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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Luglio 2008
SMS SENZA FRONTIERE  
 
Bruxelles, 16 luglio 2008 - La Commissione europea intende porre fine ai prezzi esorbitanti del roaming per gli Sms all´estero, che possono costare fino a dieci volte di più degli Sms nazionali, e lavorerà a una serie di misure per assicurare che i clienti beneficino di un mercato veramente unico per i servizi di messaggi di testo da presentare al Parlamento in autunno. Le cifre pubblicate ieri dalla Commissione europea mostrano che i 2,5 miliardi di messaggi di testo (Sms) inviati ogni anno nell´Ue da clienti che utilizzano il roaming costano oltre 10 volte di più degli Sms nazionali. Secondo il gruppo dei regolatori europei (Erg), fra ottobre 2007 e marzo 2008 il costo medio di un Sms inviato in roaming nell´Ue è stato di 0,29 euro, ma per un belga in viaggio può arrivare anche a 0,80 euro. Gli inviti rivolti al settore a favore dell´autoregolamentazione e di riduzioni volontarie dei prezzi del roaming per gli Sms sono rimasti inascoltati. La Commissione inizierà pertanto a lavorare su una serie di misure per assicurare che i clienti beneficino di un mercato veramente unico per i servizi di messaggi di testo. La Commissione cercherà inoltre di porre fine alle "cattive sorprese" di cui possono essere vittime i clienti del roaming che usano una connessione mobile per navigare su internet. All´inizio dell´autunno la Commissione potrebbe proporre al Parlamento europeo e al Consiglio nuove misure in proposito. "Il mercato unico deve poter fare la sua parte, in modo che i confini non ricompaiano nelle bollette del telefono di chi viaggia", ha dichiarato José Manuel Barroso, il presidente della Commissione europea. "Vedendo le tendenze dei prezzi registrate negli ultimi tempi dai regolatori nazionali delle telecomunicazioni, mi preoccupano particolarmente i prezzi elevati che i consumatori devono pagare per inviare messaggi di testo quando sono all´estero. Esiste anche il pericolo che le imprese europee siano scoraggiate dalla mancanza di trasparenza dei costi di roaming per i servizi di trasmissione mobile dei dati. La Commissione collaborerà strettamente con il Parlamento europeo e con il Consiglio per trovare rapidamente una risposta ai problemi collegati alla trasmissione di dati in roaming in Europa". "I cittadini dell´Ue devono essere liberi di mandare Sms all´estero senza pagare un capitale", ha dichiarato Viviane Reding, commissaria responsabile delle telecomunicazioni. "Le tariffe per il roaming sono già costate fin troppo ai clienti della telefonia mobile, soprattutto al 77% dei giovani che mandano Sms con il cellulare quando sono all´estero. Non è un segnale incoraggiante per la competitività della telefonia mobile in Europa vedere che non si è ancora capito che sono necessarie riduzioni credibili dei prezzi per evitare la regolamentazione del settore. Ho quindi deciso che a ottobre presenterò una raccomandazione ai miei colleghi commissari affinché vengano proposte misure di regolamentazione del roaming per gli Sms. Dovremo anche discutere di come affrontare la questione della trasmissione di dati in roaming, che continua a costare troppo". "Sulla base dell´analisi del mercato effettuata dai regolatori nazionali, l´Erg ha riscontrato che le tariffe per mandare Sms in roaming attualmente in vigore sono troppo elevate e ha sottolineato la necessità di misure di regolamentazione. Siamo lieti che la Commissione sia giunta alle stesse conclusioni", ha dichiarato oggi Dániel Patáki, presidente dell´Erg e dell´autorità nazionale ungherese per le comunicazioni. "Secondo l´Erg sarebbe adeguato fissare un prezzo massimo compreso fra 11 e 15 centesimi per Sms", ha aggiunto. "Per quanto riguarda la trasmissione di dati in roaming, dobbiamo continuare a valutare la necessità di misure di regolamentazione supplementari. Invitiamo il settore a prestare attenzione ai prezzi per la trasmissione di dati in roaming in modo da poterne escludere la regolamentazione in futuro. L´erg è inoltre convinto che gli operatori più piccoli e più recenti debbano poter usufruire di prezzi all´ingrosso più bassi". Oggi la Commissione ha presentato un nuovo sito web sul roaming per fare luce sui prezzi attualmente fatturati ai clienti che usano il cellulare per inviare Sms o navigare su internet all´estero in uno dei 27 Stati membri dell´Ue. Sulla base dei contributi forniti dal gruppo di regolatori europei (Erg) e delle informazioni ricevute dagli operatori di telefonia mobile, il sito web presenta alcuni esempi: un cliente francese che questa estate invia un Sms in roaming durante le vacanze in Italia potrebbe pagare fino a 0,30 euro, mentre un turista ceco in Italia pagherebbe 0,42 euro (10 Czk). In Spagna, un turista svedese pagherebbe fino a 0,40 (3,79 Sek) per messaggio, un tedesco 0,41 euro, un polacco 0,45 (1,50 Zl) e un turista del Regno Unito addirittura 0,63 euro (0,40 Gbp). Il prezzo medio degli Sms nell´Ue è rimasto invariato da febbraio, quando la commissaria Reding aveva invitato gli operatori ad abbassare volontariamente le tariffe. Un messaggio di testo inviato in roaming continua a costare circa 0,29 euro (Iva esclusa) ma può raggiungere 0,80 euro per i clienti belgi. Questi prezzi sono oltre dieci volte superiori al prezzo per l´invio di Sms nazionali, che secondo un nuovo studio del regolatore danese (agenzia nazionale It e telecomunicazioni) può costare anche solo 0,034 euro. Soltanto un operatore in Austria ha reagito all´invito della Commissione a favore di tariffe migliori e ha offerto a partire dal 16 giugno un pacchetto di 100 Sms a 0,10 euro per messaggio inviato in roaming. I prezzi dei servizi di trasmissione di dati in roaming variano fra 0,25 e 16 euro per Mb ( Ip/08/1048 ). Questa situazione può riservare "brutte sorprese", soprattutto agli utenti che non sono a conoscenza dei prezzi. Inoltre, gli elevati costi all´ingrosso impediscono agli operatori di piccole dimensioni e agli operatori dei paesi Ue più piccoli di offrire pacchetti dati più competitivi ai loro clienti. Queste constatazioni e i risultati di una consultazione pubblica conclusasi il 2 luglio ( Ip/08/718) saranno presi in considerazione nel riesame del campo di applicazione del regolamento europeo sul roaming che la Commissione sta effettuando su richiesta del Parlamento europeo. È in preparazione una valutazione di impatto dettagliata che terrà conto anche dei risultati dell´Erg. "Il lavoro approfondito e dettagliato dell´Erg sarà di enorme importanza per aiutare la Commissione a giungere a una decisione finale sui messaggi di testo e sulla trasmissione di dati in roaming", ha dichiarato la commissaria Reding. "Partendo da questa solida base, all´inizio dell´autunno la Commissione dovrebbe essere in grado di presentare una proposta legislativa al Parlamento europeo e al Consiglio. Farò del mio meglio per preparare la strada per un accordo politico entro la fine del semestre di presidenza francese dell´Ue". .  
   
   
TLC: UE: LOSCO (PD): BENE LA REDING SU SMS MA LA DIRETTIVA ENTRI IN VIGORE PRIMA DELLE EUROPEE  
 
Napoli, 16 luglio 2008 - Di seguito una dichiarazione del deputato europeo del Partito Democratico Andrea Losco, relatore nel 2007 per la Commissione economica monetaria del Parlamento Europeo del regolamento che ha portato le tariffe del costo delle telefonate in roaming ad una riduzione di oltre il 50%. "Condivido l´obiettivo lanciato oggi dal commissario Ue alle Telecomunicazioni, Viviane Reding di fissare il prezzo massimo degli sms in roaming tra gli 11 e i 15 centesimi. Il prezzo medio attuale è infatti spropositato e non ha nessuna giustificazione rispetto ai reali costi industriali per le aziende di telefonia. Aspettiamo la direttiva che il commissario ha annunciato di voler presentare ad ottobre e contemporaneamente lavoreremo in Parlamento ad una nostra proposta. Infatti ad un anno dall´entrata in vigore del nuovo Regolamento sul roaming internazionale è necessario verificare se tutte le aziende lo applicano e soprattutto adeguare anche i prezzi per i servizi dati, quindi sia per gli sms che per l´utilizzo di internet e delle email. A differenza della Reding auspico però che si possa andare alla elezioni europee già con il regolamento in vigore da qualche mese e non dal 1 luglio 2009. Sarebbe un bel regalo per i nostri concittadini dei 27 stati membri e un modo in più per far toccare con mano un piccolo "vantaggio" dell´Europa ai troppi euroscettici. Quanto sta avvenendo col roaming è un bell´esempio di quello che l´Europa fa per i cittadini e di come i vantaggi del Mercato Unico Europeo entrino nelle nostre case. " .  
   
   
OFFERTA: IL RUOLO DELLE INFRASTRUTTURE ELETTRONICHE NELLA CREAZIONE DI COMUNITÀ DI RICERCA VIRTUALI  
 
Bruxelles, 16 luglio 2008 - La direzione generale della Società dell´informazione e dei media della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio sul ruolo delle infrastrutture elettroniche nella creazione di comunità di ricerca virtuali a livello globale. Lo scopo dello studio è misurare il contributo delle infrastrutture elettroniche nella creazione di comunità di ricerca virtuali a livello globale e di definire le vie per sostenerle in futuro, in particolare: identificare i cambiamenti prodotti dalle infrastrutture elettroniche nel processo scientifico, misurare l´impatto delle infrastrutture elettroniche in termini socioeconomici, tenendo in considerazione il mutevole paradigma della scienza, identificare i cambiamenti politici necessari per sfruttare pienamente le infrastrutture elettroniche (finanziamenti, organizzativi, ecc. ) e assicurarne la sostenibilità. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, direzione generale della Società dell´informazione e dei media, tecnologie emergenti e infrastrutture, Att. Ne: sig. Jean-luc Dorel, Ufficio Bu25 4/72, Avenue du Bourget 1-3, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 295 1240, Fax +32 2 299 3127, .  
   
   
AUDIWEB COMUNICA I DATI PANEL DEL MESE DI MAGGIO E I DATI CENSUARI GIORNALIERI DEL MESE DI GIUGNO 2008 24 MILIONI DI NAVIGATORI CONNESSI AL WEB ALMENO UNA VOLTA NEL MESE DI MAGGIO  
 
Milano, 16 luglio 2008 - Da questo mese fanno il loro ingresso in Audiweb gli editori: Shibsted con Secondamano, Caval Editrice, con Infomotori e Agi. I servizi di Audiweb – realizzati in partnership con Nielsen Online – si fondano su tre ricerche principali: la Ricerca di Base per la definizione dell’universo degli utenti Internet, il Panel meterizzato rappresentativo della navigazione da Casa e Ufficio, e il Sistema Censuario, in grado di rilevare quotidianamente i dati di traffico sui siti. Attraverso il Panel è possibile stimare gli utenti unici, residenti in Italia, che accedono alla rete da computer, e i loro profili. Il Sistema Censuario rileva invece quotidianamente il traffico complessivo sui siti, relativo a tutti i tipi di accesso, compreso il traffico proveniente da Ip stranieri e da device diversi dal computer. Secondo i dati panel di Aw View, dopo la fisiologica pausa registrata nel mese di aprile, a maggio la rete riparte con un forte incremento dell’utenza Internet italiana: sono 24 milioni i navigatori che si sono connessi al web almeno una volta nel mese da casa o ufficio, il 5% in più rispetto al mese di aprile, che diventano ben 25,6 milioni includendo anche l’utilizzo delle applicazioni internet come instant messenger o i programmi per scaricare musica e film. In media ciascun navigatore si è collegato 30 volte ed è rimasto connesso per 21 ore e 30 minuti nel mese (30 minuti in più rispetto ad aprile), visualizzando 1. 650 pagine (110 in più rispetto ad aprile). Riprende soprattutto il consumo domestico di Internet, che aveva registrato il calo più sostenuto ad aprile: sono 19,6 milioni di utenti domestici (+8% rispetto ad aprile), connessi nel mese per oltre 14 ore (una in più rispetto al mese precedente) e che hanno visualizzato in media 1170 pagine (+14%). Più limitati invece gli incrementi dall’ufficio, che erano rimasti piuttosto alti anche ad aprile: gli utenti unici crescono dell’1% e sfiorano i 10 milioni, stabili o in lieve crescita i consumi. Tra i siti che rilevano i maggiori incrementi nel mese, da segnalare soprattutto quelli dedicati all’elettronica di consumo, che guadagnano il 6% e vengono visitati da 15,7 milioni di utenti. All’interno di questa categoria crescono in particolare i siti dedicati alle notizie e ai forum sull’elettronica, che con un +17% sul mese precedente vengono letti da 6,9 milioni di utenti. Crescono del 10% i siti di comparazione dei prezzi e le guide all’acquisto online, visitati a maggio da 7 milioni di utenti, i siti di giochi online (5,9 milioni di utenti, +12%) e quelli dedicati alla ricerca di nuovi amici e/o dell’anima gemella (3,3 milioni, +26%). L’avvicinarsi dell’estate fa poi crescere l’interesse per la salute e la forma fisica (5,3 milioni di utenti, +14%), per il cibo e la cucina (4,2 milioni, +22%) e per i lavori in casa e per il giardinaggio (4,2 milioni, +15%). Di seguito la tabella con le performance nel mese di maggio degli aderenti ad Audiweb.
Brand Utenti unici (000) Penetrazione sui navigatori attivi (%) Visite totali (000) Visite per persona Minuti totali (000) Tempo per persona
Allmusic. Tv 43 0. 17 90 2 108 0. 02. 29
Altalex 421 1. 65 802 2 1. 323 0. 03. 09
Amando. It 716 2. 80 998 1 2. 844 0. 03. 58
Ansa 1. 755 6. 86 5. 829 3 12. 736 0. 07. 15
Blogosfere. It 1. 887 7. 37 2. 934 2 3,510 0. 01. 52
Class Editori 263 1. 03 838 3 2. 585 0. 09. 49
Corriere della Sera 4. 911 19. 19 36. 552 7 118. 862 0. 24. 12
datasport. It 269 1. 05 492 2 521 0. 01. 56
Editoriale Domus/quattroruote 994 3. 89 2. 152 2 6. 107 0. 06. 09
Editrice La Stampa 1,470 5. 75 3. 708 3 9. 901 0. 06. 44
Fastweb 2. 691 10. 52 16. 824 6 56. 356 0. 20. 56
Film. It 307 1. 20 434 1 572 0. 01. 52
Gay. Tv 113 0. 44 299 3 1. 438 0. 12. 46
Goal. Com 245 0. 96 1. 017 4 2. 771 0. 11. 19
Il Sole 24 Ore 2. 182 8. 53 5. 568 3 12. 631 0. 05. 47
ilmeteo. It 1. 652 6. 46 7. 033 4 13. 796 0. 08. 21
Infomotori 533 2. 08 993 2 2. 354 0. 04. 25
Kataweb 2. 615 10. 22 8. 209 3 24. 862 0. 09. 30
La Gazzetta dello Sport 2. 575 10. 07 18. 246 7 90. 091 0. 34. 59
La Repubblica 5. 684 22. 22 38. 264 7 132. 625 0. 23. 20
Leonardo. It 6. 301 24. 63 27,360 4 87. 897 0. 13. 57
Libero 11. 494 44. 92 120. 717 10 701,180 1. 01. 00
l´Unità Online 472 1. 85 1. 364 3 3. 723 0. 07. 53
M2o 77 0. 30 134 2 312 0. 04. 02
Mediaset. It 3. 827 0. 65 26,020 7 111. 755 0. 29. 12
Monrif Quotidiani 1. 367 5. 34 4,534 3 18,650 0. 13. 39
National Geographic 142 0. 56 176 1 216 0. 01. 31
Radio 105 539 2. 11 4. 879 9 7. 292 0. 13. 31
Radio Deejay 563 2. 20 2. 965 5 4. 624 0. 08. 13
Radio Montecarlo 89 0. 35 503 6 846 0. 09. 33
Radio Virgin 147 0. 57 790 5 4. 839 0. 32. 57
Rai 2. 999 11. 72 8. 886 3 25. 879 0. 08. 38
rockol. It 235 0. 92 399 2 798 0. 03. 24
Seatpg Directories Online 5. 513 21. 55 17. 905 3 54,320 0. 09. 51
Secondamano 901 3. 52 2. 375 3 15. 591 0. 17. 18
Stile. It 230 0. 90 314 1 307 0. 01. 20
Ticketone 447 1. 75 1. 197 3 4,740 0. 10. 37
Tiscali 4. 885 19. 09 29. 795 6 138,260 0. 28. 18
Tuttogratis 3. 767 14. 72 7,906 2 13,296 0. 03. 32
unionesarda. It 378 1. 48 1. 407 4 5,110 0. 13. 32
Varese News 232 0. 91 378 2 747 0. 03. 14
Videogame. It 132 0. 51 188 1 3. 428 0. 26. 03
Virgilio 10. 317 40. 33 88. 981 9 389. 573 0. 37. 46
Fonte: Audiweb powered by Nielsen Online, Aw View, accessi da casa e ufficio, maggio 2008 .
 
   
   
SCOUTING ICT: DALLA RICERCA ALL’IMPRESA PROSEGUE L’INIZIATIVA PER FAVORIRE LA NASCITA E LO SVILUPPO DI IMPRESE INNOVATIVE NEL SETTORE DELL’INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY.  
 
Milano, 16 luglio 2008 - Continua con successo l’iniziativa “Scouting Ict” che l’Assessorato Ricerca, Innovazione e Capitale umano del Comune di Milano insieme a Fondazione Politecnico di Milano e alla società di trasferimento tecnologico Alintec (Alleanze per l’Innnovazione Tecnologica) hanno avviato per individuare le migliori idee o brevetti nel settore delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione (Ict), suscettibili di applicazione industriale. Su richiesta di diversi soggetti interessati a cogliere questa opportunità, è stato indetto un secondo termine per la presentazione delle proposte al 30 settembre 2008. Soggetti operanti in università, centri di ricerca e imprese che vogliono avviare uno spin off o aziende di recente costituzione interessate a potenziare il proprio business stanno manifestando interesse per questo intervento che consente di presentare a un network di Venture Capital e al mondo imprenditoriale la propria idea per ottenere un supporto nell’avvio di attività di business. Chi vuole avviare o sviluppare un’attività nell’area milanese e nel settore delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione (Ict), può presentare una proposta, un risultato di ricerca che possa avere applicazione industriale. Possono candidarsi soggetti operanti in università, centri di ricerca e imprese che vogliono avviare uno spin off o aziende di recente costituzione interessate a potenziare il proprio business. Le proposte verranno analizzate entro il 30 ottobre da un Comitato di valutazione composto da personalità del mondo imprenditoriale, finanziario, istituzionale e universitario e i servizi personalizzati per la promozione economica della proposta verranno offerti senza alcun costo per il candidato. Gli elaborati, da presentare tramite compilazione di un apposito modulo sul sito www. Scoutingict. It, devono riguardare modelli di business innovativi, progetti di realizzazione di prototipi, apparecchiature e sistemi, applicazioni hardware e software, sviluppo di brevetti che si basino su risultati scientifici già acquisiti o in via di definizione. Il Comitato di valutazione deciderà secondo criteri di innovatività e potenzialità di mercato della proposta, sostenibilità industriale e commerciale dell’iniziativa imprenditoriale nel tempo e capacità di sviluppo del team imprenditoriale. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti su www. Scoutingict. It Le Dichiarazioni - Luigi Rossi Bernardi, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Capitale umano “Il progetto Scouting Ict rappresenta un primo passo importante per contribuire all’iniziativa del Comune di Milano per realizzare una rete di 4 incubatori dedicati rispettivamente a Biotecnologie farmaceutiche, Alimentazione, Ict e Moda. La disponibilità di numerose proposte da parte di soggetti che vogliono avviare un’attività imprenditoriale può offrire un ventaglio di possibilità di scelta per una vera e propria attività di incubazione presso le strutture degli incubatori”. Giampio Bracchi, presidente Fondazione Politecnico di Milano - “Dal 1° ottobre 2007 l’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano è passato in gestione alla Fondazione, chiudendo un percorso che ha rafforzato prima i rapporti con le grandi realtà produttive, poi con le piccole e medie imprese - grazie all’acquisizione del Consorzio Politecnico Innovazione, oggi Alintec Scarl - e che ora aggiunge un ultimo tassello: quello della giovane imprenditoria. In quest’ottica la Fondazione, in collaborazione con il Comune di Milano, intende dar vita a un network degli incubatori lombardi, per rafforzare un sistema di rapporti che riconosca, valorizzi e incentivi il dinamismo locale. Sergio Campodall’orto, direttore generale di Alintec - “Le iniziative di scouting tecnologico promosse dal mondo istituzionale e da noi realizzate in passato, da Bioiniziativa a Iniziativa Materiali e Obiettivo Ict con le quali abbiamo individuato oltre 500 proposte di impresa ritenendo meritevoli di sviluppo 230, hanno ampiamente dimostrato quanto sia intensa l’attività di ricerca nelle nostre università e aziende e quanto, d’altro lato, sia diffuso il desiderio di fare impresa partendo dalle tecnologie innovative. Con Scouting Ict intendiamo far emergere le migliori idee innovative nel settore, valutarne la loro possibilità di diventare la piattaforma di un´iniziativa industriale e presentarle al mercato”. .  
   
   
REGIONE VENETO ESTENDE BANDA LARGA NEL PADOVANO E BELLUNESE  
 
Venezia, 16 luglio 2008 - “La Banda Larga è un fattore indispensabile di competitività per le imprese e necessario alle comunità locali. E ora la portiamo anche in alcune aree delle province di Padova e di Belluno non ancora coperte dal servizio”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale Renato Chisso, che dalla scorsa settimana ha assunto la competenza sui servizi informatici. “Nell’ambito del Piano Operativo sulla Banda Larga – ha spiegato Chisso – abbiamo infatti aggiudicato a Telecom Italia la gara per il potenziamento dell’infrastruttura di rete. Abbiamo concordato gli interventi con le Province e i lavori sono già iniziati: dal mese di giugno sono serviti dall’Adsl i comuni bellunesi di Gosaldo, Tambre e Falcade, mentre nel mese di settembre il servizio sarà attivo anche nei comuni padovani di Boara Pisani, Piacenza D’adige e Ponso. In seguito saranno serviti i comuni bellunesi di Pieve D’alpago, Sospirolo e Cesiomaggiore, e quelli padovani di Anguillara, Sant’urbano, Granze, Vescovana, S. Elena D’este, Villa Estense, Megliadino S. Vitale e S. Margherita D’adige. I comuni interessati avranno dunque a breve una copertura di servizi a Banda Larga per il 97,5 per cento dei residenti”. L’obiettivo è rendere disponibile ai cittadini, alle imprese e alla pubblica amministrazione l’accesso all’Internet veloce, ai servizi avanzati e alle applicazioni on line. Telecom Italia potenzierà la rete esistente ed attiverà nuovi apparati; successivamente ne curerà la manutenzione e la commercializzazione anche verso altri operatori di mercato. “Telecom Italia conferma, con questo modello di collaborazione, il suo impegno nello sviluppo delle infrastrutture a favore del territorio per contribuire ad incrementare la produttività e la competitività delle realtà locali nel Nord Est, estendendo l’accesso alla banda larga a questi primi 17 Comuni”, ha dichiarato Ettore Spigno Responsabile Mercato Pubblica Amministrazione, Direzione Top Clients & Ict Services di Telecom Italia. L’iniziativa è finanziata con fondi Cipe: per gli interventi nelle due province sono stati destinati circa 2 milioni di euro. Si tratta del terzo intervento tra quelli previsti dal Primo Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro in materia di e-Government e Società dell´Informazione, firmato nel 2005 tra Regione Ministero dell´Economia e delle Finanze e Cnipa. “Un ulteriore atto integrativo, firmato nel novembre scorso e relativo a fondi ministeriali per le aree obiettivo 2 – ha concluso Chisso – ha destinato altri 4 milioni di euro circa all’ampliamento della Banda Larga nelle province di Venezia, Verona, Vicenza e nei restanti territori di Padova e Belluno entro il 2010”. .  
   
   
BRITISH TELECOM: MEGAPIANO PER FIBRE OTTICHE, INVESTE 1,8 MLD  
 
Milano, 16 luglio 2008 - British Telecom sospendera´ il suo programma di buyback per investire circa 1,5 miliardi di sterline (1,88 miliardi di euro) in linee in fibre ottiche per il suo servizio di banda larga. Il servizio di Internet ad alta velocita´ sara´ pronto per 10 milioni di abitazioni entro il 2012. Il programma rappresenta il maggiore investimento di tutti i tempi in banda larga superveloce, che può trasmettere con una velocità fino a 100 Megabyte al secondo attraverso i cavi. L´investimento aggiunge circa 1 miliardo di sterline ai suoi programmi attuali di spesa per l´impiego di fibre. .  
   
   
RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ INDUSTRIALI E COMMERCIALI DI OLIDATA S.P.A.  
 
Pievesestina di Cesena, 16 luglio 2008 - Nell’ambito della riorganizzazione delle proprie attività industriali e commerciali, Olidata S. P. A. Si appresta ad aprire una procedura di mobilità per circa 80 dipendenti della propria sede produttiva sita in Pievesestina di Cesena. Tale riorganizzazione si rende necessaria per adattare la struttura aziendale alle nuove logiche di mercato sempre più orientate a prodotti ad alta integrazione come i computer portatili (notebook) rispetto al tradizionale computer desktop prodotto nel sito industriale di Pievesestina di Cesena. L’obiettivo è ridurre i costi operativi di circa 1,5 – 2 milioni di Euro annui a partire dal 2009. .  
   
   
EL.EN. SPA APPROVA IL PIANO DI STOCK OPTION 2008-2013 E MODIFICA IL CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI  
 
Firenze, 16 luglio 2008 – Il Consiglio di amministrazione di El. En. Spa, ha approvato ieri il piano di stock option 2008-2013. Tale piano è destinato nell’ambito del processo di continua evoluzione e crescita della Emittente e del gruppo, alla estensione della partecipazione azionaria ai dipendenti che ricoprono, o ricopriranno, un ruolo ritenuto essenziale, consentendo a questi di partecipare ai frutti anche economici di tale sviluppo e conseguentemente alla incentivazione di quei soggetti che costituiscono e rappresentano, per caratteristiche professionali, personali e per la loro fedeltà alla emittente e/o al gruppo e per la dimostrata dedizione al lavoro, figure chiave per il raggiungimento degli obiettivi dell’intero gruppo industriale, nella convinzione che in un mercato altamente competitivo l’assegnazione di diritti di opzione per l’acquisto di azioni della società sia lo strumento più idoneo ad attrarre nuove qualificate professionalità e a consolidare il rapporto con dette figure chiave. Per la provvista degli strumenti finanziari necessari alla attuazione del piano, il consiglio ha esercitato la delega attribuitagli ai sensi dell’art. 2443 c. C. Dalla assemblea degli azionisti in data 15 maggio 2008, procedendo ad aumentare - a pagamento e con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, Viii co. , c. C. - il capitale sociale di Euro 83. 200,00 ed ha deliberato la assegnazione, a titolo gratuito, a un determinato numero di dipendenti del gruppo di numero 160. 000 opzioni alla sottoscrizione di altrettante azioni ordinarie della società del valore nominale di Euro 0,52 ciascuna. La sottoscrizione delle azioni avverrà, nel rispetto del regolamento approvato in data odierna, a pagamento e, a partire dal 15 luglio 2011, nei periodi di esercizio stabiliti dal consiglio. Il prezzo di esercizio è stato determinato in Euro 24,75 con un sovrapprezzo per azione pari a Euro 24,23. Il Consiglio ha anche approvato la modifica del calendario degli eventi societari precedentemente diffuso, fissando per il 29 agosto p. V. La data di approvazione della relazione semestrale, in ottemperanza alla normativa legislativa (art. 154-ter Tuf introdotto dal D. Lgs. 6 novembre 2007, n. 195) e regolamentare (art. 2. 6. 2. Comma I Regolamento di Borsa Italiana) emanata in attuazione alla Direttiva c. D. Trasparenza. .  
   
   
PRIMA INDUSTRIE RISULTATI DELL’OFFERTA IN OPZIONE AGLI AZIONISTI E OFFERTA IN BORSA DEI DIRITTI DI OPZIONE NON ESERCITATI  
 
Collegno, 16 luglio 2008 – Prima Industrie S. P. A. Comunica che il giorno 11 luglio 2008 si è conclusa l’offerta in opzione delle azioni ordinarie rivenienti dall’aumento di capitale a pagamento deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Società del 18 giugno 2008 a seguito di delega ad esso conferita ai sensi dell’art. 2443 c. C. Dall’assemblea Straordinaria dei soci del 28 aprile 2008. L’offerta si inquadra nell’ambito dell’aumento di capitale di complessivi Euro 25. 650. 000 (comprensivi di sovrapprezzo) mediante emissione di n° 1. 800. 000 azioni ordinarie. Durante il periodo di opzione, iniziato il 23 giugno 2008 e conclusosi l’11 luglio 2008 sono stati esercitati n° 4. 497. 604 diritti e quindi sottoscritte n° 1. 759. 932 azioni ordinarie Prima Industrie, per un controvalore pari a Euro 25. 079. 031. In particolare, in esecuzione degli impegni rispettivamente assunti, hanno esercitato per intero il proprio diritto di opzione Erste International S. A. E Lestri Holding B. V che, di conseguenza, hanno sottoscritto rispettivamente n° 504. 621 azioni e n° 83. 979 azioni. Gli altri azionisti che avevano assunto l’impegno di esercitare il proprio diritto in parte direttamente ed in parte procurando la sottoscrizione da parte di soggetti terzi, ovvero Gianfranco Carbonato (Presidente e Amministratore Delegato della società) e Domenico Peiretti (Amministratore Esecutivo della società), titolari rispettivamente del 3,79% e del 3,00% della Società ante aumento di capitale, hanno ottemperato anch’essi a tale impegno. Al termine del periodo di offerta in opzione risultano pertanto non esercitati n° 102. 396 diritti di opzione, validi per sottoscrivere complessive n° 40. 068 azioni Prima Industrie, per un controvalore complessivo di Euro 570. 969. I diritti di opzione relativi alle azioni ordinarie non esercitati saranno offerti in Borsa da Prima Industrie ai sensi dell’art. 2441, terzo comma c. C. , per il tramite di Hvb – Succursale di Milano, nelle riunioni del 21, 22, 23, 24 e 25 luglio 2008. In ciascuna riunione sarà offerto un quinto del totale dei diritti maggiorato, nelle sedute successive alla prima, dei quantitativi eventualmente non collocati nei giorni precedenti. I suddetti diritti saranno messi a disposizione degli acquirenti presso Monte Titoli S. P. A. E potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di nuove azioni ordinarie Prima Industrie da nominali Euro 2,5 ciascuna con godimento 1° gennaio 2008, al prezzo di Euro 14,25 per azione, nel rapporto di 9 nuove azioni ordinarie ogni 23 diritti. La sottoscrizione delle nuove azioni ordinarie dovrà essere effettuata presso gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S. P. A. Entro e non oltre il 29 luglio 2008, a pena di decadenza. Unicredit Group (Lead Manager e Garante del Consorzio di Garanzia) e Banca Imi S. P. A. (Garante del Consorzio di Garanzia) hanno stipulato con Prima Industrie S. P. A. , in data 20 giugno 2008, un contratto di garanzia in base al quale si sono impegnate, a sottoscrivere le azioni ordinarie corrispondenti ai diritti di opzione eventualmente non esercitati all’esito dell’Offerta in Borsa. .  
   
   
LE COMPETENZE E-LEARNING DI ASFOR AL SERVIZIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA ASFOR - PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI  
 
Milano, 16 luglio 2008 - Valorizzazione delle risorse umane e raggiungimento degli obiettivi di ammodernamento e di innovazione dell’Amministrazione Pubblica: questo l’obiettivo che accomuna la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Asfor, che insieme hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa. Tale accordo è volto ad attivare un progetto di collaborazione dove la Presidenza del Consiglio dei Ministri potrà avvalersi del contributo consulenziale di professional di comprovata esperienza e competenza del Sistema Asfor, per l’analisi di fattibilità e la successiva realizzazione di progetti formativi in modalità e-learning blended rivolta a funzionari e dirigenti della Presidenza. “La collaborazione tra Presidenza del Consiglio e Asfor” – commenta la Dott. Ssa Alessandra Gasparri, Direttore Ufficio Affari Generali e Formazione della Presidenza del Consiglio - “sottolinea l’attenzione della Presidenza nei confronti della formazione dei suoi dipendenti, chiamati a svolgere un ruolo particolarmente importante e delicato e costituirà una preziosa occasione di riflessione congiunta sui temi della formazione permanente e dell’e-learning come uno degli strumenti per realizzarla. ” Asfor, che conta oltre 70 associati fra Business School, Corporate University e Istituzioni formative pubbliche e private, da anni è impegnata a favorire lo sviluppo dell’e-learning, attraverso la definizione di criteri di qualità, promuovendo ricerche e indagini ed elaborando strumenti di riferimento per le Istituzioni Pubbliche e la Comunità Scientifica. Dal 2005 ha attivato l’”Osservatorio Learning Internazionale” e realizza annualmente l’“Osservatorio sull’offerta formativa manageriale in modalità distance learning dei Soci Asfor” che fornisce il quadro reale dell’utilizzo dello sviluppo dell’attività e-learning. Asfor ha altresì svolto attività di assistenza tecnica nell’ambito della Commissione costituita presso il Cnipa per la definizione del nuovo “Vademecum per la realizzazione di progetti formativi in modalità e-learning nelle Pubbliche Amministrazioni”, fornendo il “Glossario Asfor: Le parole dell’e-learning” (edizione 2006), e contribuisce a favorire lo sviluppo di nuove competenze professionali degli operatori della formazione, anche attraverso un efficace utilizzo degli strumenti telematici e delle reti informatiche. Questo importante Protocollo d’intesa fra Asfor e Presidenza del Consiglio dei Ministri è quindi la risposta alla necessità, più volte ribadita, di rafforzare il sistema di formazione manageriale in Italia e, in particolare, di promuovere una nuova cultura per l’amministrazione pubblica in grado di accompagnare i processi di profondo rinnovamento necessari al paese. Il Sistema Asfor saprà certamente cogliere questo importante impegno assicurando l’adeguato supporto per sviluppare modelli formativi in linea con tale obiettivo. “I modelli e–learning, ormai consolidati e evoluti, offrono una gamma di soluzioni adatte a ogni oggetto di formazione: da quelli procedurali a quelli che richiedono processi di ricerca e confronto professionale” - spiega il Consigliere Asfor Dott. Mauro Boati, responsabile del progetto per l’Associazione – “sono lo strumento più flessibile oggi disponibile per portare qualità anche nei processi di formazione di maggior complessità istituzionale o organizzativa. .  
   
   
UNIVERSITÀ DI MILANO BICOCCA, L’OFFERTA FORMATIVA È TUTTA NUOVA CON L’ANNO ACCADEMICO 2008/2009 ENTRANO IN VIGORE I CORSI DI LAUREA MAGISTRALI. TUTTE LE NOVITÀ E I VANTAGGI PER GLI STUDENTI.  
 
 Milano, 16 luglio 2008 - L’università di Milano Bicocca ha compiuto un grande sforzo per dare capillare attivazione già dall’anno accademico 2008/2009 alle lauree magistrali, che sostituiranno le lauree specialistiche. Si tratta di una scelta strategica attuata per venire incontro in breve tempo e nel modo migliore alle esigenze dei giovani. Tuttavia, l’applicazione del decreto ministeriale 270/2004 non si limita all’introduzione delle lauree magistrali, ma riguarda l’intera offerta formativa dell’Ateneo. Fra i principali vantaggi della riorganizzazione vi è la costruzione di percorsi di studio più organici con una minore frammentazione degli insegnamenti. In particolare, è tutta l’architettura didattica, sia triennale che magistrale, ad essere stata ottimizzata. Molteplici i vantaggi per gli studenti a cominciare da una più ampia possibilità di scelta del corso di laurea magistrale al quale iscriversi al termine del corso di laurea triennale. L’ammissione ai corsi di laurea magistrale, infatti, non si basa più esclusivamente e meccanicamente sulla provenienza, cioè sul curriculum degli insegnamenti svolti nel corso della laurea di primo livello o sui titoli conseguiti, ma tiene conto delle reali competenze personali acquisite dallo studente complessivamente. Ad esempio, uno studente che ha una laurea di primo livello in fisica e ha poi conseguito un master in materie economiche avrà maggiori possibilità di proseguire gli studi in campo economico iscrivendosi a un corso di laurea magistrale perché le sue competenze e la sua preparazione saranno valutate globalmente tenendo conto anche del master. Tutte le novità della riforma - Vediamo più in dettaglio quali sono i cambiamenti e le novità introdotte dalla riforma e i reali vantaggi per gli studenti. In primo luogo, vengono corrette alcune tendenze negative quali la crescita eccessiva del numero di esami. La laurea di primo livello riformata prevede infatti un numero massimo di 20 esami complessivi, mentre per la Laurea Magistrale il limite è fissato a 12. La riorganizzazione degli insegnamenti implica quindi un miglior coordinamento dei contenuti dei corsi, rendendo più agevole il percorso di apprendimento da parte degli studenti, senza per questo diminuire la qualità e la completezza dei contenuti. Vengono poi introdotti nuovi obiettivi formativi da realizzare attraverso strumenti didattici più moderni e più consoni al quadro di riferimento europeo: in particolare, grande enfasi è stata data allo sviluppo delle capacità di comprensione e di applicazione delle conoscenze, dell’autonomia di giudizio e di comunicazione, come anche delle capacità di autoapprendimento, essenziali in un moderno quadro di formazione permanente che supera le barriere tradizionali tra età dell’apprendimento e età del lavoro. Si rafforza la multidisciplinarietà dei percorsi di studio. I corsi sono infatti attivati in due classi di laurea e la scelta definitiva da parte dello studente avviene entro il secondo anno per la laurea di primo livello e alla fine del primo anno per la laurea magistrale. L’offerta Formativa 2008/09 - Nell’anno accademico 2008/2009 l’Università degli Studi di Milano-bicocca attiverà 72 corsi di studio: 36 corsi di laurea (29 formulati a norma del D. M. 270/2004 e 7 formulati a norma del D. M. 509/99), 28 corsi di laurea magistrale (D. M. 270/2004), 4 corsi di laurea specialistica (D. M. 509/99), 2 corsi di laurea specialistica a ciclo unico (D. M. 509/99), 1 corso di laurea magistrale a ciclo unico (D. M. 270/2004), 1 corso di laurea quadriennale (vecchio ordinamento). I Corsi di Laurea di nuova istituzione - Fra i corsi di nuova istituzione vi sono il Corso di Laurea Magistrale in Scienze e gestione dei servizi, interfacoltà di Giurisprudenza, Sociologia e Scienze Statistiche. Il Corso, di durata biennale, è rivolto agli studenti in possesso di una laurea triennale conseguita in uno dei seguenti settori: giuridico, sociologico o economico e statistico. Si tratta di una novità formativa nel panorama regionale che nasce dalla constatazione del grande sviluppo del settore dei servizi in Lombardia. Il Corso di Laurea, infatti, mira a formare, in un’ottica interdisciplinare, manager e funzionari dei servizi pubblici. Dopo un primo anno comune, durante il quale verranno poste le basi delle conoscenze necessarie in materia di progettazione, amministrazione e gestione integrata dei servizi, sono previsti, al secondo anno, tre percorsi differenziati per rafforzare la formazione degli studenti nei campi statistico-valutativo, economico-sociologico e giuridico-amministrativo. Novità anche per la facoltà di Scienze Statistiche che, dal prossimo anno accademico, attiverà il corso di laurea magistrale in Scienze Statistiche ed Economiche. Il corso prevede una formazione avanzata, con forte orientamento statistico e quantitativo, nel campo della gestione delle imprese, dell’analisi dei mercati, delle previsioni economiche e delle stime econometriche. Il percorso formativo è frutto dell’esperienza maturata con il precedente corso di laurea specialistica. Si distingue per la combinazione innovativa di discipline complementari che conducono a una preparazione specialistica ma versatile. La facoltà di Psicologia attiverà il corso di laurea interclasse in Comunicazione e psicologia. La nuova offerta formativa e i nuovi corsi di laurea magistrale saranno presentati nell’ambito del progetto Parliamone che consiste in una serie di incontri di gruppo, della durata di due ore, destinati alle future /potenziali matricole dell´Ateneo. Attraverso gli incontri si farà il punto della situazione sull´importante e complesso cambiamento che presuppone il passaggio dalla scuola media superiore all´università, invitando i presenti ad una riflessione sulle aspettative e sui desideri relativi alla loro futura vita da studente universitario. Al termine degli incontri, chi desidera potrà rivolgere domande e quesiti all´ufficio Orientamento di Ateneo per chiarire dubbi e avere informazioni sull´offerta formativa proposta dall´Ateneo, sui servizi di supporto alla didattica e sulle procedure di immatricolazione. Tutti incontri si svolgeranno presso l´Edificio U11, Viale dell´Innovazione 2. Per partecipare è necessario iscriversi all´incontro di proprio interesse inviando una e-mail a orientamento. 150ore@unimib. It indicando il proprio nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, facoltà di interesse, data scelta. .  
   
   
COSTITUIRE UNA FONDAZIONE DENOMINATA UNIVERSITÀ DEL FRIULI VENEZIA GIULIA TRA GLI ATENEI DI UDINE E TRIESTE, LA SISSA, LE AMMINISTRAZIONI LOCALE ED I SOGGETTI PRIVATI  
 
Trieste, 16 luglio 2008 - "Il dibattito che in questi giorni si è aperto sul futuro del sistema universitario regionale - interviene l´assessore all´Università del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen - è fonte di estrema soddisfazione per la mia Direzione". "La condivisione espressa da più parti dell´idea di costituire una Fondazione di diritto privato denominata Università del Friuli Venezia Giulia tra gli Atenei di Udine e Trieste, la Sissa, le Amministrazioni locale ed i soggetti privati che vi vorranno aderire - commenta Rosolen - segnala un´importante convergenza sugli obiettivi che ci siamo proposti fin dall´inizio". La Fondazione di cui si sta parlando, precisa l´assessore, non rientra fra le ipotesi contemplate dal cosiddetto decreto Tremonti, il 112/08, ma fra quelle previste dal comma 3 dell´art. 59 della legge 388 del 23/12/2000 e dal successivo d. P. R 254 del 2001. Le linee guida che intendiamo perseguire, spiega, prevedono una razionalizzazione del sistema universitario che non implichi l´erogazione di minori risorse ma, piuttosto, ottimizzi il sistema delle contribuzioni pubbliche secondo un progetto che è in via di definizione e che sarà presentato a fine estate. Secondo Rosolen, l´operazione dovrebbe tradursi nella costituzione di un fondo globale per finanziare il sistema universitario del Friuli Venezia Giulia, sostenendo una maggiore responsabilizzazione dei singoli atenei entro determinati criteri fissati dalla Regione di concerto con il territorio. Il punto di partenza del processo di riforma, come già annunciato, riguarderà il diritto allo studio: verranno unificati i due Erdisu conseguendo così economie di scala non trascurabili. Inoltre, saranno incoraggiate e sostenute l´ideazione e la promozione di servizi personalizzati e innovativi per gli studenti attraverso un unico sistema di accesso, fruizione e gestione. Anche l´edilizia universitaria e la progettazione condivisa di campus e case di accoglienza per studenti dovrà seguire iter analoghi. Attraverso la Fondazione, o altri strumenti che si riterranno opportuni, si affronteranno i seguenti temi, che andranno progressivamente verificati e condivisi con tutti i soggetti interessati: 1) razionalizzazione della didattica al fine di evitare corsi di laurea analoghi tra le Università di Udine e Trieste; 2) istituzione di un´amministrazione e di un centro acquisti condivisi (almeno per una parte delle funzioni ritenute potenzialmente comuni ai tre enti universitari); 3) attività di fund raising internazionale destinata a potenziare le attività di ricerca e trasferimento tecnologico, anche in campo umanistico; 4) attività di marketing e merchandising internazionale volta a una maggiore attrattività del polo universitario regionale; 5) attività di divulgazione scientifica e umanistica coordinata con gli enti di ricerca del territorio. "Inevitabilmente - annuncia Rosolen - questi obiettivi comporteranno scelte importanti che spazieranno dall´unificazione degli Erdisu ad un ripensamento del ruolo dei quattro consorzi universitari regionali. Un processo di notevole portata - sottolinea - che richiederà un adeguato sostegno politico e finanziario". A questo proposito, l´argomento sarà domani al centro dell´incontro a Roma tra il presidente della Regione, Renzo Tondo, ed il ministro dell´Università, Mariastella Gelmini. "Insieme con il Ministero - afferma Rosolen - la Regione intende mettere a punto un percorso che sia utile, proficuo e largamente condiviso dal territorio". Di fronte a questo scenario, l´assessore considera scontato che ognuno dei due atenei dovrà pensare a nuove forme di coordinamento della propria eccellente offerta didattica, concependo la regione come un´unica piattaforma e puntando a farne il miglior sistema universitario italiano e uno dei migliori d´Europa. D´altro canto, i dati pubblicati in questi giorni sul "Sole-24ore", viene rimarcato, confortano e confermano le aspettative. La posizione d´eccellenza raggiunta dall´Università di Trieste per la qualità della propria offerta didattica e il buon posizionamento dell´Università di Udine, una delle migliori in Italia per il trasferimento tecnologico, rappresentano un forte impulso verso un´ulteriore crescita comune. "Da questo punto di vista - conclude Rosolen - vanno apprezzate le parole del senatore Ferruccio Saro che, raccogliendo le indicazioni della Regione, ha invitato l´Università di Udine a seguire questo tipo di percorso". .  
   
   
UNIVERSITÀ : UNA MANOVRA CHE COLPISCE LA RICERCA E SOPRATTUTTO I GIOVANI LA REGIONE SOSTERRÀ IL SISTEMA UNIVERSITARIO TOSCANO  
 
Firenze, 16 luglio 2008 - «La conoscenza, l’Università, la ricerca sono il bene comune più prezioso di ogni società evoluta. Investirci adeguatamente significa costruire le basi e le condizioni per evitare il declino e dare qualità al nostro futuro». Eugenio Baronti, assessore regionale a Università e ricerca, interviene così sul dibattito dei possibili tagli all’università contenuti nella manovra finanziaria. «Purtroppo, per il nostro Paese, il decreto legge collegato alla finanziaria 2009 del governo Berlusconi, va nella direzione opposta a quella da tutti auspicata e dunque, non posso non condividere le preoccupazioni dei Rettori espresse con grande chiarezza e determinazione nella riunione degli atenei toscani», sottolinea Baronti. «Il decreto del governo – continu! a - invece di aumentare le risorse, di migliorare le dotazioni! strumen tali, le strutture, le condizioni in cui si trovano ad operare docenti e ricercatori, di investire sul futuro come fanno gli altri paesi d´Europa, riduce di 60 milioni di euro il Finanziamento Ordinario delle Università per il 2009, e di circa 500 milioni negli anni successivi, limita le assunzioni di personale a tempo indeterminato al 20% del turn over, e prefigura una futura deresponsabilizzazione del Governo rispetto al sistema universitario con l´ipotesi di trasformare le Università in Fondazioni, soggetti di diritto privato rispondenti a logiche economiche e di mercato come primo passo verso la privatizzazione della cultura». «Il Fondo per il Finanziamento Ordinario delle Università, - aggiunge l’assessore Baronti - che costituisce la principale fonte di entrata per le Università statali, attribuito alle Università sulla base di un mix di parametri quantitativi e qualitativi che già aveva penalizzato le Un! iversità toscane, gravate da un elevato costo per il personale a tempo indeterminato, si ridurrà ulteriormente, con il rischio di aggravare il fenomeno di invecchiamento del corpo accademico con risultati potenzialmente non sopportabili, che ricadrebbero interamente sulla qualità dell´offerta accademica e sullo sviluppo e la competitività del sistema Paese». «Condivido del tutto le preoccupate considerazioni dei Rettori - evidenzia ancora Baronti - sull´incombenza di una grave crisi finanziaria del sistema universitario pubblico, le cui prime vittime sarebbero i giovani ricercatori, le cui possibilità di ingresso nel sistema universitario verrebbero drasticamente ridotte. Per questo come Regione siamo impegnati a capire quale contributo concretamente potremo assicurare a sostenere la ricerca mediante la concessione di assegni di ricerca, almeno nei settori dove esiste un evidente interesse pubblico ad utilizzare i ri! sultati della ricerca, promuovendo contemporaneamente la quali! ficazion e delle risorse umane, la loro occupabilità, all´interno di reti di collaborazione fra Università e destinatari della ricerca. Penso in particolare che le condizioni in cui si trovano ad operare i giovani ricercatori debba essere messa particolarmente sotto osservazione, perché in queste condizioni non possiamo permetterci il lusso di perdere altri giovani ricercatori : valuteremo, anche con i Rettori, quali iniziative intraprendere, e faremo il possibile per contribuire, sia attraverso iniziative politiche che attraverso gli strumenti diretti di nostra competenza per sostenere il sistema universitario toscano». «Stiamo lavorando – conclude Eugenio Baronti - ad una proposta di legge in materia di ricerca e sviluppo, che non credo possa, da sola, risolvere i problemi che si intravedono nelle strategie di questo Governo, ma che può avviare politiche di ulteriore radicamento del sistema universitario nel tessuto sociale ed econ! omico regionale, riconoscendo e valorizzandone il ruolo di fattore di sviluppo e di innovazione». .  
   
   
TRENTO: I DATI SUGLI ESITI FINALI DELL’ESAME DI STATO 2007–2008 CONFERMATA UNA PERCENTUALE DI DIPLOMATI PARI AL 98,6 %  
 
 Trento, 16 luglio 2008 – Sono stati resi noti ieri dal Dipartimento istruzione della Provincia autonoma i dati sugli esiti finali dell’esame di stato 2007/2008 negli istituti superiori del Trentino. Una sostanziale stabilità, rispetto ai dati dello scorso anno scolastico, sia nella percentuale degli ammessi che in quella dei diplomati finali. Riepilogo dati complessivi provinciali Ammessi - Rispetto all’anno scolastico 2006/07 si registra una sostanziale stabilità nella percentuale complessiva provinciale degli ammessi, con un miglioramento negli istituti tecnici e professionali. Non è disponibile il corrispondente valore in ambito nazionale per il 2008; lo scorso anno gli ammessi erano stati pari al 96,0 %.
Anno scolastico Licei Tecnici Professionali Arte Media Provinciale
2007/08 97,7 96,1 93,0 93,3 96,4
2006/07 98,6 95,7 91,0 93,4 96,4
Differenza - 0, 9 +0,4 +2, 0 - 0,1 0,0
Esiti finali - Hanno sostenuto le prove scritte 3444 candidati; un candidato non ha potuto sostenere il colloquio per gravi motivi di salute sopraggiunti dopo le prove scritte. Pertanto risultano scrutinati 3443 candidati. Al termine delle operazioni si registra una percentuale di diplomati pari al 98,6 %. Non hanno superato le prove d’esame 13 studenti dei licei, 29 degli istituti tecnici e 9 dei professionali, complessivamente 51 studenti pari all’1,4 %. Sul versante dell’eccellenza si registrano 21 studenti diplomati con 100 e lode rispetto ai 18 dello scorso anno. Distribuzione dei diplomati per fasce di voto -
Fasce di voto Licei Tecnici Professionale Arte Totale %
60 117 113 48 4 282 8,2
61 - 70 424 397 132 40 993 28,8
71 - 79 397 312 88 38 829 24,3
80 78 78 17 14 177 5,2
81 - 90 321 186 73 26 606 17,6
91 - 99 173 109 28 11 321 9,3
100 101 43 10 3 157 4,6
100 e lode 14 6 1 0 21 0,6
Totali 1638 1273 406 126 3443 100
Non è possibile effettuare un confronto analitico con l’anno scolastico precedente in quanto le fasce di voto sono diversamente articolate. .
 
   
   
FORMAZIONE, 2,7 MILIONI PER LA RISTRUTTURAZIONE DEGLI ENTI SICILIANI  
 
Palermo, 16 luglio 2008 – Per gli enti di formazione professionale siciliani accreditati dalla Regione, arrivano finanziamenti per 2,7 milioni di euro. Sono i fondi stanziati con l´avviso pubblico firmato dall´assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona e relativo agli interventi di ristrutturazione effettuati dal 1996 al 2006. “Gli enti accreditati – dice l´assessore al Lavoro, Carmelo Incardona – possono presentare richiesta di finanziamento dei progetti che riguardano il pagamento degli oneri fiscali del personale degli enti della legge 24 del 1976, compresi gli interessi maturati nel tempo. A questi progetti sarà data priorità nella destinazione dei finanziamenti. I progetti possono riguardare anche la formazione dei dipendenti, le spese per gli incentivi all´esodo del personale a tempo indeterminato e per le fideiussioni accese per ottenere anticipazioni sui finanziamenti della Regione”. Sono ammissibili anche i progetti per il finanziamento delle opere per l´adeguamento strutturale dei locali, l´informatizzazione delle aule e il miglioramento del livello tecnologico, con la certificazione di qualità. L´avviso sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana; le domande devono essere scritte utilizzando il modello disponibile sul sito internet www. Regione. Sicilia. It/lavoro, nella pagina “la formazione informa” e presentata al dipartimento Formazione professionale dell´assessorato Lavoro entro 15 giorni dalla pubblicazione sulla Gurs. .  
   
   
REGIONE LAZIO AL FIANCO DELLA FONDAZIONE KENNEDY  
 
Roma, 16 luglio 2008 - - Un volume per far conoscere i diritti umani, contenente guide per ricerche approfondite, esercizi e tracce per discussioni in classe. "Speak truth to power - Coraggio senza confini", questo il titolo del testo, sarà distribuito a 30mila studenti laziali dal prossimo anno scolastico. Redatto dalla associazione "Robert F. Kennedy foundation of Europe", il manuale è stato illustrato questa mattina al presidente della Regione, Piero Marrazzo, da Kerry Kennedy, presidente onorario della onlus. "Il libro indica come creare un cambiamento - ha spiegato la figlia di Bob Kennedy – e sensibilizza gli studenti al multiculturalismo". Il 5 febbraio il ministero della Pubblica istruzione ha sottoscritto un protocollo d´intesa con la fondazione Kennedy per la promozione del manuale nelle scuole italiane, ´´rendendo l´Italia - ha spiegato Kerry Kennedy - il primo paese, a livello internazionale, ad introdurlo a livello istituzionale´´. Nell´anno scolastico 2008-2009 il volume verrà distribuito nelle scuole della Calabria, della Lombardia, della Toscana e del Lazio, ´´ma - hanno annunciato la presidente della fondazione e Marrazzo - sarà quest´ultima la prima in assoluto ad adottarlo”. “Oggi - ha spiegato Marrazzo - abbiamo fissato un accordo che andrà avanti nel tempo, anche l´anno prossimo. Abbiamo iniziato una collaborazione che non finirà qui´´. All´incontro era presente anche l´assessore all´Istruzione e Formazione del Lazio Silvia Costa. .  
   
   
“RAFFINAZIONE IDROCARBURI: PROCESSI E AFFIDABILITÀ” AL VIA LA II EDIZIONE DEL MASTER UNIVERSITARIO ENI-UNIPV E COMUNE DI SANNAZZARO PER L’ASSUNZIONE DI 10 PROFESSIONISTI  
 
Pavia, 16 luglio 2008 - L´università di Pavia organizza per l´anno 2008/09 la seconda edizione del Master di I Livello in "Raffinazione idrocarburi: processi e affidabilità", patrocinato dall’Università degli Studi di Pavia, da Eni Corporate University, Eni Divisione Refining & Marketing e dal Comune di Sannazzaro de´ Burgundi, sede del Master. Il Master nasce dall’esigenza della Divisione Eni R&m di formare nuove figure professionali adatte a soddisfare le proprie esigenze di assunzione. La presentazione del Corso si terrà mercoledì 16 luglio, alle ore 11,00 presso l’Aula 2 della Facoltà di Ingegneria, (via Ferrata 1, Pavia) dell’Università degli Studi di Pavia: docenti dell’Ateneo e responsabili della Divisione Eni R&m e di Eni Corporate University illustreranno il programma didattico e le opportunità formative e lavorative che questo Master offre ai laureati di primo livello. Il corso della durata di un anno potrà accogliere un massimo di 10 allievi principalmente destinati a operare presso impianti di raffineria. Sono ammessi al Master candidati in possesso di laurea di I livello in: Ingegneria Meccanica, Ingegneria Chimica, Ingegneria Elettrica, Ingegneria Elettrotecnica, Ingegneria Elettronica, Chimica e Chimica Industriale. Le domande di partecipazione andranno presentate entro le ore 12:00 del giorno 10/09/2008. Le selezioni si terranno presso l’Università di Pavia dal 22 al 26 settembre 2008. L´eni offre borse di studio dell´importo di 500€ mensili e la copertura dei costi di iscrizione agli studenti in possesso dei seguenti requisiti: voto di laurea non inferiore a 90/110 ed età non superiore ai 26 anni alla data del 31 dicembre 2008. I 10 studenti che verranno ammessi al Master avranno un’elevata possibilità di assunzione presso l´Eni al termine del corso. Il bando e ulteriori informazioni sono reperibili sul sito www. Unipv. It/mast_eni .  
   
   
PIÙ DI 21 MILIONI PER LE SCUOLE MATERNE NON STATALI IN SARDEGNA  
 
 Cagliari, 16 Luglio 2008 - Mentre si registra un successo tra gli studenti universitari per la novità introdotta con gli assegni di merito, si assegnano, con la delibera odierna, 21. 500. 000 euro alle Amministrazioni provinciali a favore delle scuole materne non statali per le spese di gestione e oneri del personale per il prossimo anno scolastico 2008-2009. Un provvedimento che, varato nel mese di luglio affinché le Province possano provvedere in tempi compatibili con l’avvio del prossimo anno scolastico alla programmazione delle risorse, è fondamentale per assicurare il primo inserimento e la socializzazione dei piccoli cittadini della Sardegna e che influisce positivamente sulla vita delle famiglie, alleviate nelle incombenze quotidiane, laddove gli istituti pubblici non riescono a sopperire a tutte le richieste. La delibera proposta dall’assessore della Pubblica Istruzione, Maria Antonietta Mongiu, ha ripartito risorse per 20 milioni di euro, sulla base delle spese del pregresso anno scolastico, destinando alla province di Cagliari € 6. 849. 935; Carbonia – Iglesias € 1. 498. 302; Medio Campidano € 1. 107. 355; Nuoro € 2. 114. 015, Ogliastra € 247. 400, Oristano € 2. 635. 975, Olbia Tempio € 2. 037. 780 e Sassari € 3. 509. 238. Un ulteriore milione e mezzo sarà ripartito successivamente, per far fronte a quelle esigenze, alcune già riscontrate, che necessitano un intervento straordinario regionale, tale da consentire il regolare prosieguo delle attività. .  
   
   
BANDO “A SCUOLA NELL’AMBIENTE” 2008-2009 E 2009-2010. STANZIATI 500MILA EURO PER PROGETTI ELABORATI DA SCUOLE DELL’ UMBRIA  
 
Perugia, 16 luglio 2008 - Anche per gli anni scolastici 2008-2009 e 2009-2010 sarà riproposto il bando “A scuola nell’ambiente”. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente e allo Sviluppo sostenibile Lamberto Bottini, per promuovere nelle scuole d’infanzia, nelle primarie e secondarie di primo grado e negli istituti omnicomprensivi dell’Umbria, esperienze di educazione ambientale e di sviluppo sostenibile. L’iniziativa prevede l’erogazione di contributi per un totale di 500mila euro (ripartiti in 250mila euro per ciascuno dei due anni scolastici), che andranno a finanziare progetti di educazione ambientale presentati dalle scuole e riguardanti tematiche legate all’energia, alla qualità dell’aria e dell’acqua, allo sviluppo sostenibile, al ciclo dei rifiuti, allo sviluppo sostenibile e al rispetto dell’ambiente. Come per le precedenti esperienze, il concorso, promosso dal “Cridea” (Centro regionale per l’informazione, la documentazione e l’educazione ambientale) della Regione Umbria e dall’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, tra i suoi obiettivi ha quelli di promuovere e diffondere esperienze di educazione ambientale nel mondo della scuola. Le istituzioni scolastiche interessate dovranno avvalersi della collaborazione dei “Cea” (Centri di educazione ambientale) presenti nei vari territori, sia per la creazione che per la gestione del progetto. Tra i titoli qualitativi previsti dal bando per la valutazione dei progetti ci sono la pluriennalità del progetto, il rapporto continuativo tra scuola e “Cea” durante l’anno scolastico, il coinvolgimento di più classi, lo svolgimento di un’esperienza residenziale nei “Cea” e il coinvolgimento in un progetto di due o più “Cea”. Il bando “A scuola nell’ambiente” suscita un crescente interesse da parte delle scuole umbre, come testimoniato dal numero dei progetti presentati dalle scuole e dal coinvolgimento di oltre 13mila 300 alunni e 153 insegnanti negli anni 2006/2008. “La Regione Umbria, in materia di sviluppo sostenibile - ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini – ha sempre dato la possibilità di condurre esperienze educative al di fuori dell’ambito scolastico, permettendo ad alunni ed insegnanti di sperimentare sul campo temi e metodologie affrontate in classe. Iniziative come questa vanno in questa direzione”. La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata per il 7 ottobre 2008. Il testo del bando è consultabile sul sito del “Cridea”, www. Cridea. It. .  
   
   
RICERCA FINANZIATA DALL´UE: UNA VALANGA DI RISULTATI SU COME SI FORMANO LE VALANGHE  
 
Bruxelles, 16 luglio 2008 - Scienziati finanziati dall´Ue hanno fatto una nuova sensazionale scoperta su come avvengono le valanghe, rovesciando completamente le teorie precedenti. Questa scoperta, che è stata fatta nell´ambito del progetto Trigs ("Triggering of instabilities in materials and geosystems"), porterà senza dubbio a una valanga di ulteriori ricerche. Secondo i ricercatori guidati da un team dell´Università di Edimburgo in Scozia, la principale causa delle valanghe sono delle fratture sotto la superficie. Queste fratture sono conosciute come anti-fessure e fanno sì che lo strato di neve sottostante si sgretoli verso l´interno. A loro volta, gli strati interni che si sgretolano fanno sì che gli strati superiori scivolino via, creando così una valanga. Finora i geologi ritenevano che le valanghe a lastroni fossero causate da fessure di taglio. Ovvero quando uno strato di neve scivola sopra un altro strato. Queste valanghe sono spesso provocate da sciatori e sono la causa di innumerevoli incidenti sciistici. "Le nostre scoperte fanno un po´ di luce nella difficile questione di come si verificano le valanghe. Speriamo che questo aiuterà a localizzare dei pericolosi segni rivelatori e in questo modo a evitare pericoli inutili per le persone in montagna," ha detto Joachim Heierli, ricercatore associato presso il Centre for Materials Science and Engineering dell´Università di Edimburgo. Il dott. Heierli e i suoi colleghi hanno pubblicato le loro scoperte nell´ultimo numero della rivista Science. La loro ricerca ha anche delle importanti implicazioni per gli sciatori, riguardanti i luoghi dove possono sciare. La conseguenza dei modelli al computer creati dal team di ricerca è che ora nemmeno gli sciatori che si muovono su un terreno piano o attraversano lievi pendii si possono considerare completamente al sicuro. Questo accade perchè la propagazione di fratture a lunga distanza potrebbe generare valanghe su pendii sovrapposti. Il progetto Trigs è finanziato nell´ambito del programma Nest ("New and emerging science and technologies") che fa parte del Sesto programma quadro (6°Pq). L´ue ha fornito oltre 1,6 Mio Eur di finanziamenti per questo progetto, il cui costo totale ammonta a 2,1 Mio Eur. Trigs è in assoluto il primo programma a usare gli strumenti dell´analisi dei sistemi complessi per esaminare i meccanismi che innescano catastrofi naturali come valanghe, terremoti o frane. I membri del consorzio provengono da ambienti scientifici diversi, come quello dei sistemi complessi, delle scienze dei materiali e delle scienze della terra, e sono tutti riconosciuti a livello internazionale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Sciencemag. Org/ .  
   
   
UN PROTOCOLLO D´INTESA PER RIQUALIFICARE E VALORIZZARE IL LAGO DI SCHIETI  
 
 Ancona, 16 luglio 2008 - L´assessore regionale Gianluca Carrabs, in qualita` di presidente del Comitato istituzionale dell´Autorita` di Bacino delle Marche ha presentato il progetto che verra` recepito in un protocollo d´intesa tra Autorita` di Bacino, Provincia di Pesaro e Urbino e Comune di Urbino, per l´attuazione di interventi di riqualificazione ambientale del lago di Schieti, finalizzata anche alla fruibililita` turistico-ricreativa. ´L´accordo ´ ha sottolineato Carrabs ´ e` strategico ai fini della messa in sicurezza, del recupero e del mantenimento delle condizioni di equilibrio del sistema naturale e per tutelare la biodiversita` del lago. Inoltre, e` determinante per elaborare un progetto che utilizzi le tecniche di ingegneria naturalistica necessarie per la salvaguardia degli ecosistemi fluviali e della biodiversita` in ambito lacustre e fluviale. In sintesi gli interventi prioritari saranno quelli relativi alla manutenzione delle sponde e degli argini, rinaturalizzazione di alcune aree mediante opere di ingegneria naturalistica e piantumazione di specie autoctone, utili anche all``avifauna. Si procedera` anche al taglio selettivo della vegetazione infestante in prossimita` delle aree di sosta da realizzare. Verranno realizzati studi specialistici di settore necessari per approfondire gli aspetti idraulici, geologici, vegetazionali e faunistici, nonche` i rilievi topografici dell``area, i rilievi batimetrici del fondo lago, il campionamento del materiale prelevato e le relative analisi di laboratorio, propedeutici alla bonifica del fondo del lago´. ´Saranno costruite ´ ha concluso l´Assessore - aree di sosta attrezzate, zone pic-nic e punti di avvistamento per il birdwatching. Inoltre, sara` creato un percorso didattico naturalistico con la messa in opera di cartellonistica esplicativa relativa alle caratteristiche ambientali ed ecologiche del lago. Infine, verra` realizzato il ripristino della via di accesso al lago e dei sentieri presenti´. Il costo complessivo degli interventi e` pari a 250mila euro di cui 150mila a carico della Regione Marche, mentre 50mila l´improntera` la Provincia di Pesaro Urbino, come altri 50mila il Comune di Urbino. L´accordo e` stato tempestivamente comunicato al Comune di Urbino che predisporra` l´istruttoria per la conseguente firma del protocollo che avverra` in tempi brevissimi. .  
   
   
A BRONZOLO LA PRIMA DI 34 NUOVE STAZIONI METEO  
 
Bolzano. , 16 luglio 2008 - A Bronzolo è stata attivata la prima di 34 nuove stazioni meteo previste in Alto Adige. Questo impianto altamente tecnologico è stato realizzato a sud del depuratore di Bronzolo in vicinanza dell’argine a sinistra dell’Adige. Nel corso dei prossimi tre anni la Provincia installerà l’intera nuova rete di rilevamento. "Quella di Bronzolo è la prima delle nuove stazioni, in grado di fornire giornalmente quasi 1300 valori che vengono salvati nella centrale dell’Ufficio idrografico della Provincia", spiega il presidente Luis Durnwalder, competente per il settore protezione civile. Nei prossimi tre anni, annuncia Durnwalder, "le altre 33 stazioni saranno installate e attivate una dopo l’altra e sostituiranno così in gran parte la vecchia rete di stazioni che oramai è in funzione da 20 anni. L’alto Adige disporrà così di una rete di stazioni meteo all’avanguardia e capillarmente distribuita. " Il progetto prevede un impegno di spesa di 840mila €, finanziato con il fondo regionale della protezione civile dello Stato, a cui si aggiungono le spese per le fondamenta e la rete radio. "Con le nuove stazioni meteo vengono raccolti i dati inerenti la temperatura dell’aria in gradi centigradi, l’umidità relativa dell’aria in percentuale, le precipitazioni in litri per metro quadro, la pressione dell’aria in Hektopascal, la velocità del vento in metri per secondo, la direzione del vento in gradi, la radiazione globale in watt per metro quadro nonché durata di insolazione in secondi", specifica il meteorologo della Provincia Günther Geier. I dati vengono racolti ad altezze differenti: a 10 metri le misurazioni del vento, a 1,5 metri le precipitazioni e tutti gli altri dati all’altezza di 2 metri. Il direttore della Ripartizione provinciale Protezione civile Hanspeter Staffler spiega che "queste misurazioni vengono trasmesse via rete radio o telefonia mobile ogni 10 minuti alla Centrale dell’ufficio idrografico a Bolzano e forniscono, soprattutto in situazioni di allerta come forti precipitazioni e acqua alta, dati significativi per le decisioni da prendere. " Inoltre i dati vengono usati per la gestione dei modelli piena dell’Adige e permettono di calcolare con un anticipo fino a 48 ore le previsioni per il modello idrogeologico e lo scorrimento dell’Adige. I dati delle stazioni sono registrati tramite una nuova rete radio, che si appoggia a quella della protezione civile e che sarà ampliata nel corso degli anni. Nella progettazione della nuova rete radio è stata data particolare importanza alla sicurezza e alla riduzione di guasti della rete. "Con l’impiego della rete provinciale radiocomunicazioni non solo si riducono i costi delle chiamate ma in caso di interruzione delle reti pubbliche di comunicazione i dati sono comunque disponibili nella centrale di Bolzano", conclude Staffler. .  
   
   
LAGUNA VENEZIA. SILVESTRIN:“APPROVATO PROTOCOLLO INTESA TRA REGIONE E MAGISTRATO ACQUE PER ATTUARE INTERVENTI PREVISTI PIANO GESTIONE ZONA PROTEZIONE SPECIALE”  
 
Venezia, 16 luglio 2008 - E’ stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale agli enti locali Flavio Silvestrin di concerto con l’Assessore alle Politiche per il Territorio, Renzo Marangon, lo schema di protocollo d’ intesa tra la Regione Veneto e il Magistrato alle Acque per il completamento del piano di gestione della Zona di Protezione Speciale inclusa nella Laguna di Venezia e per attuare gli interventi in esso previsti. L’assessore Silvestrin spiega al proposito che “per formare il piano di gestione della Laguna di Venezia è necessario completare alcuni specifici studi di approfondimento per una definitiva elaborazione del piano stesso. Del resto è chiaro che la molteplicità degli aspetti che investono la Laguna di Venezia, quali quelli geomorfologico, biologico, ecologico e idraulico, la rendono al contempo unica ed estremamente complessa”. Il protocollo di intesa avrà la durata di tre anni. Si ricorda che la Giunta veneta nel 2006 ha avviato la redazione del piano di gestione dei siti Natura 2000 della Laguna di Venezia per una prima fase di studio, di conoscenza delle caratteristiche ecologiche lagunari e del suo territorio circostante, secondo il decreto del Ministero dell’Ambiente del 2002. Ciò ha consentito di giungere alla proposta di ridefinizione degli ambiti delle Zone di Protezione Speciale nella Laguna, proposta accolta dalla Giunta veneta con l’approvazione della nuova Zona di Protezione Speciale It 3250046 “Laguna di Venezia” che accorpa, amplia e sostituisce i siti precedentemente individuati. L’attuale provvedimento regionale prevede che il Magistrato alle Acque, come indicato nel protocollo di intesa, collabori con la Regione per la stesura definitiva del piano di gestione fornendo ogni contributo scientifico, documentale o informativo, in suo possesso, necessario allo scopo, e provveda alla realizzazione o esecuzione degli interventi, programmi o attività necessarie a dare attuazione ai contenuti del piano di gestione, riservando a ciò l’impegno di euro 400. 000 mentre per la Regione l’impegno di spesa è di 170 mila euro. Con il medesimo atto si incarica il Segretario all’Ambiente e Territorio, anche in qualità di Autorità competente per l’attuazione nel Veneto della Rete ecologica Europea Natura 2000, alla nomina del gruppo di lavoro per la redazione definitiva del piano. .  
   
   
AL VIA L’IMPLEMENTAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTAL-PAESAGGISTICI NEI COMUNI “COLLINE DI LANGA E DEL BAROLO”  
 
Torino, 16 luglio 2008 – I lunedì 14 luglio, il Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università degli Studi di Torino ha consegnato all’Unione ed ai Comuni “Colline di Langa e del Barolo” la documentazione prodotta nel quadro del “Progetto per la realizzazione e la registrazione di un Sistema di Gestione Ambiental-paesaggistico (Sgap) per l’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo”, finanziato dalla Regione Piemonte - Assessorato Ambiente. Alla presenza dei Sindaci e dei funzionari comunali, presso il Teatro di Sinio, il Gruppo di ricerca ha consegnato alle Amministrazioni ed illustrato i 15 Sistemi di Gestione Ambiental-paesaggistici predisposti, derivanti dall’integrazione Emas (Eco-management and Audit Scheme) e Cep (Convezione Europea del Paesaggio). Dopo l’apertura dei lavori da parte del Sindaco di Serralunga, Luis Cabasés, il Responsabile scientifico del Progetto, Prof. Riccardo Beltramo, ha illustrato l’architettura del sistema documentale, soffermandosi sull’analisi ambiental-paesaggistica e sui criteri per la definizione degli aspetti ambiental-paesaggistici significativi; l’Arch. Maria Quarta ha illustrato la metodologia utilizzata per la valutazione del paesaggio ed il raccordo che il sistema promuove con gli strumenti di pianificazione urbanistica attualmente in vigore; la Dott. Ssa Clara Besson ha illustrato un’indagine condotta presso la popolazione per rilevare il grado di percezione del paesaggio, utile base per progettare azioni di sensibilizzazione; il Dott. Stafano Duglio e la Dott. Ssa Silvia Caffa si sono soffermati sulle procedure, sulle istruzioni operative e sui registri che compongono il sistema documentale. Inoltre, sono state mostrate le azioni condotte nell’ambito del Piano di Comunicazione, che hanno coinvolto i principali attori economici del territorio, e sono state programmate le fasi successive del progetto. Un ulteriore passo verso la gestione sistemica dell’ambiente e del paesaggio, per valorizzare il territorio dei Comuni “Colline di Langa e del Barolo”. . .  
   
   
PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO NEI CENTRI STORICI ´ IL CASO DI STUDIO DI OFFIDA´ IL SEMINARIO PER ILLUSTRARE GLI ESITI DELLA SPERIMENTAZIONE  
 
Ancona, 16 luglio 2008 - Si e` svolto ieri mattina al teatro Serpente Aureo di Offida il seminario ´Prevenzione del rischio sismico nei centri storici ´ Il caso di studio di Offida´ promosso dalla Regione in collaborazione con il Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile. L´incontro, si e` svolto per divulgare gli esiti della sperimentazione effettuata sul centro storico di Offida nell´ambito del Progetto comunitario Sisma 2000-2006, al quale le Regione Marche ha collaborato insieme ad altri partner italiani, greci, della Repubblica Slovacca e della Slovenia sul tema della condivisione di esperienze e confronto in termini di attuazione di misure per la prevenzione dal rischio di calamita` naturali. I materiali sono stati raccolti in una pubblicazione curata dalla P. F. Beni Culturali e Programmi di Recupero del Servizio Cultura, turismo e Commercio. Attraverso il confronto con altre esperienze regionali, e` stato possibile elaborare delle prime `Linee guida´ finalizzate ad individuare metodi e tecniche di prevenzione del rischio sismico all´interno della pianificazione urbanistica degli insediamenti storici. ´E´ intenzione della Regione ´ scrive nella presentazione il presidente Gian Mario Spacca ´ affrontare con impegno il tema della `prevenzione e mitigazione del rischio sismico´ forti della significativa esperienza e qualificazione acquisite nelle articolate attivita` espletate dopo il terremoto del settembre 1997: innovazioni procedurali che vedono una straordinaria collaborazione con le strutture territoriali del Ministero per i beni e attivita` culturali; innovazioni di metodologie tecniche per la riduzione della vulnerabilita` dei centri storici e per il restauro con miglioramento strutturale del patrimonio monumentale; sinergia con il sistema delle autonomie locali nella predisposizione di ogni atto e nella gestione degli interventi; vicinanza alle comunita` locali ed alle loro problematiche; professionalita` di personale regionale dedicato´. Le Marche, dopo dieci anni di attivita` a seguito del terremoto che ha colpito anche l´Umbria, sono identificabili come regione ´esperta´ capace di elaborare norme, criteri, metodiche di intervento. .  
   
   
MADONIE, OGGI INAUGURAZIONE DEL “PARCO AVVENTURA”  
 
Palermo, 16 luglio 2008 - Viene inaugurato oggi nel bosco di Gorgonero a Petralia Sottana, nel cuore delle Madonie, il primo “Parco Avventura” della Sicilia. La struttura, dotata di attrezzature di altissimo livello, con 5 percorsi di diversi gradi di difficoltà, un’area picnic e un punto base per iniziative di educazione ambientale, è stata realizzata grazie alla collaborazione tra l’Azienda regionale delle foreste demaniali, il Gal (Gruppo di azione locale) delle Madonie, il portale madonie. It e diverse aziende private. L’inaugurazione avverrà in due momenti. Alle 9. 30, nella sala consiliare del Comune di Petralia Sottana, ci sarà la presentazione alla stampa, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, del presidente della Provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti, del sindaco di Petralia, Santo Inguaggiato, dell’Ispettore generale dell’Azienda regionale delle foreste demaniali, Francesca De Luca, del commissario del Parco delle Madonie, Angelo Aliquò, dei presidenti del Gal, Nino Tilotta e della Sosvima, Alessadro Ficile. Subito dopo ci si sposterà nell’area del Parco, per l’inaugurazione della struttura. Alla manifestazione parteciperanno anche i ragazzi del Circolo della Banda del Cigno di Legambiente “Giovani Cigni esploratori”. .  
   
   
MILANO: SISTEMA INTEGRATO PER LA PULIZIA DELLE STRADE PROVINCIALI UN ACCORDO SPERIMENTALE PER GESTIRE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI ABBANDONATI NELLA ZONA EST E NORD E MONITORARE LA SITUAZIONE IN TEMPO REALE  
 
 Milano, 16 luglio 2008 - E’ iniziata lo scorso 10 luglio, e continuerà per quattro mesi, la sperimentazione del sistema integrato per la pulizia delle strade provinciali della zona est e nord-est affidato a Cem Ambiente S. P. A. , attraverso un territorio che comprende 45 Comuni e arterie viarie dell’importanza di Rivoltana, Cassanese, Paullese, Padana Superiore, Cerca ecc. , per complessivi 360 chilometri circa. Si tratta di una nuova strategia per affrontare e risolvere capillarmente l’annoso e diffusissimo problema dei rifiuti abbandonati lungo le strade: dalle cartacce buttate dai finestrini dei veicoli in transito, fino a vere e proprie discariche abusive allestite nottetempo. L’obiettivo della Provincia di Milano è pulire e mantenere in ordine le strade di propria competenza, attraverso il lavoro costante dei propri cantonieri e l’affido esterno di parte del servizio. Nonostante ciò, il diffuso malcostume - difficilmente sanzionabile se non in flagranza di reato da parte degli organi di polizia competenti – non sembra conoscere tregua. La novità di questo servizio, affidato a Cem Ambiente S. P. A. , il cui capitale sociale è posseduto da 48 comuni della provincia, è proprio la diretta presenza sul territorio e la possibilità di intervenire in modo tempestivo e capillare. Valore aggiunto dell’operazione è il sistema altamente informatizzato, attraverso l’utilizzo di strumenti di trasmissione satellitare Gps, che permette di monitorare in tempo reale la localizzazione delle squadre in azione, comunicare direttamente, e verificare l’efficacia dell’opera svolta attraverso la messa on line delle foto “prima e dopo la cura”. Concretamente, tre squadre di addetti, due per la zona est e una per la parte brianzola, svolgeranno un primo lavoro di rimozione e smaltimento dei rifiuti accumulati nelle discariche abusive lungo le principali arterie, secondo l’ordine di priorità dato dagli uffici provinciali. Una volta rimossi gli accumuli più importanti, si procederà al monitoraggio a rotazione della pulizia di tutte le strade provinciali. L’operazione sperimentale, dal costo di circa 90. 000 euro, permetterà di verificare l’efficacia del sistema, e di valutare la possibile estensione del servizio nel tempo e sul territorio. Paolo Matteucci, assessore provinciale alla Viabilità, Mobilità e Trasporti, commenta: “La Provincia di Milano è costantemente impegnata nel mantenere le strade di propria competenza pulite ed in ordine: nonostante ciò, abbiamo dovuto aumentare l’impegno e trovare nuove modalità per arginare il fenomeno, con questo nuovo sistema capillare e fortemente informatizzato: i rifiuti abbandonati lungo le strade sono un problema culturale, poiché chi butta la spazzatura dove capita, anziché nelle discariche deputate, forse non si rende conto del grave danno arrecato agli altri cittadini, sia in termini di vivibilità del territorio, sia in termini prettamente economici, perché le cifre che spendiamo sono soldi pubblici, di tutti i cittadini”. Daniela Mazzuconi, presidente di Cem Ambiente S. P. A. , sottolinea: “Cem Ambiente sta facendo molto per le questioni ambientali del territorio dei 48 Comuni soci: questo rappresenta un ulteriore tassello, che ben si inserisce nella tradizione della nostra società, la quale, fin dal suo sorgere come consorzio dei Comuni dell’Est Milanese, ha voluto unire capacità imprenditoriale, qualità di servizi e attenzione sociale. Da sempre infatti ci siamo caratterizzati per una forte attenzione alle Cooperative sociali, all’associazionismo di impegno sociale e all’inserimento lavorativo delle fasce deboli della popolazione e l’iniziativa presentata sta ad indicare che questo continua ad essere possibile senza aumento di costi per i cittadini”. .  
   
   
RAPPORTO DELL’OSSERVATORIO ECONOMICO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN TOSCANA IL SETTORE FUNZIONA MA SERVONO GLI IMPIANTI  
 
Firenze, 16 luglio 2008 - Il sistema della gestione dei rifiuti urbani in Toscana funziona, con alcune difficoltà ma anche lati positivi. I costi del servizio si sono mantenuti stabili (al netto dell’inflazione) e vengono quasi completamente coperti dalle entrate garantite da tariffe e tarsu. Il terzo Rapporto dell’Osservatorio economico sulla gestione dei rifiuti urbani in Toscana, uno strumento di monitoraggio e analisi voluto da Regione Toscana, Agenzia regionale recupero risorse (Arrr), Cispel Toscana Confservizi, fotografa la situazione tra il 2000 e il 2006. L’osservatorio è nato per affiancare alle consuete analisi tecniche ed ambientali uno strumento di indagine sugli aspetti economici e tariffari, sugli investimenti, sulle politiche fiscali e di finanziamento pubblico. «I dati del Rapporto – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini, inter! venuta alla presentazione – ci mostrano una Toscana dove! la gest ione del ciclo dei rifiuti ha visto segni, deboli, di miglioramento su fronti importanti come l’aumento della raccolta differenziata e la riduzione del conferimento a discarica, soprattutto di quello del rifiuto tal quale. Dobbiamo però tornare a sottolineare la mancanza di impianti, la debolezza di un sistema infrastrutturale che deve essere completato per poter garantire un maggior recupero energetico e permettere di abbassare i costi della filiera, poi destinati a ricadere sui cittadini in termini di tasse e tariffe». Secondo l’Osservatorio economico sulla gestione dei rifiuti urbani in Toscana 2000-2006 la raccolta differenziata nella regione è aumentata di 16 punti percentuali, superando il 33%, pur progredendo poco negli ultimi anni. E’ diminuita anche la percentuale di rifiuto “tal quale” conferito in discarica ma la percentuale di rifiuti complessivamente conferita in discarica è tuttavia ancora troppo el! evata attestandosi a circa il 60% del totale. E’ ancora basso il tasso di recupero energetico (solo il 10% dei rifiuti viene avviato a termovalorizzazione), ma il settore è riuscito a contenere l’aumento dei costi. Il costo deflazionato per ogni tonnellata di rifiuti prodotta è rimasto stabile negli anni e si aggira, in valore assoluto, intorno ai 237 euro per tonnellata di rifiuto urbano (circa 606 milioni di euro per il totale di 2,5 milioni di tonnellate prodotte nella regione). Il sistema dei consorzi nazionali imballaggi (Conai) ha contribuito ai costi del sistema regionale erogando nel 2006 circa 15 milioni di euro per il recupero di materiali raccolti in forma differenziata conferiti al sistema consortile dalle aziende e dai comuni. L’analisi dei costi per servizio ed il confronto con i dati nazionali mostra che la Toscana ha un rapporto di raccolta, differenziata e non, e spazzamento tra i più bassi d’Italia, ma! le carenze del sistema degli impianti (molti impianti di sele! zione, m a pochi sbocchi per i prodotti selezionati, alti costi di trasporto, basso ricorso ad impianti di termovalorizzazione di livello industriale, ecc) alzano il costo complessivo del servizio. Le entrate da tarsu e tariffe hanno comunque garantito una copertura di oltre il 95% dei costi. Nel periodo 2000 - 2006 l’aumento di tasse e tariffe è risultato più alto dell’inflazione, ma ha avvicinato le entrate al reale costo del servizio. Un ultimo dato riguarda gli investimenti di enti locali e aziende, che nel 2006 sono passati a 54 milioni di euro, dai 95 milioni di euro del 2000, dopo il massimo di 135 milioni di euro registrato nel 2002. E’ plausibile attendersi una forte richiesta di investimenti per il settore nei prossimi anni, alla luce della necessità di conseguire gli obiettivi di politica ambientale disposti dalla normativa nazionale e regionale dalla pianificazione regionale vigente (riduzione della produzione dei rifiuti, aumen! to delle raccolte differenziate, potenziamento della dotazione di trattamento, recupero e smaltimento). L’assessore regionale inoltre conferma la necessità di approfondire più nel dettaglio i costi di tutta la filiera e ribadisce l’importanza di attuare rapidamente la legge n. 61/07, così come recentemente varata dal Consiglio Regionale, per giungere rapidamente all’aggregazione delle aziende (a scala di macro-Ato) di cui si discute da tempo e che sicuramente porterà ad una maggiore efficienza del sistema. «Le società pubbliche, e misto pubbliche/private, toscane coprono, con i loro servizi – ha detto Andrea Sbandati, direttore di Cispel Confservizi Toscana, l’associazione regionale delle aziende di servizio pubblico - ben il 93% della popolazione toscana, quindi sono di importanza fondamentale per l’economia regionale. Queste società sono riuscite a tenere stabili i costi di gesti! one, nonostante abbiano attraversato fasi abbastanza critiche,! caratte rizzate dall’aumento del costo petrolio e dal rinnovo dei contratti di lavoro, per citare alcuni esempi. Questo è un segnale positivo che ci induce a sperare di poter affrontare con sempre maggiore energia i prossimi anni, che saranno caratterizzati dalla definizione di nuovi standard ambientali da rispettare e dalla necessità di ulteriori investimenti, a partire da quelli da attuare nei confronti degli impianti di raccolta differenziata. Le nostre aziende hanno dimostrato una certa efficienza al confronto con i dati nazionali: continuano a registrare spese contenute nella fase di raccolta dei rifiuti e di spazzamento, e i loro indicatori di bilancio migliorano. Per questa ragione continuiamo a essere ottimisti». . .