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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Gennaio 2008
SELEZIONATO STUDIO UE COME UNO DEI PIÙ IMPORTANTI CONTRIBUTI ALLA RICERCA CARDIOVASCOLARE DEL 2007  
 
Bruxelles, 9 gennaio 2008 - L´associazione americana di cardiologia (American Heart Association - Aha) ha scelto uno studio di ricerca finanziato dall´Ue come secondo lavoro più autorevole nel settore della ricerca cardiovascolare del 2007. Lo studio selezionato s´intitola «Genomewide association analysis of coronary artery disease» ed è stato pubblicato nell´edizione del 2 agosto 2007 del «New England Journal of Medicine». I suoi autori, che hanno partecipato al progetto europeo «Cardiogenics», hanno «identificato diversi loci genetici i quali, singolarmente e aggregati, influenzano in modo sostanziale il rischio di sviluppare una cardiopatia coronarica», commenta l´Aha in merito alla sua decisione. «Sulla base di questi straordinari risultati di ricerca, vi sono speranze di trovare nuovi meccanismi che provocano l´infarto e di sviluppare nuovi farmaci capaci di prevenirli», ha dichiarato la dottoressa Jeanette Erdmann dell´Università di Lubecca (Germania), l´istituto responsabile del progetto «Cardiogenics». I ricercatori del progetto hanno utilizzato un chip basato sul polimorfismo di un singolo nucleotide (Snp) per esaminare due popolazioni di controllo in Inghilterra e in Germania. Questa tecnologia, che consente l´analisi simultanea sull´intero genoma di 500. 000 varianti di geni (denominata Snp), è stata disponibile solo per alcuni mesi, ma ha rivoluzionato la ricerca sulle cause ereditarie della malattia, sottolinea l´équipe del progetto «Cardiogenics». Ogni anno 750. 000 persone in Europa muoiono d´infarto, il che rende le patologie cardiovascolari una delle maggiori cause di mortalità. Oltre ai fattori di rischio ormai comprovati quali l´età, l´ipertensione, il fumo e l´obesità, i fattori genetici rivestono un ruolo significativo nello sviluppo delle malattie cardiovascolari. «Cardiogenics» riunisce 17 partner provenienti da università, istituti di ricerca e dall´industria e riceve circa 10 Mio Eur dall´Ue, oltre al sostegno finanziario e logistico proveniente da importanti iniziative nazionali, quali ad esempio il Wellcome Trust britannico e il Centro nazionale tedesco per la ricerca sul genoma (Ngfn), e da numerosi progetti paneuropei. Il principale obiettivo del progetto è identificare i geni di rischio per le cardiopatie coronariche e l´infarto del miocardio con l´aiuto della genomica. Per ulteriori informazioni visitare: Progetto «Cardiogenics»: http://www. Cardiogenics. Eu/ Università di Lubecca: http://www. Uni-luebeck. De/ American Heart Association: http://www. Americanheart. Org/ .  
   
   
LEGGE 194, FORMIGONI REPLICA A MINISTRO TURCO CONFERMATE LE LINEE DI INDIRIZZO ENTRO LA FINE DI GENNAIO AGIREMO ESCLUSIVAMENTE A TUTELA DELLA DONNA E DEL BAMBINO  
 
 Milano, 9 gennaio 2008 - "Il ministro Livia Turco ritrovi la sua serenità. Regione Lombardia emanerà entro la fine del mese di gennaio, come già preannunciato, linee di indirizzo operativo a tutela della donna e del bambino e nel rispetto della 194". E´ quanto risponde il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alle dichiarazioni del ministro. "Lo faremo - argomenta Formigoni - perché è una nostra precisa responsabilità tutelata dalla Costituzione in vigore dal 1948 e ulteriormente rafforzata dal Titolo V, novellato, del 2001. Entrambi i testi costituzionali attribuiscono infatti alle Regioni le responsabilità operative in campo sanitario. E noi le eserciteremo come le abbiamo sempre esercitate". "Ora è vero - prosegue il presidente lombardo - che il ministro Turco anche in questa occasione, come già in numerose precedenti, tenta surrettiziamente di riportare in capo al ministero nazionale della Salute responsabilità che non gli competono (lo ha fatto ad esempio nel cosiddetto provvedimento milleproroghe in numerosi modi e arrivando a attribuire al ministero i poteri decisionali su come debbono essere fatti i contratti regionali). Ma le Regioni e la Lombardia in testa si sono sempre opposte a queste violazioni della Costituzione". "Tanto più - nota ancora Formigoni - eserciteremo le nostre precise responsabilità in questo caso, in cui una volta di più le positive innovazioni nascono da esperienze di assoluta eccellenza condotte in due ospedali lombardi come la Mangiagalli e il San Paolo. Forse il ministro farebbe bene almeno per una volta a riconoscere l´eccellenza della nostra sanità". "In ogni caso - sottolinea in conclusione il presidente lombardo - agiremo non certo per alimentare un conflitto Stato-regione, ma esclusivamente per la tutela della donna e del bambino" .  
   
   
GLI SVIZZERI LANCIANO UN´INIZIATIVA SULLA BIOLOGIA DEI SISTEMI  
 
Berna, 9 gennaio 2008 - La Svizzera ha annunciato il suo obiettivo di diventare leader mondiale nel campo della biologia dei sistemi. Per raggiungere questo traguardo, sta investendo 400 Mio Chf (243 Mio Eur) lungo un periodo di quattro anni a favore di un´iniziativa chiamata Systemsx. Ch. Questo livello di investimento in un unico campo della ricerca è senza precedenti in questo paese. Il consorzio Systemsx. Ch riunisce otto università, tre istituti di ricerca, agenzie di finanziamento della ricerca e l´industria. «Una cooperazione di simile portata tra le università è senza precedenti e, sotto molti aspetti, rappresenta il modo in cui i progetti dovrebbero essere affrontati e coordinati tra gli istituti svizzeri in futuro», ha commentato Charles Kleiber, segretario di stato svizzero per l´Istruzione e la ricerca. La biologia dei sistemi viene definita dalla Fondazione europea della scienza (Fes) come «lo studio del funzionamento dei prodotti delle reti biologiche a livello di cellule, organi e corpo». Essa intende basarsi sulle nostre conoscenze in materia di sequenze genomiche, studiando il significato di tali sequenze. Gli scienziati sperano che essa possa portare a importanti svolte nella ricerca sulla biotecnologia e sulla salute. Questa ricerca, tuttavia, è così costosa che la collaborazione tra università e istituti di ricerca è un prerequisito per il successo. Inoltre, la materia richiede una collaborazione tra gli scienziati di varie discipline, tra cui la biologia, la fisica, la chimica, la matematica, l´informatica e l´ingegneria. Nel mese di settembre la Fes ha chiesto un maggiore coordinamento della ricerca sulla biologia dei sistemi in Europa. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Snf. Ch/ .  
   
   
IL POMODORO ANTI-INFIAMMATORIO I RICERCATORI DEL CNR DI POZZUOLI INSIEME AI COLLEGHI DELL´UNIVERSITÀ FEDERICO II DI NAPOLI HANNO DIMOSTRATO CHE UN POLISACCARIDE, PURIFICATO DA BUCCE DI POMODORO, POSSIEDE POTENZIALI PROPRIETÀ ANTIINFIAMMATORIE.  
 
Roma, 9 gennaio 2008 - E’ il vegetale più famoso del mondo; prima utilizzato solo come ornamento, è diventato il re dell’alimentazione per la molteplicità dei suoi componenti: vitamine, potassio, fosforo, beta-carotene. Contiene anche licopene, un pigmento considerato potenziale agente anticancro. Da oggi, al pomodoro è riconosciuta un’altra proprietà salutare. Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di chimica biomolecolare (Icb) del Cnr di Pozzuoli e del Dipartimento di Farmacologia Sperimentale, Facoltà di Scienze Biotecnologiche dell’Università Federico Ii di Napoli ha, infatti, studiato gli effetti di un polisaccaride, purificato da bucce di pomodoro, su una linea cellulare di macrofagi opportunamente stimolati per ottenere una risposta infiammatoria. “Le nostre osservazioni, pubblicate su Journal of Natural Products”, spiega Barbara Nicolaus dell’Icb-cnr, “dimostrano come questo polisaccaride sia in grado di inibire l’espressione del gene che codifica per l’enzima nitrossido sintasi inducibile, regolato dal fattore di trascrizione Nf-b, che svolge un ruolo chiave nel processo infiammatorio. L’attivazione del fattore di trascrizione Nf-b viene notevolmente ridotta dal polisaccaride”. Il gruppo del Cnr, coordinato da Nicolaus e di cui fanno parte le ricercatrici Poli e Tommonaro, ha condotto ricerche utilizzando gli scarti industriali della lavorazione del pomodoro con il recupero, derivati dai sottoprodotti, di principi d’interesse quali beta-carotene, licopene, flavonoidi e biopolimeri, potenziali integratori alimentari o come prodotti ad uso farmaceutico. “La filosofia del nostro progetto”, afferma la ricercatrice, “è dettata dalla convinzione che la ricerca di materiali alternativi ai prodotti di sintesi, ottenuti ad elevato impatto ambientale, rappresenta per l’economia una valida alternativa da sviluppare sul piano della produzione industriale. Considerato che ogni anno si producono in Italia oltre 60 milioni di tonnellate di pomodori (dei quali più della metà in Campania) con uno scarto di lavorazione che supera abbondantemente il 2% della produzione e con un costo di smaltimento per quintale che si aggira intorno ai 4 euro circa. Ebbene, il progetto dei ricercatori del Cnr di Pozzuoli non solo fa risparmiare ai produttori i costi di smaltimento ma consente di ottenere un immediato vantaggio anche ecologico. “Abbiamo studiato”, prosegue Nicolaus, “le proprietà biologiche del biopolimero su larve di Artemia salina che in genere viene usato come screening preliminare per individuare composti bioattivi. Le larve di artemia sono state esposte sia a diverse concentrazioni del polisaccaride sia a una contemporanea presenza di Avarolo, un composto naturale isolato da una spugna marina, la Disidea avara, con una forte attività citotossica. In presenza del polisaccaride, la citotossicità dell’Avarolo è diminuita drasticamente”. Incoraggiati da questi risultati, i ricercatori hanno studiato, in collaborazione con il gruppo di Rosa Carnuccio dell’Università di Napoli Federico Ii e la ricercatrice Daniela De Stefano, l’effetto del polisaccaride sull’attivazione di Nf-b, un fattore di trascrizione coinvolto nel processo infiammatorio. L’attivazione di Nf-b determina la trascrizione del gene che codifica per l’enzima nitrossido sintasi inducibile (iNos). Sia l’espressione del gene di iNos sia l’attivazione di Nf-b erano inibiti dal polisaccaride. Ulteriori studi, condotti in vivo, saranno necessari per confermare l’attività anti-infiammatoria del polisaccaride. Quindi, questo polisaccaride potrebbe avere un potenziale impiego sia nel controllo dell’infiammazione, sia come biopolimero non tossico in diverse applicazioni industriali. .  
   
   
DIFETTI CONGENITI: RIDOTTO DI DUE TERZI IL RICORSO ALL’ABORTO NUOVE TECNICHE DIAGNOSTICHE E UN VERO SOSTEGNO ALLA SCELTA DELLA DONNA  
 
 Firenze, 9 gennaio 2008 - Ottanta bambini nati con gravi difetti congeniti vivono oggi in Toscana grazie al perfezionamento delle tecniche diagnostiche e terapeutiche che consentono alle donne una scelta libera e consapevole in relazione alla loro difficile maternità. Sono altrettanto numerosi, inoltre, i bambini che vivono oggi nella nostra regione grazie all’avvio positivo dello screening ecografico per la misurazione della “translucenza nucale” che, rispetto all’amniocentesi e alla villocentesi, rappresenta una alternativa non invasiva per la diagnosi prenatale di anomalie cromosomiche come la sindrome di Down. In poco meno di due anni gli aborti nei casi in cui sono stati diagnosticati al feto gravi difetti congeniti si sono ridotti di due terzi, passando dal 45,5% al 13,7%. Sono questi i risultati di un lavoro condotto dal febbraio 2006 a tutto il 2007 dal Centro regionale di riferimento per la diagnosi prenatale, a cui collaborano l’Unità multidisciplinare per la diagnosi e ! la terapia dei difetti congeniti e delle patologie fetali dell! ’A zienda Meyer, diretta dal dottor Ettore Cariati, e il Centro di riferimento regionale per l’alta complessità ostetrica guidata dal professor Gianfranco Scarselli, direttore del dipartimento materno infantile di Careggi. “Da sempre lavoriamo in favore della vita e nel completo rispetto della legge 194 – commenta l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – Anche noi, come tutti, consideriamo l’aborto una sconfitta per la donna e per la società. La lotta contro l’aborto è un fatto che unisce tutti noi. La stessa legge ci affida compiti importanti circa la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario sui problemi della procreazione cosciente e responsabile. Il lavoro svolto dal Centro di riferimento va in questa direzione e i risultati, anche in questo breve periodo di attività, sono subito arrivati”. Nel periodo considerato sono stati diagnosticati presso il Centro del Meyer 243 casi di difetti congeniti, di cui 190 di rilevante gravità. Di questi, 136 parti sono andati a buon fine e 24 sono in corso. Le donne che sono arrivate al Meyer provengono da tutta la Toscana. Infatti in ogni Asl sono presenti due ostetrici-ginecologi specificamente formati che indirizzano le future mamme a rischio alla struttura specializzata. Qui una commissione interdisciplinare approfondisce la parte diagnostica e affronta con le donne tutte le problematiche connesse al caso. L’equipe chirurgica è quindi pronta a intervenire alla nascita, per rimediare immediatamente difetti che vanno dall’idrocefalo al dito soprannumerario, dalle malformazioni al diaframma al mal posizionamento degli organi interni, a problemi relativi all’esofago e alla trachea e tanti altri. Il risultato di questa presa in carico è che sempre più donne decidono di portare a temine la gravidanza. Nel corso del 2007 è! ; stata introdotta un’altra importante novità, ch! e consen te di ridurre il tasso di abortività. E’ stata avviata gradualmente, infatti, l’attività di screening ecografico per la misurazione della translucenza nucale fetale. Novanta operatori specialisti in ginecologia e ostetricia hanno seguito un apposito corso di formazione e dopo la prova finale saranno accreditati presso la Fetal Medicine Foundation di Londra. Dalla prossima primavera lo screening sarà diffuso in tutte le strutture sanitarie della Toscana. Questo consentirà di sostituire le procedure più invasive e ridurre di oltre l’80% il numero degli aborti che esse provocano. Nel 2005, su un totale di 31. 020 parti sono state effettuate 10. 045 analisi invasive di cui 4382 effettuate a donne sotto i 35 anni (il 20% di un totale di 21. 963 gestanti) e 5651 a donne sopra i 35 anni (il 62,5% di un totale di 9041 gestanti). Si stima che queste procedure provochino ogni anno circa 100 aborti. Se tutte le gestanti si sottopo! nessero allo screening ecografico risulterebbero positivi circa 1500 casi, che verrebbero indirizzati all’amniocentesi o villocentesi, con circa 15 aborti provocati dalle procedure invasive. L’esame della translucenza nucale eseguito tra l’undicesima e la quattordicesima settimana di gravidanza riesce a identificare il 75% dei casi di sindrome di Down con una percentuale di falsi positivi del 5%. Novità, infine, anche per quanto riguarda i 244 consultori attivi nella regione. Infatti dopo il cospicuo finanziamento che ha permesso di potenziare la rete (oltre 3 milioni di euro dal 2006) dal 15 gennaio partiranno i corsi di formazione che coinvolgeranno otre 500 operatori, sui temi del sostegno alla genitorialità, dell’educazione all’affettività e sessualità consapevole e dell’interruzione volontaria di gravidanza. .  
   
   
«INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA: PIÙ SOSTEGNO ALLE DONNE STRANIERE» MA PER LE DONNE ITALIANE! NUMERI E PERCENTUALI SONO IN CALO  
 
 Firenze, 9 gennaio 2008 - Nell’anno 2006 sono stati registrati in Toscana 8879 interruzioni di gravidanza, il 62,59% delle quali effettuate su donne di cittadinanza italiana (5557) e il 37% su donne non italiane (3286). Nel 2005 le Ivg erano state 8761 (5563 per donne italiane e 3142 per donne straniere) e nel 2004 erano state 8766 (5922 per donne italiane e 2796 per donne straniere). Un confronto tra l’anno 2004 e l’anno 2006 permette di rilevare come il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza sia calato del 6,16% per le donne italiane e aumentato del 17,53% per le donne straniere. “In una situazione complessiva di sostanziale stabilità – afferma l’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi – è questo il dato che allarma di più e sul quale dobbiamo lavorare con grande attenzione e intensità, potenziando la ! nostra iniziativa di prevenzione e sviluppando i servizi consu! ltoriali ”. Considerando la provenienza di queste donne spicca il dato relativo alla cittadinanza rumena, che nel 2006 registra 986 interruzioni volontarie di gravidanza (864 nel 2005 e 740 nel 2004), seguita da quella albanese (401), cinese (338) e peruviana (239). Altri dettagli vengono dal rapporto tra numero dei concepimenti (la somma del numero dei parti, delle interruzioni volontarie di gravidanza e degli aborti spontanei) e il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza. Per quanto riguarda le donne di cittadinanza italiana la percentuale di aborti sui concepimenti è in calo costante dal 2001 ad oggi: si è passati infatti dal 18,70% al 16,10%. Per le donne straniere si è invece passati dal 31,84% al 32,17%. .  
   
   
PRESENTAZIONE DEL PRIMO 7 TESLA IN ITALIA, UN TOMOGRAFO DI RISONANZA MAGNETICA AD ALTISSIMO CAMPO  
 
Calambrone (Pisa), 9 gennaio 2008 - Il 21 dicembre 2007 presso l´Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico per la Neuropsichiatria dell´Infanzia e dell´Adolescenza "Stella Maris" di Calambrone (Pisa), è stato presentato il progetto "Imago7", nell´ambito del quale è prevista l´acquisizione e l´installazione di un tomografo di risonanza magnetica ad altissimo campo, 7 Tesla. Tale macchina rende possibili ricerche innovative sul cervello umano. Ha ricadute sulla ricerca neuroscientifica e consente di effettuare analisi altrimenti inaccessibili. Favorisce la conoscenza dello sviluppo normale o patologico, offre l´opportunità di comprendere le cause dei disturbi e programmare le modalità di prevenzione e terapia, favorisce l´acquisizione di un ricco contenuto d´informazioni, ha una carattere non invasivo. In Italia sono attualmente in funzione unicamente tomografi da 1. 5 tesla, e pochi da 3 tesla, ma non esistono apparati di potenza superiore dedicati esclusivamente alla ricerca. La macchina sarà operativa entro 18 mesi presso la Fondazione Stella Maris di Calambrone. Il tomografo verrà acquisito da un´apposita Fondazione di ricerca, costituita dall´Irccs Stella Maris, ente promotore, e da un consorzio di sostenitori: l´Università di Pisa, l´Azienda Ospedaliero-universitaria Pisana e l´Irccs Medea di Bosisio Parini (Lecco). Determinante è stato il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa che ha contribuito in maniera rilevante al finanziamento. La presentazione ha visto la partecipazione del prof. Hans Ringertz, del Karolinska Institutet di Stoccolma, e membro permanente dell´Assemblea del premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina. Sono intervenuti anche: l´avv. Giuseppe Bicocchi, Presidente Fondazione Stella Maris, il prof. Pietro Pfanner, Direttore Scientifico Irccs Stella Maris, il dr. Cosimo Bracci Torsi, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, il dr. Giovanni Zotta, Direttore Generale Ricerca Sanitaria del Ministero della Salute, il dr. Enrico Rossi, Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana, il prof. Marco Pasquali, Rettore dell´Università di Pisa, il dr. Domenico Galbiati, Presidente dell´Irccs "E. Medea" e il dr. Vairo Contini, Direttore Generale Aoup. .  
   
   
ACCORDO PER VILLA AZZURRA DI RAPALLO: INSERITA NELLA NUOVA RETE CARDIOCHIRURGICA CON L´AZIENDA OSPEDALIERA E UNIVERSITARIA SAN MARTINO DI GENOVA  
 
Genova, 9 gennaio 2008 - Si è conclusa la vicenda Villa Azzurra Hospital di Rapallo. In un incontro, lo scorso 21 dicembre 2007, a Genova, promosso dall´assessore alla Salute Claudio Montaldo, Regione Liguria e il rappresentante legale della struttura ospedaliera cardiochirurgia Livio Tronconi hanno sottoscritto un accordo. L´intesa definisce le modalità e attività per il 2008. Il volume di attività che Villa Azzurra potrà svolgere dovrà rientrare nell´ambito di un tetto economico pari a circa 10 milioni e 300 mila euro, analogo a quello degli anni scorsi. Nel corso dell´incontro, l´assessore Montaldo ha anticipato che in campo cardiochirurgico la Regione Liguria sta costituendo la rete regionale, di cui faranno parte le due strutture dell´Azienda Ospedaliera e Universitaria di San Martino di Genova che ne avrà il coordinamento, e, appunto, quella di Villa Azzurra Hospital, a Rapallo. Villa Azzurrà opererà nell´ambito della cardiochirurgia e in quella della relativa riabilitazione cardiologia con una quota di attività di emodinamica notevolmente ridotta rispetto a quella svolta in passato. Scelta, quest´ultima, dovuta alla accresciuta offerta pubblica in questo campo, che con la prossima apertura dell´Emodinamica all´ospedale Sant´ Andrea della Spezia, la Liguria sarà dotata di ben nove strutture. Obiettivo dell´accordo fra Regione Liguria e Villa Azzurra è sviluppare una significativa attività volta al recupero della cosidetta "mobilità passiva", cioè le "fughe" di cittadini liguri verso altre regioni che, in campo cardiochirurgico, è pari a un quarto della necessità delle prestazioni. Con l´intesa sottoscritta oggi si prevede la definizione di tutte le partite e dei contenziosi sulle competenze pregresse degli ultimi sette anni. .  
   
   
INAUGURATA A SARCHE DI CALAVINO LA “CASA VERDE” PER MADRI IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTá  
 
Trento, 9 gennaio 2008 – Inaugura il 20 dicembre 2007 a Sarche di Calavino la “Casa Verde”, una casa composta di sette appartamenti destinata ad ospitare temporaneamente madri con bambini o coppie con figli in situazione di difficoltà. La struttura, che sorge al numero civico 3 di Via Dain e per i cui arredi vi è stato il sostegno finanziario della Provincia, che interviene anche sulle spese di gestione, sarà gestita dall’Associazione Casa di Accoglienza alla Vita Padre Angelo di Trento, attiva da 25 anni e che già gestisce a Trento, in Viale Bolognini, una comunità di accoglienza per gestanti e madri con bambini in situazione di difficoltà. Alla cerimonia sono intervenuti l’assessore alle politiche sociali Marta Dalmaso, monsignor Ernesto Meneghini in rappresentanza dell’arcivescovo di Trento, il sindaco di Calavino Mariano Borsetti, e padre Angelo Delfavero, il frate carmelitano che ha dato il nome all’associazione, consiglieri comunali, rappresentanti di enti del privato sociale. L’associazione Casa di Accoglienza alla Vita P. Angelo di Trento svolge attività di volontariato da 25 anni, impegnata a offrire sostegno a madri in difficoltà per una gravidanza non voluta o una maternità difficile. Nei primi anni tale servizio era una delle attività del Centro d’Aiuto alla Vita di Trento e dal 1995 si è costituita come Associazione autonoma “Casa d’accoglienza alla vita P. Angelo”, con personalità giuridica, per dare risposte di tipo residenziale a situazioni di rischio sociale per madre e bambino. Con la trasformazione del Centro per l’infanzia (struttura provinciale) in realtà di tipo residenziale per soli minori, le competenze d’accoglienza per madre e bambino sono state delegate dalla Provincia ai tre enti ( Fondazione Famiglia Materna, Cooperativa Punto d’Approdo e Associazione Casa P. Angelo) già presenti e operanti sul territorio provinciale. Tale processo d’esternalizzazione, termine che non riesce a trasmettere il reale significato della trasformazione, ha comportato per le persone da sempre presenti nell’attività dell’associazione diverse variazioni. Il volontario si è affiancato ad operatori che, assunti per necessità del cambiamento, hanno dovuto anche farsi carico di arricchire il patrimonio tecnico e culturale dei volontari, ricevendo in cambio particolari sensibilità maturate dagli stessi con l’esperienza degli anni. Ma da dove nasce il progetto “Casa Verde” a Sarche? Recentemente l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, avendo ristrutturato alle Sarche una casa composta di sette appartamenti e perseguendo come Istituto finalità sociali, ha chiesto all’associazione se tale realtà abitativa poteva interessare per le attività d’accoglienza. Una proposta subito accolta dalle tre strutture d’accoglienza madre – bambino ma anche dagli stessi Servizi sociali territoriali, interessati a poter contare su una struttura che potesse accogliere le situazioni che non richiedono un monitoraggio molto stretto ma verso le quali è necessario garantire un certo sostegno in situazione di semi - autonomia per madre con bambino/i o a coppie con bambini, che si trovano in particolari difficoltà personali e/o sociali. La dislocazione della struttura sociale inaugurata oggi può assicurare risposte anche a livello locale in aree dove non vi sono altre realtà pubbliche o di privato sociale di tipo residenziale che possono offrire tale servizio, questo anche nell’ottica di un decentramento di servizi che tenga in considerazione le necessità delle periferie. “Questa casa – ha spiegato Antonio Mazza, pediatra, presidente della Casa di accoglienza Padre Angelo e giudice onorario del Tribunale per i minori – è la concreta testimonianza della sensibilità di enti ed istituzioni in un ambito sociale dove emergono esigenze e bisogni sempre più variegati e complessi”. Alla complessità di una domanda sociale che vede particolarmente esposti donne e bambini, ha fatto riferimento anche l’assessore Marta Dalmaso: “Il nostro compito è quello di diversificare le risposte e questa casa è un’ulteriore opportunità. A volte siamo costretti a dividere il bisogno in categorie, ma più si riesce a personalizzare le risposte ai bisogni e meglio è. L’offerta di servizi non può però mai prescindere dal contesto che la ospita, e dunque è importante che la comunità, in questo caso quella di Calavano, sia essa stessa accogliente verso le ospiti di questa casa”. .  
   
   
IL MERCATO ITALIANO DEI FARMACI È COMPETITIVO, MA NON ATTRAE INVESTIMENTI  
 
Bologna, 9 gennaio 2008 - L´italia è seconda in Europa per numero di imprese farmaceutiche (ben 369) e continua ad aumentare la capacità di export, passata dal 10% al 55% del totale prodotto nell´arco degli ultimi 15 anni; è il quinto mercato al mondo ma, nonostante questo, ancora non riesce ad attrarre gli investimenti esteri diretti. Negli ultimi dieci anni sono arrivati solo 128,8 milioni di dollari di investimenti esteri. In questa classifica l´Italia è all´undicesima posizione fra i 30 Paesi dell´Ocse e lontano dai partner con cui normalmente si confronta, cioé Francia, Germania e Gran Bretagna. Attorno a questo dato, contenuto nel rapporto Nomisma sul settore farmaceutico e sistema paese, presentato in occasione dei 75 anni della Glaxosmithkline, governo e aziende si sono confrontare in un incontro a Roma, nella speranza condivisa che la prossima legge finanziaria possa rappresentare un segnale abbastanza forte di ripresa per il settore. La vocazione farmaceutica del Paese è fortemente concentrata in cinque regioni del centro nord: Lazio, Lombardia, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna. Fra le indicazioni che vengono dal rapporto, c´é il miglioramento delle condizioni complessive per fare impresa e la valorizzazione dei comportamenti virtuosi delle imprese in modo da tracciare un percorso ideale di riferimento per il settore. .  
   
   
NUOVA STAGIONE PER IL PALAFIERA CON L’ACCORDO TRA COMUNE E FIERA DI FORLÌ  
 
 Forlì, 9 dicembre 2008 - Per il Palafiera si apre una nuova stagione, ratificata dall’accordo di concessione raggiunto tra Fiera di Forlì e Comune di Forlì. Con decorrenza dal primo gennaio 2008, l’accordo prevede una durata di cinque anni, una verifica a conclusione del primo biennio e un contributo annuo di 160. 000 Euro da parte del Comune di Forlì. A questa cifra si possono aggiungere 30. 000 Euro (anche questi annui) qualora si verifichino costi aggiuntivi cui far fronte. Oltre alla verifica prevista entro il 31/12/2009, la Fiera di Forlì è tenuta a presentare una dettagliata rendicontazione dell’attività che la gestione comporta. I termini dell’accordo, pur partendo dal precedente, sono scaturiti a conclusione di una serie di incontri molto partecipati e approfonditi tra i vertici della Fiera di Forlì, dirigenti del Comune di Forlì e amministratori. Il raggiungimento di un punto di equilibrio soddisfacente per entrambe le parti, è stato quindi frutto di un percorso negoziale molto impegnato e collaborativo. La Fiera di Forlì intende procedere in un’ottica di trasparenza e di attenzione diretta. Ciò va ad escludere l’affidamento in esclusiva ad una società, come accaduto in passato. “La presidenza – precisa l’ Ing. Giorgio Lombardi - intende assumere direttamente la gestione di questa partita, partendo dalla consapevolezza della sua complessità e del fatto che ci troviamo davanti ad un’ulteriore sfida economica, che va seguita ad ogni passo”. Per la scelta di agenzie di organizzazione eventi e spettacoli e di promozione sono state già individuate alcune linee guida: in primo luogo di queste strutture, sia locali che nazionali, si valuterà il reale ed aggiornato collegamento con il mondo artistico e i suoi promoter e organizzatori. Inoltre si ritiene di privilegiare il dialogo con strutture dotate di proprie capacità finanziarie, in grado anche di compartecipare alla realizzazione dell’evento, assumendone il relativo grado di rischio economico-finanziario Questi due criteri verranno richiesti soprattutto per l’identificazione del rapporto prevalente, che la Fiera di Forlì deciderà solo dopo un’attenta valutazione e sulla base di alcune collaborazioni di prova. La scelta di un rapporto di collaborazione prevalente con un partner che risponda alle caratteristiche sopra esposte non esclude in alcun modo il dialogo con singoli promoter e con chi, forte di relazioni di alto livello, intenda metterle a disposizione del Palafiera e indirettamente della città di Forlì. Ciò significa che la Fiera di Forlì è disponibile ad utilizzare anche le opportunità che di volta in volta vengono proposte per completare una programmazione di eventi e di spettacoli finalizzati a ridare slancio a questa struttura fino ad oggi sottoutilizzata. Il palazzetto di via Punta di Ferro è predisposto per un molteplice utilizzo, a partire dalla sua massima capienza che si attesta sui 6000 posti. Questo scenografico contenitore si trasforma facilmente in linea con le esigenze dell’evento, siano concerti e spettacoli di grande richiamo di pubblico, eventi sportivi di valenza nazionale e/o locale, ma anche iniziative sociali, convegnistica dai grandi numeri (entro le seicento presenze la Fiera di Forlì mette a disposizione la sala congressi modulabile ricavata all’ingresso dei padiglioni). Per concretizzare un calendario di prestigio e una stagione di rilancio del palasport, sono stati già predisposti una serie di incontri con gestori di altri palazzetti, con l’obiettivo di mettere in rete esperienze analoghe. Tra i contatti già avviati per la programmazione del 2008 va menzionato quello con Mogol il paroliere di Battisti e con i vertici di Ravenna Manifestazioni per definire un accordo per la presenza a Forlì del celeberrimo musical Cats, in tournée in Italia. Il Palafiera alla sua denominazione istituzionale di Palagalassi, può aggiungere una denominazione commerciale legata alla visibilità e alla promozione di una sponsorizzazione importante. E quanto previsto dall’accordo ieri presentato alla stampa. La Fiera di Forlì è già attiva e disponibile ad incontri con aziende e realtà imprenditoriali del territorio, intenzionate a tenere a battesimo la struttura polifunzionale. .  
   
   
LUCA ANDREONI ORRIDI 13 FEBBRAIO – 5 APRILE NEPENTE ART GALLERY  
 
 Milano, 9 gennaio 2009 - Nella lingua italiana l´aggettivo orrido è usato anche come sostantivo, per indicare le profonde gole post-glaciali incise dall´erosione dei torrenti e delle cascate su particolari formazioni rocciose. La parola deriva dal latino horridus, che significa orribile, orrendo, spaventoso, selvaggio. In altre lingue europee troviamo gorge, gouffre, canyon, e così via. Anche in italiano, del resto, sono talvolta usati altri sinonimi: forra, canalone, gola, precipizio, burrone. Ma quasi ovunque in Italia si usa orrido, forse per l´attrazione un po´ terribile che la parola comunica. Proprio in Italia, patria dell´ordine prospettico rinascimentale, rimangono tracce di queste romantiche inquietudini che nelle immagini di Luca Andreoni diventano estremamente forti, laceranti. Feriscono lo sguardo e colpiscono la percezione, chiamando in causa l’immaginazione e l’inconscio. Frutto di millenni di martirio inflitto alla roccia dall’acqua, dalla vita, indelebili cicatrici, non sono solo luoghi attraverso cui passare, ma luoghi in cui entrare, metafore della vita per eccellenza. Non è un caso che Orridi (2007) segua idealmente e temporalmente Non si fa in tempo ad avere paura (2006). I tunnel stradali sono cavità, aperture create dall’uomo per passarvi. E sono tutti luoghi che l’uomo ha domato con l’unica arma di cui dispone: la tecnologia. Ecco allora le luci al neon, a illuminare le gallerie di Non si fa in tempo ad avere paura e a far luce sull’inconscio, i guardrail, a delimitare le curve pericolose, a porre argini e barriere fisiche e mentali, i segnali stradali, a indicare cosa si può o non si può fare. E lo stesso si può dire per questi Orridi. Voragini, brecce, squarci in cui entrare. Nella Madre Terra. Continue metafore oggettivate dal nitore delle immagini di Luca Andreoni. Perché questa è una delle caratteristiche fondamentali del lavoro del fotografo: una nitidezza sconcertante, che pare andare molto al di là delle possibilità dell’occhio umano. Le venature della roccia, i mille dettagli, i riflessi di luce appaiono ai nostri occhi con una lucidità che pare eludere ogni simbolismo. Eppure anche in questi luoghi ancestrali l’uomo interviene a porre un freno alle sue paure. A razionalizzare. A far quadrare i conti col piccolo mondo che si è costruito in questi pochi millenni. Ecco allora ponti, ponticcioli, scale, scalette a pioli o a chiocciola, a fare ordine anche in questi abissi primordiali, a trasformarli nei luoghi accessibili che sono diventati. Facili, comprensibili. Ancora una volta, domati. Ma qualcosa di “orrido” fortunatamente ancora rimane in queste gole post-glaciali. Un piccolo spiraglio verso il nostro ignoto. Tra gli autori più attivi della fotografia italiana contemporanea, Luca Andreoni (1961) dal 1994 al 2006 ha collaborato in duo artistico con Antonio Fortugno, per poi intraprendere un percorso personale. Cresciuto all´interno della fotografia italiana di paesaggio, ha nel tempo maturato una poetica caratterizzata da forti valenze simboliche, coniugate attraverso ricerche formali di particolare intensità e rigore espressivo. Un percorso attento e severo, riconosciuto da prestigiose realtà della fotografia e dell´arte contemporanea, che lo ha chiamato a partecipare a importanti mostre e pubblicazioni. Nel 2007 ha partecipato alla mostra inaugurale della collezione italiana di Deutsche Bank, e alla sezione Statement di Paris Photo, dedicata alla fotografia italiana. Nel 2005 sue opere sono state esposte in Germania presso la Ursula Blickle Stiftung all’interno della mostra intitolata Landscape as a Metaphor, a Torino all’interno della Triennale T1 - La sindrome di Pantagruele curata da Francesco Bonami e Carolyn Christov-bakargiev presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, a Villa Manin (Ud) nella mostra curata da Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto La Dolce Crisi – Fotografia italiana Contemporanea e infine al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. In anni precedenti ha inoltre esposto alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Palermo, alla Galleria Civica di Modena, nel Padiglione Italia, Venezia 2002, alla Triennale di Milano, alla Kunsthalle di Kiel e all’interno di numerosi altri musei e gallerie private. .  
   
   
SOLERITOWN VISIONI DI UN’UTOPIA CONCRETA FOTOGRAFIE DI EMANUELE PICCARDO, FILIPPO ROMANO DAL 22 GENNAIO AL 17 FEBBRAIO 2008  
 
 Settimo Torinese, 9 gennaio 2008 - 120 fotografie e un video raccontano Paolo Soleri, uno dei protagonisti più interessanti dell’architettura contemporanea e del Novecento. Paolo Soleri è architetto torinese, teorico, filosofo, urbanista noto soprattutto per uno dei suoi progetti più ambiziosi: la costruzione di Arcosanti, nuova città per 5000 abitanti nel deserto dell’Arizona. Per Soleri il significato dell’architettura è “dare un tetto all’umanità”, privilegiando il rapporto tra uomo e ambiente, pensato come inclusivo, in una logica di appartenenza alla terra. Nasce da questi presupposti l’idea di raccontare “l’utopia concreta” di Soleri attraverso la fotografia e il video, strumenti per spiegare, comprendere e verificare, seguendo le sensibilità personali dei fotografi, le teorie soleriane. Una duplice lettura fotografica che indaga dall’interno le architetture realizzate a Cosanti ed Arcosanti: Filippo Romano si concentra sul rapporto tra lo spazio architettonico e la presenza dell’uomo, Emanuele Piccardo esplora i dettagli, operando una scelta rigorosa delle sequenze fotografiche che vanno formando un racconto unitario. Entrambi ragionano sul rapporto con il deserto, scenario paesaggistico estremo, in cui la luce esalta la plasticità degli oggetti architettonici. La mostra è accompagnata da un libro fotografico edito da Plug_in, prima pubblicazione di una collana dedicata alle arti visive contemporanee (architettura, arte, fotografia). Parallelamente alla mostra sono organizzati laboratori sperimentali con i bambini delle scuole elementari di Settimo Torinese sul tema della visione della città. L’evento fa parte del calendario di Torino 2008 World Design Capital. La Giardinera via Italia, 90 bis - Settimo Torinese. Ingresso gratuito .  
   
   
IL CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA PROVA SZENEN AUS GOETHES FAUST A “PARMA LIRICA”  
 
Parma, 9 gennaio 2008 - Proseguendo nella volontà di favorire l’incontro con la musica e di stimolare la passione al bel canto, il Teatro Regio di Parma rinnova a tutti gli appassionati l’invito ad assistere alle prove del Coro, per scoprire come il complesso artistico del Regio affronta la preparazione di un’opera prossima al debutto. Appuntamento per tutti gli appassionati mercoledì 9 gennaio 2008, ore 18. 15 presso la sede dell’Associazione musicale “Parma Lirica” (Parma, via Gorizia, 2, tel. 0521 231184 / 206144) per ascoltare il Coro del Teatro Regio di Parma nelle prove di Szenen aus Goethes Faust, opera inaugurale della Stagione Lirica 2008. L’appassionata direzione del Maestro del Coro Martino Faggiani ripercorrerà l’opera, svelandone gli aspetti salienti, con l’accompagnamento al pianoforte dal Maestro Elena Rizzo. L’ingresso è libero. .  
   
   
LA QUARTA EDIZIONE SI CHIUDE CON MARISA LAURITO E LISA FUSCO. MOLTE DONNE TRA I CONCORRENTI PREMIO TOTÒ: LA COMICITÀ È FEMMINA IL GENTIL SESSO PROTAGONISTA ALLA FINALE 2008. MA ARRIVERANNO ANCHE CORRADO TARANTO E ANDREA RONCATO  
 
Pompei, 9 gennaio 2008 – Anche quest’anno ci siamo. Venerdì 18 gennaio si terrà la serata conclusiva della quarta edizione del Cabaret festival - premio Totò alla comicità, ideato da Pio Pinto, con otto finalisti che si sfideranno a colpi di gags alla presenza di Liliana de Curtis. L’ormai tradizionale evento, nato da un’idea di Pio Pinto e autorizzato dai discendenti dell’indimenticabile attore partenopeo, è promosso dall’Associazione Moda Italia e realizzato da Les protagonistes con i patrocini di Regione Campania, Provincia di Napoli, Azienda autonoma di cura, soggiorno e turismo di Pompei, Associazione italiana professionisti dello spettacolo e Civitafilm di Civitavecchia. Molte donne quest’anno. I finalisti – che arrivano da Abruzzo, Calabria, Lazio, Piemonte, Sicilia e naturalmente Campania – sono Giovanna Trisciuzzi, i 3×3, i Succhi gastrici, le C’ho una vita da vivere, Francesco Garenna, Guadagno & Turco, Fazz & Vezz e il trio Gallo, Romano e Barbarossa. Premio speciale Totò alla carriera a Marisa Laurito, premio speciale Totò ad Andrea Roncato e premio speciale Totò alla comicità a Lisa Fusco, la subrettina, reduce dall’Isola dei famosi. Previsto inoltre un premio speciale Totò alla memoria di Nino Taranto, che sarà ritirato da suo nipote Corrado. Presidente della giuria di qualità come sempre Liliana de Curtis, che sarà affiancata nel delicato compito da Corrado Taranto e da Vicenzo Coppola, direttore di Canale 9, Virginia Maresca, direttore di Dream magazine, i registi Gennaro Capasso e Piero Pacchiarotti, il notaio Salvatore de Martino e Raffaele Dercenno, assessore alle attività produttive del Comune di Agerola. La selezione dei giovani emergenti che parteciperanno alla gara finale è frutto di un duro lavoro iniziato ormai un anno fa, già all’indomani della conclusione dell’edizione precedente. Lavoro svolto egregiamente anche stavolta dalla Mary Star genius management di Montecatini Terme, guidata da Maria Angela Arcangeli, e dal Cafè cabaret del Circolo degli universitari di Afragola, presieduto da Salvatore Iavarone. La conduzione è affidata come sempre a Teresa Ciardi, che dopo lo straordinario successo dello scorso anno sarà nuovamente affiancata da Gianni Simioli, ma anche dalla bellissima modella Ivana Fusco e da Francesco Cicchella, vincitore della terza edizione. Parteciperanno il maestro Gino Accardo, il corpo di ballo della Katymen dance, capitanato da Mena di Maso e Michele Orefice, e Chiara Lisi, vincitrice del festival “50 anni e dintorni”. La serata sarà intervallata da tre momenti moda. La direzione della fotografia è di Lello Orefice, la regia di Pio Pinto, la regia televisiva di Massimiliano Fieno. Tra gli ospiti istituzionali Giuseppe Tortora, presidente della quarta commissione consiliare della Provincia di Napoli. La serata sarà trasmessa, oltre che da Canale 9, da Radio Crc. Dove e quando Pompei, teatro Di Costanzo - Mattiello Venerdì 18 gennaio 2007, ore 20 Per prenotazione biglietti tel. 3477033723 .