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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 31 Gennaio 2014
SONIG TCHAKERIAN E “LE CIACCONE” AL TEATRO LA FENICE DI VENEZIA  
 
La violinista italiana di origine armena Sonig Tchakerian sarà protagonista assoluta, domenica 9 febbraio 2014, ore 20.00, sul palco del prestigioso Teatro La Fenice a Venezia. Un recital per violino solista intitolato “Le Ciaccone” che vede Sonig Tchakerian impegnata in un programma che dall’unica sonata per violino solo del 1944 di Béla Bartòk (1881-1945) ritorna indietro a Johann Sebastian Bach (1685-1750) con la Partita in re min. Bwv 1004 (1720), il tutto unito da un sottile fil rouge che è il tempo di ciaccona, una danza cinquecentesca di origine spagnola in tempo ternario su un basso ostinato. La Sonata per violino solo di Bartòk rappresenta un chiaro omaggio a Bach e si ispira apertamente alle tre Sonate e Partite per violino solo. Come nella Partita in re min. Bwv 1004 di Bach, Bartòk alterna movimenti lenti a movimenti veloci e vi è la presenza di una Fuga come secondo dei quattro tempi. Il primo movimento reca l´indicazione Tempo di ciaccona e si richiama alla danza barocca per la decisione ritmica del tema. Il fatto di “prendere in prestito” da Bach due forme barocche come la Ciaccona e la Fuga non impedisce, tuttavia, a Bartòk di utilizzare un linguaggio estremamente moderno. Il concerto si svolge nell’ambito della Stagione di musica da camera 2013-2014 della Società Veneziana di Concerti.  
   
   
APRE MOSTRA SU SAN FRANCESCO A CAMERA DEPUTATI: ORGOGLIO DELL’UMBRIA  
 
Roma - "Come umbri, siamo orgogliosi di appartenere alla terra di San Francesco, figura universale, che appartiene a tutti, credenti e laici, simbolo di amore per il creato e per la pace ed il dialogo". È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta il 30 gennaio a Roma, assieme all´assessore regionale alla Cultura, Fabrizio Bracco, alla inaugurazione della mostra "Francesco. Tracce, parole, immagini", ospitata dalla Camera dei Deputati (palazzo San Macuto). Una esposizione di opere manoscritte antichissime ed uniche, conservate nel Fondo antico della biblioteca comunale di Assisi, presso il Sacro Convento di San Francesco. Si tratta di sedici opere tra le più significative esistenti, che comprendono manoscritti del Xiii e Xiv secolo, e bolle papali. La presidente, nel sottolineare anche "l´orgoglio dell´Umbria" di custodire questo ricco patrimonio archivistico, documentario, storico e culturale, ha voluto richiamare il rapporto di Francesco con "la sua terra, che ha voluto legare nel momento della propria morte al suo corpo per il quale - come ha scritto Dante nella Divina Commedia - ´non volle altra bara´". "E cosa sarebbe l´Umbria - si è chiesta la presidente - senza la potenza universale del messaggio francescano, senza l´influenza che questo messaggio esercita nel paesaggio, nelle città, in tutti i luoghi della nostra regione in cui Francesco ed i francescani hanno vissuto la loro straordinaria testimonianza di vita". "Questa è l´Umbria della pace, del dialogo tra i popoli e tra le religioni. Valori che hanno nei secoli formato e segnato profondamente l´identità di questa terra e di chi la vive. A noi, amministratori pubblici, la responsabilità di custodire un aspetto del francescanesimo che ci riguarda: il rispetto e la tutela del paesaggio, dell´ambiente, che solo nella cura - ha concluso la presidente Marini - può onorare il carico di spiritualità che abbiamo alle spalle". "Bisogna esprimere profondo apprezzamento ai curatori di questa mostra straordinaria, e alla Presidenza della Camera dei Deputati che l´ha sostenuta - ha detto l´assessore Bracco -, se ci hanno messo a disposizione ´monumenti´ storico-documentari, che, organizzati in un percorso coerente e appassionato, ci raccontano una storia vera e soprattutto viva. La paleografia si trasforma, anche per il visitatore comune, nella rara possibilità di accesso ad un mondo lontano - ha rilevato -, che ha generato una ´legenda´ che ancora dura e concretamente ci parla, nel suo messaggio ancora e sempre attuale".  
   
   
I CANTANTI AS.LI.CO. PORTANO FIGARO A CHIASSO  
 
 Figaro, il barbiere più famoso del mondo, calcherà il palcoscenico del Cinema Teatro di Chiasso, domenica 9 febbraio alle 16.00, con lo spettacolo “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini (su libretto di Cesare Sterbini) portato in scena dai Cantanti As.li.co del Teatro Sociale di Como. A dare voce ai personaggi del capolavoro comico rossiniano saranno Marco Mustaro, Stefano Sorrentino, Giovanni Romeo, Olesya Chuprinova, Marianna Vinci, Gabriele Nani, Francesco Paolo Vultaggio, Costantino Finucci, Daniele Caputo, Luca Vianello e Nancy Lombardo, per la regia di Danilo Rubeca. La prima volta che incontriamo Figaro nell’opera di Rossini lo vediamo dirigersi di corsa verso la sua bottega. È l’alba e il nuovo giorno sta per iniziare, come sempre ricco di mille avventure. Non siamo sicuri che gli interessi molto il lavoro di barbiere, ma possiamo giurare che farà di tutto per contentare i capricci di chiunque richieda i suoi servigi. Soprattutto quando c’è di mezzo l’amore e se può ricavarne qualche soldo per sé. Figaro non è mai nella sua bottega. Lo troviamo un po’ ovunque, secondo il caso o la necessità. Come un vero deus ex-machina giunge sempre al momento giusto nel posto giusto. È un personaggio che afferra, ma non si lascia afferrare. Sulla scena vedremo la bottega ideale di Figaro: la sua mente, la realtà che lo circonda. Una realtà ricca di oggetti il cui senso verrà svelato via via dal protagonista. Che si tratti di orologi, strumenti da barbiere, guardaroba, libri, rotoli di pergamene, strumenti musicali, la maquette di un teatro, un busto di Rossini, scale, nature morte, sfere di cristallo, piante, le tavole dell’Encyclopédie di Diderot e D’alembert, quello che importa è che a dare loro un significato, a farle vivere per noi sarà solamente la fervida immaginazione del protagonista. Persino la casa di Bartolo verrà via via inglobata, assorbita e per così dire colonizzata dagli oggetti di Figaro. Perché gli oggetti rappresentano Figaro stesso, sono la sua realtà e non è dato di conoscerne un’altra.  
   
   
MILANO; PALAZZO MARINO IN MUSICA  
 
Domenica 2 febbraio, 2 marzo e 6 aprile, alle 11.00 in Sala Alessi a Palazzo Marino: ecco i tre nuovi appuntamenti gratuiti, dedicati alla musica, della terza edizione di Palazzo Marino in Musica: i concerti sono promossi dall’associazione Equivoci Musicali con il patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione del Conservatorio “G. Verdi” di Milano, della Civica Scuola di Musica – Fondazione Scuole Civiche di Milano. In questa nuova edizione di Palazzo Marino in Musica, che segue il successo delle due precedenti rassegne (gennaio 2012 e gennaio-febbraio 2013) e del concerto di Natale ospitato a Palazzo Reale lo scorso dicembre, si vuole raccontare attraverso suoni, parole e brevi introduzioni, la storia di tre importanti famiglie che hanno segnato profondamente lo sviluppo della musica milanese e internazionale. La musica infatti è da sempre espressione del suo tempo, di un periodo particolare o di un luogo, nasce da un avvenimento importante o dall´energia creativa di un gruppo di persone. Esistono anche le correnti artistiche, le scuole e, come nel caso di Bach, le grandi famiglie di musicisti. Protagonista del primo concerto, domenica 2 febbraio, è appunto La famiglia Bach, che con gli oltre cinquanta membri attivi per oltre due secoli, ha tramandato il “mestiere” del musicista, portando avanti un linguaggio certamente adatto alle mode del momento ma provvisto anche di una radice comune. Il secondo concerto, domenica 2 marzo, è dedicato alla Famiglia Ricordi e ad alcuni dei numerosi compositori, in particolare operisti, che grazie all’intraprendenza della casa editrice milanese hanno pubblicato pagine tra le più importanti della storia della musica. L’ultimo appuntamento, in programma per domenica 6 aprile, è un omaggio alla Famiglia degli archi e ai numerosi cambiamenti avvenuti nella scrittura musicale, sia per violino solo che per quartetto d’archi, dai tempi di Bach, passando per Haydn fino alle sonorità più astratte di Webern. Il progetto è affidato alla direzione artistica di Ettore Napoli e Davide Santi all’interno di una produzione curata da Rachel O’brien. La rassegna nasce dal desiderio di proporre alla città di Milano e ai suo palazzi storici un antico modo di fare cultura offrendola a chiunque abbia voglia o senta il piacere di farla propria nell’ambito di incontri musicali nel corso dei quali la musica è preceduta da brevi introduzioni e/o letture di testi. I biglietti saranno disponibili presso lo spazio Urban Center dal martedì precedente il concerto. Sarà possibile ritirare fino ad un massimo di due biglietti a persona. Per informazioni: www.Palazzomarinoinmusica.it    
   
   
DOV´E´ IL COCCODRILLO?  
 
Da sabato 1 febbraio, in occasione della mostra Wunderkammer, Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi in corso fino al 2 marzo, il Museo Poldi Pezzoli propone una nuova scheda per bambini dal titolo "Dov´è il coccodrillo?". La nuova scheda accompagna i bambini alla scoperta di oggetti straordinari, collezionati da principi e studiosi del tempo e ora in mostra: non solo quadri, libri, ma anche cose strane e curiose provenienti dal mondo della natura. Una zanna di elefante lunga più di 2 metri, un Bezoar, un corno di unicorno...E tanto altro attendono di essere trovati dai piccoli ricercatori. La scheda è scaricabile anche dal sito www.Museopoldipezzoli.it e viene distribuita gratuitamente a tutti i bambini che si presentano in Museo.  
   
   
INCROCI, TEATRO ITINERANTE IN PROVINCIA DI TORINO  
 

Ha preso il via la nuova edizione di Incroci, rassegna itinerante realizzata dalla Provincia di Torino con la direzione artistica di Assemblea Teatro e Teatro delle Forme. In tutto saranno dieci i Comuni del torinese coinvolti, con altrettanti spettacoli: luoghi vitali e visibili, da riscoprire tra le Valli, la collina e le pianure, attraverso proposte teatrali di qualità che prendono spunto dai grandi avvenimenti simbolo della storia del Novecento e stimolano la riflessione sui temi civili. Tra i centri sede dei prossimi spettacoli in cartellone: Torre Pellice, Bussoleno, Usseaux e Maglione. Www.assembleateatro.com

 

 
   
   
APPUNTAMENTO CON IL JAZZ A SAN VITO AL TAGLIAMENTO  
 
Tre sabati dedicati al jazz, con una particolare attenzione al nuovo panorama europeo: è la proposta dell’edizione 2014 di San Vito Jazz, che si terrà a San Vito al Tagliamento l’1, l’8 e il 15 marzo. L’apertura è affidata al gruppo rivelazione dell’anno Sons of Kemet, che propone una avvincente miscela di jazz, dub e ritmi caraibici. Il secondo appuntamento è con il pianista Claudio Cojainz che presenterà, accompagnato da un formidabile sestetto, il suo nuovo progetto Hispanish & Blues Songs. Il suo tributo alle canzoni spagnole trasporterà il publico alle radici del jazz. La chiusura della rassegna spetta a un duo formato da due maestri della musica improvvisata europea: Giovanni Maier dialogherà con il pianista Keith Tippett, uno dei mostri sacri della musica jazz degli ultimi decenni. Tutti gli appuntamenti avranno luogo nel teatro sociale “Gian Giacomo Arrigoni”, un tempo sede dell’antico consiglio comunale, trasfromato poi nel corso del Xviii secolo in un piccolo teatro all’italiana. Il teatro è collocato nella cinquecentesca Piazza del Popolo, sviluppo di un’area circostante al nucleo originario che fu il castello di San Vito, con le sue prime mura e il primo borgo. Sulla stessa piazza sorgono inoltre il Duomo, che possiede una vera e propria galleria d’arte di opere di diversa epoca, e il veneziano Palazzo Altan Rota, con bellissimo giardino all’italiana antistante e un maestoso parco sul retro.  
   
   
VERCELLI. PASSEGGIANDO TRA SACRO E PROFANO  
 

Domenica 2 febbraio, dalle ore 11 alle 13, a Vercelli si potrà conoscere la straordinaria ricchezza del patrimonio conservato al Museo del Tesoro del Duomo dove si svela la storia della diocesi di Vercelli tra medioevo ed età moderna. Il tesoro della Cattedrale di Sant’ Eusebio farà da collegamento tra la Chiesa e la Città, tra il Palazzo Arcivescovile e la storia delle grandi famiglie vercellesi. Ritrovo alle ore 10:45, al Museo del Tesoro del Duomo, in piazza Alessandro d’Angennes 3. L’evento è a pagamento con prenotazione obbligatoria, entro le 24 ore precedenti all’evento, alla mail didattica@tesorodelduomovc.It. Per informazioni: Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare Tel. 0161.51650. Www.atlvalsesiavercelli.it/

 

 
   
   
MONTAGNA E BENESSERE NELLA NUOVA AREA RELAX DELL’ALBERGO DIFFUSO DI SAURIS  
 
 Una splendida novità attende gli ospiti dell’albergo diffuso di Sauris: una mini eco – spa completamente dedicata al benessere, nell´incantevole scenario delle Dolomiti Friulane. La struttura è stata ricavata in un’antica stalla del borgo di Sauris di Sopra con le pareti in pietra, travi a vista e interni in legno e ardesia. Il nuovo progetto dell’architetto Alessio Princic ha dato origine ad una fascinosa spa per sei persone, dotata di sauna finlandese, bio-sauna con gettate di vapore alle essenze naturali, bagno turco e doccia emozionale. Le finestre sono le stesse di un tempo e offrono una veduta panoramica del monte Bivera. L’albergo diffuso è un originale modello di ospitalità turistica, che offre ai propri ospiti l’opportunità di vivere una vacanza rilassante in tipici borghi di montagna. Prevede la sistemazione in alloggi indipendenti coordinati però da un´unica reception, ricavati in case tipiche ristrutturate nel rispetto delle tradizioni costruttive dei luoghi.  
   
   
FORA L´OURS A MOMPANTERO  
 

Appuntamento con Fora l´Ours, la festa dell’Orso, questo fine settimana a Mompantero. Si comincia venerdì 31 gennaio con il carnevale con i bimbi in costume per le vie di Urbano e i racconti d´inverno. Sabato 1 febbraio, alle 20:30, si prosegue con "Mingia e beiva" passeggiata enogastronomica per le vie di Urbiano a caccia dell´orso. Il percorso è di otto tappe, con prodotti tipici (costo 13 euro a persona). Domenica 2 febbraio il tradizionale carnevale dell´Orso si aprirà con la messa nella chiesa di Santa Brigida e, nel pomeriggio, vedrà la sfilata dell´Orso con i bimbi in costume, il ballo in piazza, l’apertura del banco di beneficenza e la distribuzione di vin brulé. Www.vallesusa-tesori.it

 

 
   
   
LONDRA: CONIUGA TAPPE CULTURALI IMPERDIBILI A PIATTI DELIZIOSI  
 
Alcuni dei più famosi musei e gallerie di Londra non son più solo sulla lista dei must della capitale per la loro offerta culturale, ma hanno aperto ristoranti e caffetterie di spicco e sono sulla buona strada per essere apprezzati per la qualità della loro offerta gastronomica oltre che per le loro mostre e le opere d’arte. Ecco una breve lista di dove trovare ottimi menù tra grande arte. La Tate Britain, la galleria d’arte che ospita le collezioni del Regno Unito di arte britannica dal 1500 a oggi, ha svelato recentemente la sua trasformazione da $45 milioni e, oltre all’impressionante scala a chiocciola al centro e al restauro della facciata principale che torna ai vecchi fasti, ha riaperto anche il Rex Whistler Restaurant. L’head chef Nathan Brewster serve piatti della tradizione britannica ispirati ai menu dal 1927 (anno della prima inaugurazione del ristorante) a oggi. Aperto solo a pranzo e un venerdì al mese anche a cena, il ristorante ti travolgerà con un menu che include la zuppa London Particular, la trota Trafalgar e il Sussex pond pudding. Anche mangiando sarai circondato da opere d’arte: il ristorante ospita il famoso affresco di Rex Whister The Expedition in Pursuit of Rare Meats (www.Tate.org.uk/visit/tate-britain/eat-drink-and-shop/rex-whistler-restaurant). La spettacolare Sackler, ampiamento della Serpentine Gallery nei Kensington Gardens, progettata dall’architetto di punta Zaha Hadid, ha inaugurato The Magazine. I piatti sono concepiti per sorprendere esattamente quanto l’ambiente circostante. Ubicato in un ex negozio di polvere da sparo (il termine “magazine” significa anche negozio di munizioni), è guidato da Oliver Zange, uno chef tedesco con una premiata carriera nella cucina giapponese (www.Magazine-restaurant.co.uk). Cammina attraverso l’invidiabile collezione di dipinti e sculture, tra cui importanti opeea di Turner, Constable, Reynolds, Gainsborough e Hockney, ospitati alla Royal Academy of Arts, prima di recarti nell’edificio restaurato della Keeper’s House, uno stabile del diciannovesimo secolo in un angolo del cortile della Royal Academy, pensato come “dimora di artisti e amanti dell’arte”. Il ristorante all’interno, gestito da Oliver Peyton, così come il bar sono entrambi aperti per i soli membri della Royal Academy durante il giorno, ma accolgono il pubblico nelle ore serali, con un menù all’insegna dei prodotti gastronomici britannici (www.Keepershouse.org.uk ). Nel Gennaio 2014 tornerà alla ribalta in seguito a ristrutturazione il ristorante Great Court presso il British Museum. Situato al piano mezzanino al di sopra della Reading Room celebre in tutto il mondo e direttamente al di sotto del tetto in acciaio curvato e vetro del Great Court progettato da Norman Foster, il ristorante servirà pietanze a cura di Benugo, che fornisce il servizio di catering presso ristoranti come il V&a al Museo di Storia Naturale e al Castello di Edimburgo, e all’Ashmolean a Oxford. Fuori città, ha ormai preso piede il trend di ristoranti di lusso situati in musei e gallerie, e viste mozzafiato sono il contorno perfetto per i piatti serviti, tanto quanto le mostre . Basti pensare al premiato Tower Restaurant presso il National Museum of Scotland di Edimburgo. Oltre a un menù che comprende prodotti stagionali scozzesi quali Angus, frutti di mare e cacciagione, i clienti potranno godere di una vista sul Castello di Edimburgo e sulla skyline della città, che farà da sfondo ai loro pasti (www.Nms.ac.uk/our_museums/national_museum/
plan_your_visit/eating.aspx
). Più in basso, nell’angolo a sud-ovest dell’Inghilterra, il caffè della galleria d’arte Tate St Ives, in Cornovaglia, serve un menù con ingredienti acquistati da contadini e fornitori locali, e consente una vista panoramica sulla città vecchia di St Ives e Porthmeor Beach, mentre nel nord-est, i panorami sul fiume Tyne e la skyline cittadina di Newcastle Gateshead sono l’abbinamento perfetto per la cucina contemporanea britannica offerta dal Six, il ristorante rooftop del Centro di Arte Contemporanea Baltic (www.Tate.org.uk/visit/tate-st-ives/eat-drink-shop/cafe , www.Sixbaltic.com ).
 
   
   
LUCIENNE VESCOVO ESPONE ALLA “PRIMA BIENNALE DELLA CREATIVITÀ IN ITALIA” AL PALAEXPO DI VERONA  
 
La pittrice e incisore Lucienne Vescovo è tra gli artisti selezionati per esporre le loro opere alla “Prima Biennale della Creatività in Italia” che si terrà al Palaexpo della Fiera di Verona dal 12 al 16 febbraio 2014. L’evento, curato da Paolo Levi e Sandro Serradifalco, rispettivamente direttore artistico e direttore crititico della manifestazione, gode del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione del Veneto e del Comune di Verona (Assessorato dei Beni Culturali). Saranno oltre ottocento gli artisti provenienti da tutta Italia e da vari Paesi del mondo. La selezione e ammissione delle oltre mille opere è conseguenza dalla valutazione dell’operato di più di 3000 artisti che nei mesi precedenti hanno sottoposto al comitato scientifico le proprie elaborazioni. L’esposizione vuole offrire un ampio panorama della creatività attuale, sollecitando, uno scambio culturale qualificato attraverso i numerosi gli eventi collaterali presenti alla manifestazione. I visitatori della 1ª Biennale della Creatività avranno la possibilità di esprimere un voto agli artisti espositori per ciascuna sezione (pittura, scultura, fotografia, design, videoart). Gli artisti più votati di ciascuna sezione, esporranno gratuitamente a New York, in occasione della grande fiera espositiva Artexpo - New York 2014. All’inaugurazione, mercoledi 12 Febbraio alle ore 18 presso l’auditorium del Palaexpo, saranno presenti il critico Vittorio Sgarbi, il critico Paolo Levi, l’editore Sandro Serradifalco, le autorità locali e altre personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. La manifestazione chiuderà domenica 16 febbraio con Katia Ricciarelli in qualità di madrina della cerimonia di premiazione.