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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Gennaio 2011
FOTOVOLTAICO IN PUGLIA: CHIESTA RIUNIONE CON PREFETTI CONTRO INFILTRAZIONI CRIMINALI  
 
Bari, 26 gennaio 2011 - Una riunione tra i prefetti pugliesi e la Regione per prevenire le infiltrazioni criminali nelle energie rinnovabili. A chiedere la collaborazione con le Prefetture è la vice presidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che ha scritto al prefetto di Bari Carlo Schilardi, chiedendogli di convocare l’incontro. "La Regione Puglia – si legge nella lettera – negli ultimi anni ha visto l’incremento dell’interesse imprenditoriale nazionale e internazionale per gli insediamenti di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili". Il notevole livello degli incentivi riconosciuto a livello nazionale in favore di tali iniziative (il cosiddetto "conto energia") connesso alle condizioni ambientali favorevoli, hanno addensato sulla Puglia un interesse insediativo di dimensioni straordinariamente rilevanti". "La Regione Puglia – scrive Loredana Capone – delegata ai sensi del decreto legislativo n. 387/01 all’emissione delle autorizzazioni, ha predisposto linee procedimentali ispirate alla legislazione di settore. Sta di fatto, però, che i limiti previsti dalla disciplina vigente ai controlli consentiti agli uffici regionali, suggeriscono di sviluppare un’attività di collaborazione con le Prefetture pugliesi, al fine di scongiurare ogni possibile fenomeno distorsivo in tali iniziative di impresa. Ciò specie con riguardo alla prevenzione rispetto a eventuali infiltrazioni di tipo criminale nell’ambito di questa rilevante attività economica". "Per tali ragioni" – conclude la vice presidente nella lettera – le chiedo di valutare la possibilità di convocare una apposita riunione con i Prefetti pugliesi e la Regione su questo tema, per approfondire tali questioni e definire possibili comuni iniziative". "La possibilità di infiltrazioni della malavita nelle rinnovabili – ha spiegato Loredana Capone – è un rischio rispetto al quale non intendiamo abbassare la guardia, ecco perché vogliamo coinvolgere le Prefetture oltre alle forze dell’ordine. In questa vicenda tutti gli attori coinvolti sono chiamati ad un supplemento di vigilanza. Finché il governo nazionale distribuirà incentivi così elevati, arrestare l’onda degli interessi è un’impresa titanica e in questo flusso può arrivare insieme con l’imprenditoria onesta anche quella criminale".  
   
   
ADOTTATO IN CALABRIA IMPORTANTE ATTO DI INDIRIZZO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO ENERGETICO DA FONTE RINNOVABILE  
 
Catanzaro, 26 gennaio 2011 - Nella seduta del 24 gennaio , la Giunta regionale ha adottato l’ "Atto di indirizzo" per la realizzazione di un impianto energetico da fonte rinnovabile, nell’ambito delle aree di pertinenza del costruendo complesso della "Cittadella Regionale". Attraverso tale dispositivo – informa una nota dell’Uffiico stampa della Giunta -si da mandato al Dipartimento Ll. Pp. Di avviare le procedure finalizzate all’implementazione della migliore tecnologia disponibile su tutte le superfici esterne del costruendo complesso direzionale, le cui pertinenze si estendono su un’area di circa 190.000 mq. Gli impianti dovranno interessare le superfici per le quali non sussistono interferenze con altre utenze o sottoservizi e che possono essere utilmente impiegate a tal fine. L’iniziativa si prefigge di valorizzare quelli che, oggi, vengono considerati dei veri e propri "asset", ossia le aree esterne, suscettibili di infrastrutturazione impiantistica. "In altri termini – ha detto soddisfatto l’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile – con questo atto si mira, da un lato, a compensare gli autoconsumi di energia elettrica o termica e, dall’altro, addirittura a generare un flusso economico in entrata nelle casse regionali, utilizzando le provvidenze del "conto energia". Un percorso virtuoso che dimostra il forte impegno della Regione nel promuovere iniziative volte alla realizzazione di impianti di produzione di energia, mediante soluzioni tecnologiche volte all’uso di fonti rinnovabili, al fine di conseguire l’obiettivo di riduzione dei costi, nonché quello del contenimento delle emissioni inquinanti e, di conseguenza, del miglioramento della qualità ambientale". L’iniziativa dovrà essere condotta mediante lo strumento del "Finanziamento Tramite Terzi", che consente di realizzare un impianto fotovoltaico anche in assenza di finanziamento diretto o contributi pubblici, i cui investimenti sono attivabili con capitale privato. Il progetto mira, inoltre, a completare l’infrastrutturazione delle aree esterne, attraverso la realizzazione di parcheggi coperti, recinzione ed illuminazione dell’area, sistema di videosorveglianza. L’evoluzione della spesa energetica ha accelerato il bisogno di ottimizzare l’impiego delle risorse destinate ad investimenti al fine di concentrarle in iniziative con impatto sulla struttura dei costi. La decisione si pone in coerenza con la pianificazione in materia energetico-ambientale, attraverso la quale la Regione si è impegnata al rispetto dei programmi di riduzione di gas serra, previsti dai Protocolli di Kyoto, Montreal e Goteborg, attraverso la diversificazione delle fonti energetiche e l’incremento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, in coerenza con la Strategia di Goteborg e le Direttive Comunitarie.  
   
   
ENERGIA IN ABRUZZO: 35MLN PER TAGLIARE CO2.CHIODI,NOI TUTORI AMBIENTE  
 
Pescara, 26 gennaio 2011 - Il finanziamento di oltre 35 milioni di euro è "l´ultimo atto da assessore all´Energia poiché sabato deciderò l´assegnazione delle nuove deleghe". Il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, in una conferenza stampa allargata ai presidenti delle Province, all´Ance e al direttore degli Affari della Presidenza, Antonio Sorgi, ha dettagliato le "azioni concrete per investire nelle energie alternative e per dare seguito ad un impegno con l´Unione europea di tagliare le emissioni di Co2 di almeno il 20 per cento, entro il 2020". Con l´occasione, Chiodi ha anche polemizzato con "una parte politica presunta paladina delle tematiche ambientali. Sono stufo che passi un messaggio abusato ma non veritiero, e cioè che la sinistra sia depositaria esclusiva della tutela del territorio ed invece il centrodestra sia la parte dei cementificatori. Andate a guardare i dati sulla raccolta differenziata nelle maggiori città abruzzesi e vi accorgerete che sono tutte amministrate dal centrodestra, Teramo in testa". E ancora: "Potevano anche noi scegliere di investire nei marciapiedi o nei giardini pubblici, lavori immediatamente visibili, ma abbiamo detto no alla politica del consenso immediato, per soddisfare la quale la Regione Abruzzo è arrivata ad indebitarsi del 150 per cento ogni anno. Io sarò il primo presidente di Regione a non aumentare il debito pubblico e a non lasciarlo sulle spalle dei nostri figli". I trentacinque milioni di euro, scaturenti da una rimodulazione concordata dell´asse Ii energia del Por Fers 2007-2011, prevede una serie di attività che vanno dalla promozione della produzione di energie da fonti rinnovabili( 4 milioni di euro), alla promozione di sistemi di risparmio energetico (28 milioni di euro), dall´animazione per la promozione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico (oltre 3 milioni di euro) alla promozione di sistemi di risparmio energetico (oltre 20 milioni di euro). In quest´ultimo caso si parla di sostituzione ed efficientamento degli impianti, di installazione di impianti fotovoltaici, di sostituzione di caldaie, di installazioni di termoregolatori sui caloriferi ed altro che sia "utile a rendere compatibili gli edifici pubblici, segnatamente le scuole, con il risparmio energetico". Il Presidente ha poi sottolineato "lo spirito collaborativo e concreto delle Province e degli stessi comuni che, proprio attraverso le Province, potranno accedere alle risorse per migliorare i rendimenti energetici di produzione, distribuzione, regolazione ed emissione. Gianni Chiodi ha anche ricordato i passaggi procedurali che hanno portato la Giunta regionale ad emanare l´atto di ripartizione dei fondi: dall´adesione della Regione Abruzzo a Bruxelles al Patto dei sindaci ("Una delle prime regioni d´Europa a farsi carico della problematica", ha evidenziato il Presidente), alla sottoscrizione del protocollo tra Regione e Province per la regolamentazione delle azioni di supporto, alla costituzione della Cabina di regia, governance del protocollo d´intesa. In ultimo la Regione ha proposto l´adesione al programma comunitario Elena, allo scopo di mobilitare i fondi per gli investimenti in materia di sostenibilità energetica.  
   
   
ENERGIA IN ABRUZZO: CHIODI, IMPEGNO PER CENTRO OLI ED ANTENNE S.SILVESTRO IL PRESIDENTE, COSI´ TUTELIAMO L´AMBIENTE  
 
 Pescara, 25 gen. Una "seria e operativa politica di tutela ambientale - secondo il presidente Gianni Chiodi, che ha illustrato nel dettaglio il finanziamento a Province e Comuni per l´efficientamento energetico - è quella messa in campo dal nostro Governo regionale e non da altre parti politiche che pure si sono erte a paladine di certe tematiche. Con la speranza che i cittadini distinguano tra chi parla senza fare e chi amministra con i fatti e con una prospettiva per il futuro". Il Presidente ha ricordato l´impegno per il Centro Oli e la "nostra ferma opposizione al rischio petrolizzazione in Abruzzo, assumendo una posizione inequivocabile anche su ogni altro tipo di trivellazione sulla terraferma". Quindi la delocalizzazione delle Antenne di San Silvestro a Pescara. "Anche qui - ha ribadito il Presidente - abbiamo assunto una posizione ufficiale e coraggiosa sulle questioni legate alla protezione delle popolazioni dalle esposizioni ai campi magnetici". Sempre in fatto di tutela ambientale Chiodi ha poi menzionato l´iter che porterà al varo del piano paesistico. "Dopo vent´anni di rimandi e confusione abbiamo dato luogo ad un´occasione unica per modernizzare l´Abruzzo". Infine, uno degli ultimi atti approvati: i 40 milioni di euro per il risanamento idrogeologico del territorio abruzzese.  
   
   
ACCORDO ENEA-SOGIN PER NUOVE AREE TRISAIA E SALUGGIA  
 
Potenza, 26 gennaio 2011 - Le aree gestite da Sogin all’interno dei centri di ricerca Enea di Saluggia e Trisaia si estendono e diventano più funzionali. A cinque anni dall’affidamento degli impianti di ricerca Enea del ciclo del combustibile, gli stessi attori che firmarono quell’accordo, e cioè Giuseppe Nucci, amministratore delegato (oggi come allora) di Sogin e Giovanni Lelli, Commissario Enea, (all’epoca Direttore generale dell’Ente), hanno sottoscritto un atto aggiuntivo all’accordo del 2006 con cui l’Enea affidava in gestione a Sogin gli impianti Itrec Trisaia, Eurex di Saluggia e Opec e Ipu di Casaccia, affinché provvedesse al loro smantellamento. Lo si apprende da un comunicato diffuso congiuntamente dall’Enea e dalla Sogin. Con il presente accordo – prosegue la nota - Sogin acquisisce nuove aree all’interno dei Centri Enea di Saluggia (Vercelli) e di Trisaia (Rotondella-matera), che si rendono necessarie sia per supportare l’attività cantieristica sia per migliorare le condizioni di accesso del personale, con la realizzazione di ulteriori ingressi indipendenti, più appropriati alle esigenze territoriali. L’ing. Giovanni Lelli, Commissario dell’Enea, ha dichiarato: "Questo atto aggiuntivo consentirà all’Enea di concentrare le sue risorse sul nuovo programma nucleare e contribuirà ad accelerare le attività di smantellamento degli impianti del vecchio programma nucleare". L’ing. Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato della Sogin ha dichiarato: "Si tratta di interventi che per i territori si tradurranno in benefici, innanzitutto, sul piano della sicurezza e del rispetto dell’ambiente. Inoltre, considerata la rilevanza delle opere da realizzare, tali interventi, già sul breve termine, determineranno positivi effetti sull’occupazione e sull’economia dei Comuni interessati".  
   
   
STOCCAGGIO GAS IN VALBASENTO, CONVEGNO A FERRANDINA  
 
Potenza, 26 gennaio 2011 - "Lo stoccaggio del gas in Valbasento, compatibilità e problematiche ambientali". Se ne discuterà il 29 gennaio (ore 16) nell´ex convento di Santa Chiara, a Ferrandina. Soprattutto saranno affrontate le problematiche legate alle attività di stoccaggio di gas nei pozzi minerari della Valbasento, da realizzare nei territori tra Ferrandina, Salandra e Pisticci, in provincia di Matera. Il convegno, organizzato dalle associazioni Ambiente e Legalità, Pensiero Attivo e Ola (Organizzazione lucana ambientalista), vuol essere un momento di confronto ampio per cercare di informare in modo completo i cittadini e le amministrazioni locali coinvolte in queste dinamiche di gestione degli idrocarburi gassosi. Al convegno hanno dato la loro adesione i relatori: Liliana Panei, ministero per lo Sviluppo Economico; Agatino Mancusi, assessore regionale all´Ambiente; Giovanni Bonelli, assessore all´Ambiente della Provincia di Matera; Pietro Dommarco, giornalista, rappresentante delle associazioni organizzatrici; Emanuele Scarciolla, dirigente Arpab (Agenzia per la Protezione dell´Ambiente di Basilicata), e Giancarlo Sartori, dirigente Geogastock spa; società che gestirà il deposito di stoccaggio in Valbasento. Le conclusioni saranno del Presidente della Regione Vito De Filippo. Modera Annamaria Dubla, presidente dell´associazione Ambiente e Legalità di Ferrandina.  
   
   
DALLA GIUNTA: MODIFICA D´UFFICIO DEL PUC DI BOLZANO, NUOVO CARCERE E ALLOGGI  
 
Bolzano, 26 gennaio 2011 - La Giunta provinciale ha approvato nella seduta del 24 gennaio la proposta di modifica d´ufficio del piano urbanistico comunale di Bolzano. Viene prevista una zona di 4,2 ettari per attrezzature collettive sovracomunali al fine di realizzare il nuovo carcere del capoluogo. Un´area di dimensioni analoghe viene destinata a zona di espansione per l´edilizia abitativa in fondo a viale Druso. Il penitenziario di via Dante a Bolzano presenta condizioni di degrado e di sovraffollamento insostenibili, che rendono indifferibile la costruzione di una nuova struttura. Come noto, l´area è stata già localizzata a Bolzano sud, nelle vicinanze dell´aeroporto, ed e già stata siglata anche l´intesa istituzionale tra il presidente della Provincia Luis Durnwalder e il Commissario delegato dal governo, Franco Ionta. La Giunta, che realizzerà il nuovo carcere e in contropartita otterrà la disponibilità dell´area di via Dante, ha iniziato oggi la procedura di modifica d´ufficio del Puc del Comune di Bolzano. "Su un´area di 4,2 ettari viene prevista una zona per attrezzature collettive sovracomunali come presupposto per la costruzione del nuovo istituto penitenziario, che potrà alloggiare fino a 220 detenuti con una sezione femminile", ha spiegato Durnwalder. Il presidente ha confermato che si conta di concludere entro l´anno la procedura di gara e l´assegnazione degli appalti. Con l´approvazione di una seconda modifica del Puc bolzanino la Giunta provinciale ha dato via libera alla trasformazione in zona C2 (zona di espansione) di un´area di 4,2 ettari in fondo a viale Druso, all´incrocio con via Resia. "L´area diventa edificabile e consente al Comune di avviare il programma di costruzione di nuovi alloggi", ha detto Durnwalder.  
   
   
TRENTINO SVILUPPO FA DA "TUTOR" AL BIC UCRAINO DI KHARKIV SI APRONO NUOVE PROSPETTIVE DI COLLABORAZIONE ANCHE PER LE AZIENDE TRENTINE  
 
Trento, 26 gennaio 2011 -  Trentino Sviluppo è impegnato in Ucraina, su mandato europeo, per sostenere l’avvio di una rete di Business Innovation Centre nella regione di Kharkiv. Quattro giorni di lavori, dal 24 al 27 gennaio, per Luca Capra, ingegnere alla guida dell’Area imprenditorialità e sviluppo, ai quali farà seguito a fine febbraio l’accoglienza del management ucraino presso il Polo Tecnologico di Rovereto. Il tutto finanziato con fondi europei stanziati per lo sviluppo dei Paesi dell’Est Europa. Contatti che potranno aprire, anche per le aziende trentine, ulteriori prospettive di collaborazione e trasferimento di know-how. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto europeo Development of financial schemes and infrastructure to support innovation in Ukraine (Europeaid) nell’ambito del quale Ebn, l’associazione degli incubatori europei, ha offerto la propria collaborazione per supportare l’avvio di una rete di Business Innovation Centre nella repubblica Ucraina. Ebn si è quindi rivolta a Trentino Sviluppo – già segnalato nei mesi scorsi dall’Unione Europea tra i dieci casi di successo per i risultati dei suoi Bic – affidandole il compito di effettuare la missione presso l’agenzia di sviluppo regionale della regione di Kharkiv, nel Nord Est dell’Ucraina. Durante la visita, che si concluderà giovedì 27 gennaio, Luca Capra, direttore dell’Area Imprenditorialità e Sviluppo, avrà modo di verificare assieme al direttore Volodymyr Gusyev le modalità di funzionamento della struttura ed i servizi erogati dall’agenzia ucraina alle piccole e medie imprese della regione. «Kharkiv è la regione più industrializzata dell’Ucraina – commenta Luca Capra, in collegamento dal Paese dell’Est Europa - ai tempi della cortina di ferro era la terza area industriale dell’Urss. Vi è prevalenza di grandi imprese (settore agricolo, metalli,…), per lo più eredi delle grandi imprese statali dell’Unione Sovietica e poco innovative. Il Centro Regionale di Kharkiv, braccio locale dell’Agenzia Statale Ucraina per gli Investimenti e lo Sviluppo, vuole promuovere maggiormente la nascita delle piccole e medie imprese innovative e si è rivolta ad Ebn per imparare dall’esperienza della rete europea dei Bic. Trentino Sviluppo metterà a disposizione la propria competenza in materia affiancando gli operatori ucraini. Sono comunque convinto che questa esperienza porterà anche qualche insegnamento prezioso a Trentino Sviluppo e utile al nostro territorio». Risultato della visita saranno alcune linee guida e raccomandazioni successivamente monitorate al fine di accreditare l’incubatore ucraino come un vero e proprio Bic. Nell’ultima settimana di febbraio il management del centro di Kharkiv sarà a Rovereto, presso Trentino Sviluppo, per un periodo di studio ed approfondimento durante il quale visiteranno gli "incubatori d’impresa" e potranno conoscere più da vicino i servizi offerti dall’agenzia di sviluppo locale alle aziende trentine.  
   
   
QUASI 6 MILIONI DI EURO PER LE CERTIFICAZIONI DELLE IMPRESE  
 
Venezia, 26 gennaio 2011 - Ammonta a quasi 6 milioni di euro l’importo che la Regione ha messo a bando per la concessione di contributi destinati a servizi di consulenza per ottenere certificazioni da parte delle piccole medie imprese del Veneto. Il bando è stato presentato ieri a Palazzo Balbi alle associazioni di categoria e al sistema delle Camere di commercio dall’assessore regionale all’economia e sviluppo Isi Coppola. I contributi, a fondo perduto, saranno finalizzati all’ottenimento di certificazioni di qualità, processo, prodotto, ambientali e sociali. L’agevolazione pubblica è pari al 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 40 mila euro. Le imprese potranno fare domanda per più di una certificazione. La scadenza per la presentazione delle domande è il 31 marzo 2011. "Considerando l’attuale congiuntura economica, ancora difficile per le nostre imprese – ha sottolineato l’assessore Coppola – anche con questo bando intendiamo dare risposte puntuali, efficaci e tempestive orientate al sostegno e potenziamento delle dinamiche imprenditoriali. Con riferimento al mercato interno e a quello internazionale, l’obiettivo è di mantenere l’elevato livello di sviluppo economico del Veneto". "E’ ormai del tutto evidente e acquisita in maniera responsabile da parte delle nostre imprese – ha aggiunto – l’importanza della qualità certificata, condizione che permette di affrontare anche la sfida della ripresa e della globalizzazione con passo innovativo e lungimirante. Le imprese venete devono essere pronte a cogliere la ripresa con una qualità che oggi è requisito indispensabile per vincere sul fronte della competitività aperta ad orizzonti sempre più ampi. Siamo certi della risposta che il nostro sistema produttivo darà, così come storicamente ha sempre saputo dare". Tutta la documentazione relativa al bando è disponibile sul sito della Regione ( www.Regione.veneto.it/ ) e per informazioni è stato attivato anche il numero verde 800-177750.  
   
   
LE IMPRESE MILANESI E LA RESPONSABILITÀ SOCIALE  
 
Milano, 26 gennaio 2011 - L’azienda metalmeccanica col pulmino per disabili e l’area verde, l’industria alimentare che offre il gelato ai donatori di sangue, il commerciante di hobbistica creativa che organizza la festa del patchwork in paese e offre coperte fatte a mano alla casa di riposo, l’attività chimica che sponsorizza attività giovanili, sportive e onlus, l’assicurazione che autorizza un dirigente a occuparsi di volontariato anche se interferisce col lavoro. Centoquarantamila, circa una su due, le imprese che praticano la responsabilità sociale a Milano. Un miliardo e quattrocento milioni di euro all’anno, questa la cifra che complessivamente spendono, in media circa 10 mila euro ciascuna vanno in buone pratiche. Un terzo di queste aziende è mosso dalla motivazione etica dell’imprenditore (36,9%), che viene messa in pratica con l’attività di tutti i giorni (44,1%), in particolare con attività sportive e culturali (rispettivamente 26,2% e 19%). Nello specifico, per quanto riguarda l’ambiente, il 78,5% degli imprenditori presta attenzione ai rifiuti mentre la salute e la sicurezza dei lavoratori sono la priorità nel campo dei diritti dei dipendenti per il 70,3% delle aziende. Nonostante la crisi gli sforzi degli imprenditori nel campo della responsabilità sociale sono rimasti invariati per quasi il 48,7% dei titolari d’impresa. Non solo etica imprenditoriale, ma anche sensibilizzazione dei collaboratori, messa in pratica dal 50% degli imprenditori. Gli strumenti più utilizzati per misurare questo impegno? Il codice etico (7,7%) e le certificazioni (6%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro imprese e dell’indagine "La responsabilità sociale delle piccole e medie imprese" nel 2010. E di temi ambientali si è parlato oggi in Camera di Commercio al seminario "La conferenza di Cancan e le nuove prospettive per le imprese". Promotori: Camera di Commercio di Milano, Fondazione Lombardia per l’ambiente e Assolombarda.  
   
   
INDESIT, AVVIATA RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI  
 
Milano, 26 gennaio 2011 - Si è svolto e si è concluso con un bilancio positivo il primo incontro del Comitato Tecnico Regionale Indesit, presieduto dal vicepresidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli e dall´assessore regionale all´Istruzione Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni. Il Comitato, previsto dall´accordo firmato il 7 dicembre scorso al Ministero dello Sviluppo Economico e poi ratificato con referendum dai lavoratori il 21 dicembre, ha il compito di gestire la reindustrializzazione dell´area di Brembate (Bg) che ospita lo stabilimento Indesit, di prossima chiusura, e la ricollocazione dei lavoratori. Nel Comitato siedono, oltre a Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Brembate Sopra (Bg), tutte le organizzazioni sindacali (Fim, Fiom, Uilm e Ugl), Confindustria Bergamo, Indesit Company e l´advisor Sernet che ha il ruolo di verificare le opportunità di ricollocazione dei lavoratori e le manifestazioni di interesse da parte di aziende che intendono stabilire insediamenti produttivi nell´area che sarà lasciata libera da Indesit. L´advisor ha fatto il punto sulla situazione attuale che, a distanza di poco più di un mese dalla sigla dell´accordo, registra richieste da parte di 24 aziende per 178 dipendenti (per 61 di questi si tratta di offerte urgenti di lavoro) e 6 richieste di aziende per insediamento (potenziale 185 dipendenti). Intanto si è avuta conferma circa la ricollocazione del primo lavoratore Indesit che ha trovato impiego in un´azienda manifatturiera specializzata in abbigliamento per bambini. "E´ una giornata molto importante - ha commentato soddisfatto il vicepresidente Gibelli - in quanto a Regione Lombardia, dopo aver seguito le delicate fasi che hanno condotto all´accordo, viene riconosciuto il ruolo fondamentale di accompagnamento delle parti nel processo di attuazione degli impegni presi e con l´obiettivo di conservare e incrementare l´attrattività del nostro territorio per l´insediamento di imprese e aumentare la nostra competitività sui mercati. Con questo Tavolo e con la collaborazione degli enti locali, stiamo delineando gli orizzonti del dopo crisi in cui le parole chiave sono occupazione e produttività con prospettive di sviluppo". "Regione Lombardia - ha aggiunto l´assessore Rossoni - vuole giocare fino in fondo la sua parte per trasformare una situazione di grande problematicità, come la chiusura di uno stabilimento, in un´opportunità. Il Comitato Tecnico che si è insediato oggi è un ulteriore stimolo a proseguire il nostro lavoro. L´efficacia delle nostre scelte sarà verificabile attraverso i risultati che saranno offerti dall´azione di monitoraggio sull´avanzamento delle azioni previste dall´accordo Indesit". Dal 1 aprile per i 430 lavoratori dello stabilimento di Brembate scatterà la Cigs per 24 mesi. Sul fronte della loro ricollocazione, oltre alle richieste dei sindacati di iniziative di formazione per rispondere in modo più puntuale alle richieste delle aziende del territorio, l´advisor Sernet sta favorendo il riassorbimento dei lavoratori attraverso il sistema del job posting: presso lo stabilimento di Brembate sono esposti annunci di ricerca personale da parte di aziende anche di settori diversi e chi, tra i lavoratori, è interessato può ricevere informazioni circa l´attività svolta dall´impresa, la sua dimensione, dove si trova, quale posizione specifica richiede e a fronte di quali compensi.  
   
   
INCONTRO RETE IMPRESE ITALIA: REGIONE SARDEGNA PARTNER OPERATORI TERZO SETTORE  
 
Cagliari, 26 Gennaio 2011 - "Saldare e consolidare tutte le azioni finalizzate a superare la crisi e costituire una task force per il terzo settore". Così l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Luigi Crisponi, ha sintetizzato lo spirito dell’incontro con Rete Imprese Italia, della quale fanno parte Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna), Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani. "La Regione - ha dichiarato l’assessore Crisponi - intende esser partner delle imprese, condividere con gli operatori del settore le azioni da porre in essere e trovare forme di accelerazione degli impegni e della spesa". "Quello di oggi - ha evidenziato l’esponente della Giunta Cappellacci - è un primo passaggio. Presto convocheremo un nuovo incontro alla presenza del presidente Cappellacci e passeremo immediatamente alla fase operativa". "In questo momento - ha concluso l’assessore regionale - commercio, turismo e servizi sono l´impalcatura economica della Sardegna e possono costituire quella rete di piccole e medie imprese che devono essere protagoniste della ripresa e della realizzazione di un nuovo sistema economico-sociale per la nostra Isola".  
   
   
BOLZANO, DALLA GIUNTA: SEMPLIFICAZIONI DELLE GARE PER LAVORI DI MODESTO IMPORTO  
 
Bolzano, 26 gennaio 2011 - Da anni la Giunta provinciale cerca di semplificare le procedure di gara per l´affidamento di lavori, un intento di riduzione della burocrazia che ha dovuto però fare i conti con le norme europee e nazionali. Il 24 gennaio la Giunta ha compiuto un nuovo tentativo a favore dell´attività delle piccole e medie imprese, cercando di semplificare le procedure per lavori fino a 500mila euro. La Giunta ha approvato la proposta dell´assessore Florian Mussner di semplificare le procedure di gara per l´affidamento di lavoro, forniture e servizi in economia e di modesto importo. "Nel frattempo - ha detto Luis Durnwalder - stiamo cercando di chiarire in sede Ue i nostri margini di manovra e le reali possibilità di intervenire per ridurre tempi, costi e burocrazia e tutelare le imprese locali." Secondo il nuovo sistema, nei casi di incarichi fino a 500mila € viene semplificata la procedura di assegnazione in presenza di offerte anomale, vale a dire con notevole ribasso. In determinati casi viene a cadere l´esame suppletivo sulla capacità dell´impresa di rispettare l´offerta, riducendo in tal modo costi e tempi di attesa per l´appalto. Vengono a cadere anche le cauzioni che gli imprenditori devono versare nei casi di aggiudicazione di appalti per lavori (quando non superano però i 200mila euro), per altre tipologie di lavori (fino a 40mila euro) e per forniture e servizi (soglia di 20mila euro). Ll regolamento approvato dalla Giunta prevede anche nuove modalità di rendicontazione, con l´obiettivo di accelerare la concessione degli anticipi nel pagamento alle imprese.  
   
   
BOLZANO: INCONTRO CON I VERTICI DELL’LVH-APA  
 
 Bolzano, 26 gennaio 2011 - La comptetitività delle piccole imprese, la riorganizzazione della confidi, l’innovazione e la sicurezza sul lavoro sono stati i temi al centro del colloquio che l’assessore provinciale al lavoro e alle cooperative, Roberto Bizzo, ha avuto ieri con i vertici dell’Associazione provinciale degli artigiani Lvh-apa guidata dal presidente Walter Pichler. Buone le intese raggiunte. Tra i temi affrontati rilevante quello sulla cooperativa di garanzia fidi. L’assessore Bizzo ha confermato la volontà della Giunta provinciale di favorire l’accorpamento verso due Confidi, per rafforzare il loro patrimonio e la loro operatività a favore del credito per le piccole imprese. Nonostante gli aspetti ancora da chiarire, da parte della cooperativa artigiani è emersa una buona disponibilità verso una riorganizzazione del settore. Altro tema discusso è stato quello dell’innovazione. Gli artigiani hanno ribadito l’interesse sia per il parco tecnologico che per una più stretta collaborazione con l’assessorato nell’ottica di supportare maggiormente le piccole imprese nei progetti di ricerca e sviluppo. Infine è stato affrontato il tema della sicurezza sul lavoro. L’assessore Bizzo ha raccolto la richiesta degli artigiani di adoperarsi per il riconoscimento di crediti formativi di coloro che hanno già svolto corsi in materia di sicurezza nell’ambito del volontariato. Presenti all’incontro accanto all´l’assessore provinciale al lavoro e alle cooperative, Roberto Bizzo, ed al presidente Walter Pichler, il vicepresidente Gert Lanz, il direttore Hanspeter Munter e il presidente della cooperativa di garanzia, Herbert Fritz.  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO I RAPPRESENTANTI DI LEGACOOP SOCIALI DELLA CALABRIA  
 
Catanzaro, 26 gennaio 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale - ha incontrato nei giorni scorsi a Palazzo Alemanni una delegazione della Lega della cooperative sociali della Calabria rappresentata da Lorenzo Sibio (Presidente), Giovanni Canzonieri e Francesca Laganà del direttivo provinciale i quali hanno sottoposto al Presidente le problematiche delle strutture alternative per disabili in provincia di Reggio Calabria. "C’è la necessità di individuare il giusto percorso per riorganizzare il settore attraverso un definitivo inquadramento nel sistema sanitario – hanno ribadito i rappresentanti delle cooperative. Nel ringraziare Scopelliti per averci ricevuto e dimostrato grande sensibilità per il delicato settore, desideriamo evidenziare come l’assistenza psichiatrica nella realtà di Reggio non è confrontabile con quella delle altre province della Calabria, in quanto la situazione preesistente, è sostanzialmente differente. Per consentire al contempo un superamento delle problematiche e la valorizzazione di quanto di positivo comunque ha caratterizzato il servizio l’organizzazione ha auspicato l’individuazione di un percorso specifico per giungere all’accreditamento delle strutture dei soggetti del privato sociale operanti nel settore. Con la nostra proposta – ha evidenziato Sibio - la Regione avrebbe un ulteriore risparmio sulla spesa sinora sostenuta". Il Presidente dopo aver ascoltato i rappresentanti delle cooperative ha manifestato la volontà di incontrarsi nuovamente ed impegnarsi attivamente per la risoluzione dei problemi verificando anche la fattibilità tecnica.  
   
   
DA ENI BUONE PROSPETTIVE PER PORTO TORRES  
 
Cagliari, 26 Gennaio 2011 - "In passato la politica si trovava dinanzi alla scelta drammatica tra posti di lavoro da un lato, salute e tutela dell´ambiente dall´altro. Per uscire da questo schema per sempre sono necessarie scelte coraggiose, occorre un "nuovo inizio", ha commentato ieri il Presidente della Regione Ugo Cappellacci. La Regione Sardegna ha intrapreso con determinazione la strada della green economy, attraverso progetti come Sardegna Co2.0, tendenti a rendere la nostra Isola un modello nel campo della riduzione di emissioni di anidride carbonica. Sono obiettivi ambiziosi che possono realizzarsi anche e soprattutto grazie agli attori del nostro sistema economico, ai quali abbiamo chiesto di sentirsi protagonisti positivi di queste scelte. Per questo, al di là di tutti gli approfondimenti necessari, non solo siamo aperti, ma siamo fortemente sensibili rispetto a proposte che siano coerenti con le scelte regionali e vadano nella direzione da noi più volte indicata. Secondo l’assessore Giorgio La Spisa, solo dieci anni fa l´Eni ci disse che la chimica in Sardegna era senza futuro. "Oggi siamo di fronte a una svolta che valutiamo positivamente e ad un progetto che può avere ricadute importanti sia sul sistema economico che della ricerca e dell’innovazione".  
   
   
COMMERCIO IN SICILIA: VOTO UNANIME III COMMISSIONE SU RIFORMA  
 
Palermo, 26 gennaio 2011 - "Ritengo positivo che il ddl di riforma del settore commercio sia stato approvato all´unanimita´ dalla commissione Attivita´ Produttive dell´Ars. Desidero ringraziare tutti i componenti della commissione presieduta dall´onorevole Caputo perche´ grazie a questo voto si consente al disegno di legge di proseguire il suo percorso verso Sala d´Ercole. Mi auguro che la convergenza di tutte le forze politiche manifestatasi oggi in Commissione si verifichi anche in aula al fine di varare la riforma che metta ordine nel mondo del commercio in Sicilia". Lo dichiara l´assessore regionale alle Attivita´ Produttive, Marco Venturi. "Auspico che la discussione del ddl - prosegue Venturi - possa avvenire al piu´ presto, possibilmente prima di affrontare il dibattito su bilancio e finanziaria". Il ddl di riforma del commercio, predisposto dall´assessore regionale alle Attivita´ Produttive era stato vagliato positivamente dalla giunta di governo, nella seduta del 4 agosto scorso. Il ddl prevede come "regola ordinaria" la chiusura domenicale e festiva, non affidando questa scelta esclusivamente all´esercente. Tuttavia prevede due modalita´ per consentire la deroga al regime ordinario. E´ lo stesso Venturi a spiegarle: "la prima consiste nella parziale modifica rispetto al regime ordinario, fermo restando l´impossibilita´ di apertura in occasione delle festivita´ maggiori e per almeno 32 domeniche. Tale deroga e´ disposta attraverso le Camere di commercio, sentite le organizzazioni sindacali, senza particolari formalita´. La seconda opzione - prosegue Venturi - regolando l´ipotesi di ulteriore deroga rispetto a quanto previsto, prevede la convocazione di apposita conferenza di servizi da parte dell´assessore regionale alle Attivita´ Produttive a cui partecipano i comuni interessati e le rappresentanze datoriali e sindacali". Inoltre il disegno di legge prevede l´abrogazione della disciplina dettata in tema di "Comuni ad economia prevalentemente turistica e citta´ d´arte". Il testo introduce, infine, una normativa che, anche in ragione di quanto piu´ volte richiesto pubblicamente dalle associazioni dei commercianti, consente una mitigazione e programmazione delle aperture delle grandi strutture di vendita. "Questo disegno di legge - conclude Venturi - e´ stato predisposto dopo avere svolto svariati incontri ed avere ascoltato le proposte dei rappresentanti dei lavoratori del commercio in Sicilia e dei pubblici esercizi".  
   
   
VEDERE IL FUTURO CON OCCHI NUOVI, PRESENTATO A BORGOTARO LO STUDIO SULLE PROSPETTIVE DEL DISTRETTO DEI MOTORINI ELETTRICI  
 
 Parma, 26 gennaio 2011 - "Sono per lo sviluppo di questo comparto e perché si tenga aperto un tavolo che segua il percorso che abbiamo disegnato oggi. Se siete disponibili ad avviarlo la Provincia lo accompagnerà e lo seguirà, mettendo a disposizione i propri strumenti". E’ agli imprenditori del comparto dei motorini elettrici che il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli si è rivolto ieri mattina a Borgotaro nella sala riunioni della Comunità Montana, dov’è stata presentata la ricerca sulle prospettive del comparto dei motorini elettrici realizzata da Soprip su sollecitazione della Provincia: un’analisi approfondita di un settore rilevante per l’economia delle Valli del Taro e del Ceno, dove il cosiddetto Distretto dei motori elettrici conta 7 imprese nei Comuni di Varano, Borgotaro, Compiano, Bedonia e Varsi. Con Bernazzoli il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, l’assessore alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti, il presidente di Soprip Alessandro Cardinali, il presidente della Comunità montana delle Valli del Taro e del Ceno Luigi Bassi, Franco Amigoni, incaricato da Soprip di realizzare lo studio, e il responsabile dell’Osservatorio sul mercato del lavoro della Provincia Pier Giacomo Ghirardini. A ragionare degli esiti di uno studio molto atteso perché strategico per il futuro delle terre alte delle Valli del Taro e del Ceno c’erano in tanti: sindaci, aziende, rappresentanti delle categorie, sindacati, tutti interessati a come dare sviluppo a un comparto vitale per la montagna. "La montagna si salva – ha detto Bernazzoli - se si riesce a mantenere, riattivare e attivare imprenditoria privata. Le aziende di questo comparto hanno le caratteristiche di intelligenza, voglia di fare e attaccamento al territorio che è patrimonio importante. Certo ci sono dei limiti, ma io sono perché proviamo seriamente a giocare la scommessa dello sviluppo, imprenditori, forze sociali e istituzioni, insieme per un progetto da perseguire con coerenza". È questa in sostanza la sintesi dell’incontro, aperto dal presidente della Comunità Montana Luigi Bassi e da quello di Soprip Alessandro Cardinali. Entrambi hanno insistito sulla finalità dell’ analisi, nata all’interno delle misure del pacchetto anticrisi promosso dalla Provincia e realizzata da Soprip nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale – Asse 4 Leader: "Una ricerca fondamentale, realizzata proprio perché quello che a noi tutti interessa è la prospettiva, e l’avvio di un nuovo percorso che potremmo realizzare con le aziende". Lo studio è stato illustrato da Franco Amigoni, che ha parlato tra l’altro degli effetti della crisi sul comparto: "Il calo del personale è stato evidente: si è passati da 456 persone a 358. E ha riguardato soprattutto due imprese: l’Elettrogamma di Bedonia e la Valtaro Motori. Il calo è anche nel fatturato: nel 2005 il comparto arrivava a 23,6 milioni, diventati 32,7 nel 2007 e piombati a 19,9 nel 2009, con la crisi". Sette le aziende, in 5 Comuni delle due valli. Aziende che occupano soprattutto giovani, per lo più non laureati, il 70% donne. 39 anni l’età media. "Complessivamente il comparto degli apparecchi elettrici di precisione era uno di quelli su cui si stava caratterizzando la struttura produttiva della provincia, con 3.500 addetti. La crisi l’ha colpito, e inqueste aziende è arrivata prima per il rialzo del prezzo delle materie prime", ha spiegato il responsabile dell’Oml Pier Giacomo Ghirardini, intervenuto sugli aspetti occupazionali. "Nel 2009 c’è un calo, quasi un dimezzamento, delle assunzioni, poi da luglio 2009 a giugno 2010 c’è stata una ripresa che ha fatto ripartire anche l’occupazione. La ricetta per continuare? tecnologia, innovazione e formazione del capitale umano". Anche per Amigoni "Ora si sta registrando una sensibile ripresa. C’è un atteggiamento moderatamente positivo degli imprenditori", ha osservato, sottolineando che "il limite maggiore è costituito da una cronica sottocapitalizzazione e dalla mancanza di management specialistico". Per il futuro, per un futuro di sviluppo e non di arretramento, le parole chiave sono soprattutto quattro: innovazione, formazione, rete, management. "C’è la necessità – ha aggiunto Amigoni - di fare progetti concreti, di creare una rete innovativa fra le aziende, di incrementare il potere contrattuale delle imprese, di sperimentare management part time, di potenziare i compiti di facilitazione, di costituire una piattaforma sui temi della rete, di adottare una visione strategica aggiornata. E servono moduli formativi specialistici avanzati". Su questo, ha assicurato l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti, la Provincia c’è: "L’innovazione è per noi la traccia fondamentale della formazione che andremo a fare nei prossimi 3 anni, ed è su questo che firmeremo l’accordo con la Regione che stiamo per siglare. Il nostro obiettivo è recuperare tutti i posti di lavoro di prima della crisi ed aiutare le imprese ad agganciare la ripresa attraverso i finanziamenti a progetti che guardano all’innovazione", ha affermato Amoretti, che ha rimarcato: "Fra lo scenario tracciato dall’analisi e la nostra azione c’è sintonia". Concretezza e gioco di squadra prima di tutto per il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari: "Occorre fare sintesi senza fughe in avanti, lavorare insieme, fare squadra, badare al concreto per dare prospettive al comparto. Ci siamo ritrovati dopo il "venerdì nero" che ha segnato la punta più profonda della crisi per questo comparto, nella stessa sala e con un sano spirito di competizione, e da qui è nata la spinta che ci ha fatto verificare lo stato dell’arte e disegnare la prospettiva futura. Oggi, in questo appuntamento che anticipa alcuni dei temi della prossima Conferenza provinciale per la montagna, diamo una risposta a quella spinta". Ampio il dibattito che ha seguito gli interventi, nel corso del quale è emerso soprattutto il tema dell’accesso al credito e dei rapporti con le banche. Da più parti si è sottolineata la necessità di "insistere perché gli istituti bancari collaborino".