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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Novembre 2012
PIÙ ENERGIA PER I RICERCATORI UE NEL CAMPO DEL FOTOVOLTAICO  
 
Bruxelles, 28 novembre 2012 - La ricerca europea sulle energie rinnovabili ha ricevuto un ulteriore impulso con il recente inizio del progetto di ricerca Kestcells. Con un budget totale di oltre 3,7 milioni di euro, esso mira a sviluppare una rete per la formazione interdisciplinare di ricercatori nel settore delle tecnologie fotovoltaiche (Fv) avanzate a film sottile. I ricercatori ritengono che il loro lavoro fornirà all´Europa tecnologie all´avanguardia nel settore delle celle solari, garantendo il suo predominio globale e aumentando la sua competitività nelle tecnologie esistenti. In particolare, il progetto Kestcells propone lo sviluppo di nuove tecnologie che saranno compatibili con i requisiti necessari per diventare una futura alternativa affidabile alle convenzionali fonti energetiche non rinnovabili. Questi requisiti includono la necessità di essere efficace in termini di costi, efficiente, sostenibile e la capacità di sostenere una produzione di massa. Il progetto ritiene che la chiave per poter soddisfare tutte queste necessità sia un minerale conosciuto come kesterite. Di conseguenza la rete sarà dedicata agli sforzi incentrati sullo sviluppo di celle solari basate sulla kesterite. La professoressa Susanne Siebentritt, direttore del Laboratorio per il fotovoltaico, unità per la ricerca fisica, sarà a capo della squadra proveniente dall´Università del Lussemburgo il cui compito sarà quello di studiare la fisica del semiconduttore di base dei nuovi materiali usati nelle celle solari. "Noi stiamo esaminando lo sviluppo di tecnologie Fv basate sul materiale kesterite, un minerale ricco di rame e zinco, per soddisfare i requisiti di costi, efficienza e sostenibilità per la produzione di massa di celle solari necessarie per l´energia solare", ha spiegato la prof.Ssa Siebentritt. "Con questa rete di formazione noi possiamo mantenere l´Europa sulla strada giusta per essere leader nel settore dell´energia solare", ha continuato. Sin dall´inizio la squadra ha già individuato che una carenza di professionisti con queste competenze è uno dei maggiori rischi per lo sviluppo futuro e il consolidamento di un settore Fv europeo competitivo. Ciò che rende i nuovi materiali estremamente attraenti è il fatto che hanno un grosso potenziale per le tecnologie Fv a film sottile a basso costo, poiché la kesterite è composta da elementi abbondanti e a buon mercato. Il progetto propone lo sviluppo di tecnologie Fv basate sulla kesterite e di processi compatibili con i requisiti di efficienza necessari per diventare un´alternativa futura sicura alle fonti energetiche convenzionali non rinnovabili. Secondo i ricercatori, mediante la creazione di una rete di così alto livello di ricercatori, essi garantiranno lo sviluppo strategico di tecnologie Fv in Europa. Essi sottolineano che un tale progetto è in conformità con gli obbiettivi descritti dalla Roadmap tecnologica per l´energia Fv della Commissione europea. Allo scopo di realizzare gli obbiettivi generali del progetto, nel corso del progetto verranno formati dodici studenti dottorandi e due post dottorato. Ad essi verranno insegnati vari aspetti relativi alla scienza dei materiali di base, tecniche avanzate di crescita nelle tecnologie a film sottile, tecniche per la caratterizzazione avanzata e il monitoraggio dei processi, modellazione e progettazione di dispositivi, oltre ad aspetti relativi a innovazione e implementazione industriale delle linee di produzione e analisi del mercato. Susanne Siebentritt fa anche parte del Comitato organizzatore e del Comitato scientifico del terzo workshop europeo sulla kesterite che si è svolto in Lussemburgo il 22 e 23 novembre. Lo scopo del workshop è quello di riunire esperti provenienti da tutta Europa che lavorano sulle celle solari in kesterite. Professori e ricercatori discuteranno della crescita di film e cristalli di kesterite, delle proprietà elettroniche e strutturali dei materiali in kesterite e della struttura e caratterizzazione delle celle solari. Durante la conferenza verrà trattata un´ampia gamma di argomenti tra cui: sviluppo di film e cristalli di kesterite, proprietà elettroniche e strutturali dei materiali in kesterite, e struttura e caratterizzazione dei dispositivi. Per maggiori informazioni, visitare: Kestcells Http://www.kestcells.eu  Università di Lussemburgo http://wwwen.Uni.lu    
   
   
BEI, ITALIA: 160 MILIONI DI EURO PER ENEL GREEN POWER, PER I NUOVI IMPIANTI  
 
Bruxelles, 28 novembre 2012 - La Banca europea degli investimenti (Bei) ed Enel Green Power (Egp) hanno firmato un prestito di 160 milioni di euro ieri a Roma per il finanziamento del piano quadriennale della Società del Gruppo Enel occupa di fonti di energia rinnovabili e alternative. Questa è la seconda e ultima tranche di un´operazione per un totale di 600 milioni di euro che è stato approvato nel 2010. La prima quota (440 milioni di euro) è stato firmato due anni fa, il giorno dopo Egp è stata quotata in borsa. Questa operazione di finanziamento sosterrà il programma di sviluppo di Egp attività in Italia fino al 2014. Gli investimenti finanziati dalla Bei consentirà Egp per aumentare la quantità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili attraverso lo sviluppo di una serie di tecnologie innovative che coinvolgono solare, fotovoltaica, eolica e geotermica e idroelettrica . Per la Bei l´operazione è uno dei settori prioritari in quanto si tratta di progetti di energia di finanziamento che contribuiranno ad aumentare la quantità di energia generata da fonti rinnovabili. Con la diversificazione delle fonti di produzione, sarà nel complesso migliorare l´impatto sull´ambiente, aiutando nella lotta contro il cambiamento climatico e per aumentare l´efficienza complessiva, con l´obiettivo di garantire la sicurezza e la sostenibilità degli approvvigionamenti energetici nel tempo. L´operazione contribuirà all´attuazione dell´Unione europea strategia Europa 2020, che, nella misura in cui l´ambiente è interessato, ha l´obiettivo di ridurre di Co 2 le emissioni del 20% nel corso dei prossimi anni.  
   
   
SETTIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL´EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI ELETTRODOMESTICI E NELL´ILLUMINAZIONE DOMESTICA  
 
Coimbra, 28 novembre 2012 - La settima conferenza internazionale sull´efficienza energetica negli elettrodomestici e nell´illuminazione domestica (Eedal 2013) si terrà dall´11 al 13 settembre 2013 a Coimbra, in Portogallo. I cittadini e le abitazioni sono responsabili di una grande quota del consumo globale di energia ed elettricità, che causa alti livelli di emissione di gas serra nell´atmosfera. La richiesta di energia domestica sta inoltre crescendo rapidamente a causa di un più alto livello di comfort di base e di servizi: case più grandi, nuovi servizi e nuovi apparecchi e attrezzature (in particolare tecnologie dell´informazione e della comunicazione). La conferenza costituirà un forum per discutere e dibattere gli ultimi sviluppi dell´impatto energetico e ambientale degli elettrodomestici e delle attrezzature per l´illuminazione, il riscaldamento e il raffreddamento domestico, le attrezzature Tic, i contatori e le reti intelligenti, il comportamento dei consumatori e le relative politiche e programmi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Eedal-2013.eu/  
   
   
ENERGIT, ONDA ENERGIA CONFERMA ORGANICO  
 
Cagliari, 28 Novembre 2012 - Onda Energia, l’azienda siciliana che ha recentemente rilevato Energit, ha confermato i livelli occupazionali e ha ribadito la volontà di consolidare la posizione della società cagliaritana nel mercato dell´energia, ampliando il portafoglio clienti ed erogando servizi di qualità agli utenti. È quanto emerso dall´incontro tra Regione, Provincia di Cagliari, azienda e rappresentanze sindacali, svoltosi stamane nella sede dell´assessorato dell’industria. "Diamo il benvenuto ai nuovi proprietari - ha affermato l’assessore regionale dell´industria, Alessandra Zedda -, la Regione sostiene l´iniziativa ed è al lavoro per costruire, insieme all’azienda e alle parti sociali, un percorso che tuteli i lavoratori all’interno del piano industriale".  
   
   
ITEA ED ENTI DI RICERCA PER L’INNOVAZIONE EDILIZIA IN TRENTINO  
 
Trento, 28 novembre 2012 - In occasione del 90° anniversario, Itea Spa promuove in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, un meeting sui temi legati alla sostenibilità ambientale nella sfera dell’edilizia abitativa. Il convegno “Sinergia. Itea ed enti di ricerca per l’innovazione edilizia in Trentino” vuole proporsi come una vetrina dei più importanti risultati e progetti portati a termine in questi anni in stretta sinergia con l’Ateneo di Trento, Fbk e Cnr-ivalsa e offrirà un ventaglio sulle nuove soluzioni nel campo del social housing: dall’edilizia green al risparmio energetico, dalla geotermia alla certificazione energetica, dalle diagnosi energetiche del patrimonio edilizio esistente alla riqualificazione di aree rionali. I diversi interventi in programma saranno affrontati attraverso il dibattito tra i referenti di Itea ed esperti di settore e saranno arricchiti con testimonianze concrete di progettazione e gestione dell’edilizia pubblica. Venerdì 30 novembre 2012 presso l’aula conferenze 2R del Polo di Ingegneria di Mesiano si terrà il meeting “Sinergia. Itea ed enti di ricerca per l’innovazione edilizia in Trentino”, organizzato congiuntamente da Itea Spa e l’Università degli Studi di Trento, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento. Il convegno proposto ha la finalità di divulgare l’attività svolta e in corso di svolgimento da parte di Itea Spa in collaborazione con i centri di ricerca locali - Università degli Studi di Trento, Fondazione Bruno Kessler e Cnr Ivalsa - nell’ambito del settore energetico per l’edilizia. In particolare, verranno presentati i principali risultati delle ricerche e delle esperienze svolte in diversi campi: la diagnosi energetica degli edifici, l’utilizzo di impianti con fonti energetiche alternative, la realizzazione di edifici con tecniche e materiali ecocompatibili, il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. I fruitori: Il convegno sarà prevalentemente rivolto ai soggetti che operano a vario titolo nel settore dell’edilizia. In particolare, saranno coinvolti gli ordini professionali (Ordine Ingegneri, Ordine degli Architetti, Collegio dei Geometri, Collegio dei periti industriali), l’Ance - Associazione degli Industriali sezione edilizia, l’Associazione Artigiani, i docenti e gli studenti di Ingegneria e tutti gli Enti italiani operanti nell’housing sociale. Il meeting sarà articolato in due parti: la sessione tecnico/divulgativa la mattina, la sessione tecnico-dimostrativa il pomeriggio. Questa seconda sessione è riservata in particolare agli istituti operanti nell’housing sociale, che interverranno al convegno e sarà articolata in un tour con visite guidate presso i siti di ricerca di Itea Spa: l’edificio/laboratorio sperimentale Itea Spa di Campotrentino; il quartiere delle Torri di Madonna Bianca; l’impianto geotermico presso la sede di Itea Spa a Trento. (an) Programma: 8.30 – 9.00 Registrazione partecipanti 9.00 – 9.30 Apertura dei lavori Marco Tubino, Direttore Dipartimento Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (Dicam) - Università di Trento; Ugo Rossi, Assessore alla Salute e Politiche sociali - Provincia Autonoma di Trento; Aida Ruffini, Presidente Itea Spa; Paolo Toniolli, Vicepresidente Itea Spa; Fabio Berlanda, Direttore Generale Ape. Moderano: Rossano Albatici - Dicam - Università di Trento; Michela Chiogna - Consigliere di Amministrazione Itea Spa. 9.30 – 10.15 “Strumenti per le diagnosi energetiche del patrimonio edilizio esistente” Giulio Giacomelli - Settore Patrimonio Itea Spa; Rossano Albatici - Dicam - Università di Trento. 10.30 – 11.15 “Il sottosuolo come serbatoio termico: la sede Itea ospita l’impianto geotermico” Alessandro Bozzoli - Fbk Reet; Roberto Calovi - Settore Patrimonio Itea Spa. 11.15 – 12.00 “Un nuovo concetto di edilizia sostenibile: il Green Model House Itea e le nuove frontiere con il marchio Arca” Ivano Gobbi - Settore Tecnico Itea Spa; Maurizio Piazza - Dicam - Università di Trento; Mario Marra - Cnr Ivalsa. 12.00 – 12.30 “La riqualificazione delle Torri di Madonna Bianca” Giorgio Cacciaguerra - Dicam - Università di Trento. Conclusioni Emidio Ettore Isacchini - Presidente Federcasa.  
   
   
MILANO, GALLERIA VITTORIO EMANUELE. COMUNE, AL VIA CONTROLLI ANCHE SUI PORTICI. 1 MILIONE E MEZZO DI EURO PER GLI INTERVENTI CASTELLANO: “LA TUTELA DEL COMPLESSO MONUMENTALE TRA LE OPERE PUBBLICHE PRIORITARIE DI QUESTA GIUNTA”  
 
 Milano, 28 novembre 2012 - Dopo l´intervento realizzato nella serata di ieri da parte del Nuir, il Nucleo di intervento rapido del Comune, per la messa in sicurezza dell´area, si sono svolti ieri mattina alcuni sopralluoghi per verificare lo stato dei luoghi e organizzare un intervento tecnico nella parte alta della Galleria Vittorio Emanuele, a seguito del distacco di un frammento di fregio dall’arco di ingresso (lato Autogrill). A partire da domani mattina, inoltre, grazie all’uso di un’autoscala, verrà controllata da vicino la sommità dell’arco per accertare il punto esatto del distacco e verificare la stabilità degli intonaci e delle parti decorative. Successivamente si procederà a verifiche estese su tutto il lato del portico. “Dopo i sopralluoghi di questa mattina – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Casa e Demanio Lucia Castellano – partiremo subito con le opportune indagini tecniche e le estenderemo anche ai portici. Ricordo che tra le opere pubbliche prioritarie, la Giunta ha stanziato 1 milione e mezzo di euro per interventi urgenti di manutenzione sulla Galleria. Interventi che si aggiungeranno a quelli già effettuati nell’ultimo anno per salvaguardare il complesso monumentale”. In particolare, il progetto prevede: per quanto riguarda la copertura, la sostituzione di alcune vetrate ammalorate, la sigillatura dei giunti, la verifica, il trattamento e la verniciatura delle parti in ferro (interventi in parte avviati con appalto precedente); la pulitura integrale delle parti basse delle superfici interne dei quattro bracci; il ripristino delle decorazioni floreali e decorative ammalorate dei plafoni dei portici di Piazza Duomo, sia sul lato meridionale che sul lato settentrionale, attraverso il consolidamento delle superfici e la ricostruzione delle parti mancanti. L’appalto consentirà poi di intervenire in caso di emergenza, ad esempio per la ripulitura di superfici imbrattate o il ripristino di parti deteriorate. Agli interventi programmati con il nuovo appalto, si aggiungono quelli già realizzati nell’ultimo anno. In particolare, si è concluso a maggio, dopo 8 mesi di lavori, il recupero conservativo di una porzione della facciata verso piazza Duomo, in corrispondenza dei portici settentrionali, dal parapetto in pietra fino alla copertura. L’intervento ha permesso di pulire le superfici da muschi e smog e consolidare gli elementi decorativi in pietra arenaria (capitelli e modanature). Nel mese di luglio, è poi terminato il restauro della pavimentazione, per un totale di 6.300 metri quadri, di cui 4.000 mq di Galleria (realizzati tra maggio e dicembre 2011) e 2.300 mq di portici (tra aprile e luglio di quest’anno). I lavori hanno avuto una durata complessiva di circa 320 giorni, per circa 60 mila ore di lavoro complessive. In passato la pavimentazione della Galleria era stata oggetto di un intervento di manutenzione nel 1908, cui era seguito un intervento massiccio a seguito dei bombardamenti del 1943, e un altro intervento di rifacimento completo nel 1966. Lo scorso inverno, a seguito di alcune cavillature apparse sul pavimento, era stato effettuato anche un intervento di riempimento delle fessure con un materiale appositamente testato e studiato per ottenere la resa migliore, sia tecnicamente sia esteticamente.  
   
   
URBANISTICA, APPROVATO PUC DI S. MARGHERITA LIGURE  
 
Genova, 28 novembre 2012 - Disco verde della Regione Liguria al progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale di Santa Margherita Ligure. Il provvedimento è stato approvato in mattinata dalla Giunta Burlando su proposta dell’assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica Gabriele Cascino. Il parere favorevole della Regione Liguria al documento urbanistico del Comune di Santa Margherita ligure è motivato dal fatto che il Puc di Santa Margherita Ligure è “coerente con le indicazioni e gli indirizzi della pianificazione e della programmazione regionale” e non è soggetto alla Vas-valutazione ambientale strategica, a condizione del rispetto di una serie di indicazioni relative al rapporto del Puc con il Piano territoriale di coordinamento paesistico, il Piano territoriale della costa, il piano del Parco di Portofino che il comune di Santa Margherita dovrà recepire nella redazione del progetto definitivo.  
   
   
CREARE NUOVE COMPETENZE E POSTI DI LAVORO PER L´EUROPA  
 
Bruxelles, 28 novembre 2012 - Una nuova relazione pubblicata dalla Commissione europea sottolinea che circa 77 milioni di cittadini europei di età compresa tra 25 e 64 anni non hanno nessuna qualifica ufficiale, o ne hanno solo una bassa. Si tratta di quasi un terzo della popolazione europea. La disoccupazione è strettamente collegata alle basse competenze, mentre le persone con competenze superiori hanno maggiori probabilità di trovare un lavoro. La relazione intitolata "New skills and jobs in Europe" si basa su un´approfondita revisione di 17 progetti di ricerca finanziati dalla direzione generale della Ricerca e dell´innovazione nell´ambito del sesto e settimo programma quadro (6° Pq e 7° Pq) dell´Ue. I progetti hanno studiato varie strategie per la formazione e la creazione di posti di lavoro, progettate per promuovere la coesione economica e sociale, oltre a obbiettivi specifici dell´iniziativa faro Europa 2020. La relazione sostiene che la soluzione sta in un dialogo più aperto. Esso si dovrebbe basare su prove innovative comparate relative alla documentazione sul lavoro in Europa e a una valutazione critica delle politiche esistenti. Conoscere le esperienze e le politiche reciproche in vigore sono identificati come strumenti importanti nella battaglia contro la precarietà e la disoccupazione. Nelle sue conclusioni, la Commissione europea sottolinea che un accesso a pari condizioni all´istruzione e alla formazione professionale continua è associato a livelli di occupazione più alti. Livelli maggiori di creazione di posti di lavoro possono essere ottenuti anche mediante ambiziose politiche del mercato del lavoro che supportano una elevata variabilità dei contratti di lavoro e un alto livello di cambi di lavoro. Altre conclusioni chiave comprendono il fatto che le competenze trasversali, soprattutto in aree quali comunicazione, problem solving, linguistica e tecnologie dell´informazione e della comunicazione, sono sempre più importanti; o che, alla luce della crescente incertezza economica, una buona gestione delle competenze può garantire l´esecuzione reciproca sia dell´evoluzione delle competenze che della creazione di posti di lavoro. Infine, la Commissione sottolinea quanto sia importante rendere il mercato adatto ai lavoratori. Questo può essere ottenuto adattando i luoghi di lavoro allo scopo di valorizzare le capacità delle persone e di compensare le limitate capacità di lavoro. Gli incentivi come l´assistenza tecnica, benefici sul lavoro o sussidi per il costo salariale mirati accuratamente, sono citati come esempi di buona norma al riguardo. "New skills and jobs in Europe" organizza le sue conclusioni attorno alle quattro priorità principali stabilite dall´iniziativa Europa 2020: mercati del lavoro che funzionano meglio, una forza lavoro più qualificata, migliore qualità del lavoro e delle condizioni di lavoro, oltre a politiche più forti per promuovere la creazione di posti di lavoro e la richiesta di manodopera. Vengono inoltre esposte informazioni su specifici gruppi bersaglio e sul ruolo che l´Europa può o dovrebbe avere. Il documento si basa su relazioni finali di progetti, documenti di lavoro e direttive politiche. Ha inoltre attinto da quaderni di progetto pertinenti, articoli accademici e lavori provenienti da enti quali il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop), la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound) e l´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Per maggiori informazioni, visitare: "New skills and jobs in Europe": http://bookshop.Europa.eu/en/new-skills-and-jobs-in-europe-pbkina25270/  Settimo programma quadro: http://cordis.Europa.eu/fp7/people/home_it.html    
   
   
COMMERCIO INTERNAZIONALE COMITATO SOSTIENE UE UN ACCORDO COMMERCIALE CON LA COLOMBIA E IL PERÙ  
 
 Strasburgo, 28 novembre 2012 - Il Parlamento Europeo dovrebbe dare il suo consenso ad una proposta di accordo commerciale dell´Ue con Colombia e Perù, ha detto che la commissione per il commercio internazionale Martedì. I deputati ha accolto con favore gli impegni dei paesi a specifici obiettivi di lavoro e dell´ambiente, di cui tabelle di marcia vincolante, come richiesto dal Parlamento europeo nel periodo che precede l´affare. "Questo accordo permetterà di migliorare notevolmente l´attività economica sia nell´Ue e in Colombia e in Perù, contribuendo alla crescita economica e la prosperità dei nostri popoli. Siamo lieti che entrambi i paesi hanno risposto alla nostra richiesta impegnandosi a fare miglioramenti misurabili in umana, del lavoro e dei diritti ambientali. Le linee riconosciuti a livello internazionale adottate dalle loro presidenti attuali mostrano entrambi sono impegnati a raggiungere un più alto livello di sviluppo. Questa è una eredità che sono sicuro che le generazioni future non dimenticare! E abbiamo contribuito ad essa ", ha affermato il relatore Mario David (Ppe, Pt) dopo il voto. La raccomandazione che il Parlamento dia la sua approvazione è stata approvata con 20 voti a favore, 4 contrari e 1 astensione. Che cosa è stato deciso? Dopo l´entrata in vigore dell´accordo, le parti eliminerà gradualmente i dazi doganali all´importazione e all´esportazione. Si liberalizza anche servizi e dei mercati degli appalti pubblici. In Colombia e Perù, i maggiori beneficiari di abolendo le tariffe saranno i produttori di frutta (soprattutto banane e uva) e gamberetti. Per l´Ue, i maggiori profitti sono attesi per macchinari, automobili e prodotti chimici. Perù e Colombia fornire solo lo 0,6% delle importazioni dell´Ue, ma l´Ue vede comunque l´accordo come un trampolino di lancio per il mercato più grande dell´America Latina. L´operazione consentirà di ridurre i dazi all´importazione dell´Ue in materia di banane, che ha spinto preoccupazione tra i coltivatori di banane rivali dell´Ue "regioni ultraperiferiche", come le Isole Canarie, Guadalupa e della Martinica, che le loro esportazioni verso l´Ue potrebbero essere affollate da quelli di Columbia e Perù. Per rispondere a questa preoccupazione, che accompagna "meccanismi di stabilizzazione per le banane" sono stati negoziati e approvati in precedenza dalla commissione per il commercio internazionale, ma ancora bisogno di approvazione definitiva del Parlamento. Clausole sui diritti umani - Emendamenti che suggeriscono che il Parlamento dovrebbe negare il suo consenso sono stati respinti in commissione, anche se una minoranza rimane profondamente preoccupato per la situazione della Colombia di diritti umani e in particolare l´assassinio di sindacalisti, guasti per proteggere i diritti delle popolazioni indigene e le violazioni dei diritti umani nel settore minerario . Questo accordo commerciale comprende quindi una sezione, intitolata "Lo sviluppo del commercio e sostenibile", che impegna le parti a utilizzare il commercio in modo tale da promuovere i diritti umani e le norme ambientali. I governi di Colombia e Perù hanno assunto impegni specifici di applicazione della clausola sui diritti umani, con la presentazione di tabelle di marcia specifiche vincolanti e al Parlamento europeo. E dopo? L´accordo è stato firmato da tutte le parti in data 26 giugno 2012, ma deve ancora essere approvato dal Parlamento nel suo insieme, probabilmente in un voto in plenaria nel mese di dicembre 2012. Si applica in via provvisoria a seguito di una decisione formale del Consiglio, ma per concludere formalmente, deve essere ratificato da tutti gli Stati membri dell´Ue.  
   
   
FORMIGONI: ALTRI 310 MILIONI ALLE PMI, ROMA CI SEGUA  
 
Milano 28 novembre 2012 - Il Governo lombardo rilancia, ancora una volta, il sostegno al sistema imprenditoriale, stanziando 250 milioni di euro per la seconda fase dell´iniziativa ´Creditoadesso´ e 60 milioni di euro per provvedimenti strategici come il recupero di competitività sui mercati internazionali, gli investimenti in innovazione, il rafforzamento delle reti di imprese e l´attrattività dei territori. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni si è presentato così alla Ix edizione dell´assise degli amministratori camerali della Lombardia, illustrando gli ultimi provvedimenti varati. Al padiglione museo dell´autodromo di Monza - davanti al presidente di Unioncamere Lombardia Francesco Bettoni, al presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza Carlo Edoardo Valli e a tutti i rappresentanti dei Consigli camerali lombardi - Formigoni ha indicato la strada per far ripartire il sistema imprenditoriale. L´azione Di Regione Lombardia - Il primo livello d´azione è quello regionale, con l´aiuto concreto al bisogno di liquidità delle aziende, i cui crediti commerciali rappresentano ormai il 23,5 per cento del fatturato. In questa direzione - ha spiegato Formigoni - "Regione Lombardia ha messo in circolo altri 250 milioni, con i quali innesca la seconda fase dell´operazione ´Creditoadesso´. In questo modo tutti i 500 milioni dell´accordo Lombardia/banca europea sono entrati operativamente nella linea di credito agevolata gestita da Finlombarda, in collaborazione con 43 istituti bancari". Un´iniziativa, questa, "unica nel contesto italiano, sia per l´entità della somma, sia per il fatto che si tratta di un prestito non per investimenti ma per alimentare la disponibilità di cassa". Altrettanto significativo è lo stanziamento per il 2013 di oltre 60 milioni di euro, per realizzare provvedimenti incisivi, "dal recupero di competitività sui mercati internazionali a investimenti in innovazione, dal rafforzamento delle reti di imprese all´attrattività dei territori verso gli investitori internazionali, agendo su leve di policy prioritarie per un sistema economico avanzato qual è quello lombardo". La Prospettiva Futura - La prospettiva di Regione Lombardia è quella di "valorizzare e potenziare quel patrimonio costruito nel corso degli ultimi 17 anni". L´augurio di Formigoni è che "chi prenderà il mio posto sappia valorizzare tutte le eccellenze che i Governi lombardi sono riusciti a realizzare, portando avanti quella spinta a un ulteriore cambiamento". Fino all´ultimo giorno in cui sarà in carica, Formigoni ha assicurato agli amministratori camerali che sarà "sul pezzo. Ho dato vita a una nuova Giunta, cercando e trovando persone con un´esperienza forte, che hanno accettato il servizio al bene comune anche se per un periodo di tempo limitato". L´appello Al Governo Nazionale - All´azione regionale deve unirsi quella del Governo nazionale. "Ciò che è possibile nella Regione più grande e più importante d´Italia è possibile nel resto del Paese". Obiettivo del Governo nazionale deve essere quello - ha spiegato Formigoni - di "sostenere l´intera filiera imprenditoriale: abbiamo apprezzato il lavoro di contenimento del debito e lo sforzo fatto in direzione della tenuta dei conti, ma il Paese non sta in piedi solo su questa gamba se non è forte, agile e allenata anche l´altra gamba che punta sulla crescita dell´economia". Lo strumento fiscale è stato "troppe volte utilizzato: la pressione che grava sulle aziende e sulle famiglie è assolutamente eccessiva e squilibrata. È ora che anche da parte del Governo nazionale ci sia una capacità d´intervento per diminuire le trattenute sul lavoro e restituire capacità di investimento alle imprese".  
   
   
VENDOLA AL GOVERNO: "CONVOGLIARE A TARANTO ISPETTORI ISTITUTO SUPERIORE SANITÀ"  
 
 Bari, 28 novembre 2012 - “Per ciò che attiene l’inquinamento industriale, negli otto anni del mio governo la Regione ha cercato di squarciare il velo della reticenza e dell’omertà”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha commentato, a margine dei lavori del Consiglio Regionale, la decisione dei vertici industriali di chiudere gli impianti Ilva di Taranto. “Abbiamo posto l’Ilva – ha spiegato Vendola - di fronte le proprie responsabilità, anche invadendo competenze che sono esclusive dello Stato: ci siamo occupati di diossine, di benzopirene, di polveri sottili, ci siamo occupati, cioè, della realtà di un inquinamento industriale che si trasforma in cancro, in tumori, in morte. Lo abbiam fatto, ovviamente, con la cautela di chi intende difendere un sito produttivo a cui è legata tanta parte dell’economia pugliese e nazionale”. Secondo il Presidente della Regione Puglia “oggi, in questo passaggio così drammatico, mentre ci sentiamo vicini agli operai che vivono con angoscia la prospettiva della perdita del proprio posto di lavoro, ci permettiamo di lanciare un appello al Governo: piuttosto che immaginare di attivare conflitti ulteriori tra diversi organi dello Stato, piuttosto che agire una contesa brutale con la magistratura, io penso che sia molto importante, provare a operare in positivo su quel tema che noi abbiamo recepito in una legge che è la valutazione del danno sanitario. Si consenta di convogliare su Taranto gli ispettori dell’Istituto Superiore di Sanità, che insieme ad Arpa e alla Asl possono valutare qui e ora qual è l’attualità del rischio sanitario e su quello ordinare interventi immediati”. “Ancora una volta – ha concluso Vendola – tanto più nel pieno di questa burrasca, bisogna provare a tenere insieme il fondamentale diritto alla salute e alla qualità ambientale per la comunità tarantina e il diritto al reddito e alla vita per migliaia e migliaia di operai”.  
   
   
ABRUZZO: RAPPORTO CONFINDUSTRIA 1° SEMESTRE  
 
Pescara, 28 novembre 2012 - Dal vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, riceviamo e pubblichiamo. "I dati esposti nel rapporto di Confindustria, che parlano di una economia in fase di rallentamento, confermano ancora una volta che l´Abruzzo aveva bisogno di costruire nuovi sistemi di sviluppo che nel medio termine porteranno la nostra regione a superare la doppia crisi che abbiamo subito. Ricordo a tutti che l´Abruzzo è parte di un economia globalizzata che ha subito due tipi di crisi. Una legata a fattori esogeni e l´altra legata alla situazione del debito regionale che, per troppi anni, è stato oggetto di un utilizzo forse non in linea con le reali necessità del territorio. L´attuale Governo regionale ha inciso sia sul primo punto, con decise azioni di risanamento che porteranno i cittadine e le imprese, ad avere a breve minore pressione fiscale, sia sul secondo, fornendo al mondo che produce gli strumenti necessari per competere su tutti i mercati e per affrontare le nuove regole imposte dal mercato creditizio. Mi riferisco al sistema dei Poli di Innovazione e alle reti di impresa, sistemi aggregativi necessari per affrontare le sfide che i mercati nazionali ed internazionali pongono alle nostre aziende. Mi riferisco alla riforma dei Consorzi industriali ed alla elevata quantità di risorse statali ed europee fornite al mondo produttivo e finalizzate alla innovazione di prodotto e di processo ed alla ricerca, che ha posto l´Abruzzo ai primi posti a livello nazionale, secondo uno studio del Sole 24 Ore, per risorse dedicate a tali tematiche. Per non parlare della prima legge regionale sull? industria che ha normato strumenti innovativi, quali i contratti di sviluppo locali, che a breve verranno finanziati. Tali riforme, associate a quelle riguardanti il credito, ci consegneranno una realtà completamente diversa, un Abruzzo versione 2.0 con nuovi assetti imprenditoriali più consoni alla realtà in cui viviamo. E proprio perché sono riforme epocali, avranno necessariamente un respiro di medio-lungo periodo, con nuove prospettive crescita, di accesso ai mercati internazionali e di attrazione di investimenti esogeni sul nostro territorio. Bisogna fare un salto culturale notevole per superare le difficoltà che la crisi ci impone. Un salto culturale che tutti devono affrontare per far si che si vada nella direzione giusta senza tentennamenti, cercando di creare le condizioni a che le nostre imprese possano affrontare, con rinnovato spirito di fiducia, le prove che l´attuale crisi ci pone davanti".  
   
   
MONZA E BRIANZA, L´EXPORT FA CRESCERE LE AZIENDE LOMBARDE  
 
 Monza, 28 novembre 2012 - Quasi 825 mila imprese che esportano nei primi sei mesi del 2012 prodotti per oltre 54 miliardi di euro nel mondo: questa la fotografia del tessuto imprenditoriale lombardo. E se le imprese, a causa della difficile congiuntura economica, cercano di guardare avanti con fiducia ma faticano a ripartire (-0,4% di imprese attive rispetto ad ottobre 2011), dall’export arrivano segnali di fiducia: +4,2% rispetto allo scorso anno. Questi alcuni dati che sono stati illustrati oggi in occasione di “Imprese che guardano avanti. Il cambiamento per crescere”, la Ix edizione delle Assise degli Amministratori camerali della Lombardia, organizzata da Unioncamere Lombardia e dalla Camera di commercio di Monza e Brianza presso il Padiglione Museo dell’Autodromo Nazionale di Monza, a cui hanno partecipato tra gli altri Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza, Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Milano, Roberto Formigoni Presidente Regione Lombardia, Ferruccio Dardanello Presidente Unioncamere, Francesco Bettoni Presidente Unioncamere Lombardia, Roberto Scanagatti Sindaco di Monza, Dario Allevi Presidente della Provincia di Monza e Brianza e alcune eccellenze imprenditoriali lombarde. Complessivamente le imprese lombarde tengono di più a Monza e Brianza, che si mantiene stabile rispetto allo scorso anno per numero di imprese attive, segue Milano, che registra rispetto allo scorso anno -0,1%. Le imprese attive nel settore dei servizi registrano le performance migliori (in un anno +0,4%), soprattutto a Monza e Brianza (+0,8%) e Bergamo (+0,9%). Nel settore dell’industria resistono meglio le imprese di Milano (-1,2% in un anno contro il -1,9% registrato a livello lombardo). Le imprese agricole soffrono meno a Como e Lecco (rispettivamente +0,1% e +0,2% in un anno). È quanto emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. Per uscire dalla crisi si guarda all’estero: ammonta ad oltre 54 miliardi di euro il valore delle esportazioni delle imprese lombarde nel mondo nel primo semestre del 2012, e la parte del leone la gioca Milano con 19 miliardi di euro, seguita da Brescia, Bergamo, Varese e Monza e Brianza. È quanto emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat-coeweb. “In questo momento difficile - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza - occorre mettere insieme servizi, risorse, politiche e, ancor più, strategie di sostegno, di reale vicinanza e di ascolto alle imprese, da quelle manifatturiere a quelle del terziario. E queste operazioni vanno fatte sui territori, rafforzando quel patto di fiducia che mette in relazione imprese, associazioni di categoria, Camere di commercio e istituzioni. Occorre riprendere quel tema antico, ma allo stesso tempo attuale che è quello della sussidiarietà e che il Paese ci richiede: bisogna essere diretti e interpretare le preoccupazioni e le speranze del futuro. In questo momento nessuno può chiamarsi fuori e tutti abbiamo il diritto e il dovere di giocare la partita”.  
   
   
RETI D´IMPRESA, LOMBARDIA RIVENDICA IL GRANDE SFORZO DELLA REGIONE  
 
 Rho-Pero/Mi, 28 novembre 2012 - "Regione Lombardia ha profuso un grande sforzo nel favorire il percorso di aggregazione delle nostre imprese, anche attraverso iniziative come ´Credito Adesso´ e ´Wikilombardia´. Il concetto di rete è finalmente passato nell´industria lombarda. Le esperienze ci raccontano che i progetti di rete spesso superano lo stesso progetto iniziale, aprendo nuovi mercati". Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia, partecipando, a ´Matching 2012´, alla tavola rotonda dal tema ´Le reti d´impresa si raccontano´. Rete Fa Crescere Anche Singola Impresa - "La rete - ha detto l´assessore - non aiuta la piccola impresa solo a internazionalizzarsi, ma fa crescere singolarmente l´azienda, aumentando la capacità di assumere persone e di trasferimento tecnologico". Punti Centrali Ergon E Driade - "Le politiche regionali in materia di reti d´impresa - ha spiegato Gibelli - si sono sviluppate anche grazie a strumenti ad hoc, come i bandi di aggregazione per l´internazionalizzazione e i programmi ´Driade´ ed ´Ergon´. I bandi si pongono obiettivi di promozione e aggregazione d´impresa". "Non solo - ha proseguito il vice presidente di Regione Lombardia - gli stessi bandi puntano all´ideazione, alla creazione e al sostegno al consolidamento di aggregazioni in forme stabili giuridicamente tra imprese, finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti e servizi e di nuovi business in nuovi mercati". Aumentate Risorse - "Rispetto ai bandi precedenti - ha continuato Gibelli - è stata aumentata in maniera significativa la dotazione finanziaria complessiva, grazie all´addizionalità delle risorse da parte di Regione Lombardia, Mise e Camere di Commercio lombarde". Nuovo Bando Su Ricerca Entro 2013 - Gibelli, parlando a una folta rappresentanza di imprenditori, ha annunciato che Regione Lombardia "sta elaborando un nuovo bando in tema di aggregazione d´impresa in collaborazione col sistema camerale lombardo; questo nuovo bando, che verrà probabilmente pubblicato a inizio 2013, sarà indirizzato a collaborazioni in ambito di innovazione e ricerca". Il vice presidente ha ricordato anche il progetto ´Aster´, che mette a confronto le Amministrazioni pubbliche con gli imprenditori.  
   
   
SECONDO CORSO ESTIVO INTERNAZIONALE SULL´OTTIMIZZAZIONE E I SISTEMI DI SUPPORTO ALLE DECISIONI PER LE CATENE DI DISTRIBUZIONE  
 
Portalegre, 28 novembre 2012 - Il secondo corso estivo internazionale sull´ottimizzazione e i sistemi di supporto alle decisioni per le catene di distribuzione (Second International Summer Course on Optimization and Decision Support Systems for Supply Chains - Odss4sc) si svolgerà dal 7 al 21 luglio 2013 a Portalegre, in Portogallo. In Europa e in tutto il mondo i sistemi di supporto alle decisioni (Dss) sono ben noti nell´ambito della catena di distribuzione. Essi coniugano dati e informazioni, promuovono l´assunzione delle decisioni migliori e possibili, e garantiscono che l´incertezza di previsione sia ridotta al minimo. Pertanto, l´ottimizzazione delle decisioni discrete in condizioni di incertezza è una necessità. Occorrono metodi esatti e approssimati per promuovere la robustezza delle decisioni discrete, attraverso misure del rischio tecniche. Il corso ruoterà intorno alla modellazione e ottimizzazione di una rete di impianti di produzione-distribuzione, considerando i flussi di materiali e finanziari in un quadro multi-echelon, noché affrontando l´approccio logistico "verde " per le catene di distribuzione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://w2.Estgp.pt/docentes/jlmiran/odss.sc2013/    
   
   
PROGETTO REGIONE PUGLIA-CANADA 2012. A MONTRÉAL LE IMPRESE PUGLIESI COINVOLTE.  
 
Bari, 28 novembre 2012 - Sono volate a Montréal, in Canada, per incontrare nuovi partner commerciali, le imprese pugliesi che hanno partecipato al progetto “Regione Puglia-canada 2012”. In programma 80 incontri con operatori dei settori agroalimentare, turistico e dell’industria creativa e con le istituzioni. E non solo: visite in negozi specializzati, incontri con esponenti della comunità pugliese, dirigenti della Camera di Commercio italiana in Canada e media italo-canadesi. Sono queste le tappe della missione commerciale in Canada delle sette imprese pugliesi coinvolte nel progetto. Un programma articolato già partito da alcuni mesi, che entra così nella sua fase conclusiva.(...) La prima tappa è stata la selezione di nove giovani canadesi di origine pugliese. I giovani hanno affiancato altrettante imprese che operano in Puglia per la realizzazione di un “project work” che ha analizzato le opportunità di affari di ciascuna azienda sul mercato canadese. Quindi sono stati individuati i potenziali partner canadesi, infine organizzati gli incontri commerciali fra questi e le stesse aziende pugliesi. Incontri che si stanno svolgendo appunto a Montréal, da ieri e fino a domani, 28 novembre, con il coordinamento dei nove giovani. “Stiamo consolidando relazioni importanti con il Canada”, ha detto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone”. Questo progetto così importante e articolato è stato curato in ogni dettaglio per permettere alle nostre imprese di avere nuove opportunità commerciali in un mercato come quello canadese, fortemente interessato al made in Puglia anche per la presenza di una folta rappresentanza di pugliesi. Non è una scelta casuale: qui abbiamo esportato beni per 47 milioni di euro nel 2011 e per 25,7 milioni nel primo semestre del 2012, in continua crescita negli ultimi anni. Siamo convinti che questo progetto accrescerà ulteriormente le opportunità delle nostre imprese in settori tradizionali come l’agro-alimentare e il turismo e nuovi come l’industria creativa”. “La riuscita di questo progetto che vede la collaborazione tra istituzioni, aziende e giovani italo-canadesi – ha aggiunto l’assessore al Welfare e ai Pugliesi nel Mondo Elena Gentile – è la dimostrazione di quanto i nostri concittadini che oggi vivono all’estero possano essere un efficace veicolo di internazionalizzazione. Il nostro è stato un progetto pilota ma, visto il risultato e la soddisfazione espressa dalle imprese, intendiamo replicarlo anche in altri Paesi con comunità pugliesi fisse e attive”. Fitta l’agenda degli incontri: oggi (come è avvenuto anche ieri), dalla mattina al pomeriggio, gli operatori pugliesi incontreranno i partner canadesi del settore turistico e del vino nella sede della Camera di Commercio italiana in Canada, e dell’agroalimentare e del cinema direttamente nelle aziende partner. Domani visita nei negozi specializzati e succursali del monopolio Saq e incontri d’affari fino al pomeriggio per gli operatori del turismo. L’iniziativa, di competenza del servizio Internazionalizzazione e dell’Ufficio Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia è realizzata con il supporto tecnico dello Sprint (lo Sportello regionale per l’Internazionalizzazione delle imprese), della Camera di Commercio italiana in Canada, dell’associazione giovanile La Nuova Centrale Pugliese e della Federazione Regione Puglia di Montréal. Le imprese impegnate nelle attività di Montréal sono abbinate ai giovani italo canadesi. Si tratta di Solanda Tours & Dmc di Monopoli (Ba), seguita da Giulia Sollecito e Rosangela Chiarappa; Francesco De Padova srl di Avetrana (Ta), abbinata a Marco Bruno; Masseria Baroni Nuovi di Brindisi, accompagnata da Cesaria Sara Schiralli; Consorzio Paniere di Puglia di Martina Franca (Ta), seguita da Giacomo Marziliano; Bernardi srl di Grottaglie (Ta), abbinata a Luigi Pastore; Agrinitti di Vito Nitti di Castellana Grotte (Ba), accompagnata da Vito Nicolas Mattiace; infine Dinamo Film seguita da Alessandro Masi e Giovanna Patruno.  
   
   
TRENTO, I DATI DELL´INDUSTRIA DEL III TRIMESTRE 2012  
 
Trento, 28 novembre 2012 - I risultati dell’indagine relativi al terzo trimestre 2012 nella provincia di Trento, indicano la persistenza di una fase recessiva piuttosto marcata che sta interessando l’economia provinciale al pari dell’Italia nel suo complesso e buona parte delle economie dell’area mediterranea dell’Unione Europea. Il fatturato complessivo per le imprese dei settori esaminati si riduce del 4,7%, un dato in ulteriore lieve peggioramento rispetto al trimestre precedente, che si era rivelato già decisamente negativo. Preoccupa in particolare la decelerazione della domanda estera negli ultimi tre mesi indagati: le esportazioni, infatti, erano state, negli ultimi due anni e mezzo, dapprima il motore della ripresa e successivamente l’unico vero sostegno per le imprese locali nella prima parte dell’attuale crisi, determinata prevalentemente dalla caduta della domanda interna. Un indebolimento delle esportazioni rischia di intensificare e prolungare la fase recessiva. L’occupazione mostra anch’essa segnali negativi, con riduzioni che interessano, con intensità diverse, tutti i settori e appaiono più rilevanti tra le imprese di più piccola dimensione. Le prospettive rimangono piuttosto negative, i giudizi degli imprenditori e le evidenze derivanti dall’andamento degli ordinativi inducono a ritenere un protrarsi della fase di crisi anche per i prossimi mesi. Alcuni dati - Il fatturato complessivo delle imprese esaminate nell’indagine diminuisce anche in questo terzo trimestre 2012 in maniera significativa rispetto allo stesso trimestre del 2011 (-4,7%). La fase recessiva, iniziata nell’ultimo trimestre dello scorso anno, appare, quindi, in ulteriore lieve peggioramento. - Nessun settore è immune dall’attuale fase di crisi, anche se le differenze rimangono sensibili. In questo trimestre solo il commercio all’ingrosso mostra una variazione tendenziale dei ricavi delle vendite leggermente positiva (+0,8%), determinata per lo più dal buon andamento della componente alimentare, specie nelle vendite all’estero. - Non cambiano i settori che manifestano invece un andamento pesantemente negativo: l’estrattivo (-13,5%) e le costruzioni (-19,4%) confermano ancora una volta la loro permanenza in una fase di crisi strutturale che dura ormai da alcuni anni; ad essi si è aggiunto più recentemente il commercio al dettaglio (-8,5%), che risente della caduta della domanda locale. - Gli altri settori considerati nell’indagine evidenziano una dinamica moderatamente negativa. I trasporti sperimentano una diminuzione su base annua del fatturato dello 0,2%, l’artigianato manifatturiero e dei servizi dell’1,9% e i servizi alle imprese dell’1,9%. Per la prima volta dopo due anni e mezzo diminuisce anche il fatturato del settore manifatturiero del 3,3%. - L’elemento che desta maggiore preoccupazione e che differenzia l’attuale trimestre da quelli immediatamente precedenti è rappresentato dalla decisa decelerazione delle vendite estere: la variazione tendenziale del fatturato estero è ancora positiva (+3,4%), ma su valori percentuali molto più contenuti. Permane molto negativo l’andamento delle vendite nell’ambito provinciale (-7,7%) e quello delle vendite in Italia, ma fuori provincia (-5,1%). - L’indebolimento delle vendite estere rende non più attuale il pattern presente nei trimestri precedenti, quando le piccole imprese, più orientate al mercato locale, risultavano in difficoltà e le medio-gradi, più export-oriented, mostravano invece una buona tenuta nei livelli di fatturato. In questo terzo trimestre il modello appare più complesso e vede alcuni specifici segmenti dimensionali reagire meglio alla fase di crisi, in particolare le classi 5-10 addetti e 21-50 addetti che diminuiscono solo debolmente il fatturato su base tendenziale, mentre le micro (1-4 addetti), le medie (11-20 addetti) e le grandi imprese (oltre 50 addetti) registrano pesanti perdite nei ricavi delle vendite. - Anche l’occupazione risulta in diminuzione complessivamente dell’1,1%. Gli occupati diminuiscono sensibilmente presso le micro imprese (1-4 addetti) di oltre il 4%, evidenziano una flessione nell’ordine dell’1-2% presso le piccole e medie unità, mentre si riducono di un modesto 0,4% nelle imprese più grandi. - Il saldo tra la percentuale degli imprenditori che dichiarano una consistenza degli ordinativi in aumento rispetto alla fine del trimestre scorso (10,6%) e quelli che dichiarano una diminuzione (32,9%) è anche in questo trimestre decisamente negativo, segnale questo che le prospettive anche per i prossimi mesi rimangono poco incoraggianti. - Anche i giudizi degli imprenditori sulla redditività e sulla situazione economica dell’azienda, sia allo stato attuale che in termini prospettici, appaiono decisamente negativi e confermano i risultati delle precedenti rilevazioni.  
   
   
ITALIACAMP; CHIODI: NECESSARIO UN PATTO GENERAZIONALE INNOVAZIONE E GIOVANI TEMI FONDAMENTALI  
 
Roma, 28 novembre 2012 - "C´è bisogno di un patto generazionale, che consenta ai giovani di soddisfare le proprie esigenze. Bisogna ridurre il debito che gravita sulle loro spalle. I nostri conti sono a posto. Abbiamo ridotto il reddito pro-capite del 25%.L´innovazione, che caratterizza Italia Camp, è un tema a noi caro. Per il Sole 24 ore l´Abruzzo è la nona regione d´Italia per l´entità delle agevolazioni destinate alle Pmi, non dimentichiamo poi lo start up, che consente di creare quelle che io amo definire le multinazionali tascabili. Anche nel welfare si deve realizzare un ´patto generazionale´. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione abruzzo Gianni Chiodi nel suo intervento a Roma alla conferenza stampa di Italiacamp, network di idee e progettualità, per giovani iataliani under 35 anni, naqto nel 2009 in Itlia. L´evento, aperto dal Sottosegreatrio Antonio Catricalà, Presidente onorario dell´Associazione, ha illustrato le idee finaliste degli stati Generali del Centro-nord e nel dettaglio l´idea Abruzzo, Lipobactocromo (Partener la Regione)che ha vinto con altre regioni del mezzogiorno il concorso "La tua idea per il paese".Lipobactocromo, presentato da Barbara Altieri, in collaborazione con l´università di l´Aquila, si propone come un kit a base di liposomi per rivelare la presenza di Streptococcus pnuemoniae responsabuile di inefzioni nelle vie respiratorie."Non sono tra coloro che temono l´esodo dei cervelli verso i paesi stranieri, il problema è che non riusciamo ad attarre "cervelli", genialità nel nostro paese".  
   
   
ITALIACAMP: “L’UMBRIA HA UN FUTURO DI QUALITÀ”  
 
Perugia, 28 novembre 2012 - "L´umbria ha un futuro di qualità. Non è uno slogan ma deve essere un modo di pensare, di governare, di produrre e di vivere". Lo ha affermato nel suo intervento l´assessore regionale Stefano Vinti, partecipando all´iniziativa "La tua idea per il Paese" organizzata da Italiacamp in collaborazione con Regione Umbria, Provincia e Comune di Perugia che si è svolta martedì 27 novembre, nella Sala del Consiglio Comunale di Palazzo dei Priori a Perugia. "In Umbria, ha affermato l´assessore Vinti, abbiamo gettato semi, i cui frutti cominciano a germogliare, di questa nuova dimensione dell´economia compatibile e della società possibile. E questo l´abbiamo fatto anche a partire dalla politica. Tanto è vero che innovazione, qualità e coesione sono le parole chiave del nostro programma di governo. Immaginiamo l´Umbria come un luogo in cui la crescita è inscindibile dalla qualità delle imprese e dalla qualità del vivere, dove l´ambiente non è solo una risorsa ma è componente essenziale del presente e del futuro, dove la conquista del benessere non sfalda il tessuto sociale. Abbiamo insomma l´ambizione di pensare ad una terra, in cui l´innovazione è il motore che attiva secondo modalità originali i laboratori della scienza, i luoghi in cui si plasma il capitale umano, le sedi del lavoro e della creatività imprenditoriale. L´obiettivo, a giudizio di Vinti, è una regione dove la cultura e la conoscenza sono componenti fondamentali della crescita e appartengono al diritto di cittadinanza di tutti coloro che vivono e lavorano in questo territorio. Dove la coesione sociale è essenziale per il "sistema", assieme alle politiche per lo sviluppo e per il welfare. Solo così per una piccola realtà le grandi trasformazioni del mondo contemporaneo possono diventare enormi opportunità. La forza delle nostre produzioni manifatturiere di qualità, l´estro per l´estetica ed il design, il potenziale di attrazione del nostro territorio, l´ambiente, l´arte e la cultura rappresentano gli elementi sui quali vogliamo che si consolidi una domanda "ad alto valore aggiunto" che vogliamo soddisfare conservando la nostra connotazione identitaria ed anzi facendo di quest´ultima uno dei fattori di riconoscibilità di imprese e prodotti. I casi di successo di imprese ed imprenditori umbri sono un valore in sé per l´esempio ed i comportamenti imitativi che sono in grado di suscitare e per l´effetto di traino che viene generato sull´indotto". "La qualità, l´innovazione la creatività, e quindi capacità di competere con il capitalismo della "hard economy", ha continuato Vinti nel suo intervento, si generano anche e soprattutto dai settori tradizionali, cosiddetti maturi, quando sugli stessi si innestano i valori e l´immagine del territorio e la capacità combinare innovazione e creatività. Non dobbiamo crearci l´illusione, in Umbria non l´abbiamo fatto, che il territorio debba diventare solo la culla della altissima tecnologia o della ricerca scientifica di frontiera, quanto piuttosto fare leva sulle eccellenze già esistenti e sulle potenzialità ancora inespresse. Le nostre sono sì imprese piccole, ma questo limite può essere superato ragionando non solo su azioni e politiche finalizzate a favorire la crescita dimensionale secondo i canoni fondamentali del numero dei dipendenti o del fatturato, ma valutando contestualmente la capacità di combinare in modo innovativo i fattori imprenditoriali e la capacità di intrecciare relazioni forti, sofisticate, durevoli, volte ad aggirare e compensare il problema della dimissione d´azienda in senso classico. Fare impresa di qualità e prodotti di qualità che siano percepiti come tali, può non essere solo un problema di dimensioni tecnico economiche dell´attività produttiva, quanto essenzialmente un problema di visioni. Dobbiamo perciò facilitare in ogni modo i processi di ampliamento delle conoscenze che proprio per le imprese più piccole può produrre i risultati più eclatanti perché innovazione e conoscenza producono sempre qualità. E´ un altro aspetto importante, ha continuato Vinti, quello dell´abbraccio delle nuove tecnologie da parte delle imprese. In questi anni, ha sottolineato l´assessore, ci siamo, giustamente, preoccupati di superare il digital divide infrastrutturale: portare cioè la banda larga a tutti i cittadini e le imprese, in tutti i comuni umbri. Molto abbiamo già fatto e tanto abbiamo messo in cantiere. Oggi è tempo di impegnarci a costruire una cultura diffusa sull´utilità ed i benefici economici che l´utilizzo della Rete può produrre nella vita dei cittadini e nei bilanci delle aziende umbre"."C´è anche un´altra possibilità, ha aggiunto l´assessore Vinti, per connettere il modo di fare impresa di qualità apprezzando le specificità dei saperi dei sistemi locali e vincendo la sfida della globalizzazione: quello delle reti e delle filiere. L´esperienza che abbiamo condotto, primi in Italia, è che ci sono spazi importanti per praticare politiche pubbliche che vadano verso la valorizzazione di reti intelligenti fatte da imprese in forte relazione con il territorio e che si aggregano su progetti di ricerca, di innovazione e di ampliamento a monte e a valle rispetto alla attività manifatturiera tradizionalmente intesa, superando le limitazioni dell´attività di mera sub-fornitura sulla quale spesso sono nate. La sfida si può dunque vincere, ha concluso Vinti, ed i casi di successo anche in Umbria stanno a testimoniarlo".  
   
   
BIELLA, INDAGINE SULLE IMPRESE ARTIGIANE NEL I° SEMESTRE 2012  
 
Biella, 28 novembre 2012 - Nel primo semestre 2012, in un contesto economico italiano e piemontese caratterizzato dall’acuirsi delle tensioni sui mercati finanziari mondiali, dalla crisi rilevata nell’area euro e da un’incalzante fase recessiva, il settore artigiano della provincia di Biella ha manifestato un marcato peggioramento dal lato della produzione e un saldo occupazionale negativo sul fronte del mercato del lavoro. Questo quadro emerge dall’indagine congiunturale sul settore artigiano biellese, curata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Biella in collaborazione con Confartigianato e Cna, condotta su un campione di circa 170 unità. “Purtroppo nell’odierno contesto economico caratterizzato dall’acuirsi della crisi che progressivamente sta erodendo la capacità di resistenza delle nostre imprese, il settore artigiano biellese, nel corso del primo semestre di quest’anno, ha mostrato segnali di peggioramento. Pertanto, il monitoraggio costante di questo specifico settore economico consente di acquisire delle informazioni sempre aggiornate, che risultano preziose per mettere in atto programmi e strategie specifiche mirate ad incentivare le imprese del mondo artigiano, aspetto di fondamentale rilevanza in un momento così critico come quello che stiamo affrontando” dichiara Andrea Fortolan, Presidente della Camera di Commercio di Biella. Nel primo semestre 2012, l’andamento della produzione (rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente) è risultato in aumento per il 26% delle imprese intervistate e in riduzione per il 74%, dando, pertanto, origine ad un saldo di opinione (ottimisti meno pessimisti) negativo pari al -48%. Effettuando un’analisi a livello settoriale, si può osservare come la variazione negativa della produzione sia il risultato dei saldi negativi registrati in tutti i comparti, ad eccezione dei Servizi all’impresa (che evidenziano un saldo pari a zero). In particolare, i risultati peggiori si rilevano nelle Riparazioni (con un saldo ottimisti meno pessimisti del -100%), nel Tessile (-66%), nei Servizi alla persona (-66%), nell’Edilizia /Installatori (-55%) e nei Trasporti (-42%). Come avveniva nella scorsa rilevazione, il clima delle aspettative degli imprenditori artigiani della provincia biellese per il breve periodo (luglio-dicembre 2012) si contraddistingue per un marcato pessimismo: infatti, il saldo di opinione (ottimisti-pessimisti) per il secondo semestre 2012 è negativo per un valore del -48%, peggiore rispetto a quello registrato nella scorsa indagine congiunturale (-36%).  
   
   
INCONTRO IN REGIONE MARCHE TRA IL PRESIDENTE GIAN MARIO SPACCA, IL PRESIDENTE API UGO BRACHETTI PERETTI, L’AMMINISTRATORE DELEGATO DANIELE BANDIERA.  
 
Ancona, 28 novembre 2012 - Si è svolto ieri in Regione un incontro tra il Presidente Gian Mario Spacca, il Presidente Api Ugo Brachetti Peretti e l’Amministratore delegato Daniele Bandiera, per fare il punto su situazione e prospettive del polo di Falconara nell’ambito delle strategie aziendali del Gruppo Api. Il Presidente Spacca ha evidenziato che per la Regione è prioritaria la salvaguardia occupazionale del polo Api di Falconara, in un quadro di elevata sicurezza e di rilancio energetico-ambientale. L´ing. Bandiera ha rinnovato l’impegno e la determinazione del Gruppo Api al rilancio industriale e occupazionale del sito di Falconara. In questa direzione ha confermato al Presidente Spacca la decisione del Gruppo Api di riprendere l’attività di raffinazione dopo questo periodo di sospensione dovuto all’evoluzione tecnologica dell´impianto ed alla drammatica fase di mercato che sta mettendo a durissima prova tutti gli operatori della raffinazione su scala internazionale, la cui evoluzione condizionerà gli assetti futuri della ripresa. Il Presidente Brachetti Peretti ha anche ribadito l’impegno del Gruppo Api allo sviluppo dei progetti di diversificazione nei settori elettrici e delle energie rinnovabili, al fine di assicurare la massima tenuta occupazionale complessiva del polo di Falconara. Il Presidente Spacca ha confermato l’impegno della Regione su tale vertenza, con l’auspicio di un’ampia condivisione delle strategie aziendali con i lavoratori e le forze sociali al fine di tutelare la coesione sociale dei territori interessati.  
   
   
ARTIGIANO IN FIERA, REGIONE SARDEGNA PROTAGONISTA A MILANO  
 
 Cagliari, 28 Novembre 2012 - Un’importante occasione di impulso per l’artigianato sardo, tradizionale e artistico, e un supporto alla promozione dell’immagine della Sardegna nei suoi aspetti più intimi, genuini e meno noti. Venti aziende isolane, accreditate dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, rappresenteranno con le loro maestria e creatività la Regione Sardegna alla 17esima edizione della mostra mercato ´Artigiano in Fiera´, che sarà inaugurata a Rho Fieramilano sabato 1° dicembre e resterà aperta sino a domenica 9. ´Artigiano in fiera´ è un evento unico, che mette in vetrina le capacità dell’uomo di costruire con le proprie mani, il più grande ´villaggio´ mondiale di settore, momento di incontro per conoscere le culture del lavoro di tutto il mondo. Ogni artigiano, infatti, riesce a dar vita alla tradizione della propria terra trasformandola in prodotti innovativi e utili. Un luogo dove il visitatore non solo ammira l’arte manifatturiera e la creatività messa al servizio di tutti ma entra in contatto diretto con gli artigiani e vede ciò che sta dietro alla creazione di un manufatto. L’edizione 2011 aveva messo in mostra i prodotti di 2900 artigiani, provenienti da 110 Paesi, in uno spazio espositivo di 150 mila metri quadri del polo fieristico milanese, i quali offrivano idee regalo originali, colori, tradizioni, possibilità di incontri e degustazioni; erano stati circa 3 milioni i visitatori nell’arco dei 10 giorni di fiera. Per l’edizione di quest’anno si preannunciano numeri molto simili. Lo stand riservato alla Regione Sardegna ha un’area espositiva di circa 240 metri quadri, ripartita in venti stand, che ospiteranno manufatti e prodotti, all’insegna del perfetto binomio di tradizione e innovazione, di venti imprese isolane (3 di Sassari, 2 di Oristano e di Sennori, una ciascuna provenienti da Arbus, Castelsardo, Dorgali, Macomer, Musei, Nuoro, Palau, Porto Torres, Samugheo, Sant’antioco, San Teodoro, Siliqua e Solarussa). Un’occasione per le aziende sarde per promuovere e vendere i prodotti realizzati nel proprio laboratorio, conoscere le novità del mercato, attivare nuovi rapporti commerciali e confrontarsi con le esperienza di piccoli imprenditori provenienti da tutto il mondo. "La partecipazione a una kermesse di tale prestigio rappresenta per le aziende isolane – afferma l’assessore dell’Artigianato Luigi Crisponi - un’opportunità sotto vari punti di vista, prima di tutto economici e culturali. Durante questa mostra mercato, una delle più rinomate a livello internazionale, l’artigiano è il vero protagonista, perché riesce a esprimere nelle sue produzioni esperienze di vita e della sua arte, che sono anche basi del suo essere imprenditore. In questo senso gli artigiani sardi sono perfettamente in tema: la loro creatività e la loro arte manifatturiera, oltre che essere una fondamentale risorsa economica per il territorio regionale, esprimono il patrimonio identitario di un intero popolo. L’artigiano in fiera – aggiunge Crisponi - è l’evento di settore che meglio si adatta per la valorizzazione delle micro - piccole imprese artigiane, patrimonio della Regione e motore del comparto, specialmente in questo periodo di grave crisi economica".