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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Novembre 2013
TRACCE DI LANGA LE LANGHE INCONTRANO MILANO! DAL 30 NOVEMBRE ALL’8 DICEMBRE 2013  
 
L’associazione Turismo in Langa, insieme alla Pro Loco di Bossolasco, al Fotografo Davide D’angelo, alla Casa Editrice Araba Fenice, e con il patrocinio della Strada Romantica delle Langhe e del Roero, della Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa, del Comitato Castelli Doc e della Barolo&castles Foundation, hanno accolto l’invito del Ristorante Al’less di Milano per portare nella grande città della moda un po’ di Langa. Da sabato 30 novembre a domenica 8 dicembre 2013, il Ristorante Al’less in Via Lombardia, noto in città per i suoi bolliti e per la particolarità dei locali, ricavati in una serra, ospiterà una serie di iniziative per far respirare a pieni polmoni l’aria di Langa, quella buona! Si inizia sabato 30 novembre alle ore 19 con l’evento “Formaggi nella serra”, versione riadattata di “Formaggi sotto le stelle” della Pro loco di Bossolasco. A seguire alle 20,30 taglio del nastro per la Mostra “Un anno in Langa” di Davide D’angelo, che rimarrà allestita fino all’8 dicembre compreso. Giovedì 5 dicembre, in occasione dei consueti aperitivi “Maial Hour”, verrà presentato alle 19,30 il libro “Storie Piemontesi” di Alessandro Dutto, edito dall’Araba Fenice. Si concluderà sabato 7 dicembre alle 20,30 con la cena animata “A cena con la masca” di Turismo in Langa, per conoscere, tra una portata e l’altra, le leggende tradizionali sulle streghe piemontesi. Per ulteriori informazioni www.Alles.it oppure www.Turismoinlanga.it Dettagli L’associazione Turismo in Langa, insieme alla Pro Loco di Bossolasco, al Fotografo Davide D’angelo, alla Casa Editrice Araba Fenice, e con il patrocinio della Strada Romantica delle Langhe e del Roero, della Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa, del Comitato Castelli Doc e della Barolo&castles Foundation, hanno accolto l’invito del Ristorante Al’less di Milano per portare nella grande città della moda un po’ di Langa. Da sabato 30 novembre a domenica 8 dicembre 2013, il Ristorante Al’less in Via Lombardia, noto in città per i suoi bolliti e per la particolarità dei locali, ricavati in una serra, ospiterà una serie di iniziative per far respirare a pieni polmoni l’aria di Langa, quella buona! Si inizia sabato 30 novembre alle ore 19 con l’evento “Formaggi nella serra”, versione riadattata dell’evento “Formaggi sotto le stelle” che ogni estate la Pro loco di Bossolasco propone nella piazza del paese. Il momento dell’aperitivo diventa una degustazione guidata dallo stesso produttore, grazie alla presenza di Carla Occelli, titolare de “I segreti di Carla srl”, che presenterà la Galuperia di Alta Langa alle 7 erbe abbinata ad un calice di Arneis Doc della cantina Traversa di Neive; il Raschera Dop e il Gentile di Alta Langa innaffiati con il Dolcetto Doc della cantina Traversa di Neive e in conclusione il Testun di Alta Langa abbinato al Barbaresco Docg della cantina Traversa di Neive. L’abbinamento più classico di formaggi e grandi vini piemontesi diventa così un’occasione per ascoltare dalla voce degli stessi produttori i “saperi” dei “sapori” tradizionali delle Langhe. Prenotazione fortemente consigliata, posti limitati, costo 25 euro. Per chi volesse, ci sarà la possibilità di fermarsi anche per la cena. A seguire alle 20,30 taglio del nastro per la Mostra “Un anno in Langa” di Davide D’angelo, che rimarrà allestita fino all’8 dicembre. Un bagliore di luce, il cielo, le nubi, alberi che si riflettono nelle placide acque del Tanaro. E’ proprio come un fiume si susseguono impetuosi gli scatti di Davide D’angelo, relativi agli 11 comuni facenti parte del circuito della Strada Romantica delle Langhe e del Roero. Non si tratta di scatti ordinari, ma di fotografie realizzate con una tecnica all’avanguardia, utilizzando una macchina fotografica modificata a raggi infrarossi che permette di avere grandissima profondità di campo e risultati stupefacenti giocando sul chiaro-scuro, anche grazie ad un sapiente lavoro di post-produzione e alla stampa in bianco e nero. Un’emozione che non si può descrivere, ma che mette voglia di essere lì insieme all’artista, accanto alla sua macchina fotografica, per riempirsi gli occhi dei “colori” che sulla carta sono solo evocati. Giovedì 5 dicembre, in occasione dei consueti aperitivi “Maial Hour”, che con 7 euro permettono di degustare stuzzicherie in abbinamento ad un calice di vino, o a una birra italiana o un aperitivo classico, verrà presentato alle 19,30 il libro “Storie Piemontesi” di Alessandro Dutto, edito dall’Araba Fenice. Il libro, come suggerisce il titolo stesso, parla di storie piemontesi, ovvero leggende, favole, parabole proverbiali, satire, memorie più o meno veritiere. Un libro ricchissimo: quarantasei racconti tra il possibile e l´improbabile, vicende paradossali, racconti divertenti, satirici, grotteschi, veri, assolutamente non veri, di costume, scostumati, irriverenti, tradizionali, storici, quasi storici, inventati di sana pianta e di pianta assai malvagia, miti rivisitati, ricordi travisati... Eroi balbettanti, masche benevole, marziani ubriachi, bocciatori infelici: una varia umanità popola il Piemonte antico e moderno, sospeso tra un passato da rispettare e un futuro da inventare. Storie per tutte le stagioni, per lettori di ogni età, anche (e soprattutto) per i non piemontesi. Ad affiancare l’autore, la giornalista Paola Baldacci. La settimana di Langa si concluderà sabato 7 dicembre alle 20,30 con la cena animata “A cena con la masca” di Turismo in Langa, dove i piatti del ristorante Al’les incontrano le leggende di Langa. Per tutta la durata del convivio una strana figura, vestita di scuro, farà incursioni improvvise tra i commensali: qualche volta sussurrerà cose all’orecchio di alcuni, altre volte consegnerà erbe, talora apparirà silenziosa per poi subito scomparire, talora invece si produrrà in strane esclamazioni. La cena diventa così un vero e proprio spettacolo, con la “masca” – la strega - impegnata a raccontare storie e leggende, illustrare il misterioso “libro del comando”, sfoggiare la sua saggezza in campo erboristico. E dopo aver innalzato i calici di un magico infuso alla luna, la masca racconterà ancora delle erbe per le sue preparazioni e rivelerà nuovi particolari e leggende, ma soprattutto una ricetta segretissima. Il menu presenterà piatti tipici al prezzo di 35 euro per gli adulti e al prezzo speciale per i bambini di 20 euro. Prenotazioni obbligatoria, posti limitati. E per chi non si accontenta, presso il Ristorante sarà possibile trovare tante proposte di viaggio in Langa dell’Agenzia Trippa&trip. Per ulteriori informazioni e per prenotazioni www.Alles.it oppure www.Turismoinlanga.it    
   
   
BOLOGNA, CITTÀ “ENOLOGICA” 23 - 24 - 25 NOVEMBRE 2013 IL CAPOLUOGO DELL’EMILIA ROMAGNA CROCEVIA DEL RACCONTO DEL VINO E DEL CIBO DELLA REGIONE  
 
Bologna - In principio il tema della tradizione, e fu subito dibattito. Poi arrivarono l’identità e la rivoluzione, e la comunità si allargò. Oggi Enologica il “Salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia-romagna”, dopo le 16 edizioni faentine, curate dal 2007 dal giornalista e critico enogastronomico Giorgio Melandri, approda a Bologna, dal 23 al 25 novembre. E nella città felsinea si fa “capoluogo”. Bologna diventa agorà, crocevia di idee, luogo di incontro e confronto sul cibo e sul vino della nostra regione, discussione e ricerca sulla sua filiera. Passano gli anni, cambiano i luoghi, ma una cosa rimane certa: Enologica continua a seguire il filo conduttore di sempre: storia, cultura, identità del cibo e del vino. A raccontarla saranno 120 produttori dell’Emilia Romagna, da Piacenza a Rimini. Lo faranno nello storico e centralissimo Palazzo Re Enzo, insieme a una trentina di eventi culturali ospitati in altri spazi della città: Enoteca storica Faccioli, Libreria Coop Ambasciatori, Pescheria del Pavaglione, Panificio Paolo Atti&figli, Ristorante Diana, Pizzeria Berberé-alce Nero. “Riduttivo definire Enologica una rassegna o un salone – afferma il curatore, Giorgio Melandri – Enologica è una comunità, un laboratorio di idee che fa incontrare le esperienze di tutti gli attori del mondo del vino e del cibo: dai vignaioli agli artigiani, dai cuochi ai giornalisti. Passando, sempre, per i tanti appassionati che si interrogano sul futuro dell’enogastronomia della nostra regione”. Luogo del confronto di “Enologica” è il “Caravanserraglio”, sempre a Palazzo Re Enzo. Spazio di dibattito e testimonianza, ispirato a un luogo simbolo della cultura persiana, allestito per la sosta delle carovane e l’incontro dei viaggiatori. Rispolverando la sua antica funzione di ambiente di scambio, metterà di fronte vignaioli, degustatori, ristoratori, cuochi, giornalisti. In questo crocevia d’esperienze si parlerà dell’identità contesa del tortellino, delle storie di Lambrusco, dei piccoli vignaioli italiani, della filiera del selvatico, dell’artigianalità come stile di linguaggio e di concretezza della nostra tavola. Il Teatro dei Cuochi. La Koinè adriatica, il linguaggio comune alla dorsale adriatica, è invece il tema degli incontri al Teatro dei Cuochi, ospitato in diversi luoghi della città e coordinato da Matteo Tambini. Conoscere da vicino la personalità degli attori della cucina e il loro rapporto con i prodotti del territorio, significa conoscere da vicino l’Emilia Romagna. Su questa cifra stilistica scorrono le narrazioni dei diversi protagonisti: il verbo affabulante di Daniele Minarelli, la filiera di prodotto di Aurora Mazzucchelli, le “regole del delta” proposte dalla famiglia Soncini di Codigoro, il pesce dell’adriatico di Raffaele Liuzzi, la golosa proposta di Gino Fabbri, la cucina bolognese insieme a quattro protagonisti, l’avanguardia della tradizione di Gian Luca Gorini (Le Giare Montiano), gli interpreti contemporanei Valentino Marcatillii e Massimiliano Mascia (San Domenico Imola), il linguaggio antico e primordiale di Franco Cimini (Mirasole, San Giovanni in Persiceto), il solista-artista Gianni D’amato, l’adriatico oltre il suo confine di Mauro Uliassi, con la chiusura di tre diverse sapienze: Matteo Aloe, Aldo Zivieri, Matteo Calzolari. Il Teatro dei Cuochi è realizzato in collaborazione e con il contributo dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-romagna. “Are you experienced?” Non lasciatevi intimorire dall’inglesismo. Sono laboratori tra lezione e degustazione (nove in tutto), momento di riflessione e approfondimento sul vino, senza complessi o provincialismi, certi che da un’ottica locale si metta a fuoco tutto il paese. Provinciali ma fieri del proprio panorama che dal particolare possa parlare al mondo. Per questo le degustazioni sono tradizionalmente il solo momento della manifestazione dove non si parla solo emiliano. La nuova immagine di Enologica. La piazza, con i suoi artisti e il teatro popolare di strada. La festa, intesa come momento condiviso che celebra l’identità di una comunità. Il rito di Enologica è stato sintetizzato dall’artista Monica Zani, che ha immaginato un mondo dove i prodotti, i personaggi e le città, con i loro monumenti più belli, si mescolano con allegria. C’è parecchio futuro in Emilia Romagna, c’è una filiera che è diventata un modello per gli altri. Tutto questo è rappresentato nelle illustrazioni immagine della manifestazione. Prefazione a Enologica giovedì 14 novembre. Il racconto dell’Emilia Romagna trova una breve prefazione, anche durante la presentazione dell’evento. Spazio per i vini delle colline a ridosso del capoluogo emiliano e per cucina dello Stato “estero” di San Marino. Protagonisti il Consorzio Vini Colli Bolognesi e dalla repubblica della libertà il ristorante Righi e il suo cuoco, Luigi Sartini. "Enologica a Bologna rappresenta il massimo connubio tra storia, arte, cultura ed enogastronomia della Regione Emilia Romagna - spiegano i rappresentati del consorzio - Enologica e i Colli Bolognesi, con la celebrazione di chef famosi legati a grandi artigiani del vino, rappresentano l’inizio di un percorso condiviso di riconoscimento, onesto, sincero e costruttivo, della qualità e del terroir del quale il Pignoletto dei Colli Bolognesi ne è l’immagine più moderna e rappresentativa." Mentre, per Luigi Sartini la cifra della cucina della regione è territorialità: “San Marino è certamente parte della Romagna, ma nei suoi piatti ricette classiche come passatelli o cappelletti presentano qualche variazione, rispetto a quelle di soli pochi km di distanza. Esempio ne sono i “cassoni”. Sul Titano sono fritti, quasi una via di mezzo tra quelli romagnoli e del Montefeltro, che si apre proprio alle spalle di San Marino”. Enologica è organizzata in collaborazione e con il sostegno di Bolognafiere, Confcommercio Ascom Bologna, Assessorato Agricoltura Regione Emilia Romagna, e il patrocinio del Comune di Bologna e Provincia di Bologna. Tutto il programma su: http://www.enologica.org/    
   
   
IX MOSTRA REGIONALE DEL TARTUFO AD ACQUI TERME  
 
Domenica 24 novembre, presso il Centro Congressi, Zona Bagni, dalle 10 alle 22, Ix Mostra regionale del Tartufo con concorso Trifula d’Aich, vendita ed esposizione tartufi. Alle ore 14 nel Parco Antiche Terme è prevista la gara a premi di ricerca tartufi e alle ore 16, lo spettacolo di magia per bambini. Ingresso libero. Info: www.Comuneacqui.com    
   
   
GIROLIO SBARCA IN EMILIA-ROMAGNA SABATO 23 E DOMENICA 24 NOVEMBRE  
 
Bologna - Un fine settimana dedicato alla degustazione dell’olio nuovo, appena franto e alla scoperta di una coltura antichissima, un tempo molto diffusa anche in Emilia-romagna, e che ora sta conoscendo una nuova rinascita. Farà tappa a Parma e Brisghella, rispettivamente sabato 23 e domenica 24 novembre, Girolio, il grande tour dell’extravergine promosso dall’Associazione Città dell’olio. Mostre mercato di prodotti tipici, stand gastronomici, laboratori. Le due città emiliano-romagnole offriranno un ricco programma interamente dedicato all’olivo e a quello che esso rappresenta: storia, territorio, paesaggio. A Brisighella in particolare, in concomitanza con la 54esima edizione della Sagra dell’Ulivo, il cuore della manifestazione sarà Piazza Marconi dove sarà possibile assistere per tutta la giornata alla molitura in piazza delle olive e tornare a casa con la propria bottiglia dell’olio nuovo. A Parma invece è previsto il convegno “L’oro di Parma, il ritorno dell’extravergine” ( dalle ore 10,15 presso la Casa della Musica, piazzale San Francesco 1). “Piccoli, ma di altissima qualità - ha detto oggi a Bologna presentando l’iniziativa l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – l’Emilia-romagna è tra le più piccole regioni olivicole in Italia, ma vanta il riconoscimento di ben due Dop e una produzione in forte ripresa non solo in Romagna, ma anche in Emilia: Bologna e Parma in testa. Anche per questo la Regione ha finanziato un progetto che prevede il recupero di antiche varietà di olivo tipiche dei nostri territori. Per noi è una scommessa importante: l’olivicoltura in collina fa bene al territorio perchè contribuisce a contrastare il dissesto idrogeologico e migliora la qualità del paesaggio agrario, oltre a dare una fonte di reddito aggiuntivo agli agricoltori”. “Partito il 20 settembre da Ragusa – ha spiegato Franco Spada responsabile per l’Emilia-romagna dell’Associazione nazionale Città dell’Olio - Girolio tocca ben quindici regioni, per concludersi il 21 dicembre a Bitonto in Puglia. Tre mesi di eventi dedicati all’olio extravergine e ai prodotti tipici italiani da gustare in tante feste di piazza. L’edizione 2013 è dedicata alla Dieta mediterranea, patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2010." L’olivo in Emilia-romagna, in crescita la produzione 2013. In dieci anni quasi triplicate le superfici E’ una coltura dai piccoli numeri e ancora di nicchia, ma in crescita, sia da un punto di vista quantitativo che, soprattutto, qualitativo. Forte anche del riconoscimento di due Denominazioni d’origine protetta: le Dop “Brisighella” e “Colline di Romagna”. I primi dati sulla raccolta 2013 parlano di un aumento del 15% della produzione rispetto a quella dello scorso anno (duramente penalizzata dalle condizioni climatiche), un dato in controtendenza rispetto a quello nazionale, in flessione dell’8%. Buona anche la qualità delle olive. Nel 2012 gli ettari coltivati a olivo in Emilia-romagna erano 3.841 (1.907 nella campagna 2000-2001) per una produzione di 46.281 quintali di olive e 6.606 di olio. Attualmente la produzione si concentra in particolare nelle province romagnole (Rimini, Forlì-cesena e Ravenna), ma risulta in crescita anche in Emilia. Particolarmente dinamica la provincia di Bologna (imolese e colline del capoluogo) ove nel 2003 si è costituito il Consorzio Olivicoltori Colli Bolognesi. In ripresa la coltivazione dell’olivo anche a Parma, ove la coltura è attestata fin dal tredicesimo secolo, e con essa in tutta l’area occidentale della regione. Nel 2006 a Parma è nata l’Associazione Parmense Olivicoltori e nel 2009 l’”Olio del Ducato”, il brand dell’associazione che raggruppa tutto il prodotto locale. In Romagna l’olivicoltura è una realtà ormai consolidata. Se Rimini è la prima provincia in regione per estensione delle superfici, Ravenna a sicuramente la regina sotto il profilo qualitativo. La Valle del Lamone, con la denominazione “Brisighella”, può vantare la prima Dop nel 1996. Nel 2003 è arrivata anche la seconda Dop regionale – “Colline di Romagna” - che comprende i territori collinari a ridosso dell’area costiera riminese e la media e bassa collina in provincia di Forlì-cesena. In Emilia-romagna è presente Unaprol, un’organizzazione di produttori che con circa 3 mila soci, raggruppa tutti i produttori di olive. Un progetto della Regione per recuperare le antiche varietà dell’area emiliana Nostrana di Brisighella, Ghiacciolo, Orfana Colombina, Correggiolo, Rossina, Grappuda, Quarantoleto in Romagna e, nell’area emiliana: Bianello, Fiorano, Montelocco e Montericco. La presenza di documenti storici in gran parte medioevali dimostra l’esistenza di un’antica olivicoltura lungo la fascia pedemontana dell’Emilia Romagna. Il particolare microclima di alcuni areali meno esposti ai venti settentrionali, insieme all’innalzamento delle temperature medie stanno riportando in auge questa coltivazione che può affiancare la vite nelle zone agricole più marginali, rappresentare uno valido strumento di conservazione della biodiversità e del paesaggio, oltre che un importante strumento per contrastare il degrado idrogeologico. Proprio per questo la Regione ha finanziato un progetto per lo sviluppo dell’olivicoltura da olio nelle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, in fase di conclusione. Partendo da antiche ceppaie e piante sopravissute nei secoli, l’iniziativa ha previsto anche attività di moltiplicazione e distribuzione agli agricoltori interessati dei genotipi individuati sul territorio e in grado di fornire olii monovarietali di indubbio pregio sotto il profilo chimico, sensoriale ed aromatico. L’obiettivo è creare le condizioni per una olivicoltura da reddito fortemente legata al territorio anche in Emilia. Attualmente sono 24 le cultivar di olivo tipiche dell’Emilia-romagna catalogate e certificate nell’ambito del progetto regionale. Oltre a essere coltivate in dieci campi sperimentali, due piante per ogni cultivar sono conservate presso il Centro di conservazione di Ibimet-cnr a Bologna.  
   
   
ROMA -PIACERE ETRUSCO: I PRODOTTI DELLA TUSCIA SBARCANO NELLA CAPITALE  
 
Una gustosa invasione nei luoghi di culto dell’enogastronomia romana. È questo l’obiettivo di “Piacere Etrusco", la manifestazione proposta dalla Camera di Commercio di Viterbo in programma nella Capitale dal 22 novembre al 1° dicembre con l’intento di promuovere i prodotti tipici di qualità a Marchio Tuscia Viterbese e il turismo enogastronomico Tuscia Welcome. A partire da venerdì 22 novembre con la presentazione al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia per dieci giorni giornalisti ed esperti di enogastronomia condurranno degustazioni guidate in alcune tra le più conosciute Botteghe del Gusto ed Enoteche (dal 23 al 29 novembre), evidenziando le peculiarità dei prodotti viterbesi alla presenza anche dei produttori. Inoltre in alcuni noti Ristoranti gli chef stellati proporranno per l’occasione originali menu (dal 25 al 29 novembre). E per chi vuole acquistare i prodotti a Marchio Tuscia potrà recarsi nei due week end (23, 24 e 30 novembre-1° dicembre) al Mercato dell’Altra Economia, all’ex Mattatoio, dove sarà allestita una mostra-mercato con più di 30 aziende della Tuscia e banchi d’assaggio con i vini della provincia di Viterbo. La conclusione è fissata per domenica 1° dicembre a Eataly con un’intera giornata organizzata in collaborazione con Slow Food Lazio in cui si terranno Laboratori didattici per bambini, degustazioni guidate e show cooking. Complessivamente gli appuntamenti in programma a “Piacere Etrusco” sono 26 in cui saranno protagonisti assoluti i prodotti tipici di qualità a Marchio Tuscia Viterbese di 60 aziende: olio, vino, formaggi, pane, legumi, salumi, carni, patate, miele, nocciole, dolci e non solo. “Abbiamo ideato il Marchio Tuscia Viterbese nel 2003 – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Cdc di Viterbo – perché ci eravamo accorti che in un sistema imprenditoriale costituito prevalentemente di piccoli produttori l’adesione a un Marchio territoriale avrebbe rappresentato un valore aggiunto per competere sui diversi mercati. Inoltre abbiamo puntato sulla qualità, in quanto solo il rispetto di specifici disciplinari e controlli offre a consumatori e partner commerciali garanzie di affidabilità. Il risultato è che attualmente sono oltre 200 le imprese aderenti e 20 le categorie tra prodotti e servizi. Piacere Etrusco è anche l’occasione per far conoscere attraverso il cibo un territorio che sa essere sorprendere e una cultura ultramillenaria. Il nostro auspicio è che così come per secoli i Papi hanno eletto la Tuscia quale luogo del buon vivere, anche i romani si innamorino di questa terra e dei suoi borghi, paesaggi, tradizioni e prodotti che nella loro semplicità rimandano a valori antichi e autentici”. “Piacere Etrusco” è una iniziativa della Cdc Commercio di Viterbo con il patrocinio di Slow Food Lazio e Touring Club Italiano. Per gli aggiornamenti sul programma: www.Tusciaviterbese.it    
   
   
OH BEJ! OH BEJ! DAL 5 ALL´8 DICEMBRE LA FIERA CHE ANTICIPA IL NATALE DEI MILANESI  
 
Ritorna dal 5 all´8 dicembre il più tradizionale e popolare degli appuntamenti della settimana di Sant’Ambrogio, la fiera degli Oh Bej! Oh Bej! che, da cinque secoli, anticipa le festività natalizie dei milanesi tra dolci, sorprese e curiosità di ogni tipo. A ospitare i 424 espositori il perimetro del Castello Sforzesco nel tratto compreso tra viale Gadio e piazza Castello. “Gli attuali 424 espositori premiano il percorso di riqualificazione avviato nel 2011: abbiamo voluto realizzare una fiera che fosse un fiore all’occhiello e un momento di attrazione turistica della nostra città, sia per la tipologia di merci esposte, sia per la qualità nel pieno rispetto della storia e della tradizione degli Oh Bej! Oh Bej!. Ritroviamo, tra le sue fila, molti di quegli artigiani, rigattieri, artisti del rame e dell’ottone che nel tempo si erano allontanati ma che qui hanno la loro collocazione più naturale e suggestiva” ha detto l’assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale Franco D’Alfonso. “In due anni – conclude l’assessore - abbiamo inaugurato un nuovo corso della fiera degli Oh Bej! Oh Bej!, garantendo ai cittadini e agli stessi commercianti un appuntamento lontano da ogni forma di abusivismo e di commercio illecito”. Negli oltre 25.000 mq di esposizione intorno al Castello sono 424 gli espositori presenti, a fronte di oltre 800 domande di partecipazione pervenute. Sempre rigorosi i criteri di selezione per garantire al pubblico di ritrovare le autentiche atmosfere e i generi merceologici più rappresentativi della storica fiera. Circa due terzi degli espositori sono espressione della tradizione: ci sono infatti 58 rigattieri, 20 fioristi, 30 artigiani, 60 mestieranti, 22 venditori di stampe e libri, 8 maestri del ferro battuto, rame e ottone, 18 giocattolai, 23 rivenditori di dolci, oltre a 10 tradizionali venditori di caldarroste, 10 di “Firunatt”, le tipiche castagne infilate affumicate, e 4 produttori di miele e affini. Anche quest’anno l’Amministrazione ha previsto altre 90 postazioni di vendita (erano 70 nel 2012), presso il cavalcavia Bussa che collega la stazione di Porta Garibaldi con il quartiere Isola. Qui, infatti, trova sede la fiera “Alter Bej!” realizzata dagli operatori dell’Associazione “Altrimenti”, che esporranno auto-produzioni artigianali, pezzi unici e di seconda mano oltre a creazioni artistiche, il tutto accompagnato dalle esibizioni di musicisti, giocolieri e artisti di strada. Gli orari della fiera degli Oh Bej! Oh Bej! sono dalle ore 8.30 alle ore 21.00.  
   
   
TURISMO, TEAM BUILDING NEGLI ULIVETI IN LIGURIA PER ALLUNGARE LA STAGIONE DELLE VACANZE  
 
 Genova. Olio extravergine di Liguria, non solo ingrediente principe della dieta mediterranea , patrimonio immateriale Unesco, ma protagonista, questa volta di un team building nell’ uliveto , per aiutare a destagionalizzare il turismo in riviera e nell’entroterra. Fonte di sostentamento di paesi e famiglie dell’entroterra gli uliveti, oggi, pur rimanendo una voce importante dell’economia di tanti piccoli centri, faticano a staccarsi dalla cosiddetta “agricoltura di sussistenza”. Per Centro Studi sul turismo dell’Alberghiero di Alassio, in futuro, con un’adeguata attività di marketing territoriale, potrebbero invece rappresentare, attraverso nuove proposte di turismo esperienziale, la risposta concreta alla destagionalizzazione del nostro turismo. Questa la proposta che punta a dimostrare come i miti e i riti legati alla raccolta e alla frangitura delle olive possano essere quel prodotto turistico in grado di alleviare la sofferenza, in termini di presenze, dei mesi invernali, da novembre a febbraio, delle strutture ricettive della nostra costa. L’obiettivo del progetto è quello di intercettare, nel nostro bacino d’utenza tradizionale (Piemonte e Lombardia) tutta quella fetta di mercato, dal turismo slow a quello responsabile ed ambientale, in cerca di nuove proposte esperienziali. Le prove generali dell’iniziativa si svolgeranno negli oliveti e nel frantoio della cooperativa olivicola di Arnasco, in provincia di Savona, e saranno organizzate in collaborazione con il Comune, l’assessorato regionale al turismo e l’agenzia regionale In Liguria. La formula dell’educational, ideata da Franco Laureri, responsabile del centro studi del “Giancardi” e dal presidente della cooperativa Luciano Galizia, è quella del team building e vedrà impegnati, domenica 24 novembre 2013 dalle 9.30 alle 14, tour operator, blogger, giornalisti, imprenditori commerciali e turistici con degustazioni, prove colturali e culinarie nei terrazzamenti a secco della Città dell’Olio della Valle Arroscia. Il team building nell’oliveto, primo nel suo genere in Italia, coinvolgerà in attività di coach, una decina degli oltre 190 soci della cooperativa, con l’imperativo di “imparare a fare squadra” e consentire al singolo di sentirsi parte fondamentale del gruppo, una buona pratica che aiuterà a superare insieme le difficoltà dei diversi test ai quali i team dovranno rispondere.  
   
   
LA FIERA DELLE PECORE FRABOSANE A VILLANOVA  
 
A Villanova Mondovì, sabato 23 e domenica 24 novembre, la 14ª Fiera della Pecora Frabosana-roaschina. La manifestazione, in Piazza Rimembranza, si svolge nell’ambito della tradizionale fiera mercatale di Santa Caterina, momento di richiamo soprattutto da tutte le vallate del Monregalese e dove allevatori provenienti da tutta la provincia di Cuneo, e non solo, espongono i propri capi di razza Frabosa-roaschina e di numerose altre razze in rassegna. Ci sono anche numerosi momenti di attrazione e svago e di gastronomia locale. Orario: sabato dalle 19:30 alle 24 e domenica dalle 9 alle 17:30. Www.cuneoholiday.com    
   
   
…PER UNA PRIMA SCIATA ALL’INSEGNA DEL GUSTO E DEI VINI DELL’ALTO ADIGE  
 
 L’evento di presentazione dello Slope Food, l’aperitivo in pista, ha luogo domenica 15 dicembre 2013 sulle piste dell’Alta Badia. I rifugi Bioch, I Tablá e Piz Arlara donano in beneficenza all’associazione “L’alto Adige aiuta” parte del ricavato del Gourmet Skisafari. Alta Badia (Bolzano) – In Alta Badia, nel cuore delle Dolomiti altoatesine, Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco, gli impianti di risalita aprono i battenti sabato 30 novembre 2013. La vacanza invernale in Alta Badia è però più di una semplice discesa sugli sci. “Sciare con gusto”, all’insegna dei prodotti tipici e dei migliori vini dell’Alto Adige, valorizza il connubio vincente tra lo sport sulla neve e la gastronomia, i punti forti della località. Dopo il successo della scorsa edizione, viene riproposto lo Slope Food, l’aperitivo in pista. Lo Slope Food è, appunto, la versione “in pista” del famoso “finger food” o “street food”. Nasce da questo concetto il termine Slope Food, che significa, infatti, “stuzzichini in pista”. Durante tutta la stagione invernale, si potranno degustare in quattordici rifugi sulle piste dell’Alta Badia, le leccornie e gli stuzzichini ideati con originalità da uno chef stellato italiano o internazionale. La novità di quest’anno sta proprio nella scelta degli chef. Per dare maggiore importanza alla cucina stellata femminile rispetto alle precedenti edizioni, gli chef che parteciperanno saranno metà uomini e metà donne, per una sorta di sfida culinaria. Ogni chef è abbinato ad una baita, per la quale crea il proprio Slope Food, abbinato ad un buon bicchiere di vino altoatesino. Il Gourmet Skisafari, L’evento Culinario In Pista Del 15 Dicembre La stagione culinaria sulle piste dell’Alta Badia ha inizio quest’anno con il Gourmet Skisafari, aperto a tutti e creato appositamente per gli appassionati dello sci e della buona cucina, in programma per domenica 15 dicembre 2013, dalle ore 10.30 alle ore 15.30. Sei sono gli chef gourmet partecipanti, che delizieranno di persona, con il proprio Slope Food, gli sciatori, presso le altrettante baite a loro assegnate. Non possono di certo mancare gli chef per eccellenza dell’Alta Badia, meglio conosciuti come i Dolomitici. Questa è la lista completa degli chef e delle loro creazioni: - Norbert Niederkofler (ristorante St.hubertus, 2 stelle Michelin), abbinato al rifugio Bioch, per il quale ha creato “cornetti ripieni con: schiuma di Speck Alto Adige Igp con puccia croccante / spuma di trota affumicata, Mela Alto Adige Igp e rafano / formaggio grigio Graukäse, erba cipollina e cipolla rossa in agro dolce”. L’aperitivo può essere accompagnato da un Müller Thurgau della Valle Isarco. - Arturo Spicocchi (ristorante La Stüa de Michil, 1 stella Michelin), ospite presso il rifugio I Tablá, per il quale ha creato una “zuppa di fagioli, crauti acidi e canederlo di puccia (pane di segale croccante) e formaggio Stelvio D.o.p.”, abbinata ad un Pinot Grigio della Valle Isarco, un bianco dal gusto pieno, ricco di estratti, dal profumo floreale e caldo. - Matteo Metullio (ristorante La Siriola, 1 stella Michelin), abbinato al rifugio Col Alto, realizza una “crema di patate della Val Pusteria affumicate, con salmerino marinato al pino mugo, uova di trota e chips di pane di segale croccante”, accompagnata da un Pinot Bianco dell’Alto Adige. - Al Club Moritzino, gli sciatori saranno viziati da Nino Di Costanzo, chef del ristorante ischitano Il Mosaico (2 stelle Michelin) c/o Relais & Chateaux Hotel Terme Manzi, che presenterà lo Slope Food chiamato “puccia (pane di segale croccante), burro dell’Alto Adige e alici di cetara”. I sommelier dell’Alto Adige consigliano di abbinare questo stuzzichino ad un Terlaner dell’Alto Adige. - Il rifugio Ciampai è abbinato alla chef del ristorante romano Hostaria Glass, Cristina Bowerman, che delizierà gli ospiti con lo Slope Food “puccia (pane di segale croccante), guancia di maiale, crauti dell’Alto Adige, Mela Alto Adige Igp e pinoli”, abbinato ad un bicchiere di Alto Adige Schiava. - Per dare all’intera iniziativa il dovuto spirito internazionale, si è voluto invitare la chef slovena Ana Roš del ristorante Hiša Franko, che vizierà gli sciatori presso il rifugio Piz Arlara con la sua “crema bruciata di capriolo, fonduta di Mela Alto Adige Igp, cavolo rosso al miele di rododendro e croccante al pino mugo”. Allo stuzzichino si abbina un Gewürztraminer, considerato il vino aromatico per eccellenza dell’Alto Adige. Gli sciatori avranno dunque la possibilità di spostarsi sugli sci da una baita all’altra, dove si fermeranno per degustare gli stuzzichini serviti dagli chef. Verranno presentate vere e proprie opere d’arte, non solo per il palato, ma anche per la vista. Ci sarà dunque anche la possibilità di conoscere personalmente gli chef, di scambiare quattro chiacchiere con loro e chissà, magari anche di farsi svelare qualche segreto del mestiere.  
   
   
“GIRO GOLOSO 2013”, IN MOSTRA LA TRADIZIONE PASTICCERA EMPOLESE E LE ECCELLENZE TOSCANE  
 
 Come auspicarono gli organizzatori lo scorso anno, la manifestazione ‘Giro Goloso’ è stato un successo fin dalla prima edizione e si spera che sia ‘buona’ anche la terza edizione. La mostra mercato della tradizione pasticcera empolese e delle eccellenze toscane, andrà in ‘scena’ domenica 24 novembre 2013 in piazza Farinata degli Uberti dalle 10 alle 19. Ed i negozi saranno aperti. La manifestazione registra la quasi totalità di riconferme delle aziende partecipanti lo scorso anno. Giro Goloso coinvolge come espositori le pasticcerie empolesi e le piccole aziende artigiane toscane che si caratterizzano per prodotti di eccellenza, quali il cioccolato della Chocolate Valley, i cantuccini di Prato, l´amaretto di Santa Croce, il brigidino di Lamporecchio, le cialde di Montecatini, la torta co’ bischeri di Vecchiano, i confetti di Pistoia. Piazza Farinata degli Uberti sarà allestita di eleganti tensostrutture che permetterà di visitare la mostra anche in caso di cattivo tempo. Durante lo svolgimento della manifestazione gli espositori organizzeranno all´interno del proprio stand espositivo dimostrazioni e degustazioni, con uno spazio sotto i portici della piazza con tavolini e sedie, in cui i visitatori si potranno trattenere comodamente, gustando dolci e dolciumi. Alle 16.30, sempre in piazza Farinata degli Uberti, si svolgerà lo spettacolo di danza “La fabbrica di cioccolato”, con la partecipazione delle allieve della scuola di danza Simondancestudio di Empoli, coreografie di Simona Cerbioni. L’ingresso alla manifestazione è libero. La kermesse delle ‘delizie’ è promossa dal Comune di Empoli con la collaborazione della associazione per il centro storico, Confesercenti e Cna Empolese Valdelsa. L´organizzazione è di Exponent. Gli Espositori • Az. Agr. Terre Al Sole - Vicolo dell´Aia, 8 Montespertoli (Fi) Birrificio Rugapiana - Via Centoia,26 Cortona (Ar) Tel 340.2373251. Catinari - Via Provinciale, 378 Agliana (Pt) Tel. 0574.718506. Cialde Desideri - Via Livornese di Sotto, 26 - 51013 Chiesina Uzzanese (Pt). Cioccolato Becagli - Via di Brozzi, 431 Firenze Tel. 055.307081. Cioccolato & Company - Via Bruceto, 4 51010 Massa e Cozzile (Pt). Clementi - via Ferriera, 4 Fivizzano (Ms) Tel. 0585.92056. Fattoria Oliveto -Via Monteolivo, 6 Castelfiorentino (Fi) Tel . 057164322. Dolciaria Franzago - Via Marconi, 32 Capolona (Ar) tel. 348.6438419 . Gaggioli & Vezzosi - via del Giglio, 8 50053 Empoli (Fi) tel. 0571.72122-3 . Gelateria Mascia - Via Torcicoda, 60 Firenze Tel. 347.7471116 . I Due Pani - Via trento, 18 50050 Cerreto Guidi (Fi). Oasi Dolce - via Bonistallo, 50 Empoli (Fi) tel.0571.700101 . Pasticceria Dei - Via Testaferrata, 1 50051 Castelfiorentino (Fi) 0571.64638 . Pasticceria Fiorentina - Via Roma, 28 Montespertoli(fi) Tel. 347.9861411. Pasticceria Quirini - Via Matteotti, 56 Monsummano Terme (Pt) Tel. 3465309734 . Pasticceria Vacchetta - Santa Croce sull´Arno . Sfizio - Via Rovai, 42 Montelupo Fiorentino(fi) Tel. 0571.913539 Starbene Senza Glutine - punto vendita di Empoli piazza G. Guerra, 29 tel. 0571.527259 Torta Pistocchi -Via Ponte di Mezzo, 20 Firenze Tel. 055/0516939.  
   
   
SCENA MADRE AL CASTELLO DI RACCONIGI  
 
 In occasione dell’apertura al pubblico del nuovo allestimento del Castello di Racconigi ecco la mostra Scena Madre. Modelli per una storia dell´architettura scenica. Fino all’11 gennaio, lungo il percorso dell’Appartamento di Mezzodì, i visitatori possono osservare quaranta modellini che riproducono meccanismi, impianti scenici e macchinerie teatrali realizzati dalla Scuola di Scenografia dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino in collaborazione con Teatro della Terra, con il contributo della Regione e dell’Accademia stessa, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali. Www.ilcastellodiracconigi.it    
   
   
GRANO SARACENO E CASTAGNE BIANCHE A PAMPARATO  
 
Le suggestive viuzze del paesino di Pamparato, caratteristico centro della Val Casotto, domenica 24 novembre ospitano la 14ª Fiera del Grano Saraceno e della Castagna Bianca che rivaluta gli antichi sapori della cucina alpina, povera ma gustosa. Da non perdere: la degustazione della polenta saracena e delle castagne bianche, il mercato dei prodotti alpini (agricolo – biologici e di artigianato) e dei prodotti eno-gastronomici di pregio, le degustazioni di prodotti tipici, le musiche popolari, le mostre, il museo etnografico, la visita guidata alla cappella di San Bernardo con affreschi del 1400. Www.comune.pamparato.cn.it