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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Settembre 2004
Pagina4
AL SAN RAFFAELE IDENTIFICATI I MECCANISMI SENTINELLA DELLA "MORTE IMPROVVISA" NEI BAMBINI  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Da uno studio del San Raffaele pubblicato domani sulla prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicine è stato dimostrato che una semplice procedura – detta ablazione transcatetere - nel giro di pochi minuti e in anestesia locale può individuare e trattare una grave anomalia del ritmo cardiaco detta sindrome di Wolff-parkinson-white. La rivista ha inoltre dedicato ai risultati della ricerca un commento editoriale di Hein J.j. Wellens, uno dei massimi esperti di Aritmologia, il quale, ne! rilevare l'importanza dello studio, sottolinea che è stato eseguito in un centro ad elevatissima competenza. La sindrome dì Wolff-parkinson-white è una malattia caratterizzata da improvvise accelerazioni del battito cardiaco, le aritmie, che possono essere benigne ma non di rado anche fatali. E' determinata da una anomalia del sistema di conduzione elettrico del cuore e colpisce 1 bambino su 1000. Tale anomalia deriva dalla presenza di un fascio di conduzione parallelo al normale sistema di conduzione. La concomitanza del normale sistema di conduzione e della via accessoria permette che un impulso elettrico possa scendere verso le camere cardiache inferiori attraverso una via e risalire rapidamente alle camere cardiache superiori attraverso l'altra via anche per la durata di diverse ore. Lo studio è stato effettuato su 165 bambini di età compresa tra 5 e 12 anni e ha dimostrato come l'esecuzione dell'ablazione transcatetere, che è una tecnica ampiamente in uso in Italia, permetta l'eliminazione di tali fasci anomali per via percutanea a paziente sveglio attraverso l'applicazione dì corrente definita a radiofrequenza. Tale tecnica consente una diagnosi precoce e !a guarigione definitiva del paziente. La sindrome di Wolff-parkinson White ha origine da un errato sviluppo genetico dell'impianto elettrico del cuore e colpisce prevalentemente giovani in pieno benessere, tra cui bambini, adolescenti, giovani adulti. I pazienti affetti da tale anomalia presentano un grado di rischio molto diverso, possono manifestare gravi sintomi cori frequenti episodi di palpitazioni fino alla perdita di coscienza o all'opposto nessun sintomo. Non dipende dalle manifestazioni cliniche, ma soprattutto dalle caratteristiche "elettriche" della via accessoria e del normale sistema di conduzione, per cui anche i pazienti asintomatici possono andare incontro ad aritmie fatali, come documentato dai ricercatori in 7 giovani soggetti, di cui 3 bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Questo studio è ancora più significativo in quanto i ricercatori hanno osservato che i bambini hanno un rischio ancora maggiore rispetto agli adulti. "Da anni il nostro Centro al San Raffaele si occupa dello studio di questi pazienti asintomatici", commenta Carlo Pappone, primo autore dello studio e direttore dell'Unità di Elettrofisiologia e Aritmologia dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele - "l'anno scorso, con una pubblicazione nello stesso New England Journal of Medicine, avevamo dimostrato che con le tecnologie attuali è possibile individuare alcune caratteristiche in grado di identificare giovani adolescenti ed adulti affetti da tale patologia e che non trattati sarebbero rimasti ad alto rischio di morte improvvisa." Fino ad oggi era opinione generale che i pazienti asintomatici non fossero ad alto rischio e quindi essi venivano lasciati al proprio destino. Vincenzo Santinelli, coautore dello studio e responsabile della ricerca clinica dell'Unità di Elettrofisiologia e Aritmologia dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, aggiunge: "Ritengo che vi siano le condizioni per un'applicazione di routine della tecnica di ablazione anche nei pazienti asintomatici ma è necessario che tali procedure siano eseguite solo in centri altamente specializzati."  
   
   
AL SAN RAFFAELE IDENTIFICATI I MECCANISMI SENTINELLA DELLA "MORTE IMPROVVISA" NEI BAMBINI  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Da uno studio del San Raffaele pubblicato domani sulla prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicine è stato dimostrato che una semplice procedura – detta ablazione transcatetere - nel giro di pochi minuti e in anestesia locale può individuare e trattare una grave anomalia del ritmo cardiaco detta sindrome di Wolff-parkinson-white. La rivista ha inoltre dedicato ai risultati della ricerca un commento editoriale di Hein J.j. Wellens, uno dei massimi esperti di Aritmologia, il quale, ne! rilevare l'importanza dello studio, sottolinea che è stato eseguito in un centro ad elevatissima competenza. La sindrome dì Wolff-parkinson-white è una malattia caratterizzata da improvvise accelerazioni del battito cardiaco, le aritmie, che possono essere benigne ma non di rado anche fatali. E' determinata da una anomalia del sistema di conduzione elettrico del cuore e colpisce 1 bambino su 1000. Tale anomalia deriva dalla presenza di un fascio di conduzione parallelo al normale sistema di conduzione. La concomitanza del normale sistema di conduzione e della via accessoria permette che un impulso elettrico possa scendere verso le camere cardiache inferiori attraverso una via e risalire rapidamente alle camere cardiache superiori attraverso l'altra via anche per la durata di diverse ore. Lo studio è stato effettuato su 165 bambini di età compresa tra 5 e 12 anni e ha dimostrato come l'esecuzione dell'ablazione transcatetere, che è una tecnica ampiamente in uso in Italia, permetta l'eliminazione di tali fasci anomali per via percutanea a paziente sveglio attraverso l'applicazione dì corrente definita a radiofrequenza. Tale tecnica consente una diagnosi precoce e !a guarigione definitiva del paziente. La sindrome di Wolff-parkinson White ha origine da un errato sviluppo genetico dell'impianto elettrico del cuore e colpisce prevalentemente giovani in pieno benessere, tra cui bambini, adolescenti, giovani adulti. I pazienti affetti da tale anomalia presentano un grado di rischio molto diverso, possono manifestare gravi sintomi cori frequenti episodi di palpitazioni fino alla perdita di coscienza o all'opposto nessun sintomo. Non dipende dalle manifestazioni cliniche, ma soprattutto dalle caratteristiche "elettriche" della via accessoria e del normale sistema di conduzione, per cui anche i pazienti asintomatici possono andare incontro ad aritmie fatali, come documentato dai ricercatori in 7 giovani soggetti, di cui 3 bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Questo studio è ancora più significativo in quanto i ricercatori hanno osservato che i bambini hanno un rischio ancora maggiore rispetto agli adulti. "Da anni il nostro Centro al San Raffaele si occupa dello studio di questi pazienti asintomatici", commenta Carlo Pappone, primo autore dello studio e direttore dell'Unità di Elettrofisiologia e Aritmologia dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele - "l'anno scorso, con una pubblicazione nello stesso New England Journal of Medicine, avevamo dimostrato che con le tecnologie attuali è possibile individuare alcune caratteristiche in grado di identificare giovani adolescenti ed adulti affetti da tale patologia e che non trattati sarebbero rimasti ad alto rischio di morte improvvisa." Fino ad oggi era opinione generale che i pazienti asintomatici non fossero ad alto rischio e quindi essi venivano lasciati al proprio destino. Vincenzo Santinelli, coautore dello studio e responsabile della ricerca clinica dell'Unità di Elettrofisiologia e Aritmologia dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, aggiunge: "Ritengo che vi siano le condizioni per un'applicazione di routine della tecnica di ablazione anche nei pazienti asintomatici ma è necessario che tali procedure siano eseguite solo in centri altamente specializzati."  
   
   
LA COOPERAZIONE BELGO-TEDESCA INDIVIDUA NUOVE TECNICHE DIAGNOSTICHE PER LE MALATTIE NEUROLOGICHE  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 - Molte delle più gravi malattie che colpiscono la società odierna - ad esempio il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer o la malattia di Creutzfeldt-jakob - sono dovute a proteine che si sono ripiegate in modo incorretto, incollandosi tra di loro e diventando tossiche. Anche se il fenomeno è rilevabile, sino ad oggi è stato estremamente difficile prevederlo con un minimo di accuratezza. In collaborazione con colleghi tedeschi, i ricercatori del Flanders Interuniversity Institute for Biotechnology (Vib) belga hanno tuttavia sviluppato uno strumento statistico, Tango, in grado di predire la suscettibilità delle proteine ad incollarsi tra di loro. Si era pensato che il processo che spinge le proteine a incollarsi tra di loro fosse arbitrario, ma è adesso invece chiaro che esiste un meccanismo universale alla base del fenomeno. In sintesi, certe caratteristiche strutturali delle proteine determinano la probabilità che si ripieghino in modo incorretto, e quindi s'incollino tra di loro. Facendo ricorso a tali caratteristiche, il team di ricercatori è stato in grado di sviluppare un algoritmo matematico che prende in carico una gran quantità di dati - incluse le alterazioni proteiche e alcuni fattori ambientali - e calcola la probabilità che particolari proteine possano incollarsi tra di loro. Tango non solo offre la possibilità di nuove tecniche diagnostiche per le malattie di questo tipo, ma può anche portare a una produzione più efficiente di proteine per usi medici. I processi di produzione delle proteine sono spesso molto lenti, perché molte proteine s'incollano tra di loro e risultano quindi molto difficili da purificare. Grazie a Tango, dovrebbe essere possibile determinare le condizioni in cui la solubilità delle proteine terapeutiche è abbastanza grande da permettere di purificarle con maggiore facilità. Eventuali domande sulla ricerca possono essere inviate al team Vib: E-mail: patienteninfo@vib.Be  
   
   
LA COOPERAZIONE BELGO-TEDESCA INDIVIDUA NUOVE TECNICHE DIAGNOSTICHE PER LE MALATTIE NEUROLOGICHE  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 - Molte delle più gravi malattie che colpiscono la società odierna - ad esempio il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer o la malattia di Creutzfeldt-jakob - sono dovute a proteine che si sono ripiegate in modo incorretto, incollandosi tra di loro e diventando tossiche. Anche se il fenomeno è rilevabile, sino ad oggi è stato estremamente difficile prevederlo con un minimo di accuratezza. In collaborazione con colleghi tedeschi, i ricercatori del Flanders Interuniversity Institute for Biotechnology (Vib) belga hanno tuttavia sviluppato uno strumento statistico, Tango, in grado di predire la suscettibilità delle proteine ad incollarsi tra di loro. Si era pensato che il processo che spinge le proteine a incollarsi tra di loro fosse arbitrario, ma è adesso invece chiaro che esiste un meccanismo universale alla base del fenomeno. In sintesi, certe caratteristiche strutturali delle proteine determinano la probabilità che si ripieghino in modo incorretto, e quindi s'incollino tra di loro. Facendo ricorso a tali caratteristiche, il team di ricercatori è stato in grado di sviluppare un algoritmo matematico che prende in carico una gran quantità di dati - incluse le alterazioni proteiche e alcuni fattori ambientali - e calcola la probabilità che particolari proteine possano incollarsi tra di loro. Tango non solo offre la possibilità di nuove tecniche diagnostiche per le malattie di questo tipo, ma può anche portare a una produzione più efficiente di proteine per usi medici. I processi di produzione delle proteine sono spesso molto lenti, perché molte proteine s'incollano tra di loro e risultano quindi molto difficili da purificare. Grazie a Tango, dovrebbe essere possibile determinare le condizioni in cui la solubilità delle proteine terapeutiche è abbastanza grande da permettere di purificarle con maggiore facilità. Eventuali domande sulla ricerca possono essere inviate al team Vib: E-mail: patienteninfo@vib.Be  
   
   
IL CONSIGLIO TEDESCO DI ETICA FAVOREVOLE A ESTENDERE LA MORATORIA SULLA CLONAZIONE  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 -Il consiglio tedesco di etica ha annunciato il 13 settembre che continuerà ad opporsi alla clonazione degli embrioni umani a fini di ricerca, nonostante ripetuti inviti a porvi fine. Del consiglio - creato nel 2001 per consigliare il governo federale sui temi etici delle scienze della vita - fanno parte scienziati, teologi, uomini d'affari e sindacalisti; a quanto si sa, il loro punto di vista sul problema della clonazione non è unanime. Nell'annunciare la decisione del consiglio, Edelgard Bulmahn, ministro dell'Istruzione e della Ricerca, ha affermato che 'nell'attuale fase delle ricerche, la moratoria è opportuna'. Bulmahn ha aggiunto che la natura stessa delle norme sulla ricerca scientifica obbliga a un loro regolare riesame, man mano che si ottengono nuove conoscenze. Il problema delle clonazione umana - vietata in Germania dal 1991 - è stato riesaminato varie volte, senza però che la moratoria venisse abolita, ed è ritornato in primo piano dopo la decisione del governo britannico di allentare le restrizioni (luglio) e la concessione di una prima licenza di clonazione (agosto). Subito dopo la decisione del governo britannico, il consiglio tedesco di etica aveva sollecitato il governo a rilanciare il dibattito. Difficilmente la moratoria verrà abolita, ma molti temono che condizioni più favorevoli in altri paesi potrebbero incitare gli scienziati tedeschi a continuare altrove le proprie ricerche.  
   
   
IL CONSIGLIO TEDESCO DI ETICA FAVOREVOLE A ESTENDERE LA MORATORIA SULLA CLONAZIONE  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 -Il consiglio tedesco di etica ha annunciato il 13 settembre che continuerà ad opporsi alla clonazione degli embrioni umani a fini di ricerca, nonostante ripetuti inviti a porvi fine. Del consiglio - creato nel 2001 per consigliare il governo federale sui temi etici delle scienze della vita - fanno parte scienziati, teologi, uomini d'affari e sindacalisti; a quanto si sa, il loro punto di vista sul problema della clonazione non è unanime. Nell'annunciare la decisione del consiglio, Edelgard Bulmahn, ministro dell'Istruzione e della Ricerca, ha affermato che 'nell'attuale fase delle ricerche, la moratoria è opportuna'. Bulmahn ha aggiunto che la natura stessa delle norme sulla ricerca scientifica obbliga a un loro regolare riesame, man mano che si ottengono nuove conoscenze. Il problema delle clonazione umana - vietata in Germania dal 1991 - è stato riesaminato varie volte, senza però che la moratoria venisse abolita, ed è ritornato in primo piano dopo la decisione del governo britannico di allentare le restrizioni (luglio) e la concessione di una prima licenza di clonazione (agosto). Subito dopo la decisione del governo britannico, il consiglio tedesco di etica aveva sollecitato il governo a rilanciare il dibattito. Difficilmente la moratoria verrà abolita, ma molti temono che condizioni più favorevoli in altri paesi potrebbero incitare gli scienziati tedeschi a continuare altrove le proprie ricerche.  
   
   
LA COMMISSIONE PUBBLICA GLI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE MARIE CURIE  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 - La Commissione europea ha pubblicato tre inviti a presentare proposte nell'ambito dell'attività Marie Curie del Sesto programma quadro (6Pq). Gl'inviti concernono le seguenti aree: Gl'inviti concernono le seguenti aree: Borse di ospitalità Marie Curie per la Formazione Iniziale dei Ricercatori (bilancio: 170 milioni di euro, scadenza: 15 dicembre 2004 e 26 aprile 2005); Reti Marie Curie di Formazione alla Ricerca ' Interdisciplinarietà ' e ' Intersettoriale' (bilancio: 45 milioni di euro, scadenza: dicembre 2004 e 28 aprile 2005); Iniziativa Ricercatori in Europa (bilancio: 3 milioni di euro, scadenza: 2 dicembre). Per il testo completo degl'inviti:
http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=154
http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=155  
http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=166
 
   
   
LA COMMISSIONE PUBBLICA GLI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE MARIE CURIE  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 - La Commissione europea ha pubblicato tre inviti a presentare proposte nell'ambito dell'attività Marie Curie del Sesto programma quadro (6Pq). Gl'inviti concernono le seguenti aree: Gl'inviti concernono le seguenti aree: Borse di ospitalità Marie Curie per la Formazione Iniziale dei Ricercatori (bilancio: 170 milioni di euro, scadenza: 15 dicembre 2004 e 26 aprile 2005); Reti Marie Curie di Formazione alla Ricerca ' Interdisciplinarietà ' e ' Intersettoriale' (bilancio: 45 milioni di euro, scadenza: dicembre 2004 e 28 aprile 2005); Iniziativa Ricercatori in Europa (bilancio: 3 milioni di euro, scadenza: 2 dicembre). Per il testo completo degl'inviti:
http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=154
http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=155  
http://fp6.Cordis.lu/fp6/call_details.cfm?call_id=166
 
   
   
IL PREMIO SVEDESE PER L'ATTIVITÀ NEL SETTORE DELLE CURE SANITARIE VA A UN RICERCATORE OLANDESE  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 - L'istituto Karolinska ha assegnato il nuovo premio scientifico internazionale per attività di formazione nel settore delle cure sanitarie al ricercatore olandese Henk Schmidt, per il suo lavoro pionieristico di ricerca nella formazione medica. È la prima volta che il premio, di un valore di 50.000 euro, viene assegnato. Il suo obiettivo è stimolare la ricerca nel campo dell'apprendimento medico e di aiutare a migliorare l'insegnamento medico, la formazione e la fornitura di cure sanitarie. Il professor Schmidt ha condotto ricerche sull'apprendimento a tutti i livelli, dagli studenti agli specialisti medici, e i suoi lavori si sono occupati di studiare l'apprendimento centrato sugli studenti, le specializzazioni cliniche e l'acquisizione di conoscenze specialistiche in medicina. Il premio verrà presentato a novembre.  
   
   
IL PREMIO SVEDESE PER L'ATTIVITÀ NEL SETTORE DELLE CURE SANITARIE VA A UN RICERCATORE OLANDESE  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 - L'istituto Karolinska ha assegnato il nuovo premio scientifico internazionale per attività di formazione nel settore delle cure sanitarie al ricercatore olandese Henk Schmidt, per il suo lavoro pionieristico di ricerca nella formazione medica. È la prima volta che il premio, di un valore di 50.000 euro, viene assegnato. Il suo obiettivo è stimolare la ricerca nel campo dell'apprendimento medico e di aiutare a migliorare l'insegnamento medico, la formazione e la fornitura di cure sanitarie. Il professor Schmidt ha condotto ricerche sull'apprendimento a tutti i livelli, dagli studenti agli specialisti medici, e i suoi lavori si sono occupati di studiare l'apprendimento centrato sugli studenti, le specializzazioni cliniche e l'acquisizione di conoscenze specialistiche in medicina. Il premio verrà presentato a novembre.  
   
   
TELETHON BILANCIO 2003 TUTTO IN POSITIVO, DALLE DONAZIONI ALLE SCOPERTE SCIENTIFICHE AVANZA IN ITALIA LA RICERCA D’ECCELENZA SULLE MALATTIE GENETICHE GRAZIE A BNL CRESCE IL SOSTEGNO E LA RESPONSABILIT_ SOCIALE DELLE AZIENDE  
 
Roma, 16 settembre 2004 - Quasi due milioni e mezzo di euro oltre il record di 25milioni e 260mila euro segnato dal numeratore di Telethon a dicembre scorso al termine della Xiv edizione della tradizionale maratona televisiva. E’ infatti di 27milioni 644mila euro al 30 giugno di quest’anno il risultato annunciato ieri da Susanna Agnelli, Presidente di Telethon, in un incontro con la stampa cui è intervenuto Mario Girotti, Direttore Generale di Bnl. Ancora una volta quindi gli italiani non solo hanno mantenuto le promesse di donazione fatte a Telethon (effettuate durante la diretta sulle reti Rai) ma al momento di concretizzarle sono andati ben oltre. Tradotto in valori non solo economici tutto ciò significa fiducia e sostegno alla lotta contro le malattie genetiche che da 14 anni Telethon porta avanti nel nostro Paese. Si conferma pertanto che agli italiani piace “investire” nel progresso scientifico e nella salute collettiva anche tramite il non profit, quando obiettivi, risultati e trasparenza sono chiari, eccellenti e verificabili. ”La fiducia ricevuta e puntualmente rinnovata è ciò di cui andiamo più fieri – ha dichiarato la Signora Agnelli – ed il nostro obiettivo è quello di restituire ogni anno questa fiducia in termini di risultati e di speranze crescenti. Non chiediamo ai cittadini solo di darci soldi ma anche di essere consapevoli che con le loro donazioni permettono a menti brillanti di lavorare ogni giorno per sconfiggere le tante e terribili malattie genetiche. Oltre 130 scoperte di valore mondiale sono un patrimonio scientifico e morale del Paese a vantaggio di tutta la collettività umana. La nostra promessa agli italiani è di impegnarci ad incrementare questo patrimonio.” Nel solo periodo compreso tra luglio 2003 e giugno di quest’anno sono stati ben 76 i progetti di ricerca finanziati da Telethon, per complessivi 13.506.872 euro (nello stesso periodo tra il 2002 e il 2003 furono 73 per 11.953.706 euro). Inoltre, grazie al sostegno dato agli studi di eccellenza nel campo delle malattie genetiche e ai rigorosi criteri di selezione dei progetti da finanziare, in questi anni è stato possibile far rientrare in Italia 40 “cervelli” emigrati all’estero in cerca di prospettive e condizioni di lavoro migliori. Questi studiosi di punta fanno ora parte dell’esercito di 1.400 ricercatori che Telethon ha schierato sul territorio nazionale per fronteggiare le oltre 6 mila malattie genetiche attualmente conosciute. Principale partner storico di questo lungo percorso è Bnl che da sola raccoglie oltre il 50% delle risorse finanziarie che cittadini ed imprese affidano a Telethon. L’edizione 2003 si è chiusa per la Banca con una raccolta record di oltre 14 milioni di euro; in più di dodici anni di partnership sono stati superati i 112 milioni di euro, grazie ad un modello vincente di responsabilità sociale d’impresa che sta stimolando anche altre aziende a muoversi su questa strada. “Per noi di Bnl Telethon rappresenta uno sforzo organizzativo straordinario - ha dichiarato Girotti - che negli anni è andato crescendo, interessando in maniera sempre più capillare l’intera struttura aziendale, a dimostrazione di come sia possibile creare quella cultura di coesione sociale, requisito fondamentale per uno sviluppo economico socialmente responsabile e sostenibile". Girotti nell’occasione ha anche presentato il “Bilancio della Responsabilità Sociale” di Bnl per il 2003, giunto alla sua terza edizione, che registra un investimento di 6 milioni di euro in iniziative di solidarietà sociale, attività culturali e sportive. - segue - L’impegno di Bnl non si esaurisce nell’attività di fund-raising ma contribuisce anche al finanziamento diretto dei progetti di ricerca dell’Istituto Telethon Dulbecco (Dti). Già dal 2002 la Banca finanzia direttamente la carriera professionale di Stefano Bertuzzi, il quale proprio oggi ha presentato un’importante scoperta scientifica che riguarda una nuova funzione del gene Vax1. L’anno scorso questo esempio di “adozione” di un ricercatore è stato seguito da Meridiana Spa, cliente corporate di Bnl, che ha donato al Dti 75mila euro mirati al finanziamento di Livio Pellizzoni, impegnato in un progetto di ricerca sull’atrofia muscolare spinale. “Sono 22 mila le imprese italiane nostre clienti - ha precisato Girotti - che ogni anno aderiscono all’invito di Bnl a sostenere la ricerca scientifica finanziata da Telethon. Nel 2003 le donazioni della nostra clientela corporate, composta da imprese ed enti, hanno rappresentato il 57% della raccolta totale, registrando un incremento di oltre il 56% negli ultimi 3 anni. Non possiamo che essere felici e orgogliosi di questi risultati - ha concluso il Direttore Generale di Bnl - e di vedere come queste imprese facciano sempre più squadra con noi nel sostenere attivamente Telethon.”  
   
   
TELETHON BILANCIO 2003 TUTTO IN POSITIVO, DALLE DONAZIONI ALLE SCOPERTE SCIENTIFICHE AVANZA IN ITALIA LA RICERCA D’ECCELENZA SULLE MALATTIE GENETICHE GRAZIE A BNL CRESCE IL SOSTEGNO E LA RESPONSABILIT_ SOCIALE DELLE AZIENDE  
 
Roma, 16 settembre 2004 - Quasi due milioni e mezzo di euro oltre il record di 25milioni e 260mila euro segnato dal numeratore di Telethon a dicembre scorso al termine della Xiv edizione della tradizionale maratona televisiva. E’ infatti di 27milioni 644mila euro al 30 giugno di quest’anno il risultato annunciato ieri da Susanna Agnelli, Presidente di Telethon, in un incontro con la stampa cui è intervenuto Mario Girotti, Direttore Generale di Bnl. Ancora una volta quindi gli italiani non solo hanno mantenuto le promesse di donazione fatte a Telethon (effettuate durante la diretta sulle reti Rai) ma al momento di concretizzarle sono andati ben oltre. Tradotto in valori non solo economici tutto ciò significa fiducia e sostegno alla lotta contro le malattie genetiche che da 14 anni Telethon porta avanti nel nostro Paese. Si conferma pertanto che agli italiani piace “investire” nel progresso scientifico e nella salute collettiva anche tramite il non profit, quando obiettivi, risultati e trasparenza sono chiari, eccellenti e verificabili. ”La fiducia ricevuta e puntualmente rinnovata è ciò di cui andiamo più fieri – ha dichiarato la Signora Agnelli – ed il nostro obiettivo è quello di restituire ogni anno questa fiducia in termini di risultati e di speranze crescenti. Non chiediamo ai cittadini solo di darci soldi ma anche di essere consapevoli che con le loro donazioni permettono a menti brillanti di lavorare ogni giorno per sconfiggere le tante e terribili malattie genetiche. Oltre 130 scoperte di valore mondiale sono un patrimonio scientifico e morale del Paese a vantaggio di tutta la collettività umana. La nostra promessa agli italiani è di impegnarci ad incrementare questo patrimonio.” Nel solo periodo compreso tra luglio 2003 e giugno di quest’anno sono stati ben 76 i progetti di ricerca finanziati da Telethon, per complessivi 13.506.872 euro (nello stesso periodo tra il 2002 e il 2003 furono 73 per 11.953.706 euro). Inoltre, grazie al sostegno dato agli studi di eccellenza nel campo delle malattie genetiche e ai rigorosi criteri di selezione dei progetti da finanziare, in questi anni è stato possibile far rientrare in Italia 40 “cervelli” emigrati all’estero in cerca di prospettive e condizioni di lavoro migliori. Questi studiosi di punta fanno ora parte dell’esercito di 1.400 ricercatori che Telethon ha schierato sul territorio nazionale per fronteggiare le oltre 6 mila malattie genetiche attualmente conosciute. Principale partner storico di questo lungo percorso è Bnl che da sola raccoglie oltre il 50% delle risorse finanziarie che cittadini ed imprese affidano a Telethon. L’edizione 2003 si è chiusa per la Banca con una raccolta record di oltre 14 milioni di euro; in più di dodici anni di partnership sono stati superati i 112 milioni di euro, grazie ad un modello vincente di responsabilità sociale d’impresa che sta stimolando anche altre aziende a muoversi su questa strada. “Per noi di Bnl Telethon rappresenta uno sforzo organizzativo straordinario - ha dichiarato Girotti - che negli anni è andato crescendo, interessando in maniera sempre più capillare l’intera struttura aziendale, a dimostrazione di come sia possibile creare quella cultura di coesione sociale, requisito fondamentale per uno sviluppo economico socialmente responsabile e sostenibile". Girotti nell’occasione ha anche presentato il “Bilancio della Responsabilità Sociale” di Bnl per il 2003, giunto alla sua terza edizione, che registra un investimento di 6 milioni di euro in iniziative di solidarietà sociale, attività culturali e sportive. - segue - L’impegno di Bnl non si esaurisce nell’attività di fund-raising ma contribuisce anche al finanziamento diretto dei progetti di ricerca dell’Istituto Telethon Dulbecco (Dti). Già dal 2002 la Banca finanzia direttamente la carriera professionale di Stefano Bertuzzi, il quale proprio oggi ha presentato un’importante scoperta scientifica che riguarda una nuova funzione del gene Vax1. L’anno scorso questo esempio di “adozione” di un ricercatore è stato seguito da Meridiana Spa, cliente corporate di Bnl, che ha donato al Dti 75mila euro mirati al finanziamento di Livio Pellizzoni, impegnato in un progetto di ricerca sull’atrofia muscolare spinale. “Sono 22 mila le imprese italiane nostre clienti - ha precisato Girotti - che ogni anno aderiscono all’invito di Bnl a sostenere la ricerca scientifica finanziata da Telethon. Nel 2003 le donazioni della nostra clientela corporate, composta da imprese ed enti, hanno rappresentato il 57% della raccolta totale, registrando un incremento di oltre il 56% negli ultimi 3 anni. Non possiamo che essere felici e orgogliosi di questi risultati - ha concluso il Direttore Generale di Bnl - e di vedere come queste imprese facciano sempre più squadra con noi nel sostenere attivamente Telethon.”  
   
   
AURORA ASSICURAZIONI DEVOLVE ALLA RICERCA SUL CANCRO 500 EURO PER OGNI GOAL SEGNATO DALL'INTER IN CAMPIONATO  
 
 Milano, 16 settembre 2004 - Con l'inizio del campionato di calcio di Serie A, Aurora Assicurazioni, una tra le principali compagnie italiane, "scende in campo" a fianco dell'Airc per sostenere la ricerca scientifica sul cancro attraverso un'iniziativa particolare ideata con il supporto di F.c. Internazionale, di cui Aurora è Gold Partner. Infatti, a partire da sabato 11 settembre, giorno in cui ('Inter debutterà in campionato, per ogni goal messo a segno dai neroazzurri la compagnia assicurativa milanese devolverà a favore dell'Airc una somma pari a 500 euro. L'iniziativa, che accompagnerà l'intera stagione calcistica, è finalizzata all'erogazione di una Borsa di Studio "Aurora Assicurazioni" promossa da Airc. Aurora Assicurazioni si impegna a sostenere il lavoro di un giovane ricercatore per due anni. La copertura della Borsa di Studio sarà comunque garantita da un contributo minimo che la compagnia assicurativa stanzierà, indipendentemente dal numero di reti effettivamente segnate dalla squadra di Mancini. L'appoggio di Aurora Assicurazioni nasce dalla consapevolezza di giocare, sia come compagnia assicurativa sia come importante realtà aziendale italiana, un ruolo sociale all'interno del contesto in cui opera; si tratta di una responsabilità innata che deriva dal fatto stesso di garantire costantemente sicurezza e protezione al singolo e alla collettività. Ii progetto con Airc rientra, insieme ad altri, in un programma sociale con il quale Aurora vuole sostenere realtà no profit che si muovono nelle diverse aree del "bisogno", dalla ricerca medica alla tutela dei diritti dei minori, al sostegno delle grandi povertà di tutto il mondo. Una collaborazione ad ampio raggio con la quale la compagnia intende consolidare le responsabilità che sente di avere verso il mondo che la circonda.  
   
   
AURORA ASSICURAZIONI DEVOLVE ALLA RICERCA SUL CANCRO 500 EURO PER OGNI GOAL SEGNATO DALL'INTER IN CAMPIONATO  
 
 Milano, 16 settembre 2004 - Con l'inizio del campionato di calcio di Serie A, Aurora Assicurazioni, una tra le principali compagnie italiane, "scende in campo" a fianco dell'Airc per sostenere la ricerca scientifica sul cancro attraverso un'iniziativa particolare ideata con il supporto di F.c. Internazionale, di cui Aurora è Gold Partner. Infatti, a partire da sabato 11 settembre, giorno in cui ('Inter debutterà in campionato, per ogni goal messo a segno dai neroazzurri la compagnia assicurativa milanese devolverà a favore dell'Airc una somma pari a 500 euro. L'iniziativa, che accompagnerà l'intera stagione calcistica, è finalizzata all'erogazione di una Borsa di Studio "Aurora Assicurazioni" promossa da Airc. Aurora Assicurazioni si impegna a sostenere il lavoro di un giovane ricercatore per due anni. La copertura della Borsa di Studio sarà comunque garantita da un contributo minimo che la compagnia assicurativa stanzierà, indipendentemente dal numero di reti effettivamente segnate dalla squadra di Mancini. L'appoggio di Aurora Assicurazioni nasce dalla consapevolezza di giocare, sia come compagnia assicurativa sia come importante realtà aziendale italiana, un ruolo sociale all'interno del contesto in cui opera; si tratta di una responsabilità innata che deriva dal fatto stesso di garantire costantemente sicurezza e protezione al singolo e alla collettività. Ii progetto con Airc rientra, insieme ad altri, in un programma sociale con il quale Aurora vuole sostenere realtà no profit che si muovono nelle diverse aree del "bisogno", dalla ricerca medica alla tutela dei diritti dei minori, al sostegno delle grandi povertà di tutto il mondo. Una collaborazione ad ampio raggio con la quale la compagnia intende consolidare le responsabilità che sente di avere verso il mondo che la circonda.  
   
   
IL GRUPPO BARBIERI & TAROZZI A TECNARGILLA 2004 LA NOVITÀ DELLA FIERA SARÀ GRESTREAM, UN’ORIGINALE TECNOLOGIA PER LA PRODUZIONE DI PIASTRELLE IN GRES PORCELLANATO IN GRANDI FORMATI CON SOLUZIONI ESTETICHE DI GRANDE VALORE AGGIUNTO  
 
Formigine, 16 Settembre 2004 - Il Gruppo Barbieri & Tarozzi di Formigine (Modena), tra i leader mondiali nella progettazione, costruzione e fornitura di impianti completi chiavi in mano per l’industria ceramica, si presenterà a Tecnargilla 2004 - il maggiore salone internazionale del settore, a Rimini dal 1° al 5 ottobre prossimi - mettendo in campo i migliori risultati dell’attività di R&s condotta nel nuovissimo Centro Tecnologico di cui dispone. Nell’ampio stand espositivo di 800 metri quadrati, ubicato nel padiglione D1, stand 072 del quartiere fieristico riminese, saranno esposte le più recenti tecnologie, tra cui: la nuova pressa “Clock” a luce maggiorata per più elevate produttività, i veicoli laserguidati per la movimentazione automatica dei pallets di prodotto finito, il forno per piastrelle più largo del mondo, una nuova macchina di stoccaggio, l’innovativo sistema di ispezione automatica delle piastrelle “Smart Vision” con visione digitale, la lnea di scelta “Smart Line” di ultima generazione, che si abbinerà alla visione artificiale. Ma vero protagonista sarà Grestream, la più rivoluzionaria innovazione tecnologica del Gruppo formiginese, un nuovo sistema di formatura di piastrelle in gres porcellanato di grande formato. All’interno della scenografica galleria di 20 metri collocata nello stand B&t, i visitatori di Tecnargilla potranno osservare numerosi pannelli con i migliori prodotti realizzati in Grestream. Grestream nasce dalla riscoperta in chiave moderna della formatura allo stato plastico, abbinata alle nuove tendenze di decorazione del gres porcellanato che si stanno affermando in questi ultimi tempi. Oggi, Grestream è in grado di superare i limiti dal punto di vista impiantistico e soprattutto estetico delle più avanzate soluzioni basate sulla pressatura, sia singola che doppia. Punto di forza della tecnologia Grestream è proprio nella valenza estetica. E’ possibile ottenere movimenti fluidi a tutta massa di vari colori, abbinati all’applicazione superficiale e controllata di materiali eterogenei, sia naturali che semilavorati. Il successivo inglobamento dei vari componenti, “annegati” sul substrato plastico e variegato, dà luogo ad una gamma di effetti originali ed irripetibili con tecniche di pressatura a secco. I limiti oggettivi delle tradizionali scaglie e/o granuli vengono superati dalla possibilità di accoppiare “fogli” di materiale cromaticamente differente sullo stesso substrato. Ampissima la gamma di spessori (fino ad un minimo di 3 mm) e formati ottenibili (fino al 1300 x 1800 mm), senza alcun utilizzo di stampi e senza penalizzare l’output produttivo, che rimane invariato in 12-14 tonnellate/ora di materiale verde.  
   
   
IL GRUPPO BARBIERI & TAROZZI A TECNARGILLA 2004 LA NOVITÀ DELLA FIERA SARÀ GRESTREAM, UN’ORIGINALE TECNOLOGIA PER LA PRODUZIONE DI PIASTRELLE IN GRES PORCELLANATO IN GRANDI FORMATI CON SOLUZIONI ESTETICHE DI GRANDE VALORE AGGIUNTO  
 
Formigine, 16 Settembre 2004 - Il Gruppo Barbieri & Tarozzi di Formigine (Modena), tra i leader mondiali nella progettazione, costruzione e fornitura di impianti completi chiavi in mano per l’industria ceramica, si presenterà a Tecnargilla 2004 - il maggiore salone internazionale del settore, a Rimini dal 1° al 5 ottobre prossimi - mettendo in campo i migliori risultati dell’attività di R&s condotta nel nuovissimo Centro Tecnologico di cui dispone. Nell’ampio stand espositivo di 800 metri quadrati, ubicato nel padiglione D1, stand 072 del quartiere fieristico riminese, saranno esposte le più recenti tecnologie, tra cui: la nuova pressa “Clock” a luce maggiorata per più elevate produttività, i veicoli laserguidati per la movimentazione automatica dei pallets di prodotto finito, il forno per piastrelle più largo del mondo, una nuova macchina di stoccaggio, l’innovativo sistema di ispezione automatica delle piastrelle “Smart Vision” con visione digitale, la lnea di scelta “Smart Line” di ultima generazione, che si abbinerà alla visione artificiale. Ma vero protagonista sarà Grestream, la più rivoluzionaria innovazione tecnologica del Gruppo formiginese, un nuovo sistema di formatura di piastrelle in gres porcellanato di grande formato. All’interno della scenografica galleria di 20 metri collocata nello stand B&t, i visitatori di Tecnargilla potranno osservare numerosi pannelli con i migliori prodotti realizzati in Grestream. Grestream nasce dalla riscoperta in chiave moderna della formatura allo stato plastico, abbinata alle nuove tendenze di decorazione del gres porcellanato che si stanno affermando in questi ultimi tempi. Oggi, Grestream è in grado di superare i limiti dal punto di vista impiantistico e soprattutto estetico delle più avanzate soluzioni basate sulla pressatura, sia singola che doppia. Punto di forza della tecnologia Grestream è proprio nella valenza estetica. E’ possibile ottenere movimenti fluidi a tutta massa di vari colori, abbinati all’applicazione superficiale e controllata di materiali eterogenei, sia naturali che semilavorati. Il successivo inglobamento dei vari componenti, “annegati” sul substrato plastico e variegato, dà luogo ad una gamma di effetti originali ed irripetibili con tecniche di pressatura a secco. I limiti oggettivi delle tradizionali scaglie e/o granuli vengono superati dalla possibilità di accoppiare “fogli” di materiale cromaticamente differente sullo stesso substrato. Ampissima la gamma di spessori (fino ad un minimo di 3 mm) e formati ottenibili (fino al 1300 x 1800 mm), senza alcun utilizzo di stampi e senza penalizzare l’output produttivo, che rimane invariato in 12-14 tonnellate/ora di materiale verde.  
   
   
MICAM SHOEVENT A FIERA MILANO DAL 18 AL 21 SETTEMBRE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Eleganza, tendenza e sperimentazione: questi i temi fondanti di Micam Shoevent, la più importante passerella internazionale delle tendenze moda per le calzature che dal 18 al 21 settembre presenta, nei padiglioni di Fiera Milano, le collezioni per la primavera/estate 2005. Particolarmente significativi i numeri che caratterizzano l'edizione autunnale, con un incremento del numero degli espositori a conferma della rilevanza di un appuntamento atteso dai più importanti buyer nazionali e internazionali. 1397 espositori (+7,5%) di cui 341 stranieri, con un incremento del 47,6%, e una rilevante presenza di Spagna, Francia, Portogallo, Regno Unito e Usa, occupano una superfice espositiva che è stata ampliata rispetto alla passata edizione: 54.889 metri quadrati netti suddivisi dal padiglione 12 al padiglione 17. Da sempre attento a inaugurare o reinventare le tendenze, Micam Shoevent presenta una nuova stagione di moda in cui i temi e gli stili vengono sapientemente tradotti da stylist e designer in un prodotto elegante, casual, tradizionale o sperimentale ma sempre assolutamente unico. Ed è proprio la forza creativa, la qualità dei materiali e la ricerca del particolare ad attirare l'attenzione degli operatori di tutto il mondo. L'edizione di settembre di Micam si preannuncia ricca di appuntamenti. Durante i giorni di manifestazione sono infatti previsti incontri e workshop dedicati agli espositori e alla stampa nazionale e internazionale. Lunedì 20 settembre alle ore 12.00 presso la Sala Oceania, il Ministro delle Attività Produttive On. Antonio Marzano interviene in un incontro alla presenza della stampa e del Consiglio Direttivo Anci. Sempre lunedì, alle ore 15.00, è prevista una conferenza stampa dedicata alla stampa internazionale presente alla manifestazione. Micam non è solamente business: domenica 19 settembre all'Alcatraz di via Valtellina è in calendario una grande serata/evento rigorosamente su invito. Le luci si accendono alle 20.00 e dalle 22.00 si apre una nottata all'insegna della musica con la partecipazione di Max Pezzali, uno dei più affermati interpreti del panorama musicale italiano.  
   
   
MICAM SHOEVENT A FIERA MILANO DAL 18 AL 21 SETTEMBRE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Eleganza, tendenza e sperimentazione: questi i temi fondanti di Micam Shoevent, la più importante passerella internazionale delle tendenze moda per le calzature che dal 18 al 21 settembre presenta, nei padiglioni di Fiera Milano, le collezioni per la primavera/estate 2005. Particolarmente significativi i numeri che caratterizzano l'edizione autunnale, con un incremento del numero degli espositori a conferma della rilevanza di un appuntamento atteso dai più importanti buyer nazionali e internazionali. 1397 espositori (+7,5%) di cui 341 stranieri, con un incremento del 47,6%, e una rilevante presenza di Spagna, Francia, Portogallo, Regno Unito e Usa, occupano una superfice espositiva che è stata ampliata rispetto alla passata edizione: 54.889 metri quadrati netti suddivisi dal padiglione 12 al padiglione 17. Da sempre attento a inaugurare o reinventare le tendenze, Micam Shoevent presenta una nuova stagione di moda in cui i temi e gli stili vengono sapientemente tradotti da stylist e designer in un prodotto elegante, casual, tradizionale o sperimentale ma sempre assolutamente unico. Ed è proprio la forza creativa, la qualità dei materiali e la ricerca del particolare ad attirare l'attenzione degli operatori di tutto il mondo. L'edizione di settembre di Micam si preannuncia ricca di appuntamenti. Durante i giorni di manifestazione sono infatti previsti incontri e workshop dedicati agli espositori e alla stampa nazionale e internazionale. Lunedì 20 settembre alle ore 12.00 presso la Sala Oceania, il Ministro delle Attività Produttive On. Antonio Marzano interviene in un incontro alla presenza della stampa e del Consiglio Direttivo Anci. Sempre lunedì, alle ore 15.00, è prevista una conferenza stampa dedicata alla stampa internazionale presente alla manifestazione. Micam non è solamente business: domenica 19 settembre all'Alcatraz di via Valtellina è in calendario una grande serata/evento rigorosamente su invito. Le luci si accendono alle 20.00 e dalle 22.00 si apre una nottata all'insegna della musica con la partecipazione di Max Pezzali, uno dei più affermati interpreti del panorama musicale italiano.  
   
   
MIPEL, LA PIÙ GRANDE FIERA AL MONDO DI PELLETTERIA, A MILANO DAL 18 AL 21 SETTEMBRE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Mipel, giunto alla 86° edizione, aprirà sabato 18 settembre e terminerà martedì 21 settembre, in concomitanza con Micam, il salone della calzatura, e presenterà le tendenze moda per la Primavera/estate 2005. Tra le iniziative in programma il Forum Tendenze, uno spazio dedicato agli addetti ai lavori che possono avvalersi di opportune indicazioni stilistiche: un estratto dalla Trend Selection, il book indispensabile per chi lavora con la moda. Sarà inoltre realizzata una originale t-shirt dedicata al Forum, la cui vendita avrà anche uno scopo benefico a favore dell'Istituto Italiano dei Tumori; un gadget fashion dal costo popolare, per indossare in anteprima le tendenze relative alla prossima stagione estiva. Accessories Trend sarà un'area speciale dedicata agli accessori che per design e materiali anticipano e suggeriscono le nuove tendenze. Sempre più importante lo spazio dedicato al "Vintage", dove si troverà la moda del passato con pezzi nobili e importanti: pelletteria, accessori quali foulard, cappelli, guanti, bijoux, tutti pezzi originali d'epoca ma dal gusto più che mai attuale, proposti da mercanti e collezionisti di questo affascinante mondo retrò. Nelle "Vetrine del Mipel" gli espositori avranno la possibilità di mettere in rilievo l'articolo che ritengono più rappresentativo della propria collezione. Le "Vetrine del Mipel" diventeranno uno spazio che propone l'accessorio come protagonista assoluto: otto storie ambientate nelle più famose metropoli, otto messaggi che raccontano la molteplicità del linguaggio estetico attuale. Anche per questa edizione sarà ripetuto il Concorso "Mipel...issima". Tra tutti gli espositori anche questa volta verranno decretati tre vincitori in base a tre differenti motivazioni: immagine e comunicazione dell'azienda; qualità di prodotto; idea innovativa. Un premio speciale sarà anche assegnato ai produttori di accessori. Nel corso della serata di gala saranno assegnati i premi dei concorsi per gli espositori e importanti riconoscimenti quali il Mipel Golden Buyer, segno tangibile di ringraziamento, rivolto ai buyers del settore che negli anni hanno dimostrato la propria fedeltà al Mipel oltre al Selected by Mipel, ossia l'Oscar della pelletteria, dedicato ai personaggi che hanno contribuito a valorizzare l'universo degli accessori.  
   
   
MIPEL, LA PIÙ GRANDE FIERA AL MONDO DI PELLETTERIA, A MILANO DAL 18 AL 21 SETTEMBRE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Mipel, giunto alla 86° edizione, aprirà sabato 18 settembre e terminerà martedì 21 settembre, in concomitanza con Micam, il salone della calzatura, e presenterà le tendenze moda per la Primavera/estate 2005. Tra le iniziative in programma il Forum Tendenze, uno spazio dedicato agli addetti ai lavori che possono avvalersi di opportune indicazioni stilistiche: un estratto dalla Trend Selection, il book indispensabile per chi lavora con la moda. Sarà inoltre realizzata una originale t-shirt dedicata al Forum, la cui vendita avrà anche uno scopo benefico a favore dell'Istituto Italiano dei Tumori; un gadget fashion dal costo popolare, per indossare in anteprima le tendenze relative alla prossima stagione estiva. Accessories Trend sarà un'area speciale dedicata agli accessori che per design e materiali anticipano e suggeriscono le nuove tendenze. Sempre più importante lo spazio dedicato al "Vintage", dove si troverà la moda del passato con pezzi nobili e importanti: pelletteria, accessori quali foulard, cappelli, guanti, bijoux, tutti pezzi originali d'epoca ma dal gusto più che mai attuale, proposti da mercanti e collezionisti di questo affascinante mondo retrò. Nelle "Vetrine del Mipel" gli espositori avranno la possibilità di mettere in rilievo l'articolo che ritengono più rappresentativo della propria collezione. Le "Vetrine del Mipel" diventeranno uno spazio che propone l'accessorio come protagonista assoluto: otto storie ambientate nelle più famose metropoli, otto messaggi che raccontano la molteplicità del linguaggio estetico attuale. Anche per questa edizione sarà ripetuto il Concorso "Mipel...issima". Tra tutti gli espositori anche questa volta verranno decretati tre vincitori in base a tre differenti motivazioni: immagine e comunicazione dell'azienda; qualità di prodotto; idea innovativa. Un premio speciale sarà anche assegnato ai produttori di accessori. Nel corso della serata di gala saranno assegnati i premi dei concorsi per gli espositori e importanti riconoscimenti quali il Mipel Golden Buyer, segno tangibile di ringraziamento, rivolto ai buyers del settore che negli anni hanno dimostrato la propria fedeltà al Mipel oltre al Selected by Mipel, ossia l'Oscar della pelletteria, dedicato ai personaggi che hanno contribuito a valorizzare l'universo degli accessori.  
   
   
SITINDUSTRIE: LA TRASLUCENZA DI “QUARZ” IN MOSTRA NEGLI STATES CON LUXURY IN LIVING TALTOS SARÀ PRESENTE A MARMOMACC, LA FIERA INTERNAZIONALE DEL SETTORE MARMO-LAPIDEO, A VERONA DAL 7 AL 10 OTTOBRE 2004  
 
Verona, 16 settembre 2004 - Quarz, l’originale connubio tra pietra naturale e vetro, prodotto di punta di Taltos del Gruppo Sitindustrie, è stato scelto come una delle migliori creazioni italiane che parteciperanno alla prestigiosa esposizione itinerante Luxury in Living, promossa dall’Istituto Nazionale per il Commercio Estero e patrocinata dal Ministero degli Esteri Italiano. Le opere più rappresentative del design italiano verranno infatti esposte nei prossimi mesi in tutti i principali musei statunitensi. Filo conduttore dell’evento il concetto stesso di lusso contemporaneo, raccontato attraverso le creazioni più innovative e affascinanti del Made in Italy. Quarz è un prodotto unico, costituito da una lastra di marmo translucente accoppiata al vetro per creare un effetto di semitrasparenza che consenta il passaggio della luce. In questi ultimi anni è stato utilizzato nella realizzazione di importanti esempi architettonici a livello internazionale, come le facciate degli uffici Mediaset a Milano e del Grand Hotel Port Palace a Montecarlo, le pavimentazioni, i rivestimenti e gli arredi delle concessionarie Aston Martin nel Mondo, la facciata della Corte Suprema a Singapore. Luxury in Living, il cui catalogo verrà distribuito in tutti i Paesi che ospitano rappresentanze diplomatiche del Ministero degli Esteri Italiano, costituirà una vera e propria galleria di capolavori, in cui ogni creazione sarà decontestualizzata e presentata come singolo oggetto di design. “Opere d’arte – commenta Fausto Bocciolone, giovane presidente di Taltos e del Gruppo Sitindustrie - che nel caso della Taltos vantano una bellezza millenaria, che l’azienda ha saputo valorizzare attraverso una tecnologia brevettata a livello mondiale, rendendo visibile e apprezzabile dall’uomo quanto “madre natura” ha creato. Quarz è un invito rivolto a tutti gli esperti di design, arredamento, architettura, a pensare in maniera innovativa e tecnologicamente avanzata ad un materiale antico e impareggiabile come la pietra”. Un prestigioso riconoscimento, quello di Luxury in Living, che premia il programma di sviluppo e investimento voluto fortemente dalla proprietà e iniziato nella seconda metà del 2003. Le azioni intraprese hanno infatti consentito alla Taltos di arrivare al fatturato di 1 milione di euro nel mese di luglio 2004, con una sorprendente crescita su base annua del + 95%. “La strada per il consolidamento definitivo della società – commenta ancora Fausto Bocciolone - è lunga, ma i risultati ottenuti fino ad oggi confermano la validità delle azioni intraprese e ci fanno ben sperare per il futuro”.  
   
   
SITINDUSTRIE: LA TRASLUCENZA DI “QUARZ” IN MOSTRA NEGLI STATES CON LUXURY IN LIVING TALTOS SARÀ PRESENTE A MARMOMACC, LA FIERA INTERNAZIONALE DEL SETTORE MARMO-LAPIDEO, A VERONA DAL 7 AL 10 OTTOBRE 2004  
 
Verona, 16 settembre 2004 - Quarz, l’originale connubio tra pietra naturale e vetro, prodotto di punta di Taltos del Gruppo Sitindustrie, è stato scelto come una delle migliori creazioni italiane che parteciperanno alla prestigiosa esposizione itinerante Luxury in Living, promossa dall’Istituto Nazionale per il Commercio Estero e patrocinata dal Ministero degli Esteri Italiano. Le opere più rappresentative del design italiano verranno infatti esposte nei prossimi mesi in tutti i principali musei statunitensi. Filo conduttore dell’evento il concetto stesso di lusso contemporaneo, raccontato attraverso le creazioni più innovative e affascinanti del Made in Italy. Quarz è un prodotto unico, costituito da una lastra di marmo translucente accoppiata al vetro per creare un effetto di semitrasparenza che consenta il passaggio della luce. In questi ultimi anni è stato utilizzato nella realizzazione di importanti esempi architettonici a livello internazionale, come le facciate degli uffici Mediaset a Milano e del Grand Hotel Port Palace a Montecarlo, le pavimentazioni, i rivestimenti e gli arredi delle concessionarie Aston Martin nel Mondo, la facciata della Corte Suprema a Singapore. Luxury in Living, il cui catalogo verrà distribuito in tutti i Paesi che ospitano rappresentanze diplomatiche del Ministero degli Esteri Italiano, costituirà una vera e propria galleria di capolavori, in cui ogni creazione sarà decontestualizzata e presentata come singolo oggetto di design. “Opere d’arte – commenta Fausto Bocciolone, giovane presidente di Taltos e del Gruppo Sitindustrie - che nel caso della Taltos vantano una bellezza millenaria, che l’azienda ha saputo valorizzare attraverso una tecnologia brevettata a livello mondiale, rendendo visibile e apprezzabile dall’uomo quanto “madre natura” ha creato. Quarz è un invito rivolto a tutti gli esperti di design, arredamento, architettura, a pensare in maniera innovativa e tecnologicamente avanzata ad un materiale antico e impareggiabile come la pietra”. Un prestigioso riconoscimento, quello di Luxury in Living, che premia il programma di sviluppo e investimento voluto fortemente dalla proprietà e iniziato nella seconda metà del 2003. Le azioni intraprese hanno infatti consentito alla Taltos di arrivare al fatturato di 1 milione di euro nel mese di luglio 2004, con una sorprendente crescita su base annua del + 95%. “La strada per il consolidamento definitivo della società – commenta ancora Fausto Bocciolone - è lunga, ma i risultati ottenuti fino ad oggi confermano la validità delle azioni intraprese e ci fanno ben sperare per il futuro”.  
   
   
ABITARE IL TEMPO GIORNATE INTERNAZIONALI DELL’ARREDO  
 
Verona, 16 – 20 settembre 2004 Gli espositori, le cifre Verona, 16 settembre 2004 - Abitare il Tempo giunge quest’anno alla diciannovesima edizione con una selezione di espositori altamente significativa, sia nei numeri che nei contenuti: in totale, 600 Aziende che ben rappresentano la trasversalità dell’arredamento d’interni riunite sotto 14 categorie merceologiche. La novità dell’edizione 2004 è l’incremento che si registra alla voce “estero”: le Aziende estere sono 120 provenienti da 19 diversi Paesi, una percentuale del 20% sul totale degli espositori. Altro indice dell’importanza di Abitare il Tempo sono le cifre del fatturato totale degli espositori: 5,8 miliardi di Euro, di cui il 52% realizzato all’estero, da cui si evince una forte propensione all’internazionalità degli Espositori italiani che, insieme alla presenza a Verona di importanti aziende straniere, si riverbera in un costante aumento degli operatori internazionali che a settembre giungono a Verona. Queste cifre appaiono ancor più fortemente indicative se considerate alla luce della rigida selezione che da sempre contraddistingue gli Espositori invitati ad Abitare il Tempo e la qualità delle collezioni esposte: aziende italiane leader di mercato che rappresentano la sapienza ed il design italiani nel mondo, assieme ad una qualificata rappresentanza estera che spazia da un gusto puramente decorativo ad un classico rivisitato, da una produzione in stile tipicamente francese, al design più avanzato, minimalista e nordico. La formula fieristica di Abitare il Tempo si è consolidata nel corso degli anni fino a farla apprezzare a livello internazionale: gli allestimenti sono appositamente studiati per rendere tutti gli spazi, sia espositivi che comuni, curati ed eleganti, e ciò contribuisce a creare un’atmosfera di grande percezione visiva dove, quasi naturalmente, vengono collocati i prodotti. E la crescita di aree merceologiche specializzate è testimoniata dalla vivacità di alcuni comparti come la cucina, l’arredobagno, l’oggettistica ed il tessile casa, con questi ultimi che hanno trovato particolarmente favorevole l’anticipazione della data a settembre. In quest’ottica dinamica, si inserisce anche la Xviii edizione di Incontri, Mostra Internazionale del tessuto di arredamento e del tappeto d’autore. Dopo la positiva esperienza dell’edizione 2003, la presenza dei migliori editori tessili ha di fatto cementato una realtà che già da diversi anni era molto forte a Verona, contribuendo così a creare un vero e proprio polo tessile di alta qualità. La simbiosi tra i due eventi si è da subito dimostrata vincente, con grande soddisfazione degli editori tessili che si riconoscono nel progetto veronese. Abitare il Tempo si propone dunque come un osservatorio privilegiato delle migliori espressioni dell'arredamento d’interni e delle tendenze in atto nel mercato, siano esse classiche o contemporanee, di design e di tradizione. Le Architetture d’interni Con l’edizione 2004, Abitare il Tempo introdurrà un nuovo spazio commerciale, non vincolato da obblighi allestitivi, che coniugherà l’esperienza dei laboratori metaprogettuali e gli stand commerciali: le Architetture d’Interni. Quattro designers presenteranno quattro grandi proposte di living moderno, amalgamando i prodotti di aziende leader anche per la prima volta assieme. L’intento è di offrire all’operatore sempre nuove idee arredative e di marketing. Il programma culturale e di sperimentazione Da sempre, uno degli elementi fondanti di Abitare il Tempo è rappresentato dal ricco programma di mostre culturali e laboratori. Per l’edizione 2004 su 20.000 m2 di superficie saranno realizzati nuovi ed inediti progetti, nonché gli sviluppi di una serie di filoni di ricerca avviati già da qualche anno. I Laboratori metaprogettuali Abitare il Xxi secolo - Si conclude quest’anno l’indagine iniziata tre anni fa e definita “Abitare il Xxi secolo”. Come è noto, qui una serie di progettisti, di grande fama o emergenti (Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Massimo Morozzi, Peter Bottazzi, Piero Lissoni, Fabio Novembre, Nucleo Design Solutions, Denis Santachiara ed altri) e di aziende design oriented (Alessi, Boffi, Cappellini, Droog Design, Living, Porro, Zanotta …ecc.) hanno esposto concept di luoghi domestici. Quest’anno la ricerca si conclude con una serie di progetti di: De Padova/magistretti, Aldo Cibic, Matali Crasset, Massimo Iosa Ghini, Javier Mariscal, Setsu Ito, e di aziende leader. Ciò che si è fatto è stato mettere a confronto idee di designer e di aziende circa i cambiamenti in corso, in fase di mondializzazione e di rivoluzione informativo-informatica, nell’abitare domestico. La prospettiva è quella di pubblicarne e discuterne i risultati nel 2005, in occasione della ventesima edizione di Abitare il Tempo. Incontri Hard & Soft - Ad Incontri sarà dedicato il Laboratorio curato da Paola Navone. La curatrice del progetto ha immaginato “un grande trasloco nella penombra”. Tessuti e oggetti prendono vita all’interno di armadi e casse, scoprendo così sinergie inattese tra oggetti provenienti da mondi diversi. Suites d’autore – L’alta decorazione nell’hôtellerie – E’ il tema del laboratorio dedicato all’Alta Decorazione in tutte le sue declinazioni stilistiche. Con il progetto generale a cura di Ettore Mocchetti, cinque grandi ambientazioni saranno disegnate da cinque architetti internazionali: Wolfgang Neumayer per la Germania, Jacqueline e Henry Boiffils e Pierre Yves Rochon per la Francia, Michele Bönan ed altri in via di definizione per l’Italia. La ricerca, la sperimentazione Un altro filone di ricerca da sempre proficuo è costituito da una serie di mostre dedicate alla riedizione di arredi altamente significativi nella storia delle avanguardie del Xx secolo. Le prime due mostre, che hanno riscosso negli scorsi anni grande successo per la qualità degli oggetti, spesso non noti o poco noti, hanno presentato arredi futuristi e poi arredi delle avanguardie sovietiche degli anni ‘20. Quest’anno l’arch. Giuseppe Albanese presenterà “La casa di Gregor Samsa”, mobili e oggetti del cubismo boemo. Si delinea così un quadro di analisi critica del design e del suo rapporto con le avanguardie nel Xx secolo, colmando, si spera, lacune e permettendo riletture critiche. Continuano le personali di singoli designer. Negli anni passati, oltre a due personali di contenitori verticali di Ettore Sottsass e di tavoli di Enzo Mari, si sono avute due mostre curate da Cleto Munari, la prima di gioielli con Sottsass, la seconda di vasi in vetro con Mendini. Quest’anno Munari presenterà ancora una serie di vasi, disegnati da Vico Magistretti + Cleto Munari, con allestimenti a cura di Elvilino Zangrandi. E’ un filone, come si vede, che intende mantenere viva la documentazione della ricerca progettuale di alto livello, con attenzione alle elaborazioni tipologiche e linguistiche. Proseguono le operazioni di ricerca focalizzate su singoli distretti produttivi, Luca Scacchetti continua il percorso di valorizzazione del distretto produttivo di Bassano; Franco Poli, a sua volta, presenterà i progetti di numerosi designer per le aziende del comparto produttivo veronese. L’obiettivo è, con tutta evidenza, quella di migliorare la competitività delle piccole aziende, sia sul terreno delle tecniche sia su quello dei linguaggi progettuali adeguati alle evoluzioni dei mercati. La sperimentazione prosegue con la presenza di un creativo curioso, Peter Bottazzi, che ha deciso di esplorare un Campo: o meglio un’idea di campo pieno di balloni di fibre tessili di vari tipi, spessori, finiture e materiali su cui camminare e perdersi che si piegano, arrotolano e illuminano formando mensole, sdraio, lampade, contenitori, colonne acustiche e magia. Germania: l’arte di costruire in pietra - Proseguendo nella linea della sinergia fra Abitare il Tempo e Marmomacc, una particolare mostra sarà allestita presso il Centro espositivo Palaexpo di Veronafiere. Da quasi due decenni la Germania ha assunto un ruolo di avanguardia nell’uso dei materiali lapidei nell’architettura. Su questo tema sarà allestita una mostra che illustrerà una selezione delle migliori opere in pietra dei principali protagonisti dell’architettura tedesca, in special modo a Berlino. Line-scape – Il giardino raccoglie le energie della natura. Come ormai tradizione, da diversi anni Abitare il Tempo intende valorizzare le “architetture per gli esterni”. Quest’anno il verde è affidato ad un progetto teso a rappresentare “le energie della natura attraverso i suoi nuclei generatori. L’allestimento generale è a cura di Emanuele Bortolotti, Paolo Villa – Studio Ag&p Milano, con la partecipazione di Azienda Agricola dell’Uccellina, Alberese (Gr). A casa di Giulietta Dopo l’esperienza di Giulio Cappellini nel 2002 e di Philippe Daverio nel 2003, quest’anno Tanja Solci come curatore e Peter Bottazzi come architetto-scenografo coinvolgono il pubblico in un intervento che forse mancava nelle precedenti esperienze: il livello percettivo, non tanto della storia tramandata, quanto del sogno che l'accompagna. “Costruire un 'territorio' composto di superfici, materiali e voci per tessere un linguaggio dove lo scorrere delle parole passa attraverso i sensi: la vista, l'udito, l'olfatto, il tatto, il gusto di Giulietta.... La sua casa, i suoi colori che si confondono con i nostri...” Premio Abitare il Tempo - 3a edizione A partire dall’edizione 2002, Abitare il Tempo ha istituito un premio annuale di design: l’intenzione è quella di premiare personalità o enti (progettisti, imprenditori, studiosi, giornalisti, commercianti, istituzioni scolastiche, italiani e no) che abbiano contribuito, ciascuno con la propria attività e ciascuno nel proprio campo, allo sviluppo del design come attività etica ed estetica tesa ad elevare la qualità dell’abitare il nostro tempo. Il premio Abitare il Tempo ’02 è stato consegnato a Ettore Sottsass, il premio Abitare il Tempo ’03 a Maddalena De Padova. Per l’edizione 2004, il premio sarà assegnato ad un’altra forte personalità del design e della comunicazione. Happy Hour Anche quest’anno sarà organizzato un open bar serale per gli ospiti di Abitare il Tempo sulla terrazza di fronte alla Casa di Giulietta. L’happy Hour si inserisce perfettamente nello spirito della manifestazione, da sempre sensibile alla condivisione di emozioni positive e del piacere di stare assieme. Convegno “Schema contrattuale per regolare i rapporti tra industria e distribuzione” Convegno nazionale promosso da Federmobili Lunedi 20 settembre 2004, ore 10.45 – Sala Rossini  
   
   
ABITARE IL TEMPO GIORNATE INTERNAZIONALI DELL’ARREDO  
 
Verona, 16 – 20 settembre 2004 Gli espositori, le cifre Verona, 16 settembre 2004 - Abitare il Tempo giunge quest’anno alla diciannovesima edizione con una selezione di espositori altamente significativa, sia nei numeri che nei contenuti: in totale, 600 Aziende che ben rappresentano la trasversalità dell’arredamento d’interni riunite sotto 14 categorie merceologiche. La novità dell’edizione 2004 è l’incremento che si registra alla voce “estero”: le Aziende estere sono 120 provenienti da 19 diversi Paesi, una percentuale del 20% sul totale degli espositori. Altro indice dell’importanza di Abitare il Tempo sono le cifre del fatturato totale degli espositori: 5,8 miliardi di Euro, di cui il 52% realizzato all’estero, da cui si evince una forte propensione all’internazionalità degli Espositori italiani che, insieme alla presenza a Verona di importanti aziende straniere, si riverbera in un costante aumento degli operatori internazionali che a settembre giungono a Verona. Queste cifre appaiono ancor più fortemente indicative se considerate alla luce della rigida selezione che da sempre contraddistingue gli Espositori invitati ad Abitare il Tempo e la qualità delle collezioni esposte: aziende italiane leader di mercato che rappresentano la sapienza ed il design italiani nel mondo, assieme ad una qualificata rappresentanza estera che spazia da un gusto puramente decorativo ad un classico rivisitato, da una produzione in stile tipicamente francese, al design più avanzato, minimalista e nordico. La formula fieristica di Abitare il Tempo si è consolidata nel corso degli anni fino a farla apprezzare a livello internazionale: gli allestimenti sono appositamente studiati per rendere tutti gli spazi, sia espositivi che comuni, curati ed eleganti, e ciò contribuisce a creare un’atmosfera di grande percezione visiva dove, quasi naturalmente, vengono collocati i prodotti. E la crescita di aree merceologiche specializzate è testimoniata dalla vivacità di alcuni comparti come la cucina, l’arredobagno, l’oggettistica ed il tessile casa, con questi ultimi che hanno trovato particolarmente favorevole l’anticipazione della data a settembre. In quest’ottica dinamica, si inserisce anche la Xviii edizione di Incontri, Mostra Internazionale del tessuto di arredamento e del tappeto d’autore. Dopo la positiva esperienza dell’edizione 2003, la presenza dei migliori editori tessili ha di fatto cementato una realtà che già da diversi anni era molto forte a Verona, contribuendo così a creare un vero e proprio polo tessile di alta qualità. La simbiosi tra i due eventi si è da subito dimostrata vincente, con grande soddisfazione degli editori tessili che si riconoscono nel progetto veronese. Abitare il Tempo si propone dunque come un osservatorio privilegiato delle migliori espressioni dell'arredamento d’interni e delle tendenze in atto nel mercato, siano esse classiche o contemporanee, di design e di tradizione. Le Architetture d’interni Con l’edizione 2004, Abitare il Tempo introdurrà un nuovo spazio commerciale, non vincolato da obblighi allestitivi, che coniugherà l’esperienza dei laboratori metaprogettuali e gli stand commerciali: le Architetture d’Interni. Quattro designers presenteranno quattro grandi proposte di living moderno, amalgamando i prodotti di aziende leader anche per la prima volta assieme. L’intento è di offrire all’operatore sempre nuove idee arredative e di marketing. Il programma culturale e di sperimentazione Da sempre, uno degli elementi fondanti di Abitare il Tempo è rappresentato dal ricco programma di mostre culturali e laboratori. Per l’edizione 2004 su 20.000 m2 di superficie saranno realizzati nuovi ed inediti progetti, nonché gli sviluppi di una serie di filoni di ricerca avviati già da qualche anno. I Laboratori metaprogettuali Abitare il Xxi secolo - Si conclude quest’anno l’indagine iniziata tre anni fa e definita “Abitare il Xxi secolo”. Come è noto, qui una serie di progettisti, di grande fama o emergenti (Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Massimo Morozzi, Peter Bottazzi, Piero Lissoni, Fabio Novembre, Nucleo Design Solutions, Denis Santachiara ed altri) e di aziende design oriented (Alessi, Boffi, Cappellini, Droog Design, Living, Porro, Zanotta …ecc.) hanno esposto concept di luoghi domestici. Quest’anno la ricerca si conclude con una serie di progetti di: De Padova/magistretti, Aldo Cibic, Matali Crasset, Massimo Iosa Ghini, Javier Mariscal, Setsu Ito, e di aziende leader. Ciò che si è fatto è stato mettere a confronto idee di designer e di aziende circa i cambiamenti in corso, in fase di mondializzazione e di rivoluzione informativo-informatica, nell’abitare domestico. La prospettiva è quella di pubblicarne e discuterne i risultati nel 2005, in occasione della ventesima edizione di Abitare il Tempo. Incontri Hard & Soft - Ad Incontri sarà dedicato il Laboratorio curato da Paola Navone. La curatrice del progetto ha immaginato “un grande trasloco nella penombra”. Tessuti e oggetti prendono vita all’interno di armadi e casse, scoprendo così sinergie inattese tra oggetti provenienti da mondi diversi. Suites d’autore – L’alta decorazione nell’hôtellerie – E’ il tema del laboratorio dedicato all’Alta Decorazione in tutte le sue declinazioni stilistiche. Con il progetto generale a cura di Ettore Mocchetti, cinque grandi ambientazioni saranno disegnate da cinque architetti internazionali: Wolfgang Neumayer per la Germania, Jacqueline e Henry Boiffils e Pierre Yves Rochon per la Francia, Michele Bönan ed altri in via di definizione per l’Italia. La ricerca, la sperimentazione Un altro filone di ricerca da sempre proficuo è costituito da una serie di mostre dedicate alla riedizione di arredi altamente significativi nella storia delle avanguardie del Xx secolo. Le prime due mostre, che hanno riscosso negli scorsi anni grande successo per la qualità degli oggetti, spesso non noti o poco noti, hanno presentato arredi futuristi e poi arredi delle avanguardie sovietiche degli anni ‘20. Quest’anno l’arch. Giuseppe Albanese presenterà “La casa di Gregor Samsa”, mobili e oggetti del cubismo boemo. Si delinea così un quadro di analisi critica del design e del suo rapporto con le avanguardie nel Xx secolo, colmando, si spera, lacune e permettendo riletture critiche. Continuano le personali di singoli designer. Negli anni passati, oltre a due personali di contenitori verticali di Ettore Sottsass e di tavoli di Enzo Mari, si sono avute due mostre curate da Cleto Munari, la prima di gioielli con Sottsass, la seconda di vasi in vetro con Mendini. Quest’anno Munari presenterà ancora una serie di vasi, disegnati da Vico Magistretti + Cleto Munari, con allestimenti a cura di Elvilino Zangrandi. E’ un filone, come si vede, che intende mantenere viva la documentazione della ricerca progettuale di alto livello, con attenzione alle elaborazioni tipologiche e linguistiche. Proseguono le operazioni di ricerca focalizzate su singoli distretti produttivi, Luca Scacchetti continua il percorso di valorizzazione del distretto produttivo di Bassano; Franco Poli, a sua volta, presenterà i progetti di numerosi designer per le aziende del comparto produttivo veronese. L’obiettivo è, con tutta evidenza, quella di migliorare la competitività delle piccole aziende, sia sul terreno delle tecniche sia su quello dei linguaggi progettuali adeguati alle evoluzioni dei mercati. La sperimentazione prosegue con la presenza di un creativo curioso, Peter Bottazzi, che ha deciso di esplorare un Campo: o meglio un’idea di campo pieno di balloni di fibre tessili di vari tipi, spessori, finiture e materiali su cui camminare e perdersi che si piegano, arrotolano e illuminano formando mensole, sdraio, lampade, contenitori, colonne acustiche e magia. Germania: l’arte di costruire in pietra - Proseguendo nella linea della sinergia fra Abitare il Tempo e Marmomacc, una particolare mostra sarà allestita presso il Centro espositivo Palaexpo di Veronafiere. Da quasi due decenni la Germania ha assunto un ruolo di avanguardia nell’uso dei materiali lapidei nell’architettura. Su questo tema sarà allestita una mostra che illustrerà una selezione delle migliori opere in pietra dei principali protagonisti dell’architettura tedesca, in special modo a Berlino. Line-scape – Il giardino raccoglie le energie della natura. Come ormai tradizione, da diversi anni Abitare il Tempo intende valorizzare le “architetture per gli esterni”. Quest’anno il verde è affidato ad un progetto teso a rappresentare “le energie della natura attraverso i suoi nuclei generatori. L’allestimento generale è a cura di Emanuele Bortolotti, Paolo Villa – Studio Ag&p Milano, con la partecipazione di Azienda Agricola dell’Uccellina, Alberese (Gr). A casa di Giulietta Dopo l’esperienza di Giulio Cappellini nel 2002 e di Philippe Daverio nel 2003, quest’anno Tanja Solci come curatore e Peter Bottazzi come architetto-scenografo coinvolgono il pubblico in un intervento che forse mancava nelle precedenti esperienze: il livello percettivo, non tanto della storia tramandata, quanto del sogno che l'accompagna. “Costruire un 'territorio' composto di superfici, materiali e voci per tessere un linguaggio dove lo scorrere delle parole passa attraverso i sensi: la vista, l'udito, l'olfatto, il tatto, il gusto di Giulietta.... La sua casa, i suoi colori che si confondono con i nostri...” Premio Abitare il Tempo - 3a edizione A partire dall’edizione 2002, Abitare il Tempo ha istituito un premio annuale di design: l’intenzione è quella di premiare personalità o enti (progettisti, imprenditori, studiosi, giornalisti, commercianti, istituzioni scolastiche, italiani e no) che abbiano contribuito, ciascuno con la propria attività e ciascuno nel proprio campo, allo sviluppo del design come attività etica ed estetica tesa ad elevare la qualità dell’abitare il nostro tempo. Il premio Abitare il Tempo ’02 è stato consegnato a Ettore Sottsass, il premio Abitare il Tempo ’03 a Maddalena De Padova. Per l’edizione 2004, il premio sarà assegnato ad un’altra forte personalità del design e della comunicazione. Happy Hour Anche quest’anno sarà organizzato un open bar serale per gli ospiti di Abitare il Tempo sulla terrazza di fronte alla Casa di Giulietta. L’happy Hour si inserisce perfettamente nello spirito della manifestazione, da sempre sensibile alla condivisione di emozioni positive e del piacere di stare assieme. Convegno “Schema contrattuale per regolare i rapporti tra industria e distribuzione” Convegno nazionale promosso da Federmobili Lunedi 20 settembre 2004, ore 10.45 – Sala Rossini  
   
   
IBTS CROSSMEDIA MARKETPLACE DAL 13 AL 16 OTTOBRE IN FIERA IN VETRINA A MILANO SCENARI E TECNOLOGIE AL SERVIZIO DELLA COMUNICAZIONE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Il capoluogo lombardoa diventa per quattro giorni la capitale della Comunicazione tecnologica con Ibts-crossmedia Marketplace 2004. Arrivata alla 14ª edizione Ibts-crossmedia Marketplace, cambia veste e, da appuntamento biennale, si presenta come evento annuale per interfacciare in maniera efficace un settore che cambia velocemente e che si apre sempre a nuovi spunti e a nuove prospettive. L’evento, riservato ai professionisti della Comunicazione elettronica e digitale, quest’anno promette un pacchetto “all inclusive” con novità ed anteprime sia a livello espositivo che sul piano convegnistico. Tra le novità di quest’anno: la voluta coincidenza di date con il 71°Mifed, il mercato internazionale del Cinema e del Multimediale; l’approfondimento sugli scenari economici e linguistici delle tecnologie digitali applicate al cinema italiano; i nuovi contenuti e le nuove produzioni Tv dopo l’avvento della Multimedia Home Platform (Mhp); gli apparecchi e gli scenari per la Radio Digitale Terrestre; i nuovi ambiti di applicazione della tecnologia dietro le quinte dei teatri d’opera italiani. L’intera filiera produttiva del mondo della Comunicazione Globale sarà la vera protagonista di Ibts-crossmedia Marketplace 2004: dai Servizi ai Sistemi audio/video digitali fino all’offerta di contenuti Cinematografici, Televisivi, Home Video e Multimediali, descritti e commentati dai maggiori esperti mondiali nel campo. Un sentiero formativo e di Business in grado di arricchire culturalmente e tecnicamente tutti i professionisti proveniente dai mercati tradizionali, verticali e convergenti. Il ricco palinsesto di campus, seminari e convegni, inoltre, completa il quadro, aggiungendo ulteriori opportunità di scambio ed informazione. “Ibts-crossmedia Marketplace – spiega l'assessore all’Innovazione Tecnologica della Regione Lombardia Giorgio Pozzi – è l’unico appuntamento italiano in grado di offrire novità e anteprime sui settori più avanzati delle tecnologie per la comunicazione audio/video Digitale. Un salone che, anno dopo anno, è cresciuto in credibilità ed importanza tanto da essere diventato un appuntamento imperdibile per i professionisti della comunicazione tecnologica a livello internazionale”. L'appuntamento è in Fiera di Milano da mercoledì 13 a sabato 16 ottobre 2004 (ore 9.30–18.00, sabato ore 9.30-16.00), nei padiglioni 3 e 4 (ingresso da Sei Febbraio, fermata Mm1 Amendola-fiera, indi bus navetta gratuito). Il Salone prevede l’ingresso gratuito per i professionisti della comunicazione, che possono registrarsi ed avere ulteriori informazioni consultando il sito: www.Ibts.info  
   
   
IBTS CROSSMEDIA MARKETPLACE DAL 13 AL 16 OTTOBRE IN FIERA IN VETRINA A MILANO SCENARI E TECNOLOGIE AL SERVIZIO DELLA COMUNICAZIONE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Il capoluogo lombardoa diventa per quattro giorni la capitale della Comunicazione tecnologica con Ibts-crossmedia Marketplace 2004. Arrivata alla 14ª edizione Ibts-crossmedia Marketplace, cambia veste e, da appuntamento biennale, si presenta come evento annuale per interfacciare in maniera efficace un settore che cambia velocemente e che si apre sempre a nuovi spunti e a nuove prospettive. L’evento, riservato ai professionisti della Comunicazione elettronica e digitale, quest’anno promette un pacchetto “all inclusive” con novità ed anteprime sia a livello espositivo che sul piano convegnistico. Tra le novità di quest’anno: la voluta coincidenza di date con il 71°Mifed, il mercato internazionale del Cinema e del Multimediale; l’approfondimento sugli scenari economici e linguistici delle tecnologie digitali applicate al cinema italiano; i nuovi contenuti e le nuove produzioni Tv dopo l’avvento della Multimedia Home Platform (Mhp); gli apparecchi e gli scenari per la Radio Digitale Terrestre; i nuovi ambiti di applicazione della tecnologia dietro le quinte dei teatri d’opera italiani. L’intera filiera produttiva del mondo della Comunicazione Globale sarà la vera protagonista di Ibts-crossmedia Marketplace 2004: dai Servizi ai Sistemi audio/video digitali fino all’offerta di contenuti Cinematografici, Televisivi, Home Video e Multimediali, descritti e commentati dai maggiori esperti mondiali nel campo. Un sentiero formativo e di Business in grado di arricchire culturalmente e tecnicamente tutti i professionisti proveniente dai mercati tradizionali, verticali e convergenti. Il ricco palinsesto di campus, seminari e convegni, inoltre, completa il quadro, aggiungendo ulteriori opportunità di scambio ed informazione. “Ibts-crossmedia Marketplace – spiega l'assessore all’Innovazione Tecnologica della Regione Lombardia Giorgio Pozzi – è l’unico appuntamento italiano in grado di offrire novità e anteprime sui settori più avanzati delle tecnologie per la comunicazione audio/video Digitale. Un salone che, anno dopo anno, è cresciuto in credibilità ed importanza tanto da essere diventato un appuntamento imperdibile per i professionisti della comunicazione tecnologica a livello internazionale”. L'appuntamento è in Fiera di Milano da mercoledì 13 a sabato 16 ottobre 2004 (ore 9.30–18.00, sabato ore 9.30-16.00), nei padiglioni 3 e 4 (ingresso da Sei Febbraio, fermata Mm1 Amendola-fiera, indi bus navetta gratuito). Il Salone prevede l’ingresso gratuito per i professionisti della comunicazione, che possono registrarsi ed avere ulteriori informazioni consultando il sito: www.Ibts.info  
   
   
RENO PUNTA SU PROGETTI NUOVI E SU PROGETTI CONSOLIDATI: ED E’ SUBITO FRANCHISING!  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Reno, società di consulenza al retail e al franchising dal 1989, rinnova l’appuntamento alla prossima edizione di Franchising & Partnership (Milano, 22-25 ottobre) proponendo ai potenziali affiliati un ampio portafoglio di progetti, e sempre nell’ottica di offrire soluzioni di investimento interessanti e variegate, presenta sia progetti già consolidati sia progetti di recente introduzione sul mercato. Di recente introduzione sul mercato italiano, dove ha inaugurato un p.V. Diretto a Milano e un p.V. In franchising a Torino, la catena francese Lollipops. In un’esplosione di fucsia e mobili di gusto retrò, la collezione coordinata di borse, cappelli, cinture e scarpe, bigiotteria ed accessori si rinnova ogni 6 mesi, ma ogni 15 giorni vengono proposte le novità del momento. Per realizzare un p.V. Lollipops sono necessari da 25 a 40 Mq., in centri storici o in centri commerciali. Per chi fosse invece interessato ad un’attività più tradizionale, ma di sicuro appeal considerata la buona crescita del settore, L’isola Verde erboristerie desidera incrementare ulteriormente la sua catena di p.V., oggi 58 negozi in centri commerciali e centri storici. Oltre 3.000 referenze fra alimenti biologici, prodotti estetici, prodotti fitoterapici… su una superficie di vendita variabile da 30 a 200 Mq. Anche Filanto, primo produttore italiano di calzature con insediamenti commerciali e produttivi in tutto il mondo, punta sul franchising per espandersi sul territorio nazionale ed incrementare l’attuale rete di 8 p.V. Per l’ampio assortimento di calzature uomo/donna, nelle linee fashion, casual e classico, sono richiesti da 90 a 150 Mq. Punto di forza del progetto l’alta redditività in location commercialmente valide. Assistenza costante all’affiliato, un vincente rapporto qualità-prezzo nel prodotto, ampio assortimento sono le caratteristiche che hanno consentito a Sugar Club di diventare un punto di riferimento nel panorama delle proposte franchising di abbigliamento bambino. I 40 p.V. Hanno una metratura compresa fra i 100 e i 150 Mq, necessari per valorizzare le quattro collezioni: Corredino Neonato, Baby, Kids e Junior. Completano il portafoglio le proposte franchising di Original Marines (abbigliamento/ family store), Subway (ristorazione), Belmonte (camiceria), Stroili Oro (gioielleria), Zuiki (abbigliamento donna).  
   
   
RENO PUNTA SU PROGETTI NUOVI E SU PROGETTI CONSOLIDATI: ED E’ SUBITO FRANCHISING!  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Reno, società di consulenza al retail e al franchising dal 1989, rinnova l’appuntamento alla prossima edizione di Franchising & Partnership (Milano, 22-25 ottobre) proponendo ai potenziali affiliati un ampio portafoglio di progetti, e sempre nell’ottica di offrire soluzioni di investimento interessanti e variegate, presenta sia progetti già consolidati sia progetti di recente introduzione sul mercato. Di recente introduzione sul mercato italiano, dove ha inaugurato un p.V. Diretto a Milano e un p.V. In franchising a Torino, la catena francese Lollipops. In un’esplosione di fucsia e mobili di gusto retrò, la collezione coordinata di borse, cappelli, cinture e scarpe, bigiotteria ed accessori si rinnova ogni 6 mesi, ma ogni 15 giorni vengono proposte le novità del momento. Per realizzare un p.V. Lollipops sono necessari da 25 a 40 Mq., in centri storici o in centri commerciali. Per chi fosse invece interessato ad un’attività più tradizionale, ma di sicuro appeal considerata la buona crescita del settore, L’isola Verde erboristerie desidera incrementare ulteriormente la sua catena di p.V., oggi 58 negozi in centri commerciali e centri storici. Oltre 3.000 referenze fra alimenti biologici, prodotti estetici, prodotti fitoterapici… su una superficie di vendita variabile da 30 a 200 Mq. Anche Filanto, primo produttore italiano di calzature con insediamenti commerciali e produttivi in tutto il mondo, punta sul franchising per espandersi sul territorio nazionale ed incrementare l’attuale rete di 8 p.V. Per l’ampio assortimento di calzature uomo/donna, nelle linee fashion, casual e classico, sono richiesti da 90 a 150 Mq. Punto di forza del progetto l’alta redditività in location commercialmente valide. Assistenza costante all’affiliato, un vincente rapporto qualità-prezzo nel prodotto, ampio assortimento sono le caratteristiche che hanno consentito a Sugar Club di diventare un punto di riferimento nel panorama delle proposte franchising di abbigliamento bambino. I 40 p.V. Hanno una metratura compresa fra i 100 e i 150 Mq, necessari per valorizzare le quattro collezioni: Corredino Neonato, Baby, Kids e Junior. Completano il portafoglio le proposte franchising di Original Marines (abbigliamento/ family store), Subway (ristorazione), Belmonte (camiceria), Stroili Oro (gioielleria), Zuiki (abbigliamento donna).  
   
   
CITROÉN C5: UNA NUOVA ALLEANZA FRA STILE, TECNOLOGIA E CONFORT  
 
Milano, 16 settembre 2004 -A pochi giorni dall’apertura del « Mondial » dell’Auto di Parigi, il dinamismo di Citroén prosegue incessante e presenta la sua nuova proposta sul segmento dei veicoli di gamma medio alta: la nuova Citroén C5, stradista « intelligente » che ofre insieme stile, spazi interni e prestazioni, ed è disponibile in due versioni, berlina e break. La nuova Citroén C5, che si distingue per lo stile accattivante e una personalità che s’impone, propone un vero concentrato di tecnologia e innovazione, finalizzato al benessere e ad un livello di sicurezza esemplare. La vettura adotta, in anteprima nella gamma Citroén, nuovi sistemi di assistenza alla guida moderni ed efficaci, come i fari bi-Xeno ad orientamento intelligente, l’assistenza anteriore al parcheggio, il limitatore di velocità e ancora un sistema di Avviso di superamento involontario della linea di carreggiata (A.s.l.). In materia di sicurezza, Citroén C5 dispone anche di Esp di nuova generazione, che corregge la traiettoria in modo più preciso ed efficace, e di un nuovo Airbag sul piantone dello sterzo, per una migliore protezione delle ginocchia e delle tibie del conducente. Citroén C5 beneficia inoltre di un confort interno degno dei veicoli di alta gamma, grazie ai doppi vetri stratificati e alla sospensione Idrattiva, che filtra in modo ancora più efficace le imperfezioni della carreggiata, per un confort ineguagliabile. All’interno, l’abitacolo generoso invita a viaggiare e ad abbandonarsi al piacere della guida e, per i passeggeri, al piacere di lasciarsi guidare. Con una gamma di motorizzazioni che si adattano a tutti i tipi di guida, Citroén C5 costituisce una vera, nuova alleanza di stile, tecnologia e confort. Citroén C5 afferma lo stile di una grande stradista Ad una prima occhiata, Citroén C5 si distingue per l’eleganza dello stile esterno, che seduce e cattura, e per la silhouette dalle linee pulite e tese, che ne preannunciano le prestazioni. Nella parte anteriore, i blocchi ottici a forma di « boomerang », enfatizzati dal design del cofano e della calandra, ne identificano l’appartenenza alla Marca e ne assicurano lo stile dinamico e l’aspetto determinato. Di profilo, Citroén C5 adotta linee pure ed equilibrate, un profilo slanciato e teso, da grande stradista dalle dimensioni generose, garanzia di eccellente abitabilità. Nella parte posteriore, Citroén C5 presenta uno stile dinamico, con le luci dalle forme pulite a forma di « boomerang », in linea con la parte anteriore, e con il portellone posteriore strutturato. Accattivante, raffinata ed equilibrata, Citroén C5 è anche affascinante ed elegante grazie all’abbinamento delle linee e dei vari particolari cromati, come i profili del sottoscocca e dei paraurti. All’interno, Citroén C5 è completata da particolari cromati o laccati, per un ulteriore tocco di classe. Elemento di stile, il profilo cromato che unisce la parte superiore e la parte inferiore del cruscotto, e che prosegue fino ai pannelli delle porte. La moderna strumentazione del cruscotto e il frontalino della console centrale integrano la climatizzazione automatica a due zone a regolazione separata e un sistema Hi-fi di altissimo livello. Oltre allo stile elegante e personale, Citroén C5 propone tutti gli equipaggiamenti tecnologici che assicurano il confort di guida e una sicurezza ineccepibile. Tecnologia d’avanguardia, al servizio del confort e della sicurezza Fedele alla sua tradizione innovativa, Citroén ha dotato la nuova C5 di sistemi di aiuto funzionale alla guida, per viaggiare in completa serenità. Citroén C5 è il primo veicolo della gamma ad adottare i fari bi-Xeno ad orientamento intelligente, per un’illuminazione ottimale in curva. Citroén C5 propone l’assistenza anteriore e posteriore al parcheggio, con visualizzazione della manovra sullo schermo multifunzione, funzione generalmente riservata ai veicoli del segmento superiore. Per rendere più facile la guida ad una clientela particolarmente attenta al confort, alla sicurezza e al benessere, la Marca offre ora ai conducenti di Citroén C5 la possibilità di beneficiare del regolatore e del limitatore di velocità. Sempre innovativa, Citroén C5 dispone dell’’Avviso di superamento involontario della linea di carreggiata (A.s.l.), un sistema inedito che rileva, in autostrada o su vie a scorrimento veloce, con indicatore di direzione non attivato, un cambio di corsia non intenzionale. Il conducente, per esempio distratto, viene avvisato dall’attivazione di un emettitore di vibrazioni situato nel cuscino del sedile, sul lato che corrisponde al superamento della linea della carreggiata. Per una maggiore sicurezza, Citroén C5 dispone di Esp di nuova generazione, che corregge la traiettoria in modo preciso ed efficace, di sette Airbag, tra cui un nuovo Airbag sul piantone dello sterzo che garantisce la protezione delle ginocchia e delle tibie del conducente in caso d’urto. Citroén C5 è anche equipaggiata di cinture a pretensionatore pirotecnico e limitatore di sforzo con doppio pretensionamento per la cintura del passeggero. Citroén C5 è dotata di motorizzazioni con tecnologia all’avanguardia, sia benzina che Diesel. Citroén C5 dispone di tre motorizzazioni benzina : due quattro cilindri 1.8i 16v e 2.0i 16v da 117 e 143 cv Din rispettivamente, e di un motore a sei cilindri a V da 3 litri di cilindrata e 24 valvole, che integra un sistema di distribuzione con fasatura a variazione costante (Vvt) che sviluppa 210 cv, abbinato ad un nuovo cambio automatico a sei rapporti. Per quanto riguarda il Diesel, Citroén C5 prevede tre motorizzazioni Hdi associate alla tecnologia Common Rail di ultima generazione, con potenze che variano da 110 a 138 cv, quest’ultima abbinata ad un nuovo cambio manuale a 6 rapporti. Le caratteristiche vincenti delle motorizzazioni Hdi in materia di protezione dell’ambiente sono ulteriormente rafforzate dalla presenza del Filtro Antiparticolato (Fap). Oltre alla sicurezza, Citroén C5 offre anche il massimo confort. Alla notevole abitabilità, in particolare nei posti posteriori, si aggiunge la riduzione del livello acustico e delle vibrazioni, per una sensazione di confort incomparabile. Citroén C5 è stata dotata di equipaggiamenti che mirano ad isolare l’abitacolo dai rumori aerodinamici, meccanici e di collegamento al suolo. Oltre ai numerosi elementi insonorizzanti e antipietrisco, e alle nuove rondelle elastiche che consentono un confort acustico di altissimo livello, Citroén C5 può essere inoltre equipaggiata di doppi vetri stratificati. Apprezzata per le qualità di confort, la sospensione Idrattiva Iii conferma le prestazioni e l’innovatività tecnologica. Questa sospensione autoadattativa assicura la variazione automatica dell’altezza del veicolo e beneficia della gestione delle due condizioni, confort o dinamica, secondo il profilo della strada e lo stile di guida. Il confort di sospensione e filtraggio, in particolare per “attutire” e “sentire il profilo della strada” di Citroén C5 si colloca ai massimi livelli della sua categoria.  
   
   
CITROÉN C5: UNA NUOVA ALLEANZA FRA STILE, TECNOLOGIA E CONFORT  
 
Milano, 16 settembre 2004 -A pochi giorni dall’apertura del « Mondial » dell’Auto di Parigi, il dinamismo di Citroén prosegue incessante e presenta la sua nuova proposta sul segmento dei veicoli di gamma medio alta: la nuova Citroén C5, stradista « intelligente » che ofre insieme stile, spazi interni e prestazioni, ed è disponibile in due versioni, berlina e break. La nuova Citroén C5, che si distingue per lo stile accattivante e una personalità che s’impone, propone un vero concentrato di tecnologia e innovazione, finalizzato al benessere e ad un livello di sicurezza esemplare. La vettura adotta, in anteprima nella gamma Citroén, nuovi sistemi di assistenza alla guida moderni ed efficaci, come i fari bi-Xeno ad orientamento intelligente, l’assistenza anteriore al parcheggio, il limitatore di velocità e ancora un sistema di Avviso di superamento involontario della linea di carreggiata (A.s.l.). In materia di sicurezza, Citroén C5 dispone anche di Esp di nuova generazione, che corregge la traiettoria in modo più preciso ed efficace, e di un nuovo Airbag sul piantone dello sterzo, per una migliore protezione delle ginocchia e delle tibie del conducente. Citroén C5 beneficia inoltre di un confort interno degno dei veicoli di alta gamma, grazie ai doppi vetri stratificati e alla sospensione Idrattiva, che filtra in modo ancora più efficace le imperfezioni della carreggiata, per un confort ineguagliabile. All’interno, l’abitacolo generoso invita a viaggiare e ad abbandonarsi al piacere della guida e, per i passeggeri, al piacere di lasciarsi guidare. Con una gamma di motorizzazioni che si adattano a tutti i tipi di guida, Citroén C5 costituisce una vera, nuova alleanza di stile, tecnologia e confort. Citroén C5 afferma lo stile di una grande stradista Ad una prima occhiata, Citroén C5 si distingue per l’eleganza dello stile esterno, che seduce e cattura, e per la silhouette dalle linee pulite e tese, che ne preannunciano le prestazioni. Nella parte anteriore, i blocchi ottici a forma di « boomerang », enfatizzati dal design del cofano e della calandra, ne identificano l’appartenenza alla Marca e ne assicurano lo stile dinamico e l’aspetto determinato. Di profilo, Citroén C5 adotta linee pure ed equilibrate, un profilo slanciato e teso, da grande stradista dalle dimensioni generose, garanzia di eccellente abitabilità. Nella parte posteriore, Citroén C5 presenta uno stile dinamico, con le luci dalle forme pulite a forma di « boomerang », in linea con la parte anteriore, e con il portellone posteriore strutturato. Accattivante, raffinata ed equilibrata, Citroén C5 è anche affascinante ed elegante grazie all’abbinamento delle linee e dei vari particolari cromati, come i profili del sottoscocca e dei paraurti. All’interno, Citroén C5 è completata da particolari cromati o laccati, per un ulteriore tocco di classe. Elemento di stile, il profilo cromato che unisce la parte superiore e la parte inferiore del cruscotto, e che prosegue fino ai pannelli delle porte. La moderna strumentazione del cruscotto e il frontalino della console centrale integrano la climatizzazione automatica a due zone a regolazione separata e un sistema Hi-fi di altissimo livello. Oltre allo stile elegante e personale, Citroén C5 propone tutti gli equipaggiamenti tecnologici che assicurano il confort di guida e una sicurezza ineccepibile. Tecnologia d’avanguardia, al servizio del confort e della sicurezza Fedele alla sua tradizione innovativa, Citroén ha dotato la nuova C5 di sistemi di aiuto funzionale alla guida, per viaggiare in completa serenità. Citroén C5 è il primo veicolo della gamma ad adottare i fari bi-Xeno ad orientamento intelligente, per un’illuminazione ottimale in curva. Citroén C5 propone l’assistenza anteriore e posteriore al parcheggio, con visualizzazione della manovra sullo schermo multifunzione, funzione generalmente riservata ai veicoli del segmento superiore. Per rendere più facile la guida ad una clientela particolarmente attenta al confort, alla sicurezza e al benessere, la Marca offre ora ai conducenti di Citroén C5 la possibilità di beneficiare del regolatore e del limitatore di velocità. Sempre innovativa, Citroén C5 dispone dell’’Avviso di superamento involontario della linea di carreggiata (A.s.l.), un sistema inedito che rileva, in autostrada o su vie a scorrimento veloce, con indicatore di direzione non attivato, un cambio di corsia non intenzionale. Il conducente, per esempio distratto, viene avvisato dall’attivazione di un emettitore di vibrazioni situato nel cuscino del sedile, sul lato che corrisponde al superamento della linea della carreggiata. Per una maggiore sicurezza, Citroén C5 dispone di Esp di nuova generazione, che corregge la traiettoria in modo preciso ed efficace, di sette Airbag, tra cui un nuovo Airbag sul piantone dello sterzo che garantisce la protezione delle ginocchia e delle tibie del conducente in caso d’urto. Citroén C5 è anche equipaggiata di cinture a pretensionatore pirotecnico e limitatore di sforzo con doppio pretensionamento per la cintura del passeggero. Citroén C5 è dotata di motorizzazioni con tecnologia all’avanguardia, sia benzina che Diesel. Citroén C5 dispone di tre motorizzazioni benzina : due quattro cilindri 1.8i 16v e 2.0i 16v da 117 e 143 cv Din rispettivamente, e di un motore a sei cilindri a V da 3 litri di cilindrata e 24 valvole, che integra un sistema di distribuzione con fasatura a variazione costante (Vvt) che sviluppa 210 cv, abbinato ad un nuovo cambio automatico a sei rapporti. Per quanto riguarda il Diesel, Citroén C5 prevede tre motorizzazioni Hdi associate alla tecnologia Common Rail di ultima generazione, con potenze che variano da 110 a 138 cv, quest’ultima abbinata ad un nuovo cambio manuale a 6 rapporti. Le caratteristiche vincenti delle motorizzazioni Hdi in materia di protezione dell’ambiente sono ulteriormente rafforzate dalla presenza del Filtro Antiparticolato (Fap). Oltre alla sicurezza, Citroén C5 offre anche il massimo confort. Alla notevole abitabilità, in particolare nei posti posteriori, si aggiunge la riduzione del livello acustico e delle vibrazioni, per una sensazione di confort incomparabile. Citroén C5 è stata dotata di equipaggiamenti che mirano ad isolare l’abitacolo dai rumori aerodinamici, meccanici e di collegamento al suolo. Oltre ai numerosi elementi insonorizzanti e antipietrisco, e alle nuove rondelle elastiche che consentono un confort acustico di altissimo livello, Citroén C5 può essere inoltre equipaggiata di doppi vetri stratificati. Apprezzata per le qualità di confort, la sospensione Idrattiva Iii conferma le prestazioni e l’innovatività tecnologica. Questa sospensione autoadattativa assicura la variazione automatica dell’altezza del veicolo e beneficia della gestione delle due condizioni, confort o dinamica, secondo il profilo della strada e lo stile di guida. Il confort di sospensione e filtraggio, in particolare per “attutire” e “sentire il profilo della strada” di Citroén C5 si colloca ai massimi livelli della sua categoria.  
   
   
AL TEATRO STUDIO, LUNEDI’ 27 SETTEMBRE, IL QOHELET DI CERONETTI INAUGURA LE NOTTI DEL MEDITERRANEO  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Nell’ambito del Festival del Mediterraneo, lunedì 27 settembre (ore 20.30), al Teatro Studio, prende avvio il ciclo di appuntamenti Le notti del Mediterraneo, un percorso di approfondimento e spettacolarità alla ricerca di identità e differenze della civiltà mediterranea. In questa area di confine tra teatro e pensiero si inscrive anche il primo appuntamento, Qohélet, l’Ecclesiaste, letto e “teatralizzato” da Guido Ceronetti e dal suo Teatro dei Sensibili. Ceronetti, tre volte traduttore - sedici edizioni in trent’anni – di questo testo fondante del canone scritturale ebraico, disvela, nel suo stile poetico ed evocativo, spesso paradossale, la teatralità del Qohélet, la sua capacità di creare situazioni e immagini con la forza evocativa delle parole. “Il teatro non è un apparato di riproduzione della letteratura - ha dichiarato Ceronetti in occasione di un altro travaso dalla parola scritta alla scena, quello realizzato la scorsa stagione in occasione dello spettacolo Rosa Vercesi prodotto dal Piccolo Teatro - ma possiede la propria realtà autonoma”. Anche nel caso di un archetipo come il Qohélet, dunque, Ceronetti invita a discostarsi dalle idee e dalla conoscenza preesistenti e a lasciarsi trasportare dal “vortice della Novità teatrale nascitura”. Guido Ceronetti è dal 2001, con Ceronetti Circus, un ospite fisso delle stagioni del Piccolo Teatro: al suo primo lavoro sono seguiti, nel 2002 M’illumino di tragico e, nel 2003, Rosa Vercesi, una coproduzione Piccolo Teatro di Milano e Teatro dei Sensibili, con Simonetta Benozzo e Paola Roman, di cui Ceronetti è autore (lo spettacolo è basato sul romanzo La vera storia di Rosa Vercesi e della sua amica Vittoria del 2001) e regista. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
AL TEATRO STUDIO, LUNEDI’ 27 SETTEMBRE, IL QOHELET DI CERONETTI INAUGURA LE NOTTI DEL MEDITERRANEO  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Nell’ambito del Festival del Mediterraneo, lunedì 27 settembre (ore 20.30), al Teatro Studio, prende avvio il ciclo di appuntamenti Le notti del Mediterraneo, un percorso di approfondimento e spettacolarità alla ricerca di identità e differenze della civiltà mediterranea. In questa area di confine tra teatro e pensiero si inscrive anche il primo appuntamento, Qohélet, l’Ecclesiaste, letto e “teatralizzato” da Guido Ceronetti e dal suo Teatro dei Sensibili. Ceronetti, tre volte traduttore - sedici edizioni in trent’anni – di questo testo fondante del canone scritturale ebraico, disvela, nel suo stile poetico ed evocativo, spesso paradossale, la teatralità del Qohélet, la sua capacità di creare situazioni e immagini con la forza evocativa delle parole. “Il teatro non è un apparato di riproduzione della letteratura - ha dichiarato Ceronetti in occasione di un altro travaso dalla parola scritta alla scena, quello realizzato la scorsa stagione in occasione dello spettacolo Rosa Vercesi prodotto dal Piccolo Teatro - ma possiede la propria realtà autonoma”. Anche nel caso di un archetipo come il Qohélet, dunque, Ceronetti invita a discostarsi dalle idee e dalla conoscenza preesistenti e a lasciarsi trasportare dal “vortice della Novità teatrale nascitura”. Guido Ceronetti è dal 2001, con Ceronetti Circus, un ospite fisso delle stagioni del Piccolo Teatro: al suo primo lavoro sono seguiti, nel 2002 M’illumino di tragico e, nel 2003, Rosa Vercesi, una coproduzione Piccolo Teatro di Milano e Teatro dei Sensibili, con Simonetta Benozzo e Paola Roman, di cui Ceronetti è autore (lo spettacolo è basato sul romanzo La vera storia di Rosa Vercesi e della sua amica Vittoria del 2001) e regista. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
BEAUTIFUL MINDS PREMI NOBEL. UN SECOLO DI CREATIVITÀ FIRENZE, PALAZZO STROZZI, 16 SETTEMBRE 2004 – 2 GENNAIO 2005  
 
Firenze, 16 settembre 2004 – Dedicata alla misteriosa miscela di talento, casualità e opportunità ambientali, all’origine del processo creativo, è stata presentata oggi a Palazzo Strozzi Beautiful Minds. Premi Nobel. Un secolo di creatività, la straordinaria e spettacolare esposizione allestita nel 2001 a Stoccolma dal Museo Nobel per celebrare il centenario dell’istituzione dei Premi. Beautiful Minds (16 settembre 2004 – 2 Gennaio 2005) è reduce da un’acclamata tournée in Oriente e negli Stati Uniti e fa in Italia un’unica tappa, a Firenze appunto, dove si arricchisce di una significativa sezione riservata ai 19 Nobel italiani e a due rilevanti ambienti creativi: l’Istituto di Fisica di via Panisperna (Roma), dove operò anche Enrico Fermi, e la scuola di Giuseppe Levi a Torino, dove si formarono i futuri Nobel Salvador Luria, Renato Dulbecco e Rita Levi-montalcini. Realizzata dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza e promossa dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la sezione ha particolare importanza perché sottolinea il non marginale segmento dei Premi attribuiti ai nostri connazionali e rappresenta la prima occasione di riflessione sulla significativa pattuglia italiana di laureati Nobel. Tra i protagonisti della cerimonia inaugurale in Palazzo Vecchio, il sindaco Leonardo Domenici, il ministro del beni culturali Giuliano Urbani, il presidente della Fondazione Nobel, Bengt Samuelsson (Nobel per la medicina 1982), il direttore del Museo Nobel, Svante Lindqvist, e Umberto Eco, che ha tenuto una prolusione dal titolo Combinatoria della creatività. Alessandro Checchi Paone, conduttore del programma La macchina del tempo, ha coordinato la conferenza stampa. La mostra ( http://brunelleschi.Imss.fi.it/mostranobel ) è posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed è patrocinata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Gli enti promotori sono il Museo Nobel (www.Nobel.se), l’Istituto e Museo di Storia della Scienza, il Comune di Firenze (Assessorato alla Cultura), Firenze Mostre S.p.a. E l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Sponsor globali, Abb, Ericsson, Merrill Lynch, Skandia, Volvo. L’edizione italiana si avvale della collaborazione di Apt Firenze, Ataf, Gruppo Banca Cr Firenze, Ina Assitalia-agenzia di Firenze, Mt Channel. Due i cataloghi pubblicati da Giunti Editore: uno sulla mostra internazionale, l’altro sulla sezione italiana (insieme € 34). L’esposizione presenta, con oggetti suggestivi, un uso assai efficace della multimedialità e spettacolari filmati, tutto ciò che si può desiderare sapere dell’uomo che ha dato vita al prestigioso premio, il chimico svedese Alfred Nobel, idealista, inventore e imprenditore cosmopolita, e degli oltre 750 Laureati dalla nascita del Premio (1901), delle loro idee, dell’epoca in cui hanno operato. Beautiful Minds ne sceglie 32 (tra gli altri, Pierre e Marie Curie, Einstein, Enrico Fermi, Pasternak, Thomas Mann, il Dalai Lama) per raccontare nei dettagli le eccezionali circostanze, non di rado casuali, che li hanno condotti alla grande impresa. Dopo i geni, gli ambienti creativi: la Parigi degli anni ’20 che ospitò molti futuri Nobel per la letteratura (Hemingway, Beckett), l’odierna Ginevra e le caffetterie del Cern per la fisica, i college di Chicago per l’economia, Cambridge per le scienze. Interrogandosi circa l’esiguità della pattuglia femminile e dei Paesi non occidentali, la mostra ricorda anche una serie di premi controversi. Quelli al chimico tedesco Fritz Haber (padre della guerra chimica), all’economista Milton Friedman, all’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, a Jean-paul Sartre, il solo ad aver spontaneamente rifiutato il Nobel. Completa la rassegna una sezione, anche in questo caso appositamente realizzata in occasione dell’allestimento fiorentino, dedicata agli anni che Nobel trascorse a Sanremo, dove morì nel 1896. Infolink: http://galileo.Imss.firenze.it/news/ibeautminds.html http://brunelleschi.Imss.fi.it/nobel/  
   
   
BEAUTIFUL MINDS PREMI NOBEL. UN SECOLO DI CREATIVITÀ FIRENZE, PALAZZO STROZZI, 16 SETTEMBRE 2004 – 2 GENNAIO 2005  
 
Firenze, 16 settembre 2004 – Dedicata alla misteriosa miscela di talento, casualità e opportunità ambientali, all’origine del processo creativo, è stata presentata oggi a Palazzo Strozzi Beautiful Minds. Premi Nobel. Un secolo di creatività, la straordinaria e spettacolare esposizione allestita nel 2001 a Stoccolma dal Museo Nobel per celebrare il centenario dell’istituzione dei Premi. Beautiful Minds (16 settembre 2004 – 2 Gennaio 2005) è reduce da un’acclamata tournée in Oriente e negli Stati Uniti e fa in Italia un’unica tappa, a Firenze appunto, dove si arricchisce di una significativa sezione riservata ai 19 Nobel italiani e a due rilevanti ambienti creativi: l’Istituto di Fisica di via Panisperna (Roma), dove operò anche Enrico Fermi, e la scuola di Giuseppe Levi a Torino, dove si formarono i futuri Nobel Salvador Luria, Renato Dulbecco e Rita Levi-montalcini. Realizzata dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza e promossa dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la sezione ha particolare importanza perché sottolinea il non marginale segmento dei Premi attribuiti ai nostri connazionali e rappresenta la prima occasione di riflessione sulla significativa pattuglia italiana di laureati Nobel. Tra i protagonisti della cerimonia inaugurale in Palazzo Vecchio, il sindaco Leonardo Domenici, il ministro del beni culturali Giuliano Urbani, il presidente della Fondazione Nobel, Bengt Samuelsson (Nobel per la medicina 1982), il direttore del Museo Nobel, Svante Lindqvist, e Umberto Eco, che ha tenuto una prolusione dal titolo Combinatoria della creatività. Alessandro Checchi Paone, conduttore del programma La macchina del tempo, ha coordinato la conferenza stampa. La mostra ( http://brunelleschi.Imss.fi.it/mostranobel ) è posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed è patrocinata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Gli enti promotori sono il Museo Nobel (www.Nobel.se), l’Istituto e Museo di Storia della Scienza, il Comune di Firenze (Assessorato alla Cultura), Firenze Mostre S.p.a. E l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Sponsor globali, Abb, Ericsson, Merrill Lynch, Skandia, Volvo. L’edizione italiana si avvale della collaborazione di Apt Firenze, Ataf, Gruppo Banca Cr Firenze, Ina Assitalia-agenzia di Firenze, Mt Channel. Due i cataloghi pubblicati da Giunti Editore: uno sulla mostra internazionale, l’altro sulla sezione italiana (insieme € 34). L’esposizione presenta, con oggetti suggestivi, un uso assai efficace della multimedialità e spettacolari filmati, tutto ciò che si può desiderare sapere dell’uomo che ha dato vita al prestigioso premio, il chimico svedese Alfred Nobel, idealista, inventore e imprenditore cosmopolita, e degli oltre 750 Laureati dalla nascita del Premio (1901), delle loro idee, dell’epoca in cui hanno operato. Beautiful Minds ne sceglie 32 (tra gli altri, Pierre e Marie Curie, Einstein, Enrico Fermi, Pasternak, Thomas Mann, il Dalai Lama) per raccontare nei dettagli le eccezionali circostanze, non di rado casuali, che li hanno condotti alla grande impresa. Dopo i geni, gli ambienti creativi: la Parigi degli anni ’20 che ospitò molti futuri Nobel per la letteratura (Hemingway, Beckett), l’odierna Ginevra e le caffetterie del Cern per la fisica, i college di Chicago per l’economia, Cambridge per le scienze. Interrogandosi circa l’esiguità della pattuglia femminile e dei Paesi non occidentali, la mostra ricorda anche una serie di premi controversi. Quelli al chimico tedesco Fritz Haber (padre della guerra chimica), all’economista Milton Friedman, all’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, a Jean-paul Sartre, il solo ad aver spontaneamente rifiutato il Nobel. Completa la rassegna una sezione, anche in questo caso appositamente realizzata in occasione dell’allestimento fiorentino, dedicata agli anni che Nobel trascorse a Sanremo, dove morì nel 1896. Infolink: http://galileo.Imss.firenze.it/news/ibeautminds.html http://brunelleschi.Imss.fi.it/nobel/  
   
   
CARRIERA “BAROCCA” DI FONTANA TACCUINO CRITICO 1959-2003 E CARTEGGIO 1958-1967  
 
 Milano, 16 settembre 2004 - Un’inedita panoramica dell’evoluzione artistica di Lucio Fontana dagli anni ’30 all’inizio degli anni ’60 compone la mostra, a lui dedicata, da Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea a Milano. Carriera “barocca” di Fontana. Taccuino critico 1959-2003 e Carteggio 1958-1967 è il titolo di questa rassegna che comprende 7 sculture, 9 opere su tela e una serie di 7 progetti su legno. Il percorso, che comprende alcune opere inedite, si apre con la splendida scultura in gesso Campione olimpionico (Atleta in attesa) del 1931-1932, nella quale si leggono i primi tentativi di incisione e scavo della materia, fino al Concetto spaziale del 1959, uno dei primi sperimentali tagli su tela. Il Campione olimpionico, opera eseguita in gesso interamente colorato d’azzurro, è tra le più significative sculture di Fontana del periodo figurativo degli anni Trenta, tanto che l’artista la scelse, tra le molte eseguite in quel periodo, per rappresentarlo alla “Seconda Quadriennale d’Arte Nazionale” al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1935. Altra importante scultura esposta è Mujer con mascara, straordinaria figura di donna a dimensione naturale in gesso, interamente dipinta d’oro, che si copre il volto con una maschera nera. Fontana non abbandona mai la ceramica, e rientrato in Italia dall’Argentina nella primavera del ’47, riprende a utilizzare questo materiale: in mostra si possono vedere tre suggestive ceramiche policrome realizzate in questi anni -Testa di medusa, Busto di donna e Deposizione- che evidenziano la vitalità e la grande capacità di modellare la materia, appresa tra Sèvres ed Albisola, alla luce delle nuove esperienze del Dopoguerra. Alcune delle opere esposte fanno parte di una prestigiosa collezione privata e vengono presentate per la prima volta al pubblico. Di nuovo insieme, così come li aveva concepiti Fontana, si possono ammirare due quadri barocchi del ’56, Concetto Spaziale. L’inferno e Concetto Spaziale. Il Paradiso. Del ’56 un altro importante Concetto spaziale barocco. Gli anni Cinquanta sono per Fontana un periodo intenso e di continuo rinnovamento inventivo, come sottolinea Enrico Crispolti: “fra il ’54 e il ’55 sembra quasi che un principio di immagine intervenga a ordinare e concretare il sommovimento materico, come appunto nella fissazione di una sorta di forma barocca…”. Sono inoltre presentate alcune formelle in massello di legno scolpito, forato con piombo, che Fontana aveva realizzato nel 1958 per la decorazione murale della hall del Palazzo dell’Eni a San Donato Milanese. Si tratta di bozzetti, ideati per essere tradotti in grandi dimensioni raffiguranti due diverse soluzioni di Fontana per questo progetto mai realizzato. Accompagna la mostra un catalogo, dove viene pubblicato un carteggio epistolare intercorso tra Fontana e Crispolti tra il 1958 e il 1967 con una serie di interessanti dialoghi e appunti, molti dei quali inediti. Si tratta di una raccolta selettiva che ripercorre il rapporto fra l’artista e il critico, in un divenire che li vede dapprima giovani all’inizio della carriera, e poi maturi, fino all’acquisizione di una statura precisa e riconosciuta. Ne emerge dunque anche un segmento di storia dell’arte contemporanea, che vede un Fontana informale e spaziale negli anni Cinquanta dialogare in seguito con le avanguardie degli anni Sessanta, per poi attraversare i decenni successivi fino ad ottenere una dimensione di rilievo nella scena artistica del xx secolo. Il catalogo, comprendente una raccolta di testi critici pubblicati da Enrico Crispolti tra il 1959 e il 2003, è edito da Skira/amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea, che insieme pubblicano anche il prezioso carteggio epistolare. Milano, Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea 18 novembre 2004 - 21 gennaio 2005 Inaugurazione giovedì 18 novembre, dalle ore 18.00 Informazioni : Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea Tel. + 39 02 76398583 Fax + 39 02 87388552 Info@amedeoporroart.it  
   
   
CARRIERA “BAROCCA” DI FONTANA TACCUINO CRITICO 1959-2003 E CARTEGGIO 1958-1967  
 
 Milano, 16 settembre 2004 - Un’inedita panoramica dell’evoluzione artistica di Lucio Fontana dagli anni ’30 all’inizio degli anni ’60 compone la mostra, a lui dedicata, da Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea a Milano. Carriera “barocca” di Fontana. Taccuino critico 1959-2003 e Carteggio 1958-1967 è il titolo di questa rassegna che comprende 7 sculture, 9 opere su tela e una serie di 7 progetti su legno. Il percorso, che comprende alcune opere inedite, si apre con la splendida scultura in gesso Campione olimpionico (Atleta in attesa) del 1931-1932, nella quale si leggono i primi tentativi di incisione e scavo della materia, fino al Concetto spaziale del 1959, uno dei primi sperimentali tagli su tela. Il Campione olimpionico, opera eseguita in gesso interamente colorato d’azzurro, è tra le più significative sculture di Fontana del periodo figurativo degli anni Trenta, tanto che l’artista la scelse, tra le molte eseguite in quel periodo, per rappresentarlo alla “Seconda Quadriennale d’Arte Nazionale” al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1935. Altra importante scultura esposta è Mujer con mascara, straordinaria figura di donna a dimensione naturale in gesso, interamente dipinta d’oro, che si copre il volto con una maschera nera. Fontana non abbandona mai la ceramica, e rientrato in Italia dall’Argentina nella primavera del ’47, riprende a utilizzare questo materiale: in mostra si possono vedere tre suggestive ceramiche policrome realizzate in questi anni -Testa di medusa, Busto di donna e Deposizione- che evidenziano la vitalità e la grande capacità di modellare la materia, appresa tra Sèvres ed Albisola, alla luce delle nuove esperienze del Dopoguerra. Alcune delle opere esposte fanno parte di una prestigiosa collezione privata e vengono presentate per la prima volta al pubblico. Di nuovo insieme, così come li aveva concepiti Fontana, si possono ammirare due quadri barocchi del ’56, Concetto Spaziale. L’inferno e Concetto Spaziale. Il Paradiso. Del ’56 un altro importante Concetto spaziale barocco. Gli anni Cinquanta sono per Fontana un periodo intenso e di continuo rinnovamento inventivo, come sottolinea Enrico Crispolti: “fra il ’54 e il ’55 sembra quasi che un principio di immagine intervenga a ordinare e concretare il sommovimento materico, come appunto nella fissazione di una sorta di forma barocca…”. Sono inoltre presentate alcune formelle in massello di legno scolpito, forato con piombo, che Fontana aveva realizzato nel 1958 per la decorazione murale della hall del Palazzo dell’Eni a San Donato Milanese. Si tratta di bozzetti, ideati per essere tradotti in grandi dimensioni raffiguranti due diverse soluzioni di Fontana per questo progetto mai realizzato. Accompagna la mostra un catalogo, dove viene pubblicato un carteggio epistolare intercorso tra Fontana e Crispolti tra il 1958 e il 1967 con una serie di interessanti dialoghi e appunti, molti dei quali inediti. Si tratta di una raccolta selettiva che ripercorre il rapporto fra l’artista e il critico, in un divenire che li vede dapprima giovani all’inizio della carriera, e poi maturi, fino all’acquisizione di una statura precisa e riconosciuta. Ne emerge dunque anche un segmento di storia dell’arte contemporanea, che vede un Fontana informale e spaziale negli anni Cinquanta dialogare in seguito con le avanguardie degli anni Sessanta, per poi attraversare i decenni successivi fino ad ottenere una dimensione di rilievo nella scena artistica del xx secolo. Il catalogo, comprendente una raccolta di testi critici pubblicati da Enrico Crispolti tra il 1959 e il 2003, è edito da Skira/amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea, che insieme pubblicano anche il prezioso carteggio epistolare. Milano, Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea 18 novembre 2004 - 21 gennaio 2005 Inaugurazione giovedì 18 novembre, dalle ore 18.00 Informazioni : Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea Tel. + 39 02 76398583 Fax + 39 02 87388552 Info@amedeoporroart.it  
   
   
FONDAZIONE CITTA’ITALIA DONA PER IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI CAMPAGNA NAZIONALE PER LA RACCOLTA DI FONDI DA DESTINARE AL RESTAURO DEI BENI CULTURALI 25 E 26 SETTEMBRE 2004  
 
Milano, 16 settembre 2004 - “La bellezza salverà il mondo” Fedor Dostoevskij Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, del Ministero per gli Italiani nel Mondo, dell’Anci, dell’Upi, dell’Unesco Commissione Italiana, dell’Unioncamere, della Lega Calcio, in collaborazione con la Rai ed il sostegno del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale del Notariato, Consiglio Nazionale dei Chimici, Federazione Nazionali degli ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri La Fondazione promuove la prima edizione delle “La Prima Edizione delle Giornate di Raccolta Fondi a favore dei Beni Culturali, organizzata dalla Fondazione Cittàitalia in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale, offre una prestigiosa occasione per una riflessione comune sui temi della promozione del prezioso patrimonio della nostra civiltà. Le straordinarie eredità artistiche che rendono unica nel mondo l’Italia rappresentano una splendida testimonianza della storia, della tradizione e delle cultura. Infolink: www.Fondazionecittaitalia.it  
   
   
FONDAZIONE CITTA’ITALIA DONA PER IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI CAMPAGNA NAZIONALE PER LA RACCOLTA DI FONDI DA DESTINARE AL RESTAURO DEI BENI CULTURALI 25 E 26 SETTEMBRE 2004  
 
Milano, 16 settembre 2004 - “La bellezza salverà il mondo” Fedor Dostoevskij Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, del Ministero per gli Italiani nel Mondo, dell’Anci, dell’Upi, dell’Unesco Commissione Italiana, dell’Unioncamere, della Lega Calcio, in collaborazione con la Rai ed il sostegno del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale del Notariato, Consiglio Nazionale dei Chimici, Federazione Nazionali degli ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri La Fondazione promuove la prima edizione delle “La Prima Edizione delle Giornate di Raccolta Fondi a favore dei Beni Culturali, organizzata dalla Fondazione Cittàitalia in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale, offre una prestigiosa occasione per una riflessione comune sui temi della promozione del prezioso patrimonio della nostra civiltà. Le straordinarie eredità artistiche che rendono unica nel mondo l’Italia rappresentano una splendida testimonianza della storia, della tradizione e delle cultura. Infolink: www.Fondazionecittaitalia.it  
   
   
PREMIO COMPASSO D’ORO ADI XX EDIZIONE - 50 ANNI (1954-2004) TRIENNALE DI MILANO, 16 SETTEMBRE 2004  
 
Milano, 16 Settembre 2004 - Una data storica, un appuntamento unico e irripetibile con il design italiano: il Premio Compasso d'Oro, il più ambito riconoscimento al progetto, al prodotto, alla ricerca e al merito, compie 50 anni e inaugura la sua Xx edizione. Dal 1954, con 25.000 pezzi analizzati, 335 Premiati e oltre 1800 Segnalati, il Premio Compasso d’Oro individua e seleziona le eccellenze che contribuiscono a migliorare la qualità della nostra vita e a diffondere il valore del design italiano nel mondo. Tra le 600 candidature raccolte nella preselezione (operata dall'Osservatorio Permanente del Design nelle ultime 3 edizioni dei volumi Adi Design Index 2002-2003-2004), la Giuria Internazionale ha assegnato: 16 Premi Compasso d'Oro e 100 Segnalazioni. Per la sezione "Targa Progetto Giovane" la Giuria ha attribuito 2 Targhe e 9 Segnalazioni. La Giuria formata dal Comitato Esecutivo Adi e da tre Soci Onorari ha conferito 3 Premi alla Carriera, 1 Premio Speciale Europeo, 1 Premio Speciale per i 50 Anni del Premio Compasso d'Oro Adi. Tutti i premi di questa Xx Edizione (documentati in 2 preziosi Cataloghi Adi: Compasso d'Oro e Targa Progetto Giovane), andranno come di consueto ad arricchire la Collezione Storica del Premio Compasso d'Oro, tutelata dalla Fondazione Adi. Proprio quest'anno -ed è un altro degli eventi che caratterizzano i 50 Anni del Premio- la Collezione è stata dichiarata di "eccezionale interesse artistico e storico" e in quanto tale riconosciuta patrimonio della cultura italiana dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali-direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia. Un evento senza precedenti che valorizza non solo la storia e il futuro del design Italiano e del Compasso d'Oro che lo rappresenta, ma tutta la cultura materiale e immateriale del progetto nel nostro paese: "La storia che si snoda attraverso il Compasso d’Oro e gli oggetti della sua Collezione non è solo la storia del Disegno Industriale Italiano, ma anche del suo contesto culturale, produttivo, di idee e di costume. E’ un percorso lungo le trasformazioni avvenute nell’arco di questi ultimi cinquant’anni, che hanno profondamente modificato la nozione del design, dei suoi linguaggi estetici e funzionali, la produzione e i suoi processi, i materiali, la tecnologia, il mercato, l’uso e il consumo degli oggetti, le abitudini e gli stili di vita, il gusto." Insieme alla Cerimonia di Premiazione, si inaugura oggi la Mostra del Xx Compasso d'Oro Adi (Triennale di Milano, 16 settembre-14 novembre 2004). Per l'occasione la Mostra, che si estende su oltre 1000 mq., non si limita come di consuetudine ad esporre i Premiati e i Segnalati del Compasso d'Oro, le Targhe, e i Premi alla Carriera, ma contiene una parte speciale dedicata alla storia del Premio, con oggetti delle precedenti Xix edizioni e un Film. Adi Associazione per il Disegno Industriale e Fondazione Adi per il Design Italiano, promotori di tutte le iniziative in corso per i 50 anni del Premio, ringraziano per il Patrocinio alla Xx Edizione: Ministero degli Affari Esteri; Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia; Ministero delle Attività Produttive; Commissione Europea, Rappresentanza a Milano; Regione Lombardia; Provincia di Milano; Comune di Milano - Cultura e Musei.  
   
   
PREMIO COMPASSO D’ORO ADI XX EDIZIONE - 50 ANNI (1954-2004) TRIENNALE DI MILANO, 16 SETTEMBRE 2004  
 
Milano, 16 Settembre 2004 - Una data storica, un appuntamento unico e irripetibile con il design italiano: il Premio Compasso d'Oro, il più ambito riconoscimento al progetto, al prodotto, alla ricerca e al merito, compie 50 anni e inaugura la sua Xx edizione. Dal 1954, con 25.000 pezzi analizzati, 335 Premiati e oltre 1800 Segnalati, il Premio Compasso d’Oro individua e seleziona le eccellenze che contribuiscono a migliorare la qualità della nostra vita e a diffondere il valore del design italiano nel mondo. Tra le 600 candidature raccolte nella preselezione (operata dall'Osservatorio Permanente del Design nelle ultime 3 edizioni dei volumi Adi Design Index 2002-2003-2004), la Giuria Internazionale ha assegnato: 16 Premi Compasso d'Oro e 100 Segnalazioni. Per la sezione "Targa Progetto Giovane" la Giuria ha attribuito 2 Targhe e 9 Segnalazioni. La Giuria formata dal Comitato Esecutivo Adi e da tre Soci Onorari ha conferito 3 Premi alla Carriera, 1 Premio Speciale Europeo, 1 Premio Speciale per i 50 Anni del Premio Compasso d'Oro Adi. Tutti i premi di questa Xx Edizione (documentati in 2 preziosi Cataloghi Adi: Compasso d'Oro e Targa Progetto Giovane), andranno come di consueto ad arricchire la Collezione Storica del Premio Compasso d'Oro, tutelata dalla Fondazione Adi. Proprio quest'anno -ed è un altro degli eventi che caratterizzano i 50 Anni del Premio- la Collezione è stata dichiarata di "eccezionale interesse artistico e storico" e in quanto tale riconosciuta patrimonio della cultura italiana dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali-direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia. Un evento senza precedenti che valorizza non solo la storia e il futuro del design Italiano e del Compasso d'Oro che lo rappresenta, ma tutta la cultura materiale e immateriale del progetto nel nostro paese: "La storia che si snoda attraverso il Compasso d’Oro e gli oggetti della sua Collezione non è solo la storia del Disegno Industriale Italiano, ma anche del suo contesto culturale, produttivo, di idee e di costume. E’ un percorso lungo le trasformazioni avvenute nell’arco di questi ultimi cinquant’anni, che hanno profondamente modificato la nozione del design, dei suoi linguaggi estetici e funzionali, la produzione e i suoi processi, i materiali, la tecnologia, il mercato, l’uso e il consumo degli oggetti, le abitudini e gli stili di vita, il gusto." Insieme alla Cerimonia di Premiazione, si inaugura oggi la Mostra del Xx Compasso d'Oro Adi (Triennale di Milano, 16 settembre-14 novembre 2004). Per l'occasione la Mostra, che si estende su oltre 1000 mq., non si limita come di consuetudine ad esporre i Premiati e i Segnalati del Compasso d'Oro, le Targhe, e i Premi alla Carriera, ma contiene una parte speciale dedicata alla storia del Premio, con oggetti delle precedenti Xix edizioni e un Film. Adi Associazione per il Disegno Industriale e Fondazione Adi per il Design Italiano, promotori di tutte le iniziative in corso per i 50 anni del Premio, ringraziano per il Patrocinio alla Xx Edizione: Ministero degli Affari Esteri; Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia; Ministero delle Attività Produttive; Commissione Europea, Rappresentanza a Milano; Regione Lombardia; Provincia di Milano; Comune di Milano - Cultura e Musei.  
   
   
TORNA MILANO BICI FESTIVAL PER 4 GIORNI LE DUE RUOTE PROTAGONISTE IN CITTÀ. UNA TRENTINA DI MANIFESTAZIONI NELLA SECONDA EDIZIONE, DA MILANOCHEPEDALA ALLA PEDALATA AZZURRA, ALLA FESTA IN CORSO BUENOS AIRES. A FINE MESE, CON VIA BISCEGLIE, SARANNO 78 I KM DI PISTE PER CICLISTI.  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Milano su due ruote, per 4 giorni capitale della bicicletta. In concomitanza col Salone in Fiera del Ciclo e Motociclo, torna tra il 17 e il 20 settembre la seconda edizione del Milano Bici Festival, promosso dal Comune con 27 associazioni di categoria. L’iniziativa, presentata ieri dall’assessore ai Trasporti e alla Mobilità Giorgio Goggi e dagli assessori allo Sport Aldo Brandirali e alla Moda, Turismo, Eventi Giovanni Bozzetti prevede una trentina di manifestazioni, dalla Pedalata Azzurra, cicloturistica internazionale di 78 km, in programma sabato 18, alla Milanochepedala, tradizionale passeggiata in bici per famiglie, prevista per domenica 19, con partenza e arrivo al Parco Sempione, alla sua ventinovesima edizione. Molte adesioni. Hanno aderito tra gli altri al Bici Festival, l’Unione del Commercio, l’Ancma (Associazione del Ciclo e Motociclo), Legambiente, Turbolento Veloclub Milano, Ciclobby, Associazione Atleti Azzurri d’Italia, Centro Guide Turistiche di Milano, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Panda Trek, Donne in Campo, Gruppo Ciclistico Francesco Moser e Turismo Verde Lombardia. In bici a scuola, al lavoro, nel tempo libero. E’ vario e avvincente il programma di questa edizione. Tra le iniziative, quattro itinerari ciclo-culturali, promossi dal Centro Guide turistiche e Ciclobby: al Cenacolo, da Sant’eustorgio alla Ca’ Granda, alle case milanesi “amiche del verde” e a palazzo Bagatti Valsecchi. E venerdì sera, promossa da Unione del Commercio e Ascobaires, sul corso Buenos Aires, chiuso al traffico dalle 19 a mezzanotte, la spettacolare Festa di via dedicata alla bicicletta. Agli incroci con via Vitruvio, viale Tunisia e altre strade nelle ore di blocco saranno garantiti gli attraversamenti dei mezzi pubblici. Per la prima volta Bici Festival prevede anche una caccia al tesoro sulle due ruote, ritrovo sabato 18 alle 15.30 in via Vitruvio, davanti al Gonzaga. Domenica 19 inoltre l’incontro con i prodotti tipici delle cascine lombarde e in mattinata la Milano-castellanìa, cicloturistica di 110 km, con arrivo nel Tortonese, al paese natale di Fausto Coppi. Su iniziativa degli assessorati ai Trasporti e alle Politiche sociali con Bici Festival, infine, è nato quest’anno il Diario della bicicletta, realizzato con disegni e testi degli alunni di una decina di scuole e distribuito in circa 10 mila copie. La motivazione è questa: la mobilità ciclabile, con le sue norme, è anche un fatto educativo. Giusto quindi che parta dai ragazzi il lavoro di sensibilizzazione sul traffico e le sue regole. Goggi: non solo piste ciclabili. Dal 1997 ad oggi la giunta Albertini ha realizzato 48 km di nuove piste ciclabili. “Siamo partiti con 30 km – ha precisato l’assessore Goggi - e tra pochi giorni, con l’ultimo itinerario su via Bisceglie di 2 km., che sarà completato a fine settembre, arriveremo a quota 78. Per ogni nuova strada che viene realizzata, come è avvenuto per via Cusago e via Cristina Belgioioso, prevediamo un percorso ciclabile. Gradualmente metteremo in collegamento i nuovi tratti”. In centro ed in periferia intanto, davanti agli uffici pubblici, sono in arrivo nuove rastrelliere per bici. L’assessore allo Sport Aldo Brandirali ha espresso apprezzamento per l’impegno sviluppato in questi anni a favore della mobilità ciclabile . “Bici Festival - ha detto - è la Stramilano della bicicletta”: “Nostro obiettivo - ha chiarito da parte sua l’assessore Goggi - non è solo aprire nuove piste per i 100 mila ciclisti milanesi, ma promuovere l’uso delle due ruote come alternativa al traffico privato, tutelando le utenze deboli, la sicurezza, promuovendo le isole ambientali, ambiti di territorio con viabilità protetta. Con Bici Festival anche quest’anno siamo riusciti ad aggregare, su un programma concordato, associazioni diverse. La Polizia Municipale ci ha assicurato la sua preziosa collaborazione. E tutti i vigili urbani che lo potranno nei giorni dell’evento svolgeranno il loro servizio su due ruote”. “Per 4 giorni - ha sottolineato l’assessore Giovanni Bozzetti, annunciando nuovi itinerari turistici dedicati alle bici - milanesi e turisti abbandoneranno auto e mezzi pubblici e in sella alla propria bici potranno ammirare monumenti e parchi, musei e palazzi. Grazie agli itinerari promossi dal Centro Guide Turistiche e Ciclobby l’evento avrà anche una forte valenza culturale, oltre che di aggregazione e di svago. Invito quindi tutti a inforcare le due ruote e a percorrere le strade della nostra città, scoprendola più bella e più a portata di mano”.  
   
   
TORNA MILANO BICI FESTIVAL PER 4 GIORNI LE DUE RUOTE PROTAGONISTE IN CITTÀ. UNA TRENTINA DI MANIFESTAZIONI NELLA SECONDA EDIZIONE, DA MILANOCHEPEDALA ALLA PEDALATA AZZURRA, ALLA FESTA IN CORSO BUENOS AIRES. A FINE MESE, CON VIA BISCEGLIE, SARANNO 78 I KM DI PISTE PER CICLISTI.  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Milano su due ruote, per 4 giorni capitale della bicicletta. In concomitanza col Salone in Fiera del Ciclo e Motociclo, torna tra il 17 e il 20 settembre la seconda edizione del Milano Bici Festival, promosso dal Comune con 27 associazioni di categoria. L’iniziativa, presentata ieri dall’assessore ai Trasporti e alla Mobilità Giorgio Goggi e dagli assessori allo Sport Aldo Brandirali e alla Moda, Turismo, Eventi Giovanni Bozzetti prevede una trentina di manifestazioni, dalla Pedalata Azzurra, cicloturistica internazionale di 78 km, in programma sabato 18, alla Milanochepedala, tradizionale passeggiata in bici per famiglie, prevista per domenica 19, con partenza e arrivo al Parco Sempione, alla sua ventinovesima edizione. Molte adesioni. Hanno aderito tra gli altri al Bici Festival, l’Unione del Commercio, l’Ancma (Associazione del Ciclo e Motociclo), Legambiente, Turbolento Veloclub Milano, Ciclobby, Associazione Atleti Azzurri d’Italia, Centro Guide Turistiche di Milano, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Panda Trek, Donne in Campo, Gruppo Ciclistico Francesco Moser e Turismo Verde Lombardia. In bici a scuola, al lavoro, nel tempo libero. E’ vario e avvincente il programma di questa edizione. Tra le iniziative, quattro itinerari ciclo-culturali, promossi dal Centro Guide turistiche e Ciclobby: al Cenacolo, da Sant’eustorgio alla Ca’ Granda, alle case milanesi “amiche del verde” e a palazzo Bagatti Valsecchi. E venerdì sera, promossa da Unione del Commercio e Ascobaires, sul corso Buenos Aires, chiuso al traffico dalle 19 a mezzanotte, la spettacolare Festa di via dedicata alla bicicletta. Agli incroci con via Vitruvio, viale Tunisia e altre strade nelle ore di blocco saranno garantiti gli attraversamenti dei mezzi pubblici. Per la prima volta Bici Festival prevede anche una caccia al tesoro sulle due ruote, ritrovo sabato 18 alle 15.30 in via Vitruvio, davanti al Gonzaga. Domenica 19 inoltre l’incontro con i prodotti tipici delle cascine lombarde e in mattinata la Milano-castellanìa, cicloturistica di 110 km, con arrivo nel Tortonese, al paese natale di Fausto Coppi. Su iniziativa degli assessorati ai Trasporti e alle Politiche sociali con Bici Festival, infine, è nato quest’anno il Diario della bicicletta, realizzato con disegni e testi degli alunni di una decina di scuole e distribuito in circa 10 mila copie. La motivazione è questa: la mobilità ciclabile, con le sue norme, è anche un fatto educativo. Giusto quindi che parta dai ragazzi il lavoro di sensibilizzazione sul traffico e le sue regole. Goggi: non solo piste ciclabili. Dal 1997 ad oggi la giunta Albertini ha realizzato 48 km di nuove piste ciclabili. “Siamo partiti con 30 km – ha precisato l’assessore Goggi - e tra pochi giorni, con l’ultimo itinerario su via Bisceglie di 2 km., che sarà completato a fine settembre, arriveremo a quota 78. Per ogni nuova strada che viene realizzata, come è avvenuto per via Cusago e via Cristina Belgioioso, prevediamo un percorso ciclabile. Gradualmente metteremo in collegamento i nuovi tratti”. In centro ed in periferia intanto, davanti agli uffici pubblici, sono in arrivo nuove rastrelliere per bici. L’assessore allo Sport Aldo Brandirali ha espresso apprezzamento per l’impegno sviluppato in questi anni a favore della mobilità ciclabile . “Bici Festival - ha detto - è la Stramilano della bicicletta”: “Nostro obiettivo - ha chiarito da parte sua l’assessore Goggi - non è solo aprire nuove piste per i 100 mila ciclisti milanesi, ma promuovere l’uso delle due ruote come alternativa al traffico privato, tutelando le utenze deboli, la sicurezza, promuovendo le isole ambientali, ambiti di territorio con viabilità protetta. Con Bici Festival anche quest’anno siamo riusciti ad aggregare, su un programma concordato, associazioni diverse. La Polizia Municipale ci ha assicurato la sua preziosa collaborazione. E tutti i vigili urbani che lo potranno nei giorni dell’evento svolgeranno il loro servizio su due ruote”. “Per 4 giorni - ha sottolineato l’assessore Giovanni Bozzetti, annunciando nuovi itinerari turistici dedicati alle bici - milanesi e turisti abbandoneranno auto e mezzi pubblici e in sella alla propria bici potranno ammirare monumenti e parchi, musei e palazzi. Grazie agli itinerari promossi dal Centro Guide Turistiche e Ciclobby l’evento avrà anche una forte valenza culturale, oltre che di aggregazione e di svago. Invito quindi tutti a inforcare le due ruote e a percorrere le strade della nostra città, scoprendola più bella e più a portata di mano”.  
   
   
SCATTA IL MONDIALE DI CALCIO TAVOLO – SUBBUTEO. VENERDÌ A BOLOGNA LA CONFERENZA STAMPA, POI I VIP E IL VIA ALLE GARE. OLTRE AI 10 TITOLI IRIDATI IN PALIO, GRANDE SPETTACOLO CON IL TORNEO VIP-GIORNALISTI CHE ANDRÀ IN SCENA VENERDÌ SERA AL PALADOZZA. DA SABATO SI GIOCA PER IL TITOLO.  
 
 Bologna, 16 settembre 2004 - Cresce l’attesa per il Campionato Mondiale di Calcio Tavolo – Subbuteo che andrà in scena Sabato e Domenica prossimi al Paladozza di Bologna. La macchina organizzativa del Comitato Regionale Emilia Romagna sta proseguendo freneticamente il proprio lavoro per un impegno che di piccolo ha solamente I protagonisti in campo. Numeri dei partecipanti e qualità dell’organizzazione hanno davvero poco da invidiare ai grandi eventi internazionali. Ricordiamo infatti che saranno circa 200 I partecipanti provenienti da 22 nazioni impegnati sui 36 campi allestiti all’interno dell’impianto bolognese e forniti dal Club Bologna Tigers Subbuteo. Il primo atto ufficiale del Mondiale andrà in scena venerdì alle ore 12.30 con la Conferenza Stampa di Presentazione che si terrà in Sala Savonuzzi - Comune di Bologna, P.zza Maggiore 6. In serata poi, alle ore 21.00, a fare da gustoso antipasto del Mondiale, ci sarà il Torneo Vip-giornalisti in programma al Paladozza. Iscrizioni al cell. 348 35.54.254 email: botigers@infinito.It Il Campionato del Mondo 2004 assegnerà 10 titoli in totale: Open, Under 19, Under 15, Veterani e Femminile, sia individuali che a squadre. La Nazionale italiana si presenta all’appuntamento con alle spalle una grande tradizione e ben 3 titoli da difendere, quelli conquistati a Malta nel 2003: l’Open Individuale con Massimiliano Nastasi e quelli Open e Veterani a Squadre. A Bologna, al fianco degli azzurri, sarà protagonista anche Errea’ che fornirà il materiale da gara agli atleti azzurri impegnati nelle diverse categorie e a tutto lo staff organizzativo, oltre a griffare i campi su cui si giocheranno le partite della manifestazione iridata. Questo il programma completo del Mondiale 2004 di Subbuteo: - Conferenza Stampa Ufficiale: venerdì 17 settembre (ore 12.30) Sala Savonuzzi ; Piazza Maggiore 6 all’interno del Palazzo del Comune; - Torneo Vip-giornalisti: venerdì 17 settembre (ore 21.00) Paladozza; - Competizione individuale: sabato 18 settembre (ore 9.00 – 18.00) Paladozza; - Competizione a squadre: domenica 19 settembre (ore 9.00 – 18.00) Paladozza. Per entrambe le giornate di gara l’entrata sarà gratuita. Per maggiori informazioni: Info line 348 35.54.254 Email: botigers@infinito.It  
Sito del Campionato del Mondo: www.Bolognatigers.com/worldcup2004  
Sito della Federazione Internazionale: www.Fistf.com  
Sito della Federazione Italiana: www.Fisct.it  
Sito Erreà: www.Erreapress.it
 
   
   
SCATTA IL MONDIALE DI CALCIO TAVOLO – SUBBUTEO. VENERDÌ A BOLOGNA LA CONFERENZA STAMPA, POI I VIP E IL VIA ALLE GARE. OLTRE AI 10 TITOLI IRIDATI IN PALIO, GRANDE SPETTACOLO CON IL TORNEO VIP-GIORNALISTI CHE ANDRÀ IN SCENA VENERDÌ SERA AL PALADOZZA. DA SABATO SI GIOCA PER IL TITOLO.  
 
 Bologna, 16 settembre 2004 - Cresce l’attesa per il Campionato Mondiale di Calcio Tavolo – Subbuteo che andrà in scena Sabato e Domenica prossimi al Paladozza di Bologna. La macchina organizzativa del Comitato Regionale Emilia Romagna sta proseguendo freneticamente il proprio lavoro per un impegno che di piccolo ha solamente I protagonisti in campo. Numeri dei partecipanti e qualità dell’organizzazione hanno davvero poco da invidiare ai grandi eventi internazionali. Ricordiamo infatti che saranno circa 200 I partecipanti provenienti da 22 nazioni impegnati sui 36 campi allestiti all’interno dell’impianto bolognese e forniti dal Club Bologna Tigers Subbuteo. Il primo atto ufficiale del Mondiale andrà in scena venerdì alle ore 12.30 con la Conferenza Stampa di Presentazione che si terrà in Sala Savonuzzi - Comune di Bologna, P.zza Maggiore 6. In serata poi, alle ore 21.00, a fare da gustoso antipasto del Mondiale, ci sarà il Torneo Vip-giornalisti in programma al Paladozza. Iscrizioni al cell. 348 35.54.254 email: botigers@infinito.It Il Campionato del Mondo 2004 assegnerà 10 titoli in totale: Open, Under 19, Under 15, Veterani e Femminile, sia individuali che a squadre. La Nazionale italiana si presenta all’appuntamento con alle spalle una grande tradizione e ben 3 titoli da difendere, quelli conquistati a Malta nel 2003: l’Open Individuale con Massimiliano Nastasi e quelli Open e Veterani a Squadre. A Bologna, al fianco degli azzurri, sarà protagonista anche Errea’ che fornirà il materiale da gara agli atleti azzurri impegnati nelle diverse categorie e a tutto lo staff organizzativo, oltre a griffare i campi su cui si giocheranno le partite della manifestazione iridata. Questo il programma completo del Mondiale 2004 di Subbuteo: - Conferenza Stampa Ufficiale: venerdì 17 settembre (ore 12.30) Sala Savonuzzi ; Piazza Maggiore 6 all’interno del Palazzo del Comune; - Torneo Vip-giornalisti: venerdì 17 settembre (ore 21.00) Paladozza; - Competizione individuale: sabato 18 settembre (ore 9.00 – 18.00) Paladozza; - Competizione a squadre: domenica 19 settembre (ore 9.00 – 18.00) Paladozza. Per entrambe le giornate di gara l’entrata sarà gratuita. Per maggiori informazioni: Info line 348 35.54.254 Email: botigers@infinito.It  
Sito del Campionato del Mondo: www.Bolognatigers.com/worldcup2004  
Sito della Federazione Internazionale: www.Fistf.com  
Sito della Federazione Italiana: www.Fisct.it  
Sito Erreà: www.Erreapress.it