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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Giugno 2012
ABRUZZO, INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE: PUBBLICATO BANDO SUL BURA  
 
L´aquila, 20 giugno 2012 - Sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Speciale n. 46 del 15 Giugno 2012 (parte Ii) è pubblicata la deliberazione della Giunta regionale 11/06/2012, n. 358 concernente: "Informazione e comunicazione pubblica. Autorizzazione a promuove ricerca di mercato per affidare la fornitura di servizi giornalistici sulle politiche pubbliche poste in essere dal Presidente e dall´Esecutivo regionale. Approvazione schema di convenzione". I soggetti interessati a partecipare al bando per la fornitura di servizi giornalistici (società, cooperative, imprese, ecc.) dovranno disporre di una capillare organizzazione sul territorio regionale ed essere in grado di offrire, a richiesta della struttura stampa, il supporto tecnico e professionale con propri giornalisti, fino ad un massimo di tre unità. Le domande potranno essere inoltrate a mezzo raccomandata alla: Giunta regionale d´Abruzzo, Struttura Speciale di Supporto Stampa, Ufficio Informazione, Viale Bovio, 425, 65100, Pescara, entro il limite di 15 giorni a partire dalla data di pubblicazione sul Bura.  
   
   
SUD, GIOVANI E PROMOZIONE DELLA LETTURA: L’AIE PUNTA (ANCHE) QUI. E PARTE DAL SOSTEGNO A TRAME E DAL WORKSHOP PER 60 UNIVERSITARI “TRAME DI CARTA – IMMAGINARE L´EDITORIA E LA LIBRERIA AL SUD”, IN PROGRAMMA DAL 21 AL 23 GIUGNO A LAMEZIA TERME  
 
Milano, 20 giugno 2012 - Sud, giovani e promozione della lettura: (anche) in questa direzione andranno le iniziative sociali e culturali dell’Associazione Italiana Editori (Aie). E proprio questo è il senso della partecipazione di Aie a Trame – Festival dei libri sulle mafie, in programma dal 20 al 24 giugno a Lamezia Terme, che gli editori sostengono non solo finanziariamente. Aie organizza infatti a Trame dal 21 al 23 giugno il workshop Trame di carta – Immaginare l´editoria e la libreria al Sud, riservato a sessanta studenti universitari delle facoltà delle regioni del Sud. Il workshop - in linea con il messaggio del Festival - si propone di valorizzare il merito, indirizzando gli studenti a percorsi di studio più funzionali al loro futuro impegno lavorativo nel mondo del libro (sia esso in casa editrice o in libreria), integrando le conoscenze acquisite nella frequentazione dei corsi universitari di provenienza con l´esperienza diretta portata da professionisti del settore per fornire una chiave di comprensione del mondo del libro, mettendo in luce le possibilità che il contesto locale può offrire. Il tutto con grande attenzione alle specificità di contesto: il ridotto bacino di lettura e di acquisto delle regioni meridionali che impongono di pensare a nuove formule di case editrici e di librerie, nuovi processi che integrano la produzione carta/digitale (una parte del workshop si svolgerà nella casa tipografia della casa editrice Rubbettino di Soveria Mannelli), la valorizzazione dei contenuti e dei flussi del turismo culturale (dai beni culturali al patrimonio ambientale). “Aie crede molto in questo progetto – ha spiegato il presidente di Aie, Marco Polillo - La lettura è davvero un fattore di sviluppo economico. Di qui il nostro impegno, su questi territori, in particolare sulle fasce giovani, per creare nuove occasioni. Questa è la grande opportunità che possono dare i libri”. Lo confermano i dati: se le regioni del Sud avessero avuto nel 1973 un indice di lettura pari a quello medio italiano, la loro crescita della produttività sarebbe stata oggi di 20 o 30 punti percentuali più alta. In particolare: +50% la Calabria, +48% il Molise, + 43% la Campania, Puglia e Basilicata, + 29% l’Abruzzo (Fonte: Università di Bologna, Associazione Italiana Editori). E invece purtroppo il nostro è un Paese che legge ancora (troppo) poco: se in media ha letto almeno un libro non scolastico nei 12 mesi precedenti il 45,3% della popolazione con più di 6 anni di età (Fonte: Istat), il dato scende drammaticamente al 31,6% in Calabria, al 31,5% in Puglia, al 29,8% in Campania, al 30,5% in Sicilia e al 32,8% in Basilicata. Partecipano al workshop: Giorgia Antonelli (Liberaria, Bari) Maria Cecilia Averame (Quintadicopertina edizioni, Genova); Lorenza Biava (giornaledellalibreria.It); Alice Bigli (Viale dei ciliegi 17, Rimini), Antonio Cavallaro (Rubbettino editore - Soveria Mannelli); Genni Ceresani (Enolibreria Zazie, Fano); Serena Gaudino (Presidio del Libro del Centro Hurtado di Scampìa), Diego Guida (Guida Editore, Napoli), Annalia Paravati (Fai, Regione Calabria); Giovanni Peresson (Associazione Italiana Editori); Roberto Speziale (:duepunti edizioni, Palermo); Florindo Rubbettino (Rubbettino editore – Soveria Mannelli); Gioacchino Tavella (Libreria Tavella, Lamezia Terme).  
   
   
“IL MALE CURABILE”: TUMORI E RICERCA NEL LIBRO DI MICHELE CUCUZZA  
 
Aosta, 20 giugno 2012 - E’ stata una serata densa di umanità e d’importanti approfondimenti sul confronto tra la sanità pubblica e privata, italiana e americana, quella che si è svolta venerdì 15 giugno nel salone di Palazzo regionale in occasione della presentazione del libro “Il male curabile” del giornalista Michele Cucuzza, presente alla serata insieme all’oncologo Gianmauro Numico. Il libro è un reportage realizzato a Houston, Texas, dove uno scienziato italiano, il professor Mauro Ferrari, grazie alle nanotecnologie, conduce una lotta rivoluzionaria contro i tumori cercando di entrare in rapporto con la natura attraverso analisi della dimensione pari a un milionesimo di millimetro. Questo, di fatto, significa guardare in faccia la cellula, cambiando tutta la capacità e possibilità di intervenire. Il dottor Ferrari dice io voglio riuscire a trovare quei veicoli, quei taxi, che portino, là dove ora i medici dicono “ormai è tardi” ciò che serve, anche per curare tumori in stato avanzato. Michele Cucuzza nel libro “Il male curabile” racconta del suo incontro a Houston col professore e la sua équipe di giovani collaboratori provenienti da tutto il mondo. Matematici, chimici, biologi, ingegneri e medici coalizzati nella missione comune di sconfiggere il cancro attraverso le nanotecnologie. Una finestra aperta sul futuro della scienza medica, ma anche su una realtà, quella americana, che punta enormi risorse pubbliche e private sulla ricerca e sull’innovazione al contrario di quanto accade nel nostro Paese. Il libro parte proprio dall’impegno di Ferrari. Michele Cucuzza – Giornalista - Il protagonista è uno studioso di Udine, Laurea in matematica, master in ingegneria, futuro radioso in apparenza in California. Purtroppo invece gli capita la tragedia più terribile che può capitare a chi ha una bella famiglia, la morte della moglie per cancro. Allora lui decide di utilizzare tutte le conoscenze che ha, soprattutto lì, nella California della Silicon Valley, La California dei Computer, dei telefonini e così via e prova a portare le medicine nelle zone delle metastasi attraverso oggettivi, creati minuscoli, pensate che un nanometro è un milionesimo di millimetro, quindi qualcosa di estremamente più sottile di un capello, ecco creati a forma di piccola astronave che può viaggiare dentro ai nostri vasi sanguigni, al cui interno ci sono le medicine. Questa ci chiama nanomedicina o nanotecnologia, siamo in una fase di ricerca, quindi non c’è un farmaco, qui non vendiamo farmaci miracolosi, qui c’è però un esempio concreto dell’eccellenza della ricerca , così come ci sono in tanti luoghi italiani. Quindi voglio dire, Il male curabile, è la speranza che il cancro possa diventare soprattutto un male cronico, come una malattia certo fastidiosa, ma che non ci riduca a quelle sofferenze e a quei dolori che purtroppo quando si è in metastasi si provano e poi all’esito finale che purtroppo in quei casi è la morte. Il Dott. Ferrari è stato presente alla serata in videoconferenza. Una presenza, seppur virtuale, di grande spessore che ha permesso di comprendere prima di tutto il funzionamento e la dimensione della sanità privata e pubblica in America oltre che il fondamentale e grande lavoro della ricerca. Per Ferrari il servizio pubblico garantisce prestazioni di civiltà soprattutto per le fasce più deboli, i servizi nazionali sono insostituibili per il ricercatore italiano. Tuttavia nel mondo della sanità privata, se gestita in modo etico, le cose spesso vanno molto meglio, soprattutto sul fronte della ricerca. L’esperienza americana da questo punto di vista è lontana anni luce poiché gli investitori privati sono molti e molto è il capitale che viene messo a disposizione della ricerca. Basti un dato: negli Stati Uniti gli investimenti per la ricerca coincidono al 7-8% del Pil, in Italia allo 0,8%. E un paese che non investe in ricerca, per Ferrari, condanna le generazioni future a vivere in serie B e C, facendo una metafora calcistica, compromettendone il futuro. Ci sono realtà che tuttavia stanno investendo sul fronte sanitario pubblico, come la Valle d’Aosta. A presentare il quadro locale è stato l’Assessore regionale alla sanità Albert Lanièce che ha approfondito gli investimenti nel campo dell’oncologia, specificando che in Valle, così come nel mondo occidentale, il tumore è la seconda causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari. Albert Lanièce – Assessore regionale sanità e politiche sociali - Noi stiamo mettendo tante energie e tante risorse per la lotta contro il cancro. Il messaggio di questa sera è un messaggio di speranza e io mi sento di supportare questo messaggio anche per ciò che noi stiamo mettendo veramente nell’ambito della prevenzione, nell’ambito della diagnosi, e della cura. Devo dire tra poche settimane inizierà l’attività del nuovo macchinario che è la Pet Ct che permetterà di fare delle diagnosi raffinate nell’ambito dell’oncologia e se calcoliamo che pochissimi anni fa abbiamo iniziato l’attività della radioterapia con la tomoterapia, abbiamo di fatto a disposizione tutte le armi per poter trattare gli ammalati di cancro, compresi naturalmente tutti i protocolli chemio terapici più all’avanguardia, ecco questo naturalmente ci permette di dare una risposta concreta e importante a tutti gli ammalati di tumore. In più come sapete da circa due anni abbiamo la Fondazione regionale Valle d’Aosta per la ricerca sul Cancro che con una Convenzione con Candiolo permetterà di supportare la ricerca, dunque questo è l’aspetto importante per tutta una serie di tumori che non si possono ancora prevenire ma per i quali la ricerca è fondamentale, quindi con questa parte di fondi destinati alla ricerca agiamo a 360 gradi. La serata ha visto alternarsi alcune esperienze di vita di donne ammalate di cancro. Testimonianze commoventi, che hanno anche fatto risaltare il grande lavoro dell’Associazione valdostana Viola - Associazione a sostegno della vita dopo il cancro al seno – e l’importanza del supporto psicologico.  
   
   
NAPOLEONE IL COMUNICATORE. PASSARE ALLA STORIA NON SOLO CON LE ARMI  
 
Milano, 20 giugno 2012 - Race racconta Napoleone nella sua dimensione non ancora esplorata di guru della comunicazione, l´uomo che ha inventato l´opinione pubblica, il merchandising e promosso la sua immagine con modi e maniere moderni. Dal 20 giugno nelle librerie C’è un filo rosso che attraversa tutta l’epopea di Napoleone. Dalla spedizione italiana alla missione in Egitto, fino ai trionfi di Ulm o Austerlitz, alle successive disfatte e al doppio esilio. È la sua straordinaria, modernissima, visionaria, profetica capacità di comunicare. Ma in che modo e con quali risultati? Roberto Race in “Napoleone il comunicatore. Passare alla storia e non solo con le armi” (Egea Bocconi 2012, 144 pagg. 16 euro), esplora e propone una “riflessione di natura storica fortemente legata al presente che permette di focalizzare l’attenzione sull’agire comunicativo consapevole e finalistico degli attori politici, sull’uso consapevole della comunicazione”, come afferma Mario Rodriguez nella postfazione. Napoleone ha inventato l’opinione pubblica così come siamo abituati a intenderla oggi. Ha utilizzato per la prima volta il merchandising, ha saputo promuovere la sua immagine mentre guidava la Grande Armée alla conquista di mezza Europa. “Sin dalle prime battute” afferma Luigi Mascilli Migliorini nella sua prefazione, “la capacità di comunicare di Napoleone era apparsa virtù istintiva di un ventisettenne generale che annunciava in sé, visibilmente, le incertezze di un eroe di Stendhal e le arroganze di un personaggio di Balzac”. Nel volume Race spiega modalità ed eventi che segnano l’ennesimo primato del generale Bonaparte, meno conosciuto dei tanti conquistati nelle battaglie condotte per mezza Europa. Per lui comunicare non è solo un mezzo che usato al meglio “consente di anticipare le mosse dell’avversario e sbaragliarne gli schieramenti”, ma anche “uno strumento di rappresentazione, con il quale si inscena un summit come si commissiona un quadro”. In ogni caso, avverte l’autore, Napoleone ha potuto vincere anche da grande comunicatore “perché quella che raccontava non era una favola qualsiasi”, “qualsiasi campagna di marketing, senza contenuti adeguati, non regge alla distanza, tanto più al peso della storia”. “E’ un libro utile sia a chi intenda approfondire le radici delle tecniche moderne di comunicazione, sia a chi voglia entrare in contatto con una dimensione ancora non completamente esplorata di una delle figure più originali della storia moderna”, conclude Race. Roberto Race, giornalista e consulente in comunicazione e public affairs, ha lanciato in Italia la figura del direttore relazioni esterne e comunicazione “in affitto” e lavora oggi come temporary manager per alcune delle più dinamiche e innovative aziende italiane. Fa parte dell’Aspen Institute Italia come Aspen Junior Fellow, di Rena Rete per l’eccellenza nazionale, della Ferpi, de Il Chiostro e del consiglio direttivo di Inward Osservatorio Internazionale sulla Creatività Urbana. È segretario generale della Fondazione Valenzi, l´istituzione internazionale attiva nella cultura e nel sociale dedicata all´ex sindaco di Napoli.  
   
   
L’ASSOCIAZIONE PRESÌDI DEL LIBRO COMPIE 10 ANNI 2002-2012  
 
Bari, 20 giugno 2012  - Giovedì 21 giugno, a Bari, e in 60 presìdi sparsi su tutto il territorio regionale, l’Associazione Presìdi del libro festeggia dieci anni dalla sua nascita. Appuntamento alle ore 16:00 presso la Sala Zonno sul Molo San Nicola a Bari per festeggiare il lungo percorso dei Presìdi insieme a tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere che la diffusione della lettura “dal basso” solleciti dinamiche di comunicazione culturale essenziali, veloci ed efficaci come il passaparola, gli incontri nei luoghi pubblici, il libero e aperto scambio di idee, il leggere ad alta voce, il racconto. All’inaugurazione intervengono Giuseppe Laterza, Presidente onorario Associazione Presìdi del libro; Nichi Vendola, Presidente Regione Puglia; Michele Emiliano, Sindaco di Bari; Francesco Schittulli, Presidente Provincia di Bari; Raffaele Fitto, Parlamentare; Alba Sasso, Assessore al Diritto allo Studio Regione Puglia; Corrado Petrocelli, Rettore Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Melina Decaro, Presidente Associazione Forum. Introduce Paolo Rumiz con alcune letture tratte dal libro “La cotogna di Istanbul”. Partecipano Franco Cassano e Chiara Valerio con una testimonianza-esperienza di luoghi, persone, situazioni, atmosfere, emozioni e sollecitazioni. Sono previsti gli interventi di alcuni Sindaci dei Comuni vicini ai Presìdi. La festa continua alle 20.30 presso il Cinema Teatro Esedra, in Largo Curi 17 a Bari, con lo spettacolo, reading musicale di Paolo Rumiz La cotogna di Istanbul accompagnato dalle musiche di Alfredo Lacosegliaz. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo-canzone, scritto al ritmo di ballata, fascinoso e avvolgente come una storia narrata attorno al fuoco. Racconta di Max e Masa, e del loro amore. Ingresso libero dalle ore 20.15 fino ad esaurimento posti www.Presidi.org    
   
   
IL LIBRO VERITÀ UN SOLDATO DA RICORDARE TRA GRANDE GUERRA, SPAGNA, RUSSIA E ALPINI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA IL COLONNELLO ERMACORA ZULIANI, “MACHE”  
 
 Magnano in Riviera, 20 giugno 2012 - Trentasei mesi di studio e ricerca per 205 pagine di testo con decine di foto e documenti autentici. Per raccontare la storia vera, mai scritta, di un grande cittadino di Magnano in Riviera (Udine), Ermacora Zuliani detto “Mache”. A voler “rendere giustizia” alla sua memoria lo storico ed editore Giovanni Aviani Fulvio (e il figlio Guido Aviani Fulvio), letteralmente innamorato di quest’indagine, affidata ad Aldo Mansutti, 87enne majanese residente a Udine. Ora quest’anelito di verità si è trasformato in un libro: “Ermacora Zuliani. Mache. Un soldato da ricordare. Tra Grande Guerra, Spagna, Russia e Alpini della Repubblica Sociale Italiana”. Il testo, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Magnano in Riviera, sarà presentato giovedì 21 giugno 2012, a Magnano in Riviera, nella Sala polifunzionale, alle 20.30. L’ingresso è libero. Saranno presenti il sindaco, Mauro Steccati, per un indirizzo di saluto e per ringraziare Aviani&aviani Editori dell’iniziativa; Giovanni e Guido Aviani della stessa casa editrice, per tratteggiare il contenuto della ricerca (per la parte personale e militare di “Mache”); lo psicologo Lucio Costantini, che interverrà in merito al quadro umano di Ermacora; il commendatore Giuseppe Garzoni d’Adorgnano, reggente l’Associazione Reduci Alpini Reggimento Tagliamento, sodalizio che riunisce gli ultimi testimoni, ormai rimasti in meno di 30, tra il Friulivg e il Veneto. Chi era Ermacora Zuliani? Per molti giovani uno sconosciuto. Ma la sua è stata una vita pienamente vissuta, e vissuta animata da un grande amor di Patria. Mache nasce nel 1897 a Magnano in Riviera, ove oggi riposa nel cimitero del capoluogo. Carattere schivo, un po’ introverso, si sposa con Olga e non ha figli. Per un periodo - a soli 26 anni - è sindaco del suo paese e quindi podestà. Fortemente legato alla sua terra, si adopera per migliorarla e per permettere ai concittadini di vivere meglio: a lui si deve la costruzione dell’asilo e dei campi sportivi di Magnano. La parte dei fatti d’arme di Mache è piena di coraggio e colpi di scena: è un uomo che vive la Prima Guerra Mondiale, che partecipa alla Campagna di Spagna e alla prima Campagna di Russia Csir, in quest’ultimo caso come volontario, e indossa la camicia nera. Ne esce prostrato fisicamente, ma è già a Roma nell’estate del ’43, quando i tedeschi tengono la capitale contro gli Alleati. Sono proprio i comandanti tedeschi a offrirgli, in quei giorni, il comando della Divisione Corazzata Centauro. Una proposta che avrebbe allettato molti, ma che “Mache” rifiuta subito. Risale lo Stivale e, prima della nascita della Repubblica Sociale Italiana, fonda in Friuli Venezia Giulia, a Udine, partendo dalla caserma Prampero (già sede della Julia), il “Reggimento Alpini Tagliamento”: in meno di tre mesi arruola 1000 uomini tra Friuli e Veneto, che poi diventeranno 1500. L’obiettivo è difendere i confini della sua Patria dall’avanzata dei fedelissimi di Tito e quindi i confini Orientali dell’Italia. È storia. Col grado di colonnello, al comando del Reggimento che ha creato, si insedia nella Valle dell’Isonzo, tra Plezzo (Bovec - Slovenia) e Gorizia, e riesce a fermare l’avanzata del Ix Corpus di Tito fino alla linea del Tagliamento proteggendo in particolare le zone di confine da Tarcento a Cividale del Friuli (Venzone, Gemona e Tarcento) unitamente alla X° Mas, ai tedeschi e ai cosacchi. È un tempo, quello, in cui il Friuli è territorio tedesco Ozak, ma “Mache” non esita a opporsi al potere dei comandanti tedeschi in loco quando si ipotizza, ad esempio, la creazione di una “zona chiusa” nel Cividalese, come possibile sito di riparo per Mussolini. Il 25 aprile del 1945 termina convenzionalmente la Seconda Guerra Mondiale, ma gli scontri proseguono fino al primo e al 2 maggio (lo stop non è rispettato ovunque e gli scontri continuano in Friulivg). In quei giorni Zuliani è nella Valle dell’Isonzo, con i suoi uomini, che cerca di proteggere e tutelare in ogni modo. Nella vicina Cividale del Friuli un gruppo di circa 150 tedeschi tiene la città. A cercare di liberarla ci sono osovani e garibaldini, ma sono pochi. Aldo Specogna della Osoppo si accorda con Mache. Zuliani lo raggiunge con armi, mezzi e con la cassa (300mila lire). Un incontro con il comandante tedesco porta a un accordo particolare: le due fazioni si fronteggeranno, per non perdere l’onore, e poi i tedeschi si arrenderanno. Così sarà, anche se la “scaramuccia” porterà comunque alla morte di un alpino del Reggimento Tagliamento, colpito alla testa. Dopo poco l’arrivo degli Alleati. “Mache” viene arrestato, finisce in carcere, è processato e viene assolto. Finita la guerra è un uomo povero, senza lavoro. Ma pieno di dignità. Prima di morire, il 28 giugno 1958, per diversi anni farà il rappresentante di vini e bibite per la ditta “Fabbro” di Tricesimo.  
   
   
ROMA: APPROVATA LA DELIBERA DELLA CASA DEI TEATRI E DELLA DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA  
 
Roma, 20 giugno 2011 - La Giunta Capitolina, presieduta dal sindaco Gianni Alemanno, su proposta dell’assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini, ha approvato oggi la delibera che istituisce la ‘Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea’. «Il nuovo sistema teatrale che nasce a Roma è composto dai tre teatri di cintura - Quarticciolo, Tor Bella Monaca, Lido - ai quali si aggiungono Elsa Morante, le Scuderie della Casa dei Teatri, il teatro di Villa Torlonia e gli spazi confiscati alla mafia di via Barbana, via Boccea e via Ponzio Cominio». È quanto dichiara l’assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini. «Sei Teatri, tre spazi dedicati alle prove e alla formazione, tre arene estive, 12 serate a settimana (due per ogni spazio) destinate alla circuitazione delle compagnie e degli spettacoli, offrono finalmente nuovi palcoscenici dedicati alla drammaturgia contemporanea. La ‘Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea’ sarà interamente pubblica – spiega Gasperini - gestita dall’Amministrazione di Roma Capitale attraverso un comitato di indirizzo e un direttore generale. E’ stato prorogato fino a dicembre l’affidamento della gestione dei teatri di cintura al Teatro di Roma, per garantire i tempi necessari all’espletamento dei bandi di programmazione. La partenza del sistema è prevista il 1 Gennaio 2013». «Gestione pubblica, qualità della programmazione, spazio alla drammaturgia contemporanea, circuitazione degli spettacoli, prove, sperimentazioni, valorizzazione delle Associazioni e delle compagnie del territorio saranno gli elementi cardine di un sistema assolutamente innovativo che finalmente viene realizzato. Ringrazio il Sindaco, la Giunta, il presidente della Commissione Cultura Mollicone, i colleghi del Pd Masini e Pelonzi, l’Agis, il Centro Nazionale della drammaturgia contemporanea e i presidenti dei Municipi coinvolti – conclude l’Assessore - per il supporto dato al nuovo progetto che pone Roma all’avanguardia della scena teatrale».  
   
   
SISMA/EMILIA ROMAGNA - BENI CULTURALI: INCONTRO IN REGIONE COL MINISTRO ORNAGHI. AUMENTA IL NUMERO DELLE SQUADRE DI TECNICI PER LA VALUTAZIONE DEI DANNI. CONTEMPORANEAMENTE SI DEFINISCONO I PROGRAMMI DI RECUPERO E RESTAURO  
 
Bologna, 20 giugno 2012 – Un accordo per definire un coordinamento e dare maggiore efficacia agli interventi, aumentando lo sforzo di individuazione del danno anche con l’accrescimento del numero di squadre di tecnici al lavoro nelle zone colpite dal sisma. E’ il senso dell’incontro che si è svolto stamattina a Bologna, in viale Aldo Moro, tra il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, il commissario delegato per la ricostruzione e presidente della Regione, Vasco Errani e Carla Di Francesco, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-romagna. Anche sulla base delle ordinanze già emesse si sta lavorando per la definizione di un protocollo d’intesa, che verrà siglato nei prossimi giorni, per gestire tutte le fasi dell’emergenza, a partire dall’impellente valutazione del danno che hanno subito i beni vincolati. Un lavoro particolarmente complesso che riguarda beni privati, ecclesiastici e monumenti storici. Un numero molto consistente per cui urge una fotografia di base mentre parallelamente si costruisce un percorso per il recupero. Il lavoro, è stato sancito, verrà accelerato con l’aumento del numero delle squadre composte da esperti della sovrintendenza e strutturisti in grado di determinare i danni, che stanno già lavorando sul territorio. Insieme a ciò si organizza la seconda fase, quella della ricostruzione, per la quale si stanno individuando anche soluzioni snelle ed efficaci per essere tempestivi nella definizione di progetti di recupero e restauro. L’attività delle sovrintendenze, quella del commissario e della Regione avverranno in stretta relazione con le amministrazioni locali e con i sindaci dei comuni interessati.  
   
   
MILANO, CULTURA: PARTE ‘CHORUS CITY’ , 70 CORI IN TUTTA LA CITTÀ  
 
Milano, 20 giugno 2012 - Dopo il grande successo di ‘Piano City’, che ha animato la città con oltre 150 concerti su tutto il territorio metropolitano, prende il via giovedì 21 giugno ‘Chorus City’, la quattro giorni di musica che vedrà protagonisti i cori. Ideata e promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, ‘Chorus City’ è un format ideato per valorizzare la creatività musicale diffusa sul territorio e per animare luoghi inediti della città, che saranno ravvivati da una polifonia di voci. “Chorus City dà il via all’iniziativa Verdestate, riprendendo il formato di Piano City – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Stefano Boeri –. Per quattro giorni la città sarà abitata da voci corali diffuse e ognuno potrà costruirsi il proprio programma di concerti vocali. Con Chorus City, dopo Piano City, Milano conferma una formula distintiva di valorizzazione delle energie diffuse nella città. E´ un modo nuovo di accendere la città, ogni volta muovendo simultaneamente decine e decine di energie sparse nei quartieri. Abbiamo iniziato con il pianoforte, proseguiamo con i cori e da settembre continueremo con le cascine, poi i teatri e la letteratura”. “Inizia Verdestate – ha detto l´assessora al Tempo libero Chiara Bisconti – la seconda edizione della manifestazione proposta da questa Giunta alla città, che si apre con un evento significativo per accogliere l’estate che sta arrivando. Molti saranno gli eventi diffusi per tutto il periodo estivo su tutto il territorio, nei parchi e per le strade: sarà una Verdestate all’insegna dello sport, della salute, della cultura, con iniziative ricche di contenuti. Lo spirito di questa manifestazione è quello di una città che si sta animando e risvegliando: il nostro desiderio è fare di Milano un punto di riferimento per i turisti, affinché essi arrivino e ritornino attirati dalla grande varietà di eventi proposti”. Per 4 giorni dunque, da giovedì 21 a domenica 24, dalle ore 18 alle 22, in sedi inusuali e di grande fascino, cori amatoriali, professionali, multietnici e di voci bianche proporranno ai milanesi e ai turisti italiani e stranieri una serie ininterrotta di 66 concerti, per tutti i gusti e tutte le sensibilità musicali: dalla classica alla lirica, dalla pop alla musica leggera, dall’etnica al gospel, musiche da tutto il mondo, di tutti i generi. Appuntamento speciale per i più piccini: Chorus City dedica sabato pomeriggio ai piccoli spettatori tre concerti di cori di voci bianche in uno dei giardini storici più belli e affascinanti di Milano: il Giardino di Villa Reale (ingresso vietato agli adulti non accompagnati da un bambino). Le 22 sedi scelte per i concerti non sono spazi strettamente legati alla musica, ma luoghi istituzionali, musei, chiese; con un passato storico e un particolare significato culturale ed emozionale per la città e i milanesi; luoghi che si prestano per essere vissuti dai cittadini anche come “sale” da concerto, siano essi spazi all’aperto, come il Cortile di Palazzo Reale o della Galleria d’Arte Contemporanea, oppure al chiuso, come la Sala Alessi di Palazzo Marino o le Gallerie d’Italia. Il programma della “quattro giorni” musicale di Milano è consultabile e scaricabile dal sito www.Choruscitymilano.it  dove è possibile anche vedere una breve presentazione di ciascun coro protagonista di dell’evento. Per assistere ai concerti non è necessario prenotarsi. La partecipazione è libera e aperta fino a esaurimento dei posti. Come Piano City,anche Chorus City rappresenta un invito alla partecipazione collettiva a una manifestazione che è stimolo alla condivisione di spazi ed esperienze, in modo informale e semplice. Una risposta alla voglia di una città viva, insita nello slogan Cultura Chiama Cultura, pensato per simboleggiare la volontà di trovare nuove modalità di fruizione e condivisione della cultura.  
   
   
“I SOLISTI VENETI” DIRETTI DA CLAUDIO SCIMONE: DIALOGO E CONTRAPPUNTO FRA STORIE, PERSONE E LUOGHI  
 
Padova, 20 giugno 2012 - Con un programma di multiformi prospettive culturali. A partire dal luogo dell´esecuzione: l´antichissima Chiesa di Santa Caterina, che per il Veneto Festival ha un significato tutto particolare. Proprio questa Chiesa infatti, che si erge giusto di fronte a quella che fu la casa di Giuseppe Tartini, custodisce la tomba del grande Violinista cui il Veneto Festival è dedicato sin dalla sua fondazione e costituisce una tappa immancabile fra i vari e sempre ricchi appuntamenti che il Festival ogni anno organizza a Padova. Protagonisti di questo concerto ormai tradizionale in Santa Caterina Giovedi 21 Giugno alle ore 21 saranno, quest´anno 2012, “I Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone e la giovane e già celebre chitarrista Filomena Moretti, talentuosa musicista alla quale saranno affidate ben cinque importanti pagine musicali: dal Concerto in re maggiore Rv 93 per chitarra e archi di Vivaldi, alla travolgente Czarda (la Czarda è una danza popolare di origine ungherese caratterizzata da un inizio lento che diventa sempre più mosso per esplodere in un finale incalzante e frenetico) del napoletano Vittorio Monti, passando attraverso due suggestive pagine per chitarra sola - “Jota da concierto” e “Recuerdos de la Alhambra” - del compositore spagnolo Francisco Tarrega e la brillantissima Gran Sonata per violino e chitarra di Niccolò Paganini. Chitarrista dalla sonorità eccezionalmente ricca e poetica, Filomena Moretti è nata a Sassari nel 1973 ed ha raggiunto rapida popolarità vincendo i maggiori concorsi musicali internazionali (primo premio e menzione speciale al Concorso di Mondovì, primo premio al Concorso “Golfo degli Angeli” e al Concorso di Cagliari; nuovamente primo premio al Concorso Internazionale di Stresa e ancora al Concorso Internazionale di Alessandria insieme a numerosi altri che qui sarebbe troppo lungo elencare). Presto invitata ad esibirsi per le più prestigiose istituzioni musicali ad Amburgo, Berlino, Kiel, Varsavia, Cracovia, Parigi e per la “Società dei Concerti” di Milano, le esecuzioni di Filomena Moretti appaiono anche registrate da varie emittenti radiotelevisive europee e si trovano oggi raccolte in alcune pubblicazioni discografiche di grande successo. Un interprete d´eccezione, insomma, come interpreti d´eccezione sono sempre “I Solisti Veneti” ed il loro direttore, Claudio Scimone, con i quali il pubblico padovano ha la fortuna di avere una familiarità costante. Proprio alla loro maestria, celebre ed ammirata in tutto il mondo, saranno affidate altre emozionanti pagine musicali all´interno di un programma, quello del 21 giugno, che è veramente un Dialogo E Contrappunto Tra Storie, Persone E Luoghi (come recita il titolo della serata), e non ristretto in limitate prospettive locali ma generosamente aperto ad ambiti geografici e cronologici di ampiezza mozzafiato. Ecco così apparire nel programma della serata pagine rarissime come il canone “Sumer is icumen in”, attribuito a John of Fornsete, autore inglese del sec. Xiii, e composto in forma di canone circolare (o perpetuo), il che significa che la riproposta della melodia potrebbe ripetersi all´infinito, un unicum della storia della musica occidentale oggi considerato il più ingegnoso e celebre brano medioevale pervenutoci; ma anche l´irresistibile genio di Fritz Kreisler (se ne celebra quest´anno il cinquantenario della morte), esuberante violinista che si divertiva a scrivere composizioni nello stile dei grandi violinisti del passato (in programma, appunto, il Preludio e Allegro nello stile di Gaetano Pugnani), o ancora la creatività innovativa, talora visionaria, sempre sorprendente e divertita di John Cage (nel centenario della nascita) con il suo geniale 1´20”. Quasi un giro del mondo, prima di ritornare a Padova con le poetiche Variazioni su “Signore delle cime” di Bepi de Marzi, per una vita apprezzato ed amato insegnante al cittadino Conservatorio Pollini... Il “Veneto Festival” giunto alla sua quarantaduesima edizione – un felice traguardo! - conferma anche quest´anno la propria vocazione all’esaltazione e alla diffusione del ricchissimo patrimonio musicale di tutti i tempi. Ricco di un calendario esteso da maggio ad agosto il Veneto Festival anche quest´anno come ogni anno presenterà al pubblico un vasto e multiforme programma di concerti itinerando nei luoghi artisticamente più interessanti del Veneto e non solo. Le numerose manifestazioni del Festival saranno arricchite dalla presenza di artisti di fama internazionale appositamente invitati per conferire ampiezza e splendore ad una serie di appuntamenti già di per sé eccezionale e per confermare la fama di un Festival che, per valore culturale e artistico, rientra fra i più prestigiosi e qualificati Festival Internazionali d’Europa. Ingresso – Per informazioni rivolgersi a Padova presso Gabbia (Via Dante, 8 - tel. 049 8751166), Musica Musica (Galleria Altinate, 20/22 - tel. 049 8761545) e Ente Veneto Festival (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel. 049 666128)  
   
   
LA REGIONE HA SOTTOSCRITTO LE CONVENZIONI CON LE QUATTRO RESIDENZE TEATRALI CALABRESI  
 
Catanzaro, 20 giugno 2012 - L’assessore alla Cultura Mario Caligiuri ha siglato ieri mattina a Palazzo Alemanni le convenzioni con le quattro residenze teatrali calabresi. Le nuove residente avranno così l’obiettivo di ravvivare per tre anni i siti nei comuni di Cassano (compagnia la Linea Sottile), Soverato (compagnia Officina teatrale), Rende (compagnia Rossosimona) e Badolato (compagnia Teatro del Carro) attraverso iniziative di elevata produzione teatrale. L’investimento destinato alle ulteriori quattro residenze teatrali è di 921.000,00 mila euro e si aggiunge al precedente finanziamento di 1.100.000 euro delle prime cinque residenze teatrali (compagnia Centro Teatro Calabria-comune di Cotronei, Compagnia Dracma-comune di Polistena, Compagnia Teatro della Ginestra-comune di San Fili, Compagnia Scenari Visibili-comune di Lamezia terme e Compagnia Scena Nuda-comune di Reggio Calabria). All’incontro odierno era presente pure Massimiliano Ferrara, direttore generale del dipartimento Cultura. La Regione ha stanziato oltre 2 milioni di euro indirizzati a valorizzare il patrimonio culturale calabrese. “Puntiamo - ha dichiarato Caligiuri - ad esportare la nostra produzione teatrale. In effetti stiamo investendo molte risorse sulla cultura come dimostrano le numerose iniziative che stiamo realizzando anche oltre i confini calabresi. La Calabria, inoltre, è fra le poche regioni ad aver istituito il sistema delle residenze teatrali. Inoltre esiste un bando con il quale sono stati stanziati 2 milioni e 800 mila euro finalizzato alla ristrutturazione dei teatri, a conferma che, sotto questo aspetto, possiamo ritenerci una regione virtuosa”.  
   
   
TRIESTE: DUPLICE EVENTO IN PUNTO FRANCO VECCHIO L’AUTHORITY PRESENTA LA RESTAURATA CENTRALE IDRODINAMICA  
 
Trieste, 20 giugno 2012 – L’autorità Portuale ha presentato la restaurata Centrale Idrodinamica, uno tra i più significativi edifici del patrimonio storico del Porto Vecchio della nostra città. Lunedì 18 giugno alle ore 16.30 in Porto Vecchio, Marina Monassi, Presidente dell’Authority, alla presenza di tutte le autorità locali dei più importanti esponenti del mondo dei Beni Culturali, ha aperto le porte della Centrale Idrodinamica. I lavori di restauro, eseguiti dalle ditte Dottorgroup e Favero&milan Ingegneria, sono stati possibili grazie ad un programma comune tra l’Autorità Portuale, la Regione Friuli Venezia Giulia, il Ministero per i Beni e le attività culturali, sotto l’impulso costante dell’Associazione Italia Nostra. La Centrale Idrodinamica, edificio speciale, che è stato tra i primi ad essere realizzato (nel 1890) fra quelli del Punto Franco, all´altezza del ponte ferroviario che attraversa viale Miramare e confinante con il Magazzino 26, è destinato a divenire, insieme alla Sottostazione elettrica di riconversione, il Polo museale del porto. “Un lavoro iniziato nel 1994, che ora vedo giungere al termine – dice con orgoglio Marina Monassi presidente dell’Autorità Portuale. Gli spazi espositivi celebreranno tutto il nostro patrimonio finora chiuso nei depositi e saranno mostrati alla città. Le sale dell’edificio, a rotazione, saranno destinate a scambi con i Porti e i Musei marittimo-portuali di tutto il mondo per incentivare anche gli scambi commerciali: i primi in lista sono i Porti storici di Amburgo e di Stoccolma.” “Il Polo museale costituirà un’importante attrazione in quanto, oltre alle macchine generatrici di energia della Breithfeld&danek, della Karolinenthal di Praga e gli impianti elettrici, negli spazi espositivi si raccoglieranno – così annuncia la prof.Ssa Antonella Caroli, direttrice per i beni e le attività culturali del Polo Museale – il patrimonio storico archivistico, i plastici storici, carretti, attrezzi portuali, arredi elettromeccanici, mappe storiche, repertori fotografici e filmati storici originari, che diventeranno il vanto della città di Trieste che andrà alla ribalta di tutti i musei portuali internazionali”. A corredo esterno vi saranno gli scalandroni della Stazione Marittima. Le gru Idrauliche, il sommergibile Fecia di Cossato, il pontone Ursus insieme ad altre attrezzature di banchina saranno l’emblema della storica città porto. “Sono fiero di presiedere l’Istituto di Cultura Marittimo Portuale che farò crescere in tutte le sue attività rendendolo un punto di riferimento per il settore portuale e marittimo a livello internazionale” – così afferma Alfonso M. Rossi Brigante, presidente dell’Istituto di Cultura Marittimo Portuale, che in occasione dell’apertura della Centrale, inaugurerà la mostra “La Centrale Idrodinamica: Prima E Dopo Il Restauro”. L’iniziativa condiviso dall’Autorità Portuale, è stata realizzata in collaborazione con Italia Nostra. Nella mostra è prevista una sezione storica, curata da Antonella Caroli, con le immagini della Centrale Idrodinamica e una sezione dedicata alla progettazione e ai lavori di restauro, il cui allestimento è a cura delle ditte che hanno eseguito i lavori. Una prima apertura sperimentale, a partire da mercoledì 20 giugno, fino a giovedì 19 luglio, vedrà coinvolte, oltre ad ex lavoratori portuali, le associazioni Italia Nostra, Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Guardia Costiera Ausiliaria ed altri esperti della portualità triestina. Il taglio del nastro è stato affidato a Fulvia Costantinides, giornalista, scrittrice e generosa mecenate, molto impegnata per la cultura e la città di Trieste, autrice della monografia “La Torre dell’Arsenale del Lloyd Austriaco”.  
   
   
PRIMA USCITA INTERNAZIONALE PER I CINQUE TERRITORI CUSTODI DEL BENE UNESCO  
 
 Trento, 20 giugno 2012 - E’ "Floriade", la manifestazione dedicata ai fiori coltivati, il contesto internazionale al quale si affaccia, per la prima volta, la Fondazione Dolomiti Unesco. A Venlo, nel Paese dei tulipani, nella provincia olandese del Limburgo del Nord, si sta svolgendo (iniziata in aprile proseguirà fino al 7 ottobre), l’esposizione internazionale dedicata ai fiori e al turismo sostenibile. Sono già migliaia i turisti che l’hanno visitata e tanti altri sono attesi nelle prossime settimane (normalmente l’esposizione raggiunge numeri d’eccezione, fino a tre milioni di visitatori). L’importante evento fioristico si svolge ogni dieci anni in una location diversa del Paese universalmente noto per le sue coltivazioni di tulipani e fiori in generale. Le Dolomiti sono uno straordinario giardino naturale e i suoi fiori sono ineguagliabili. Quale migliore opportunità, dunque, per la Fondazione per presentarsi internazionalmente? Da ieri e fino al 24 giugno nello stand dedicato all’Italia, i cinque territori dolomitici delle Province di Belluno, Bolzano, Trento, Pordenone e Udine, costituitisi in Fondazione per essere rappresentati nella loro unità di Bene Unesco, accolgono le migliaia di persone che vorranno conoscere più da vicino l’unicità e la straordinarietà di questo Patrimonio dell’Umanità. Un programma fitto di appuntamenti per mostrare quanto di meglio i territori dolomitici propongono è stato organizzato dalla Fondazione. Obiettivo della presenza a Floriade è promuovere correttamente i valori del Bene Naturale intercettando le sensibilità di un pubblico sempre più internazionale. Coinvolgere tutti gli attori dei territori che sono preposti alla tutela, governo e sviluppo dei Beni dolomitici è il filo conduttore di ogni azione della Fondazione Dolomiti Unesco. Così è stato durante l’iter di candidatura e su quella stessa modalità, tanto apprezzata in sede Unesco, si sono sviluppate le reti che costituiscono l’intelaiatura della Fondazione. Proprio per questa sua modalità operativa la Fondazione è stata apprezzata di recente anche in ambito nazionale, l’ultima occasione è stato il Festival dell’Economia svoltosi a Trento a fine maggio-inizio giugno. Anche in questa sede la Fondazione è stata portata come esempio positivo di “governance” del territorio. Con lo stesso metodo è stato organizzato il programma della Fondazione per Floriade-venlo-olanda. Sono stati coinvolti enti naturali (Parchi) culturali, turistici, letterari, scientifici, fieristici, insomma tutto il meglio dei cinque territori custodi del Bene Unesco. Ne è uscito un programma di tutto rispetto stampato in tre lingue: inglese, tedesco e olandese (posto che il 40% dei visitatori di Floriade provengono dai Paesi bassi, un altro 40% dalla Westphalia e il restante 20% dalla Gran Bretagna, Francia, Cina e anche dall’Italia) già in distribuzione a Venlo e all’interno della grande esposizione. Uno degli appuntamenti prevede anche l’illustrazione (in inglese) da parte del geologo Piero Gianolla e del paesaggista Cesare Micheletti dei criteri di eccezionalità e straordinarietà che l’Unesco ha considerato per iscrivere le Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale. La presenza della Fondazione in questo contesto internazionale non è solo occasione significativa di promozione dei valori delle Dolomiti, è anche una preziosa opportunità per allacciare relazioni internazionali che possono costituire importanti tasselli per una gestione responsabile del Patrimonio dell’Umanità Dolomiti. A Floriade sono cinque le aree tematiche che fanno da filo conduttore: Relax & Heal, Green Engine, Education & Innovation, Environment e World Stage. La Fondazione si sta muovendo con significativi momenti di promozione anche in ambito nazionale (per esempio: due puntate di “Linea Verde” - Rai sono state dedicate alle Dolomiti Unesco, così anche tre puntate di “A come Avventura”, sempre Rai) e nei cinque territori che l’hanno costituita. E’ stato dato il via per i lavori di revisione e di nuova progettazione del sito Dolomiti Unesco. Il Consiglio d’Amministrazione ha vagliato importanti progetti di sensibilizzazione e coinvolgimento delle popolazione delle culture dolomitiche: il 2013 sarà l’anno d’esordio per una manifestazione che dovrebbe costituire il trade-union degli abitanti delle Dolomiti e, nel contempo, l’occasione per cominciare a passare il testimone alle future generazioni. Sintesi del programma della settimana 17-24 giugno 2012 Lunedì, 18 giugno – ore 14.00 “I Fiori di Montagna”, “Il Grande Libro delle Dolomiti”, “Dolomiti. Patrimonio dell’Umanità”. Molti i libri nel catalogo della Casa Editrice Panorama dedicati alle Dolomiti. Di particolare interesse: "I Fiori di Montagna" che raccoglie più di 500 schede tecniche, disegni botanici e foto relative ad altrettante specie di fiori presenti in territorio montano; "Il grande libro delle Dolomiti", volume fotografico celebrativo dei "monti pallidi" che analizza anche le vicende storiche, geologiche e le motivazioni che hanno portato al riconoscimento Unesco; l´intera collana "Dolomiti. Patrimonio dell´umanità" con i suoi 11 titoli, fra cui "Piante e Fiori" e "Parchi naturali e aree protette", che esplorano i vari aspetti legati alla natura e alla tradizione di questo territorio. Relatrice: Giulia Raffaelli, responsabile casa editrice Panorama Martedì, 19 giugno – ore 14.00 Settimana delle Dolomiti Unesco e Expo delle Dolomiti 2012. In occasione dell’anniversario Dolomiti Unesco, le località coinvolte propongono un ricco calendario di iniziative che culmina con la premiazione del Concorso Internazionale di Fotografia "La Cartolina delle Dolomiti - Premio Dino Buzzati". È presentata inoltre “Expo delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità”, la fiera dedicata al Progetto Dolomiti Unesco che si svolgerà a Longarone (Belluno, Italia) dal 28 al 30 settembre 2012. Relatori:giuliano Vantaggi, consulente della Fondazione Dolomiti Unesco e Oscar De Bona, presidente Longarone Fiere Mercoledì, 20 giugno – ore 14.00. Dolomiti Doc - Una serie di documentari sviluppata da Consorzio Bim Piave, Telebelluno Dolomiti e Edizioni Filò, per la valorizzazione delle Dolomiti come meta per le famiglie, con immagini in presa diretta e simulazioni tridimensionali di montagne e sentieri. Relatore: Giuliano Vantaggi, consulente della Fondazione Dolomiti Unesco. Giovedì, 21 giugno – ore 14.00 Dolomiti Bike Resort. Pedalando tra i fiori delle Dolomiti . Le località Dolomiti Stars in provincia di Belluno con la bella stagione si trasformano in un paradiso per gli appassionati di bicicletta, con una rete di percorsi ciclabili nei fondovalle e in quota, circondati da splendidi panorami e immersi nella natura incontaminata, punteggiata da una miriade di fiori, e una serie di servizi “bike friendly”. Relatrice: Esther Kef, Dolomiti Stars. A seguire proiezione del video “ Sellaronda Bike Marathon”. Venerdì, 22 giugno – ore 14.00 I Suoni delle Dolomiti. Un Festival unico nel suo genere ,coordinato da Trentino Marketing Spa , che rende omaggio alle Dolomiti e che nel rispetto dell’ambiente naturale fa vivere emozioni ed esperienze indimenticabili in luoghi di grande suggestione. I Suoni delle Dolomiti, dal 30 giugno al 31 agosto 2012: un trekking musicale sulle montagne del Trentino, lungo i sentieri della natura e dell’arte verso orizzonti aperti alle risonanze di tutte le musiche del mondo proposte in quota da musicisti di fama internazionale. Un emozionante video racconta questo evento. Sabato, 23 giugno – ore 14.00. La Fondazione Dolomiti Unesco si presenta. La Fondazione Dolomiti Unesco presenta le splendide Dolomiti e le attività dell’ente per la salvaguardia e la valorizzazione di questo prezioso patrimonio naturale. Il programma prevede: - conferenza: “Dolomiti Patrimonio dell’Umanità”; - proiezione di un filmato dedicato alle Dolomiti; - saluto del Consolato Italiano in Olanda Relatori: Piero Gianolla, geologo, e Cesare Micheletti, architetto del paesaggio .  
   
   
SARDEGNA STORE BERLINO, BARUMINI APRE CICLO PRESENTAZIONI ECCELLENZE ISOLANE  
 
Cagliari, 20 giugno 2012 – É partita il 19 giugno con ´Barumini: custode del patrimonio dell’umanità´ la promozione per territori del Sardegna Store di Berlino, uno spazio espositivo e di contatti promo - commerciali attivato dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, in collaborazione con l’agenzia Sardegna Promozione e con il Centro di Programmazione, che, oltre a mettere in vetrina il meglio dell’artigianato artistico e tradizionale e dei prodotti turistici dell’Isola, è punto di incontro per eventi e presentazioni culturali, e riferimento costante per le aziende sarde artigianali e agroalimentari. Oggi e domani, 19 e 20 giugno, spetterà al comune di Barumini iniziare il ciclo di presentazioni delle eccellenze sarde nel primo show room allestito fuori dai confini nazionali. Il paese della Marmilla presenterà, nel prestigioso scenario della capitale tedesca (in Hausvogteiplatz 12), ´Barumini: custode del patrimonio dell’umanità. Promozione del territorio´, un progetto promosso dall’amministrazione comunale locale e dalla fondazione ´Barumini Sistema Cultura´ (la principale azienda sarda nel settore dei beni culturali con 60 dipendenti), in collaborazione con Sardegna Promozione, che mira a promuovere e valorizzare dal punto di vista turistico le zone interne dell’Isola, partendo proprio da Barumini, unico sito Unesco della Sardegna. I prodotti del centro del Medio Campidano saranno in vetrina in un mercato ´forte e amico´, cioè quello tedesco. Verranno coinvolte le principali attività del territorio e, in particolare, la produzione vinicola, casearia e artigianale attraverso l’esposizione dei manufatti artistici della tradizione e la degustazione dei prodotti enogastronomici, messe in mostra per buyers e tour operator tedeschi e circoli degli immigrati sardi. "Un luogo simbolo della cultura e della storia sarda come Barumini – afferma l’assessore regionale Luigi Crisponi – aprirà il ciclo di incontri promo - commerciali e culturali nel Sardegna Store tedesco, uno ‘splendido spaccato dell’Isola’ nel centro di Berlino, che collega le eccellenze della nostra storia e della nostra identità alla penisola e a tutto il mondo, una mostra permanente per i nostri imprenditori turistici, artigiani e agroalimentari. Nel caso specifico di Berlino, giochiamo in casa, la Germania è un bacino che alimenta costantemente e in maniera massiccia le strutture ricettive e gli operatori del settore turistico, da aprile sino ad autunno inoltrato, generando numeri rilevanti, a sette cifre". Precisamente, il mercato turistico più consistente a livello mondiale per la Sardegna: nel 2011 ha fatto registrare un milione e 200mila presenze tedesche nell’Isola, contribuendo alla crescita considerevole del turismo estero (+9%). L’attività di promozione del progetto ‘Barumini: custode del patrimonio dell’umanità. Promozione del territorio’ si articolerà in due giornate: martedì 19 giugno, con l’introduzione da parte del sindaco Emanuele Lilliu e dell’amministratore della Fondazione, Tonino Chironi, alla conoscenza del territorio (l’area archeologica ‘Su Nuraxi’), alla presenza di Autorità locali e istituzioni (Camera di Commercio, Ambasciata, Università), tour operator, addetti del settore turistico – culturale e crocieristico, organi di stampa e numerose associazioni culturali e turistiche; e proseguirà con la presentazione del materiale di comunicazione realizzato per l’attuazione di una campagna informativa sul valore del territorio di Barumini; mercoledì 20 giugno è previsto un fitto programma di incontri con gli operatori della domanda e non solo: buyers, tour operator, agenzie, associazioni culturali, circoli degli immigrati ed altri soggetti interessati a relazioni commerciali.  
   
   
PRESENTATO A BOLOGNA "CIB-ARTI. IL GUSTO DELLA CULTURA. INCURSIONI ARTISTICHE TRA PASSATO E PRESENTE NEI LUOGHI DELLE NOSTRE TRADIZIONI ENOGASTRONOMICHE". QUATTRO APPUNTAMENTI DA GIUGNO A SETTEMBRE ALL´INSEGNA DEL GUSTO E DELLA CULTURA  
 
Bologna, 20 giugno 2012 - Cib-arti. Il gusto della cultura. Incursioni artistiche tra passato e presente nei luoghi delle nostre tradizioni enogastronomiche. Questo il tema dell’iniziativa ideata dall’Istituto per i beni culturali e Casa Artusi che toccherà San Giovanni in Persiceto, Cesenatico, Santarcangelo di Romagna, Bagnacavallo, per mettere insieme teatro, musica, letteratura, in spazi particolarmente significativi e per proporre in un modo diverso anche le tradizioni enogastronomiche delle località in cui si realizzano gli eventi. Nei quattro appuntamenti saranno la parola e le note a raccordarsi con i sapori e i profumi del territorio. L’udito e la vista prevarranno sul gusto e sull’olfatto. Si comincia il 21 giugno a San Giovanni in Persiceto con Vito, poi si prosegue il 1 luglio a Cesenatico con Paolo Fresu e la voce narrante di Umberto Fiorelli, ancora il 10 agosto a Santarcangelo di Romagna con Kitchen Toolbox, per concludere questo percorso il 27 settembre a Bagnacavallo con il Collettivo 320 chili, voce narrante Maurizio Cardillo. "L’ibc - ha affermato l’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti - oltre a realizzare con sistematicità un lavoro in costante raccordo con musei, biblioteche e archivi per progetti ed interventi specifici, ha la capacità di essere sul territorio attraverso eventi come questo di valorizzazione delle peculiarità culturali e con uno sguardo anche alle esigenze delle nuove generazioni". "Iniziative come questa - ha dichiarato il presidente dell’Istituto beni culturali, professor Angelo Varni - evidenziano la volontà dell’Ibc, proprio in sintonia con le funzioni che gli sono attribuite dal suo statuto, di realizzare eventi che coniughino le più profonde radici della cultura regionale. Tra queste la fisionomia della regione trova una cifra importante nelle tradizioni dell’enogastronomia, che si compenetra con l’antropologia e la cultura del territorio". Gli appuntamenti - Vito ci conduce il 21 giugno, alle 20.30 a San Giovanni in Persiceto, presso il Chiostro di San Francesco, ad una rilettura dell’apologia del maiale di Giulio Cesare Croce, nonchè del “Il lamento del porco”, monologo teatrale di Maurizio Garuti. Rifletteremo su come è cambiato il ruolo del suino e su come siamo cambiati noi nel passaggio dalla civiltà contadina alla civiltà industriale. Poi si mangeranno fagioli e rape di crociana memoria. L’appuntamento con Paolo Fresu del 1 luglio sulla banchina del porto canale di Cesenatico ci porta tra le antiche architetture ideate da Leonardo da Vinci e le vele delle barche che rendono inconfondibile l’orizzonte di quello spazio Le note del grande interprete si coniugano con le letture di Umberto Fiorelli che propone Marino Moretti e altri autori nati sul nostro Adriatico. La piazza delle Erbe di Santarcangelo di Romagna, il 10 agosto, propone insieme musica e gastronomia nello spettacolo Kitchen Toolbox dove si suonano gli utensili, si creano strumenti musicali con oggetti insoliti che si legano alla cucina e si coinvolge il pubblico in un’insolita performance. A Bagnacavallo il 27 settembre si conclude l’itinerario, in occasione della festa di San Michele, del 29 settembre, con i 320 Chili Collettivo di Cirque Nouveau che insieme alla voce di Maurizio Cardillo di conduce tra una acrobazie e una lettura per osterie e scorci suggestivi del paese.  
   
   
CULTURA: TONDO INAUGURA A ROMA "VETRINA" SU MARANO LAGUNARE  
 
Trieste, 20 giugno 2012 - E´ stata dedicata al territorio, alla cultura, all´enogastronomia di Marano Lagunare la "presentazione" di ieri a Roma, nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia (aperta per l´occasione al pubblico), degli appuntamenti "Friuli Venezia Giulia a tuttotondo - 360° di una regione che ti può ancora stupire", promossa nella capitale dallo scorso novembre e sino ad ottobre prossimo dall´Associazione "femines/furlanes/Fuartes" con la collaborazione della stessa Amministrazione regionale. Inaugurato dal presidente della Regione Renzo Tondo, "il viaggio" nelle peculiarità di Marano Lagunare è stato illustrato dal sindaco Mario Cepile e dal vicesindaco Graziano Pizzimenti, presenti anche i parlamentari Angelo Compagnon, Fulvio Follegot, Carlo Monai, Flavio Pertoldi, Mario Pittoni, Ferruccio Saro ed Ivano Strizzolo. Per il presidente Tondo, che ha voluto ricordare anche una recente visita a Marano assieme al governatore della Carinzia, Gerhard Doerfler, la cittadina friulana ed il suo ambiente lagunare "sono felici microcosmi, tra i tanti di cui il Friuli Venezia Giulia risulta impreziosito". Marano Lagunare "una perla da scoprire, lentamente" - è stato dunque sottolineato - gustando la bellezza dell´orizzonte, il profumo del mare, il racconto della storia: "il centro storico, fratello di Chioggia, fratello di Caorle, è immagine vivente di Venezia, che fa della cittadina una magnifica realtà del Friuli Venezia Giulia". La presentazione su Marano Lagunare fa seguito a quelle già organizzate a Roma per illustrare Malborghetto Valbruna, San Daniele del Friuli, la Carnia e Valvasone, mentre nei prossimi mesi saranno di scena a Palazzo Ferrajoli (a piazza Colonna, di fronte alla Presidenza del Consiglio dei ministri) Cividale del Friuli il 26 settembre ed il Carso il 24 ottobre.  
   
   
I FINALISTI DELL´L’OTTAVA EDIZIONE DEL PREMIO BINDI  
 
Santa Margherita Ligure, 20 giugno 2012 - L‘anfiteatro dei Giardini a mare di Santa Margherita Ligure, che il 26 maggio scorso è stato intitolato proprio ad Umberto Bindi, è pronto per accogliere l’ottava edizione del Premio per la Canzone d’Autore dedicato al cantautore genovese. Dal 6 all’8 luglio la perla del Tigullio tornerà ad essere il punto di riferimento della canzone d’autore ospitando il Premio Bindi, festival/concorso indetto dal Comune di Santa Margherita Ligure con il patrocinio della Regione Liguria e della Provincia di Genova, ed organizzato dall´Associazione Culturale Le Muse Novae di Chiavari. La giuria tecnica ha selezionato i dieci finalisti, scelti tra le numerose proposte pervenute da cantautori italiani, vale a dire cantanti singoli o band che compongano le proprie canzoni. Ecco, in ordine alfabetico, i loro nomi, con i relativi brani presentati in concorso: Accademia dei Folli (Uomini e topi?) - Fabrizio Casalino (L’uomo proiettile) - Emanuele Dabbono (Alla fine?) - Roberta Di Mario (Microstoria) - Diversamente Rossi (Vivo così) - Massimo Donno (Amore e marchette??) ??- Frei (Spacco l’ufficio) - ?Lorenzo Malvezzi (Manifesto popolare) - Cassandra Raffaele (Tra mille occhi?) - Giuseppe Righini (I fiori di plastica sono per sempre) Come ogni anno, le proposte artistiche spaziano dalle composizioni più tradizionali alle più innovative, mostrando uno spaccato di quanto di meglio offre la nuova canzone d’autore italiana e confermando l’alto livello qualitativo raggiunto dal Premio Bindi. I cantautori si esibiranno dal vivo, sul palco di Santa Margherita, nel corso di due serate: il venerdì sera interpreteranno un brano di Umberto Bindi scelto per loro dalla direzione artistica, mentre sabato presenteranno il proprio brano inedito. Entrambe le esibizioni concorreranno al giudizio di una prestigiosa giuria composta da musicisti, giornalisti e addetti ai lavori, che decreterà il vincitore. Inoltre saranno premiati anche il miglior testo, la miglior musica e, per il brano di Bindi, la migliore interpretazione. Ospiti delle due serate saranno cantautori già affermati, nomi importanti della musica italiana che presenteranno alcuni brani del loro repertorio. I finalisti godranno di una importante visibilità poiché il Premio Bindi sarà trasmesso su Rai Isoradio nel corso di uno speciale che riproporrà in differita il meglio delle due serate sammargheritesi: un’ulteriore conferma dell’importanza e del pregio del festival, che celebra un indimenticato cantautore e rappresenta una delle più qualificate vetrine della nuova canzone d’autore italiana. Inoltre il vincitore potrà esibirsi in concerto, nell’autunno prossimo, a Roma, nel live club “L’asino che vola”. Attorno al Premio ruota anche una serie di iniziative collaterali, che sono diventate una piacevole consuetudine nel week end del Premio: gli incontri "Intorno alla canzone d´autore", appuntamenti pomeridiani nelle giornate di sabato e domenica, nello stupendo scenario della terrazza del castello, curati dal giornalista musicale Enrico Deregibus, consulente artistico del Festival. Per il terzo anno consecutivo, il Bindi Village animerà i giardini intorno al palco, con la presenza di attività ed associazioni legate alla musica, insieme ad operatori commerciali che sostengono la manifestazione. Una curiosa novità di questa ottava edizione del Premio Bindi sono i “Libri incatenati”, volumi a disposizione del pubblico, che li potrà sfogliare e li troverà legati con catene nei giardini a mare di Santa Margherita: si tratta di un’iniziativa di “Liberodiscrivere” di Antonello Cassan e di Studio64 di Maria Cristina Defelice, che cureranno anche lo “Spazioautori” della Stanza del Cantautore nel Castello cinquecentesco. Http://www.premiobindi.com    
   
   
RAVENNA JAZZ 2012 XXXIX EDIZIONE RAVENNA, ROCCA BRANCALEONE 16-17-18 LUGLIO 2012  
 
 Ravenna, 20 giugno 2012 - Il festival Ravenna Jazz torna alle sue origini: quelle di manifestazione estiva ambientata nella suggestiva scenografia della Rocca Brancaleone. Tra le mura della rocca si sono svolte le più emozionanti edizioni dello storico festival ravennate e ora, dopo una decina di edizioni autunnali in teatro, Ravenna Jazz torna nella sua ´casa´ all´aperto, dal 16 al 18 luglio (con inizio dei concerti alle ore 21), per la sua trentanovesima edizione, un numero che lo pone sul podio dei festival jazz italiani più longevi. A sottolineare questo ritorno, Ravenna Jazz chiama a raccolta alcune stelle del jazz internazionale che già hanno legato il proprio nome a quello del festival, calcando proprio il palcoscenico della Rocca Brancaleone. Star dell´edizione 2012 saranno il pianista Brad Mehldau (il 17 luglio, con il suo celeberrimo trio) e la cantante israeliana Noa (che il 16 luglio inaugurerà il festival con il suo progetto "Noapolis"): entrambi furono protagonisti dell´edizione 1999 di Ravenna Jazz. A rinforzare la proposta jazzistica, il 18 luglio arriverà poi la tromba di Tom Harrell. Ravenna Jazz 2012, in collaborazione con Confesercenti, riproporrà anche gli ´Aperitifs´ lanciati nella precedente edizione del festival: tre concerti che si terranno nel pomeriggio in altrettanti locali del centro cittadino. Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-romagna, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il contributo di Enipower e Marcegaglia. Già due volte ospite del festival (nel 1994 oltre che nel 1999), lunedì 16 luglio Noa torna a Ravenna Jazz per presentare "Noapolis", il suo omaggio alla musica partenopea. La cantante israeliana presterà il fascino mediorientale della sua voce alla canzone napoletana d´autore, dalle villanelle del ´400 alle melodie di Roberto Murolo. Con lei saranno l´inseparabile chitarrista Gil Dor e il Solis String Quartet: una strumentazione raffinata sulla quale risalterà il colore esotico delle percussioni, suonate dalla stessa Noa. Come da tradizione di Ravenna Jazz, le serate saranno caratterizzate da un doppio concerto. L´esibizione di Noa sarà preceduta da un set dei Quintorigo, beniamini del pubblico italiano a cavallo tra rock d´autore e ricerca jazzistica. Con la loro strumentazione atipica (sia per il jazz che per il rock: Valentino Bianchi al sax, Andrea Costa al violino, Gionata Costa al violoncello e Stefano Ricci al contrabbasso) e con la presenza del cantante Moris Pradella come special guest, i Quintorigo proporranno "Experience", il loro nuovo ed elettrificante omaggio alle musiche di Jimi Hendrix, di prossima pubblicazione discografica. In via del tutto eccezionale rispetto agli usi di Ravenna Jazz, la serata di martedì 17 luglio offrirà un solo concerto. La straordinarietà della proposta è tale da giustificare la mancanza del gruppo di apertura: alla Rocca Brancaleone arriverà infatti il trio del pianista Brad Mehldau (con Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria). Nel genere intramontabile del trio di ispirazione billevansiana, ma con sensibili aggiornamenti, il gruppo di Mehldau è oggi ai vertici della scena jazzistica planetaria. Mercoledì 18 luglio, per l´appuntamento conclusivo di Ravenna Jazz 2012, si torna al format con doppio concerto. La serata sarà aperta dall´esibizione del trio del pianista Dino Rubino (con Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria). Rubino, la cui particolare personalità lo sta facendo rapidamente emergere sulla scena del giovane jazz nazionale, eseguirà le musiche del suo nuovo disco, Zenzi, dedicato a Miriam Makeba. In questa occasione Rubino non mancherà di suonare pure il suo secondo strumento, la tromba, ideale legame al concerto principale della serata, quello del quintetto del trombettista Tom Harrell, dal quale tra l´altro il giovane musicista catanese fu folgorato al punto da dedicarsi anche allo strumento d´ottone. Harrell, da diversi anni tornato al massimo splendore e quindi sulla vetta del jazz internazionale, si presenterà alla testa della più aggiornata versione del suo quintetto (Wayne Escoffery al sax tenore, Danny Grissett al pianoforte, Ugonna Okegwo al contrabbasso e Adam Cruz alla batteria). Un inno al jazz oltre ogni questione di stile: chiusura ideale per un Ravenna Jazz nuovamente estivo. Nell´attesa dei concerti serali alla Rocca Brancaleone, Ravenna Jazz 2012 proporrà ogni giorno un live pomeridiano. I tre concerti ´Aperitifs´, ospitati nei locali del centro storico di Ravenna (con inizio sempre alle ore 18:30), saranno tutti in forma di assolo e coinvolgeranno strumentisti capaci di una personale interpretazione del verbo jazzistico. Lunedì 16 luglio il Gamba 7 Bar Pub ospiterà "Moderatamente solo", performance del vibrafonista Pasquale Mirra, che ripercorrerà come un racconto narrativo la storia del jazz. Martedì 17 luglio ci si sposterà all´Alighieri Caffè con gli imprevedibili percorsi della fisarmonica, abituata al jazz, al teatro e anche alle pop star, di Luciano Titi. Mercoledì 18 luglio, l´ultimo ´Aperitif´ sarà al Cabiria Wine Bar, con Rocco Casino Papia: chitarra, voce e loop station per un solo che esplorerà i confini tra jazz e world music. Informazioni: Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e-mail: ejn@ejn.It  sito Internet: www.Erjn.it    
   
   
MUSICA CONTROCORRENTE: I 26 SEMIFINALISTI IN GARA PARTITO IL CONTEST ON-LINE CHE ASSEGNERÀ IL PREMIO “WE WANT RADIO”  
 
Collicello di Amelia (Tr), 20 giugno 2012 - Sono 26 i finalisti, provenienti da ogni parte d’Italia, dell’8a Edizione di Musica Controcorrente che si sfideranno sul palco di Collicello di Amelia (Tr) il 13, 14 e 15 luglio. Tredici sono stati selezionati nel corso delle audizioni live che si sono tenute sabato 16 giugno presso il Trafalgar Studio di Roma, altri 13 - come specificato nel regolamento - arrivano di diritto alle fasi finali perché provenienti da altri contest gemellati con Musica Controcorrente. Sarà un sfida difficile, dato l’alto livello delle proposte in gara che ha già portato la commissione esaminatrice (composta da Maria Romana Barraco - We Want Radio, Emiliano Caponi - produttore ed editore con Ciliegia Bianca, Enrico Deregibus - giornalista musicale, Lucrezio de Seta – batterista e produttore, Daniela Esposito - giornalista e ufficio stampa, Rita Speranza - opinionista e autrice Rai), in accordo con il patron Sergio Garroni, a selezionare 13 artisti da inviare alle fasi finali, invece degli 11 previsti. Hanno avuto accesso alle semifinali: 1) April Fools (brano: Nella mia città) – Campania; 2) Eleonora Bagnani (Sfidare una paura) – Toscana; 3) Andrea Balestrieri (Vuoi) - Valle d’Aosta; 4) Raffaella Daino (Sonicamente) – Lazio; 5) Carolina Da Siena (Pezzi di gente) – Puglia; 6) 10 Diaz (Esiste un tempo per ogni cosa) – Toscana; 7) Marina Giaccio (Una cantante ad ore) – Toscana; 8) Aldo Granese (Veglio la tua bellezza) – Campania; 9) loris Iannamico (Dai e Vai) – Abruzzo; 10) Francesca Lombardi (Verso te) – Campania; 11) Spiros Ezio Maresca (Quel canto lontano) – Puglia; 12) Giuseppe Marra (Controvento) – Londra; 13) Nicola Montesano (Rivoluzione) – Campania; 14) Daniele Moraca (Senso unico) – Calabria; 15) Nausicaa (Lotta a perdere) – Puglia; 16) Luca Passerotti (Amore a Sud) – Toscana; 17) Marco Perissinotto (Marco Malvisto) -Trentino Alto Adige; 18) Vanni Pinzauti (La voce fuoricampo) – Toscana; 19) Giusy Pischedda (Nel silenzio sarò) – Sardegna; 20) Eleonora Quinci (Stop) – Veneto; 21) Alessandro Savino (Lascia che sia) – Emilia e Romagna; 22) Michele Savino (L´ultimo giorno di stage) – Liguria; 23) Roberto Scippa (Il mio corpo di cristallo) – Lazio; 24) Vincenzo Scruci (Mettetevi comodi) – Basilicata; 25) Pietro Sorano (Il seme della follia) – Emilia Romagna; 26) Tempo Novo (Sogno e vita che verrà) – Puglia. Per i 26 finalisti la prima sfida, quella per l’assegnazione del premio We Want Radio (media partner del Premio che trasmetterà in diretta le tre giornate finali della manifestazione), è già partita. A decretare il vincitore, infatti, saranno ascoltatori e internauti che, attraverso i siti www.Musicacontrocorrente.it  e www.Wewantradio.it , potranno ascoltare estratti delle canzoni in gara, leggere le schede degli artisti e votare il preferito. Nella tre giorni di Musica Controcorrente, sul palco, oltre ai partecipanti, ospiti del calibro di Paolo Benvegnù, premio Pimi 2011 come miglior artista solista, il cui ultimo album, “Hermann”, ha avuto grandi consensi fino a classificarsi secondo nelle Targhe Tenco 2011, per la categoria miglior disco dell’anno. Benvegnù chiuderà l’ottava edizione del concorso dedicato quest’anno a Lucio Dalla. Oltre a lui, saranno presenti altre guest di prestigio e giovani artisti che si sono distinti nel campo musicale e discografico. Confermata, infatti, la presenza di Giovanni Block, già vincitore di Musicultura e del Premio Siae/club Tenco 2007, il cui ultimo disco “Un posto ideale” continua ad ottenere consensi di critica e di pubblico, di Isabel Tamiazzo, che presenterà il suo nuovo progetto musicale curato dal direttore artistico di questa edizione della rassegna, Don Backy, e la cantante Maristella Gallotti, già vocalist di Lucio Battisti. Saranno inoltre premiati con la targa “ Oltre Musica Controcorrente”, i cantautori romani Giulia Anania e Jacopo Ratini, finalisti di Sanremo Giovani, e il gruppo Violapolvere, fresco vincitore dello Hyundai Music Awards. Tra gli ospiti anche Iskra Menarini, storica voce dei brani di Lucio Dalla, che consegnerà il Premio Autore Controcorrente dedicato al grande artista bolognese e assegnato a tre artisti in concorso che si distingueranno nell’interpretazione di uno dei sui brani storici. Nelle edizioni precedenti erano stati omaggiati , tra gli altri, Fabrizio De André, Domenico Modugno e Gino Paoli. Il festival, organizzata dall´Associazione Musica Controcorrente guidata dal patron Sergio Garroni e che da quest´anno si avvale della consulenza artistica-organizzativa di Enrico Deregibus, è realizzata con il Patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Terni, del Comune di Amelia e il sostegno della Pro-loco di Collicello di Amelia.  
   
   
MILANO: DANCEHAUS SUSANNA BELTRAMI E IED MILANO PRESENTANO BODY AND LIGHT PERFORMANCE PER CORPI E LUCI  
 
Milano, 20 giugno 2012 - Sarà l’evento più luminoso della stagione estiva: il 26 Giugno, a partire dalle 18.00 si terrà Body and Lightperformance per corpi e luci, una serata speciale che unirà design e danza in una performance artistica unica e originale. L’evento avrà luogo in una delle cornici più suggestive e underground di Milano: lo stabilimento di Via Tertulliano 70, dove su progetto dell’architetto Giorgio Martino, Dancehaus Susanna Beltrami ha trovato il suo spazio per la ricerca e lo studio della danza contemporanea e dei linguaggi ad essa affini. Nato dall’inedito ensemble tecnico-artistico firmato Dancehaus Susanna Beltrami e Ied Milano, il progetto speciale ha coinvolto in questi mesi i giovani artisti e creativi delle due scuole milanesi e a fine Giugno si aprirà al pubblico per presentare un’elettrizzante performance itinerante di danza e di luce. Sono 150 gli studenti dell’Istituto Europeo di Design Milano (corsi triennali di Interior Design e Scenografia degli Eventi) che dopo aver affrontato un percorso di formazione specialistica dedicata al design della luce - coordinati dai docenti Paolo Calafiore, Gianluca Di Muzio, Mario Loprevite e Tommaso Zarini - hanno messo a punto le loro installazioni luminose su tematiche chiave quali la sostenibilità, il riciclo, il riuso creativo e il sistema aperto. Non solo progetti per l’illuminazione ma veri e propri allestimenti fatti di luce, dal carattere dinamico che trasformano lo spazio anche in relazione con ciò che vi accade. Installazioni dove la luce assume valore di materia, scenografia, spazio, architettura e arte che coinvolgono sensorialmente il visitatore, lo abbracciano, lo conducono, lo inglobano, lo emozionano. 36 i progetti sviluppati dai giovani designer, ognuno con una storia e un concept artistico originale. Raccontano la storia dell’uomo dalla nascita alla morte, della sua costante ricerca di un equilibrio, del suo rapporto primigenio con la natura e con la forza erosiva ma anche vitale dell’acqua. Altri invece con un gioco di specchi, di pareti mobili e cubi elastici raccontano una storia che deve ancora venire. Quattro saranno i temi emozionali che verranno raccontati attraverso le installazioni luminose: velocità, equilibrio, senso, corpo. A dare anima agli allestimenti di luce sarà invece il gesto artistico e la fisicità dei danzatori e coreografi di Dancehaus, già avvezzi al dialogo e alla contaminazione con le più diverse ed innovative esperienze artistiche e performative del momento. Qui è il corpo, quello narrativo e quello creativo, che darà vita ad un nuovo linguaggio di comunicazione, talvolta sfidando la luce stessa, talvolta permettendole di esistere nella sua forma più pura. Due quindi i linguaggi in gioco, “l’uno solido che vivifica attraverso la sua presenza e il suo spirito gli oggetti, l’altro, quello della luce, vivido, incandescente e misterioso” come spiega Susanna Beltrami, direttrice della Dancehaus, sottolineando l’assoluta importanza dello scambio creativo interdisciplinare e aggiunge: “Creazioni di luce disegneranno spazi dedicati all’apparizione del corpo e della sua poetica, determinandone la forma visibile fino a raggiungere l’emozione dell’invisibile. All’interno delle installazioni la figura del danzatore si muoverà supportata, da segrete drammaturgie, esprimendosi attraverso percorsi poetici e gestuali”. Durante la serata, una giuria composta dal comitato scientifico-artistico di Dancehaus e Ied e da professionisti nel campo della danza e del design, valuteranno i progetti creativi segnalando i più meritevoli. E se “i danzatori vivono nella luce come i pesci nell’acqua e lo spazio in cui si muovono è il loro acquario”, come di ricorda Jean Rosenthal (pioniere del lightning design a teatro), Body and Light è un tuffo in una porzione di mare che coinvolgerà sensorialmente anche il visitatore più diffidente, emozionandolo per tutta la serata. Da quarant´anni l´Istituto Europeo di Design opera nel campo della Formazione e della Ricerca, nelle discipline del design, della moda e della comunicazione visiva. Oggi è un Network Internazionale in continua espansione, con sedi a Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, Cagliari, Madrid, Barcellona e San Paolo del Brasile. Ied organizza Corsi Triennali postdiploma, Corsi di Aggiornamento e Formazione Permanente, Corsi di Formazione Avanzata e Master post-laurea. Www.ied.it    
   
   
DURAN DURAN LIVE OPEN ACT DER NOIR IL CENTRALE LIVE – FORO ITALICO – VIA DEIGLADIATORI, ROMA - MERCOLEDÌ 18 LUGLIO H 21  
 
 Roma, 20 giugno 2012 - In Italia per presentare “All You Need Is Now” i Duran Duran festeggiano i 30 anni di carriera con un concerto unico che ripercorre la storia dell’icona del pop mondiale. Saranno i Der Noir ad aprire la tappa romana dei Duran Duran, in Italia per presentare “All You Need Is Now”, tredicesimo album che corona i 30 anni di carriera della band inglese, guidata da Simon Lebon. Il tour estivo in Europa è la prima occasione per vedere la band dal vivo dopo l’ultimo tour europeo del 2008. Ed è ovviamente un appuntamento imperdibile per sentire i brani del loro ultimo lavoro “All You Need Is Now” (pubblicato a marzo 2011 e salito al numero 1 della classifica dei download in 15 Paesi), oltre ai grandi classici del loro immenso repertorio, che li ha consacrati come la band icona del pop made in Uk. Nel corso della loro eccezionale carriera i Duran Duran hanno venduto più di 80 milioni di dischi, con 30 numeri uno nella classifica inglese, 18 singoli al top della classifica americana e un seguito enorme in tutto il mondo. Hanno ottenuto cinque prestigiosi Lifetime Achievement Awards e altri riconoscimenti importanti, tra cui Mtv Video Music Awards, Brit Awards, Ivor Novellos, Q Magazine e Spanish Ondas. “All You Need Is Now” è stato uno degli album di maggior successo dello scorso anno che ha visto i Duran Duran ritornare ai vertici delle classifiche di vendita e dell’airplay radiofonico. Il 3 luglio uscirà “A Diamond In The Mind – Live 2011” che contiene tutti i più grandi successi di un gruppo dalla carriera stellare. Il Live è stato registrato alla Men Arena di Manchester lo scorso Dicembre, durante la prima tranche del tour che arriverà in Italia a Luglio e toccherà le seguenti città: Roma, Verona, Cattolica, Lucca. Oltre alla versione Cd, “A Diamond In the Mind – Live 1011” sarà disponibile in dvd, blu-ray e deluxe box, contenente tutti i formati con l’aggiunta di alcune bonus tracks, interviste con il gruppo e riprese del backstage. I Der Noir, che apriranno la tappa romana dei “Wild Boys”, oggi possono essere considerati i prosecutori italiani del pop ’80 dell’epoca, riprendendone lo spirito, facendolo proprio e rendendolo ancora attuale. Il sound di matrice vintage analogico è un marchio di fabbrica per i Der Noir; pop, wave, dark, shoegaze, tra le influenze che si fondono accuratamente per ricreare il sound “80’s”, con particolare e raffinata cura delle strutture vocali e dei synth. In rotazione radiofonica anche in Spagna, Stati Uniti e Russia, l’album d’esordio “A Dead Summer”, uscito a gennaio 2012 e distribuito da edel Italia, ha raccolto numerosi e favorevoli consensi tali da permettere ai Der Noir di raggiungere il palco dei Duran Duran. Da Gennaio ad oggi, l’attività dei Der Noir è stata intensa e produttiva. “A Dead Summer” è stato reso pubblico con un formato speciale in 7’’, contente anche la reinterpretazione de’ il “Mare d’Inverno” di Enrico Ruggeri e del nuovissimo singolo “Lontano dalle Rive”.