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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Marzo 2008
WORKSHOP SUL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO NELL´AMBITO DELL´ACQUACOLTURA  
 
L´11 e 12 giugno il progetto Aquagris («Riforma della gestione ambientale per promuovere l´agricoltura, la pesca e l´acquacoltura sostenibili»), finanziato dall´Ue, organizzerà a Lecce un workshop aperto sul trasferimento tecnologico. Il progetto Aquaagris sta conducendo delle ricerche al fine di stabilire i progressi raggiunti dall´Ue e da paesi selezionati nell´attività legislativa e di studio concernenti la gestione dei materiali di scarto prodotti dall´agricoltura, dalla pesca e dall´acquacoltura. L´avvenimento si concentrerà sul settore dell´acquacoltura. Interverranno numerosi oratori specializzati nell´ambito delle acque reflue e del loro trattamento, nonché rappresentanti di Aquaagris che presenteranno relazioni su questioni specifiche studiate dal progetto stesso. La manifestazione, a ingresso gratuito, è aperta a tutti coloro che hanno un particolare interesse per l´acquacoltura e la pesca. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Aquagris. Org/ .  
   
   
“BIOTECNOLOGIE” SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Nel 2006 il giro d’affari delle imprese specializzate nelle biotecnologie è stimabile in 1. 080 milioni di euro; la crescita rispetto all’anno precedente resta cospicua (+13,7%), anche per effetto del continuo aumento del numero delle imprese biotech e nonostante le difficoltà che molte aziende medio-piccole accusano nelle fasi iniziali della loro attività. Il Red Biotech rappresenta oltre il 90% del mercato, circa il 5-6% è costituito da Green Biotech; il restante fatturato proviene da applicazioni chimico-ambientali (White Biotech) e dalla bioinformatica (ancora molto limitato). Ove si considerino anche le imprese non specializzate (farmaceutiche, diagnostiche, chimiche ecc. ) che risultano diversificate in attività/prodotti riconducibili alle biotecnologie il giro d’affari risulta notevolmente maggiore: secondo dati Assobiotec nel 2005 esso supera infatti i 4. 000 milioni di euro. Nel 2007 il fatturato delle imprese specializzate è stimabile in 1. 240 milioni di euro con un miglioramento rispetto all’anno precedente (+14,8%); il mix resta sostanzialmente costante fra il Red Biotech e le altre aree, anche se emergono interessanti segnali dall’area chimico ambientale, segnali che dovrebbero rafforzarsi notevolmente nei prossimi anni. Il settore nel suo complesso conferma anche in Italia buone prospettive di crescita per il biennio 2008-2009 con incrementi medi dei fatturati delle imprese specializzate attorno al 16%. Dati di sintesi, 2006 (a)
Numero di imprese 175
Numero di addetti 5. 100
Fatturato (Mn. Euro) 1. 080,0
Variazione del fatturato settoriale 2006/2005 (%) 13,7
Fatturato per addetto (‘000 euro) 221,8
Preconsuntivo del fatturato settoriale, 2007 (Mn. Euro) 1. 240,0
Previsioni di sviluppo del fatturato settoriale:
· 2008/2007 (%) (b) 14-18
· 2009/2008 (%) (b) 15-19
· medio periodo (b) significativa crescita
a) - i dati riportati si riferiscono alle sole imprese specializzate b) - in valore .
 
   
   
CREMONINI S.P.A: ESEGUITO L’ACCORDO PER L’INGRESSO DI JBS S.A. NEL CAPITALE DI INALCA S.P.A.  
 
L’operazione, strutturata in due fasi, avverrà prevalentemente mediante aumento di capitale di Inalca S. P. A. Cremonini S. P. A. (Crm. Mi), uno dei principali operatori europei nel settore della produzione e trasformazione delle carni bovine, e il gruppo brasiliano Jbs S. A. (Bovespa: Jbss3), il più grande produttore di carni bovine al mondo, hanno dato esecuzione al contratto relativo all’alleanza strategica tra le due società. L’accordo, il cui preliminare è stato comunicato lo scorso 6 dicembre, prevede l’ingresso di Jbs S. A. Con una quota del 50% nell’intero settore della produzione (Inalca S. P. A. E Montana Alimentari S. P. A. ) del Gruppo Cremonini. L’operazione, che ha ricevuto l’assenso della Commissione Europea, ha un valore complessivo finale di 218,9 milioni di Euro, viene realizzata prevalentemente mediante aumento di capitale di Inalca S. P. A. Ed è strutturata in due fasi. La prima fase, contestuale al closing odierno, comprende la sottoscrizione ed il versamento da parte di Jbs S. A. Dell’aumento di capitale di Inalca S. P. A per un valore complessivo di 150,0 milioni di Euro. Inoltre Jbs S. A. Acquisisce azioni di Inalca S. P. A. Direttamente da Cremonini S. P. A. Per un valore di 10,0 milioni di Euro, oltre ad un conguaglio previsto di 6,4 milioni di Euro. La seconda fase, che verrà completata entro 90 giorni dal closing odierno, prevede la sottoscrizione ed il versamento di un ulteriore aumento di capitale di Inalca S. P. A. Per un controvalore di 60,0 milioni di Euro, di cui 52,5 milioni di Euro versati da Jbs S. A. E 7,5 milioni di Euro versati da Cremonini S. P. A. Al termine delle operazioni sopra descritte, Jbs S. A. E Cremonini S. P. A. Deterranno pariteticamente il 50% di Inalca S. P. A. Contestualmente al closing la società ha assunto la nuova denominazione di Inalca Jbs S. P. A. , di cui Joesley Mendonça Batista è stato nominato Presidente, mentre sono stati riconfermati gli amministratori delegati, Paolo Boni e Luigi Scordamaglia. .  
   
   
“ZUCCHERO” SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
In Italia, nel 2007, si è registrata un’ulteriore riduzione delle superfici coltivate a bietola. Ciononostante la produzione risulta in aumento di circa il 3%, grazie soprattutto alla maggiore qualità del raccolto, che ha consentito un aumento delle rese industriali. L’andamento del giro d’affari settoriale si contrae invece del 6%; la contrazione è attribuibile prevalentemente al calo dell’attività di esportazione dei produttori nazionali verso i paesi extra Ue. I consumi nazionali sono aumentati dello 0,9% in volume, in relazione all’aumento delle vendite fatte rilevare sia dal segmento industria, in particolare quella relativa alla produzione di bevande e gelati, che dal canale Ho. Re. Ca. Il canale largo consumo tende a diminuire il proprio peso per la minore disposizione delle nuove generazioni alla preparazione domestica di dolci, oltre allo spostamento dei consumi in famiglia a quelli fuori casa. Il valore del mercato nazionale invece si è contratto di oltre l’1%, a causa della pressione sui prezzi esercitata dai prodotti provenienti dai paesi per i quali l’Unione Europea ha previsto delle agevolazioni doganali. Per il 2008 le previsioni sono fortemente negative, in relazione alla chiusura di altri due stabilimenti. Nel lungo periodo è previsto un pressoché totale smantellamento della produzione saccarifera nazionale. Permarrà molto presumibilmente una realtà produttiva legata principalmente al confezionamento dello zucchero, mentre i principali operatori nazionali (in accordo con produttori europei) insisteranno sul potenziamento della struttura commerciale e di distribuzione. Dati di sintesi, 2007
Giro d’affari settoriale (mn. Euro) 1. 668,0
Variazione del giro d’affari 2007/2006 (%) -6,0
Produzione di zucchero (tonnellate) 677. 000
Variazione della produzione in quantità 2007/2006 (a) (%) 3,0
Valore del mercato (mn. Euro) 1. 130,0
Variazione del mercato 2007/2006 (%) -1,3
Previsioni di sviluppo della produzione in quantità:
· 2008/2007 (%) -33,0
· medio periodo netto calo
.
 
   
   
AGRICOLTURA E AREE DI MONTAGNA: LINEA COMUNE DELLE REGIONI A BRUXELLES  
 
Con i colleghi di Vorarlberg, Tirolo, Salisburgo e Baviera, l´assessore provinciale Hans Berger ha discusso nel fine settimana a Igls della linea comune delle Regioni nei confronti dell´Ue in materia di agricoltura di montagna. "In primo luogo di tratta di assicurare prospettive alle piccole imprese del settore lattiero-caseario anche dopo la possibile abolizione delle quote latte", spiega Berger. Obiettivo di fondo deve restare il mantenimento del sistema delle quote latte, "ma se questo non fosse possibile, allora chiediamo all´Ue misure di compensazione per le aree penalizzate", sottolinea l´assessore provinciale all´Agricoltura Hans Berger spiegando la posizione congiunta raggiunta dalle Regioni alpine. Ne ha discusso a Igls, arrivando a una stesura, con i colleghi Anton Steixner (Tirolo), Erich Schwärzler (Vorarlberg), Sepp Eisl (Salisburgo) e Josef Miller (Baviera). Le misure dovrebbero riguardare tra l´altro premi per le mucche da latte in relazione alle superfici coltivate, una riduzione dei costi elevati di trasporto del prodotto, una semplificazione dei regolamenti e delle prescrizioni che i contadini devono osservare per poter beneficiare dei contributi europei. La presa di posizione congiunta di Alto Adige, Tirolo, Salisburgo, Vorarlberg e Baviera verrà ora inviata alla Commissione Ue. . .  
   
   
LUCIANO TRENTINI ELETTO DALLA ASSEMBLEA DI AREFLH PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI PRODUTTORI E VICE PRESIDENTE DELL´ASSOCIAZIONE STESSA.  
 
A Murcia il 28 e 29 febbraio scorso, si è svolta l´annuale assemblea dell’Associazione delle Regioni Ortofrutticole Europee – Areflh, caratterizzata da una folta partecipazione. Sono stati registrati oltre 90 presenti in rappresentanza delle 26 regioni socie ma anche di altri paesi europei come Belgio, Grecia e Ungheria. I lavori iniziati il giorno 28 febbraio con la riunione del collegio dei produttori, hanno definito le linee di impegno per i prossimi anni, individuando alcune priorità d’intervento quali le questioni fitosanitarie che destano preoccupazione al sistema produttivo e l´apertura della zona di libero scambio euro-mediterranea prevista al 2010. L’assemblea generale, incentrata su due argomenti chiave per il settore: la riforma della Ocm del settore approvata dalla Unione europea e il sistema di coltivazione della produzione integrata per supportare la proposta di Areflh circa la richiesta di una regolamentazione europea sulla produzione integrata, è stata caratterizzata da diverse relazioni che hanno offerto vari punti di discussione e dibattito. Sul primo tema i partecipanti ai lavori hanno espresso, nel complesso, una valutazione positiva della nuova regolamentazione per il settore pur individuando alcuni aspetti di criticità soprattutto in merito alla prevenzione e gestione delle crisi di mercato. Infatti, è stato puntualizzato come la conoscenza sui quantitativi dei prodotti importati e la costituzione di un Osservatorio di mercato europeo rappresentino gli strumenti idonei per creare maggiore programmazione e migliorare il redito dei produttori riducendo gli affollamenti di prodotto sul mercato. In ultimo è stato ribadito che l´approvazione della nuova Ocm ortofrutta deve essere vista come un’importante opportunità, soprattutto se vista in maniera sinergica e complementare con le risorse messe a disposizione del Psr. In merito alla seconda tematica discussa, le relazioni presentate hanno individuato oltre che i punti di forza caratterizzanti la produzione integrata anche le criticità che la contraddistingue come le problematiche relative al processo di revisione e armonizzazione delle sostanze attive impiegabili per la difesa fitosanitaria e la rilevabilità dei residui su frutta e ortaggi ai fini di garantire la salute dei consumatori. Le recenti proposte in materia, invocate per lungo tempo, rendono inquieti i produttori di molti paesi europei che vedono nella riduzione del numero delle molecole un rischio per la difesa di molte specie, in particolare quelle minori. L´assemblea ha, quindi, votato il rinnovo delle cariche attribuendo la presidenza, secondo il principio della rotazione, per il prossimo triennio a Joaquin Maestre Albert - dirigente del settore agricolo della regione Murcia. Areflh ha poi indicato Luciano Trentini, direttore del Cso, come presidente del Collegio dei produttori e vice Presidente dell´associazione. Da parte del nuovo Presidente e dei rappresentati delle Regioni presenti, è stato espresso a Luciano Trentini un sentito e caloroso ringraziamento per il lavoro svolto nel triennio 2005-2007 che ha portato Areflh ad assumere un ruolo sempre più importante nei rapporti con le istituzioni dei singoli Paesi e della Unione europea. Trentini, al termine dei lavori, ha ringraziato i partecipanti per la fiducia accordata ribadendo il proprio impegno a favore del settore ortofrutticolo, caratterizzato dalla pressione di un crescente numero di competitori, dalle difficoltà di aumentare le esportazioni e si è complimentato con i dirigenti delle regioni spagnole, e delle Op per la pragmaticità adottata nella gestione tecnica ed amministrativa dei Programmi Operativi. .  
   
   
IRAN E SIERRA LEONE: PESCA E ACQUACOLTURA COME VOLANO DI SVILUPPO  
 
Il recupero dei bambini-soldato e dei giovani in difficoltà in Sierra Leone passa anche attraverso la pesca. Un progetto – presentato nel corso della manifestazione fieristica Big Blu- di ampio respiro -“Intervento di sostegno in favore di opere ed attività educative e formative che promuovono la piena integrazione di minori e giovani in difficoltà”-, promosso dall’Ong Avsi e finanziato dalla Cooperazione italiana – Mae e che vede coinvolta la Federcoopesca-confcooperative in iniziative legate alla filiera ittica locale. Dopo che gli esperti della Federcoopesca-confcooperative hanno indagato le caratteristiche dalla filiera pesca in tre villaggi della Sierra Leone (Old Wharf, Tokeh e Sussex), ora il progetto entra nel vivo con l’avvio di corsi ad hoc sui temi della pesca, commercializzazione, trasformazione e sicurezza alimentare, per consentire ai giovani, di questi villaggi, di fare dell’attività di pesca la propria professione. In un paese come la Sierra Leone- dove la piccola pesca fornisce circa il 70% del fabbisogno ittico e la commercializzazione è appannaggio delle donne- i problemi che gli operatori si trovano ad affrontare nel quotidiano riguardano principalmente la conservazione del prodotto ittico e la difficoltà a reperire materie prime e attrezzatura tecnica. In assenza di sistemi di refrigerazione, infatti, il prodotto viene essiccato o conservato sotto sale, ma non può essere venduto fresco. Per allargare la gamma dei prodotti offerti e favorire il consumo di prodotti freschi verranno donati agli operatori macchinari per la produzione del ghiaccio oltre alla formazione in materia di sicurezza alimentare per trattare il pesce in modo adeguato, affinché si riduca la parte di prodotto che si contamina o si deteriora. Attualmente, infatti, il 30% del pescato non riesce ad arrivare al mercato. Altro limite all’attività di pesca è nell’eccessiva frammentazione della filiera che vede gli uomini uscire in mare a pescare e le donne che aspettano a terra per andare a vendere i prodotti spostandosi singolarmente in taxi anche per piccoli quantitativi. Fornire gli strumenti per creare forme di associazionismo consentirebbe di ridurre gli elevati costi di gestione, l’acquisto di vetture collettive per la vendita del prodotto e i rifornimenti di carburante a prezzi più vantaggiosi. L’acquacoltura, invece, è lo “strumento” che si sta utilizzando in una delle zone più povere dell’Iran, il Sistan-baluchestan- dove l’acqua è un bene raro-, per superare le distanze economiche e sociali. E’ quanto sta facendo il C. I. R. S. Pe. (Centro Italiano Ricerche e Studi per la Pesca della Federcoopesca-confcooperative), uno degli esecutori del progetto -scelto direttamente dalla Shilat, la Direzione Generale Pesca in Iran-, finanziato dal ministero degli Esteri italiano, che si pone l’ambizioso obiettivo di contribuire alla riduzione della povertà e degli squilibri sociali, mediante il consolidamento e la diffusione dell’acquacoltura e la nascita di cento nuove imprese. Progetto che terminerà a fine 2008 è che ha consentito, grazie ad un allevamento sperimentale del gambero bianco indiano, di produrre in un anno, con doppio raccolta, oltre 190 tonnellate -con gli impianti a pieno regime si potrebbe arrivare a 6000 tonnellate di prodotto- e di gettare le basi per la produzione commerciale di pesci ornamentali. A breve è previsto anche un corso di formazione in Cina e India per gli operatori iraniani. .  
   
   
UNA BOTTIGLIA PER SAN PATRIGNANO: VINI ALL’ASTA AL ROTARY DI RIMINI  
 
I vini “rotariani” all’asta per San Patrignano. Grazie all’impegno di Giancarlo Brioli, Gianluca Spigolon, Enzo Ticchi e Paolo Solvetti, membri della direzione del Rotary di Rimini Giovedì 6 marzo prossimo, a partire dalle 20. 15, il Club mette all’asta, per il secondo anno consecutivo, oltre 200 bottiglie accomunate dalla doppia caratteristica di fare parte delle etichette più apprezzate dagli appassionati del buon bere e di provenire da alcune delle migliori cantine di tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Tutte guidate da soci Rotary. Nei saloni del Grand Hotel di Rimini, in occasione della consueta cena conviviale, saranno oltre 50 i lotti battuti all’asta. Tra queste vini noti per la loro eccellenza e ricercati per il loro particolare formato, come nel caso delle magnun, bottiglie da 1,5, spesso prodotte solo in annate particolarmente positive per la qualità delle uve raccolte. Così, sarà possibile contendersi un trittico di magnum siciliane di Firriato, il quale ha messo a disposizione della serata “Harmonium, “Ribeca” e “Camelot”. Dalla Valle d’Aosta arriva, invece, una magnum di Chardonnay “Cuvée Bois” 2005 di Les Cretes. Dal Valpolicella una di Amarone “Capitel del Monte”, di Tedeschi, mentre dal Salento proviene il rosso “Donna Lisa Salice” dell’azienda Leone De Castris. Naturalmente grande spazio anche a un classico come il Brunello di Montalcino, tra cui un Biondi Santi del 200. E per le “bollicine” uno dei pezzi forti dell’asta. Dal nome storico del Prosecco, Gianluca Bisol, una doppia magnum (3 l) di “Tertium Millenium Cuvée 1985” con etichetta in argento sbalzato e gabbietta e capsula numerate, sempre in argento. Il ricavato dell’iniziativa, promossa dal Rotary Club di Rimini e alla quale partecipano anche i soci dei Rotary Club del circondario, contribuirà alla realizzazione della “Casa delle mamme” di San Patrignano, una nuova struttura interna alla comunità destinata ad ospitare le ragazze in gravidanza o con bambini piccoli, con l’obiettivo di creare un ambiente famigliare e accogliente per le ragazze che stanno affrontando il percorso di recupero dalla tossicodipendenza e l’esperienza della maternità. Chi desidera partecipare all’asta può prenotarsi alla cena Rotary contattando la segreteria del Club al numero 0541-383762. .  
   
   
RAFFAELE GAROFALO, PRESIDENTE ANASB: “CHIDEREMO I DANNI AGLI AUTORI DI "BIÙTIFUL CAUNTRI"ZOOTECNIA CAMPANA DENIGRATA.”  
 
Il presidente dell’Associazione nazionale allevatori specie bufalina Raffaele Garofalo, dopo aver visionato la pellicola “biùtiful cauntri” dichiara: “ Sono profondamente deluso e amareggiato dal contenuto del film, che pure ha ricevuto un premio al Torino Film Festiva di quest’anno, perché ne esce un quadro della zootecnia della Campania che non è aderente al vero, il danno di immagine reso dal film a tutto il settore allevatoriale della Campania è enorme. ” Garofalo in particolare sottolinea come “Non si può ridurre il quadro complesso e articolato della zootecnia di una regione grande e profonda come la Campania alla sorte di una famiglia di allevatori che ha pascolato le pecore in una zona industriale, che per forza di cose era o comunque poteva essere sospetta di inquinamento”. Quanto alle immagini che riguardano l’allevamento bufalino Garofalo attacca: “Si inquadrano rifiuti ben distanti da un allevamento brado di bufale, immerse nei caramoni (le tipiche vasche in terra dell’allevamento brado), dei quali si ignora la natura, e si qualifica tout court la bufala come un animale che pascola nei rifiuti e la mozzarella come un prodotto inquinato, è una semplificazione della realtà assolutamente inaccettabile. ” Garofalo ricorda come “Il mondo allevatoriale della Campania è presente in tutte le cinque province della regione, esprime una quantità di prodotti tipici e biologici, tra i quali la Mozzarella di Bufala Campana Dop è solo quello più conosciuto, occorre pertanto che l’assessore all’agricoltura Andrea Cozzolino e le Associazioni Agricole tutte si facciano carico di una causa per danni contro gli autori di questa pellicola, dal contenuto denigratorio. ” .  
   
   
CONCLUSI I PERCORSI DI CONOSCENZA IN 8 “CAPITALI” UMBRE DELL’EXTRAVERGINE  
 
Concluso sabato scorso a Bevagna, il ciclo d’incontri promossi dal Gal Valle Umbra e Sibillini, dedicati all’extravergine d’oliva e alla cultura del territorio. Frequentati in totale da circa 250 tra produttori, frantoiani, consumatori, appassionati, studenti e operatori del settore dell’accoglienza, gli incontri hanno coinvolto 8 città della Valle Umbra; da Trevi, a Foligno, Castel Ritaldi, Spoleto, Spello, Nocera Umbra, Bevagna, fino a S. Anatolia di Narco nel cuore della Valnerina. Grande soddisfazione per la riuscita della prima edizione itinerante di “Extravergine e Territorio” è stata espressa dal Nando Mismetti, Presidente del Gal Valle Umbra e Sibillini e dal Gal Valle Umbra e Sibillini, in prima fila nella promozione della cultura dei prodotti d’eccelleza della nostra terra e fulcro dell’organizzazione dell’intero ciclo di incontri. “E’ stato molto interessante – ha aggiunto Daniela Riganelli, che per Aiab Umbria e Città del Bio ha cooperato alla definizione di quest’iniziativa - incontrare tante realtà diverse e vedere come la ricerca di un’identità culturale può essere mediata da un prodotto d’eccellenza quale l’extravergine d’oliva e soprattutto può essere attivata con la sinergia tra tutte le realtà territoriali che si adoperano per promuoverla”. Tra tutti gli interventi in calendario, grande rilevanza formativa hanno assunto quelli rivolti agli studenti dell’Istituto Agrario di S. Anatolia di Narco e dell’Istituto Alberghiero di Spoleto; di enorme interesse per i produttori sono stati, invece, il convegno sull’olivicoltura a Trevi, il Corso introduttivo all’analisi sensoriale a Foligno e l’approfondimento sul Moraiolo a Spello tenuto da Giulio Scatolini, Capo Panel della Dop Umbria. Tra i più frequentati, con un centinaio di partecipanti, è stato l’appuntamento a Nocera Umbra presso l’Istituto Superiore Sigismondi, polo culturale della città, che ha coinvolto istituzioni scolastiche, amministrazione pubblica e Comunità Montana del Subasio in una discussione ad ampio raggio intorno alla Nostrale di Rigali, la cultivar tipica da cui si ricava un inimitabile olio dal profumo fruttato. Bevagna e Castel Ritaldi, infine, sono stati gli incontri dove alla cultura del “fare” in modo integrato con la natura, come vogliono le indicazioni dell’agricoltura biologica, è stata associata quella del “raccontare”, a partire dai bambini, tutta la ricchezza dell’extravergine d’oliva di questi territori. L’auspicio degli organizzatori, nel salutarsi dandosi appuntamento all’anno prossimo, è che questa prima candelina spenta da “Extravergine e Territorio” rappresenti solo l’inizio di un percorso sempre più ampio e strutturato per valorizzare la promozione dei “tesori” tipici locali umbri. .  
   
   
“IL MARKETING DEL CONSUMATORE”: COME SCEGLIERE NEL CONTESTO ALIMENTARE ODIERNO  
 
In un periodo segnato dall’aumento dei generi alimentari e con il rischio di contraffazione alimentare sempre alto, l’Accademia Italiana della Cucina suggerisce ai consumatori azioni e comportamenti di consumo consapevole che lo rendono soggetto attivo delle strategie d’acquisto. Ecco “Il marketing del Consumatore”: un vademecum sull’educazione al consumo responsabile che invita gli italiani a stabilire un rapporto critico ed informato con il mercato, scevro da ogni condizionamento legato a mode alimentari e pubblicitarie. Se le aziende pianificano strategie di marketing perché non dovrebbe fare altrettanto i consumatori? Partendo da questa premessa Gabriele Gasparro, esperto di marketing ,Delegato di Roma dell’Accademia Italiana della Cucina e Carlo Magni, Docente di Economia Agroalimentare presso la Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma, hanno scritto “Il marketing del Consumatore. Strategie e strumenti delle scelte gastronomiche. ” Il libro - che rappresenta il quarto volume della “collana” di Cultura Gastronomica dell’Aic analizza il mercato alimentare italiano nel quale il consumatore spesso soggiace alle strategie di marketing delle aziende. Uno scenario allarmante che l’Accademia Italiana della Cucina prova a ribaltare. Anche il consumatore infatti può dotarsi di modelli di ragionamento, strategie, sistemi di conoscenze e informazioni che consentano di ottimizzare il beneficio dello scambio. “Oggi – afferma Giuseppe Dell’osso – Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina – è cambiata la teoria che vede il consumatore assoluto protagonista del mercato. Sempre più spesso, infatti, le aziende determinano a priori le sue esigenze inducendolo ad un consumo che non risponde alle logiche di pianificazione economica familiare e di individuazione dei reali bisogni. Una disparità - continua Dell’osso –che è evidente soprattutto nel settore alimentare dove c’è una profonda asimmetria informativa tra la grande distribuzione ed il consumatore che per far valere la propria sovranità sul mercato rimane ancorato a strumenti di analisi rudimentali e senza una strategia di acquisto frutto di metodologie consolidate e diffuse. ” Due, in particolare, i rimedi individuati dall’Accademia Italiana della Cucina per invertire il trend negativo che vede il consumatore in posizione subalterna rispetto all’impresa. In primo luogo ampliare la cultura di base del consumatore sulla conoscenza delle modalità con cui le aziende alimentari producono e soprattutto commercializzano i prodotti. In secondo luogo invitare il consumatore ad assumere un differente approccio con la fase d’acquisto e di consumo del cibo che deve necessariamente confrontarsi con la continua assunzione d’informazioni sulle sue caratteristiche nutrizionali e promozionali del prodotto. Ma l’Accademia Italiana della Cucina, da oltre cinquant’anni impegnata nello studio delle problematiche riguardanti il mondo alimentare sottolinea che l’assunzione di stili alimentari inconsapevoli e disinformati può determinare possibili ricadute in termini ambientali. Scorrendo le pagine dell’opera viene evidenziato come il problema principale delle grandi megalopoli industriali sia quello di disfarsi dei rifiuti in gran parte rappresentati da – spesso inutili – confezioni di cibo o dagli avanzi dei pasti sovrabbondanti. “L’energia impiegata per la produzione e la commercializzazione di un alimento - afferma Giuseppe Dell’osso - è assai superiore a quella che il corpo umano è in grado di assorbirne. I ricercatori di un’importante università americana hanno accertato che un prodotto destinato alla somministrazione nelle catene di catering è scaldato e raffreddato ben 12 volte prima di raggiungere la tavola dell’ignaro consumatore. Simili abitudini alimentari causano effetti nocivi devastanti. Ed è per questo che un consumo consapevole ed informato deve rappresentare un obiettivo irrinunciabile per tutte le società avanzate. ” .  
   
   
ARRIVA UNA NUOVA CATEGORIA DI NUTRACEUTICI: I NUTRIGENOMICI. SE NE PARLERÀ IL 13 E 14 MARZO A PARIGI IN OCCASIONE DI “NUTRIGENOMICS 2008”  
 
Oggi dai Functional Food sta emergendo una nuova categoria di nutraceutici, i “nutrigenomici”: non semplici integratori con proprietà più o meno benefiche sulla salute, ma veri e propri modulatori di importanti funzioni cellulari che sono in grado di modificare addirittura l’espressione genica dell’Rna. In particolare, uno studio appena condotto e che il Prof. Francesco Marotta, esperto di Nutrigenomica che collabora con numerose università giapponesi all’avanguardia nel settore, presenterà il 13 e 14 Marzo durante il convegno internazionale “Nutrigenomics 2008” di Parigi, evidenzia la capacità dell’Fpp (Fermented Papaia Preparation”, dal nome commerciale Immun’age), di attivare a livello dell’Rna una serie di rilevanti funzioni protettive dei geni. Questo dato è emerso non solo per soggetti anziani e malati ma anche in soggetti giovani e in buona salute. Ad oggi la strada da seguire è quindi quella dell’approfondimento delle funzioni dei nutraceutici e della loro validazione scientifica attraverso l’applicazione di rigidi protocolli che ne dimostrino l’efficacia. Anche perché, tra Europa e resto del mondo ci sono enormi differenze. Fin dal lontano 1999, la European Commission’s Concerted Action on Functional Food Science in Europe- Fufose- ha definito in questo modo i Nutraceutici o Functional Food: “un nutriente può essere considerato come funzionale se è soddisfacentemente dimostrato che è in grado di modificare in modo positivo uno o più funzioni-bersaglio, al di là di adeguati effetti nutrizionali, così da migliorare in modo rilevante lo stato di salute, il benessere e/o la riduzione di rischio di malattia. ” Oggi, in Italia, si parla molto di nutraceutici, alimenti che possiedono un effetto benefico sulla salute. Ma spesso si fa confusione e il vuoto normativo su integratori e alimenti funzionali favorisce comunicazioni fuorvianti. Invece in Giappone e in Canada -casi unici al mondo- gli integratori ed i functional food sono inseriti in categorie ben precise a seconda degli standard di evidenza scientifica ai quali si sottopongono. Quindi, prima di potersi fregiare del titolo di “Nutraceutico”, oltre ad essere genericamente in grado di apportare benefici alla salute, un integratore o un alimento deve avere a sostegno un protocollo scientifico che ne dimostri le proprietà. Ecco perciò che si va dalle categorie vendute in supermercati e nella Gdo fino a nutraceutici che vengono considerati alla stregua di veri e propri farmaci, con studi clinici in vitro e in vivo a testimoniarne le proprietà. Un antico detto cinese cita che “la medicina ed il cibo sono isogenici” e non a caso fin dal 1984 proprio in Giappone è stato costituito uno specifico e vasto gruppo di studio nazionale sponsorizzato dal Ministero dell’Educazione, della Scienza e della Cultura (Mesc) con il compito di esplorare l’interfaccia tra nutrizione e scienza. Questo ha quindi nel tempo studiato e definito una serie di cibi e nutrienti che sono stati ufficialmente listati nella categoria dei “cibi per specifici usi sanitari”, i Foshu (Food for Specified Health Us). Fondazione A. Scarpa-g. A. I . A. - www. Fondazionegaia. Org .  
   
   
LA NUOVA ERA DELLA RISTORAZIONE GLOBALE WWW.FOODJOKER.COM PROMETTE DI MODIFICARE LE ABITUDINI DI RICERCA DI RISTORANTI PER I NOSTRI VIAGGI ALL’ESTERO  
 
Una nuova sfida si affaccia nel panorama web, il suo nome è Foodjoker. Com e verrà lanciato nei prossimi giorni con un concept rivoluzionario: cambiare il modo in cui l’utente di internet sceglie i ristoranti per le sue permanenze all’estero. Cercare un buon ristorante quando si deve viaggiare fuori dal proprio paese è un compito arduo, le tradizionali guide stampate non forniscono un reale supporto con informazioni veramente utili come, ad esempio, le versioni italiane dei menù. Fino ad ora creatività e pazienza sono state prerogative necessarie per scovare un buon ristorante ed in molti casi risulta quasi impossibile sapere come ordinare cibo in una città straniera. Grazie a Foodjoker quest’epoca è finita, "Immaginati seduto in un ristorante di una bella città … Pechino, per esempio. Con Foodjoker ti sarà possibile non solo trovare un ristorante adatto a te, vicino al tuo hotel o all’itinerario stabilito, ma grazie alla nostra vastissima guida online sarai in grado di avere le indicazioni per arrivarci, ordinare dal menù e tutto ciò direttamente dall’Italia. Una vera e propria rivoluzione” dice il Vp di Foodjoker Italia, Michela Capriotti. La nuova guida presenterà contenuti relativi a migliaia di ristoranti nel mondo con tutte le informazioni relative tradotte in 10 diverse lingue compreso l’italiano: ebbene sì, anche i menù! Quello che ci rimane da fare è contare i giorni che mancano e correre a provare quanto “gustosa” sarà la nuova guida Foodjoker. Com. .  
   
   
L’ITALIA SI CANDIDA AL BOCUSE D’OR PREMIATO IL CANDIDATO PER LA FINALE EUROPEA DEL CONCORSO INTERNAZIONALE “BOCUSE D’OR”  
 
L´alta cucina protagonista alla 38a Mostra Internazionale dell´Alimentazione a Rimini con la selezione italiana per il Concorso Bocuse d´Or la più importante competizione gastronomica internazionale, creata con l´obiettivo di valorizzare i migliori chef emergenti dei 5 continenti. La dodicesima edizione sarà organizzata a Lione, a gennaio 2009. Chi si aggiudicherà la finale entrerà di diritto nel Gotha culinario internazionale. Alla finale italiana 6 candidati si sono esibiti nell’esecuzione di un piatto di carne ( agnello ) e di un piatto di pesce ( salmone ). Le creazioni sono state valutate da una giuria presieduta da Gualtiero Marchesi (presidente onorario europeo Euro-toques) e composta da Paolo Caldana (presidente della Federazione Italiana Cuochi); Sergio Mei (chef del ristorante Il Teatro - Hotel Four Seasons – Milano); Paolo Teverini (chef del ristorante Paolo Teverini - Bagno di Romagna) e Ciccio Sultano (chef del ristorante Duomo - Ragusa Ibla) Al termine è risultato vincitore Gaetano Ragunì, di origine siciliana, chef al Club Hotel Dante di Cervia, membro della Fic, con le ricette “Salmone 3D” e “Lombetto d’agnello alla maggiorana, rognone e animelle in olio aromatico” presentato con un’originale pressatura in legno. Mario Quattrociocchi, dello staff del ristorante Gualtiero Marchesi a Erbusco, è stato premiato come miglior commis. Il vincitore della selezione italiana rappresenterà l’Italia al Bocuse d’Or Europe in programma dall´1 al 2 luglio a Stavanger (Norvegia). Alla finale europea l´Italia si contenderà il titolo con Germania, Belgio, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Russia, Svezia e Svizzera ma anche con Estonia, Ungheria, Malta e Repubblica Ceca nazioni che, per la prima volta, prenderanno parte al concorso. La finale italiana è stata organizzata con la collaborazione di Acqua Panna-s. Pellegrino - le acque della ristorazione - che confermano, attraverso questa prestigiosa partnership, l’impegno per la valorizzazione della figura dello chef emergente e delle nuove tendenze della cucina internazionale, enfatizzando le peculiarità delle diverse identità gastronomiche. Intervistato al termine del concorso, Marchesi ha espresso idee chiare: ´Abbiamo le carte in regola per rappresentare una scuola nel mondo, ma manca la struttura di riferimento, un sostegno reale. Due giorni fa il presidente francese Sarkozy ha deciso di chiedere l´inserimento della cucina del suo paese nel patrimonio mondiale dell´Unesco, definendola la migliore del mondo. In Italia non accade un fatto del genere anche se l´Italia non ha nulla da invidiare alla Francia e tanto meno alla Spagna chem con la sua invasione all´insegna della chimica, mi pare un po´ al tramonto´. .  
   
   
VERDE ORO: IN RIVA AL LAGO PER SCOPRIRE COME IL GUSTO SI SPOSA CON LA LINEA 26 E 27 APRILE TORRI DEL BENACO  
 
A Torri del Benaco un appuntamento originale che unisce gola e benessere L’enogastronomia si sposa allo stare bene e lo fa a Torri del Benaco (Vr) in occasione di Verde Oro. La cittadina gardesana, famosa per la produzione di olio extravergine di oliva dal colore “Verde Oro” offrirà a tutti i gourmet un week end indimenticabile. Verde Oro si svolgerà il 26 e 27 aprile 2008 e coinvolgerà l’intera cittadina. “Verde Oro” è un evento pensato per tutta la famiglia. Protagonisti saranno i corsi della scuola di cucina con olio extravergine, che si svolgeranno presso il parco del Castello di Torri del Benaco. La scuola di cucina coinvolgerà qualificati chef del territorio e di altre regioni vocate alla produzione di olio extravergine (Romagna e Umbria) che, attraverso lezioni, mostreranno al pubblico come preparare le specialità della loro tradizione. Il corso non insegnerà solo nuove ricette ma anche e soprattutto l’uso corretto dell’olio extravergine d’oliva di alta qualità. Denominatore comune di ogni piatto sarà la capacità di coniugare gusto e salute. Attraverso le lezioni si potranno quindi imparare a preparare ottimi piatti e a valorizzare uno dei prodotti simbolo del nostro paese. I corsi si terranno nel week end del 26 e 27 aprile e tutti gli interessati potranno iscriversi gratuitamente al corso. Per chi però desidera passare un week end in riva al lago Verde Oro sarà l’occasione giusta. Gli albergatori di Torri del Benaco offriranno infatti pacchetti turistici ideati per l’evento, che prevederanno anche percorsi naturalistici alla scoperta del territorio . In queste giornate i ristoranti del centro storico proporranno invece i “Menù dell’Olio”, con piatti gustosi e bilanciati che vedranno tra gli ingredienti le altre specialità della riviera: limoni e pesci di lago. I menù verranno proposti a prezzo fisso, in abbinamento all’olio e ai vini bianchi della sponda veronese del Garda. Ogni locale porterà il proprio stile e quindi si potranno scegliere proposte creative oppure dedicate ai sapori della tradizione. Il centro storico di Torri del Benaco, dalla piazza del Porto al Castello Scaligero, ospiterà poi la ricostruzione dell’ambiente agricolo dove il pubblico potrà toccare le piante officinali e incontrare piccole aziende agricole specializzate nella coltivazione di erbe e nella produzione di essenze, nonché di prodotti tipici, formaggi, salumi, ecc. Non mancherà poi la mostra mercato dell’olio extravergine d’oliva dove saranno presenti solo i più qualificati produttori di tre zone geografiche molkto differenti tra loro: il Garda, la Romagna e l’Umbria, che offriranno un viaggio attraverso la migliore tradizione oliandola italiana. Ci saranno poi gli angoli golosi, dove si gusteranno dal pesce di lago ai formaggi, fino ai mieli. Al benessere sarà invece dedicato il percorso alla scoperta dei prodotti naturali per la salute. Dalle tisane ai cosmetici concepiti nel rispetto della tradizione e della salute, i visitatori potranno conoscere e testare alcune specialità della cosmesi naturale e biologica. A Verde Oro troverà spazio anche una sezione dedicata ai più qualificati produttori di olio extravergine d’oliva di tutto il Lago di Garda grazie al seminario curato dalla Corporazione Mastri Oleari e dal Club dei Sapori. Durante l’ incontro, aperto a tutti i produttori e a chi ne vuole saperne di più, si parlerà di produzione e redditività dell’olio di alta gamma, che rappresenta un mercato di nicchia ben retribuito. Il seminario vedrà anche la presenza di Flavio Zaramella, Presidente della Corporazione dei Mastri Oleari. Il Verde Oro: L´olio extravergine d´oliva rappresenta il prodotto simbolo di Torri del Benàco. Grazie alla sua qualità, si fregia del riconoscimento Dop (Denominazione di Origine Protetta), che attraverso un rigido disciplinare, garantisce al consumatore la rintracciabilità di prodotto e precise caratteristiche organolettiche. Presenta colore verde-giallo con riflessi dorati, sentore fruttato leggero con lieve sensazione di erbaceo ed una nota di amaro-piccante accompagnata dal retrogusto di mandorla dolce. Le pietanze sono condite e cucinate con l´olio extravergine di oliva, prodotto sulla sponda veronese principalmente nei comuni di Torri, Brenzone, Malcesine, Costermano, Garda e Bardolino. Informazioni per il pubblico: di Torri del Benaco www. Comune. Torridelbenaco. Vr. It manifestazioni@comune. Torridelbenaco. Vr. It tel. 045. 6205826 ufficio manifestazioni iattorri@provincia. Vr. It tel. 045 7225120 Iat .  
   
   
A SCUOLA DI CUCINA CON ORIENT-EXPRESS BUONO BUONISSIMO!, THE RAYMOND BLANC COOKERY SCHOOL E SAZÓN PER UN SOGGIORNO ALL’INSEGNA DELLA CREATIVITÀ E DEL GUSTO  
 
Orient-express Hotels, Trains & Cruises presenta le tre scuole di cucina d’eccezione: Buono Buonissimo! di Villa San Michele a Fiesole, The Raymond Blanc Cookery School del Manoir Aux Quat’ Saisons a Oxford e Sazón di Casa de Sierra Nevada a San Miguel de Allende in Messico. Programmi personalizzati, corsi a tema, incontri con chef famosi, sono solo alcuni degli assaggi proposti per una full immersion a tutto gusto. Buono Buonissimo! Fiore all’occhiello di Villa San Michele è la sua scuola di cucina Buono Buonissimo! che anche quest´anno propone numerosi corsi: un´esperienza unica da non perdere per imparare tutti i trucchi del mestiere dall’Executive Chef di Villa San Michele Attilio Di Fabrizio. Le lezioni, di una giornata o di più sessioni, si svolgono in un’area appositamente attrezzata con vista sul giardino botanico dell’hotel. Ecco alcune proposte: Single è bello, e anche gustoso Chi l’ha detto che cucinare da soli può essere noioso e senza creatività? Questo corso, di 3 giorni / 2 notti, è infatti dedicato a chi in poco tempo vuole preparare ricette semplici e veloci per sé stessi o per gli amici improvvisando piatti gustosi e di sicuro effetto con l’aiuto dello Chef di Villa San Michele Attilio Di Fabrizio. Corso in programma dal 27 al 29 aprile e dal 20 al 22 luglio. Tariffe per persona a partire da € 1. 029 in Superior Double Room con trattamento di mezza pensione. Per il partner non partecipante alle lezioni di cucina, tariffa a partire da € 939. Lunedì, giovedì e sabato: Mattina a scuola con lo Chef Da aprile a ottobre, sono disponibili lezioni sulla gastronomia toscana per una vera e propria full immersion tra paste, risotti e zuppe. Il corso di cucina, aperto non solo agli ospiti di Villa San Michele, si tiene dalle 10,00 alle 12,30 ed è seguito dal pranzo con lo chef gustando i piatti realizzati. Corso valido di lunedì, giovedì e sabato dal 3 aprile al 30 ottobre. Tariffa per persona a partire da € 170 per corso individuale; in piccoli gruppi (massimo 6 persone) a partire da € 150. The Raymond Blanc Cookery School Fondata nel 1991, la Scuola di Cucina del Manoir Aux Quat’ Saisons, hotel nelle vicinanze di Oxford, è una vera e propria istituzione. Completamente rinnovata, la scuola propone corsi di uno, 2 o 4 giorni in gruppi suddivisi secondo il grado di preparazione degli studenti, e per particolari ambiti di interesse e permette agli studenti di carpire i segreti culinari da un maestro d’eccezione Raymond Blanc, Chairman e Chef Patron, due stelle Michelin da 22 anni, e da Gary Jones, Executive Head Chef dal 1999. Tra le proposte segnaliamo: Festa di primavera Una intera giornata dedicata all’arte e all’abilità di Raymond Blanc in un menu a 3 portate ideale per stupire gli amici con una cena speciale. Questa full immersion prevede oltre a un giorno di corso, pausa tè al mattino e al pomeriggio e pranzo informale presso la scuola di cucina. Corso in programma: in marzo dall’1 al 2, dal 14 al 16, dal 22 al 23, dal 26 al 30; in aprile dal 4 al 7 e dal 16 al 20. Tariffe a partire da 295 sterline, circa € 391. Possibilità di pernottamento a partire da 380 sterline, circa € 505 per notte. Chef per un giorno Questo corso intensivo permette di apprendere le basi essenziali della cucina creando un menu semplice composto da 3 portate: antipasto, piatto principale e dessert. La giornata oltre al corso, include tè della mattina del pomeriggio e pranzo informale. Corso in programma in giugno 2, 3 e 4; in agosto 2, 3, 4 e in settembre 11, 12, 13. Il 2 e 3 giugno, Raymond Blanc sarà il maestro d’eccezione. Tariffe a partire da 295 sterline, circa €391. Corso tenuto da Raymond Blanc da 495 sterline, circa € 658. Per raggiungere in grande stile Le Manoir Aux Quat’ Saisons, il British Pullman, lussuoso treno diurno inglese di Orient-express in partenza dalla stazione Victoria di Londra, propone un interessante programma che include: aperitivo con champagne a bordo delle eleganti carrozze e pranzo a tre portate nel rinomato ristorante dell’hotel. Il dessert sarà servito durante il viaggio di ritorno a Londra. Offerta valida l’8 aprile. Tariffa a partire da € 480. Sazón Sazón (“sazonar” significa “condire, speziare), scuola di cucina dell’hotel Casa De Sierra Nevada a San Miguel de Allende in Messico, presenta l’arte culinaria messicana e i suoi decisi sapori. Molti i corsi e i programmi proposti: dalle lezioni di una o due ore sulle specialità locali fino ai pacchetti gourmet di una settimana. Sazón dispone anche di una boutique che offre prodotti di artigianato locale in vetro soffiato e ceramica, tessuti colorati, utensili da cucina tipici della tradizione messicana e quelli più moderni. La scuola e il suo negozio sono ospitati all’interno di una residenza coloniale del Xviii secolo, circondata da un giardino con erbe aromatiche, fontane e una sala da pranzo esterna con imponente camino in pietra. Alcuni dei corsi in programma, supervisionati dall’Executive Chef Gonzalo Martinez sono: Al mercato di San Miguel Il corso prevede una visita al colorato mercato di San Miguel con lo chef dell’hotel alla scoperta degli ingredienti utilizzati nella preparazione dei piatti tradizionali messicani. I prodotti scelti saranno utilizzati presso la cucina della Sazón per creare squisite tortillas, salse e insalate. § Il corso si tiene il martedì dalle 11. 00 alle 13. 00. A febbraio 19 e 26, e a marzo 4, 11, 18 e 25. Costo a persona di 495 pesos messicani, circa € 31. Le cucine regionali messicane Questi corsi offrono l’opportunità di conoscere le differenze tra le diverse cucine regionali del Messico: Chihuahua, Guanajuato, Tlaxcala, Jalisco. § I corsi si tengono il mercoledì dalle 11. 00 alle 13. 00. Chihuahua il 5 marzo; Guanajuato il 12 marzo; Tlaxcala il 19 marzo; Jalisco il 26 marzo. Costo a persona di 600 pesos messicani, circa € 37. La cucina casalinga di San Miguel de Allende Gli chef della scuola prepareranno le ricette della tradizione del villaggio utilizzando i tipici strumenti del mestiere per una vera e propria immersione nella cultura culinaria di San Miguel de Allende. § Il corso si tiene giovedì dalle 11. 00 alle 13. 00. A febbraio 21 e 28 e a marzo 6, 13, 20 e 27. Costo a persona di 600 pesos messicani, circa € 37. .  
   
   
A UDINE DAL 9 ALL’11 MARZO 2008 ASSEMBLEA GENERALE DELL’UNIONE RISTORANTI BUON RICORDO  
 
Una tre giorni di incontri, dibattiti, degustazioni di prodotti tipici locali e visite guidate: dal 9 all’11 marzo, le insegne più blasonate della ristorazione italiana si danno appuntamento a Udine per l’assemblea annuale dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, che quest’anno festeggia il suo 44° compleanno. L’unione Ristoranti del Buon Ricordo, presieduta da Ovidio Mugnai, dal 1964 è ambasciatrice della migliore cucina regionale. Da allora perpetua un viaggio tra i sapori e i colori del “gusto” italiano grazie alle 125 insegne racchiuse sotto il suo marchio, che rappresentano la migliore espressione della cucina regionale e disegnano la mappa della gastronomia, della professionalità, del garbo e dell’ospitalità Made in Italy. Essere un ristorante del Buon Ricordo non è per tutti: ci si fregia del marchio dopo una rigorosa selezione; per questo i suoi associati rappresentano un indirizzo sicuro per chi cerca la buona cucina regionale italiana, sotto un’insegna verificata con puntualità e rigore. La scelta di ritrovarsi a Udine per l’assemblea annuale conferma il ruolo da protagonista che il Friuli Venezia Giulia ha nel panorama enogastronomico italiano e la lunga amicizia fra Urbr e produttori locali, che anche quest’anno si concretizzerà in una manifestazione di respiro nazionale, che vedrà protagonista il formaggio Montasio e i coltelli di Qm-qualità Maniago. A fare da padroni di casa Aldo Morassutti della Trattoria da Toni a Gradiscutta di Varmo e Franco Marini del La’ di Moret (le cui insegne sono state fra le prime, a livello nazionale, ad entrare nel sodalizio), affiancati dagli altri due ristoratori del Buon Ricordo della regione, Vilma Zocchi e Giorgio Suraci dell’ Hotel Ristorante Lido di Muggia e Livio Treppo del Ristorante Carnia di Venzone. Ad ospitare i convegnisti, l’Hotel La’ di Moret, dove lunedì 10 marzo si svolgerà l’assemblea, nel corso della quale saranno fra l’altro rinnovate le cariche sociali. I lavori – ai quali presenzieranno l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Enrico Bertossi, il presidente del Touring Club Italiano Roberto Ruozi, autorità regionali – saranno aperti dal presidente dell’Urbr Ovidio Mugnai, che traccerà un bilancio delle iniziative che hanno caratterizzato l’attività associativa per il 2007 (una annata particolarmente ricca di eventi positivi per l’Associazione) e presenterà il programma del 2008, ancor più ricco di progetti rilevanti. Seguiranno l’approvazione del bilancio e le consuete operazioni di voto che, ogni tre anni, come da Statuto, eleggono le Cariche Sociali. Nel corso della tre giorni - che gode del Patrocinio dell’Assessorato alle Attività produttive della Regione Fvg e della Cciaa di Udine - sono previste visite guidate a monumenti e musei del territorio e incontri con produttori e operatori agroalimentari locali. Fra l’altro, i ristoratori saranno ospiti di tre realtà regionali di assoluta eccellenza: il Prosciuttificio Principe di San Daniele, Qualità Maniago (21 aziende del Distretto del coltello maniaghese, le cui lame rappresentano il top in Italia anche nel settore della cucina) e la storica Tenuta Villanova a Farra d’Isonzo, dove si svolgerà lunedì sera la cena di gala, durante la quale saranno imbanditi i piatti preparati dai 4 ristoranti del Buon Ricordo regionali. Il convegno annuale del Buon Ricordo è anche un’occasione per presentare la Guida 2008, una vera e propria “mappa” del mangiar bene in Italia. Ampliata nel numero di pagine e rinnovata nei contenuti, la nuova edizione, oltre ad offrire una descrizione dei ristoranti soci del Buon Ricordo e delle loro specialità, si arricchisce di descrizioni delle caratteristiche gastronomiche ed enologiche di tutte le regioni, ponendo particolare attenzione ai prodotti alla base delle ricette tradizionali e ai vini tipici che riflettono quella grande varietà di paesaggi, climi e tradizioni,patrimonio unico e irripetibile del Belpaese. La nuova Guida, che gode del prestigioso patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, presenta anche i nuovi soci 2008: in risalto le nuove insegne associate, in tutto sette ristoranti. Accanto all’elenco dei neo-associati, la Guida segnala le recenti sostituzioni delle ricette e del relativo piatto: la regola del Buon Ricordo vuole infatti che ogni cinque anni il ristoratore possa proporre una nuova specialità “simbolo” del suo locale. Nell’edizione 2008 dodici insegne presentano i loro piatti novità, curiosità gastronomica e insieme passione per i tanti collezionisti del piatto decorato. Internet: www. Buonricordo. Com, e-mail: info@buonricordo. Com .  
   
   
A TAVOLA CON IL GATTOPARDO PER FESTEGGIARE IL 50° ANNIVERSARIO DELLA PUBBLICAZIONE DEL ROMANZO STORICO DI GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA BLACK HOTEL  
 
Dopo il tutto esaurito a Capodanno ritorna al Black hotel l’appuntamento con il mito del Gattopardo per una serata all’insegna della nobiltà, dei profumi e dei colori della cucina siciliana. Si ricreeranno le atmosfere raccontate dall’autore Giuseppe Tomasi di Lampedusa e che avevano come protagonista le vicende di Don Fabrizio Corbera, Principe di Casa Salina e della sua famiglia tra il 1860 e il 1910 in Sicilia (a Palermo e nel feudo ragusano di Donnafugata): nella “Sala Ovale” i tavoli verranno allestiti con mise en place originali utilizzate dal Visconti nel suo capolavoro cinematografico oltre agli sfarzosi “candelabri di vermeil” che faranno da sfondo al menu le cui ricette sontuose ed elaborate dallo chef Giorgio Ruggiu saranno tratte dalle descrizioni del celebre “Il Gattopardo”. Tra i piatti il lussureggiante timballo di maccheroni “. L´aspetto dei monumentali pasticci era ben degno di evocare fremiti di ammirazione. L´oro brunito dell´involucro, la fraganza di zucchero e di cannella che ne emanava, non erano che il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall´interno quando il coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di aromi e si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di tartufi nella massa untuosa caldissima dei maccheroncini corti, cui l´estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio. " Il tutto accompagnato dalle musiche di Nino Rota che hanno reso celebre il film di Visconti e la proiezione del film che farà da sfondo alla serata. Durante la cena inoltre verranno letti i brani del libro da cui sono stati tratti i piatti per il menu. Il Black Hotel quindi, in un´ottica moderna di ospitalità a tutto tondo, si pone al centro di grandi iniziative culturali di successo destinate a un pubblico di semplici curiosi come di appassionati. Menu Consommé Ambra * Galantina di pollo con salsa tartara * Timballo di maccheroni Vino: Piano Maltese Rapitalà I. G. T. 2006 Poncio alla romana * Coralline di aragosta alla Bosana Verdure al vapore in cialda di parmigiano Vino: Casalj Rapitalà I. G. T. 2006 Buffet di dessert Profiteroles al cioccolato Parfaits al torroncino, caramello al marsala Seni di vergine Babà Biancomangiare Choux Gelatine alla frutta Vino: Moscato di Pantelleria Terre di Zagara www. Blackhotel. It .  
   
   
ARAMEN 1.9.7. LINEALGHE COCKTAIL E LINEALGHE PATE’: UN DISTILLATO DI SALUTE CHE PROVIENE DALL’IRLANDA  
 
Dalle isole Aran, il segreto delle alghe per la salute Le Isole Aran sono un gruppo di tre isole situate all´imbocco della baia di Galway, nella Repubblica d´Irlanda. Sono caratterizzate da una particolare formazione calcarea che ha favorito il proliferare di una flora variegata a basso fusto, arricchita dalla vicinanza del mare che crea suggestive formazioni di alghe di numerosissime specie. Molti considerano le Aran una sintesi di quanto di meglio l’Irlanda offre. Questo piccolo arcipelago conserva infatti un aspetto selvaggio e incontaminato, un paesaggio brullo, che vede alternarsi spiagge e scogliere, sempre battute dal vento. I resti archeologici testimoniano che queste isole erano abitate già in tempi antichissimi e le costruzioni pervenute risalgono a varie epoche, dall´età del ferro fino al medioevo. La popolazione non supera i 1400 abitanti, parla il gaelico e conserva tradizioni antichissime. La storia di queste isole fu segnata intorno alla metà dell’ottocento da una devastante carestia dovuta alla cosiddetta malattia della patata, che distrusse la maggior parte delle coltivazioni delle isole decimandone la popolazione. Molti fuggirono dall’isola più grande per rifugiarsi sulle piccole Aran, dove la terra era fertile per l’alta concentrazione di litotamnio, sostanza contenuta nelle alghe. I rifugiati fecero così fronte alla carestia imparando a nutrirsi di questi organismi marini, ricchi di minerali, vitamine e aminoacidi, e idearono ricette a base di alghe che ancora oggi si tramandano di generazione in generazione e che gli uomini di Aramen 1. 9. 7. Hanno raccolto. In epoca recente molti studi hanno confermato che le alghe sono organismi marini dotati di molteplici attività biologiche, dovute alle proprietà dei numerosi componenti biochimici che contengono: fibra alimentare, acidi grassi poliinsaturi, aminoacidi essenziali, vitamine e oligoelementi. Con 10 grammi al giorno di alga secca delle Aran è possibile trarre tutti i nutrimenti necessari alla sopravvivenza. In questi fondali proliferano due particolari specie di alghe, la Laminaria digitata e il Chondrus crispus, che contengono principi nutritivi specifici. La Laminaria digitata è una fonte di fibra alimentare solubile sotto forma di alginati e laminaria (polisaccaridi marini). I primi sono chimicamente simili alla pectina della frutta, ovvero sono fibre gelificanti, non attaccabili dagli enzimi digestivi, con effetti positivi di varia natura sull’apparato gastrointestinale. Aiutano a contrastare la fame, il reflusso, la gastrite, e poiché stimolano la peristalsi intestinale sono un ottimo coadiuvante in caso di stipsi e ritenzione idrica. La laminarina invece, ha una struttura chimica simile all’eparina (dall’azione anticoagulante) e si lega facilmente al colesterolo, rallentandone l’assorbimento, con effetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari ed è stata utilizzata con successo anche per contrastare le infezioni micotiche. Quest’alga contiene inoltre alte concentrazioni di iodio, efficace in caso di disfunzioni della tiroide, e di potassio, minerale utilissimo alla vita delle cellule nervose e muscolari. Il Chondrus crispus è invece un’alga rossa molto diffusa lungo le coste dell’oceano Atlantico, preziosa fonte di Carragheen e Agar, principi attivi con una particolare azione di prevenzione delle malattie infettive e dei processi tumorali. Aramen 1. 9. 7. Rende oggi disponibili i principi attivi salutari delle alghe delle isole Aran grazie a Linealghe Cocktail e Linealghe Pate’, due prodotti totalmente naturali, pensati per chi desidera mantenere uno stato di salute ottimale o deve contrastare patologie da carenza di lementi nutritivi, deficit immunitari, sindromi infiammatorie, problemi digestivi, malattie infettive, stati debilitativi…. Aramen 1. 9. 7. Linealghe coctail. Linealghe pate’ Dai laboratori di ricerca Aramen 1. 9. 7. Nascono Linealghe Cocktail e Linealghe Pate’, due prodotti realizzati grazie ad anni di studio sulle proprietà delle alghe delle isole Aran, nella convinzione che l’80% delle malattie è riconducibile alle abitudini alimentari degli individui. I prodotti Aramen 1. 9. 7. Contengono solo Alga Laminaria fresca (non secca come in tutti i prodotti a base di alghe in commercio) al fine di mantenere attive gran parte delle vitamine che morirebbero utilizzando l’alga essiccata. La linea Linealghe è prodotta solo con alghe irlandesi selvagge, colte in ambienti incontaminati, durante il plenilunio, manualmente, nel totale rispetto dei fondali marini. La pastorizzazione è il solo metodo di conservazione utilizzato per i prodotti Aramen 1. 9. 7. Che non contengono quindi né additivi, né conservanti. La sperimentazione che ha portato alla creazione di Linealghe Cocktail e Pate’ è durata 5 anni e tuttora ogni campione di alghe viene testato in laboratorio per verificarne la conformità rispetto alle leggi sui metalli pesanti. Linealghe Cocktail è una bevanda composta di ingredienti totalmente naturali, ottenuta per l’alchimia di materie prime di origine biologica, tra cui le alghe Laminaria digitata e Chondrus crispus, a cui vengono aggiunte Bacche fresche di Sambuco (proprietà antinfiammatoria e balsamica), Mirtillo nero (proprietà angioprotettrice e astringente), Rosa canina (ricca di Vitamina C e dall’azione antiossidante) e Finocchio (utile per problemi gastro-intestinali). Linealghe Cocktail rende disponibili le attività antiossidante, antinfiammatoria e immunostimolante delle alghe consumate fresche, come in questo caso, ricche in fibre, vitamine, minerali, unendole alle proprietà benefiche di alcune delle piante più utilizzate dalla fitoterapia. Linealghe Cocktail è pensato per coloro che desiderano riconquistare o mantenere uno stato di salute generale ottimale, sfruttando le molteplici attività benefiche dei suoi componenti sull’organismo e sul metabolismo. Linealghe Cocktail è una bevanda a basso contenuto di zuccheri e di grassi e ha un potere calorico di 43Kcl/100 grammi. Si tratta pertanto di un prodotto ipocalorico e ipoglicemico, che può essere utilizzato anche da chi deve seguire regimi dietetici speciali, oltre che come coadiuvante nelle diete per la riduzione del peso (ma non va inteso come sostitutivo della dieta), ed è praticamente privo di effetti collaterali. Le principali azioni biologiche di Linealghe Cocktail sono: distensione dello stomaco, diminuzione della sensazione di fame, attenuazione dell’acidità gastrica, stimolazione del transito intestinale e della funzione tiroidea, eliminazione di tossine, metalli, zuccheri e colesterolo, miglioramento del microcircolo, attenuazione delle infiammazioni, potenziamento della funzione immunitaria, difesa contro i radicali liberi, stimolazione della diuresi e molte altre. Le condizioni che possono avvantaggiarsi del consumo di Linealghe Cocktail, insieme al trattamento edico ordinario, sono pertanto davvero numerose. Il consumo di Linealghe Cocktail è suggerito a tutti coloro che desiderano prevenire lo stato di malattia e ritardare il processo di invecchiamento cellulare oppure a coloro che, affetti da determinate patologie, hanno necessità di seguire una alimentazione bilanciata, sana e nutriente. Il tracciato Alimentare Olistico - T. A. O. - è la risultante dell’insieme dei metodi alimentari delle diverse scuole di pensiero e medicina del mondo, che hanno come denominatore comune il concetto che il cibo condiziona la salute, la mente e quindi la vita stessa degli individui. I prodotti Linealghe possono essere utilizzati secondo un percorso T. A. O. Personalizzato in base alle problematiche individuali per una ottimizzazione dei loro effetti. Linealghe Pate’ è un alimento a base di alghe fresche delle isole Aran, composto esclusivamente da ingredienti naturali e privo di additivi. Linealghe Pate’ è ottenuto dalla lavorazione e combinazione di materie prime di produzione “biologica” certificata e/o ricavate da produzioni naturali: Laminaria digitata e Chondrus crispus, con aggiunta di Toupinambour, Spinacio, Radicchio Rosso Trevigiano, Alloro, Cumino, Zenzero, Pinoli, Aceto di Mele. Linealghe Pate’ è una crema gustosa pensata per coloro che desiderano mantenere una condizione generale di buona salute sfruttando le proprietà specifiche delle Alghe di Aran, senza rinunciare ai piaceri della tavola. Composizione Alga laminaria (Laminaria digitata), Toupinambour, Spinacio, Radicchio Rosso trevigiano, Alloro, Cumino, Zenzero, Capperi, Pinoli, Aceto di Mele. Modalità d’uso: Crema spalmabile, da assumere a piacere nel corso della giornata. Prodotto Notificato al Ministero della Sanità. In vendita nelle migliori Farmacie. . .  
   
   
CUSTOZA E BARDOLINO A MILANO 18 AZIENDE ANIMERANNO IL BANCO D’ASSAGGIO PROMOSSO DAL CONSORZIO DI TUTELA DEL VINO BIANCO DI CUSTOZA E DEL BARDOLINO  
 
Martedì 11 marzo a Milano, nell’esclusiva cornice delle sale Colonna e Giardino dell’Hotel The Westin Palace (Piazza delle Repubblica, 20), il Consorzio Tutela Vino Bianco di Custoza e Bardolino, in collaborazione con l’Associazione Go Wine, presenterà una serata dedicata al vino Custoza e Bardolino. Una degustazione esclusiva che riguarda un territorio storico della viticoltura veronese. Terra di vini fragranti, solo apparentemente facili, legati senza ombre al loro luogo d´origine, capaci di entusiasmare perfino gli amatori più esigenti grazie ad uno stile che punta alla trasparenza e ad una plastica schiettezza espressiva che gli allontana dallo stereotipo - ormai sbiadito e per la verità un pò noioso - dei vini potenti e "invincibili". Godibili, dotati di un bagaglio aromatico riconoscibile, sia Custoza che Bardolino sono vini che potrebbero stuzzicare gli appassionati che amano la naturalezza, la bevibilità, e che vogliono salvaguardare il prezioso rapporto del vino col cibo. Sono vini quotidiani che al meglio svelano un carattere minerale sorprendente, piacevolmente "nordico", tutt´altro che scontato. Dalle ore 19. 30 alle ore 22. 00 la degustazione sarà aperta al pubblico ad un costo simbolico di 6 € a persona. Il Consorzio Tutela Vino Bianco di Custoza e del Bardolino con questo incontro, intende valorizzare e promuovere l’eccellenza di una zona pregiata in una città importante e di riferimento come Milano, aprendo poi il confronto ad un pubblico di eno-appassionati, interessati al confronto ed alla conoscenza con il territorio e con gli uomini che producono questo importante vino del Veneto. Saranno presentati in degustazione come protagonisti della serata per le tipologie Custoza : il Custoza Spumante, il Custoza, il Custoza Superiore ed il Custoza Passito; mentre per le tipologie del Bardolino si potranno degustare: il Bardolino, Bardolino Chiaretto, Bardolino Superiore Docg. La degustazione sarà accompagnata da una selezione di prodotti tipici veronesi. Le aziende presenti personalmente ad animare il banco d’assaggio: Adami Aldo – Custoza; Cantina di Castelnuovo – Castelnuovo del Garda; Cantina di Custoza – Custoza; Cantine F. Lli Zeni – Bardolino; Cantine Tinazzi – Lazise; Casaretti – Calmasino di Bardolino; Corte Fornello – Valeggio s/Mincio; Corte Gardoni – Valeggio s/Mincio; Faccioli Enzo – Sona; Girardelli Susanna ed Eugenio – Bardolino; Gorgo – Custoza; Il Custode – Villafranca di Verona; Le Vigne di San Pietro – Sommacampagna; Menegotti Antonio – Villafranca di Verona; Monte del Frà – Sommacampagna; Tamburino Sardo – Custoza; Valetti Luigi – Calmasino di Bardolino; Villamedici – Sommacampagna. Info@vinocustoza. It; info@winebardolino. It .  
   
   
VINI DA BERE, MA ANCHE DA VEDERE: I MIGLIORI SONO QUELLI FIRMATI DAL SINDACO. E’ USCITA VINI DA VEDERE 2008, GUIDA ALLE “PICCOLE PARTITE E GRANDI VINI” DELLA SELEZIONE DEL SINDACO  
 
Roger Dion, importante storico della vitivinicoltura francese, scrive che i grandi vini nascono in località, paesaggi, territori, vigneti “belli anche da vedere”. Vini da Vedere, insomma. Prende spunto da qui il nome della guida ai vini della Selezione del Sindaco, giunta ormai al suo quinto appuntamento con i cultori del vino e delle città del vino. “Vini da Vedere 2008” presenta le aziende, i vini ed i Comuni selezionati nel Concorso Internazionale la Selezione del Sindaco 2007 che si è svolto a Monreale nel maggio scorso. Anche questa edizione della guida, curata da Incomune e pubblicata da Ci. Vin, si pone come un ausilio per il consumatore attento che vuole essere informato sul mondo dei vini di qualità, un’agile strumento di conoscenza per conoscere, visitare e “gustare” le eccellenze, anche quelle meno note, che tutte le regioni italiane offrono in gran quantità. Ad apertura del volume il Presidente della Associazione Nazionale Città del Vino, Valentino Valentini, sottolinea il ruolo del vigneto nella conservazione del paesaggio ed invita a compiere uno sforzo ulteriore per la tutela del vigneto, che non va considerato solo per funzioni prettamente economiche ma come un vero elemento d’identità di molti territori del nostro Paese. E la Selezione del Sindaco, scrive, “è un concorso enologico che valorizza proprio quei vini che, per le loro caratteristiche sono figli di un territorio. Anche il fatto di essere prodotti in piccole quantità rappresenta una scelta non casuale, ma diretta a promuovere quelle produzioni che si identificano in modo stretto con la terra da cui provengono”. Una formula innovativa di marketing territoriale, quella ricordata da Valentini, che si discosta dai tradizionali concorsi enologici perché, per la prima volta, ha creato un sodalizio inscindibile tra azienda/vino e territorio/comune. Un’azienda può, infatti, candidare al concorso un proprio vino solo se il Comune dove i vigneti risiedono partecipa formalmente alla manifestazione. La pubblicazione rispecchia tale ispirazione, presentando in ordine alfabetico i Comuni partecipanti (non necessariamente Città del Vino e appartenenti anche a Paesi stranieri), per poi passare all’illustrazione delle Aziende e dei vini che hanno conseguito un punteggio superiore a 80 centesimi. Da Adro a Zola Predosa, da un Grecanico a un Marzemino, per un totale di 170 Comuni in pillole, 339 Aziende, 618 Vini, 71 Vitigni nativi, 61 Medaglie d’Oro e 154 Medaglie d’Argento. Per ogni Comune viene fornita una microguida, con riferimento al toponimo del Comune, alla sua storia, al suo patrimonio artistico e paesaggistico, alle sue manifestazioni più significative e ai vini che meglio lo rappresentano; in questa sezione compare inoltre “il comune in cifre”, ovvero la superficie iscritta a Doc, il rapporto tra superficie e popolazione residente, la totalità della superficie territoriale. Per ogni Azienda è riportata una breve presentazione, con indicazione della superficie aziendale, recapiti e sito internet, i principali vitigni allevati, il numero complessivo di bottiglie prodotte e la segnalazione dei locali “sul posto” dove poter assaggiare o acquistare i propri vini. Per ogni Vino premiato è presentata una carta di identità, con l’immagine dell’etichetta, il numero di bottiglie prodotte del lotto in gara, il punteggio conseguito in centesimi, l’eventuale premio assegnato, il principale vitigno ed il prezzo della bottiglia in cantina. Richiedere il volume è facile: basta visitare il sito www. Selezionedelsindaco. It nelle pagine dedicate al Concorso, cliccare su “La guida Vini da Vedere” e scaricare l’apposito modulo di ordine. .