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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Novembre 2013
FIRENZE: FESTIVAL GIAPPONESE A VILLA STROZZI DAL 22 AL 24 NOVEMBRE TORNA A FIRENZE IL XV FESTIVAL GIAPPONESE, LA KERMESSE DELLE TRADIZIONI DEL SOL LEVANTE ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE GIAPPONESE LAILAC  
 
Per celebrare i 15 anni dalla prima edizione, il Festival torna nella sua location d’origine, la Limonaia di Villa Strozzi. Appuntamento fisso per gli amanti del Giappone, la manifestazione rappresenta un’occasione per scoprire la cultura tradizionale nipponica. Durante la tre giorni saranno presenti artisti internazionali, arrivati appositamente dal Giappone, che si alterneranno sul palco della Limonaia con dimostrazioni di discipline e arti del Sol Levante. Tra queste la cerimonia del tè, la vestizione del kimono, l’angolo dedicato alla calligrafia, il seminario sugli origami, i giochi tradizionali giapponesi per i piccoli e lo spettacolo di danza tradizionale nihon buyo del gruppo Hanafuji. A grande richiesta tornano i Manjushaka, gruppo di danzatori giapponesi che crea spettacoli scenografici ed emozionanti ispirati alle tradizioni e alle varie forme di teatro giapponesi, e il celebre fotografo Hisashi Itoh, che si è recato in una zona protetta del monte Fuji per regalarci i nuovi suggestivi scatti che saranno in mostra alla Limonaia durante il festival. Tra le novità di questa edizione si segnalano due interessanti laboratori: il workshop di Houchou-sabaki, l’arte del taglio che trasforma frutta, verdure e pesce in opere d’arte, e il workshop di Etegami, per imparare a realizzare cartoline disegnate a mano. Non mancheranno gli spazi dedicati al bazar e agli oggetti di artigianato e lo stand gastronomico in collaborazione con il Catering Giapponese Rafor, che proporrà un’ampia varietà di street food per completare la giornata mangiando tipico cibo giapponese. «La nostra associazione – spiega Hiromi Sasaki, socio fondatore Lailac – è nata con lo scopo di diffondere la cultura tradizionale giapponese in Italia. Fin dal 1999 organizziamo corsi di lingua, cucina e arti tradizionali e partecipiamo a numerose manifestazioni in tutta Italia. Il Festival Giapponese è per noi la vetrina più importante, l’occasione per ospitare maestri internazionali e mostrare a un pubblico più vasto le discipline che contraddistinguono la nostra attività, rendendo merito anche ai tanti volontari che, offrendo il loro aiuto durante il corso dell’anno, rendono possibili le iniziative dell’associazione». Per promuovere i propri eventi, l’Associazione Lailac ha creato una fan page su Facebook e un profilo Instagram, che aggiorna quotidianamente con news e curiosità. Xv Festival Giapponese Limonaia di Villa Strozzi via Pisana 77 22-24 novembre ore 11-20 Ingresso gratuito www.Lailac.it  
   
   
"UN IMPERO VERSO ORIENTE. TENDENZE ORIENTALISTE E ARTE RUSSA FRA OTTO E NOVECENTO"  
 
 Questo volume raccoglie gli atti del convegno internazionale, che si è tenuto nei giorni 12 e 13 dicembre 2011 presso l’Università di Napoli “L’orientale”, dal titolo “Verso Oriente. Tendenze orientaliste e arte russa tra Otto e Novecento” organizzato per iniziativa di Lapo Sestan, docente di Storia della Russia , e Lucia Tonini, docente di Storia dell’Arte moderna dell’Europa Orientale. Hanno contribuito al convegno anche l’Istituto di Storia dell’Arte di Mosca, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e l’Institute of Modern Russian Culture di Los Angeles. L’indagine sui rapporti della Russia con l’Oriente in campo artistico alla fine del Xix e all’inizio del Xx secolo affrontata in quest’occasione si inscrive in una ricerca più generale sulla collocazione della Russia fra oriente e Occidente che l’Università Orientale svolge da anni. Nel volume, l’argomento del rapporto con l’Oriente, inquadrato inizialmente in ambito storico e storiografico, lascia maggiore spazio al tema artistico affrontando protagonisti e manifestazioni delle nuove tendenze espresse nell’arte russa all’inizio del Xx secolo nel loro rapporto con l’Oriente ‘classico’ e la Siberia. Oltre che nelle arti figurative vengono date letture del tema anche nel campo musicale, collezionistico, della critica d’arte e della letteratura. Ampio spazio è stato lasciato a una presentazione dell’arte dell’Oriente ‘interno’ alla Russia (Turkestan e Georgia) che con le avanguardie ha avuto stretti rapporti di scambio. Infine una riconsiderazione del tema orientale nell’arte contemporanea russa presenta nuove caratteristiche e tematiche mutate. 22 novembre 2013, ore 17,30, Sala Ferri, Palazzo Strozzi Firenze.  
   
   
AOSTA: BAUSTELLE MINIMAL FANTASMA TOUR  
 
L’assessorato istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle 2013/2014, propone venerdì 29 novembre 2013, alle ore 21, al Teatro Splendor di Aosta, il concerto dei Baustelle. I Baustelle ritornano dal vivo con il Minimal Fantasma Tour, una serie di concerti che riportano sul palcoscenico la band toscana e che simbolicamente chiudono il lavoro di presentazione di Fantasma, il loro ultimo album. Proprio ad Aosta i Baustelle hanno deciso di inaugurare il loro tour e per l’occasione si presentano in una veste inedita: a caratterizzare gli arrangiamenti dei brani in scaletta e ad accompagnare sul palco Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi c’è infatti un quartetto d’archi, Quartetto Maurice, che si affianca ai musicisti Ettore Bianconi (tastiere e synth), Diego Palazzo (chitarre) e Alessandro Maiorino (basso). Baustelle (parola tedesca da pronunciare in assoluta libertà) è un gruppo nato a Montepulciano, provincia di Siena, nel 1996. Alcuni demo aprono la strada all’esordio discografico con Sussidiario illustrato della giovinezza, prodotto artisticamente da Amerigo Verardi e uscito nel giugno 2000. Il cd incuriosisce pubblico e addetti ai lavori per la riuscita amalgama della canzone d’autore italiana e francese, la new wave, l’elettronica vintage, la bossa nova, le colonne sonore degli anni ’60 e ’70 e si impone come debutto italiano dell’anno. Con La moda del lento i Baustelle perfezionano il discorso espressivo della band Inevitabile l’interessamento del mondo major: l’accordo siglato con la Atlantic/warner è suggellato nel settembre del 2005 dall’uscita del terzo album La malavita, undici manifesti in musica del “male di vivere” dove la più nobile canzone italiana incontra la New York dei Blondie e dei Ramones. Anticipato dall’uscita del vigoroso Charlie fa surf nel 2008 vede la luce il quarto album Amen, che trionfa come album dell’anno con il ritiro della Targa Tenco. Il quinto album della band I mistici dell’Occidente, viene pubblicato nel marzo 2010. Prodotto da Francesco Bianconi assieme a Pat Mccarthy (Rem, U2, Madonna) è un’altra prova all’insegna di un rock eclettico e ricco di sfumature. La Saison Culturelle 2013/2014 è realizzata dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta col patrocinio della Fondazione Crt Cassa di Risparmio di Torino. Il prezzo del biglietto è di € 20 (€ 15 il ridotto). Lo spettacolo è incluso negli abbonamenti Pleine Saison, Tuttomusica e Dal Mondo e Indie. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta Attività culturale, musicale, teatrale ed artistica, n. Verde 800141151, 0165 32778, 0165 273185  
   
   
LE VIE DELL’ACQUA AL MUSEO CIVICO DI CUNEO  
 
Fino al 6 gennaio, presso il Salone del Museo Civico di Cuneo, sara possibile visitare la mostra Esplorare le vie dell’acqua. Storia della speleologia del cuneese. La mostra, allestita da esperti del settore, propone un interessante approccio interattivo e didattico alla storia importante della speleologia nel Cuneese, per capirne gli sviluppi nella tecnica e le figure che hanno reso celebre una disciplina affascinante ed esigente, in termini di preparazione e di fatica. La mostra sarà visitabile durante gli orari di apertura al pubblico del museo e interamente compresa nel biglietto d’ingresso. Www.comune.cuneo.gov.it    
   
   
VERCELLI. APPUNTAMENTI AL MUSEO BORGOGNA E MUSEO LEONE  
 
Domenica 24 novembre il Museo Borgogna presenterà il percorso “Dal museo alla città: Pietro Francesco Guala e il Settecento a Vercelli”. Appuntamento alle ore 15.20 sul sagrato del Duomo diVercelli, con un ospite d’eccezione, Carla Enrica Spantigati, e nota studiosa di arti figurative dal Cinque al Settecento. Il percorso cittadino, che inizierà in Duomo proseguirà in Santa Caterina e si concluderà al Museo. Su prenotazione e a pagamento, tel. 0161.252776. Sempre domenica 24, alle ore 15, si terrà un altro evento culturale al Museo Leone, in via Verdi 30, con il laboratorio creativo “Tra fortuna e magia”, dedicato al misterioso mondo dell´Antico Egitto. A pagamento e su prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: Museo Leone, tel. 348.3272584. Www.museoborgogna.it  e www.Museoleone.it/    
   
   
IL CORO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO NEL CAPOLAVORO ROSSINIANO: STABAT MATER PER SOLI, CORO E PIANOFORTE A 4 MANI  
 
Continuano i Concerti del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto da Lorenzo Fratini, nell’anno che ne ricorda gli 80 anni dalla fondazione (1933 - 2013). In programma, sabato 23 novembre alle ore 20.30 all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte, penultimo appuntamento prima del Concerto di Natale del 19 dicembre 2013, lo Stabat Mater di Giachino Rossini, nella versione per soli, coro e pianoforte a quattro mani. Dalle note di sala, la genesi tormentata e appassionante dell’opera…. “Esistono dei capolavori, nella storia della musica, la cui nascita è dovuta a circostanze del tutto fortuite. Se noi oggi possiamo ascoltare lo Stabat Mater di Gioachino Rossini lo dobbiamo ad una serie di avvenimenti casuali ed indipendenti dalla volontà del compositore. Le vicende che portarono alla prima esecuzione del lavoro sono note: nell’inverno 1831 Rossini, ormai ritiratosi dalla carriera teatrale, si recò in Spagna, in compagnia del suo amico marchese Alejandro María Aguado. Insieme agli onori, come sempre accadeva, gli toccarono anche gli oneri: tra questi la richiesta da parte dell’arcidiacono di Madrid, Don Manuel Fernandez Varela, di uno Stabat Mater. L’insistenza del prelato venne premiata con l’impegno da parte di Rossini a consegnare entro breve tempo la partitura, a patto che essa venisse conservata per sempre negli archivi spagnoli, senza mai essere pubblicata. Tornato a Parigi, Rossini realizzò nell’arco di un anno appena sei numeri: l’introduzione Stabat Mater, il coro a cappella con l’intervento in recitativo del basso Eja, Mater, il quartetto Sancta Mater, la cavatina del mezzosoprano Fac ut portem, l’aria del soprano con coro Inflammatus e il quartetto Quando corpus. Malanni fisici e problemi psicologici bloccarono la composizione a questo punto, mentre da Madrid Varela reclamava il rispetto dell’impegno: Rossini incaricò allora il suo amico bolognese Giovanni Tadolini di completare il lavoro con altri sei numeri. Cosa che egli fece, permettendo l’invio dello Stabat Mater a Varela nel marzo 1832, ad un anno esatto dal viaggio a Madrid. In questa versione realizzata ‘a quattro mani’, la composizione venne eseguita in occasione della Pasqua 1833 nella Cappella di San Felipe El Real. Fedele a quanto promesso, Varela archiviò il manoscritto nella sua biblioteca e lì rimase fino al 1837 quando, morto l’alto prelato, gli eredi lo misero in vendita. Entrato in possesso del lavoro e credendolo interamente rossiniano, l’editore Antonin Aulagnier fiutò l’affare: si affrettò quindi a prendere contatti con il compositore per la pubblicazione. Rossini, messo in guardia su ciò che stava accadendo dal suo editore francese Troupenas e spaventato dall’idea che qualcuno potesse attribuire a lui i numeri musicali in realtà composti da Tadolini, parò il colpo firmando immediatamente un contratto con Troupenas stesso per la pubblicazione dello Stabat Mater in versione completa e revisionata. Aulagnier, nel frattempo, forzando i tempi, aveva già iniziato a stampare la partitura, limitandosi ai sei brani di Rossini: trascinato in tribunale, perse la causa, tra grandi clamori della stampa. I sei pezzi del Tadolini erano stati sostituiti da quattro nuovi numeri: l’aria del tenore Cujus animam, il duetto soprano-mezzosoprano Quis est homo, l’aria del basso Pro peccatis e il grandioso fugato finale Amen. Alla prima esecuzione pubblica - il 7 gennaio 1842, alla Salle Ventadour di Parigi -, lo Stabat Mater, cantato da Giulia Grisi, Emma Albertazzi, Giuseppe Mario, Antonio Tamburini e sotto la bacchetta di Giovanni Tadolini, fu applaudito freneticamente dai parigini. Fiumi d’inchiostro sono stati versati fin dalle prime esecuzioni dello Stabat Mater sulla natura di questa partitura, modellata – è vero - su forme derivate dal melodramma, ma permeata di una profonda religiosità che dagli stilemi teatrali attinge la forza necessaria per elevarsi al rango di capolavoro e rappresentare, con una straordinaria varietà di contrasti ignota alla maggior parte della musica sacra coeva, lo smarrimento dell’animo umano di fronte al mistero della morte ed il suo approdo, attraverso la fede, alla gloria del Paradiso”.  
   
   
I TURISTI STRANIERI IN VISITA AI PARCHI E AI GIARDINI DELLA GRAN BRETAGNA SPENDONO £7,8 MILIARDI NEL REGNO UNITO  
 
 Con il bel tempo destinato a durare e i giardini britannici completamente in fiore, l’ente nazionale del turismo ha reso pubblico uno studio che rivela che i turisti, di cui una buona parte rappresentata da giovani, hanno speso ben £ 7,8 miliardi per visitare almeno un parco durante il loro soggiorno nel Regno Unito. Uno studio di Visitbritain ha indicato che dei 31 milioni di persone(1) che arrivano in Gran Bretagna ogni anno, circa un terzo (11,1 milioni) decide di visitare uno dei nostri parchi o giardini; di questi, 2,4 milioni hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni contro gli appena 1,4 milioni che vanno dai 55 ai 64 anni. Ci sono state inoltre 2,1 milioni di visite ai parchi da parte di turisti di 35-44 anni, mentre quasi 300 mila da parte degli over 65. Complessivamente sono stati per lo più gli under 35 a visitare parchi o giardini, con un 41% rispetto al 33% degli over 35. Gli ultimi dati confermano che la visita ai parchi o giardini costituisce una delle attività più amate dai nostri visitatori stranieri, ovvero il 36% di tutti i turisti, attività preceduta solo da ristoranti, pub e shopping. Ciò significa che, inaspettatamente, i visitatori trascorrono di gran lunga più tempo in un parco o giardino piuttosto che in un museo, castello, casa storica o galleria d’arte. Ogni anno oltre la metà di tutti i visitatori “in vacanza” (54%) esplora i nostri spazi verdi, indicazione positiva della crescita di stima in tutto il mondo nei confronti dei meravigliosi paesaggi e dei giardini splendidamente realizzati della Gran Bretagna. Rimane un’attività che i turisti possono trovare piacevole a prescindere dall’età, dai Bodnant Gardens con spettacolari scorci su Snowdonia, all’affascinante Muncaster Castle nel Lake District oppure gli storici giardini a Inverewe nelle Highlands scozzesi noti in tutto il mondo. Anche Londra, che ha appena festeggiato il centenario dell’Rhs Chelsea Flower Show, ospita otto Parchi Reali e i Kew Gardens, Patrimonio dell’Umanità Unesco riconosciuto in tutto il mondo. Non sorprende affatto che il periodo dell’anno con più visite ai giardini siano i mesi estivi, con 4 milioni di visite sul totale annuo da luglio a settembre. Al contrario, soltanto 1,6 milioni di turisti hanno visitato i parchi nel primo trimestre del 2011. Il motivo per cui i visitatori scelgono la Gran Bretagna ha una grande importanza nel determinare ciò che decidono di fare durante il soggiorno, con i turisti “in vacanza” che rappresentano la maggior parte delle visite (6,4 milioni) seguiti con grande distacco da coloro che vengono a trovare amici e familiari (3,2 milioni). I francesi, che costituiscono il maggior mercato, sembrano preferire i nostri parchi e giardini più dei turisti provenienti da altri paesi, con 1,25 milioni di visite e una spesa pari a £406 milioni nel Regno Unito. I visitatori provenienti dall’America occupano il secondo posto con 1,23 milioni di visite, ma durante il soggiorno spendono quasi il triplo rispetto ai francesi, ovvero circa 1,1 miliardi di sterline. A chiudere la top 3 sono i tedeschi: 1,15 milioni di persone sono rimaste affascinate dalla varietà delle nostre bellezze naturali e hanno speso £629 milioni nel Regno Unito, superando la capolista Francia.(2) Considerando la durata dei soggiorni e la propensione a visitare i giardini, si ottengono allo stesso modo risultati interessanti. Abbiamo scoperto che la maggior parte delle visite sono quelle di chi viene in vacanza in Gran Bretagna e trascorre qui da 1 a 3 notti. Tuttavia, maggiore è la durata del soggiorno e più alta è la probabilità di una visita a un giardino, infatti il 56% dei soggiorni di oltre 15 notti registra una visita di un parco o di un giardino. I brasiliani (61%), i russi (51%) e i cinesi (45%) sono tra i più propensi a visitare i nostri giardini rispetto agli altri mercati, il che mostra il crescente e notevole interesse da parte dei sempre più importanti paesi Bric. Il recente studio(3) dell’Nbi a seguito dei Giochi Olimpici del 2012 sembra confermare che i nostri parchi e giardini sono più popolari che mai. In uno studio in cui gli indici “Overall Nation Brand” e “Welcome” hanno visto notevoli miglioramenti, molto è stato detto anche dei turisti ora desiderosi di visitare “qualcosa di più oltre a Londra”. Un incredibile 75% degli intervistati in tutto il mondo è d’accordo sul fatto che la risonanza dei Giochi Olimpici li abbia spinti ad avventurarsi e prendersi del tempo per visitare altre parti del paese. In un´altra domanda, un significativo 70% dei partecipanti al sondaggio, dopo aver visto le Olimpiadi, ha dichiarato che la Gran Bretagna possiede “dei bellissimi paesaggi di campagna”. In uno studio Ipsos Mori per Visitbritain del 2013, è stato valutato l’impatto della campagna di immagine Great per promuovere la Gran Bretagna in tutto il mondo. I risultati hanno rivelato che l’attività contribuisce a far conoscere tutto ciò che il paese ha da offrire. In tutte le città coinvolte nello studio(5), molti partecipanti si sono dimostrati assolutamente d’accordo sul fatto che la campagna promozionale li abbia incoraggiati a visitare i luoghi al di fuori di Londra e a fruire della bellezza dei paesaggi naturali. Sandie Dawe, amministratore delegato di Visitbritain, ha dichiarato: “Abbiamo realizzato tre grandi studi, i quali mostrano che i nostri parchi, giardini e bellezze naturali sono un bene turistico prezioso, stimato in tutto il mondo e apprezzato dai nostri visitatori.” “Ѐ incredibilmente incoraggiante vedere come i nostri giardini riscontrino successo tra i giovani così come tra i gruppi over 55. Le impressioni sulla Gran Bretagna a seguito dei Giochi Olimpici sono cambiate in meglio e il tempo trascorso in uno qualsiasi dei nostri splendidi parchi viene considerato come qualcosa di prezioso – soprattutto quando splende il sole.”  
   
   
UNIVERSITÀ: UN AMBIENTE SONORO PER I FILM DEL CINEMA MUTO, GLI ODD SOLUTION AL MUSEO DI STORIA NATURALE  
 
Creare un ambiente sonoro che renda possibile un dialogo con le immagini dei film storici del cinema muto del primo Novecento. E’ questa l’idea che il gruppo musicale fiorentino degli Odd Solution ha realizzato con “Entr’acte”, il film di René Clair del 1924 considerato il manifesto del cinema dadaista. La performance - che tocca altre pellicole come “La passione di Giovanna D’arco” di Carl Dreyer e “Sciopero” di Sergej Éjzenštejn, - è in programma domenica 24 novembre alle ore 11 presso la Sezione di Geologia e Paleontologia del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze (Sala Strozzi – Via La Pira 4). Gli Odd Solution, che hanno un repertorio di brani di stampo etnico, jazz e rock, propongono sonorità ricche di rimandi al mondo classico, alla musica araba, dando vita a uno spettacolo di “interazione suono-immagine” molto originale. Il gruppo - costituito da Michele Busdraghi (batteria e percussioni), Nazareno Caputo (marimba, vibrafono) e Pierpaolo Romani (clarinetto, clarinetto basso) - prende spunto anche da due grandi film del secondo dopoguerra: “Zabriskie Point” di Michelangelo Antonioni e “Dolls” di Takeshi Kitano. L’evento musicale è il terzo appuntamento de “Il tempio delle Muse”, rassegna di concerti ospitata nelle sezioni del Museo, progettata da Teresa Megale, delegata del rettore alle attività artistiche e spettacolari di Ateneo, e curata dal maestro Marco Papeschi, direttore dell’Orchestra dell’Università. La manifestazuione si svolge con il contributo di Unicoop e il patrocinio del Comune e della Provincia di Firenze. L’ingresso è libero. Maggiori info sul sito del Museo ( http://www.Msn.unifi.it/article801.html )  
   
   
“ESSENZE D’ARTE"  
 
A partire da sabato 23 novembre, l´arte contemporanea incontrerà la tradizione vinicola tra il Monferrato e la collina torinese. Proprio dall´incontro di queste due realtà nasce Essenze D´arte, un´occasione inedita in cui scoprire le imprevedibili vie dell´arte, trovare ispirazione e assaporare specialità liquoristiche che l´eccellenza artigiana piemontese offre attraverso l´uso delle migliori materie prime di origine naturale. L’associazione culturale Arte in Voce, presenterà per l’occasione gli artisti Marco Giammarinaro, Monia Perrone, Eugenio Pini e Francesca Petrone, le cui opere d´arte, abiteranno gli spazi e la tradizione dell´Antica Distilleria Quaglia, una delle più antiche del territorio piemontese a Castelnuovo Don Bosco. Un´esperienza fuori dall´ordinario, dove nuove idee si fondono nel rispetto della tradizione e della genuinità che non può fare a meno di stimolare e arricchire l´essenza dello spirito umano. Www.arteinvoce.it    
   
   
LA NESPOLA DI SAN FRANCESCO SAVERIO A TRINITÀ  
 
La Fiera di San Francesco Saverio a Trinità, sabato 23 e domenica 24 novembrebre, valorizza i frutti antichi (con esposizioni di piantine di vario tipo) e la nespola, dalle piantine alle confetture, nella stagione prediletta. Il programma prevede l’esposizione e la vendita di prodotti agricoli e artigianali, la mostra di pittura, attrazioni per bambini, iniziative teatrali, musicali e culturali. I ristoranti locali proporranno menu con piatti tipici e dolci alla confettura di nespole; e inoltre previsto un padiglione ristorante della fiera con menu a tema. Orari: sabato 14:30 – 23, domenica 9 - 23. Www.comune.trinita.cn.it