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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Marzo 2011
"CELLE A COMBUSTIBILE E IDROGENO NELL´AMBITO DELL´INIZIATIVA EUROPEA CITTÀ INTELLIGENTI",  
 
Bruxelles, 23 marzo 2011- Il 13 aprile 2011 si terrà a Bruxelles (Belgio) un workshop intitolato "Fuel cells and hydrogen within the European Initiative on Smart Cities" ("Celle a combustibile e idrogeno nell´ambito dell´iniziativa europea Città intelligenti"). L´idrogeno può potenzialmente essere impiegato in settori quali il trasporto di energia pulita, le pile a combustibile e come parte integrante di sistemi energetici efficienti. In quanto tale, questo elemento contribuisce anche ai tre obiettivi e aree di azione dell´iniziativa europea Città intelligenti (che promuove l´efficienza energetica, l´energia rinnovabile e le tecnologie a basso livello di carbonio nelle città). Questo workshop presenterà le soluzioni di pile a combustibile e tecnologia dell´idrogeno già esistenti in diverse città di tutta Europa e gli ultimi sviluppi per gli edifici, le reti energetiche e i trasporti. Sarà inoltre un´opportunità per confrontarsi con parti interessate e innovatori di questo settore. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Hy-ramp.eu/news/hyramp-events/fuel-cells-and-hydrogen-within-the-european-initiative-on-smart-cities-a-collaborative-event-during-the-eu-sustainable-energy-week    
   
   
PUGLIA; ROMA PER INCONTRO MINISTERIALE SU ENERGIE RINNOVABILI  
 
Bari, 23 marzo 2011- La vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone ieri pomeriggio è a Roma per partecipare all´incontro sulla questione "energie rinnovabili", convocato dai ministri Fitto e Romani con le Regioni. "È fondamentale - afferma Loredana Capone - garantire l´impegno dell´Italia verso l´energia rinnovabile, oggi più di prima. Per ragioni che sono chiare ed evidenti e non abbisognano di molte parole: 1) la dipendenza dell´Italia dai Paesi stranieri per le altre fonti cosiddette ´convenzionali´; 2) le difficoltà di una strategia che punti al nucleare, dato il contrasto con la maggioranza delle Regioni italiane e l´insicurezza delle centrali, da ultimo comprovata dall´immane tragedia del Giappone; 3) la presenza di materie prime in Italia che consente a noi più che negli altri Paesi di investire nelle rinnovabili. Per questo dunque è indispensabile che il governo riveda il suo disegno e che, piuttosto che puntare su una strada pericolosa e incerta come il nucleare, insista sulla strada delle rinnovabili. Insistiamo però anche sulla ripartizione degli incentivi con un´inversione di tendenza in modo da garantire la priorità del solare strutturale a favore delle famiglie, delle imprese, dell´agricoltura” “Impegno che la Puglia sta portando avanti con determinazione -ha aggiunto la vicepresidente Capone - La nostra strategia è quella di valorizzare al massimo l´uso del sole per produrre energia, con tetti e pareti su case, edifici agricoli e industriali e garantire a tutti l´opportunità di farlo, generando anche occupazione per i nostri concittadini e le piccole imprese del settore. Non solo, la Puglia sta investendo in ricerca per produrre con materiali e tecnologie estremamente innovative, di qualità e competitive. Al contempo però diventa indispensabile la garanzia di un impegno di tutte le Istituzioni perché gli interventi siano compatibili con l´ambiente e il paesaggio e le regole siano rispettate. Per le realizzazioni sui tetti, al fine di evitare abusi e brutture, abbiamo emanato una circolare per gli uffici tecnici dei Comuni. Sul fotovoltaico sui campi poi il controllo dei Comuni prima, e delle Province poi, dev´essere sempre più attento e accurato. Abbiamo più volte segnalato il rischio di elusione delle norme sulle Dia da parte di imprese sciagurate che frazionano gli interventi presentati per eludere la Via da parte delle Province e qualche volta persino per evitare di venire in Regione a presentare domanda di autorizzazione unica per non sottoporsi ai 36 pareri necessari. I sequestri di questi giorni dimostrano quanto sia importante per i Comuni alzare la guardia e controllare e verificare le procedure seguite e gli impianti realizzati. In tal senso il protocollo firmato con Anci e Upi nei giorni scorsi, che chiede controlli severi per evitare furbizie e danni al paesaggio che, per colpa di pochi speculatori, gettano ombre su tutte le imprese oneste del settore".  
   
   
NUCLEARE: LA CALABRIA CONTRARIA ALLA REALIZZAZIONE NEL PROPRIO TERRITORIO  
 
Catanzaro 23 marzo 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, in merito al dibattito nazionale e regionale sulla tematica della denuclearizzazione del territorio, ha dichiarato: “La Regione Calabria già in fase di Conferenza dei Presidenti delle Regioni, ha manifestato chiaramente il proprio no alla realizzazione di Centrali Nucleari nel territorio calabrese. Tra l´altro la notizia, agli atti ufficiali della Conferenza, è stata riportata su tutti i giornali nazionali”.  
   
   
BOLZANO: : AVANTI CON LE ENERGIE RINNOVABILI, STUDIO SULLA GEOTERMIA  
 
Bolzano, 23 marzo 2011 - L´attenzione causata dall´incidente nucleare in Giappone ha spinto la Giunta provinciale ha rinnovare il proprio impegno per l´energia alternativa e rinnovabile. Accanto alle fonti già note, si è aperta una discussione circa l´opportunità di puntare anche sulla geotermia: i dubbi sull´utilizzabilità o meno di questa risorsa in Alto Adige verranno fugati da una ricerca. Pannelli solari, impianti fotovoltaici, energia idroelettrica, biomassa, impianti a pompaggio. Sono molte le fonti pulite e rinnovabili che "animano" il programma provinciale sull´energia. "I recenti fatti avvenuti in Giappone - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - stanno dimostrando una volta di più che la strada intrapresa dalla Provincia di Bolzano, in questo settore, si muove nella direzione giusta". Proprio alla luce dell´incidente che ha innescato un ripensamento a livello mondiale della strategia sul nucleare, la Provincia ha deciso di confermare il proprio impegno per l´energia alternativa, pulita e rinnovabile. C´è però ancora da risolvere una questione, quella riguardante l´energia geotermica e la possibilità o meno di sfruttarla anche in Alto Adige. Per dare una risposta ai dubbi ancora presenti, la Giunta provinciale ha deciso di incaricare la Ripartizione innovazione di effettuare un´analisi e una ricerca completa. "Vale la pena studiare a fondo la questione - ha concluso Durnwalder - per capire se la geotermia è una fonte energetica che anche in Alto Adige si può sfruttare in maniera efficiente dal punto di vista ambientale ed economico".  
   
   
UMBRIA: “SODDISFAZIONE PER L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI DERUTA”  
 
 Perugia, 23 marzo 2011 - Soddisfazione a nome della Regione dell’Umbria è stata espressa martedi 22 marzo, dall’Assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti intervenuto al’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico di Enel Green Power, in località S. Niccolò di Celle nel Comune di Deruta. “Come amministrazione regionale siamo soddisfatti - ha affermato Rometti - perché crediamo nelle energie rinnovabili, il cui utilizzo e studio è uno degli obiettivi principali del nostro programma”. “La Regione – ha aggiunto Rometti – sta preparando una normativa organica che permetta di dare ordine e coordinare l’utilizzo di fonti rinnovabili, ma anche di regolamentare l’inserimento paesaggistico, spesso problematico, di questi impianti”. L’impianto, realizzato su terreni di proprietà dell’Università degli Studi di Perugia, è il primo passo di un accordo tra l´Universita´ stessa ed Enel Green Power, per una cooperazione pluriennale nella sperimentazione di tecnologie innovative volte a migliorare l’efficienza dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili. L’impianto, che ha una potenza di 1 Mw, impegna una superficie di circa 2,5 ettari, con una produzione annua stimata di circa 1,2 Gwh, pari al consumo medio di circa 450 famiglie. “La Regione dell’Umbria, ha aggiunto Rometti, parteciperà proprio oggi pomeriggio a Roma ad un incontro delle Regioni con il Ministero per rivedere e migliorare la nuova normativa nazionale che ha ridotto notevolmente le possibilità di accesso ai finanziamenti per gli impianti fotovoltaici e che può essere corretta e dovrà dare certezze agli operatori del settore”.  
   
   
ANNUNCIATI I SEI FINALISTI DEL PREMIO DI ARCHITETTURA CONTEMPORANEA DELL´UNIONE EUROPEA (PREMIO MIES VAN DER ROHE) 2011  
 
 Bruxelles, 23 marzo 2011 - La Commissione europea e la Fondazione Mies van der Rohe hanno annunciato i nomi dei sei finalisti del Premio di architettura contemporanea dell´Unione europea Mies van der Rohe 2011, selezionati tra gli autori di 343 progetti realizzati in 33 paesi europei. La cerimonia di consegna del premio avrà luogo il 20 giugno al Padiglione Mies van der Rohe di Barcellona. "I finalisti hanno due cose in comune: sono europei e sono tra gli architetti più visionari del mondo. Il premio dell´Unione europea celebra il loro talento e mette in evidenza l´importanza economica, sociale e culturale delle nostre industrie creative", ha dichiarato Androulla Vassiliou, commissario europeo per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Le sei opere finaliste sono: Nuovo Museo (Berlino, Germania) David Chipperfield Architects / David Chipperfield; Teatro Bronks (Bruxelles, Belgio) Mdma – Martine De Maeseneer Architecten / Martine De Maeseneer, Dirk Van den Brande; Maxxi, Museo nazionale delle arti del Xxi secolo (Roma, Italia) Zaha Hadid Architects / Zaha Hadid, Patrick Schumacher, Gianluca Racana; Sala concerti della radio danese (Copenaghen, Danimarca) Ateliers Jean Nouvel / Jean Nouvel; Museo dell´Acropoli (Atene, Grecia) Bernard Tschumi Architects / Bernard Tschumi; Centro di riabilitazione Groot Klimmendaal (Arnhem, Paesi Bassi) Architectenbureau Koen van Velsen / Koen van Velsen Il Premio consacra l´eccellenza dell´architettura contemporanea e il suo contributo all´affermazione di nuove idee e tecnologie nello sviluppo urbano. Creato nel 1987 e cofinanziato dal Programma Cultura dell´Unione europea e dalla Fondazione Mies van der Rohe, il premio, dotato di 60 000 euro, è la distinzione europea più prestigiosa nel campo dell´architettura ed è assegnato ogni due anni ad opere portate a termine nei due anni precedenti. Quella di quest´anno è la dodicesima edizione del premio. Le opere candidate sono segnalate da esperti indipendenti di tutta Europa, dagli organismi membri del Consiglio degli architetti d´Europa, da associazioni nazionali di architetti e dal comitato consultivo del premio. I membri della giuria che ha selezionato i finalisti per il 2011 sono: Mohsen Mostafavi, presidente della giuria/decano, Graduate School of Design, Harvard University, Cambridge, Usa; Ole Bouman, direttore, Nederlands Architectuurinstituut, Rotterdam; Yvonne Farrell, Grafton Architects, Dublino; Annette Gigon, Gigon/guyer, Zurigo; Anne Lacaton, Lacaton & Vassal Architectes, Parigi; Tarald Lundevall, architetto, Snøhetta, Oslo; Pei Zhu, Pechino e Lluís Hortet, segretario della giuria/direttore della Fundació Mies van der Rohe. L´elenco completo delle 343 opere candidate può essere consultato cliccando sul nome di ciascun paese: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta,montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Ungheria I vincitori delle precedenti edizioni sono: Banco Borges e Irmão, Vila do Conde, Portogallo, Álvaro Siza Vieira; Aeroporto di Stansted, Londra, Regno Unito, Norman Foster / Norman Foster & Partners; Biblioteca nazionale di Francia, Parigi, Dominique Perrault; Museo d´arte di Bregenz, Bregenz, Austria, Peter Zumthor; Centro Kursaal, San Sebastiano, Spagna, Rafael Moneo; Parcheggio e stazione tramviaria di Hoenheim Nord, Strasburgo, Francia, Zaha Hadid; Ambasciata dei Paesi Bassi a Berlino, Germania, Oma / Rem Koolhaas, Ellen van Loon; Opera e balletto di Norvegia, Oslo, Norvegia, Snøhetta/ Kjetil Trædal Thorsen, Tarald Lundevall, Craig Dyker. Per saperne di più: http://ec.Europa.eu/culture/our-programmes-and-actions/doc1103_en.htm  http://www.Miesarch.com/    
   
   
BOLZANO.: PROGRAMMA ALLOGGI IPES NEI PROSSIMI 5 ANNI  
 
 Bolzano, 23 marzo 2011- Sono stimati in 2.400 gli alloggi Ipes necessari nei prossimi 5 anni per soddisfare il fabbisogno di edilizia abitativa in Alto Adige: il programma di costruzione è stato approvato oggi (21 marzo) dalla Giunta provinciale. Considerato che la metà sono alloggi recuperati, saranno circa 1.200 quelli da costruire ex novo. Su proposta dell´assessore all´edilizia abitativa Christian Tommasini la Giunta provinciale ha dato via libera al programma di costruzione dell´Istituto per l´edilizia sociale per il periodo 2011-2015. "Nei prossimi cinque anni - ha spiegato in conferenza stampa il presidente Luis Durnwalder - sulla base delle richieste con almeno 25 punti e dell´andamento della situazione locale il fabbisogno abitativo dell´Ipes è stimato in circa 2.400 alloggi." Un migliaio però sono quelli recuperati che tornano disponibili per svariati motivi - decesso o trasferimento dell´inquilino, sopravvenuta mancanza dei requisiti, acquisto di casa in proprietà - e vengono riassegnati. Altri 200 verranno affittati dall´Ipes sul libero mercato e successivamente subaffittati. Pertanto da costruire ex novo restano 1.200 alloggi, "un programma sicuramente fattibile nell´arco di cinque anni, considerato che la Giunta mette ogni anno a disposizione dell´Ipes tra i 60 e gli 80 milioni di euro e che il costo medio di un alloggio si aggira sui 200mila euro", ha specificato Durnwalder. Il Presidente ha ricordato che il nuovo programma Ipes fino al 2015 prevede una quota del 20% di alloggi riservata alla terza etá e una quota analoga per le categorie svantaggiate. Sul piano di realizzazione, Durwalder ha detto che "la Giunta intende destinare e costruire gli alloggi non più sulla base del singolo Comune ma del più ampio bacino di utenza, come ad esempio nel caso di Bolzano e Laives." Riguardo al punteggio dei futuri richiedenti, il Presidente della Provincia ha prospettato la possibilità - a seguito del nuovo programma e della disponibilità di abitazioni - di poter abbassare la soglia degli attuali 25 punti e quindi considerare anche le domande con 23 punti. I nuovi 2.400 alloggi disponibili entro il 2015 aumentano in già considerevole sforzo di Provincia e Ipes nell´edilizia sociale. Dei complessivi 12.865 alloggi dell’Ipes, a fine 2010 erano 12.317 quelli locati, mentre in 548 abitazioni erano in corso lavori di ristrutturazione. Negli ultimi 5 anni l’Ipes, su incarico della Provincia, ha consegnato 2.154 alloggi e circa 6.500 persone sono entrate nella loro nuova casa. Complessivamente sono circa 30mila le persone che abitano negli alloggi Ipes. Per quanto riguarda il programma edilizio degli ultimi 10 anni, a fine dicembre l’Ipes poteva contare su 1979 alloggi realizzati, 498 in fase di costruzione, 202 in fase di progettazione.  
   
   
SOCIAL HOUDING.CONVOCATA ANCI PUGLIA  
 
Bari, 23 marzo 2011 - L´assessore Barbanente ha convocato l´Anci Puglia e i comuni ad elevata tensione abitativa sul social housing. L´incontro si è tenuto il 22 marzo, presso la sala stampa della presidenza della Giunta regionale alle 16 con la partecipazione dell´Assessore Gentile. L´incontro era volto a condividere un percorso di accompagnamento dei comuni per l´attuazione consapevole e socialmente orientata dei provvedimenti del Governo statale in materia di Federalismo Demaniale e politiche abitative, con particolare riguardo al Fondo Nazionale per il Social Housing. Tale percorso è finalizzato a promuovere politiche attive in grado di affrontare, mediante la messa a valore del patrimonio immobiliare pubblico, problemi di fabbisogno abitativo che si ha difficoltà a risolvere nella perdurante situazione di carenza di finanziamenti statali e di difficoltà della finanza locale.  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE, UMBRIA: NO A CASE PER “EREDITÀ” CON REVISIONE LEGGE REGIONALE  
 
Perugia, 23 marzo 2011 - L’assessore regionale all’edilizia residenziale pubblica, Stefano Vinti, sosterrà la revisione della legge regionale 23 del 2003, che detta “Norme di riordino in materia di edilizia residenziale pubblica”, per far sì che l’assegnazione degli alloggi risponda a criteri ancora più stringenti, in modo da evitare che possano esserci subentri automatici ma solo in presenza di reali condizioni di disagio economico e abitativo. L’assessore Vinti, nell’avanzare questa proposta, fa diretto riferimento alle polemiche riferite dalla stampa nazionale in merito all’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale avvenuto nel Lazio a favore del marito della Presidente della Regione Renata Polverini. “Si tratta di operare - sostiene Vinti - affinché le case assegnate, in un preciso momento e secondo inequivocabili requisiti a soggetti che ne hanno diritto, non divengano di fatto ‘ereditarie’. Il diritto alla casa va assicurato a chi ha bisogno – sottolinea l’assessore regionale – tenendo conto delle condizioni socioeconomiche in cui un soggetto o una famiglia si trova a vivere. Non è un diritto che si acquisisce per discendenza”.  
   
   
INTESA SU FUTURO AREA EX STABILIMENTO FINALE LIGURE  
 
Finale Ligure, 23 marzo 2011- Nuovo, importante passo avanti per il trasferimento dello stabilimento Piaggio Aero di Finale Ligure a Villanova di Albenga. Le novità riguardano la riqualificazione dell´area dell´attuale stabilimento, destinata a insediamenti pubblici e privati e sono: l´avvio delle procedure per spostamento a monte della via Aurelia rispetto alla ferrovia e il trasferimento nell´ex area Piaggio Aero del polo scolastico del Finalese che comprende liceo, istituto alberghiero e professionale. È quanto è emerso in mattinata, al termine di un incontro nello stabilimento di Finale Ligure tra la vicepresidente e assessore all´Urbanistica della regione Liguria Marylin Fusco, l´assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita, il sindaco di finale Ligure Flaminio Richero, l´assessore alla Viabilità della Provincia di Savona Carla Mattea e i vertici di Piaggio Aero. "Il comune di Finale Ligure - ha spiegato la vicepresidente Fusco - valuterà tutti gli aspetti dalla variante al Piano Urbanistico, dopodichè la Regione Liguria la esaminerà e lavorerà per mettere a sistema e condividere questa soluzione che ci sembra equilibrata e funzionale". Ha aggiunto l´assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita: "Il fatto che l´azienda abbia rimarcato come il trasferimento abbia una forte matrice industriale e che sia pronta a ricominciare da uno stabilimento all´avanguardia come quello che sorgerà a Villanova di Albenga è un punto di partenza molto importante". La Paita ha poi giudicato positivamente la proposta dello spostamento a monte della via Aurelia anche per razionalizzare la viabilità dello svincolo autostradale.  
   
   
BOLZANO: PROROGATO IL REGIME DI AIUTI ALLE IMPRESE IN CRISI  
 
Bolzano, 23 marzo 2011 - La Giunta provinciale ha deciso di prorogare per tutto il 2011 il regime di aiuti alle imprese in crisi previsto dall´Unione Europea. Vi possono accedere le aziende le cui domande sono pervenute entro il 31 dicembre scorso, il tetto massimo dei contributi è stato confermato in 300mila euro spalmabili su un periodo di tre anni. Per far fronte alla crisi internazionale che ha fatto attraversare a molte imprese, anche altoatesine, periodi di difficoltà dal punto di vista economico, l´Unione Europea ha previste misure straordinarie di sostegno per quanto riguarda i finanziamenti. Il provvedimento riguarda aziende che normalmente non avrebbero accesso al regime di agevolazioni, e il tetto massimo dei contributi erogabili è stato portato, proprio alla luce della congiuntura internazionale, da 200 a 300mila euro spalmabili su un periodo di tre anni. "Nonostante la crisi in Alto Adige possa considerarsi quasi superata - ha annunciato il presidente Luis Durnwalder - abbiamo deciso di prorogare gli aiuti a tutto il 2011, a patto che le domande siano state presentate entro il 31 dicembre scorso".  
   
   
A MOGLIANO VENETO LE ISTITUZIONI INCONTRANO GLI IMPRENDITORI PER DISCUTERE DI FINANZA AGEVOLATA QUALE STRUMENTO DI SVILUPPO E CRESCITA ECONOMICA.  
 
Mogliano Veneto, 23 marzo 2011- E´ in programma per oggi mercoledì 23 marzo alle ore 15.30 presso il Centro Sociale del Comune di Mogliano Veneto, in Piazza Donatori di Sangue, la seconda tavola rotonda promossa dall´ Amministrazione Comunale e Teampenso nell´ambito del progetto Moglianoimpresa. A dibattere sul tema di questo appuntamento, “Il credito agevolato: strumento di sviluppo per le micro e medie imprese”, Pier Orlando Roccato e Pier Paolo Polese, rispettivamente Direttore Apindustria Venezia e Ufficio Credito e finanza agevolata, Giuliano Russo Manager di Sviluppo di Informest Consulting s.R.l. E Veneto Banca, partner di tutto il progetto. Durante la tavola rotonda, moderata da Lucio Verbeni, si introdurrà il credito agevolato quale uno dei principali strumenti di crescita per le micro e medie imprese. Saranno poi illustrate le diverse forme di credito agevolato: finanziamenti, bandi e convenzioni a disposizione per tutti quegli imprenditori che cercano, tramite le istituzioni e gli istituti di credito, un supporto economico per avviare o gestire al meglio la propria attività lavorativa. La tavola rotonda si chiuderà con l’intervento del pubblico che potrà interagire con i relatori. A questo secondo appuntamento ne seguiranno altri, più specifici, che interesseranno a ruota le imprese appartenenti alle diverse categorie. Il prossimo incontro, previsto tra aprile e maggio, verterà sul settore terziario: “Commercio e turismo, come agganciare la ripresa”.  
   
   
FVG: SNELLITE PROCEDURE PER CONTRIBUTI A SVILUPPO PMI  
 
Trieste, 23 marzo 2011- Sono 407 su 976 le domande ancora in fase di istruttoria presentate dalle aziende del Friuli Venezia Giulia per ottenere i contributi erogati dal canale regionale (che dal 2005 al 2011 ha messo a disposizione quasi 107 milioni di euro) in base alla legge 4/2005 per l´incentivazione allo sviluppo competitivo delle piccole-medie imprese (pmi). A queste si sommano ancora 300 delle 334 domande fatte sul canale comunitario, sul quale sino ad oggi sono stati stanziati 23 milioni di euro. Un lavoro enorme, tanto che sono state incrementate le procedure ed è stata intensificata l´attività del Comitato tecnico consultivo, portato da 5 a 20 elementi. Un accelerazione che non è bastata, come ha confermato l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, nel corso di due incontri a Trieste: il primo con il direttore regionale di Confindustria, Claudio Hauser ed il presidente di Api, Marco Simeon, ed il secondo con i presidenti di Confcommercio Fvg e Confesercenti, Franco Rigutti e Giuseppe Giovarruscio, e il referente per i contributi dell´Ures, Bostian Starc. "Sono più di 700 le pratiche in fase di istruttoria al Mediocredito centrale e va data una risposta alle imprese che attendono un segnale dalla Regione", ha affermato l´assessore, ricordando che "alcune di queste pratiche risalgono al 2009 (e quindi alla precedente gestione Friulia) ed è necessario arrivare ad una chiusura, in modo da dare alle aziende il respiro necessario alla ripresa economica". Per questo, è stato detto, mentre da un lato gli uffici stanno mettendo a punto una modalità di snellimento delle procedure per venire incontro alle imprese che hanno presentato domanda sul canale regionale della legge 4/2005 e stanno scontando pesanti ritardi ("purtroppo, ha spiegato Seganti, niente si può fare per quelle presentate sul canale comunitario dal momento che le procedure hanno estensione europea") dall´altro si sta studiando una nuova misura incentivante che, in parallelo con la Lr 4/2005, sia in grado di dare risposte immediate alle attuali esigenze delle pmi. "La legge sullo sviluppo della pmi - ha aggiunto l´assessore - lascia completamente scoperte le microimprese, le quali, se non sono artigiane e non appartengono al terziario, non hanno nessun tipo di incentivazione da parte della Regione. Ecco perché - ha evidenziato Seganti - nella rimodulazione e nella semplificazione del sistema delle contribuzioni stiamo cercando di pensare anche a loro". Un concetto, quello della semplificazione, che avrà ruolo preminente nel nuovo ddl di accesso al credito, tanto che l´assessore ha proposto, tra l´altro, un unico modulo per la presentazione delle domande ai diversi gestori dei fondi di rotazione, in maniera da agevolare l´iter di concessione. Nati dall´esigenza di "fare il punto della situazione rispetto a novembre, e cioè a prima del varo della Finanziaria regionale", ha specificato Seganti, gli incontri di oggi sono stati incentrati sull´evoluzione dei temi legati alle contribuzioni, sulla semplificazione amministrativa e, specie quello con Confcommercio e Confesercenti, sul bando da 20 milioni di euro che sarà destinato alla rivitalizzazione ed alla rigenerazione del tessuto urbano nei 26 centri a valenza turistica del Friuli Venezia Giulia. Tornando ai fondi di rotazione, l´assessore ha ricordato il rifinanziamento di Frie (con 15 milioni), Fria (con 10 milioni) e Fricts (con 10 milioni) e l´estensione dei prestiti da 10 a 15 anni per quelle iniziative in cui la componente immobiliare assuma carattere prevalente. Un sistema che ha funzionato, come dimostrano i dati del Frie. Rispetto ai quasi 27 milioni per la concessione dei mutui nel primo trimestre del 2010, infatti, al 7 marzo di quest´anno il Frie ha già erogato quasi 42 milioni per concessioni a copertura di 17 mutui. "Un trend molto positivo - ha commentato Seganti - a conferma che le imprese hanno ricominciato ad investire". Sulla falsariga di questi provvedimenti sono state approvate questo mese anche le modifiche al regolamento delle Lr 23/2001, che consentono l´allungamento da 3 a 5 anni dei finanziamenti a favore dei costi sostenuti dalle imprese. "Stiamo infine attendendo la chiusura del bando per il commercio elettronico entro il mese di marzo", ha concluso Seganti, indicando anche in questo strumento un´occasione di sviluppo e ricordando che esso viene utilizzato in misura del 14 per cento nell´Europa dei 27, contro l´8 per cento del Friuli Venezia Giulia.  
   
   
SIGLATO UN PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA LA PRESIDENZA DELLA GIUNTA DELL´EMILIA-ROMAGNA E LE ORGANIZZAZIONI REGIONALI DI CGIL, CISL E UIL  
 
Bologna, 23 marzo 2011- Un confronto preventivo tra la Presidenza della Giunta regionale e le Segreterie regionali Cgil-cisl-ui su atti e provvedimenti di programmazione e di bilancio; istituzione di tre comitati interassessorili su politiche del lavoro, sociali e ambientali. Sono alcuni dei punti qualificanti del Protocollo di relazioni sindacali siglato il 21 marzo in Regione tra la Giunta regionale e le Segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil. L’intesa, che va a sostituire il precedente Protocollo siglato nel 1997, parte dal presupposto della necessità di un rafforzamento della struttura dei rapporti bilaterali fra la Giunta dell’Emilia Romagna e le organizzazioni sindacali, a fronte di effetti della crisi economica che continuano a manifestarsi sotto forma di un costante aumento della disoccupazione e della cassa integrazione. Una crisi che sta producendo una ristrutturazione dei settori economici produttivi della regione Emilia-romagna dagli esiti ancora incerti, che si somma a ricadute della manovra economica decisa dal Governo che rischia di determinare nei prossimi mesi pesanti conseguenze sul sistema regionale nel suo complesso, nonostante lo sforzo compiuto dalla Regione e condiviso dal tavolo “Patto per attraversare la crisi”. Nel Protocollo, inoltre, la Giunta si impegna a garantire una costante informazione sul processo di formazione delle decisioni del governo regionale, e insieme ai sindacati manifesta piena consapevolezza della necessità di uno sforzo solidaristico di eccezionale portata, per la salvaguardia della rete dei servizi socio-sanitari regionali a partire dalla tutela dei soggetti meno protetti.  
   
   
STATISTICA. LE COOPERATIVE IN VENETO  
 
Venezia, 23 marzo 2011 - L’ultimo numero di “Statistiche Flash”, pubblicazione periodica della Regione, anticipa i primi risultati di un´analisi quantitativa sul mondo cooperativo veneto. La pubblicazione è consultabile anche sul sito della Regione, alla voce “statistica”. Nel 2009 la base imprenditoriale delle cooperative venete è cresciuta di un centinaio di unità, portando il numero delle cooperative attive al valore di quasi 3.800 unità, pari a circa il 4,8% del totale delle imprese cooperative nazionali. Le imprese cooperative attive del Veneto rappresentano circa l´uno per cento del totale delle imprese attive regionali e, seppure ad un ritmo più contenuto rispetto ai due anni precedenti, continuano a crescere, registrando un incremento annuo pari a tre punti percentuali (+1,5% a livello nazionale). L´anno si è chiuso con un saldo positivo di 90 nuove imprese cooperative, risultato della differenza tra le 331 aziende che tra gennaio e dicembre del 2009 si sono iscritte al Registro Imprese (tasso di natalità dell´8,7%) e le 241 che, nello stesso periodo, si sono cancellate (tasso di mortalità del 6,3%). Le province che in assoluto fanno registrare la presenza più significativa di questa forma d´impresa sono Verona, con una quota provinciale pari al 27,2%, Venezia (20,2%) e Padova (598 imprese cooperative, pari a circa il 16 per cento del totale regionale). Nelle provincie di Treviso e Vicenza sono presenti circa il 12% delle imprese cooperative regionali, mentre a Rovigo si supera di poco l´8%. Sono poco più di 100 le imprese cooperative che risiedono nella provincia di Belluno.