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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Maggio 2012
IL GENE CHE AUMENTA I RACCOLTI DELLA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO  
 
Un team europeo di ricercatori ha scoperto un gene che potrebbe aumentare i raccolti della barbabietola da zucchero. Presentate nella rivista Current Biology, le conclusioni dello studio mostrano come il gene inibitore B, a lungo cercato nelle colture di barbabietola da zucchero, potrebbe aiutare i produttori di semi ad aumentare l´efficienza delle coltivazioni attenuando le contaminazioni che riducono i raccolti, e potrebbe anche supportare la selettocoltura nel suo sforzo di creare nuove cultivar con barbabietole più grandi. Guidato da ricercatori provenienti dall´Università di Kiel in Germania e dall´Umeå Plant Science Centre in Svezia, il team ha scoperto che il gene, conosciuto come Bvbtc1, determina se e quando la pianta di barbabietola fiorirà. Il problema con la fioritura prematura è che essa blocca la crescita delle radici della barbabietola, e questo a sua volta riduce i raccolti globali di barbabietola da zucchero. Ciò causa problemi solo ai coltivatori. Gli europei riconoscono il ruolo importante che la barbabietola da zucchero gioca nell´economia. La barbabietola da zucchero si differenzia dai cereali poiché i suoi semi, che si sviluppano dopo la fioritura, non vengono raccolti. Soltanto le radici ingrossate che sono ricche di zucchero vengono utilizzate. Per la barbabietola marittima, descritta dagli esperti come la progenitrice selvatica della barbabietola da zucchero, è piuttosto comune fiorire nel primo anno di crescita. Non viene prodotta però alcuna barbabietola. A differenza del tipo selvatico, la barbabietola da zucchero domestica diventa una grossa barbabietola, che viene poi raccolta, prima di fiorire durante il secondo anno. Gli agricoltori europei solitamente coltivano le barbabietole da zucchero dalla primavera all´autunno. Essi evitano di piantare i semi prima dell´inverno, poiché la pianta fiorirebbe dopo l´inverno e svilupperebbe solo delle piccole barbabietole. Le temperature più fredde innescano una fioritura della pianta. "Era ovvio che vi fosse una differenza genetica tra le barbabietole con fioritura precoce presenti allo stato selvatico e le barbabietole da zucchero coltivate, con straordinarie implicazioni in campo agricolo," ha detto Andreas Müller, ricercatore capo presso il Plant Breeding Institute a Kiel. "Volevamo sapere che differenza fosse, come si fosse evoluta, e se potevamo usare il gene che ne è la causa per controllare la fioritura e aumentare così il raccolto di barbabietole." Nel loro studio, i ricercatori hanno coltivato e studiato l´acido deossiribonucleico (Dna) di migliaia di piante allo scopo di localizzare la posizione del cosiddetto gene inibitore. Essi hanno in seguito confrontato i geni in questo sito con i corredi genetici di altre piante. "Noi ci aspettavamo di trovare un gene simile a quello nella Arabidopsis thaliana, una pianta comunemente studiata, ma sorprendentemente ne abbiamo trovato uno completamente diverso," ha detto l´autore principale Pierre Pin, uno studente del corso di dottorato presso l´Umeå Plant Science Centre. "Il passo successivo fu quello di verificare la funzione del gene in un esperimento in cui questo gene veniva inattivato nelle barbabietole da zucchero mediante ingegneria genetica. Le piante non fiorirono," ha aggiunto. "Questo esperimento di fioritura fu la prova finale che avevamo identificato il gene inibitore delle barbabietole da zucchero." Commentando le scoperte, il professor Ove Nilsson dell´Umeå Plant Science Centre ha detto: "La caratterizzazione del gene inibitore B, ora chiamato Bvbtc1, e la scoperta che esso ha un ruolo chiave nel controllo della fioritura, è un successo importante sia per l´industria dello zucchero che per la ricerca sul controllo della fioritura." Il professor Christian Jung, dell´Università di Kiel, ha definito rivoluzionari questi risultati, "poiché il meccanismo genetico che controlla la fioritura nelle barbabietole da zucchero è diverso da tutte le altre piante finora esaminate". Altri enti che hanno partecipato a questo studio sono stati l´Instituto Max Planck per la genetica molecolare (Germania), l´Universitat Pompeu Fabra (Spagna), l´Università di Bielefeld (Germania), Kws Saat (Germania), Syngenta (Francia e Svezia), Sesvanderhave (Belgio), Strube (Germania) e Rothamsted Research (Regno Unito). Per maggiori informazioni, visitare: Università di Kiel: http://www.Uni-kiel.de/index-e.shtml  Umeå Plant Science Centre: http://www.Upsc.se/  Current Biology: http://www.Cell.com/current-biology/    
   
   
INVESTIMENTI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE AGRICOLE PUGLIESI: NUOVE RISORSE  
 
Pubblicato il bando per il sostegno della competitività degli agricoltori. Il bando, in attuazione della Misura 121 del Programma di Sviluppo Rurale della Puglia 2007-2013, si rivolge agli agricoltori singoli che – per scelta di impresa o per relazioni già mature con i mercati – intendono realizzare investimenti per incrementare la propria competitività, attraverso il miglioramento dei prodotti e dei processi produttivi. A disposizione aiuti complessivi per oltre 42 milioni di euro, in grado di generare investimenti per circa 90 milioni di euro, di cui 33,4 prioritariamente destinati alla riconversione delle imprese ex tabacchicole. Viene così data risposta alle esigenze di questo comparto e dei relativi territori con la possibilità di usufruire delle risorse che la regolamentazione comunitaria assegna ad essi. “Dopo aver supportato con ottimi risultati l’aggregazione tra le imprese operanti in tutte le filiere agricole regionali, con ben 59 Progetti Integrati di Filiera attivati ed oltre 1.600 beneficiari – spiega l’Assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno - e dopo aver sostenuto l’insediamento di quasi 2.000 giovani imprenditori agricoli, la Regione Puglia rivolge attenzione e risorse finanziarie alle altre imprese agricole, secondo una logica progressione di intervento. Si tratta di una ulteriore importante occasione, in un momento di crisi che colpisce duramente anche il sistema delle imprese agricole, per il rilancio dell’economia agricola pugliese, principalmente attraverso l’affermazione dei nostri principali elementi distintivi: la qualità dei prodotti e la sostenibilità ambientale delle nostre tecniche di coltivazione”. In questa direzione anche il bando di imminente emanazione per il sostegno agli investimenti nel comparto agrumicolo: si tratta di ulteriori 2,2 milioni di euro ad incentivo della riconversione delle produzioni di agrumi pugliese, anche allo scopo di rispondere alle grandi difficoltà fitosanitarie di cui le coltivazioni hanno sofferto negli ultimi anni”.  
   
   
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA, GREEN DAY 2012: LA SOSTENIBILITÀ LUNGO LA FILIERA ALIMENTARE  
 
Dove e come si realizzano impatti ambientali lungo la filiera alimentare? Dove e come è possibile ridurli, rendendo la filiera maggiormente sostenibile? Cercherà di rispondere a queste domande il Bicocca Green Day 2012, giornata dedicata alla sensibilizzazione su tematiche ambientali che possano tradursi in azioni concrete di sostenibilità. Al convegno, coordinato dalla giornalista Sara Gandolfi (Corriere della Sera/sette), interverranno esperti provenienti da diversi settori di studio, tra cui Daniela Rubino (Slow Food Italia); Marco Trevisan (Università Cattolica Piacenza); Francesca Ossola, (Ersaf Regione Lombardia; Sonia Cantoni, Direttore Amsa. Giacomo Magatti, Centro di Ricerca Polaris e Mario Boffi, Dipartimento di Sociologia, presenteranno la ricerca “Indicatori ambientali e sociali per un percorso di ecosostenibilità nell’Università Milano Bicocca”, che si inserisce nell’ambito delle azioni volte alla riduzione dell’impatto ambientale dell’Ateneo. Giovedì 24 maggio 2012, ore 9.30, Aula 07, Edificio U2 , Piazza della Scienza 3, Milano. Www.unimib.it    
   
   
OCCUPAZIONE. IN VENETO SALDO POSITIVO PER L’AGRICOLTURA, MA TUTTI STRANIERI  
 
Venezia - Nel triennio 2009 – 2011, l’agricoltura veneta ha presentato un saldo occupazionale positivo, in assoluta controtendenza rispetto agli altri settori, determinato però in maniera esclusiva dall’aumento della manodopera straniera, mentre la componente italiana presenta un saldo negativo. Si tratta nel complesso di 451 unità in più nel rapporto tra cessazioni e assunzioni, pari dunque a meno dell’1 per cento della perdita complessiva di occupati registrata nello stesso periodo a livello regionale. Altrettanto in controtendenza è peraltro il numero dei giovani imprenditori che si insedia nel primario, con un incremento costante sostenuto dal Programma di Sviluppo Rurale: siamo già a 1500 nuovi imprenditori under 40 in tre anni. E’ quanto rileva un’analisi voluta dalla Regione e realizzata dal settore Studi Economici di Veneto Agricoltura. Le assunzioni in agricoltura costituiscono circa il 6 per cento del totale regionale, con una forte caratteristica di stagionalità. Per la quasi totalità si tratta di contratti di dipendenza (98,3 per cento del totale delle assunzioni), a tempo determinato (95 per cento), riguardano in prevalenza maschi, stranieri (62,3 per cento), nella fascia di età 30 – 54 anni e si concentrano soprattutto nella provincia di Verona (56,4 per cento). “I numeri evidenziano molte particolarità del lavoro agricolo e della struttura del sistema rurale – ha commentato l’assessore regionale alle politiche del primario – ma soprattutto testimoniando una sostanziale tenuta sul versante del lavoro in un momento nel quale la crisi economica sta mordendo duramente la struttura produttiva nazionale e veneta. In buona sostanza, pur a fronte delle difficoltà oggettive che interessano anche le imprese e il mercato agricolo, l’agricoltura appare ancora come occasione di lavoro, sia imprenditoriale sia dipendente. I lavoratori cosiddetti ‘indipendenti’ rappresentano peraltro il 67 per cento degli occupati agricoli, benché si registri una costante diminuzione (– 32 per cento rispetto al 2004), determinata da un processo pressoché fisiologico di ristrutturazione del sistema fondiario. Nello stesso tempo c’è il continuo inserimento di giovani imprenditori, il cui numero deve a mio avviso ulteriormente aumentare per iniettare più innovazione e competitività. Sono invece in continuo incremento i lavoratori dipendenti (+27 per cento rispetto al 2004). A fine 2011 gli ‘indipendenti’ erano circa 46 mila e i dipendenti 23.500. A livello provinciale, gli occupati agricoli si concentrano prevalentemente a Verona (circa 21.900 addetti, 31 per cento del totale regionale), seguita da Vicenza (11 mila unità, 15,7 per cento)”. “Le assunzioni – ha aggiunto l’assessore – riguardano per la maggior parte lavoro operaio e in prevalenza manodopera non qualificata (70 per cento dei casi), mentre il personale specializzato è il 20 per cento. Si tratta per lo più di braccianti agricoli che lavorano nelle attività stagionali, come evidenzia la durata dei contratti: per il 20 per cento non supera 1 mese di lavoro, il 60 per cento si conclude entro tre mesi, per l’80 per cento non supera i sei mesi”. In questo scenario, e considerando il periodo 2008 –2010, tra le figure professionali hanno saldi occupazionali positivi gli operatori agricoli, i giardinieri, gli operatori di vinificazione e delle lavorazioni lattiero –casearie; presentano invece saldi negativi soprattutto gli operatori del verde e quelli agroalimentari. I canali tradizionali di offerta del lavoro in agricoltura risultano essere i centri per l’impiego provinciali e le agenzie interinali. Per quanto riguarda infine i voucher lavoro, nel 2011 il 60 per cento del totale è stato utilizzato in Veneto nell’agricoltura. 591 mila per attività agricole stagionali e 463 mila per non stagionali, in prevalenza a Treviso (26 per cento del totale), Vicenza (19 per cento) e Padova (16 per cento), con un picco nei mesi estivi. I voucher corrispondono a circa 210 mila giornate/uomo di lavoro (stima Inps), pari a circa 930 lavoratori a tempo pieno l’anno; pari all’8 per cento delle giornate lavorative dei dipendenti agricoli a tempo determinato.  
   
   
EMERGENZA NEVE: DA REGIONE LAZIO RICHIESTA A MINISTERO PER ECCEZIONALITA’ DANNI  
 
Roma - La Giunta regionale del Lazio presenterà al Ministero delle Politiche agricole e Forestali la proposta di declaratoria di eccezionalità dei danni causati alle aziende agricole e alle infrastrutture del territorio laziale dalle abbondanti nevicate e gelate che si sono verificate dal 3 al 19 febbraio scorsi, ai fini della concessione dei benefici previsti per legge. Lo ha deciso all’unanimità la giunta Polverini. La richiesta riguarda in particolare le strutture aziendali agricole di 49 comuni della provincia di Frosinone, 27 della provincia di Roma e 1 del territorio di Rieti, e le infrastrutture di 3 comuni della provincia di Frosinone e 7 del viterbese, per i quali complessivamente sono stati valutati danni per oltre 13milioni 800mila euro. “Dopo gli interventi che abbiamo effettuato per rispondere all’emergenza ed aver avviato il fondo di garanzia per le pmi danneggiate dalle straordinarie nevicate dello scorso febbraio – spiega la presidente Renata Polverini – abbiamo deciso di avanzare al Ministero la richiesta per il riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento calamitoso, in considerazione degli ingenti danni causati alle nostre aziende agricole e alle infrastrutture, al fine di ottenere i benefici previsti dalle leggi in materia”. “Siamo intervenuti inizialmente per delimitare le aree colpite dalla calamità – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche agricole, Angela Birindelli - e dalle valutazioni effettuate dai tecnici regionali e dalle aree settori provinciali agricoltura di Frosinone, Rieti, Roma e Viterbo abbiamo riscontrato che i danni valutati compromettono fortemente i redditi agricoli delle zone interessate, incidendo sui bilanci aziendali in misura superiore al rischio ordinario d’impresa del 30%. La delimitazione delle aree colpite dalla calamità è necessaria anche per mettere a punto con i servizi dell’Unione Europea l’approvazione e l’attivazione della misura 126 del Programma di Sviluppo Rurale. Con tale misura del Psr sarà possibile corrispondere un aiuto per ripristinare i danni subiti, sia dalle strutture agricole, sia alle dotazioni aziendali (bestiame, mezzi meccanici agricoli, attrezzature agricole, altri strumenti di prima lavorazione dei prodotti)”. Per quanto riguarda il frusinate, le aziende agricole interessate riguardano i comuni di: Acquafondata, Acuto, Alatri, Alvito, Amaseno, Anagni, Arce, Arnara, Arpino, Atina, Belmonte Castello, Boville Ernica, Casalattico, Casalvieri, Castelliri, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Colfelice, Colle San Magno, Esperia, Ferentino, Fontana Liri, Fontechiari, Frosinone, Giuliano di Roma, Paliano, Pescosolido, Piedimonte San Germano, Piglio, Pofi, Pontecorvo, Ripi, Rocca D’arce, Roccasecca, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, San Giovanni Incarico, San Vittore del Lazio, Santopadre, Serrone, Settefrati, Sora, Strangolagalli, Supino, Torrice, Vallerotonda, Veroli e Villa Santo Stefano. Nella provincia di Roma, la proposta riguarderà le strutture aziendali agricole dei comuni di: Anguillara Sabazia, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, Bellegra, Camerata Nuova, Castel San Pietro, Castelnuovo di Porto, Cave, Cerreto Laziale, Genazzano, Gerano, Jenne, Labico, Mazzano Romano, Palestrina, Percile, Pisoniano, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca di Cave, Roma, Roviano, Sambuci, Sant’oreste, Segni, Subiaco e Vivaro. Per quanto concerne il territorio di Rieti, l’unico comune interessato è quello di Borgorose. La richiesta per il riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento calamitoso si estende anche ai danni causati alle infrastrutture dei comuni della provincia di Frosinone (Arpino, Frosinone e Sora) e del viterbese (Grotte di Castro, Acquapendente, Onano, San Lorenzo, Proceno, Valentano e Gradoli).  
   
   
REGIONE SICILIA FINANZIA OLTRE 2 MLN PER SVILUPPO RURALE GAL ETNA  
 
Palermo - In attuazione dell´approccio Leader del Psr Sicilia 2007-2013, attraverso le azioni A e C della misura comunitaria 312 "Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese", il dipartimento regionale per gli Interventi infrastrutturali in agricoltura, guidato da Dario Cartabellotta, finanziera´ il Piano di sviluppo locale "Itaca" del Gal Etna, con una dotazione finanziaria di 2 milioni e 250mila euro. "L´obiettivo - ha detto l´assessore alle Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi - e´ incentivare le piccole imprese a trasformare e commercializzare i prodotti tipici e l´artigianato tradizionale, e quelle produttrici di servizi a sviluppare la loro attivita´ per realizzare nel territorio del Gal Etna filiere corte fruibili ai turisti". Le aree interessate dagli interventi sono i comuni di: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Catenanuova, Centuripe, Maletto, Maniace, Ragalna, Santa Maria di Licodia. Beneficiari degli aiuti le microimprese, in forma individuale o societaria. La Misura e´ attivata con procedura valutativa a bando aperto e con il meccanismo "stop and go". Per accedere al sostegno, le domande dovranno essere presentate, attraverso il sistema informatico Sian, entro:il termine perentorio di 90 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, per la sottofase 1; dall´1 ottobre 2012 al 14 dicembre 2012, per la sottofase 2; dal 03 maggio 2013 al 16 luglio 2013, per la sottofase. Il bando, in corso di pubblicazione, e´ gia´ disponibile per ulteriori informazioni sul sito dell´assessorato alle Risorse agricole e alimentari.  
   
   
LA TOSCANA SI CANDIDA A FOOD VALLEY D’EUROPA  
 
Arezzo – “Entro qualche mese la Toscana avrà il suo Piano olivicolo regionale, che dovrà dare un quadro certo agli olivicoltori della regione.” Questo è l’impegno che l’assessore all’agricolltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori, ha assunto il 18 maggio al termine del convegno “Dove va l’olivicoltura Toscana?” che si è svolto nell’ambito della prima giornata di Medoliva, la fiera internazionale dell’olio e dell’olvicoltura in corso ad Arezzo. “La Toscana – ha detto l’assessore – ha l’obbligo di candidarsi come “Food Valley” d’Europa e con questo piano noi intendiamo dare un contributo al commissario europeo Dacian Ciolos e il ministro Catania nella redazione dei piani olivicoli europeo e nazionale. Il nostro imperativo deve essere quello di riportare reddito a chi fa olivicoltura. Il nostro futuro è legato a questa precondizione.” Salvadori ha inoltre spiegato che “è’ illusorio pensare che l’agricoltura possa reggersi sulla Pac, la politica agricola comunitaria. La Pac – ha sottolineato – non può sostituirsi al reddito delle aziende e noi dobbiamo avere imprese agricole (e olivicole) che si reggono sulle loro gambe, altrimenti non avremo futuro. Occorre mettere ordine e fare sistema e gli olivicoltori toscani devono sapere in quale orizzonte devono muoversi.” L’assessore ha inoltre annunciato l’intenzione della Regione di mettere a disposizione risorse per la promozione dell’olio della Toscana: “Cosi’ come è stato fatto per il vino, che ne aveva bisogno, dal prossimo anno metteremo a disposizione risorse per la promozione dell’olio.” Nel pomeriggio a Medoliva, dopo il termine del convegno, si è svolta la consegna degli attestati alle aziende che hanno superato la prima edizione della “Selezione degli Oli di Toscana”. I nomi delle aziende e tutte le informazioni relative all’olio prodotto sono state riportate in una guida che la Regione e Toscana promozione useranno per le iniziative di promozione dell’olio toscano. Il percorso promozionale è iniziato.  
   
   
OLIVICOLTURA: UN TAVOLO DI FILIERA IN REGIONE TOSCANA PER AFFRONTARE INSIEME I PROBLEMI  
 
Firenze – Per affrontare le problematiche del settore olivicoltura l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori ha attivato uno specifico tavolo di filiera con la partecipazione di tutte le rappresentanze degli olivicoltori. Uno dei principali temi emersi riguarda i sottoprodotti della lavorazione dell’olio (sanse e nocciolino) che non devono essere considerate rifiuti, ma sottoprodotti. Quindi risorse e non costi. In questo senso anche una lettera congiunta dell’assessore all’agricoltura e di quello all’ambiente della Regione Toscana, inviata nell’estate 2011, che rappresenta un punto fermo sulle richieste della Regione volte a far sì che siano considerati a tutti gli effetti un sottoprodotto per usi i più diversi: disoleazione, combustione, estrazione polifenoli, destinazione a biogas, utilizzo per terricciati ecc. Programmi integrati di filiera: nel 2011 oltre 5 milioni, nel 2012 altri 3,5 milioni - Nel 2011 è stato emanato il primo bando del Psr (piano di sviluppo rurale) sui Programmi Integrati di Filiera. Due i progetti relativi alla filiera olivicola ed olearia, presentati da due importanti Cooperative di olivicoltori, per un importo complessivo di investimenti pari a 5.715.000 euro, di cui 2.481.000 di contributo (su un totale di 25 milioni di euro di contributo resi disponibili sul primo bando Pif). Questi progetti sono attualmente in fase di realizzazione. Attualmente è aperto il secondo bando Pif (il termine per la presentazione delle domande scadrà il 31 maggio prossimo), nell’ambito del quale è stata prevista una specifica riserva per la filiera olivicola olearia di 3,5 milioni di euro su una dotazione complessiva di 20 milioni. L’olivicoltura nella Pac dopo il 2013. La richiesta Toscana: “nel greening anche gli oliveti” - Le maggiori attenzioni sono accentrate sul cosiddetto “greening” cioè sulle pratiche agricole benefiche per il clima e per l’ambiente che gli agricoltori dovranno applicare a partire dal 2014. Secondo la nuova Pac il greening sarà costituito da tre misure e cioè 1) l’obbligo di diversificare i seminativi (almeno 3 tipologie diverse); 2) l’obbligo di mantenere il prato esistente nell’azienda e 3) l’obbligo di destinare una percentuale di almeno il 7 % dell’azienda ad aree di interesse ecologico. Quest’ultima misura rischia di avere il maggior impatto sulla coltivazione dell’olivo. Infatti le aziende che hanno solo la coltivazione dell’olivo, per ricevere gli aiuti previsti dal greening, potrebbero trovarsi nell’ipotesi di rinunciare ai pagamenti diretti perché impossibilitate a destinare la superficie richiesta ad aree di interesse ecologico o, peggio ancora, essere costrette ad eliminare parte degli ulivi per far posto a queste aree. Se si pensa che gran parte degli oliveti toscani sono su superfici di grande interesse paesaggistico ed ambientale perché storicamente terrazzate, appare un controsenso non tenere in considerazione questa realtà e poi obbligare l’agricoltore a creare nella propria azienda aree di interesse ecologico. La richiesta della Toscana è di far rientrare nelle aree di interesse ecologico anche gli oliveti terrazzati oppure di equiparare le colture legnose agrarie, come appunto l’olivo, alla misura del greening corrispondente al mantenimento del prato permanente in virtù dell’elevato contributo allo stoccaggio del carbonio fornito dagli oliveti. Iniziative promozionali: la prima Selezione degli oli di Toscana - Per la prima volta è stata effettuta in Toscana la “Selezione regionale degli oli di oliva”, anche sulla falsariga dei successi riscontrati nel settore vinicolo con la Selezione dei vini che in Toscana viene organizzata da oltre 20 anni. La selezione è stata effettuata, in accordo con le organizzazioni professionali agricole, sugli oli a certificazione d’origine Dop e Igp (Igp Toscano e Dop Chianti Classico, Terre di Siena, Lucca e Seggiano). Hanno partecipato alla Selezione 135 oli. A seguito della severa selezione svolta da un’apposita e qualificata Commissione regionale di assaggio, sono stati selezionati 59 oli, tra i quali sono comunque rappresentate tutte le cinque denominazioni geografiche esistenti in Toscana. Il lavoro svolto ha consentito di produrre il catalogo, presentato oggi nell’ambito di Medoliva, che rappresenta anche strumento per la promozione in Italia ed all’estero dei prodotti della Toscana.  
   
   
APICOLTURA IN SICILIA: APPROVATA GRADUATORIA PER ACCESSO AIUTI  
 
Palermo - Il dirigente generale del dipartimento regionale per gli Interventi strutturali dell´assessorato alle Risorse agricole e alimentari, Rosaria Barresi, ha approvato con decreto in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, la graduatoria definitiva dei beneficiari del sostegno per "migliorare la produzione e la commercializzazione del miele" in Sicilia. La dotazione finanziaria assegnata alla Regione Siciliana in sede di ripartizione ministeriale, per la campagna 2011-2012, e´ di circa 400mila. Le risorse saranno utilizzate in proporzione al fabbisogno finanziario di ciascun intervento stabilito dal programma. La graduatoria e´ gia´ disponibile per la consultazione nel sito web dell´assessorato.  
   
   
OLIVO: IN TOSCANA 100 MILA ETTARI E 15 MILIONI DI PIANTE  
 
Firenze – L’olivo è diffuso in tutta la Toscana con circa 100.000 ettari di superficie coltivata, situati per il 90% in zone collinari o di bassa montagna e distribuiti prevalentemente nelle province di Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo. Oltre 70.000 aziende coltivano olivi, ma il 43% di esse ha una superficie inferiore all’ettaro, il 60% inferiore a due ettari. In Toscana ci sono oltre 15 milioni di piante, delle quali più del 90% è costituito da poche varietà: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino, Pendolino e Olivastra Seggianese. Negli oliveti toscani sono presenti anche numerose altre varietà: un immenso patrimonio genetico, selezionato e riprodotto localmente nel corso dei secoli, che forma con l’ambiente naturale un insieme inscindibile che, unitamente all’azione dell’uomo anch’essa frutto di secolari tradizioni, contribuisce a caratterizzare l’olio toscano. Più di 80 varietà, molte a rischio di estinzione. Oliveti vecchi e scarsa resa - Al fine di salvaguardare questo patrimonio la Regione Toscana eroga sostegni per la conservazione di queste varietà autoctone, molte delle quali a rischio di estinzione. Sono 87 le varietà iscritte di cui 78 a rischio d’estinzione. La parte più consistente degli oliveti toscani deriva dal passaggio dalla coltura mezzadrile ad una forma più specializzata ed ha subìto ripetute gelate. In particolare dopo la gelata del 1985, che distrusse quasi completamente il patrimonio olivicolo regionale, vi è stato un recupero pressoché totale degli oliveti preesistenti, con cambiamenti anche nella struttura, i sistemi di allevamento e i rinfittimenti, ma senza un vero e proprio rinnovamento degli impianti. La densità per ettaro risulta inferiore a quella ottimale e le piante hanno un’età mediamente assai elevata, in molti casi addirittura secolare. Olivicoltura: in gran parte marginale e tradizionale. Solo il 10% intensiva - L’olivicoltura Toscana può essere suddivisa in tre tipologie: A) olivicoltura marginale (collina con pendenza superiore al 25%); B) olivicoltura tradizionale (collina tra il 10e il 25% di pendenza); C) olivicoltura intensiva Circa il 30% degli olivi toscani rientra nell’olivicoltura marginale, il 60% in quella tradizionale, in quella intensiva solo il 10%. Gli olivi inpiantati nell’ultimo decennio rappresentano appena l’1,5-2,4% della superficie regionale a olivo. Circa il 90% delle nuobve piante viene dai vivaisti olivicoli di Pescia, uno dei principali distretti, a livello nazionale, per la produzione di piante di olivo. Il dato medio toscano di produttività di olio per pianta risulta molto basso: appena 1,2 Kg, come media degli ultimi dieci anni, nettamente al di sotto della media nazionale. Prima regione in Italia per olio confezionato. Scarsa integrazione con la filiera agricola - La produzione complessiva regionale di olio di oliva, presenta un’ampia variabilità da un anno all’altro, e si attesta mediamente intorno ai 180.000 quintali annui, quantità relativamente modesta e insufficiente a coprire gli stessi consumi interni. Per esempio nella campagna olearia 2003/2004 la produzione è risultata particolarmente modesta (appena 110.000 quintali), mentre nella successiva campagna 2004/2005 è stato raggiunto il livello produttivo più alto degli ultimi dieci anni (276.000 quintali). Un’altra annata di grande resa è stato il 2010 (circa 200 mila quintali), mentre il 2011 è stato scarso (circa 150 mila quintali). Sono oltre 400 i frantoi oleari (dei quali 360 attivi), distribuiti su tutto il territorio, che consentono una tempestiva lavorazione delle olive in un periodo di tempo sempre più ristretto, con riflessi molto positivi sulla qualità dell’olio. Rilevanti anche le aziende di confezionamento: la Toscana è la principale regione italiana per quantità di olio confezionato, di gran lunga superiore a quello prodotto; tuttavia l’integrazione con la fase agricola della filiera è in generale ancora assai scarsa.  
   
   
PRESENTATA LA CASA DEI VINI E DEGLI OLI EXTRAVERGINE D’OLIVA CALABRESI  
 
Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti è intervenuto ieri mattina, insieme al Presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico e all’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra, in occasione della conferenza stampa di presentazione della Casa del Vino e la Casa degli Oli extravergine calabresi istituite con le leggi regionali n.1 e n. 2 del 2011. L’occasione è servita, inoltre, per comunicare i componenti dei due Consigli di Amministrazione che gestiranno i due organismi. L´enoteca regionale, come è stato ribadito nel corso dell’incontro avrà due sedi, una a Cirò, località che rappresenta la grande tradizione del vino calabrese in tutto il mondo, e un´altra a Lamezia Terme, scelta per via delle specificità legate alla ricerca e alla tecnologia. Anche la casa dell’olio extravergine d’oliva può contare su due sedi, la prima a Gioia Tauro, la seconda a Corigliano Calabro. “Si tratta di un altro momento importante per la nostra Regione – ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - si concretizza un progetto messo in campo con grande determinazione da una classe dirigente che ha colto l’importanza di valorizzare concretamente due settori chiave del comparto agricolo calabrese. Non ci siamo dimenticati del valore del territorio ed abbiamo riconosciuto la centralità storica di località che rappresentano autentici fiori all´occhiello, con una grande convergenza nella scelta delle sedi. Abbiamo l´opportunità concreta di inserire questi due progetti in un percorso di valorizzazione della regione, arricchendo l´offerta della nostra terra anche e soprattutto sul piano turistico tenuto conto dell´importanza che riveste l´enogastromia”. “I nostri vini e il nostro olio extravergine d’oliva - ha affermato il Presidente del Consiglio Francesco Talarico - rappresentano due ambiti decisivi per la nostra economia. Si tratta di prodotti conosciuti dappertutto per la loro qualità e questo ci fa capire che dobbiamo puntare sulla loro valorizzazione in modo serio e organizzato. Si tratta di un buon avvio per cercare di recuperare i ritardi degli anni passati soprattutto puntando sul gioco di squadra che finora ci ha caratterizzato”. “Inizia una nuova fase importante per dare una cornice alle nostre eccellenze agroalimentari - ha dichiarato l´Assessore regionale all’Agricoltura Trematerra -queste strutture si pongono in essere per fare conoscere ai calabresi e a quanti vengono a visitare la nostra terra le nostre grandi eccellenze. Sono molti gli imprenditori che hanno lottato per proporre e affermare i loro prodotti. La politica oggi, attraverso, l´istituzione di questi due strumenti vuole proprio agire a sostegno della produzione”. I nomi dei vertici delle due strutture sono, per la “Casa degli oli extravergini d´oliva di Calabria´´ Giovanni Pisani (Presidente), componenti Francesco Cafari e Nicola Rizzo. Presidente della ´´Casa dei Vini di Calabria´´ è Gregorio Mungari Cotruzzola´ mentre il cda è composto da Salvatore De Biase e Giuditta De Santis.  
   
   
PRIMO IMBOSCHIMENTO: IN VENETO 3 MILIONI DI EURO  
 
Venezia - Incentivare la diffusione del bosco e dell’arboricoltura su superfici agricole allo scopo di ridurre gli effetti dell’agricoltura intensiva e per creare nuove opportunità di reddito. E’ questo l’obiettivo della Misura 221 del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, il cui bando mette a disposizione 3 milioni di euro per la realizzazione di cinque diverse azioni. “La prima – ha spiegato l’assessore regionale – consiste nella creazione di boschi permanenti; la seconda nell’impianto di fustaie a ciclo medio – lungo e la terza in impianti a ciclo breve. La quarta e la quinta azione, infine, sostengono la realizzazione di impianti ad alta densità per il disinquinamento delle acque e per la ricarica delle falde. Questo tipo di interventi risponde a due priorità fissate a livello comunitario – ha aggiunto l’assessore – relativamente ai cambiamenti climatici e alla mitigazione dei loro effetti e alla gestione delle risorse idriche. E’ un intervento che in sostanza incentiva attività polifunzionali per quanto riguarda la difesa del suolo, l’assorbimento di anidride carbonica, la diversificazione delle attività agricole tradizionali, la riqualificazione del paesaggio agrario e la ricostituzione di ambienti di aspetto naturale”. La misura si applica a tutto il territorio regionale e le domande di finanziamento dovranno essere presentate ad Avepa entro il 29 giugno prossimo.  
   
   
SARDEGNA; DISPOSIZIONI SULLA PESCA DEL CORALLO PER L´ANNO 2012  
 
L´assessore dell´Agricoltura ha approvato il decreto annuale per l´esercizio della pesca del corallo. L´attività di pesca può essere esercitata, sino al 30 settembre, solo dai pescatori titolari dell´autorizzazione regionale. Il numero massimo delle autorizzazioni che possono essere rilasciate nel 2012 è di 25. Possono presentare domanda i pescatori di corallo e i pescatori professionali subacquei, in possesso di un attestato di qualificazione professionale per l´esercizio della pesca professionale subacquea senza limiti di immersione, che possano dimostrare di essere stati autorizzati e avere svolto effettivamente l´attività di pesca del corallo in almeno un´annualità dal 2007 al 2011 . La domanda di autorizzazione deve essere fatta pervenire all´Assessorato dell´Agricoltura e riforma agro-pastorale, Servizio Pesca, Via Pessagno n. 4, 09126 Cagliari, entro 15 giorni dalla data di pubblicazione del decreto sul Buras. Ricordiamo che è previsto il pagamento di una tassa pari a mille euro.  
   
   
LIGURIA: SALVARE LO SCOIATTOLO ROSSO, VIA A STERILIZZAZIONE DEI “GRIGI AMERICANI“, POI REINSERIMENTO IN HABITAT NATURALI ADEGUATI  
 
Genova. La Regione Liguria e l´Università di Genova stanno studiando e predisponendo le migliori soluzioni per assicurare il benessere agli esemplari di scoiattoli grigi americani (Sciurus carolinensis), presenti ai Parchi di Nervi, che mettono in pericolo la sopravvivenza degli scoiattoli rossi, di specie autoctona. Una volta catturati, gli scoiattoli grigi verranno sterilizzati da veterinari competenti. "Assicuriamo il massimo impegno, condividendo la richiesta di Legambiente, a tutelare il benessere di questi esemplari reinserendoli in habitat adeguati per una vita in libertà. Stiamo valutando le varie soluzioni possibili", spiega l´assessore all´Ambiente e ai Parchi Renata Briano, che chiede ancora una volta misure severe per bloccare il commercio degli scoiattoli grigi. Tra gli scopi del progetto, di cui sono partner Regione Liguria, Regione Piemonte, Regione Lombardia, le Università di Torino, dell´Insubria e di Genova e lo stesso Ministero dell´Ambiente c´è infatti anche il divieto di commercializzazione dell´esemplare. Anche la stessa Ue si sta muovendo in tal senso, prevedendo quindi forti restrizioni sia all´importazione da fuori Europa che al commercio di questa specie all´interno dell´Europa. Lo scoiattolo grigio da anni popola diverse aree del Nord Ovest fra cui i Parchi di Nervi. Si tratta di una specie esotica nordamericana, in Liguria dal 1966, portatrice di un virus mortale per quello rosso. Queste due specie sono entrate in competizione. Una lotta che vede vincente quello proveniente dal nuovo mondo che, essendo più grande e forte vince ogni "scontro" diretto. Il "grigio" inoltre saccheggia le riserve invernali del "rosso" ed è portatore "sano" di una malattia che uccide lo scoiattolo nostrano. Inoltre, diffondendosi sempre più velocemente, come è successo in Gran Bretagna, provoca danni al patrimonio forestale e ad alcuni tipi di coltivazioni. In Italia lo scoiattolo grigio è stato importato in Piemonte nel 1948, poi in Lombardia e infine in Liguria, nei Parchi di Nervi, nel 1966. Da qui, espandendosi, minacciano di occupare tutta la piattaforma continentale europea. Diversi organismi nazionali e internazionali, tra cui l´Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, ora Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio, il Wwf hanno più volte richiesto un intervento risolutore per il controllo dello Scoiattolo grigio in Italia, e nel 2008 il Comitato Permanente della Convenzione di Berna ha aperto un "case file", equivalente della procedura di infrazione Ue, a carico dell´Italia per rispondere delle inadempienze in merito all´attuazione di piani di controllo.  
   
   
OGGI SEMINARIO A BORGO BRUFA PER L’INNOVAZIONE DELLE IMPRESE  
 
Perugia - Si svolge oggi alle ore 15, a Borgo Brufa di Torgiano, l’incontro organizzato dall’assessorato regionale alle politiche agricole per illustrare il bando della misura 124 del Programma di sviluppo rurale per l’innovazione delle imprese agricole. La misura, prevede finanziamenti per otto milioni di euro ed il bando scadrà il prossimo 26 giugno. All’incontro è prevista la partecipazione di Ciro Becchetti, coordinatore regionale delle politiche agricole, Giuseppe Merli, dirigente regionale del servizio alle imprese e l’innovazione in ambito agroindustriale e forestale, e di Andrea Sisti, amministratore unico del Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria.  
   
   
AOSTA, APPROVATE DUE DELIBERE SULLA RINOTRACHEITE BOVINA INFETTIVA  
 
La Giunta regionale, nella seduta di venerdì 18 maggio, ha approvato due deliberazioni che approvano gli impegni di spesa e le disposizioni ulteriori applicative collegati alla Legge regionale 13 febbraio 2012, n. 4, recante Disposizioni per l’eradicazione della malattia virale rinotracheite bovina infettiva (Bhv-1) nel territorio della regione. Il primo provvedimento del governo regionale Estensione, al periodo 1° giugno 2011 – 21 febbraio 2012, dell’efficacia del programma di sorveglianza, di protezione ed eradicazione della rinotracheite infettiva bovina in Valle d’Aosta di cui alle dgr 2918 e 3423/2010 e approvazione della concessione, ai sensi della l.R. 22 aprile 2002, n. 3, di incentivi per la sostituzione di capi positivi estende al periodo 1° giugno 2011 – 21 febbraio 2012 l’efficacia del programma di sorveglianza, di protezione ed eradicazione della rinotracheite infettiva bovina in Valle d’Aosta di cui alle Dgr 2918 e 3423/2010 e approva la concessione di incentivi per la sostituzione dei capi positivi, fermo restando che il numero di capi ammissibile a contributo nel periodo 1° gennaio 2011 - 21 febbraio 2012 rimane fissato nel numero massimo di 6 unità, per il periodo intercorrente tra la conclusione del programma di lotta al virus Bhv-1 del 2011 e l’entrata in vigore della nuova legge regionale 4/2012, premiando così gli allevatori che hanno messo in atto procedure virtuose di lotta alla rinotracheite infettiva bovina. Si ricorda che le domande devono essere presentate entro il 30 giugno 2012 alla Struttura di igiene e sanità pubblica e veterinaria dell’Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali per il tramite dell’ Ufficio servizi zootecnici dell´Assessorato agricoltura e risorse naturali e delle sue sedi distaccate, utilizzando un apposito modulo che sarà a breve pubblicato sul sito internet dell’Amministrazione regionale. Con il secondo dispositivo Approvazione di disposizioni attuative della l.R.4/2012, recante “Disposizioni per l’eradicazione della malattia virale rinotracheite bovina infettiva (Bhv-1) nel territorio della Regione”, per l’anno 2012”, il Governo regionale approva le modalità per la concessione dei contributi per la sostituzione degli animali infetti e le modalità per la concessione delle misure di compensazione volte ad incentivare l’attuazione del programma, per l’anno 2012, e i relativi impegni di spesa. Autorizza inoltre sempre per l’anno 2012 i trasferimenti finanziari ai sensi della l.R. 4/2012 all´Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Valdostana per l´acquisto di colostro artificiale, e i fondi all´Azienda Usl Valle d´Aosta per la gestione del programma da parte del servizio veterinario competente. Vengono definite inoltre le modalità per la concessione dei contributi e delle misure di compensazione nel seguente modo: - L’entità dei contributi per la sostituzione di animali risultati positivi al virus Bhv-1, fino a un massimo di sei capi, è fissata nella misura massima del 70 per cento del valore commerciale stabilito con delibera di giunta n. 4034 del 3 novembre 2003, per l’acquisto di ogni singolo animale di sesso femminile di età compresa fra ventiquattro mesi e sei anni, e nella misura massima del 50 per cento del medesimo valore commerciale, per la sostituzione tramite rimonta interna per ogni animale di sesso femminile di età compresa fra ventiquattro e trentasei mesi. Gli animali soggetti a contributo non possono essere ceduti se non sono decorsi otto mesi dalla data di introduzione nell’allevamento. Parimenti vengono erogati incentivi in regime de minimis agli allevamenti indenni al fine di incentivare l’attuazione del programma regionale di eradicazione del virus Bhv-1 fino ad un massimo di euro 40 per ogni animale risultato negativo di età superiore a dodici mesi presente in azienda; - Le domande dirette all´ottenimento dei contributi sono presentate alla Struttura di igiene e sanità pubblica e veterinaria dell’Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali per il tramite dell’ Ufficio servizi zootecnici dell´Assessorato agricoltura e risorse naturali e delle sue sedi distaccate, utilizzando un apposito modulo che sarà a breve pubblicato sul sito internet dell’Amministrazione regionale; - La domanda di contributo destinato alla sostituzione di animali Ibr/positivi macellati nel periodo 22 febbraio 2012 – 31 dicembre 2012 deve essere presentata a partire dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione della presente deliberazione ed entro il 31 gennaio 2013; - La domanda di contributo quale misura di compensazione per l’anno 2012 deve essere presentata entro il 31 gennaio 2013 dalle aziende, che hanno ottenuto la qualifica sanitaria di indenne dal virus Bhv-1, per ogni animale presente di età superiore a dodici mesi risultato negativo.  
   
   
SITI WEB E IL LOGO “WE LOVE LAMB”: IL NUOVO CORSO DI EBLEX ENTE INGLESE NON GOVERNATIVO PER IL SOSTEGNO E LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA DELLE CARNI  
 
A partire dal mese di maggio, due nuovi importanti strumenti permetteranno a Eblex, ente inglese non governativo per il sostegno e lo sviluppo dell’industria delle carni, di avviare una comunicazione consumer-oriented: si tratta dei due nuovi siti internet www.Eblex.it, piattaforma istituzionale della società inglese, e www.Carneperfetta.it, il sito interamente dedicato al mondo della carne, e del nuovo logo che identificherà la carne di agnello sul punto vendita. Eblex.it è stato oggetto di un importante restyling sia per quanto riguarda la veste grafica, ora più moderna e accattivante, sia per quanto riguarda l’organizzazione e la reperibilità dei contenuti, con l’intento di incrementare l’interattività per gli utenti. Questo sito nasce con l’obiettivo di promuovere in modo chiaro il ruolo di Eblex, le sue attività, la sua mission e i prodotti che rappresenta. La vera novità è però la creazione del sito carneperfetta.It, una piattaforma studiata e realizzata per tutti gli appassionati di carne che sono alla ricerca di informazioni e curiosità su questo alimento. Una sezione ricca di indicazione sui tempi di cottura spiega come cucinare alla perfezione manzo e agnello, mentre dei veloci video tutorial spiegano in modo semplice un argomento difficile come il taglio della carne. Un ampio spazio è invece dedicato alla creatività delle persone che vogliono “cimentarsi” ai fornelli: le ricette stellate di Andrea Berton sono consultabili per quanti volessero approcciare l’alta cucina, mentre i consigli del simpatico personaggio Betty Bistecca accompagnano le ricette di tutti i giorni. A chiudere questo viaggio nel mondo della carne una sezione approfondita sui valori nutrizionali di questo importante alimento. Entrambi i siti sono stati realizzati da Jdt, agenzia di Milano specializzata nella realizzazione di strumenti di comunicazione. Un’altra importante novità riguarda la realizzazione del logo “We love Lamb” che verrà applicato su tutte le confezioni di agnello sottovuoto che il consumatore italiano trova nei banchi di carne fresca delle principali catene della grande distribuzione. Il logo, essenziale, pulito e amichevole allo stesso tempo, vuole avvicinare l’acquirente al consumo di una carne che sta entrando sempre più nelle abitudini alimentari degli italiani e di cui gli inglesi, dal canto loro, hanno una grande esperienza sia nell’allevamento sia nell’impiego in cucina. La scritta “We love Lamb” indica proprio l’apprezzamento nei confronti di questo prodotto, mentre l’immagine della padella vuole significare la facilità di utilizzo in cucina. Il logo è stato ideato e realizzato da Rotondo Design, agenzia grafica di Corsico (Mi) specializzata nel packaging e nella progettazione cartotecnica. Eblex è una divisione di Agriculture and Horticulture Development Board (Ahdb), ente britannico non governativo per il sostengo e lo sviluppo dell’industria agroalimentare. Il ruolo di Eblex è di sostenere l’industria inglese delle carni bovine e ovine in tutta la filiera: dall’allevamento all’esportazione. I suoi obiettivi sono: promuovere l’industria delle carni, contribuire in modo diretto al miglioramento dell’efficienza nei settori bovino e ovino e stimolare la domanda in Inghilterra e all’estero attraverso attività di comunicazione e marketing. Eblex si finanzia attraverso un prelievo parafiscale e il suo lavoro è moto importante poiché mette a disposizione risorse per investire nella ricerca, nel marketing e nella promozione con conseguenti miglioramenti di business. Per informazioni visita i siti: www.Eblex.it www.Carneperfetta.it  
   
   
SAMMONTANA AL FIRENZE GELATO FESTIVAL 2012  
 
Un omaggio speciale alla città di Firenze e all’inventore del gelato moderno: Sammontana celebra la sua presenza all’edizione 2012 con una regia luminosa che farà risplendere la Grotta Grande di Bernardo Buontalenti in Boboli e un libro dedicato all’artista Anche quest’anno, inoltre, il ricavato dei gelati venduti nell’area Sammontana in Piazza della Repubblica sarà devoluto alla Fondazione dell´Ospedale Pediatrico Meyer Per celebrare la terza edizione del Firenze Gelato Festival Sammontana, in qualità di main sponsor della manifestazione, contribuisce al recupero di uno dei luoghi simbolo del patrimonio storico artistico fiorentino, realizzato con la supervisione della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e la Direzione Giardino di Boboli: il restauro illuminotecnico artistico della Grotta Grande di Buontalenti in Boboli, la cui inaugurazione avverrà la sera di sabato 26 maggio con il taglio del nastro da parte delle Istituzioni fiorentine. La Grotta resterà quindi eccezionalmente aperta al pubblico per due sere, per una speciale visione in notturna:  Sabato 26 maggio, dalle 22.00 alle 24.00, con prenotazione obbligatoria nel pomeriggio del 26 maggio, dalle 12.00 alle 20.00, presso lo stand Sammontana allestito in Piazza della Repubblica  Domenica 27 maggio, dalle 21.00 alle 24.00, con prenotazione obbligatoria nel pomeriggio del 27 maggio, dalle 12.00 alle 20.00, presso lo stand Sammontana allestito in Piazza della Repubblica La Grotta è opera di Bernardo Buontalenti, genio artista del Rinascimento italiano, architetto, designer, scenografo e inventore del moderno gelato, di cui Sammontana eredita oggi la tradizione interpretandola a livello industriale. Per questo il protagonista dell’operazione culturale di Sammontana, la più importante azienda a capitale completamente italiano nel settore dei gelati, non poteva essere che lui, Bernardo Buontalenti. Il libro “Bernardo Buontalenti e la Grotta Grande di Boboli” L’opera eclettica e geniale del Buontalenti sarà anche oggetto di un volume, “Bernardo Buontalenti e la Grotta Grande di Boboli”, pubblicato proprio nei giorni del festival da Maschietto Editore. Il volume, a cura di Sergio Risaliti, vede tra gli autori Cristina Acidini, Soprintendente del Polo Museale Fiorentino, Alessandro Cecchi, Direttore Giardino di Boboli, che hanno collaborato supervisionando e approvando il progetto di restauro illuminotecnico, e altri importanti studiosi della materia. Il volume è corredato di immagini inedite di Luca Stoppini, art director di Vogue Italia e fotografo riconosciuto a livello internazionale. Il volume “Bernardo Buontalenti e la Grotta Grande di Boboli” sarà disponibile nelle migliori librerie e online sul sito www.Maschiettoeditore.com. Il libro sarà presentato sabato 26 maggio alle ore 17.00, presso la Libreria Edison in piazza della Repubblica a Firenze. Sammontana in Piazza della Repubblica Come nelle passate edizioni, inoltre, i gelati Sammontana aspettano tutti i golosi nell’area allestita in piazza della Repubblica, dove sarà possibile assaggiare anche il gusto speciale creato in edizione limitata per il Firenze Gelato Festival 2012 e assistere agli spettacoli di burattini tutti i giorni alle ore 14.30, 16.00, 17.30, 19.00. Il ricavato della vendita dei gelati sarà devoluto alla Fondazione dell´Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, la Onlus che sostiene ed affianca il Meyer, un riferimento di eccellenza nazionale e internazionale per le cure pediatriche. Per maggiori informazioni e aggiornamenti: www.Firenzegelatofestival.it e www.Sammontana.it Sammontana Spa rappresenta oggi la più importante azienda a capitale completamente italiano nel settore dei gelati confezionati, l’unica grande realtà industriale che può rappresentare il vero gelato italiano con il marchio Sammontana e, in seguito all’acquisizione di Granmilano nel 2008, anche con i brand Sanson, Ringo e Togo. La storia di Sammontana affonda le sue radici nel 1948, quando Renzo Bagnoli e i suoi fratelli, Sergio e Loriano, danno vita a Empoli a un laboratorio artigianale che si trasforma nel 1959 nel primo sito industriale dell’azienda. Grazie a una grande passione imprenditoriale e alla capacità di rispondere ai gusti e ai bisogni di una società in rapida evoluzione, l’azienda crebbe negli anni fino ad arrivare oggi ai vertici nel mercato dei gelati in Italia, insieme alle grandi multinazionali del freddo, oltre a detenere la leadership in Italia nel settore della croissanterie congelata, con i marchi Il Pasticcere e Tre Marie. Sammontana Spa ha chiuso il 2011 con un fatturato complessivo di 370 milioni di euro. L’azienda conta circa 1.500 dipendenti in cinque poli produttivi in Italia e detiene una quota del 20% circa del mercato del gelato industriale italiano e del 40% circa del mercato della croissanterie surgelata. Per ulteriori informazioni: www.Sammontana.it Il Firenze Gelato Festival è l’unico evento in Italia che riunisce i migliori gelatieri da tutto il Paese e dall’estero e valorizza la tradizione fiorentina della crema fredda inventata nel Rinascimento dal poliedrico Buontalenti. Il gelato all’italiana è il protagonista dell’evento che inaugura l’estate fiorentina e richiama pubblico da tutto il mondo. Il Firenze Gelato Festival nasce nel 2010 e si presenta alla terza edizione forte dei successi internazionali dei primi due anni. Circa 400mila visitatori per ognuna delle due edizioni, un ampissimo riscontro nel mondo delle community online e della comunicazione e una crescente partecipazione di addetti ai lavori sono le caratteristiche che hanno valorizzato le proposte tecniche di un evento principalmente consumer ma che riserva attenzione e opportunità per gli obiettivi business di partner e sponsor dell´iniziativa. Per ragioni storiche e culturali, un evento come il Firenze Gelato Festival non poteva che venire ideato a Firenze, dove i capolavori dell’arte possono fare da cornice alle delizie per il palato e il genio creativo può dare sfogo alle innovazioni in tema di dolce freddo. La terza edizione del Firenze Gelato Festival si terrà dal 23 al 27 maggio 2012  
   
   
BOTTIGLIE APERTE AL VIA LA 1° EDIZIONE DEL NUOVO WINE SHOW, NELLA CITTÀ DELL’EXPO 2015 MILANO, PALAZZO DEI GIURECONSULTI, PIAZZA DEI MERCANTI  
 
26 e 27 maggio 2012, dalle ore 11.00 Inaugura a Milano, nel weekend del 26 e 27 maggio, Bottiglie Aperte, il nuovo evento vinicolo nella città dell’Expo 2015. L’iniziativa coinciderà con gli ultimi due giorni del festival enogastronomico “Milano Food Week”, distribuito su 9 giorni e giunto quest’anno alla sua quarta edizione. Bottiglie Aperte si terrà a Palazzo dei Giureconsulti, in Piazza dei Mercanti, cuore delle attività economiche e sociali della Milano medievale. Nei suoi splendidi locali, completamente rinnovati nel 2007, le migliori aziende vinicole italiane presenteranno le proprie etichette più pregiate, attraverso un circuito espositivo. All’interno dei percorsi degustativi sarà presente un’area food dedicata ad aziende selezionate con prodotti di eccellenza del territorio Italiano. L’inaugurazione istituzionale, riservata esclusivamente alla stampa e agli ospiti, avrà luogo a partire dalle ore 20 di venerdì 25 maggio. Durante la serata lo chef Tano Simonato si esibirà in uno show cooking, proponendo sofisticate creazioni in abbinamento con le migliori etichette selezionate dai sommelier Fisar. L’apertura al pubblico sarà invece nei giorni sabato 26 maggio dalle ore 11 alle ore 22 e domenica 27 maggio, dalle ore 11.00 alle ore 20.00. La partecipazione alla manifestazione prevede il pagamento di un ticket di 15 euro al giorno o di 20 euro per entrambi i giorni dell’evento. Insieme al biglietto d’ingresso verrà fornito un calice da degustazione, dietro cauzione del valore di 5 euro (pari al costo del calice per chi desiderasse tenerlo a manifestazione conclusa). Per tutta la giornata di sabato e di domenica sarà possibile degustare i vini e acquistare le bottiglie direttamente al punto enoteca che sarà allestito nella Camera dei Notari. Nella suggestiva Sala Parlamentino, collocata al primo piano del Palazzo, si alterneranno invece momenti di degustazione guidata e brevi corsi di orientamento al vino tenuti da esperti del settore in collaborazione con Fisar, che coordinerà le attività di degustazione della manifestazione. Bottiglie Aperte www.Bottiglieaperte.it info@bottiglieaperte.It 02 89093874 Il programma prevede due incontri: Sabato 25 maggio, ore 18.00 Enologia: Territori, vitigni, vino. Trattazione sulle più importanti zone enologiche del panorama vitivinicolo, condotta da: Filippo Parmigiani – Enologo e docente universitario Pietro Milo – Sommelier professionista, degustatore e responsabile didattico Iwto (International Wine Tasters Organisation) Francesco Gualtieri – Presidente Fisar (Federazione Italiana Sommeliers Albergatori e Ristoratori) Monza e Brianza Claudia Crippa – Presidente del Consorzio Igt Terre Lariane Domenica 26 maggio ore 16.00 Ristorazione: Il cibo e il vino. Trattazione sul connubio cibo – vino, condotta da: Matteo Scibilia – Referente del Comitato scientifico del Consorzio Cuochi di Lombardia Paolo Manfredi – Presidente del Consorzio Cuochi di Lombardia Bottiglie Aperte promette di diventare uno degli eventi più esclusivi del settore e un appuntamento fisso per Milano. Il progetto nasce in Italia con l’obiettivo di varcare i confini nazionali, per presidiare due realtà mondiali di grande interesse per il mercato vinicolo: Berlino e Hong Kong, dove si sta preparando l’arrivo della manifestazione rispettivamente a Dicembre 2012 e Febbraio 2013  
   
   
IL VINO E L’E-COMMERCE. WINEOCLOCK E VINIAMO: UNA PARTNERSHIP CHE PUNTA AI MERCATI INTERNAZIONALI  
 
Il nuovo sito di e-commerce manterrà il nome e la url www.Viniamo.it con consegna da subito in Svezia, Austria, Germania e Regno Unito. Alla guida della nuova società Twelve ci sono Alberto De Martini (a.D. Di Red Cell), Emanuele Nenna (a.D. Di Now Available) e Alessandro Costantini (fondatore e a.D. Di Wineoclock). Per il mercato italiano ha preso il via in questi giorni una speciale promozione legata ai vini di stagione che abbatte le spese di spedizione. Due realtà giovani e in rapida ascesa nel panorama della promozione e del commercio del vino italiano si uniscono in una nuova avventura imprenditoriale centrata sull’e-commerce. L’intesa ha come attori Wineoclock (http://www.Wineoclock.it <www.Wineoclock.it>), organizzazione commerciale basata in Italia ma già attiva, attraverso partnership strategiche, in Usa, Canada e Brasile, e 7W, società titolare di viniamo.It (http://www.Viniamo.it <www.Viniamo.it> ), uno dei siti di riferimento dell’e-commerce vinicolo italiano. L’accordo, da cui è nata Twelve, società che ha in 7W e Wineoclock i soli azionisti, da una parte consentirà a viniamo.It di arricchirsi del know-how e dell’esperienza consolidata dal partner in un settore articolato e in costante evoluzione come quello del vino, italiano e non solo. Dall’altra, permetterà a Wineoclock di far decollare la propria attività in rete, moltiplicando le potenzialità delle sue numerose iniziative, in Italia e all’estero. Il nuovo sito di e-commerce manterrà il nome e la url di Viniamo.it, già molto conosciuto e frequentato dagli appassionati italiani grazie anche alla gestione del Giornale del Vino, rubrica dedicata da ilgiornale.It alla divulgazione della cultura e del prodotto vinicolo italiano. E punterà ai principali mercati internazionali con consegna, da subito, in Svezia, Austria, Germania e Regno Unito. Per il mercato italiano, l’enoteca online ha lanciato in questi giorni una nuova promozione che consente di acquistare una o più confezioni senza pagare le spese di spedizione inserendo nel proprio ordine almeno 6 bottiglie tra quelle consigliate dai sommelier dell’enoteca online. Una selezione di vini particolarmente adatti alla stagione o alle occasioni del periodo, indicati con un asterisco e visibili direttamente al link http://www.Viniamo.it/13-vini-consigliati che ogni mese per tutto l’anno accompagneranno gli utenti alla scoperta di sempre nuove proposte della lista di Viniamo. La nuova società Twelve è presieduta da Alberto De Martini (a.D. Di Red Cell), affiancato da Emanuele Nenna (a.D. Di Now Available) in qualità di amministratore delegato e da Alessandro Costantini (fondatore e a.D. Di Wineoclock) in qualità di consigliere. Wineoclock Wineoclock nasce nel Novembre 2006 su iniziativa di un gruppo di giovani imprenditori con diverse esperienze nel settore vitivinicolo: Leopoldo Arlati, Allegra Roberti e Alessandro Costantini. Partecipano poi all´iniziativa due avvocati del foro di Milano, amanti del vino e sommelier, Massimiliano Costantini e Gianmario Maggi Tasso. Ad inizio 2009 si è unito al gruppo anche Tommaso Stucchi, sommelier. Nel 2011 nasce Wineoclock International la cui finalità è quella di realizzare joint ventures direttamente nei mercati di sbocco. La prima iniziativa in questo senso è stata la partnership con Biltmore Wine Group in Arizona (Usa), cui è seguita la costituzione di Wineoclock Comercio e Importação de Bebidas Ltda. (Brasile), con sede a San Paolo. Attualmente è in fase di sviluppo il progetto “Popular Italian Wines” focalizzato ad introdurre nei mercati americani (Usa e Canada) una nuova linea di vini frizzanti dolci che rispondono a ciò che negli Usa viene ormai definita la Moscatomania, progetto alla cui base vi è una forte partnership strategica e commerciale tra tutti i soggetti operanti, dal produttore in Italia, fino al distributore negli Usa. Http://www.wineoclock.it 7W-viniamo.it 7W nasce nel 2008 per iniziativa di sette soci-amici accomunati dall’ambiente del marketing e della comunicazione e dalla passione per il mondo del vino. Tre fra questi, Alberto De Martini, Emanuele Nenna e Andrea Piodelli, hanno rilevato recentemente le quote degli altri quattro, rimanendo unici azionisti. De Martini e Nenna, il primo come imprenditore, il secondo come creativo, avevano alle spalle un grande successo nel settore: vinoplease.It, fondato agli albori della Rete, nel 1997, e subito affermatosi come uno tra i migliori siti di e-commerce nel giovanissimo panorama del web italiano. Fu così che, nel 1999, la più grande realtà internazionale del settore, Chateaux on line, formulò un’offerta per l’acquisto del sito che De Martini non poté rifiutare. Undici anni dopo, De Martini e Nenna hanno ripreso il filo di quel discorso e di quella passione, creando un sito allineato ai nuovi canoni tecnologici ed estetici della rete. Oggi, viniamo.It è uno fra i protagonisti della vendita on line di vini, con un volume di vendite previsto per il 2012 di oltre 10.000 bottiglie. Viniamo.it gestisce, dal giugno 2011, il Giornale del Vino, rubrica dedicata da ilgiornale.It alla promozione e alla cultura del vino italiano. Http://www.viniamo.it  
   
   
STAGIONE DI PREMI PER DANTE RENZINI NELL’ULTIMO PERIODO, MASTRO DANTE NON SOLO HA CONQUISTATO LO SPINO FIORITO D’ORO A MASSA COME IMPRENDITORE DELL’ANNO, MA HA ANCHE RICEVUTO RICONOSCIMENTI PER I SUOI PRODOTTI DI SUCCESSO: IL PROSCIUTTO CRUDO DI NORCIA LUI IGP E I VINI “ROSATI” DI PUGLIA.  
 
Al Castello Malaspina di Massa, durante la 7ª edizione della rassegna enogastronomica Spino Fiorito, il cavalier Dante Renzini ha vestito prima i panni del relatore, per raccontare la sua personale esperienza al convegno “Tipico: Prodotto e Promoter del Territorio”, e poi quelli del vincitore: infatti, il primo maggio, nella Sala di rappresentanza del maniero, a Mastro Dante è stato consegnato da Domenico Ceccotti, assessore alla Pianificazione Rurale e Forestale della Provincia, il premio “Spino Fiorito d’Oro” come imprenditore dell’anno che, a livello nazionale, si è distinto per aver sostenuto la cultura di un territorio. Nel giorno della festa dei lavoratori, a Renzini sono state riconosciute la capacità professionale e le doti umane che lo hanno portato a promuovere e difendere, anche contro una certa criminalità, una terra non sua, ma a lui cara: la Puglia. In particolare, Renzini ha ottenuto il riconoscimento per aver salvato e fatto crescere la Cantina-museo Albea di Alberobello (Ba), come illustra la motivazione del premio: “Imprenditore che ha recuperato e rilanciato una realtà vitivinicola in forte abbandono, dovendo affrontare situazioni difficili non solo di tipo territoriale ma anche di tipo culturale”. Al ricevimento dello Spino Fiorito d’Oro, Renzini ha ringraziato la Commissione e ha espresso il suo compiacimento: «Questo premio ha un alto valore e io non so se l’ho meritato. Certamente il lavoro svolto nella Cantina, nonostante la sua posizione, è stato complesso, anche a causa dei problemi di ristrutturazione e dei suoi notevoli costi dovuti ai particolari accorgimenti imposti, poiché il paese è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Devo comunque ricordare anche l’impegno dei miei collaboratori per i quali sarà senz’altro un prestigio lavorare per un’Azienda premiata. Personalmente mi sento incentivato dal riconoscimento a continuare e a rendere la Cantina sempre più un’ideale cornice dei nostri prodotti e un punto di riferimento per tutti, compresi gli studenti delle Università all’estero, grazie alle sale di degustazione e per convegni. Quanto alla nostra produzione, di nicchia, porteremo una ventata di novità con lo spumante, allo studio, a base di Fiano Minutolo». Ma Renzini ha anche altri buoni motivi per essere soddisfatto del suo operato nella Cantina-museo Albea. A Montecarlo, pochi giorni fa, il primo premio, a livello europeo, per il miglior vino rosato è andato al suo “Petrarosa”, Igp Primitivo. Sempre alla stessa etichetta 2011 è stato recentemente assegnato da Dario Stefàno, assessore alle Risorse Agricole della Regione Puglia, il “Diploma di Merito” al I Concorso Enologico Nazionale “Vini Rosati d’Italia”. Sul fronte invece della salumeria, va ricordato che al norcino doc è stato conferito lo speciale premio 2012 “La Rosa dell’Umbria” per la sua attività, in particolare all’estero. Inoltre nello stabilimento di Montecastelli si segnalano le buone performance del roseo prosciutto crudo di Norcia Lui Igp, esclusivo del marchio, che riscuote consensi e si distingue negli eventi più importanti, come Vinitaly. Ma dietro tali e tanti risultati ci sono la lungimiranza, l’abilità, la costanza e l’esperienza che non si improvvisano ma che hanno le solide radici di un albero genealogico di tutto rispetto. Carattere innato e regole ferree possono essere determinanti anche nella produzione del vino, in cui Dante Renzini si è tuffato con il suo entusiasmo alcuni anni fa, iniziando la nuova avventura ad Alberobello, come racconta lui stesso: «Quando ho rilevato la Cantina Albea, dopo essermi innamorato dei vini della regione grazie al cantante Al Bano, molti hanno giudicato la mia scelta inopinata e pretenziosa. Invece i fatti mi hanno dato ragione poiché, sin dal primo anno, l’antica e prestigiosa struttura pugliese ha dato buoni frutti, anche grazie alla supervisione di uno dei più noti enologi al mondo, Riccardo Cotarella. In poco tempo, premi prestigiosi e importanti riconoscimenti da parte delle riviste del settore hanno confermato quanto la mia decisione fosse ben ponderata e giusta. Consapevole e affascinato dalla realtà vitivinicola della Puglia, ho voluto dedicare un Museo alla coltivazione della vite e alla civiltà contadina locali, arricchendolo con reperti relativi all’agricoltura. Il Museo, situato al piano superiore del pregevole esempio di archeologia industriale che è Albea, diventerà sede di un Centro di documentazione sulla cultura enologica, a disposizione degli studiosi della materia». Www.renzini.it <http://www.Renzini.it  
   
   
LEVISSIMA ISSIMA SPOSA I PERSONAGGI DI MADAGASCAR IN VIAGGIO PER L’EUROPA.  
 
Fino al 30 agosto 2012, Issima di Levissima invita a seguire nelle loro avventure i simpatici personaggi di “Madagascar 3: ricercati in Europa”, terzo capitolo dell’ennesima saga di successo della Dreamworks. La bottiglietta Issima mette in palio favolosi premi con il concorso “Levissima Issima – Madagascar 3”. Protagonisti della promozione sono gli spiritosi animali del famoso zoo! Alex il Leone, Marty la Zebra, Gloria l’Ippopotamo, Melman la Giraffa e gli ormai celebri Pinguini stanno ancora cercando di ritornare nel loro amato zoo di New York. Il viaggio questa volta li porta in un tour che attraverserà l’Europa in compagnia di un circo itinerante che dovrebbe fare tappa finale negli Stati Uniti, riportandoli finalmente a casa… ma ci riusciranno? Vincere è semplicissimo! Basterà strappare il sigillo di garanzia, presente su ogni bottiglia di Issima, e trovare la scritta “Hai Vinto”, per aggiudicarsi uno dei 1.000 peluche di Madagascar 3. Ma le sorprese continuano… Infatti, anche coloro che hanno trovato il sigillo di garanzia non vincente, potranno spedirlo e partecipare all’estrazione finale del 30 agosto, che mette in palio un viaggio per 4 persone in Madagascar. Il lancio del concorso è supportato da una campagna stampa sui principali magazine dedicati ai bambini e da un pack personalizzato con i volti dei simpatici personaggi. Levissima riconferma il suo impegno verso i più piccoli e la volontà di insegnare loro, in modo divertente e giocoso, il valore dell’acqua minerale e il rispetto della natura. Issima è infatti una simpatica bottiglia a forma di borraccia, adatta alle mani dei più piccoli e caratterizzata da un packaging innovativo che la rende comoda da portare ovunque, per dare ai bambini la possibilità di bere divertendosi. Inoltre, è caratterizzata da un pratico tappo apri e chiudi che garantisce massima sicurezza e igiene. Formato: acqua minerale naturale da 33 cl Prezzo consigliato: 0,47 euro  
   
   
NASCE MIRTILLO, IL PRIMO CATERING NON-CONVENZIONALE, PER DARE AL BUSINESS E AI MOMENTI SPECIALI… UN’INIEZIONE DI VITAMINA  
 
Prende vita il più gustoso dei pallini del brand Fandango Club, quello dedicato a food, catering & banqueting. In piena filosofia unconventional. Viene presentata sul mercato Mirtillo, la Divisione del brand Fandango Club interamente dedicata a catering & banqueting, nata dalla volontà di offrire ai propri clienti un pacchetto di servizi sempre più completo e dalla convinzione che l’esperienza di questi anni possa servire a confezionare un’offerta catering nuova e dotata di un netto differenziale competitivo rispetto alle aziende dello stesso settore. L’appartenenza a Fandango Club conferisce infatti a Mirtillo molti plus: un’ampia conoscenza del mercato, una collaudata capacità di adattamento ai suoi cambiamenti ed esigenze, rapidità di servizio e velocità negli spostamenti logistici, capacità di coniugare alta qualità del cibo e materie prime eccellenti a costi smart e assolutamente competitivi. Ma c’è di più… Innanzitutto Mirtillo ha integrato le ultime tendenze in ambito nutrizionale nella propria filosofia alimentare, scegliendo di focalizzarsi soprattutto sull’healthy food, considerando che un cibo gustoso e invitante ma sano e leggero sia la proposta perfetta per cocktail, business lunch e tutti gli altri momenti di catering aziendale, che – almeno in fase di start-up – rappresenteranno il core business della Divisione. Il vero plus di Mirtillo, però, sarà proprio lo stretto legame con il mondo dell’Organizzazione Eventi in cui Fandango Club è attiva ormai da cinque anni, che conferirà alla nuova struttura dinamicità, elasticità e completa adattabilità all’evento per cui il servizio di catering è richiesto. La Divisione sarà infatti camaleontica al punto da gestire ogni dettaglio del servizio – dalla scelta del menu alla cura della mise en place, dall’allestimento alla musica di sottofondo, dalle personalizzazioni in linea col brand aziendale di riferimento alla proposta di specialissimi food events – in modo unico e completamente dedicato ad ogni singolo cliente, differenziandosi in questo dai catering tradizionali e proponendosi come il primo vero catering non-convenzionale, sviluppando quella creatività in continua rigenerazione che rappresenta il punto di forza e di distinzione della struttura… in piena filosofia Fandango Club. Per dar vita a questo ambizioso progetto che punta ad offrire un prodotto sempre più elevato, il Gruppo ha dunque scelto di affidare lo sviluppo e la gestione di Mirtillo ad un Project Manager dedicato, integrando all’interno del proprio team la professionalità di Luca Oppedisano, che ha al suo attivo diversi anni di esperienza e oltre 300 servizi nei settori Eventi, Catering e Banqueting, uniti ad una forte competenza nella gestione e pianificazione di strategie aziendali e a una spiccata e non-convenzionale sensibilità artistica. …Ed anche il marketing di Mirtillo sarà assolutamente unconventional, con un innovativo showroom al momento in fase di allestimento che consentirà ai clienti di toccare con mano le proposte della Divisione e di immergersi per un momento nell’atmosfera unica e totalizzante di un catering Mirtillo. Un motivo in più per lasciarsi tentare e provare l’energia di Mirtillo… per il business, pura vitamina!  
   
   
STUFFER CONQUISTA IL PREMIO "DOLCI & CONSUMI AWARDS" PER LA MIGLIORE CAMPAGNA AFFISSIONE A CIBUS LA CAMPAGNA AFFISSIONE 2011 "IL TUO PIACERE SEGRETO" DI STUFFER SI È AGGIUDICATA IL 1° PREMIO  
 
È piaciuta alla giuria del premio “Dolci & Consumi Awards” la campagna affissione 2011 proposta nelle maggiori città italiane dall’azienda altoatesina Stuffer e recante la simpatica headline “il tuo piacere segreto”, messaggio che identifica molto bene la grande affidabilità dei prodotti Stuffer, tutti di alta qualità e adatti ad ogni fascia di età. I "Dolci & Consumi Awards" premiano le aziende che si sono distinte nelle attività di marketing e comunicazione, votate da una giuria composta da buyer di Gd e Do e operatori di spicco del settore alimentare, Inoltre, la campagna "Il tuo piacere segreto" ha ottenuto ottimi riscontri anche "sul campo", grazie ad un linguaggio semplice e diretto, tanto nell´aspetto visivo che in quello testuale: una caratteristica che ha permesso di far emergere chiaramente le qualità del prodotto iconico scelto, il Créme Dessert 150g, un delizioso dessert a base di panna, disponibile nei gusti cioccolato e vaniglia. La campagna è stata realizzata da un team di creativi interno all´azienda stessa che, da circa due anni, rafforzano il marketing Stuffer: una scelta che ha consentito di velocizzare e rendere ancor più efficaci sia lo sviluppo delle attività di comunicazione aziendale che la realizzazione dei packaging delle tantissime novità prodotto che Stuffer presenta ogni anno. Www.stuffer.it