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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Marzo 2011
NUOVA INIZIATIVA DEL CER PER OFFRIRE MAGGIORI INCENTIVI E SOSTEGNO AI RICERCATORI  
 
Bruxelles, 30 marzo 2011 - L´innovazione è ai primi posti del programma dell´Ue e affinché si raggiunga tale obiettivo il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha avviato una nuova iniziativa di finanziamento chiamata "Proof of Concept". Nell´ambito di questa nuova iniziativa, finanziata all´interno del Settimo programma quadro (7° Pq), i ricercatori che hanno già ricevuto fondi del Cer potrebbero ricevere fino a 150.000 euro ciascuno per avvicinare la loro ricerca di più al mercato. Il Cer, l´ente di finanziamento europeo creato per sostenere la ricerca di frontiera avviata su iniziativa dei ricercatori, alimenta l´eccellenza scientifica incoraggiando i ricercatori a pensare in maniera indipendente e a portare il loro progetto a livelli che prima non avrebbero neanche preso in considerazione. Grazie al sostegno fornito ai ricercatori, come scienziati, studiosi e ingegneri, il Cer e questa sua ultima iniziativa contribuiranno ad ampliare lo scopo dell´Unione dell´innovazione dell´Ue, una delle sette iniziative principali della strategia Europa 2020 per un´economia sostenibile, intelligente e completa. L´unione dell´innovazione non solo rafforzerà la posizione dell´Europa nel panorama mondiale della scienza, ma abbatterà i muri che attualmente ostacolano l´innovazione e colmerà le lacune del settore pubblico e privato. Dal punto di vista del mercato, il Cer ha un ruolo centrale nella promozione di opportunità di applicazione commerciale e societaria, il che assicura che la ricerca innovativa e pionieristica che finanzia venga sfruttata appieno. Con quest´ultima iniziativa, il Cer sta offrendo a chi ha già ricevuto dei fondi l´opportunità di richiedere ulteriori fondi per realizzare le proprie idee di ricerca di frontiera. Nell´ambito dell´iniziativa Proof of Concept, i ricercatori potrebbero usare questi ulteriori fondi per attività come ricerche di mercato, validazione tecnica e analisi delle opportunità commerciali e di business. Proof of Concept aiuterà gli assegnatari di contributi del Cer a preparare e presentare un "pacchetto" a investitori o imprese che potrebbero investire nella tecnologia innovativa e guidarla attraverso le prime fasi della commercializzazione. "La ricerca di frontiera porta sempre a risultati inaspettati," spiega il presidente del Cer Helga Nowotny, che è anche Professoressa emerita di Studi sociali della scienza presso L´istituto federale svizzero di tecnologia (Eth Zurich). "Che possono essere essere risultati scientifici, ma anche nuove tecnologie il cui pieno potenziale deve ancora essere ulteriormente analizzato. In questo periodo di transizione, il Cer vorrebbe offrire sostegno agli assegnatari di contributi il cui lavoro è maturo e promettente per l´innovazione e il suo potenziale commerciale," sottolinea. "Ulteriori opportunità di finanziamento sono disponibili per i titolari di fondi che sono pronti a colmare quella che comunemente viene descritta come la "valle della morte", un periodo in cui la mancanza di investimenti o altri ostacoli spesso impediscono il perseguimento di nuove idee." Da parte sua, il Commissario per la ricerca, l´innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-quinn dice: "La ricerca di frontiera finanziata dal Cer spesso genera prodotti con potenziale commerciale immediato e i fondi di Proof of Concept li aiuteranno ad attraversare in modo sicuro la "valle della morte" nella quale buone idee spesso soccombono a causa della mancanza dei capitali per portarle sul mercato." Il primo bando di Proof of Live, del valore di 10 milioni di euro, verrà pubblicato il 29 marzo; i termini di scadenza sono a giugno e a novembre 2011. L´ue ha in programma di continuare il finanziamento nel 2012. I principali ricercatori che sono attualmente titolari di borse del Cer o i cui finanziamenti sono finiti meno di 12 mesi prima della data di pubblicazione di questo bando possono presentare domanda. Il finanziamento è per fino a un anno per borsa. Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio europeo della ricerca: http://erc.Europa.eu/  Per consultare progetti finanziati dal Cer di bandi precedenti, fare clic: http://erc.Europa.eu/pdf/projects-en-ld.pdf  Unione dell´innovazione: http://ec.Europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm    
   
   
BANDO PER IL PROGETTO "TESTBED FOR FUTURE INTERNET SERVICES"  
 
 Bruxelles, 30 marzo 2011 - Il progetto Tefis ("Testbed for future internet services project"), finanziato dall´Ue, ha pubblicato un bando per tre nuovi partner di progetto. Il bando è per nuovi esperimenti intesi a condurre test orchestrati in molteplici banchi di prova eterogenei. Gli esperimenti proporranno scenari di uso che impieghino almeno 2 delle tre strutture fornite da Tefis: Planetlab - valutazione di protocolli di rete e servizi in rete su Internet; Paca Grid - risorse computazionali; Etics ("eInfrastructure for testing, integration and configuration of software") - per migliorare la qualità e l´affidabilità dei sistemi distribuiti; Botnia Living Lab - coinvolgimento degli utenti finali nello sviluppo di prodotti e servizi; Ims (internet protocol multimedia subsystem) testbed - convalidare e testare applicazioni su Ims; Kyatera - valutazione del rendimento di rete. Gli esperimenti dovrebbero supportare le attività tecniche di Tefis fornendo feedback sull´uso della piattaforma e sulle nuove funzionalità che sarebbe interessante includere nelle versioni future. Gli esperimenti dovrebbero anche sostenere le attività di diffusione del progetto fornendo esempi di utilizzo, linee guida, migliori pratiche e così via. Per leggere ulteriori dettagli sul bando, consultare: Pagina Cordis dedicata ai bandi competitivi del 7° Pq http://cordis.europa.eu/fp7/competitive-calls_en.html   
   
   
SECONDA CONFERENZA SU DATI PERSONALI SEMANTICI SUL DESKTOP E SUL WEB, BANFF, CANADA  
 
Bruxelles, 30 marzo 2011 - La seconda conferenza su dati personali semantici sul desktop e sul web si svolgerà il 26 giugno 2011 a Banff in Canada. Con la crescita di internet, molte informazioni personali (a volte chiamate "dati personali semantici") sono conservate online, su siti web come Google, Amazon, Flickr, Youtube, Facebook. Altri dati possono essere conservati su computer, telefoni o altri dispositivi. La gestione di tutto questo può rappresentare una bella sfida. Il web semantico permette la creazione di dati strutturati e collegati tra loro mediante l´uso di vocabolari comuni per descriverli e una rappresentazione comune. L´applicazione di tecnologie semantiche, ad esempio al desktop, ha portato al Semantic Desktop che fornisce una struttura per collegare dati sui desktop. La sfida è rappresentata dall´ampliamento dei benefici delle tecnologie semantiche oltre i confini di diversi ambienti, e dalla capacità di fornire una visione uniforme delle informazioni personali di un soggetto a prescindere da dove questo risiede, che vocabolari sono stati usati per descriverlo e come viene rappresentato. Anche la condivisione di dati personali semantici è impegnativa, poiché bisogna affrontare due questioni importanti e difficili come la privacy e la sicurezza. L´evento comprenderà un discorso di apertura e presentazioni di lavori, una sessione demo, presentazioni lampo e una tavola rotonda. Per ulteriori informazioni, visitare: http://semanticweb.Org/wiki/psd2011    
   
   
7ª CONFERENZA DELL´ASSOCIAZIONE EUROPEA DI SIMULAZIONE SOCIALE  
 
Montpellier, 30 marzo 2011 - La settima conferenza dell´Associazione europea di simulazione sociale si terrà dal 19 al 23 settembre 2011 a Montpellier, in Francia. La simulazione sociale è un campo di ricerca che applica i metodi computazionali per studiare problemi relativi a settori come la sociologia, le scienze politiche, l´economia, l´antropologia, la geografia, l´archeologia e la linguistica. Il campo mira a colmare il divario tra gli approcci descrittivi e formali. L´evento si concentrerà su una vasta gamma di ricerche attuali che spaziano dalle società artificiali molto astratte ai modelli empirici, dai progressi metodologici ai risultati di simulazioni e il loro confronto con le prove, dagli sviluppi teorici sulle decisioni, sulle reti, sull´azione collettiva e sulle politiche alle lezioni di simulazioni per i responsabili delle decisioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Essa2011.org/    
   
   
BOLZANO, BANDA LARGA: 8,2 MILIONI DI EURO PER 45 TRATTI IN FIBRA OTTICA  
 
Bolzano, 30 marzo 2011 - La rete telematica in fibra ottica sta già servendo le valli principali dell´Alto Adige, entro il 2013 dovrà raggiungere tutti i Comuni per garantire sul territorio una comunicazione digitale di alta qualità. Ieri (28 marzo) la Giunta provinciale ha approvato il programma annuale per la banda larga presentato dall´assessore Florian Mussner, che mette a disposizione ulteriori 8,2 milioni di euro per la realizzazione delle infrastrutture. "Gli investimenti nella banda larga hanno un´importanza strategica: senza accesso ai moderni mezzi di comunicazione digitale le valli altoatesine perdono terreno sul piano dello sviluppo", sottolinea l´assessore Mussner, soddisfatto per il via libera della Giunta al suo programma 2011 di realizzazione delle infrastrutture per la rete a banda larga, il cosiddetto progetto "anti digital divide". Con gli ulteriori 8,2 milioni di euro a disposizione, specifica Mussner, "facciamo un passo avanti decisivo nella copertura e nella messa in rete del territorio." La rete telematica con cavi in fibra ottica rappresenta il collegamento a banda larga più sicuro per garantire Internet veloce e alte prestazioni in ogni parte della provincia. Il nuovo finanziamento della Giunta consentirà di attivare nel 2011 altri 45 tratti di collegamento con fibra ottica, "nel 2012 e nel 2013, con 6 milioni di euro per ciascun anno, completeremo i restanti", annuncia Mussner. Con la connessione dei singoli Comuni alla rete in fibra ottica la Provincia crea le premesse per l´allacciamento a Internet veloce di aziende e privati, "ma non va dimenticato che noi possiamo garantire il collegamento solo fino allo snodo del Comune, perchè la legge ci vieta di servire direttamente i singoli utenti, un compito che spetta ai gestori privati", ricorda l´assessore. Le trattative su questo aspetto, noto come "ultimo miglio", sono in corso con i gestori della telefonia "e siamo a buon punto", anticipa Mussner.  
   
   
REGIONE SICLIA: SI INSEDIA CSIR  
 
Palermo, 30 Marzo 2011 - "Il prestigio scientifico e tecnico dei componenti della Commissione e´ una sicura garanzia per l´amministrazione regionale e per i rapporti tra questa e Sicilia & Servizi. Appena l´Assemblea avra´ terminato la verifica avviata sulla societa´, si potra´ dar luogo al nuovo corso della digitalizzazione, cosi´ come previsto dall´art. 3 della legge sulla semplificazione amministrativa approvata la scorsa settimana dall´Ars". Lo ha detto l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao all´insediamento operativo della Csir (Commissione di coordinamento dei sistemi informativi regionali) che si e´ svolto ieri nei locali dell´assessorato regionale per l´Economia. La commissione che ha lo scopo di sovrintendere all´integrazione e all´interconnessione dei sistemi informativi di tutte le amministrazioni regionali, e´ composta da Paolo Luparello, presidente, Antonio Chella, docente di robotica universita´ di Pa, Vincenzo Ciancio, docente di istituzioni di fisica matematica universita´ di Me, Giorgio Grasso, docente di informatica applicata universita´ di Me, Salvatore Gaglio, docente di ingegneria informatica universita´ di Pa, Aurelio La Corte docente di telecomunicazioni universita´ di Ct.  
   
   
AI NASTRI DI PARTENZA SMAU BUSINESS ROMA  
 
Roma, 30 marzo 2011 – Aprono oggi in contemporanea al padiglione 11 della fiera di Roma, Smau ed Expo Comm che fino a giovedì metteranno in mostra le novità presentate da oltre 120 fornitori di soluzioni tecnologiche e riempiranno l’agenda degli oltre 5000 imprenditori e manager attesi con un programma fitto di convegni, workshop e appuntamenti. Si inizia mercoledì 30 marzo alle 10.30 con l’inaugurazione congiunta di Smau ed Expo Comm a cui interverranno Davide Bordoni Assessore al Commercio e alle Attività Produttive di Roma Capitale, Maria Pia Caruso Dirigente Ufficio di Gabinetto di Agcom, e Irene Pivetti, Presidente di Ltbf, e Maryann Krause, Vice Chairman of the Board of Directors di E.j. Krause and Associates. Successivamente,alle ore 12, si terrà il Premio Innovazione Ict Lazio preceduto da un breve saluto di Pierantonio Macola Amministratore Delegato di Smau e da confronto sullo stato dell’innovazione tecnologica nel Lazio tra Davide Bordoni e Giancarlo Capitani, Amministratore Delegato di Net Consulting. A seguire Raffaello Balocco, Responsabile Scientifico Osservatorio Ict&pmi della School of Management del Politecnico di Milano, alla presenza di Davide Bordoni e Cesare Pambianchi, Presidente di Confcommercio Roma passerà alla premiazione dei vincitori. Dedicato ai giornalisti anche la conferenza stampa a cura di Assintel (Associazione Nazionale delle Imprese Ict) che si terrà alle ore 14 in Vip Lounge Presentazione dati regionali 2010 dell’Osservatorio Ict di Assintel sui profili professionali nel settore delle tecnologie Nel corso del pomeriggio e nella giornata di giovedì si susseguiranno più di 80 laboratori, workshop, e convegni volti a presentare gli ultimi trend tecnologici per il business. Per scaricare il programma completo degli appuntamenti formativi vai su http://www.Smau.it/roma11/export/schedules/  Per consultare gli appuntamenti all’interno dell’Arena Marketing Trends vai su http://www.Smau.it/roma11/pages/ws_arena/  Per consultare gli appuntamenti all’interno dell’arena Confcommerio Roma vai su http://www.Smau.it/roma11/mini_home/channel/innovazione-retail-gdo/    
   
   
UNO STUDIO RIVELA CHE I BAMBINI SONO IN GRADO DI APPRENDERE REGOLE GRAMMATICALI COMPLESSE GIÀ A 4 MESI  
 
 Bruxelles, 30 marzo 2011 - Una nuova ricerca finanziata dall´Ue rivela che i lattanti di soli 4 mesi sono in grado di identificare le regole grammaticali di una lingua non familiare. Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, migliora significativamente la nostra comprensione dell´apprendimento linguistico nei bambini. La ricerca è stata finanziata dall´Ue tramite il progetto Calacei ("Universal and specific properties of a uniquely human competence. Tools to study language acquisition in early infancy: Brain and behavioural studies"), che ha ricevuto 15 milioni di euro nell´ambito della linea di bilancio "Scienza e tecnologie nuove ed emergenti" (Nest) del Sesto programma quadro (6°Pq). I bambini apprendono le lingue così in fretta e senza apparente sforzo da sorprendere sia i genitori sia i ricercatori. Gli studi condotti hanno dimostrato che persino i neonati sono in grado di distinguere i vari fonemi nelle sillabe. I piccolissimi, inoltre, sembrano capaci di riconoscere le relazioni tra sillabe adiacenti che compaiono frequentemente insieme. Molto spesso, però, gli elementi grammaticalmente collegati non compaiono l´uno vicino all´altro in una frase: ad esempio, nel sintagma "sta cantando", "sta" è separato da "-ando" dal tema verbale "cant-". "Apprendere queste relazioni di dipendenza tra elementi non adiacenti è molto più difficile che apprendere le relazioni di dipendenza tra elementi adiacenti", scrivono i ricercatori. Studi precedenti suggerivano infatti che i bambini non fossero in grado di comprendere questo genere di regole prima dei 17 o 18 mesi. "Ma ci sembrava che fosse troppo tardi", ha commentato la prof.Ssa Angela Friederici, direttore del dipartimento di neuropsicologia all´Istituto Max Planck di scienze cognitive umane e cerebrali (Germania). Nel suo studio, la prof.Ssa Friederici e i suoi colleghi hanno cercato di determinare se i lattanti di 4 mesi di età fossero già in grado di cogliere queste relazioni di dipendenza tra elementi non adiacenti. La scelta è caduta sui bambini di 4 mesi perché la ricerca suggerisce che a questa età già si possiedano capacità di memoria verbale e discriminazione fonologica. I ricercatori hanno iniziato a insegnare a bambini tedeschi di 4 mesi alcuni rudimenti di italiano. Per poco più di tre minuti, i piccoli hanno ascoltato alcune frasi in italiano in cui comparivano due semplici costruzioni: "sta X-ando" (ad esempio "il fratello sta cantando"), e "può X-are" (ad esempio "la sorella può cantare"). Dopo aver ascoltato frasi italiane formate correttamente come queste per tre minuti, gli infanti sono stati sottoposti a un piccolo test, nel corso del quale hanno ascoltato frasi corrette e frasi scorrette. In queste ultime le costruzioni erano mescolate, come in "la sorella può cantando" o "il fratello sta cantare". L´esperimento si è composto di quattro fasi di apprendimento, nel corso delle quali i bambini hanno ascoltato 256 frasi corrette, per un tempo totale di poco più di 13 minuti. Nel corso del test, è stata misurata l´attività cerebrale dei lattanti. Nelle prime fasi, le differenze nei pattern di attività registrati all´ascolto delle frasi scorrette erano minime. Tuttavia, entro la quarta fase, emergevano pattern di attivazione cerebrale profondamente diversi, a indicare il fatto che i piccoli avevano appreso che "sta" va con "-ando" e "può" con "-are". "I dati attuali dimostrano che i lattanti di 4 mesi sono in grado di cogliere le relazioni di dipendenza tra elementi non adiacenti nelle frasi dopo una breve esposizione a una lingua naturale non materna", concludono i ricercatori. "L´emergere della sensibilità alle regolarità grammaticali indica che i bambini hanno estratto le relazioni di dipendenza esistenti tra le due coppie di elementi non adiacenti (cioè gli ausiliari e i rispettivi suffissi verbali) dalle frasi corrette ascoltate durante le fasi di allenamento". "Naturalmente, a questa età i bambini non notano gli errori di contenuto", spiega la prof.Ssa Friederici, "ma molto prima di comprendere i significati sono in grado di riconoscere e generalizzare le regolarità in base al suono della lingua". Secondo i ricercatori, i modelli di attività cerebrale dei lattanti tedeschi di 4 mesi esposti agli errori assomigliavano maggiormente a quelli degli adulti di madrelingua italiana che non a quelli degli adulti di madrelingua tedesca che studiavano italiano come seconda lingua. A detta degli esperti, questo "suggerisce che l´apprendimento della madrelingua potrebbe essere limitato a una breve finestra temporale dello sviluppo". Per maggiori informazioni: Istituto Max Planck di scienze cognitive umane e cerebrali: http://www.Cbs.mpg.de/index.html  Plos One: http://www.Plosone.org/    
   
   
PERUGIA: UNA DELEGAZIONE DI STUDENTI OLANDESI A PALAZZO DONINI  
 
Perugia, 30 marzo 2011 - Una delegazione di studenti provenienti dalla città olandese di Roermond è stata ricevuta martedi 29 marzo, a Palazzo Donini dalla Vicepresidente della Giunta Regionale Carla Casciari. La delegazione è ospite in questi giorni dell’Istituto Alessandro Volta di Perugia nel quadro di uno scambio di esperienze che la scuola perugina da anni porta avanti. Docenti, studenti e famiglie perugine hanno organizzato al meglio questo soggiorno in Umbria. Il mese scorso una delegazione di ragazzi dell’Istituto Volta era stato ospite per una settimana dei pari età olandesi potendo così cogliere nella condivisione della quotidianità dello studio e della vita in famiglia, somiglianze e differenze tra le varie culture europee. “La sfida positiva che l’Umbria persegue è proprio l’arricchimento nelle differenze che siamo convinti potrà far crescere i nostri studenti ed integrarli sempre più nelle culture europee e mondiali” ha dichiarato la Vicepresidente Casciari portando il saluto della Regione ai ragazzi olandesi ed italiani che hanno visitato le varie sedi regionali. “Queste visite, ha concluso la Vicepresidente, costituiscono anche un’ occasione per avvicinare i giovani ai luoghi della politica e del governo del territorio”. I ragazzi hanno poi visitato anche Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea Regionale, mentre era in corso la seduta consiliare dedicata all’approvazione del bilancio regionale.  
   
   
BLOCCO ASSUNZIONI UNIVERSITÀ FVG È INACCETTABILE  
 
Udine, 30 marzo 2011 - "Se in questi tempi le regole penalizzano chi risparmia nella spesa pubblica vuol dire che le regole sono sbagliate e devono essere riviste". Lo ha affermato l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, in merito a ciò che sta accadendo negli atenei di Udine e Trieste con il blocco delle assunzioni e del turn-over. Un blocco che Molinaro ha definito "inaccettabile, perché non dipende da scelte gestionali degli atenei, ma da scelte nazionali e, in particolare, da modalità di calcolo del ministero". La spesa per il personale, infatti, spiega l´assessore, è diminuita in termini di valore assoluto ma, per gli automatismi stipendiali fissati a livello nazionale e in conseguenza dei tagli operati nei trasferimenti (-2,8 p.C. Università di Udine e - 4,8 p.C. Università di Trieste rispetto al 2009) il rapporto tra fondo di finanziamento ordinario e spese per il personale è, di fatto, aumentato, superando la soglia del 90%, fissata dalla legge. Una simile penalizzazione, che riguarda due tra i primi dieci atenei italiani, rischia di compromettere non solo il virtuoso lavoro di riorganizzazione e conseguente controllo della spesa attuato dalle università, demotivando tutti coloro che vi hanno preso parte con sacrificio di posizioni e ruoli, ma rischia di vanificare anche l´azione assunta dalla Regione che, con l´approvazione della nuova legge sul finanziamento al sistema universitario del Friuli Venezia Giulia, ha promosso strette sinergie tra i due atenei per aumentare la loro capacità competitiva a livello nazionale. "Sosterrò pertanto i rettori e le comunità accademiche - ha affermato Molinaro - in un doveroso e indispensabile intervento di sensibilizzazione del ministro dell´istruzione, università e ricerca per individuare una possibile e adeguata soluzione al problema".  
   
   
LINEE DI PROGRAMMAZIONE E DI INDIRIZZO PER IL SISTEMA FORMATIVO 2011/2013 DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 30 marzo 2011 – L’assemblea legislativa ha approvato le linee di programmazione e di indirizzo per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013. Gli indirizzi disegnano il quadro complessivo e le direttrici sulle quali saranno sviluppate le politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro per il prossimo triennio. Per la Regione Emilia-romagna le politiche occupazionali, di sviluppo economico e di competitività del sistema devono essere conciliate con le esigenze di integrazione e inclusione, coniugando la competitività con elevati standard di qualità, di sicurezza e di protezione sociale. Nell’attuale congiuntura economica la Regione mira a conciliare le azioni per fronteggiare la crisi salvaguardando l’occupazione con interventi che, sostenendo lo sviluppo e l’innovazione delle imprese, contribuiscono a creare nuovi e migliori posti di lavoro. “Nella definizione delle linee di programmazione la Regione ha inteso richiamarsi alla strategia Europa 2020, con la consapevolezza che occorre investire sul sapere, sul talento e sulla creatività quale condizione per uscire dalla crisi e creare nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la crescita, creare posti di lavoro di qualità e contribuire ad affrontare le sfide proprie della società europea e mondiale - ha spiegato l’assessore regionale alla Scuola, Formazione e Lavoro Patrizio Bianchi - Gli alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale che la strategia intende raggiungere necessitano di un’azione collettiva ed evidenziano la necessità di investire prioritariamente sulle competenze delle persone”. Le strategie di intervento riguardano l’istruzione e la formazione tecnica e professionale, le competenze per il lavoro, l’alta formazione e la ricerca, la qualità del lavoro. La Regione sostiene e sviluppa il complesso sistema di istruzione e la formazione tecnica e professionale che comprende i diversi livelli dell’offerta ed in particolare una Istruzione e Formazione Professionale unitaria e coordinata, che porti in un triennio all’acquisizione delle qualifiche professionali regionali, e una Formazione Tecnica Superiore fondata sulla rete regionale degli Istituti Tecnici Superiori capace di favorire i processi di trasferimento e sintesi delle competenze professionali e tecnico scientifiche. L´emilia-romagna investe in una formazione professionale per il lavoro capace di rispondere alla domanda di competenze necessarie per entrare in una nuova economia, e programmata a partire dai bisogni espressi dai singoli lavoratori, dalle singole imprese, dai sistemi d’impresa, così da configurarsi come politiche di sviluppo economico sostenibile in grado di valorizzare il contributo che ciascun lavoratore può apportare a questo processo. La Regione, inoltre, rafforza l´impegno nell’alta formazione e nella ricerca orientando le attività verso ambiti prioritari di interesse per il sistema economico, caratterizzati da elevato contenuto innovativo e tecnologico e dall’operare in rete di soggetti ed istituzioni pubbliche e private. Gli interventi saranno indirizzati verso temi chiave per l’innovazione tecnologica ed organizzativa del tessuto economico regionale e locale. Diverse le opportunità per le persone, che comprendono le borse di ricerca e gli incentivi per lo sviluppo di progetti di trasferimento tecnologico e di creazione di nuove imprese, i dottorati di ricerca anche in alto apprendistato, i percorsi di alta formazione. Forte e prioritaria rimane l’attenzione della Regione alle azioni volte a promuovere ed accrescere la qualità delle condizioni e delle prestazioni di lavoro, limitando i rischi di precarietà e de-professionalizzazione, e sviluppando politiche attive per rafforzare la qualificazione del lavoro, nonché un sistema di servizi per il lavoro che favoriscano l’occupabilità delle persone e la domanda di personale qualificato da parte delle imprese. Nella traduzione delle politiche in azioni è impegnata a improntare tutti gli interventi alle logiche di pari opportunità, inclusione lavorativa, interculturalità e internazionalizzazione  
   
   
UNIVERSITA´ DI TRENTO: OTTO BORSE DI STUDIO PER ORIUNDI TRENTINI LE DOMANDE VANNO PRESENTATE ENTRO IL PROSSIMO 14 MAGGIO 2011  
 
 Trento, 30 marzo 2011 - Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la giunta provinciale ha approvato il bando di concorso per l´assegnazione di otto borse di studio a favore di discendenti di emigrati di origine trentina all´estero, per la frequenza a corsi dell´Università a partire dall´anno accademico 2011-2012 Si tratta del cosiddetto progetto "Università a Colori", frutto di una dichiarazione di intenti sottoscritta nel 2011 dalla Provincia autonoma di Trento, dall´Università degli Studi di Trento, dall´Opera Universitaria di Trento, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, dall´Arcidiocesi di Trento, dal Gruppo Trentino di Volontariato, dall´Associazione Trentina Accoglienza Stranieri onlus e dal Coordinamento Imprenditori, col l´obiettivo di promuovere l´accesso all´alta formazione e alla ricerca presso l´Università degli Studi di Trento a giovani discendenti di trentini emigrati all´estero. Attualmente nell´ambito di questo progetto stanno frequentando l´Università trentina con corsi biennali, triennali e quinquennali 26 studenti oriundi trentini, provenienti da Argentina, Brasile, Cile, Germania, Messico, Paraguay e Serbia. Con il bando approvato vengono messe a disposizione otto borse di studio - sei per corsi di laurea magistrale e due per corsi di laurea triennale o magistrale a ciclo unico quinquennale - del valore annuo di € 6.700,00 per gli studenti provenienti dall´area europea e di € 7.250,00 per studenti che provengono da Paesi extraeuropei. Destinatari del bando sono i giovani discendenti di emigrati trentini che risiedono all´estero e che al 14 maggio 2011 non potranno superare i 25 anni d´età per l´iscrizione ai corsi di laurea triennale o magistrale a ciclo unico e i 28 anni per l´iscrizione ai corsi di laurea magistrale. Le domande di partecipazione - compilate in lingua italiana su moduli reperibili presso il servizio emigrazione e solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento e scaricabili dal sito www.Mondotrentino.it/  - dovranno pervenire entro il prossimo 14 maggio 2011. La domanda potrà essere inviata anche via fax al seguente numero: +390461493155, ma in questo caso dovrà pervenire entro il 13 maggio 2011  
   
   
PRECARI REGIONE PUGLIA, CAMPESE: "CERCHEREMO DI GARANTIRE CONTINUITÀ LAVORATIVA"  
 
Bari, 30 marzo 2011 - Di seguito le dichiarazioni dell’assessore alle Risorse Umane, Maria Campese, in merito al D.d.l “Abrogazione della Legge regionale n.10/2010” approvato all’unanimità nella seduta pomeridiana di ieri del Consiglio Regionale. “Con questa legge regionale, composta da un unico articolo, viene abrogata la legge regionale n.10 del 2010 che ha consentito all’ Amministrazione Regionale di continuare ad avvalersi dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con la Regione per l’attuazione dei programmi comunitari e nazionali e che, altrimenti, si sarebbero dovuti annullare così come previsto dalla L. N. 122/2010, di conversione del D.l. N. 78/2010”. “La succitata legge regionale - ricorda l’assessore - è stata impugnata dal Governo nazionale dinanzi alla Corte Costituzionale e il 5 aprile si terrà l’udienza di discussione del ricorso. Al fine di far cessare il contenzioso costituzionale ed anche alla luce del mutato quadro finanziario relativo al 2010, ovvero il rispetto del “Patto di Stabilità” per il 2010 certificato nei giorni scorsi alla Regione Puglia, si rende necessaria l’abrogazione della legge regionale n. 10/2010”. “Inoltre, prosegue l’assessore, stante la necessità di garantire una continuità amministrativa e funzionale per il perseguimento degli obiettivi e degli obblighi comunitari, l’Amministrazione regionale adotterà tutti i provvedimenti necessari per continuare ad avvalersi delle varie tipologie di lavoro subordinato e/o autonomo”. “E’ interesse dell’Ente non disperdere le professionalità e le competenze di questi lavoratori - conclude la Campese - e si cercheranno tutte le soluzioni legittime per garantire la continuità lavorativa, pur nel rispetto delle norme vigenti”.  
   
   
DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, RIUNITO IL COORDINAMENTO REGIONALE DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 30 marzo 2011 - Si è riunito presso l´Assessorato all´Istruzione della Regione Campania il comitato di coordinamento regionale per programmare il dimensionamento della rete scolastica per l´anno 2012/2013. Il comitato, composto dall´assessore Caterina Miraglia, dal direttore dell´Ufficio scolastico regionale Diego Bouchè e dai cinque assessori provinciali all´Istruzione, ha deciso unanimemente di avviare un percorso di revisione delle procedure di dimensionamento della rete scolastica. L´obiettivo dell´Assessorato all´Istruzione della Regione Campania è di dotarsi, in accordo con gli Assessorati provinciali, di un´unica strategia di organizzazione della rete scolastica, condivisa con tutti gli attori del mondo della scuola. Nei prossimi giorni su questo tema saranno incontrate anche le parti sociali.  
   
   
OLIMPIADE DELLA FILOSOFIA: PREMIAZIONE IL 1° APRILE  
 
Bolzano, 30 marzo 2011 - L´olimpiade della filosofia, concorso ormai tradizionale rivolto agli studenti delle quarte e quinte superiori, conclude la sua tappa provinciale con la premiazione in programma venerdì 1° aprile a Palazzo Widmann. La particolare Olimpiade è un concorso internazionale che si svolge in primo luogo a livello di singola scuola, quindi a livello provinciale, nazionale e internazionale. La manifestazione viene organizzata per la ottava volta in Alto Adige dall’Intendenza scolastica tedesca. Possono partecipare all´Olimpiade, attraverso la redazione di saggio, gli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori che abbiano tra le materie la filosofia. La premiazione della fase regionale si svolgerà venerdì 1° aprile alle ore 10 nel Cortile interno di Palazzo Widmann in via Crispi 3. Saranno presenti alla premiazione dei vincitori l´intendente scolastico, Peter Höllrigl, ed il coordinatore dell´Olimpiade della filosofia, Josef Rier.  
   
   
ISTRUZIONE: GIOVEDÌ 31 MARZO A PERUGIA PRESENTAZIONE CONFERENZA REGIONALE SCUOLA  
 
Perugia, 30 marzo 2011 - Avviare un ampio dibattito tra pubblici amministratori e tecnici, insegnanti, studenti, famiglie, sindacati e associazioni di categoria sul sistema scolastico regionale e proporre un modello di scuola innovativo e competitivo. Con questo obiettivo la Regione Umbria ha organizzato per il 5 aprile a Perugia, alla Sala Auditorium del Centro Congressi Hotel Giò, dalle ore 9 alle ore 19, la "Conferenza Regionale 2011: Obiettivo Scuola" il cui programma sarà illustrato alla stampa, giovedì 31 marzo alle ore 10, alla Sala Fiume di Palazzo Donini di Perugia, dalla vicepresidente della Regione Umbria con delega all´Istruzione, Carla Casciari. "Non si tratta di una semplice giornata seminariale - ha precisato la vicepresidente Casciari - ma di un vero e proprio ´laboratorio´ in cui ciascuno sarà chiamato ad essere protagonista attivo dei lavori e a partecipare alla progettazione condivisa degli interventi da realizzare nel corso dei prossimi anni. Il confronto servirà a consolidare i risultati raggiunti e a condividere, con istituzioni, operatori e territorio, la responsabilità della costruzione di un sistema scolastico volto a migliorare l´offerta educativa e formativa regionale. Per tale ragione nell´ambito della conferenza sono previsti quattro laboratori che produrranno un report con suggerimenti e riflessioni per un rilancio delle politiche regionali".  
   
   
ESONDAZIONI FIUME PAGLIA, ASSESSORE ROMETTI: REGIONE ASSICURA RISORSE PER RIPRISTINO, MA URGE INTERVENTO STATALE PER MESSA IN SICUREZZA  
 
 Perugia, 30 marzo 2011 - “La Regione Umbria assicura la sua disponibilità a finanziare i lavori urgenti di manutenzione del fiume Paglia, ma per la completa messa in sicurezza occorrono ulteriori 12 milioni di euro che ci faremo carico di chiedere, con urgenza, al Ministero dell’Ambiente e all’Autorità di Bacino del fiume Tevere”. È quanto sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti. L’individuazione dei lavori per il ripristino del corso d’acqua, la cui funzionalità si è aggravata a seguito dell’eccezionale evento di piena del novembre scorso, è stata nei giorni scorsi al centro di un nuovo incontro, nella sede municipale di Orvieto, al quale hanno preso parte rappresentanti dell’Assessorato regionale, della Provincia di Terni, dei Comuni di Orvieto e Allerona, del Consorzio per la Bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia, di Confindustria e Assocave. Sono state condivise le proposte sulla base delle quali è stato individuato, insieme agli interventi organici di manutenzione, un piano generale di prevenzione. “Una corretta e adeguata sistemazione idraulica del Paglia, per la sua natura e dinamica – rileva Rometti – non può che essere perseguita nell’ambito di un piano generale di riduzione del rischio idraulico. Nella consapevolezza del generale dissesto in cui versa il fiume – ricorda -, la Regione ha dato incarico al Consorzio di bonifica di redigere un approfondito studio per la ridefinizione del quadro idrologico-idraulico, in collaborazione con l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr, uno strumento indispensabile nell’ottica della messa in sicurezza del Paglia”. Con il finanziamento della Regione, potranno cominciare i primi lavori urgenti, il cui costo complessivo è stato stimato in circa 2 milioni e 350mila euro. Lo stesso stanziamento è previsto per interventi a medio termine, mentre per i lavori strutturali necessari per ridurre il rischio idraulico è stata stimata una spesa di 12 milioni di euro. “Il piano non può che assumere una valenza nazionale – conclude l’assessore regionale Rometti -Rappresenteremo al Ministero dell’Ambiente e all’Autorità di bacino del fiume Tevere l’urgenza di stanziare i finanziamenti necessari per mitigare il rischio idraulico del Paglia con lavori di difesa, ma soprattutto con la realizzazione di casse di espansione che, oltre a salvaguardare le aree lungo il fiume, siano funzionali anche alla riduzione del rischio per il territorio laziale e per Roma”.  
   
   
FRANE DI OGNISSANTI: AL VIA IL PIANO DA 23,4 MILIONI DI EURO PER MASSA CARRARA E LUCCA  
 
Massa, 30 marzo 2011- Il presidente della Regione Enrico Rossi ha presentato ieri mattina presso il Palazzo Ducale di Massa ai numerosi amministratori locali presenti, il Piano da 23,4 milioni di euro per la messa in sicurezza dei territori delle province di Massa Carrara e Lucca colpiti dalle frane e dalle alluvioni di Ognissanti, che a fine ottobre e inizio novembre 2010 hanno provocato tre vittime e danni stimati in 94,5 milioni di euro. “Quello che abbiamo illustrato oggi – ha spiegato il presidente Enrico Rossi – è un Piano a cui abbiamo lavorato con la collaborazione delle amministrazioni locali e che fa seguito agli interventi eseguiti all’indomani dei tragici eventi che hanno flagellato la Toscana del nord. Abbiamo subìto danni per oltre 94 milioni ma abbiamo dovuto utilizzare quasi esclusivamente fondi regionali, vista l’esiguità dei 2 milioni di finanziamenti statali che abbiamo ottenuto. Ci premeva dare intanto un segnale forte circa la capacità di mettere in sicurezza il nostro territorio, ma non rinunceremo a chiedere che il Governo faccia per intero la sua parte”. I 35 Comuni che riceveranno i finanziamenti e le due Province sono i soggetti incaricati di attuare il Piano, che destina a Massa Carrara più di 13,5 milioni di euro e a Lucca più di 7,5 milioni. Non ancora definita, in attesa delle domande, la ripartizione di circa 2,1 milioni destinati a rimborsare i danni subiti dai privati, le spese sostenute dalle organizzazioni del volontariato e l’ospitalità alberghiera degli sfollati. Oltre alle due Amministrazioni provinciali sono 16 i Comuni apuani a cui andranno i fondi e 27 quelli lucchesi. Dal momento in cui le risorse verranno assegnate loro, avranno 90 giorni per affidare i relativi lavori e poi un anno di tempo per concluderli. “Non interverremo – spiega il presidente Rossi – soltanto per riparare i danni subiti, ma abbiamo voluto destinare circa una buona fetta dei finanziamenti alla prevenzione, per un investimento che giudichiamo indispensabile. Circa 10 milioni di euro sono infatti destinati ad interventi di forestazione e di tutela di territori collinari e montani, operazione necessaria per scongiurare il ripetersi dei dissesti. Un altro aspetto da sottolineare è che circa 2 milioni di euro sono riservati ai contributi che erogheremo ai cittadini per i danni subiti agli immobili di loro proprietà”. Al termine della presentazione il presidente Rossi e gli amministratori locali hanno firmato un protocollo di intesa con il quale si definisce il percorso da intraprendere per la messa in sicurezza dei territori colpiti da piogge e frane e delle zone più a rischio.  
   
   
ALLUVIONE IN VENETO. ZAIA: ENTRO APRILE 60 NUOVI CANTIERI, ALTRI 40 ENTRO L’ANNO, 129 GIÀ REALIZZATI. PRESTO IL PIANO DEI BACINI DI LAMINAZIONE  
 
 Venezia, 30 marzo 2011 - Entro l’anno corrente i Geni Civili Regionali apriranno in Veneto oltre 100 nuovi cantieri per ripristinare e migliorare le opere idrauliche distrutte o danneggiate dall’alluvione che ha devastato il Veneto lo scorso autunno: una sessantina ad aprile, il resto nei mesi successivi. Questi interventi si aggiungono a quelli già realizzati dai Servizi Forestali e ai 129 cantieri di somma urgenza attivati dai Geni Civili e dai Consorzi di Bonifica durante e subito dopo il tragico evento. Si tratta di un complesso di lavori per una spesa complessiva che sfiora i 99 milioni di euro di opere, delle quali il presidente del Veneto Luca Zaia ha consegnato oggi alla stampa gli elenchi, sia del già fatto sia di quello che si sta facendo e si farà. “Ho voluto mettere tutto nero su bianco per difendere una squadra di persone che lavorano gratis per il veneto e i suoi cittadini – ha affermato Zaia – una squadra che merita rispetto. Il nostro pensiero va agli alluvionati, non alle polemichette, magari da comitatini che si apprestano a proporsi nella prossima competizione elettorale locale. Noi non abbiamo tempo da perdere con queste cose, e andiamo avanti. Abbiamo già realizzato opere per una quarantina di milioni, ora apriamo i nuovi cantieri progettati in questi mesi e quelli necessari alle somme urgenze dell’evento alluvionale di una decina di giorni fa. Qualcuno non si è neanche accordo che abbiamo fatto opere pubbliche per 40 milioni e se c’è chi vuole spiegarci come si può fare meglio ce lo dica”. “Sull’alluvione ci stiamo giocando una partita importante per il nostro territorio. Abbiamo poi tutta la grande partita delle casse di espansione e dei bacini di laminazione sui quali stiamo lavorando – ha detto ancora Zaia - e non escludo di potervi fornire entro un mese anche il cronoprogramma degli impegni che possiamo già assumerci anche su quel fronte. Di sicuro dobbiamo riprendere in mano un lavoro enorme: stiamo ‘tagliandando’ le opere della Repubblica Veneta e dobbiamo recuperare decenni perduti”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Zaia ha ribadito che non è assolutamente oggetto di discussione alcuna tassa di scopo: “stiamo ancora trattando con il Governo per vedere se possono arrivare ulteriori risorse e in corso di negoziato non si tira certo fuori un discorso di addizionali, che comunque in ogni caso non riguarderanno il gasolio”. In allegato elenchi delle nuove opere dei Geni Civili e il quadro complessivo del costo degli interventi già fatti e in programma  
   
   
HYDRICA SALONE INTERNAZIONALE TECNOLOGIE PER L’ACQUA  
 
Roma, 30 marzo 2011 - Si svolgerà dal 30 marzo al 2 aprile prossimi a Padova, presso la locale Fiera, il Salone Internazionale Tecnologie per l’Acqua – Hydrica. Nell’ambito del Salone sono previste iniziative congressuali di tipo scientifico coordinate dall’Istituto di Ricerca sulle Acque (Irsa) del Cnr. Le iniziative previste riguardano l’analisi degli aspetti tecnici e pianificatori relativi al riuso delle acque reflue depurate, il problema dell’arsenico nelle acque per il consumo umano (Iniziative svolte con la collaborazione dell’Università degli Studi di Brescia, Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura e Territorio), l’analisi delle criticità connesse con il trattamento dell’acqua potabile presso l’utenza domestica ed i rapporti tra acque ed energia al fine di migliorare l’efficienza energetica nel settore idrico con l’obiettivo di individuare le possibilità di risparmio energetico operando prevalentemente nel versante gestionale inteso nel senso più ampio del termine. Padova Fiere (ente organizzatore del salone) metterà inoltre a disposizione uno spazio per i giovani ricercatori e giovani professionisti al fine di promuovere scambi di conoscenze e di esperienze su tutti gli aspetti del Ciclo dell’Acqua. A tale scopo, durante l’intera durata della manifestazione fieristica una sala sarà riservata alla presentazione di comunicazioni orali nei settori: Gestione delle risorse idriche • Idrologia, Idraulica e Idroinformatica • Trattamenti depurativi di acque e acque di scarico • Servizi idrici • Aspetti legislativi e socio economici La manifestazione è aperta a tutti i giovani di età inferiore ai 35 anni e include anche studenti e neo laureati che abbiano svolto una tesi nei settori sopra elencati. Accanto allo spazio dedicato al trasferimento delle conoscenze tecnico-scientifiche, opportuni momenti saranno riservati ad incontri con esponenti dell’industria e dei servizi idrici al fine di discutere e verificare le opportunità di lavoro che il settore offre.  
   
   
BOLZANO: OK ALLA VALUTAZIONE D´IMPATTO AMBIENTALE PER 3 GRANDI PROGETTI  
 
Bolzano, 30 marzo 2011 - La Giunta provinciale ha approvato la valutazione d´impatto ambientale per tre progetti di notevole portata. Si tratta di una variante del nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud, dell´accesso stradale alla Val Badia di San Lorenzo e dell´impianto di irrigazione per l´alta Val Venosta. Via libera della Giunta provinciale alla valutazione d´impatto ambientale per la variante di progetto del nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud. La proposta dell´Ufficio provinciale infrastrutture ed opere ambientali, approvata dal comitato ambientale lo scorso febbraio, prevede la sostituzione dello stadio semisecco e della torre di lavaggio con uno stadio a secco a due stati per l´impianto di depurazione dei fumi. Grazie a questa variante si potrà ottenere una sensibile riduzione sia del consumo energetico, sia dei lavori di manutenzione. Inoltre, i valori di emissione delle sostanze inquinanti nell´aria potranno essere maggiormente contenuti con benefici effetti a livello di inquinamento atmosferico. Parere positivo alla valutazione d´impatto ambientale anche per il progetto esecutivo riguardante lo svincolo della strada statale della Val Pusteria, all´altezza di Castel Badia, a San Lorenzo, che conduce al nuovo accesso alla Val Badia. "Siamo sempre più convinti - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - che si tratti della soluzione più indicata, anche perchè consente di sgravare dal peso di una parte del traffico di transito uno dei punti nevralgici di una strada già di per sè congestionata come quella della Val Pusteria". La Giunta provinciale, infine, ha approvato la valutazione d´impatto ambientale per la realizzazione del nuovo impianto di irrigazione a scopo agricolo "Landa di Malles bassa", che dovrà servire i comuni di Curon Venosta, Malles e Glorenza. "Il progetto - ha sottolineato Durnwalder - prevede anche una sostanziosa serie di provvedimenti di compensazione in ambito ambientale".  
   
   
SOSTENIBILITA´ AMBIENTALE E RIFIUTI LA REGIONE MARCHE ALL´AVANGUARDIA IN EUROPA.  
 
Ancona, 28 Marzo 2011 - Il 28 marzo a Bruxelles si e` svolto l´incontro internazionale del progetto Pre-waste che vede impegnati diversi Paesi comunitari tra cui la Regione Marche, capofila del progetto. La prevenzione dei rifiuti nelle citta` e nelle regioni ha di nuovo messo al centro dell´attenzione europea le nostre esperienze che puntano a rendere piu` efficaci le politiche pubbliche per ridurre la produzione dei rifiuti. Dematerializzazione negli uffici del Belgio, vendite all´ingrosso in Italia, prevenzione dello spreco di cibo in Inghilterra, divieto su piatti smaltibili in Germania, ecotassa in Romania. Questi sono solo alcuni degli esempi che sono stati raccolti durante l´incontro, visto che Pre-waste ha come obiettivo d´identificare e scambiare le buone pratiche, condividere una metodologia per il monitoraggio e la valutazione dell´efficacia delle politiche di prevenzione delle autorita` locali e promuovere opportune politiche di prevenzione dei rifiuti. Come afferma l´assessore all´Ambiente, Sandro Donati ´dopo aver riunito piu` di 100 esperienze europee di prevenzione dei rifiuti, piu` di 130 attori hanno partecipato all´evento, tra funzionari a livello regionale e locale, della commissione europea e altri soggetti che sono interessati nello scambio di esperienze. Questo per noi rappresenta un momento di scambio e di crescita importante per migliorare le politiche del settore dei rifiuti su cui lavoriamo costantemente da anni per ottimizzare gli obiettivi´. Durante il workshop si e` posto soprattutto l´accento su alcune delle 50 buone pratiche individuate dal progetto Pre-waste sul piano della prevenzione rifiuti e sul ruolo degli indicatori, sugli obiettivi per la valutazione e il monitoraggio delle azioni di prevenzione rifiuti. All´incontro oltre a rappresentanti della Svim, responsabile della segreteria tecnica del progetto, hanno partecipato anche delegati delle ludoteche regionali del riuso e funzionari del Comune di Castelfidardo, che hanno portato l´esperienza ´Fontemagna City´, l´erogatore di acqua depurata al servizio della popolazione a costo zero per ridurre l´uso dell´acqua in bottiglia. Dallo scorso settembre i partner hanno raggiunto piu` di 100 casi studio sul tema della prevenzione dei rifiuti da 18 Paesi. Le azioni sono ora oggetto di analisi e valutazione. In particolare si andranno a perfezionare i criteri per una ulteriore selezione che portera` alla definitiva individuazione di sole venti pratiche. Ancora una volta la Regione Marche e` all´avanguardia nell´azione di sostenibilita` ambientale a livello nazionale ed internazionale.  
   
   
MILANO: AREA EX-SISAS,TRA 20 GIORNI TUTTI I RIFIUTI A DESTINAZIONE LA SCELTA DELL´OPERATORE NEL 2006? LA FECE PECORARO SCANIO  
 
 Milano, 30 marzo 2011 - ´Tutte le 280.000 tonnellate di rifiuti dell´area ex-Sisas di Pioltello/rodano sono state rimosse dal sito e quindi la bonifica è stata del tutto completata. Una quota di materiale rimosso, inferiore al 7 per cento, cioè 19.000 tonnellate, non ha ancora raggiunto il luogo di smaltimento finale, all´estero, dove sarà definitivamente smaltita entro 20 giorni´. Lo precisa una Nota di Regione Lombardia. Nella Nota si aggiunge anche che ´tale quota di rifiuti è provvisoriamente stoccata presso tre impianti, regolarmente autorizzati e oggetto di decreti specifici del Commissario delegato´. ´Tutti questi elementi - ricorda la Nota - sono peraltro già stati comunicati dal ministro Prestigiacomo, dal commissario Potocnik, dal presidente Formigoni e dal commissario delegato Pelaggi nel corso della conferenza stampa di ieri´. La Scelta Di Pecoraro Scanio - Per quanto riguarda l´individuazione, avvenuta nel 2006, dell´operatore privato per la bonifica dell´area, Regione Lombardia sottolinea che ´l´Accordo di programma per la bonifica di Pioltello/rodano fu promosso, nel corso del secondo governo Prodi, dall´allora ministro dell´Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, che individuò l´operatore privato e stabilì il valore dei lavori´.  
   
   
CESENATICO SPERIMENTA LA ISOLE ECOLOGICHE INTERRATE MEDIANTE L’UTILIZZO DI MODERNI CONTENITORI INTERRATI A FAVORE NON SOLO DELL’AMBIENTE E DELLA QUALITÀ ESTETICA DELLE ZONE INTERESSATE MA ANCHE A FAVORE DELLA PUBBLICA IGIENE.  
 
 Cesenatico, 30 marzo 2011 - Il Comune di Cesenatico installa la prima isola ecologica interrata su territorio provinciale. Insieme a Eco Top Line, azienda del territorio di Cesenatico da tempo impegnata in iniziative volte a salvaguardare l´uomo e l´ambiente e finalizzate al miglioramento della qualità della vita, e in collaborazione con Mondini Engineering di Lugano, il Comune attiverà la sperimentazione della prima isola ecologica interrata nel centro storico. La salvaguardia e l´attenzione a queste problematiche è un preciso dovere di tutti e dobbiamo dare il nostro contributo per conseguire il comune obiettivo – dichiara la società incaricata di fornire il nostro comune delle prime isole ecologiche interrate. Da scrupolose indagini istruttorie e conoscitive si può facilmente constatare, relativamente ai rifiuti solidi urbani, che il problema non è mai considerato nella sua totalità; l´attenzione generale è rivolta allo smaltimento ed alla differenziazione dei rifiuti trascurando un aspetto fondamentale, la prima fase, i primi anelli della catena. Gli attuali sistemi di raccolta, dal più moderno porta a porta al classico con i cassonetti, grandi o piccoli, sulle strade presentano lo stesso medesimo limite: i rifiuti restano in attesa di essere raccolti per ore, a volte anche per giorni, mentre il processo di decomposizione inizia il suo percorso con l’effetto di creare la fermentazione dei liquami con odori sgradevoli che durante l’estate, sotto le calde temperature, si amplificano ulteriormente. Nel nord Europa da tempo stanno utilizzando diversi sistemi con contenitori interrati mentre nel sud Europa solo ora si sta lavorando in questa direzione. Per risolvere i problemi inerenti la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, in linea generale si basa sull´ottimizzazione del sistema di raccolta differenziata, in quanto permette: un miglioramento del servizio e una sensibile riduzione dei costi gestionali oltre a quelli relativi alla fase di smaltimento differenziato dei rifiuti. Il tutto con un sistema di vuotatura facilmente e perfettamente integrabile a quelli di raccolta tradizionali attualmente in uso. Questa si prospetta a lungo termine la soluzione migliore per prevenire: Rischi di tipo ecologico ed ambientale • Salvaguardare la salubrità sia pubblica che in ambito lavorativo • Migliorare l´impatto ambientale • Riqualificare l’arredo urbano Il prodotto, che verrà fornito gratuitamente da Eco Top Line su brevetto degli svizzeri Mondini Engineering sarà posizionato in un punto del centro storico di Cesenatico e sarà costituito da: · una vasca interrata, costituita da un unico blocco monolitico a tenuta stagna; · una piattaforma di sicurezza, costituita da pedana provvista di portello d´ispezione in lamiera zincata denominata "Secur Sure" calpestabile con una portata di Kg.500 e azionata da due contrappesi interni, guidata da cavi in acciaio scorrevoli su carrucole in teflon, che con l´estrazione del contenitore si solleva automaticamente sino al livello del terreno, bloccandosi meccanicamente sui quattro angoli, evitando così il pericolo di cadute; un contenitore estraibile. Le ante che fanno da fondo al contenitore sono sagomate in modo da trattenere eventuali liquidi rilasciati dai rifiuti introdotti o dal processo di fermentazione degli stessi per un totale di circa 120 litri.La parte esterna del contenitore basamento della colonnina è realizzata in alluminio antisdrucciolo (in opzione rivestimento in caucciù antisdrucciolo nero o colorato) costruita a raggio in modo da avere il punto centrale leggermente più alto rispetto agli spigoli, per permettere il deflusso dell´acqua e una maggiore resistenza contro i possibili colpi causati involontariamente durante la fase di vuotatura. Il contenitore, il basamento e la colonnina formano un unico blocco. La tenuta strutturale del contenitore è garantita per Kg. 1200. La capacità di portata varia da mc. 3,5 per il vetro a mc. 5,00 per i restanti rifiuti come Plastica, Carta, Alluminio e Rsu; · la colonnina esterna è realizzata in lamiera zincata a caldo e possiede una serie di accorgimenti tecnici sulla superficie della stessa che permettono il deflusso dell´acqua verso l´esterno. La bocca di conferimento in acciaio inossidabile impedisce la comunicazione diretta tra il contenitore interrato e l´esterno, rappresentando un efficiente sistema di sicurezza anti intrusione; l´apertura della colonnina è "hand free" ed avviene con pressione del piede sul pedale ricoperto di lamiera striata antisdrucciolo, o mediante la presenza di una maniglia in acciaio antiscasso posta sulla parte laterale della colonnina ad uso di persone disabili o con problemi locomotori e mantenendo così condizioni di massima igiene. All´interno della colonnina può essere collocata una pastiglia deodorante di lunga durata, circa 6 mesi, che agisce ad ogni apertura profumando l´ambiente circostante intervenendo più energicamente quando la temperatura esterna supera i 35 gradi. La vuotatura dei contenitori avviene senza alcun contatto tra l´operatore ed i rifiuti, con comando a distanza si aggancia la colonnina poi si procede al sollevamento del contenitore ed infine si effettua la vuotatura direttamente all´interno dell´autocarro compattatore utilizzato per la raccolta. I benefici per l’uomo e per l’ambiente sono: pulizia, funzionalità, ordine e decoro sulle strade. Non si avranno più odori sgradevoli provocati da liquami fuoriusciti dai sacchi, non sarà possibile bruciare cassonetti e cumuli di spazzatura. Inoltre gli operatori addetti alla raccolta inoltre potranno svolgere il loro lavoro in un ambiente adeguatamente salubre e in condizioni igieniche più sicure. Le postazioni dotate di contenitori interrati saranno dotate di un contenitore per il secco non riciclabile (indifferenziato); uno per il secco riciclabile, e uno per l’umido. La realizzazione di diverse postazioni di quartiere (isole ecologiche), dovranno essere distanti tra loro meno di 300 metri, per la raccolta di tutte le principali frazioni di rifiuti riciclabili quali plastica e simili, carta e cartone, vetro e lattine alluminio, sempre utilizzando contenitori interrati, mentre il loro posizionamento avverrà su aree pubbliche, slarghi e/o aree parcheggio (n 2/3 contenitori occupano lo spazio di un posto auto e sostituiscono la capienza di circa 18 cassonetti stradali). “Per perseguire l´obiettivo di migliorare costantemente la qualità della vita dei nostri concittadini occorre la coesione tra tutte le parti, la sinergia tra una Amministrazione Pubblica dinamica, attenta, pronta a recepire nuove soluzioni volte al miglioramento della qualità della vita e la responsabile partecipazione di tutta la cittadinanza. Contribuire al raggiungimento di questo obiettivo, grazie anche alla collaborazione attenta di un’azienda locale come Eco Top Line, è un obbligo ed un dovere dell´intera collettività. Cesenatico per prima sul territorio provinciale – dichiara il sindaco Nivardo Panzavolta - sperimenta le isole ecologiche interrate in una zona del centro storico della nostra città, dimostrando ancora una volta la particolare attenzione per l’ambiente e per la salubrità dei cittadini, in accordo con Hera e Ato. Questo primo esperimento vuole essere all’avanguardia con le nuove tecnologie a tutela dell’ambiente e della salute delle persone. Un primo passo verso una nuova dimensione di città più vicina ai cittadini e ai loro bisogni, più attenta all’ambiente e alla vivibilità dei cittadini con un nuovo sistema di raccolta che crea sinergie tra razionalità ed efficienza del servizio e risparmio di risorse. ”.  
   
   
AATO COMMISSARIATE DAL 1° APRILE SE NON ARRIVA IL DPCM  
 
 Verona, 30 marzo 2011 - L’intervento dell’assessore regionale Conte all’assemblea di Aato Veronese. Martelli, Aato Veronese “La Regione avrà un forte coordinamento, si va verso un «Modello Veneto»” “Aato commissariate e non abrogate dal 1° di aprile in attesa della nuova legge regionale, se entro due giorni (31 marzo) non arriverà il Dpcm”. Sono le parole di Maurizio Conte, assessore regionale all’Ambiente, intervenuto il 29 marzo all’Assemblea dei Sindaci convocata dell’Aato Veronese, tenutasi al Quadrante Europa, a cui erano presenti i sindaci del territorio scaligero, il direttore dell’Aato Veronese Luciano Franchini, il presidente dell’Aato Veronese Mauro Martelli, il vicepresidente della Provincia di Verona Fabio Venturi, Luigi Mauro Visconti vice presidente Aato Veronese, Anna Leso, Presidente di Acque Veronesi e il direttore di Ags Alberto Ardieli. “Proprio questa mattina – ha affermato Conte di fonte a tutti i sindaci veronesi – è stata approvata in giunta regionale delibera che prevede il commissariamento delle Aato dal 1° di aprile, con i loro presidenti che copriranno il periodo transitorio con la carica di Commissari. Questo perché è impensabile non avere una copertura delle Aato se non dovesse, in questi due ultimi giorni di tempo, arrivare il tanto atteso Dpcm”. La nuova legge regionale, approvata in Giunta, è attualmente in discussione per la futura approvazione da parte del Consiglio. Assemblea “calda”, quella di oggi, dove i sindaci del territorio veronese hanno discusso la spinosa questione legata al “buco normativo” venutosi a creare da alcuni mesi. Infatti, dopo la proroga di tre mesi stabilita a fine 2010 che fissava la soppressione delle Aato al 31 marzo; dopo il mancato arrivo del Dpcm (almeno finora), che consentirebbe un’ulteriore proroga, ecco che la Regione Veneto prende le redini della situazione, consentendo così la sopravvivenza delle Aato. E si avvicina sempre di più quell’ideale di “Modello Veneto” per la gestione del servizio idrico, nominato durante l’assemblea dallo stesso assessore regionale e auspicato anche dal Presidente dell’Aato Veronese Mauro Martelli. Un Modello per la pianificazione delle acque che, se approvato, darebbe la possibilità agli enti locali di continuare il loro ruolo. Prossima data fondamentale sul calendario sarà quella del Referendum, il 12-13 giugno prossimo, sull’abrogazione dell’articolo 23, e dunque sull’abrogazione della privatizzazione obbligatoria della gestione del servizio che consentirebbe di continuare la gestione attuale, cosiddetta, in house alle società pubbliche Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi. “Mancava un forte coordinamento regionale – commenta Mauro Martelli, Presidente dell’Aato Veronese, prossimo ad esserne il Commissario -; con l’approvazione della futura Legge Regionale invece si stanno creando i presupposti per il conseguimento ed il perfezionamento di un “Modello Veneto” che partendo dalla esperienza positiva maturata fino ad ora, garantisca ancora al territorio ed ad Sindaci il ruolo fondamentale di programmazione ed approvazione degli interventi ma allo stesso tempo avranno un coordinamento regionale su tutti gli atti fondamentali come le convenzioni ed i contratti di servizio uniformando di fatto i comportamenti amministrativi e gestionali sull’intero territorio regionale. Nel medio periodo quindi si potranno anche mettere a confronto i risultati statistici e gestionali delle varie esperienze e trasferire le eccellenze accertate su tutto il territorio regionale con l’unico fine di migliorare il servizio contenendo gli aumenti tariffari che già ora risultano essere a Verona tra i più bassi a livello nazionale. “Ci si augura che questa riflessone dal punto di vista normativo non rallenti le opere in corso di realizzazione - dice Luciano Franchini, direttore Aato Veronese – , e che quanto di buono fatto finora sia valorizzato anche in avvenire. Sono stati realizzati già 150milioni di euro di investimenti negli ultimi quattro anni e la tariffa media a Verona è del 25% più bassa della media nazionale e del 10% più bassa di quella regionale”.  
   
   
MONITORAGGIO SITI INQUINATI. VENDOLA FIRMA CONVENZIONE CON FORZE DELL´ORDINE  
 
Bari, 30 marzo 2011 - “Siamo orgogliosi oggi di presentare dati così importanti e così confortanti. Siamo orgogliosi perché la regione Puglia aveva una realtà largamente sommersa con poca attenzione repressiva nei confronti dei reati ambientali. Oggi sottoscriviamo e finanziamo per il quinto anno consecutivo un protocollo considerato un punto di riferimento e un modello organizzativo per tutta l’Italia”. Lo ha detto il presidente della regione Puglia Nichi Vendola nel corso della conferenza stampa per la sottoscrizione del protocollo “Azioni di monitoraggio dei siti inquinati nel territorio della regione Puglia, a completamento delle attività in corso nell’ambito della convezione quadro tra regione Puglia e Forze dell’Ordine”. Al tavolo, per la firma, oltre al presidente Vendola, l’assessore competente Lorenzo Nicastro e i rappresentanti del Comando regionale della Guardia di Finanza, del Comando Tutela ambientale dei Carabinieri, del Corpo forestale dello stato, dell’Arpa Puglia e del Cnr. “Soggetti - ha sottolineato il presidente Vendola - che hanno messo in piedi un modello esemplare di monitoraggio del territorio per colpire tutto ciò che reca un danno o una ferita al nostro territorio. Si tratta di continuare a sviluppare un modello di coordinamento tra tutti gli attori e di essere capace di una repressione intelligente. Se oggi gli apparati repressivi dispongono di tecnologie informatiche satellitari possono colpire quasi in tempo reale chi ha commesso un reato ambientale”. Il problema oggi in Italia è che non solo il reato ambientale non desta allarme sociale ma anche che le leggi sono assolutamente carenti. “Per un mafioso è molto più semplice - ha detto Vendola - diventare un eco mafioso che non un trafficante di droga perché i reati ambientali opere sono al massimo contravvenzionati. I reati ambientali sembrano delle semplici marachelle e invece sono reati che mettono a rischio la nostra salute e recano un pregiudizio grave al nostro paesaggio e alla nostra vita. Noi chiediamo che il legislatore modifichi e renda più pregnante e più efficace la repressione nei confronti dei reati ambientali”. Anche l’assessore competente Lorenzo Nicastro ha insistito sulla necessità che il legislatore nazionale modifichi le norme. “Dobbiamo considerare – ha detto Nicastro – i crimini ambientali come rapine a mano armata o episodi di narcotraffico, reati puniti con pene durissime. Solo in questo modo possiamo disincentivare gli episodi criminosi che aggrediscono l’ambiente.