tratta di un´iniziativa rivolta a tutti i cittadini, con una attenzione particolare agli alunni delle scuole dell´obbligo. L´obiettivo è stato quello di trasmettere delle regole per vivere la strada in sicurezza, calibrando il tipo di nozioni all´età dei ragazzi e ai mezzi di spostamento che utilizzano. Si è passati dall´illustrazione della sicurezza stradale attraverso fiabe, per i piccoli, a esercitazioni pratiche per i più grandi. Sono stati formati 1.200 alunni e si sono svolte anche due iniziative rivolte a tutta la cittadinanza. Hanno ritirato il premio il comandante Daniele Ruggeri e l´ufficiale Rosa Potenza. Sono sei le province lombarde che hanno già raggiunto l´obiettivo europeo di dimezzare i morti sulle strade rispetto al 2001. Il Dettaglio - Di seguito, provincia per provincia, le variazioni (percentuali e cifre assolute) del numero di incidenti, di feriti e di morti dal 2001 al 2011. Bergamo - incidenti: -9,07% (da 3.375 a 3.069) - feriti: -11,2% (da 4.706 a 4.179) - morti: - 43,48%(da 115 a 65). Brescia - incidenti: -20,2% (da 4.500 a 3.599) - feriti: -22,21% (da 6.569 a 5.110) - morti: -45,83% (da 185 a 99). Como - incidenti: -28,9% (da 2.308 a 1.641) - feriti: -32,12% (da 3.294 a 2.236) - morti: -45,83% (da 48 a 26). Cremona - incidenti: -26,7% (da 1.584 a 1.161) - feriti: -28,2% (da 2.214 a 1.590) - morti: -38,1% (da 63 a 39). Lecco - incidenti: -18,43% (da 1.232 a 1.005) - feriti: -25,42% (da 1.770 a 1.320) - morti: -68,75% (da 32 a 10). Lodi - incidenti: -19,5% (da 723 a 582) - feriti: -19,27% (da 1.064 a 859) - morti: -57,89% (da 38 a 16). Mantova - incidenti: -30,13% (da 1.739 a 1.215) - feriti: -28,83% (da 2.418 a 1.733) - morti: -47,56% (da 82 a 43). Milano - incidenti: -37,63% (da 27.361 a 17.065) - feriti: -39,22% (da 37.901 a 23.036) - morti: -56,33% (da 245 a 107). Monza E Brianza - incidenti: -34,72% (da 4.199 a 2.741) - feriti: -36,21% (da 5.692 a 3.631) - morti: -50,88% (da 57 a 28). Pavia - incidenti: -25,85% (da 2.232 a 1.655) - feriti: -28,76% (da 3.275 a 2.333) - morti: -56,7% (da 97 a 42). Sondrio - incidenti: -51,05% (da 954 a 467) - feriti: -50,03% (da 1.455 a 727) - morti: -52,63% (da 38 a 18). Varese - incidenti: -24,77% (da 3.864 a 2.930) - feriti: -25,65% (da 5.493 a 4.084) - morti: -46,58% (da 73 a 39). Totale Lombardia - incidenti: -31,33% (da 54.071 a 37.130) - feriti: -32,98% (da 75.851 a 50.838) - morti: -50,42% (da 1.073 a 532).  
   
   
ACCORDO TRA COMUNE DI MILANO E FONDAZIONE ANIA PER LA SICUREZZA STRADALE FIRMATO IERI UN PROTOCOLLO D’INTESA CHE PREVEDE INIZIATIVE DI EDUCAZIONE STRADALE PER TUTELARE GLI UTENTI DEBOLI E FORMARE I GIOVANI  
 
 Milano, 21 novembre 2012 – Migliorare le condizioni per garantire più sicurezza agli utenti deboli della strada nel Comune di Milano, formare ed educare i giovani ed i neopatentati all’uso corretto dei ciclomotori e delle automobili, favorire iniziative che rendano più sicura la circolazione nelle aree urbane ad alto traffico e sensibilizzare le comunità straniere presenti sul territorio sulle regole della strada. Sono questi alcuni dei punti principali contenuti nel protocollo d’intesa firmato ieri alle 15 tra il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il Presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, Aldo Minucci. L’accordo nasce dalla consapevolezza che l’incidentalità stradale è una delle principali emergenze nazionali. Nel 2011 in Italia sono morte 3.860 persone sulle strade: il 76,4% degli incidenti è avvenuto in area urbana, causando la morte di 1.744 persone e il ferimento di 213mila persone. La città di Milano, nonostante un sensibile calo dei morti rispetto agli anni passati, rappresenta ancora una realtà molto critica dal punto di vista della sicurezza stradale a causa dell’elevato flusso veicolare. Nel 2011, a Milano in 11.604 incidenti, sono morte 53 persone (5 in meno rispetto al 2010), di cui 15 pedoni, e ne sono rimaste ferite 15.593. Per questo l’Amministrazione comunale è fortemente impegnata a trasformare la mobilità urbana, rivolgendo l’attenzione agli interventi per la sicurezza stradale in favore dei bambini e dei giovani, direttamente e attraverso le loro famiglie, anche nella loro veste di utenti deboli della strada (pedoni e ciclisti). In quest’ottica, la Fondazione Ania, onlus nata per volontà delle compagnie di assicurazione nel 2004, può fornire il proprio supporto allo scopo di ridurre il numero e la gravità degli incidenti stradali. In questi ambiti agirà il protocollo d’intesa firmato nella giornata odierna, attraverso iniziative che porteranno all’individuazione e alla messa in sicurezza di percorsi pedonali “casa-scuola”. Saranno avviate iniziative formative in accordo con le scuole per preparare gli adolescenti alla guida del ciclomotore e saranno dedicate azioni specifiche per il miglioramento della preparazione alla guida dei neopatentati, anche attraverso corsi di guida sicura. Grande attenzione sarà rivolta ai pedoni e ai ciclisti, con iniziative di sensibilizzazione e attività specifiche volte a migliorare i livelli di sicurezza. Altro punto fondamentale, infine, riguarderà l’opera di comunicazione rivolta alle comunità straniere che vivono sul territorio milanese, al fine di diffondere una corretta cultura delle regole della strada. «La sicurezza stradale - ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia - è un tema che ci vede in prima linea. Con la firma del protocollo avvenuta questo pomeriggio si rafforza un percorso virtuoso per la prevenzione degli incidenti in città. Milano vuole essere sicura e questa iniziativa non deve essere solo propaganda settoriale ma, partendo dalle scuole e dalla formazione, deve diventare un impegno concreto e quotidiano. Dal 2008 al 2011 i dati parlano di una costante diminuzione degli incidenti in città ma sono ancora troppi, troppe le vittime. Dobbiamo fare tutti un salto di qualità, c’è un bene comune da difendere, quello della sicurezza, della vita. Milano ha già fatto alcuni passi, penso al provvedimento Car Free che chiude le strade in prossimità di alcune scuole negli orari di ingresso e uscita degli alunni. Nei primi mesi del 2012, inoltre, grazie anche ad Area C, secondo i dati forniti dalla Polizia Locale, gli incidenti in tutta la città sono diminuiti del 11,3% del 28% all’interno della Cerchia dei Bastioni rispetto al 2011. La sottoscrizione del protocollo con Fondazione Ania è il punto di partenza di una sfida che ci unisce». «Riteniamo importante la firma del protocollo odierno – ha commentato il Presidente della Fondazione Ania, Aldo Minucci – perché Milano rappresenta un punto di riferimento civile ed economico per l’intero Paese, ma è anche la seconda città d’Italia dopo Roma per numero di morti in incidenti stradali. I dati dell’ultimo anno mettono in evidenza un calo delle vittime del 10%: un risultato non banale, ma che deve spingerci a fare ancora di più. In un contesto di generale diminuzione degli incidenti per tutti i mezzi di trasporto, preoccupa l’aumento dei sinistri che coinvolgono le biciclette. Con l’accordo siglato oggi con il Comune di Milano, intendiamo soprattutto avviare un processo che incida in termini culturali e informativi. Tra le priorità c’è la tutela delle utenze deboli della strada, ovvero pedoni, ciclisti e bambini che non vengono trasportati correttamente. Punteremo inoltre ad una maggiore formazione dei giovani, con iniziative nelle scuole e la diffusione di corsi di guida sicura. Nella collaborazione con la città di Milano, infine, è prevista la realizzazione di iniziative di formazione e comunicazione destinate alle comunità di stranieri che vivono e lavorano in questo territorio» Tipologia mezzi coinvolti Numero incidenti a Milano dal 2008 al 2011 negli 11.604 incidenti del 2011
2008 13.584
2009 12.701
2010 12.085
2011 11.604
Auto 12.022
Motocicli 4.297
Ciclomotori 1.237
Mezzi pesanti 1.241
Velocipedi 1.189
Altri mezzi 666
Autobus 178
Tram 93
Quadricicli 8
Motocarri e furgoni 6
 
   
   
TOSCANA, VEICOLI A IDROGENO: UN NUOVO ACCORDO PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE  
 
Firenze, 21 novembre 2012 - “La Toscana punta sull’idrogeno per avere una mobilità a misura d’uomo e di ambiente: obiettivo che possiamo raggiungere solo lavorando in squadra”. Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana, commenta in questi termini una delibera approvata il 19 novembre dalla Giunta regionale e fra pochi giorni si tradurrà in un protocollo d’intesa fra Regione ed enti locali (Comune di Pontedera e Provincia di Pisa), università (l’ateneo di Pisa e la Scuola Superiore Sant’anna), soggetti privati (la società consortile “Pont-tech Pontedera & Tecnologia”). Una intesa per consolidare, valorizzare e sviluppare i risultati delle ricerche già svolte – e realizzate con il sostegno di Regione Toscana – proprio nell’ambito della mobilità ad idrogeno. L’obiettivo è dunque promuovere le possibili integrazioni sulla base dei risultati del “Progetto H2 Filiera Idrogeno” (un progetto sottoscritto fra gli stessi soggetti nel febbraio 2007) e di altri progetti co-finanziati dalla Regione Toscana: risultati giudicati “positivi e promettenti” relativamente a concrete possibilità di ulteriori sviluppi, tecnologici e industriali. Ed è proprio questo lo scopo del nuovo protocollo. Nel quinquennio appena concluso (con fondi di Regionetoscana superiori a 5,1 milioni) l’idrogeno è stato studiato, sul territorio di Pisa, per un suo concreto impiego nei sistemi di mobilità: con il progetto “H2-filiera idrogeno” è stato realizzato un veicolo leggero da trasporto alimentato a fuel cell (celle a combustibile); con il progetto “Savia” è stato costruito un prototipo funzionante di veicolo alimentato a idrogeno e ammoniaca; con “Nanocatgeo” è stato progettato un dispositivo elettrochimico per generare idrogeno mediante dispositivi eolici. Adesso si tratta di proseguire e di valorizzare questa prima parte di lavoro. Sono individuati tre ambiti di particolare interesse: veicoli e dispositivi per la mobilità sostenibile in modo da sviluppare un sistema di mobilità elettrica nelle principali città toscane; i green process per produrre idrogeno e ammoniaca da utilizzare nella propulsione di veicoli sostenibili; la sperimentazione di prototipi per aree urbane e centri storici, porti e ospedali, aeroporti e aree produttive nel quadro del rinnovamento dei rispettivi parco-mezzi a vantaggio dell’utilizzo di veicoli meno inquinanti “Con questo accordo – sottolinea Stella Targetti – ci prepariamo, come Regione, a cogliere al meglio le opportunità che saranno offerte dai futuri bandi europei e nazionali sulla green economy e le smart cities”.  
   
   
SULLA NUOVA FIESTA DEBUTTA IL MYKEY, LA TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA  
 
Colonia, 21 novembre 2012 – La nuova Fiesta sarà la prima auto in Europa a essere dotata del sistema Mykey, una tecnologia che permette ai genitori di configurare alcuni parametri dell’auto per incentivare uno stile di guida più sicuro quando prestano l’auto ai figli. Con il sistema Mykey è possibile programmare una speciale chiave, da dare ai guidatori più giovani o meno esperti, che limita la velocità massima della Fiesta e il volume dello stereo, disattivandolo completamente qualora le persone a bordo non indossino le cinture di sicurezza. Il Mykey impedisce inoltre di disattivare le tecnologie di sicurezza, come il Programma Elettronico di Stabilità (Esp), e l’Active City Stop, che può aiutare a evitare gli incidenti alle basse velocità, o a ridurne in ogni caso l’entità. “Tutti i genitori sanno che i teenager, se c’è una cosa in cui sono particolarmente abili, è trovare nuovi modi di cacciarsi nei guai,” ha commentato Peter Patzelt, responsabile architettura di sistema per il Mykey in Europa. “Il Mykey permette ai genitori di impostare restrizioni importanti per i guidatori più giovani o meno esperti, e garantire una maggiore serenità e meno preoccupazioni.” I guidatori europei sotto i 25 anni sono esposti al doppio del rischio di essere coinvolti in un incidente grave*. Secondo uno studio Ford, per il 46% dei genitori con figli da 17 a 20 anni, la velocità è la preoccupazione principale, quando prestano l’auto ai figli**. Il sistema Mykey è parte della dotazione di sicurezza della nuova Fiesta, che è dotata del Ford Intelligent Protection System con sette airbag, e sulla quale è disponibile anche il Sync con Emergency Assistance. Il sistema Mykey è stato introdotto per la prima volta negli Usa, e oggi è di serie sulla maggior parte dei nuovi modelli Ford. Il Mykey è di serie sulla nuova Fiesta europea, ed è intenzione di Ford rendere questa tecnologia disponibile su tutte le proprie nuove vetture entro il 2015.Il sistema Mykey si basa sul riconoscimento, da parte dell’auto, della chiave utilizzata per l’avviamento. Quando viene utilizzata una chiave appositamente programmata, la vettura si imposta con i limiti desiderati. Il proprietario può anche attivare degli avvisi al superamento di velocità preimpostate, da 70 a 140 km/h, impedire di disattivare l’avviso delle cinture di sicurezza, e anticipare l´accensione della spia della riserva del carburante. La statistica Ford, condotta su un campione di più di 6000 genitori europei, ha rivelato che il 53% di questi sarebbe più favorevole a prestare l’auto ai propri figli, se equipaggiata del sistema Mykey. “I genitori apprezzeranno il sistema Mykey perché riduce l’esposizione dei propri figli ai rischi della strada,” ha aggiunto Patzelt. “I guidatori più giovani lo apprezzeranno perché permetterà loro di avere maggiori possibilità di guidare l’auto dei propri genitori.”  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: AGGIORNATE LE REGOLE PER L´OMOLOGAZIONE DELLE MOTO  
 
Strasburgo, 21 novembre 2012 - Via libera del Parlamento europeo nella seduta di martedì alle nuove regole che renderanno le moto più sicure e "verdi". Dal 2016, le norme si dovranno applicare a tutti veicoli a motore a due o tre ruote, dai ciclomotori alle motociclette più potenti. Questi mezzi di trasporto sono coinvolti nel 16% degli incidenti mortali sulle strade europee, pur rappresentando appena il 2% del traffico stradale, e proprio per questo i deputati hanno approvato requisiti di sicurezza più rigorosi, oltre ad aver imposto anche obiettivi più severi per ridurre le emissioni inquinanti. "Ovviamente guidare in sicurezza un motoveicolo dipende soprattutto dalla responsabilità del centauro, ma c´è sempre qualche possibilità per rendere questi mezzi più sicuri e puliti", ha dichiarato il relatore Wim van de Camp (Ppe, Nl). Più sicuri - Tra le nuove regole vi è l´obbligo per le motociclette superiori ai 125 cc di avere il sistema anti bloccaggio delle ruote (Abs), mentre l´Abs o un sistema di frenata integrale (Cbs) può essere adattato alle versioni meno potenti (sotto i 125 cc), scooter inclusi. Entro la fine del 2019, la Commissione dovrà presentare un´analisi del rapporto costi-efficacia, corredata da raccomandazioni sulla necessità o meno di rivedere le regole per rendere l´Abs obbligatorio anche per le moto di piccola cilindrata. I deputati hanno anche accolto le misure per migliorare la visibilità dei motoveicoli e dei motociclisti, introducendo l´accensione automatica delle luci al momento dell´avvio del motore. Più puliti - Poiché i veicoli di categoria L (ciclomotori e motocicli, per l´appunto) emettono una quantità di agenti inquinanti sproporzionatamente grande, i deputati hanno votato per estendere lo standard di emissioni Euro 4 alle moto dal 2016, ai ciclomotori dal 2017 e lo standard Euro 5 a tutti i veicoli a due e tre ruote dal 2020. Hanno inoltre sostenuto l´introduzione graduale del sistema di diagnostica a bordo (conosciuto con l´acronimo Obd e sempre più sviluppato), per monitorare i malfunzionamenti e quindi rendere facilmente disponibili le informazioni sulle emissioni, in modo tale da poter riparare il motoveicolo rapidamente. Il nuovo regolamento, adottato con 643 voti favorevoli, 16 contrari e 18 astensioni, deve ancora essere approvato formalmente dagli Stati membri dell´Ue. Sarà applicato solo sui veicoli a due e tre ruote nuovi e ai quad venduti a partire dal 2016.  
   
   
LAZIO, ANAS: FIRMATO PROTOCOLLO PER LA LEGALITÀ FINALIZZATO ALLA PREVENZIONE DEI TENTATIVI DI INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEL SETTORE DEI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE PIETRO CIUCCI: `NON C`É VERO SVILUPPO SENZA LEGALITÀ`  
 
Roma, 21 novembre 2012- L`anas e le Prefetture di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo hanno sottoscritto oggi a Roma un protocollo d`intesa a carattere regionale per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazione della criminalità organizzata nel settore delle infrastrutture stradali nel Lazio, in particolare per le attività relative alle procedure di gara e alla successiva organizzazione dei cantieri. `Il Protocollo firmato oggi - ha affermato l`Amministratore Unico dell`Anas, Pietro Ciucci - permetterà di contrastare ulteriormente il fenomeno delle infiltrazioni mafiose, grazie alle capillari verifiche antimafia che verranno effettuate su tutti i soggetti che partecipano, a vario titolo, alla realizzazione delle strade`. Grazie all`accordo odierno vengono rafforzati i vincoli previsti dalla norme della legislazione antimafia, con forme di controllo concordate con le Prefetture; oltre ai normali controlli antimafia che l`Anas esegue per ciascun appalto, secondo le normative vigenti in materia, infatti, l`Azienda inserirà nei bandi di gara attinenti a tutti lavori stradali nel Lazio superiori a 1 milione di euro un`apposita clausola con la quale l`impresa - aggiudicataria del singolo appalto - si impegnerà ad attenersi alle clausole e alle prescrizioni previste nel Protocollo di legalità per il contrasto dell`infiltrazione criminale nei lavori. L`appaltatore, inoltre, si impegnerà a comunicare alle Prefetture e alle Forze dell`Ordine competenti territorialmente i dati relativi alle imprese, con riferimento anche agli assetti societari, a cui intende concedere lavori, servizi o forniture in subappalto. Inoltre, grazie al Protocollo sottoscritto quest`oggi, viene attuato anche un Piano di Controllo Coordinato del Cantiere e dei Subcantieri, mediante il quale l`Appaltatore si impegna a trasmettere agli organi di controllo l`elenco completo - di settimana in settimana - dei subappaltatori e, nello specifico, delle risorse umane e dei mezzi d`opera presenti in cantiere. `Grazie al Protocollo odierno nato dalla continuativa collaborazione tra l`Anas e le Prefetture del Lazio - ha concluso Pietro Ciucci - prosegue concretamente l`impegno della Società a difesa della cultura della legalità e della trasparenza negli appalti pubblici. Infatti, non esiste vero sviluppo senza legalità`.  
   
   
UMBRIA, ANAS: COMPLETATO LO SCAVO DELLA GALLERIA `VALNERINA`, NELL`AMBITO DEI LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA DIRETTRICE TERNI-RIETI  
 
Perugia, 21 novembre 2012 - Proseguono i lavori per la realizzazione delle opere di imbocco sul lato sud e di raccordo con la viabilità esistente L`anas ha completato ieri lo scavo della galleria `Valnerina`, nell`ambito dei lavori di costruzione della direttrice Terni-rieti. Si è quindi regolarmente conclusa una delle fasi tecnicamente più complesse e delicate del cantiere. Per ridurre i tempi di realizzazione del tunnel, lungo quasi 4 chilometri, lo scavo è stato eseguito agendo su quattro fronti, grazie a due gallerie di servizio: una realizzata in prossimità dell`imbocco nord, comprensiva di una rampa di accesso, l`altra a circa metà del tunnel. Le due gallerie di servizio, lunghe rispettivamente 45 e 400 metri, saranno utilizzate anche dopo l`apertura al traffico con funzioni di sicurezza. Al contempo proseguono le lavorazioni per il completamento delle opere di imbocco sul lato sud e per la realizzazione delle opere di connessione con la viabilità esistente. Una volta ultimata l`installazione degli impianti di illuminazione, ventilazione e sicurezza della galleria nonché le restanti lavorazioni attinenti la pavimentazione e la segnaletica, sarà possibile l`apertura al traffico di un nuovo tratto dell`arteria di circa 5 km che, unitamente a quello inaugurato nel luglio 2011, consentirà di usufruire di complessivi 8,5 chilometri sugli 11 totali dell`infrastruttura, in attesa del completamento dell`ultimo tratto che comprende le opere di attraversamento del fiume Velino.  
   
   
DISAGIO SOCIALE NELLE STAZIONI: PER GESTIRLO AL MEGLIO FS PROMUOVE UN CORSO PER IL PERSONALE  
 
Roma, 21 novembre 2012 - Formare il personale per gestire nel modo migliore il disagio sociale nelle stazioni. Questo lo scopo dell’iniziativa che vedrà partecipare alcuni dipendenti del Gruppo Fs a un corso di formazione sulle problematiche sociali in ambito ferroviario. L’iniziativa, che si tiene ieri e oggi presso il Rifugio Caritas di Milano, si inserisce all’interno del progetto “Hope in Stations” e rappresenta un’operazione del tutto innovativa nel panorama dell’imprenditoria nazionale nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa. Tra i temi che verranno affrontati, le cause e le tipologie del fenomeno, le implicazioni sanitarie e comportamentali, l’impatto sulla vita della stazione, la microcriminalità nelle aree ferroviarie e le politiche di sicurezza adottate in tal senso dalle Ferrovie dello Stato Italiane. Da tempo il Gruppo Fs adotta una politica di sostegno e programmazione per iniziative sociali nelle aree ferroviarie, d’intesa con l’associazionismo e gli enti locali. A livello internazionale, le Ferrovie Italiane hanno partecipato con le altre reti ferroviarie europee al progetto “Hope In Stations”, grazie al quale è stata prevista l’apertura degli Help Center, sportelli/antenna della rete di solidarietà cittadina che hanno il compito istituzionale di ascoltare, avvicinare e ascoltare le persone in difficoltà e indirizzarle verso le strutture dedicate presenti sul territorio. La Commissione Europea ha voluto prolungare questa importante esperienza finanziando il progetto “Work in Stations”, per favorire il recupero sociale dei soggetti senza fissa dimora presenti nelle stazioni europee grazie all’inserimento lavorativo.  
   
   
AREALE DI BOLZANO: STATO DELLA PROGETTAZIONE PRESENTATO A PROVINCIA E COMUNE  
 
Bolzano, 21 novembre 2012 - Il primo, provvisorio concetto di masterplan della futura area ferroviaria di Bolzano è stato presentato il 20 novembre ai due azionisti della Areale Bolzano Abz Spa, la Provincia (rappresentata dal presidente Luis Durnwalder) e il Comune capoluogo (assessore Maria Chiara Pasquali). Con il raggruppamento temporaneo Boris Podrecca/studio Tecnico Abdr/theo Hotz Partner Ag (Vienna, Roma e Zurigo), team risultato vincitore del Concorso di idee bandito nel 2010 a livello internazionale, è stato stipulato un contratto per l´elaborazione di un concetto di riorganizzazione e riqualificazione dell´areale ferroviario di Bolzano. Oggi (20 novembre), i progettisti hanno presentato un primo provvisorio concetto di masterplan e centro di mobilità. Il concetto è stato illustrato a Palazzo Widmann al Consiglio di amministrazione, ai soci Provincia e Comune di Bolzano. Il presidente Durnwalder ha definito il vertice "un passaggio importante verso la realizzazione di un progetto cruciale per Bolzano" e ha registrato le misure progettate per ridisegnare un pezzo centrale della città. Il fabbisogno di superficie richiesto dal progetto della nuova area ferroviaria è stato quantificato in 6-7 ettari, "a cui si aggiungono 20 ettari sui quali sorgerà un nuovo quartiere cittadino con spazi abitativi, uffici e strutture pubbliche", riferisce Durnwalder. Lo studio prevede anche un sistema di accesso ai binari che a nord corre lungo l´Isarco e attraverso i Piani conduce alla nuova stazione, "con uno spostamento dei binari che consentirebbe di ridurre l´inquinamento acustico nella zona di Rencio", spiega Durnwalder. Il team dei progettisti ha presentato anche la prima bozza di un piano della mobilità che prevede un contenimento del traffico attorno allo scalo ferroviario (via Renon e via Garibaldi) così come una stazione autocorriere posta a un livello inferiore rispetto alla nuova struttura ma direttamente collegata. In questa prima fase contrattuale è previsto l´avvio del processo di riorganizzazione dell´intera area e del suo recupero a funzioni urbane tramite l´elaborazione di un Masterplan, ora il progetto sarà presentato alla cittadinanza. La seconda fase, a partire da febbraio 2013, comprende la redazione di un piano di attuazione e delle progettazioni architettoniche preliminari del nuovo centro mobilità e delle reti infrastrutturali. Il concetto definitivo del piano di attuazione e del progetto preliminare del centro mobilità sarà disponibile a novembre 2013.