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Notiziario Marketpress di Venerdì 11 Giugno 2004
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LE AZIENDE DELL'UE LOTTANO PER CONFORMARSI ALL'ETS  
 
 Bruxelles, 11 giugno 2004 - Un'indagine paneuropea ha constatato che circa la metà delle più importanti aziende comunitarie non è ancora in grado di rispettare le norme comunitarie Ets (Emissions Trading Scheme, Sistema per lo scambio di quote), che entreranno in vigore il 1° gennaio 2005. L'indagine - condotta dalla Logicacmg in Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna - ha interrogato 250 responsabili aziendali dei settori centrali elettriche, raffinerie, cementifici e acciaierie, cartiere e pasta di carta, industria pesante e automobilistico. L'ets imporrà obiettivi prefissati di riduzione le emissioni di Co2 alle aziende dei settori citati, che potranno scegliere di ridurre le emissioni o di acquistare crediti supplementari. Le aziende che non saranno pronte, avvisa l'indagine, potrebbero ricevere multe salate. In effetti, a 40 euro per tonnellata di Co2 emesso senza autorizzazione, le multe per chi ne emette grosse quantità potrebbero raggiungere le centinaia di milioni di euro. 'Considerando gennaio 2005 come data di applicazione, per quella data solo la metà delle aziende sarà in grado di rispettare le norme Ets, e nei settori ferro e acciaio, carta e polpa, e automobilistico la percentuale sarà sensibilmente inferiore. Complessivamente, solo un terzo delle aziende europee più importanti è già pronto, mentre la maggior parte ha ancora molta strada da fare e pochi mesi davanti', afferma la relazione. Secondo la quale, inoltre, 'a solo pochi mesi dalla data d'inizio prevista, vi è una significativa mancanza di sufficienti conoscenze di un sistema destinato ad avere un impatto così importante'. L'indagine lancia anche un segnale di allarme: le aziende che non avranno fatto abbastanza progressi per rispettare le norme potrebbero trovarsi dinanzi a una reazione dei consumatori. In effetti, un consumatore su tre afferma che riesaminerà la fedeltà alla marca in base a considerazioni ambientali, se un'azienda da cui acquista regolarmente beni e servizi non dovesse riuscire a rispettare i limiti. 'Il nostro studio mostra che sia i consumatori che l'industria sono favorevoli alla riduzione delle emissioni di carbonio, e che i consumatori sono pronti a premiare i beni e i servizi rispettosi dell'ambiente', ha spiegato Jim Yeats, direttore operativo del settore energia e servizi della Logicacmg. 'Sfortunatamente sembra proprio che la maggior parte delle aziende non abbia fatto molti progressi nel prepararsi a rispettare i limiti [...] e ne pagherà le conseguenze, non solo in termini di multe ma anche in termini di fedeltà del consumatore, fatto meno tangibile ma in ultima analisi più importante'. Per leggere il testo completo dell'indagine: http://www.Logicacmg.com/reg/dsp_download_form.asp?lid=&fid=8&sec=2  
   
   
COMPARISON OF HOUSEHOLD SAVING RATIOS EURO AREA / UNITED STATES / JAPAN  
 
Francoforte, 11 giugno 2004  - The European Central Bank and the Organisation for Economic Co-operation and Development have published a joint study comparing household saving ratios in the euro area, the United States and Japan. [pdf 64 kB] Households play a significant role in the economy. Their saving ratio is a summary measure of their income, consumption and saving activities.[1] Published household saving ratios are not fully harmonised across countries. The study published today presents, for the first time, experimental comparable saving ratios for the euro area, the United States and Japan. Although the ratios for all three economic areas declined in the course of the 1990s, the difference between the ratios in the euro area (9.6% in 2002) and the United States (2.4% in 2002) is significant and has even risen during that period. Japan has had a household saving ratio close to that of the euro area, except for 2001 and 2002 (5.2%). Part of this difference could potentially be explained by the varying legal and administrative arrangements in the areas concerned. The study analyses for three of these arrangements the possible effects on the household saving ratio: (1) the level of household consumption of public services; (2) the financing of government expenditure through income taxes or taxes on production and imports (like Vat); and (3) the organisation of pension arrangements through social security schemes or private pension schemes. Each of these causes could be behind some of the differences in the household saving ratios, but - when taken together - the divergence among the three areas concerned actually increases. A number of other factors, including households’ attitudes towards consumption and saving, and their possession of household durables, must be the cause of the differences between household saving ratios for the euro area, the United States and Japan.  
   
   
OPERAZIONE CONCAMBIO TELEMATICO  
 
Roma, 11 giugno 2004 - Il Mef comunica che martedì 15 giugno 2004 effettuerà una operazione di concambio attraverso il sistema telematico di negoziazione (ai sensi del Dm 4 agosto 2003, n. 73150, pubblicato nella G.u. N. 210 del 10/09/03). Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato". Sarà offerto un titolo in emissione a fronte di uno o più titoli in riacquisto. Il titolo offerto in asta è il Btp 01/02/19 cedola 4,25% (It0003493258). I titoli ammissibili al concambio (oggetto del riacquisto) sono:
It0003231146 Btp 15/07/05 cedola 4,00%
It0003424485 Btp 01/02/06 cedola 2,75%
It0003522254 Btp 01/09/06 cedola 2,75%
It0001321774 Cct 01/03/06
It0001413944 Cct 01/12/06
Il giorno stabilito per l’operazione, alle ore 10, i prezzi di riacquisto dei titoli ammessi al concambio, scelti tra quelli sopra elencati, saranno visibili direttamente ed esclusivamente sulla piattaforma elettronica. L’assegnazione dei titoli emessi è effettuata al prezzo rispettivamente indicato da ciascun operatore e accettato dal Mef. Il Mef escluderà le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. L’operazione si svolgerà dalle ore 10 alle 11 del 15 giugno. Non è prevista la corresponsione della commissione di collocamento. Il regolamento è previsto per il 18 giugno 2004.
 
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 15/06/2004durata gg.92365
Prezzo medio ponderato99,48697,715
Ritenuta fiscale 12,5%0,064250,28563
Arrotondamento-0,00025-0,00062
Prezzo netto d'aggiudicazione99,5598,00
Rendimento semplice netto1,772,01
Rendimento composto netto1,782,01
Nell'ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime0,100,30
Prezzo netto d'aggiudicazione+commissioni (massime)99,6598,30
Rendimento semplice (minimo)1,371,71
Rendimento composto netto (minimo)1,381,71
Al pubblico i titoli sono assegnati ai prezzi medi ponderati dell'asta più le ritenute calcolate sui
prezzi fiscali, ai quali vengono aggiunte commissioni differenti a seconda della durata dei Bot:
max 0,05% per i Buoni aventi durata residua pari o inferiore a 80 gg, 0,10% per i Buoni aventi
durata residua compresa tra 81 e 170 giorni, 0,20% per i Buoni aventi durata residua compresa
tra 171 e 330 giorni e 0,30% per i Buoni aventi durata residua pari o superiore a 331 giorni (Vedi
Decreto Min.del Tesoro del 23 dicembre 1996 e Decreto Min.del Tesoro del 12 febbraio 2004).
Ai prezzi così ottenuti devono sommarsi i Bolli (0,00465 ogni 51,65 o frazione di Euro).
fonte Assiom
 
   
   
CONFINDUSTRIA, APERTO IL TAVOLO DI CONFRONTO CON L'ABI RISPARMIO E RIFORMA DEL DIRITTO FALLIMENTARE ALL'ORDINE DEL GIORNO DEL PRIMO VERTICE MONTEZEMOLO-SELLA  
 
Roma, 11 giugno 2004 – Il 9 giugno, nella sede dell'associazione degli industriali, primo confronto tra Confindustria e Abi sul tema dei rapporti tra banche e imprese. Il presidente della Confindustria Luca di Montezemolo e il presidente dell'Abi Maurizio Sella hanno avviato un tavolo congiunto di riflessione su temi di carattere di interesse generale per la crescita del Paese, sui temi strategici più strettamente legati al rapporto banca-impresa e sulle politiche del credito. Per Confindustria hanno partecipato al dibattito il vicepresidente per la Finanza d'Impresa, Fisco e Diritto societario Marco Tronchetti Provera, il presidente del comitato tecnico per il Credito alle Pmi Francesco Bellotti e il direttore generale Stefano Parisi. Le delegazione dell'Abi era composta dal vicepresidente Gianpiero Fiorani e il direttore generale Giuseppe Zadra. Il Ddl per la tutela del risparmio e la riforma del diritto fallimentare, che deve essere al più presto realizzata, sono i punti centrali sui quali Confindustria e Abi collaboreranno per definire posizioni congiunte. Base di partenza per le future iniziative il documento comune sottoscritto da Confindustria, Abi, Ania e Assonime nel marzo scorso per ridare fiducia nel sistema finanziario. Al centro delle iniziative in campo anche la definizione delle strategie per promuovere l'internazionalizzazione delle imprese con il supporto delle banche. Quanto ai temi strategici del rapporto banca-impresa, la collaborazione si concentrerà sull'adozione del nuovo Accordo di Basilea e sullo sviluppo della finanza e di nuovi servizi per le imprese. Infine, verranno valutate azioni da intraprendere per favorire l'accesso al credito e migliorare le condizioni di erogazione, promuovendo così un più stretto legame di collaborazione e consulenza tra impresa e banca. Abi e Confindustria hanno già fissato un fitto calendario di incontri tecnici.  
   
   
IL CESR VARA L'AGENDA DEL GRUPPO DI LAVORO SULLE DIRETTIVE IN MATERIA DI FONDI  
 
Milano, 11 giugno 2004 - Il Cesr (Committee of European Securities Regulators), di cui la Consob fa parte, ha reso il 9 giugno il mandato (Ref: Cesr/04-160) ed il calendario di massima dei lavori nel settore della gestione del risparmio. Entrambi i documenti sono disponibili sul sito www.Cesr-eu.org  Il mandato diffuso stabilisce le priorità per l'attività del gruppo di esperti recentemente istituito dal Cesr nel campo della gestione del risparmio. Il gruppo, guidato dal presidente della Consob, Lamberto Cardia, si è riunito a Roma per la prima volta lo scorso 27 aprile, per tracciare le linee guida degli interventi necessari allo sviluppo di una regolamentazione a livello europeo delle gestioni patrimoniali e degli organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr). Il gruppo di lavoro opererà inizialmente alla definizione di due specifici aspetti correlati alle misure di attuazione delle nuove direttive sui fondi: la predisposizione delle misure di transizione necessarie alla corretta attuazione del nuovo regime normati; la definizione dei termini-chiave utilizzati nelle direttive sui fondi, sulla base dello specifico mandato conferito dalla Commissione europea. Il gruppo dovrà tracciare, tra l'altro, le linee guida degli interventi necessari a dare attuazione alle normative comunitarie in materia di passaporto europeo per le società di gestione, di prospetto informativo semplificato e di diversificazione degli investimenti. I partecipanti al mercato sono invitati a formulare commenti e proposte circa il mandato ed il calendario dei lavori entro il prossimo 12 luglio. Tutti i soggetti interessati potranno trasmettere al Cesr le proprie osservazioni utilizzando la sezione Consultations del sito www.Cers-eu.org  
   
   
BIT SYSTEMS, SOCIETÀ DI INFORMATION TECHNOLOGY DEL GRUPPO BORSA ITALIANA, AVVIA CON I.NET UN INNOVATIVO PROGETTO DI ACCESSO AI MERCATI FINANZIARI ITALIANI E INTERNAZIONALI  
 
Milano, 11 giugno 2004 - Bit Systems, la società di Information Techno/ogy del Gruppo Borsa Italiana, ha presentato oggi i nuovi sistemi di Application Services Providing dando il via a un rapporto di collaborazione con I.net, la società del Gruppo British Telecom quotata al Nuovo Mercato. I prodotti Asp proposti da Bit Systems sono destinati agli intermediari finanziari, ai software vendor e ai service provider e offrono soluzioni di accesso ai mercati borsistici nazionali e internazionali basate su infrastrutture tecnologiche di assoluta eccellenza e in grado di assicurare i più elevati standard qualitativi di servizio. Bit Systems, progettista e main contractor dell'iniziativa, ha chiamato I.net a svolgere il ruolo di business partner riconoscendone l'esperienza, la competenza e la disponibilità di sistemi di sicurezza e di continuità certificati a livello internazionale. I vantaggi che i servizi Asp di Bit Systems offrono ai clienti sono molteplici: l'arricchimento dell'offerta di soluzioni di accesso ai mercati finanziari italiani; la facilitazione dell'accesso ai mercati finanziari esteri; la riduzione dei costi e dei rischi operativi; la disponibilità di una soluzione di disaster recovery; il mantenimento delle competenze core; la possibilità di effettuare scelte e investimenti in maniera graduale; la creazione di un network di partner seri e competenti. "Consapevolezza della missione, competenze specialistiche ed elevati standard di protezione fisica, ambientale e di network sono le caratteristiche distintive di questo servizio", commenta Andrea Giochetta, Amministratore Delegato di Bit Systems. "La centralizzazione diventa così un passo imprescindibile verso la semplificazione, la focalizzazione delle risorse aziendali sul core business, il cost saving e il miglioramento dell'efficienza verso soluzioni plug&go". "Le normative di Basilea Ii incentivano gli intermediari finanziari a dotarsi di adeguati strumenti tecnologici per ridurre le perdite derivanti dal rischio operativo aumentando la disponibilità dei servizi", ha aggiunto Roberto Galimberti, Presidente di I.net, "e l'iniziativa di Bit Systems intende rispondere anche a questa esigenza. Siamo lieti di ospitare nei nostri Data Center il cuore di questo progetto".  
   
   
CONVEGNO ORGANIZZATO DA DEXIA CREDIOP E BLOOMBERG SUL TEMA DELLA TECNICA DEGLI STRUMENTI DERIVATI E DELLE CARTOLARIZZAZIONI PER GLI ENTI TERRITORIALI  
 
Milano, 11 giugno 2004 - Si è tenuto martedì 8 giugno a Milano il convegno organizzato da Bloomberg e Dexia Crediop - la banca d’affari leader nella finanza pubblica e di progetto e dedicata allo sviluppo sostenibile - sul tema degli strumenti di gestione finanziaria per gli enti territoriali. Più in dettaglio, nel corso dell’incontro, dopo una approfondita analisi del Decreto 389/2003 del Ministero dell’Economia e delle Finanze relativo all’accesso al mercato dei capitali, il team di esperti di Dexia Crediop ha analizzato alcune strutture di tasso d’interesse, soffermandosi sugli aspetti di “pricing” ed analisi di “sensitivity” . Nella sessione pomeridiana il team di Bloomberg ha illustrato l’utilizzo dell’analisi del mercato monetario e finanziario nella valutazione di strutture di tasso per la gestione del debito e, più in generale, l’informazione finanziaria utile per le esigenze degli Enti Territoriali. A seguire, prima della sessione di approfondimenti e pratica su richiesta dei partecipanti, sono stati affrontati gli aspetti finanziari connessi alla cartolarizzazione degli immobili da parte degli Enti Locali. Considerato il tema specifico che è stato affrontato, l’incontro aveva l’obiettivo di fornire agli Enti Territoriali un confronto reciproco insieme agli specialisti del settore sulle evoluzioni più recenti del tema della gestione del debito e della finanza locale.  
   
   
STRATEGIA E MERITOCRAZIA: COSÌ IL CNR INVESTE SUL SUO FUTURO. E SU QUELLO DELL’ITALIA  
 
Roma, 11 giugno 2004 - Strategia, progetti, valutazione e meritocrazia. Sono i principi su cui si basa il nuovo Consiglio nazionale delle ricerche, quello disegnato, sulla base del decreto di riordino dell’ente, il 127/2003, da Adriano De Maio, commissario straordinario del Cnr, che, con i sub commissari Roberto de Mattei, Fabio Pistella e Giorgio Recchia, per un anno ha lavorato intensamente e in stretta sinergia con la comunità scientifica, interna ed esterna al Cnr. Tra gli obiettivi da raggiungere in questo anno anche l’accorpamento all’interno del primo ente di ricerca pubblico italiano dell’Infm, dell’Inoa e dell’Idaic. “Un anno che prima di tutto”, spiega De Maio, “mi ha confermato che la ricerca, e il Cnr in particolare, non è morta. La qualità media che ho trovato non solo è buona, in rapporto alla situazione internazionale, ma presenta anche punte di eccellenza. Quello che invece mancava”, prosegue il commissario, “era una dimensione strategica, una politica della ricerca a favore del Sistema Italia. Troppo forte era la dispersione di idee e risorse”. Primo atto del commissariamento è stato allora cominciare a riorganizzare la rete scientifica del Cnr: lavorando con i 107 istituti dell’ente, chiamati ad autovalutarsi, sono state razionalizzate le numerose linee di attività riconducendole a circa 500 macro-linee. “Tale riorganizzazione pur costituendo un notevole progresso”, commenta Adriano De Maio, “rappresenta soltanto una panoramica delle attività svolte. Il superamento di tale situazione richiede infatti che tali linee siano ricondotte a una nuova dimensione progettuale”. La novità più rilevante del nuovo assetto dell’ente, infatti, è proprio la sua dimensione strategico-progettuale, che ha portato all’individuazione di 11 dipartimenti: Alimentare; Energia e trasporti; Identità culturale; Progettazione molecolare delle funzionalità; Salute; Scienze della materia; Scienze e tecnologie della vita; Scienze e tecnologie per i sistemi di produzione; Tecnologie dell’informazione e della comunicazione; Terra e ambiente e Valorizzazione del patrimonio culturale. Undici macro aree su cui articolare la politica e la strategia del Cnr. “Il dipartimento”, prosegue il commissario, “è il punto nodale della riforma: se sarà fatto funzionare nel modo migliore si otterrà finalmente un sistema di ricerca non autoreferenziale, valutato e fortemente interdisciplinare”. Spetterà ai dipartimenti, ai loro direttori e comitati scientifici, proporre (direttamente e valutando proposte provenienti dagli istituti o anche da altri), coordinare, organizzare e gestire i progetti scientifici, il cui insieme rappresenta il piano di sviluppo complessivo dell’ente. Loro compito sarà anche quello di riorganizzare la rete scientifica, proponendo la modifica, l’accorpamento, la creazione o la chiusura di istituti che dovranno afferire a un dipartimento. Undici punti di riferimento (ai quali si aggiunge l’Istituto di matematica applicata), quindi, e non 107, strettamente correlati tra loro anche grazie all’istituzione del consiglio dei direttori di dipartimento, che dialogano direttamente con i vertici del nuovo Cnr e che si presentano come principali interlocutori rispetto al mondo esterno, sia esso scientifico, politico o industriale. “Ecco perché la scelta del direttore di dipartimento e dello staff scientifico, tecnico e amministrativo diventa critica”, commenta De Maio. “D’altro canto, però, un organismo di ricerca deve essere dominato dalla meritocrazia, direttamente correlata a un severo e articolato sistema di valutazione”. E proprio seguendo questa filosofia, nasce la figura del capo progetto, il ricercatore-manager a cui spetta il compito di impostare e coordinare i progetti scientifici decisi dai dipartimenti. “Un percorso di carriera nuovo”, continua il commissario del Cnr, “un modo di valutare e incentivare i giovani, che non devono essere obbligati a seguire un sentiero di carriera piuttosto burocratico, come è adesso e in cui il principale, per non dire l’unico, riconoscimento di responsabilità è legato a essere direttore di istituto, carica che difficilmente si raggiunge in età giovanile”. A testimonianza poi della dimensione strategico-progettuale del nuovo Cnr, il modello organizzativo proposto prevede l’istituzione di unità di supporto tecnico-scientifico e delle funzioni istituzionali. Cinque gli uffici individuati: Relazioni scientifico-istituzionali internazionali; Grandi infrastrutture per la ricerca; Normazione e certificazione; Osservatorio sugli scenari futuri della ricerca; Trasferimento dei risultati della ricerca. Si tratta di uffici di supporto strategico che afferiscono direttamente al presidente dell’ente. Fin qui le novità del modello organizzativo del futuro Cnr. Ma Adriano De Maio, a chiusura del suo incarico, individua anche i pericoli e gli ostacoli, interni ed esterni, che la nuova dirigenza dell’ente dovrà affrontare. “Ogni cambiamento organizzativo si trova a combattere con forze di opposizione e, ancora più importanti, di inerzia al cambiamento stesso. La politicizzazione poi”, prosegue, “è un pericolo indubbio, perché è la prassi. La ricerca non è di parte: se non si accetta questo principio non si rispettano le regole di base. Qualsiasi posizione”, dice De Maio, “deve rispondere soltanto ai criteri di qualità, scientifici e/o professionali che la posizione stessa esprime”. Avere un piano di investimenti pluriennale e scorrevole, infine, è una necessità per impostare progetti di respiro, fare una politica intelligente per il personale e per le infrastrutture, dialogare con gli organismi internazionali, confrontarsi con il mondo industriale e finanziario. “Questo però”, ci tiene a sottolineare De Maio, “richiede che vi sia una logica bipartisan perché la formazione e la ricerca non sono né di destra né di sinistra, sono del paese e quindi il piano deve essere deciso unitariamente poiché l’alternanza di governo è nella logica delle cose e quindi, al cambio del governo, è impensabile che vi sia un cambiamento del piano di sviluppo della ricerca”. Ma il commissario del Cnr va oltre e sottolinea la scarsa sensibilità all’importanza della ricerca come motore principale dello sviluppo di una comunità. “Siamo profondamente inseriti in un contesto in cui la competitività non solo è sempre più estesa e diventa sempre più articolata e complessa, ma riguarda in misura marcata anche i territori e le comunità a essi collegate”. Non è poi solamente il mondo occidentale (Usa in prima posizione, ma anche Canada) a costituire la principale minaccia da un lato e il punto di riferimento dall’altro: anche l’estremo oriente, dal Giappone alla Cina, passando per l’India, è un concorrente agguerrito proprio sull’innovazione. “Se l’Europa si sente, giustamente, attaccata, noi come dobbiamo sentirci?”, si interroga De Maio. “Corriamo il rischio, di qui alla fine del secolo, di diventare la questione meridionale della nuova Europa unita! Per questo si sente la necessità di un piano di emergenza per la ricerca e l’innovazione”. Da parte sua il Cnr deve lavorare in modo tale da permettere o, meglio, facilitare lo sviluppo di una attività di ricerca internazionalmente competitiva. “Così da poter attrarre”, conclude De Maio, “le risorse più qualificate, a partire da quella più pregiata ovvero i ricercatori, e da rappresentare una fonte importante di creazione di ricchezza per la nostra comunità, nel medio e lungo periodo”.  
   
   
GRANAROLO ACQUISISCE IL GRUPPO YOMO  
 
Milano, 11 giugno 2004 - Yogolat S.r.l., società di nuova costituzione appartenente al gruppo Granarolo, ha acquisito la piena gestione della Sitia-yomo S.p.a., del Caseificio F.lli Merlo S.p.a., del Caseificio Pasquale Pettinicchio S.p.a. E della Leo Marven System S.p.a. (congiuntamente il “gruppo Yomo') tramite la sottoscrizione di contratti di affitto dei relativi rami d'azienda, nell'ambito della procedura di concordato preventivo cui è stato recentemente ammesso il Gruppo Yomo; l'acquisto delle società stesse è subordinato all'omologazione della procedura concorsuale. Il gruppo Granarolo, leader nel mercato italiano del latte fresco, ha realizzato nel 2003 un fatturato di circa E 731 milioni. Il Gruppo Yomo, operante nella produzione e commercializzazione principalmente di yogurt, mozzarella ed altri formaggi freschi, ha realizzato nel 2003 un fatturato di circa E 200 milioni con circa 800 dipendenti. L'operazione si inquadra nella strategia del gruppo Granarolo di consolidamento nei mercati dello yogurt e dei caseari freschi, in cui oggi la propria quota è marginale, tramite il rilancio di marchi primari quali Yomo e Pettinicchio. Nell'operazione la Granarolo S.p.a. È stata assistita da Mediobanca.  
   
   
GRUPPO GENERALI : AL VIA JOINT VENTURE IN SLOVACCHIA NEL SETTORE DEI FONDI PENSIONE  
 
Milano, 11 giugno 2004 - La nuova compagnia, denominata Vub Generali dss, è controllata con quote paritetiche del 50% da Generali Poist'ovna (Gruppo Generali) e Vub Banka (Banca Intesa). · Vub Generali dss punta al 20% circa del nascente mercato slovacco dei fondi pensione Bratislava 10 giugno 2004. Il Gruppo Generali e Banca Intesa, attraverso le proprie controllate operanti in Slovacchia - Generali Poist'ovna e Vub Banka - hanno costituito una nuova società in joint venture per operare nel nascente mercato dei fondi pensione in Slovacchia. La nuova realtà , presentata stamane a Bratislava, è controllata con quote paritetiche del 50% da Generali Poist'ovna (Gruppo Generali) e Vub Banka (Banca Intesa) e nasce con un capitale di 300 milioni di Corone Slovacche (circa 7,5 milioni di Euro). Obiettivo della joint venture, denominata Vub Generali dss, è di sfruttare le opportunità che deriveranno dalla creazione del mercato dei fondi pensione (2° pilastro) in Slovacchia, la cui partenza è previs ta nel 2005. Vub Generali ha già avviato le procedure per l'ottenimento della licenza per gestire fondi pensioni privati alla Financial Market Authority e punta a conquistare una quota di mercato di circa il 20% con circa 200.000 clienti. La riforma del sistema pensionistico slovacco prevede, a partire dal 1° Gennaio 2005, la creazione del secondo pilastro attraverso l'istituzione di fondi pensione gestiti privatamente e che si baseranno su una quota di contribuzione obbligatoria pari al 9% del salario lordo per almeno 10 anni. La nuova società puಠcontare sulla già radicata e preminente presenza nel Paese di Vub Banka e di Generali Poist'ovna, nonchà sul know-how maturato nel settore dei fondi pensione dai due Gruppi. Il Gruppo Intesa è leader in Italia nel mercato dei fondi pensione con una quota del 26,40%. Il Gruppo Generali vanta una storica e significativa presenza nei mercati assicurativi dei Paesi dell'Est e ha partecipato alla riforma dei sistemi pensionistici in Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca. Generali Poist'ovna e Vub Banka sono già legate da un rapporto di partnership avviato nel 2002 con un accordo commerciale per la distribuzione attraverso la rete Vub di prodotti vita e non vita. Obiettivo della joint venture è anche di puntare a sviluppare altri prodotti complementari nel settore dei servizi bancari e dell'assicurazione vita. Vub Generali sarà presente sul mercato sia con una propria rete di distribuzione, sia attraverso le filiali di Vub, la rete di agenti di Generali Poist'ovna e accordi commerciali con altri partner. Generali Poist'ovna, controllata al 100% dal Gruppo Generali attraverso Generali Hold ing Vienna, è operativa dal 1997 e nel 2003 ha registrato una significativa crescita raggiungendo un volume premi di 26,9 milioni di Euro, in crescita dell'84,3% rispetto all'anno precedente, corrispondente a una quota di mercato del 2,65% che sale all'8,14% se rapportata ai premi di nuova produzione vita. Vub, controllata al 96,5% da Banca Intesa, è la seconda banca slovacca in termini di totale attivo (circa 4,7 miliardi di Euro, per una quota di mercato del 19%) e di raccolta diretta (quota di mercato del 22% circa), e annovera circa 1,2 milioni di clienti. Ha una presenza capillare su tutto il territorio naziona le con circa 230 filiali e un'articolata rete di canali distributivi alternativi, tra cui più di 400 Atm. Vub è presente anche nella Repubblica Ceca (Praga, Brno e Pilsen). Molto attiva nel segmento retail, dove è leader di mercato con numerosi prodotti, ha anche sviluppato forti competenze nel settore corporate, che ne fanno un partner preferenziale per le piccole e medie imprese e per le grandi aziende nazionali ed internazionali attive nei mercati ceco e slovacco. L'ingresso nel mercato slovacco dei fo ndi pensione rappresenta un ulteriore tassello della strategia indicata nel Piano Industriale del Gruppo Generali, che punta al consolidamento e rafforzamento della presenza nei Paesi dell'Est Europa, area dal forte potenziale di crescita con tassi di sviluppo del settore assicurativo in assoluto tra i più alti nel mondo. Nel 2003 nei mercati dell'Europa centro-orientale la raccolta è stata pari a 628,9 milioni di euro, con un incremento del 26,8% rispetto all'anno precedente (+ 20% nel settore vita, + 29,5% in quello danni). Con la costituzione della joint venture Vub Generali, Banca Intesa consolida la propria operatività nell'area Centro-est Europa, dove è già presente, oltre che in Slovacchia con la Vub, con importanti istituti di credito in Croazia con la Pbz (200 filiali, 0,95 mln di clienti e con una quota di mercato del 20% circa), in Ungheria con la Cib (47 filiali, 0,27 mln di clienti e con una quota di mercato dell'8% circa) e con un Ufficio di Rappresentanza a Varsavia e uno a Belgrado. Banca Intesa ha inoltre recentemente inaugurato Zao Banca Intesa a Mosca, la prima banca italiana con licenza operativa in Russia.  
   
   
BUONGIORNO VITAMINIC ACQUISISCE IL CONTROLLO DI GSMBOX A SEGUITO DELL’OPERAZIONE IL GRUPPO BUONGIORNO VITAMINIC PREVEDE RICAVI CONSOLIDATI PROFORMA PER IL 2004 PARI A 80 MILIONI DI EURO  
 
 Milano, 11 giugno 2004 – Buongiorno Vitaminic Spa (Nuovo Mercato: Bvit), media company leader in Europa nel mercato dell’ideazione, produzione e/o aggregazione e distribuzione di contenuti multimediali via posta elettronica e telefonia, ha firmato l’accordo definitivo per l’acquisizione del 95,1% del capitale di Gsmbox Spa, una delle principali mobile media company in Italia e Spagna, leader nell’area dell’interaction e Tv participation. Gsmbox Spa detiene il 55% del capitale sociale di Gsmbox España S.a., società compartecipata da Telecinco con il 45%, e detiene il 50% del capitale azionario di Endemol-gsmbox Spa, joint venture recentemente costituita con Endemol Finance Bv. “L’acquisizione del controllo di Gsmbox rientra nella nostra strategia, orientata a una rapida crescita nel settore dei Mobile Value Added Services. A seguito dell’operazione, consolidiamo la nostra leadership europea, rafforzando la nostra posizione di n.1 in Italia e di co-leader in Spagna. Le competenze e le referenze maturate in questi anni da Gsmbox nell’area interaction e Tv participation, consentiranno al nostro Gruppo di accrescere la penetrazione in uno dei segmenti più interessanti dei Mobile Value Added Services. Gsmbox vanta, infatti, notevoli esperienze in quest’area e consolidate relazioni con partner del settore media di primario livello quali Endemol, Mediaset/rti e Telecinco. Siamo pertanto davvero lieti che Federico Bolondi, Gianmauro Calafiore e il team di professionisti di Gsmbox entrino a far parte del nostro Gruppo”, commenta Andrea Casalini, Chief Executive Officer di Buongiorno Vitaminic Spa. “Il mercato in cui operiamo è in rapida crescita e offrirà, anche nei prossimi anni, grandi opportunità di sviluppo alle aziende che sapranno raggiungere dimensioni rilevanti ed operare su scala realmente internazionale. Per competere al massimo livello occorre sviluppare competenze di alto profilo, asset tecnologici sofisticati e ampi portafogli di contenuti. Tutto ciò è possibile solo attraverso aggregazioni industriali che consentano l’integrazione di competenze complementari e si pongano obiettivi ambiziosi. La nostra scelta di aggregazione con Buongiorno Vitaminic, che è tra le società meglio posizionate in Europa per cogliere le opportunità di crescita offerte dal mercato, permetterà al Gruppo che si viene a formare di avere un ruolo di ancor maggiore importanza nel mercato europeo dei Value Added Services”, commenta Federico Bolondi, Amministratore Delegato di Gsmbox Spa. Nel 2003 Gsmbox ha riportato ricavi aggregati pari a 12,5 milioni di Euro, un Ebitda di 0,9 milioni di Euro e ha generato cassa per oltre un milione di Euro. Il gruppo Gsmbox conta attualmente su un organico di circa 25 persone. L’operazione verrà effettuata mediante il conferimento delle azioni Gsmbox nel capitale sociale di Buongiorno Vitaminic ed è pertanto subordinata alla perizia di un esperto da nominarsi da parte del Tribunale di Parma, ai sensi dell’articolo 2343 codice civile, contenente l’attestazione che il valore delle azioni oggetto di conferimento è almeno pari a quello attribuito alle medesime in sede di aumento di capitale. Il conferimento si perfezionerà tramite emissione di massime n. 4.364.492 nuove azioni Buongiorno Vitaminic del valore nominale di 0,26 Euro cadauna riservate agli azionisti di Gsmbox, rivenienti da un aumento di capitale da deliberarsi in una prossima assemblea straordinaria degli azionisti di Buongiorno Vitaminic. L’operazione ha un controvalore, al prezzo di riferimento di ieri, di circa 7,2 milioni di Euro. Gli attuali azionisti Gsmbox deterranno complessivamente post-acquisizione circa il 5,66% del capitale sociale di Buongiorno Vitaminic. In particolare Holger Van Den Heuvel, azionista di maggioranza di Gsmbox Spa (50,01% in Gsmbox Spa), deterrà il 2,97%, Federico Bolondi, fondatore e amministratore delegato di Gsmbox Spa (28,70%), il 1,71%, e Gianmauro Calafiore, co-fondatore e Cto (16,38%), lo 0,97%. L’acquisto della partecipazione di Gianmauro Calafiore è subordinato al mancato esercizio della prelazione da parte dei soci di minoranza che non sono parte dell’operazione. Contestualmente alla firma del contratto definitivo per il conferimento delle proprie azioni di Gsmbox Spa, gli azionisti Holger Van Den Heuvel, Federico Bolondi e Gianmauro Calafiore hanno firmato un accordo che prevede un meccanismo di Orderly Market Exit fino al 16 Ottobre 2005 sul 100% delle azioni che riceveranno e un Accordo di Lock-up sul 45% delle stesse azioni. Le azioni complessivamente soggette al Lock-up Agreement rappresentano circa il 2,55% del capitale sociale di Buongiorno Vitaminic Spa post diluizione. Gli impegni di Lock-up si intendono assunti per le seguenti durate: dalla data del conferimento fino al 16 ottobre 2004 relativamente al 100% delle azioni soggette a Lock-up; dalla data del conferimento fino al 16 aprile 2005 relativamente al 66% delle azioni soggette a Lock-up; dalla data del conferimento fino al 16 ottobre 2005 relativamente al 33% delle azioni soggette a Lock-up. A seguito dell’operazione, Buongiorno Vitaminic prevede di realizzare ricavi consolidati proforma (basati cioè sul consolidamento proforma per l’intero anno) per il 2004 di 80 milioni di Euro. Maggiori dettagli sui nuovi obiettivi consolidati del gruppo Buongiorno Vitaminic per il 2004 verranno comunicati successivamente al perfezionamento dell’operazione, che si ritiene avverrà entro il prossimo mese di settembre. Buongiorno Vitaminic Spa è stata assistita nell’operazione dallo studio Bonelli Erede Pappalardo.  
   
   
CONCLUSIONE PRIMA FASE DELL’OPERAZIONE BENI STABILI – PRADA (3 IMMOBILI NEGLI USA E 2 IMMOBILI IN ITALIA)  
 
Roma, 11 giugno 2004 – Facendo seguito alla lettera d’intenti firmata tra il Gruppo Beni Stabili e il Gruppo Prada, datata 13 febbraio scorso che prevedeva la cessione di 8 immobili, 7 negozi e un ufficio, per un totale di 131 milioni di Euro, si è conclusa ieri la prima fase dell’operazione. Il contratto firmato oggi stabilisce: l’acquisizione, attraverso tre veicoli societari americani, di 3 negozi ubicati a New York, Chicago e Los Angeles per un totale di 65,5 milioni di dollari (pari a 53,7 milioni di Euro); l’acquisizione, attraverso un veicolo societario italiano, di un 1 negozio a Porto Cervo e della sede principale del Gruppo Prada a Milano per un totale di 46,9 milioni di Euro. La seconda fase dell’operazione, la cui conclusione è prevista per il 15 luglio pv, consiste nell’acquisizione di 3 immobili, 2 a Parigi e uno a Firenze. I due portafogli, europeo e americano, sono stati finanziati attraverso due mutui ipotecari stipulati, rispettivamente, con Hypo Real Estate Bank International per un importo complessivo pari a 65,1 milioni di euro, e con Banca Intesa per un importo complessivo di 44 milioni di dollari. La struttura finanziaria dell’operazione prevede: per il portafoglio europeo una leva pari all’80% e un ricorso all’equity per il rimanente 20%; per il portafoglio americano una leva pari al 64% e un ricorso all’equity pari al rimanente 36%.  
   
   
DONNE E IMPRESA: BASTA UN CLICK PER COMINCIARE DA OGGI DISPONIBILE GRATIS IL CD-ROM PER LE DONNE CHE VOGLIONO AVVIARE UN'IMPRESA  
 
 Roma, 11 giugno 2004 - In Italia ci sono oltre un milione di donne imprenditrici e quasi un quarto delle imprese è guidato da donne. A far salire questo numero, già in costante crescita, è dedicato Impres@donna: lo strumento informativo più recente e innovativo per il sostegno all'imprenditoria femminile. Il progetto è stato presentato lo scorso 21 maggio a Roma dai suoi promotori: Andrea Mondello, Presidente della Camera di Commercio di Roma, Umberto Paolucci, Vice Presidente di Microsoft Corporation e Raffaella Alibrandi, Presidente del Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria Femminile. Con l'occasione, il Comitato ha inaugurato lo Sportello Informativo da oggi a disposizione delle donne che vogliono fare impresa. Il Cd-rom interattivo Impres@donna è uno strumento pensato per aiutare le donne nella realizzazione della propria idea imprenditoriale. E' disponibile gratuitamente per coloro che da tutta Italia, e non solo da Roma, ne faranno richiesta al numero verde 800 850333, all'indirizzo email impresadonna@rm.Camcom.it  o sul sito www.Rm.camcom.it/donnaimpresa  o direttamente presso lo Sportello in via dell'Umiltà 48, a Roma. Le Poste Italiane, che collaborano alla promozione dell'iniziativa, distribuiranno materiale informativo presso i principali uffici postali della Capitale. Impres@donna, realizzato nei contenuti dall'Irfi, Istituto Romano per la Formazione Imprenditoriale, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, affronta in modo chiaro e pratico le problematiche e le opportunità del fare impresa al femminile. Si va dai settori di mercato emergenti nei quali posizionare la propria impresa; alle istruzioni su come si realizza un business plan, agli strumenti dell'Information Technology a sostegno dell'attività imprenditoriale. Utili anche la guida ai finanziamenti per l'imprenditoria femminile; l'archivio di materiali, dagli statuti ai format di bilancio; il glossario dal titolo "l'impresa dalla A alla Z" e la sezione con i link ai siti per le donne imprenditrici. Inoltre, nel Cd-rom è contenuto un test interattivo per l'autovalutazione, con un punteggio finale che indica la potenzialità psico-attitudinale, realizzato dalla Prof.ssa Anna Maria Ajello, direttore del Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione dell'Università La Sapienza di Roma. Secondo i dati della Camera di Commercio, a Roma nel 2003 sono nate 4.580 imprese gestite da donne, che equivalgono a quasi un quarto del totale delle nuove imprese. Dall'analisi dei settori risulta che un quinto delle donne imprenditrici si orienta sul commercio, il 13% sceglie, sempre nel terziario, tra attività immobiliari, di informatica e di ricerca, un altro 10% opta tra servizi sociali e alla persona, alberghi e ristoranti. Creare un'impresa significa riuscire a coniugare la propria creatività e le proprie aspirazioni con le richieste del mercato. E‚ con questo principio ispiratore che Andrea Mondello, Presidente della Camera di Commercio di Roma ha sottolineato le potenzialità di Impres@donna come strumento per "trasformare energie intellettuali preziose" in opportunità di crescita per il nostro sistema economico e sociale". Il supporto dato da Microsoft a Impres@donna rientra invece nella campagna "Realizing Potential", che l'azienda ha lanciato a livello mondiale e che ha come filosofia portante l'utilizzo delle nuove tecnologie per la realizzazione del potenziale di tutte le persone, in tutti i campi. L'information Technology offre infatti infinite possibilità alle nuove imprese e aiuta in particolare l'imprenditrice nell'organizzazione del suo tempo e nella conciliazione dei ruoli, contribuendo a un aspetto considerato prioritario nelle politiche per le pari opportunità a livello nazionale ed europeo. "Oggi, l'utilizzo da parte delle donne delle tecnologie informatiche", ricorda il Vice Presidente di Microsoft Corporation, Umberto Paolucci, "è ancora relativamente basso per molti tipi di occupazioni e non solamente per quelle dei settori tecnici. Questa percentuale sale però gradualmente, ed è destinata a continuare a crescere. Fattori ne sono sia la sempre maggiore diffusione di Internet tra le donne, ma soprattutto la crescente penetrazione dell'Ict nel mondo della scuola e dell'università. Questi segnali - conclude Paolucci - fanno prevedere che le donne, coadiuvate dalle tecnologie informatiche, svolgeranno un ruolo sempre più determinante nel futuro sistema economico". Raffaella Alibrandi ha ricordato, da donna imprenditrice, quanta forza e determinazione occorrano per poter realizzare il proprio progetto imprenditoriale, quanto sia necessario essere tenaci per non cedere alle difficoltà di "un’impresa" che sembra insormontabile. Una tenacia che solo la passione per un'idea sa dare, come dimostrano le esperienze delle componenti il Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria Femminile, di cui Alibrandi è Presidente, alcune delle quali sono raccontate in video all'interno del Cd-rom.  
   
   
ISVAP: PROTOCOLLO D’INTESA CON IL MINISTERO DELL’INTERNO –DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA  
 
Roma, 11 giugno 2004 - Siglato ieri a Roma dal Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Giovanni De Gennaro e dal Presidente dell’Isvap Dottor Giancarlo Giannini un protocollo d’intesa volto a definire forme di collaborazione per la prevenzione e il contrasto delle attività criminose e dei comportamenti fraudolenti nel settore assicurativo. L’accordo prevede lo scambio reciproco di informazioni utili allo svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali nel rispetto dei vincoli legislativi posti a tutela dei dati personali. In particolare l’Istituto si è impegnato a fornire al Dipartimento i dati acquisiti nell’ambito della propria attività di vigilanza allo scopo di monitorare, mediante specifici indicatori, il livello di sicurezza quale emerge dai dati del settore assicurativo. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza fornirà all’Isvap informazioni utili ai fini dell’azione di vigilanza svolta dall’Istituto nei confronti delle imprese, degli intermediari e dei periti assicurativi. L’istituto ed il Dipartimento collaboreranno alla definizione di indicatori atti a rilevare l’andamento del fenomeno della criminalità nel settore assicurativo mediante l’elaborazione di apposite statistiche per area geografica e per fattispecie criminosa.  
   
   
QUANTO VALE IL FRESCO PIÙ DI UN MILIONE E CENTO EURO AL GIORNO A MILANO PER LE INSTALLAZIONI DI QUESTA SETTIMANA  
 
 Milano, 11 giugno 2004 - Tempi buoni per chi installa i condizionatori: in questa settimana gli affari crescono del 38% rispetto a una settimana normale. Che vuol dire un fatturato di 8 milioni di euro in sette giorni, più di 1,1 milione al giorno. Per il 90% va di più il tipo fisso a parete: per ogni stanza ci vuole una spesa media di 1.400 euro. Ma il fresco non basta. Il cliente lo vuole pure a risparmio energetico (62%), silenzioso (46%), alternabile estate – inverno (46%), per il 16% col cronotermostato, per il 10% col telecomando. Il design interessa sempre più per il 10% degli installatori. Ci vuole pazienza: per chi fa la richiesta oggi bisogna aspettare in media circa 30 giorni. E anche gli anziani, dopo il caldo dello scorso anno, si stanno attrezzando: il 42% richiede i condizionatori molto o abbastanza, anche se un 48% resiste coi vecchi sistemi. E la Lombardia è la più “condizionata d’Italia col 16,8% del totale italiano degli installatori nazionali. Prima Milano con 1302 imprese del settore, il 28,9% del totale lombardo. Dove il condizionatore è un vero business? Tra Lombardia, Piemonte e Veneto si concentra oltre un terzo del settore in Italia, circa il 37%. Le prime 10 province italiane “condizionate”? Torino (5,2% del totale delle imprese italiane del settore operano qui), Milano (4,9%), Roma (4,4%), Varese (3%), Padova (2,6%), Firenze (2,3%), Napoli (2,2%), Bolzano (2,2%), Bari (2,1%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2004 nel settore: installazione e riparazione di impianti di riscaldamento e di condizionamento e da un’indagine della Camera di commercio attraverso il Lab Mim su 100 installatori milanesi.
Installazione e riparazione di impianti di riscaldamento e condizionamento quota per provincia
Bergamo 583 12,9%
Brescia 412 9,1%
Como 221 4,9%
Cremona 270 6,0%
Lecco 123 2,7%
Lodi 70 1,6%
Mantova 175 3,9%
Milano 1302 28,9%
Pavia 325 7,2%
Sondrio 216 4,8%
Varese 809 18,0%
Lombardia 4506 100,0%
Italia 26761 16,8%
Elaborazione Camera di commercio sui dati del registro delle imprese primo trimestre 2004
Installazione e riparazione di impianti di riscaldamento e di condizionamento quota per provincia
Camera di Commercio Attive
Torino 1379 5,2%
Milano 1302 4,9%
Roma 1183 4,4%
Varese 809 3,0%
Padova 693 2,6%
Firenze 603 2,3%
Napoli 600 2,2%
Bergamo 583 2,2%
Bolzano - Bozen 579 2,2%
Bari 557 2,1%
Treviso 520 1,9%
Cuneo 497 1,9%
Trento 477 1,8%
Udine 474 1,8%
Elaborazione Camera di commercio sui dati del registro delle imprese primo trimestre 2004
Installazione e riparazione di impianti di riscaldamento e di condizionamento quota per regione
Regione Attive
Abruzzo 716 2,7%
Basilicata 197 0,7%
Calabria 519 1,9%
Campania 1555 5,8%
Emilia-romagna 2477 9,3%
Friuli-venezia Giulia 950 3,5%
Lazio 2116 7,9%
Liguria 774 2,9%
Lombardia 4506 16,8%
Marche 837 3,1%
Molise 175 0,7%
Piemonte 2890 10,8%
Puglia 1319 4,9%
Sardegna 653 2,4%
Sicilia 825 3,1%
Toscana 1952 7,3%
Trentino-alto Adige 1056 3,9%
Umbria 418 1,6%
Valle D'aosta 66 0,2%
Veneto 2760 10,3%
Totale 26761 100,0%
Elaborazione Camera di commercio sui dati del registro delle imprese primo trimestre 2004
Di quanto sono aumentate in percentuale le richieste in quest’ultima settimana rispetto a una settimana normale (media annuale)?
Meno del 10% : (26%)
tra 10% e 20% : (16%)
tra 20% e 30% : (18%)
tra 30% e 40% : (4%)
tra 40% e 50% : (8%)
tra 50% e 60% : (6%)
tra 60 e 70% : (2%)
tra 70% e 80% : (4%)
tra 80% e 90% : (0%)
tra 90% e 100% : (4%)
Tra il doppio e il triplo del solito : (8%)
Oltre il triplo : (0%)
altro : (2%)
non so: (2%)
Vanno di più i condizionatori (Risposta Multipla) Mobili, che si possono spostare di stanza in stanza (il tipo pinguino) : (8%)
Fissi : (90%)
Altro: (2%)
non so : (0%)
Quanto costa in media un condizionatore ad impianto fisso per ogni stanza (prezzo finito lavoro completo)?
Meno di 400 euro : (0%)
Tra 400 e 600 : (2%)
Tra 600 e 800 : (4%)
Tra 800 e 1000 : (16%)
Tra 1000 e 1500 : (40%)
Tra 1500 e 2000 : (20%)
Tra 2000 e 2500 : (10%)
Oltre 2500 : (4%)
Non so : (4%)
Altro : (0%)
Quali sono le caratteristiche dei condizionatori più richieste dai clienti? (Risposta Multipla) Design : (10%)
Silenziatore : (46%)
Dimensioni piccole : (6%)
Consumo/risparmio energetico : (62%)
Range di gradazione raffreddamento : (2%)
Uso alternabile estate-inverno : (46%)
Programmazione/cronotermostato : (16%)
Con telecomando : (10%)
Programmazione a distanza con telefono : (0%)
Non so : (2%)
Altro : (26%)
Dopo quanto tempo viene installato un condizionatore dal momento dell’acquisto in questo periodo?
Entro 2 giorni : (2%)
Tra i 2 e 7 giorni : (10%)
Tra una e 2 settimane : (22%)
Tra 2 settimane e 1 mese : (30%)
Tra un mese e tre mesi : (24%)
Tra 3 e 6 mesi : (8%)
Oltre 6 mesi : (0%)
Altro : (2%)
Non so: (2%)
Quanto si installa nelle case degli anziani?
molto: (20%)
abbastanza: (22%)
poco: (32%)
per niente: (16%)
altro: (6%)
non so: (4%)
 
   
   
PRECISAZIONI: GRANDI NAVI VELOCI (GRUPPO GRIMALDI)  
 
Genova, 11 giugno 2004 - Con riferimento alla notizia apparsa ieri sulla stampa in merito ad una operazione che dovrebbe concludersi con la cessione del pacchetto azionario di controllo di Gnv da parte di Grimaldi Holding ed il successivo delisting, la società smentisce accordi a tal proposito. Vero è che, di recente come in passato, nell'ambito dello sviluppo della propria attività di azienda di successo, la Società è stata contattata da controparti sia finanziarie che imprenditoriali, con proposte di partnership. Al momento attuale Grandi Navi Veloci prosegue concentrata nello sviluppo della propria attività operativa.  
   
   
ENAC: INSEDIAMENTO DEL COMITATO PER LA TUTELA DEI DIRITTI DEL PASSEGGERO  
 
Roma, 11 giugno 2004 – Il 9 giugno , presso la sede dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, su convocazione del Presidente, On. Prof. Vito Riggio, si è svolta la riunione di insediamento del “Comitato per la tutela dei Diritti del Passeggero”. Sono entrati a far parte del Comitato i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero delle Attività Produttive, dell’Enav, delle associazioni dei vettori aerei nazionali ed internazionali, delle società di gestione, delle associazioni di tour operator ed agenzie di viaggi, del Comitato 8 ottobre per non dimenticare, del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti e di tutte le associazioni dei consumatori. Il Comitato affiancherà l’Ente in un continuo scambio di idee ed opinioni per la vigilanza nell’attuazione di regole certe per il settore e per la definizione netta delle responsabilità all’interno del sistema, avviando con i consumatori un canale privilegiato di informazione continuativa, puntuale e trasparente su diritti, servizi, tariffe. In un’ottica di collaborazione, l’Enac ha colto l’occasione per comunicare al Comitato che sono iniziati degli incontri volti all’aggiornamento della Carta dei Diritti del Passeggero alla luce della ratifica della convenzione di Montreal ed in vista dell’entrata in vigore, il prossimo anno, del nuovo regolamento comunitario in materia di overbooking e mancato imbarco. Inoltre, l’Enac ha reso noto che, nell’ambito di una campagna finalizzata ad innalzare ulteriormente gli standard di sicurezza del trasporto aereo e a garantire elevati livelli di qualità e di informazione da fornire agli utenti del settore, lo scorso 4 giugno, si è svolta una riunione con tutti gli operatori aerei nazionali sul tema del noleggio a breve termine di aeromobili stranieri e relativi equipaggi. All’esito della riunione, le compagnie aeree hanno convenuto di limitare al massimo la pratica del noleggio a breve termine e di garantire sempre la presenza a bordo di almeno una assistente che parli correntemente la lingua italiana. Entro il 30 giugno, inoltre, verrà elaborata una White List di operatori certificati e riconosciuti sui quali sarà stata effettuata una serie di verifiche tecniche, sulla base di un protocollo di accertamenti concordato, secondo criteri comuni a garanzia della sicurezza. Gli operatori si sono impegnati quindi, ad utilizzare esclusivamente vettori inseriti nella White List nei casi di noleggio di aeromobile e di equipaggi stranieri.  
   
   
ALITALIA: AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA STRAORDINARIA ED ORDINARIA  
 
 Roma, 11 giugno 2004 - Gli azionisti di Alitalia sono stati convocati in Assemblea straordinaria ed ordinaria, presso la sede sociale in Roma, Viale Alessandro Marchetti n. 111, il 25 giugno 2004, alle ore 11,00, in prima convocazione, e, occorrendo, il 28 giugno 2004, in seconda convocazione, stessi luogo ed ora, per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno Parte straordinaria - 1. Modifica dello statuto relativamente al numero di amministratori componenti il Consiglio di Amministrazione: deliberazioni conseguenti. Parte ordinaria - 1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2003 e connesse Relazioni degli Amministratori sulla gestione e della società di revisione; Relazione del Collegio Sindacale; Bilancio consolidato al 31 dicembre 2003; deliberazioni relative e conseguenti. 2. Previa determinazione del numero degli amministratori componenti il Consiglio, nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e determinazione del compenso. Hanno diritto di intervenire all'Assemblea i titolari di azioni in possesso dell'apposita certificazione - prevista dall'art. 85, comma 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dall'art. 34 della Delibera Consob 23 dicembre 1998, n. 11768 - rilasciata da intermediario aderente al sistema di gestione accentrata Monte Titoli S.p.a.. Si rammenta ai Signori Azionisti titolari di azioni non ancora dematerializzate che il diritto di intervenire in Assemblea può essere esercitato esclusivamente previa consegna, in tempo utile, dei certificati azionari ad un intermediario autorizzato, al fine di consentire l'espletamento della procedura d'immissione nel sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione, ai sensi dell'art. 51 della citata Delibera Consob, ed il rilascio della certificazione sopraindicata. Con riferimento al punto «2.» all'ordine del giorno della parte ordinaria, si evidenzia che alla nomina del Consiglio di Amministrazione si procederà secondo quanto previsto dall'art. 17 dello Statuto Sociale (tenendo conto della proposta di modifica dello stesso di cui al punto «1.» all'ordine del giorno della parte straordinaria dell'Assemblea). In particolare, sinteticamente: 1. Hanno diritto di presentare una lista gli Azionisti che, da soli od insieme ad altri Azionisti, rappresentino almeno lo 0,5 per cento (che sarà pari a n. 19.367.701 azioni) delle azioni aventi diritto di voto nell'Assemblea ordinaria (che saranno pari a n. 3.873.540.279 azioni); 2. Ogni Azionista può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista ed ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità; 3. Le liste presentate dagli Azionisti - corredate dalla documentazione prevista dall'art. 17 dello Statuto Sociale - dovranno essere depositate presso la sede sociale e pubblicate su almeno un quotidiano italiano a diffusione nazionale almeno dieci giorni prima di quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione; 4. Al fine di comprovare la titolarità del numero di azioni necessarie alla presentazione delle liste, i Soci dovranno presentare e/o recapitare presso la sede sociale, con almeno cinque giorni di anticipo rispetto a quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione, copia della certificazione comprovante il diritto a partecipare all'Assemblea rilasciata a norma delle disposizioni vigenti. Le liste presentate senza l'osservanza delle previsioni di cui all'art. 17 dello Statuto Sociale saranno considerate come non presentate. Si rappresenta agli Azionisti l'opportunità - ed in tal senso si formula invito - che le liste di candidati siano corredate dall'indicazione dell'eventuale idoneità dei soggetti designati a qualificarsi come indipendenti ai sensi dell'art. 3.4 del Codice di Autodisciplina della Società.  
   
   
AIR FRANCE, CONSEGNATI I NUOVI B 777-300 PIÙ SPAZIO PER I PASSEGGERI DELLE 3 CLASSI E PIÙ POSTI A SEDERE PER IL NUOVO VELIVOLO DELLA CASA DI SEATTLE  
 
Parigi, 11 giugno 2004 – Air France ha appena ricevuto nuovo Boeing 777-300 er, secondo di una serie di 16 esemplari ordinati alla casa di Seattle. Si tratta di un velivolo dell’ultima generazione che permetterà ai passeggeri nuovi e più grandi spazi in ciascuna delle 3 classi in cui saranno divisi i passeggeri: nella business class, per esempio, vi saranno delle poltrone che si possono regolare elettricamente fino a inclinarsi praticamente di 180 gradi e formare un vero letto. Con tanto di massaggiatore automatico, schermo personale e tanto spazio in più. Sulla scia di questi nuovi 777, anche gli Airbus 330 e 340 saranno trasformati per dare un maggior comfort ai passeggeri delle 3 classi. “L’arrivo di questi apparecchi – ha dichiarato Pierre Henri Gourgeon, direttore generale esecutivo di Air France – corrisponde a una nuova tappa della politica della compagnia tesa alla razionalizzazione e alla modernizzazione della flotta. La serie 300 del Boeing 777, inoltre, dispone di 60 posti in più rispetto alla serie 200, arrivando a contenere fino a 310 passeggeri. A pieno regime, questi nuovi apparecchi copriranno il 40% delle destinazioni a lungo raggio di Air France, principalmente in nord america e in Asia ”. Anche la ristorazione sarà particolarmente curata, soprattutto nelle classi principali. La Espace Première e l’Espace Affaires – corrispondenti alla prima e alla business – avranno cibi leggeri preparati da grandi cuochi, tenendo conto delle destinazioni toccate, che forniranno le materie prime. In queste classi, il personale della compagnia francese ha seguito dei corsi ad hoc in un importante ristorante parigino, per venire incontro alla clientela ormai sempre più esigente.  
   
   
RYANAIR: RISULTATI RECORD A MAGGIO E FORTE CRESCITA PER GLI AEROPORTI  
 
Milano Orio al Serio Parigi Beauvais 1.99
Buxelles Charleroi 4.99
Francoforte Hahn 4.99
Barcellona Girona 9.99
Roma Ciampino Klagenfurt Austria 1.99
Baden Baden 4.99
Parigi Beauvais 9.99
Barcellona Girona 9.99
milano 11 giugno 2004 - Ryanair, ha festeggiato ieri i suoi risultati per il mese di maggio sulle rotte italiane. Su entrambe le basi italiane di Roma Ciampino e Milano Orio al Serio, Ryanair ha registrato una forte crescita rispetto all'anno precedente trasportando a Milano Orio al Serio 149,000 passeggeri (+21% rispetto a maggio dell'anno scorso) e 154,000 passeggeri a Roma Ciampino (+86% rispetto a maggio dell'anno scorso) Inoltre il numero di passeggeri di nazionalità italiana è in continua crescita: il mese scorso sono stati più di 200.000 gli italiani a viaggiare con Ryanair. Peter Sherrard, Direttore Vendite e Marketing Ryanair per l'Italia ha detto: “Da questi risultati si vede che Ryanair è la scelta della gente in Italia. Offrendo più frequenze tutti i giorni e le tariffe più basse, Ryanair dimostra di essere il numero uno. Nel corso del 2004 Ryanair prevede di trasportare 7,5 milioni di passeggeri sulle 42 rotte italiane, attraverso 15 aeroporti in Italia, introducendo vera concorrenza nel settore con benefici per le regioni servite e per i consumatori.”
Periodo di Prenotazione: Venerdì 11 Giugno – Mezzanotte Giovedì 17 Giugno
Periodo di Viaggio: 25 Giugno – 30 Settembre
Giorni Applicabili: Martedì, Mercoledì, Giovedì
Acquisto: On line 14 giorni prima.
 
   
   
LA COMMISSIONE AUTORIZZA, SUBORDINATAMENTE AD ALCUNE DISMISSIONI, L’ACQUISIZIONE DI BSN GLASSPACK DA PARTE DEL PRODUTTORE DI BOTTIGLIE STATUNITENSE OWENS-ILLINOIS  
 
Bruxelles, 11 giugno 2004 - La Commissione europea ha autorizzato, subordinatamente ad alcune dismissioni, l’acquisizione del produttore francese di contenitori in vetro Bsn Glasspack S.a. Da parte del suo concorrente statunitense Owens-illinois Inc. Inizialmente l’operazione aveva suscitato dei problemi sotto il profilo della concorrenza in quanto le due imprese sono concorrenti diretti in una serie di mercati regionali già altamente concentrati nell’Ue. Tuttavia, l’impegno di Owens-illinois a cedere due stabilimenti di produzione di bottiglie di vetro, in Spagna e in Italia, ha consentito alla Commissione di autorizzare l’operazione. I contenitori in vetro prodotti dalle imprese che si fondono sono impiegati per prodotti quali bibite, vino, acqua minerale, olio di oliva, ketchup ed altri prodotti alimentari. Owens-illinois, una società con sede negli Usa, produce e vende su scala internazionale contenitori in vetro, stampi per contenitori in vetro e macchine per la fabbricazione di contenitori in vetro, come anche contenitori in plastica e attrezzature relative. All’interno dello Spazio economico europeo, Owens-illinois ha stabilimenti di produzione di contenitori in vetro in Finlandia, Italia, Spagna e nel Regno Unito. I suoi impianti di produzione di contenitori in plastica nel See sono siti in Finlandia, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito. Bsn produce e commercializza contenitori in vetro per bevande e prodotti alimentari e possiede impianti di produzione in Francia, Germania, nei Paesi Bassi e in Spagna. Bsn non produce contenitori in plastica. Le reti degli impianti di produzione delle due imprese in Europa sono complementari se si considera la loro distribuzione nazionale; in altri termini, in nessuno Stato membro vi sono stabilimenti dell’una e dell’altra impresa. Tuttavia, Owens-illinois e Bsn Glasspack sono concorrenti diretti in due mercati regionali comprendenti l’uno il Nord-est della Spagna e il Sud-ovest della Francia, l’altro il Sud-est della Francia e l'Italia del Nord. I contenitori in vetro sono prodotti di dimensioni relativamente grandi ma vengono tuttavia distribuiti, di norma, entro un raggio di 300-400 km dallo stabilimento di produzione, in un’area non limitata dalle frontiere nazionali. L’operazione, nella forma in cui era stata originariamente notificata, avrebbe dato origine a quote di mercato elevate nelle regioni sopraindicate e avrebbe fatto venire meno un concorrente importante in mercati già altamente concentrati. Oltre alle parti della concentrazione, l’unico operatore importante in tali regioni è l’impresa francese St. Gobain, mentre gli altri concorrenti sono di dimensioni relativamente modeste. Per sgombrare le preoccupazioni della Commissione, Owens-illinois ha offerto di cedere a d un concorrente indipendente ed efficiente un impianto di produzione in ciascuna delle due regioni interessate, più precisamente in Italia ed in Spagna. L’operazione non pone problemi nel resto del See, dove gli ambiti delle attività di vendita delle due imprese o non si sovrappongono oppure, nelle zone in cui vi è una sovrapposizione, rimarranno anche dopo la concentrazione diversi concorrenti di rilievo, tra i quali figurano St. Gobain, Rexam, Ardagh, Wiegand ed Allied Glass.  
   
   
LE MANIFESTAZIONI D'INTERESSE PER I SISTEMI ENERGETICI SOSTENIBILI CONTENEVANO 'POCHE REALI SORPRESE', AFFERMA LA COMMISSIONE  
 
Bruxelles, 11 giugno 2004 - La Commissione europea ha pubblicato una relazione sulle manifestazioni d'interesse presentate nell'ambito della priorità tematica 'sistemi energetici sostenibili', che ha contribuito alla revisione intermedia del programma di lavoro per il settore. Le manifestazione d'interesse contenevano 'poche reali sorprese', secondo la relazione, e hanno dimostrato 'un verosimile stadio di preparazione' per i futuri inviti. La revisione intermedia del programma di lavoro intende definire il contenuto tecnico delle varie aree di ricerca e l'obiettivo dei futuri inviti a presentare proposte. Il contenuto delle manifestazioni d'interesse presentate, insieme con i risultati delle consultazioni con le parti interessate, il gruppo consultivo per l'energia e il comitato del programma, formeranno la base dei temi da includere nei futuri inviti a presentare proposte. In totale sono state ricevute 451 manifestazioni d'interesse, 419 delle quali ammissibili all'esame. L'obiettivo era 'identificare nei singoli gruppi di manifestazioni d'interesse gli argomenti di ricerca pronti per essere inseriti nel programma di lavoro per il terzo invito a presentare proposte', si legge nella relazione della Commissione. Un altro obiettivo era 'valutare il livello di ambizione e la massa critica di ciascun tema di ricerca, il grado di maturità dei potenziali proponenti e in che misura i temi possano integrarsi in differenti tipi di azione, quali ricerca, dimostrazione, formazione, accettazione, diffusione, e così via'. I risultati dell'esercizio di valutazione aiutano la Commissione a decidere gli strumenti più adatti per ciascun tema di ricerca. Delle 419 manifestazioni d'interesse esaminate, 67 riguardavano la biomassa, diventata così l'area di attività più popolare. Gli altri temi, in ordine di numero di manifestazioni ricevute, sono stati: fotovoltaico, 'altre fonti energetiche rinnovabili', pile a combustibile, elettricità, cattura e stoccaggio del Co2, idrogeno e socioeconomia. Il 39% circa delle manifestazioni è stato presentato da organizzazioni governative, la maggior parte delle altre da organismi commerciali privati o da strutture private no-profit. Nella maggior parte della manifestazioni le proposte prevedevano un finanziamento tra i due e i cinque milioni di euro. Il plotone dei paesi vede in testa la Germania, da dove sono arrivate 78 manifestazioni d'interesse nel quadro di questo invito a presentare proposte. In seconda posizione la Francia, con 49 manifestazioni, e terza i Paesi Bassi, con 42 manifestazioni. I nuovi Stati membri non erano ben rappresentati: Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria hanno presentato ciascuna una manifestazione. Alcuni dei temi considerati pertinenti e sufficientemente maturi da dar luogo a buone proposte sono: sviluppo di componenti e sistemi Fc ad alta temperatura e componenti a basso costo e con prestazioni migliorate; concetti avanzati per la produzione elettrochimica dell'idrogeno; produzione pulita ed economicamente redditizia d'idrogeno a grande scala mediante la decarbonizzazione pre-combustione dei combustibili fossili; preparazione della futura rete di trasmissione elettrica; tecniche avanzate per pile a basso costo a film sottile e moduli per la loro produzione industriale di massa. La relazione della Commissione contiene la lista completa dei temi.  
   
   
AL VIA LA CONFERENZA SU ENERGIE E RISORSE RINNOVABILI  
 
Trieste 11 giugno 2004 - La conferenza internazionale, organizzata da Ics-unido (Centro Internazionale per la Scienza e l’Alta Tecnologia), intitolata “Energie e Risorse Rinnovabili: Una sfida globale”, che si è aperta questa mattina alla presenza di oltre 150 partecipanti provenienti da 50 paesi, offrirà fino a sabato 12 giugno 2004 occasioni di approfondimento con esperti internazionali di alto livello su tematiche importanti per lo sviluppo sostenibile (utilizzo di risorse rinnovabili per la produzione industriale -prodotti chimici, polimeri biodegradabili, biocombustibili, ecc.- uso di tecnologie alternative per la produzione di energia -energia solare fotovoltaica, energia eolica, energetica basata sul vettore idrogeno, ecc.). Ieri mattina, all’apertura dei lavori, la prof.Ssa Luisa Mestroni, Direttore dell’Ics-unido, ha messo in evidenza il ruolo chiave che il Centro di Trieste vuole avere nel panorama mondiale per il trasferimento di conoscenza e di tecnologia nei campi della chimica, alta tecnologia, nuovi materiali e ambiente. Il rappresentante dell’Unido, Anthony Bromley, portando i saluti del Direttore Generale dell’Unido, Carlos Magariños, ha inoltre sottolineato come la tematica energetica costituisca una delle priorità dell’Unido stesso. La professoressa Maria Cristina Pedicchio, Presidente di Area Science Park, portando il suo saluto ai convenuti, ha voluto mettere in evidenza il ruolo chiave della mobilità della consocenza, tematica proposta anche per la candidatura di Trieste come sede dell’Expo 2008. Sono seguiti inoltre gli interventi di Mauro Giacca, in rappresentanza dell’Icgeb, e di Pietro Giust, rappresentante della Regione Friuli Venezia Giulia, capo del Dipartimento Energia, che ha sottolineato l’intenzione della nostra Regione di promuovere iniziative volte a sensibilizzare i cittadini sulle tematiche del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili, attenzioni capaci di migliorare e salvaguardare l’ambiente. Infine l’Ambasciatore Gabriele De Ceglie, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Vienna, che parteciperà a tutta la conferenza, ha colto l’occasione per sottolineare il ruolo chiave del Sistema Trieste nel panorama scientifico internazionale. Il prof. Stanislav Miertus (conference chairman) ha quindi illustrato i programmi internazionali di Ics-unido, indicando le priorità dei paesi in via di sviluppo nei settori tecnologici sopra indicati. Nelle sessioni sucessive massimi esperti hanno presentato lo stato dell’arte delle conoscenze tecnologiche nel settore delle risorse rinnovabili e dell’energia sostenibile, i programmi e le iniziative internazionali in atto, i bisogni e le opportunità per i paesi in via di sviluppo. Oggi alle ore 9.00, sempre presso l’Auditorium del Centro Congressi dell’Area Science Park, farà un indirizzo di saluto a nome del Ministero Affari Esteri il Senatore Roberto Antonione. Seguiranno sessioni che approfondiranno i temi delle tecnologie per le applicazioni e l’utilizzo delle risorse rinnovabili. Per infomazioni: tel. 040-9228132  
   
   
ALTROCONSUMO CHIEDE LA SOSPENSIONE DELLA BORSA ELETTRICA  
 
Milano, 11 giugno 2004 - Dopo gli anomali aumenti di prezzo dell’energia all’ingrosso verficatisi nelle contrattazioni all’interno della borsa elettrica negli ultimi giorni, Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, apprezza la tempestività con la quale l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha avviato ieri un’istruttoria conoscitiva (delibera 94/04). In attesa di sapere se l’aumento dei prezzi sia da attribuire ad un abuso di posizione dominante nell’offerta di energia, oppure derivi da un deficit di produzione o da un problema di congestione della rete, Altroconsumo chiede all’Authority di sospendere da subito l’attività della Borsa elettrica, per mettere al riparo gli utenti finali da ulteriori speculazioni. Secondo Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo: “nell’ipotesi che le conclusioni dell’istruttoria dovessero accertare che un comportamento abusivo ha condizionato l’andamento del mercato, oltre alla sanzione chiediamo che il prezzo indebitamente eccessivo dell’energia all’ingrosso non si ripercuota sulle bollette dei consumatori”. “Qualora si riscontrasse invece che gli aumenti sono conseguenti il normale funzionamento della Borsa” - continua Martinello - “occorrerà avviare una più ampia riflessione sull’efficacia e la sostenibilità di tale strumento, utile agli utenti finali solo a condizione che ci sia un’effettiva concorrenza”. Altroconsumo ritiene infatti che la liberalizzazione del settore elettrico - dalla produzione, alla trasmissione fino alla distribuzione - non abbia ancora comportato una reale apertura del mercato.  
   
   
ENERGIA: IL CALDO IN CAMPO A FAVORE DELLE SPECULAZIONI DI CHI VUOLE COSTRUIRE INUTILI CENTRALI ELETTRICHE  
 
Roma, 11 giugno 2004 - Ogni scusa è buona per costruire nuove inutili centrali e per far salire il prezzo dell'elettricità – afferma il Codacons. Si agita lo spauracchio del black out e del caldo per fare speculazioni ed ottenere maggiori guadagni dalla vendita di elettricità. In realtà l'energia in Italia è già la più cara d'Europa ed i prezzi, quindi, dovrebbero diminuire, invece di aumentare. La mancanza di una vera concorrenza sul mercato dell'energia rende purtroppo ancora possibili queste speculazioni. Non solo gli aumenti sono ingiustificati, ma anche la costruzione di nuove centrali non ha alcun senso. Se il caldo dello scorso anno ci ha messo in crisi - sostiene il Codacons - è solo perché la manutenzione delle centrali, in modo anacronistico, veniva ancora fatta nei mesi estivi. La logica era quella degli anni '50 quando in estate la domanda di elettricità calava perché chiudevano tutte le grandi fabbriche. E' bastato intuire che ci troviamo ormai negli duemila per risolvere automaticamente il problema.  
   
   
PROROGATA AD AGOSTO LA "BORSA DELLA SPESA" PASTA, RISO, CARNE E CAFFÈ FRA I PRODOTTI A PREZZO BLOCCATO IN OLTRE 2.500 ESERCIZI  
 
Milano, 11 Giugno 2004 - Il prezzo di alcuni prodotti di largo consumo (tra cui diversi tipi di pasta, riso, biscotti, caffè, carne, bibite, ecc.), reperibili in 2.500 esercizi commerciali della Lombardia, rimarrà ancora bloccato fino alla fine del mese di agosto, portando così complessivamente a 9 mesi il periodo di durata della "Borsa della Spesa", operazione promossa dalla Regione Lombardia per contenere i prezzi di una vasta gamma di generi di prima necessità. L'iniziativa è stata avviata nello scorso mese di novembre ed ha riscontrato un ampio consenso da parte di tutte le categorie interessate, dalle Associazioni dei produttori a quelle dei commercianti e dei consumatori. Molto alta anche l'adesione dei singoli punti vendita di questi articoli, che, ad esempio nella grande e media distribuzione, coprono il territorio lombardo per oltre l'80%. L'assessore al Commercio Fiere e Mercati, Mario Scotti, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa, che ha coinvolto tutti i protagonisti nella responsabilità del contenimento dell'inflazione, con una concreta azione rivolta a tutti i cittadini, indicando un obiettivo e una linea d'azione, che poi è stata ripresa - anche in forme autonome - da diversi operatori commerciali. "Siamo di fronte - ha detto Scotti - a una realizzazione che coglie in pieno una delle attese più sentite dalla gente. La Borsa della Spesa ha puntato decisamente a riunire attorno allo stesso tavolo tutti i segmenti produttivi, che possono in qualche modo influire sull'andamento dei prezzi".  
   
   
12A INDAGINE STATISTICA NAZIONALE SULL’INDUSTRIA ITALIANA DELLE MACCHINE E ATTREZZATURE PER CERAMICA. FATTURATO 2003 A 1.402,4 MILIONI DI EURO (-3,4% SUL 2002): IN NETTO CALO IL MERCATO ITALIANO (-11,5% SUL 2002), STABILE L’EXPORT (+0,6%)  
 
Modena, 11 giugno 2004 - Alla vigilia dell’Assemblea Annuale di Acimac, che si svolgerà domani mattina, venerdì 11 giugno, presso il Palazzo Astoria di Fiorano (Modena), il Presidente Franco Stefani ha presentato alla stampa i dati relativi all’andamento dell’industria italiana produttrice di macchine per ceramica nell’anno 2003, emersi dalla 12a Indagine Statistica Nazionale Annuale. Le imprese italiane fornitrici di macchine per ceramica nel 2003 sono risultate 173 (stesso numero del 2002), rappresentando il saldo tra chiusure e creazione di nuove imprese, fusioni e incorporazioni. Relativamente ai volumi di fatturato, l’indagine statistica conferma le previsioni negative anticipate già nel dicembre scorso: il 2003 si è chiuso per il settore con un volume d’affari complessivo pari a 1.402,4 milioni di euro (-3,4% sul 2002) con una perdita in valori assoluti di 50 milioni di euro. Responsabile della nuova battuta d’arresto del comparto, il netto decremento delle vendite di macchine per ceramica sul mercato italiano, scese da 484 a 428,5 milioni di euro (-11,5%, pari a 55,5 milioni di euro). Al contrario, le esportazioni hanno registrato una sostanziale tenuta dei livelli 2002, passando da 968,5 a 974 milioni di euro (-0,6%). L’incidenza dell’export sul fatturato totale del settore sale pertanto dal 66,7% al 69,4%. Anche il 2003 ha visto confermata la suddivisione ormai storica delle vendite di macchine in riferimento alle sei diverse tipologie di industrie ceramiche clienti, ossia i settori produttori di piastrelle (l’82,5% del fatturato totale del comparto), di laterizi (l’8,8%), di sanitari (il 4,7%), di stoviglieria (il 2,7%), refrattari e ceramica varia (rispettivamente lo 0,9% e lo 0,6%). Il valore delle vendite di impianti per la produzione di piastrelle, è sceso da 1.180,3 a 1.156,6 milioni di euro (-2% sul 2002). Le vendite in Italia hanno determinato tale calo, registrando una diminuzione dell’8% sul 2002 e scendendo a 343,4 milioni di euro (una perdita in valori assoluti di quasi 30 milioni di euro). Stabili invece le esportazioni destinate a questo specifico comparto, pari a 813,2 milioni di euro (+0,7% sul 2002). Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine per ceramica, sono risultate in forte calo le vendite di macchine per laterizi (da 160 a 122 milioni di euro), mentre sostanzialmente stabili le vendite di macchine per sanitari (da 66,6 a 65,5 milioni di euro), macchine per refrattari (da 9,3 a 12,2 milioni di euro), macchine per stoviglieria (che risalgono ai livelli del 2001 passando da 29,8 a 37,6 milioni di euro) e quelle destinate alla ceramica varia (da 6,4 a 7,8 milioni di euro). Si tratta in questi casi di volumi di fatturato piuttosto modesti, che hanno mantenuto negli ultimi 5 anni un peso in valore assoluto praticamente invariato. Nel complesso, l’incidenza delle singole tipologie di macchine sulla composizione del fatturato totale di settore non ha registrato nel 2003 scostamenti significativi rispetto a quella storica. Tra gli impianti più centrali della linea di produzione ceramica, le macchine destinate alla formatura del prodotto (presse e stampi), che rappresentano il 23,8% del fatturato totale, hanno registrato un calo dell’8,8% rispetto al 2002 (quell’anno crebbero del 9,9%). Prosegue, invece, la contrazione delle vendite di impianti di cottura (-15,8%), mentre ancora in crescita le vendite di impianti di smaltatura e decorazione (+10,7%) e di macchine per la preparazione delle terre (+6%). Nonostante la tenuta complessiva delle esportazioni totali, il 2003 ha visto variazioni significative riguardo ai volumi di vendite nei diversi mercati di destinazione. L’unione Europea, pur confermandosi prima area di esportazione, ha registrato, per il terzo anno consecutivo, un netto calo delle vendite (-22,5%), passando da 247,6 a 192 milioni di euro e scendendo a una quota del 19,7% del fatturato estero totale. Da segnalare che negli ultimi 3 anni le vendite nella Ue si sono praticamente dimezzate. Sulla minore domanda di tecnologia in quest’area continuano a influire le difficoltà dell’industria spagnola produttrice di piastrelle. Al contrario, il Medio Oriente, che registra una crescita ininterrotta ormai dal 1999 e che da due anni è il secondo mercato di esportazione (assorbe il 18,6% dell’export totale), ha raggiunto nel 2003 vendite pari a 181,6 milioni di euro (+18%). In quest’area, il paese che esprime la domanda più elevata di tecnologia italiana è l’Iran, la cui industria ceramica ha raddoppiato la produzione di piastrelle negli ultimi 5 anni. Terzo mercato di esportazione si conferma l’Asia (al netto della Cina), dove, dopo la frenata del 2002, il 2003 ha chiuso con un aumento di vendite dell’8,7% per un totale di 143,9 milioni di euro. La domanda di impianti per ceramica proveniente dai paesi dell’Europa orientale rimane molto dinamica, nonostante il calo registrato nel 2003 (-15,4% per un valore di 108 milioni di euro). La diminuzione è da considerare assolutamente fisiologica perché giunge dopo 5 anni consecutivi di investimenti in crescita da parte dell’industria ceramica soprattutto in Russia e Polonia, due paesi che hanno conosciuto uno sviluppo rapidissimo e significativo delle rispettive produzioni di piastrelle. Confermato il trend di crescita registrato nel 2002 anche per le esportazioni in Africa (+24,2% nel 2003 per un totale di 93,1 milioni di euro) e nell’area nordamericana del Nafta (+33,9%, per un valore di 88,6 milioni di euro). Nel primo caso, la domanda proviene essenzialmente dai paesi del Maghreb e dalla Repubblica Sudafricana, mentre in Nord America è il Messico la nazione che ha effettuato i maggiori investimenti in impianti produttivi. Infine, restano praticamente sui medesimi volumi dell’anno precedente le vendite in Cina (scese da 85,5 a 81,3 milioni di euro, -4,9%) e in Sud America (da 79,3 a 80,3 milioni di euro, +1,3%). Per quanto il 2003 abbia accentuato la fase critica avviata nel 2001, le maggiori preoccupazioni dell’industria costruttrice di macchine per ceramica derivano non tanto dai valori assoluti di fatturato, quanto piuttosto dai livelli generali di redditività che si stanno contraendo per la maggior parte delle aziende del settore, prevalentemente composto da piccole e medie imprese. A questo si aggiunge, ovviamente, l’incertezza del quadro economico mondiale che influisce pesantemente su un comparto che storicamente ricava dalle esportazioni oltre i due terzi del proprio fatturato, con presenze consolidate su tutti i mercati mondiali. Le previsioni per l’anno in corso indicano il probabile mantenimento dei volumi totali di fatturato, che non dovrebbero quindi superare i 1.400 milioni di euro. I segnali emersi già nel primo semestre del 2004 confermano una contrazione delle vendite sia in Italia che in Spagna, i mercati principali per il comparto, mentre proseguirà il trend di crescita in Russia e Medio Oriente. Due sono i fronti su cui il comparto dovrà agire per affrontare in maniera idonea una domanda complessiva in flessione. Da un lato continuare a sollecitare il mercato con proposte tecnologiche sempre più innovative - in quest’ottica tutte le aziende del settore si stanno preparando al meglio per l’appuntamento fieristico di Tecnargilla, in ottobre, che attirerà a Rimini i maggiori produttori di ceramica del mondo. Dall’altro cominciare a considerare come fattore vitale il processo di aggregazione delle imprese, ancora troppo piccole per riuscire ad assorbire i costi crescenti della ricerca e del presidio dei mercati.  
   
   
PRIVACY: L’IMPRESA ARTIGIANA E LE NUOVE NORME PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA”: IN CONFARTIGIANATO A LEGNANO UN NUOVO INCONTRO PER ILLUSTRARE ALLE IMPRESE LE NUOVE NORME SULLA TUTELA E RISERVATEZZA DEI DATI  
 
Legnano, 11 giugno 2004 - Si replica a Legnano Martedì 15 giugno alle ore 20,30 presso la sede centrale di Confartigianato Alto Milanese in Via Xx Settembre, 28, l’incontro sul tema “Privacy: l’impresa artigiana e le nuove norme per la tutela della riservatezza“. Scopo dell’incontro è quello di illustrare alle piccole aziende gli adempimenti da adottare dopo l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n° 196/2003. Il testo del provvedimento si è sostanzialmente uniformato alle indicazioni emerse durante i sei anni di vigenza della Legge 675/96 nonché ai casi pratici che sono stati presentati all’Autorità Garante durante questo periodo. Il provvedimento ora in vigore tiene quindi conto delle “esperienze” derivanti dall’applicazione pratica della Legge 675 e delle esigenze di modifica e rinnovamento degli adempimenti imposti a tutti coloro che per necessità professionali “trattano” dati appartenenti ad altri soggetti. A proposito delle nuove norme, è importante sottolineare che i dati devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza, per scopi determinati, espliciti e legittimi; devono possedere i requisiti dell’esattezza e necessitano quindi di un aggiornamento; devono essere pertinenti, completi e non eccedenti; devono essere conservati il tempo necessario. Il trattamento deve considerarsi legittimo solo se il titolare ha provveduto ad adottare adeguati sistemi di sicurezza; a notificare al Garante il trattamento quando richiesto; ad informare in modo adeguato gli interessati al trattamento, ottenendo il loro consenso quando richiesto; ottenuto dal Garante l’autorizzazione al trattamento di dati sensibili e l’autorizzazione al trasferimento dei dati all’estero, se necessario. In caso di cessazione del trattamento, il titolare deve alternativamente distruggere le banche dati oppure cedere le stesse ad altro titolare per trattamenti con finalità simili; conservare eventualmente i dati per fini esclusivamente personali; conservare o cedere tali dati per scopi storici, statistici o scientifici. Tra le varie disposizioni, va ricordato che il consenso al trattamento deve essere manifestato solo a seguito di idonea informativa; deve essere scritto; può riferirsi anche a parti del trattamento. Non è richiesto quando il trattamento è finalizzato all’adempimento di un obbligo previsto dalla Legge, da un Regolamento o dalla Normativa comunitaria; quando è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l’interessato, o per adempiere, prima della conclusione del contratto, a specifiche richieste dell’interessato. Il regime sanzionatorio previsto risulta particolarmente pesante, prevedendo l‘applicazione sia di sanzioni di carattere amministrativo (con pene che vanno, a seconda dei casi, da un minimo di 3.000,00 ad un massimo di 60.000,00 €), sia di sanzioni di carattere penale (reclusione da 3 mesi sino a 3 anni, sempre a seconda dei casi). Per ulteriori informazioni in merito all’iniziativa contattare il numero 0331 529321 (sig.Ra Raffaella Volonnino).  
   
   
PREVISIONE QUALI-QUANTITATIVA DELLA PRODUZIONE GRANARIA NELLA PIANURA PADANO -VENETA BOLOGNA 25 GIUGNO  
 
2004 Bologna, 11 giugno 2004 – Organizzato da Ass.in.cer. Si svolgerà un incontro presso la Sala Andromeda di Palazzo degli Affari in Piazza Costituzione, 8 che avrà il seguente svolgimento: Ore 11.00 - Apertura dei lavori – Dr.ssa Carla Corticelli - Ass.in.cer. Andamento della produzione dei cereali nell'Europa Continentale e nel Bacino Mediterraneo; Giampiero Genovese - Institute for the Protection and Security of the Citizen (Ipsc) European Commission - Jrc Ispra (Va) - Mars Unit Andamento agrometeorologico 2003-2004 e previsioni delle rese quantitative sui cereali autunno vernini in Pianura Padana. William Pratizzoli - Arpa - Smr - Regione Emilia Romagna - Bologna – Lorenzo Craveri - Ersaf - Struttura Suoli, agrometeorologia e meteorologia forestale - Regione Lombardia. Previsione delle caratteristiche qualitative del raccolto nella Regione Emilia – Romagna. Andrea Villani – Ager - Borsa Merci di Bologna (Bo) Ore 12.00 Conclusioni dell’incontro Organizzazione: Ass.in.cer. Tel. 051/4165220; e-mail: info@assincer.It  
   
   
21 AZIONI PER PROMUOVERE L’AGRICOLTURA BIOLOGICA  
 
Bruxelles, 11 giugno 2004 - Ieri la Commissione europea ha adottato il “piano di azione europeo per l’agricoltura biologica e gli alimenti biologici”, finalizzato a promuovere il continuo sviluppo dell’agricoltura biologica nell’Unione europea. La Commissione ha presentato una lista di 21 azioni concrete da realizzare, che comprendono il miglioramento delle informazioni sull’agricoltura biologica, la razionalizzazione del sostegno pubblico nel quadro dello sviluppo rurale, il miglioramento delle norme di produzione e il potenziamento delle attività di ricerca. Il piano costituisce una risposta al rapido aumento del numero di aziende agricole biologiche e alla crescente domanda da parte dei consumatori, ed è stato elaborato sulla base di ampie consultazioni con gli Stati membri e con le parti interessate, che hanno comportato, fra l’altro, una consultazione on line nel 2003, un’audizione nel gennaio 2004 e varie riunioni con gli Stati membri e con i gruppi di interesse. Il piano di azione sarà presentato in occasione del prossimo Consiglio “Agricoltura”. Commentando il piano di azione, il commissario europeo per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca Franz Fischler ha dichiarato: “la promozione di prodotti di qualità compatibili con l’ambiente è uno dei principali obiettivi della nuova politica agricola riformata. Per questo motivo la Commissione intende promuovere l’agricoltura biologica migliorando le informazioni a disposizione dei consumatori, rafforzando il sistema dei controlli e potenziando la ricerca”. Il piano comprende 21 azioni dirette a: Migliorare l’informazione I consumatori europei non sono ben informati sui principi e sui benefici dell’agricoltura biologica. Per ampliare le informazioni disponibili sull’agricoltura biologica, le pubbliche autorità degli Stati membri e l’Unione europea devono rendere accessibili al pubblico dati obiettivi e affidabili. Azione: il piano prevede la realizzazione di campagne di informazione a livello comunitario cofinanziate dall’Unione europea, indirizzate ad esempio ai consumatori, agli operatori o alle mense pubbliche, al fine di illustrare i benefici dell’agricoltura biologica, promuovere l’uso del logo comunitario, rendere più trasparenti le varie norme di qualità e accrescere la disponibilità di prodotti biologici a beneficio dei consumatori dell’Unione europea. Accrescere l’efficacia del sostegno pubblico L’agricoltura biologica è uno strumento importante nella strategia per l’integrazione ambientale e lo sviluppo sostenibile, che costituiscono i principi fondamentali della politica agricola comune (Pac). Attualmente i produttori biologici possono beneficiare di aiuti nel quadro dei pagamenti diretti e delle misure di sostegno dei prezzi. Inoltre l’agricoltura biologica è pienamente integrata nella politica di sviluppo rurale e svolge un ruolo importante offrendo evidenti benefici ambientali. Azione: la Commissione raccomanda vivamente agli Stati membri di utilizzare pienamente gli strumenti disponibili nel quadro dei rispettivi piani di sviluppo rurale per sostenere l’agricoltura biologica, e in particolare di: stimolare la domanda attraverso il ricorso ai nuovi sistemi qualità; promuovere azioni destinate a preservare a lungo termine i benefici per l’ambiente e la protezione della natura; offrire incentivi ai produttori biologici affinché convertano l’intera azienda agricola all’agricoltura biologica, anziché limitarsi ad una conversione parziale; offrire incentivi ai produttori per migliorare la distribuzione e la commercializzazione; promuovere la formazione e l’educazione di tutti gli operatori del settore, nel campo della produzione, della trasformazione e della commercializzazione. Potenziare la ricerca Per promuovere l’espansione dell’agricoltura biologica sono necessarie nuove conoscenze e soprattutto nuove tecnologie. Azione: le proposte della Commissione per potenziare la formazione e la ricerca riguardano tutti i livelli, dall’adozione di programmi di ricerca nelle università o in altri istituti di ricerca fino alla formazione all’interno delle aziende agricole per garantire il corretto trasferimento delle tecnologie agli agricoltori. Rafforzare le norme di produzione e il regime delle importazioni e dei controlli Proprio in quanto si tratta di un sistema di produzione descritto fin nei dettagli, i cui prodotti sono caratterizzati da un prezzo più elevato, l’agricoltura biologica non può esistere senza apposite norme di produzione e senza controlli affidabili lungo tutta la filiera. La fiducia dei consumatori nei prodotti dell’agricoltura biologica si basa precisamente su questi due elementi. Azione: definire i principi fondamentali dell’agricoltura biologica rendendo espliciti i servizi resi alla collettività; accrescere la trasparenza e la fiducia dei consumatori; costituire un gruppo di esperti indipendenti incaricato di formulare pareri tecnici; rafforzare e armonizzare ulteriormente le norme in materia di agricoltura biologica attraverso il canale delle organizzazioni internazionali; migliorare le norme, ad esempio in materia di benessere degli animali; definire le norme per i settori non ancora disciplinati, quali l’acquacoltura, e stabilire nuovi standard ambientali, ad esempio il consumo di energia fossile ecc.; chiarire le norme riguardanti il divieto di impiego di Ogm; accrescere l’efficacia e la trasparenza del sistema di controllo; accrescere l’efficacia delle disposizioni in materia di importazioni. Infolink: MEMO/04/145  “L’agricoltura biologica nell’Unione europea”; il testo integrale del piano di azione e il documento di lavoro dei servizi della Commissione sono disponibili sulla pagina web della Commissione europea dedicata all’agricoltura biologica: http://europa.Eu.int/comm/agriculture/qual/organic/plan/index_it.htm    
   
   
POSTE ITALIANE LANCIA UN NUOVO PROGETTO PER LA FORMAZIONE E LA RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE  
 
 Roma, 11 giugno 2004 - Poste Italiane ha lanciato un progetto per la formazione e la riqualificazione professionale, rivolto ai dipendenti che rientrano in azienda dopo un lungo periodo di assenza dal lavoro. Il progetto si propone di offrire attenzione e supporto ai dipendenti che rientrano in azienda dopo un lungo periodo di assenza, aiutandoli ad entrare in sintonia con le nuove strategie aziendali. In ogni Filiale il responsabile delle risorse umane avrà il compito di guidare il dipendente nel percorso formativo che comprenderà quattro sessioni della durata di due ore ciascuna, effettuate anche mediante supporti telematici, che avranno per argomento i nuovi processi di lavoro e le nuove strategie organizzative e commerciali. Il progetto è in linea con le indicazioni della legge n. 53 dell'8 marzo 2000 ("Disposizioni per ili sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città"), che all'art. 9 prevede "azioni positive per la flessibilità", è stato messo a punto dal Comitato Pari Opportunità Nazionale e dall'Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione Professionale (due organismi paritetici formati da rappresentanti designati dall'azienda e da rappresentati sindacali) e ha di recente ottenuto il finanziamento previsto dal Fondo per l'Occupazione; nella graduatoria delle aziende che hanno ottenuto il finanziamento, Poste Italiane è quella che ha avuto il punteggio maggiore.  
   
   
30 AGENTI MONOMANDATARI DI TENTATA VENDITA E 5 CONCESSIONARI BAR PER I FAMOSI FORMAGGINI TIGRE L’AZIENDA RAFFORZA LA PROPRIA RETE DI VENDITA IN TUTTA ITALIA  
 
Milano, 11 giugno 2004 – L’azienda Tigre, presente sul mercato dei formaggi fusi da più di ottant’anni, ricerca 30 agenti monomandatari per la tentata vendita e 5 concessionari del canale bar su tutto il territorio nazionale. Per gli agenti è previsto un contratto a tempo indeterminato (Enasarco) con un fisso mensile per i primi sei mesi e poi un trattamento a provvigioni e incentivi; per i concessionari, un contratto di concessione. Verrà messo a disposizione di tutti gli agenti un furgone debitamente attrezzato. Le regioni interessate sono: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo.  
   
   
LA LUXHORA IT COMPANY RICERCA 10 NEO LAUREATI  
 
Milano, 11 giugno 2004 - La società - presente su tutto il territorio nazionale con sedi a Milano, Roma e Bari - intende formare sul campo dieci giovani dinamici e con tanta voglia di imparare. Fortemente convinti della validità della formazione on the job, la Luxhora prevede un periodo iniziale di formazione intensiva sulle tematiche che costituiscono il core business dell’azienda e successivamente l’inserimento degli stagiaires in team di progetto in affiancamento a personale esperto. Via libera quindi alla programmazione orientata al web, ai database, alle nuove tecnologie Crm, tutto nell’ottica di raggiungere un alto grado di professionalità e di specializzazione che solo un’esperienza diretta nel mondo del lavoro può garantire. Ai neolaureati verrà offerto un rimborso spese di € 500,00 mensili, la sede di svolgimento è Milano ma non sono escluse brevi trasferte nella sede romana. Alla fine del periodo di stage verrà valutata anche la possibilità di inserimento nell’organico aziendale con contratto di consulenza. La ricerca è rivolta a candidati di tutto il territorio nazionale. Tra i requisiti richiesti sicuramente figurano l'orientamento al problem solving e al risultato, l’attitudine a lavorare in gruppo e una spiccata proattività. Si richiede inoltre una discreta conoscenza della lingua inglese. Sarà considerato fattore preferenziale la conoscenza di linguaggi di programmazione Visual Basic, Java, C, C++ e Sql. Per essere ammessi i candidati dovranno sostenere un colloquio di selezione. Gli interessati potranno inviare il curriculum vitae, esclusivamente via e-mail, all’indirizzo di posta elettronica nord@luxhora.It  
   
   
VIA LIBERA PER L'INDIZIONE DEL CONCORSO A 1.500 POSTI DI DIRIGENTE SCOLASTICO  
 
Roma, 11 giugno 2004 - Dopo il parere favorevole del Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha avviato le procedure per l'indizione del concorso ordinario per il reclutamento di 1.500 dirigenti scolastici. Il concorso si svolgerà a livello regionale sulla base di un bando predisposto dal Miur. La procedura concorsuale si articolerà in quattro fasi: Selezione per titoli; concorso di ammissione; periodo di formazione; esame finale. Si avvia così alla conclusione la complessa procedura iniziata con il concorso a 1.500 posti, riservato ai docenti con tre anni di incarico di presidenza, che è in fase di espletamento.  
   
   
I PROSSIMI APPUNTAMENTI AL CUOA  
 
Altavilla Vicentina, 11 giugno 2004 - Partono in giugno quattro proposte formative gratuite della Fondazione Cuoa in collaborazione con Federlegno Arredo rivolte a professionisti delle aree commerciali e produttivo-logistiche, operanti nei distretti del mobile di Udine e Pordenone. Info: web www.Sistemalegno-arredo.it  e-mail staff@sistemalegno-arredo.It  tel. 0444 333834 - 849, fax 0444 333986.
Il prossimo 25 giugno inizia la seconda edizione di Finanza per la Competizione, il corso della Fondazione Cuoa per responsabili finanziari, responsabili amministrativi, tesorieri e personale dell'area amministrativa e finanziaria di aziende industriali e commerciali, professionisti e consulenti di impresa, personale dell'area commerciale corporate di banche commerciali. Info: web www.Cuoa.it  e-mail stremonti@cuoa.It  tel. 0444333703, fax 04444333990.
Si svolgeranno il 9 luglio 2004 le selezioni per partecipare alla seconda edizione dell'Master of Business Administration part time. Il master del Cuoa si rivolge a manager, professionisti e consulenti fortemente motivati a investire su se stessi per acquisire nuove competenze e diventare più competitivi nel mercato del lavoro. La domanda d'iscrizione alle selezioni va inviata entro il 7 luglio 2004. Infolink: www.Cuoa.it  e-mail mbapt@cuoa.It  tel. 0444 333860, fax 0444 333996.
 
   
   
BORSE DI STUDIO E FORNITURA GRATUITA E SEMIGRATUITA DI LIBRI DI TESTO IL MINISTRO MORATTI: "OLTRE 258 MILIONI DI EURO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO"  
 
 Roma, 11 giugno 2004 - Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha ripartito tra le Regioni 103 milioni 291 mila euro, pari a 200 miliardi delle vecchie lire. Tale somma, relativa all'anno scolastico 2004/2005, consentirà alle Amministrazioni locali la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo agli alunni meno abbienti delle scuole medie e, anche in comodato, di quelle secondarie superiori. Il provvedimento è consultabile sul sito www.Istruzione.it  Con un secondo provvedimento, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, verranno assegnati altri 154 milioni 937.070 euro, corrispondenti a 300 miliardi di lire, destinati al conferimento di borse di studio per la frequenza scolastica. "Il totale delle risorse messe a disposizione per le borse di studio e la fornitura di libri di testo è di oltre 258 milioni di euro, 500 miliardi di vecchie lire", ha dichiarato il Ministro Letizia Moratti. "Continua così il nostro impegno per garantire il diritto allo studio ai ragazzi provenienti da famiglie economicamente più svantaggiate, come detta la Costituzione".  
   
   
LLOYD ADRIATICO ASSEGNA 21 BORSE DI STUDIO INTERCULTURA PER IL 2004  
 
Trieste, 11 giugno 2004 - Ieri 10 giugno, alle ore 18, presso l’Auditorium del Lloyd Adriatico in Largo Irneri 1 a Trieste, avrà luogo la cerimonia di consegna delle 21 borse di studio offerte dal Lloyd Adriatico in collaborazione con Intercultura, la più importante organizzazione che realizza scambi educativi per i giovani. I vincitori – studenti delle scuole medie superiori dai 15 ai 19 anni – vivranno una straordinaria esperienza di vita all’estero; un’occasione unica, per migliorare la loro conoscenza del mondo e per imparare una lingua straniera. Giunta alla sesta edizione, quest’anno l’iniziativa è stata ampliata aumentando il numero di borse di studio in palio. Nelle passate edizioni, sono già stati premiati 26 giovani meritevoli. Il programma prevede il soggiorno gratuito degli studenti nel Paese prescelto presso una famiglia selezionata da Intercultura. Le borse di studio possono avere una durata annuale o – per i soggiorni estivi – di quattro o sei settimane. Le destinazioni prescelte quest’anno sono: Francia, Irlanda e Canada. L’iniziativa congiunta del Lloyd Adriatico e di Intercultura prevede nell’edizione 2004 l’assegnazione di 15 borse di studio riservate ai figli di clienti della Compagnia – delle quali 5 per iniziativa degli Agenti della Toscana riservate a studenti residenti nella Regione– ed altre 5 borse di studio indirizzate ai figli di dipendenti e agenti della Compagnia e a giovani residenti nella città di Trieste, dove ha sede il Lloyd Adriatico. Infine, una borsa di studio è stata messa in palio nella provincia di Gorizia. Ecco l’elenco dei ragazzi vincitori, tra i quali 15 sono figli di clienti Lloyd Adriatico. Rebecca Ulcigrai, di Trieste, studierà per un anno in Francia, e altri sei studenti triestini trascorreranno stage estivi in Irlanda o in Canada: sono Francesca Bisiani, Chiara Marcon, Veronika Milic, Giulia Zanfabro (con destinazione Irlanda), Elena Palin e Margherita De Giorgi (Canada). Da Gorizia, Danijela Radonkovic partirà per un soggiorno estivo in Irlanda. Analoga destinazione per Claudia Bonardi di Milano, Federica Ciccozzi di Roma, Costanzo Vellino di Capri e Michelangelo Vitiello di Viterbo. Stage estivo in Canada, invece, per Alessandra Cavaliere di Venezia, Alessia Corcione di Napoli e Ambra Pitozzi di Brescia. Infine, i vincitori delle borse di studio messe in palio dagli agenti Lloyd della Toscana per i figli di clienti: Lorenzo Benigni di Arezzo e Claudia Mannini di Viareggio hanno scelto come meta l’Irlanda, Ottavia Novelli di Viareggio, Ilaria Vanni e Carlotta Wolf di Firenze trascorreranno un soggiorno di quattro settimane in Canada. La Compagnia guidata da Enrico Tomaso Cucchiani testimonia anche in questa iniziativa la sensibilità verso il ruolo sociale dell’impresa e il suo impegno nella formazione dei giovani. Cucchiani è membro dell’Advisory Board di Intercultura, formato da ex borsisti che occupano posizioni rilevanti nella vita nazionale. Ne fanno parte, tra gli altri, Franco Bernabè, manager, Gian Filippo Cuneo, consulente d’azienda, Francesco Favotto, Preside della Facoltà di Economia dell’Università di Padova, Gustavo Ghidini docente all’Università Luiss di Roma, Carlo Secchi, Rettore dell’Università Bocconi di Milano. “Al giorno d’oggi – osserva Cucchiani – investire nel futuro dei giovani è indispensabile, più che in passato, per garantire loro un futuro di successo: in un mondo sempre più complesso, conoscere bene le lingue straniere e comprendere culture diverse diventa essenziale. Il Lloyd Adriatico, sensibile a questa problematica, ha deciso di investire nel futuro dei figli dei propri clienti. L’investimento nei giovani è una testimonianza del nostro impegno ad investire nel futuro del Paese, ed anche un modo per dimostrare concretamente la vicinanza ai nostri clienti, alle loro famiglie, a quanto hanno di più caro. Con molti clienti, c’è un rapporto di lunga data e questo è un modo per rafforzare tale legame e per creare valore per le loro famiglie. Siamo certi che un’esperienza di vita e di studio all’estero fornirà un bagaglio molto importante per il prosieguo degli studi e un elemento di chiara differenziazione all'assunzione del primo impiego”. L’obiettivo è costruire oggi per i ragazzi un avvenire di successo, aprendo loro le porte del mondo, offrendo ai più meritevoli una concreta opportunità: vivere una bellissima esperienza formativa e aiutarli a diventare “cittadini del mondo”. Nell’ambito delle attività svolte a favore dei giovani, il Lloyd Adriatico ha scelto di valorizzare le migliori risorse sia tra i ragazzi che si preparano all’ingresso all’Università sia tra i giovani impegnati in corsi di formazione post-lauream. Oltre all’inziativa con Intercultura, altre Borse di studio del Lloyd Adriatico vengono assegnate ogni anno a studenti iscritti al Master in Insurance and Risk Management (Mirm) sviluppato al Mib School of Management, la Business School di Trieste con forte orientamento internazionale alla cui Presidenza siede, dal marzo del 2003, Enrico Cucchiani. A partire dal 2000, al Mirm sono state assegnate 12 Borse di studio e dal 2003 il Lloyd Adriatico ha istituito una borsa di studio anche tra i partecipanti all’Executive Mba, il nuovo corso destinato ad accrescere le competenze manageriali di chi già opera nelle aziende. Tra le ulteriori iniziative rivolte ai giovani, ad aprile, nell’ambito delle manifestazioni promosse dall’Aci per la Giornata mondiale della salute dedicata alla sicurezza stradale, il Lloyd Adriatico ha presentato un video dal titolo “Life is beatiful” www.Lifeisbeautiful.it  rivolto ai ragazzi tra i 16/20 anni, che sarà distribuito nelle scuole superiori. Il videoclip racconta, con un linguaggio semplice e diretto, la storia di Gabriele, un ragazzo sopravvissuto a un gravissimo incidente stradale. La testimonianza di Gabriele, raccolta da Luca Pagliari, giornalista e ideatore del progetto Urban Tribe, vuole sensibilizzare le generazioni più giovani, troppo spesso vittime di incidenti. Negli scontri mortali, infatti, un quarto delle vittime ha meno di 25 anni di età.  
   
   
RICERCA: NELLA PIÙ ANTICA CAROTA DI GHIACCIO L'EVOLUZIONE DEL CLIMA SULLA TERRA PUBBLICATI SU "NATURE" I PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO EPICA, SVOLTO CON LA COLLABORAZIONE DEL PROGRAMMA NAZIONALE DI RICERCHE IN ANTARTIDE (PNRA), PROMOSSO E FINANZIATO DAL MIUR  
 
Roma, 11 giugno 2004 - Sul numero di "Nature" in uscita domani, 10 giugno, saranno pubblicati i primi risultati dello studio condotto su una carota di ghiaccio, profonda oltre tre chilometri, estratta verticalmente in Antartide a Dome C, a 3200 m sul livello del mare. Nella carota di ghiaccio, formatosi per effetto della stratificazione delle nevicate depositatesi negli ultimi 740.000 anni, è contenuta la più antica testimonianza del clima dell'Antartide (e del nostro Pianeta) mai ottenuta fino a oggi da perforazioni di ghiaccio. La perforazione è stata effettuata sul plateau antartico presso la base "Concordia", nel quadro di una collaborazione italo-francese in cui è stato determinante l'apporto del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), promosso e finanziato dal Miur, diretto per oltre 17 anni dall'ing. Mario Zucchelli dell'Enea, prematuramente scomparso lo scorso anno. La base si trova in un sito caratterizzato da condizioni ambientali proibitive anche nei pochissimi mesi estivi in cui la temperatura oscilla tra -30 e -40 °C. "Concordia" è stata realizzata con l'obiettivo non solo di svolgere ricerche glaciologiche, ma anche di effettuare osservazioni astronomiche, meteoclimatiche, sismologiche, geomagnetiche, biomediche, di particolare interesse in questo sito. L'attività di ricerca lunga e complessa qui considerata, denominata progetto Epica (European Project for Ice Coring in Antartica), a cui la base "Concordia" ha fornito il supporto logistico, è stata avviata otto anni fa. Vi hanno partecipato ricercatori e tecnici appartenenti a dieci nazioni europee. Per quanto riguarda l'Italia alle attività a Dome C hanno preso parte sedici ricercatori e tecnici, mentre molto superiore è stato il numero degli addetti alle analisi impegnati nei laboratori in patria. I gruppi di ricerca coinvolti sono appartenenti al Centro di ricerca dell'Enea della Casaccia (Roma), a diverse Università italiane e al Cnr di Pisa. In particolare hanno collaborato le Università di Milano Bicocca (sede del coordinamento nazionale, con la direzione del prof. Maggi), Firenze, Milano, Parma, Trieste, Venezia, Modena, Bologna. Le analisi sui campioni di ghiaccio testimoniano l'evoluzione e le variazioni delle concentrazioni dei gas e delle polveri sottili nell'atmosfera. I primi risultati confermano che in questo lungo intervallo di tempo si sono succeduti sulla Terra otto periodi glaciali e otto più brevi periodi caldi interglaciali. Negli ultimi 400.000 anni i periodi caldi interglaciali hanno avuto temperature simili a quella attuale, mentre nei precedenti sono stati meno caldi ma di maggiore durata. Per il futuro sono in programma analisi raffinate dell'aria contenuta nelle microscopiche bolle presenti nel ghiaccio, per delineare con maggior precisione l'evoluzione della composizione gassosa dell'atmosfera, caratterizzando meglio le variazioni climatiche riscontrate. Le attività di Epica proseguiranno anche a Dome C a partire dal dicembre 2004, con l'obiettivo di raggiungere con il carotaggio la base della calotta di ghiaccio, dove l'età del ghiaccio risale ad oltre 900.000 anni fa.