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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Gennaio 2012
CASTELLI DEL MONFERRATO: GOLOSARIA - 2 MARZO  
 

Golosaria tra i castelli del Monferrato sarà il prologo della Primavera con due weekend di festa e assaggi: dal 2 al 4 marzo ad Alessandria, Casale Monferrato e nei comuni del circondario e dal 9 all´11 marzo ad Asti con la Fiera dei Vini della Luna di marzo ambientata a Palazzo Enofila.

Paolo Massobrio, patron di Golosaria, celebra così la sesta edizione di un festival unico nell´area più ricca di castelli d´Italia. Il programma dei due weekend è disponibile sul sito www.golosaria.it , mentre per l´occasione è in uscita l´applicazione per iPhone e iPad Il Golosario-Monferrato con l´aggiornamento continuo degli eventi e dei punti di riferimento di questo territorio durante tutto l´anno

 
   
   
MILANO (MUSEO WOW SPAZIO FUMETTO): SERGIO CAVALLERIN. GOD SAVE ANIME A CURA DI IGOR ZANTI - 30 MARZO / 29 APRILE 2012 – INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 29 MARZO, ORE 18.30  
 
Wow Spazio Fumetto, il Museo del Fumetto di Milano, apre i suoi spazi all’arte contemporanea con una personale di Sergio Cavallerin “God Save Anime”, curata da Igor Zanti, che presenta un nucleo di opere ispirato al mondo dei fumetti italiani, dei comics americani e dei manga giapponesi. Dal 30 marzo al 29 aprile, i lavori di Sergio Cavallerin accompagnano il pubblico in un percorso di riflessione, ironico e impertinente, sul tema delle icone e dei modelli di riferimento proposti dalla cultura contemporanea alle nuove generazioni. Lo stesso titolo è un gioco di parole tra “gli anime”, termine giapponese che indica i film d’animazione ed i cartoni animati, e “le anime” cioè appunto lo spirito di quei giovani che dai fumetti traggono sogni e ispirazioni. Per l’artista, i personaggi dei fumetti sono diventati, oggi, protagonisti di un vero e proprio culto e meritano per questo di essere innalzati, in modo anche un po’ provocatorio, al ruolo di immagini sacre. È indubbio infatti che alcuni protagonisti dei cartoons del passato siano già diventati simboli di un´epoca e di una società, ed è presumibile - oltre che auspicabile, nelle intenzioni dell’artista - che ciò avverrà anche con i personaggi dei fumetti contemporanei che hanno già oggi una notevole influenza. Un’ulteriore declinazione, dunque, della cultura pop e neo-pop che trasforma personaggi reali o immaginari, come in questo caso, in miti da cui trarre ispirazione per la propria vita quotidiana. Il percorso espositivo si snoda attraverso una selezione di opere su tela e di sculture e culmina nell’installazione dedicata a Dragon Ball, che riprodurrà un altare votivo di epoca barocca. A sottolineare il ruolo cultuale di questi eroi fantastici, durante l´inaugurazione della mostra avrà luogo una perfomance che segnerà l’ideale consacrazione dell’altare. La cerimonia di consacrazione, seguendo un culto ispirato tanto alla religione cattolica quanto al buddismo ed allo shintoismo, prevederà una serie di riti a cui interverranno l’artista ed un gruppo di cosplayers (ragazzi che si travestono da personaggi dei cartoons o dei fumetti). La mostra è realizzata con il patrocinio del Comune di Milano. In occasione della fiera Aam – Arte Accessibile Milano, nel giorno della sua inaugurazione, una processione prenderà il via da Wow Spazio Fumetto con la metaforica intenzione di traslare la Pala di Dragonball per portarla nella sala principale della fiera: un gruppo di figuranti prenderà il via da piazzale Lotto e porterà in processione l’opera temporaneamente prelevata dal museo per esporla, tra canti e orazioni, nella sede di Aam. Cenni biografici Sergio Cavallerin, nato a Perugia nel 1957, inizia giovanissimo a collaborare con prestigiose agenzie pubblicitarie, quotidiani e riviste italiane e straniere come grafico, illustratore e vignettista umoristico. La costante ricerca poliedrica nell’espressione visiva porta Cavallerin a lavorare su più fronti, abbracciando le arti grafiche nella loro totalità, dalla pittura, al disegno, dall’illustrazione alla fotografia, dal fumetto alla vignetta satirica. Nel 1983 dà vita alla rivista di grafica umoristica “Tratto” di cui è anche direttore. Nello stesso periodo inizia il suo impegno per la diffusione dei fumetti esteri in Italia (in particolare i comics americani e i manga giapponesi) come co-fondatore della casa editrice Star Comics. Negli anni ‘80 e ‘90 si intensificano le premiazioni ed i riconoscimenti ricevuti per i cartoons e l’umorismo d’arte. Nel 1993 fonda l’azienda di distribuzione Star Shop. Nel 2000 pubblica Levitazioni, una raccolta di oltre 300 vignette e disegni umoristici, alcuni dei quali sono attualmente esposti stabilmente al Museo House of Humour and Satire di Gabrovo (Bulgaria), presso la Galleria dell’Onu a New York e in Turchia presso la Aydin Dogan Foundation. Negli stessi anni, comincia a lavorare alla serie Polimeri, acrilici su tela che ben presto saranno ospitati presso alcune delle più importanti gallerie e sale espositive d’Italia. Nel 2007 vede la luce Felineide: una raccolta di dipinti dedicati all’universo dei gatti in cui le immagini sono mirabilmente accompagnate dai testi di Vincenzo Mollica. Nel 2011 i Polimeri ricevono numerosi consensi di pubblico e critica e sono esposti a Firenze presso la Galleria Varart, ad Arezzo alla Fiera d´Arte Moderna e Contemporanea, a Torgiano (Pg) presso il Palazzo Malizia, a Napoli nella splendida e maestosa cornice del Maschio Angioino e a Los Angeles (Usa). A luglio 2011 Cavallerin partecipa alla 26° Biennale Internazionale dell´Umorismo nell´Arte di Tolentino. Scheda della mostra Titolo Sergio Cavallerin. God Save Anime A cura di Igor Zanti Progetto e organizzazione Angel Art Gallery - www.Angelartgallery.it  Sede Wow Spazio Fumetto, Milano – Viale Campania, 12 Date 30 marzo – 29 aprile 2012 Conferenza stampa giovedì 29 marzo, ore 11 Inaugurazione giovedì 29 marzo, dalle ore 18.30 Orari martedì – domenica h. 15-19. Chiuso lunedì. Ingresso gratuito Catalogo disponibile presso il bookshop del Museo Informazioni al pubblico Wow Spazio Fumetto tel. 02 49524744 – 02 49524745 - info@museowow.It  Angel Art Gallery tel +39.339.8551272 - info@angelartgallery.It  - www.Angelartgallery.it    
   
   
CAMOGLI (FONDAZIONE PIER LUIGI E NATALINA REMOTTI): DONNE DONNE DONNE - A CURA DI FRANCESCA PASINI – FINO AL 18 MARZO 2012  
 
La mostra raccoglie opere di una trentina di artiste della Collezione. Per questa occasione la direttrice Francesca Pasini ha scelto di mettere in dialogo il linguaggio dell’arte visiva e quello del teatro con la rappresentazione de Le Serve di Jean Genet, con la regia di Emanuela Rolla, che è anche una delle interpreti insieme a Margherita Remotti e Gabriella Fossati. Alle ore 18,30 si apre con lo spettacolo teatrale, che debutta in questa sede, e alla fine si accendono le luci e si inaugura la mostra. In quel momento si illumineranno le lampadine brillantissime della scritta Not For You, realizzata da Monica Bonvicini nel 2006. Una scultura che è stata presentata in altre versioni in molti musei internazionali, tra i quali nel 2007 il Museion di Bolzano, ma in questa versione viene esposta per la prima volta. La scelta delle opere dalla collezione Remotti abbina il tema del corpo a interpretazioni dei luoghi che raccontano lo sguardo delle donne e la loro guadagnata presenza nella storia dell’arte contemporanea. Si percepisce un discorso forte sull’identità femminile, particolarmente attuale oggi, in cui il corpo viene utilizzato come status symbol del potere politico, economico, mediatico. Le donne artiste lo avevano previsto, capito e raccontato in tantissime forme di cui si intende dare qui testimonianza: si passa così dalla grande protagonista della body art Gina Pane, Cicatrices de l’action (le corps pressenti, Psychè) (1974-75), a Marina Abramovic Lips of Thomas, anche questa una foto proveniente dalla performance del 1975-1997, in cui l’artista ha inciso sul proprio ventre una stella a cinque punte. Mentre Nan Goldin ritrae una donna in posa erotica e sfacciata che affronta di petto lo spettro e il sogno della prostituzione, Vanessa Beecroft è presente con un’immagine del 1997 tratta da una delle sue prime performance, quando, per creare la mobile fisionomia delle sue sculture viventi, sceglieva come modelle amiche o ragazze che conosceva appena. Shirin Neshat, con una delle sue Donne di Allah (1996), si fotografa tutta velata mentre tiene per mano il suo bambino nudo, su cui ha tracciato decori tipici dell’iconografia islamica. Elizabeth Aro, in un video del 1998 molto ironico, mostra una ragazza nuda che immagina come indossare il proprio vestito da sposa. Mentre la giovanissima e notissima Nathalie Djurberg con la video animazione The Secret Handshake (2006), ci porta dentro un dissacrante incontro sessuale tra un uomo adulto e una giovanetta. Marjetica Potrc rappresenta, in un disegno colorato, La Grande Città di Medellin (2007), come un albero dalle molte radici la cui chioma è formata da una donna nuda che danza. Immagini e problemi dell’incontro sessuale che oggi sono alla ribalta della cronaca quotidiana e che queste artiste hanno fatto irrompere nell’arte non per moralizzare o giudicare, ma per segnalare la complessità della vita, che ha sempre alla sua origine la dimensione sessuata. Sono visioni molto differenti dall’amore pacificato del romanticismo, o dalle icone della storia in cui la donna era sempre una trasfigurazione allegorica. È stato un profondo cambiamento che ha allargato la cultura e i sentimenti e che, come un fiume carsico, continua a produrre figure che raccontano le case, le città, gli oggetti, la vita. In mostra vi saranno anche Marzia Migliora, Paola Pivi, Sylvie Fleury, Katharina Fritsch, Florence Henri, Candida Höfer, Hannah Starkey, Laurie Simmons, Christine Erhard, Janieta Eyre, Chantal Joffe, Dacia Manto, Tracey Emin, Annette Messager, Anna Gaskell, Raffaella Nappo, Paola Mattioli, Ann Lislegaard, Moira Ricci, Silvia Levenson, Liliana Porter, Traslochi Emotivi. Kimsooja avvolgerà le pareti del pianterreno con la sequenza di grandi foto del Teatro La Fenice di Venezia, dove nel 2006 aveva presentato il video To breathe. Invisible Mirror/ Invisible Needle, che era accompagnato dal suono del suo respiro in un ritmo sempre più sincopato, mentre sullo schermo frangifuoco del teatro scorrevano le immagini dello spettro dei colori. Not for you di Monica Bonvicini e To breathe di Kimsooja interagiranno con la scenografia di Le Serve, la prima con il monito di indipendenza che illumina metaforicamente il testo stesso di Genet, la seconda con l’evocazione di un teatro reale. Info: Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti, tel + 39 0185 772137, info@fondazioneremotti.It, www.Fondazioneremotti.it; Comune di Camogli, +39 0185 729061; Pro Loco Camogli, +39 0185 5771066  
   
   
COMO (PINACOTECA CIVICA PALAZZO VOLPI): ITALIAN NEWBROW A CURA DI IVAN QUARONI - 11 FEBBRAIO / 25 MARZO 2012  
 
Nella prestigiosa cornice della Pinacoteca di Palazzo Volpi a Como, dall’11 febbraio al 25 marzo 2012, Ivan Quaroni presenta Italian Newbrow, per la prima volta in un’istituzione pubblica: un nucleo di 16 artisti che con i loro lavori – dipinti, sculture, installazioni – restituiscono uno spaccato fortemente rappresentativo della giovane arte italiana. Una pluralità di voci e modi espressivi che recupera iconografie popolari di oggi - dal fumetto all’illustrazione, dal graphic design alla pubblicità, alla musica - incrociandole con l’arte di ieri. Dialogo reso più evidente in questa particolare occasione espositiva, dall’intreccio delle opere contemporanee con quelle della Quadreria storica del museo comasco. La mostra, la cui direzione organizzativa è stata affidata a Nicoletta Castellaneta, è promossa dalla Fondazione Club Lombardia, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como e il patrocinio della Regione Lombardia. La rassegna intende raccontare i mutamenti artistici seguiti alla diffusione di massa di Internet e alla globalizzazione e mostrare come sia cambiato il contesto in cui si trovano a operare le nuove generazioni di artisti. “Italian Newbrow non è propriamente un movimento artistico – spiega Ivan Quaroni – e neanche un nuovo linguaggio condiviso, ma un’attitudine, un’inclinazione anzi, che si coglie simultaneamente da più fonti e che rappresenta una direzione suggerita dall’immaginario di massa determinato dal mondo globale e dai mutamenti tecnologici e culturali che ne derivano”. Gli artisti, tutti di età compresa fra i 25 e i 45 anni, chiamati a raccontare tale scenario sono: Silvia Argiolas, Diego Cinquegrana, Alice Colombo, Vanni Cuoghi, Paolo De Biasi, Marco Demis, Emiliano Di Mauro, Diego Dutto, Eloisa Gobbo, Massimo Gurnari, Fulvia Mendini, Elena Rapa, Michael Rotondi, Giuliano Sale, Tiziano Soro, Giuseppe Veneziano. Gli artisti di Italian Newbrow captano lo zeitgeist del mondo contemporaneo, ne colgono i differenti linguaggi e codici espressivi e li uniscono in lavori che combinano tra loro culture lontanissime, mantenendo però intatte le caratteristiche di stile dei loro luoghi di appartenenza. Un’arte che si esprime nella zona di confine tra globale e locale e che fonde ironia e irriverenza, influssi neo-gotici e suggestioni folk, citazioni punk e cultura popolare. Italian Newbrow è una modalità di pensiero che attinge simultaneamente ad una pluralità di fonti iconografiche, siano esse alte o basse, che sono radicate nella cultura e nell’immaginario pop di questo nostro mondo globale e connesso. Ivan Quaroni ha presentato per la prima volta il progetto Italian Newbrow nel 2009, durante la quarta Biennale di Praga. Il termine newbrow nasce in opposizione al termine lowbrow, considerato dagli artisti della scena Pop surrealista americana sminuente e avvilente, per porre l’accento sull’aspetto nuovo e inedito di fare arte. Accompagna la mostra un catalogo con testi critici di Ivan Quaroni e Igor Zanti. Scheda della mostra: Italian Newbrow, a cura di Ivan Quaroni - Direzione organizzativa Nicoletta Castellaneta - Progetto di Fondazione Club Lombardia http://www.clublombardia.it/  - Pinacoteca Civica Palazzo Volpi, Como - Via Diaz, 84 - 11 febbraio/25 marzo 2012 - Inaugurazione Venerdì 10 febbraio, ore 18.30 - Tel. 031.269869 – http://www.museicivici.comune.como.it/    
   
   
MILANO (GALLERIA ARTESPRESSIONE VIA DELLA PALLA 3): GRAZIANO CAROTTI - DI TERRA IN TERRA A CURA DI MATTEO PACINI - DAL 2 FEBBRAIO AL 10 MARZO 2012  
 
La galleria Artespressione di Milano diretta da Paula Nora Seegy inaugura giovedì 2 febbraio 2012 alle ore 18.00 la mostra dedicata a Graziano Carotti dal titolo “di terra in terra”, a cura di Matteo Pacini. In esposizione venti sculture in terracotta rappresentative dell’ultima produzione dell’artista cremonese, da sempre Maestro nella lavorazione di un materiale notoriamente ruvido e poroso. Graziano Carotti attraversa fasi ed evoluzioni artistiche che si sviluppano su binari paralleli che vanno dalla ricerca del realismo più sorprendente al disfacimento delle forme tendenti al rozzo e al non finito. Ricorrente è il tema del viaggio che da sempre rappresenta fonte d’ispirazione artistica e metafora dell’inquietudine umana della continua ricerca di una meta. Un punto di arrivo che tuttavia va cercato dentro di noi, e i personaggi di Carotti sembrano immortalati nel momento di questa personalissima presa di coscienza. Ecco quindi gli spazi della galleria affollarsi di presenze dalle espressioni stralunate e assorte nei pensieri più profondi. Cronaca e storia rimangono temi di ispirazione dal quale Carotti attinge con lucida e raffinata ironia. L’artista - Nato a Cremona il 17 Luglio 1946, dopo il diploma di Perito Industriale prosegue gli studi all’Accademia di Venezia dove si diploma nel 1971. Nel corso del tempo acquisisce diverse competenze artistiche lavorando come restauratore di dipinti antichi, scenografo, attore e burattinaio. Numerose le mostre personali e collettive. Tra le principali collettive: la 3°Biennale d’arte sacra presso il Palazzo Vescovile di Cremona nel 1994; la 4° e la 5° edizione della Biennale d’Arte Padana nel 1995 e nel 1997; la personale di scultura “Oggi è lunedì, anzi ti amo” presso l’Associazione Artisti Cremonesi nel 1999. Partecipa alle fiere d’arte di Parma nel 2001, nel 2002 a Miart Milano, a Padova nel 2003 e Lugano nel 2004. Dopo il successo di critica riscontrato nella mostra “Ecce Homo”, organizzata insieme al pittore Angelo Bertolini al Battistero di Cremona nel 2005, gli vengono conferiti numerosi riconoscimenti per la sua attività di scultore. Intanto continuano le mostre personali: “Venerdì 17” alla Bontadosiartgallery di Montefalco e “Tra Luna e Grammatica” a Palazzo Trinci di Foligno nel 2011. In occasione della 59° Mostra del Cinema di Venezia, la sua opera “Noli me tangere”, ha rappresentato il premio offerto dal Ministero delle Pari Opportunità, conferito alla pellicola “A simple life” della regista cinese Annhui. Ultima in ordine cronologico la sua partecipazione alla collettiva “ L’arte non è cosa nostra” a cura di Vittorio Sgarbi, presso la Sala Nervi di Torino Esposizioni, iniziativa promossa dal Padiglione Italia della 54° Esposizione internazionale dell’Arte della Biennale di Venezia per il 150° anniversario dell´Unità d´Italia. Www.artespressione.com    
   
   
AASTI: ALL’ALFIERI DEBUTTA LA NUOVA PRODUZIONE DEL TEATRO DEGLI ACERBI  
 
Venerdì 20 gennaio al Teatro Alfieri di As ti debutta in prima nazionale, fuori abbonamento, la nuova produzione del Teatro degli Acerbi, “Aristofane la pace”, nata dall’incontro con Oscar De Summa, uno fra gli interpreti più interessant i della nuova generazione del teatro italiano. Si tratta di una rilettura di una delle opere più poetiche di Aristof ane: una commedia onirica e, allo stesso tempo, lucidamente concreta e spietata nella denuncia di politiche criminali e ipocrite. Biglietti a € 10 intero e € 7 ridotto con prevendite presso la biglietteria del teatro il martedì e giovedì e nei giorni di programmazione spettacoli ore 10/13 e 15/17 - tel. 0141/399057. Http://www.teatrodegliacerbi.it/la-pace/promo_la_pace.htm  
   
   
DA VENERDÌ 20 GENNAIO A DOMENICA 22 GENNAIO AL TEATRO DELLE MADDALENE DI PADOVA PROSEGUE LA SEDICESIMA EDIZIONE DI “CONTRAPPUNTI”. IN SCENA “ANIMA BLU” DEDICATO A MARC CHAGALL, PRODOTTO DA TAM TEATROMUSICA, TRA IMMAGINI PITTORICHE, SUONI E SUGGESTIONI VISIVE  
 
Padova - – Terzo appuntamento in cartellone per la 16a edizione di Contrappunti, la rassegna di teatro, musica e danza promossa e organizzata da Tam Teatromusica al Teatro delle Maddalene di Padova, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, della Regione del Veneto e di Arteven, e il sostegno del Ministero per i Beni e le attività culturali. In scena il 20 e il 21 gennaio alle ore 21.00 e il 22 gennaio alle ore 17.00 lo spettacolo “Anima Blu” dedicato a Marc Chagall, una produzione di Tam Teatromusica che ben si inserisce in Contrappunti 1_Ram, all’insegna dei nuovi linguaggi del contemporaneo. Sul palco Flavia Bussolotto e Marco Tizianel; l´ideazione è di Michele Sambin, che ne ha curato anche la regia, le scene e le immagini; le musiche sono di Enzo Carpentieri, Kole Laca e Michele Sambin, mentre i video sono stati elaborati da Raffaella Rivi. Vincitore del Premio Eolo Awards 2008 per il miglior spettacolo di Teatro Ragazzi italiano e del Premio Festival Feten 09 – Gijon (Spagna) per la migliore scenografia, Anima blu è uno lavoro in cui il ritmo e la musicalità del gesto in forma coreografica colmano ciò che manca alla pittura per essere teatro. Gli autori, alimentati dalle immagini ricche di suggestioni di Chagall pittore, hanno tessuto trama e ordito fino a costruire una piccola storia. Si sono immersi nel mondo iconografico dell’artista per farne emergere un racconto che ha dato tempo e sviluppo alla pittura. Un mondo silenzioso ha così trovato la sonorità. La ricerca si concentra nel dare corpo e voce agli esseri che popolano le tele di Chagall e nello scrivere un racconto fatto di ritmo, visivo e sonoro, di colori e forme plastiche che si condensano in un gigantesco gallo o nel grembo materno di una cavalla, nel corpo di un musicista sul tetto o in quello di due innamorati che volano sopra una città silenziosa… e intanto da lontano arriva il suono di un violino, il vociare di una festa… Il calendario della prima parte della rassegna Contrappunti_ram si chiude il 27 e il 28 gennaio con “Circoparola”, prodotto dalla compagnia veneziana Pantakin Circo Teatro. Uno spettacolo che mette a confronto il linguaggio circense con alcuni interpreti dell’arte contemporanea, come la coreografa Silvia Gribaudi e lo scrittore-drammaturgo Tiziano Scarpa. La replica di sabato 28 gennaio prevede anche una visione pomeridiana, per portare insieme a teatro anche i più piccoli e le famiglie. Www.tamteatromusica.it    
   
   
VENETO JAZZ È WINTER STAR DELLA RASSEGNA L’ECLETTICO PIANISTA RAPHAEL GUALAZZI, MA ANCHE ENRICO PIERANUNZI, FABRIZIO BOSSO, ROBERTO GATTO, LO STRAORDINARIO CONTRABBASSISTA BUSTER WILLIAMS E UN OMAGGIO A MORRICONE. NEL VENETO, IL JAZZ INTERNAZIONALE DA GENNAIO AD APRILE.  
 
 A compimento di un anno che l’ha visto trionfare al Festival di Sanremo, conquistare il secondo gradino del podio dell’Eurovision Song Contest e dominare classifiche e platee di mezza Europa, ritorna sul palco di Veneto Jazz Winter, sabato 11 febbraio, al Teatro Accademia di Conegliano (Tv), l’eclettico compositore e pianista Raphael Gualazzi. Sorprendente rivelazione che ha saputo fondere le tecniche pianistiche americane dei primi decenni del Novecento a quelle di stampo prettamente europeo, riadattandole in chiave moderna con uno stile tutto personale, nel suo nuovo spettacolo proporrà una selezione di brani contenuti nel suo album (Reality and Fantasy), alcuni inediti e covers. Definito dalla critica musicale un “parente alieno” di Fred Buscaglione, Paolo Conte e Tom Waits, sul palco si avvale della collaborazione di validissimi musicisti come Christian Chicco Marini (batteria e percussioni), Alex Gorbi (contrabbasso), Luigi Faggi Grigioni (tromba e flicorno), Max Valentini (sax baritono e contralto), Enrico Benvenuti (sax tenore) e Giuseppe Conte (chitarra). E’ prevista un’apertura del concerto, con Leroy Emmanuel, motown funk-brother, acclamato chitarrista del funk soul americano. Per la stagione invernale di Veneto Jazz in programma da gennaio ad aprile, giunta alla Xv edizione e realizzata con il sostegno della Regione del Veneto, sono numerose le tappe nella città di Chioggia, organizzate in collaborazione con l’Associazione Lirico Musicale Clodiense e ospitate all’Auditorium San Nicolò. Sabato 21 gennaio è di scena un protagonista del pianismo contemporaneo, Enrico Pieranunzi, in una performance di piano solo. Presenta il suo ultimo lavoro discografico, “1685”, dedicato a Bach, Händel e Scarlatti, i tre geniali musicisti accomunati da questo anno di nascita. Fabrizio Bosso (tromba) e il trio del pianista Dario Carnovale (con i friulani Simone Serafini al contrabbasso e Luca Colussi alla batteria) sono i protagonisti del concerto di venerdì 17 febbraio. Alla tromba uno dei talenti jazz più interessanti della scena nazionale, con numerose collaborazioni in ambito pop e d’autore, non da ultimo con il vincitore di Sanremo Giovani Raphael Gualazzi. Dario Carnovale si distingue invece per il suo sound vulcanico e l’energia musicale travolgente, già vincitore di importanti contest. Contrabbassista di eccezionale fama, che ha suonato con i più grandi, è l’americano Buster Williams, rappresentante del jazz più autentico oltre che noto compositore di colonne sonore. Si presenta con il quartetto Something More, domenica 4 marzo (il gruppo sostituisce gli annunciati “The Cookers”, dei quali è stato annullato il tour). Venerdì 13 aprile, infine, omaggio a Ennio Morricone del pianista toscano Riccardo Arrighini, accompagnato da quartetto d´archi, chitarra, basso e percussioni. Come per Vivaldi, Puccini, Verdi e Chopin, Arrighini rivista uno dei più importanti compositori viventi con nuovi idiomi musicali, restituendo una inedita versione di celebri colonne sonore che hanno scritto la storia del cinema. Gli altri appuntamenti della rassegna prevedono l’omaggio di uno dei migliori batteristi del presente, Roberto Gatto, a un grande drummer del passato, Shelly Manne (venerdì 17 febbraio, Teatro Giardino di San Giorgio delle Pertiche, Pd): un progetto nato dall´amore per il jazz di metà anni ´50, imbevuto di swing vertiginoso e basato sulla coralità impreziosita da fenomenali slanci solistici, con Luca Mannutza (piano), Max Ionata (sax), Marco Tamburini (tromba), Giuseppe Bassi (contrabbasso); l’originale progetto Vocello del vocalist camerunense Gino Sitson, accompagnato dalle americane Jody Redhage (voce, violoncello), e Charenee Wade (voce, percussioni), in programma al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto (Tv), venerdì 23 marzo; ancora il pianista Riccardo Arrighini nella rilettura di Vivaldi in piano solo (sabato 14 aprile, Teatro Filarmonico, Piove di Sacco, Pd); infine, il trio guidato da Dino Rubino, eclettico musicista che si muove con disinvoltura tra tromba e pianoforte, e i noti jazzisti Paolino Dalla Porta e Stefano Bagnoli, nell’omaggio alla celebre cantante sudafricana Miriam Makeba (venerdì 20 aprile, Teatro Villa dei Leoni, Mira, Ve). Inizio concerti ore 21.00. Veneto Jazz aderisce al progetto “Giovani a teatro” della Fondazione di Venezia. Per i concerti di Chioggia del 17 febbraio, 4 marzo e 13 aprile, i possessori di gat, prof, tandem card potranno accedere a teatro con 2,50 euro. Numero verde 800831606. Www.giovaniateatro.it  Posti limitati. Per informazioni: Veneto Jazz – jazz@venetojazz.Com  – tel. 0423.452069 – www.Venetojazz.com    
   
   
GLI OPERATORI RUSSI IN VISITA AD APRICA HANNO GRADITO L¡¯OFFERTA DELLA LOCALIT¨¤  
 
La localit¨¤ sciistico-turistica di Aprica, insieme al Consorzio Turistico Valtellina Terziere Superiore, ha partecipato al 1¡ã Buy Valtellina, vetrina turistica internazionale tenutasi a Bormio l¡¯ultimo weekend, dove ha presentto la propria offerta, invernale ed estiva, a 35 operatori provenienti da tutto il mondo (Europa, Giappone, Emirati Arabi e Stati Uniti). Nato da un¡¯idea di Laurent Samou, direttore commerciale di Bormio Turismo, il workshop, pensato per portare la domanda turistica internazionale a contatto con gli operatori valtellinesi, ha ottenuto un buon riscontro. Positivi i commenti dei partecipanti, i quali hanno avuto modo di conoscere localit¨¤ e offerte di un territorio ricco e molto vario, che non si limita alle principali e gi¨¤ famose localit¨¤. Al termine dei due giorni di lavoro alcuni operatori hanno proseguito gli incontri recandosi in visita alle localit¨¤ valtellinesi di loro interesse. Ospiti di Aprica in questi giorni sono stati alcuni operatori provenienti dalla Russia e dal Galles. I primi, in particolare, erano numerosi e sono stati assistiti, oltre che ospitati, da domenica a luned¨¬ 15/16 gennaio. L¡¯incontro con la nostra realt¨¤ sciistica e in generale turistica della stazione ¨¨ stato positivo. I figli dello zar hanno sciato nel comprensorio sciistico Aprica-corteno, accompagnati da due maestri di sci, gradendo molto impianti e piste. In seguito hanno visitato chi i migliori hotel dotati di centro wellness, chi i negozi, chi ancora le strutture ricreative e sportive dell¡¯apr¨¨s ski aprichese. L¡¯orientamento dei Russi, a detta di chi li ha accolti e conosciuti, ¨¨ quello verso le strutture pi¨´ vistose con impianti alla moda, soprattutto spa e terme. Meno interessati, sarebbero, all¡¯eno-gastronomia e alle attrattive naturalistiche. Se son §â§à§Ù§í fioriranno. Gli ospiti gallesi sono giunti solo marted¨¬ 17, mentre gli annunciati operatori olandesi hanno avuto problemi organizzativi e non si sono per ora visti. Il sito ufficiale di Aprica ¨¨ www.Apricaonline.com  
   
   
THE MILK BAR, STUDIO D’ARTE ZAKAMOTO E LE FIABE DI ALLI PRESENTANO L’ARTE DELLE FIABE E L’ARTE  
 
 Per due ore The Milk Bar ospiterà un evento unico: fiabe, arte e gioco si mescoleranno in uno spazio e un tempo in cui i bambini potranno ascoltare, partecipare, divenendo protagonisti del racconto e, in seguito, di vere e proprie opere d’arte. Alli racconterà alcune fiabe, Akira Zakamoto fotograferà i bambini intenti ad ascoltarle. Da queste fotografie Zakamoto trarrà ispirazione per una serie di tele che verranno esposte dal 3 maggio 2012 proprio presso The Milk Bar, nella personale “Fiabe”. I bambini e i protagonisti delle fiabe di Alli saranno i soggetti di queste nuove opere su tela. Alli ha fatto di un’ antica tradizione un’arte. C’erano una volta le fiabe raccontate attorno al camino, o a una poltrona o a un cuscino. C’erano mamme, papà e nonni che si divertivano a leggerle inventandosi voci e rumori. I bambini seguivano il filo della trama, trascinati dolcemente dalle diverse modulazioni della stessa voce, e in quell’unica voce che li cullava sognavano a occhi aperti, e dolcemente si addormentavano. Alli, nelle sue fiabe, ha messo tutto l’impegno e la fantasia che serve ai bambini per restare ben attaccati al racconto e lasciar volare via l’immaginazione. Akira Zakmoto dipinge tele ispirate a questo mondo, quello delle fiabe e dei bambini. Nei suoi quadri tutto lo stupore, la partecipazione e il mondo interiore dei bambini che ascoltano, e attraverso i loro occhi e intorno ai loro visi i personaggi e le atmosfere delle fiabe. La raffinatezza e lo spessore di senso proprio dell’arte diventano così un’ulteriore occasione di evocazione e di immaginazione. Fiabe al Milk Bar Sabato 28 Gennaio dalle 15:30 alle 17:30. Assieme alle fiabe e alle fotografie sarà servita una deliziosa merenda per tutti! Si prega di confermare la propria presenza scrivendo a milano@themilkbar.It  
   
   
I CORSI PER IL TEMPO LIBERO: WORKSHOP DI VISUALFOOD INTERVISTA SPECIALE A RITA LOCCISANI DI “A MOUSE ON THE TABLE” - VISUALFOOD  
 
Grande attesa per il workshop di Visualfood, in programma per sabato 28 gennaio, con ospite e docente la blogger di “A mouse on the table”, per creare idee per l’occasione di San Valentino. Rita Loccisano, titolare e autrice del blog, è l’inventrice nonchè uno dei massimi esponenti del mondo del Visualfood, disciplina con cui gli alimenti subiscono una trasformazione artistica e diventano piccole sculture da ammirare… e da consumare! Il Visualfood sta generando un forte interesse in Italia e da tempo Rita Loccisano organizza i suoi corsi in varie località del territorio nazionale; ha inoltre una rubrica fissa sulla rivista “Vivere Light”, pubblica periodicamente sue produzioni su diversi settimanali e mensili (quali Open Kitchen Magazine), oltre che sul sito www.Amouseonthetable.com, ed è candidata al nuovo programma di cucina di Alice Tv. E’ notizia recente, inoltre, che la potremo vedere ospite alla trasmissione di Fabrizio Frizzi su Rai Uno il prossimo 4 febbraio. Per l’occasione la nostra Associazione ha richiesto un’intervista speciale a Rita, per poter spiegare in cosa consisterà il primo corso che si realizzerà ad Alba di Visualfood presso Turismo in Langa. Turismo In Langa “Ma che cos’è il Visualfood?” Rita Loccisano “Visualfood è un termine che ho sentito il bisogno di coniare nel momento in cui ho deciso di creare il mio blog "A mouse on the table" l´anno scorso, nel 2010, verso la fine di febbraio.” Turismo In Langa “Perché proprio Visualfood?” Rita Loccisano “Perchè non esisteva un termine unico che raggruppasse tutto quello che riguarda la decorazione e la presentazione dei piatti. Esistono termini come guarnizioni, decorazioni, piatti per bambini, ma un termine che raggruppi tutto quanto e soprattutto quello che è commestibile non c´era. Infatti una delle peculiarità del Visualfood è proprio questa: sono piatti che abbelliscono la tavola, possono essere dei segnaposto, possono essere dei centrotavola, possono essere semplici guarnizioni del piatto come dolci, contorni, o altri tipi di piatti ma la finalità è sempre quella di consumarli alla fine del pasto. Non sono quindi vere e proprie composizioni come potrebbero essere considerate quelle di intaglio artistico. Spesso ci capita di vedere ad esempio nelle crociere, nei matrimoni queste grandi sculture di zucca, ad esempio. Si tratta di opere che richiedono molte abilità e anche ore di intaglio. Quello è l´intaglio classico ed è pensato come decoro. Non vedrete quindi nel nostro caso grandi zucche o angurie intagliate o scolpite per ore, anche perchè sono realizzate per durare il più a lungo possibile e per durare a volte vengono utilizzate anche colle non alimentari per tenere unite le varie componenti. Invece il Visualfood è sempre cibo, ovvero una forma di design applicata al cibo. Turismo In Langa “Quindi il Visualfood si mangia?” Rita Loccisano “Certo! Il concetto sta nella bellezza senza togliere la funzione, nel Visualfood i cibi vengono trasformati, abbelliti, decorati, ma rimangono sempre cibo. Poi la base delle materie prime si allarga, quindi non vengono impiegate soltanto le categorie classiche quali frutta e verdura bensì anche pane, pasta, salumi, insomma chi più ne ha più ne metta. Non ho utilizzato nemmeno il termine Fooddesign in quanto trattasi di un´altra pratica rivolta principalmente al settore industriale.” Turismo In Langa “Chi si interessa di Visualfood?” Rita Loccisano “Il mio blog ha tanti lettori, poi tengo diversi incontri e corsi in tutta Italia con diverse tematiche di Visualfood. Per esempio il corso sui bouquet da mangiare, una lezione sui bouquet di verdure da mangiare in pinzimonio, una lezione sulla frutta, una lezione sul salato, poi ci sono lezioni sulla guarnizione dei piatti…, lezioni sulla tavola di Natale, sulla tavola di Pasqua e così via. Cominciano ad essere molto richiesti, pensate ad esempio che da ottobre a dicembre tutti i fine settimana ero fuori in una città diversa per un corso. […] Curare l’aspetto dei piatti è un modo per prendersi cura dei propri ospiti e per dimostrare attenzione ai propri clienti, infatti il Visualfood non è un’arte che si applica soltanto nell’ambito domestico, ma può essere applicato anche in settori professionali, pensiamo ai bar, ai catering, ai vari ristoranti. Non dico per tutti i piatti, ma piccoli accorgimenti in alcuni momenti del pasto che sicuramente fanno sì che quel pranzo o cena diventi memorabile, si va a casa con un ricordo diverso. Chi riceve degli ospiti in casa o chi per professione somministra vuole stupire e vuole che il cliente vada a casa con un bel ricordo e il Visualfood risponde a queste esigenze.” Turismo In Langa “In conclusione, possiamo dire che hai inventato una forma di arte nuova in cucina?” Rita Loccisano “Beh, direi che è proprio così!” Chiariteci le idee, l’invito è di dare quanto prima la propria adesione per questo incontro, che sarà a numero chiuso. Gli incontri proseguiranno poi a febbraio, il 4 febbraio, con il seminario di Addetto stampa, realizzato con la responsabile dell’ufficio stampa dell’Associazione e con ospite il giornalista albese Paolo Rastelli. Il mese proseguirà con una novità: i mercoledì sera saranno dedicati a Tecniche di animazione per i castelli di Langa e Roero, un corso per formare animatori per percorsi di visita narrata nei castelli, con una serie di incontri a metà tra un corso per operatori turistici e un laboratorio teatrale. Tutti i corsi si terranno a raggiungimento della decima iscrizione, da effettuarsi presso la sede dell’Associazione Turismo in Langa in Via Cavour ad Alba, o chiamando lo 0173-364030. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.Turismoinlanga.it  
   
   
SONDRIO: SPAZIO FAMIGLIA GHIROTONDO PROPONE IL PIGIAMA PARTY UN EVENTO PER BAMBINI E FAMIGLIE ORGANIZZATO PER SABATO 21 GENNAIO.  
 
Per la terza annualità consecutiva, dato il grande successo riscosso nelle precedenti edizioni, il servizio comunale Spazio Famiglia Ghirotondo - situato in via Toti 2 a Sondrio e gestito dalla Cooperativa sociale Ippogrifo - organizza sabato 21 gennaio il “Pigiama Party”. La Festa Si tratta di una festa speciale dedicata a bambini di età compresa tra 0 e 6 anni accompagnati dai loro genitori per giocare e divertirsi insieme. Spazio Famiglia Ghirotondo aprirà per l’occasione alle ore 17:00 a bambini e genitori in pigiama e chiuderà alle ore 20:30. Dopo un momento iniziale di accoglienza in cui i bambini potranno giocare liberamente seguiranno giochi, balli, laboratorio e cena a base di pizza, panini, dolci, etc. La festa si concluderà con la lettura della fiaba della buona notte. Info E’ necessario prenotare. Per info e prenotazione: 349/3146663; mail: info.Ghirotondo@csippogrifo.it    
   
   
CAN CAN AL GIACOMETTI DI NOVI LIGURE  
 
Prosegue la stagione del teatro Giacom etti di Novi Ligure: mercoledì 25 gennaio, alle ore 21, appunta mento con “Can can”, celebre musical di Cole Porter. L’adattame nto è la regia sono di Corrado Abbati, che dirige la Compagnia In Scena. Per informazioni e prevendita biglietti: Biblioteca Civica di Nov i Ligure (via Marconi, 66 – tel. 0143- /76246 – 78194).  
   
   
BOSTON (ISABELLA STEWART GARDNER MUSEUM): APRE LA NUOVA ALA REALIZZATA DA RENZO PIANO  
 
Il 19 Gennaio 2012 è stata aperta la nuova ala dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, realizzata dall’architetto italiano Renzo Piano. La cerimonia con taglio del nastro è stata presieduta dal sindaco Thomas Menino, onorando così la fondatrice di questo museo, Isabella Gardner collezionista e filantropa, che lo inaugurò il 1° Gennaio 1903. L’igm di Boston appartiene a quelle rare dimore-museo del mondo, quali ad esempio il Poldi Pezzoli di Milano, dalla quale la mecenate bostoniana trasse ispirazione. L´isabella Stewart Gardner Museum, nel quartiere di Fenway a Boston, ospita l´eccezionale collezione di opere d´arte, manufatti e disegni architettonici europei ed americani della sua fondatrice. Quest´edificio del 1901, realizzato sul modello dei palazzi rinascimentali italiani veneziani circonda un cortile chiuso pieno di fiori. E’ un vero inno alla gioia, ma soprattutto uno scrigno d’arte, ospitando oltre 2.500 esemplari d’arte, tra i quali il primo dipinto di Matisse acquisito da un museo americano. L’estensione del museo con un nuovo edificio per mano di Renzo Piano è un’aggiunta al quartiere di Boston Fenway Cultural District, ove si trova anche il famoso Museum of Fine Arts. L’edificio è situato sulla “collana di smeraldo”, la Frederick Law Olmsted Emerald Necklace, un sistema di parchi e giardini di fronte all’Evans Way Park; dispone di un atrio di vetro con l’accesso e la biglietteria, creando una serie di serre e di viste ai giardini museali, per un’esperienza verdeggiante offerta al visitatore al suo arrivo. Il progetto ha visto un investimento di 118 milioni di $ per la creazione di una performance hall, spazi educativi, una nuova entrata, il museum shop, il caffè con la cucina, la serra ed altri spazi. La nuova ala è stata necessaria per incontrare l’incremento di domanda da parte del visitatore, che aumenta con 200.000 visite l’anno. La nuova ala ospita una Special Exhibition Gallery oltre ai servizi dedicati al visitatore, consentendo così di lasciare la zona dei restauri nell’edificio storico. L’esposizione inaugurale presenta l’unica mostra americana di un’autrice scozzese – Victoria Morton – già ospite nel 2009 al Gardner. I dipinti in esposizione sono nuovi e creati appositamente per la nuova ala, ed includono anche un filmato che ritrae la Morton al lavoro nel suo studio di Glasgow e di Urbino, oltre ad un concerto dal vivo nella nuova Performance Hall di 300 posti, a cura del suo gruppo musicale Muscles of Joy, composto unicamente da donne artiste. Dopo questo debutto bostoniano il gruppo si esibirà alla Location One a New York. Una mostra complementare celebra inoltre il programma speciale del museo, Gardner’s Artist-in-residence, che giunge alla sua 20° edizione proprio nel 2012. Un’ulteriore esposizione inaugurale presenta il lavoro di Luisa Lambri, italiana del 1969, già ospite del Gardner’s Artist-in-residence nel 2008. L’esposizione è nell’entrata-vestibolo dell’ala storica. La Lambri, che viaggia il mondo fotografando interni architettonici, ha fatto numerose foto del Gardner Museum, ed ora aggiunge nuove immagini della nuova ala di Piano; sta inoltre creando un libro artistico con le sue collezioni di fotografie. L’inaugurazione coinvolge anche gli spazi esterni con la presenza dell’italiano Stefano Arienti del 1961, con installazioni situate all’esterno della nuova ala. Arienti lavora con immagini trovate, ed è stato ospite del museo nel 2004; nel 2007 presentò The Asian Shore, mostra ispirata alla stanza museale Second Chinese Room del Gardner Museum, spazio privato meditativo di Isabella. Arienti è stato invitato a presentare un lavoro temporaneo per la facciata della nuova ala ove Renzo Piano ha costruito uno spazio di circa 11 metri d’altezza per circa 5 metri di larghezza per installazioni artistiche. Arienti ha prodotto anche un guest book per la Living Room, un’area orientativa ove il visitatore può apporre note, ricordi ed aneddoti legati alla visita al museo. L’inaugurazione della nuova ala presenta anche un unico nuovo spazio orientativo, la Living Room, che pone il visitatore a suo agio con il mondo distinto di Isabella Stewart Gardner ricordando esteticamente l’essenza del Palazzo veneziano di Isabella, ove spazi pubblici e privati s’intersecano continuamente. Lo spazio è arredato con comodi divani e sedie, tavoli di lettura e piante, creando così un’area intima e confortevole per il visitatore che desideri indulgere ed interagire. Uno spazio vitale per provare l’esperienza del “museum-at-work”, similarmente alle serre adiacenti, aule e studio educativi. Qui è servito il the pomeridiano, perpetuando la tradizione di sensibile ospitalità di Isabella Stewart Gardner. Info: www.Gardnermuseum.org www.Massvacation.it  
   
   
DAL 21 GENNAIO AL 9 APRILE 2012 IL MUSEO DELLE SCIENZE DI TRENTO OSPITA LA MOSTRA SULLA DISTILLAZIONE DISTILLA INSTILLA: L’ESSENZA SEGRETA DELLE PIANTE  
 
Inaugura venerdì 20 gennaio alle 18.00 al Museo delle Scienze di Trento la mostra "Distilla Instilla. L´essenza segreta delle piante", realizzata dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento. Fino al 9 aprile 2012, l’esposizione propone, attraverso suggestioni sonore, visive, olfattive e tattili, un ininterrotto dialogo tra scienza e tradizione, tra passato e presente, un racconto di quanti si sono occupati e continuano a occuparsi della pratica, solo apparentemente magica e misteriosa, della distillazione. Distillare è una parola che deriva dal latino e significa "colare goccia a goccia". Evoca l´idea di un processo lento, che richiede pazienza, abilità e passione per le cose fatte con cura. Ma cos’è la distillazione? Quando e come si sviluppa questa pratica? Come funziona? Quali sono gli strumenti necessari? Quali gli ingredienti vegetali utilizzati e quali i prodotti? Sono solo alcune delle curiosità che la mostra «Distilla Instilla» vuole soddisfare, attraverso un percorso storico-scientifico e storico-culturale che indaga questa particolare forma di lavorazione, utile in molte preparazioni, soprattutto medicinali. Quella della distillazione è una conoscenza antica che abbraccia la diffusione della cultura araba in Europa e non è un caso se parole come alcool o alambicco provengono proprio dalla lingua araba, così come il termine acquavite (che deve la sua origine - significa letteralmente acqua di vita - agli alchimisti arabi che attribuivano al distillato un vero e proprio potere guaritore con facoltà di prolungare la vita). Il passaggio successivo, legato alla tradizione alchemica, è favorito anche dalla diffusione della stampa nella seconda metà del Xv secolo che favorisce la fruizione delle conoscenze, anche di tipo tecnico-scientifico. Le nuove imprese tipografiche, sorte un po’ ovunque in Europa, propongono fin dal loro nascere testi legati alla medicina, all’erboristeria e al modo di ottenere prodotti mediante strumenti e tecniche nuove, tra le quali apparati distillatori, talvolta dall’aspetto strano e fantasioso. Fino a giungere alla moderna industria farmaceutica e alla tradizione della distillazione della grappa e della resina. Distilla Instilla, a cura di Francesco Rigobello e Rodolfo Taiani è realizzata dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento. Con la partecipazione di Associazione giovani farmacisti, sezione di Trento, Ordine dei farmacisti della provincia di Trento, Ordine dei medici, chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Trento, Provincia autonoma di Trento, Navarini s.A.s di Navarini Pierino Fiorenzo e Stefano. Laboratori ad hoc per le scuole e le famiglie avvicineranno in modo semplice ma coinvolgente al tema della distillazione, ai suoi prodotti e alla sua storia. (cv) Nel corso dell´inaugurazione, in cortile, due attori proporranno un quadro storico, rivisitazione delle attività di stampa e distillazione.  
   
   
TAURASI VENDEMMIA 2008, L’IRPINIA INAUGURA LA STAGIONE DELLE ANTEPRIME DEI GRANDI VINI ITALIANI DAL 20 AL 22 GENNAIO AL CASTELLO DI MONTEMILETTO (AVELLINO)  
 
Montemiletto (Avellino) - Nuova edizione, nuova sede: per la prima volta sarà il Castello della Leonessa di Montemiletto ad ospitare la rassegna Taurasi Vendemmia 2008, manifestazione ideata dall’agenzia di comunicazione integrata Miriade & Partners S.r.l. L’evento, che si avvale della sponsorizzazione di Grano Armando – De Matteis Pastai di Campania – 100% grano italiano, Olio Basso e Isco Adr, e della sponsorizzazione tecnica di Associazione Italiana Sommelier Campania – Delegazione di Avellino, Sistemi – Informatica & Consulenza, The Wine Bus e Sole Azzurro Service, si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 gennaio 2012 e avrà come tema centrale la presentazione delle nuove annate di Taurasi e Taurasi Riserva alla stampa nazionale ed internazionale e agli operatori del settore. Ancora una volta sarà l’Irpinia ad inaugurare di fatto la lunga stagione delle principali rassegne en primeur, dal Veneto alla Sicilia, passando per le principali denominazioni toscane. L’edizione 2012 si focalizza in modo specifico sulla vendemmia 2008, annata che si preannuncia particolarmente interessante per qualità media e punte di eccellenza. Le aziende partecipanti potranno proporre in degustazione anche i loro Taurasi Riserva nonché cru e selezioni di altre annate che si avvalgono di affinamenti prolungati, senza trascurare la possibilità di assaggiare i primi campioni di Irpinia Campi Taurasini Doc, Irpinia Aglianico Doc e Campania Aglianico Igt della vendemmia 2010. Le 36 aziende partecipanti alla rassegna “Taurasi Vendemmia 2008” sono le seguenti: Amarano (Montemarano), Antico Castello (San Mango sul Calore), Boccella (Castelfranci), Cantina Giardino (Ariano Irpino), Colli di Castelfranci (Castelfranci), Colli di Lapio (Lapio), Contrada Vini (Candida), Contrade di Taurasi (Taurasi), Di Marzo (Tufo), Di Meo (Salza Irpina), Di Prisco (Fontanarosa), Donnachiara (Montefalcione), Ferrara Benito (Tufo), Feudi di San Gregorio (Sorbo Serpico), Guastaferro (Taurasi), I Capitani (Torre le Nocelle), I Favati (Cesinali), Il Cancelliere (Montemarano), La Molara (Luogosano), Mastroberardino (Atripalda), Molettieri Salvatore (Montemarano), Montesole (Montefusco), Nativ (Grottolella), Perillo (Castelfranci), Pietracupa (Montefredane), Rocca del Principe (Lapio), Sanpaolo (Torrioni), Sella delle Spine (Taurasi), Tecce (Paternopoli), Tenuta Cavalier Pepe (Luogosano), Tenuta Ponte (Luogosano), Terredora (Montefusco), F.lli Urciuolo (Forino), Vigna Villae (Taurasi), Villa Matilde (Altavilla – Cellole – Ce), Villa Raiano (San Michele di Serino). Taurasi Vendemmia 2008 è una rassegna a numero chiuso, riservata al pubblico di giornalisti ed operatori accreditati, che avranno a disposizione una postazione dove assaggiare seduti e con calma i vini in degustazione, con il servizio assicurato dall’Associazione Italiana Sommelier – Delegazione di Avellino. A tal fine sono programmate due ampie sessioni di assaggio: i giornalisti nazionali ed internazionali accreditati avranno a disposizione tutta la giornata di sabato 21 gennaio, mentre la giornata di domenica 22 gennaio sarà riservata al pubblico di ristoratori, enotecari, operatori, media locali e membri delle principali associazioni enogastronomiche. Estremamente fitto anche il programma riservato alla stampa e alle aziende di venerdì 20 gennaio, giornata inaugurale della rassegna. Il pomeriggio inizierà alle ore 17 con il convegno di apertura (aperto al pubblico) con i saluti istituzionali da parte di Eugenio Abate, Sindaco di Montemiletto, Antonio Buono, Presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia, Alfonso Tartaglia, Direttore Stapa Cepica di Avellino e Raffaele Coppola, Assessore all’Agricoltura Provincia di Avellino. Quindi la presentazione delle future iniziative di promozione da parte dei referenti dell’organizzazione e del giornalista Luciano Pignataro. Le conclusioni sono affidate a Giuseppe De Mita, Vice Presidente della Regione Campania. A seguire si aprirà la sessione tecnica del convegno, con il Focus sulla Vendemmia 2008 a cura degli enologi Roberto Di Meo, Gennaro Reale e Michele D’argenio, e l’approfondimento sulle macro-aree del Taurasi a cura del giornalista Paolo De Cristofaro e degli enologi Fortunato Sebastiano e Massimo Di Renzo. Sito Internet: http://.Taurasivendemmia.miriadeweb.it    
   
   
CHIOMONTE FESTEGGIA SAN SEBASTIANO  
 
Il 20 e 22 gennaio Chiomonte celebra la festa patronale di San Sebastiano. A rendere particolare questa festa è il tradi zionale rito della “Puento” (Punta), con la distribuzione di vin brulé e dolciumi lungo il percorso. I priori e le priore durante il giro per le vie del paese fanno “ballare” la “Puento”, a forma di fuso, ornata di nastri pregiati, alta tre metri e con un’intelaiatura in metallo leggero, montata su un sostegno tubolare che termina con quattro bracci, per consentire la presa a suon di musica cercando di darle dei movimenti ritmici. A metà altezza spicca una larga fascia con la scritta “W. S. Sebastiano” e lo stemma di Chiomonte dipinto. Www.comune.chiomonte.to.it