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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Luglio 2010
TRIESTE (SALA COMUNALE D’ARTE): MOSTRA PERSONALE DEL PITTORE WALTER STARZ  
 
Giovedì 8 luglio alle ore 19.00 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste (piazza Unità d’Italia 4) è stata inaugurata la mostra personale del pittore Walter Starz, che sarà presentata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna, intitolata Sintesi, propone una trentina di opere realizzate dall’artista a tecnica mista dal 2008 a oggi, che riassumono in una sorta di itinerario biografico criptato le esperienze dell’autore. Fino al 1 agosto (orario: tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 17.00 - 20.00). Rappresentano un racconto per immagini criptate, le opere di Walter Starz, pittore da anni, e, in segreto, anche scrittore e sensibile poeta. Nell’ambito di una sintesi segnica - scrive Accerboni - che si fa sempre più evidente, e di una serie di appunti cromatici di valenza simbolica, l’artista usa il blu scuro per raffigurare la notte, il giallo e l’arancio per significare dei momenti di gioia, il rosso a indicare la violenza o un animo fortemente turbato, mentre i verdi e i toni chiari alludono alla pace e alla calma interiori. In questo modo l’autore, nato a Trieste nel 1961, compone una pittura d’energia e d’introspezione, espressionista e surreale, dal taglio intimamente autobiografico, divenuta nel corso degli anni più vivace e più ricca sotto il profilo coloristico. All’interno di tale griglia cromatica ed emozionale, Starz inserisce quindi dei soggetti onirici, animaletti di sogno o sorta di spiritelli, che partecipano alla composizione e alla danza della vita come entità invisibili e che, tacitamente, possono condeterminare il corso degli eventi. Oppure fa uso di simboli silenziosi quali il pennacchio, che individua nell’ambito della composizione pittorica la sua figura di protagonista, sostituendo la forma di cappello a punta, fino a poco tempo fa emblema del pessimismo all’autore. Che - conclude Accerboni - formatosi alla scuola di Nino Perizi e di Franco Chersicola e grazie alla frequentazione dell’atelier di Livio Rosignano, riassume in questa rassegna, attraverso una trentina di opere realizzate a tecnica mista (acrilico, matite nere e colorate), il lavoro degli ultimi tre anni, in cui si palesa un più accentuato interesse per il mondo della natura, foriero per l’artista di conforto e serenità  
   
   
LAGO D´ORTA: MUSEI APERTI 2010  
 
Durante tutto il mese di luglio e di agosto 2010 l’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone propone l’annuale iniziativa “Musei Aperti”, che ha riscosso negli scorsi anni molto successo. L’iniziativa coinvolge i siti museali, con un servizio di accoglienza e visita, dove vengono fornite tutte le informazioni necessarie alla conoscenza della realtà dell’Ecomuseo. Tre sono gli itinerari principali in cui si raggruppano i musei: il lavoro e i mestieri; l’uomo e l’ambiente; l’arte e la storia. Il lavoro e i mestieri è un percorso che coinvolge molti dei siti ecomuseali: la novità di quest’anno il Museo Etnografico e dell’artigianato della Valle Strona a Marmo di Massiola dove sono raccolte le memorie del lavoro del tornitore con antichi manufatti e attrezzi di lavoro dei secoli passati; il Museo dell’Arte della Tornitura del Legno di Pettenasco, ricavato da un’antica torneria idraulica; il Museo dello Scalpellino a Boleto di Madonna del Sasso, che testimonia il duro è pericoloso lavoro degli scalpellini nelle cave di granito; il Museo dell’Ombrello e del Parasole di Gignese, originale museo sulla storia degli ombrelli e dei parasoli; il Museo Etnografico e dello Strumento Musicale a Fiato di Quarna Sotto che testimonia l’arte della costruzione di strumenti musicali a fiato di cui Quarna vanta un’antica e prestigiosa produzione; la Fondazione Museo Arti e Industria Forum di Omegna, dove su un’area in precedenza adibita a produzione industriale, è stata ricavata una struttura polifunzione che ospita mostre temporanee prestigiose e una collezione permanente dedicata alle importanti industrie del casalingo del Cusio; la Mostra Permanente Museo degli Alberghieri di Armeno, in cui sono raccolte le testimonianze di un lavoro che ha reso celebri in tutto il mondo la categoria degli alberghieri di Armeno; il Museo del Rubinetto e della Sua Tecnologia di San Maurizio d’Opaglio, in cui viene raccontata la storia, e gli oggetti della rubinetteria, in uno dei più grandi distretti industriali del rubinetto d’Italia. Nel percorso l’uomo e l’ambiente sono compresi il Giardino Alpinia ad Alpino di Stresa, in cui tra le numerose piante e specie botaniche alpine, si può ammirare una delle sei più belle viste panoramiche al mondo, sul Lago Maggiore e zone limitrofe; e l’Alpe Selviana Cooperativa Agricola “Il Glicine” di Agrano di Omegna, un piacevole alpeggio riconvertito in cui si coltivano prodotti con il metodo biologico. Nel percorso dell’Arte e della Storia è compresa la Collezione Calderara di Arte Contemporanea di Vacciago di Ameno che raccoglie alcune opere di Antonio Calderara e 133 altri artisti in una collezione unica e ricchissima di nomi e correnti artistiche. Di seguito gli orari dei musei Museo dell´Ombrello e del Parasole Via Golf Panorama, 2 - 0323.208064 Gignese (Vb) Aperto dal 1° Aprile al 30 Settembre tutti i giorni tranne il lunedì 10.00-12.00 / 15.00-18.00 Ingresso: € 2,50 e 1,50 Museo degli Alberghieri Via dei Prati, 3 Armeno (No) Aperto nei mesi di Luglio e Agosto Venerdì - Sabato - Domenica 14.00 - 19.00 Ingresso Gratuito Museo dell ´Arte del la Tornitura del Legno Via Vittorio Veneto Pettenasco (No) Luglio e Agosto Venerdl - Sabato - Domenica: 14.00 - 19.00 dal 20 Luglio al al 28 Agosto anche da Lunedì a Giovedì: 14.30-18.30 Ingresso gratuito Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia Piazza Martiri, 1 - www.Museodelrubinetto.it San Maurizio d´Opaglio (No) Aperto nei mesi di Luglio e Agosto Venerdì - Sabato - Domenica 14.00 - 19.00 Ingresso Gratuito Museo Etnografico e dello Strumento Musicale a Fiato Via Roma Quarna Sotto (Vb) Aperto dal 15 Giugno al 15 Settembre dal Martedì al Venerdì 15.00-19.00 Sabato e Domenica 10.00-12.00 / 15.00-19.00 Ingresso: € 2,60 € 1,60 www.Museoquarna.it Museo dello Scalpellino Piazza Europa Boleto di Madonna del Sasso (Vb) Aperto nei mesi di Luglio e Agosto Venerdì - Sabato - Domenica 14.00 - 19.00 Ingresso Gratuito Collezione Calderara di Arte Contemporanea Vacciago di Ameno Via Bardelli 9 Aperto dal 15 maggio al 15 ottobre Martedì-venerdì dalle 15.00 alle 19.00 Sabato e Domenica 10.00-12.00/15.00-18.00 Ingresso Gratuito Fondazione Museo Arti e Industria Forum di Omegna Parco Maulini 1 Aperto tutto l’anno con ingresso gratuito Dal martedì al sabato 10.30-12.30/14.30-18.30 Domenica: 14.30-18.30 www.Forumomegna.org Novità di quest’anno Museo Etnografico e dell’Artigianato della Valle Strona Marmo di Massiola (Vb) Aperto luglio e agosto Venerdì-sabato-domenica 14.00-19.00 Ingresso gratuito. Per ulteriori informazioni: Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone tel.0323.89622 oppure fax 0323.888621; email ecomuseo@lagodorta.Net  
   
   
TRENTO: LA LONTRA E IL MENADÀS NEL PARCO DI PANEVEGGIO PALE DI SAN MARTINO  
 
Presentata Lo Scorso 2 Luglio la mostra estiva del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, allestita a Villa Welsperg fino al 30 settembre. Si intitola "La lontra e il menadàs" ed è la storia di un lungo viaggio sul fiume dal Primiero a Venezia, magnificamente illustrata negli acquerelli dell´artista tedesca Roswitha Asche, scomparsa nel 2006. La mostra sarà inaugurata il 4 luglio alle 17 nel centro visitatori del parco in val Canali. Dopo i "Bambini di montagna", arriva una seconda importante mostra per il Parco di Paneveggio - Pale di San Martino, che si è affidato ai dipinti dell´artista tedesca Roswitha Asche, scomparsa 4 anni fa, per narrare la storia affascinante e commovente dell´amicizia fra un ragazzo e una lontra, in un lungo viaggio che si conclude a Venezia. Roswitha Asche è un´artista sicuramente anomala nel panorama internazionale: si è sempre occupata di rilievo dei manufatti della cultura materiale e dell´architettura rurale di area tirolese, realizzando splendidi acquerelli che però non ha mai commercializzato. Presso il Parco di Paneveggio - Pale di San Martino sono depositati infatti circa 1.200 sue opere: "Roswitha Asche è arrivata nel Primiero nel 1993 e fino alla data della sua morte, nel 2006, ha soggiornato spesso tra il Vanoi e altre località della zona - ha commentato il direttore del Parco, Ettore Sartori - In questo senso si può dire che il Parco ha compiuto per quest´artista un´azione di mecenatismo moderno, lasciandola dipingere in piena libertà tutto ciò che attirava il suo sguardo. Prima della sua scomparsa stava curando una mappatura degli edifici rurali del Trentino. Ritengo ci abbia affidato un patrimonio straordinario, che documenta tutti i manufatti della cultura materiale quotidiana del mondo contadino di montagna, che stanno scomparendo". La mostra "La lontra e il menadàs" è dunque un´omaggio a quest´artista etnografica: "La pratica della fluituazione del legname, e dei menadàs ovvero gli uomini che lo conducevano, stava scomparendo dalla memoria - ha proseguito il direttore Sartori - È merito di Roswitha Asche aver ricostruito la filiera del legno dal Primiero fino a Venezia". Un tempo infatti Venezia era fra i principali fruitori del legname trentino, utilizzato sia per la flotta di imbarcazioni, sia per il commercio nel Mediterraneo. Ma questa rotta fluviale si è interrotta bruscamente, con la captazione delle acque ad uso irriguo e con l´irregimentazione dei corsi fluviali. "A quattro anni dalla sua prematura scomparsa, abbiamo ritenuto giusto esaudire il suo desiderio pubblicando insieme alla libreria editrice Agorà di Feltre il libro "La lontra e il menadàs", con testi di Giulio Tollardo, secondo volume della collana per bambini "Favoloso Parco", nonché realizzando una mostra tratta dal racconto con le tavole originali da lei illustrate - sono state le conclusioni del direttore - L´allestimento è arricchito da una sezione naturalistica sulla lontra, un animale importante per il Primiero e il Vanoi, in quanto proprio in questi corsi d’acqua è stata segnalata per l’ultima volta in Trentino. Non a caso leggende e storie locali la vogliono protagonista e molti comuni del Primiero hanno nel loro stemma proprio la lontra. Speriamo che, come nel racconto, possa ritornare presto nei nostri corsi d´acqua". (at) Info La lontra e il menadàs. La storia del lungo viaggio a Venezia nei dipinti di Roswitha Asche A Villa Welsperg fino al 30 settembre Orari: 9-12.30, 15-18 www.Parcopan.org    
   
   
CHERASCO (CN): SULLE TRACCE DI GINA LAGORIO CON LELLA COSTA VINCITRICE DEL PREMIO “UNA DONNA NEL MONDO” 2010 - SABATO 10 LUGLIO 2010  
 
Dalla casa di Gina Lagorio in via Marconi alla piazza a lei dedicata, fino ai Bastioni e al belvedere dove la scrittrice si soffermava durante le sue passeggiate nella città di Cherasco. Sono alcune tappe del viaggio nei luoghi amati da Gina Lagorio (1922-2005), proposto sabato 10 luglio a Cherasco (Cn) dalle ore 18.30, insieme con l’attrice Lella Costa, che riceverà il “Premio Gina Lagorio – Una Donna nel Mondo” (V edizione). L’itinerario è organizzato dalla Città di Cherasco in collaborazione con il Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano, il nuovo progetto che unisce enti, istituzioni e associazioni di Langhe Roero e Monferrato, promosso dalla Regione Piemonte con il coordinamento della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. La passeggiata con Lella Costa percorrerà le vie del centro storico di Cherasco, dove gli edifici medioevali ricompaiono sotto gli intonaci del barocco (partenza: ore 18,30, Teatro Civico Salomone di via San Pietro 41/A). Una città dove Gina Lagorio, originaria di Bra, amava soggiornare per lunghi periodi e che fa da sfondo a diversi suoi romanzi come Tra le mura stellate e (1991) e Il bastardo, ovvero gli amori, i travagli e le lacrime di Don Emanuel di Savoia (1996). Una città ricca di storia, dove transitarono Carlo V, Francesco I, il Mazzarino, duchi e re sabaudi, dove fu firmata la pace del 1631 e dove Napoleone Bonaparte dettò le clausole dell’armistizio del 1796. A Cherasco ha sostato la Sindone in viaggio per Genova nel 1706 e hanno lavorato diversi artisti, come Sebastiano Taricco, che ha dominato la scena nel passaggio dal Seicento al Settecento. L’itinerario sarà preceduto alle ore 17,30 presso il Teatro Civico Salomone dal conferimento del “Premio Gina Lagorio – Una donna nel Mondo” che quest’anno va a Lella Costa per l’impegno civile che da sempre persegue nella sua carriera teatrale. Da sempre voce narrante del mondo femminile, Lella Costa è presidente del Cemp, il più antico consultorio italiano. Ha recitato nelle carceri, ha prestato il suo volto alle battaglie di Gino Strada ed Emergency, è stata testimonial nella campagna referendaria sulla fecondazione assistita, si è occupata di pace, Costituzione e diritti dell’infanzia. L’incontro al Teatro Civico ripercorrerà la figura di Gina Lagorio insieme con la vincitrice e altri ospiti esponenti del mondo culturale, istituzionale e della società civile. Il riconoscimento dedicato a Gina Lagorio, cittadina onoraria di Cherasco, è stato istituito nel 2005 dalla Città per premiare le donne che nella loro vita e con la loro attività hanno saputo mantenere sempre vivi i grandi valori della comunità civile. Nelle passate edizioni il Premio è andato a Milena Gabanelli (2009), Rita Borsellino (2008), Aminata Dramane Traoré (2007), Bianca Giudetti Serra (2006). Conclude la giornata il balletto dedicato a Fernanda Pivano e portato in scena dall’associazione Gruppo di danza Cherasco Suite (ore 21,30 – Arco del Belvedere). Interverrà Lella Costa. Info: Città di Cherasco 0172.42705 - 0172.489382 - 0172.489101 - turistico@comune.Cherasco.cn.it Gina Lagorio Nata a Bra nel 1922, Gina Lagorio ha vissuto in Liguria e successivamente a Milano, dove è scomparsa nel luglio del 2005. A Cherasco trascorreva lunghi soggiorni dedicati soprattutto alla scrittura e al riposo. È autrice di opere di narrativa, di saggistica e di teatro. Tra le prime si ricordano: Il polline (1966), Un ciclone chiamato Titti (1969), Approssimato per difetto (Garzanti, 1971), La spiaggia del lupo (Garzanti, 1977), Fuori scena (Garzanti, 1979), Tosca dei gatti (Garzanti, 1983), Golfo del paradiso (De Ferrari, 1987), Tra le mura stellate (1991), Il silenzio (1993), Il bastardo, ovvero gli amori, i travagli e le lacrime di Don Emanuel di Savoia (1996), Inventario (Mondadori, 1997), L’arcadia americana (1999), Elogio della zucca (2000). Tra i saggi: Beppe Fenoglio (Edizioni del Noce, 1970), Sui racconti di Sbarbaro (1973), Sbarbaro: un modo spoglio di esistere (1981), Penelope senza tela (1984), Russia oltre l’Urss (1989), Il decalogo di Kieslowski (1992). Suoi testi teatrali sono raccolti nel volume Freddo al cuore (1989). Nel 2003 è stato pubblicato il libretto d’opera La memoria perduta (Viennepierre), andata in scena nell’ottobre 2002 al Teatro dell’Opera di Roma per la musica di Flavio Emilio Scogna. Nel 1987 Gina Lagorio è stata eletta al Parlamento nel gruppo degli indipendenti di sinistra: si è battuta per i diritti delle donne e per la pace. Al marito Emilio Lagorio, figura di spicco della Resistenza savonese, scomparso nel 1964 (alla cui malattia e morte è legato Approssimato per difetto) ha dedicato nel 2003 il libro Raccontiamoci come è andata (Viennepierre). Nel 2005 è uscito, postumo, Càpita (Garzanti). Gli itinerari In viaggio con… nei luoghi di… La passeggiata a Cherasco tra i luoghi di Gina Lagorio rientra nel progetto dei quindici itinerari letterari raccolti sotto il nome di In viaggio con… nei luoghi di… e organizzati da maggio fino a settembre sul territorio del Parco Culturale, per ripercorrere località e paesi descritti nelle loro opere da cinque grandi autori del Novecento di Langhe, Roero e Monferrato (Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Giovanni Arpino, Gina Lagorio e Davide Lajolo). La vita e i romanzi di Beppe Fenoglio sono stati rievocati in tre passeggiate tematiche: Nella valle di San Benedetto (domenica 23 maggio, San Benedetto Belbo); Sulle tracce di Fulvia (mercoledì 2 giugno, San Rocco Seno d’Elvio) con lo scrittore Davide Longo; I luoghi della vita e la battaglia dei 23 giorni (San Cassiano, domenica 6 giugno); Posti della Malora (domenica 13 giugno, San Bovo di Castino). Termineranno con l’escursione Le parole di Fenoglio sabato 28 agosto a San Benedetto Belbo. I romanzi e i versi di Davide Lajolo hanno ispirato la giornata Ulisse sulle colline di sabato 29 maggio a Vinchio, durante la quale è stato consegnato il “Premio Davide Lajolo – Il ramarro” alla giornalista Concita de Gregorio. Seguiranno gli itinerari: Con la luna nei boschi dei Saraceni con concerto serale (sabato 10 luglio, con ritrovo alle ore 21 al parcheggio della Riserva naturale della Val Sarmassa – via Cortiglione); I Bricchi del barbera – Sul bricco dei 50 anni (sabato 21 agosto, con partenza alle ore 16 dalla Località Piazza S. Marco). Le escursioni dedicate a Cesare Pavese sono in programma per venerdì 27 agosto (in occasione della giornata conclusiva del Pavese Festival con l’attore Alessandro Preziosi), sabato 28 e domenica 29 agosto (per le celebrazioni del Premio Cesare Pavese 2010) e mercoledì 4 e giovedì 5 agosto, sempre a Santo Stefano Belbo in occasione dell’iniziativa I falò sulle colline di Cesare Pavese. Infine Una domenica con Giovanni Arpino a Bra è la giornata che permetterà di conoscere la poetica e la vita dello scrittore, assieme al giornalista Darwin Pastorin. É in programma per domenica 19 settembre con visite, letture, chiacchierate in tutta la città. Info sugli itinerari In viaggio con.. Nei luoghi di…: www.Fondazionelibro.it Hanno partecipato agli incontri per dare vita al progetto del Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano: Associazione Culturale Davide Lajolo, Associazione Culturale Gente & Paesi, Associazione Culturale Terre Alte, Atl Alessandria, Atl Asti, Atl Langhe e Roero, Centro Studi Beppe Fenoglio di Alba, Cepam-centro Pavesiano Museo Casa Natale, Fondazione Bottari Lattes, Fondazione Cesare Pavese, Fondazione Mirafiori, i comuni di Acqui Terme, Alba, Bra, Canelli, Cherasco, Costigliole d’Asti, Grinzane Cavour, Monastero Bormida, La Morra, Moncalvo, Monforte d’Alba, Nizza Monferrato, Novello, San Benedetto Belbo, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Vinchio d’Asti, Vignale, le province di Alessandria, Asti e Cuneo e la Comunità delle colline tra Langa e Monferrato (Calosso, Canelli, Castagnole delle Lanze, Coazzolo, Costigliole d´Asti, Moasca, Montegrosso d´Asti, San Marzano Uliveto). Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Via Santa Teresa, 15 – Torino – 011.5184268 – www.Fondazionelibro.it  Ufficio Parco Culturale: cavallo@salonelibro.It  – 011.5184268 int. 910  
   
   
RAFFAELLA CURIEL. ARTE E MODA VERUDA DI PALAZZO COSTANZI TRIESTE 20 GIUGNO - 18 LUGLIO 2010 DOMENICA 11 LUGLIO ORE 21 SERATA DI MUSICA E LUCE  
 
Nell’ambito della rassegna Raffaella Curiel. Arte e moda domenica 11 luglio alle ore 21 a Trieste a Palazzo Costanzi si terrà Una serata di musica e luce dedicata alla famosa stilista di origine triestina e di fama internazionale. Nel corso dell’incontro i suoi preziosi abiti saranno presentati dall’architetto Marianna Accerboni, ideatrice e curatrice della mostra, attraverso l’esecuzione dal vivo di brani musicali ispirati alle creazioni della Curiel. A interpretarli saranno il giovane soprano Marianna Prizzon, allieva di Luciano Pavarotti e già affermata a livello internazionale, l’arpista Teodora Tommasi, giovanissima interprete di grande talento, allieva del Conservatorio G. Tartini di Trieste (Scuola d’arpa di Giuliana Stecchina) e vincitrice di diversi concorsi nazionali, e i maestri di valenza europea Stefano Casaccia al flauto e Manuel Tomadin all’organo positivo. Sulla facciata del palazzo avrà luogo una performance di luce. Il concerto prende spunto dal grande interesse di Raffaella Curiel e della madre Gigliola per la musica: “Ci si alzava da tavola e si andava al pianoforte. Mia mamma suonava, tutti noi cantavamo...Quando venivano a Milano Arthur Rubinstein e Arturo Benedetti Michelangeli, erano sempre nostri ospiti” ricordava la stilista in un interessante intervista rilasciata ad Arianna Boria e comparsa nel 2005 su Il Piccolo di Trieste in occasione del conferimento del S. Giusto d’oro alla couturier. E non a caso il programma del concerto prevede l’esecuzione di raffinati brani per la maggior parte poco noti al grande pubblico, scritti da compositori quali per esempio il belga Alphonse Hasselmanns, Turlough O’carolan, considerato il più grande compositore irlandese e l’ultimo bardo, il francese Marcel Tournier, un Anonimo del Ii secolo a.C., lo spagnolo Jesus Guridi... In sintonia con le sofisticate predilezioni artistiche della Curiel anche per pittori non molto conosciuti, come Jose Tapiro Y Baro, Jim Dine, George Barbier, i pittori orientalisti, le cui opere hanno ispirato, assieme a quelle di Picasso, Klimt, Schiele, D.g. Rossetti e altri, le sue apprezzatissime collezioni e molti degli abiti, che sono esposti in mostra accanto a grandi pannelli con la riproduzione dei dipinti cui sono dedicati, rendendo in tal modo la rassegna un’esposizione non solo di moda ma anche d’arte. Inoltre, per quanto riguarda il concerto, risulta molto originale l’accostamento di brani appartenenti a epoche e stili assai diversi fra loro, secondo una selezione tipica della cultura americana, volta a sollecitare in modo speciale l’attenzione del pubblico: una varietà di motivi ispiratori, la quale ricalca per altro la molteplicità di spunti che sostengono la particolare e scenografica progettualità della Curiel, sempre accompagnata da una grande qualità sartoriale e artistico-artigianale dell’esecuzione. Va inoltre particolarmente sottolineato che la mostra si è resa possibile anche perchè a Trieste si è creato un substrato sensibile alla moda grazie a Its, piattaforma internazionale di supporto ai giovani talenti che da 10 anni porta in città i più importanti professionisti e rappresentanti della stampa del settore, con un evento che a luglio proietta Trieste tra le capitali mondiali della moda. L’esposizione, che sta ottenendo un grande successo di pubblico - finora circa 4.000 visitatori - è promossa da Fidapa - Sezione storica di Trieste in collaborazione con il Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura e Direzione Area Cultura - e si avvale del sostegno del quotidiano Il Piccolo, del contributo di Banca di Cividale, Oréal Professionnel Paris, Azienda Agricola Fratelli Berlucchi Franciacorta, La Giuliana Cornici, Lions Club Trieste San Giusto e della partecipazione di Gls Corriere espresso, Peperino • Milano Udine Trieste, Scuola del Vedere - Libera Accademia di Belle Arti Trieste, Klavdij Jakoncic Flowers, Aiello Assicurazioni s.A.s., Arte in palcoscenico. Nella mostra, visitabile fino al 18 luglio, oltre agli abiti di Raffaella Curiel, compaiono anche altre due sezioni: una è dedicata a Gigliola Curiel senior, madre di Raffaella, grande innovatrice della moda italiana e internazionale degli anni cinquanta e sessanta, grazie alle sue linee essenziali e alle sue idee antesignane; l’altra espone gli accessori, molto fascinosi e glam, e i bozzetti firmati dalla figlia di Raffaella, Gigliola junior. Laureatasi alla Bocconi con studi al Central Saint Martin’s College of Art e Design di Londra, la giovane stilista firma ogni anno per la Maison Curiel, oltre agli accessori, due collezioni di prêt-à-porter, mentre Raffaella crea l’alta moda con altre due collezioni annuali.  
   
   
L´ARTE DELLA TOPOGRAFIA MINERARIA IN MOSTRA A RIDANNA: INAUGURAZIONE L´11 LUGLIO  
 
Domenica 11 luglio 2010, dalle ore 9.15, presso l’area museale di Masseria del Mondo delle Miniere Ridanna Monteneve, in località Masseria 48 (Racines), sarà inaugurato lo spazio espositivo dedicato al tema "Lo sviluppo dell´arte del rilevamento" riferito alla topografia mineraria. Per arte del rilevamento si intende l’insieme delle complesse attività di misurazione dei tunnel minerari e dei confini delle miniere e dei sentieri sotterranei, finalizzata a tracciare carte topografiche quanto più possibile esatte delle proprietà. Si tratta di una pratica molto antica di cui si ha notizia già nel Xv secolo. Allo sviluppo dell’arte del rilevamento il Mondo delle miniere Ridanna Monteve ha dedicato una nuova sezione della propria esposizione permanente, creata grazie ad un dono del collezionista Harry Träger, ingegnere minerario di Kassel. Antichi e nuovi strumenti di misurazione, dalle cataste ai goniometri, fino alle più recenti apparecchiature Gps, immagini e pannelli delineano la storia di questa particolare pratica. La mostra permanente “Lo sviluppo dell’arte del rilevamento” verrà inaugurata in occasione della tradizionale festa del minatore domenica 11 luglio 2010 dalle ore 9.15 presso l’area museale di Masseria, in località Masseria 48 (Racines). Questo il programma dettagliato della giornata: - ore 9:15: ingresso nell’area museale accompagnati dalla banda musicale dei minatori - ore 9:30: celebrazione liturgica nella cappella di Santa Barbara - ore 10:15: benvenuto e introduzione all’arte del rilevamento con visita all’esposizione - ore 12:30: pranzo in comune con gli ospiti alla “Knappenstube”. Segue intrattenimento musicale  
   
   
AOSTA: MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE UN ALTRO SGUARDO  
 
L’assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Albert Lanièce e il Sindaco del Comune di Champdepraz, Luigi Berger hanno inaugurato giovedì 8 luglio 2010, nel comune di Champdepraz, presso la saletta adiacente alla biblioteca comunale sita in frazione Fabbrica n. 165/bis, si svolgerà l’inaugurazione della mostra fotografica itinerante dal titolo “Un altro sguardo”. Protagonisti dell’iniziativa sono stati gli ospiti del Centro Educativo Assistenziale (C.e.a.) di Hône-champdepraz, che con l’aiuto degli operatori hanno cercato di raccontare in prima persona, in 16 scatti, le loro esperienze di vita quotidiana. Le immagini, realizzate in diversi contesti sociali, illustrano momenti di vita integrata sul territorio volti ad evidenziare potenzialità, competenze ed abilità delle persone con disabilità. L’iniziativa vuole offrire al visitatore un diverso sguardo sul mondo della disabilità mettendo a fuoco l’essenza di ogni singola persona che pur nelle difficoltà, con l’aiuto di una comunità aperta, accogliente e attenta alle specifiche diversità, riesce ad inserirsi sul territorio svolgendo ruoli sociali adultizzanti e alieni da steretipie e pregiudizi  
   
   
CHIANCIANO TERME (GIARDINO LA FOCE): U TURN - 10 LUGLIO / 4 SETTEMBRE 2010  
 
Nella magica atmosfera del giardino La Foce, realizzato negli anni venti del Novecento dall´architetto inglese Cecile Pinsent, situato nel cuore della Val d´Orcia, dal 10 luglio fino al 5 settembre si terrà la mostra U-turn. Nelle “stanze” verdi del giardino all´italiana, realizzato su più livelli e terrazzamenti, e nel vecchio frantoio, si potranno ammirare le sculture di ferro, travertino, lastre di vetro e luce di Giovanna Lysy. Nella limonaia saranno esposte le fotografie di Francesca Lotti, realizzate con la collaborazione della visione scenografica di Alessandro Gaggio. Le due artiste sono unite in questo progetto dal filo conduttore di U-turn, inversione di marcia, una ricerca artistica che ha come intento di ripercorrere le proprie orme, a partire dalla decisione di utilizzare come “scenario” il giardino La Foce, luogo di ricordi e di ispirazione, nel desiderio di ritrovare antichi valori ed i necessari equilibri per la ricostruzione di una nuova era per la generazione degli “Over 40”, disorientata e sconvolta da una crisi culturale, economica e politica che ormai dilaga a livello mondiale. Giovanna Lysy – Nata a Roma, trascorre la propria infanzia nell´appartamento di famiglia in Palazzo Orsini, sorto sulle rovine del Teatro Marcello. La madre, Benedetta Origo, è nel ricordo dell´artista la figura centrale per la sua iniziazione al mondo dell´arte, una figura che le ha trasmesso fin da bambina un forte senso estetico ed il culto del bello. Altra figura importante per la sua formazione culturale è il padre, Alberto Lysy, musicista di fama internazionale. Così, circondata da musicisti, scrittori e personalità di profonda libertà intellettuale Giovanna Lysy sviluppa una grande soggettività ed indipendenza che l´aiuta a seguire le proprie tendenze artistiche prima nella creazione di tessuti pregiati per l´azienda Rubelli di Venezia e poi nella grande passione della sua vita che è la scultura,sperimentando, mischiando, fondendo diversi materiali e utilizzando sempre tecniche nuove. Luogo per lei magico e fonte di grandi ispirazione è da sempre La Foce, con il suo giardino, le sue vallate, i boschi e gli aridi paesaggi lunari delle crete senesi. Francesca Lotti, fiorentina, studia fotografia a New York e a Los Angeles. Tornata in Italia collabora con le maggiori testate per servizi di moda, danza, ritratti e sport. Poliedrica e sempre curiosa di sperimentare nuove strade, da qualche anno collabora con l´artista Alessandro Gaggio nella ricerca personale sui mondi sotterranei dell´animo umano, in una inversione di tendenza, dalla moda alla ricerca di altre emozioni. Insieme ideano e progettano tutti i concept dei tableu vivent che poi verranno da lei interpretati con la fotografia. Anche Alessandro Gaggio ha lavorato nella moda, esclusivamente negli accessori, collaborando con le firme più rinomate del panorama internazionale. Adesso si occupa di una propria produzione che trasversalmente comprende gioielli, sculture e disegni a suo piacere. Vengono esposti in questa mostra tre trittici realizzati utilizzando soggetti umani come sculture viventi, da plasmare in personaggi storici,mitici o di fantasia, e un quarto trittico dove protagonista è la natura. L´idea parte da fantasie oniriche e visioni teatrali dove il soggetto viene usato come materia pittorica, plasmato dalla luce e dal colore e poi fermato nella scatto finale dell´immagine fotografica: 1 - L´amore al di là delle convenzioni morali, in cui protagonisti sono personaggi storici come Euriolo e Niso, Edoardo Ii, e Corradino di Svevia; 2 – l´essere animale, uomini con maschere che rappresentano altrettanti animali, il toro, il capretto e il cavallo; 3 – le maschere dell´uomo, vari personaggi mascherati del nostro quotidiano; 4 – La leggerezza e l´inganno delle ombre, foto di proiezioni di alberi che rappresentano la bellezza del silenzio. Le foto sono stampate direttamente su vetro temperato, al fine di esaltare la luce e la leggerezza dei soggetti rappresentati. Alessandro Gaggio oltre alla visione teatrale delle foto ha curato la realizzazione degli oggetti artistici indossati dai personaggi, che saranno esposti all´interno della mostra, utilizzando diversi materiali: per i gioielli il bronzo e la ceramica; per le maschere la carta e la ceramica; per le corazze la ceramica. Www.uturn2010.blogspot.com Il giardino, creato dall’architetto inglese Cecil Pinsent, è oggi considerato un’ideale combinazione tra il paesaggio e l’architettura del Xx secolo, che mescola la tradizione e il gusto italiano e inglese. Il giardino è stato ideato con lo scopo di impreziosire la villa rinascimentale ed allargare la meravigliosa visuale, che domina le colline della Val D’orcia e il Monte Amiata. La realizzazione del giardino è durata dal 1925 al 1939. Si tratta di un classico giardino all’italiana, con siepi tagliate in forme geometriche alternate ad alberi di limone racchiusi in vasi di terracotta. Scale di travertino portano al giardino delle rose e ad una fresca pergola ricoperta di glicine e attorniata da siepi di lavanda. Leggere terrazze sovrastano la collina, dove ciliegi, pini e cipressi crescono insieme a ginestra, timo e rosmarino. Un lungo viale di cipressi conduce ad una statua di pietra del Xvii secolo. Un sentiero tra gli alberi unisce il giardino al cimitero di famiglia, considerato una delle migliori creazioni di Cecil Pinsent  
   
   
NUORO (MAN): IN THE MIDDLE - 18 GIUGNO 2010/11 LUGLIO 2010  
 
In the middle, il titolo della mostra che inaugura la nuova stagione espositiva del Museo Man, allude e sottintende una serie di rimandi che vanno dall´anagrafica dei sei artisti presentati al loro personale percorso di ricerca, dalle tematiche proposte all´odierna particolare situazione del Man, per arrivare fino a far riferimento all´inizio di quello che celebriamo come il prossimo altrettanto fortunato decennio. Nessuno di questi artisti ha mai esposto una propria opera al museo, mai era stato invitato prima di quest´evento e neppure è presente in collezione: infatti, la nuova indagine del Man guarda al lavoro di chi, pur essendo stato finora costantemente seguito e stimato, per casuali e diverse ragioni mai era stato invitato a esporre. In the middle riunisce sei artisti, tra cui una designer, a ognuno dei quali è stato chiesto di raccontare una storia, con La giusta distanza come recita il titolo della Soddu, seguendo Dinamiche spaziali (Lostia) e spargendo Semi preziosi (Idili). C´è chi lo ha fatto scattando con il pennello Fotogrammi con orizzonte (Garau) e chi invece con la macchina fotografica ha trattenuto Soli neri (Delogu), tutti hanno steso una Mitjariga (Nieddu), una mezza riga, uno spartiacque molto permeabile tra un prima e un poi che forse non esiste nelle trasformazioni inesorabili e silenziose. Per questo con i sei artisti abbiamo condiviso l´ironia che tutti dovremmo avere quando ci chiedono di fare un bilancio che non tenga conto del futuro, quel prossimo istante a cui noi, almeno noi, non vorremmo mancare. Che questa bellezza e questa ironia ci colga ogni volta nel bel mezzo di qualsiasi situazione della nostra vita. 6 7 Mostra a cura di Ivo Serafino Fenu e Roberta Vanali. 8 9 Marco Delogu nasce nel 1960 a Roma, dove vive e lavora. La sua ricerca si concentra su ritratti di gruppi di persone con esperienze o linguaggi in comune. Negli ultimi anni i suoi progetti si sono maggiormente concentrati sulla natura, nelle differenti declinazioni di un´attenzione che si sposta dall´uomo a ciò che lo circonda. Ha pubblicato oltre venti libri. Ha esposto in Italia e all´estero (Accademia di Francia, Villa Medici a Roma, Galleria Comunale d´Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Palazzo delle Esposizioni a Roma, Warburg Institute a Londra, Henry Moore Foundation a Leeds, Ircam, Centre George Pompidou a Parigi, Museé de l´Elysee a Losanna, Photomuseum, Mosca, ecc.). Nell´autunno del 2008 si è svolta all´Accademia di Francia Villa Medici, una sua grande retrospettiva dal titolo Noir et Blanc. Il 18 febbraio 2010 alla Randall Scott Gallery di New York è stata inaugurata la sua personale; il 16 marzo 2010 lo Studio Stefania Miscetti, Roma, ha presentato il suo lavoro dal titolo Soli neri. Nel 2002 ha ideato Fotografia, festival internazionale di Roma di cui è il direttore artistico. Nel 2003 ha fondato la casa editrice Punctum, specializzata in fotografia con oltre quaranta titoli in catalogo. Nella primavera del 2007 ha fondato lo European Month of Photography, giunto quest´anno alla seconda edizione, un network di sette festival di fotografie di sette capitali europee (Mosca, Parigi, Bratislava, Lussemburgo, Vienna e Berlino, oltre a Roma). 10 11 Salvatore Garau nasce a Santa Giusta (Oristano) nel 1953. Si diploma all´Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1974. Dall´inizio degli anni Ottanta si dedica a tempo pieno alla ricerca visiva. È del 1984 la sua prima personale allo studio Cannaviello di Milano, cui seguiranno un gran numero di mostre che lo vedranno impegnato in alcune tra le gallerie più note d´Europa. Dal 2000 espone regolarmente alla Capricorno Gallery. Del 2002 è l´imponente esposizione alla Fondazione Stelline di Milano; nel 2003 è presente alla Biennale d´arte di Venezia e nello stesso anno espone al Parlamento di Strasburgo. Numerose sono le acquisizioni di sue opere da parte di musei ed enti pubblici, tra quali ricordiamo il Museo d´Arte Moderna di Bologna, il Pac milanese, La Casa de la Cultura de Bellreguard di Valencia e il Museo d´Arte Moderna e Contemporanea di Varese. 12 13 Nilla Idili nasce ad Alghero nel novembre del 1964. Nel 1997 si iscrive all´Accademia di Belle Arti di Sassari. Le sue ricerche nascono dall´osservazione e interpretazione attraverso la memoria dei luoghi e delle culture che le appartengono e l´attraversano. La sua poliedricità si esprime attraverso l´installazione, il video, la performance e il design. Attualmente vive e opera a Bosa. 14 15 Michele Lostia nasce nel 1964 a Roma. Il suo percorso artistico ha visto sperimentazioni su metalli con tecniche differenti, attraversando orizzonti che si sviluppano in percorsi culturali evolutivi, utilizzando la comunicazione senza timore di un continuo dinamismo, dalla pittura all´incisione, dalla scultura, all´architettura, per arrivare a forme contaminate dai vari processi, che tuttavia mantengono le tracce evidenti del percorso ed il concetto dinamico dello stesso. Tra le sue personali: 2009 Salwa Al Sabah Hall Kuwait City, Kuwait "Spacial Dinamics" con Electronic Art Cafè a cura di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca; 2009 Marina Hotel Kuwait City, Kuwait "Spacial Dinamics" con Electronic Art Cafè a cura di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca; 2009 "Tilda" Electronic Art Cafè, Piazza Farnese Roma a cura di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca; 2007 Piazza Farnese, Roma video installazione su Palazzo Farnese a cura di Achille Bonito Oliva; 2007 Galleria Pio Monti, Roma "Dinamo Spaziale" a cura di Achille Bonito Oliva; 2007 Electronic Art Cafè, Piazza Farnese Roma a cura di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca. Espone permanentemente alla Galleria comunale di arte contemporanea di Casacalenda; 16 17 Gianni Nieddu nasce nel 1957 ad Alghero dove vive e lavora. Laureato in Giurisprudenza a Sassari, si accosta alle arti visive negli anni Ottanta. Affianca alla produzione pittorica quella di natura installativa. Si è occupato di illustrazione nel campo dell´editoria. Per la prima volta, in occasione di questa mostra, presenta un´opera video. Il suo approccio è sempre antiretorico e ludico, i temi sono affrontati da angolature insolite e ironiche. Nei suoi lavori convivono felici contraddizioni: un rigore compositivo si accompagna spesso a effimere stabilità. Ultimamente si è creato una sorta di zoo personale, animato da curiosi animaletti con i quali rappresenta ora lievi, ora drammatiche vicende. In molti dei suoi lavori tradisce una predilezione per le moltitudini (scolaresche, pulcini stesi o in batteria, ingorghi di autobus o automobili) che gli danno pretesti per allineamenti ed enumerazioni. 18 19 Paola Soddu nasce nel 1962 a Nuoro, dove vive e lavora. Dall´esperienza formativa all´Istituto Europeo di Design ha maturato nel tempo uno stile che, partendo dalla tradizione sarda, abbraccia altre culture, in particolare del Mediterraneo. Ne è nato un linguaggio multiforme, che caratterizza l´attività e la filosofia del laboratorio creativo Gramelot, con il quale realizza complementi d´arredo, oggetti d´uso quotidiano e non, muovendosi liberamente fra arte, design e artigianato. 20 21 Info: 22 Man_museo d´Arte della Provincia di Nuoro 23 Via Satta 27 24 08100 Nuoro 25 Tel&fax +39 0784252110 26 man.Nuoro@gmail.com    
   
   
NON SOLO VIAGGI: ALLA SCOPERTA DEI MUSEI PIÙ NUOVI O CURIOSI DEL MONDO  
 

Easyviaggio.it dedica il Giro d’Orizzonti della settimana ai vari musei del mondo aperti nel 2010: dal museo parigino dell’informatica al Maxxi (dove “xxi” sta per Xxi Secolo) di Roma passando per il primo sommergibile-museo al mondo, che si trova a Genova. La guida è consultabile gratuitamente al link http://www.Easyviaggio.com/studio/estate-contro-corrente-aprono-nuovimusei. 30 giugno 2010 Benvenuta estate! Tutti si apprestano a preparare costume da bagno e crema solare per partire alla volta della spiaggia, proprio quando i prezzi salgono vertiginosamente. Allora, perché non prendere l’alta stagione in contropiede e dedicarsi a una vacanza a metà tra cultura e curiosità? Easyviaggio.it, leader nell’informazione e nella mediazione turistica, porta per mano i vacanzieri lungo un Giro d’Orizzonti dedicato alla scoperta dei più nuovi, e spesso più curiosi, musei del mondo. 1. Informatica e video giochi a Parigi Volete divertirvi a provare alcuni dei più gloriosi videogiochi del passato? Siete patiti delle mitiche console di un tempo, dall´Odyssey di Magnavox (1972) alla Nes di Nintendo (1985), e tuttavia non vedete l’ora che esca il prossimo ritrovato della tecnica? Allora a Parigi c’è quello che fa per voi: è stato inaugurato lo scorso aprile, infatti, negli spazi del Toit de la Grande Arche, il Museo del videogame. 2. Maxxi a Roma È stato appena inaugurato a Roma il Maxxi, Museo Nazionale delle Arti del Xxi Secolo, per creare un avvenire artistico che sappia raccogliere l´eredità del passato proiettandola verso il futuro. Non è solo un museo, ma anche un´officina in cui elaborare nuovi progetti. Sono già migliaia i visitatori del nuovo museo romano. Il nome? Non è casuale: “xxi” di Maxxi ricorda infatti “Xxi Secolo”. 3. A Genova il primo sommergibile museo Altra apertura fresca fresca: un’apertura che, viste le sue caratteristiche, non poteva trovarsi in nessun’altra città se non Genova. La Superba ospita infatti il primo sommergibile trasformato in museo. Volete fingervi sommergibilisti per un giorno? Allora affrettatevi, perché il Nazario Sauro, aperto al pubblico dallo scorso 28 maggio all´interno del Galata Open Air Museum, offre a soli 36 visitatori per volta l´occasione di scoprire dall´interno le tecniche e i macchinari di un vero sottomarino. 4. Museo olimpico Torino 2006 A Torino ha aperto il museo retrospettivo sull’edizione 2006 delle Olimpiadi invernali (e non solo su quell’edizione). Il museo si trova all´ultimo piano dell´edificio che ospita anche il Museo di Scienze Naturali di Torino, in via Giolitti, e racconta la storia delle Olimpiadi a partire dai suoi albori. La cronistoria è narrata con l´ausilio di video, fotografie e testi. 5. Londra, una stagione di aperture Londra inaugura un nuovissimo museo dedicato alla tradizione ebraica, grazie a un investimento di 10 milioni di sterline e al prezioso lavoro di Long & Kentish Architects, che hanno progettato l´area museale del Jewish Museum. La casa privata dell’omonimo pittore è poi diventata il Leighton House Museum, all´interno di Holland Park. La collezione originaria di opere di pittori preraffaeliti si è allargata con la riapertura del museo in aprile, con una sezione dedicata esclusivamente ai dipinti di Leighton. 6. A Dresda riapre l’Albertinum Aveva chiuso nel 2002 a causa delle alluvioni ed è stato finalmente riaperto l´Albertinum di Dresda, a uso e consumo degli appassionati d´arte moderna e contemporanea. All´interno di un edificio costruito da Karl Adolf Kanzler tra il 1884 e il 1887 sulle fondamenta del vecchio arsenale, sono esposti, oltre a statue romane e greche antiche ma anche moderne, dipinti dal Romanticicmo fino ai nostri giorni, per un totale di oltre 2.500 pezzi. 7. Riapre a Firenze il Museo Galilei Il museo riapre i battenti dopo due anni di restauri, a 400 anni dalla pubblicazione del “Sidereus Nuncius”. La radicale rinnovazione di Palazzo Castellani, un edificio del Xii Secolo, ha voluto valorizzare in chiave monumentale anche lo "scheletro" destinato ad accogliere oltre 1.000 oggetti, tra strumenti e apparati che hanno fatto la storia della scienza, tra cui i due cannocchiali e la lente obiettiva con cui Galileo Galilei scorpì i satelliti di Giove. 8. A Metz un nuovo Centre Pompidou Il Centre Pompidou raddoppia e la proposta artistica francese si decentralizza: è nato il Centre Pompidou-metz, una galleria d´arte che, in sinergia con il Pompidou parigino, ne riprende l´idea senza esserne una pedestre riproduzione. Non lontani dal confine con il Lussemburgo e la Germania, la città e il museo diventano, con l´istituzione di questo nuovo progetto, simbolicamente portatori di proposte artistiche regionali ma allo stesso tempo internazionali. Lo spazio è stato concepito dagli archietti Shigeru Ban e Jean de Gastines. 9. Milano, il museo del Novecento Se tutto va come previsto, i lavori al cantiere dell´Arengario a Milano termineranno il prossimo novembre: aprirà così, finalmente, il nuovo Museo del Novecento, con esposizione di alcune delle opere italiane più importanti del secolo scorso. L´arengario è un palazzo tradizionalmente sede di uffici: ora invece si riproporrà come ideale terrazza aperta sulla città, luogo di incontro di artisti e intellettuali, sotto l´egida degli architetti Italo Rota e Fabio Fornasari 10. Tel Aviv, cent’anni di storia e un museo In occasione del centenario dalla nascita della città, nel 2009, Tel Aviv ha inaugurato il Museo della Storia, finito di costruire dopo tre anni di lavori all´interno del palazzo municipale nel quartiere di Jaffa, centro iniziale da cui cominciò lo sviluppo dell´attuale metropoli. Il Museo della Storia è pensato per essere anche e soprattutto un´occasione di dibattito sull´eredità storica di Tel Aviv. L´esposizione inaugurale propone un ritratto della città tra il 1900 e il 1940 realizzato attraverso una scelta delle più significative tra una collezione di 20.000 fotografie scattate dagli stessi abitanti. Parte del gruppo Easyvoyage.com, lanciato in Francia nel 2000 da Jean-pierre Nadir, Easyvaggio.com approda in Italia l’11 marzo 2008. Primo portale d’informazione e mediazione completamente dedicato al turismo, Easyviaggio.com ha già raggiunto dei risultati molto importanti: oltre 500 mila visitatori unici al mese, più di 200 mila click rimandati ogni mese verso gli operatori e oltre 900.000 abbonati alle newsletter. Easyviaggio.com offre un approccio originale grazie alla combinazione di cinque elementi: forti contenuti editoriali, comparazione tra le offerte del mercato (voli, circuiti, soggiorni, hotel), classificazione degli hotel, community on-line e la newsletter con selezione di offerte speciali. Info: www.Easyviaggio.com