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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Giugno 2004
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RICERCATORI USANO VIRUS GM PER COLPIRE LE CELLULE CARCINOMATOSE  
 
Bruxelles, 4 giugno 2004 - Gli scienziati hanno usato virus Gm (geneticamente modificati) per colpire le cellule carcinomatose lasciando invece intatte quelle sane, ed hanno così aperto la via a trattamenti virali del cancro altamente selettivi. Il team del Cancer Research Uk e della scuola di medicina e odontoiatria London Queen Mary si è avvalso di una differenza fondamentale di comportamento tra le cellule carcinomatose e quelle sane. Quando sono infettate, le cellule normali cessano da sole la loro attività in modo da arginare il diffondersi del virus, mentre le cellule carcinomatose rifiutano di farlo, permettendo al virus di prosperare. I virus agiscono entrando nelle cellule senza farsi scoprire e distruggendole prima di replicarsi e diffondersi per infettare le cellule circostanti. Il virus Gm era stato creato sottraendo un gene chiamato E1b-19kd, che esso ed altri virus usano per camuffarsi. Quando scoprono il virus, le cellule normali sono in grado di capire di essere state infettate e si autodistruggono, mentre le cellule carcinomatose sono programmate per non autodistruggersi e quindi permettono al virus Gm di diffondersi selettivamente attraverso il tessuto tumorale. 'L'aspetto più interessante di questa strategia è che la cellula carcinomatosa fa tutto il lavoro duro', spiega il direttore del team Professor Nick Lemoine, che è anche il direttore del centro clinico Cancer Research Uk. 'Essa produce virus e ancora virus per infettare le cellule carcinomatose circostanti. Se viene infettata, una cellula normale si suicida prima di poter produrre un nuovo virus, le sue vicine non sono infettate e la diffusione del virus è arginata'. Il Professor Lemoine ha aggiunto che il prossimo passo per il team sarà l'introduzione di un gene tossico nel virus, che avveleni le cellule tumorali e lasci intatti i tessuti sani. L'azione sarà resa più facile dal fatto che al virus Gm è già stato sottratto un gene, creando in tal modo lo spazio per inserirne altri. Un ulteriore vantaggio del nuovo virus è che, poiché esso cresce nei tumori, solo un numero relativamente piccolo di copie del virus debbono venire a contatto delle cellule carcinomatose affinché il trattamento agisca. Questo significa che, in teoria, dovrebbe essere possibile iniettare semplicemente il virus Gm nel sangue invece di farlo direttamente nel tumore, proprio come con altre terapie virali in fase di sviluppo. Riguardo a quando la loro ricerca potrebbe essere applicata per curare i pazienti, il Professor Lemoine ha dichiarato: 'Il virus che stiamo usando può riprodursi nel tessuto tumorale molto più velocemente dei suoi predecessori, ed offre speranze concrete per il futuro. Prevediamo di sottoporlo ai test clinici agli inizi del prossimo anno'. Il Professor Robert Souhami, direttore degli affari clinici ed esterni del Cancer Research Uk, ha aggiunto: 'Nei test condotti fino ad ora [il virus] si è dimostrato sia potente che selettivo, ma solo le prove cliniche potranno dirci se questo approccio potrà tramutarsi in un trattamento efficace per le persone'. Infolink: http://www.Cancerresearchuk.org/  
   
   
“V° RIUNIONE SCIENTIFICA APOLIPOPROTEINA A-1 MILANO”  
 
Limone sul Garda, 4 giugno 2004 - A Limone sul Garda (Bs) lo scorso sabato 29 maggio si è tenuta una importante riunione scientifica internazionale per fare il punto sulle ricerche che da 25 studiano le proprietà della famosa Apolipoproteina A1-Milano trovata nel sangue di alcuni limonesi. La riunione scientifica (la 5° che si tiene nel paese dell’elisir di lunga vita) è stata organizzata dal Comune col supporto della Cat World e del Professor Cesare Sirtori dell’Università di Milano scopritore dell’Apolipoproteina. La riunione ha visto la presenza come chairmen e relatori dei principali medici americani ed europei che da anni studiano le malattie cardiache e la cura del colesterolo attraverso l’Apolipoproteina A1-milano e altri geni mutanti . Tra i partecipanti il presidente e due fondatori della Esperion la società americana in gennaio acquisita dalla Pfizer per 1300 milioni di dollari che lo scorso autunno è riuscita ad ottenere una significativa riduzione della placca dalle arterie (oltre il 4,2%) in poche settimane grazie ad un farmaco sperimentale che riproduce gli effetti della proteina Apo 1. La riunione è stata certo importante e fondamentale per poter in prossimo futuro coordinare le ricerche internazionali ma è stata anche un momento di confronto tra americani ed europei e soprattutto un’occasione unica per i circa 50 professori e ricercatori italiani presenti che si sono così potuti aggiornare sullo stato dell’arte delle ricerche più avanzate nel campo dell’Hdl. Alla riunione che ha visto una grande partecipazione e che si è tenuta presso la nuova sala conferenze Comboni erano presenti come “ospiti d’onore” anche numerosi portatori tra cui i quattro bambini nel cui sangue a febbraio l’equipe del professor Sirtori ha rilevato le tracce della proteina. Riunione scientifica “Hdl Therapy In Limone” in sala conferenza Comboni. Chairmen: R Newton (Ann Arbor, Usa), Lo Andersson (Stockholm, Sweden) Santamarina-fojo (Bethesda, Usa), Hdl metabolism and reverse cholesterol transport: lessons from animal models; Brewer jr (Bethesda,usa), Hdl metabolism and reverse cholesterol transport: lessons from human diseases; Franceschini (Milano, Italy), Pleiotropic functions of Hdl; K Shah (Los Angeles, Usa), Hdl and the vulnerable plaque; C Fruchart (Lille, France), Pparalpha as therapeutic target for Chd prevention; Newton (Ann Arbor, Usa), Drug development in the statin era; Ageland (Stockholm, Sweden), High output production of recombinant proteins; Chiesa (Milano, Italy), Recombinant apoA-imilano in animal models of human atherosclerosis; Marchesi (Milano, Italy), Recombinant apoA-imilano in experimental myocardial infarction; Bisgaier (Ann Arbor, Usa), Methods for a reliable evaluation of the potential of Hdl therapy; Krause (Ann Arbor, Usa), Hdl therapy: what next? Per informazione specifiche sull’evento acarrano@catworld.It  
   
   
IL CENTRO PARKINSON DEGLI ICP A QUOTA DIECIMILA  
 
 Milano, 4 giugno 2004 - Una realtà tutta milanese che nasce nel 1981 e accelera nel 1997 – All’avanguardia nell’assistenza con il counseling telefonico, il teleconsulto e l’Ospedale virtuale – In prima fila nella ricerca con il database dei pazienti, la banca del Dna e quella dei tessuti cerebrali – La scoperta del legame tra Parkinson e idrocarburi – Importanti sinergie con l’Associazione italiana Parkinsoniani e la Fondazione Grigioni – La Guida rossa alla V edizione Nasce nel 1981, tocca i 1.800 pazienti nel 1997, oggi è a quota diecimila e la crescita prosegue in quantità e qualità. E’ contenuta in questi pochi dati la sintesi di un successo che ha portato il Centro Parkinson degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano al primo posto nella graduatoria mondiale dei centri specializzati nell’assistenza ai pazienti affetti da questa grave malattia neurologica, seconda per incidenza solo alla demenza di Alzheimer. In via Bignami, comunque, nessuno dorme sugli allori. «Oggi il futuro del Centro punta su tre direttive principali» spiega infatti il neurologo Gianni Pezzoli, che lo dirige da sempre. «A parte la clinica – ottimizzata con l’ulteriore sviluppo del counseling telefonico, che ha già raggiunto quota 8-10mila prestazioni annue – è in continua crescita la banca dati, che permette di recuperare (quindi utilizzare) tutte le informazioni cliniche relative ai pazienti che sono stati o sono tuttora in cura presso il Centro. Abbiamo infatti adottato una cartella clinica totalmente computerizzata che si articola su circa 250 record: essendo state archiviate in questa forma circa 5-6mila cartelle, il database complessivo è davvero imponente. Le altre due direttive su cui ci muoviamo sono la banca del Dna (estratto da campioni di sangue prelevati ai nostri pazienti dopo averne ottenuto il consenso informato) e quella degli encefali: indispensabili, rispettivamente, per impostare in futuro uno screening delle forme familiari e per giungere – sia pure post mortem – alla diagnosi istopatologica di certezza nei casi dubbi. Contiamo di arrivare allo sviluppo compiuto dei nostri tre obiettivi entro il prossimo triennio». Il Centro è leader mondiale non solo nella clinica tradizionale, ma anche nelle sue espressioni più innovative. «Tramite il sito www.Ospedalevirtuale.it  i pazienti parkinsoniani ovunque residenti in Italia possono chiedere una seconda opinione» spiega il neurologo Angelo Antonini, responsabile della ricerca scientifica «oppure contattare il proprio neurologo di riferimento per valutare con lui l’andamento della terapia prescritta nel corso della visita precedente. Questo servizio, che si affianca alla nostra consueta reperibilità telefonica, ha il vantaggio di essere disponibile 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno». Il contatto si realizza via e-mail oppure, in modalità tecnologicamente più evoluta, in chat o ancora – per chi ne ha la possibilità – in net meeting, mediante una webcam. In alcuni casi, soprattutto per chi risiede più lontano, sono state stipulate convenzioni con una rete di ospedali che consentono ai medici del Centro di seguire i pazienti anche tramite “teleconsulto”. L’impegno del Centro si estende anche alla didattica. Prosegue infatti Antonini: «Ogni anno, dal 1990, svolgiamo corsi di aggiornamento – oggi accreditati Ecm – che consentono a piccoli gruppi di neurologi e geriatri provenienti da tutta Italia di vedere direttamente come lavoriamo e come visitiamo i pazienti, oltre che di osservare da vicino patologie rare che ben difficilmente potrebbero vedere nei loro ambulatori, cui afferiscono numeri limitati di pazienti. Una volta concluso il corso, inviamo loro, per competenza territoriale, i pazienti che desiderano avere un punto di riferimento locale. Così, si è andata formando sul territorio una rete capillare di specialisti che gestisce i propri pazienti secondo i criteri adottati dal Centro. Il nostro impegno è sicuramente ripagato anche dal fatto che spesso questi colleghi – e ormai ne abbiamo formati quasi 500 – continuano a considerarci il loro punto di riferimento: noi inviamo loro i nostri pazienti che hanno necessità di essere seguiti localmente, loro ci indirizzano i casi più complessi, per i quali desiderano una seconda opinione». Poi ci sono la ricerca scientifica (che in sette anni ha prodotto la fondamentale scoperta della correlazione esistente tra esposizione agli idrocarburi e insorgenza della malattia di Parkinson, di cui si è occupata soprattutto Margherita Canesi, più una cinquantina di articoli su riviste internazionali di primaria importanza) e le sinergie con l’Associazione Italiana Parkinsoniani (Aip) e la Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson. Riprende Pezzoli: «L’aip è un’associazione di pazienti, la cui prima richiesta è quella di conoscere l’ubicazione in Lombardia e in tutta Italia dei centri di eccellenza che si occupano della malattia di Parkinson, poi di essere informati su tutto ciò che ha a che fare con la patologia. La mission dell’Associazione è quindi di tipo informativo, e in questo riceve il massimo contributo da parte del Centro, il cui personale provvede anche alla redazione quotidiana del sito www.Parkinson.it e all’aggiornamento annuale della Guida rossa, che seguo personalmente con Silvana Tesei, giunta ormai alla quinta edizione». Quanto alla Fondazione, conclude il direttore del Centro Parkinson, «è forse la parte più innovativa della nostra attività. Il Centro non assorbe solo buona parte delle nostre energie umane e professionali, ma anche grandi quantità di denaro. E’ proprio grazie alla Fondazione, e a un testimonial come Bruno Lauzi, che si può sensibilizzare l’opinione pubblica e far fronte alle esigenze economiche imposte dalla nostra attività. Mi piace ricordare, infine, che numerosi studi hanno confrontato il nostro Centro con le migliori istituzioni analoghe del Canada, degli Stati Uniti e di altri Paesi, ma le sinergie tra la numerosità della casistica, la qualità delle prestazioni cliniche, l’innovatività della ricerca scientifica, il radicamento nel territorio e il legame con l’Associazione dei pazienti hanno sempre visto il successo del nostro modello organizzativo e assistenziale». La malattia di Parkinson colpisce in Italia oltre 220.000 persone, costringendo pazienti e familiari a convivere con gli effetti invalidanti di una malattia cronica che toglie progressivamente autonomia a chi ne è colpito. Il malato di Parkinson si trova a dover affrontare movimenti involontari eccessivi, blocchi motori improvvisi, tremore e rigidità, difficoltà di parola, depressione e allucinazioni. Erroneamente si crede che la malattia accompagni i disturbi della vecchiaia. In realtà, in Italia 10.000 pazienti hanno meno di 45 anni e nella maggior parte dei casi la patologia insorge prima dei 60 anni.  
   
   
GENZYME: UNA FUSIONE PER LA SALUTE DEL CUORE ANNUNCIATA LA JOINT VENTURE TRA MEDTRONIC E GENZYME PER ACCELERARE LO SVILUPPO DI TERAPIE CONTRO I PIÙ SEVERI DISTURBI DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE  
 
Milano, 4 giugno 2004 - Medtronic, Inc. E Genzyme Corporation hanno annunciato la nascita di una joint venture per accelerare lo sviluppo di nuove terapie per le patologie cardiovascolari più complesse. La nuova nata Mg Bioterapheutics lavorerà fondendo le forze complementari delle due aziende: l’esperienza di Medtronic, azienda leader nello sviluppo di dispositivi per la cura del cuore, di rilascio controllato e di tecnologie di imaging e navigazione; la conoscenza di Genzyme nei trattamenti biologici per la ‘riparazione’ cardiaca. Secondo il nuovo accordo, le due società collaboreranno per: Uno studio clinico in fase Ii per determinare l’efficacia della terapia cellulare su tessuti cardiaci danneggiati; Lo sviluppo di dispositivi a rilascio controllato di cellule terapeutiche per trattare direttamente le aree danneggiate del muscolo cardiaco; Una ricerca a lungo termine nel settore della terapia cellulare per ricostituire il tessuto cardiaco danneggiato. I termini finanziari della joint venture non sono stati divulgati. Il trial in fase Ii Le due aziende co-finanzieranno lo studio clinico di fase Ii di Genzyme, sull’efficacia dell’impianto autologo di mioblasti nelle cardiomiopatie ischemiche (Magic). Il trial, uno dei più estesi in questo campo, dovrà determinare se le terapie cellulari possono essere usate per ripristinare il danno procurato al muscolo cardiaco durante un infarto o per arrestare la progressione del danno cardiaco nel paziente, una condizione solitamente incurabile che colpisce più di 20 milioni di pazienti nel mondo. Lo studio clinico in fase Ii, attualmente in corso in Europa, arruolerà fino a 300 pazienti. Si basa sul lavoro di Philippe Menaschè dell’Ospedale Europeo Georges Pompidou di Parigi, uno dei primi a sperimentare tale terapia. Il trial prevede il prelievo di cellule del muscolo scheletrico (mioblasti) del paziente prima dell’intervento di bypass; le cellule vengono moltiplicate per circa 21 giorni nei laboratori utilizzando tecniche di coltura e iniettate nella regione danneggiata durante l’intervento di bypass. Lo studio ha arruolato pazienti in Francia e si sta attualmente espandendo a centri in Belgio, Gran Bretagna, Italia, Germania e Svizzera. Il rilascio ‘a bersaglio’ della terapia cellulare La Bioterapheutics Mg si occuperà, inoltre, dello sviluppo di una nuova tecnologia per rilasciare le cellule al muscolo cardiaco usando il sofisticato Sistema di Rilascio Medtronic Transaccess. Il sistema ha mostrato, negli studi pre-clinici, la capacità di rilasciare efficacemente cellule autologhe alle aree danneggiate del muscolo cardiaco. Il rilascio a catetere renderebbe i trattamenti della terapia cellulare meno invasivi, permettendo di accedere al muscolo cardiaco attraverso il sistema vascolare del paziente, aumentando sensibilmente il numero di pazienti che possono beneficiare della terapia cellulare. In futuro c’è anche in programma un progetto congiunto di ricerca a largo spettro focalizzato sugli approcci alle terapie cellulari di nuova generazione, comprendendo l’uso di cellule geneticamente modificate, cellule allogeniche (cellule provenienti da una banca o da un donatore) e biomateriali avanzati destinati ad accrescere il ricambio cellulare e la speranza di vita. “Siamo entusiasti di collaborare con Genzyme per un obiettivo comune che crediamo abbia il potenziale di cambiare l’approccio al trattamento delle patologie cardiache negli anni a venire” ha detto il Dott. Stephen Oesterle, Senior Vice President Medicine and Technology di Medtronic. “I risultati preliminari della terapia cellulare sono stati incoraggianti e questa joint venture unisce i talenti straordinari dello staff scientifico di Genzyme, e la sua esperienza in ingegneria biologica, in una collaborazione unica focalizzata sulla “ combinazione” di più prodotti” Duke Collier, executive Vice President di Genzyme ha detto “Combinando la nostra ricerca e i programmi clinici in terapia cellulare con l’esperienza di Medtronic, è aumentato il nostro impegno per portare la biologia innovativa a relazionarsi con le gravi patologie cardiache. Insieme, saremo leader nello sviluppo di nuove terapie per le patologie cardiache e nella costituzione di un’impresa commerciale globale che aiuterà a portare questi programmi al successo clinico e commerciale”.  
   
   
LA FRANCIA DICE SÌ A NUOVI TEST PER IL GRANTURCO GENETICAMENTE MODIFICATO  
 
Bruxelles, 4 giugno 2004 - Il governo francese ha annunciato la decisione di permettere nuovi test sul terreno per il granturco dolce geneticamente modificato in otto siti del paese. In una dichiarazione comune con Serge Lepeltier (ministro per l'Ambiente) e François d'Aubert (viceministro per la Ricerca), Hervé Gaymard (ministro dell'Agricoltura, Alimentazione, Pesca e Affari agricoli) ha spiegato che gli esperimenti fanno parte del normale programma di ricerche francese. 'I test sul terreno sono destinati a studiare i comportamenti delle varietà in condizioni reali', è indicato nella dichiarazione. La decisione fa seguito alla consultazione pubblica online condotta dal 10 al 24 maggio. Già da diversi anni il governo francese ha autorizzato prove con granturco geneticamente modificato, che hanno però sistematicamente provocato reazioni degli oppositori della nuova tecnologia, preoccupati per le potenziali contaminazioni incrociate dei raccolti tradizionali. Consapevoli dell'esistenza di una forte corrente d'opinione sull'argomento, prima di autorizzare le otto richieste di prove (introdotte da Monsanto, Pioneer, Biogemma e Geves, un laboratorio francese di ricerche sugli Ogm) le autorità francesi le hanno sottoposte a una consultazione pubblica. Il sito web ha ricevuto 2700 mail, che in genere si sono dichiarate contrarie alle prove. Anche i rappresentanti dei Verdi, numerosi consigli regionali, il gruppo anti-Ogm e la Confédération paysanne hanno manifestato la loro opposizione. Ciononostante i tre ministri hanno deciso di andare avanti e di autorizzare i test. Il ministro dell'Agricoltura ha ribadito che, nel quadro del piano di azione per la biovigilanza, tutti i siti in test saranno sottoposti a ispezioni regolari da parte dei servizi regionali per la protezione della flora. 'Inoltre', ha aggiunto Gaymard, 'abbiamo chiesto a Bruxelles norme estremamente severe per gli indennizzi in caso di contaminazione. In caso contrario la Francia adotterà misure proprie'. Il ministro, peraltro personalmente alquanto reticente a proposito dei test sulle colture geneticamente modificate, ha lamentato 'l'oscurantismo' e la 'demagogia' del dibattito sugli Ogm in Francia. Marion Guillou, direttore generale dell'Inra (Institut national pour la recherche agricole), ha detto di condividere questo sentimento: 'un rifiuto aprioristico di un filone importante come l'ingegneria genetica non è un approccio scientifico. È presuntuoso affermare che non avremo mai bisogno di Ogm capaci, ad esempio, di resistere alla eccessiva salinità del suolo o di combattere certe malattie'. La aziende biotecnologiche interessate sperano adesso che la Francia si allinei un giorno con gli altri paesi a forte produzione agricola, come Argentina, Brasile, Canada, Cina, Spagna, Usa e, ben presto, Germania. Gli agricoltori hanno tuttavia annunciato che per qualche altro anno non prenderanno in considerazione la possibilità di coltivare granturco geneticamente modificato. In effetti si è manifestata una forte opposizione ai test sugli Ogm, concretizzatasi in una sensibile riduzione del numero di domande di coltivazione di granturco geneticamente modificato. Nel 1996, ad esempio, erano stati condotti 90 test; nel 2003 il numero si è ridotto a 17 e quest'anno ve ne saranno solo 8 nuovi. Inoltre nessuna delle richieste di quest'anno riguarda test per fini terapeutici. Nel 2003 gli attivisti anti-Ogm avevano distrutto un campo di granturco dolce transgenico piantato dalla Meristem Therapeutics e destinato a sviluppare cure contro le fibrosi cistiche. La Confédération paysanne ha già annunciato che distruggerà tutti i nuovi campi di test. Infolink: http://www.Ogm.gouv.fr/  
   
   
LOVE.WINE AL MIWINE EMOTIONS, EMOZIONI PER ENOAPPASSIONATI.  
 
 Milano, 4 giugno 2004 - Due vini, dieci nuove opere d'arte, una mostra internazionale, un unico soggetto: il vino. Nell’ambito di Miwine, in calendario alla Fiera di Milano dal 14 al 16 giugno, si svolgerà Miwine Emotions, una tre giorni di degustazioni dove saranno anche organizzati spazi in cui il vino entra trasversalmente nella nostra vita, nella cultura, nello stile di vita, nei rapporti sociali, nell’arte. Nel wine bar allestito a Miwine Emotions, pad. 16/2° - sarà allestita love.Wine, mostra d’arte contemporanea, che associa i nuovi mezzi espressivi dell'arte al contesto conviviale del vino, ispirata dall’etichetta di due vini delle Cantine Santa Margherita lo Chardonnay e il Cabernet Sauvignon Ca' D'archi. Arte contemporanea, new-media e amore per il vino. Dieci giovani artisti del panorama emergente milanese interpretano il vino utilizzando media tradizionali e tecnologici. La ricerca espressiva è ciò che accomuna le dieci opere e i vini. Ricerca espressiva degli enologi delle Cantine Santa Margherita che hanno come unico mezzo il vino e come strumenti la maturazione delle uve, la vinificazione, il dosaggio del legno e l'affinamento. Ricerca espressiva dei nuovi artisti che utilizzando varie forme comunicative, dalla fotografia alla pittura, dalla stampa digitale alle installazioni interattive, condividono con i primi aspirazioni e poetica per dare forma concreta, visibile alle emozioni e alle sensazioni ispirate dal vino. Paolo Benvenuto, per esempio, ha interpretato quest’emozione realizzando un’opera dal titolo “Accompagnatrice per bevitore” una stampa fotografica su alluminio che ritrae a grandezza naturale una bella ragazza, con in mano un bicchiere, che ascolta divertita e non dice mai di no, sottolineando l’aspetto conviviale del vino: non si beve mai da soli. Francesco Paratici, invece, in “Who cares?” ha reinterpretato il quadro a olio del primo novecento raffigurante un vecchio bevitore, ormai presente nell’immaginario collettivo, scomponendolo in 40 tavole, che sfiorate svelano ciascuna suoni di vita conviviale: pranzi, cene, bevute e discorsi. La mostra love.Wine sarà un’occasione per scoprire tutte le opere dei dieci giovani artisti: un’emozione nell’emozione di Miwine, che si può visitare in anteprima anche su www.Lovewine.it. Curatore della mostra è il prof. Marco Negroni, docente di Software Art e Webdesign presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Le Cantine Santa Margherita da oltre 15 anni sostengono varie attività in campo culturale, spaziando dal design alla fotografia, dalla musica all’editoria per testimoniare come anche il vino, bevanda dalla storia millenaria, possa ancora accendere i colori del nostro immaginario.  
   
   
A SAPORE DI MARE LA TUTELA DEL PRODOTTO ITTICO ITALIANO QUALITÀ IN PRIMO PIANO PER LE SEI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA  
 
Genova, 4 gennaio 2004 - Gli operatori della pesca e dell’acquacoltura sono i grandi protagonisti di Sapore di Mare – la prima rassegna italiana sulla pesca responsabile, le tecnologie e i sapori del pesce in programma alla Fiera di Genova dal 4 al 7 giugno - con iniziative di servizio rivolte agli associati, ma soprattutto per spiegare ai visitatori la qualità, lo sforzo imprenditoriale e la cura con cui lavorano per garantire un prodotto ittico eccellente. Si tratta di una categoria composita che riunisce consorzi, cooperative, grandi e medie imprese e singoli attraverso sei associazioni che operano a tutela del prodotto italiano: Agci Pesca, Federcoopesca, Lega Pesca, Api, Federpesca e Unci Pesca. Agci Pesca con i suoi pescherecci fornirà il pescato al mercato itticoallestito nella banchina nord della Marina, effettuerà dimostrazioni di cucitura delle reti e di salagione delle acciughe. Federcoopesca, grazie all’Associazione Mare in Italy, nata dall’iniziativa della Federazione allo scopo di valorizzare e diffondere la cultura del mare, offrirà con il suo team di biologi ed esperti a possibilità di conoscere specie ittiche, gastronomia e tradizioni dei pescatori e collaborerà alle serate di degustazione presso gli spazi di Slow Fish. La tutela del consumatore, che valorizza la qualità del prodotto ittico e di conseguenza il lavoro delle imprese cooperative, sarà il focus dell’attività di Lega Pesca a Sapore di Mare. L’api, l’Associazione dei Piscicoltori Italiani punterà a far conoscere al pubblico i rigorosi criteri di allevamento che garantiscono sicurezza, igiene e freschezza ai prodotti di acquacoltura delle aziende associate, mentre sostenere la qualità dei prodotti ittici e la loro accessibilità a tutte le fasce di consumatori è l’obiettivo di Federpesca, l’associazione delle imprese di pesca aderente a Confindustria. Per Unci Pesca in primo piano il supporto al pesca turismo e alla gestione dei parchi marini e alla riconversione dei pescatori verso forme di allevamento e produzioni alternative.  
   
   
ICE: 12 AZIENDE ITALIANE IN BRASILE PER FISPAL TECNOLOGIA LA FIERA È DEDICATA ALLE MACCHINE ALIMENTARI E PER IMBALLAGGIO  
 
Roma, 4 giugno 2004 - Si chiude domani a San Paolo del Brasile la Fiera Fispal Tecnologia dedicata principalmente alle macchine alimentari e per l'imballaggio. La Fispal è la più importante fiera specializzata del settore per tutto il Sud America. Su una superficie di ca. 39.000 mq. Sono presenti 1764 espositori di cui 1654 nazionali e 110 stranieri, principalmente argentini. L'ice ha partecipato con un Punto Italia, dando la possibilità alle aziende italiane interessate di usufruire di un servizio di distribuzione cataloghi e di un meeting-point, vale a dire di uno spazio dedicato per eventuali incontri con i propri clienti. Le ditte partecipanti al Punto Italia sono 12.  
   
   
OUTDOOR_ INDOOR VIDEO-ARTE-INTERATTIVA: ALICE ROSA, FRANCESCA TIZZONI, GIACOMO PORFIDI, MATTEO EREMBOURGH, MANUEL EHRENFELD, MARCO ZANUSO INAUGURAZIONE 9 GIUGNO 2004 LA MOSTRA RIMARRÀ APERTA FINO AL 9 LUGLIO  
 
 Milano, 4 giugno 2004 - La Galleria Starter ospita il progetto “Outdoor Indoor”: sei giovani artisti multimediali hanno pensato un percorso di videoinstallazioni e stampe digitali appositamente per gli spazi della galleria ed in particolar modo per le sue vetrine affacciate sulla strada. Attraverso proiezioni che adoperano il vetro come schermo, microfoni che catturano suoni dalla via, telecamere che filmano la quotidiana vita esterna, mixer che rielaborano le informazioni sonore, i sei artisti ragionano attorno al concetto di mostra aperta, di “esposizione esposta” e trascinata fuori dalla galleria fin sulla strada. L’opera si affaccia verso l’esterno e al tempo stesso cattura i segni dell’urbana quotidianità rendendoli materia per l’artista, creta di cui siamo fatti e di cui è fatto il mondo. Fuori e dentro, outdoor Indoor, andare tutti i giorni con il nostro corpo in mezzo agli altri, andare e fare i conti con la nostra storia, che è personale e al tempo stesso collettiva. Fuori e dentro da uno spazio come dentro e fuori da noi. “Vedere l’uomo dal di fuori è la critica e la salvezza dello spirito, ma non per suggerire che tutto è assurdo, piuttosto per preparare i momenti rari e preziosi in cui agli uomini accade di riconoscersi e di trovarsi.” (Maurice Merleau Ponty) Infolink: www.Outdoorindoor.it  Starter onlus associazione culturale via maroncelli 15/2 20154 milano tel/fax 026570081 starteronlus@libero.It  
   
   
JACOPO AMORE MIO I BAMBINI RACCONTANO  
 
Empoli, 4 giugno 2004 - Dal 3 al 20 giugno, la mostra “Jacopo da Empoli. Pittore d’eleganza e devozione” si arricchisce di un contributo che testimonia l'efficacia e la leggibilità di questa esposizione. Lo spazio didattico "Jacopo, amore mio" nel Convento degli Agostiniani, curato dalla Biblioteca Comunale di Empoli, accoglie i lavori prodotti dai bambini delle scuole materne ed elementari del Primo Circolo didattico, da anni impegnate in progetti di lettura e di valorizzazione dell'arte del territorio. Secondo una metodologia ormai consueta, i bambini che hanno visitato la mostra hanno osservato e rielaborato le opere esposte, privilegiando quelle che più si prestano al contenuto affrontato nel loro progetto didattico, che ha avuto come filo conduttore il tema dell'arredamento. Come la mostra "vera", anche quella degli alunni delle scuole del Primo Circolo inizia con un autoritratto, sul quale i bambini hanno effettuato un attento studio, analizzando la simmetria del volto e la sua espressione. Poi, la sedia, il letto, la tavola, lo studiolo sono stati indagati nelle opere di Jacopo e confrontati con quelli reali, offrendo spunti per rielaborazioni fantastiche. Nel Cristo in pietà di Santi di Tito, la cortina sorretta dai due angeli si trasforma in un teatrino, nel quale attori immobili (i personaggi dell'opera) assumono particolari posizioni nello spazio. Su questa traccia, i bambini si sono divertiti, sia alla mostra che a scuola, a riprodurre con il loro corpo gli stessi dipinti, come in dei quadri viventi. Questa operazione dimostra la grande fruibilità dell'arte anche per i bambini più piccoli. Fondamentale per la riuscita dell’iniziativa l'apporto della Sezione Didattica del Comune di Empoli, che ha fornito agli insegnanti i necessari strumenti per poter lavorare. Infolink: www.Jacopodaempoli.it  
   
   
EZRA POUND, JOHN CAGE, OVIDIO E MUSIL OGGI AL FESTIVAL METAMORFOSI DI CASCINA, SPETTACOLI DI DANZA, MUSICA, TEATRO ED UN MEETING INTERNAZIONALE TRA CENTRI CULTURALI  
 
Firenze, 4 giugno 2004 - La quarta giornata del festival di Cascina si apre alle 17.30 con un incontro internazionale sui Centri culturali di ultima generazione, che si propone come opportunità informale di conoscenza tra colleghi e operatori italiani ed europei. Parteciperanno ospiti provenienti da molteplici esperienze: centri artistici, culturali e teatrali di nuova generazione, spazi e contesti della creatività, festival multidisciplinari, centri di alta formazione. Alle 19, per la sezione teatro, andrà in scena Ars Amandi, con Paolo Giommarelli, la regia di Alessandro Garzella e la drammaturgia di Renzia d’Incà. Lo spettacolo affronta il senso dell’amore quale sostanza impalpabile verso cui tende l'esistenza umana, che da sempre tenta di comprendere l'incommensurabilità del mistero racchiuso nella triade vita-amore-morte. L’ars amandi di Ovidio, trattato poetico sulla seduzione, è visto come un proclama della menzogna, un poema sulla strategia della seduzione. Seduzione come inganno, amore come mascheramento, come arte non troppo dissimile a quella del teatro. Un tragico gioco di società che, tentando di sottrarsi alla morte, la rivela ancor più presente nell’orrido vuoto che talvolta costruiamo attorno a noi e che a volte si nasconde in un nickname. Alle 21, in collaborazione con La Francia si muove, François Verret sarà in scena con Chantier Musil, spettacolo di danza ispirato all’uomo senza qualità di Musil. Chantier Musil non pone il problema di un adattamento, di una trasposizione, di una messa in scena: è un incontro con la visione dello scrittore nel punto in cui s’incrocia intimamente con quella di Verret. Musil ha la necessità di generare una rappresentazione a partire dai suoi moti intimi, dal suo turbamento di fronte al proprio tempo. Sul palcoscenico Verret affronta la sfida d'inventare un linguaggio, una scrittura scenica, di costruire una rappresentazione. Per lui non vi è alcuna gerarchia tra il teatro, la danza, il circo, la musica, l'architettura, le arti plastiche e l'immagine. Chantier Musil è un paesaggio acustico e ottico in movimento…. Alle 23 concerto scenico di e con Francesca della Monica, regia di Massimo Verdastro e consulenza letteraria e musicale di Luca Scarlini. Le musiche spaziano da Cage a Debussy, da Lieti d Ravel e Barber. Al pianoforte e clavicembalo Stefano Bozolo, alle percussioni Giovanni Canale. I Cantos di Ezra Pound restano una delle vette del secolo da poco concluso. Il concerto scenico che reca il titolo omonimo della sua maggiore opera riflette sugli spunti di pensiero che avvolgono i diversi aspetti del reale, trovando in essi un’occasione di creazione musicale che spazia dalla riproposta di brani di vari compositori novecenteschi alla creazione di una nuova partitura di gesti e suoni che vanno a disegnare una storia, un percorso di tensioni talvolta solo alluse eppure facilmente individuabili e assolutamente presenti, nella strettissima interconnessione tra realtà e sogno, tra peso oppressivo dei dati che ci circondano e fuga nelle “uscite di sicurezza” dell’immaginario. A Pisa, alle ore 23, l’area dei Vecchi Macelli (via Nicola Pisano) replicherà “Bestemmiando preghiere”, di Antonio Alveario e Alessandro Garzella ispirato all’opera di Pier Paolo Pasolini. Il festival continuerà nei prossimi giorni con spettacoli di teatro (Fool Lear di Alessandro Garzella, Danzando Lolita con Stefano Benni), musica con Messa a Fuoco con Francesco Rosso Tancredi, e si concluderà con un particolare incontro di artisti domenica 6 giugno alle 21, nello spettacolo tra teatro e musica: Attraverso con Marco Paolini, Erri De Luca, Gianmaria Testa, Mario Brunello e Gabriele Mirabassi.  
   
   
TAKIS: L'OPERA D'ARTE COME SIMBOLO D'ENERGIA GALLERIA CREDITO SICILIANO 23 LUGLIO – 11 SETTEMBRE 2004  
 
Acireale (Catania), 4 giugno 2004 - La mostra di Takis apre e inaugura ad Acireale (Catania) un nuovo spazio espositivo: la Galleria Credito Siciliano Piazza Duomo 12, Acireale (Catania). L’ampia raccolta di opere dalla Galleria si estende in città dove si può ammirare un’installazione creata appositamente per l’occasione. Il progetto si inserisce nell’ambito delle attività promosse dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese già attiva a Milano, Sondrio e Firenze. L’esposizione in galleria presenta importanti installazioni dell’artista greco dal 1955 ad oggi: cinque Sfere Musicali, sette Porte Magnetiche e un Muro Magnetico di 30 metri. Nella Città di Acireale è presentata un’installazione formata da 11 Segnali Eolici, alti da 3,50 a 6,50 metri, che si muovono con il vento. Con il nuovo spazio nasce il Quadrivio, il primo centro siciliano di orientamento ai mestieri e alle professioni. In prima battuta il centro di Acireale si occuperà di orientamento scolastico e universitario, per allargarsi via via all’orientamento professionale, alla formazione e alle problematiche sul lavoro. Tra gli strumenti a disposizione si trovano una biblioteca, un’emeroteca e schede informative. Il tutto con postazioni informatizzate e consulenza personalizzata.L’attività della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese si estende anche alla solidarietà sociale, con la partecipazione di progetti di carattere benefico e, non ultima, l’attività per l’istituzione di borse di studio. Per l’apertura della mostra sarà presentato un libro oggetto contenente note biografiche e alcune immagini delle opere e dell’artista. Al termine della mostra sarà disponibile un catalogo edito dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con testi di Daniel Abadie, Dominique Stella, e Ginevra Quadrio Curzio e foto delle installazioni in Galleria e in Acireale. Al termine della mostra le opere di Takis saranno visibili a Milano da fine settembre a novembre nella sede della Galleria Gruppo Credito Valtellinese. I "Segnali Eolici" saranno esposti definitivamente nel giardino interno, aperto da sempre al pubblico. Informazioni Galleria Gruppo Credito Valtellinese Tel. +39.02.48.00.80.15  
   
   
COMO 6 GIUGNO 2004 “LA NOTTE DEL FUOCO” CHIUDE LA MOSTRA JOAN MIRÓ. ALCHIMISTA DEL SEGNO UN’INTERA GIORNATA DI ANIMAZIONI CON UN LABORATORIO DI CERAMICA RAKU, TEATRO, DANZE, MUSICA E FUOCHI D’ARTIFICIO. APERTURA STRAORDINARIA FINO ALLE 24  
 
Como, 4 giugno 2004 - Domenica 6 giugno, a Villa Olmo di Como, si chiude la mostra “Joan Miró. Alchimista del segno”, che ha finora ottenuto un ottimo riscontro di pubblico, con oltre 62.000 visitatori, e una media giornaliera di 882 visitatori. Per festeggiare l’evento, il Comune di Como, organizzatore dell’iniziativa, ha preparato un’intera giornata di animazioni gratuite e ha previsto un’apertura straordinaria prorogata fino alle ore 24.00. Il momento più significativo sarà costituito dallo spettacolo intitolato “La notte del fuoco”, coordinato dai curatori dell’esposizione, Luigi Fiorletta e Massimo Bignardi, che hanno in questo modo voluto mettere in risalto la riscoperta delle tradizioni e del calore del Mediterraneo. “La notte del fuoco” prevede un laboratorio di cottura della ceramica, materiale di cui l’artista catalano era maestro. Dalle 18.00, nel parco della settecentesca Villa Olmo, illuminato per l’occasione dalla suggestiva luce dei falò, si allestiranno due forni, nei quali verranno cotte centinaia di formelle secondo la tecnica raku, che poi saranno dipinte, decorate e infine regalate ai presenti. La delicata pratica della cottura verrà seguita da tre esperti ceramisti coordinati da Davide Carnevale. Contemporaneamente, il parco si animerà di musiche e danze tipiche del Mediterraneo, dalla tammuriata del sud, alle espressioni più tipiche della tradizione catalana. Alle 21.00, verrà rappresentata la pièce tratrale “Un uomo libero”, appositamente realizzata per l’evento espositivo comasco dal Teatro del Battito di Milano – con Laura Negretti e Paride Beretta, regia Toni Caroppi - che racconta l’intenso rapporto che aveva legato l’artista catalano a Ernst Hemingway. Alle 22.30, il lungo giorno di spettacoli si chiuderà, così come si era aperto il 13 marzo, con uno spettacolo pirotecnico sull’antistante specchio del lago di Como. Infolink: www.Mirocomo.it  
   
   
" MILANO LIVE" NOTTE BIANCA SUI NAVIGLI  
 
Milano, 4 giugno 2004 - Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione di Milano Live, la città che vive, in cui sono intervenuti gli assessori Bozzetti e Gallera, il presidente della Camera di Commercio Sangalli e Massimiliano Finazzer Flory, curatore, in particolare, di Notte bianca sui Navigli. L’evento animerà la città con iniziative culturali, musicali, artistiche, dalle 10 del mattino di sabato 19 giugno fino alle 4 dell’alba della domenica. Massimiliano Finazzer Flory, intervenendo alla conferenza stampa, presenta così il programma: “Nei ristoranti, nelle gallerie d’arte e nelle librerie, ma anche agli angoli delle strade lungo i Navigli, venti attori e attrici, allievi della Scuola del Piccolo Teatro di Milano, sorprenderanno i cittadini e i turisti con ottanta performance teatrali brevi e inaspettate, dense di suggestioni;. Prendendo spunto da un’antologia selezionata dallo stesso Finazzer Flory, i giovani attori reciteranno brani da “Le notti bianche” di Fkdor Dostoevskij a Giorgio Manganelli (“La notte”),da Nietzsche (“L’aurora”) a Gadda, passando attraverso Marinetti ed altri. “Una lettura di soli cinque minuti, continua Finazzer Flory, con lo scopo di irrompere anche nelle attività commerciali, per risarcire la cultura (e i Navigli) per offrire ad essi ascolto e provocazione;. Da un’imbarcazione che si muoverà sul Naviglio Grande, le voci di due attori lanceranno slogan neo-futuristi e dadaisti: un megafono moderno rinnoverà lo spirito marinettiano all’insegna del “Ri-uccidiamo il chiaro di luna”. Così gli storici Navigli , che hanno per natura il potere di creare collegamenti tra la realtà ociale ed economica della città - torneranno ad essere una rete vitale, che in questa notte bianca farà nteragire la letteratura, il teatro e l’mmaginazione del pubblico.  
   
   
SMOOTH JAZZ DAGLI STATES ALL'ITALIA CON ...AMEDEO BIANCHI E AIDA PARTNERS  
 
Milano, 4 giugno 2004 - L'iniziativa nasce dalla comune volontà di portare al "grande pubblico" questo genere musicale che nasce a metà anni 80 in Usa dall'esigenza dei principali network radiofonici di identificare un format musicale particolare: un perfetto mix di musica strumentale virata con contaminazioni pop, fusion e contemporary. Lo smooth jazz è infatti il raffinato sviluppo della fusion, in cui l'elemento melodico acquista un ruolo prioritario in un contesto di morbidi grooves ritmici che trovano tra i ~ suoi migliori esecutori, artisti quali Sade, Al Jarreau, ~ Brenda Russel, George Benson, Rick Braun, Chris Botti, Herb Alpert, Fourplay, Spyro Gyra, Pieces of Dreams... Solo per citarne alcuni. Un genere che il New York Times definisce come "...Un'oasi di pace nella confusione che ci circonda..." e che Aida Partners ha il piacere di presentare a Milano - Lunedì ~ 7 giugno p.V. Dalle ore 22.00 al Roialto - grazie ad un grande interpete di questo genere: Amedeo Bianchi ed al suo gruppo di artisti. Amedeo Bianchi, oltre ad essere un jazzista molto noto al mercato americano, collabora a livello nazionale ed internazionale con artisti quali Celentano, Ramazzotti, Mina, Jovannotti, Venditti per arrivare a Jamiroquai, Joe Cocker, Flyng Foxies, Sarah Jane Morris.... E molti altri. Durante la serata milanese Amedeo realizzerà un concerto diviso in due parti tratto dal suo ultimo successo discografico "Coming Home", realizzato a Miami e con la partecipazione tra gli altri di Raphael Solano, Julio Hernandez, Beppe e Piero Gemelli, Luca Scarpa, Lalla Francia, Iker Gastaminza, coprodotto da Keith Morrison e masterizzato da Antonio Baglio negli studi Nautilus di Milano. Il cd contiene 13 brani tutti composti da Amedeo tranne due prodotti e scritti dal produttore ed arrangiatore Emanuele Ruffinengo (vincitore del Grammy con l'artista Alejandro Sanz), uno arrangiato da ~ Piercarlo Penta e l'ultimo composto e prodotto da Piero e Beppe Gemelli. Un concerto che prevede una scaletta a crescere con atmosfere acustiche di grande impatto sensoriale ed elementi pop e afro-caraibici realizzate da Amedeo suonando tutti i sassofoni (tenore, contralto e soprano) con l'accompagnamento di una formazione composta da Giovanni Giorgi (Drums), Riccardo Fioravanti (Bass), Francesco Pellizzari (Percussion), Fabrizio Bernasconi (Keyboards), Giorgio Cocilovo (Guitar), Marco Brioschi (Trumpet); Sound Engineering Giancarlo Pierozzi. Infolink: www.Amedeobianchi.it  www.Smooth-jazz.de  
   
   
MARCIANISE: IN RICORDO DI MASSIMO TROISI A 10 ANNI DALLA MORTE  
 
 Marcianise, 4 giugno 2004 - Tutta l'Italia si appresta a ricordare il noto attore Massimo Troisi a 10 anni dalla sua scomparsa. Anche a Marcianise, la nota cineristopizzeria "Scusate il Ritardo", dedicata appunto al famoso comico di San Giorgio a Cremano, ricorderà la figura di questo indimenticabile artista. Presso la struttura del locale, sita all'interno del complesso Big/small Cinema di Marcianise (Ce), durante la serata di Venerdì 4 Giugno, sui tavoli i clienti troveranno le più celebri frasi e battute tratte dai film e gli sketch di Troisi. Inoltre la direzione del locale sorteggerà tra i presenti una copia del film in Dvd appena uscito di "Ricomincio da tre", il primo film di Massimo che diede inizio al suo successo. Un modo semplice per ricordare quello che stato definito la nuova faccia di "pulcinella" specchio della Napoli moderna, piena di umanità ma con tante contraddizioni. Quella Napoli che fugge ai luoghi comuni e cerca di proiettarsi con coraggio e dignità verso il futuro. Massimo Troisi nasce a San Giorgio a Cremano (Napoli) il 19 febbraio 1953. E' lì che recita per la prima volta a 15 anni nel Centro Teatro Spazio. I saraceni è il nome del gruppo teatrale (che verrà poco dopo ribattezzato La smorfia) che Massimo fonda nel 1969 con Lello Arena ed Enzo Decaro. Il successo arriva prima alla radio con "Cordialmente insieme" e successivamente in televisione nel 1976 con la trasmissione "Non stop" e nel 1979 con la trasmissione "Luna Park". Sono di quegli anni gli sketch dell'Arca di Noè, dell'Annunciazione, dei Soldati, di San Gennano tra gli altri. L'ultimo spettacolo teatrale de La smorfia è Così è (se vi piace). Nel 1981 Massimo approda al cinema con il suo primo film di cui firma anche la regia: Ricomincio da tre. Seguono 5 film di cui è contemporaneamente regista e interprete, uno special televisivo, e 5 film da attore. Massimo muore 4 giugno 1994 a soli 41 anni dopo aver terminato le riprese del film Il Postino. Infolink. Www.scusateilritardo.com  
   
   
L’ALTOPIANO DI LAVARONE E LUSERNA OSPITA LA 4.A TAPPA DEL RITTER RAMPITOUR  
 
Trento, 4 giugno 2004 - L’organizzazione del Ritter Rampitour d’Italia 2004, il popolare challenge di mountain bike che coinvolge ogni anno migliaia di appassionati, si appresta a mandare in scena la quarta tappa, in programma l’11, 12 e 13 giugno sull’altopiano di Lavarone e Luserna. L’appuntamento è di quelli da non perdere, visto che la 1000 Grobbe Bike in sole quattro edizioni è diventata a buon diritto una delle competizioni più amate del circuito, mentre la 100 Km dei Forti (la 9.A edizione si disputerà nell’ultima giornata di gare, domenica 13 giugno) è una di quelle corse che devono assolutamente comparire nel palmares di ogni biker. La formula della 1000 Grobbe Bike è decisamente originale: l’evento si articola, infatti, su tre giorni di gare lungo percorsi di diversa lunghezza. Le prime due prove, rispettivamente di 29,8 e 30,8 chilometri, non presentano difficoltà particolari e sono il giusto prologo alla terza giornata, quando è in programma l’ormai classica 100 Km dei Forti, inserita nel circuito del Ritter Rampitour d’Italia e valida per l’assegnazione dei punteggi per la classifica finale. I concorrenti possono scegliere di partecipare a una, a due o a tutte le prove previste, ma per entrare a far parte della classifica finale della 1000 Grobbe Bike è necessario concludere regolarmente tutte e tre le giornate di gara. I concorrenti l’ultimo giorno possono optare per due itinerari alternativi, uno decisamente impegnativo, che però dal 2002 è stato ridotto a 79,2 chilometri, con un dislivello totale di 1.686 metri e un continuo saliscendi lungo l’altopiano, e uno più breve portato due anni fa da 48,2 a 58 km attraverso le vecchie linee del fronte della prima guerra mondiale, come ricordano i resti di forti e vecchi comandi dell’esercito austro-ungarico. Per quanto riguarda il discorso complessivo del Ritter Rampitour d’Italia, gli occhi di tutti saranno puntati sul leader in maglia rosa, Ramon Bianchi, capoclassifica ma ancora alla ricerca di una vittoria nel challenge. Osservati speciali saranno Marzio Dehò, in debito di fortuna quest’anno nel Ritter Rampitour d’Italia, ed i portacolori della Full Dynamix Massimo Debertolis, Dario Acquaroli e Mauro Bettin. Sabato 12 giugno si svolgerà, nel pomeriggio, anche la Mini - 1000 Grobbe Bike dedicata ai giovanissimi; non si tratta di una competizione ma semplicemente di una pedalata per i ragazzini fino a 14 anni in compagnia dei propri coetanei, su percorsi facili e adatti alle loro capacità. Infolink: www.Rampitour.com  
   
   
1° RADUNO MAZDA TORINO “OPEN UP YOUR TOP”: TORINO, IVREA E BIELLA, 30 MAGGIO  
 
Torino, 4 giugno 2004 - Uno splendido sole estivo e una carovana rigorosamente “open” hanno caratterizzato il primo raduno Mazda Torino dal veritiero titolo “Open Up Your Top” organizzato in collaborazione con il Rim, il Registro Italiano Mazda Mx-5, svoltosi domenica 30 maggio con partenza dal Mazda Palace di Torino. Erano 26 gli equipaggi partecipanti, accompagnati da un’ospite d’onore: una Mazda Rx-8 velocity red che ha destato l’ammirazione dei più di 50 “miatisti” (da Miata, il nome americano di Mx-5) presenti che hanno potuto osservare da vicino anche la novità di gamma Mazda 3 in uso agli organizzatori. Dopo una tappa di trasferimento a Ivrea i radunisti hanno affrontato le piacevoli e ombrose curve de La Serra, caratteristico altopiano nei dintorni di Biella immerso nel verde e ricco di dolci tornanti che hanno esaltato il piacere di guida di Mx-5. Sosta per il pranzo a Cascina Era, antico maniero di fronte al castello di Sandigliano che ha proposto un menu ricco di sapori e aromi della cucina del territorio tra cui spiccava un delizioso risotto con toma e salsa al vino rosso. Nel pomeriggio il tour è proseguito in direzione Viverone con un divertente passaggio sull’animato lungolago, dove turisti e passanti hanno visto sfilare le “storiche” M1 con fari a scomparsa accanto alle recentissime Twin e Trilogy. Gran finale a Torino con parata in Piazza Vittorio, uno dei salotti più vivaci del capoluogo e passaggio attraverso il ponte di Napoleone e Piazza Gran Madre di Dio. Punto d’arrivo la pittoresca antica stazione di Sassi, dove si sono svolte le premiazioni dell’ormai famoso gioco “Diario di Bordo” a cui i radunisti partecipano scrivendo una frase ricordo della giornata su cartoncini, che vengono poi pubblicati sul sito ufficiale del Rim www.Mx5.it  Tra i vincitori dei premi griffati Mazda, anche Giorgio Del Fabbro, primo socio iscrittosi al club nel 1995 e Ramona e Massimiliano, equipaggio numero 23, unici ad essere in 4 in auto in quanto accompagnati al raduno dai loro due simpaticissimi cuccioli di beagle Edo e Trudy. Prossimo appuntamento del Rim a Padova, il 13 giugno, con l’incontro “La Riviera del Brenta e i Colli Euganei” mentre per il week-end del 19 e 20 giugno è in programma il 19° Raduno Nazionale del Registro Italiano Mazda Mx-5 dal titolo “Tutti al Mare” che avrà la sua base operativa al Miami Beach, noto stabilimento balneare del Lido degli Estensi (Fe).