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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Ottobre 2006
AUSTRIA / BIERMYTHOS: IL MITO DELLA BIRRA NEL CASTELLO STARKENBERG  
 
L’origine della birra si perde nella notte dei tempi e tutti i popoli più antichi, dai greci agli egiziani, dai celti ai romani conoscevano i poteri salubri, nutritivi e inebrianti di questa bevanda. Nel corso dei secoli la scoprirono anche aristocratici e lavoratori, artisti e preti che spesso venivano pagati per i funerali con brocche di birra. Per non parlare dei monaci che si nutrivano di birra per non interrompere il digiuno. Non sorprende quindi che tale bevanda ebbe molta importanza anche in Tirolo, da sempre crocevia di culture nel cuore dell’Europa. Ancora oggi esistono nella regione diversi birrifici che producono birra di altissima qualità, grazie soprattutto alle limpide sorgenti di acqua alpina. La severa legislazione tirolese vieta l´uso di additivi e metodi chimici di conservazione, garantendo così un prodotto assolutamente naturale. Una delle fabbriche tirolesi più antiche è la Starkenberg, situata nell’omonimo castello dei cavalieri medioevali Starkenberg, a due passi dalla città di Imst nella vallata Gurgeltal, lungo l’antica Via Claudia Augusta. Qui viene prodotta una delle birre più premiate d’Austria, come testimoniano le 39 medaglie d’oro vinte nelle varie Olimpiadi annuali della Birra della Monde Selection. UN PO’ DI STORIA E… CURIOSITA’ – Le prime testimonianze della produzione di birra risalgono al 1811, quando il castello ottenne la licenza dalle truppe d´occupazione francesi. In seguito, nel 1902, la proprietà venne acquistata dal consigliere comunale di Innsbruck, Carl Kapferer, e portata avanti dalle sue eredi, tutte donne, che imposero il birrificio all’attenzione internazionale. L’ultima grande innovazione risale al 2005. Lo scorso anno infatti “Schloss Starkenberg” ha creato il “Biermythos”, un autentico mondo d’avventura dedicato all’affascinante tema della birra. Oltre a interessanti degustazioni, è possibile compiere un tuffo nel passato tra antiche sale ed esposizioni storiche per poi scoprire i moderni procedimenti tramite vetrate trasparenti affacciate sull’impresa in piena attività. La visita inizia nella sala di cottura, la Sudhaus, cuore di ogni birrificio, dove il malto, pulito e tritato, viene mescolato con l’acqua di sorgente (la fabbrica ne possiede ben 14). In seguito il liquido viene scaldato e corretto con l’aggiunta di luppolo a seconda del tipo di birra che si vuole ottenere. Si prosegue poi con tutte le fasi di lavorazione fino al prodotto finito compresa la visita alle enormi sale contenenti le taniche per la fermentazione e il deposito. Da non perdere la sala dei macchinari dove è possibile ammirare uno dei primi prototipi del moderno frigorifero. Fu Karl Linde a inventarlo nel 1875 e questo esemplare del 1900 è uno dei più antichi. Ma l’attrazione più insolita del Biermythos è rappresentata dai bagni di birra: sette grandi piscine che vengono riempite con 16 metri cubi d’acqua e arricchite con oltre 100 litri di “Geläger”, liquido a base di lievito che si forma in fondo alle taniche durante il deposito a freddo della birra. Le vasche sono aperte su prenotazione e il bagno è considerato un’autentica fonte di giovinezza. Le sale sono affrescate con riproduzioni di dipinti del XV secolo, anche se i pittori si sono divertiti a inserire il volto di alcuni lavoratori del birrificio per grande gaudio del paese. Tre gli artisti principali che hanno collaborato alla realizzazione del Biermythos, su una superficie totale di circa 4000 metri quadri e un percorso di 700 metri: Wernfried Poschusta, artista locale attivo anche a livello internazionale, Hannes Schlack scenografo di Monaco di Baviera e Herbert Blaas, artista pittore di Lechaschau. Tutto l’area di Schloss Starkenberg è inserita in un magnifico contesto naturale, su di una collina che domina la vallata Gurgltal tra boschi di pini e prati in fiore. Il complesso comprende anche una piccola cappella, un lago privato e una tipica trattoria, la “Schlossstube”, dove gustare saporiti piatti tirolesi innaffiati da fresca birra alla spina. Per informazioni: Brauerei Schloss Starkenberg, tel. +43. 05412. 66201, brauerei@starkenberg. At. Www. Starkenberg. At .  
   
   
GIORDANIA / ALLA SCOPERTA DI UNA TERRA MAGICA DA SEMPRE PONTE TRA IL MEDITERRANEO E L’ORIENTE: IL REGNO HASHEMITA SORPRENDE NEI DUE PACCHETTI DI VIAGGIO ‘ADVENTURE IN JORDAN’ E ‘SULLE ORME DEI NABATEI’ PER UN FINE ANNO TRA LA NATURA DI DANA E IL SUGGESTIVO MONDO DI SALE DEL MAR MORTO.  
 
La Giordania è un’emozione infinita. E’ il tuffo al cuore che ti coglie quando esci dal siq, tunnel naturale lungo un chilometro, per trovarti di fronte al Tesoro nabateo di Petra, il monumento funebre di oltre 40 metri con le sue 70 diverse sfumature di colore, dagli ocra ai porpora, dai gialli ai rosa. E’ la serenità e la pace al cospetto del Wadi Rum, deserto vario, a tratti aspro, fatto di canyon e terra bruciata, monti di arenaria erosi dal tempo e letti di antichissimi fiumi. E’ il brivido di percorrere le strade di Jerash, calpestando le pietre battute da carri, bighe e senatori togati al tempo della Roma di Pompeo, tra le rovine dell’arco di Trionfo, il Cardo Maximum, il tempio di Zeus e di Artemide. E’ il respiro della natura che si fa patrimonio tutelato dal Governo, a Dana, la regina delle Riserve del Medio Oriente, con i suoi 300 km di gole e montagne, rifugio per stambecchi, gazzelle, tassi, volpi rosse e lupi. La stagione invernale è ancora ottima per provare tutto questo, quando il clima caldo si fa dolce e i turisti non affollano i siti archeologici e gli ingressi alle attrazioni del paese. Fino all’inizio del 2007, compresi quindi il periodo di Natale e Capodanno, NBTS e Tucano Viaggi propongono due itinerari che non trascurano nessuna delle bellezze nazionali, dalle tappe classiche alle soste più insolite. Non mancano Amman, la capitale, Aqaba, unica località balneare sul Mar Rosso dell’intero stato, il Dead Sea, che con i suoi 395 metri sotto il livello del mare, rappresenta il punto più depresso della superficie terrestre, l’oasi di Azrak, dove sorgono i celebri castelli. Sì perché anche il deserto della Giordania ha le sue cattedrali: costruzioni erette dai califfi della prima dinastia omayyade dell’VIII secolo, quando la zona era occupata da fiorenti centri agricoli, sulla via di carovane in viaggio tra Siria, Iraq e Penisola Arabica. Che fossero residenze di piacere o dépendance-rifugio dalle malattie infettive, questi palazzi restano splendidi ricordi dell’architettura islamica, l’esempio più affascinante è la fortezza di Azraq, che fu scelta da Lawrence d’Arabia come suo quartier generale. SULLE ORME DEI NABATEI (Tucano viaggi) – Tour completo della Giordania di 8 giorni. Validità fino al 3 gennaio 2007. Costi da 1. 585 Euro. Il pacchetto comprende: • I passaggi aerei internazionali con voli di linea Royal Jordanian da/per Roma, 20 kg di franchigia bagaglio • Tutti i trasferimenti • Sistemazione in hotel di categoria 5 stelle • Trattamento di pensione completa dal pernottamento del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo giorno• Visite ed escursioni come da programma • Ingressi a musei e aree archeologiche durante le visite guidate • Spese di facchinaggio e mance per guide ed autisti per i gruppi con accompagnatore dall’Italia • Assistenza di personale locale qualificato parlante inglese • Assistenza di guida locale parlante italiano durante tutto il tour • Assistenza di un accompagnatore dall’Italia a partire dai 10 partecipanti. Http://www. Tucanoviaggi. Com ADVENTURE IN JORDAN (Nbts Viaggi) – Viaggio di 8 giorni e 7 notti culturale, archeologico ed ecoturistico con trekking e pernottamenti in tenda. Validità fino al 14 gennaio 2007. Costi a partire da 1. 215 Euro. Il pacchetto comprende: • Volo di linea Royal Jordanian in partenza da Roma o Milano, tasse aeroportuali escluse • 20 Kg. Di franchigia bagaglio • Assistenza in aeroporto (arrivo/partenza) • Trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto • Trasferimenti in auto/minibus privato con A/C e autista durante il tour • Sistemazione in hotel 4* ad Amman e Petra • Sistemazione in tenda e campo tendato fisso a Dana e Wadi Rum • Trattamento di mezza pensione • Guida parlante italiano durante il tour • Escursione in fuori strada nel Wadi Rum (giornata intera) • Ingressi ai siti e musei come da programma • Facchinaggio e Tasse di soggiorno. Http://www. Nbts. It www. Quigiordania. It - www. Visitjordan. Com .  
   
   
SLOVENIA / VALVASOR E IL CASTELLO DI BOGENSPERK  
 
Sulle banconote slovene da 20 talleri campeggia l’effigie del barone Janez Vajkard Valvasor (1641-1693), uno dei figli più illustri di questa terra, tanto che un suo monumento bronzeo sorge nel parco antistante il Museo Nazionale di Lubiana. Difficile definire in poche parole questo personaggio poliedrico, perché durante la sua breve vita si occupò un po’ di tutto: fu storiografo, etnografo, naturalista, geografo, geologo, alchimista e numismatico, ma anche scrittore, editore, cartografo, disegnatore e incisore. Il suo colto eclettismo lo fa annoverare tra gli antesignani dell’enciclopedismo illuminista settecentesco europeo e non a caso fu accolto come membro della Royal Geographical Society inglese, la più prestigiosa accademia culturale dell’epoca. Tra i tanti meriti gli va riconosciuto quello di essere stato il primo a spiegare scientificamente il complesso meccanismo idrologico di intermittenza dei laghi carsici di Cerknica e Planina, di aver intuito e verificato i percorsi ipogei dei fiumi carsici Reka-Timavo, Piuca e Lokva, a descrivere il proteo (il più straordinario abitante delle grotte slovene), a tramandarci l’avventurosa storia del cavaliere Erasmo Lueger, il Robin Hood della Carniola, e dell’imprendibile castello di Predjama, a descriverci i primitivi sci con cui si spostavano d’inverno i montanari carniolani. E l’elenco potrebbe continuare a lungo. Nato a Lubiana in un edificio tuttora esistente sulla Piazza Vecchia nel 1641 da nobile famiglia di origine bergamasca, il giovane Janez studiò dai Gesuiti prima in patria poi in Germania, combattè assieme agli Ungheresi contro i Turchi e viaggiò parecchio per la sua epoca, visitando Germania, Svizzera, Francia, Italia e nord Africa. Ma soprattutto visitò accuratamente le regioni slovene di allora, che oltre alla Carniola comprendevano anche la Carinzia e l’Istria, descrivendola nella monumentale opera “La Gloria del ducato carniolano”, un libro in 4 volumi pubblicato a proprie spese a Norimberga nel 1689 con l’intento di far conoscere all’estero la propria terra. Se le sue 3. 532 pagine costituiscono ancora oggi la più ricca messe di informazioni geografiche, storiche, etnografiche, naturalistiche e descrittive sulla Slovenia del 1600, le 535 stupende incisioni allegate illustrano e fotografano città, villaggi, castelli e monasteri, chiese e monumenti come erano a quei tempi, che ne fanno la più antica e completa guida turistica ante litteram di una regione europea. La presenza del colto barone si può cogliere ancora oggi visitando l’elegante bianco castello rinascimentale di Bogensperk, 40 km ad est della capitale Lubiana, che Valvasor acquistò nel 1672 per trasferirvi la sua ampia biblioteca e le sue molteplici collezioni e per impiantarvi la sua preziosa stamperia, la più antica della Slovenia. A quei tempi infatti per fare l’editore occorreva per prima cosa produrre la carta e, per tradurre i disegni in immagini, incidere lastre di rame e poi stamparle con inchiostro e pressa. L’attività di scrittore, ricercatore ed editore, se da un lato gli garantì una fama imperitura, dal punto di vista economico non si può purtroppo dire che gli portò fortuna. Oberato dai debiti, nel 1692 fu infatti costretto a vendere tutte le sue proprietà, compreso il bel castello, per ritirarsi a vivere in una modesta abitazione a Krsko, dove morì un anno dopo solo, povero e negletto. Gli sopravvisse invece la sua corposa biblioteca, tra le più ricche dell’Europa centrale dell’epoca, conservata quasi intatta a Zagabria. A Bogensperk, ora trasformato in museo, la presenza di Valvasor è rimasta però immutata nel tempo: c’è ancora il suo studio, una copia originale del suo ponderoso libro, il laboratorio della carta e la macchina per la stampa, un’esposizione delle sue suggestive incisioni, gli strumenti cartografici e geodetici, i trofei di caccia, una raccolta di costumi sloveni seicenteschi e una curiosa collezione di oggetti di medicina popolare, di magia e di stregoneria. Il castello venne eretto all’inizio del Cinquecento su uno sperone di roccia con pianta rettangolare, cortile interno e torri angolari. Ulteriori notizie su Valvasor e sul castello di Bogensperk possono essere richiesti all’Ufficio del Turismo Sloveno in Italia, tel. 02. 29511187, slovenia@tin. It. Www. Slovenia-tourism. Si .  
   
   
SPAGNA / ARCIPELAGO DELLE CANARIE: 7 PARADISI TERRESTRI A SOLO 4 ORE DALL´ITALIA  
 
In Italia, quando si parla di meravigliose isole esotiche sparse nell’oceano, si pensa sempre a mete lontane. La regola è questa, ma si sa, tutte le regole hanno un´eccezione e in questo caso l’eccezione è data dalle Isole Canarie che, grazie a Binter Canarias, sono raggiungibili dall’Italia (da Milano Orio al Serio) in solo 4 ore di volo diretto. Una volta atterrati a Gran Canaria o a Tenerife, bastano pochi minuti per raggiungere le altre isole (Fuerteventura, Lanzarote, La Gomera, La Palma, El Hierro) e verificare di persona la caratteristica principale di questo arcipelago: alle Canarie c´è il clima migliore del mondo. In queste sette isole poste a ovest del Marocco (appena sotto la latitudine di Casablanca) è sempre primavera: 18°/20° d´inverno, 24°/26° d´estate. Le coste africane sono a 120 km, ma i freschi venti Alisei e la corrente fredda dell´Atlantico tengono lontane le temperature torride. I tesori che le Canarie donano agli autentici amanti del viaggio vanno però ben oltre il bel tempo. Innanzitutto l´irresistibile fascino della "diversità". Le sette isole sono vicine. Distano l´una dall´altra appena trenta minuti (la compagnia aerea Binter Canarias effettua 150 voli tra le isole). Vicine, dunque, ma diverse. Alle Canarie c´è una varietà incredibile di paesaggi. A partire dalla natura, con un patrimonio ricco di biodiversità. La scelta di panorami, orizzonti e contrasti è incredibile. Si va dalla rigogliosa e coloratissima vegetazione delle isole occidentali, agli incantevoli paesaggi lunari delle isole vulcaniche orientali. Più del 40% del territorio dell´arcipelago è zona preservata: 141 aree protette, 4 parchi nazionali, 4 riserve della biosfera, 1. 386 piante autoctone, per non parlare dei meravigliosi giardini botanici. Altro forziere traboccante di tesori è la varietà culturale. Da sempre luogo di passaggio, con viaggiatori e commercianti di molteplici civiltà, le Canarie hanno assorbito il meglio da ogni cultura. Lo si capisce dall´architettura, tradizionale o moderna che sia, e dall´attenzione riservata all´arte, in tutte le sue espressioni: musica, scultura, pittura… Cordiale e calorosa, la gente locale è molto legata alle tradizioni, lo dimostrano le innumerevoli feste popolari piene di colore e allegria che si svolgono all´aperto. Assolutamente da non perdere le manifestazioni organizzate per la Settimana Santa, il Corpus Christi, la festa della vendemmia e lo scintillante carnevale. Un importante punto a favore delle Canarie è l´accoppiata "meta esotica - vacanza sicura". Chi sceglie le Canarie ha la certezza di vivere l’esotica atmosferica che solo le isole tropicali sanno donare, senza necessità di alcuna vaccinazione, e di trovare strutture alberghiere, sanitarie e sociali dagli standard europei. L´arcipelago è, infatti, un territorio spagnolo, europeo quindi a tutti gli effetti. .  
   
   
GERMANIA / EUROPA PARK: E’ TEMPO DI REGALI: PER IL PONTE DI SANT’AMBROGIO E DELL’IMMACOLATA, IL PIÙ GRANDE PARCO DI DIVERTIMENTO DELLA GERMANIA OFFRE CONDIZIONI SPECIALI ESCLUSIVAMENTE AGLI OSPITI ITALIANI  
 
Dopo “essersi rifatto il trucco” in seguito a una stagione estiva 2006 di grande successo, l’Europa Park riapre le sue porte per far vivere ai suoi ospiti, dal 2 dicembre 2006 al 7 gennaio 2007, Magiche Settimane Invernali. Nella stagione più fredda dell’anno, infatti, il maggiore parco di divertimento della Germania, nonché uno dei più apprezzati a livello mondiale, si presenterà con un fascino del tutto particolare: splendidamente addobbato con migliaia di sfavillanti luci e palline di Natale colorate appese agli innumerevoli abeti, il Parco attende grandi e piccini ancora una volta con tante avventure e sorprese emozionanti. Una veloce discesa su una pista innevata lunga 50 metri, un viaggio interstellare mozzafiato a bordo dell’ottovolante Euro-Mir, una piacevole passeggiata attraverso il suggestivo Mercatino di Natale nell’incantevole Deutsche Allee, un incontro con Babbo Natale o un coloratissimo show sul ghiaccio… ce n’è per tutti i gusti e tutte le età. Quest’anno poi, l’Europa Park ha deciso di fare un regalo di Natale molto speciale, in esclusiva, agli amici italiani: nelle notti del 6, 7 e 8 dicembre 2006, in occasione del Ponte di S. Ambrogio e dell’Immacolata, infatti, gli ospiti italiani potranno approfittare di condizioni particolarmente vantaggiose. Basti pensare che, ad esempio, il soggiorno in camera doppia all’esclusivo Colosseo o al Castillo Alcazar costerà solo 62. 50 euro a persona. A notte, colazione compresa, o addirittura, chi sceglierà di pernottare all’El Andaluz spenderà 58 euro a persona risparmiando in entrambi i casi circa il 20% sul prezzo regolare. A piacere si potranno aggiungere a prezzi altrettanto competitivi gli ingressi al Parco (1 giorno 22 euro, 2 giorni 37,50 euro, 3 giorni 49,50 euro; ingressi scontati per bambini 4/11 anni) con cui accedere liberamente a tutte le attrazioni e agli spettacoli. Per poter usufruire di questa esclusiva proposta, oltre ad affrettarsi, è sufficiente avvalersi della parola chiave “ITALIA” al momento della prenotazione. Non va poi dimenticato che a questi “privilegi” si aggiunge il vantaggio della facile raggiungibilità (a poche ore in macchina o treno dall’Italia settentrionale, comodi voli low-cost da Roma e Pisa). Per prenotazioni: tel. +49-1805-868620, hotel@europark. De; informazioni sulle ‘Magiche Settimane Invernali’ al sito www. Europapark. De. .  
   
   
ISRAELE / APPUNTAMENTI CULTURALI DI TURISMO ISRAELIANO: NUOVO MODELLO TRIDIMENSIONALE AL DAVIDSON CENTER DI GERUSALEMME E LA FILARMONICA ISRAELIANA  
 
E’ stato inaugurato lunedì 16 ottobre presso il Davidson Exibition and Virtual Recostruction Center di Gerusalemme uno straordinario modello tridimensionale che consentirà ai visitatori di percorrere un affascinante cammino alla scoperta delle strade e degli edifici così come si presentavano durante il periodo del Califfo Umayyad, il primo governatore mussulmano di Gerusalemme. Il modello mostra lo splendore e l’intensità degli edifici durante il periodo del califfato ommayade e mostra come l’area della spianata del Tempio venne completamente rinnovata 630 dopo la distruzione perpetrata dai Romani. Il modello, secondo quanto confermato da Yuval Baruch, archeologo della IAA che ha partecipato agli scavi della zona, è basato su una fedele ricostruzione svolta attraverso lo studio dei ritrovamenti degli ultimi scavi svolti nell’area sud ovest della spianata del Tempio. I 70 ANNI DELLA FILARMONICA ISRAELIANA – A Gerusalemme dal 17 al 30 dicembre prossimo avranno luogo una serie di eventi al fine di celebrare i 70 anni della fondazione della celebre Orchestra Filarmonica Israeliana. L’eccezionale evento includerà la partecipazione di alcuni straordinari personaggi del mondo della musica come Zubin Metha, Lorin Maazel, Kurt Masur, Valery Gergiev, Evgeny Kissim, Mischa Maisky. Si tratta di un evento straordinario che vedrà riuniti per alcuni giorni i più grandi talenti del panorama musicale internazionale. Un’occasione unica per visitare Israele in armonia con la sua storia e la sua tradizione. Al concerto in programma il giorno 18 dicembre presso Yad Vashem, memoriale della Shoa, è prevista la partecipazione di S. E. Moshe Katzav, Presidente dello Stato d’Israele Per informazioni ed approfondimenti: ipofund@netvision. Net. Il, info@israele-turismo. It www. Israele-turismo. It .  
   
   
BERMUDA / VOTATA “BEST ISLAND” DAI LETTORI DI CONDE NAST TRAVELER  
 
Bermuda è stata votata dai lettori di Condé Nast Traveler, una delle pubblicazioni sul turismo più prestigiose al mondo, “Best Island” nei Caraibi/Regione Atlantica. Bermuda ha trionfato sulle altre due finaliste, British Virgin Islands e St. John. Il Ministro del Turismo, dei Lavori e delle Infrastrutture, Sen. The Hon. Lt. Col. David A. Burch, ha ritirato il premio per conto di Bermuda durante la sensazionale cerimonia di gala celebrata all’American Museum of Natural History di New York, per oltre 400 ospiti appartenenti all’industria turistica. L’onorevole Lt. Col. David A. Burch ha invitato il pubblico a visitare l’isola e ha detto che vincere il premio è stata un’ulteriore conferma del favore riscontrato nel pubblico per il prodotto turistico Bermuda. L’elegante evento ha ospitato l’élite dell’industria turistica e i premi sono stati presentati e consegnati da diverse celebrità, come Liam Neeson, Natasha Richardson, Diane Kruger, Drea de Matteo, Catalina Sandino Moreno, Maria Menounos. INFORMAZIONE IMPORTANTE: – Tutti i visitatori, compresi i cittadini americani, che viaggeranno da e per Bermuda dovranno esibire a partire dal 31 dicembre 2006 un passaporto valido, o altro documento equivalente, che accerti l’identità del passeggero per l’ingresso o rientro negli Stati Uniti. Per ulteriori informazioni a consultare il sito web del Dipartimento di Stato Americano: www. Travel. State. Gov. Per il download dei moduli, tasse applicate e altre informazioni: www. Usps. Com/passport www. Bermudatourism. Com .