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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Maggio 2013
MILANO (GALLERIA HERNANDEZ): COLLETTIVA DI ARTISTI PERUVIANI - FINO AL 19 MAGGIO 2013  
 
Fino al 19 maggio 2013, presso la Galleria Hernandez (Milano, Via Copernico 8 - http://www.galleriahernandez.com/ ) si può visitare la mostra collettiva di dipinti “Dentro de las Miradas” degli artisti peruviani Alejandro Fernández, Christian Flores, Miriam Saavedra e Marcia Zegarra. La mostra, che ha il patrocinio del Consolato Generale di Milano, può essere visitata dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 19.30  
   
   
MILANO (GALLERIA D’ARTE AMBROSIANA): IL PAESAGGIO DI PELLIZZA DA VOLPEDO - DAL 3 MAGGIO AL 15 GIUGNO 2013  
 
Dal 3 maggio al 15 giugno 2013, la Galleria d’Arte Ambrosiana di Milano (via Vincenzo Monti 2) ospiterà una mostra, curata da Francesco Luigi Maspes, col patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Milano, interamente dedicata al capolavoro di Giuseppe Pellizza da Volpedo, il Paesaggio (1904). Sarà l’occasione per ammirare una delle rare opere divisioniste dell’artista piemontese, rimasta per oltre un secolo gelosamente custodita nella medesima collezione privata e quindi scarsamente presentata al pubblico; sono passati infatti oltre quarant’anni dall’ultima esposizione milanese (Palazzo della Permanente, 1970). Attraverso approfondite analisi diagnostiche e un attento intervento di restauro, è stato possibile riportare alla luce le originali e straordinarie cromie usate da Pellizza, riscoprendo così anche la minuziosa tecnica che ha permesso la realizzazione della tela. La mostra proporrà inoltre documenti inediti, conservati dagli eredi della famiglia proprietaria, che testimoniano la crescente richiesta nel tempo, da parte di musei e storici dell’arte, di prestiti per pubbliche esposizioni e di numerose riproduzioni dell’opera, dovute alla sua fondamentale importanza all´interno del Divisionismo italiano. Verranno inoltre esposti, in modo dettagliato e completo, i risultati e le immagini della relazione scientifica condotta da Gianluca Poldi, già autore di studi diagnostici sul celebre Quarto Stato, oggi al Museo del Novecento di Milano. Accompagna l’iniziativa un catalogo con testi di Francesco Luigi Maspes, Pierluigi Pernigotti e Aurora Scotti Tosini, autrice del catalogo generale di Pellizza da Volpedo, oltre alle relazioni scientifiche di Gianluca Poldi, Enrica Boschetti e Stefano Bosi e una biografia di Elena Orsenigo. L’intero ricavato della vendita del volume (10 Euro) andrà a favore dell’Associazione Pellizza da Volpedo Onlus, per sostenere iniziative in ricordo dell’artista. Note biografiche Giuseppe Pellizza nasce, secondo di quattro figli, il 28 luglio 1868 a Volpedo (Al). Tra il 1879 e il 1881 è iscritto presso la scuola tecnico-commerciale della vicina Castelnuovo Scrivia dove si esercita per la prima volta nel disegno. Nell’autunno del 1883 si trasferisce a Milano e incomincia a frequentare lo studio del pittore Giuseppe Puricelli. Nel gennaio dell’anno seguente si iscrive all’Accademia di Brera, dove frequenta i corsi di disegno, prospettiva e chiaroscuro, ottenendo varie segnalazioni e premi. Nel 1884, sempre a Milano, si iscrive alla Scuola superiore d’arte e nel 1885 è presente per la prima volta all’annuale esposizione di Brera. L’anno seguente il giovane artista si iscrive alla Famiglia Artistica, dove sperimenta l’acquaforte e la litografia. Nel 1887 decide di recarsi a Roma per frequentare l’Accademia di San Luca. Insoddisfatto del livello degli insegnanti accademici, nel gennaio 1888 si trasferisce a Firenze per frequentare le lezioni di Giovanni Fattori all’Accademia di Belle Arti. Conosce Silvestro Lega e Telemaco Signorini, che lo portano a conoscere i principi della pittura di macchia e dello studio dal vero. Nel 1888 decide di frequentare l’Accademia Carrara di Bergamo dove segue gli insegnamenti di Cesare Tallone. Verso la fine del 1890 si reca a Genova per iscriversi all’Accademia Ligustica: al soggiorno genovese risale l’esecuzione di alcune marine eseguite tra Sturla e Quarto. L’ambiente però non lo soddisfa e, pertanto, decide di fare rientro definitivamente a Volpedo. Nel 1892 all’Esposizione Colombiana di Genova, dove vince la medaglia d’oro con la grande tela dal titolo Mammine, incontra Nomellini, già seguace del Divisionismo, che lo incoraggia a seguire questa nuova tecnica pittorica al fine di conferire una maggiore luminosità alle sue opere. Tali incoraggiamenti sono ben accolti, al punto che nel 1893 inizia a sperimentare la tecnica divisionista. Nell’ultimo decennio dell’800 espone a Firenze, Milano, Venezia, Roma, Torino e San Pietroburgo e stringe amicizia con Segantini e Morbelli. Nel 1901, dopo aver partecipato alla Iv Triennale di Milano, all’Esposizione Universale di Parigi ed essere stato premiato con la medaglia d’oro all’Esposizione di Monaco di Baviera, porta a compimento il quadro Il Quarto Stato. Il dipinto è inviato alla Quadriennale di Torino del 1902, senza però ottenere i riconoscimenti sperati. Nel 1906 espone alla Società Amatori e Cultori delle Belle Arti di Roma e all’Esposizione Internazionale di Milano. Nel febbraio 1907 muore il figlio terzogenito poco dopo essere nato. Al parto non sopravvive neanche la moglie Teresa. Provato nel profondo da tali perdite, il mattino del 14 giugno 1907 decide di togliersi la vita impiccandosi nel proprio studio di Volpedo. Info: Il Paesaggio Di Pellizza Da Volpedo - Indagini e storia di un capolavoro - Milano, Galleria d´Arte Ambrosiana, via Vincenzo Monti 2 - 3 maggio / 15 giugno 2013 - Mostra a cura di Francesco Luigi Maspes - Catalogo in mostra (10 Euro) - tel 02 863885  
   
   
BRA: SEI MESI DI CULTURA CON IL SISTEMA MUSEALE URBANO  
 
Più di venti laboratori per famiglie, decine di itinerari guidati alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze, mostre, conferenze e corsi, senza dimenticare l’offerta didattica e gli appuntamenti estivi. Da aprile a ottobre Bra mette al centro la cultura, con il ricco calendario di eventi predisposto dal Sistema museale cittadino. I musei civici della città della Zizzola, in partnership con oltre trenta realtà pubbliche e private, ampliano e valorizzano il locale patrimonio culturale diffuso, diventando sempre di più centro di interpretazione del territorio da cui si snodano occasioni per allargare la conoscenza. Così, mentre ogni domenica le famiglie potranno trascorrere pomeriggi creativi nelle strutture museali fruendo di laboratori che avvicinano all’arte grandi e piccini, per quattro mesi visite guidate ed escursioni porteranno “il museo fuori dal museo”, alla scoperta del barocco piemontese, della civiltà romana e della natura nel Roero. E se “la bellezza salverà il mondo”, come diceva Dostoevskij, Bra contribuirà con ben nove mostre che spazieranno dall’ambito storico all’arte contemporanea, dalle rappresentazioni a tema natura fino alle suggestioni letterarie di Giovanni Arpino. La Notte dei Musei, il 18 maggio, aprirà la serie di eventi in programma in città nei prossimi mesi, con particolare attenzione al coinvolgimento delle giovani generazioni, protagoniste del Salone del Libro per Ragazzi e della kermesse “Il futuro nelle tue mani”. Nell’ambito delle conferenze, particolare interesse riveste l’atteso convegno scientifico di sabato 1 giugno dedicato allo scrittore Giovanni Arpino, organizzato in collaborazione con i giornalisti Darwin Pastorin e Bruno Quaranta. E ancora, attività laboratoriali rivolte agli studenti, progetti di arte terapia, visite per non vedenti e un’estate al museo tutta da scoprire. Un’offerta culturale ricca e composita per una fruibilità trasversale che, attraverso un apposito piano di valorizzazione e la sinergia tra i tanti attori coinvolti, contribuisce a rendere la cultura e il patrimonio artistico del territorio motore di sviluppo e di crescita turistica. Il programma 2013 dei Musei di Bra è un’iniziativa del Sistema Museale Urbano del Comune di Bra, realizzata con il prezioso contributo di Compagnia San Paolo, in collaborazione con Provincia di Cuneo, Regione Piemonte e Fondazione Cassa di Risparmio di Bra. Info: Città di Bra – Sistema Museale Urbano - www.Museidibra.it  - tel 0172.430185  
   
   
BOLZANO: GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MUSEI - 12 MAGGIO  
 
Avrà luogo domenica 12 maggio in Alto Adige la Giornata internazionale dei musei 2013, appuntamento annuale che offre le porte aperte in oltre 40 musei e collezioni altoatesine. Pezzo forte la speciale iniziativa “Scrigno dei ricordi”. Quest´anno in Alto Adige la Giornata internazionale dei musei, appuntamento annuale in cui musei e collezioni aprono le proprie porte per farsi conoscere alla popolazione con un programma speciale per tutte le età, avrà luogo domenica 12 maggio. 43 le strutture museali aderenti alla manifestazione, in occasione della quale saranno quasi tutte accessibili gratuitamente. Pezzo forte della Giornata internazionale dei musei 2013 in provincia di Bolzano sarà l´iniziativa "Scrigno dei ricordi", che coinvolge undici musei. Bambini e adulti sono invitati a portare in uno di essi il proprio oggetto del cuore: lì, esso verrà fotografato e catalogato, entrando a far parte di un museo virtuale consultabile su internet. In questo modo, la Giornata internazionale dei musei 2013 in Alto Adige si pone nel solco dell´"Anno dell´oggetto museale", iniziativa della Ripartizione provinciale musei per valorizzare gli oggetti museali e le storie di cui sono testimoni. La Giornata internazionale dei musei è nata nel 1977 su impulso dell´International Council of Museums (Icom, Consiglio internazionale dei musei). Da allora, la si celebra in oltre 100 Paesi del mondo intorno a metà maggio. In Alto Adige la manifestazione è giunta alla nona edizione. Info e programma : www.Giornatadeimusei.info/     
   
   
“GLI ANNI SETTANTA HANNO SEGNATO IL CAMBIAMENTO NELL´IMMAGINE E NELLA MUSICA”. IL FOTOGRAFO MICK ROCK OSPITE DI FOTOGRAFIA EUROPEA A REGGIO EMILIA  
 
Reggio Emilia - . “Ho fotografato tantissime persone e tantissime cose nell´arco degli anni – ha detto Mick Rock, oggi, allo spazio Gerra di Reggio Emilia - ma tutti mi continuano a chiedere le foto degli anni Settanta. È come se quell´epoca si rifiutasse di passare e di tramontare”. Il fotografo delle rock star si è presentato ai giornalisti per la preview dell´ottava edizione di Fotografia Europea con la camicia di jeans aperta sul davanti, gli occhiali scuri e una carica contagiosa. “Ho scelto di portare qui le foto degli anni Settanta perché hanno segnato un cambiamento sia dell´immagine che della musica”: Mick Rock spiega così il nesso tra gli anni Settanta e il cambiamento, tema del Festival di quest´anno. Lo ha fatto indicando dietro di sé la riproduzione della foto da lui scattata a Lou Reed. Quella che è diventata la copertina di Transformer, il disco da solista più venduto del leader dei Velvet Underground, prodotto da David Bowie. “Gli anni in cui ho iniziato a fotografare sono stati un momento magico sia per la musica sia per me stesso. Allora quei musicisti non erano famosi, anzi, erano piuttosto di nicchia ma poi il tempo li ha resi delle vere e proprie rock star”. L´attività fotografica di Mick Rock continua ed è tutt´ora ricca anche se a Reggio Emilia la mostra si limita agli anni Settanta, gli incredibili cinque anni della nascita del Glam Rock. Il fotografo sorride quando si nomina il Glam Rock, e ci scherza su: “Lo chiamavano il rock gay perché è stato il momento in cui si giocava molto sull´ambiguità sessuale, ma era tutta facciata, c´era molto sesso anche eterosessuale, ve lo posso confermare”. Se qualcuno prova a chiedergli quale sia il suo scatto preferito, risponde che non esiste, tutti lo sono a proprio modo: “Le persone che ho davanti alla camera sono sempre quelle di cui mi innamoro. Amo il momento dello scatto: è eccitante come un rapporto erotico. Lo scatto è la parte più interessante del processo che porta alla fotografia”. Un nome scritto nel destino il suo. Eppure il fotografo ha rivelato ai giornalisti un pezzetto della sua storia personale che non è molto nota: il suo cognome è quello del padre adottivo Rock, mentre il suo genitore naturale era di origini siciliane. Mick Rock tiene molto a questa sua parte di sangue italiano. Ma è molto grato anche alla madre che si è risposata con un certo Mr Rock:“in questo modo è stato più semplice per me fare quello che ho fatto”, e poi ci scherza su, “Dio agisce per vie misteriose”. L´esposizione esclusiva dei 50 scatti di Mick Rock sarà inaugurata venerdì 3 maggio allo spazio Gerra di Reggio Emilia e resterà aperta al pubblico fino al 16 giugno 2013. Per il calendario completo degli appuntamenti, per seguire alcuni dei principali eventi in diretta streaming e per tutte le informazioni su orari, indirizzi e ingressi: www.Fotografiaeuropea.it    
   
   
LECH-ZüRS AM ARLBERG: CAMMINARE, AMMIRARE, RITORNARE - IL PARCO NATURALE  
 
Esiste ancora un´ampia regione escursionistica adatta a esploratori, appassionati e sportivi: Lech Zürs am Arlberg. Diversi chilometri di sentieri escursionistici dotati di segnaletica attraversano uno scenario da sogno, fatto di rocce, boschi e prati. Nell´estate 2012 è stata inaugurata la Lechweg che attraversa uno degli ultimi paesaggi fluviali incontaminati d´Europa. Si può camminare e ammirare la natura percorrendo l´Anello Verde, che accompagna gli escursionisti in un mondo da favola, ricco di leggende. E anche la Tannberg Themenweg ha un concept proprio. La Lechweg è il primo sentiero escursionistico transfrontaliero su lunga distanza, certificato in base ai criteri di qualità della Federazione Europea escursionismo (Era-ewv-ferp). La Lechweg è lunga circa 125 km: parte dal Lago Formarin, vicino alla sorgente del Lech e si inoltra nella regione del parco naturale Lechtal-reutte per raggiungere la cascata del Lech a Füssen, in Algovia. Collega tre regioni e due Paesi, intrecciandone tradizioni e storie. In questo itinerario gli escursionisti attraversano il ponte sospeso pedonale più lungo dell´Austria raggiungendo la zona nella quale vive la più grande colonia di stambecchi d´Europa, attraversano poi prati fluviali e boschi, fino a raggiungere cascate ricche di fascino e mistero e vari castelli. Il tutto nella cornice delle maestose vette della Lechtal e delle Alpi dell´Algovia. Infrastruttura diversificata mirata al comfort e alla varietà degli itinerari Tutte le località lungo la Lechweg sono collegate con il trasporto pubblico o con servizio navetta. Si può richiedere il comodo trasporto bagaglio da una tappa all´altra. Strutture ricettive, certificate in base a criteri propri, accolgono gli escursionisti prima e dopo ogni tappa, offrendo loro il necessario comfort. Si percorre la Lechweg in sei-otto tappe, a seconda delle condizioni e dell´esperienza di escursioni transfrontaliere. Si possono raggiungere i punti di partenza in auto, in treno o con Autopostale Svizzera. Sulle orme di streghe e Butze L´anello Verde, aperto nel 2010 proprio per le escursioni, ha ispirato a Daniela Egger, scrittrice di Bregenz, la mappa escursionistica letteraria "Un samurai sul Kriegerhorn". Questa opera contemporanea, ricca di saghe colme di humor e di narrazioni contemporanee, trae ispirazione dai personaggi delle leggende, quali streghe e Butze, spiritelli dei boschi. Ogni storia è legata a uno dei 36 punti escursionistici presenti lungo l´Anello Verde, che sorprendono l´escursionista con diverse attrazioni: al punto Pazüelmähder (1° tappa dell´Anello Verde), ad esempio, si trova una biblioteca in capanna che invita a fermarsi e a leggere. Mai e poi mai ci si aspetterebbe di trovarne una nelle Alpi! Arrivando al misterioso Libellensee l´escursionista si imbatte in "uccelli strani e insetti impazziti", nati nell´ambito di un workshop creativo della Raiffeisenbank in collaborazione con i bambini di Lech. E quando si raggiunge la Zuger Sagenwald (3° tappa dell´Anello Verde), ci si imbatte con una certa sorpresa in sculture in legno che, secondo quanto narra la leggenda, sono opera del popolo della notte di Zug, "amante degli eccessi e del piacere". Le storie di Daniela Egger lungo l´Anello Verde vengono completate da illustrazioni dell´artista tirolese Daniel Nikolaus Kocher, che ha disegnato anche le illustrazioni nella cartina escursionistica letteraria. Escursioni sulle tracce dei Walser Sulla Tannberg Themenweg ci si immerge nella storia dei tre comuni Walser: Warth, Schröcken e Lech. Questi comuni vennero fondati dai Walser: un gruppo di origine germanica, che immigrò nella regione circa 700 anni fa. Tannberg è il nome dell´ex distretto giudiziario che comprendeva Warth, Schröcken e Lech. La Tannberg Themenweg guida l´escursionista in un paesaggio alpino stupendo, con sentieri in quota. Nelle sue 57 stazioni mostra lo scenario di antiche leggende, case Walser vecchie di 700 anni e altri cimeli che gli consentono di scoprire lentamente la cultura dei Walser. Chi desidera accelerare un po´ questo processo di conoscenza, utilizzerà la guida di Olaf Sailer "Auf den Spuren der Walser am Tannberg", che in forma di storie, offre numerose informazioni che riguardano le 57 attrazioni turistiche. Chi desidera conoscerle tutte anche lungo la Themenweg, pur se esperto e allenato, dovrà prevedere un´escursione di due giorni. Vengono offerte anche escursioni più brevi (4-5 ore) e guidate. Esperienza di natura, gusto e sfida sportiva "La fusione di esperienze della natura e di arte è su misura per il nostro pubblico, che mostra pari interesse per la cultura e per lo sport," afferma Hermann Fercher, direttore turistico di Lech Zürs parlando dell´Anello Verde. Escursionisti di alto livello e amatoriali vengono qui dalla primavera all´inverno e le loro aspettative non vengono mai deluse: nonostante l´atmosfera mondana il villaggio ha mantenuto il proprio carattere montano, fedele alle origini della regione. "Qui il mondo rallenta automaticamente alla velocità che è più congeniale alla natura dell´uomo. Escursioni nei dintorni di Lech Zürs fanno riscoprire l´emozione dei ritmi lenti. Diritti alla meta con la carta escursionistica digitale Il paradiso escursionistico di Lech Zürs ha tanto da offrire che basta, da solo, a riempire un´intera sezione web ricca e ben curata. Qui gli escursionisti scopriranno tantissime informazioni e servizi come, ad esempio, la cartina escursionistica digitale, che consente di scegliere comodamente gli itinerari, aiutando anche a individuare la sistemazione più adatta. Info: www.lech-zuers.at