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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Ottobre 2004
Web alimentazione e benessere
IL GOVERNO ITALIANO DIVISO SUGLI OGM  
 
Con una mossa che ha spaccato il governo, il Consiglio dei ministri italiano ha bloccato la mozione presentata dal ministro dell'Agricoltura Gianni Alemanno per regolare la futura introduzione degli Ogm (organismi geneticamente modificati) in Italia. Dopo la decisione della Commissione europea del mese scorso, che autorizzava gli agricoltori dell'Ue a coltivare a fini commerciali 17 differenti tipi di mais per foraggio, Alemanno aveva proposto una legge per disciplinare rigidamente la coltivazione di piante geneticamente modificate. 'Dobbiamo ancora imparare un mucchio di cose sugli Ogm, e se adesso ci mostriamo troppo flessibili un giorno ci potremmo ritrovare in una situazione fuori controllo', ha detto il ministro, spiegando i motivi del suo approccio prudente. 'Dobbiamo anche tener conto del fatto che 12 regioni italiane si sono dichiarate libere da Ogm', ha aggiunto. Il Primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha definito la misura 'illiberale', affermando che viola la libertà dei cittadini. Il governo si trova così spaccato tra chi considera le misure proposte troppo rigide e chi ritiene che gli Ogm vadano contro la tradizione italiana di prodotti biologici di qualità. Il ministro dell'Industria Antonio Marzano si è schierato con Berlusconi, sostenendo che 'l'Italia non può rinunciare a sviluppare gli Ogm', e lo stesso ha fatto il presidente della regione Veneto Giancarlo Galan, che in una dichiarazione ha detto: 'Penso che la ricerca scientifica non può e non deve arrestarsi. [...] La ricerca scientifica non si ferma di fronte a nulla. Se non la portiamo avanti qui, qualcun altro lo farà altrove. Se non la facciamo in Europa, qualcuno lo farà in Israele o in Egitto. Non la si può fermare'. 'La cosa importante è la tracciabilità del prodotto', ha aggiunto. 'Dobbiamo esigere di sapere cosa stiamo mangiando e bevendo'. Anche Altero Matteoli, ministro per l'Ambiente, ha sollecitato una normativa meno rigida. Prendendo le parti di Alemanno, Ermete Realacci, dell'associazione ambientalista Legambiente, ha detto, secondo quanto riferisce Greenplanet: 'Intuisco le pressioni a cui Berlusconi è sottoposto da parte dei capi di Stato stranieri e di potenti lobby economiche, ma non è possibile affermare prima che turismo e qualità del cibo sono l'oro nero italiano e poi dargli fuoco'. La confederazione delle cooperative italiane ha dichiarato che 'il principale obiettivo da perseguire è la difesa e la valorizzazione della genuinità dell'agricoltura italiana, ovviamente non orientata verso gli Ogm. In una tale ottica, appoggiamo l'iniziativa del ministro Alemanno per regolamentare il settore, iniziativa che favorisce prima di tutto la tracciabilità e garantisce la trasparenza per i consumatori'. Nonostante il gabinetto si sia spaccato senza raggiungere un accordo sulle norme proposte da Alemanno, il ministro dell'Agricoltura ha dichiarato: 'Porterò avanti il mio decreto, e se dovesse risultare impossibile farlo approvare dal Consiglio dei ministri dovremo trovare altre strade'. Un recente sondaggio ha mostrato che il 68% degl'italiani non ha fiducia nella frutta e nei vegetali Gm.  
   
   
L'AGRICOLTURA BIOLOGICA AUMENTA LA BIODIVERSITÀ, AFFERMA UNO STUDIO  
 
Un riesame scientifico degli studi sulla biodiversità condotti in Europa, Canada, Nuova Zelanda e Stati Uniti è arrivato alla conclusione che i metodi di agricoltura biologica sono benefici per la biodiversità a tutti i livelli della catena alimentare, dai batteri ai pipistrelli. In un riesame di 76 studi sulle specie naturali presenti nelle fattorie biologiche e non biologiche di livello equivalente, i ricercatori di English Nature e della Rspb (Royal Society for the Protection of Birds) hanno constatato che nella maggior parte dei casi nelle prime sono presenti più animali selvatici e/o piante. 'L'analisi mostra che l'agricoltura biologica può favorire le specie naturali nelle fattorie', ha detto Sue Armstrong Brown, responsabile della politica agricola della Rspb. 'I dati ottenuti dovrebbero rincuorare coloro che già gestiscono l'agricoltura biologica pensando alla natura, e dovrebbero incitare altri a profittare dei benefici dei metodi organici'. Già altre ricerche avevano mostrato che l'agricoltura biologica giova alla natura, ma la novità di questa analisi sta nell'affermazione che tali metodi possono influire positivamente sulla biodiversità, in tutte le tappe della catena alimentare. Nella maggior parte degli studi riesaminati dal gruppo, la biodiversità era stata misurata in base alle specie, dai batteri e dalle piante fino ai mammiferi e agli uccelli, presenti nelle fattorie biologiche oppure in quelle tradizionali. Dei 99 confronti, 66 suggerivano che l'agricoltura biologica aumenta la biodiversità, 8 che la diminuiscono, 25 non permettevano di trarre alcuna conclusione. I ricercatori hanno concluso che vi sono tre ragioni che spiegano l'influenza positiva dell'agricoltura biologica sulla natura: non usa pesticidi e fertilizzanti sintetici; implica una gestione più simpatetica delle aree vicine non coltivate (ad esempio siepi, fossati, acque interne); vi è una maggiore propensione delle fattorie biologiche a mescolare attività di allevamento e di coltivazione, fornendo una più ampia gamma degli habitat necessari alla natura per prosperare sui terreni agricoli. Ad esempio, uno degli studi riesaminati aveva dimostrato i benefici dell'agricoltura biologica per i pipistrelli, la cui attività di foraggiamento sui terreni biologici era superiore dell'84%, e aveva indicato che due specie (il piccolo e il grande pipistrello a ferro di cavallo) erano presenti solo sui terreni biologici. È anche possibile che quest'ultima ricerca abbia sottostimato i benefici dell'agricoltura biologica sulla biodiversità. Secondo Phillip Grice, membro del gruppo di ricerca, alcuni studi rivisti da lui e dai suoi colleghi hanno studiato le fattorie solo pochi mesi dopo il loro passaggio all'agricoltura biologica, quando il numero di piante e animali aveva probabilmente solo cominciato ad aumentare. Alastair Rutherford, responsabile agricolo a English Nature, ha concluso: 'Lo studio conferma che i consumatori possono essere sicuri che quando chiedono e acquistano prodotti dell'agricoltura biologica inglese stanno contribuendo a contrastare le declinanti fortune della nostra natura nelle fattorie'.
Infolink: http://www.Sciencedirect.com/science?_ob=articleurl&_udi=b6v5x-4d67bfw-5&_user=10&_handle=b-wa-a-b-ba-mssayww-uua-auedeewbwa-aueccdbawa-zwcvuedub-ba-u&_fmt=summary&_coverdate=08%2f28%2f2004&_rdoc=13&_orig=browse&_srch=%23toc%235798%239999%23999999999%2399999!&_cdi=5798&view=c&_acct=c000050221&_version=1&_urlversion=0&_userid=10&md5=3dd92b5a0908333586d0db329f48443e
 
 
   
   
COMMISSION PROPOSES REVISED RULES ON FOOD ADDITIVES REDUCING NITRATES AND NITRITES LEVELS  
 
The European Commission adopted a proposal to amend Directive 95/2/Ec, dealing with food additives other than colours and sweeteners. The proposed amendments will reduce the authorised levels of nitrates and nitrites in meat products, withdraw the authorisation for the use of gel-forming food additives as used in “jelly mini-cups”, withdraw the authorisation for the use of a certain paraben (E216 and E217) and authorise the use of four new food additives. David Byrne, Commissioner for Health and Consumer Protection, said “We continuously update our legislation to take into account the latest scientific knowledge. For example, with our proposal today we are aiming to reduce the use of nitrites and nitrates in meat products while still guaranteeing the safety of these products. To achieve this balance, the Commission consulted the European Food Safety Authority for the latest scientific advice. I believe that this type of review process is vital for consumer confidence.” Nitrates and nitrites are used in meat products such as cured meats or sausages to prevent this type of food from going “off” during the production process and to avoid microbiological contamination by bacteria like C.botulinum. However, in meat products, nitrites are transformed into nitrosamines. The aim of the Commission is to keep the level of nitrosamines as low as possible. The proposed amendment will therefore reduce the permitted levels of nitrites and nitrates added to food while still maintaining the microbiological safety of food products. As a basis for the amendments proposed today, the Commission consulted the European Food Safety Authority (Efsa) for advice on the safe use of nitrites and nitrates. Jelly mini-cups are a single portion, pre-packaged sweet or confectionery, mainly intended for children. They are considered a choking risk because of their consistency, shape and form. In April this year the European Commission adopted a Decision, which entered into force immediately, to suspend the marketing in the Eu of jelly mini-cups containing certain food additives derived from seaweed and/or certain gums. Today’s proposal will make this suspension permanent by withdrawing the authorisation for the use of gel-forming food additives in jelly mini-cups. The Commission and Efsa have also reviewed the use of E214–219 p-hydroxybenzoates (parabens) and their sodium salts. Efsa could not establish an Acceptable Daily Intake (Adi) level for propyl paraben because there was a lack of clear “no-observed-adverse-effect” level. The Commission is therefore proposing that the authorisation for the use of this paraben (E216) and its sodium salt (E217) should be withdrawn, while there will be no change as regards the use of the other parabens. The amendment to Directive 95/2/Ec also proposes the use of four new food additives. These new additives are ethyl cellulose, erythritol, 4-hexyl resorcinol and soybean hemicellulose. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/food/food/chemicalsafety/additives/index_en.htm  
   
   
PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI PIÙ SEMPLICE  
 
Semplificazione delle procedure e del finanziamento, utilizzazione efficace delle risorse e possibilità di consulenze professionali. Sono queste le principali innovazioni introdotte dalla proposta di modifica dei regolamenti sulla promozione dei prodotti agricoli all'interno e all'esterno delle frontiere dell'Unione. Innovazioni che la commissione agricoltura del Parlamento, presieduta dal relatore Joseph Daul (Ppe/de, Fr), ha sottoscritto all'unanimità. La relazione è ora sottoposta all'approvazione dell'Aula.  
   
   
VALIDAZIONE DEI RAPPORTI STRUTTURA-ATTIVITÀ PER I CRITERI DI VALUTAZIONE TOSSICOLOGICA: INVITO A PRESENTARE OFFERTE  
 
 Il Ccr (Centro comune di ricerca) della Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare offerte per la validazione dei rapporti quantitativi struttura-attività per i criteri di valutazione tossicologica d'importanza regolatrice. Il contratto si suddivide in quattro lotti: (Q)sars sulla tossicità acuta per i pesci; (Q)sars sulla penetrazione cutanea; (Q)sars sulla sensibilizzazione cutanea; (Q)sars sul legame con i ricettori degli estrogeni e degli androgeni.
Per informazioni: Commissione europea, Direzione generale Ccr, Att.: Anna Maria Dürr, via E. Fermi 1, I-21020 Ispra, Tel +39 0332 789462 Fax +32 0332 785730 E-mail: anna-maria.Duerr@cec.eu.int  
Per il testo completo dell'invito: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=en&docid=169319-2004
 
   
   
PARMA CONFERMA LA SUA LEADERSHIP NELL'INDUSTRIA ALIMENTARE MONDIALE  
 
In questi giorni Fiere di Parma e, in particolare il direttore Fiere Dirette Romano Zeraschi, sono impegnati nel coordinamento della presenza italiana al 6° Congresso Mondiale del Pomodoro, organizzato dall’Associazione Australiana dei Tomato Growers a Melbourne, dal 15 al 18 novembre 2004. Un impegno che spazia dalla messa a punto del contributo tecnico-scientifico dei relatori, all’organizzazione di una missione di operatori professionali altamente qualificati. Il Congresso è un evento significativo, sia sotto l’aspetto scientifico (in concomitanza con il convegno si svolgerà anche il 9° Simposio Ishs sul pomodoro da industria), sia sotto quello commerciale: oltre alle aziende conserviere d'importanza mondiale (Heinz, Morning Star, Unilever...) che sono sponsor della manifestazione, saranno infatti presenti operatori di circa 40 Paesi e in particolare australiani, giapponesi e cinesi. L’italia ha un ruolo leader nel mondo del pomodoro da industria e, per le aziende conserviere italiane specializzate nella produzione di derivati dal pomodoro, la partecipazione al congresso rappresenta un’opportunità da non perdere per stabilire contatti con un mercato - quello austrasiatico in rapida e forte espansione - in grado di valorizzare al meglio l’intero panorama produttivo italiano, dalle materie prime, alla trasformazione, alla più avanzata tecnologica alimentare. Per gli operatori italiani, che sono leader a livello comunitario e secondi nel mondo solo agli Usa, l’appuntamento di Melbourne costituisce dunque una preziosa occasione per approfondire problematiche specifiche e, soprattutto, per vagliare gli elementi di novità che si affacciano all’orizzonte di un sistema articolato e complesso. L’italia deve poter rispondere alle sfide dettate dalla progressiva globalizzazione dei mercati, dall’affacciarsi sullo scenario mondiale di nuovi paesi competitori, dall'adozione di tecnologie sempre più avanzate sia in campo agricolo che industriale e dal rispetto delle esigenze dei consumatori, sempre più attenti alle questioni legate alla qualità e alla sicurezza dei prodotti. L’impegno dedicato a valorizzare l’industria e la ricerca italiana al Congresso di Melbourne, afferma una volta di più la leadership di Fiere di Parma nel settore in cui è già ai vertici internazionali con Cibus Tec, il Salone biennale delle tecnologie per l’industria alimentare. La più recente edizione di Cibus Tec, quella del 2003, ha portato a Parma poco meno di 34.000 visitatori professionali - le cifre ufficiali, per l’esattezza, parlano di 33.514 - provenienti da oltre 100 nazioni (l’11,3% in più rispetto all’edizione 2001). A queste cifre record, poi, vanno aggiunte quelle che riguardano il numero degli espositori, 1.018, i 100.000 metri quadrati occupati dagli stand nei 6 padiglioni impiegati (cioè l’intero quartiere fieristico) e i 101 delegati ufficiali in rappresentanza di 12 Paesi esteri. Cibus Tec costituisce il palcoscenico giusto per osservare, in anteprima, macchine, impianti e automatismi. Ma anche che i convegni più importanti che Fiere di Parma organizza durante il salone, quali il tomato day, si trasformano puntualmente in un concentrato di scambi d'informazioni, analisi e promozioni di progetti di grande valore per gli operatori. La delegazione italiana per Melbourne è già numerosa, si segnala pertanto l’opportunità per tutti gli operatori del settore d'iscriversi al sito ufficiale del Congresso www.Worldtomatocongress.com.au  oppure contattando direttamente la segreteria organizzativa worldtomato@icms.Com.au  Il referente per l’Italia è il dr. Romano Zeraschi, direttore Fiere Dirette - Fiere di Parma Spa - tel. 0521/996250 - fax 0521/996311 email r.Zeraschi@fiereparma.it , oppure c.Zaccarini@fiereparma.it  
   
   
FONDAMENTA DEL GUSTO PRESENTA IL MEGLIO DELLE SPECIALITA’ REGIONALI AL PUBBLICO PROFESSIONALE DI TUTTO IL MONDO  
 
Il prestigioso Salone del Gusto di Torino, la più grande e completa vetrina dei prodotti tipici e tradizionali, che dal 21 al 25 ottobre 2004 raccoglie a Torino il pubblico di appassionati del mangiare bene dal mondo, ospita anche quest’anno, per la seconda volta, il Consorzio Export Fondamenta del Gusto. Il Consorzio, nato due anni fa come Confraternita, intorno a due idee-guida (l'amore per le cose buone della miglior tradizione italiana e la convinzione che unire le forze moltiplica i risultati), ed una “mission” particolare: promuovere il food Made in Italy d'alta gamma, soprattutto nei mercati internazionali. In quest’ottica la partecipazione alla mostra torinese è di particolare importanza: il Salone del Gusto è caratterizzato da una filosofia molto vicina a quella del Consorzio, ossia, dare spazio, visibilità e conseguentemente opportunità ai piccoli produttori, soprattutto alle produzioni a denominazione di origine o tradizionali, quelle che hanno una storia, quelle da salvaguardare, quelle in grado di fornire ai migliaia di visitatori, tra operatori professionali e consumatori finali, che in gran parte giungono dall’estero, un quadro completo delle migliori specialità regionali italiane. Il Consorzio si presenta a Torino forte d'importanti riconoscimenti e successi già ottenuti a livello nazionale ed internazionale. Particolarmente significativo il calendario delle partecipazioni fieristiche in Italia e, soprattutto all'estero compiute con grande successo quest'anno: la partecipazione al 18° Salone Internazionale del Club dei Gourmets di Madrid dello scorso aprile e il ritorno al Cibus di Parma dal 6 al 10 maggio, il debutto, dal 27 al 29 giugno, a New York al Summer Fancy Food Show, preceduto dalla “missione” canadese (una delegazione del Consorzio ha incontrato a Toronto, in collaborazione con gli uffici Ice, un gruppo di operatori locali). I protagonisti del Consorzio Export Fondamenta del Gusto – nove piccoli e medi produttori di specialità gastronomiche, accomunati dai valori e passioni basati sulla qualità e genuinità dei loro prodotti - due anni fa hanno deciso di unirsi per condividere esperienze, obiettivi ed informazioni, nella convinzione che i consumatori meritano prodotti di eccellenza e che chi li produce, merita più mercato. Così, i nove hanno dato vita al Consorzio Export Fondamenta del Gusto finalizzato a far conoscere e promuovere i loro cibi naturali e semplici a chi, come loro, considera la buona gastronomia come uno dei gusti primari della vita e condivide il motto mangiare sano per vivere bene. Il Consorzio presenta a Torino una vastissima gamma di eccellenti specialità (le “referenze” sono più di duecento), che per tutta la durata del Salone potranno essere degustate e anche acquistate: dagli antipasti ai dolci, dall’olio extravergine di oliva all’aceto balsamico, dai formaggi alle marmellate, dal riso alla pasta. Una scelta raffinata che permette di creare un menù completo dall’antipasto al dolce e al caffè! I nove protagonisti del Consorzio Export Fondamenta del Gusto, con i loro prodotti sani e genuini, particolarmente curati dalla selezione delle materie prime al confezionamento, coprono l'Italia enogastronomica da Nord a Sud, spaziando tra le specialità delle tradizioni di ben otto diverse regioni: Piemonte (con Risi & Co. Srl di Michele Perinotti), Veneto (con la Torrefazione Artigiana Caffè del Doge di Bernardo Della Mea), Emilia Romagna (con il Caseificio Sociale Castellazzo di Giulio Pratissoli e l’Antica Balsamica S. Giacomo di Andrea Bezzecchi), Toscana (con l’Azienda Agricola “Il Frantoio” di Vicopisano di Nicola Bovoli), Lazio (con la Di Ciaccio specialità Dolciarie di Antonio Di Ciaccio), Marche (con La Pasta di Giovanni Perna, di Graziano Perna), Puglia (con la Sapori del Salento Di Stefanicò di Francesco Muscella) e Sicilia (con La Nicchia di Gianni Busetta). Lo scopo principale di Fondamenta del Gusto è promuoverre la conoscenza e i sapori dei prodotti dehli Associati al fine di costruire una strategia di distribuzione capillare per conquistare maggiore quota del mercato nel food e raggiungere i numerosi consumatori alla ricerca di un’alimentazione genuina e di qualità, soprattutto all’estero. Lo stand del Consorzio (Pad. 3 – Stand R 16), durante i cinque giorni del Salone di Torino diventerà, quindi, un prezioso punto d'incontro tra i produttori consorziati, operatori professionali e consumatori finali: un’occasione di stringere nuove, forti, relazioni commerciali. Un prezioso strumento nella promozione dei propri prodotti e nell’andare incontro ai consumatori è costituito anche da Internet. Per informazioni e acquisti diretti cliccare su www.Fondamentadelgusto.it. Ecco un breve ritratto delle nove aziende che costituiscono il Consorzio Export Fondamenta del Gusto. Risi & Co. Di Michele Perinotti, nel rispetto delle tradizioni della propria zona, le Grange Vercellesi, produce il riso delle varietà più pregiate (come Carnaroli e Vialone Nano) accanto ai raffinati Venere Nero e Rosso Selvatico Integrale, nonché cereali, farine e biscotti. Il pastificio La Pasta di Giovanni Perna, seguendo l’antica tradizione marchigiana, utilizza trafile in bronzo ed essiccazione lenta e a basse temperature. L'attuale titolare, Graziano Perna seleziona le migliori semole di grano duro ottenendo un prodotto con un colore particolarissimo e una caratteristica ruvidità che permette di trattenere meglio i condimenti. Il Caseificio Sociale Castellazzo di Giulio Pratissoli produce da più di cent’anni il vero Parmigiano Reggiano, nelle migliori tradizioni della propria zona, la campagna reggiana, con una stagionatura lenta e graduale, ottenendo così un prodotto semplice, sano e naturale. L’antica Balsamica San Giacomo di Andrea Bezzecchi che continua le tradizioni della propria famiglia e del territorio, produce il vero aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, un prodotto dalle origini millenarie, e delle specialità uniche come gelatina di balsamico, cioccolatini San Giacomo ripieni, appunto, di balsamico. L’azienda Agricola Il Frantoio di Vicopisano di Nicola Bovoli, nel rispetto delle tradizioni della propria zona, alle pendici del Monte Pisano, produce un ottimo olio extravergine di oliva della varietà “frantoio”. Tra le altre specialità dell’azienda ci sono anche “filetti di cinghiale” in olio extravergine d’oliva, Kiwi sciroppati e Nettarina di Kiwi. Sapori del Salento Di Stefanicò di Francesco Muscella, seguendo le tradizioni del basso Salento, produce l’Orgolio, olio extravergine d’oliva ottenuto dalle varietà più pregiate e “storiche” del territorio (Cellina di Nardò, Ogliarola, Leccino), accanto ad una serie di conserve vegetali all’Orgolio e al naturale, nonché la Salsa di pomodoro biologica, confetture di frutta e “Ficherell”, fichi secchi con mandorla. Di Ciaccio Specialità Dolciarie di Antonio di Ciaccio, nelle migliori tradizioni pasticciere della propria zona, la provincia di Latina, produce delle vere leccornie: la pastiera, la torta saracena, i mostaccioli e una serie di “Delizie” al caffè, al limone e all’arancia. La Nicchia di Gianni Busetta propone il meglio dei profumi e dei sapori dell’isola di Pantelleria: capperi, pomodori secchi, uva passa di Zibibbo, origano. Caffè del Doge di Bernardo Della Mea continuando la cultura Veneziana del vivere, ripropone i segreti dell’antica Torrefazione Extradoge fondata dal cav. Rizzardini: il “Venetian Style Espresso”, ossia miscelazione separata e tostatura chiara.  
   
   
“PANE FRESCO” RIMARRÀ SOLO UN MODO DI DIRE? LA COMMISSIONE EUROPEA CONTRARIA LA FEDERAZIONE ITALIANA PANIFICATORI PROMUOVE UN’AZIONE A SOSTEGNO DEL DISEGNO DI LEGGE PER LA TUTELA DEL PANE FRESCO  
 
La Federazione Italiana Panificatori ha annunciato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa a Roma- le azioni promosse per chiedere il sostegno del Governo italiano in favore del disegno di legge “Disposizioni in materia di produzione e commercializzazione del pane” con il quale si intende riservare il termine ³fresco² solamente al pane prodotto e consumato nell’arco della giornata, differenziandolo così da quello ottenuto con tecniche di surgelazione o altri tipi di conservazione. La Federazione Italiana Panificatori si farà promotrice ha annunciato questa mattina il Presidente Edvino Jerian- di un tavolo a cui saranno invitate a partecipare tutte le confederazioni che rappresentano la piccola impresa italiana. Questo affinchè venga definito un piano comune per questo settore a tutela di tutte le imprese che vi operano. 25mila imprese italiane, va ricordato, che occupano 400.000 addetti e rappresentano una parte fondamentale del tessuto economico italiano, oltre a svolgere un insostituibile ruolo sociale. La Federazione Italana Panificatori inviterà da subito tutti i panificatori ad inviare al Presidente del Consiglio le cartoline predisposte dalla Federazione in modo che si attivi una protesta civile per sensibilizzare gli organi preposti e rispondere con fermezza e rapidità a questa questione. A breve inoltre, sempre la Federazione Italiana Panificatori, riunirà gli organi direttivi per valutare ulteriori azioni a sostegno della legge presentata ed eventuali iniziative per difendere i diritti dei consumatori e degli operatori del settore. Il pane ‘fresco’ intanto oggi ha vinto la sua prima battaglia: in piazza Montecitorio alcune ‘fornarine’ in costume tipico hanno distribuito panini e altri prodotti della produzione tipica artigianale che hanno riscosso particolare successo presso turisti, parlamentari e semplici passanti.  
   
   
CHAMPIGNON D’EUROPA PROTAGONISTA DI OGNI GIORNO PER… NATURA - AL VIA IL PROGRAMMA EUROPEO DI PROMOZIONE DEL FUNGO COLTIVATO  
 
Per il secondo anno l’Unione Europea e lo Stato Italiano promuovono un programma studiato e realizzato in collaborazione con i principali produttori nazionali al fine di sensibilizzare operatori e consumatori sulle caratteristiche e sull’uso degli champignon. Si tratta del primo progetto agroalimentare finanziato dall’Unione Europea e dagli stati Italia, Francia e Spagna. Una comunicazione impattante volta a stimolare l’interesse e ad informare, accostata ad un marchio che racchiude in sé la forza e la firma di importanti istituzioni. Freschezza, genuinità e versatilità sono gli attributi dello champignon, un prezioso frutto della natura. Champignon d’Europa è il marchio che proprio Comunità Europea, Italia, Francia e Spagna hanno creato per celebrare la sicurezza e la bontà naturale del fungo coltivato, controllato in ogni fase della filiera. Questo brand vuole, infatti, essere sinonimo della qualità e sicurezza garantite dai migliori produttori europei. Gli champignon sono una raffinata bontà quotidiana da provare con fantasia ogni giorno della settimana: a crudo sono uno scrigno ricco di preziosi alleati per la salute, a caldo sono l’ingrediente ideale per piatti delicati. Dal lunedì alla domenica, ogni giorno della settimana e per tutto l’anno, Champignon d’Europa è un delizioso protagonista in cucina: facile da preparare ed estremamente versatile, garantisce sempre un ottimo risultato, apportando 20 calorie ogni 100 grammi (Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione – I.n.r.a.n).  
   
   
IL MINISTRO MORATTI A "SQUISITO", MANIFESTAZIONE DI ENOGASTRONOMIA - "BARMAN, CUOCHI E CAMERIERI: ECCO I NUOVI PROFESSIONISTI CHE RILANCERANNO IL MADE IN ITALY DELLA GASTRONOMIA"  
 
Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha partecipato alla manifestazione "Squisito: il made in Italy nel piatto", in programma a San Patrignano, nel corso della quale si svolge tra l'altro il concorso di cucina tipica regionale tra squadre di studenti degli istituti professionali della ristorazione e dell'agricoltura provenienti da tutta Italia. Prendendo parte in mattinata al forum "Cuochi, barman e camerieri: la sfida della formazione", il Ministro ha detto: "La ristorazione e l'agroalimentare sono settori vitali per il nostro Paese e danno lavoro oggi a due milioni e mezzo di persone. Gli istituti tecnici e professionali del settore agrario e della ristorazione contribuiscono oggi, anche alla luce delle innovazioni introdotte dalla riforma (si pensi alla alternanza scuola-lavoro) a rilanciare il made in Italy fornendo professionisti di alta qualità". Ai 54 istituti agrari (280 comprese le sedi distaccate) e ai 104 istituti alberghieri (202 comprese le sedi distaccate) sono oggi iscritti rispettivamente 58.000 e 124.000 studenti. "La diffusione sul territorio nazionale di questi istituti", ha detto il Ministro Moratti nel corso del suo intervento, "ha consentito di presidiare, negli anni, l'intera filiera agro-alimentare, dall'azienda agricola al consumatore finale, attraverso uno stretto collegamento con le tradizioni locali. Nel tempo, gli istituti tecnici e professionali ne hanno raccolto e valorizzato le potenzialità, curando l'innovazione e la ricerca in vari ambiti: selezione delle specie della produzione, trasformazione e commercializzazione". "Voi", ha aggiunto il Ministro rivolgendosi agli studenti presenti, "rappresentate uno dei nuovi mestieri che saranno richiesti in misura crescente nell'area dei servizi per rilanciare il "made in Italy" nel mondo, che potrà dare un forte contributo per la competitività dell'economia in generale. Voi, aspiranti cuochi e ristoratori, vi troverete perciò al centro di un fenomeno comune a molti paesi moderni - la crescente "professionalizzazione" del lavoro - e dovrete essere messi nelle condizioni di affrontare questa importante transizione potendo contare su un sistema formativo di alta qualità". "Professionalizzarsi", ha continuato Letizia Moratti, "richiede, tuttavia, formazione, aggiornamento, riqualificazione. Richiede uno sforzo che non può certo esaurirsi sui banchi di scuola o al conseguimento di un diploma, ma che presuppone, io credo, un percorso di apprendimento continuo lungo l'arco di tutta una vita". Soffermandosi sulla complessità della sfida educativa il Ministro ha elencato gli elementi formativi che dovranno possedere i nuovi professionisti: la conoscenza della storia delle abitudini sociali dell'alimentazione; la conoscenza delle caratteristiche fisiche, chimiche, organolettiche degli alimenti e di come queste variano col tempo di conservazione o la consumazione; la conoscenza della normativa vigente rispetto alla tutela ambientale e all'igiene; la capacità di gestire una dispensa o un magazzino; la competenza nell'utilizzare strumenti e attrezzature ad alta tecnologia; le capacità relazionali per poter comunicare con i clienti, che provengono magari da paesi molto diversi dai nostri; la capacità di valutare economicamente prodotti e flussi del mercato ristorativo; la competenza tecnica necessaria ad analizzare ed esprimere valori contabili. Letizia Moratti ha inserito il tema della formazione in un più ampio contesto che comprende anche la ricerca e l'alta formazione universitaria. "La ricerca italiana nel settore delle scienze alimentari", ha detto, " ha fornito in passato e potrà continuare a farlo importanti possibilità per il controllo, il miglioramento e la tipizzazione e la catalogazione dei prodotti alimentari italiani e per migliorare la salute dei nostri cittadini". Ed ha concluso: "Attraverso la formazione universitaria si potrà dare una concreta risposta alla necessità di incrementare la conoscenza scientifica, la preparazione manageriale, lo sviluppo culturale e la sicurezza nel vasto campo delle scienze gastronomiche. In questo senso abbiamo già fatto alcuni passi molto incoraggianti, con l'istituzione a Pollenzo, in provincia di Cuneo, dell'Università di Scienze gastronomiche, la prima del genere al mondo, che già da quest'anno ospiterà studenti provenienti da tutto il mondo destinati a diventare manager nel settore delle scienze gastronomiche".  
   
   
“CAFFÈ E PATOLOGIE DIGERENTI”: UN CONVEGNO SUL RAPPORTO CAFFÈ/SALUTE A MILANO PRESSO L’ISTITUTO MARIO NEGRI  
 
Il Caffè è da secoli una delle bevande più diffuse al mondo tuttavia i suoi effetti sulla salute sono ancora oggetto di dibattito. In particolare il caffè è stato associato a sintomi e disturbi del tratto gastrointestinale e, di conseguenza, il suo consumo viene talvolta sconsigliato a pazienti con disturbi gastrointestinali. D’altra parte, diversi studi epidemiologici hanno suggerito che il caffè, oltre a non avere effetti nocivi, possa addirittura avere effetti favorevoli nella prevenzione di alcune patologie epatiche (cirrosi, neoplasia), dei tumori dell’intestino e forse anche di altre patologie dell’apparato digerente. Questi e altri aspetti dei possibili effetti del caffè sull’apparato digerente saranno discussi in un workshop. Nelle relazioni e nel dibattito verrà dedicata un’attenzione particolare agli aspetti pratici per una gestione più corretta del malato dal parte del medico. Il Convegno si terrà presso l’Aula A dell’Istituto Mario Negri in via Eritrea, 62 a Milano sabato 20 Novembre a partire dalle ore 9,30. Il programma del Convegno prevede gli interventi di Carlo La Vecchia dell’Istituto di Ricerche Farmacologie “Mario Negri”, di Amleto D’amicis dell’Inran che darà un overview sul tema “caffè e salute”, di Giovanni Corrao dell’Università degli Studi di Milano che parlerà nel dettaglio di “Caffè e cirrosi epatica”, di Marzo Lazzaroni dell’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano che approfondirà il tema del “Caffè e tratto digerente” e di Alessandra Tafani dell’Istituto di Ricerche Farmacologie “Mario Negri” che concluderà i lavori parlando di “Caffè e rischio di tumori del colon retto”. A tutti gli iscritti verrà consegnata una documentazione completa delle tematiche affrontate e il test Ecm di valutazione del convegno. Le iscrizioni potranno pervenire presso la segreteria organizzativa del Convegno entro e non oltre il 12 novembre 2004 per posta o per fax a: Weber Shandwick Italia – Elisa Franchi, via Pietrasanta, 14 – 20141 Milano, tel +39 02 57378304 fax +39 02 57378570 o per mail all’indirizzo efranchi@webershandwick.Com   
   
   
ESCE NEGLI STATI UNITI LA PRIMA “GUIDA ZAGAT AI RISTORANTI ITALIANI D’AMERICA” IN COLLABORAZIONE CON ACADEMIA BARILLA  
 
Presentata a Los Angeles e Chicago in questi giorni la guida Zagat “America’s Top Italian Restaurants” con la classifica dei 1500 ristoranti italiani meglio quotati nelle principali città degli Stati Uniti. La guida è stata presentata ufficialmente alla comunità più qualificata della ristorazione della west e midwest coast, dove è sempre più crescente la frequentazione nei ristoranti italiani da parte degli americani. Nel corso della presentazione della guida è stato assegnato il Premio ai ristoranti che, secondo i criteri di votazione delle rilevazioni Zagat, hanno totalizzato i migliori punteggi per la qualità del cibo, il servizio, l’ambiente e il prezzo. A Los Angeles ha ottenuto il miglior punteggio lo Chef Guido Angelini (Angelini Osteria) e a Chicago lo Chef Tony Mantuano (ristorante Spiaggia). A entrambi è stato riconosciuto il merito di aver saputo meglio preservare, nelle rispettive città, la vera tradizione gastronomica italiana basata su autenticità, qualità e selezione degli ingredienti. La guida Zagat rappresenta negli Stati Uniti uno dei primi esempi concreti dell’impegno di Academia Barilla, il nuovo centro gastronomico internazionale di Parma che, attraverso una rigorosissima scelta di prodotti della tradizione italiana (prosciutto, parmigiano, pecorino, aceto balsamico e una gamma di oli d’oliva) e corsi di cucina, svolge un’azione di promozione, protezione e sviluppo dell’arte della gastronomia italiana nel mondo. Gianluigi Zenti, Amministratore Delegato di Academia Barilla, che ha organizzato questi due importanti eventi negli Stati Uniti, ha dichiarato: “Il nostro impegno quotidiano è quello di sostenere la migliore ristorazione italiana all’estero selezionando gli ingredienti in grado di preservare le radici della nostra cultura alimentare. La guida rientra nella missione di Academia Barilla di proteggere il patrimonio gastronomico del nostro Paese all’estero, rappresentato in questa occasione dagli chef che ogni giorno, negli Stati Uniti, si impegnano per una ristorazione italiana di alta qualità.” Da un recente sondaggio (Fonte Zagat Survey 2004) è emerso che il 36% degli americani sceglie di andare a cena in un ristorante italiano quando desidera consumare pasti autentici realizzati con ingredienti di alta qualità. Il 91% dichiara inoltre che l’autenticità della ricetta e dei sapori è importante o molto importante, quando si consuma un piatto italiano. Infolink: www.Academiabarilla.it  
   
   
L’EDUCAZIONE ALIMENTARE PARTE DAL PANE. AL VIA “BUONO COME IL PANE” 2004, PROGETTO STUDIATO DAI PANIFICATORI ARTIGIANALI PER LE SCUOLE ELEMENTARI  
 
Verrà presto proposto a livello nazionale il percorso di educazione alimentare “Buono come il pane” ideato e realizzato dalla Camera di Commercio di Padova in collaborazione con l’Ascom di Padova ed il Consorzio Panificatori Padovani. L’iniziativa, giunta alla terza edizione, ha come scopo quello di promuovere anche nel corso di quest’anno scolastico 2004/2005 l’importanza di una corretta alimentazione, soprattutto in giovanissima età. Una buona – e sana – alimentazione non può prescindere dal corretto consumo di pane, alimento dai principi nutritivi fondamentali per la crescita degli adolescenti. Un giovane sano sarà un adulto sano ed una nutrizione corretta fin da bambini può aiutare a conservare la buona salute oltre ad una forma fisica efficiente. L’iniziativa prevede, anche per quest’anno scolastico, 30 incontri sperimentali che verranno realizzati singolarmente presso altrettante scuole elementari con l’obiettivo di sviluppare negli allievi la conoscenza dell’alimento ‘Pane’ e, soprattutto, per far meglio comprendere a loro - ed ai loro genitori - l’importanza nutrizionale di questo alimento, spesso lasciato da parte a favore merendine industriali. In un periodo in cui si parla molto di obesità negli adolescenti, è sempre più importante una corretta informazione circa i valori nutritivi del pane, le sue calorie, il suo corretto apporto di carboidrati. Ecco pertanto che l’indubbio valore di questo alimento può trovare un’indicazione fondamentale in questi corsi che vogliono avvicinare i più giovani ad un alimento troppo spesso, ingiustamente contestato. Il 13 ottobre ha preso il via l’iniziativa “Buono come il Pane” presso l’Istituto Tecnico Professionale “G.valle” di Padova con un convegno in cui è stato presentato il progetto e l’omonimo volume realizzato in ambito dello stesso. L’incontro è stato anche l’occasione per approfondire alcune tematiche legate alla nutrizione e al mondo degli adolescenti. Proprio dato il valore del programma, l’Associazione Nazionale Panificatori, Panificatori-pasticceri e Affini, ha deciso di proporre “Buono come il Pane” quale progetto pilota di formazione ed informazione da presentare in tutte le scuole a livello nazionale anche attraverso la collaborazione delle altre sedi provinciali della Federazione. “Si tratta di un programma che riveste una grande importanza per noi”, ha affermato il presidente nazionale della Federazione Edvino Jerian, “I panificatori artigiani, infatti, da sempre sono attenti alla corretta divulgazione dei valori, storici, tradizionali e nutritivi del pane, troppo spesso demonizzato da diete scorrette o sbilanciate. Ma le buone abitudini si devono prendere da giovani. Per questo crediamo fortemente in questo progetto che interessa coloro che domani saranno padri e madri di altri bambini. Ci auguriamo che anche nelle altre regioni il corso possa essere accolto con lo stesso entusiasmo con cui il corso dimostrato a Padova nelle scorse edizioni”.  
   
   
DIEMME CAFFÈ, IL “MADE IN ITALY”CONQUISTA IL MESSICO DIEMME TIME LA CARTA VINCENTE DELLA TERZA GENERAZIONE DELLA STORICA TORREFAZIONE PADOVANA  
 
Il caffè italiano conquista il Messico. Diemme Caffé, storica torrefazione padovana, sbarca nel mercato del Centro America, proponendo con successo la miscela “Made in Italy” ad uno dei maggiori produttori mondiali di caffè. L’espresso firmato Padova si può bere oggi in 30 locali di Città del Messico ai quali se ne aggiungeranno altri otto entro fine anno, grazie ad un accordo siglato con agenti locali. Fondata nel 1927 da Romeo Dubbini, Diemme Caffè si avvale di 18 dipendenti e 26 agenti. Ha chiuso il 2003 con un fatturato di 6,3 milioni di euro e ha registrato nel primo semestre 2004 un trend di crescita del 10%. Produce 600 tonnellate di caffè l’anno, il 90% destinato al mercato nazionale, anche se negli ultimi anni ha iniziato a guardare a nuovi mercati. Germania, Spagna, Inghilterra, Svizzera, Austria, per sbarcare poi in Australia e in Messico. Ma qual è il segreto di un’azienda che riesce a vendere caffè a chi lo produce? “Questi paesi apprezzano il nostro caffè e lo ritengono un prodotto di qualità - spiega Giannandrea Dubbini, che guida l’azienda con i fratelli Federico e Sebastiano -. La materia prima viene accuratamente selezionata: il caffè, proveniente da Brasile, Guatemala, Costarica, arriva direttamente nella sede di Padova e depositato nel nostro magazzino doganale, senza venire stoccato nei porti italiani e quindi subire contaminazioni. L’esistenza di una dogana interna consente infatti di proteggere il caffè, garantendo un prodotto con caratteristiche organolettiche costanti nel tempo. Inoltre permette di effettuare una selezione accurata. Il caffè viene conservato e fatto maturare nei nostri silos. Le diverse qualità rilasciano lentamente le fragranze, creando una specie di “prima miscela”. Poi, con moderne tecnologie e cura artigianale il caffè viene tostato e confezionato”. Una scrupolosa attenzione alla tradizione che si unisce ad una forte strategia di brand. “La qualità del prodotto, fondamento primo della nostra attività - sottolinea Dubbini - deve essere affiancata dalla qualità del servizio, con proposte sempre innovative, per potenziare la rete di bar che propongono in esclusiva il nostro caffè”. Nascono così importanti iniziative come Diemme Time Concept Cafè, un nuovo modo di intendere il bar. Un Concept che unisce eleganza, modernità ed efficienza ad un servizio di alta qualità, un luogo d’incontro accogliente, frutto di un attento studio da parte di uno staff di architetti specializzati che contribuiscono a dare una forte personalità al locale, rendendolo facilmente riconoscibile dal cliente. “Questa iniziativa non ha niente a che vedere con il francising - precisa Dubbini -. Il barista imprenditore rimane proprietario del suo esercizio, libero da qualsiasi tipo di royalties e quantitativi d’acquisto. Deve solo garantire l’alta qualità dei prodotti e del servizio del suo locale”. Diemme affianca l’esercente offrendo una consulenza globale. Seguendo questa filosofia propone corsi di specializzazione sul mondo del caffè rivolti alla propria clientela, con la consulenza di un barman professionista che tra numerose proposte presenta anche Drink Different, una raffinata carta di specialità a base di caffè, dieci modi diversi di degustare il caffè da offrire ai propri clienti. Diemme Design è invece il recente progetto dove creatività e ricerca si fondono assieme per dare vita a nuovi oggetti parte integrante della vita del bar, come l’orologio a muro dalle linee semplici, ma attuali e raffinate, e l’imminente arrivo della prima serie di tazze da collezione dal sicuro impatto grafico. Perché la qualità del prodotto sia sempre affiancata alla cura del dettaglio.  
   
   
NASCE IL “FORUM AQUAVITAE”- LE DISTILLERIE FRANCIACORTA CREANO IL PRIMO CENTRO INTERNAZIONALE DI RICERCA DEDICATA ALLE ACQUAVITI E AI LIQUORI  
 
E’ una realtà unica in Europa e fra le più avanzate a livello internazionale: il Forum Aquavitae, promosso e sostenuto da Distillerie Franciacorta, diverrà il punto di riferimento per quanto concerne storia e tecnologia delle acqueviti e dei liquori. Il Forum Aquavitae inaugurerà la propria attività agli inizi del 2006 a Borgo Antico San Vitale: si tratta di una suggestiva struttura medioevale in Franciacorta che un importante intervento di restauro sta trasformando in una struttura modernissima, capace di ospitare sia percorsi museali che apparecchiature tecnologiche molto avanzate. Il Forum Aquavitae richiederà un investimento di circa 3,5 milioni di euro ripartiti in due grandi ambiti: il primo di 2 milioni di euro riguarda la ricerca; il secondo di circa 1.5 milioni di euro è relativo alla realizzazione del museo e delle infrastrutture. Alla presentazione del Forum Aquavitae a Milano, cui ha portato il proprio autorevole contributo l’Onorevole Viviana Beccalossi Vice Presidente Regione Lombardia e Assessore all’Agricoltura Regione Lombardia, erano presenti i componenti dell’autorevole Comitato Scientifico che supporta l’iniziativa, presieduto dal professor Mario Fregoni, Ordinario all’Università Cattolica di Piacenza. In questa occasione, il Presidente del Forum Aquavitae Antonio Gozio ha dichiarato: ‘L ‘impatto che il Forum Aquavitae potrà avere è duplice e significativo. Innanzitutto attraverso questa struttura ed i suoi impianti avanzati le Distillerie Franciacorta, leader nel settore delle grappe in Italia, contribuiranno da protagoniste alla crescita del settore. Poi l’iniziativa avrà un positivo riflesso sull’intero territorio della Franciacorta, attirando l’attenzione di ricercatori ed enoturisti da tutto il mondo e favorendo la valorizzazione del territorio Il progetto Forum Aquavitae, che coinvolge anche Comune, Provincia e Regione Lombardia, prevede una attività articolata su tre linee guida di ricerca e sviluppo: la produzione, storia e innovazione tecnologica, il consumo, la didattica. L’intervento di Antonio Gozio, Presidente di Forum Aquavitae ha espresso la filosofia e la finalità di Forum Aquavitae. Forum Aquavitae è un progetto ambizioso promosso e sostenuto dalle Distillerie Franciacorta di Gussago (Bs), leader in Italia nel settore della grappa: un progetto che sarà realizzato nel Borgo Antico di San Vitale di Borgonato di Cortefranca in Franciacorta. Fornm Aquavitae intende divenire un centro di ricerca unico in Europa capace di proporsi come il punto di riferimento per tutto quanto concerne distillati e acquaviti, coinvolgendo studiosi, operatori del settore e della comunicazione e consumatori, e imprimendo nel settore un’importante energia innovativa. Perché “Forum”? Per indicare un’entità in grado di creare e divulgare ricerca attraverso un proficuo interscambio culturale anche a livello internazionale: il tutto in riferimento esclusivo alle acquaviti, il cui nome deriva dal latino Aquavitae. Il progetto del Forum Aquavitae non si esaurirà nel tempo, fermandosi alla raccolta e alla divulgazione di quello che è lo stato dell’arte nel settore delle acquaviti e ad una panoramica del loro passato. Un forte spirito innovativo sosterrà tutta l’operazione attualizzandola costantemente attraverso convegni e seminari, corsi e concorsi, percorsi interattivi e sperimentazioni di tipo tecnologico-produttivo.  
   
   
IL VINCITORE DI ILLY COCKTAIL COMPETITION È ROBERTO PELLEGRINI, BARMAN DEL GRITTI HOTEL DI VENEZIA  
 
Roberto Pellegrini, barman del Gritti Palace Hotel di Venezia con il suo cocktail, la Dama Bianca, è il vincitore della prima illy Cocktail Competition. 21 barman, provenienti dai più famosi bar italiani, si sono sfidati presso il Caffè Lavena di Piazza San Marco a Venezia, nella creazione del miglior cocktail a base di caffè espresso.Roberto Pellegrini è stato selezionato dalla giuria composta da: Roberto Sassi di illycaffè, Beppe Bonazzoli di Bargiornale, Idia Anselmi di Gente Viaggi, Davide Di Corato di Fuori Casa, Luisa Tagliento di Gulliver, Oriella Pontani di Bell’italia, Carla Rey di Caffè Lavena. La ricetta del cocktail vincitore vede uniti nello shaker con ghiaccio cristallino: caffè espresso illy freddo, gocce di assenzio, zucchero di canna, il tutto da versare in doppia coppetta e da coprire con crema di latte.Il cocktail Dama Bianca verrà inserito nella “Carta del caffè” che illy offre ai suoi clienti. Con questo concorso illy ha voluto sottolineare l’importanza della figura e della professionalità del barista come veicolo di innovazione nel rispetto della tradizione di una bevanda largamente diffusa in tutto il mondo. Maestria e fantasia vengono affiancate alla cura per il servizio e alla cortesia. “Nel corso degli ultimi anni – afferma Andrea Illy – il bar è diventato sempre più il luogo che deve saper adeguare la propria offerta alle diverse esigenze del consumatore in occasione dei diversi momenti della giornata. Questa tendenza ha portato spesso il gestore del locale a cercare delle soluzioni versatili e polifunzionali che hanno consentito in molti casi di rilanciare un settore che negli ultimi anni stava vivendo un momento di stanchezza”. Illy Cocktail Competition rientra nel progetto che l’azienda illycaffè sta sviluppando di recente, cioè l’ideazione di ricette creative da alternare al classico espresso. Lo scorso luglio per esempio illy ha presentato illy freddo, l’espresso per l’estate. Illy Cocktail Competition costituisce, quindi, un ulteriore tassello nell’impegno verso la diffusione della cultura della qualità e dell’eccellenza del bar all’italiana, obiettivo perseguito da illycaffè attraverso iniziative come la collaborazione alla Guida Bar d’Italia del Gambero Rosso e soprattutto la nuova divisione aziendale illy bar innovation, che sovraintende all’illy bar concept (Ibc) e all’Università del Caffè di Trieste.  
   
   
È NATA A ROMA L’ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER DELL’OLIO  
 
Due, gli obiettivi immediati: L’olio, il libro guida agli Oli d’Italia e il nuovo Corso di Formazione per Sommelier dell’Olio. Ad opera dell’Associazione Italiana Sommelier, cui fanno capo anche Duemilavini e Bibenda, nasce l’A.i.s.o., Associazione Italiana Sommelier dell’Olio. Dopo un anno dall’introduzione di una rubrica interamente dedicata alle degustazioni di oli di qualità all’interno di Bibenda, e forti dell’esperienza maturata con Duemilavini, guida best-seller del settore, l’A.i.s.o. Ha già cominciato a lavorare a una nuova guida. L’olio Il libro guida agli Oli d’Italia. Gli oli saranno descritti nei loro parametri qualitativi in termini chiari, accurati e codificati, nello stile che è già stato alla base del successo di Duemilavini. L’altro obiettivo immediato è la formazione, con un programma d’avanguardia frutto delle conoscenze acquisite nelle passate edizioni del corso. Il prossimo Corso di Formazione per Sommelier dell’olio inizierà il 10 Novembre 2004 a Roma, presso l’Hotel Cavalieri Hilton, e presto in molte altre Delegazioni Ais d’Italia. Un viaggio nell’immenso patrimonio di cultivar presenti nel nostro paese, con i loro particolari profili organolettici. Il Sommelier dell’Olio sarà in grado di valorizzare ogni olio di qualità abbinandolo a una preparazione adeguata, supportandola ed esaltandola. Un olio che esula sempre dalla produzione massale. Preparazione e olio, saranno ovviamente entrambi abbinati con il giusto vino. Una sezione speciale dedicata all’olio arricchisce ancora di più l’Agenda Bibenda che per l’anno 2005 vede 144 pagine iniziali anzichè 80. A.i.s. Roma - Bibenda – duemilavini, tel. 06 35452718, www.Bibenda.it  bibenda@bibenda.It  
   
   
A TAVOLA CON GUSTO E ARTE: IL SECONDO GOURMETFESTIVAL VEDRÀ CUOCHI STELLATI E I “JEUNES RESTAURATEURS D’EUROPE” ALTOATESINI ALL’OPERA PER FESTEGGIARE IL GUSTO IN LUOGHI DI CHARME  
 
Dal 5 al 7 novembre si terrà il secondo Gourmetfestival. Nato l’anno scorso dall’idea di abbinare all’ormai famoso Winefestival un festival gastronomico di altissimo livello, utilizzando luoghi di grande charme, di cui l’Alto Adige è ricchissimo, il Gourmetfestival punterà quest’anno su cuochi già affermati a livello internazionale, ma darà anche spazio a giovani cuochi “emergenti”. Tre le serate in programma in altrettante suggestive location. La prima, quella inaugurale, si terrà al Pavillon des Fleurs del bellissimo “Kurhaus” di Merano, sede del Winefestival. Saranno i cuochi stellati Norbert Niederkofler (una stella Michelin), chef del Ristorante St. Hubertus/hotel Rosa Alpina di San Cassiano/alta Badia ( www.Rosalpina.it ) e Hans Haas (due stelle Michelin), chef del Ristorante Tantris di Monaco di Baviera ( www.Tantris.de ) a far gustare il meglio della loro arte culinaria. Abbinati ai piatti saranno serviti vini italiani, tra i quali non possono mancare gli altoatesini, ed esteri.Castel Katzenzungen (www.Castel.katzenzungen.com) a Prissiano farà da suggestiva cornice alla seconda serata del Gourmetfestival che vedrà all’opera l’unica chef-donna dell’Alto Adige, Anna Matscher del Ristorante Zum Löwen di Tesimo, affiliata alla catena dei “Jeunes Restaurateurs d’Europe” ( www.Italien.com/zumloewen ), assieme a Moreno Cedroni (una stella Michelin), chef del Ristorante La Madonnina del Pescatore di Senigallia ( www.Madonninadelpescatore.it ), nonché presidente dei “Jeunes Restaurateurs d’Europe” ( www.Jre.it ). Alto Adige e Marche a tavola, ma il connubio si rispecchierà anche negli abbinamenti dei vini. Innovativa si può definire la terza ed ultima serata del Gourmetfestival. Molto particolare è senz’altro il contesto nel quale si svolge, la Tenuta Manincor a Caldaro, dall’architettura e dalla tecnologia assolutamente avvenieristiche ed uniche in Alto Adige e non solo qui (www.Manincor.com). La serata prevede la formula del “walk & dine” con cinque chef presenti in diversi punti della tenuta. E’ la serata degli chef altoatesini “emergenti” e di quelli già affermati. Si potranno gustare le creazioni gastronomiche di Wolfgang Kerschbaumer del Ristorante La Passion di Vandoies di Sopra, di Günther Plankensteiner del Ristorante Leuchtturm di Campo Tures e di Thomas Haselwanter del Ristorante Unterwirt di Gudon/chiusa, tutti affiliati dei “Jeunes Restaurateurs d’Europe”. Un altro “Jeune Restaurateur” è Jörg Trafoier del Ristorante Kuppelrain di Castelbello, che nel corso degli anni si è già guadagnato una stella Michelin. Altra stella Michelin presente alla serata per deliziare i palati è l’ormai mitico Norbert Niederkofler del Ristorante St. Hubertus/hotel Rosa Alpina di San Cassiano/alta Badia. Durante questa serata altoatesina anche i vini saranno esclusivamente altoatesini.Non va comunque dimenticato che il Gourmetfestival si abbina al Winefestival, una delle manifestazioni più apprezzate e più affermate nel settore enologico, ma non solo. L’altissima qualità dei prodotti esposti è il biglietto da visita del Winefestival, che si svolgerà nei giorni 6, 7 e 8 novembre 2004 nello splendido Kurhaus, in puro stile liberty, di Merano. Oltre agli innumerevoli vini, la Culinaria offre l’opportunità di compiere un viaggio attraverso i prodotti più tipici italiani. Per partecipare alle serate del Gourmetfestival e al Winefestival le prenotazioni sono già aperte. Per le due prime serate il prezzo tutto compreso (menu e vini) sarà di 130 € a persona, per la terza serata “walk & dine” di 90 € a persona. Informazioni e prenotazioni per il Gourmetfestival e per il Winefestival: Gourmet’s International, tel. 0473 210011, fax 0473 233720, e-mail: festival@gourmetsi.Com  Infolink: www.Suedtirol.info    
   
   
“PORKÈ? – IL GRANDE RITORNO DEL MAIALE” NELLA PROVINCIA DI MACERATA  
 
La Camera di Commercio di Macerata, in collaborazione con la Fondazione Ca.ri.ma., promuove la prima edizione di “Porkè? – Il grande ritorno del maiale”, un evento che avrà luogo nei giorni 12, 13 e 14 novembre prossimi in numerosi comuni del territorio provinciale maceratese: Macerata, Belforte del Chienti, Camerino, Cingoli, Loro Piceno, Matelica, Montecosaro, Sarnano, Serrapetrona, Tolentino e Visso. L’ideazione e la realizzazione dell’evento sono affidate agli staff dei noti giornalisti Carlo Cambi direttore dello sviluppo editoriale de i Viaggi di Repubblica, docente universitario presso le università La Sapienza di Roma e Macerata, di Davide Paolini “il gastronauta” saggista de Il Sole 24Ore, autore di numerosi libri e guide enogastronomiche, e alla locale Cooperativa Promoter. Poiché medici, dietologi, gourmet, ristoratori e giornalisti hanno finalmente tolto l’embargo al maiale, l’obiettivo della manifestazione è compiere un tour a 360° alla riscoperta dei salumi da spalmare, dei piatti della tradizione un tempo considerati cucina povera, dei dolci, delle razze autoctone e di tutto ciò che concerne l’utilizzo del prelibato suino. Porkè? intende proporsi a turisti e addetti ai lavori come un grande slogan di promozione del territorio maceratese attraverso i salumi che sono tra i suoi prodotti gastronomici più rappresentativi, ed è concepito come un contenitore aperto nel quale convogliano diverse manifestazioni collaterali. Tante le iniziative: convegni, dibattiti, forum, mostre, raduni, itinerari del gusto e degustazioni, al fine di riproporre il maiale nelle consuetudini italiane e di valorizzare una carne saporita e legata alla tradizione della nostra tavola. Tra i principali appuntamenti in programma “Spalmaiale” ovvero la mostra-mercato dei salumi spalmabili a Visso con produttori provenienti da ogni parte d’Italia, la mostra delle antiche affettatrici e l’esposizione delle Tavole di Jacovitti a Macerata, il “Porketta Day” a Sarnano col raduno dei “porkettari” ambulanti d’Italia, i Laboratori del gusto con corsi di cucina e degustazione di dolci preparati con lo strutto presso l’Istituto Alberghiero di Cingoli, il convegno di studi “Le razze autoctone italiane” nel Palazzo Ducale di Camerino. A conclusione, nel pomeriggio del 14 novembre nell’Aula Magna della Fondazione Giustiniani Bandini presso l’Abbadia di Chiaravalle di Fiastra, un talk-show animato da illustri relatori che si preannuncia già come un interessante mix di provocazione e scientificità intitolato “Ma il grasso del maiale fa male?”, seguito da una tavolata finale con menù tutto a base di maiale. Verranno inoltre predisposti, in tutti i comuni coinvolti, dei mercatini e dei punti vendita di tutte le produzioni di salumi, con norcinerie e forni aperti, mentre ristoranti e agriturismo proporranno piatti di maiale.  
   
   
ROMAGNA MIA, TERRA DI GRANDI VINI E SAPORI AUTENTICI A FAENZA L’APPUNTAMENTO CON ENOLOGICA E SALONE DEL PRODOTTO TIPICO DELLA ROMAGNA  
 
Dopo i positivi risultati ottenuti negli ultimi due anni, Faenza Fiere – società che gestisce il Centro Fieristico Provinciale di Faenza (Ra) – nei giorni 20, 21 e 22 novembre (quest’ultima giornata riservata agli operatori) darà vita all’edizione 2004 di Enologica e Salone del Prodotto Tipico della Romagna. Vini e prodotti tipici della ricca Romagna, un vero giacimento enogastronomico, saranno i protagonisti assoluti dell’evento. Il programma della manifestazione si avvarrà degli appuntamenti ormai consolidati, come le Cene di Enologica con degustazioni guidate di vini e piatti tipici (sabato e domenica alle ore 18.30-19.30-20.30-21.30, menù sul sito www.Faenzafiere.it), ed i Laboratori del Gusto (sabato ore 15.30 “Chianti Riserva e Sangiovese di Romagna”, sabato ore 17 “I dolci della tradizione romagnola incontrano l’Albana Passito”, domenica ore 16 “Ostriche e bollicine”), realizzati in collaborazione con Slow Food. Da segnalare, sabato 20 alle ore 16, la presentazione de “La Romagna nel bicchiere”: un’iniziativa editoriale realizzata da Gianfranco Bolognesi, patron del ristorante La Frasca, autore di decine di pubblicazioni sull’arte del bere e mangiare bene, ed Andrea Spada, artefice con Bolognesi di una vera e propria “Scuola del gusto” ed animatore delle Cene di Enologica, fin dalle sue prime edizioni, assieme al noto sommelier Roberto Gardini. Gli appassionati di vino e cinema, sabato e domenica potranno abbinare la Cena alla visione di interessanti pellicole a tema enogastronomico. “Enologica e Salone del Prodotto Tipico della Romagna si sta affermando come un momento di confronto sempre più sentito e partecipato dal pubblico e dagli addetti al settore – afferma il Presidente di Faenza Fiere, Francesco Carugati -. Mi preme evidenziare come quella di quest'anno sia una edizione ricca di contenuti e di significative sinergie. Mi riferisco all’importante collaborazione con l'Ais-romagna per l'organizzazione del Master del Sangiovese, con la Scuola Regionale di Ristorazione per la presentazione del libro curato da Gianfranco Bolognesi e Andrea Spada, con la Società Turismo Area Imolese per la promozione congiunta del territorio”. In questo 2004, infatti, la fiera ospiterà per la prima volta il prestigioso Master del Sangiovese, un concorso riservato ai Sommelier ed organizzato dall’Ente Tutela Vini di Romagna e dall’Ais-romagna, in collaborazione con l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna. Il concorso è aperto alla categoria dei “sommelier professionisti” e “degustatori non professionisti” abilitati Ais, con un ragguardevole montepremi complessivo di 4.500 Euro. L’appuntamento è per lunedì 22 novembre. Nel pomeriggio ci sarà, inoltre, la presentazione e degustazione dei vini romagnoli vincitori dei 5 grappoli, secondo la guida Ais. Ed ancora, lunedì 22 alle ore 9.30 il convegno con successiva tavola rotonda “Il territorio Romagna e le sue tipicità alimentari. Educazione ad un consumo sostenibile”, realizzato in collaborazione con la Regione Emilia Romagna. L’amministratore delegato di Faenza Fiere, Matteo Fantinelli, spiega le ragioni di questo convegno. “I punti di forza del territorio romagnolo sono molteplici, tra questi le produzioni tipiche alimentari, che si stanno rivelando un’ottima leva di marketing territoriale in quanto dotate di forte attrattiva. La Romagna sta operando in questa direzione accrescendo di pari passo la qualità dei propri prodotti, nel pieno rispetto della sicurezza alimentare e con occhio attento all’etica dei consumi”. Visto il gradimento manifestato nella scorsa edizione, agli espositori della fiera verrà nuovamente riservata l’opportunità di partecipare al workshop d’incontro domanda-offerta turistica, organizzato dalla Società d’Area Terre di Faenza, che ospiterà una decina di tour operator, prevalentemente francesi e tedeschi, i quali incontreranno gli espositori in fiera e parteciperanno ad interessanti visite guidate nel territorio. Infine, due piacevoli novità per il pubblico: il concorso “Entra e vinci un week-end di-vino con Enologica”, in palio anche un fine settimana in una rinomata area vinicola, e la possibilità di degustare, nei ristoranti del centro storico di Faenza, i Menù di Enologica, ovvero le fantasiose proposte culinarie che la ristorazione locale dedica alla manifestazione. (regolamento del concorso e ristoranti aderenti all’iniziativa sono disponibili sul sito www.Faenzafiere.it )  
   
   
CONSORZIO DEL PARMIGIANO-REGGIANO: ”IL RUOLO DEGLI ENTI DI TUTELA IN EUROPA NELLA GESTIONE DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO”.  
 
Il Consorzio del Parmigiano-reggiano sta dedicando l’anno 2004 alle celebrazioni del 70° anniversario della sua fondazione. E' un momento di riflessione sulla storia del nostro ente, sui passi e sulle scelte che hanno portato il Consorzio a tutelare, a difendere e a promuovere il Parmigiano-reggiano. Per queste celebrazioni il Consorzio ha organizzato una serie di incontri in tutte le province della zona d’origine. L’evento conclusivo si tiene nella città che ospita la sede del Consorzio. Infatti, a Reggio Emilia, presso il Teatro Ariosto, il giorno 19 ottobre, con inizio alle ore 15, si terrà un convegno su “”Il ruolo degli Enti di tutela in Europa nella gestione dei prodotti del territorio”. Vi sarà la presenza di numerosi oratori che porteranno il loro contributo e le esperienze di vari paesi nel difendere i prodotti del territorio, mentre alla fine vi sarà la consegna del “Premio Internazionale Parmigiano-reggiano” al Cidre de Glace del Quebec. Confermata la presenza di Giovanni Alemanno, Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, che concluderà i lavori. Sempre nello stesso giorno, martedì 19 ottobre, con inizio alle ore 21, si terrà al Teatro Valli un concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri, presente dopo oltre dieci anni nella città del Tricolore. Il concerto, organizzato in collaborazione con l’associazione Rotary Club e con il Comando Carabinieri di Reggio Emilia, favorirà la raccolta di fondi per le famiglie delle vittime dell’attentato di Nassirija.  
   
   
IL TEA DAY DI GUY DEGRENNE: APPUNTAMENTO CON IL GUSTO  
 
Sabato 23 ottobre, a partire dalle ore 17.00, i più prestigiosi rivenditori di Guy Degrenne in Italia celebreranno il Tea Day: in contemporanea da Milano a Palermo, da Torino a Bolzano i negozi apriranno i propri spazi alla cerimonia del tè, un momento di benessere e piacere da condividere e assaporare in compagnia di intenditori, curiosi e appassionati. In un’atmosfera piacevole e rilassata saranno preparate e offerte le migliori selezioni di tè di Peter’s Teahouse. Assaggi di tè nero e tè verde, classico e aromatico, accompagneranno gli ospiti in un viaggio alla scoperta dei sapori e dei profumi delle lontane terre d’origine, Cina, Ceylon, India e Giappone. Partner dell’evento sarà Siemens Elettrodomestici che fornirà i bollitori della nuova linea Porsche Design. La giornata sarà l’occasione per presentare “Colonial Home”, la nuova gamma di prodotti in porcellana di Guy Degrenne nata dalla fusione del gusto orientale e del design occidentale. Forme quadrate e tonde si alternano così come il bianco, il nero, il rosso e l’oro dei decori su piatti, ciotole, coppe, vassoi e tazzine, in un gioco di modularità tipico delle collezioni di Guy Degrenne. A completare la linea per la tavola, una serie di teiere dalle forme innovative e professionali in colori moderni e di tendenza (nero opaco e lucido, bianco, prugna, blu…) con tazze, mug, lattiere, zuccheriere e dosatori ideati per accompagnare gli appassionati e i novizi nell’affascinante mondo del tè. Per informazioni sui punti vendita che aderiscono all’iniziativa contattare Guy Degrenne Italia, tel. 02/45499653.  
   
   
97° MOSTRA DEL BITTO XIV FIERA DEI PRODOTTI DELLA MONTAGNA LOMBARDA - II° RASSEGNA ENO-GASTRONOMIA DEI “SAPORI INSUBRICI” PRESSO IL POLO FIERISTICO DI MORBEGNO (SO), 14-17 OTTOBRE 2004  
 
Il filo conduttore della ormai quasi centenaria Mostra del Bitto e della nuova edizione della Fiera dei Prodotti della Montagna Lombarda, saranno quest'anno i Sapori valtellinesi di antica memoria. Come sempre il Bitto dop e i formaggi più tipici di Valtellina si metteranno in Mostra con una maestosa corte di vini, bresaola, pizzoccheri, miele e mele, e accompagneranno i visitatori in percorsi alla scoperta di tradizioni, storia e cultura di Valtellina e Valchiavenna, attraverso degustazioni guidate, aree vive popolate di animali, aule didattiche, corsi di mungitura, corsi di cucina, esposizioni di prodotti tipici e di artigianato locale, spettacoli di Gruppi Folcloristici ed eventi collaterali. Questa nuova edizione si aprirà all'insegna della riscoperta delle antiche ricette di Valtellina, attraverso un itinerario goloso e storico che coinvolgerà l'intera cittadina di Morbegno. Il paesaggio valtellinese si ricollega naturalmente al mondo dei sapori... Proprio alle porte della Valtellina si aprono i due versanti laterali della Valle, il versante retico intessuto dalla presenza caratterizzante della vite e quello orobico dominato da boschi e alpeggi: vino e frutta dalla parte soliva, allevamento e pastorizia dall’altra. Non a caso infatti la Valtellina è da secoli conosciuta come territorio montano dedito all’allevamento e all’agricoltura: da qui l’arte casearia, che spazia dalla produzione estiva alpestre del famosissimo Bitto D.o.p., originario della Val Gerola, alla lavorazione del latte di fondovalle, nel periodo invernale. Ma la Valle è nota anche per la viticoltura “eroica” praticata sui declivi delle Alpi Retiche, per l’apicoltura di montagna, la coltivazione delle mele e del grano saraceno (da cui si ottengono i conosciutissimi pizzoccheri), sino alla lavorazione della tradizionale Bresaola della Valtellina. Per celebrare le tradizioni culinarie e le diverse specialità, quest'anno in Fiera, oltre alla premiazione delle migliori forme di Bitto, verranno riproposti piatti di antica fattura nel corso dei numerosi appuntamenti enogastronomici che animeranno la Mostra, mentre alcune storiche cantine presenteranno ciascuna in degustazione un’antica ricetta: dai Chisciöi (frittelle di grano misto), ai Pizzoccheri preparati secondo i dettàmi dell'Accademia del Pizzocchero; dal Macc della Valgerola (minestra di latte e castagne), al Risotto d’Orzo mantecato al Bitto dop, senza dimenticare i saporitissimi Taroz e molti altri piatti ….Anche quest’anno i prodotti del Canton Ticino, area della Svizzera confinante con l’alta Valtellina e affine ad essa per ambiente montano e lavorazioni agroalimentari, saranno protagonisti della Ii° Rassegna eno-gastronomia dei “Sapori Insubrici”. Tradizioni a confronto, grazie ad un’esposizione di prodotti tipici elvetici, dai formaggi conosciuti in tutto il mondo, allo yogurt, dai cereali alle confetture sino alla rievocazione di antichi. Come l’anno scorso, il centro della caratteristica Morbegno e il Polo Fieristico in cui avrà luogo la Mostra del Bitto, saranno collegati tramite carrozze trainate da cavalli e da un trenino, in modo da offrire al visitatore un tour originale della bella cittadina valtellinese. E, sempre nell’ottica di avvicinare il pubblico alle tradizioni, alla cultura delle produzioni agroalimentari più tipiche, anche in questa edizione verranno allestite vere e proprie Aule Didattiche per grandi e piccini nel corso delle quali sarà possibile assistere alle lavorazioni in diretta di alcuni prodotti (Bitto Dop e la ricotta all’interno del caratteristico Calecc, la smielatura, la lavorazione del grano saraceno, la produzione del pizzocchero, etc.). Il Gruppo Tradizionale S. Anna, che nasce per tramandare i lavori della tradizione valtellinese, avrà a disposizione, all'interno della Fiera, insieme ad un folto gruppo di Maestri Artigiani, un vero Borgo di montagna, ricostruito fedelmente, nel quale verranno riproposti arti e mestieri: la lavorazione del rame e quella del legno, l’antica lavorazione del tappeto pezzotto (tipici tappeti tessuti a mano) e quella del ferro battuto, l’intrecciatura delle funi di cuoio (antico sistema di legatura dei paesi di montagna) e la forgiatura delle campane. Al centro della Piazza un antico lavatoio ed un antichissimo mulino regaleranno ai visitatori un frammento della vita quotidiana del passato, grazie alla produzione casalinga del sapone, al lavaggio dei panni. Segnaliamo infine che la bella cittadina di Morbegno ospita anche “Morbegno in cantina” nel weekend del 16 e 17/10: la rassegna enologica promossa dal Comune di Morbegno in collaborazione con il Consorzio Turistico Porte di Valtellina, forte delle 25 mila presenze, ripropone una formula ormai collaudata, che turisti e residenti hanno dimostrato di apprezzare. Si apriranno le porte di oltre venti antiche cantine del centro storico cittadino, nelle quali assaggiare gli inimitabili sapori e profumi dei Vini valtellinesi doc e docg: dal vagella al grumello, dal sassella all’inferno fino al pregiatissimo sfursat.  Infolink: www.Mostradelbitto.it  
   
   
RISTOCLUB.IT LA GUIDA COMPLETA AI RISTORANTI D’ITALIA CHE OFFRE UN SERVIZIO LAST MINUTE IN RETE PER ORGANIZZARE MOMENTI CONVIVIALI AL TOP, IL TUTTO GRATUITAMENTE  
 
Si chiama www.Ristoclub.it  ed è il servizio Internet ideale per chi vuole organizzare e prenotare senza fatica raffinati pranzi di lavoro, divertenti cene con amici o romantici tête à tête nei posti più belli d’Italia. Una sorta di last-minute del ristorante, con possibilità di prenotare anche all'ultimo momento scegliendo in un database di oltre 3.000 trattorie, wine bar, discoteche, ecc. Un motore di ricerca consente di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze: si seleziona la città, il tipo di cucina (classica, regionale, vegeteriana, etnica), la tipologia del locale (ristorante, pizzeria, trattoria), l'ambiente (business, romantico, familiare) e la fascia di prezzo. Tutto questo senza spendere nulla, perché la prenotazione non si fa mediante la carta di credito, ma il conto si salda direttamente al ristorante. Il sito, nato dall’idea di “quattro amici al ristorante, appassionati della buona cucina e di internet”, è operativo da febbraio di quest’anno e registra 500 mila accessi al mese con una media di 23.000 visitatori al giorno. Ha partner importanti ormai in tutto il modo, primo fra tutti lastminute.Com. Per informazioni: www.Ristoclub.it    
   
   
ISOLA GASTRONOMICA DEDICATA ALLA GRAN BRETAGNA AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO 2004  
 
Anche quest’anno al Salone del Gusto che si terrà al Lingotto di Torino dal 21 al 25 Ottobre 2004 sarà possibile compiere un viaggio gastronomico in Gran Bretagna che non ha bisogno di prenotazioni aeree o di passaporto. Dopo il grande successo ottenuto alla manifestazione precedente, l’esperienza viene ripetuta, anzi ampliata con maggior numero di presenze e di momenti di intrattenimento e degustazione. L’ interno del padiglione 1 del Salone del Gusto sarà dedicato al Mercato del Mondo dove una vasta area, organizzata da Food From Britain , verrà interamente occupata dagli espositori britannici con le loro specialità alimentari . Il visitatore potrà compiere un viaggio gastronomico attraverso tutta l’Isola della Gran Bretagna, facendo sosta negli stand di Inghilterra, Galles e Scozia, spaziando da i migliori formaggi tradizionali britannici (Cheddar, Stilton, Cheshire) al sale marino, naturalmente cristallizzato delle coste del Galles, alle sfiziose marmellate e conserve inglesi, ai biscotti , alla carne di maiale (da cui il famoso bacon dell’English breakfast), di agnello e di manzo di razze autoctone, al salmone scozzese e alle aringhe affumicate delle isole Orkney Percorrerà idealmente la Spey Side , la via del Whisky, dove fermarsi a degustare i migliori Single Malt scozzesi e per finire potrà fermarsi al pub per concludere il suo percorso con una buona pinta di una delle autentiche birre regionali Britanniche non pastorizzate: le Real Ales, In questo percorso non mancheranno i Presìdi Slow Food e le migliori specialità Biologiche dell’azienda creata dal Principe Carlo , la Duchy Original , che offre una selezione completa di specialità Britanniche, tutte prodotte sotto la sua supervisione. Oltre 40 le aziende alimentari britanniche presenti . Si potrà vedere, assaggiare e comprare. Sei i laboratori del Gusto al Salone dedicati ai prodotti Britannici: I laboratori sono momenti di degustazione guidata da esperti del settore . Ecco il programma dei laboratori dedicati ai prodotti britannici Venerdì 22 Ottobre (ore 13.00) – ‘I Formaggi Tradizionali Britannici: cosa racchiude un nome?’ con Randolph Hodgson Venerdì 22 Ottobre (ore 19.00) - ‘Le carni di razza del Regno Unito’ Sabato 23 Ottobre (ore 19.00) ‘Terroir e Whisky Single Malt dalla Scozia’ con Michael Jackson Domenica 24 Ottobre (ore 13.00) – ‘I frutti perduti dell’autunno britannico, Domenica 24 Ottobre (ore 16.00) ‘Incontro con l’autore: Michael Jackson Esplora Islay’ – Michael Jackson, Lunedì 25 Ottobre (ore 13.00) ‘Real Ales, Patrimonio del Popolo Britannico con Michael Jackson, Tutti i laboratori , organizzati dal salone del gusto , sono a pagamento e su prenotazione. Infolink: www.Salonedelgusto.it  
   
   
IL MEGLIO DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO ITALIANO IN MOSTRA A LUGANO  
 
Dal 30 ottobre al 1 novembre 2004 Lugano ospiterà la manifestazione turistica ufficiale della Svizzera italiana e di tutta l'area Insubrica: il Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze. Oltre 1200 operatori accreditati in 300 spazi espositivi per una manifestazione di altissimo livello turistico: dal Canton Ticino alla Thailandia, dall'Italia al Perù, le migliori destinazioni turistiche del panorama mondiale si presenteranno per soli tre giorni al Centro Esposizioni di Lugano. La novità 2004 è l'area dedicata al turismo enogastronomico. Il padiglione dei golosi! Oltre 2000 mq riservati al fenomeno sempre più apprezzato “ 150 Agriturismi provenienti da tutt'Italia” e poi ancora parchi, casali e castelli, vino e prodotti tipici introvabili. Ogni destinazione possiede delle caratteristiche enogastronomiche proprie. Inutile acquistare un prodotto tipico al supermercato: gli esperti sanno già che difficilmente si avvicinerà al gusto dell'originale. Ed é per questo motivo che oggi molti viaggiano, alla scoperta dei grandi tesori della terra: alloggiando in agriturismo e visitando le cantine dei maestri vinattieri, passando al setaccio i piccoli ristoranti e trattorie coniugando oltretutto il piacere del cibo al turismo. In fiera vi daranno il benvenuto 30 "città del Vino" italiane. Ogni città del Vino presenterà in un proprio stand le peculiarità enoturistiche del comune di provenienza. Dal Comune di Conegliano al Comune di Sciacca, da Milazzo a Tortona, da Alghero al Comune di Cembra in Trentino Alto Adige. Un'area fresca e molto, molto importante, quella dedicata al turismo enogastronomico, dove si potrà degustare gratuitamente ciò che spesso nemmeno si pensava esistesse. Grandi soddisfazioni per il palato ma attenzione a non esagerare perché ci sono altri cinque padiglioni da visitare!  
   
   
DAL 14 AL 17 OTTOBRE A GORIZIA LA 7° EDIZIONE DI RURALIA IN CONTEMPORANEA ANCHE LE RASSEGNE “VITE” E “VINUM LOCI”  
 
“Dalla buona terra alla buona tavola”. All’insegna di questo slogan dal 14 al 17 ottobre Gorizia si trasformerà nella capitale dei prodotti tipici e dei vini di qualità, ospitando in contemporanea nei padiglioni del rinnovato quartiere fieristico in uno spazio di 25 mila metri quadrati (Via della Barca 15) ben tre importanti manifestazioni ad ingresso gratuito dedicate al meglio della produzione agroalimentare ed enologica italiana. Al tradizionale e atteso appuntamento con la 7° edizione di “Ruralia” (il Salone delle specialità agroalimentari Dop e Igp e la Mostra mercato dei prodotti alimentari di qualità) si affiancheranno infatti, quest’anno per la prima volta inserite in un’unica manifestazione fieristica che si avvale del sostegno della Banca Popolare Friuladria, la 4° Rassegna nazionale dei vini antichi e autoctoni “Vinum Loci” e l’11° Salone biennale della barbatella “Vite”. Il programma dell’importante kermesse isontina è stato presentato a Gorizia nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato tra gli altri il presidente di Gorizia Fiere Emilio Sgarlata e il direttore Maurizio Tripani. L’inaugurazione si terrà giovedì 14 ottobre alle 19, preceduta alle 17 dal primo evento convegnistico in calendario: la tavola rotonda “Il vino autoctono come medium del territorio”, organizzata dal Comitato Vinum Loci e coordinata dal noto giornalista enogastronomico Davide Paolini. “Ruralia” si è confermata nelle precedenti edizioni come un’esposizione dal successo crescente che porterà in fiera, insieme a migliaia di visitatori (32 mila nel 2003), oltre 150 espositori che proporranno decine di prodotti di alta qualità fortemente legati al territorio e capaci di offrire al consumatore una risposta alla costante richiesta di genuinità e salubrità ricercate nell’agroalimentare. Numerosi gli eventi collaterali in programma, tra cui degustazioni guidate, assaggi dei migliori prodotti Dop e Igp italiani e un importante calendario convegnistico che comprende - oltre all’incontro di apertura - sabato 16 ottobre alle 10 nell’ambito di “Vite” la tavola rotonda dedicata al tema “Il vivaismo viticolo come osservatorio dello sviluppo della futura viticoltura”, coordinata dal prof. Antonio Calò dell’Istituto sperimentale per la viticoltura di Conegliano Veneto. Domenica 17 ottobre alle 9 si rinnoverà il tradizionale appuntamento con il Xxii convegno internazionale di apicoltura su “La nuova direttiva comunitaria (2001/110/Ce) sulla produzione e sulla commercializzazione del miele. Aspetti tecnici, commerciali e giuridici in vari stati membri dell’Unione Europea”, organizzato dal Consorzio obbligatorio tra gli apicoltori della provincia di Gorizia. Sul fronte della ricerca e della sperimentazione, il Salone della barbatella “Vite” sarà un’occasione unica per conoscere le ultime novità in fatto di cloni e per poterli degustare in assoluta anteprima al Salone delle selezioni clonali microvinificate, mentre per tutta la durata della fiera “Vinum Loci” ai visitatori sarà offerta la possibilità di degustare etichette rare e mettere a confronto i principali vini autoctoni nazionali e quelli del Friuli Venezia Giulia sotto la guida esperta di produttori e sommelier. Anche quest’anno a “Ruralia” non mancherà l’apprezzato appuntamento quotidiano con il “Festival della pizza napoletana” che radunerà a Gorizia i pizzaioli partenopei più abili nella realizzazione del piatto nazionale più conosciuto e amato nel mondo che può finalmente fregiarsi dell’indicazione Stg (specialità tradizionale garantita). Per gli amanti delle golosità locali domenica 17 ottobre tornerà il tradizionale incontro con il Palacinca Day dedicato alla crespella dolce o salata sempre presente nei menu del Carso, del Collio e nelle vicine cucine slovena ed austriaca. Venerdì 15 alle 17 sarà possibile degustare vini e prodotti tipici della tradizione istriana, mentre sabato 16 e domenica 17 l’iniziativa “il Tirreno e l’Adriatico” permetterà di confrontare i piatti a base di pesce delle rispettive cucine tradizionali.  
   
   
VINO&DINTORNI: I SAPORI D'ITALIA ALLE PORTE DI MILANO  
 
I Sapori d'Italia in scena a Segrate, il 16 e 17 ottobre prossimi, con la quarta edizione di Vino&dintorni, rassegna enogastronomica patrocinata dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano. Oltre cento espositori in un itinerario del gusto alla scoperta dei prodotti tipici del Belpaese, culto e cultura del vino e della buona tavola Nei 5000 mq. Coperti e attrezzati del Parco di via Morandi, il pubblico potrà assaggiare e acquistare le specialità più sfiziose: marmellate al limone e al bergamotto, salumi speziati e formaggi alle erbe più strane serviti su taglieri e combinati dagli esperti con i vini più adatti, dolci associati a bianchi o rossi studiati per esaltarne il gusto, oli provenienti dai frantoi più rinomati, profumi alle essenze più particolari, oggetti e artigianato legati al mondo dell'enogastronomia, come le prestigiose porcellane galiziane Salgaderos. Un paradiso per gli occhi e il palato. In uno dei bacini commerciali più importanti in Italia, due giornate dedicate al business to customer, per un settore di straordinaria ricchezza e in continua crescita sia come sviluppo che come consumi, con aziende agricole di rilievo del mondo vitivinicolo, agroalimentare e biologico, nonché realtà legate a questi ambiti produttivi: artigiani del sapore, organizzazioni turistiche e di ospitalità. Protagonista il sapore e tutto quel che gli ruota attorno: degustazioni con il Movimento Turismo del vino, corsi per imbandire una tavola perfetta, abbinamenti di piatti e vini doc, con la collaborazione dell’associazione Soma, Sviluppo, Ospitalità Mondo Agricolo, le ricette di Vino&dintorni con una cuoca d'eccezione, Wilma De Angelis, momenti di approfondimento sull'agricoltura biologica, vinoterapia nel centro benessere, con la possibilità di provare creme, massaggi e rigeneranti bagni nel mosto, e molto altro. Cucina tipica, musica ed intrattenimenti diurni e serali faranno da cornice a questa colorata vetrina. Wine bar a cura dello “Show -Room del Gusto”, Broni (Pv).  
   
   
TESORI NASCOSTI DEL TERRITORIO AL VISCONTE DI GUDO VISCONTI  
 
Lo staff del Visconte torna a proporre gli eventi enogastronomici che hanno sempre caratterizzato l’attività dell’agriturismo, tesi a valorizzare prodotti e tradizioni del territorio attraverso la rivisitazione creativa degli chef Silvio De Angeli e Alessandro Dehò. Venerdì 22 ottobre sotto i “riflettori” finiranno le ricchezze nascoste nel sottosuolo - tra cui patate, tartufi, asparagi, zenzero, topinambur, sedano rapa - ansiose di venire scoperte e, soprattutto, gustate. Protagoniste di un’imperdibile serata a tema, grazie ad un menù ideato appositamente per l’occasione, non mancheranno di stupire sia per la bontà delle preparazioni che per la fantasia nel presentarle. La cucina a base di prodotti del sottosuolo.Aperitivo di Benvenuto,antipasto, Irish coffee modificato agli asparagi, Vermentino di Sardegna Villa Solais Cantina di Santadi, Primo Piatto, Crema di topinambur e zenzero con crostini di sedano rapa croccanti, “Il Raro” Az. Agr. Ca’ di Frara, Secondo Piatto, Patata dolce al cartoccio con tartufo scorzone e scaloppa di fegato grasso, Moscato di Pantelleria “Malika”, Dessert, Charlotte di carote con sigaretta croccante di arachide, Cocktail Alexander modificato, Caffè e piccola pasticceria, Amari e Liquori, Costo del menù, vini compresi, euro 45,00 venerdì 22 ottobre 2004 alle 20 e 30, Tel. 0382.926023  
   
   
PARTE IL PRIMO NOVEMBRE LA MANIFESTAZIONE-CORNICE PER LA 19^ “MOSTRA” DEL TARTUFO NELLE CRETE SENESI  
 
L’edizione del salto di qualità nei contenuti culturali, oltre alla conferma di un carosello di sapori che ha pochi eguali nell’autunno italiano. Si annuncia così “Crete d’Autunno 2004”, l’imminente ritorno della manifestazione-cornice della Mostra del Tartufo bianco delle Crete Senesi. Dal primo al 28 novembre Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme e San Giovanni d’Asso, ovvero i cinque borghi immersi tra fossi, calanchi e vigneti a sud di Siena, t orneranno ad alternarsi in un ricco e gustoso cartellone. Un calendario che accanto alla pregiata “trifola” riproporrà occasioni suggestive per avvicinarsi alle più apprezzate tipicità autunnali della terra di Siena. E che quest’anno, come non mai, si arricchirà di importanti occasioni culturalI. E’ il caso della visita guidata al sito archeologico di Pava, riportato in luce nei pressi di una suggestiva pieve, grazie al Dipartimento di archeologia dell’Università di Siena che ne curerà l’illustrazione. O della riscoperta della Grancia di Serre di Rapolano, con la visita al museo dell’olio e assortita degustazione di olio novo. Soprattutto, l’edizione 2004 della “Festa nelle Crete” passerà nel segno del Museo del Tartufo, il primo in Italia finalmente inaugurato sabato 13 novembre. “Crete d’autunno 2004” prenderà il via per la prima volta di lunedì. La festività del primo novembre infatti offrirà l’occasione per percorrere il viaggio “Di Grancia in Grancia” attraverso i sapori della storia. Con partenza dall’ex spedale Santa Maria della Scala di Siena, una giornata tra “pane sciocco” e Chianina, assaggi di olio novo e riscoperte di siti storici, come le “Grance”. Sei giorni più tardi, domenica 7 novembre per residenti e visitatori arriva una straordinaria occasione di contatto con il paesaggio: alle ore 10, con ritrovo in piazza ad Asciano prenderanno inizio le “Vie di Creta”, ovvero itinerari di escursione tra calanchi, intervallati da degustazioni in aziende agricole della zona. Il percorso di trekking si concluderà a Chiusure, con una spettacolare “castagnata”. A metà novembre, a dominare la scena sarà ancora il tartufo bianco. Come tradizione, il Castello di San Giovanni d’Asso tornerà ad inebriarsi dell’inconfondibile profumo, la “firma olfattiva” dell’Associazione Tartufai Senesi: e grazie anche a loro se questo territorio ha potuto mantenere a tutt’oggi le condizioni più naturali per la nascita del diamante bianco, una magia che si ripete ogni anno con intensità variabile, ma con qualità invariabile ed eccellente. E’ in suo onore che il “treno a vapore del tartufo” tornerà a San Giovanni d’Asso con partenza da Siena (il14 novembre) e Grosseto (il 21). Ed è evocando il suo carattere positivo che la comunità di San Giovanni d’Asso tornerà a rilanciare il suo originale appello al mondo con la consegna del “Tartufo per la Pace”, nella domenica di chiusura della Mostra. Numerosi anche quest’anno gli eventi a corollario, dalla prova di “cerca” del tartufo al seguito dell’associazione tartufai senesi, alla scampagnata a caccia di erbe spontanee nei dintorni del borgo. E ricco sarà anche l’epilogo di “Crete d’Autunno 2004”, sabato 27 e domenica 28: a Buonconvento nel segno della Chianina, a Rapolano tra olio novo e pane sciocco. Per tutte le informazioni sulla manifestazione è possibile contattare i numeri 0577 718811 e 349 7504247.  
   
   
MONTE ROSSA, E’ OPERATIVA LA NUOVA CANTINA L’AZIENDA DI BORNATO PRODURRÀ SOLO FRANCIACORTA NELL’INNOVATIVA STRUTTURA  
 
Inaugurata con l’ultima vendemmia la nuova cantina di Monte Rossa, costata due anni di lavori e un considerevole investimento economico. Si tratta di una struttura avveniristica, pensata appositamente per il Franciacorta: l’azienda di Bornato, tra le prime sul territorio a specializzarsi nel metodo classico, non produrrà più vini fermi, Curtefranca bianco e rosso, scegliendo con decisione la strada delle bollicine. “Ritengo giusto concentrarmi sul Franciacorta, vino-simbolo del territorio”, racconta Emanuele Rabotti, patron di Monte Rossa, “e per fare questo ho voluto creare una cantina unica, ispirata alle aziende del vino più moderne del mondo, visitate negli ultimi anni per apprendere i segreti dell’eccellenza”. Strutturata per essere utilizzata 24 ore su 24, la nuova cantina, che sorge vicino alla storica residenza di famiglia, può accogliere 800 quintali d’uva al giorno. Chardonnay, Pinot bianco e Pinot nero, provenienti dai cinquanta ettari governati direttamente, arrivano in azienda in cassette e sono custoditi in una sala climatizzata alla temperatura costante di 18 gradi, in attesa della spremitura. Dopo la cernita manuale, le uve passano sul nastro trasportatore, che le dirige alle presse sopraelevate, spremitrici Coquard orizzontali inclinate, un’esclusiva Monte Rossa per l’Italia, che operano una pressatura soffice dei grappoli. Il mosto fiore, pari al 70 per cento, arriva per caduta, tramite tubazioni, alle vasche di chiarifica e in seguito ai fusti di rovere da 500 litri, dove avviene la fermentazione. Tutti i vini base Franciacorta di Monte Rossa sono fermentati in legno, capace di conferire personalità e “rotondità” a quello che, dopo la lunga rifermentazione in bottiglia, diventerà il “re” delle bollicine italiane. All’interno della struttura non passa inosservato l’enolift, un originale “ascensore del vino” che sfrutta il principio dei vasi comunicanti. Questa particolare vasca può essere movimentata verticalmente sui tre livelli della cantina, evitando l’impiego di pompe. E’ noto che i dispositivi di pompaggio abbiamo pesanti controindicazioni: il vino è “scaldato”, subisce uno shock meccanico ed è pesantemente attaccato dai batteri, ai quali, come qualsiasi alimento, è sensibilissimo. Anche la sala delle botticelle presenta un’interessante innovazione: tutti i piccoli fusti di rovere sono collocati su speciali appoggi metallici che permettono di eseguire il “batonnage” semplicemente inclinando con una leggera pressione il recipiente. In questo modo, l’operazione di “rimescolamento” dei lieviti naturali, tanto utili alla “grassezza” del vino, può essere effettuata senza l’apertura del contenitore, riducendo sensibilmente il contatto con l’aria. All’esterno della cantina, sul piazzale che offre una vista magnifica delle colline fino al parco naturale delle torbiere, verrà a breve sistemata una cuve da mille ettolitri, necessaria per l’assemblaggio delle basi Franciacorta nel corso della primavera seguente alla vendemmia. “Questa nuova cantina multi-livello sfrutta la sapienza del passato, rivisitata in chiave moderna, e ci permette di lavorare in modo efficiente e razionale, curando nel dettaglio ogni aspetto produttivo”, dice Emanuele Rabotti, che continua: “Nonostante la notevole capienza, non intendiamo aumentare in modo sostanziale la produzione annua dei nostri Franciacorta, attualmente intorno alle 250 mila bottiglie”. Bollicine che, nel caso del Cabochon millesimato, hanno conquistato l’empireo - migliori d’Italia per Gambero Rosso e Slow Food nella Guida vini 2004 - anche se, confessa Rabotti “tutto il nostro impegno in realtà si concentra sulla Prima Cuvée, il nostro Brut senza annata”.  
   
   
"SONO RINTRACCIABILE A QUESTO NUMERO" - AL VIA LA CAMPAGNA PER LEGGERE L'UOVO  
 
Imparare a "leggere" l'uovo per sapere tutto su uno dei prodotti da sempre protagonisti sulle tavole di casa nostra. Di fronte all'esigenza dell'opinione pubblica di avere maggiori indicazioni e trasparenza sugli alimenti che portiamo in tavola, parte la campagna dedicata alle uova "Sono rintracciabile a questo numero", firmata insieme dalla Commissione Europea, dall'Agea e dall'U.n.a (Unione Nazionale dell'Avicoltura). L'iniziativa punta ad aiutare i consumatori a capire cosa significa il codice sul guscio: dalle informazioni sul sistema di produzione al luogo di provenienza dell'uovo fino alle garanzie di tracciabilità. A questo proposito, martedì 19 ottobre, U.n.a. Organizza una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di esponenti delle imprese, rappresentanti delle istituzioni e nutrizionisti. Il dibattito affronterà a 360° tutti quegli aspetti del mondo delle uova che interessano da vicino il consumatore di casa nostra. Oltre a spiegare l'etichettatura, l'evento rappresenterà l'occasione per fare il punto della situazione sulle più recenti ricerche scientifiche internazionali che sottolineano le virtù nutrizionali dell'uovo. Non solo. Sarà anche il luogo per analizzare sia l'andamento del prezzo di questo alimento dall'avvento della moneta unica sia le abitudini di acquisto degli italiani negli ultimi anni, ponendo l'attenzione anche alle garanzie di sicurezza fornite dall'avicoltura italiana, nonché alle differenze tra i vari sistemi di allevamento. Durante la tavola rotonda verranno illustrati i pratici strumenti che aiuteranno direttamente i consumatori a leggere il codice sul guscio e a conoscere le qualità dell'uovo: un pieghevole, distribuito in oltre 2 milioni di copie nei supermercati delle principali catene del Paese e come inserto di testate periodiche nazionali; infolink: www.Pianetauovo.It     
   
   
TANQUERAY NO. TEN IL LUXURY GIN NUMERO UNO AL MONDO  
 
Tanqueray No. Ten: stile, qualità, esclusività nel luxury gin numero uno al mondo, realizzato con aromi e agrumi (lime, arance e pompelmi) freschi tagliati a mano, che, uniti ad un delicato sapore di fiori di camomilla donano delicatezza e morbidezza al distillato. Oltre all’eccellenza delle caratteristiche organolettiche, elemento imprescindibile di Tanqueray no. Ten è l’elegante design della bottiglia: il colore verde smeraldo ne esalta le sfaccettature a base ottagonale, conferendole la luminescenza caratteristica di un gioiello; il raffinato tappo argentato e l’originale coccarda, anch’essa argentata e cesellata con un sigillo rosso, le donano la distintività tipica degli oggetti di lusso. La morbidezza e la freschezza di Tanqueray no. Ten derivano dall’abilità del maestro distillatore e dalla quadrupla distillazione, la cui ultima fase avviene nell’alambicco N. 10, in rame con il cosiddetto “collo di cigno”, vezzosamente chiamato “Tiny 10” (piccolo 10), a cui si ispira il nome del distillato. A partire dal suo lancio negli Stati Uniti nel 2000, Tanqueray no. Ten. Ha già vinto 9 tra i più importanti Spirit Award degli Usa, tra i quali l’International Spirit Challenge del 2003 e il Best White Spirit San Francisco World Spirits Competition per tre anni consecutivi dal 2000 al 2003. Lo stile. Tante sfumature, un solo colore: il verde. Jaguar, Rolex, Ray Ban, Buccellati, Venini, American Express, Lacoste, Apple e Wimbledon, attraverso 9 oggetti universalemente riconcosciuti quali icone di stile e qualità, tutti di colore verde, presentano Tanqueray no.Ten, la decima icona verde di stile e di qualità nel mondo del lusso.  
   
   
PER L’INVERNO 2004 GODIVA PRESENTA LES ELEMENTS, CIOCCOLATINI ISPIRATI AI QUATTRO ELEMENTI NATURALI  
 
Fuoco, Acqua, Terra e Aria: i quattro elementi presenti in natura. Ciascun elemento suggerisce un umore, una disposizione d’animo. Il Fuoco è la metafora della passione, una potenza in grado sia di riscaldare sia di distruggere. L’acqua, attraverso la purezza, la fluidità e le onde, evoca il relax. L’aria rappresenta la vitalità, l’impulsività. La Terra è l’essenziale, il fondamento, la forza di gravità e simboleggia la concentrazione. Godiva si è ispirata a questi elementi per creare quattro cioccolatini che corrispondono a differenti stati d’animo: passione, relax, vitalità e concentrazione. Sensazioni ed emozioni che rappresentano sempre più la realtà di ogni giorno per ognuno di noi. Fuoco: il cioccolato accende le passioni. E’ una sontuosa crema “ganache” di cioccolato nero dal gusto dolce amaro, insaporita con un pizzico ammaliante di zenzero e pepe di Cayenna. Il tutto ricoperto di fondente e ornato da fiamme. Mordendolo, il palato viene invaso da una voluttuosa sensazione di calore. Un’esperienza sorprendente. Acqua: il cioccolato invita alla distensione. Un tenera crema “ganache” di cioccolato bianco con foglie di aneto e ricoperta di cioccolato bianco decorato con onde azzurre. La consistenza ricca e cremosa del cioccolato, unita al gusto un po’ acidulo dell’anice, è propizia alla serenità ed elimina ogni tensione. Mentre il cioccolatino si scioglie, si acquista una sensazione di profondo benessere. Aria: il cioccolato pieno di vitalità. Il croccante strato di cioccolato fondente decorato di mulinelli verdi nasconde una crema “ganache” di cioccolato nero al curry, composto delle polveri di 13 differenti spezie, fra cui il cardamomo, il coriandolo, i semi di senape e lo zafferano. Una composizione golosa e tonificante al tempo stesso, così che ogni morso è un autentico viaggio, attraverso sensazioni d’Oriente. Terra: il cioccolato favorisce la concentrazione. Una voluttuosa crema “ganache” di cioccolato al latte aromatizzato al rosmarino, in un guscio di cioccolato al latte ornato di motivi simbolici. Il rosmarino, con una lieve nota di eucalipto e canfora, aggiunge un tocco di originalità al cioccolato, trasportando lungo percorsi gustativi ancora inesplorati. Godiva, con questa collezione, unisce una nuova impertinenza alla migliore tradizione del cioccolato. Les Elements sono disponibili, in confezioni da quattro o da dodici, nelle boutique di Milano (in via Manzoni, 29 tel 02/86461857) e di Roma (Piazza di Spagna, 4 tel. 06/69 783318)  
   
   
L’ARTE DEL GUSTO E L’ARTE DEL VIVERE: NUOVI SAPORI DI FRUTTA NEI CIOCCOLATINI PERUGINA E PICCOLI REMEMBER DI LEGNOMAGIA  
 
Nascono in autunno i nuovi cioccolatini Perugina che verranno presentati in Italia nei 200 negozi affiliati. Nuovi sapori di frutta verranno accompagnati da piccoli "remember" in legno realizzati da Legnomagia. Fantastici fruttini magnetici accompagneranno il cioccolato al gusto di peperoncino, pera, fragola, limone. Tutto realizzato nella città di Perugia, città del cioccolato e del design a colori. In tandem per questa presentazione Perugina e Legnomagia che richiama ad una città e un territorio di antica tradizione artistica e cioccolatiera. Come massima espressione di questa tradizione Perugina ha dato vita ad un affascinante progetto unico sul territorio nazionale: la prima “Scuola del Cioccolato”, aperta al consumatore, punto di incontro tra arte, gusto e cultura del cioccolato, un luogo magico dove poter condividere con passione il fantastico mondo del cioccolato. Tutti i sabato fino a metà novembre, in 200 Specialty Shop Perugina d’Italia, ci sarà la presentazione della nuova collezione 2004-2005 dei Cioccolatini Perugina. Un momento importante in cui sarà possibile degustare i nuovi sapori del cioccolato. Oltre alla degustazione, le hostess faranno conoscere la tradizione cioccolatiera 100% italiana della Perugina, che da oggi mette a disposizione attraverso la sua scuola del cioccolato. In questo contesto Legnomagia ha disegnato e prodotto cinque modelli di remember magnetici che verranno regalati a chi acquisterà una confezione dei nuovi cioccolatini. La partnership tra le due aziende non è casuale, poiché condividono la stessa filosofia: l’attenzione per le tradizioni, la scelta delle materie prime e la passione per le cose belle e buone. Entrambe nascono e tutt’ora realizzano le loro creazioni in Umbria, cuore verde d’Italia.  
   
   
RICETTE E DECORI NATALIZI ALLA SCUOLA DI CUCINA BUITONI  
 
Per non arrivare impreparati alle feste natalizie e realizzare un menù di Natale degno di un grande chef, il calendario della Scuola di Cucina Buitoni propone corsi utili e sfiziosi al tempo stesso: non solo ricette e gustose pietanze ma anche tecniche e accorgimenti per decorare i piatti e allestire la tavola con una perfetta mise-en place in clima natalizio. Due i corsi proposti: Natale “fatto in casa”, quattro lezioni per imparare a cucinare gustosi piatti e a creare decori natalizi, destinato ai cultori della buona tavola che amano la tradizione natalizia, fatta di festosi banchetti con familiari e amici. La tavola decorata, due lezioni sulle tecniche di decorazione della tavola e dei piatti: come trasformare in poco tempo e con pochi accorgimenti un'apparecchiatura normale in una tavola elegante e creativa. Per strabiliare gli ospiti con piatti gustosi e con un decoro che affascina ed incuriosisce al tempo stesso…perché si mangia con gli occhi ancora prima che con il palato. Caratteristica distintiva dei corsi della Scuola di Cucina Buitoni è la partecipazione attiva e diretta degli allievi e la possibilità per gruppi di almeno 10 persone di richiedere l'ideazione di corsi ad hoc. La Scuola di Cucina Buitoni è a Milano in Via Bergognone 46. Per informazioni o prenotazione dei corsi alla Scuola di Cucina è sufficiente chiamare il numero verde Buitoni 800-227228. I corsi alla Scuola di cucina Buitoni hanno la frequenza di una volta la settimana con la possibilità di scegliere fra differenti fasce orarie: dalle 9.30 alle 12.30, dalle 14.30 alle 17.30, dalle 18.30 alle 21.30, oppure il sabato mattina.  
   
   
IN CIOCCOLATO VERITAS. INCONTRO DIBATTITO SUL CIOCCOLATO A MILANO PROMOSSO DA CAFFAREL  
 
Il Professor Veronesi, Direttore dell'Istituto Europeo di Oncologia, e membro della "Confraternita del Cioccolato", ha dichiarato: "il cioccolato è l'unico dolce totalmente vegetale che ha una straordinaria ed equilibrata composizione di elementi: 1/3 di grassi vegetali (gli stessi dell'olio d'oliva), 1/3 di carboidrati e 1/3 di proteine. Contiene la teobromina, un alcaloide molto meno forte della caffeina. La teobromina dilata i vasi celebrali e tiene svegli le persone: il cioccolato nel complesso fa bene, da ossigeno al cervello e a parer mio concilia il sonno". Durante il dibattito Maria Latella afferma che: il cioccolato è una straordinaria compensazione alle nostre crisi e depressioni. Inoltre quando persone diverse scoprono la stessa affinità sul cioccolato, hanno la sensazione di appartenere allo stesso "club" e di poter condividere una trasgressione socialmente accettata. La passione per il cioccolato trova anche molti estimatori e consensi all'interno del mondo politico. La Signora Veronica Berlusconi e il Presidente Carlo Azelio Ciampi sono dei grandissimi appassionati. Willy Pasini, psichiatra e sessuolo, ha affermato che: il cioccolato può essere considerato un compromesso tra una medicina ed un auto-regalo, non ha alcuna valenza sessuale e di peccato. Ciò è storicamente confermato da un editto di papa Paolo V, che definisce il cioccolato come una bevanda e per questo bevibile anche durante la quaresima. Il cioccolato è una "dipendenza" minore, che non provoca più pudore. Nel cioccolato infatti è presente la feniletilamina, un ormone, che noi produciamo quando siamo innamorati e che il cioccolato può sopperire. Ne può così conseguire la definizione del Cioccolato come metadone dell'amore. A conferma di questo, una ricerca inglese sottolinea come il 60% donne sia disposta a rinunciare al sesso ma non al cioccolato, mentre ciò vale solo per il 33% degli uomini. Il sesso stanca il cioccolato no, soprattutto quello fondente. Il giornalista e scrittore Gigi Padovani sottolinea come i mezzi di comunicazione si sono adoprati ad usare il cioccolato con un'aura magica. Nel 1994 si inizia a parlare di cioccolato ma sarà il 2000 a vedere un'esplosione del fenomeno a causa della discussione sugli oli vegetali ammessi dalla normativa europea. In 10 anni il cioccolato fa notizia, è una soft news, che rende più piacevole la lettura del giornale. L'aumento di attenzione nei confronti del cioccolato e del suo mondo ha favorito la crescita di importanza sul mercato del cioccolato italiano, che ha tre diverse espressioni: quello gianduia, tipicamente torinese, quello fondente toscano e quello di Modica. Antonio Bulgheroni, presidente di Cafferl e Lindt Sprungli, sottolinea come: <­<­nel suo nascere il cioccolato in Italia non era considerato un prodotto di qualità e si rivolgeva ad un consumatore che non aveva la raffinatezza del gusto per apprezzarlo. Oggi la Lindt produce 4 milioni di tonnellate di cioccolato italiano di assoluta qualità. Bisogna inoltre notare come l'Italia, nonostante l'aumento delle vendite, abbia il consumo procapite di cioccolato più basso d'Europa ed è solamente seguita dalla Grecia>>.eugenio Guarducci, presidente di Eurocholate, sostiene che: <­<­Eurocholate è un luogo fisico per darsi del goloso e per esaltare i caratteri edonistici e di divertimento legato a questo prodotto. Il successo di questa manifestazione è dimostrato dalla fidelizzazione del pubblico, Infatti il 66% delle persone ritorna nelle edizioni successive. In particolare le donne sono le maggiori consumatrici di cioccolato al latte mentre gli uomini preferiscono il cioccolato come prodotto da meditazione, da accompagnare per esempio al whisky. La conferma di ciò si può riscontrare nel fatto che sono numerosi i gruppi di sole donne, che partono, lasciando a casa i mariti, per venire a questa manifestazione>>. Dal confronto di tutti questi elementi, sostiene ancora Guarducci, si può dedurre come il cioccolato non sia una moda ma un fenomeno strutturale, infatti il cioccolato fa notizia ed è l'unico che ha raddoppiato le vendite nel giro di 10 anni.  
   
   
TRA LE ‘PERLE MEDITERRANEE’ DELLA SELEZIONE RAINERI C’E’ UN NUOVO TRIS DI PESTO  
 
L’antica Azienda Raineri di Oneglia, conosciuta per la sua produzione di olio extra vergine di oliva di alta qualità spremuto a freddo, presenta alla sua clientela il Tris di Pesto della linea “Perle Mediterranee”. L’amore per la buona tavola e per i sapori della tradizione sono stati il filo conduttore della ricerca dell’Antica Azienda Raineri, che con la linea delle Perle Mediterranee vuole riscoprire questi piaceri per una vita in armonia con la natura e quindi attenta ad un’alimentazione sana e leggera. Questi prodotti sono tutti preparati con l’olio di oliva di alta qualità dell’Antica Azienda Raineri, che ottiene il proprio prodotto dagli olivi coltivati da secoli nel cuore dell’entroterra ligure del ponente, a circa dodici Km. Dal mare ed a 250 metri di altitudine. Questo ottimale contesto climatico, insieme al metodo tradizionale di coltura dell’olivo consentono di ottenere un extra vergine dalle eccezionali caratteristiche di gusto che conferisce al Tris di Pesto, come a tutti gli altri prodotti della linea, un sapore unico. Il Tris di Pesto si compone di tre vasetti di vetro contenenti Pesto Ligure, Pesto di Salvia Pesto Saporito per soddisfare i diversi gusti e unisce qualità e tradizione ad un’attenta selezione delle materie prime. I cardini principali della proposta dell’Antica Azienda Raineri sono infatti la freschezza e la genuinità dei propri prodotti. Il Tris di Pesto può essere un’idea regalo diversa per non presentarsi a mani vuote a una cena, un cadeau di Natale oppure un utile presente per le mogli che non hanno tempo di preparare laboriosi sughi, ma non vogliono rinunciare ad un’alimentazione gustosa ma allo stesso tempo sana e genuina. Ottimi anche per un aperitivo veloce, spalmati sui crostini e serviti con un vino adatto all’occasione. Il Pesto Ligure è un Pesto delicato ottenuto da sole foglie di basilico fresco, senza formaggio e contiene: Basilico fresco ligure 63%, Olio di oliva (composto di oli di oliva raffinati e di oli di oliva vergini), Sale - Pinoli - Aglio fresco. Confezione: Vasetto da 9Ogr. Il Pesto di Salvia unisce il sapore della salvia a quello classico del basilico e contiene: Salvia fresca 10%, Basilico fresco, Formaggio Pecorino, Pinoli, Fiocco di patata, Acido lattico, Aglio fresco, Confezione: Vasetto da 9Ogr. Il Pesto Saporito è un Pesto dal sapore più forte, preparato con pomodoro, peperoncino e contiene: Pomodoro secco 33%, Olio di oliva (composto di oli di oliva raffinati e di oli di oliva vergini), Pinoli, formaggio Pecorino, Aglio fresco, Fiocco di patata, Peperoncino, Origano, Acido lattico, Confezione: Vasetto da 9Ogr. Utilizzo: Come sugo per la pasta o per condire il riso: stemperare la dose necessaria con un cucchiaio di acqua di cottura., Su tartine e/o crostini, In abbinamento con carni (come ad esempio il lesso o gli arrosti), Prezzo al pubblico della confezione Tris: circa 10 Euro. Certificazioni: L’antica Azienda Raineri opera secondo quanto disposto dal Dl 155 in merito all’autocontrollo (Haccp) e confeziona olio extra vergine di oliva con materie prime di qualità, da fornitori selezionati. Dispone inoltre di idonee procedure che consentono la gestione ed il controllo della tracciabilità dei lotti (Iso 9002). L’olio extra vergine di oliva 100% Ligure dispone inoltre della Certificazione di Prodotto Dnv ed è ottenuto da olive prodotte e lavorate in Italia: è quindi un prodotto 100% Italiano. Infolink: Www.olioraineri.com   
   
   
ARRIVANO I RISI AROMATICI MADE IN ITALY  
 
Si affacciano sugli scaffali dei supermercati e delle boutiques del gusto i primi risi aromatici nati in Italia. Si usano per i contorni, per le insalate e per preparazioni ancor più sfiziose. Faranno concorrenza al Basmati e alle altre varietà d’importazione. Lo rivela www.Risoitaliano.org, nel servizio on line questa settimana. Il sito specializzato nel cereale nazionale illustra anche un'indagine dell'Ente Nazionale Risi sulla “grande sfida” tra riso e pasta e presenta un’intrigante ricetta della soubrette Adriana Volpe. Il portale offre gratuitamente informazioni, ricette e approfondimenti sul riso, di cui l’Italia è il primo produttore comunitario. Per informazioni: direzione@risoitaliano.Org  
   
   
ARTEDELRICEVERE LANCIA LA NUOVA LINEA DI CONFETTURE, UN’IDEA GOLOSA E RAFFINATA DA METTERE SOTTO L’ALBERO DI NATALE  
 
Nella Boutique L’arte di Offrire il Thé, luogo magico ed accogliente, capace di coinvolgere tutti i sensi con la sua raffinata atmosfera francese, tra i crû pregiati di Thè Verde, Nero, Oolong e Mélange in foglia, fa la sua comparsa la nuova esclusiva linea di confetture fatta produrre appositamente per Artedelricevere in Provenza in maniera del tutto artigianale. Preparate fresche on demand con ingredienti selezionati e di altissima qualità, queste speciali golosità vengono confezionate in deliziosi pot di vetro, sterilizzati ed ermeticamente sigillati con tappo a vite o chiusura a clip per consentirne la migliore conservazione. Il packaging, elegante e studiato nei dettagli come è consuetudine di Artedelricevere, viene completato da una sottile garza di cotone indiano color verde celadon chiusa da un nastro di rafia verde o bordeaux. A ciascuna tipologia di confettura corrisponde, oltre ad una forma diversa del pot in vetro, una differente etichetta colorata: su sfondo quadrettato tipico provenzale che evoca sapori e profumi casalinghi compaiono gli ingredienti e, scritti in corsivo, alcuni invitanti suggerimenti per abbinare le confetture in tavola. Le Confetture extra di frutta (g 240), dal caratteristico pot tondeggiante con etichetta arancione, vengono lavorate à l’anciènne con cottura lenta in pentole di rame: spaziano dalla golosa “Tatin” con mele, cannella, zucchero e burro salato di Normandia, alla “Fichi e pere alle spezie”, dalla “Tre agrumi con fiori di lavanda” alla sfiziosa “Fragole con menta fresca e pepe di Szetchuan”, da servire su toast caldi per una colazione speciale nei giorni di festa. Le Confetture extra agrodolci (g 235), caratterizzate da un vasetto esagonale e all’etichetta verde acido, si prestano magnificamente per un aperitivo raffinato o un pranzo di Capodanno: ecco “Indivia e pepe rosa” da accompagnare a formaggi dolci o pesce alla griglia, “Carote e arancia” perfetta con carni d’anatra o agnello, o “Pomodori Rossi” arricchita da foglie fresche di timo che si sposa con i formaggi di capra o sulle bruschette. Le speciali Gelatine extra di fiori (g 125) (“Petali di rosa”, “Violette”, “Fiori di Gelsomino” e Fiori d’Arancio”) sono una vera dolcezza romantica: un cucchiaino di gelatina di “Petali di rosa” aggiunto in un flute di spumante, libera tra le bollicine i petali contenuti e rende il brindisi raffinato e originale. Ottenute per infusione secondo la rinomata tradizione di Grasse, si presentano in un vasetto cilindrico contraddistinto da una romantica etichetta rosa. Una novità esclusiva per l’Italia sono Crumble (g 125) e Delicatezze al Cioccolato (g 150), proposti in un pratico vasetto a clip riconoscibile dall’etichetta azzurra o tabacco. I primi sono delle vere e proprie leccornie: dessert monodose creati secondo la tradizionale ricetta del crumble di frutta e pastafrolla da scaldare pochi minuti a bagnomaria o nel microonde e quindi pronti da servire in piccole cocotte o con una pallina di gelato alla crema. Vengono proposti nei gusti “Mele e pain d’épices”, “Fichi e scorze d’arancia” o “Pesche e scorze di limone”. Altrettanto sfiziose le Delicatezze al Cioccolato (“Cioccolato con arance e zenzero” e “Cioccolato con pere”), una pausa golosa pronta all’uso a base di pregiato cacao della Costa d’Avorio e Criollo, ideale per una merenda insolita o per una raffinata serata di festa. Infine le Gelatine Extra alle Spezie (g 180) confezionate in uno slanciato vasetto cilindirico che dietro l’etichetta verde salvia lascia intravedere i bastoncini di cannella, sono nate per dare un tocco esotico ai piatti portati in tavola: alla “Cannella” diventa uno speciale accompagnamento per arrosti e formaggi a pasta molle, allo “Zenzero” si presta con gli arrosti di maiale e i formaggi a pasta dura, mentre al “Cardamomo” è ideale da abbinare alle carni bianche o per un raffinato dolce al cucchiaio. L’arte di Offrire il Thénon poteva non suggerire per ciascuna confettura i migliori abbinamenti con l’antica e nobile bevanda del Thé: pensando ai momenti di festa suggerisce tra le tante proposte, di accompagnare la Confettura di frutta “Tatin” con una tazza di Oolong Fancy, Thè puro di Formosa dalle note di sottobosco e castagna arrosto; un goloso Crumble con un Fête de Noël, con spezie dolci, agrumi e vaniglia che accendono questo Thè come candele che rischiarano le notti invernali; o una Delicatezza al cioccolato da sposare con un’infusione di Kenia Marinyn, Thé africano dalle dominanti note di caramello. E per un pranzo di Capodanno raffinato ed originale ad una portata di pesce con confettura di “Indivia e pepe rosa” consiglia di abbinare una tazza di Palais Imperial, un Thé Oolong mélange dalle note agrumate, discrete ma pungenti. Boutique L’arte di Offrire il Thé, Milano, via M. Melloni 35, tel. 02.71.54.42 , Como, via A. Diaz 76, tel. 031.26.27.62  
   
   
IN ARRIVO I NUOVI OMOGENEIZZATI DI FRUTTA DALLE OASI PLASMON QUATTRO NUOVI GOLOSISSIMI GUSTI  
 
Plasmon, azienda leader nel mercato del baby food, arricchisce la gamma degli omogeneizzati di frutta con quattro nuovi gusti: Pesca Mela, Albicocca, Mela Agrumi e Mela Banana Arancia. Pensati per i bambini dai 4 mesi, gli omogeneizzati di frutta Plasmon soddisfano il bisogno di sicurezza della mamma, preservando tutto il buono della frutta, un alimento essenziale nella dieta dei bambini perché ricco di principi nutritivi essenziali per crescere bene: le vitamine, i sali minerali, gli zuccheri e le fibre, indispensabili regolatori intestinali. Plasmon lancia sapori nuovi e unici per soddisfare le esigenze delle mamme, sempre alla ricerca di una dieta bilanciata e variegata per il proprio bambino. Ideali come fine pasto, gli omogeneizzati di frutta Plasmon sono perfetti anche come merenda o dessert. I nuovi gusti, arricchiti con vitamina C, permettono al bambino di sperimentare nuovi sapori, così buoni e sicuri perché la frutta proviene esclusivamente dalle Oasi Plasmon, dove è raccolta a mano e solo quando ha raggiunto il giusto punto di maturazione. I nuovi omogeneizzati sono disponibili nei migliori supermercati e ipermercati, nelle farmacie e nelle sanitarie.Infolink: www.Palsmon.it  
   
   
NUOVA VITA E SALUTE AI CAPELLI DURANTE IL PERIODO DELLA GRAVIDANZA CON I TRATTAMENTI NATURALI DI LUCIANO COLOMBO  
 
Nuova Vita E Salute Ai Capelli Durante Il Periodo Della Gravidanza Con I Trattamenti Naturali Di Luciano Colombo Grazie ai prodotti naturali che propone Luciano Colombo le mamme nutrono se stesse e i loro bambini. Prima della nascita del proprio bambino è importante, infatti, trovare tempo da dedicare a se stesse e alla cura del proprio corpo poiché durante la gravidanza, la salute dei capelli della donna può subire notevoli variazioni. Diventare mamma, vuol dire anche portare con sé un fardello talvolta rischioso per corpo e capelli, che, proprio come la pelle, soffrono per l'impoverimento di idratazione e nutrimento e di conseguenza si seccano e si spezzano. Il problema maggiore durante questo periodo è, quindi, principalmente la fragilità dei capelli, che tendono a cadere abbondantemente a causa di variazioni ormonali. Luciano Colombo offre delle soluzioni innovative e naturali: prodotti a base di estratti vegetali naturali privi di ammoniaca, gli estratti a base di abete rosso con notevoli proprietà rinforzanti e rigeneranti. L’acqua miscelata con essenze a base di erbe dona nuova vitalità, compattando le lamelle di cheratina, sostanza proteica ricca di zolfo che costituisce la parte fondamentale nella composizione del capello. Infolink www.lucianocolombo.it    
   
   
LA GAMMA DELLA NUOVA LINEA DI INTEGRATORI NATURALI ALLA PROPOLI WINTERGOOD  
 
L'autunno visto con gli occhi dei poeti è una stagione suggestiva, ricca di colori e profumi inebrianti. C'è, però, ben poco di poetico nell'affrontare l'aria rigida del primo mattino, i frequenti sbalzi di temperatura durante la giornata, la pioggia o il vento. Come se non bastasse, l'insieme di questi fattori climatici tipicamente autunnali spalanca le porte alle prime ondate di raffreddore, tosse ed influenza. In questi casi, la migliore strategia consiste nel rafforzare le difese dell'organismo ricorrendo saggiamente a quanto di meglio ci offre la natura. Winter ci offre oggi Wintergood: una nuova e completa linea di integratori naturali a base di propoli, estratti di piante officinali, vitamine e minerali capace di stimolare efficacemente le difese immunitarie e, allo stesso tempo, dare immediato sollievo ai sintomi dei disturbi alle vie respiratorie. Wintergood di Winter, frutto dell'esperienza dei Laboratori Face di Genova, è la prima linea Propoli di cui viene certificato sia il non impiego tra le materie prime di organismi geneticamente modificati (O.g.m. Free) sia l'assenza di glutine (Gluten Free). Si tratta, pertanto, di integratori naturali che rispondono pienamente alla crescente richiesta di adeguate garanzie qualitative e che possono essere assunti senza problemi anche da coloro che soffrono di manifesta intolleranza al glutine (sono, infatti, presenti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia). Alla base di tutti i prodotti della nuova linea Wintergood di Winter c' è la Propoli titolata in Galangina. La Propoli è una miscela complessa di sostanze naturali secreta dalle api per difendere l'alveare (pro-polis, a difesa della città), costituita per circa il 50% da resine e balsami, per il 30-40% da cere, per il 5% da oli essenziali e per il restante 10% da flavonoidi e derivati fenolici. L'attività antibatterica della Propoli è ormai accertata, e Wintergood di Winter ce la propone nella forma più pura e attiva (quella titolata in Galangina) sia nella preparazione in gocce, sia associata ad estratti di piante officinali selezionate, vitamine e minerali sotto forma di tavolette masticabili o spray orale. Wintergood di Winter ci offre perciò un ventaglio di soluzioni mirate per affrontare al meglio i classici malanni autunnali e per guardare con ottimismo l'inverno. Wintergola, assunto ai primi sintomi del mal di gola, combina l'azione battericida della Propoli e dei semi di pompelmo, all'acido ascorbico (vitamina C) e ai benefici effetti degli estratti purificati di Rosa Canina, Erisimo e Liquirizia. L'integrazione di Vitamina C incrementa la risposta immunitaria dell'organismo, mentre i componenti solforati presenti nell'Erisimo e il glicoside glicirrizina della Liquirizia svolgono un'attività calmante ed emolliente per la gola e la voce. Wintergola è proposto in confezione da 30 tavolette masticabili all'aroma di agrumi. La posologia consigliata è da 1 a 3 tavolette al giorno secondo necessità. Confezione da 30 compresse Euro 8,50. Quando l'influenza inizia a farsi sentire con gli starnuti e i classici sintomi febbrili, Winterinflù risponde sommando l'azione antibatterica della Propoli alle proprietà immunostimolanti della Rosa Canina, ricca di Vitamina C, dell'Echinacea Angustifolia e dello Zinco. Inoltre Winterinflù svolge un'efficace azione antipiretica, antinfiammatoria e antidolorifica grazie agli estratti di Salice bianco e China. Winterinflù è proposto in confezione da 30 tavolette masticabili all'aroma di agrumi. La posologia consigliata è da 1 a 3 tavolette al giorno secondo necessità. Confezione da 30 compresse Euro 8,50. Wintertuss entra in azione ai primi colpi di tosse. La Propoli viene associata agli estratti di Lichene Islandico, Rosa Canina, Timo Volgare ed Eucalipto. La Rosa Canina ricca di Vitamina C attiva la risposta immunitaria, mentre il Lichene islandico contiene cetranina, elemento ad azione emolliente ed espettorante ideale nel trattamento della tosse secca. Il Timo Volgare e l'Eucalipto possiedono note proprietà balsamiche e antisettiche legate, rispettivamente, al timolo e all'eucaliptolo. Wintertuss è proposto in confezione da 30 tavolette masticabili all'aroma di agrumi. La posologia consigliata è da 1 a 3 tavolette al giorno secondo necessità. Confezione da 30 compresse Euro 8,50. Wintersintoss, in sciroppo, contrasta i disturbi delle vie respiratorie combinando l’azione antibatterica della propoli con quella emolliente ed espettorante di Lichene Islandico e Liquirizia. Inoltre, l’efficacia dello sciroppo è potenziata dalla presenza di Timo Volgare, ad azione balsamica, del Tiglio, con le sue proprietà calmanti, dell’ Altea e del Marrubbio Bianco che favoriscono le naturali difese delle vie respiratorie, e dell’ Erisimo, che a contatto con la mucosa della bocca e della laringe dà il via ad un processo che favorisce l’espettorazione. Confezione da 200 ml Euro 11,50. Winterforte è uno spray orale ad azione immediata che attenua rapidamente le sensazioni di raucedine e bruciore alla gola combinando Propoli, Aloe Vera (immunostimolante), Erisimo e Semi di Pompelmo. Winterforte è proposto in spray nebulizzante da 30 ml. Va nebulizzato più volte al giorno a seconda delle necessità. Confezione da 30 ml Euro 9,50 Wintergocce è Propoli pura in soluzione idroalcolica, facile da dosare sia per uso interno sia per uso esterno (collutorio per gargarismi, risciacqui o applicazioni sulla cute). Wintergocce è offerta in boccetta contenente 30 ml di soluzione. La posologia indicata è da 1 a 20 gocce più volte al giorno, diluite in acqua, secondo necessità. Confezione da 30 ml Euro 8,50.  
   
   
LA GAMMA DELLA NUOVA LINEA DI INTEGRATORI NATURALI ALLA PROPOLI WINTERGOOD  
 
L'autunno visto con gli occhi dei poeti è una stagione suggestiva, ricca di colori e profumi inebrianti. C'è, però, ben poco di poetico nell'affrontare l'aria rigida del primo mattino, i frequenti sbalzi di temperatura durante la giornata, la pioggia o il vento. Come se non bastasse, l'insieme di questi fattori climatici tipicamente autunnali spalanca le porte alle prime ondate di raffreddore, tosse ed influenza. In questi casi, la migliore strategia consiste nel rafforzare le difese dell'organismo ricorrendo saggiamente a quanto di meglio ci offre la natura. Winter ci offre oggi Wintergood: una nuova e completa linea di integratori naturali a base di propoli, estratti di piante officinali, vitamine e minerali capace di stimolare efficacemente le difese immunitarie e, allo stesso tempo, dare immediato sollievo ai sintomi dei disturbi alle vie respiratorie. Wintergood di Winter, frutto dell'esperienza dei Laboratori Face di Genova, è la prima linea Propoli di cui viene certificato sia il non impiego tra le materie prime di organismi geneticamente modificati (O.g.m. Free) sia l'assenza di glutine (Gluten Free). Si tratta, pertanto, di integratori naturali che rispondono pienamente alla crescente richiesta di adeguate garanzie qualitative e che possono essere assunti senza problemi anche da coloro che soffrono di manifesta intolleranza al glutine (sono, infatti, presenti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia). Alla base di tutti i prodotti della nuova linea Wintergood di Winter c' è la Propoli titolata in Galangina. La Propoli è una miscela complessa di sostanze naturali secreta dalle api per difendere l'alveare (pro-polis, a difesa della città), costituita per circa il 50% da resine e balsami, per il 30-40% da cere, per il 5% da oli essenziali e per il restante 10% da flavonoidi e derivati fenolici. L'attività antibatterica della Propoli è ormai accertata, e Wintergood di Winter ce la propone nella forma più pura e attiva (quella titolata in Galangina) sia nella preparazione in gocce, sia associata ad estratti di piante officinali selezionate, vitamine e minerali sotto forma di tavolette masticabili o spray orale. Wintergood di Winter ci offre perciò un ventaglio di soluzioni mirate per affrontare al meglio i classici malanni autunnali e per guardare con ottimismo l'inverno. Wintergola, assunto ai primi sintomi del mal di gola, combina l'azione battericida della Propoli e dei semi di pompelmo, all'acido ascorbico (vitamina C) e ai benefici effetti degli estratti purificati di Rosa Canina, Erisimo e Liquirizia. L'integrazione di Vitamina C incrementa la risposta immunitaria dell'organismo, mentre i componenti solforati presenti nell'Erisimo e il glicoside glicirrizina della Liquirizia svolgono un'attività calmante ed emolliente per la gola e la voce. Wintergola è proposto in confezione da 30 tavolette masticabili all'aroma di agrumi. La posologia consigliata è da 1 a 3 tavolette al giorno secondo necessità. Confezione da 30 compresse Euro 8,50. Quando l'influenza inizia a farsi sentire con gli starnuti e i classici sintomi febbrili, Winterinflù risponde sommando l'azione antibatterica della Propoli alle proprietà immunostimolanti della Rosa Canina, ricca di Vitamina C, dell'Echinacea Angustifolia e dello Zinco. Inoltre Winterinflù svolge un'efficace azione antipiretica, antinfiammatoria e antidolorifica grazie agli estratti di Salice bianco e China. Winterinflù è proposto in confezione da 30 tavolette masticabili all'aroma di agrumi. La posologia consigliata è da 1 a 3 tavolette al giorno secondo necessità. Confezione da 30 compresse Euro 8,50. Wintertuss entra in azione ai primi colpi di tosse. La Propoli viene associata agli estratti di Lichene Islandico, Rosa Canina, Timo Volgare ed Eucalipto. La Rosa Canina ricca di Vitamina C attiva la risposta immunitaria, mentre il Lichene islandico contiene cetranina, elemento ad azione emolliente ed espettorante ideale nel trattamento della tosse secca. Il Timo Volgare e l'Eucalipto possiedono note proprietà balsamiche e antisettiche legate, rispettivamente, al timolo e all'eucaliptolo. Wintertuss è proposto in confezione da 30 tavolette masticabili all'aroma di agrumi. La posologia consigliata è da 1 a 3 tavolette al giorno secondo necessità. Confezione da 30 compresse Euro 8,50. Wintersintoss, in sciroppo, contrasta i disturbi delle vie respiratorie combinando l’azione antibatterica della propoli con quella emolliente ed espettorante di Lichene Islandico e Liquirizia. Inoltre, l’efficacia dello sciroppo è potenziata dalla presenza di Timo Volgare, ad azione balsamica, del Tiglio, con le sue proprietà calmanti, dell’ Altea e del Marrubbio Bianco che favoriscono le naturali difese delle vie respiratorie, e dell’ Erisimo, che a contatto con la mucosa della bocca e della laringe dà il via ad un processo che favorisce l’espettorazione. Confezione da 200 ml Euro 11,50. Winterforte è uno spray orale ad azione immediata che attenua rapidamente le sensazioni di raucedine e bruciore alla gola combinando Propoli, Aloe Vera (immunostimolante), Erisimo e Semi di Pompelmo. Winterforte è proposto in spray nebulizzante da 30 ml. Va nebulizzato più volte al giorno a seconda delle necessità. Confezione da 30 ml Euro 9,50 Wintergocce è Propoli pura in soluzione idroalcolica, facile da dosare sia per uso interno sia per uso esterno (collutorio per gargarismi, risciacqui o applicazioni sulla cute). Wintergocce è offerta in boccetta contenente 30 ml di soluzione. La posologia indicata è da 1 a 20 gocce più volte al giorno, diluite in acqua, secondo necessità. Confezione da 30 ml Euro 8,50.  
   
   
L’INTEGRATORE DIMAGRO’ THEOBROMA DI BIOSLINE CON UNA MISCELA DI CACAO E CAFFE’ VERDE PER GARANTIRE LA LEGGEREZZA  
 
Sono ovunque: in ufficio sul tavolo della sala riunione, sulla scrivania della collega, alle cene degli amici, sul tavolino del nostro salotto. Cioccolatini, praline, maRron glassè, torroncini, bignè, canditi, torte di panna, pandoro e panettoni farciti: si salvi chi può. Dopo aver faticato così a ritrovare la forma perfetta, rischiamo di riprendere in pochi giorni quei chili in più così difficili poi da smaltire. Resistere a queste “dolci anzi dolcissime” tentazioni è più facile a dirsi che a farsi. Il segreto c’è, inibire il desiderio di zuccheri e tenerne sotto controllo l’assorbimento, stimolando il metabolismo. Questo è esattamente l’effetto dell’integratore Dimagro’ di Biosline. Dimagrò Theobroma contiene una particolare miscela di cacao in estratto titolato e standardizzato, insieme a Svetol, un estratto brevettato ricavato dalle drupe del Caffè Verde. Questa sinergia di teobromina e caffeina può esercitare sia un effetto stimolante ed energetico, sia un effetto “bruciagrassi’ inibendo il desiderio di assumere zuccheri. Ricco in pregiati principi attivi vegetali, Dimagrò Theobroma contiene anche un estratto dalle foglie di Gymnema Silvestris con un particolare effetto sul metabolismo degli zuccheri, ed estratti di Citrus Aurantium e Cassia nomame, che completano l’azione sui grassi degli estratti di Cacao e Caffè Verde. Caratteristiche degli ingredienti: theobroma cacao semi: albero originario della foresta equatoriale, i semi sono ricchi di teobromina, sostanza che può agire positivamente sul tono e sull’umore, caffe’ verde semi, arancio amaro frutti: contribuiscono a stimolare il metabolismo, con un effetto “bruciagrassi”, cassia nomame semi: aiuta a bruciare più velocemente i grassi alimentari, gymnema foglie: può ridurre l’assorbimento degli zuccheri ingeriti. Modo d’uso: 2 tavolette da masticare assieme, circa mezz’ora prima dei pasti principali. Dimagrò si trova in vendita in confezioni da 60 tavolette masticabili gusto cacao al prezzo di Euro 26.50 e in confezioni da 20 tavolette masticabili ad Euro 13.50. Per qualsiasi informazione è disponibile il numero verde: 800.01.51.42