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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Marzo 2011
"CONFLITTI DI CONSERVAZIONE: STRATEGIE PER AFFRONTARE UN MONDO CHE CAMBIA", ABERDEEN, REGNO UNITO  
 
Dal 19 al 24 agosto 2011 avrà luogo ad Aberdeen (Regno Unito) un evento dedicato ai "Conflitti di conservazione: strategie per affrontare un mondo che cambia" ("Conservation conflicts: strategies for coping with a changing world"). Con l´aumentare della presenza umana sul nostro pianeta cresce anche la preoccupazione per la biodiversità. I nuovi modelli d´uso del suolo, l´eccessivo sfruttamento, l´inquinamento, i cambiamenti climatici e la minaccia delle specie invasive rappresentanto una sfida per il modo in cui è gestita e conservata la diversità biologica. Di conseguenza crescono i conflitti tra chi è interessato alla conservazione delle specie e chi ha invece obiettivi, valori e interessi diversi. Tali conflitti si verificano a vari livelli, dalla gestione locale delle singole specie ai conflitti internazionali relativi alla gestione delle risorse. Essi sono pluridimensionali, riguardano interessi ecologici, sociali ed economici, e operano in ambito politico e giuridico. Il programma dell´evento prevede sessioni plenarie, presentazioni principali e brevi, sessioni di poster, sessioni di pannelli e di gruppi di lavoro e un forum politico. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Aces-2011.org/    
   
   
SALMONELLOSI: UNA RELAZIONE CHE CONFERMA CHE LE MISURE ADOTTATE DALL´UNIONE EUROPEA HANNO RIDOTTO DI QUASI LA METÀ IN CINQUE ANNI IL NUMERO DI CASI RISCONTRATI NELL´UOMO  
 
Bruxelles - Secondo la relazione di sintesi su 2009 zoonosi dell´Unione europea, pubblicato dalla European Food Safety Authority (Efsa) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), il numero di casi e di salmonellosi umana è quasi dimezzato nel corso di un periodo di cinque anni (da 196.000 nel 2004 a 108.000 nel 2009) grazie alle misure introdotte dall´Unione europea. La storia di questo successo, descritto dalla relazione, è stato nel 2003 con l´adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio di una risoluzione di dare il segnale di partenza per programmi avanzati per la lotta contro la salmonella in tutti gli Stati soci. Negli allevamenti di pollame (galline ovaiole, polli da carne o tacchini, per esempio), gli obiettivi di riduzione della Salmonella sono stati fissati, gli Stati membri hanno adottato programmi di controllo, e le restrizioni sul commercio dei prodotti da allevamenti infetti sono stati imposti. John Dalli, commissario per la Salute e la politica dei consumatori, ha dichiarato: "L´unione europea ha compiuto grandi progressi nella lotta contro la salmonella e la costante diminuzione del numero di casi dimostra l´efficacia di misure di vasta attuate in atto dagli Stati membri per contrastare questa malattia. In nessun momento, la Commissione ha allentato il suo controllo o cessato di rispondere a questa sfida e la recente relazione del Efsa / Ecdc è la prova evidente che la situazione è migliorata e si è evoluta positivamente. ", ha concluso "I consumatori europei possono essere certi: la lotta contro agenti zoonotici continuerà senza sosta, al fine di ridurre l´incidenza in crescita.  
   
   
5 PRODOTTI TRADIZIONALI NEL PANIERE DA COMO, PAVIA E VARESE LE NUOVE ECCELLENZE AGROALIMENTARI  
 
Milano - ´Patata bianca comasca, Furmagit de Cureglia, Furmag´ de sègia, Zincarlin de Vareès e Salame crudo del basso pavese. Dalle province di Como, Varese e Pavia cinque nuovi prodotti tradizionali arricchiscono di gusto e sapori il ricco patrimonio gastronomico regionale´. Lo ha annunciato l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani commentando la settima revisione dei prodotti agroalimentari tradizionali lombardi che passano da 238 a 243. Con il termine ´Prodotti Tradizioni´ si intendono prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni. L´elenco attuale comprende 243 prodotti suddivisi in otto comparti: 68 per carne e derivati, 3 per cereali e farine, 69 derivati del latte, 1 miele, 27 ortaggi e frutta, freschi e conservati, 9 paste fresche, 62 prodotti da forno e di pasticceria e 4 prodotti ittici. L´elenco regionale 2011, così aggiornato, confluirà in quello nazionale pubblicato a cura del Ministero per le Politiche agricole e forestali (Mipaaf) per promuovere la conoscenza dei prodotti tradizionali sia in Italia cha all´estero. ´Il lavoro di mappatura degli alimenti, iniziato nel 2000 - ha precisato l´assessore - è proseguito nel corso degli anni, attraverso successive segnalazioni e aggiornamenti, ma anche con la cancellatura di prodotti che hanno ottenuto la tutela come Dop o Igp´. ´Il valore di questa operazione è anche culturale - ha concluso De Capitani -. E´ così possibile garantire la sopravvivenza non solo di questi prodotti, ma anche di metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura che altrimenti rischierebbero di andare smarriti nel tempo´.  
   
   
CONVEGNO REGIONE PUGLIA -OCSE SU ENERGIE RINNOVABILI IN AMBITO RURALE  
 
L’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha introdotto ieri i lavori del convegno “Sviluppo rurale e produzione energetica: l’orizzonte sostenibile. Esperienze internazionali a confronto”. “Proseguiamo – ha detto Nicastro – sulla strada intrapresa, con l’uso irrinunciabile delle energie rinnovabili. Stiamo implementando scenari e percorsi futuri per incentivare i piccoli impianti in modo da aiutare il settore rurale, in crisi da molto tempo, per integrare il reddito degli agricoltori. E’ motivo di orgoglio che a Bari, dopo Montreal e prima di Parigi, un’organizzazione come l’Ocse abbia scelto di organizzare i propri lavori di studio e confronto su un settore innovativo come le energie rinnovabili”. Nicastro ha poi messo l’accento sui recenti accertamenti di reato per gli impianti del brindisino: “Dobbiamo sapere che la Regione può legiferare e imporre norme che abbiano le migliori intenzioni, ma se da parte di qualcuno c’è solo l’intenzione di delinquere, bene andrà perseguito, ma si tratta appunto di violazioni di legge che vanno colpite secondo la legge”. Saranno presenti a Bari, nei prossimi 3 giorni: i rappresentanti dell’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che ha promosso il progetto “la produzione di energia rinnovabile quale politica di sviluppo regionale delle aree rurali” che oggi avvia la sua seconda fase di sviluppo; Stefano Baldi, rappresentante del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti in Italia; Adam Brown, rappresentante dell’Agenzia Internazionale dell’Energia; Sabrina Lucatelli, rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico e della Direzione Generale della politica regionale della Commissione Europea; I professori Freshwater, dell’Università del Kentucky, Bryden, dalla Norvegia, Ralph Sims, Professore alla Massey University; il dr. Franco Mantino, dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria i rappresentanti del Regno Unito, del Regno di Svezia, della Provincia olandese della Fryslan, del Québec e per l’Italia della regione Abruzzo. “Nella Regione Puglia abbiamo assistito – scrive l’assessore Nicastro nella sua relazione introduttiva - negli ultimi anni, ad un tumultuoso sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare riferimento alle fonti eoliche e fotovoltaiche. A partire dalla seconda metà dell’ultimo decennio, a seguito dell’approvazione del piano energetico ambientale e della semplificazione normativa introdotta dalla stessa Regione Puglia in materia, grazie anche, se così si può dire, all’esplosione degli incentivi economici nazionali, la Puglia è diventata la prima regione italiana in materia di produzione energetica da fonti rinnovabili”. “Questo primato – continua - consolidatosi via via nel tempo, ha, di fatto, concentrato importanti interessi economici nella nostra Regione consentendo di superare le previsioni di produzione previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale, con potenze impiegate per oltre 1000 Mwe da fonte eolica e circa 1000 Mwe da fotovoltaico. Lo sviluppo non ha mancato di interessare vaste aree rurali, con una maggiore componente di eolico nella provincia di Foggia. Tale primato, che consente di presentare il caso Puglia come un unicum, ha determinato, come altra faccia della medaglia, in un quadro normativo nazionale caratterizzato da estrema lentezza nel recepimento delle norme europee, una disordinata occupazione di suolo, in particolare nelle aree rurali, cosa che, in alcuni casi, ha determinato un negativo impatto ambientale e paesaggistico per le zone sottoposte agli interventi realizzativi. Tutto questo ha indotto la Regione Puglia ad approvare, a dicembre 2010, un regolamento contenente le “Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, che individua le aree e i siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili nel territorio della Regione Puglia”. Le nuove linee guida serviranno ad orientare lo sviluppo responsabile e irrinunciabile delle fonti rinnovabili, indirizzandolo verso la produzione più ridotta e verso la strutturazione di sistemi industriali di filiera corta in grado di assicurare non solo la disponibilità delle aree di produzione energetica, ma, principalmente, di quelle per la produzione della componentistica e poi dello sviluppo delle necessarie cognizioni per le successive fasi di gestione, manutenzione ed efficientamento degli impianti. Come Regione Puglia intendiamo giocare attivamente la nostra partita, consapevoli che nel nostro ruolo di programmazione politica, sia possibile coniugare, come richiesto dall’art. 11 del nostro Statuto, sviluppo economico e tutela della matrice ambientale e paesaggistico territoriale. Questo approccio è sostenuto e confortato anche dal Programma Operativo Interregionale Energia di cui la regione Puglia è capofila per le quattro regione convergenza (Puglia, Calabria, Campania e Sicilia)”.  
   
   
AGRICOLTURA IN SICILIA: PUBBLICATO AVVISO SU APQ PAESI BALCANI  
 
Palermo - Il dipartimento regionale interventi strutturali per l´agricoltura dell´assessorato regionale delle risorse agricole ed alimentari, ha pubblicato un Avviso pubblico alle imprese per l´adesione alla linea di intervento 2.1 dell´Apq Balcani - "Sviluppo Socio-economico" del Programma Regionale Integrato di Cooperazione Economica e Sociale - Prices. L´avviso raccogliera´ le manifestazioni di interesse di imprese della Regione siciliana che intendono partecipare ad iniziative finalizzate alla costituzione di partenariati commerciali e produttivi con operatori economici attivi nella Bosnia Erzegovina, tra il Cantone di Zenica, e le Municipalita´ di Prjedor, Sanski Most, Nevesinje e Trebinje. Il dipartimento regionale degli interventi strutturali per l´agricoltura, acquisite e valutate le manifestazioni di interesse delle imprese, provvedera´ ad agevolare intese, scambi d´esperienza, relazioni economiche e commerciali con aziende bosniache ed altre forme di partnership e collaborazioni tra realta´ commerciali e produttive siciliane e bosniache, favorendo la commercializzazione di beni e servizi, la costituzione di reti commerciali e canali distributivi, il trasferimento di tecnologia e know-how per la valorizzazione dei cicli produttivi. Le attivita´ si svolgeranno negli stessi territori della Bosnia Erzegovina ed in Sicilia nel periodo compreso dal 15 aprile 2011 al 15 giugno 2011. L´avviso e´ rivolto ad imprese con sede operanti in Sicilia, impegnate nei settori agricolo, agroindustriale e agroalimentare, comparto lattiero caseario e dell´ortofrutta. Le imprese interessate all´avviso dovranno compilare una scheda di adesione il cui format e´ scaricabile dai siti web della Regione siciliana, assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari, dipartimento regionale degli interventi strutturali per l´agricoltura, (www.Regione.sicilia.it/agricolturaeforeste) e di Sviluppo Italia Sicilia S.p.a (www.Sviluppoitaliasicilia.it). La scheda di adesione dovra´ essere debitamente compilata ed inviata entro e non oltre il 28 marzo 2011, al seguente indirizzo di posta elettronica agri1.Manifestazionebalcani@regione.sicilia.it indicando come oggetto: "Manifestazione di interesse per il Programma Regionale Integrato di Cooperazione Economica e Sociale".  
   
   
ZOOTECNIA: MASSIMO IMPEGNO REGIONE UMBRIA PER REINTEGRO FINANZIAMENTI “APA”  
 
Perugia - "La Regione Umbria si è attivata, fin dall´inizio, per impedire l´azzeramento delle risorse statali destinate alle attività di miglioramento genetico, prevenzione e garanzia di sicurezza alimentare svolte dalle associazioni degli allevatori, e continua a portare avanti la battaglia a livello nazionale per il reintegro dei finanziamenti". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, incontrando ieri , nella sede dell´Assessorato, i rappresentanti delle organizzazioni agricole Cia, Confagricoltura e Coldiretti, di Cgil e Cisl e delle "Apa" (Associazione provinciale degli allevatori) umbre che hanno espresso "grande preoccupazione" per la situazione "molto grave" che si verrà a creare in assenza dei fondi erogati fino allo scorso anno, per l´Umbria pari a 800mila euro. "Abbiamo portato a termine il processo di regionalizzazione per operare con più efficacia a servizio del sistema umbro degli allevamenti - ha detto il presidente dell´Associazione degli allevatori Luca Panichi - ma senza i finanziamenti diretti sono a rischio non solo venti posti di lavoro, ma l´intera attività che va dalla tenuta dei Libri genealogici sia i controlli che garantiscono la sicurezza alimentare, la tracciabilità e la qualità delle nostre produzioni che al momento assicuriamo per 1150 allevamenti umbri". "Sosteniamo con forza la mobilitazione degli allevatori e siamo vostri alleati - ha sottolineato l´assessore Cecchini - Anche domani a Roma, nella riunione della Commissione Politiche agricole, insieme agli assessori all´Agricoltura delle altre Regioni italiane, torneremo ad affrontare le problematiche connesse al mancato rifinanziamento del fondo per poi sottoporre la richiesta del reintegro nell´incontro con il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, sollecitato dal presidente della Conferenza delle Regioni Errani". "L´umbria - ha detto ancora l´assessore all´Agricoltura - si appresta ad approvare il bilancio regionale di previsione 2011 su cui pesa un ´taglio´ di circa 100 milioni di euro quale conseguenza della riduzione dei finanziamenti statali. Nonostante questo, se la strenua azione delle Regioni non basterà a far recedere il Governo e a reintegrare, almeno parzialmente, le risorse per le attività delle ´Apa´ - ha proseguito - come Regione valuteremo in sede di assestamento eventuali soluzioni per fronteggiare l´emergenza". Ai rappresentanti del mondo agricolo e zootecnico umbro, l´assessore Cecchini ha chiesto di sostenere a loro volta, con un´azione forte ed unitaria, la mobilitazione delle Regioni, per rafforzare ulteriormente le richieste nel confronto con il Governo. L´assessore ha annunciato inoltre che domani, su sua proposta, verranno discusse dalla Commissione Politiche agricole anche le azioni da attuare per impedire il drastico ridimensionamento delle attività di promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari. "A causa della manovra finanziaria aggiuntiva - ha rilevato - le Regioni sono obbligate a ridurre dell´80 per cento le spese a sostegno di manifestazioni enogastronomiche e fiere e l´Umbria potrà pertanto investire a questo scopo solo 160mila euro, a fronte degli 800mila euro dello scorso anno. Un provvedimento al quale ci opponiamo, poiché promuovere e valorizzare i nostri prodotti di eccellenza rappresenta una priorità per lo sviluppo dell´agricoltura e dell´economia regionale".  
   
   
PUGLIA: DISTRETTO DEL POMODORO DEL SUD OPPORTUNITÀ PER IL SETTORE  
 
 “Non c’è dubbio che la prospettiva della creazione di un "distretto del pomodoro del Sud", di valenza interregionale, può rappresentare una opportunità per un comparto chiave per la Puglia e per tutto il Mezzogiorno”. Così l’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno saluta la annunciata possibile costituzione da parte del primo Comitato promotore del Distretto del pomodoro del Sud, al termine di un incontro avvenuto ieri a Foggia con tutte le rappresentanze agricole e la maggior parte di quelle industriali. “Il comparto del pomodoro da industria – aggiunge Stefàno - abbraccia insieme alla Puglia, dove nel 2010 la produzione raccolta è stata di 17.487.400 quintali, anche le principali realtà regionali del Mezzogiorno. Lavorare su una dimensione di sviluppo distrettuale è senz´altro positivo e lascia intravedere prospettive di grande innovazione di un importante comparto dell´economia agricola pugliese. Un comparto che si trova ad affrontare sfide continue, quali la concorrenza spesso sleale di prodotti provenienti da Paesi terzi, le difficoltà congiunturali di questo delicatissimo periodo e le novità che potrà e dovrà contenere la nuova Politica agricola comunitaria” “In tal senso, continueremo a batterci perchè all’interno dei parametri della nuova Pac - sottolinea ancora l’assessore Stefàno – vengano introdotti elementi di innovazione profonda che, non solo, premino i produttori veri ma, soprattutto, siano capaci di valorizzino anche i processi di trasformazione in ambito di filiera locale". “L´augurio – conclude – che l´auspicato costituendo Distretto sia in grado di promuovere processi di filiera capaci di generare una catena del valore che coinvolga tutte le realtà territoriali, che poi sono in prima linea nella raccolta, nella trasformazione e nella commercializzazione di un prodotto chiave del Made in Italy agroalimentare”.  
   
   
LIBIA: FEDERCOOPESCA, BENE GALAN SU PROBLEMI PESCA  
 
“Apprezziamo le parole del ministro Galan e la sensibilità dimostrata verso la categoria, coinvolta suo malgrado in una crisi umanitaria internazionale”. Lo afferma Massimo Coccia presidente Federcoopesca-confcooperative in merito a quanto detto da Giancarlo Galan sulla difficile situazione in Nord Africa e sulle ripercussioni che questo crea alla pesca professionale. “Comprendiamo che il momento è estremamente delicato, ma non possiamo non sottolineare lo stato in cui verte la categoria, in particolare quella che opera nelle marinerie di Lampedusa” prosegue Coccia. E proprio per evidenziare questo stato di forte disagio, il presidente della Federcoopesca-confcooperative Sicilia, Angelo Mancuso ha scritto oggi una nota indirizzata all’assessore regionale alle risorse agricole e alimentari Elio D’antrassi per chiedere un intervento straordinario in favore del settore pesca di Lampedusa, necessario per salvaguardare questa importante marineria. “Siamo vicini –sostiene Mancuso - alle popolazioni migranti, ma questa situazione ha di fatto bloccato ogni attività di pesca, acutizzando i problemi che attanagliano il settore. Siamo solidali con i nostri pescatori e comprendiamo il difficile momento che stanno vivendo ”. La Federcoopesca-confcooperative ricordando come la flotta siciliana costituisca il 23% del totale dei pescherecci italiani e offra ai mercati oltre le 62 mila tonnellate di prodotto ogni anno.  
   
   
LEBBRA DELL’OLIVO, LA REGIONE PUGLIA VARA LA STRATEGIA PER FERMARE L’EPIDEMIA  
 
“Continuiamo a tenere alta l’attenzione sulla diffusione invasiva della “lebbra dell’olivo”, per prevenire ulteriori infezioni del morbo che rischia di essere letale per la olivicoltura pugliese”. L’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno ,spiega la strategia messa a punto dall’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, quali azioni di indirizzo per gli agricoltori utili a contenere i danni determinati dal “Colletotrichum gloeosporioides”, agente responsabile della malattia che, pur presente nelle nostre aree olivicole da moltissimo tempo, non si era mai manifestata con la virulenza degli ultimi anni. Si tratta di un ulteriore intervento che segue la richiesta al Ministero delle Politiche Agricole Alimentarie Forestali di interventi straordinari per la crisi del settore olivicolo nelle province di Brindisi e Lecce, dove la diffusione del batterio ha provocato ingenti danni economici, a causa delle precipitazioni frequenti e abbondanti che hanno caratterizzato l’annata agraria 2010. “Oltre alle condizioni climatiche - sottolinea Stefàno - con le abbondanti piogge degli ultimi due anni proprio nel periodo di ingrossamento e maturazione delle olive, a favorire lo sviluppo del morbo contribuiscono anche particolari condizioni agronomiche, quali elevata umidità e dimensioni delle piante che aumentano l’umidità stessa delle chiome e limitano la circolazione dell’aria e la penetrazione della luce”. Ecco dunque la strategia messa a punto: un mix di azioni e di pratiche di controllo agronomico e chimico che hanno lo scopo di contenere e prevenire le infezioni dei parassiti, che vanno da una maggiore areazione della chioma mediante una corretta potatura almeno biennale, alla completa distruzione del materiale infetto. Necessario, inoltre, migliorare i sistemi di raccolta: l’incidenza della malattia, infatti, cresce con l’avanzare della maturazione, pertanto la raccolta prolungata da terra costituisce una pratica non idonea a contrastare la diffusione della malattia. Previsto anche il controllo mediante prodotti chimici, da effettuare con le sostanze attive registrate sulla coltura e sulla avversità. Le azioni di indirizzo sono state pubblicate sul Bollettino della Regione Puglia n.40 del 16 marzo 2011. L’osservatorio Fitosanitario, inoltre, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell´Università di Bari, i Consorzi di difesa delle produzioni intensive e il Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”, sta predisponendo alcuni campi sperimentali per approfondire il comportamento eco-epidemiologico degli agenti della lebbra, individuare i momenti più idonei per eseguire gli interventi chimici e verificare l’efficacia di nuovi formulati rispetto a quelli a base di rame che allo stato attuale sono gli unici registrati sulla coltura. Peraltro, a seguito di prove sperimentali già effettuate nel 2010 è in corso la richiesta ai Ministeri dell’Agricoltura e della Salute di deroghe nell’utilizzo di sostanze attive risultate efficaci nei confronti della lebbra. “L’allerta resta alta – conclude Stefàno - e la prevenzione va attuata tenuto conto dell’elevata quantità di inoculo dei funghi presente negli oliveti. Per questa ragione prosegue con la stessa intensità la collaborazione tra Regione Puglia e la Università di Bari con l’obiettivo di individuare soluzioni immediate che possano essere utili ai nostri olivicoltori. Come pure, è importante che le Organizzazioni di produttori olivicoli impegnati nel miglioramento della qualità dell’olio di oliva, siano al nostro fianco nel sensibilizzare gli olivicoltori”.  
   
   
COPENHAGEN BEER FESTIVAL, COPENAGHEN  
 
Anche se la maggior parte della produzione è stata trasferita altrove, la storica sede della fabbrica Carlsberg a Valby, ospiterà l’annuale Beer Festival. Lo scopo del Beer Festival, che quest’anno festeggia il suo decimo anniversario, è di presentare la birra come una bevanda a tutto tondo, dalla qualità eccellente, dando agli ospiti la possibilità di gustare una vastissima scelta di “ambra liquida”. Al festival partecipano, infatti tutti i birrifici e gli importatori danesi, ma vi si trovano anche produttori da vari paesi europei. Durante la manifestazione sarà possibile partecipare a visite guidate, dove esperti introdurranno ai segreti di birre accuratamente selezionate. Copenhagen Beer Festival è soprattutto una celebrazione della “cultura della Birra”, aperta a tutti, amanti della birra, esperti del settore, ristoratori, cuochi, curiosi, novizi e un’occasione unica per passare una serata di festa in compagnia degli amici in una sede che è divenuta simbolo della tradizione della birra danese. Sia che siate a Copenaghen nel periodo del festival della birra sia che vi siate in altri periodi, consigliamo di fare una visita al Visit Carlsberg, per immergersi completamente nel mondo della spumeggiante bevanda ambrata. Qui è possibile sia visitare la mostra sul fondatore del famoso birrificio sia assaggiare i prodotti: nel Jacobsen Bar del centro ci sono sempre oltre 30 birre alla spina pronte per voi... Nell´ingresso (Dkk65) sono incluse 2 birre! Qui tra l’altro si produce ancora dell’ottima birra. Provare per credere. Per i romantici e amanti del passato oggi è possibile fare un giro guidato con le tipiche carrozze trainate dai cavalli della Carlsberg. Un’esperienza divertente. Quest’anno, inoltre apre i battenti un nuovo Carlsberg Brand Store con nuovi prodotti sugli scaffali e ottime offerte sul merchandising della casa (incluse le famose T-shirt). Www.beerfestival.dk  
   
   
PER L’ESTATE 2011 IN ARRIVO NELLE MIGLIORI GELATERIE IL FRESCO BOUQUET DI PETALI DI FRUTTA PERUGINA  
 
Fragola, frutti di bosco, melone, ananas, ananas e cocco: i nuovi e squisiti gusti frutta dell’ultima gamma di semilavorati firmata Nestlé Professional Un’esplosione di vera frutta che colorerà di gusto e genuinità l’estate degli amanti del gelato. Nestlé Professional, divisione di Nestlé dedicata al mercato del Fuori Casa in grado di fornire soluzioni sempre uniche nel mondo Food&beverage, presenta le nuove fantasie Petali di Frutta, l’ultima gamma di semilavorati, distribuito nelle migliori gelaterie artigianali, che danno vita a gelati deliziosi e genuini. La garanzia di qualità offerta dal marchio Perugina, insieme alla selezione della migliore frutta fresca e alla totale assenza di qualsiasi colorante naturale o artificiale, offre quindi un prodotto di eccellenza che solletica i palati in cerca di un dolce refrigerio. Il delizioso bouquet Petali di Frutta si presenta in cinque prelibate varianti: Fragola, Ananas, Melone, Frutti di bosco, Ananas e Cocco, che si fondono in un armonioso mix di frutta e dolcezza. Una consistenza vellutata e golosa caratterizza il gelato Petali di frutta alla Fragola, il gusto più attraente e tipico della bella stagione, che con il 33% di frutta, il suo colore e sapore intenso dona un piacere irresistibile ai palati più esigenti. Il 16% dei migliori Frutti di bosco, selezionati per dar vita ad un mix esplosivo e intenso tra more, mirtilli rossi, lamponi e ribes nero, creano un gelato succoso e ricco di proprietà benefiche. Il gusto Melone, presente nel gelato per il 17%, dona un delizioso mix di benessere e piacere che sedurrà gli amanti della dolcezza. Il piacere tropicale dell’Ananas, con il 15% di frutta, sprigiona tutta la carica e la freschezza creando una variante di gelato dalla natura irresistibilmente leggera e cremosa; mentre la delicata fusione tra Ananas e Cocco (13%) dona un fresco piacere che racchiude la dolcezza originale del celebre cocktail Pina Colada. Per assaporare i Petali di frutta, la preparazione è semplice ed efficace: dopo una lavorazione a freddo, è sufficiente versare il contenuto di una busta (1140 g) in 2,5 l di acqua fredda, miscelare accuratamente e lasciare riposare la miscela per 15-20 minuti. Dopo aver versato nel mantecatore, basta aspettare qualche minuto per gustare il gelato. Inoltre, per le gelaterie che scelgono i Petali di frutta, sarà fornito un utile kit di accessori, composto da grembiule, paletta e caraffa graduata. Nestlè Professional e Perugina si confermano così sempre in prima linea al servizio degli operatori con un’offerta capace di fondere la tradizione di qualità con l’attenzione e la cura delle differenti esigenze di salute e benessere. Nestlé Professional racchiude in sé l’esperienza ed il successo globale di Nestlé, l’azienda leader mondiale nel settore dell’alimentazione con 480 unità produttive distribuite in oltre 86 Paesi. All’avanguardia nel campo della nutrizione, Nestlé Professional si avvale dell’impegno di oltre 3500 ricercatori di 50 nazionalità diverse in grado di fornire dati necessari per la continua realizzazione di prodotti capaci di garantire il benessere in ogni fase della vita, senza mai tralasciare il sapore, l’aroma e la qualità degli alimenti  
   
   
RITORNA DAL 28 APRILE AL 1° MAGGIO 2011 LA SETTIMA EDIZIONE DI FRITTO MISTO AD ASCOLI PICENO  
 
Il nuovo claim “Scusate Ma…vado Di Fritto!” è un invito a lasciarsi andare al piacere di un gustoso piatto di frittura all’insegna della qualità e dei sapori della tradizione, senza pensare a diete e calorie. Dopo il successo riscosso nell’edizione 2010, con oltre 90mila visitatori, Fritto Misto, la manifestazione ascolana dedicata al fritto di qualità, torna nel 2011, dal 28 Aprile al 1° Maggio, per regalare al pubblico di golosi tanti appuntamenti all’insegna della grande cucina, della tipicità e, soprattutto, della qualità. Organizzata da Tuber Communications e Sedicieventi, con il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno e la collaborazione delle numerose associazioni di categoria del territorio, Fritto Misto si propone come obiettivo proprio la ricerca del tipico di qualità e la valorizzazione della frittura, così da sfatare tutti quei pregiudizi che la vogliono tecnica di cottura da evitare. All’interno del Palafritto, sarà possibile degustare piatti tradizionali delle diverse regioni italiane come le olive all’ascolana, il gnocco fritto emiliano, i panzerotti pugliesi fino ai golosi cannoli siciliani o dei differenti paesi esteri presenti, cucinati con criteri e materie prime di qualità da uno staff di cuochi di prim’ordine. Novità dell’edizione 2011 saranno, in particolare, i Carciofi fritti alla Giudia della tradizione giudaico-romana, i Krapfen dell’Alto Adige e i Friscieu, delle gustosissime frittelle di erbe liguri. Ad accompagnare le specialità fritte -all’interno dell’Enoteca di Fritto Misto- ci saranno i migliori vini delle Marche, dall’Offida Doc al Rosso Piceno, dal Pecorino e la Passerina al Verdicchio, dal Rosso del Conero alla Lacrima di Morro d’Alba. Grazie alla collaborazione tra l’Enoteca delle Marche, il Consorzio di Tutela Vini Piceni e l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini i grandi nettari della regione saranno in degustazione anche in occasione di altri appuntamenti della kermesse, ogni giorno. I più appassionati, inoltre, potranno partecipare ad apposite Lezioni di frittura tenute da chef ed esperti su diversi temi legati alla frittura e alle Lezioni da bere, per imparare come abbinare i piatti fritti a vino, birra e altre bevande. Opportunità di imparare e divertirsi anche per i più piccoli a cui sono dedicati i Laboratori didattico-manipolativi Cucina la tua Oliva, per preparare un’oliva all’ascolana a regola d’arte. Novità del 2011 sarà la Piazza delle Olive, un’intera sezione in cui i produttori locali potranno promuovere le proprie produzioni e far conoscere ai visitatori della kermesse le tante qualità e i differenti utilizzi dell’ Oliva Tenera Ascolana, regina del territorio e della kermesse. Insomma, Fritto Misto 2011 saprà soddisfare anche i palati più esigenti con le sue proposte culinarie e sarà un modo per trascorrere un week end lungo nel Piceno alla scoperta di un territorio ricco di arte, di storia e di tradizioni enogastronomiche. Media partner di Fritto Misto 2011 sarà, ancora una volta Radio Rai 2 con la trsmissione Decanter che trasmetterà in diretta da Piazza Arringo il 28 e il 29 Aprile dalle 20.00 alle 21.00 e sabato 30 Aprile dalle 13.00 alle 13.45. Appuntamento, dunque, ad Ascoli Piceno dal 28 Aprile al 1° Maggio con Fritto Misto. E non resta che dire “Scusate ma…vado di Fritto!”  
   
   
VINI: NO ALLE "BOLLICINE" IGT ROMAGNOLE. RABBONI: UNA DECISIONE PARADOSSALE  
 
 Bologna - La Regione Emilia-romagna, in attuazione delle disposizioni della nuova Organizzazione comune di mercato del vino approvata da Bruxelles nel 2008, che stabilisce l’obbligo per le indicazioni geografiche tipiche (Igt) di far coincidere la zona di produzione dell’uva con quella di produzione del vino, ha formulato una proposta di modifica del disciplinare di produzione dell’Igt Emilia concordata con la filiera produttiva regionale, che, a tutela della tradizionalità e su richiesta dei produttori regionali, permette l’elaborazione dei vini frizzanti e spumanti anche alle province della Romagna e alle due province lombarde di Mantova e Cremona. Il Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini, cui compete l’approvazione dei disciplinari di produzione, ha respinto la proposta. “La decisione del Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni – è paradossale. Si dice di no ad una Igt che si chiama ‘Emilia’ per compiacere le pretese di utilizzo della Igt da parte di regioni che si chiamano Veneto e Piemonte e dei relativi imprenditori del settore. Un Comitato che dovrebbe essere arbitro nella tutela della geografia dei vini gioca invece smaccatamente dalla parte di quelli che vogliono solo fare affari. L’unica spiegazione che si può dare è evidentemente un pregiudizio politico verso la nostra Regione e i suoi produttori e una eccessiva compiacenza verso interessi economici extra regionali, particolarmente forti ed attivi. Chiediamo conto di questa decisione e ci appelliamo ai parlamentari dell’Emilia-romagna e delle due province lombarde, perché interpellino il Ministro su una scelta assolutamente incomprensibile e beffarda“. Rabboni ha tuttavia sottolineato che si tratta di “una vittoria di Pirro, dal momento che la norma prevede che in assenza di modifiche all’attuale disciplinare, dal 1 gennaio 2013, la vinificazione, elaborazione e presa di spuma saranno possibili solo nelle province originarie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Bologna, nel territorio in sinistra del Torrente Sillaro. Dunque una bocciatura inutile per veneti e piemontesi e realmente dannosa solo per i produttori delle province romagnole e delle province di Mantova e Cremona, che resteranno escluse dall’Igt nonostante la storicità del loro apporto a questa tipica produzione territoriale”. La tutela e la valorizzazione dell’Igt Emilia non fanno capo ad alcun Consorzio. Per questo la Regione Emilia-romagna ha ritenuto opportuno predisporre tale proposta di modifica, frutto di un larga discussione con la filiera vitivinicola regionale, Consorzi di tutela compresi, e le organizzazioni di categoria del settore.