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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Marzo 2008
LA GIUNTA REGIONALE TOSCANA HA APPROVATO LA PROPOSTA DI LEGGE PIANO SANITARIO 2008-2010: LA PAROLA AL CITTADINO PIÙ TRASPARENZA E ATTENZIONE, MENO ATTESE E BUROCRAZIA  
 
 Firenze, 5 marzo 2008 - Un Piano sanitario 2008-2010 non calato dall’alto ma condiviso con i cittadini nei valori di fondo, nelle priorità, negli impegni per il futuro. E’ questo il risultato di un lavoro ampio e approfondito che la giunta regionale ha approvato nella seduta di ieri su proposta dell’assessore regionale per il diritto alla salute e che va ora in Consiglio regionale per il voto definitivo. Alla base del Piano quattro parole chiave: appropriatezza e qualità, produttività e iniziativa. Nel suo testo importanti progetti per i singoli settori. Ma un moderno piano sanitario non è solo frutto di un lavoro tecnico. Deve tenere conto delle esigenze della popolazione e delle sue aspettative. Per verificare a che cosa pensano davvero i cittadini toscani quando immaginano un buon servizio sanitario pubblico il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Sant’anna di Pisa ha svolto su incarico della Regione, proprio per aiutare l’elaborazione del piano, una indagine telefonica su 5. 400 persone, con lo scopo di consegnare alla valutazione pubblica i nuovi principi enunciati nella proposta di Piano, acquisire interpretazioni, convinzioni, idee sui temi ed obiettivi cruciali. A tutti loro è stato chiesto che cosa, pensando alla sanità, fanno venire in mente le espressioni “iniziativa” o “ migliorare la qualità e la produttività”. Le persone intervistate non solo hanno tradotto e “pesato” i principi guida in aspettative concrete, frutto di esperienze, valori, interessi che vorrebbero veder realizzati, ma hanno anche restituito un insieme di requisiti sui quali il Sistema stesso dovrà misurarsi e “rendere conto”. Il cittadino chiede accessibilità alle cure, trasparenza e tempestività di percorsi diagnostici terapeutici; esige attenzione come persona ed un rinnovato rapporto professionista – paziente; domanda una informazione maggiore sulle cause di fragilità e sulle qualità necessarie per mantenersi in salute; richiede al sistema una sostanziale efficienza organizzativa evitando gli sprechi e la frammentazione dei percorsi diagnostico terapeutici. Vuole, in sintesi, una nuova cultura delle responsabilità che, accanto ai tradizionali indicatori di efficacia, efficienza, economicità, ponga le dimensioni dell’equità, della trasparenza, della correttezza in tutti gli aspetti della relazione e della gestione della salute. Questo piano, ha sottolineato l’assessore regionale per il diritto alla salute, si propone di “rendere conto” al cittadino, puntando su alcuni grandi progetti che, direttamente ed indirettamente, guardano sia alle esigenze individualmente espresse sia alla complessità dei problemi che esistono nella moderna gestione della salute di tutti. Le altre schede da consultare: Visite e interventi: maxi Cup, semplice e trasparente Comunicato stampa: http://www. Primapagina. Regione. Toscana. It/?codice=26207 La “Carta sanitaria”, il nostro monitor della salute Comunicato stampa: http://www. Primapagina. Regione. Toscana. It/?codice=26208 Il tutor accompagna e informa in ospedale e a casa Comunicato stampa: http://www. Primapagina. Regione. Toscana. It/?codice=26210 Pazienti e medici alleati per gestire la cronicità Comunicato stampa: http://www. Primapagina. Regione. Toscana. It/?codice=26211 Investimenti per l’innovazione tecnologica e strutturale Comunicato stampa: http://www. Primapagina. Regione. Toscana. It/?codice=26212 .  
   
   
GIORNATA INFORMATIVA DELL’INIZIATIVA SUI FARMACI INNOVATIVI (IMI)  
 
Madrid, 5 marzo 2008 - Una giornata informativa sull’Iniziativa Tecnologica Congiunta (Joint Technology Initiative - Jti) sui Farmaci Innovativi (Imi) si terrà a Madrid, Spagna in data 11 marzo. Lo scopo dell’evento è di diffondere informazioni sulla Imi e incoraggiare la partecipazione spagnola ai progetti della Imi. Si rivolge al mondo accademico, ai ricercatori del sistema sanitario nazionale, ai legislatori e alle aziende. Gli oratori forniranno una panoramica generale della Imi oltre a dettagli sulle priorità scientifiche della Imi per il 2008, che comprendono le disfunzioni cerebrali, diabete, malattie respiratorie, biomarcatori di sicurezza, farmacovigilanza e istruzione e formazione. I primi inviti a presentare proposte provenienti dalla Imi sono attesi all´inizio del 2008. Per ulteriori informazioni e per iscriversi: http://www. Medicamentos-innovadores. Org .  
   
   
INFORMATICA E CURA DEI TUMORI - 14 MARZO A UDINE  
 
Trieste, 5 marzo 2008 - Una cartella clinica informatizzata può rappresentare un supporto straordinario per migliorare la qualità delle cure oncologiche e la sicurezza negli ospedali. Dalla fine degli anni ´90 l´Oncologia di Udine, in collaborazione con l´Agenzia regionale della Sanità ed Insiel, ha iniziato a sviluppare un prototipo di cartella oncologica per la somministrazione dei trattamenti antitumorali e per la gestione complessiva dei pazienti. Dopo una fase sperimentale, questo strumento è stato gradualmente diffuso all´intera rete oncologica del Friuli Venezia Giulia, diventando un supporto essenziale per le attività cliniche e per l´attuazione del "Piano regionale per le malattie oncologiche". Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia nella quale i trattamenti anti tumorali vengono prescritti per via informatica in tutti gli ospedali; ciò garantisce maggior sicurezza e consente una raccolta di informazioni preziose dal punto di vista epidemiologico e di governo del settore. Questa esperienza e l´esigenza di un confronto con analoghe esperienze svolte in alcune altre regioni italiane stanno alla base del convegno "e-oncology - Informatica in oncologia medica; stato dell´arte e prospettive", che si terrà a Udine il prossimo 14 marzo nel Centro convegni del Palazzo delle professioni, in via Cjavecis, organizzato dal Dipartimento di Oncologia dell´Azienda ospedaliero universitaria di Udine in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Sole 24 Ore, Insiel e con il patrocinio dell´Associazione italiana di oncologia medica e del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri. Nonostante la larga diffusione dell´ informatica, le sue applicazioni in medicina sono ancora limitate a causa della loro complessità, mentre la necessità di gestire quantità sempre maggiori di informazioni, di rispondere a nuove esigenze cliniche e scientifiche e di mettere in relazione tra loro diverse strutture sanitarie rende inevitabile uno sviluppo di questi strumenti. Elemento chiave per lo sviluppo dell´informatizzazione delle attività cliniche è la convinzione diffusa e supportata da evidenze scientifiche che essa sia in grado di migliorare la qualità e la sicurezza delle cure per i pazienti. Proprio su questo tema il Friuli Venezia Giulia è impegnato, con l´Agenzia e le Oncologie di Udine e Trieste, in un Progetto di ricerca Ministeriale dedicato alla riduzione del rischio clinico attraverso un più esteso utilizzo dell´informatica in clinica. Il convegno di Udine offrirà per la prima volta in Italia la possibilità di mettere a confronto le diverse esperienze maturate nell´Oncologia nazionale e di gettare una sguardo su cosa ci riserverà il futuro. .  
   
   
UDINE, PRIMO CONVEGNO ITALIANO SULLA "E-ONCOLOGY"  
 
Udine, 5 marzo 2008 - Si terrà ad Udine il primo workshop sul tema della "e-oncology - Informatica in oncologia medica: stato dell´arte e prospettive". Il convegno, il primo del genere in Italia, è organizzato per il 14 marzo nel Centro convegni del Palazzo delle professioni, in via Cjavecis, dal Dipartimento di oncologia dell´Azienda ospedaliero universitaria di Udine in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Sole 24 Ore, Insiel e con il patrocinio dell´Associazione italiana di oncologia medica e del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri. Dalla fine degli anni 90 l´Oncologia di Udine, in collaborazione con l´Agenzia regionale della Sanità ed Insiel, ha iniziato a sviluppare un prototipo di cartella oncologica per la somministrazione dei trattamenti antitumorali e per la gestione complessiva dei pazienti. Dopo una fase sperimentale, questo strumento è stato gradualmente diffuso all´intera rete diventando un supporto essenziale per le attività cliniche degli oncologi nel Friuli Venezia Giulia e per l´attuazione del "Piano regionale per le malattie oncologiche". Con il workshop "e-Oncology" del prossimo marzo a Udine ci sarà per la prima volta in Italia la possibilità di mettere a confronto le diverse esperienze maturate in oncologia (in Italia sono in corso analoghi progetti in alcuni centri come Trento, Asti, Forlì, ecc. ). La medicina, e ancora più l´oncologia, sono aree molto complesse, nelle quali l´applicazione dei metodi e delle tecnologie della Hict (Healthcare Information and Communication Technology) restano impegnative. Vi sono però innovazioni in "sanità digitale" capaci di portare reali contributi di miglioramento: sia alla qualità della gestione clinica erogata al paziente, sia alla gestione controllata dei maggiori rischi ai quali la sua condizione purtroppo lo espone: "e-Oncology" vuole essere una palestra di confronto delle migliori esperienze di ricerca clinica e di informatica biomedica per proporre soluzioni centrate sulle molte necessità del paziente oncologico. .  
   
   
CAD-BREAST MRI: UNA NUOVA TECNOLOGIA PER LA DIAGNOSI DEL TUMORE AL SENO  
 
Torino, 5 marzo 2008. Per la donna il nemico numero uno rimane il carcinoma della mammella che ogni anno colpisce circa 275. 000 soggetti di sesso femminile nell’Unione Europea. In particolare, il numero di giovani donne che si ammalano di cancro al seno sta aumentando costantemente. Come per altre forme di tumore, l’unica vera arma di difesa è attuare un’accurata prevenzione, in grado di diagnosticare precocemente e tempestivamente la patologia. In quest’ottica la notizia dell’innovativo prototipo, realizzato dalla torinese im3D – Medical Imaging Lab, che sarà presentato tra qualche giorno all’Ecr 2008 di Vienna, assume un’importanza ancora maggiore. Questa nuova tecnologia, come si diceva ancora a livello prototipale, sfrutta la precisione e l’accuratezza del Cad per analizzare i dati anatomici acquisiti con le moderne metodiche di imaging (Dynamic Contrast Enhanced Magnetic Resonance Imaging, Dce-mri). Il concetto da cui si è partiti è che i campioni di tessuto tumorale, alla biopsia, evidenziano un’alterata vascolarizzazione, contrariamente ai campioni di tessuto normale che mostrano invece una rete di capillari molto ordinata e strutturata, in modo da irrorare omogeneamente la parte anatomica interessata. Oltre tutto i vasi sanguigni presentano grosse differenze, a seconda che irrorino un tumore o un tessuto sano. Questo difetto dei vasi sanguigni tumorali è l’elemento su cui agisce, in termini di analisi e valutazione diagnostica, la soluzione realizzata da im3D che è attualmente focalizzata sulla prevenzione e l’individuazione tempestiva del tumore al seno. Il Cad-breast Mri non migliora soltanto la specificità del Dce-mri, ma è a tutti gli effetti un sistema capace di calcolare automaticamente i parametri diagnostici usati per identificare e diagnosticare un tumore potenziale con obiettività, precisione e uniformità nel tempo. Allo stesso tempo, può contribuire a ridurre il numero di biopsie effettuate, rilevando puntualmente e misurando precisamente la malignità o meno delle lesioni identificate. Il sistema utilizza un algoritmo segmentato multifasico, sviluppato da im3D specificamente per la Mri al seno. Nello scorso novembre, alla Rsna 2007 di Chicago, l’azienda aveva già presentato Visor, un potente visualizzatore Dicom, a completamento della sua offerta di strumenti di diagnosi per l’individuazione e il trattamento delle diverse patologie tumorali, e la versione aggiornata del suo primo prodotto Cad-colon, dotato di una maggiore compatibilità con i sistemi Pacs in termini di capacità di reporting. Infatti, i medici ed i radiologi hanno ora la possibilità di scegliere se salvare il referto diagnostico in un file pdf, in una singola immagine Dicom o in una sequenza di immagini Dicom (un’immagine per pagina). Cad-colon, considerato l’evoluzione della colonscopia virtuale (Vc), è un sistema di diagnosi rapido, intuitivo ed estremamente preciso, capace di identificare ed evidenziare automaticamente le zone sospette su un modello tridimensionale del colon, migliorando l’efficacia diagnostica e riducendo generalmente i tempi di lettura. Cad-breast Mri è un ulteriore passo avanti in questa direzione ed è destinato a migliorare significativamente la precisione e la velocità della diagnosi delle anomalie sospette e delle lesioni all’interno dei tessuti mammari. .  
   
   
EPATITE B: SICILIA CAPITALE DELLA RICERCA SCOPERTO CHE IL VIRUS SI NASCONDE IL 7 E 8 MARZO A TAORMINA 200 ESPERTI PER UNO DEI MAGGIORI CONGRESSI MONDIALI  
 
 Messina, 5 marzo 2008 - Sicilia culla della ricerca più avanzata sulle malattie del fegato: il 7 e 8 marzo Taormina ospiterà numerosi esperti mondiali di epatite B per un congresso sotto l’egida della European Association for the Study of the Liver (Easl), la più importante società scientifica europea di settore. L’easl ha scelto la Sicilia perché il gruppo di epatologi dell’Università messinese è riconosciuto a livello internazionale per avere conseguito alcuni dei contributi più rilevanti degli ultimi anni nel settore di ricerca della cosiddetta infezione occulta da virus dell’epatite B. Gli esperti riuniti venerdì 7 e sabato 8 marzo al San Domenico Palace Hotel di Taormina discuteranno di ricerca traslazionale che nasce dal laboratorio ma ha un’applicazione pratica in termini di ricadute immediate per i pazienti. “Da una serie di studi recenti, alcuni dei quali condotti proprio nel nostro centro – spiega il prof. Giovanni Raimondo, direttore del congresso e dell’Unità operativa di epatologia clinica e biomolecolare del Policlinico universitario di Messina – si è visto che il virus dell’epatite B, riconosciuto e diagnosticato mediante i marcatori tradizionali, può pre-esistere come Dna virale anche senza che tali marcatori ne evidenzino la presenza. Ciò – prosegue il prof. Raimondo - ha degli aspetti biologici di grande interesse perchè ci può essere persistenza del virus anche in condizioni assolutamente insospettate: si amplia il concetto dell’infezione e si hanno delle ricadute pratiche perché l’Hbv rappresenta un fattore di rischio di trasmissione ad esempio nei casi di donazione di organo o di trasfusione di sangue (anche se il rischio è molto basso). Inoltre l’Hbv pare poter aggravare altre malattie epatiche cioè essere un fattore negativo dell’evoluzione di malattie per virus dell’epatite C o per alcol, favorendo così la progressione in cirrosi ma soprattutto risultando fattore di rischio per il cancro. L’obiettivo principale del congresso siciliano, realizzato con il contributo dell’Easl e promosso anche dall’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (Aisf) e dall’Università di Messina – conclude Raimondo - è riunire esperti provenienti da tutto il mondo, Nord America, Australia, Taiwan e da vari Paesi europei oltre che dall’Italia, per giungere ad una consensus in grado di trovare delle definizioni comuni e di delineare nuovi sviluppi della ricerca”. .  
   
   
VACCINI ATTRAVERSO I TATUAGGI I TATUAGGI SONO UN MODO MOLTO PIÙ EFFICACE PER SOMMINISTRARE VACCINI AL DNA RISPETTO ALLE INIEZIONI INTRAMUSCOLARI, SECONDO UNA NUOVA RICERCA CONDOTTA DA SCIENZIATI TEDESCHI E CECHI.  
 
Bruxelles, 5 marzo 2008 - Nella vaccinazione al Dna, un gene proveniente da un agente patogeno viene iniettato direttamente nell’ospite, che quindi produce la corrispondente proteina patogena all’interno delle proprie cellule. Questo innesca una risposta da parte del sistema immunitario dell’ospite. I vantaggi della vaccinazione al Dna includono il fatto che i vettori possono essere costruiti rapidamente, e una produzione rapida e su vasta scala di vaccini è molto più conveniente rispetto ai vaccini tradizionali. Questi vaccini sono anche stabili a temperatura ambiente; invece i vaccini tradizionali devono essere conservati al freddo e hanno una vita breve. Nella loro ultima ricerca, gli scienziati hanno confrontato la somministrazione mediante tatuaggio con l’iniezione intramuscolare, entrambe con e senza l’uso di ulteriori coadiuvanti, che sono progettati per aumentare la risposta immunitaria del vaccino. I loro risultati sono pubblicati nella rivista scientifica Genetic Vaccines and Therapy. Il metodo del tatuaggio ha dato una risposta cellulare e di anticorpi più forte rispetto all’iniezione intramuscolare. Tre dosi di vaccino al Dna somministrate mediante tatuaggio hanno prodotto un livello di anticorpi 16 volte maggiore rispetto a tre iniezioni intramuscolari con coadiuvante. Gli scienziati hanno inoltre scoperto che mentre i coadiuvanti aumentavano la risposta immunitaria nelle vaccinazioni intramuscolari, essi non avevano alcun effetto sulle vaccinazioni al Dna. Il procedimento di tatuaggio causa una ferita e un’infiammazione sufficiente per ´innescare´ il sistema immunitario. Inoltre, esso copre un’area cutanea più vasta rispetto a un’iniezione, permettendo così al vaccino al Dna di penetrare in più cellule. I ricercatori ipotizzano che questi fattori possono contribuire all’efficacia del tatuaggio come metodo di somministrazione del vaccino. ´La vaccinazione con Dna nudo è stata ostacolata dalla sua scarsa efficacia,´ ha commentato Martin Müller del Centro tedesco per la ricerca sul cancro (Dkfz), che ha guidato la ricerca. ´La somministrazione di Dna mediante tatuaggio potrebbe rappresentare un modo per utilizzare in modo commerciale e diffuso i vaccini al Dna. ´ Riconoscendo che il tatuaggio potrebbe non essere accettato da tutti, visto che la procedura è piuttosto dolorosa, gli scienziati credono che possa avere applicazioni nella normale vaccinazione del bestiame, o per somministrare vaccini terapeutici (al contrario di quelli preventivi) alle persone. ´Tuttavia, la vaccinazione al Dna mediante tatuaggio sembra essere il metodo da scegliere se si vogliono ottenere risposte immunitarie più veloci e più forti,´ hanno concluso i ricercatori. I vantaggi del metodo mediante tatuaggio includono il basso costo dell’attrezzatura per tatuare e un metodo standardizzato per l’utilizzazione. Tra gli aspetti negativi, i ricercatori citano lo stress per gli animali e una ´procedura di somministrazione piuttosto complicata´. I tatuaggi vengono già usati in alcune applicazioni di ricerca medica, dove vengono usati per somministrare materiali alla cute, per esempio nel trattamento delle cicatrici. Vengono anche usati per studiare i processi coinvolti nel tatuaggio cosmetico, o per somministrare Dna in potenziali terapie genetiche delle malattie cutanee. Per ulteriori informazioni: http://www. Gvt-journal. Com/content/6/1/4 .  
   
   
ARKIMEDICA S.P.A.: PIANO DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE FINO AL 10% DEL CAPITALE CLAUDIO COGORNO NOMINATO VICE PRESIDENTE  
 
Cavriago, 5 marzo 2008 - L’assemblea degli Azionisti di Arkimedica, riunitasi in data 28 febbraio odierna a Cavriago, vista anche la Relazione Illustrativa predisposta dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio scorso, in sede ordinaria, ha deliberato e autorizzato il piano di acquisto di azioni proprie, proposto dal Consiglio di Amministrazione del 27 novembre 2007 e approvato dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2008, entro il limite di legge del 10% del capitale sociale (pari a un numero massimo di 8. 640. 000 azioni ordinarie) e per un controvalore non superiore a complessivi Euro 20 Milioni. L’autorizzazione all’acquisto è stata concessa per un periodo di 18 mesi dalla data odierna. Il piano costituisce un importante strumento di flessibilità strategica e operativa per il Gruppo Arkimedica, permettendo in particolare di: utilizzare le azioni proprie in portafoglio come mezzo di pagamento nell´ambito di operazioni straordinarie o per ricevere i fondi necessari per progetti di acquisizione, o dandole in pegno al fine di ottenere finanziamenti necessari alla realizzazione di progetti e/o alla prosecuzione degli scopi aziendali, e/o nell´ambito di operazioni di scambio e/o cessione di pacchetti azionari e, in generale, al servizio di operazioni strategiche; per investire in forma ottimale le disponibilità aziendali, anche al fine di regolarizzare l’andamento del titolo; destinare le azioni proprie a politiche remunerative, qualora la Società ne ravveda l’opportunità. Il piano di acquisto dovrà essere effettuato nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio. Alla data odierna, Arkimedica non detiene azioni proprie e le società controllate non detengono azioni della capogruppo. L’acquisto e la disposizione di azioni proprie realizzate sul mercato regolamentato dovranno avvenire ad un prezzo minimo non inferiore al 20% e ad un prezzo massimo non superiore al 20% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente e, comunque, nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari vigenti. Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi al termine dell’Assemblea degli Azionisti, in seguito alle dimissioni dei consiglieri Guido de Vecchi e Giuseppe Campanella, ha deliberato la cooptazione di due nuovi amministratori nelle persone di Guido Grignani e Claudio Cogorno. L’avvocato Grignani è fondatore e titolare dell’omonimo studio legale specializzato in materie civilistiche e societarie. Claudio Cogorno è invece presidente e imprenditore di riferimento di Icos (Impresa per la Cooperazione e la Sussidiarietà), cooperativa sociale operante nel settore dei servizi socio-assistenziali per anziani con il quale Arkimedica ha siglato un importante accordo strategico di cooperazione e di investimento che prevede di arrivare a gestire in un orizzonte temporale triennale almeno 1. 000 posti letto, di cui 700 già individuati. In Arkimedica assumerà anche la carica di Vicepresidente senza deleghe, rafforzando con la sua esperienza la Divisione Care del gruppo. .  
   
   
PICASSO INAUGURA A GRADARA SOTTO IL SEGNO DI VENERE  
 
Gradara (Pu), 5 maggio 2008 - Inaugura ufficialmente il 6 marzo a Gradara la mostra Picasso Al Cubo, promossa dal Comune di Gradara e prodotta da Gradara Innova srl, con la presentazione alle autorità e agli organi di informazione dell’omonimo catalogo. “Ancora una volta l’esposizione, ospitata presso Palazzo Rubini Vesin - spiega Andrea De Crescentini, presidente di Gradara Innova - assume un respiro nazionale: dopo Mirò, dentro le antiche mura sbarca il genio provocatore di Picasso con tre serie grafiche che abbracciano epoche e linguaggi diversi della produzione dell’artista e un inedito Buste d’Homme au Médaillon, ad apertura di percorso, esposto per la prima volta al pubblico. Esprimo un particolare ringraziamento alla Bcc di Gradara, alla Ifi e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro che hanno sostenuto quest’evento ”. Non è questo l’unico motivo di interesse: Gradara celebra per prima l’anniversario del più rivoluzionario tra i movimenti artistici del Novecento - il cubismo nato ufficialmente a Parigi nel 1908 - esponendo la serie di incisioni che hanno illustrato il manifesto teorico del gruppo, il libro “Du Cubisme” scritto nel 1912 dai pittori Gleizes e Metzinger. “Un evento di grande spessore – spiega il Sindaco di Gradara, Franca Foronchi – che è il segno tangibile di quanta attenzione l’Amministrazione Comunale riserva all’arte e alla cultura, ritenendole elementi significativi nella vita di una comunità e strumento efficace per veicolare l’immagine di Gradara in Italia e, ci auguriamo, anche oltre confine!”. La mostra incrocia volutamente un´altra data significativa, la ricorrenza della Festa della Donna; l’Amministrazione Comunale e Gradara Innova, hanno inteso rendere omaggio con l’esposizione all’universo femminile, così importante nell’esistenza di Picasso: femminile e maschile si sfidano in una tragica danza di seduzione nella Tauromaquia (1957), la seconda serie in mostra, per poi affrontarsi scopertamente nell’atmosfera erotica de Le Cocu Magnifique (1966), illustrazione dell’omonimo capolavoro della letteratura belga. “La serata del 6 marzo - spiega l’Assessore alla Cultura, Caterina del Baldo, promotrice dell’appuntamento - sarà interamente dedicata alle donne che avranno modo di avventurarsi nel mondo appassionato, creativo e libero di Picasso grazie a visite guidate alla mostra (prenotazione obbligatoria - ingresso gratuito fino ad esaurimento posti). Un’occasione importante per ritrovarsi insieme all’insegna della grande arte”. Www. Gradarainnova. Com .  
   
   
L’INSTALLAZIONE LUMINOSA DREAMS OF A POSSIBILE CITY DI MASSIMO UBERTI DAL 16 APRILE ALLA FONDAZIONE STELLINE DI MILANO  
 
 Milano, 5 marzo 2008 - Dreams Of A Possibile City di Massimo Uberti è un’installazione site specific per il Chiostro della Fondazione Stelline. Una città ideale e infinita, realizzata da neon sospesi nel cielo in un continuum con le stelle della notte, suggestione della pianta di Sforzinda progettata da Antonio Averlino, detto Filarete, intorno al 1465. Massimo Uberti, tra i più noti artisti della luce, ha infatti pensato al chiostro dello storico palazzo come al luogo più adatto ad accogliere la sua grande installazione luminosa Dreams Of A Possible City. Tendente infinito (27 metri di diametro e 14 metri di altezza). I neon bianchi che compongono l’opera sono scelti quali simboli luminosi della vitalità, notturna e moderna delle nostre città, affinché lo spettatore, una volta entrato nel cortile del chiostro, venga abbracciato da una geometria caratterizzante un mondo antico lontano, ed al tempo stesso vicino. Uberti racconta un sogno rinascimentale e crea un luogo ideale: avventurandosi nella città ideale il singolo spettatore incontra la propria parte sensibile, emozionale e prova un senso di bellezza diffusa. Un’architettura arcaica e contemporanea nello stesso tempo, le cui linee diventano strade di una città possibile dove la luce ne scandisce il ritmo. L’iniziativa, in programma dal 16 aprile al 16 ottobre 2008, è prodotta da Fondazione Stelline per la prima volta in partnership con Genworth Financial, una delle più importanti società del mondo operativa nei segmenti protezione del finanziamento, investimenti e redditi pensionistici e nella mortgage insurance. Realizzato con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano è uno degli eventi più attesi del Fuori Salone del Mobile. L’appuntamento è arricchito da un calendario di appuntamenti collaterali tra cui un progetto organizzato con le scuole, chiamate ad esprimersi sul tema della città possibile. Tutti, comunque, potranno arricchire il Wall of Dreams allestito nel chiostro della Magnolia con il proprio contributo, il proprio sogno di città. Massimo Uberti è nato a Brescia nel 1966; si è formato a Milano con gli artisti del gruppo di Via Lazzaro Palazzi; del suo lavoro si sono occupati importanti curatori e critici tra cui Sergio Risaliti, Laura Cherubini, Francesco Bonami, Bettina della Casa, Ludovico Pratesi. Ha ottenuto ampi riconoscimenti in Italia e all’estero, in particolare ha rappresentato l’Italia alla mostra di visual art Ev+a 2003 Limerick (Irlanda, Lcga), curata da Virginia Perez-ratton e sue opere si trovano in importanti collezioni nazionali ed internazionali. .  
   
   
UNA GRANDE ANTOLOGICA DI PIERO RUGGERI A PALAZZO MAGNANI - REGGIO EMILIA DAL 16 MARZO AL 20 APRILE 2008 80 DIPINTI RICOSTRUISCONO IL PERCORSO CREATIVO, DAL 1955 AD OGGI, DI UNO DEI PIÙ IMPORTANTI PITTORI INFORMALI ITALIANI.  
 
 Reggio Emilia 5 marzo 2008 - Palazzo Magnani propone, dal 16 marzo al 20 aprile, un’antologica dedicata a Piero Ruggeri, un maestro dell’Informale europeo, tra i pochi artisti italiani la cui forza espressiva può reggere il confronto con quella dei grandi protagonisti dell´action painting americana. Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra, organizzata dalla Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione Piero Ruggeri, con il contributo della Fondazione Pietro Manodori di Reggio Emilia, di Ccpl, di Montana, di Euromobil, di Interacciai e di Grasselli Spa, presenterà 80 dipinti, molti di grandi dimensioni, che ricostruiscono il suo percorso creativo dal 1955 ad oggi (la mostra si chiude con alcuni dipinti dei primi mesi del 2008). Nonostante i vasti riconoscimenti - le numerose presenze alla Biennale di Venezia, alla Biennale di San Paolo del Brasile; l´appoggio e la stima, fin dall´esordio, di importanti critici e storici dell´arte quali Carlo Volpe, Francesco Arcangeli, Luigi Carluccio, Paolo Fossati, Roberto Tassi, ai quali se ne aggiungeranno nel tempo molti altri -, lo straordinario valore dell´opera di Piero Ruggeri non è ancora stato diffusamente acquisito. L’iniziativa di Palazzo Magnani si pone proprio l´obiettivo di contribuire a una maggiore e più ampia conoscenza di questo grande artista, tuttora nel pieno del fervore creativo. L´esposizione permetterà di seguire l´ininterrotto dialogo di Ruggeri con la pittura e la sua tradizione - emblematicamente testimoniato dai dipinti che recano, nel titolo, un esplicito riferimento a Tintoretto, Caravaggio, Rembrandt, Mattia Preti, Goya, Monet, esplorata nella dimensione del segno e del colore, della stesura della materia pittorica e della costante tensione a una forma, risultato di un fare pittorico apparentemente casuale e immediato. I dipinti di Ruggeri fondono sguardo e memoria della natura nell´ambiente in cui ha scelto di vivere, il piccolo, isolato borgo di Battagliotti, ai margini di un bosco, e quotidiani trasalimenti dell´anima; vi si può tuttavia sempre cogliere la vocazione internazionale dell´artista, che da subito aspira a dialogare con le esperienze più alte che negli anni Cinquanta s´andavano svolgendo in Europa e in America, da De Staël a Bacon, da De Kooning a Kline e Guston, da Wols e Dubuffet a Appel e Jorn. Accompagna la mostra, , un catalogo Skira, con testi del curatore, di Fred Licht, di Marco Vallora e, tutti gli scritti di Roberto Tassi su Ruggeri - omaggio al grande critico e storico dell´arte, scomparso dieci anni fa - oltre a un´ampia antologia critica, che raccoglie testi apparsi sui cataloghi di mostra, sulle riviste e sui quotidiani, ad esclusione quindi delle due fondamentali monografie fino ad ora dedicate a Ruggeri. Piero Ruggeri è nato il 27 aprile 1930 a Torino. Diplomatosi nel 1956 all´Accademia Albertina di Belle Arti, già nello stesso anno viene invitato alla Biennale di Venezia. Nel 1955, nel 1957 e nel 1959 partecipa a tre edizioni di una mostra collettiva di grande rilievo, quale fu Francia-italia, con dipinti che rapidamente s´inoltrano nell´Informale, collocandosi nel cuore più autentico dell´esperienza italiana in quel campo, imperniata sulle attività dei gruppi di artisti di Bologna, Milano e Torino. Sul finire del decennio, assimila le nuove emergenze dell´Espressionismo astratto in opere (L´uomo dal braccio d´oro e Il dottor Carion) in cui la critica subito coglie l´apertura a riferimenti internazionali. Del resto, Ruggeri è pittore "colto", non solo per sensibilità vigile e filtro del dibattito contemporaneo, ma anche per continua rivisitazione critica e per analisi del vocabolario pittorico storico - operazione che mai si è interrotta. A ricordare questa caratteristica fondante della pittura di Ruggeri, vanno citate le presentazioni di opere quali Il martirio di San Matteo, al Premio Guggenheim di New York nel 1960, e lo Studio da Rembrandt. Nel 1962, Ruggeri fa ritorno alla Biennale di Venezia: nelle opere, i Lavati, che vi presenta, datate dal 1958 allo stesso 1962, la materia pittorica si è diradata, in un qualche modo si è stemperata e sciolta, lasciando il terreno al libero, elegante svolgimento del segno e del gesto, in dipinti di grande formato come La porta, La domanda impossibile, I guardiani della regola, Il maestro e il discepolo. È in questa fase cruciale d´indagine che Ruggeri è protagonista alla Biennale di San Paolo del Brasile nel 1961 e nel 1963, ed è presente alla prima grande "sistemazione" del movimento informale in Italia, curata da Maurizio Calvesi in occasione del Vii Premio Modigliani a Livorno. La superficie pittorica dei dipinti realizzati dopo il 1962 mantiene la sua semplicità strutturale e segnica, ma tornano alla ribalta la materia, e i riferimenti alla natura morta e al paesaggio - proprio nello scandaglio delle forme evocate da "momenti" di natura, ben oltre il naturalismo, va ricercata l´autentica, peculiare scelta di Ruggeri. Roberto Tassi individua, nelle opere dell´artista degli anni Settanta, il "groviglio psichico, esistenziale", "la compattezza di un muro e l´articolazione di un labirinto": è la bellissima serie dei Roveti, presenti in mostra con un´intera grande sala loro dedicata - per questa serie Tassi amava ricordare una frase di Franz Kafka, tratta da Confessioni e ricordi: "il roveto è, da tempo immemorabile, l´ostacolo che ci sbarra la via. Bisogna che vada in fiamme se vuoi proseguire". Nelle tele successive, Trasparenze, Neve e inverno, Fiamme sul paesaggio, la pasta pittorica si struttura, si frantuma in sciabolate iterate e si ricompone, danzando, in ritmi figurali. È, quella di Ruggeri, un´idea "altra" di natura, un modo lacerante di confrontarsi con la fenome¬nologia del paesaggio, contrapposta alle tendenze concettuali presenti nella Biennale del 1978, dove viene invitato da Luigi Carluccio a testimoniare della sua sofferta dialettica nella sezione Dalla natura all´arte, dall´arte alla natura. Quando, nel 1983, Barilli e Solmi compiono un riepilogo de L´informale in Italia, alla Galleria d´Arte Moderna di Bologna, Ruggeri si propone come protagonista assoluto di quella stagione - opere come Omaggio a Charlie Parker e Gli amanti di notte (1957), ivi esposte, ne evidenziano l´originale, coltissima personalità di pittore per cicli e per ritorni all´insegna di nuovi approdi di ricerca. La libertà d´indagine, scevra da tentazioni di allineamento e accettazione, è ben espressa nelle Figure nel paesaggio e nella dialettica tra idillio naturale e violenza delle Tate nel bosco, cicli che Ruggeri realizza prima di dare vita, dal 1985, a dipinti monocromi, dove apparentemente regna la quiete ma dentro cui, in verità, s´agitano sommovimenti, increspature, una febbre che mai si dissolverà. Si affermano i colori "emblematici" di Ruggeri, quelli per i quali viene immediatamente ricordato: rossi e neri percorsi da aurore boreali, da luminescenze subliminali; bruni e ocra, e bianchi accecanti. Nei primi anni Novanta la ricerca di Ruggeri lo conduce a lacerare la vibrante corazza dei monocromi: affiorano nuove istanze gestuali, che corrispondono a una rarefazione materica, svolta anche in tempere di straordinaria suggestione, mentre riemerge la figura nel paesaggio, uno dei temi costanti in tutta la sua opera. È Crispolti, nella monografia dedicata a Ruggeri, pubblicata a Torino nel 1997, a ritrovare in queste opere una nuova sensibilità per la materia pittorica, ancora più sontuosa, tormentata da gestualità, da improvvisi contrappunti tonali e da trasparenze. Il Ruggeri più attuale, scrive Crispolti, agisce da sempre "umoralmente, visceralmente", eppure, come sempre, "con un controllo intellettuale sempre vigile, che dunque incide sulle modalità stesse della sua espressività pittorica, insinuandovi conflittualmente, drammaticamente, un´istanza di costruzione di un discorso poetico [. ], cioè per immagini totalmente di pittura, di pura pittura". .  
   
   
GOLF - A IS MOLAS SI DISPUTA IL "QUADRANGOLARE GIRLS" IN CAMPO LE NAZIONALI DI ITALIA, FRANCIA, AUSTRIA E NORVEGIA  
 
 Roma, 5 marzo 2008 - Torna il golf internazionale sul percorso del circolo di Is Molas, a Santa Margherita di Pula nei pressi di Cagliari, con la disputa da giovedì 6 a sabato 8 marzo del "Quadrangolare Girls" al quale prendono parte le formazioni nazionali giovanili di Italia Francia, Austria e Norvegia. Le rappresentative, di sei elementi ciascuna, dovranno essere composte da quattro ragazze "under 18" e da due "under 16". La compagine azzurra, guidata dallo staff tecnico composto dalla capitana Alessandra Salvi, dall´allenatore Fabrizio Sintich e dal preparatore atletico Mauro Citzia, si presenta rinnovata con l´inserimento di Alessandra Braida, Emma Sticca e Laura Sedda che affiancheranno Alessia Knight, Ludovica Carulli e Chiara Brizzolari, in squadra lo scorso anno. I tecnici stanno lavorando già in prospettiva per il campionato europeo di categoria in programma dall´8 al 12 luglio a Murcar in Scozia. Sarà un test impegnativo, contro tre formazioni molto compatte con le francesi sicuramente avversarie da battere. Si giocherà con girone all´italiana, ossia con ciascuna nazionale che affronterà le altre due. Verrà stilata una classifica finale assegnando un punto per la vittoria e mezzo punto per il pareggio. In caso di parità in vetta alla graduatoria verrà preso in considerazione il risultato dello scontro diretto. Nella prima giornata l´Italia affronterà l´Austria, mentre la Francia se la vedrà con la Norvegia. Stefano Arrica, presidente del Comitato Regionale Sardo, ha espresso la sua soddisfazione "perchè la Sardegna ospita questo importante evento internazionale". Ha poi proseguito: "Esprimo il mio benvenuto alla atlete che, di fatto, inaugurano una stagione ricca di appuntamenti golfistici nella nostra isola. Sono anche compiaciuto per la scelta fatta dal Presidente Franco Chimenti e dalla Federazione Italiana Golf di far svolgere questa importante gara sul percorso di Is Molas, abituato ad ospitare eventi di grande prestigio". Le squadre in campo: Italia: Alessandra Braida, Chiara Brizzolari, Ludovica Carulli, Alessia Knight, Laura Sedda, Emma Sticca. Capitana: Alessandra Salvi; Norvegia: Marit Bjerke, Solveig Helgesen, Cesilie Hagen, Elisabeth Haavardsholm, Michaela Gunhildrud, Anine Edsberglokken. Cap: Line Berg; Francia: Audrey Goumard, Alexandra Bonetti, Rosanna Crepiat, Pauline Desurmont, Margot Coulaud Ivanoff, Marine Dupas. Cap: Serge Le Chaptois; Austria: Fanny Wolte, Lisa Folk, Sophie Weilguni, Sarah Schober, Johanna Wipplinger, Marina Stutz. Cap: Helen Hopkins. .  
   
   
TOSCANA NOTIZIE SABATO 8 MARZO DA GAIOLE IN CHIANTI IL VIA ALLA II EDIZIONE DELLA GARA CICLISTICA ‘EROICA’ PER PROFESSIONISTI, 128 I CORRIDORI ALLA PARTENZA TANTI I NOMI ILLUSTRI: BETTINI, SIMONI, RICCÒ, BALLAN, NIBALI! , ASTARLOA  
 
 Firenze, 5 marzo 2008 - Bettini, Simoni, Ballan, Riccò, e ancora Bertolini, Nibali, Astarloa e tanti altri protagonisti del circuito ciclistico professionistico mondiale. La Ii edizione della Montepaschi ‘Eroica’, corsa ciclistica sostenuta da Regione e Monte dei Paschi ed organizzata da Rcs Sport e Gazzetta dello Sport (traduzione per i professionisti della gara cicloturistica d’epoca che il prossimo 5 ottobre festeggerà la dodicesima edizione), prenderà il via sabato prossimo, 8 marzo, da Gaiole in Chianti. Una gara di grande fascino e suggestione che si snoda, per circa un terzo del tracciato, su strade sterrate, nello scenario straordinario del Chianti e delle Crete Senesi. «Una corsa di grande livello – ha dichiarato l’assessore regionale allo sport - alla quale partecipano i più importanti corridori professionisti, proprio perché vogliamo c! he diventi una delle gare di spicco del calendario internazion! ale. Dop o la magnifica esperienza della prima edizione ci sono tutte le condizioni affinché possa diventare una vetrina eccezionale per la Toscana nonchè uno strumento per diffondere, tra i giovani, i valori dello sport pulito». Nelle intenzioni di promotori ed organizzatori l’Eroica per professionisti può ambire a diventare una ‘classica’, sul modello delle gare che si corrono nel Nord Europa. «Il mix di percorsi che la contraddistingue – ha chiarito Ernesto Rubizzi, vice presidente del Monte dei Paschi e presidente del Coni regionale - la rende una gara unica, con le proprie peculiarità, impossibile da accostare alle classiche del Nord. Conosciamo tutti l’importanza e la tradizione del ciclismo in Toscana, l’Eroica punta a rafforzare questi valori e a rappresentare uno straordinario veicolo promozionale per il nostro territorio». «Non me ne vogliano gli amici belgi – ha aggiun! to Mauro Vegni, direttore di organizzazione delle gare di Rcs Sport - ma l’Eroica è una corsa unica, massacrante, impossibile da paragonare con le classiche del Nord, soprattutto per lo scenario. Abbiamo spostato la data (l’anno scorso la I edizione si svolse il 9 ottobre, un martedì) perché il sabato è la giornata del grande ciclismo: avremo maggior copertura televisiva (dalle 17 su Raitre) e anche una maggior partecipazione di pubblico. Nel calendario Rcs prende il posto della Milano-torino costituendo il prologo della stagione, pochi giorni prima della Tirreno-adriatico e due settimane prima della Milano-sanremo». «Grazie alla trasposizione professionistica – ha spiegato Giancarlo Brocci, ideatore ed organizzatore dell’Eroica per i pionieri, la corsa amatoriale – la nostra manifestazione ha fatto un ulteriore salto di qualità. Dopo le prime edizioni il numero di partecipanti è salito in m! aniera esponenziale: l’anno scorso hanno gareggiato circ! a 2300 p ersone, oltre 400 provenienti da tutto il mondo. Le maglie e le bici d’epoca, ma anche i ristori lungo il percorso, la partecipazione della gente: tutti gli ingredienti che hanno fatto fare alla corsa il giro del mondo». Dati tecnici. La gara si svolge su 181 km, partenza da Gaiole in Chianti e arrivo in Piazza del Campo. 60 km sono di sterrato, suddivisi in 7 tratti con traguardi volanti. Non ci sono grosse salite ma tanti strappi più o meno ripidi. Dopo 35 km il primo tratto di sterrato: è il più lungo, 13,5 km. La salita di Montalcino (pendenza del 5%) è l’unica vera asperità del percorso, al km 60. Il terzo e quarto tratto di sterrato, dopo Torrenieri, per complessivi 20 km circa, sono abbastanza impegnativi, con continui saliscendi. Il 5° tratto di strada bianca, 11 km e mezzo, inizia da Asciano: bruschi saliscendi, con pendenze anche molto elevate. Gli ultimi km percorrono l’abitato di Siena, si entra ! dentro le mura da Porta Pispini. Rispetto all’anno scorso è leggermente aumentato il tratto di asfalto all’inizio e quello di sterrato nella parte finale. 16 le squadre iscritte, 10 delle quali Pro-team, 128 i partecipanti provenienti da 20 paesi. Il numero 1 verrà assegnato al 2 volte campione del mondo ed olimpionico Paolo Bettini. La Fondazione Mps consegnerà 1. 000 biciclette al Burkina Faso, nel quadro di un accordo di cooperazione con il Paese africano di cui sarà inaugurata, l’8 marzo, una mostra fotografica alla presenza del ct Franco Ballerini di Paolo Bettini. .  
   
   
CICLISMO: PASSATO, PRESENTE E FUTURO DI UNA TERRA DI CAMPIONI TANTI I FUORICLASSE: BARTALI, MAGNI, MARTINI, NENCINI, BITOSSI, CIPOLLINI, BETTINI  
 
Firenze, 5 marzo 2008 - Sono tanti i campioni del ciclismo che con le loro vittorie hanno portato in giro per il mondo l’immagine della Toscana. Bartali, Martini, Magni, Nencini, Bitossi, fino ai più recenti Ballerini, Cipollini, Bartoli, Bettini. La lista è lunga, impossibile citarli tutti. E pensare che, malgrado la grandissima tradizione ciclistica, la Toscana non è mai riuscita ad ospitare un Mondiale. La classifica toscana dei fuoriclasse della pedalata è guidata dal personaggio che ha trasformato questo sport in un fenomeno popolare. Gino Bartali, nato alle porte di Firenze (a Ponte a Ema) nel 1914, è stato l’unico ciclista al mondo ad aver vinto due Tour de France a distanza di dieci anni, nel 1938 e nel 1948. Leggendario il dualismo con Fausto Coppi. Al suo palmarés (due Tour, tre Giri, quattro campionati italiani, cinque Giri di Toscana, quattro Milano-sanremo, tre Giri di Lombar! dia, tre Giri del Piemonte, tre Giri dell’Emilia, due Gi! ri della Svizzera, un Giro di Normandia e un Giro dei Paesi Baschi) manca soltanto il titolo iridato. Bartali è stato un autentico protagonista in un’epoca, seconda guerra mondiale e dopoguerra, caratterizzata da veri e propri sconvolgimenti. Prima ancora che uno sportivo ‘Ginettaccio’ è stato un personaggio: grazie a lui centinaia di ebrei si sono salvati durante il periodo delle persecuzioni fasciste. Nel 1948, in un momento di forti tensioni sociali e politiche dopo l’attentato a Palmiro Togliatti, la seconda vittoria al Tour riportò la calma nel paese. Il capo del governo di allora, Alcide De Gasperi, gli inviò un telegramma per ringraziarlo. L’associazione Amici del Museo del Ciclismo, il 1° aprile 2006, ha aperto a Ponte a Ema il Ciclo Museo Gino Bartali. Lo spazio espositivo, oltre a tutto il materiale sul campione, contiene anche quello donato da appassionati, associazioni ciclistiche e collezionisti riguardante l! a storia del ciclismo. Altri grandi ciclisti toscani hanno fatto la storia di questo sport. Fiorenzo Magni, detto il ‘terzo uomo’ per aver messo d’accordo i rivali Coppi e Bartali, vinse negli anni ‘50 tre Giri d’Italia e per tre volte consecutive il Giro delle Fiandre: da qui l’altro soprannome di ‘Leone delle Fiandre’. Allo stesso periodo appartiene Alfredo Martini, in evidenza soprattutto come gregario (da ct ha ottenuto ben 6 titoli iridati). Gastone Nencini, stroncato da un male incurabile a soli 50 anni, ha raccolto l’eredità di Bartali. Specialista delle corse a tappe, vinse il Giro nel 1957 ma soprattutto il Tour tre anni più tardi. Franco Bitossi, ‘cuore matto’, specialista delle gare in linea, tra gli anni ’60 e ‘70 ha vinto tantissimo (tre campionati italiani, due Giri di Lombardia e due Campionati di Zurigo). Celebre il secondo posto al Mondiale 1972, a Gap: primo so! litario a cento metri dal traguardo si fece rimontare e batter! e dal co mpagno Marino Basso. Altri corridori toscani da ricordare sono Roberto Poggiali, anni ’60-’70, tricolore tra i dilettanti e vincitore della Freccia Vallone e del Giro di Svizzera e, in anni più recenti, Franco Chioccioli, trionfatore al Giro nel 1991, e l’attuale ct della Nazionale, Franco Ballerini, vincitore di 2 Parigi-roubaix, nel ’95 e nel ’98; come ct ha già all’attivo 3 mondiali e 1 olimpiade. Mario Cipollini fino al 2006 è stato l’unico ciclista toscano ad aver vinto il titolo iridato, a Zolder in Belgio, nel 2002. Il ‘Re Leone’ è stato probabilmente il più grande velocista del ciclismo moderno conquistando il record di tappe vinte al Giro, 42. Tra le sue vittorie anche tre Gand-wevelgem, una Milano-sanremo e un campionato italiano. Altri ciclisti toscani che si sono messi in evidenza negli ultimi anni sono Andrea Tafi (un Giro delle Fiandre, una Parigi-roubaix, un Giro di Lombar! dia e una Parigi-tours), Francesco Casagrande (2 Classiche di San Sebastian nel 1999 e 2000, una Freccia Vallone e un secondo posto al Giro sempre nel 2000) e Michele Bartoli (soprannominato anche ‘Leoncino delle Fiandre’ per la sua predilezione per le classiche del Nord; 1 Giro delle Fiandre, 1 Freccia Vallone, 2 Liegi-bastogne-liegi, 1 Amstel Gold Race, 2 Giri di Lombardia, 2 Coppe del Mondo e un titolo italiano). Paolo Bettini con le sue straordinarie affermazioni (2 titoli iridati, Salisburgo 2006 e Stoccarda 2007, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene 2004, tre Coppe del Mondo consecutive 2002-2003-2004 ma anche due Liegi-bastogne-liegi, una Milano-sanremo, un Campionato di Zurigo, 2 Giri di Lombardia e un titolo italiano), sebbene ancora in attività, è già entrato nella storia del ciclismo. Anche tra le donne non mancano i campioni. Fabiana Luperini è senza dubbio una delle regine in campo internazionale grazie alle! vittorie consecutive a Giro e Tour dal ’95 al ’97! . Comple tano la sua bacheca due edizioni della Freccia Vallone (’98 e 2002) e altri due Giri (2001 e 2002). Per restare al presente, Daniele Bennati, aretino, classe ’80, è sicuramente tra i più forti velocisti (2 tappe al Tour e 3 alla Vuelta) mentre tra i campioni del futuro una segnalazione spetta a Diego Ulissi, classe ’89, già due volte campione del mondo juniores nel 2006 e 2007. .