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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Marzo 2007
LA COMMISSIONE EUROPEA DÀ IL VIA A DUE STUDI SUI TRASPORTI SOSTENIBILI  
 
Bruxelles, 21 marzo 2007 Ieri la Commissione europea ha lanciato due nuovi progetti di ricerca sui trasporti sostenibili. Il primo, Traenvia, valuterà e confronterà l´impatto ambientale e socioeconomico dei diversi modi di trasporto lungo il corridoio transeuropeo V, che si estende da Lisbona a Kiev. Il secondo progetto è il "Progetto di ricerca congiunta per la riduzione dell´inquinamento atmosferico in Lombardia", che si concentrerà sulle particelle fini e su come ridurre le emissioni in questa regione italiana. Entrambi i progetti sono coordinati dal servizio scientifico interno della Commissione, la Dg Centro comune di ricerca, e rientrano fra le attività della Commissione finalizzate a migliorare la qualità dell´aria e ridurre le emissioni di gas a effetto serra. I due progetti saranno lanciati in occasione della conferenza "Trasporti e ambiente: una sfida globale – soluzioni tecnologiche e politiche", che si terrà a Milano dal 19 al 21 marzo. "Dobbiamo affrontare con determinazione la questione dei trasporti sostenibili", ha dichiarato Janez Potočnik, commissario responsabile della scienza e della ricerca nell´Unione europea. "Nell´ue i trasporti producono circa un terzo di tutte le sostanze tossiche e della Co2 emesse nell´atmosfera e questa percentuale aumenterà drasticamente se non interveniamo subito. I progetti inaugurati oggi sono un passo nella direzione giusta". "La qualità dell´aria ha un impatto diretto sulla salute dei cittadini dell´Ue. Nella Pianura padana le particelle fini presenti nell´aria a causa dell´inquinamento atmosferico riducono in media l´aspettativa di vita di oltre un anno", ha sottolineato Stavros Dimas, commissario responsabile dell´ambiente. "Le autorità nazionali, regionali e locali hanno la responsabilità di proteggere i cittadini ed elaborare le misure locali più efficaci". Il progetto "Transport and Environment: an Integrated Analysis" (Traenvia - Trasporti e ambiente: un´analisi integrata), che rientra nell´approccio innovativo della Commissione alla questione dei trasporti sostenibili, prende in esame il corridoio V prolungato, che collega Lisbona a Kiev. Il progetto studierà nuovi concetti per tutti i tipi di trasporto terrestre, come il trasporto stradale, ferroviario e per via navigabile, e cercherà di trovare il giusto equilibrio favorendo l´integrazione dei vari modi. I paesi che partecipano al progetto sono la Slovenia, la Spagna, l´Italia, la Francia, l´Ungheria, il Portogallo e l´Ucraina. Sono già in corso i lavori per misurare e confrontare le emissioni prodotte dai diversi modi di trasporto, tenendo conto di elementi quali la congestione del traffico, l´attraversamento delle frontiere, le stazioni di pedaggio e i flussi del traffico. Il progetto valuterà inoltre i potenziali vantaggi ambientali offerti dal trasporto non stradale e dalle nuove tecnologie, come i carburanti alternativi, l´idrogeno e i motori di nuova generazione. Il secondo progetto migliorerà le conoscenze scientifiche sull´inquinamento atmosferico. Le aree geografiche con un Pil medio elevato, come la Lombardia, registrano una forte domanda di trasporti, che a sua volta ha risvolti negativi sull´ambiente e sulla salute. I livelli di particelle e di ozono sono pericolosamente elevati in questa regione, il progetto dovrebbe fornire il sostegno scientifico necessario per elaborare e attuare strategie per la qualità dell´aria a livello locale che potrebbero essere utilizzate altrove nell´Ue. La conferenza di Milano, durante la quale saranno lanciati i due progetti, riunisce esperti e responsabili politici del settore dell´ambiente di tutta l´Ue per discutere sulle questioni connesse al trasporto sostenibile e all´ambiente. La Commissione europea sosterrà anche la ricerca sui trasporti sostenibili con il Settimo programma quadro di ricerca, nell´ambito del quale per i prossimi sette anni ha stanziato 4,1 miliardi di euro per la ricerca nel settore dei trasporti. È in corso un invito a presentare proposte su diversi temi riguardanti il settore il cui termine ultimo è il 3 maggio 2007. Per maggiori informazioni sulla conferenza di Milano: http://transportenv07. Jrc. It/ .  
   
   
IDROGENO, FORMIGONI FIRMA INTESA CON PIEMONTE SECONDA GIORNATA DELLA CONFERENZA EUROPEA TRASPORTI E AMBIENTE CONFRONTO CON DI PIETRO E COMMISSARIO POTOCNIK SUL CORRIDOIO 5  
 
Milano, 21 marzo 2007 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha sottoscritto ieri con la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, un protocollo d´intesa per creare una "Hydrogen Community" tra le due realtà e candidarsi ad avere un ruolo di primaria importanza nella nascente Jti (Joint Technology Initiative) prevista dalla Commissione Europea come strumento per l´implementazione delle politiche sull´idrogeno e le celle a combustibile dei prossimi anni. La firma è avvenuta al termine della mattinata di lavoro della seconda giornata della Conferenza internazionale "Transport and Environment: a global challenge - Technological and Policy Solutions", alla presenza del Commissario Europeo per la Scienza e la Ricerca, Janez Potocnik, e del Ministro per le Infrastrutture, Antonio di Pietro. "Le due Regioni - ha detto il presidente Formigoni - hanno da tempo stimolato lo sviluppo di questo settore, realizzando progetti pilota, favorendo le attività di ricerca, stimolando il proprio tessuto imprenditoriale". Per quanto riguarda la Lombardia, Formigoni ha ricordato la partecipazione, al progetto Zero Regio (all´interno del Vi Programma Quadro) e al progetto Bicocca, con la sperimentazione di una vasta gamma di sistemi energetici alimentati ad idrogeno. Proprio pochi giorni fa le prime vetture a emissione zero (Fiat Panda Hydrogen che rientrano nel progetto Zero Regio) sono state affidate da Regione Lombardia in comodato gratuito ad alcune amministrazioni locali, incaricandole di effettuarne la sperimentazione su strada. "Vogliamo portare dentro questa iniziativa della Commissione - ha aggiunto Formigoni - tutto il peso delle nostre imprese, delle nostre università, dei nostri centri di ricerca, con una particolare attenzione alla valorizzazione dell´apporto delle numerosissime piccole e medie imprese che sono spesso, nei fatti, escluse dai grandi progetti di ricerca dove predominano le grandi aziende". Entro 30 giorni Lombardia e Piemonte costituiranno una Cabina di regia congiunta, che produrrà entro tre mesi un´analisi adeguata di potenzialità e progettualità, di criticità e di problemi da risolvere, e un piano strategico completo delle necessarie valutazioni sui costi e sul reperimento delle risorse necessarie. Questo piano sarà poi presentato alla Commissione Europea nell´ambito del Vii Programma Quadro per la ricerca. La Conferenza - Di ricerca, lo sviluppo tecnologico e studio di soluzioni innovative per la mobilità sostenibile si è discusso nella seconda giornata della Conferenza internazionale, in corso di svolgimento nei padiglioni della Fiera di Rho Pero. L´evento, organizzato da Regione Lombardia e Commissione Europea (Joint Research Centre), vede impegnati circa 800 tra relatori e partecipanti (rappresentanti delle Istituzioni, scienziati, ricercatori ed esperti) da 43 paesi di tutto il mondo (molti Stati europei ma anche Usa, Corea, Giappone, Cina, Brasile, Vietnam, ecc). I lavori della mattina, aperti da un intervento dell´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, sono stati incentrati sulla tavola rotonda dedicata a "Scienza e politica per una mobilità sostenibile". All´incontro, coordinato dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il Commissario europeo per la Scienza e la Ricerca, Janez Potocnik, il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, oltre a due parlamentari europei (Groote e Costa) e al ministro dei Trasporti sloveno Bozic Traenvia - La crescita della domanda di trasporto, legata anche all´aumento dello "spazio economico" richiede nuove soluzioni, adeguatamene supportate dalla scienza, dalla tecnologia e dalla ricerca applicata. A questo proposito Formigoni ha menzionato il progetto Traenvia (Transport and Environment: an Integrated Analysis) promosso con la Commissione per valutare le differenti modalità di trasporto lungo il Corridoio 5. "Ci aspettiamo molto da questo lavoro - ha sottolineato Formigoni - Grazie al coordinamento del Joint Research Centre, sarà possibile per i decisori politici ottenere dati ed elaborazioni per ripensare e riequilibrare l´articolazione dei diversi mezzi di superficie". I Compiti Della Politica - In questo scenario, "primo compito di chi è chiamato ad assumere decisioni - ha notato Formigoni - è quello di dirimere i conflitti, di attuare cioè una capacità di governance e di confronto tra diversi interessi e istanze tra le esigenze della società, tra il vecchio e il nuovo e tra i benefici e le esternalità negative delle nuove infrastrutture". Il secondo compito è quello di sostenere la ricerca e l´innovazione alimentando una rete di eccellenza a livello europeo. Molteplici gli strumenti di questa azione indicati da Formigoni: l´utilizzo del Vii Programma Quadro europeo; la promozione delle sinergie come quella con il centro di ricerca di Ispra della Commissione europea, tra i più avanzati al mondo, con il quale Regione Lombardia ha costruito un accordo (lo scorso 22 giugno è stato presentato un nuovo progetto per la riduzione dell´inquinamento in Lombardia che durerà fino al 2010); la collaborazione con l´industria automobilistica europea che deve assumersi le proprie responsabilità e indirizzarsi verso la produzione di modelli meno inquinanti. "In questa direzione - ha aggiunto Formigoni - credo sia anche importante che la Commissione acceleri l´adozione delle normative Euro 5 per orientare le tendenze delle case produttrici". Il terzo compito della politica indicato dal presidente lombardo è quello di governare le trasformazioni, facendo un grosso sforzo per mettere insieme diversi livelli di governo, chiamati a condividere un "patto per la mobilità" che affronti i problemi con un approccio integrato. "Come Regione - ha detto ancora Formigoni - abbiamo previsto investimenti a tutto campo per più di 3 miliardi e mezzo di Euro, di cui circa la metà già finanziati". Quattro le linee d´azione: potenziamento del trasporto pubblico; il miglioramento della mobilità individuale; la lotta alle emissioni da veicoli e caldaie; la riduzione dei veicoli circolanti. La combinazione di queste azioni avrà un impatto rilevante, con l´adozione di 174 nuovi treni, 1. 700 nuovi bus e tram, 8 milioni di treni per km aggiuntivi, quasi 20 milioni di bus km aggiuntivi interurbani, oltre 23 milioni di bus km aggiuntivi per servizi urbani e mille ettari di verde in più. .  
   
   
PROGETTO "MOBILITY MANAGEMENT PER IL SISTEMA UNIVERSITARIO MILANESE"  
 
 Milano, 21 marzo 2007 - Nel corso del 2006 si è svolta la fase 2 del progetto "Mobility management per il sistema universitario milanese", avviato nel luglio 2005 con t´obiettivo di elaborare e implementare piani di azione per la mobilità connessa alle diverse sedi universitarie che ne controllino e ottimizzino i flussi, sviluppare una metodologia esportabile ed esemplare per l´approccio ai problemi di mobility management, predisporre piani di monitoraggio degli effetti delle misure intraprese. Il progetto coinvolge: i mobility manager d´Ateneo di Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano-bicocca, Università Commerciate L. Bocconi; i mobility manager di area della Provincia e del Comune di Milano; l´Associazione Euromobility; riuniti in un tavolo di lavoro con il supporto metodologico del Consorzio Poliedra - Politecnico di Milano. Le finalità generali del progetto sono: ridurre gli impatti ambientali connessi alla mobilità del sistema universitario; promuovere stili di vita consapevoli attraverso l´educazione alla mobilità sostenibile in accordo con i compiti formativi delle università e il loro ruolo di istituzioni orientate a valori di pubblico interesse; contribuire ad aumentare la sicurezza stradale in particolare per i percorsi ciclopedonali; ´attivare nuove forme di concertazione con enti locali e gestori dei servizi di trasporto pubblico; sviluppare e sperimentare forme innovative di trasporto che potranno in seguito diffondersi anche al di fuori della realtà universitaria. Dopo la realizzazione, nella primavera 2006, di un´indagine sugli spostamenti (Fase 1) alla quale hanno risposto circa 20. 000 studenti, nell´ambito delta seconda annualità del progetto le attività si sono concentrate sullo sviluppo di proposte progettuali operative, finalizzate all´avvio di realizzazioni concrete, relativamente ai seguenti temi: 1. Interventi per il miglioramento dell´accessibilità ciclopedonale alle sedi universitarie; 2. Misure di promozione della mobilità ciclistica; 3. Proposte operative per la promozione dell´utilizzo dei servizi di trasporto pubblico; 4. Progettazione e attivazione di un sistema informativo-gestionale per la mobilità di ateneo. Tutte le attività si sono svolte con il coordinamento e la supervisione del tavolo di lavoro dei mobility manager. Nel corso del progetto si sono svolti sei incontri del tavolo di lavoro e due incontri tecnici intermedi, organizzati per sottogruppi dei partecipanti al tavolo e mirati ad approfondire tematiche specifiche. Si illustra di seguito la sintesi delle attività svolte e dei risultati ottenuti in relazione ai quattro temi sopra delineati. 1. Interventi per il miglioramento dell´accessibilità ciclopedonale alle sedi universitarie Si sono individuati tre casi di approfondimento su cui si sono concentrate le attività di analisi e progettazione: l´area di città Studi, con sedi di Statale e Politecnico; l´area dell´Università Bocconi; la sede di Via Pagliano dell´Università Cattolica. Per ciascuno dei tre casi si è prodotto un "profilo di accessibilità" che ne illustra i seguenti elementi: accessibilità tramite trasporto pubblico (analisi di percorsi e fermate dei servizi di trasporto che afferiscono alle strutture); analisi dei percorsi pedonali interni e nei dintorni delle sedi, non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche della loro qualità e della presenza di barriere architettoniche; presenza di itinerari ciclabili per l´accesso alle sedi e loro connessione con gli interscambi con il trasporto pubblico e i principali servizi; localizzazione di spazi e rastrelliere per il parcheggio delle biciclette; modalità di accesso con il mezzo privato, in termini di rete stradale e dotazione di spazi per la sosta. Si sono quindi individuati i punti più critici nei dintorni di ciascuna sede, per i quali si sono predisposte delle schede tecniche-progettuali dei possibili interventi risolutivi. Tali interventi comprendono: interventi esterni alle Università, la cui realizzazione compete al Comune di Milano, quali: la messa in sicurezza di attraversamenti pedonali; la riorganizzazione degli spazi dedicati ai percorsi pedonali nei dintorni delle sedi universitarie; interventi di riorganizzazione di spazi per la sosta di auto, biciclette e moto; interventi di moderazione del traffico; interventi di definizione di itinerari ciclistici di connessione con la rete ciclabile esistente e in progetto, i principali interscambi col trasporto pubblico e le funzioni territoriali; interventi interni alle sedi universitarie, la cui realizzazione compete ai singoli Atenei e che riguardano: la collocazione di rastrelliere per la sosta di biciclette; la risistemazione di rastrelliere già esistenti ma inadeguate; la risistemazione degli accessi ad alcune strutture. Sia l´analisi che la formulazione di proposte progettuali si sono svolte con modalità di progettazione partecipata, stimolando il diretto contributo da parte di studenti, lavoratori, uffici tecnici degli atenei, attraverso l´organizzazione di alcuni eventi aperti al pubblico nel corso dei quali si sono svolte interviste a studenti e lavoratori che hanno consentito di raccogliere contributi e segnalazioni riguardo alle principati problematiche di accessibilità e alle possibili soluzioni. Si sono inoltre organizzate delle "passeggiate di Campus", ovvero dei sopralluoghi nei dintorni delle sedi, effettuati a piedi o in bicicletta con la partecipazione di gruppi di studenti, docenti e dipendenti degli Atenei. La metodologia sperimentata ha una valenza generate e potrà in futuro essere diffusa ad altre realtà universitarie. 2. Misure di promozione della mobilità ciclistica a. Organizzazione di strutture di servizio per i ciclisti: progettazione di una rete di ciclofficine universitarie Si è effettuata la progettazione esecutiva di una rete di ciclofficine universitarie costituita da quattro nuclei principali localizzati presso le sedi universitarie di città Studi (Politecnico e Statale), Bocconi e Bicocca. L´idea di una rete di ciclofficine nasce con l´obiettivo di diffondere l´educazione all´utilizzo della bicicletta attraverso strutture che forniscano servizi di riparazione di biciclette, ma anche supporto alla manutenzione e autoriparazione della propria bicicletta mettendo a disposizione personale competente e spazi attrezzati dove queste attività possano essere svolte. Sulla base delle esperienze già attivate si sono individuati i servizi erogabili, le caratteristiche delle strutture delle ciclofficine nonché le modalità di gestione operativa dei servizi. Il modello organizzativo ritenuto più idoneo è quello di un´unica organizzazione "a rete" che garantisca la presenza di più persone che lavorino a turno nelle diverse ciclofficine del sistema universitario. Sin dall´inizio delle attività è stata attivata la collaborazione con i soggetti individuati come già operativi, in particolare le associazioni "Sveglia città Studi" e "+bc", che gestiscono rispettivamente la ciclofficina già aperta presso la Facoltà di Agraria e la ciclofficina di San Donato Milanese, e con gli uffici tecnici degli atenei per l´individuazione degli spazi utilizzabili. B. Progettazione di servizi di noleggio biciclette (bike sharing) Si sono individuate le caratteristiche principali di servizi di noleggio di biciclette di lungo e bremperiodo (bike sharing) attivabili per il sistema universitario in termini di: utenza potenziale e criteri per il dimensionamento, modalità di gestione, aspetti formali sottesi all´attivazione dei servizi (regolamenti d´uso, assicurazioni, responsabilità, etc. ). Per quanto riguarda il bike sharing si sono analizzate le esperienze di successo già operative in ambito nazionale ed internazionale, per individuare le caratteristiche ottimali del servizio in termini di fruibilità da parte degli utenti e modalità organizzative, con particolare attenzione agli aspetti tecnologici e informatici di supporto all´ àutomatizzazione dei servizi. Si è quindi proceduto alla redazione di linee guida per l´implementazione di noleggio biciclette di breve e lungo periodo nelle università. 3. Proposte operative per l´incentivazione del trasporto pubblico Le attività hanno riguardato la predisposizione di un programma di azioni per la promozione dell´uso del trasporto pubblico articolate in diverse tipologie: miglioramento dell´accessibilità al servizio: proposte di revisione dei percorsi e della localizzazione delle fermate di alcune linee di trasporto pubblico nei dintorni delle sedi universitarie e attivazione di servizi di navetta per il collegamento tra alcune sedi e i principali interscambi; facilitazioni all´acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico rivolte agli studenti universitari tramite l´organizzazione nelle segreterie degli atenei di sportelli dove gli studenti possano acquistare l´abbonamento direttamente e l´attivazione di modalità di acquisto rateizzate e incluse nelle tasse universitarie; adeguamento dei documenti di viaggio alle esigenze delle università con la predisposizione di abbonamenti di durata semestrale o trimestrale in coordinamento con i calendari delle lezioni o l´introduzione di agevolazioni per la categoria degli studenti in tipologie di abbonamenti già esistenti; realizzazione di campagne di informazione e comunicazione che prevedano la diffusione negli atenei di informazioni aggiornate in tempo reale sugli orari dei treni e l´attivazione di campagne periodiche di informazione personalizzata; misure volte a favorire t´utilizzo del trasporto pubblico in combinazione con l´auto o con la bicicletta attraverso l´attivazione di agevolazioni all´utilizzo dei parcheggi di interscambio e la predisposizione di cicloparcheggi presso le principali stazioni ferroviarie e del passante ferroviario. 4. Progettazione e attivazione di un sistema informativo-gestionale per la mobilità di ateneo Si è attivato il sito internet del progetto (www. Mobilitastudenti. It) in cui sono state realizzate le prime funzionalità del sistema informativo, ovvero un forum e un wiki (uno strumento che prevede la possibilità di rendere alcune pagine internet modificabili da parte dei visitatori registrati) di supporto alla partecipazione e l´integrazione dello strumento di gestione dei questionari on-line sviluppato per l´indagine sugli spostamenti degli studenti. Forum e wiki sono stati sperimentati nell´ambito delle attività di progettazione partecipata di interventi per il miglioramento dell´accessibilità alle sedi universitarie. .  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO: “VITA FACILE”, PRESENTATA A PERUGIA CAMPAGNA COMUNICAZIONE REGIONE UMBRIA  
 
Perugia, 21 marzo 2007 – Un “claim” accattivante (“Vitafacile”) e un logo evocativo (un saltimbanco che viaggia senza mani sul suo motociclo "senza guidare ma quasi fancendosi trasportare"), un sito web, vario materiale informativo e spot pubblicitari sono i contenuti della campagna di comunicazione della Regione Umbria per promuovere l’uso del trasporto pubblico e alternativo (bus, minimetrò, treni, aeroporto, scale mobili), illustrata ieri a Perugia a palazzo Donini, nel corso di una conferenza stampa dagli assessori regionali alle infrastrutture e ai trasporti, Giuseppe Mascio, e al trasporto pubblico locale e alla mobilità alternativa, Silvano Rometti. La campagna, a cura del Servizio Comunicazione della Presidenza e della Giunta regionale (“tutta incentrata – è stato spiegato – sulla positività del messaggio, e dunque sulla possibilità di una migliore qualità della vita, di socializzare con gli altri e vivere le città e il paesaggio”), ha l’obiettivo di sensibilizzare gli umbri al trasporto pubblico locale come alternativa all’auto e al congestionamento delle strade ed è rivolta in particolare ai giovani tra i 15 e i 26 anni (“quella generazione del futuro, vera e propria ‘opinion maker’ – è stato detto - sensibile più di altre ai cambiamenti degli stili di vita”). La strategia di comunicazione, a partire da aprile, si articolerà nella stampa di 400mila depliant distribuiti con gli elenchi telefonici (320mila famiglie e 80 mila aziende), poster giganti da affiggere nelle principali città dell’Umbria, vari spot trasmessi nelle sale cinematografiche e in occasione di eventi istituzionali, infine un sito internet (www. Vitafacile. Eu) cui si potrà accedere anche dal portale istituzionale, con un’area politico-istituzionale a cura della Presidenza della Giunta regionale e sezioni dedicate alle news e all’approfondimento delle politiche regionali del trasporto pubblico. “In Umbria - ha commentato l’assessore regionale Giuseppe Mascio - le idee innovative nel campo della mobilità sono sempre state all’ordine del giorno. Oggi, il nostro obiettivo primario è razionalizzare, integrare i vari sistemi di trasporto e di mobilità per una effettiva intermodalità. Nella nostra regione – ha proseguito - possiamo fare meglio e di più, sia dal punto di vista della programmazione dei servizi (a partire da un’azienda unica dei trasporti fino all’istituzione di una comunità tariffaria dei diversi vettori, su gomma e su ferro), sia per quanto riguarda la promozione dell’utilizzo dei mezzi pubblici. Una iniziativa come ‘Vitafacile’ - ha concluso Mascio - va in questa direzione”. Sulla necessità di sensibilizzare gli umbri all’utilizzo del mezzo pubblico (“che oggi sono soltanto il 15 percento”) è intervenuto anche l’assessore Rometti, il quale ha anche ricordato che “l’Umbria, tra scale mobili, percorsi meccanizzati e pedonali, funivie, ascensori e funicolari, è sempre stata all´avanguardia, da Amelia, Assisi, Cascia, Città di Castello, Gubbio, Terni, Todi, Orvieto, Narni, fino soprattutto al Minimetrò di Perugia che collegherà Pian di Massiano con il centro del capoluogo, passando per la Stazione ferroviaria di Fontivegge e intercettando fondamentali poli scolastici, insediativi e sportivi. La stessa Spoleto – ha aggiunto - con una mobilità a corona, ha definito un sistema di mobilità innovativa”. “D’altra parte - ha concluso Rometti - la particolare struttura insediativa della regione, segnata dalla presenza di molti centri antichi, spesso localizzati su alture e non nelle immediate vicinanze delle principali infrastrutture, fa da stimolo per cercare nuove soluzioni di mobilità e accessibilità, compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio urbanistico e storico-artistico”. .  
   
   
INSEDIATO IL TAVOLO PER L´INDIVIDUAZIONE DI UN TERZO SCALO AEROPORTUALE NEL LAZIO  
 
Roma, 21 marzo 2007 - ´´Grazie al gruppo di lavoro coordinato dal Ministero dei Trasporti e con la proposta dell´Enac, in pochi giorni daremo una risposta sull´inizio della diminuzione dei voli su Ciampino e a breve sapremo anche quale sarà il terzo aeroporto del Lazio´´. Lo ha detto il Presidente della Regione Piero Marrazzo, a conclusione della riunione del tavolo di confronto insediatosi oggi che, partendo dall’emergenza legata al pesante impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino, ha affrontato la questione generale del sistema aeroportuale del Lazio. Dopo aver fissato per il mese prossimo l’appuntamento con i lavori del tavolo, il Ministro Bianchi e il Presidente Marrazzo hanno ribadito che “la priorità è quella di individuare una struttura aeroportuale che abbia una rete di accessibilità ferroviaria e che si integri con la Capitale. Uno scalo che risponda alle caratteristiche tradizionali degli aeroporti low cost´´. Anche il Sindaco Veltroni ha voluto precisare che: “nell’ottica di una sensibile crescita turistica nella capitale l’individuazione di un terzo scalo dovrà considerare prioritariamente il collegamento stretto tra aeroporto e ferrovia e una coerenza strategica con le politiche relative agli scali di Fiumicino e Ciampino”. All’incontro convocato nella sede della Giunta Regionale erano presenti anche l’Assessore regionale alla Mobilità, Fabio Ciani, i presidenti delle province di Roma, Frosinone e Viterbo, Enrico Gasbarra, Francesco Scalia e Alessandro Mazzoli, il Vicepresidente della Provincia di Latina, Salvatore De Monaco, il Sindaco di Ciampino, Walter Perandini, i vertici di Enac, Enav, Aeroporti di Roma e il Capo di Stato maggiore dell´Aeronautica. .  
   
   
JöRG EBERHART È IL NUOVO VICE PRESIDENT MARKETING, NETWORK & COMMERCIAL DI AIR DOLOMITI  
 
Milano, 21 marzo 2007 - Air Dolomiti, Compagnia regionale italiana del Gruppo Lufthansa e membro di Lufthansa Regional da il benvenuto al Sig. Jörg Eberhart, il nuovo Vice President Marketing, Network & Commercial, carica in precedenza ricoperta dal Dr. Bernd Schmaul. Il Sig. Eberhart, vanta un’ esperienza decennale nel settore marketing e finanziario con diversi incarichi manageriali. Dopo un master degree in Business Administration e un’esperienza nell’ambito della consulenza strategica per alcune grosse società (Daimler – Chrysler, Integrata) approda a Ivc Venture Capital, dove nel 2000, ricopre il ruolo di gestore del portafolio clienti e marketing, con responsabilità diretta su 30 società e supervisione totale di un capitale pari a 50 Mio €. Coltiva la passione per il volo e collabora nel 2002 con German Space Agency, per la quale studia e pubblica modelli di business relativi allo scambio dati con aerei in volo. Approda dunque in Lufthansa nel 2003 nell’ambito della gestione portafolio delle sussidiarie della Compagnia tedesca. La passione per il settore lo porta a conseguire il brevetto di volo, passione che diventa anche professione con l’ottenimento nel 2007 del ruolo di Comandante su famiglia A320 per Lufthansa e con incarichi manageriali all’interno del reparto. “Sono estremamente orgoglioso di essere entrato a far parte di una Compagnia giovane e dinamica come Air Dolomiti: rivesto ora un ruolo importante e cercherò di essere all’altezza del mio compito; sono circondato da un team entusiasta che mi trasmetterà lo spirito giusto per intraprendere un cammino nuovo” ha commentato Jörg Eberhart. .  
   
   
FINNAIR: NUOVI COLLEGAMENTI E POTENZIAMENTI NELLA RETE EUROPEA  
 
 Milano, 21 marzo 2007 - A decorrere dal 10 aprile 2007 la compagnia aerea di bandiera finlandese, Finnair, ha deciso di avviare, per la prima volta, un collegamento di linea da Helsinki per Bucarest, Romania, che sarà effettuato con aeromobile Embraer quattro volte per settimana. La Finnair prosegue l’espansione della sua rete europea, avendo già annunciato per la prossima primavera nuovi collegamenti anche per Lisbona e Lubiana. Christer Haglund, vice presidente Finnair Corporate Communications, ha motivato questa decisione con il fatto che la “Romania sta preparando il suo accesso nella Ue, ed i viaggi per turismo ed affari tra Finlandia e Romania stanno registrando un significativo incremento, che proseguirà dopo l’ingresso nell’Unione Europea. Questo nuovo collegamento, inoltre, ben si integra con la strategia di sviluppo verso l’Asia da parte della compagnia, che offre anche da Bucarest efficienti coincidenze con i voli verso l’estremo Oriente”. Il nuovo collegamento con Lisbona, Portogallo, sarà invece effettuato con aeromobile Airbus A320 tre volte la settimana ad iniziare dal 29 marzo 2007 Saranno invece migliorati i collegamenti attualmente esistenti con Madrid, Spagna, e Manchester, Gran Bretagna, diventando non stop a decorrere dal prossimo orario invernale. .  
   
   
UNA CHEVROLET SU DUE È OGGI DISPONIBILE CON MOTORE DIESEL  
 
 Roma, 21 marzo 2007 - Dopo il convincente debutto del motore Diesel con il Suv Captiva e l’estensione alla berlina media Epica, il motore a gasolio diventa un’opzione anche per la famiglia Lacetti/nubira. Nel 2007, quindi, Chevrolet Europe offrirà un propulsore Diesel in tre delle sue sei linee di modelli. L’ampia scelta a disposizione dei clienti insieme all’espansione senza sosta del Diesel in Europa, rappresentano ottime basi per l’ulteriore crescita di Chevrolet Europe. Negli ultimi 15 anni, in Europa, la percentuale di auto nuove con motore Diesel è quasi quadruplicata. Nel 1990, i propulsori a gasolio costituivano solo il 13. 8% delle auto nuove, mentre nel 2006 è stata superata la barriera del 50%. Proprio per questo il marchio del cravattino si attende risultati notevoli. “Stiamo lanciando l’Operazione Diesel Chevrolet in grande stile – dice Wayne Brannon, amministratore delegato di Chevrolet Europa. “Per la fine del decennio, mi aspetto che una Chevrolet su tre in Europa abbia un Diesel sotto il cofano”. Le ragioni del successo della motorizzazione Diesel sono diverse: potenza elevata ai bassi regimi, grande risparmio grazie ai bassi consumi e ai prezzi favorevoli del carburante, e alto valore residuo dell’usato sono solo alcuni dei motivi che sostengono le vendite. E quanto potenziale abbia il Diesel a livello di auto sportive lo ha dimostrato la Chevrolet Wtcc Ultra. Questo studio di auto da corsa, che ha debuttato al Salone di Parigi 2006 ed è funzionante, è spinto da un motore Diesel di 1. 991 cc che eroga 139 kW/190 cv. Unità moderne e pulite a benzina e gasolio come quelle della gamma motori Chevrolet, sono un passo intermedio sulla strada di quella "visione a emissioni zero", che è la strategia a lungo termine di General Motors. Sono il veicolo a celle a combustibile Chevrolet Sequel e l’auto elettrica Chevrolet Volt a indicare come la mobilità senza emissioni nocive diventerà una realtà e come Chevrolet tragga beneficio dallo spirito pionieristico del più grande costruttore di auto del mondo. Chevrolet schiererà due versioni del suo moderno motore 2. 0 Diesel common rail: l’unità da 110 kW/150 cv che equipaggia la Captiva e la Epica e la variante da 89 kW/121 cv destinato alla famiglia Lacetti/nubira. Questo quattro cilindri potente e dai consumi ridotti utilizza un sistema common rail Bosch di ultima generazione, in cui l’iniettore immette il gasolio nella camera di combustione alla pressione di 1. 600 bar. Altre caratteristiche tecniche sono la testa in alluminio, la tecnologia delle 4 valvole per cilindro e i due alberi di equilibratura. Mentre la versione da 110 kW/150 cv della Epica e della Captiva è sovralimentata da un turbocompressore con turbina a geometria variabile controllata elettronicamente (Vtg), l’unità da 89 kW/121 cv della famiglia Lacetti/nubira utilizza un turbocompressore con turbina a geometria fissa (Ftg). Tutti i modelli Diesel Chevrolet hanno di serie un filtro antiparticolato (Dpf) che non richiede manutenzione né uso di additivi. Grazie ad un processo di rigenerazione automatica, il consumo di carburante, le emissioni di Co2 e le prestazioni sono circa le stesse di un propulsore non dotato di filtro. Diversamente dai motori a benzina, i Diesel non richiedono un dispositivo esterno per l’accensione. La maggior parte dei motori Diesel sfrutta un ciclo a 4 tempi. L’aria è aspirata (primo tempo), poi compressa all’interno del cilindro (secondo tempo). Il risultato è che la temperatura raggiunge livelli così elevati che la miscela aria/carburante si accende spontaneamente (terzo tempo). Rudolf Diesel (1858-1913) brevettò questo principio nel 1892. Il primo motore era pronto per i collaudi nel dicembre 1896. L’idea di Rudolf Diesel è stata un colpo di genio, ma senza altre invenzioni pionieristiche il motore Diesel probabilmente non avrebbe sfondato. Una delle tecnologie chiave è stata la pompa di iniezione in linea (1927), che ha spianato la via ai Diesel piccoli e veloci adottati da vari tipi di veicoli di servizio e poi dalle auto. La pompa permetteva di regolare la fase di iniezione e la quantità di carburante iniettata in funzione delle prestazioni richieste. È stato poi il turbocompressore a giocare un ruolo importante nel crescente successo del motore Diesel. Grazie alla sovralimentazione con il turbo il Diesel è riuscito, nonostante il basso regime di rotazione, ad evolversi da prestazioni modeste a brillanti. Dato che i Diesel, diversamente dai motori a benzina, non dispongono della farfalla dell’acceleratore, il volume di gas è sufficiente a rendere efficiente la sovralimentazione già a bassi regimi. L’iniezione diretta, nella quale il carburante è iniettato direttamente nella camera di combustione e non in una precamera, ha aiutato il Diesel a sfruttare al massimo la sua efficienza superiore. Alla fine sono arrivati il controllo elettronico e la tecnologia common rail a completare il quadro, rendendo più fluido il funzionamento del motore. .  
   
   
PIRELLI TYRE: NUOVI LISTINI PER GLI PNEUMATICI TRUCK ENTRO APRILE 2007  
 
Milano, 21 marzo 2007 – Pirelli Tyre, a seguito della crescita dei costi delle materie prime e in particolare della gomma naturale, annuncia un aumento dei prezzi degli pneumatici per veicoli industriali destinati al mercato Emea (Europa, Medio Oriente ed Africa) compreso tra il 3% e il 7%. L’incremento riguarderà tutti i marchi del segmento e avverrà entro aprile 2007. .  
   
   
ESEMPIO DI SICUREZZA IN CANTIERE: MUSSNER E GNECCHI NEL TUNNEL CASTELFEDER DI ORA  
 
Bolzano, 21 marzo 2007 - Le particolari misure di sicurezza nel cantiere della circonvallazione di Ora, che prevede tra l´altro la costruzione di tre tunnel, sono state illustrate dagli assessori provinciali Florian Mussner e Luisa Gnecchi nel sopralluogo compiuto oggi (20 marzo) nel tunnel Castelfeder, scavato quasi per metà. Proprio durante l´ultima esplosione si è verificata una improvvisa frana di materiale. La zona viene tenuta sotto controllo. Gli assessori Mussner (Lavori pubblici) e Gnecchi (Laoro) hanno sottolineato l´impegno per la sicurezza dei lavoratori di fronte a condizioni di lavoro difficili come quelle in galleria. Sugli oltre 100 cantieri della Provincia attualmente aperti non si sono registrati negli ultimi tempi incidenti particolari, "ma la guardia deve restare sempre alta", hanno ribadito Mussner e Gnecchi. Nel cantiere di scavo delle gallerie della circonvallazione di Ora vengono adottate particolari misure di sicurezza, presentate da Mussner e Gnecchi in quella di Castelfeder: le modalità di avanzamento nei tunnel prevedono tra l´altro lo scavo con metodo tradizionale (uso di esplosivi), adeguate misure contro il rischio rumore, l´impiego di soli 2 addetti nella cabina insonorizzata, il caricamento della volata con piattaforma, l´impianto elettrico sezionato e cortocircuitato a terra a 300 metri dal fronte. Riguardo a quest´ultimo, viene consolidato con spritz-beton e viene evitata la contemporaneità di caricamento della volata e perforazione. Al momento del brillamento, viene fermato il traffio stradale e viene fatto sgomberare il personale fino a un minimo di 250 metri dal fronte. L´intervento del disgaggio con martellone comporta il rischio di caduta di materiale dall´alto, che si previene con il posizionamento dell´escavatore in zona di calotta consolidata e evitando la presenza di addetti nella zona operativa. In tema di misure anticendio, sono previsti una riserva idrica di 5mila litri e un attacco per i vigili del fuoco all´imbocco della galleria Castelfeder, un mezzo per immediata evacuazione e tutti i mezzi con estintore a bordo. Il sistema per la gestione delle emergenze dispone di telefono in galleria, impianto di azionamento allarme e impianto automatico di rilevazione temporali. Sono inoltre fissati incontri settimanali tra la Provincia e le imprese, misurazioni del rumore, delle polveri, del gas, della ventilazione, incontri periodici con i vigili del fuoco e gli amministratori. Durante l´ultima esplosione all´interno del tunnel, scavato quasi per metà, si è verificato uno smottamento di grosse dimensioni, tanto che ora la visibilità in altezza raggiunge i 18 metri. Attualmente l´area della frana viene riempita con cemento e successivamente si proseguirà nello scavo con tutte le contromisure del caso. Sono in corso misurazioni e il fronte viene monitorato. I primi lavori della circonvallazione di Ora sono stati consegnati in agosto, mentre l’ultimazione dell’opera, il cui costo è di circa 52 milioni €, è prevista per il 2010. "La circonvallazione di Ora – ha sottolineato l’assessore Mussner – fa parte di un più ampio concetto di traffico riguardante la Bassa Atesina, per il quale investiremo oltre 230 milioni di euro". L’obiettivo è quello di innalzare la qualità di vita per gli abitanti della zona: il nuovo tracciato comporta non solo una decongestione del traffico per i paesi di Ora ed Egna, ma migliora anche notevolmente il collegamento fra la strada statale della Val di Fiemme e l´Autostrada del Brennero. Il primo lotto dei lavori prevede la costruzione di due tunnel: la galleria Castelfelder, che misurerà 982 metri, e la galleria Montan, con una lunghezza di 145 metri. Tra i due tunnel verrà costruita una rotatoria per deviare il traffico verso l’abitato di Ora e la Val di Fiemme. Per queste opere è prevista una spesa di 32 milioni di euro e l´apertura al traffico è attesa entro ottobre 2008. Il secondo lotto riguarda invece la realizzazione del tunnel San Daniele, lungo 1. 062 metri. In totale, la nuova circonvallazione di Ora misurerà 2,9 chilometri. .  
   
   
FERMI I LAVORI SULLA SS 552 TRAMONTINA  
 
Trieste, 21 marzo 2007 - I lavori sulla Ss 552 della Valtramontina sono l´argomento di un´interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale dell´Udc Maurizio Salvador. "Fin dal 1990 - afferma - si discute della sistemazione della strada nel tratto ricadente nel territorio dei Comuni di Tramonti di Sotto e Tramonti di Sopra e i lavori, in atto fin dal 2003, non sono stati completati. Anche gli interventi di allargamento della strada - spiega Salvador - il cui inizio era previsto il primo marzo scorso, sono slittati a data da destinarsi. Questo perché le due società che gestiscono il lago di Redona hanno le proprie esigenze d´impiego dell´acqua, per fini energetici e di irrigazione. Tale inerzia - sottolinea l´esponente dell´Udc - potrebbe protrarsi fino a tutto il mese di maggio e probabilmente anche oltre. Le popolazioni locali sono esasperate da questi continui rinvii e le Amministrazioni locali, nel farsi interpreti di questo disagio, hanno preannunciato delle clamorose ma giuste iniziative di protesta". Salvador chiede all´assessore alla Viabilità e Trasporti Lodovico Sonego se l´Amministrazione regionale abbia assunto al riguardo tutte le iniziative di propria competenza e se sia intervenuta presso i due gestori per ovviare agli inconvenienti ripetutamente denunciati dai Comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto per portare a termine gli indispensabili lavori di allargamento della strada Tramontina. .  
   
   
PEDAGGI AUTOSTRADALI. ASSESSORE CONTA: GIUSTO REINVESTIRE GLI UTILI SU TERRITORIO VENETO  
 
 Venezia, 21 Marzo 2007 - “Trovo sorprendente polemizzare in difesa di ruoli che ritengo inappropriati per dei politici. La politica ha i suoi spazi, le sue responsabilità, ma non deve essere il potere in assoluto, sempre e ovunque. L’accordo tra Anas e Regione del Veneto va nella direzione giusta, perché è quella del federalismo autostradale e va nella direzione giusta, perché alla guida delle società concessionarie è giusto che ci siano manager attenti anche agli interessi politici dell’intero territorio”. Interviene così l’Assessore regionale Giancarlo Conta sulla questione dell’utilizzo dei profitti dei pedaggi autostradali, che vede contrapposti da un lato il Presidente della Regione Giancarlo Galan e dall’altra il Presidente della Provincia di Verona, Elio Mosele e l’uscente Presidente dell’Autostrada Serenissima, Aleardo Merlin. “Non è certo per ordine di scuderia – precisa Conta - ma sono pienamente d’accordo con il Presidente Galan quando sostiene che gli utili dei pedaggi devono rimanere in Veneto per essere reinvestiti in opere infrastrutturali necessarie allo sviluppo sociale ed economico dell’intera regione. Se ci dovessimo fermare allo spicciolo localismo faremmo una scelta di retroguardia e che oggi, in pieno mercato globale, si venga a dire di reinvestire i profitti nei soli territori di provenienza, pensando al solo territorio veronese e lo dico da veronese, significa non essere lungimiranti. E comunque, anche fosse vero quello che sostiene il Presidente Rosele, il Mose e il Passante di Mestre – sottolinea ancora Conta – sono opere infrastrutturali di alto spessore, che non servono solo a Venezia e al suo territorio, ma a tutto il Veneto. E non credo proprio – conclude - che le scelte fatte dalla Società Serenissima nell’acquisire società di costruzioni, immobiliari o di ristorazione, scelte fatte tra l’altro senza alcun confronto con la realtà veronese, vadano a beneficio del territorio scaligero e dei suoi cittadini”. .  
   
   
RETE FERROVIARIA ITA LIANA: NODO AV/AC DI E, FIRENZ E, 182 MILIONI DI EURO PER L’AVVIO DEI PRIMI INTERVENTI  
 
Roma, 21 Marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Rete Ferroviaria Italiana, la società del’infrastrutura del Gruppo Ferrovie delo Stato, ha deciso nela sua riunione del’8 marzo scorso, l’avvio dei primi interventi relativi al nodo ferroviario Av/ac di Firenze. Gli interventi saranno realizzati in due fasi temporali distinte: la prima prevede la progetazione esecutiva e la realizzazione da parte del Contraente Generale, individuato a seguito di gara internazionale, dei cosiddeti “scavalchi” nonché la progetazione esecutiva dei 7 chilometri del passante soterraneo e dela stazione di Foster. La seconda fase prevede la realizzazione del passante, dela stazione soterranea e dele opere accessorie e complementari. Dei 182 milioni di euro autorizzati per la citata prima fase, 91 saranno destinati ala realizzazione degli “scavalchi” in superficie necessari a separare il futuri flussi di traffico Alta Velocità/alta Capacità da queli regionali e merci. I rimanenti 91 milioni di euro saranno impiegati per espropri e contributi a Enti territoriali. Rfi procederà in tempi brevi agli adempimenti preliminari per affidare la progetazione esecutiva e la realizzazione degli scavalchi Successivamente sarà affidata la progetazione esecutiva e la realizzazione del passante soterraneo e dela stazione Av. La prima fase si concluderà in coerenza con i tempi di realizzazione dela linea Av/ac Firenze – Bologna. .  
   
   
ARBATAX: UN NUOVO ATTRACCO PER LE NAVI TRAGHETTO NEL PORTO  
 
 Cagliari, 21 marzo 2007 - La Giunta regionale ha autorizzato la realizzazione del banchinamento per il secondo attracco delle navi traghetto nel porto di Arbatax, proposto dal Consorzio industriale di Tortolà. L´intervento prevede la realizzazione di un nuovo attracco per navi ro-ro di ultima generazione, a nord-ovest dell´attracco attuale. Nel dettaglio, è prevista la realizzazione di cinque briccole di accosto e di ormeggio allineate lungo l´asse longitudinale della nave, infisse nel terreno alla quota di -28. 50 e distanti dalla banchina circa 25 m, alla quale sono collegate da passerelle metalliche, e un banchinamento di poppa della larghezza di circa 35 m, da realizzare in arretramento rispetto al piazzale esistente. Sono inoltre previste tutte le opere accessorie (bitte, parabordi, ecc) e la sistemazione dei piazzali mediante la realizzazione di una pavimentazione rigida nelle immediate vicinanze dell´attracco della nave e di una flessibile su tutto il resto dell´area. La somma finanziata dalla Regione per la realizzazione dell´intero progetto è di 4 milioni e 500mila euro. .  
   
   
NUOVI MOTOBATTELLI PER I COLLEGAMENTI LAGUNARE  
 
Venezia, 21 marzo 2007 - L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha sottoscritto ieri mattina a Palazzo Balbi, con il Comune di Venezia, l’Accordo di programma per finanziare la costruzione di tre nuovi motobattelli foranei da utilizzare per i collegamenti translagunari, potenziando in particolare quelli con il litorale di Cavallino Treporti. “Per queste finalità – ha sottolineato Chisso – la Giunta regionale ha messo a disposizione complessivamente 2 milioni e mezzo di euro, destinati all’Actv, con i quali coprire il 75 per cento della spesa per tre nuovi mezzi. Con l’accordo di programma, il finanziamento viene materialmente erogato al Comune di Venezia”. La somma sarà liquidata per metà all’inizio dei lavori in cantiere e per il resto su certificazione dell’ultimazione degli stessi e su presentazione di una polizza fideiussoria, che sarà svincolata dopo il collaudo o la presentazione del certificato di regolare esecuzione. “Abbiamo voluto dare un sostegno sostanziale al rinnovo del parco acqueo dell’Actv – ha ricordato Chisso – sostenendo la realizzazione di battelli innovativi e moderni per i collegamenti con le isole e l’estuario. L’a. C. T. V. Sì è infatti già dotata di nuovi motoscafi a carena innovativa per il trasporto nell’ambito del centro storico, mentre deve rinnovare anche gli altri mezzi, per la maggior parte di età superiore ai 40 anni, sperimentando carene innovative anche per i battelli foranei che vengono utilizzati nelle linee esterne al centro storico”. La portata dei passeggeri salirà da 330 a 400 persone, sarà progettato un nuovo impianto di climatizzazione e saranno anche realizzati servizi igienici accessibili ai disabili. “Il sistema di propulsione installato – ha sottolineato l’assessore – sarà inoltre molto attento ai problemi dell’inquinamento atmosferico mentre il nuovo disegno della carena limiterà il moto ondoso”. In base all’intesa, il Comune di Venezia si impegna ad attuare il monitoraggio dell’intervento finanziato, ponendo particolare attenzione alla vigilanza sulle soluzioni dei problemi legati al moto ondoso e all’inquinamento atmosferico. .