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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Febbraio 2014
BIT, ´QUADRILATERO UNESCO´, CAVALLI: CON EMILIA ROMAGNA PER EXPO  
 
Rho-pero/mi - "Con ´Quadrilatero Unesco´ intendiamo evidenziare e promuovere le zone del nostro territorio riconosciute come ´Patrimonio mondiale´, perché, come ha detto anche il ministro Massimo Bray, il ritorno degli investimenti effettuati su tali siti è convincente e fondamentale, soprattutto in vista di Expo 2015". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Alberto Cavalli, presentando, alla Bit, insieme all´assessore regionale al Turismo dell´Emilia Romagna Maurizio Melucci, ´Quadrilatero Unesco´, il protocollo di collaborazione che vede le due Regioni unite per la valorizzazione dei siti Unesco confinanti (Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Delta del Po in Emilia Romagna e in Lombardia, Mantova, Sabbioneta, Cremona, Milano) insieme all´offerta culturale, artistica ed enogastronomica. Accordi Interregionali - "Questo progetto con l´Emilia Romagna non è un caso isolato nelle azioni della nostra Regione - ha sottolineato l´assessore Cavalli -; con l´avvio della X legislatura si è sviluppato un approccio di promozione congiunta dell´offerta turistica su scala macroregionale volta a intercettare le esigenze dei turisti". "In tale contesto - ha detto ancora l´assessore - le collaborazioni con le altre Regioni rappresentano lo strumento per la creazione di un sistema sovraregionale di coordinamento delle politiche regionali su quel territorio. Sono un esempio l´accordo con la Liguria, siglato per promuovere l´attrattività turistica in vista di Expo 2015, e quello con la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Trento, per la promozione del Lago di Garda; oggi quello per la valorizzazione dei siti Unesco confinanti tra la nostra regione e l´Emilia Romagna: Mantova e Sabbioneta, la liuteria di Cremona e, a Milano, Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo vinciano". Aumentare Internazionalizzazione Imprese - "Questo progetto congiunto tra Emilia Romagna e Lombardia - ha affermato l´assessore dell´Emilia Romagna Melucci - valorizza all´estero le ´perle´ Unesco presenti in questi territori assieme alle eccellenze turistiche, culturali ed enogastronomiche. Sarà quindi un bel biglietto da visita, per far conoscere la ricchezza turistica e culturale di queste realtà nei Paesi esteri dove sarà promozionato e, quindi, una straordinaria occasione, in vista di Expo 2015 a Milano, per aumentare l´internazionalizzazione delle nostre presenze turistiche". Promozione Nel Mondo - Sono diverse le azioni in Italia, Germania, Inghilterra e Francia previste dal Protocollo nel 2014. Riguarderanno, in particolar modo, la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, attraverso proposte turistiche di qualità orientate alla ´food experience´ e all´alimentazione sana e sicura, tema cardine di Expo 2015. "Una strategia che Regione Lombardia ha iniziato a fare lanciando la campagna promozionale ´Design Fashion Food Culture´ - ha spiegato ancora l´assessore Cavalli -, che va a esaltare caratteri di unicità ed attrattività che solo in questa area convivono e interagiscono". Sito Internet E ´Travel Blogger´ - Un sito internet in lingua italiana e inglese (www.Quadrilaterounesco.com) sarà la ´porta´ per accedere a tutte le informazioni sui territori coinvolti nel progetto durante il 2014. Previsti anche tre ´educational tour´ e due iniziative speciali con la partecipazione di blogger internazionali che si svolgeranno all´interno del ´Blogville-emiliaromagna´, il format ideato tre anni fa dall´Azienda provinciale del Turismo Emilia Romagna che porta alla scoperta del territorio i più seguiti travel blogger e le loro community. A Bologna, da maggio a giugno, e a Milano, da settembre a ottobre (per un totale di dieci settimane) saranno ospitati ogni settimana dei blogger che visiteranno i territori del progetto e parteciperanno a ´educational´ dedicati ai luoghi Unesco. Cartoguida - Il programma promozionale prevede anche la realizzazione di altre iniziative: si va da una campagna d´informazione su autorevoli media nei diversi Paesi interessati alla produzione e diffusione di video virali, alla realizzazione di diari digitali (racconti video di viaggi) e di una cartoguida dei territori interessati con informazioni utili sui punti d´interesse Unesco e l´offerta culturale ed enogastronomica presenti nel territorio.  
   
   
NEL 2014 LA RIPRESA DEI VIAGGI D’AFFARI L’AUMENTO DI SPESA SUPERIORE AL 2%  
 
Milano – La rivista Turismo d’Affari ha presentato in occasione della Bit (Borsa Internazionale del Turismo) i dati della tredicesima edizione del suo Osservatorio Business Travel (Obt). La ricerca, condotta dal professor Andrea Guizzardi, è realizzata con il supporto scientifico e tecnico della Scuola Superiore di Scienze Turistiche e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna. L’indagine ha analizzato il mercato del turismo d’affari in Italia nel 2013. Il particolare punto di vista dell’osservatorio – realizzato tramite interviste dirette alle aziende – permette precise analisi di tipo macroeconomico e fornisce approfondimenti su aspetti altrimenti non rilevabili del business travel come le aspettative sulle dinamiche future della domanda e le valutazioni di chi nelle imprese acquista i servizi. Per questo la ricerca è un valido strumento che gli operatori del settore hanno a disposizione per mettere a punto un’offerta mirata alle reali esigenze dei clienti. I dati emersi dalla tredicesima edizione dell’Obt hanno evidenziato nel 2013 – in un quadro economico come quello italiano che se pur in ripresa mostra ancora segni di debolezza – una perdita nel numero di trasferte di lavoro pari allo 0,2% rispetto al 2012, per un totale di 29,8 milioni di viaggi effettuati. Per il terzo anno consecutivo si registra per lo più una dinamica delle trasferte a tre velocità: a un mercato italiano in contrazione (-0,6%) corrisponde un mercato europeo stazionario e un segmento intercontinentale in decisa crescita (3,8%). Un trend, quest’ultimo, che si può spiegare con la continua crescita degli investimenti diretti esteri delle imprese italiane e con lo sviluppo di nuovi e ampi mercati. Di una certa importanza è la performance del treno come mezzo di trasporto per le trasferte business, con una crescita rispetto al 2012 dell’11% legata quasi esclusivamente ai progressi nell’utilizzo delle tratte ad alta velocità, che ha continuato a erodere quote del mercato nazionale all’auto e soprattutto all’aereo. Quest’ultimo, con una perdita dell’1,1%, è sostenuto solo dal mercato internazionale. In flessione anche il mercato del trasporto su gomma, con un arretramento pari al 2,3%. In aumento la spesa per i viaggi d’affari, che nel 2013 è salita a quota 18,8 miliardi di euro, in crescita del 2,1% rispetto all’anno precedente. Il dato non solo conferma le previsioni dello scorso anno – quando si era parlato di “trappola del pessimismo” per effetto del perdurare della fase di crisi congiunturale e previsto un incremento nella spesa aggregata molto vicino al 2,1% effettivamente realizzato – ma sembra sancire la fine della fase ciclica negativa per il mercato delle trasferte, anche in virtù del fatto che per il 2014 le previsioni dei travel manager sono tornate positive. Il 21% degli intervistati ha infatti dichiarato di prevedere una spesa in crescita per i prossimi dodici mesi, il 76% stima una spesa stazionaria, mentre solo il 3% la prevede in diminuzione. «Il netto prevalere delle valutazioni “stazionarie” sulla dinamica della spesa nel 2014, sembra anticipare una crescita di entità limitata» sottolinea Guizzardi «Tuttavia la valutazione va corretta considerando che le previsioni “stazionarie” sono espresse principalmente da travel manager di grandi aziende che, grazie al grande know-how si aspettano significativi risultati della propria attività di gestione o, più banalmente, vedono “inopportuno” certificare che la spesa aumenterà in un periodo in cui il protrarsi della condizione di crisi ha aumentato la pressione a razionalizzazione i costi di trasferta. Considerata questa prudenza degli intervistati nell’esprimere le loro valutazioni, ci sono sufficienti elementi per ritenere che le valutazioni dei travel manager siano compatibili con un mercato 2014 in crescita di una percentuale compresa tra i 3 e i 5 punti percentuali».  
   
   
GLI "ITINERARI OFFICINALI" NUOVA OFFERTA DEL TURISMO RURALE  
 
In passato erano indispensabili: curavano i mali di uomini e bestie, integravano la dieta dei più poveri, tenevano a bada l’ignoto. Chi le sapeva utilizzare godeva di considerazione e rispetto e talvolta incuteva timore, fino ad essere perseguitato per i suoi presunti legami con le potenze oscure padrone dei mali e della morte. Oggi le piante officinali e aromatiche, benché siano state affiancate da molto tempo, nella cura delle malattie, dai farmaci tradizionali, e nell’alimentazione siano state soppiantate da cibi di più facile reperibilità, sono uscite dal campo delle necessità entrando in quello delle scelte di vita. Diventando anche, grazie ad un progetto europeo che ha preso piede in Trentino, nuova risorsa per uno sviluppo sostenibile nel contesto dell´offerta turistica rurale, della cultura e delle tradizioni dei territori. L´iniziativa è stata presentata stamane a Trento, presso la sede della Provincia autonoma, dagli Assessorati all´Agricoltura (Michele Dallapiccola) e alla Cultura (Tiziano Mellarini), dagli Ecomusei del Trentino e dall´Associazione Accompagnatori del Territorio. L´assessore Tiziano Mellarini: "Va recuperato, anche nei percorsi scolastici, quel valore della ruralità che è stato per troppi anni dimenticato e che rappresenta la nostra identità e la nostra storia". Il fascino che le piante ed erbe officinali esercitano è duplice: da un lato rappresentano il filo che ci unisce ai saperi arcani, alla tradizione orale, alla conoscenza dei luoghi, a quella “presenza nel territorio” che la nostra società ha smarrito e intimamente desidera riscoprire; dall’altro ci offrono la possibilità di sperimentare sapori nuovi – eppure così vicini a noi – e di affrontare i piccoli disturbi di salute in modo diverso, non concentrandoci sul sintomo ma migliorando la nostra qualità di vita e affidandoci alla delicatezza della natura. E´ su questi “fertili spunti” che in Trentino è cresciuto il progetto Sy_cultour “Dalla tradizione alla produzione: l’uso sostenibile delle piante officinali coltivate e spontanee nel contesto dell’offerta turistica rurale”, con l’obiettivo di riscoprire la cultura locale e valorizzarla in prospettiva turistica utilizzando quella preziosa chiave d’unione tra passato e presente che sono le piante officinali. Un progetto che sta attirando le attenzioni anche di altre realtà regionali, quali ad esempio l´Ecomuseo delle acque del Gemonese, la cui esperienza è stata portata all´incontro di stamane a Trento dal direttore Maurizio Tondolo. Il progetto Sy_cultour Il progetto europeo “Sy_cultour – Synergy of culture and tourism: utilization of cultural potentials in less favoured rural regions” (“Sinergia fra cultura e turismo: l’utilizzo dei potenziali culturali nelle zone rurali svantaggiate”), finanziato nell’ambito del programma Interreg See e di durata triennale (marzo 2011 - febbraio 2014), è stato recepito e sviluppato dall’Ufficio per le Produzioni Biologiche del Servizio Agricoltura della Provincia autonoma di Trento. "Il tema portante del progetto - ha spiegato il direttore dell´Ufficio, Federico Bigaran - è il miglioramento della gestione del capitale territoriale nelle aree rurali svantaggiate, allo scopo di favorire uno sviluppo socio-economico equilibrato, in grado di preservare il patrimonio culturale e rafforzare l´identità delle comunità locali; un ruolo chiave nel progetto è svolto dal turismo culturale, particolarmente vocato alla valorizzazione delle risorse del territorio". Il progetto coinvolge sei Stati europei – Slovenia, Serbia, Ungheria, Grecia, Bulgaria e Italia –, per un totale di 11 partner, ognuno dei quali ha sviluppato un progetto incentrato su un’area pilota svantaggiata e su quegli aspetti del patrimonio culturale rilevanti per il proprio territorio o strategici per il raggiungimento dell’obiettivo generale. Sy_cultour in Trentino: “Dalla tradizione alla produzione” L’ufficio per le Produzioni biologiche è il referente locale per il progetto Sy_cultour e il coordinatore del progetto pilota “Dalla tradizione alla produzione: l’uso sostenibile delle piante officinali coltivate e spontanee nel contesto dell’offerta turistica rurale”, incentrato sulla riscoperta del patrimonio culturale tradizionale delle comunità rurali (in particolar modo sui saperi relativi alle piante officinali coltivate e spontanee) e volto a favorire la cooperazione tra le attività di coltivazione di piante officinali e raccolta sostenibile di piante spontanee da un lato e l’offerta turistica (agriturismi, centri benessere…) dall’altro. I Partner locali del progetto sono la Rete degli Ecomusei trentini, oggi rapresentata dalla coordinatrice Adriana Stefani, e le aziende iscritte al marchio di qualità Trentinerbe , promosso dalla Provincia Autonoma di Trento. "Ogni Ecomuseo della Rete - spiega Stefani - ha proposto e sviluppato una propria azione pilota che coniuga il tema delle piante officinali e le caratteristiche e risorse specifiche del proprio territorio, coinvolgendone le realtà economiche più interessanti e gli agricoltori e raccoglitori aderenti al marchio Trentinerbe , incoraggiando in tal modo la nascita di una sinergia tra operatori culturali e operatori economici. Inoltre sono state sviluppate alcune azioni comuni a tutti gli Ecomusei, come gli scambi bilaterali con realtà analoghe negli altri Paesi aderenti e l’elaborazione di materiale informativo e promozionale". Le sette azioni pilota Il progetto è articolato in sette azioni pilota, realizzate presso i singoli Ecomusei. L’ecomuseo della Valle di Peio, con l’azione “Gli orti dei semplici in Val di Peio”, ha realizzato due campi sperimentali dedicati alle varietà officinali diffuse in zona e alla coltivazione del lino; i prodotti raccolti sono stati utilizzati per realizzare laboratori didattici. L’ecomuseo della Valle del Chiese ha sviluppato l’azione “L’orto dei rimedi – sperimentazione e didattica nell’ambito della coltivazione di piante officinali in Valle del Chiese”, relativo alla creazione di un orto botanico-officinale, la realizzazione di una micro-filiera produttiva per la proposta commerciale di alcuni prodotti (infusi e insaporitori da cucina) e la conduzione di visite e laboratori didattici rivolti alle scuole locali e ai visitatori. L’ecomuseo della Judicaria (“Erbe da vivere...Erbe di vita”) si è dedicato alla creazione di un network di aziende produttrici di piante officinali, valorizzando al tempo stesso la loro specificità; inoltre si è dedicato all’implementazione dell’offerta turistica mediante la costruzione di percorsi di visita e pacchetti di soggiorno articolati per le varie esigenze. L’ecomuseo Argentario, con un’azione denominata “L’orto in Villa”, ha seguito la sistemazione e la coltivazione di un appezzamento abbandonato sul terreno di pertinenza di una prestigiosa villa ottocentesca; sull’appezzamento è stata avviata la coltivazione di varietà aromatiche e officinali e varietà orticole, a sostegno di una piccola attività imprenditoriale giovanile che ha permesso la realizzazione di percorsi guidati ed esperienziali. L’ecomuseo del Lagorai ("La riscoperta dell’utilizzo delle erbe officinali nella tradizione dell’Ecomuseo del Lagorai") si è concentrato sul recupero dei saperi e le consuetudini legati alle piante officinali, un aspetto indagato attraverso un’indagine effettuata con la collaborazione dei ragazzi delle scuole primarie ed i cui risultati dell’indagine sono stati usati per la progettazione di materiali divulgativi e per animare eventi ed escursioni rivolti alla popolazione locale ed ai visitatori. L’ecomuseo del Tesino (“Il giardino botanico del Tesino: usi delle piante officinali nella tradizione locale”), con la creazione di un orto botanico all’interno dell’Arboreto del Tesino e il coinvolgimento di alcune realtà agricole, ha voluto stimolare le numerose aziende agricole locali a riscoprire e investire nel settore delle piante officinali e avviare piccole filiere dedicate alle piante officinali. L’ecomuseo del Vanoi ha elaborato l’azione “Come il sol…come l’erba”, che ha coinvolto le associazioni pro loco e varie professionalità presenti in valle (artigiani, hobbysti, associazioni, agricoltori) nella realizzazione di numerose attività, quali la creazione di gadget a tema, laboratori aperti al pubblico, creazione di piccoli orti e percorsi di visita. “Le piante officinali nei territori degli Ecomusei del Trentino – Guida alla scoperta di saperi, tradizioni e itinerari” Tra le azioni comuni realizzate in seno al progetto Sy_cultour per il Trentino vi è la creazione di una Guida dedicata alle particolarità erboristiche e agli “itinerari officinali” degli Ecomusei del Trentino, suddivisa in sette libretti di approfondimento, tanti quanti sono gli Ecomusei coinvolti nel progetto. Le sette pubblicazioni, curate da Stefano Mayr dell’Associazione accompagnatori di territorio in collaborazione con lo staff degli Ecomusei e dell’Ufficio per le Produzioni biologiche, sono state pensate come agili libretti in grado di accompagnare il visitatore nell’incontro con i singoli territori, evidenziando le loro peculiarità culturali, raccontando le tradizioni rurali locali e illuminando le varietà officinali autoctone. "Ogni libretto - ha detto Mayr - si apre con una descrizione dell’Ecomuseo cui è dedicato, nella quale vengono evidenziati le sue specificità e i tematismi che lo caratterizzano, e la presentazione dell’azione pilota da esso sviluppata in seno al progetto Sy_cultour. Alcuni capitoli, comuni a tutte le mini-guide, offrono una panoramica delle caratteristiche naturali, culturali e normative della provincia di Trento; si alternano ad essi i capitoli specifici di ogni guida, dedicati all’utilizzo delle piante officinali nella tradizione locale di ogni Ecomuseo; particolare importanza rivestono gli itinerari alla scoperta delle piante e le indicazioni sulle aziende che fanno uso di piante spontanee e coltivate". (cz) Per informazioni: Il sito del progetto: www.Sycultour.eu  Il sito della Rete degli ecomusei del Trentino: www.Ecomusei.trentino.it    
   
   
TORNA LA COPPA TOSCANA, GIUNTA ALLA SUA XIX EDIZIONE, TRA I COLORI ED I SAPORI DELLE CRETE SENESI.  
 
Nel forse troppo affollato panorama delle manifestazioni d’auto d’epoca, la rievocazione della Coppa Toscana si è ritagliata un suo spazio importante per la ricerca ogni anno di paesaggi, sapori ed esperienze nuove per i partecipanti che giungono da ogni parte d’Italia e dall’estero, molti dei quali sono habitué della manifestazione. Per la 19ma edizione della Coppa Toscana è stato disegnato un percorso che attraversa una zona della Toscana famosissima in tutto il mondo per i suoi grandi vini ma anche per la bellezza dei panorami e dei suoi borghi ricchi di storia. Ripercorrendo le strade delle Mille Miglia che da Roma salgono verso Firenze attraverseremo le Crete Senesi e le colline dei grandi vini e visiteremo paesi, castelli e monasteri dove arte, storia e leggenda si fondono in un insieme affascinante. Coppa della Toscana cenni storici e paesaggistici - L’edizione 2014, inizierà con le registrazioni nel pomeriggio di venerdì 25 Aprile in un hotel a Montaperti. E’ possibile organizzare un trasferimento con bisarca delle auto da Firenze. Il sabato e la domenica mattina, gli equipaggi si troveranno immersi in scenari tanto belli quanto diversi tra di loro: daipaesaggi lunari delle Crete Senesi alle colline con i vigneti del Brunello, e poi i borghi medioevali di Asciano, Pienza, San Quirico d’Orcia. Sempre seguendo le strade delle Mille Miglia, visiteremo fattorie del Brunello, borghi antichi come Pienza e la Abbazia di Asciano. La manifestazione terminerà col pranzo di domenica 27 Aprile, le premiazioni ed i saluti. Per gli appassionati della regolarità, non mancheranno le prove a cronometro valide per la classifica della Xix Coppa Toscana. La rievocazione della Coppa Toscana ricorda una delle più celebri corse su strada del dopoguerra – la Coppa della Toscana – che attraversava il “Granducato” negli anni dal 1949 al 1954. Durante la rievocazione storica della Coppa della Toscana, scatteranno i pressostati anche per il Trofeo Alessandro Ercoli, giunto alla decima edizione, che rende onore ad uno dei pionieri del motorismo storico italiano e grande appassionato delle vetture prodotte dal costruttore fiorentino Pasquino Ermini che rivaleggiarono con Ferrari e Maserati negli anni del dopoguerra. Scarica il Programma della manifestazione - http://www.Coppatoscana.it/wp-content/uploads/2013/03/xix-coppa-toscana-programma.pdf    
   
   
GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 NEL CUORE DELLA ZONA DI PRODUZIONE DEL BAROLO A CACCIA DI INDIZI PER SCOPRIRE IN MODO DIVERTENTE UNA TERRA DI EMOZIONI  
 
Giovedì 1 maggio 2014, nella cornice della “La primavera della cultura, del gusto e del vino” e della 38^ edizione di Vinum, i piccoli e incantevoli borghi e le colline nel cuore delle Langhe del Barolo saranno il terreno di svolgimento della V edizione della “Caccia al tesoro”, organizzata da Turismo in Langa con la collaborazione della Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa, della città di Alba e dei Comuni coinvolti. La formula è quella classica della caccia al tesoro, con una particolarità che la rende davvero speciale: l’itinerario lungo il quale “scovare” gli indizi si snoda lungo un territorio collinare unico al mondo (non a caso candidato a entrare nei siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco), fra panorami che tolgono il fiato, colline pettinate di vigneti, cantine storiche, castelli e piccoli borghi che dominano paesaggi di una bellezza emozionante. Siamo nel cuore più profondo delle Langhe del Barolo, sul territorio dei Comuni di Barolo, Novello, Serralunga, La Morra e altri, dove la Langa dà il meglio di sé, fra i cru e le cantine da cui nascono il Barolo e altri straordinari vini, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Naturalmente una prima doverosa tappa sarà tra gli stand di Vinum, ad Alba. La proposta è per tutti gli eno-turisti, eno-appassionati e per chi ama le cose belle e vuole trascorrere una giornata diversa con gli amici o la famiglia in Langa. L’itinerario di caccia andrà percorso in automobile o in motocicletta, per permettere ai partecipanti di visitare un’ampia fetta del territorio delle Langhe. Ma – importantissimo! – non si tratterà di una gara: la prospettiva è trascorrere una giornata in buona compagnia alla scoperta del territorio e delle sue preziose risorse, senza “fare a gara” a chi arriva prima. La Caccia al tesoro nella Langa del Barolo va più gustata che giocata, anche se il gioco permette di fare da motore alla ricerca e quindi alla… scoperta. Gli indizi disseminati sul territorio, tutti ispirati dall’enogastronomia, dalle tradizioni popolari e dalla storia di queste terre emozionanti saranno infatti il pretesto per una “full-immersion” nello spirito e nell’“art de vivre” delle Langhe, per respirarne fino in fondo l’atmosfera così speciale, che il mondo invidia agli abitanti di queste colline. La Caccia sarà strutturata in modo che gli equipaggi partecipanti (da 1 a 5 partecipanti per equipaggio; un equipaggio è composta da un’auto oppure da una moto) possano distribuirsi su più itinerari, omogenei per caratteristiche, piacevolezza, lunghezza. E le tappe permetteranno a tutti di divertirsi e emozionarsi secondo i propri gusti, tanto agli eno-appassionati quanto alle famiglie con bambini. Gli equipaggi dovranno far pervenire la propria iscrizione alla Caccia al tesoro entro il 29 aprile, chiamando Turismo in Langa allo 0173.364030 oppure via mail, scrivendo a info@turismoinlanga.It  L’iscrizione costa 40 euro ad equipaggio (un equipaggio è composto da un minimo di 2 e da un massimo di 5 persone per ogni auto) o 25 euro per i moto-equipaggi (un moto-equipaggio è composto da un minimo di 1 e da un massimo di 2 persone per ogni moto).  
   
   
LA FESTA VENEZIANA APRE IL CARNEVALE DI VENEZIA 2014 “LA NATURA FANTASTICA” IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL PRIMO WEEKEND ( SABATO 15 E DOMENICA 16 FEBBRAIO)  
 
Ai nastri di partenza il Carnevale di Venezia 2014 “La natura fantastica” che si aprirà questo weekend con la “Festa Veneziana”, una due giorni nel segno dello spettacolo e della più autentica tradizione locale. L’evento è stato illustrato oggi, giovedì 13 febbraio 2014, in un incontro cui erano presenti Angela Vettese, Assessore alle Attività Culturali, Sviluppo del Turismo del Comune di Venezia; Roberto Panciera, Assessore allo Sport, Promozione della Città, delle sue Tradizioni e Manifestazioni storico culturali del Comune di Venezia; Elio Dazzo, Presidente A.e.p.e. ( Associazione Esercenti Pubblici Esercizi) di Venezia; Giovanni Giusto, Presidente Coordinamento Associazioni Remiere di Voga alla Veneta e Piero Rosa Salva, Presidente di Ve.la. Due i momenti della “Festa Veneziana”. Nella prima parte, Sabato 15 febbraio 2014, alle ore 19.00, un corteo guidato dal direttore artistico del Carnevale, Davide Rampello, e rappresentanti delle associazioni Amici del Carnevale ed Ass.internazionale per il Carnevale di Venezia, ed animato dalle percussioni brasiliane della Banda Berimbau, partirà da campo San Geremia alla volta del Rio di Cannaregio, con uno show unico ed irresistibile che farà ballare tutto il pubblico. Alle 19.00 inizierà la “Battaglia delle due Bestie musicanti” : due strepitose macchine sceniche, montate su altrettante imbarcazioni decorate con apposite scenografie, ed ognuna ospitante una band musicale si “sfideranno” a colpi di tamburi e ritmo nel mezzo del Rio di Cannaregio, partendo rispettivamente dal Ponte delle Guglie e dal Ponte dei Tre Archi. Uno spettacolo di grande impatto scenico e metaforico che sarà accompagnato da marchin’band, dalle evoluzioni di un gruppo di artisti da strada e dalla musica live delle band Carichi, Funkasin e Banda Berimbau. Domenica 16 febbraio 2014, il Carnevale propone una grande festa che interpreta al meglio lo spirito delle tradizioni veneziane, coniugando la cultura del remo ed il piacere dell’enogastronomia locale. Una manifestazione prodotta e realizzata da Ve.la in collaborazione con l’Aepe ( Associazione Esercenti Pubblici Servizi), il coinvolgimento di tutti gli esercizi dell’area di Cannaregio, ed il Coordinamento delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta. Alle ore 11 un corteo acqueo, rigorosamente a remi, con 100 barche e 300 regatanti, salperà da Punta della Dogana, attraversando tutto il canal Grande , sino a giungere a mezzogiorno nel Rio di Cannaregio dove sarà accolto dal pubblico tradizionalmente assiepato sulle rive . L’arrivo delle barche darà il via alla festa con l’apertura degli stand enogastronomici dove il pubblico potrà gustare le prelibatezze della cucina locale, offerte gratuitamente dagli esercenti dell’area: dai primi come pasta e fagioli e bigoli in salsa, al pesce di laguna , cicchetti, baccalà, gli immancabili dolci della ricorrenza, frittelle e galani, il tutto innaffiato dall’ottimo vino veneto. A condurre ed animare l’evento dal palco, insieme al direttore del Carnevale Davide Rampello, ci sarà Emanuele Pasqualini della compagnia teatrale Pantakin, e la musica live delle band Carichi, Funkasin e Banda Berimbau. “Ormai da alcuni anni questa festa è un messaggio forte alla venezianità , - sottolinea Piero Rosa Salva, Presidente di Ve.la.-, una due giorni che raggiunge l’apoteosi la domenica grazie alla partecipazione gioiosa del popolo della voga alla veneta ed al fondamentale apporto dell’Aepe che offre il meglio dell’enogastronomia del territorio”.  
   
   
LONELY PLANET INCLUDE PANAMA TRA LE 11 DESTINAZIONI DA VEDERE NEL 2014  
 
La famosa guida di viaggi Lonely Planet ha inserito Panama tra le 11 destinazioni da visitare nel 2014. Tra le ragioni che rendono il Paese e la sua capitale una meta imperdibile spicca l´anniversario per i 100 anni del Canale con i numerosi eventi che ruoteranno intorno alla celebrazione. L´altra grande novità 2014 è l´apertura del coloratissimo Biomuseo disegnato dall´architetto Frank O. Gehry, una struttura concepita con lo scopo di insegnare e diffondere l´importanza delle biodiversità. La cornice di questi eventi è una terra ricca di interessanti contrasti che, oltre al famoso Canale, ha molto da offrire ai suoi visitatori. Per gli amanti della natura le spiagge bianche si affiancano alla rigogliosa foresta fluviale, alle cime dei vulcani e alle vaste piantagioni di caffè, mentre per chi cerca divertimento e vita mondana Panama City è una meta moderna ed elegante sul cui territorio si incontrano scenari esotici, rovine storiche d´età coloniale e strutture tecnologiche e all´avanguardia. A tutto questo si aggiunge un affascinante caleidoscopio di tradizioni e culture, che convivono in modo armonico e dinamico.  
   
   
UNA MONTAGNA DI LIBRI, CARAVAGGIO SEGRETO: CORTINA D’AMPEZZO SABATO 15 FEBBRAIO  
 
Cortina d’Ampezzo. Immorale, assassino, folle. Geniale, profetico, rivoluzionario. Chi era davvero Caravaggio? Lo racconterà Costantino D’orazio, storico dell’arte e autore di Caravaggio segreto (Sperling&kupfer), durante il prossimo incontro di Una Montagna di Libri, la rassegna protagonista della stagione letteraria di Cortina d’Ampezzo. Un appuntamento con la bellezza e la trasgressione, per calarsi davvero nel mondo di Caravaggio, fissato per sabato 15 febbraio 2014, alle ore 18, presso le sale del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina. Presenta Alessandro Zangrando. Costantino D’orazio è storico dell´arte. Da vent´anni racconta Roma e i suoi artisti attraverso pubblicazioni, conferenze e mostre in siti storici della Città Eterna. Collabora con quotidiani, Rai Radio 3 e Geo & Geo su Rai 3. Ha scritto Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti di Roma, Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti d´Italia e Ritratti romani (Palombi Editori). Il suo sito web è constantinodorazio.Wordpress.com Il Libro. Sono ancora molti i misteri che circondano la figura sfuggente e controversa di Michelangelo Merisi. Con Costantino D’orazio, un viaggio nel tempo per rivivere le atmosfere dell’epoca e scoprire i seducenti e ingannevoli giochi di prestigio che il pittore usa per nascondere significati più profondi all’interno delle sue opere. Caravaggio non dipinge per soldi, passione o necessità: l’obiettivo che indirizza ogni sua scelta è la conquista dell’immortalità. L’appuntamento con Costantino D’orazio è quindi per sabato 15 febbraio 2014, alle ore 18, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo. Ingresso libero fino a esaurimento posti.  
   
   
IL FUOCO E LA NEVE NELLE NEVI DELL’APPENNINO CON FIACCOLATA NOTTURNA NELLA FORESTA PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, CAMPIGNA E M.FALTERONA SABATO 22 E DOMENICA 23 – FEBBRAIO 2014  
 
Primo giorno: Appuntamento alle 14,30 di sabato pomeriggio al parcheggio centrale di Badia Prataglia; I bagagli vengono caricati su un mezzo speciale e trasferiti al rifugio Casanova. Breve escursione nella foresta, fino alle suggestive cascate semighiacciate del torrente Archiano – quindi discesa in paese e visita al Museo del Corpo Forestale dello Stato. Ore 19,30 cena dopocena: breve escursione notturna nella foresta con le ciaspole, alla luce, primigenia delle fiaccole (torce), fornite dall’organizzazione. Dopocena: musica e dolcetti. Secondo giorno: dalle ore 8,00 del mattino viene servita la colazione ore 9,00 partenza per facile ma suggestiva escursione tra gli alberi altissimi della foresta secolare, nei dintorni dell’area conosciuta come “Buca delle Fate”; il percorso esatto verrà scelto al momento dalle guide in base al tempo atmosferico, alla eventuale presenza di tratti di sentiero ancora innevati e, nel caso, alla quantità e qualità di neve al suolo. Lungo il sentiero rilevamento delle impronte degli animali selvatici che popolano la foresta (cervi, caprioli, lupi, ecc.). Ore 13,30 pranzo al rifugio. Il costo del soggiorno è di 78,00 euro a testa e comprende: guida ambientale escursionistica (dal momento dell’arrivo a quello della partenza), eventuale uso di racchette da neve (ciaspole) , eventuale uso bastoncini telescopici , cena di sabato sera, pernottamento, prima colazione , pranzo di domenica. Www.rifugionelcasentino.it