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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Novembre 2012
SCIENZIATI EUROPEI CONTRIBUISCONO A UNA MAGGIORE COMPRENSIONE DEL GENOMA SUINO  
 
Bruxelles, 21 novembre 2012 - Quasi 200 scienziati di tutto il mondo, tra cui importanti team europei, hanno condotto una ricerca sul genoma del maiale: i risultati hanno contribuito a individuare i geni utili per la produzione suina e hanno accresciuto le nostre conoscenze sulla salute, la scienza e la storia del maiale. Questa ricerca, pubblicata questo mese sulla rivista scientifica Nature, è finanziata da una serie di contributi: il progetto avanzato del Consiglio europeo della ricerca (Cer) Selsweep ("Molecular characterization of genetic factors in the pig under selection during speciation, domestication and breeding") e i progetti europei collaborativi Sabre ("Cutting edge genomics for sustainable animal breeding") (Sesto programma quadro o 6° Pq) e Quantomics ("From sequence to consequence: tools for the exploitation of livestock genomes") (Settimo programma quadro o 7º Pq). Il professor Alan Archibald dell´Istituto Roslin presso l´Università di Edimburgo, Regno Unito, uno degli autori principali dell´articolo, dice: "L´agricoltura in particolare ne trarrà vantaggio subito. L´industria del maiale ha un eccellente passato nell´adozione rapida di nuove tecnologie e conoscenze." Alcuni dei loro metodi di ricerca comprendevano il confronto del genoma di un comune maiale domestico, Sus scrofa domesticus, con quelli di 10 cinghiali selvatici - tutti provenienti da diverse parti dell´Europa e dell´Asia. I ricercatori hanno anche confrontato il genoma del maiale con quello di esseri umani, topi, cani, cavalli e mucche e hanno trovato somiglianze tra i maiali e gli esseri umani e un paio di differenze nette. I confronti tra i cinghiali selvatici asiatici ed europei ha rivelato significative differenze genetiche, risultato della loro separazione avvenuta circa 1 milione di anni or sono. Uno dei ricercatori principali dello studio, il professor Larry Schook dell´Università dell´Illinois, approfondisce questa diversità. "Sono stati separati così a lungo che la stirpe asiatica e quella europea sono quasi sotto-specie adesso e i cinghiali selvatici europei e asiatici hanno perso molto della loro diversità genetica circa 20.000 anni fa, probabilmente a causa di un evento di glaciazione globale." Il professor Martien Groenen della Wageningen University continua: "Avevamo prove di studi precedenti, ma questi studi si occupavano del Dna mitocondriale, una piccola molecola di Dna ereditata solo dalla madre. Con la sequenza completa del genoma di diversi cinghiali selvatici adesso abbiamo un quadro molto più chiaro di questi eventi." I ricercatori hanno scoperto anche che il maiale ha geni olfattivi più particolari degli umani, dei topi e dei cani. E mentre i maiali riescono a sentire con l´olfatto tutta una serie di cose che esseri umani e altri animali non sentono (per esempio i tartufi), il loro senso del gusto è ridotto. Questo è dovuto al fatto che i maiali hanno meno recettori del gusto amaro rispetto agli esseri umani e i geni coinvolti nella percezione dei sapori dolci e umami (che gli umani percepiscono come polposi) sono anch´essi diversi. La nuova analisi sostiene anche l´uso del maiale in studi delle malattie umane. In totale, ci sono 112 posizioni nelle quali la proteina suina ha lo stesso aminoacido, che è implicato in una malattia negli esseri umani. Il professor Martien Groenen osserva: "Sequenziando anche i genomi di altri 48 maiali, abbiamo identificato molte altre varianti genetiche implicate in malattie umane, il che indica il maiale come modello biomedico prezioso." Alcune delle aberrazioni di proteine che i maiali condividono con gli umani sono associate a obesità, diabete, dislessia, morbo di Parkinson e morbo di Alzheimer. Lo scopo di questa ricerca è fornire una serie di nuove strategie di allevamento per migliorare la salute e il benessere degli animali, ridurre il consumo di sostanze chimiche e di energia, minimizzare lo spreco di bestiame e l´inquinamento e massimizzare la sicurezza e la qualità degli alimenti. Per maggiori informazioni, visitare: Nature http://www.Nature.com/news/pig-geneticists-go-the-whole-hog-1.11801  Sabre: http://www.Sabre-eu.eu/home/tabid/135/default.aspx  Quantomics: http://www.Quantomics.eu/    
   
   
UNO STUDIO UE SI OCCUPA DELLA MAPPATURA VISIONE-LINGUAGGIO  
 
Bruxelles, 21 novembre 2012 - Alcuni scienziati coordinati dall´Università norvegese di scienza e tecnologia (Ntnu) stanno sviluppando sofisticate tecniche per capire la mappatura visione-linguaggio lungo la vita di popolazioni sviluppatesi in modo tipico o atipico. Il progetto Lanpercept ("Language and perception") ha ricevuto un contributo della Rete per la formazione iniziale Marie Curie del valore di oltre 4 milioni di euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq), per studiare la capacità degli esseri umani di mappare informazioni visive e linguaggio. Il team di Lanpercept sta testando nuovi strumenti e software di formazione che saranno di aiuto agli anziani cui è stata diagnosticata demenza e a soggetti con disabilità o disturbi come la sordità e l´autismo. Il software permetterà loro di negoziare la traduzione tra visione e linguaggio. Lo studio permetterà ai ricercatori di identificare i meccanismi comportamentali e cerebrali che hanno un ruolo nella mappatura di informazioni visuali sul linguaggio negli eventi quotidiani. Grazie al lavoro svolto nell´ambito dello studio, i partner del progetto che lavorano in vari settori di ricerca daranno ai professionisti delle istituzioni scolastiche e sanitarie i mezzi per gestire le sfide della società europea. "L´attuale rete è unica nel riunire ricerca di base e ricerca clinica (cosa ancora rara) con un particolare interesse sulla metodologia e le tecniche avanzate per studiare il linguaggio e la percezione," ha detto la professoressa Mila Vulchanova, coordinatrice di Lanpercept. "È fondamentale per i ricercatori europei per il futuro." La ricercatrice ha commentato l´importanza degli aspetti clinici di questa rete: "In genere, possiamo vedere perché e come la ricerca di base può essere di aiuto per migliorare e indirizzare la ricerca e le attività cliniche. La ricerca di base però può trarre vantaggio anche da studi condotti in ambienti clinici o con popolazioni cliniche e gli studi clinici aggiungono una prospettiva completamente nuova. "Le prove che otteniamo da popolazioni cliniche sono preziosissime e aiutano la ricerca a concentrarsi su problemi specifici o settori che potrebbero essere particolarmente importanti nel caso di deficit dello sviluppo o acquisiti. Queste prove integrano il quadro che abbiamo a partire da un campione rappresentativo della popolazione." Ai fini di questo studio, i ricercatori stanno sviluppando teorie in grado di identificare le caratteristiche dell´ambiente visivo cui gli esseri umani normalmente prestano attenzione. I risultati forniranno informazioni su come gli oggetti visivi, gli eventi e le azioni stanno dando forma alla comprensione del linguaggio. In termini dei diversi gruppi che formano la rete Lanpercept, i partner hanno detto che l´industria e l´accademia stanno lavorando insieme per ottenere i risultati migliori. Tommy Strandvall, direttore globale di Knowledge and Training presso la Tobii Technology in Svezia, ha detto: "È un´ottima opportunità per noi come partner di Lanpercept di collaborare con otto eccezionali università europee. Assumendo un ricercatore esperto per 24 mesi aspiriamo a mettere a disposizione della comunità di ricerca nuove conoscenze e soluzioni di oculometria." Martin Pötter, product manager di Sensomotoric Instruments Gmbh in Germania, ha detto: "Alla Smi non vediamo l´ora di collaborare con specialisti esperti e con futuri professionisti del settore del linguaggio e della percezione per capire meglio le esigenze e sviluppare la prossima generazione di strumenti di ricerca per questa comunità." Contribuiscono a questo studio esperti provenienti da Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia. Per maggiori informazioni, visitare: Lanpercept: http://www.Ntnu.edu/lanpercept  Università norvegese di scienza e tecnologia  (Ntnu): http://www.Ntnu.no/    
   
   
AUMENTATE LA VOSTRA ATTIVITÀ PER UNO STILE DI VITA PIÙ SANO  
 
Bruxelles, 21 novembre 2012 - Sempre di più le persone stanno conducendo uno stile di vita sedentario che potrebbe portare a problemi di aumento di peso; in tutta Europa si stanno compiendo sforzi per incoraggiare le persone a diventare più attive e di conseguenza più sane. Ricercatori all´Istituto Fraunhofer in Germania hanno accettato la sfida e hanno ora sviluppato un sistema di apprendimento interattivo che mira a incoraggiare e motivare l´utente a muoversi di più, ma in modo giocoso. I ricercatori hanno combinato un tappeto dotato di sensori con un monitor dell´attività in un sistema che sia i bambini che gli adulti possono usare per rimanere in forma e imparare allo stesso tempo. La parte migliore: il sistema registra l´intensità dell´attività fisica e la mostra immediatamente. Non si può negare che l´attività fisica sia estremamente importante sia per i giovani che per gli anziani. Le statistiche mostrano che le persone che si allenano regolarmente sono più sane, sono raramente sovrappeso e hanno una maggiore capacità di concentrazione. L´ispirazione per questo nuovo sistema è venuta alla dott.Ssa Martina Lucht, una scienziata dei media all´Istituto Fraunhofer per le tecnologie dei media digitali (Idmt) a Ilmenau, quando si è imbattuta in una griglia per il gioco della campana disegnata in una strada. Hopscotch, che è il nome del gioco della campana in inglese e anche quello del sistema, è costituito da un tappetino dotato di sensori suddiviso in nove settori; ogni settore contiene diverse lettere e numeri. Il tappeto è connesso a un monitor mediante un cavo, e sullo schermo vengono visualizzati vari compiti relativi a vari campi del sapere. Al fine di completare il compito, l´utente preme sui settori del tappeto nell´ordine corretto, inserendo così parole o numeri. I ricercatori ritengono che il design del sistema di apprendimento interattivo Hopscotch sia in grado di ispirare gli utenti di qualsiasi età, che possono usare il sistema per rimanere in forma fisicamente e mentalmente in modo giocoso. La dott.Ssa Lucht e la sua squadra hanno lavorato in stretta collaborazione con ricercatori all´Istituto Fraunhofer per i circuiti integrati (Iis) a Erlangen per sviluppare ulteriormente Hopscotch. Actisens, un sensore di movimento che misura l´attività fisica sviluppato dal Fraunhofer Iis, è stato aggiunto al sistema. Actisens registra tutti i movimenti di una persona, ne indica l´intensità e poi li classifica. Il modulo determina se l´utente ha dato semplicemente un colpetto sui settori con il piede o se di fatto vi è saltato sopra. Queste informazioni vengono visualizzate sul monitor in tempo reale usando cinque barre. "Non importa soltanto se hai completato o meno il compito, ma anche come lo hai fatto. Actisens dice all´utente se si è mosso abbastanza oppure no," spiega Martin Rulsch, uno scienziato informatico presso il Fraunhofer Iis. "L´obiettivo è quello di motivare gli utenti a muoversi di più divertendosi." Il piccolo sensore è contenuto in una scatoletta che viene agganciata alla cintura dell´utente. I dati vengono letti in tempo reale e trasmessi via Bluetooth a un dispositivo terminale, come ad esempio una televisione. "Ma anche un telefono cellulare può essere usato come dispositivo di output," dice Rulsch. I dati possono anche essere salvati in una memoria flash e trasmessi a un Pc in seguito per essere misurati. Le possibili aree di applicazione di questa idea sono molteplici: nelle scuole essa può essere combinata con le lezioni di lingua e ginnastica, poiché non aiuta solo i bambini sovrappeso o iperattivi. Studi hanno mostrato che c´è un numero crescente di studenti che non è più in grado di eseguire semplici esercizi come camminare all´indietro o rimanere in piedi su una gamba sola a causa della carenza di attività fisica. Ma anche gli adulti più anziani nei centri di riabilitazione o nelle case di riposo possono trarre benefici da questo innovativo concetto di movimento. Esso può essere usato in parallelo con la terapia fisica, ad esempio, per allenare i muscoli dopo le operazioni chirurgiche. Actisens calcola in modo preciso i movimenti netti e il livello può essere modificato in base alla resistenza del soggetto, in modo da evitare che l´utente venga messo alla prova in modo eccessivo o insufficiente. I ricercatori del Fraunhofer Iis e del Fraunhofer Idmt presenteranno il loro sistema alla fiera Medica 2012 a Düsseldorf dal 14 al 17 novembre presso il banco congiunto Fraunhofer nella Hall 10, Stand F05. Per maggiori informazioni, visitare: Fiera Medica 2012 http://www.Medica-tradefair.com/  Istituto Fraunhofer per le tecnologie dei media digitali http://www.Idmt.fraunhofer.de/en.html    
   
   
APPROVAZIONE CE DELLA VALVOLA CARDIACA AORTICA TRANSCATETERE PORTICO  
 
Milano, 21 novembre 2012 - St. Jude Medical ha ricevuto l’approvazione del marchio europeo Ce per la valvola cardiaca aortica transcatetere Portico da 23 mm e per il sistema di posizionamento transfemorale. Progettata per i pazienti affetti da stenosi aortica grave, come tali non operabili con la tradizionale tecnica carchiochirurgica a cuore aperto con circolazione extracorporea, la valvola Portico viene impiantata attraverso una piccola incisione nell’arteria femorale, l’arteria principale della gamba. La procedura utilizza un catetere inserito per via percutanea, attraverso la pelle, per posizionare la valvola nel cuore durante il suo normale funzionamento. Questo evita la necessità di sottoporre il paziente a un lungo e complesso intervento cardiopolmonare, durante il quale una macchina cuore-polmone sostituisce la funzione cardio-polmonare. Portico è l’unica valvola transcatetere approvata che può essere completamente ritirata e riposizionata nel sito d’impianto o recuperata prima che venga rilasciata dal sistema di erogazione. La valvola, prodotta con tessuto pericardico bovino, è stata progettata in stretta collaborazione con i medici per risolvere i problemi dei dispositivi attuali attraverso il controllo e la precisione del posizionamento, riducendo al minimo la perdita paravalvolare (una complicazione comune delle prime generazioni di valvole transcatetere) e abbassando così la necessità di un impianto di pacemaker post-procedura. “La possibilità di ritirare completamente, riposizionare o recuperare la valvola Portico è un importante miglioramento rispetto alla generazione precedente di valvole transcatetere”, ha affermato il Dott. Ganesh Manoharan del Royal Victoria Hospital di Belfast, Regno Unito. “Ciò è particolarmente utile per garantire un accurato posizionamento della valvola e ridurre così al minimo le complicanze per questi pazienti ad alto rischio”. “L’approvazione europea della valvola transcatetere Portico sottolinea l’immediata disponibilità di una nuova opzione di trattamento che può aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti con valvole aortiche danneggiate”, ha dichiarato Frank J. Callaghan, presidente della divisione cardiovascolare di St. Jude Medical. “Essa rappresenta anche un significativo progresso per St. Jude Medical ed esemplifica la nostra attenzione sullo sviluppo di tecnologie che promuovano la pratica della medicina”. Il Dr. Manoharan ha recentemente presentato, al 24° congresso Transcatheter Cardiovascular Therapeutics (Tct), il first-in-human (Fih): uno studio della durata di 12 mesi, contenente dati a dimostrazione della sicurezza e dell’efficacia della valvola Portico. Tra i pazienti osservati non ci sono state complicazioni vascolari, ictus o decessi e nessuna necessità di impianto di pacemaker. I miglioramenti clinici che sono stati rilevati durante i primi follow-up a distanza ravvicinata sono stati sostenuti anche per oltre 12 mesi.  
   
   
SECONDO INCONTRO E CONFERENZA ANNUALE DI EUROFIR NEXUS  
 
Lubiana, 21 novembre 2012 - Il secondo incontro e conferenza annuale di Eurofir Nexus si svolgerà dal 4 all´8 marzo 2013 a Lubiana, in Slovenia. Forse voi non vi chiedete ogni giorno da dove arriva il vostro cibo. Tuttavia, per molte persone la composizione alimentare può essere di importanza vitale; sapere cosa hanno nel piatto può essere una questione di vita o di morte. Per altri, ciò è legato a questioni di carattere etico o religioso. Qualunque sia la ragione, nel corso degli ultimi anni i consumatori sono diventati più interessati alla provenienza e alla composizione del loro cibo. Il progetto Nexus di Eurofir (European Food Information Resource), finanziato dall´Ue, mira a creare un sistema informativo e database sulla composizione alimentare a supporto dei cibi etnici e tradizionali in Europa. Il consorzio coinvolge 49 partner provenienti da università, istituti di ricerca e piccole e medie imprese di 27 paesi europei. La conferenza riunirà ricercatori e parti interessate all´argomento. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Eurofir.org/?q=node/347    
   
   
REGIONE TOSCANA: UN TETTO DI 30 EURO L’ANNO PER IL CONTRIBUTO PER LA DIGITALIZZAZIONE L’HA FISSATO UNA DELIBERA APPROVATA IERI POMERIGGIO DALLA GIUNTA REGIONALE  
 
 Firenze, 21 novembre 2012 - Un tetto annuo di 30 euro per il contributo di 10 euro per la digitalizzazione delle procedure di diagnostica per immagini. L’ha fissato una delibera approvata il 19 novembre  dalla giunta regionale. In base alla delibera, i pazienti che per fini diagnostici o di follow up necessitano di ricorrere con frequenza alle prestazioni di diagnostica per immagini (radiografie, ecografie, Tc, ecc.), ne pagheranno fino a 3 nell’arco dell’anno solare, dalla quarta in poi il contributo di 10 euro non sarà più dovuto. “Dopo una serie di approfondimenti e attente valutazioni, e in seguito alle richieste avanzate dal Consiglio regionale – chiarisce l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – abbiamo rivisto e modificato le regole fissate in un primo tempo, e per contenere la spesa di chi per la propria patologia è costretto a fare molti esami l’anno, siamo arrivati alla decisione di mettere il tetto di 30 euro. Voglio ricordare – aggiunge l’assessore – che siamo stati obbligati a introdurre nuovi ticket dalla manovra del governo, ma nella rimodulazione dei ticket in Toscana ci siamo fatti guidare, come sempre, dal principio di equità, cercando di continuare a tutelare le fasce più deboli e chiedendo di più a chi ha di più”. Già fino ad ora una serie di categorie (invalidi di guerra, civili e del lavoro, ciechi, disoccupati, e altri) erano esenti da questo contributo. Inoltre, per molte patologie, come per esempio i tumori, la diagnostica viene fatta all’interno di un percorso ospedaliero: anche in questo caso, quindi, il contributo non è dovuto. Il tetto di 30 euro è stato fissato in analogia con quanto già avviene per la farmaceutica, dove il tetto di spesa per il ticket sulla farmaceutica convenzionata per ogni singolo utente è di 400 euro nell’anno solare. In Toscana non sono molte le persone che ricevono più di 3 prestazioni di diagnostica digitale l’anno. Su oltre un milione di cittadini che ogni anno fanno esami di diagnostica per immagini, quelli che ne fanno più di 3 l’anno sono circa il 10%, quindi intorno ai 10.000. “Abbiamo comunque ritenuto giusto introdurre questo correttivo – sottolinea l’assessore Marroni – perché siamo fermamente convinti che equità e universalità debbano restare punti fermi del nostro sistema sanitario”.  
   
   
MILANO, SAN RAFFAELE. IL SINDACO PISAPIA HA INCONTRATO I LAVORATORI IN PIAZZA SCALA  
 
Milano, 21 novembre 2012 - Il futuro del San Raffaele, e in particolare dei lavoratori dell’ospedale che garantiscono la qualità del servizio sanitario offerto ai pazienti, è un tema che vede il Comune di Milano particolarmente impegnato. Il Sindaco Giuliano Pisapia, insieme all’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani, all’assessore alle Politiche sociali e cura della salute Pierfrancesco Majorino e al presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo, ha incontrato prima due rappresentanti dei lavoratori del San Raffaele e successivamente è sceso in piazza della Scala per un incontro con tutti i lavoratori intervenuti al presidio. Giuliano Pisapia ha ribadito l’impegno che il Comune si è già assunto per favorire l’esito positivo di una vertenza che riguarda centinaia di lavoratori. Il Sindaco ha confermato la disponibilità a partecipare a un Consiglio comunale aperto, che sarà convocato in tempi brevi dalla Presidenza del Consiglio sentiti i gruppi consiliari, per discutere e sensibilizzare l’opinione pubblica, nonché la proprietà del San Raffaele. “Auspico - ha dichiarato il Sindaco Pisapia - che si possa giungere all’approvazione di un ordine del giorno condiviso da tutti i gruppi consiliari e approvato all’unanimità, da consegnare alla proprietà dell’ospedale, perché si possa trovare una soluzione idonea al mantenimento dei livelli occupazionali e quindi della qualità che i lavoratori hanno garantito in questi anni ai pazienti milanesi, lombardi e di tutta l’Italia che si sono rivolti al San Raffaele”. L’amministrazione comunale in questi mesi ha già espresso più volte la sua vicinanza ai lavoratori del San Raffaele, e contestualmente si è già adoperata in modo concreto per favorire il necessario confronto e dialogo tra tutti gli interlocutori. Fin da settembre il Comune, attraverso il Sindaco e la Giunta, ha dato la propria disponibilità alla proprietà, all´amministratore delegato e ai sindacati dei lavoratori ad aiutare l´individuazione di una soluzione alternativa ai licenziamenti. L’assessore Tajani ha già incontrato i sindacati lo scorso 2 ottobre e ha già espresso la forte preoccupazione, condivisa da tutta la Giunta, per i tagli annunciati. La disponibilità a mettersi al servizio della trattativa è stata ulteriormente confermata durante la Commissione Politiche per il Lavoro che si è tenuta a Palazzo Marino il 15 novembre cui hanno partecipato i rappresentanti dei lavoratori.  
   
   
SANITÀ: DAL 22 AL 24 NOVEMBRE A VILLA UMBRA SECONDO LABORATORIO “BENCHMARKING” SISTEMI SANITARI REGIONALI  
 
Perugia, 21 novembre 2012 – Da giovedì 22 a sabato 24 novembre, a Villa Umbra (località Pila, Perugia), si svolgerà la seconda edizione del laboratorio di "benchmarking" tra sistemi sanitari regionali, organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, in collaborazione con la Regione Umbria. Tema centrale e attualissimo del Laboratorio - spiega l´amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni - sarà il confronto tra modelli regionali sul controllo della spesa sanitaria e sull´efficienza gestionale, con particolare riguardo alla crisi economica che attraversa l´Italia e alle soluzioni proposte dal livello nazionale. Il percorso formativo verrà aperto il 22 novembre (dalle ore 9) dal direttore regionale alla Sanità Emilio Duca e sarà costituito da una serie di tavole rotonde in cui rappresentanti delle Regioni, esperti ed incaricati istituzionali dibatteranno sulle principali soluzioni normative ed organizzative adottate nelle varie realtà regionali. Sabato 24 novembre è in programma (ore 9-14) la tavola rotonda conclusiva, alla quale interverranno Carlo Matterazzo (Regione Veneto); Stefania Garassino (Ministero della Salute); Paolo Di Loreto (Stem-struttura tecnica di monitoraggio del Servizio sanitario nazionale); Vincenzo Palomba (Corte dei Conti); Emilio Duca (Regione Umbria). Concluderà i lavori l´assessore regionale alla Sanità Franco Tomassoni. L´attività formativa, inserita nel Piano regionale 2012, è rivolta a dirigenti e funzionari che operano nelle Direzioni Sanità delle diverse Regioni, con privilegio per quelle che presenteranno le proprie relazioni ai lavori. Relativamente alla Regione Umbria, oltre al personale della Direzione Salute, la partecipazione è estesa ai Direttori generali, amministrativi e sanitari, responsabili delle aree Contabilità e bilancio aziendali. Riccardo Brugnetta, della Direzione Salute della Regione Umbria, e Niccolò Persiani, professore ordinario di Economia alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell´Università di Firenze, sono rispettivamente il responsabile regionale e il responsabile scientifico del corso. Moderatori del laboratorio saranno Eugenio Anessi Pessina, dell´Università Cattolica del Sacro Cuore, e Fabrizio Rossi, dell´Università degli studi della Tuscia. Nella prima edizione del Laboratorio, che si è tenuta nei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno, sono state raccolte significative esperienze nel settore, avendo come tema di riferimento il "governo della spesa nei sistemi sanitari regionali".  
   
   
CROLLA LA DISPENSAZIONE DEI VACCINI ANTINFLUENZALI  
 
Roma, 21 novembre 2012 - “La dispensazione in farmacia dei vaccini antinfluenzali, nello scorso ottobre, si è più che dimezzata rispetto allo stesso mese del 2011”, dice il presidente della Federazione degli ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli. “E’ un dato allarmante che, se la tendenza non si inverte, può compromettere la copertura della popolazione, comprese le categorie a rischio indicate dal Ministero della Salute come primi destinatari dell’immunizzazione contro l’influenza”. Il dato proviene dal sistema di rilevazione della spesa farmaceutica, in particolare quella privata, messo a punto dalla Fofi in collaborazione con la società New Line, il cui primo rapporto annuale verrà presentato all’inizio del prossimo anno. Quello relativo ai vaccini è uno dei molti dati ricavati attraverso il monitoraggio di oltre 3000 farmacie reclutate nel sistema. “E’ evidente che su questa tendenza negativa ha pesato la notizia dei ritiri precauzionali dei vaccini di alcune ditte operati nelle scorse settimane”, prosegue Mandelli. “In realtà, come abbiamo subito fatto presente ai cittadini, usando i vaccini distribuiti nelle Asl e nelle farmacie, non si è mai corso alcun rischio, visto che i controlli, e i ritiri che ne sono seguiti, sono scattati, come è logico, ben prima che i vaccini fossero disponibili alla popolazione. Una forte riduzione della copertura vaccinale della popolazione comporterebbe non solo un aumento delle persone colpite, ma anche delle complicanze, soprattutto per anziani e malati cronici. Insomma, più costi umani e una maggiore spesa, evitabile, per il Servizio sanitario”.  
   
   
PRESENTATO LO STUDIO SU ASSISTENZA MEDICA COMPLEMENTARE DI DONNE TRATTATE PER TUMORE AL SENO  
 
Bolzano, 21 novembre 2012 - È stato presentato il 20 novembre nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Widmann alla presenza dell’assessore provinciale alla famiglia, sanità e politiche sociali, Richard Theiner, lo studio "Medicina complementare 2010-2012 - Studio per la valutazione della condizione psico-fisica in donne trattate per tumore al seno". Lo studio "Medicina complementare 2010-2012 - Studio per la valutazione della condizione psico-fisica in donne trattate per tumore al seno" è stato realizzato dall´istituto "Charité" di Berlino su incarico della Giunta provinciale. I dati rilevati, sono stati presentati questa mattina dall´assessore Richard Theiner nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Widmann, alla quale hanno preso parte la professoressa Claudia Witt, direttrice dell´Istituto di medicina sociale, epidemiologia ed economia della sanità all´Università di medicina Charitè di Berlino, il primario di medicina complementare di Merano, Christian Thuile, il primario del Reparto di Ginecologia e Ostetricia - Ospedale di Merano, Herbert Heidegger "Prima della pubblicazione dei risultati dello studio nelle riviste scientifiche specializzate" ha rilevato la professoressa Witt dell´Istituto "Charité" di Berlino non è possibile entrare nei dettagli dello studio che ha coinvolto 275 donne operate di tumore al seno". Presso il reparto di medicina complementare di Merano le metodologie di intervento hanno riguardato in primo luogo l´agopuntura e l´omeopatia, ma è stata utilizzata anche la fitoterapia unitamente ad altre metodiche. I principali parametri dello studio, ha sottolineato la professoressa Witt, hanno riguardato la qualità della vita delle pazienti, la sindrome da affaticamento ed il dolore. "Il risultato principale emerso dallo studio condotto su donne operate di tumore al seno e trattate presso il reparto di medicina complementare di Merano è rappresentato da un miglioramento della qualità della vita statisticamente significativo" ha affermato la dott.Ssa Witt. Lo studio è stato condotto unitamente al Centro di senologia di Merano e Bressanone, il reparto di oncologia di Bolzano ed il day hospital di Merano. Nel corso della conferenza stampa il primario del reparto di medicina complementare di Merano, Christian Thuile ha quindi illustrato i dati relativi al progetto approvato nel gennaio del 2009 dalla Giunta provinciale. Nel reparto operano nove medici, tra i quali una dermatologa, un ortopedico, un´anestesista, sei infermieri e due osteopate. Da un anno il servizio opera a pieno regime ed in particolare da gennaio a giugno di quest´anno il reparto è stato utilizzato da 8.000 pazienti, il 60% dei quali donne. Il 30% dei pazienti sono oncologici ed il 70% sono malati cronici. Il gruppo più consistente è rappresentato da donne intorno ai 40 anni. La metà dei pazienti proviene dal comprensorio sanitario di Merano, il 28% da quello di Bolzano, il 12% da Bressanone ed il 10% da Brunico. Nel corso del suo intervento l´assessore Theiner ha affermato "Una delle condizioni poste della delibera della Giunta provinciale del gennaio 2009 per la realizzazione del servizio di medicina complementare era che il progetto pilota doveva essere implementato scientificamente. A noi non bastava il successo in termini di affluenza dei pazienti, volevamo anche la garanzia in termini di affermazione scientifica, che un investimento così consistente con soldi pubblici avesse un ritorno concreto nella salute e nel benessere dei nostri pazienti. Ora questo studio ci fornisce una serie di dati molto importanti riguardo all´efficacia del servizio che ormai è parte integrante della sanità pubblica in Alto Adige, è unico nel suo genere a livello europeo ed ha già riscosso un notevole interesse da parte di altre regioni italiane come la Lombardia".  
   
   
FORUM RISK MANAGEMENT DI AREZZO: ECCO LA VIA TOSCANA ALLA SPENDING REVIEW  
 
Firenze, 21 novembre 2012 – “I tagli lineari penalizzano le regioni che da sempre hanno lavorato a un corretto uso delle risorse, ma, riaffermato questo che sarà un tema di confronto con il governo, in Toscana dal giorno dopo l’emanazione del decreto della spending review ci siamo comunque messi al lavoro per decidere sulle cose da fare”. L’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha aperto ieri ad Arezzo, assieme al ministro dell’ambiente Corrado Clini (il ministro alla salute Renato Balduzzi è atteso nel pomeriggio), i lavori della settima edizione del Forum Risk Management in Sanità, spiegando la via toscana alla spending review: “Azione immediata. Siamo andati a studiare il flusso del valore del paziente in termini di sanità, tenendo l’utente al centro della nostra azione. Non possiamo più procedere con un sistema assistenziale indifferenziato nell’offerta, ma secondo segmenti e condizioni sociali dei pazienti stessi. Sono in corso le doverose azioni di concertazione con Comuni, organi legislativi, sindacati, Università, organi di rappresentanza, per definire e proseguire il percorso già da tempo avviato e portarlo a termine in breve tempo”. Alla platea del Forum l’assessore ha spiegato che “la soluzione è nel potenziamento della medicina territoriale, ma anche nell’analogo potenziamento della via elettronica dei sistemi. Garantiremo – ha detto – la copertura dell’assistenza con l’interazione fra medici di famiglia e continuità assistenziale. Investiremo nella creazione di alcune centinaia di posti letto per le cure intermedie, ridefiniremo le funzioni degli ospedali, e ad un punto di arrivo di questa nostra riforma avremo anche una riduzione dei posti letto ospedalieri”. Marroni ha annunciato le altre misure che verranno introdotte nella sanità toscana: “Si sta lavorando per portare nei prossimi tre mesi a tre sole le centrali del 118, porteremo i laboratori di analisi a tre o quattro. Sarà un anno molto complesso. Faremo investimenti importanti nell’informatica in chiave evolutiva, sviluppandola affinché sia essa stessa gestore dei processi. Puntiamo – ha detto ancora – su un forte coinvolgimento delle persone, degli operatori ad ogni livello e su questo fronte realizzeremo continui focus. Come Regione Toscana – ha concluso – da questo Forum aretino ci aspettiamo indicazioni, suggerimenti e risposte, visto che i temi di cui vi ho detto sono al centro dell’intenso programma delle quattro giornate della manifestazione”. Il ministro Clini ha espresso apprezzamento per le parole dell’assessore Marroni: “Nella situazione data non è possibile dire no a certi tagli – ha detto – mentre è corretto e apprezzabile quanto detto da Marroni e quanto sta facendo la Regione Toscana, che ha subito reagito mettendo mano alla propria organizzazione in chiave non di tamponamento momentaneo, ma di riscrittura del sistema: questo è l’approccio giusto, al quale va tutto il mio plauso”. Nel pomeriggio Luigi Marroni parteciperà a una tavola rotonda di tutti gli assessori regionali alla sanità su “Compatibilità e diritto del cittadino alla salute: legge di stabilità e decreto Balduzzi”.  
   
   
MONDIALI CICLISMO 2013: EVENTO DI ALTO PROFILO ANCHE SENZA SOSTEGNO DEL GOVERNO  
 
Firenze, 21 novembre 2012 – Prosegue senza intoppi la marcia verso il Mondiale di ciclismo che la Toscana ospiterà a settembre del 2013. Prosegue nonostante il mancato sostegno finanziario del governo. Questa mattina si è riunito a Firenze il Comitato istituzionale, che ha verificato lo stato di avanzamento dell’iter, tecnico e burocratico, delle opere di messa in sicurezza che interesseranno le strade del percorso. Per Riccardo Riccardo Nencini e Dario Nardella, presidente e vicepresidente del Comitato, “siamo in linea con le indicazioni del cronoprogramma e tutto procede all’interno dei parametri fissati, nonostante dal Governo non sia arrivato alcun sostegno e non siano stati rispettati gli impegni presi”. Ma non solo. Il Comitato ha anche approvato il programma di eventi di carattere sportivo e culturale che interesseranno, prima e durante le giornate di gare, tutto il territorio attraversato dalla corsa iridata. “Un altro tassello che va al proprio posto” dicono ancora Nencini e Nardella, convinti del fatto che “ci stiamo avvicinando al meglio ad un evento che avrà una ricaduta impressionante in termini di presenze e di ritorno economico per tutta la regione. L’offerta per i turisti e gli appassionati che in quei giorni si troveranno nelle città e nei paesi toscani – spiegano – sarà ricchissima e diversificata”. “Oggi possiamo dire – concludono Nencini e Nardella – che la Regione Toscana, i Comuni e le Province interessate riusciranno da soli a garantire lo svolgimento di un mondiale di ciclismo in cui le peculiarità del territorio e la qualità delle manifestazioni collaterali lo renderanno un evento di alto profilo”.