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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Dicembre 2004
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IL 7PQ DOVREBBE DARE LA PRECEDENZA AL VACCINO PER L'AIDS E ALLE MALATTIE ZOONOTICHE, AFFERMA IL CONSIGLIO SALUTE  
 
Bruxelles, 9 dicembre 2004 - Il Consiglio europeo Salute e tutela dei consumatori, riunitosi a Bruxelles il 6 dicembre, ha ribadito la necessità di condurre nell'ambito del Settimo programma quadro (7Pq) ulteriori ricerche per un vaccino contro l'Hiv/aids. Il Consiglio ha ammesso che le nuove malattie zoonotiche sono un problema nazionale, europeo e mondiale, ha riconosciuto la necessità di definire un piano d'azione europeo per la prevenzione e il controllo delle zoonosi ed ha auspicato ulteriori ricerche sulla prevenzione nell'ambito del 7Pq. 'Una politica europea per combattere l'Hiv/aids sembra giustificata, in un momento in cui una malattia così pericolosa non è ancora sotto controllo e continua a colpire nuovi gruppi particolarmente vulnerabili (donne e bambini)', si legge nelle conclusioni provvisorie del Consiglio. 'È stato inoltre riconosciuto che, per condurre la battaglia, l'Ue deve usare le sue risorse in modo efficiente, e in particolare dare impulso alla ricerca per sviluppare un vaccino (in concreto, nell'ambito del Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico). Sono stati particolarmente sottolineati i vantaggi di una collaborazione nel settore tra gli Stati membri, in modo da completare i singoli sforzi ed evitare duplicazioni', ha aggiunto il Consiglio. Nel ricordare che è probabile la diffusione di un'influenza pandemica e che le nuove malattie zoonotiche possono costituire una grave minaccia per la salute, il Consiglio ha ammesso che per fronteggiare l'ampiezza e la complessità della minaccia sono necessari una strategia integrata e un approccio coordinato di tutti gli Stati membri. Il Consiglio ha quindi concluso che: '[È] necessario stabilire un piano d'azione europeo per la prevenzione e il controllo delle zoonosi che metta in opera una strategia comunitaria intersettoriale di risposta alle nascenti minacce di malattie zoonotiche. Un tale piano dovrebbe includere le misure politiche integrate di sanità pubblica e di sanità animale e i corrispondenti strumenti'. Il Consiglio ha anche sollecitato l'Efsa (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare), il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie, e l'Aea (Agenzia europea dell'ambiente) a lavorare insieme per la realizzazione del piano d'azione. Inoltre, ha aggiunto il Consiglio, Stati membri e Commissione dovrebbero coordinare la ricerca per la prevenzione e la gestione delle malattie zoonotiche, in particolare nel contesto del 7Pq.  
   
   
MILANO, AL VIA IL NUOVO POLICLINICO PRONTO NEL 2010, SARÀ LA PRIMA FONDAZIONE OSPEDALIERA  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - E' stato firmato l'Accordo di Programma per la realizzazione del nuovo Policlinico, cioè per la "riorganizzazione funzionale e il conseguente assetto urbanistico" dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e degli Istituti clinici di perfezionamento. L'accordo è stato sottoscritto da: Girolamo Sirchia, ministro della Salute, Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, Gabriele Albertini, sindaco di Milano, Carlo Borsani, assessore regionale alla Sanità, Giovanni Verga, assessore al Territorio del Comune di Milano, Giuseppe Di Benedetto, commissario straordinario dell'Ospedale Maggiore , Francesco Beretta, direttore generale degli Icp. "La realizzazione del progetto - ha spiegato Formigoni - sarà curata dalla Fondazione Policlinico, prima sperimentazione in Italia di un modello di fondazione ospedaliera a connotazione pubblica dove si coniugheranno assistenza sanitaria, ricerca scientifica e formazione universitaria, con l'opportunità di convogliare energie anche da soggetti privati". La Fondazione sarà costituita nei primi mesi del 2005 e avrà tra i primi suoi compiti quello di indire il concorso progettuale entro la fine dello steso anno, in modo da avviare l'appalto nel 2006 e prevedere la fine dei lavori per il 2010. Avrà carattere pubblico ma - come ha sottolineato l'assessore Borsani - "consentirà attraverso il Comitato di gestione di velocizzare con criteri privatistici i tempi amministrativi, in particolare per gli acquisti di beni e di servizi". L'intervento edilizio e la riorganizzazione funzionale dell'Ospedale Maggiore - Policlinico e degli Icp riguarda i presidi Mangiagalli, De Marchi, Regina Elena -Bergamasco, i padiglioni Alfieri e Devoto e gli uffici di Via Daverio, 6. La costruzione delle nuove strutture avverrà a seguito di un concorso di progettazione che dovrà rispettare alcuni parametri fissati nell'Accordo. In particolare saranno demoliti i padiglioni Ponti, Pasini, Moneta, Beretta Est e Beretta Ovest (le cui attività saranno trasferite nel Padiglione Monteggia e nel padiglione Alfieri che saranno entrambi ristrutturati). A regime, la capacità complessiva del polo ospedaliero costituito da Ospedale Maggiore e Icp dovrà risultare di 900 posti letto (comprensivi della libera professione); la superficie lorda di pavimento dei fabbricati destinati ad attività sanitaria non dovrà invece essere superiore a 168.000 mq, compresi gli edifici esistenti da mantenere. I padiglioni Guardia seconda e Sacco vengono mantenuti alla destinazione sanitaria, così come il padiglione Granelli; i padiglioni Monteggia e Convitto Infermiere (ora padiglione Invernizzi) saranno invece ristrutturati (demoliti e ricostruiti), quest'ultimo destinato ad ospitare l'Istituto nazionale di Genetica Molecolare. In particolare le nuove costruzioni potranno ospitare: - il dipartimento materno infantile con il relativo pronto soccorso, ostetricia, ginecologia, pediatria, radiologia e laboratori (questi ultimi due unificati per i due Ospedali), rianimazione pediatrica, chirurgia pediatrica, terapia intensiva neonatale; - i reparti di otorinolaringoiatria (unificata per i due Ospedali), audiologia e oculistica (unificata per i due Ospedali); - la medicina del lavoro, compreso il Centro di Medicina Occupazionale (Cemoc) degli Icp; - i reparti di chirurgia plastica ricostruttiva e maxillo-facciale; - il dipartimento di medicina generale (unificato per i due Ospedali). Il costo complessivo presunto dell'intervento è di 160 milioni di euro. Secondo quanto previsto dalle norme nazionali e regionali, l'Irccs Ospedale Maggiore sarà trasformato in Fondazione, che assumerà il nome di "Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena". Una volta costituita e dopo aver acquisito la proprietà dei presidi Mangiagalli, De Marchi, Regina Elena - Bergamasco, dei padiglioni Alfieri e Devoto e degli uffici di Via Daverio, 6, assumerà il compito di gestire la realizzazione del progetto, oltre a svolgere i compiti istituzionali previsti dalla legge.  
   
   
EURAND FIRMA UN ACCORDO CON PAR PHARMACEUTICALS  
 
Milano, Italia, 9 dicembre 2004 - Eurand ha annunciato la firma di un accordo definitivo con Par Pharmaceutical Companies, Inc. Per la commercializzazione delle compresse Eurand di potassio cloruro 20mEq. Il prodotto, ottenuto utilizzando la rivoluzionaria tecnologia Microcaps di Eurand, ha ricevuto il definitivo nullaosta dalla Fda nel terzo trimestre del 2004. Secondo i termini dell’accordo, Par verserà a Eurand un contributo anticipato per la licenza e una percentuale dei profitti ottenuti dalla commercializzazione del prodotto. Eurand garantirà a Par il diritto esclusivo per la vendita e distribuzione del prodotto negli Stati Uniti. Eurand sarà responsabile della produzione di detto prodotto presso i propri impianti a Vandalia, nell’Ohio. Par, da parte sua, inizierà immediatamente le spedizioni. "Siamo lieti di aver concesso a Par Pharmaceutical la possibilità di distribuire il nostro prodotto e siamo fiduciosi che la sua commercializzazione avrà molto successo” ha affermato l’amministratore delegato di Eurand, Gearoid Faherty. Infolink: http://www.Eurand.com  http://www.Parpharm.com  
   
   
ICGEB(INGEGNERIA GENETICA E BIOTECNOLOGIA): MAURO GIACCA NUOVO DIRETTORE DELLA COMPONENTE DI TRIESTE  
 
Trieste 9 dicembre 2004 - La Componente di Trieste del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (Icgeb) ha un nuovo direttore: il professor Mauro Giacca. La nomina ufficiale è avvenuta nel corso dell’ultimo Board of Governors, l’organo direttivo che riunisce i rappresentanti dei 68 Paesi membri del Centro svoltosi la scorsa settimana a New Delhi. Giacca subentra a Francisco Baralle che da aprile invece ricopre la carica di Direttore Generale dell’Icgeb. Tra i principali obiettivi che Mauro Giacca si pone come neodirettore assume particolare rilievo quello di consolidare il ruolo svolto dalla sede triestina nel campo della formazione. L’icgeb di Trieste organizza un prestigioso corso di dottorato di ricerca a livello internazionale e seleziona decine di borsisti ogni anno per le sue attività nel campo della biologia molecolare e delle biotecnologie. A conferma dell’importante attività di ricerca svolta dall’Icgeb in tal senso, Giacca, che è anche responsabile del Laboratorio di Medicina Molecolare del Centro, intende avviare dal 2005 alcuni nuovi gruppi di ricerca che si andranno ad aggiungere ai 15 gruppi già esistenti. «La medicina del futuro - spiega il neodirettore - nascerà specialmente grazie alle nuove scoperte della biofisica e della biologia molecolare e alla possibilità di utilizzare queste scoperte per lo sviluppo di nuovi farmaci e metodi diagnostici. Selezioneremo a livello internazionale giovani ricercatori con competenze innovative in campi come le nanotecnologie mediche, il drug design, l’imaging diagnostico a livello molecolare, che possano consolidare e allargare i nostri campi di ricerca. In questo senso, sarà preziosa la possibilità di operare a Trieste, agendo in collaborazione con altre istituzioni scientifiche di prestigio che si occupano di ricerca in settori complementari al nostro». L’ultimo Board of Governors è stato occasione anche per il rinnovo del comitato scientifico dell’Icgeb, che vede l’ingresso di due nuovi premi Nobel: Richard J. Roberts e Timothy Hunt. Il professor Richard J. Roberts ha ricevuto il premio Nobel per la medicina nel 1993 per le sue ricerche sui meccanismi di regolazione dell’espressione dei geni umani e virali; il professor Timothy Hunt ha ricevuto il premio Nobel per la medicina nel 2001 per i suoi studi sulla genetica dei tumori. Roberts e Hunt vanno ad aggiungersi a un altro Nobel, il professor Arthur Kornberg, già presente nel comitato scientifico dell’Icgeb dal 1998. Riconfermata anche la presenza del noto genetista italiano Luca Cavalli-sforza.  
   
   
BLUE LAGOON – LA NUOVA CURA PER PSORIASI ED UN ARMA EFFICACE PER COMBATTERE L’INVECCHIAMENTO CUTANEO PROVENGONO DA UNA MERAVIGLIOSA LAGUNA ISLANDESE  
 
 Vienna, 6 dicembre 2004 Ci sono dei luoghi che superano ogni immaginazione, grazie alla loro naturale bellezza ed all’atmosfera che vi si respira. Blue Lagoon, è uno di questi - una meraviglia della natura islandese ed una laguna dalle eccezionali proprietà curative e salutari. Quando, nel 1976, nella penisola di Reykjanes, situata nella parte sud-ovest dell’Islanda, furono effettuati dei lavori di trivellazione, per costruire un impianto termico, nessuno conosceva le proprietà segrete dell’acqua, che iniziò a sgorgare dal sottosuolo e che fu convogliata in un bacino formato da rocce di origine vulcanica, creando un lago artificiale, dove le acque geotermali provenienti dal sottosuolo interagirono con le rocce laviche e l’acqua marina, dando vita ad una combinazione chimica naturale unica al mondo. L’interesse dei dermatologi sorse quando alcune persone, che soffrivano di psoriasi, affermarono che la loro malattia era notevolmente migliorata dopo che avevano nuotato nel lago in questione. Fu così che il Governo Islandese ordinò delle ricerche, che dimostrarono le incredibili proprietà chimiche e biologiche dell’acqua del bacino, che fu battezzato “Blue Lagoon”, a causa del colore azzurro-latteo della sua acqua, che fuoriesce ad una temperatura media di 37º. Dopo qualche anno, sotto l’egida del Ministero della Salute Islandese ed in collaborazione con l’Università di Reykjavik, sorse sul luogo un Policlinico Dermatologico, specializzato nella cura delle malattie della pelle e della psoriasi e le Casse Previdenziali islandesi e danesi rimborsano le cure dei suoi pazienti. Come spiega il Prof. Bardur Sigurgeirsson, dell’Università di Reykjavik, gli studi scientifici evidenziano che gli estratti di Blue Lagoon esercitano effetti antinfiammatori e rivitalizzanti, riequilibrando le naturali funzioni della pelle, grazie alla combinazione unica tra pura silice, sali minerali geotermale ed alghe blu-verdi. Tests effettuati su pazienti affetti da psoriasi e malattie della pelle, che si recano al Policlinico Dermatologico in questione (la media é di 10.000 pazienti l’anno), dimostrano che, dopo tre settimane di trattamento, la psoriasi e le malattie della pelle regrediscono di circa il 49% e che, combinando le terapie balneari con irradiazioni Uvb, il miglioramento può arrivare fino all’86%. Per permettere anche alle persone che non possono recarsi in Islanda di beneficiare delle eccezionali proprietà curative della laguna, é stata sviluppata un’omonima ed efficace linea di prodotti geotermali, che comprende prodotti per la cura del corpo e del viso ed un’ottima serie di creme anti-aging. Fino a poco tempo fa la linea era distribuita solamente in Islanda, ma grazie ad un gruppo di medici dermatologi tedeschi, adesso é possibile acquistare i prodotti anche nelle farmacie ed in istituti dermatologici specializzati della Svizzera, Germania ed Austria e via internet, nel resto del mondo (quindi, anche in Italia) attraverso il sito www.Cosmosole.wellness-solitude.de  Per informazioni e consulenze scrivere (anche in italiano) a: info@cosmosole.Wellness-solitude.de  
   
   
DA BBBIOTECH : BIOGEN IDEC: AUTORIZZAZIONE ACCELERATA PER TYSABRI,GILEAD: BUONI DATI CLINICI PER HEPSERA, THE MEDICINES COMPANY: ANGIOMAX RIDUCE I COSTI OSPEDALIERI, ACTELION: INTERRUZIONE DELLO STUDIO SU VELTRI  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Biogen Idec: autorizzazione accelerata per Tysabri - Biogen Idec ed Elan hanno ricevuto dalla Fda (Food and Drug Administration) l’autorizzazione accelerata per il nuovo farmaco Tysabri (in precedenza denominato Antegren), specifico per il trattamento della sclerosi multipla (Sm). L’approvazione è stata concessa sulla base degli eccellenti da-ti a un anno di uno studio a due anni tuttora in corso. Nei pazienti affetti da Sm, Tysabri ha ridotto le ricadute cliniche del 66% rispetto al placebo, passando da una media di 0.74 a una di 0.25 ricadute per anno. Nei pazienti precedentemente trattati con l’interferone Avonex e nei quali la malattia è progredita, Tysabri ha ridotto le ricadute del 54% a 0.36 per anno rispetto alle 0.78 con il solo Avonex. In questo obiettivo primario e in tutti gli altri obiettivi secondari dello studio, il farmaco ha raggiunto una elevata significatività statistica.Tysabri è il primo anticorpo monoclonale per il trattamento della Sm e impedisce alle cellule immunitarie (cellule T) di penetrare nei tessuti cerebrali, dove possono causare dannose infiammazioni. Rispetto all’interferone, Tysabri non solo risulta più rapido e migliore in termini di efficacia, ma è anche più tollerabile e deve essere somministrato solamente con frequenza mensile. L’interferone deve essere invece iniettato da una a tre volte a settimana. Nel mondo sono circa un milione le persone affette da Sm. Questa patologia colpisce prevalentemente le donne e insorge di norma tra i 20 e i 40 anni di età.Gilead: buoni dati clinici per Hepsera - Gilead ha pubblicato buoni dati clinici per il proprio farmaco Hepsera, specifico per il trattamento dell’epatite B (Hbv); in particolare, è stato dimostrato che, nei pazienti affetti da Hbv positivi all’antigene “e”, l’efficacia del farmaco aumenta con il protrarsi del trattamento. Dopo 48 setti-mane risultavano al di sotto della soglia di rilevabilità il 28% dei pazienti, dopo 96 settimane tale percentuale saliva al 45% e dopo 144 settimane al 56%. Negli stessi archi temporali, anche i valori epatici (Alt) ed ematici hanno evidenziato un miglioramento analogo. Hepsera è un analogo di nucleotide che inibisce la polimerasi del Dna dell’Hbv, e deve essere assunto con cadenza quoti-diana. A livello mondiale sono oltre 400 milioni le persone affette cronicamente da Hbv, che può essere causa di cirrosi epatica o di epatocarcinoma.The Medicines Company: Angiomax riduce i costi ospedalieri - The Medicines Company ha reso noti dati rilevanti sotto il profilo economico dello studio Replace-2 di recente pubblicazione. In tale ambito, Angiomax ha consentito di risparmiare Usd 450 per paziente nell’ambito della procedure di intervento coronario percutaneo (Pci) rispetto all’eparina. Contrariamente a quest’ultima, Angiomax (inibitore diretto e reversibile della trombina) ha evidenziato minori complicazioni quali emorragie e nuove occlusioni vascolari. A fronte di questi risultati, l’impiego di Angiomax consente di ridurre i costi complessivi per il trattamento ospedaliero nonostante il costo unitario più elevato.Actelion: interruzione dello studio su Veltri - Actelion ha reso noto di aver interrotto lo studio sul farmaco Veletri per il trattamento dell'insufficienza cardiaca acuta, dopo che negli Stati Uniti il Comitato indipendente per il monitoraggio sul-la sicurezza del farmaco (Dsmb) aveva analizzato i dati intermedi. Il Dsmb ha infatti confermato che il farmaco risulta sicuro e che erano stati osservati effetti emodinamici positivi sulle prestazioni cardiache; la possibilità di raggiungere gli obiettivi dello studio risultava tuttavia troppo esigua ed è stato pertanto deciso di interrompere lo studio Veletri. La comunicazione della cessazione del-lo studio ha causato in borsa una pesante flessione del titolo Actelion, la cui portata reputiamo comunque eccessiva.Il portafoglio Bb Biotech al 30 novembre 2004 - Gilead (13.4%), Actelion (11.1%), Eyetech Pharmaceuticals (10.1%), Celgene (9.1%), Sepracor (8.7%), Biogen Idec (8.3%), Genzyme (8.1%), The Medicines Company (7.4%), Ligand Pharmaceuticals (4.1%), Amgen (3.9%), Elan (3.4%), Icos (3.0%), Theravance (2.3%), Incyte (1.4%), Bioxell (0.9%), Virologic (0.9%), Pozen (0.7%), Auxilium Pharmaceuticals (0.7%), Epigenomics (0.7%), Idenix Pharmaceuticals (0.4%), United Therapeutic (0.3%), Cell Therapeutics (0.2%). Azioni proprie: 1.79 milioni.  
   
   
BNL E TELETHON: IL VALORE DELLA SOLIDARIETA’  
 
Roma, 9 dicembre 2004 - Sono tredici le candeline sulla “torta della solidarietà” che Bnl e Telethon spegneranno quest’anno per festeggiare la loro partnership, con all’attivo oltre 112 milioni di euro raccolti dalla Banca a favore della ricerca - più di 1.000 progetti scientifici finanziati. Un continuo successo che ha visto concludere l’edizione 2003 con la raccolta record di oltre 14 milioni di euro, pari a più del 50% del totale raccolto a fine maratona. La “ricetta” è collaudata: dipendenti e clienti della Banca uniti durante la maratona nell’organizzazione di eventi - dalla cultura allo sport, dalla gastronomia all’intrattenimento, alla musica – per sostenere ulteriormente le donazioni. Un legame che continua per 365 giorni grazie alla possibilità di effettuare versamenti in ogni momento dell’anno e alla realizzazione di incontri e tavole rotonde, nazionali e locali, volti a sensibilizzare sui temi del sostegno alla ricerca scientifica e della responsabilità sociale d’impresa. In occasione della maratona televisiva 2004, sono oltre 1.500 gli eventi previsti in tutt’Italia nelle oltre 700 agenzie Bnl che rimarranno aperte straordinariamente venerdì 17 dicembre fino alle 22 e sabato 18 dalle 10 alle 24 e saranno animate dalla sensibilità e dallo spirito creativo dell’intera rete aziendale Bnl. Le donazioni potranno essere fatte anche tramite il canale telefonico Telebanca Bnl (numero verde 800900900) per i telefoni fissi o al numero 06/87408740 per i telefoni cellulari e dall’estero e attraverso l’internet banking e-Family Bnl (www.E-family bnl.It). <­<­Anche quest’anno - ha detto il Presidente di Bnl, Luigi Abete - i clienti e i dipendenti della Banca sono pronti ad affrontare con entusiasmo questa sfida, continuando a credere nelle nobili finalità e nei progetti di Telethon. Dalla maratona 2004 ci aspettiamo quindi che i nostri clienti e, in particolare, le imprese italiane facciano sempre più squadra con Bnl nel sostenere attivamente Telethon e compiere, così, un salto di qualità verso uno sviluppo economico socialmente responsabile e sostenibile>>. Già da un anno, infatti, è stato promosso un progetto che, con l’impegno di Bnl e delle aziende sue clienti coinvolte, vuole sostenere l’Istituto Telethon Dulbecco (Dti), con cui vengono finanziati scienziati italiani d’eccellenza, offrendo loro l’opportunità di creare un gruppo di ricerca in istituti e università delle varie regioni, garantendone così la crescita e l’autonomia professionale. Quest’iniziativa nasce secondo una logica di coerenza e continuità: già dal 2002 Bnl sostiene il ricercatore Stefano Bertuzzi rientrato dagli Stati Uniti in Italia dove attualmente guida il gruppo di ricerca Telethon presso il Laboratorio Interdisciplinare Tecnologie Avanzate, del Cnr a Milano. Questo progetto viene sostenuto dalla Banca anche grazie alle risorse offerte dalle aziende. Nel 2003, infatti, le donazioni della clientela corporate (imprese ed enti) hanno rappresentato il 59% del totale raccolto (contro il 53% del 2002), con un versamento medio pari a circa 360 euro. Un risultato che è il frutto di una forte relazione con il cliente, finalizzata sia alla diffusione della cultura della Responsabilità Sociale di Impresa sia ad un maggiore coinvolgimento delle aziende nello sviluppo della ricerca scientifica e biomedica del nostro Paese. Nel 2004 l’impegno di Bnl per Telethon ha inoltre ottenuto importanti riconoscimenti: ad aprile la Banca si è aggiudicata, per il qualificato e costante impegno dedicato alle attività di Csr, il Premio Speciale della seconda edizione del Sodalitas Social Award; ad ottobre, poi, il progetto Bnl per Telethon ha vinto il Premio Aretè per la categoria Comunicazione d’impresa.  
   
   
LUNEDÌ 13 DICEMBRE AL TEATRO CARCANO DI MILANO ANTEPRIMA DEL NUOVO CONCERTO DI ANNA OXA IN UNA SERATA DEDICATA AL TELETHON  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Anna Oxa presenta in anteprima a Milano il suo nuovo tour invernale nella serata dedicata a Telethon che si terrà al Teatro Carcano lunedì 13 dicembre alle ore 21. In occasione del concerto la cantante presenterà brani dal suo ultimo disco, “Ho un sogno” e sarà accompagnata da una nuova formazione. Il concerto, appositamente organizzato dalle società di Milano del gruppo Bnl, da ben 13 anni partner principale di Telethon, ha uno scopo solidaristico: infatti, quanto ricavato verrà interamente devoluto alla ricerca sulle malattie a carattere genetico. In questi 13 anni di partnership con Telethon, il gruppo Bnl ha raccolto complessivamente 112 milioni di euro, con una tendenza sempre crescente di progetti e risultati che hanno contribuito al finanziamento di 1400 progetti con 120 scoperte di rilevanza mondiale. L’edizione della maratona 2003 ha visto un altro record infrangersi: la raccolta Bnl ha raggiunto 14,1 milioni di euro, pari ad oltre il 50% della cifra totale. Tutto questo anche grazie a un vasto programma di spettacoli che richiama l’attenzione del pubblico e coinvolge migliaia di persone nella raccolta a favore della ricerca scientifica. I biglietti della serata sono in vendita presso le Agenzie Bnl di Milano e al botteghino del Teatro Carcano (tel. 0255181377). Ingresso a offerta libera a partire da 30 euro.  
   
   
ARTE E SOLIDARIETA': GIOVEDI' 9 DICEMBRE A PALAZZO BARBERINI LA PRESENTAZIONE DI UN CALENDARIO PER LE EMERGENZE UMANITARIE E I DIRITTI DEL BAMBINO  
 
Roma, 9 dicembre 2004 - Un calendario artistico per sensibilizzare anche ai diritti umani e dell'infanzia: è l'idea di Pinuccia Pitti, pittrice contemporanea, e sarà presentata giovedì prossimo 9 dicembre 2004 alle 18.00 negli spazi del circolo ufficiali delle forze armate di palazzo Barberini a Roma, via quattro Fontane 13.I dodici mesi dell'arte "umanitaria", edizione 2005, hanno ricevuto il patrocinio della commissione italiana Unesco e saranno presentati da Manuel Herdandez, ambasciatore del Costarica e da rappresentati dell'Onu e dell'Unicef.  
   
   
FIERA MILANO PROSEGUE LA SUA CRESCITA, TRE NUOVI EVENTI ENTRANO NEL PORTAFOGLIO NEI SETTORI TRASPORTI/LOGISTICA ED ICT  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Fiera Milano entra in forze nel settore dei trasporti e della logistica acquisendo la più importante mostra italiana del comparto ed arricchisce il proprio portafoglio manifestazioni anche con un evento nell’Information and Communication Technology. L’operazione. Fiera Milano spa ha annunciato il 2 dicembre l’acquisto, per 4,2 milioni di euro, da versare in contanti, del 60% della società Tl.ti Expo spa, a cui sono state conferite le mostre professionali biennali Transpotec & Logitec e Transpotec Show - Tts ed il relativo ramo di azienda da parte della Transpotec srl, posseduta dalla famiglia Macola. A Tl.ti Expo spa fa capo, oltre alle due manifestazioni dedicate al mondo dei trasporti industriali e della logistica, l’evento Webbit, fiera delle tecnologie informatiche per il business. La Società ha una posizione finanziaria netta pari a zero. Tl.ti Expo svilupperà le attività espositive di Fiera Milano spa nel trasporto-logistica, nell’automotive e nell’Ict. E proprio in vista di ciò l’intesa raggiunta prevede che parte venditrice e parte acquirente facciano confluire in Tl.ti Expo spa le loro iniziative fieristiche di piena proprietà e gli altri eventi in queste aree di business. Transpotec & Logitec, finora ospitata a Veronafiere, terrà l’edizione 2006 nel nuovo centro espositivo di Fiera Milano, dove troverà gli spazi addizionali di cui necessita per il suo sviluppo e che non erano disponibili nella precedente location. L’evento Webbit si svolgerà a Milano, mantenendo però in diverse località (Padova e Roma) iniziative di corredo all’evento principale. Resterà invece a Fiere di Parma la manifestazione Tts, in programma nel febbraio 2005. Il closing dell’operazione è previsto entro il 15 gennaio 2005, direttamente da parte di Fiera Milano spa o attraverso una delle società controllate. In tale sede verrà, inoltre, definitivamente stabilita la modalità di copertura finanziaria dell’operazione, che comunque sarà effettuata con prevalenza di mezzi propri. L’accordo prevede a favore della parte venditrice un’opzione di riacquisto del 9% della Tl.ti Expo spa, che potrà essere esercitata, a prezzo invariato rispetto all’attuale transazione, nel secondo semestre del 2007, lasciando comunque il controllo della società al Gruppo Fiera Milano. “Al termine di un negoziato che ci ha impegnato per diversi mesi – afferma l’amministratore delegato di Fiera Milano spa, Piergiacomo Ferrari – abbiamo concluso, con reciproca soddisfazione, un’operazione davvero importante. In effetti, è la prima manifestazione che acquistiamo non attualmente ospitata nel nostro Quartiere e presenta interessanti risultati economici: l’area trasporti-logistica di Tl.ti Expo ha prodotto nella media annua 2003/2004 ricavi per 3,3 milioni di euro e 1 milione di euro di Ebitda, a cui si aggiungerà il futuro margine sulla vendita degli spazi espositivi da parte di Fiera Milano spa (in media 0,7 milioni di euro) e quello prevedibile dalla vendita di servizi aggiuntivi erogati dalle controllate del Gruppo Fiera Milano. L’altro aspetto che ci preme sottolineare è il significato strategico dell’acquisizione. Avevamo programmato l’ingresso in aree di business rilevanti ma ancora assenti nel nostro portafoglio di manifestazioni, una delle quali appunto rappresentata dai trasporti e dalla logistica. Con Tl.ti Expo centriamo questo obiettivo”. “L’acquisizione che annunciamo oggi – aggiunge il presidente di Fiera Milano spa, Michele Perini – credo sia una buona notizia non solo per noi, ma anche per Milano. Per l’importanza delle direttrici internazionali di comunicazione di cui la città è snodo, e per la rilevanza del bacino economico del Nord Italia Milano ha una naturale proiezione verso lo sviluppo di servizi di trasporto e logistica. Con Tl.ti Expo rafforzeremo questa vocazione. E d’altro lato la manifestazione non potrebbe trovare un contesto più favorevole al suo sviluppo. Per quanto riguarda poi Webbit, rassegna giovane ma che ha dimostrato di possedere grande vitalità e ottime potenzialità di crescita, Fiera Milano consoliderà la sua posizione di riferimento in un altro settore vitale del terziario avanzato: l’Information and Communication Technology”. Transpotec & Logitec è nel suo segmento la più importante rassegna italiana ed una delle maggiori in Europa. Nata nell’88 ha avuto una crescita rapidissima e costante, che l’ha portata nell’ultima edizione (2004) a 80mila metri quadrati di superficie espositiva netta e con oltre 600 espositori. Transpotec Show - Tts che ha luogo negli anni dispari, in alternanza con Transpotec & Logitec, è nata invece nel 2001, per far fronte alle necessità degli espositori che richiedevano un appuntamento fieristico ogni anno per presentare i propri prodotti e servizi. Ha quindi tenuto finora due edizioni, l’ultima delle quali (2003) ha registrato 20mila metri quadrati netti e 260 aziende espositrici. Anche Webbit ha debuttato nel 2001 ed ha finora tenuto due edizioni di cui una a Padova ed una a Milano. Si tratta di un evento-mostra che offre alle aziende un’importante occasione di aggiornamento professionale - corredata da una vetrina delle novità informatiche - attraverso seminari e incontri tenuti da aziende del settore e da esperti indipendenti.  
   
   
EXPOARTE HA SCONFITTO IN PIENO L’ARIA DI CRISI RECORD DI VISITATORI E AFFARI PER LE GALLERIE CHE HANNO PUNTATO LE LORO CANCHES SUI GIOVANI – TRA GLI EMERGENTI NICOLA NANNINI  
 
Bari, 9 dicembre 2004 - Le difficoltà economiche non demordono, ma nonostante la diffusa aria di crisi l’Arte si dimostra ancora una volta un ottimo investimento per superare agevolmente l’impasse congiunturale. Ne è una riprova quest’ultima edizione di Expo Arte che, partita un po’ in sordina, ha man mano acquistato più voce e possanza. A tal punto, che negli ultimi giorni ha registrato un boom di presenze. Un autentico record che è stato alimentato – bisogna riconoscerlo – dal fatto che in questa 25ma edizione si è entrati gratis per festeggiare, su precise direttive del dott. Nicola Rossi, amministratore delegato della Nef, la società organizzatrice dell’evento, le nozze d’argento tra Expo Arte e la Fiera del Levante. E così con ritmo crescente si è svolta la caccia agli “oggetti del desiderio” disseminati qua e là nei padiglioni 3 e 9 della Fiera del Levante, dove domani la mostra-mercato chiuderà i battento. Quest’anno il pacchetto delle offerte di Expoarte è stato particolarmente allettante e variegato, anche per la concomitanza con le nozze d’argento, perché la rassegna ha puntato le decisamente le sue chances sui giovani talenti. La decisione è stata motivata da Nicola Rossi proprio con il delicato momento economico. Soldi non ne circolano sempre meno e quei pochi risparmi è meglio investirli in arte, mirando però in particolar modo ad artisti che oggi costano poco e che domani potrebbero costare dieci volte di più. Artisti emergenti anche nella nuova figurazione. Tra gli altri, si fa apprezzare per il suo aplomb che si muove tra tradizione e percorsi inediti, Nicola Nannni. Con la sua suadente tavolozza ci propone lembi urbani d’altri tempi – talvolta di sapore impressionista – nei quali l’immagine fa da mattatrice. Ma, forse, per evitare di ritrarre le brutture del traffico-caos che oggi rendono invivibili le nostre metropoli, il pittore ricorre ad un escamotage salvifico: i suoi nitidi colori si dissolvono in tanti rivoli sgocciolanti, tra i quali occhieggia la nuda tela. E così le agghiaccianti visioni urbane dei nostri giorni vanno a farsi benedire. Ma dove il colore rimane imperterrito a dominare la scena con tutta la sua sensuale e intrigante pregnanza è nei paesaggi, specie quando alla ribalta compaiono personaggi mitologici: il dio e l’eroe si mostrano in tutta la loro nudità, anzi sfoggiano muscoli e nervature per dimostrare che è impossibile uscire perdenti da uno scontro se si ha un corpo palestrato. Ed Eva? Lei al solito riveste un ruolo decisamente civettuolo, acuito dai paludamenti che scivolano sul turgido seno o lasciano scoperte le gambe. Insomma, l’altra metà del cielo di Nannini ricorre a tutte le astuzie per richiamare l’attenzione dei visitatori. E, riconosciamolo con franchezza, ci riesce in pieno!  
   
   
BEAUTIFUL MINDS PREMI NOBEL. UN SECOLO DI CREATIVITÀ FIRENZE, PALAZZO STROZZI, 16 SETTEMBRE 2004 – 2 GENNAIO 2005 MARX, LEONARDO E S. FRANCESCO IN TESTA NEL NOBEL ALLA MEMORIA  
 
Firenze, 9 dicembre 2004 – Carlo Marx è il solo senza alcun rivale e il Nobel alla Memoria per l’Economia sarà dunque quasi certamente suo. Ma per quanto prevedibili fossero i tête á tête tra Dante e Shakespeare (Letteratura) o tra Leonardo e Galileo (Fisica), è del tutto a sorpresa in tema di Nobel per Pace il (come chiamarlo?) duello tra Gesù di Nazareth e San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Il quale, per di più, sta primeggiando.Dall’istituto e Museo di Storia della Scienza ecco che filtrano le prime indiscrezioni sullo speciale sondaggio sui grandi del passato, organizzato nel quadro di Beautiful Minds, la mostra ufficiale del Museo Nobel (in calendario a Firenze, Palazzo Strozzi, fino al 2 Gennaio 2005) di cui l’Istituto ha curato anche la sezione italiana insieme all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.i veri Premi Nobel 2004 saranno consacrati venerdì 10 dicembre a Stoccolma, nel corso della tradizionale cerimonia con il Re di Svezia, Carlo Gustavo, e nella circostanza Beautiful Minds proporrà un ingresso super scontato (da 8 a 5 euro). Dei vincitori del Nobel alla Memoria si saprà invece solo dopo la fine della mostra. C’è insomma ancora tempo per votare (il sito è http://brunelleschi.Imss.fi.it/nobel/icandidati.asp  ) con la possibilità di ottenere simbolicamente in premio Il gioco del Nobel, un gioco da tavolo creato dal Museo Nobel.finora, surclassando le previsioni, hanno votato oltre 1500 persone che si sono espresse per un totale di 416 candidati, ovvero moltiplicando le 40 nomination inizialmente proposte dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza. Se Stoccolma premia solo viventi, il Nobel alla Memoria (come del resto suggerisce il titolo) prende in considerazione unicamente i defunti. Inoltre, il meccanismo del sondaggio prevede un solo voto a testa, motivato.La maggioranza dei voti sono andati alla Fisica (439) e alla Letteratura (434). La Pace ne ha avuti 219, la Chimica, l’Economia e la Medicina circa 150 ciascuna. Il più alto numero di candidati è stato espresso per la Chimica (112), il più basso per l’Economia (46). Ed ecco le classifiche provvisorie, con alcune considerazioni.Per la Fisica è in testa Leonardo (111) con tre voti di vantaggio su Galileo (108). Newton, terzo, ne ha solo 44. Da notare che la gente vota Leonardo non perché sia importante per la storia della fisica, ma perché lo vive come stereotipo del genio. Leonardo è anche in testa nella Medicina (29) per i suoi studi anatomici, seguito da Pasteur (22), Ippocrate (21), Darwin (14).Leonardo, Galileo, Faraday, Omero, Paracelso, Darwin e Machiavelli sono stati candidati in varie discipline. Omero è forse il caso più originale perché, oltre alla Letteratura, è candidato per la Pace con la motivazione che è stato il primo a narrare l'inutilità della guerra.Nella Chimica conduce Mendeleev (15) seguito da Lavoisier (10). In Letteratura Dante (88) se la vede con Shakespeare (83), mentre Omero è distanziato (38) al terzo posto. Nella Pace la maggioranza dei voti va finora a Francesco d’Assisi (46), contro i 33 di Gesù, i 16 di Siddharta e di Leopoldo di Lorena, i 15 di Cesare Beccarìa e gli 8 della regina indiana Pocahontas e di Abramo Lincoln. Infine, nell’Economia sembra dominare Marx: 51 le sue candidature, appena 12 per Gutenberg, 11 per Cristoforo Colombo, 9 per Adam Smith e solo 5 per Francesco Datini, il sommo inventore della cambiale. Infolink: http://galileo.Imss.firenze.it/news/ibeautminds.html  
   
   
DALLA MOSTRA AL RE DI SVEZIA, LA FAVOLA NOBEL DI UN DODICENNE LEGGE UN ARTICOLO SU BEAUTIFUL MINDS E SCRIVE AL SOVRANO PROPONENDO UN PREMIO PER I RAGAZZI. ORA CARLO GUSTAVO LO HA INVITATO A PALAZZO REALE E A PARTECIPARE ALLA GRANDE CERIMONIA DEL 10 DICEMBRE  
 
Firenze, 9 dicembre 2004 - “Caro Re di Svezia, perché non crei anche un Nobel per i bambini?”. “Caro Alessandro, perché non vieni a trovarmi a Stoccolma quando consegniamo i premi Nobel?”. Innescato dalla mostra dei Nobel Beautiful Minds in corso a Firenze (Palazzo Strozzi fino al 2 gennaio 2005, http://galileo.Imss.firenze.it/news/ibeautminds.html ), questo carteggio si è realmente svolto tra Re Carlo Xvi Gustavo di Svezia e Alessandro Pitruzzello, un dodicenne studente milanese, col pallino della scienza, capace di sognare in grande e ora protagonista di una favola. Come risultato del carteggio, Alessandro e la sua famiglia saranno infatti ricevuti venerdì a Stoccolma a Palazzo Reale, parteciperanno alla cerimonia di premiazione dei Nobel 2005 (si svolge sempre il 10 dicembre) e il giorno successivo visiteranno il Museo della Fondazione Nobel su invito del direttore Svante Lindqvist. Il quale ha dato oggi la notizia con una telefonata all’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, co-organizzatore di Beautiful Minds. I genitori di Alessandro, invece, sono stati informati dall’ambasciatore italiano a Stoccolma, Giulio Cesare Vinci Gigliucci. L’italia, quest’anno senza Nobel, sarà dunque rappresentata da un ragazzino sveglio e intraprendente. In casa Pitruzzello l’idea di incontrare il Re di Svezia ha per la verità creato un certo disorientamento. Alessandro era già stato invitato a visitare Beautiful Minds e già aveva partecipato in Tv allo Zecchino d’Oro, il programma per ragazzi di Cino Tortorella. Ma l’idea di un ricevimento a Palazzo Reale è parsa eccessiva a questa famiglia di operai, che per qualche ora è stata sul punto di rinunciare. Ha infine convinto tutti Salvatore Giannella, il giornalista del settimanale Oggi che è stato un po’ il regista di tutta la vicenda e che ora parteciperà alla spedizione di Stoccolma. La storia ha in effetti inizio attraverso la stampa come molte vicende analoghe. Ai primi di ottobre Oggi pubblica un servizio sulla mostra di Firenze nelle pagine firmate da Enzo Biagi e la notizia rimbalza in una scuola della Comasina, quartiere nel nord di Milano, noto alle cronache per vecchie scorribande criminali e ai cinefili grazie a Luchino Visconti che vi ambientò il celebre Rocco e i suoi fratelli. Alessandro frequenta la prima media, ha una passione per Harry Potter e immagina per sé un futuro da Premio Nobel. Quando l’insegnante cita l’articolo di Biagi su Beautiful Minds pensa dunque di cominciare a informarsi sulle procedure. Alza la mano e chiede: “Come si fa a vincere il Nobel?”. “Non ne ho idea”, risponde l’insegnante, “Dovresti chiederlo al Re di Svezia che i Nobel li consegna”. Quel che segue accade una volta su miliardi di casi. Accade che Alessandro trovi su Internet l’indirizzo del Re (Konung Carl Xvi Gustav, c/o Kungl Slottet, Stockholm, Sverige) al quale scrive una breve lettera che l’insegnante traduce in inglese: “Caro Re di Svezia, il mio nome è Alessandro Pitruzzello (little stone). Da grande sogno di vincere il Nobel per la scienza…Spero di incontrarla un giorno e di poter fare con lei una partita a scacchi… Auguri”. Accade poi che il Re risponda una prima volta: “Caro Alessandro, grazie per gli auguri. Il Nobel non è un premio a cui ci si può candidare…Ti accludo una foto della mia famiglia”. E accade ancora che, sulle ali dell’entusiasmo, Alessandro partorisca l’idea di un Nobel assegnato dai ragazzi (Kid’s Nobel) a chi per i ragazzi abbia fatto qualcosa di benefico. Un’idea che origina una seconda lettera al Sovrano di Svezia. Nel frattempo, della vicenda viene a conoscenza Marco Frazzica, console onorario di Svezia a Milano, il quale informa Staffan Wrigstadt, l’ambasciatore svedese a Roma. Accade quindi che a fine novembre Wrigstadt decida di partecipare con Alessandro allo Zecchino d’Oro. E accade infine che il Re torni a rispondere: “Caro Alessandro, ti aspetto a Stoccolma”.  
   
   
TEATRO IN MATEMATICA: I NUMERI PRIMI E LA CRITTOGRAFIA  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Grazie all’esperienza decisamente positiva della scorsa stagione, continua l’esplorazione della Matematica attraverso il Teatro di Maria Eugenia D’aquino, confortata dall’ottima accoglienza del pubblico e di illustri esponenti del mondo ‘matematico’, che hanno molto apprezzato l’iniziativa suggerendo nuovi spunti. Silvia Roncoroni, redattrice del sito matematica.Uni-bocconi.it, uno dei più autorevoli per la divulgazione della matematica, nella sua recensione agli appuntamenti dello scorso anno ha scritto: “In questa frase di Hardy (vedi citazione iniziale) è racchiusa la chiave per comprendere perché la matematica può diventare oggetto di uno spettacolo teatrale. In scena la Matematica perde la dimensione di scienza austera e accessibile solo a pochi iniziati; emerge con forza la bellezza e il fascino che le sono propri e diventa materia esplorabile e comprensibile a tutti. Comprensibile, ma non banale, questo è il rischio che si corre. Rischio evitato dallo spettacolo Teatro in Matematica all’ Arsenale dove la capacità espressiva del teatro e il sapere matematico si sono ‘fidanzati’, come dice la curatrice, dando vita ad un sodalizio che speriamo duri nel tempo...Magari con un matrimonio!” Quale miglior descrizione della natura degli incontri? Il ‘disegno drammaturgico’ degli incontri è di Riccardo Mini, giovane e già affermato talento della nuova drammaturgia italiana. La consulenza ‘matematica’ è a cura del Prof.alberto Colorni, Docente di Ricerca Operativa del Politecnico di Milano, presente agli incontri. Mercoledì 15 dicembre 2004 ore 14.30. “Teatro In Matematica: I Numeri Primi e la Crittografia”, a cura di Maria Eugenia D’aquino, con Maria Eugenia D’aquino e il Prof. Alberto Colorni, drammaturgia a cura di Riccardo Mini, consulenza matematica del Prof. Alberto Colorni, docente di Ricerca Operativa al Politecnico di Milano, regia di Valentina Colorni. Regia di Valentina Colorni. Infolink: www.Teatroarsenale.org  
   
   
A SCHIO UN INEDITO BALASSO PER IL READING DI "LIBERA NOS"  
 
Schio, (Vi) 9 dicembre 2004 - È un "reading" pensato e costruito in esclusiva per Schio Grande Teatro il terzo appuntamento della stagione 2004>2005. Protagonisti il comico Natalino Balasso, conosciuto e amato anche dal grande pubblico grazie alle apparizioni televisive, con Mirko Artuso e Gabriele Vacis. Giovedì 9 dicembre (ore 21) è in scena al Teatro Astra "Libera Nos", una rilettura dell'opera dialettale "Libera nos a Malo" di Luigi Meneghello capace di restituire uno spaccato della vita quotidiana nella profonda provincia, tra passioni intense e autentiche emozioni. In questo lavoro, Natalino Balasso si mette in gioco raccogliendo idealmente l'eredità di Marco Paolini, che 15 anni fa lavorò con Vacis, Artuso e con Antonia Spaliviero ad una emozionante e indimenticata messinscena dell'opera di Menehello Infolink: www.Teatrocivicoschio.it  
   
   
“IL TEATRO DEI CORPI. LE PITTURE COLORATE D’ANATOMIA DI GIROLAMO FABRICI D’ACQUAPENDENTE” VENEZIA, SALE MONUMENTALI DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA  
 
 Venezia, 9 dicembre 2004 - Giovedì 16 dicembre 2004, alle ore 17.30, nella Sala del Piovego di Palazzo Ducale sarà inaugurata la mostra: “Il Teatro dei Corpi”. Le pitture colorate d'anatomia di Girolamo Fabrici d'Acquapendente, a cura di Maurizio Rippa Bonati (Catalogo edito da Mediamed Edizioni Scientifiche, Milano). Seguirà la visita alla mostra, allestita nelle Sale monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (Libreria Sansoviniana, Piazza San Marco n. 13/A, Venezia). Nella mostra saranno esposte per la prima volta le grandi tavole a colori, dipinte a olio, che illustrano l’anatomia umana e animale, ideate e fatte eseguire dal grande medico Girolamo Fabrici (1533 ca – 1619) che tenne la cattedra di anatomia all’Università di Padova per circa cinquant’anni. Il Fabrici donò le sue tavole anatomiche alla Biblioteca Marciana, ove sono tutt’ora conservate. Le oltre duecento Pitture costituiscono il più cospicuo atlante anatomico rinascimentale giunto sino a noi; in occasione della mostra verrà esposta un’ampia selezione delle più significative dal punto di vista scientifico e artistico. Soltanto ora è stato possibile esporle al pubblico, grazie ad un radicale restauro recentemente compiuto sotto la direzione dell’Ufficio Conservazione e Restauro della Biblioteca, guidato da Tiziana Plebani; il materiale, prima di questo intervento, era ormai inconsultabile in quanto su carta, divenuta nei secoli fragilissima e in più punti lacerata. La mostra inserisce le tavole nella storia dell’illustrazione anatomica, accostandole ad altre rare opere di analogo soggetto, sia conservate dalla Biblioteca, sia concesse in prestito da altre istituzioni italiane. Il catalogo, edito da Mediamed edizioni scientifiche (Milano) e curato da Maurizio Rippa Bonati e da José Pardo-tomás, raccoglie contributi di specialisti internazionali in storia della medicina, della scienza e dell’arte e presenta una vasta selezione delle pitture colorate e numerosi esempi delle illustrazioni anatomiche pre o post-fabriciane. Per informazioni Tel: 041.2407223  
   
   
LUNEDÌ 13 DICEMBRE, AL TEATRO STUDIO, PER IL CICLO “LE ROTTE DELLA CONOSCENZA” EVA CANTARELLA E MARCELLE DETIENNE  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Nell’ambito del Festival del Mediterraneo, lunedì 13 dicembre, al Teatro Studio, alle ore 17, per il ciclo di incontri Le rotte della conoscenza curato da Giulio Giorello, Eva Cantarella e Marcel Detienne intervengono sul tema Gli dei, la vita, la morte. Tra antropologia e filologia, tra studio delle religioni comparate e letteratura: Eva Cantarella e Marcelle Detienne raccontano il Mediterraneo degli Dei. Simbologie, iniziazione, senso della vita, riti funebri: un viaggio alla scoperta di quella che fu la culla della civiltà , dalla Grecia alla Turchia, al Medio Oriente. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
AL TEATRO DELL’ELFO TORNA UN CLASSICO DEGLI ALLESTIMENTI TEATRIDHITALIA: IL SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE  
 
 Milano, 9 dicembre 2004 - La magia del Sogno di una notte di mezza estate, spettacolo cult del Teatro dell'Elfo, torna a sollecitare il pubblico e gli attori della compagnia, "cambiata nel corso del tempo, riuscendo però a restare fedele a un linguaggio teatrale personale pieno di forza e di gioco". Recuperando la scenografia creata per il debutto al Teatro Romano di Verona nell'estate del 1997, reinventando i costumi e scombinando il cast, lo spettacolo si apre su una facciata rinascimentale, il palazzo di Teseo, che scivolando sul fondo rivela una foresta incantata, il regno degli elfi e delle fate. Qui la corte del duca d'Atene si trasforma nel corteo lunare di Oberon e Titania, vestito in abiti contemporanei che mescolano oriente e occidente fra colori e ori esuberanti. Nel Sogno Shakespeare distrugge l'idea romantica dell'amore facendo piazza pulita di luoghi comuni, senza per questo irridere ai sentimenti, semplicemente dando conto della loro fragilità e della carica di irrazionalità e di follia. La regia di Elio De Capitani riesce ad amalgamare la solarità della commedia dei giovani amanti con le ombre d'inquietudine proiettate dal mondo delle fate e dell'imprevedibile folletto Puck, senza tralasciare la comicità irresistibile di Bottom e dei suoi compagni artigiani, aspiranti filodrammatici.Infolink: www.Elfo.org    
   
   
MADDALENA CRIPPA IN A SUD DELL’ALMA CONQUISTA IL PUBBLICO DEL TEATRO FILODRAMMATICI  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Ancora un viaggio per il Teatro Filodrammatici. Questa volta verso il Sud, alla scoperta dei valori e delle passioni di questa terra ma soprattutto del Sud inteso come ideale confine dai contorni forti e dai teneri indugi, dalla generosa umanità, che si vuole conservare immaginandola aperta a tutte le culture del mondo. Un luogo dell’anima, quel mare umano di bellezza e giustizia che ogni uomo cerca da sempre. Un vortice di emozioni, di idee appassionate e di lotta: perché i Sud sono pieni di problemi, ma i problemi non si risolvono, si vivono. Uno spettacolo inedito concepito su misura per l’eccezionale talento di Maddalena Crippa che torna sul palco del Teatro Filodrammatici dopo quattro anni di successi con “Sboom!”, nuovamente in compagnia di Alessandro Nidi e del suo straordinario gruppo di musicisti: Giuliano Nidi al contrabbasso, Sam Marlieri al sassofono, Paolo Schianchi alla chitarra e Alessandro Nidi al pianoforte. L’attrice, vincitrice del Premio Duse per la migliore interprete del 2004, racconta attraverso la forza disperata e solare delle parole e delle musiche dei più grandi autori del nostro tempo i miti e i sogni irrinunciabili di tutti. “A Sud dell’alma” non è “una storia”, con una sua trama ben definita; piuttosto ne racchiude infinite: storie di uomini, delle loro passioni e dei loro affetti, storie di amicizia, di speranza e di dolore, di amore e di giustizia, storie del nostro tempo. Frammenti di immagini e pensieri che si susseguono come onde emergono dalle pagine di Eduardo Galeano, Pablo Neruda, Silvio Rodriguez, Mario Benedetti, Xavier Mantsalvatge, Eladia Blasquez, Ariel Ramirez, Feliz Luna, Daniel Viglietti, Violeta Parra e Mariangela Gualtieri. “Tutto sta in una parola...Tutta un’idea cambia perché una parola è stata cambiata di posto...Hanno ombra, trasparenza, peso, piume, capelli, hanno tutto ciò che s’andò loro aggiungendo, da tanto rotolare per il fiume, da tanto trasmigrare di patria, da tanto essere radici...Sono antichissime e recentissime...” “La parola” di Pablo Neruda  
   
   
PER IL CICLO “LE NOTTI DEL MEDITERRANEO” UN INCONTRO CON GIULIO GIORELLO JOYCE E IL MEDITERRANEO A DUBLINO  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Proseguono gli appuntamenti del Festival con Le notti del Mediterraneo, ciclo di incontri e spettacoli che lunedì 13 dicembre, al Teatro Studio, ore 20.30, vede protagonista Giulio Giorello con una conversazione sul tema Joyce e il Mediterraneo a Dublino. Dalle acque del Mediterraneo la nave di Ulisse raggiunge l’Atlantico e approda sulle coste di Irlanda. Nel 1922, Joyce scrive un romanzo straordinario, Ulysses, crocevia di linguaggi e di stili: un viaggio lungo un giorno, tra i meandri della mente dell’ “ulisside” Leopold Bloom e i pub dove si beve birra scura, in cerca del senso della vita. Nel corso della serata, Gianluigi Fogacci e Riccardo Bini leggono frammenti del capolavoro joyciano. Giulio Giorello ha recentemente pubblicato per Cortina Editore Prometeo, Ulisse, Gilgames, Figure del mito, testo che indaga il senso della riscrittura del mito nel nostro tempo attraverso la lettura di alcune tra le identità mitiche più affascinanti, tra cui il Leopold Bloom-ulisse di James Joyce. Infolink: www.Piccoloteatro.org    
   
   
THE NEW MESSAGE, IL NUOVO PROGRAMMA DI GOSPEL PER CELEBRARE IL NATALE SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO SMERALDO  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Otto artisti sul palco. Questa è la composizione di uno fra i migliori gruppi gospel statunitensi, i Gospel Family portano da oltre vent’anni in tutta Europa le melodie e la tradizione della musica delle Chiese d’America riproposte in versione originale nel loro inconfondibile ‘american black style’. Il gruppo fu fondato nel 1982 da Keith Moncrief, predicatore battista e uno dei migliori talenti gospel d’America: al loro attivo centinaia di concerti in tutto il mondo in una strepitosa ascesa verso il successo e la notorietà. Il gruppo vanta la partecipazione ai più prestigiosi festival internazionali con artisti quali Carmen Mac Rae e Take 6. “Ho selezionato i migliori cantanti e artisti di diversi gruppi gospel in America. La maggior parte dei membri di ‘Gospel Family’ hanno iniziato a cantare da bambini e hanno ricevuto premi e riconoscimenti nel corso della loro carriera. Il Gospel è puro ritmo, come solo i cantanti di colore, con il loro back ground, possono esprimere. I membri della nostra formazione sono accomunati dallo stesso sentimento di amore, spiritualità e pace. Insieme ti aiuteremo ad innalzare il tuo spirito, a dimenticare le fatiche della quotidianità….E ti incoraggeremo a fare tuo e trasportare il messaggio contenuto nella nostra musica: la Buona Novella’ . Keith Moncrief , Direttore. Per il tour 2004 il concerto proporrà, nella prima parte del programma, una carrellata dei brani tratti dal musical Sister Act, ‘..Battere le mani...,battere i piedi..., gridare Alleluia...’ questo è ciò che accade al pubblico dei Gospel Family. Non senza motivo il gruppo si chiama così: l’atmosfera che si crea durante i loro spettacoli non tralascia nessuno, riunisce tutto il pubblico in una grande famiglia. A New York si dice: “Let’s have Church’, che significa ‘facciamo la Chiesa’. L’energia e la vitalità prorompente di questi artisti, unita alle sonorità potenti e raffinate delle melodie spiritual e gospel, toccano il profondo di ognuno di noi come in nessuna altra musica. Hanno senz’altro ragione coloro che affermano che il gospel può essere interpretato appieno solo da persone di colore: per loro questa musica è parte integrante della loro storia e del loro modo di vivere, ed è con questa modalità che ci viene presentata dai Gospel Family. Novità assoluta ne panorama delle iniziative culturali milanesi sarà la Messa di natale che si terrà presso il teatro smeraldo la notte del 24 dicembre alle ore 23.00. Si tratta della prima volta che un teatro cittadino celebra una vera e propria messa e si fa promotore di un’iniziativa di questa portata, incontrando e facendosi portavoce delle esigenze di molti giovani della città di trovare un loro momento spirituale anche al di fuori dei circuiti tradizionali. La Messa, celebrata da Don Mazzi, vedrà sul palco, accanto ai Concelebranti, il gruppo gospel americano Gospel Family e i cori gospel milanesi, che animeranno l’intera Liturgia con canti gospel, così come avviene nelle Chiese di Harlem. La Messa Gospel nasce dalla volontà di aprire, attraverso la musica, il dialogo interculturale e interreligioso volto ad una maggiore conoscenza a comprensione fra i popoli, nello spirito dell’Ecumenismo. La musica gospel ha il potere di creare, più di ogni altra musica, dinamiche e sentimenti unici in quanto affonda le sue radici in tradizioni secolari. Nata ai tempi della schiavitù, catturava allora le esperienze ed i sentimenti di un vissuto sconvolto: il dolore e l’orrore di essere separati dalla propria famiglia, di non essere in grado di proteggere i propri figli, di essere umiliati, percossi, uccisi. Esprimeva una preghiera a Dio, una invocazione di aiuto a Lui. Lui era in grado di identificarsi con loro e loro con lui: perché anch’Egli fu percosso, umiliato, ucciso. Attraverso il canto veniva trasmesso un messaggio di speranza: “..Non ha forse il mio Signore liberato Daniel…perché dunque non dovrebbe liberare ciascuno di noi?. “ La musica nasceva altresì dal bisogno di trovare sollievo al dolore: combinava le personali sofferenze con i conforto ricevuto da Dio. Oggi la musica gospel esprime il dolore e la pena di vivere in una situazione di ‘post schiavitù’: uno sfogo che dal personale e individuale divine universale, unitamente alla speranza a al conforto che l’essere tutti Figli di Dio, uniti dalla stessa fede, porta con sé. Il ricavato delle offerte verrò devoluto alla Fondazione Exodus. I regali che verranno portati dall'assemblea sul palco, presso l'altare, durante l'offertorio verranno distribuiti ai bambini della Casa Giulia di Bergamo.  
   
   
DAL TEATRO HABIMA DI TEL AVIV AL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO VENERDI’ 10 DICEMBRE, SETTE GIORNI  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Venerdì 10 dicembre, al Teatro Studio, ore 20.30, al Festival del Mediterraneo, il Teatro Nazionale “Habima” di Tel Aviv, uno dei più antichi ed autorevoli teatri israeliani, con Sette Giorni (Shavua) di Sholmi Moskovitz, regia di Dedi Baron, scene Dana Tsarfati, costumi Llil Iram, musica Israel Bright. “Tra inferno e paradiso”, così ha titolato una delle maggiori testate israeliane recensendo lo spettacolo firmato da Dedi Baron, regista formatosi alla scuola del Royal Court di Londra, attento interprete della contemporaneità. L’inferno è quello delle relazioni famigliari sclerotizzate (un padre, una madre, una figlia adolescente), il paradiso quello della rinascita psicologica cui va incontro la protagonista capace di evolvere - grazie anche al ruolo catalizzatore della figlia e di un vecchio amore - abbandonando vecchie abitudini rassicuranti. A scandire l’azione, il dettato biblico dei sette giorni della creazione,“una creazione del mondo – afferma l’autore Sholmi Moskovitz, classe 1961, tra i più amati dal regista Baron – fatta di opposti che dovrebbero combattersi uno con l’altro, ma che l’uomo creato a immagine di Dio ha la forza di portare ad una condizione armonica in cui uno completa l’altro”. Sulla scena nuda, pochi oggetti a tradurre un interno borghese dove si intravedono percorsi di umana infelicità di una famiglia-tipo. La madre, Tamar, scrittrice, è una donna delusa; il marito, Yotam è un medico ipocondriaco, terrorizzato dalla vita; la figlia diciottenne, Netta, cerca di “resuscitare” Dio nel mondo per dare un senso all’esistenza e “legge” metaforicamente gli eventi seguendo il primo capitolo della Genesi. Emmanuel, poeta, amore giovanile di Tamar, riappare nella sua vita dopo diciotto anni. Resterà nella sua casa per sette giorni, mettendo in crisi tutte le convinzioni su cui si fondano le vite dei personaggi, mandando in pezzi gli esili equilibri famigliari. La scena è semplice ma evolve con lo sviluppo dell’azione, trasformandosi da uno spazio vergine, potenzialmente aperto, ma freddo e disarmonico, in un luogo più caldo e uniforme. Lo stesso percorso seguono le luci e le musiche, che si “riscaldano” e si arricchiscono di sfumature col passare dei giorni. Il palco è diviso in quattro aree ben definite, a simboleggiare lo spazio vitale dei personaggi, i confini entro i quali interagiscono fra loro, si allontanano e si avvicinano, e “guardano” il mondo. “Vorrei tanto che ognuno elaborasse questo percorso – aggiunge l’autore Moskovitz – per trasformarlo in un sistema individuale di codici e costruire la propria esistenza a partire da se stesso e dal proprio vissuto, creando, come dice la Torà, ‘la sua propria specie’”.  Infolink: www.Piccoloteatro.org    
   
   
RIC E GIAN PROTAGONISTI DI UNA COMMEDIA BRILLANTE SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO SAN BABILA A MILANO  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - In un piccolo paese di provincia il vecchi Teatro comunale deve essere demolito. Questo il pretesto da cui l’autore della commedia di Enrico Vaime, autore di commedie brillanti, inizia un mosaico di intrecci e di situazioni da cui riesce con maestria a ricavare uno spettacolo leggero e esilarante…scoperta da volontà di demolire il Teatro, il primo cittadino cioè il Sindaco, decide di mettere in scena un’opera nuova di cui ovviamente ne è l’autore, così facendo blocca la demolizione del teatro e con l’abilità del ruolo pubblico che ricopre distribuisce le parti della sua opera agli Attori della compagnia locale, ovviamente con non poche difficoltà per il ruolo principale è stato chiamato un attore famoso, naturalmente tutti lo aspettano febbrilmente, l’attore sta per arrivare…e ricordiamo Aspettando Godot, aspetta…aspetta…e tutti sono certi che il successo dello spettacolo dipenderà solo da Lui, dalla sua fama…da questa febbrile attesa iniziano e si mescolano situazioni di rivalità sopite, gelosie tenute sotto la cenere e mai confessate, amori e amicizie care che riprendono vita. Insomma il teatro comico che spazia a tutto tondo dalla pochade alla farsa…ma soprattutto dà la possibilità agli attori di tuffarsi nel cuore di un’avventura teatrale che si rivela una vera e propria ode al teatro.  
   
   
L’ALGERIA AL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO DA MERCOLEDI’ 15 DICEMBRE AL TEATRO STUDIO NESSIN E I SULTANI MARTEDI’ 14 DICEMBRE, OMAGGIO AL CINEMA ALGERINO CON LA BATTAGLIA DI ALGERI DI GILLO PONTECORVO E LE VENT DES AURÈS, DI MOHAMED LAKHDAR  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Mercoledì 15 dicembre, al Teatro Studio, alle ore 20.30, per il Festival del Mediterraneo, Nessin e i sultani di Abdelkader Alloula tratto dai racconti di Aziz Nessin, regia di Chaouli Azri. Produzione Teatro Regionale di Orano. Messa in scena solo una volta da Abdelkader Alloula, figura di spicco del teatro algerino, assassinato da un gruppo di terroristi nel marzo del 1994, la pièce Nessin e i Sultani è stata riportata sulle scene da Chaouli Azri come omaggio al defunto autore e regista. “La stupefacente lucidità nell’analisi e la profonda sensibilità, utilizzate come chiavi di lettura della società, hanno portato Alloula a predire nel 1990 – sotto il camuffamento dell’allegoria – le crisi di governo a ripetizione e i perversi appetiti del potere”, afferma Azri. I tre apologhi che compongono lo spettacolo, tratti dai racconti dello scrittore turco Aziz Nessin sono infatti una denuncia e insieme una messa alla berlina di una società presa in ostaggio dall’ottusità e dall’arroganza del potere. Dalla tradizione secolare del Maghreb, una forma di recitazione pre-teatrale che trova nella fiaba il tracciato metaforico per tradurre la contemporaneità. Chaouli Azri, già assistente di Abdelkader Alloula e attuale responsabile del Teatro Regionale di Orano, riprende il gaoul, in francese le dire, “il dire”, racconto affabulatorio interpretato da un cantastorie, e interpreta in scena tre apologhi di Aziz Nessin, autore persiano dissidente (fu imprigionato per aver denigrato lo scià Farouk). La scelta dell’apologo e della fiaba, oltre a sviare eventuali problemi di censura (“Non ci sono problemi per il teatro in quanto tale, non c’è una censura in Algeria. Ma il teatro fa parte della società e il nostro Paese sta evolvendo da una situazione più chiusa ad una di maggiore liberalismo” dichiara il regista Azri, in proposito), consente di avvicinarsi maggiormente alla sensibilità del pubblico. “In questo lavoro –dichiara il regista – il primo dei racconti, Una notte col pazzo, ha per protagonista un giornalista che, anche dalla prigione, riesce a far “uscire” articoli e opinioni. Il secondo, Il sultano e gli avvoltoi, narra di un uomo che il favore popolare porta al sultanato, ma, accecato dal potere, perde la ragione e viene infine ucciso proprio da chi lo aveva inizialmente sostenuto. Il terzo, La medaglia, è ironico, come una favola greca: parla di un asino che chiede di essere ascoltato dal sultano come ogni altro suddito”. Immagini semplici ed evocative per raccontare l’arroganza del potere. La presenza del Teatro Nazionale di Orano nell’ambito del Festival del Mediterraneo rientra negli accordi ufficiali intercorsi tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali italiano e il Ministero della Cultura della Repubblica Democratica e Popolare di Algeria. Presente il Direttore del Piccolo Teatro Sergio Escobar, i due paesi hanno individuato, nel corso dell’incontro avvenuto a Batna il 22 luglio scorso, un interlocutore privilegiato proprio nel Piccolo Teatro, tale da intensificare i rapporti culturali tra Italia e Algeria. Infolink:www.Piccoloteatro.org    
   
   
OPENMIND NEWOLDCAMERA JULIA KRAHN FINO ALL'8 GENNAIO 05  
 
Milano, 9 dicembre 2004 - Da sempre un fotografo non deve limitarsi ad affinare la tecnica così da realizzare immagini sempre più aderenti a quanto vuole realizzare, ma deve soprattutto farsi guidare da un’idea che gli permetta di esaltare la sua creatività e di entrare in tal modo in contatto con quanti osservano le sue opere. Questo aspetto è molto presente nel lavoro di Julia Krahn, una fotografa che nonostante la giovane età è già riuscita a presentare diversi progetti trasformati in mostre ogni volta sorprendenti. Ciò dipende in modo particolare dal forte senso dello spazio che caratterizza la sua visione ma anche dalla capacità di cogliere ogni volta un’idea forte dalla quale farsi guidare. Qui la presenza emblematica è quella di un uovo che però non viene osservato da vicino per coglierne insieme la forza e la delicatezza, ma inserito nel più vasto contesto, per molte ragioni sorprendente, del reportage di viaggio. La soluzione è insolita e forse anche provocatoria: in genere ci si fa accompagnare da un nostro simile che poi inevitabilmente compare nelle fotografie accanto a strade e monumenti nel singolare ruolo di testimone di quanto è accaduto, mentre Julia Krahn ha preferito compiere i suoi viaggi in compagnia di un uovo che poi ha inserito in paesaggi, still life, visioni. In tal modo questo oggetto dalla forma emblematica è diventato un elemento dotato talvolta di una presenza importante – come quando appare in mezzo a una strada accanto a un paio di scarpe femminili – e in altri casi un punto minuscolo che lo sguardo scopre con più fatica. Alternando fotografie in bianconero e a colori – ma in questo secondo caso prevale l’aspetto monocromatico – la fotografa costruisce un percorso ideale che coglie atmosfere diverse a seconda del paese visitato ma che muta anche nei riferimenti passando dal simbolismo (la scacchiera su cui posa una statuetta che tiene fra le braccia un uovo) alla metafora (l’uovo che sembra nascere dalla spuma del mare), dalla classicità dello still life in cui appare anche un piatto e una forchetta alla citazione della op-art nell’immagine dell’uovo immerso in un bicchiere d’acqua. C’è però una fotografia capace di rivelare il vero senso più profondo della ricerca: ritrae una ragazza ripresa di spalle, inserita in una sorte di grande cornice, che tiene delicatamente in una mano un uovo. Ci si accorge allora che Julia Krahn mira ad affrontare un tema più importante e fondamentale perché, attraverso un oggetto che da sempre è simbolo della delicatezza e della forza, dell’armonia e dell’equilibrio, raggiunge infine la bellezza. Inaugurazione oggi ore 18.00 Via Dante 12.  
   
   
DIPINGENDO L'EUROPA. DAL PO ALLA SENNA, IN VIAGGIO FRA COSTRUTTIVISMO ED ARTE CINETICA  
 
Genova, 9 dicembre 2004 - Le opere scelte per questa mostra, ricoprono i quarant’anni della storia del Cinetismo e costituiscono un corpus omogeneo e un documento di studio su una tra le più importanti avanguardie artistiche del secondo Novecento che ha avuto protagonisti in tutta Europa. Gli artisti sono tra i più rappresentativi sia rispetto ai Gruppi sorti alla fine degli anni Cinquanta – inizi Sessanta (come il G.r.a.v. E Enne) e sia nel lavoro individuale rimasto fedele e coerente nel tempo con l’arte cinetica. La mostra sarà oggetto di indagine sociologica, volta a definire il profilo dei visitatori, condotta dall’Università di Genova, Facoltà di Scienze Politiche e coordinato dal prof. Andrea Mignone16 Dicembre 04 - 16 Gennaio 05,lunedì, venerdì e sabato 10 –13,martedì, mercoledì e giovedì 10 – 17,domenica chiuso.Chiesa del Complesso Monumentale di Sant’ignazio, Archivio di Stato di Genova, via Santa Chiara, 6.  
   
   
LASCIATI TOCCARE ... ART CONTEST FEDERICO M. MOZZANO VS ENZO DE SIMONE LA DONNA E L'OMBRELLO CAFÉ  
 
Roma, 9 dicembre 2004 - Mai ironiche e cordialmente minacciose. Questi i tratti caratteristici delle opere di Enzo De Simone e Federico Massimiliano Mozzano. Veniamo invitati a prender parte ad un gioco tanto vero ed accattivante quanto pericoloso. Lo spettatore, per quanto potrà provare ad uscirne fuori, si renderà conto man mano di quanto questo gioco l'abbia già coinvolto. I due artisti daranno vita ad un singolare contest artistico sfidandosi come due pugili sopra un ring. Il primo round di questo particolare “incontro/scontro” avrà luogo mercoledì 15 dicembre 2004 alle ore 19:00 presso La donna e l'ombrello café di Roma. I seguenti round, sempre alle ore 19:00, si svolgeranno ogni mercoledì fino al 05 gennaio 2005. Lasciati toccare ... Anzi sei stato già toccato! Federico M. Mozzano, nasce a Roma il 9 dicembre 1970 dove tuttora vive e lavora. La passione per le arti figurative lo porta prima a diplomarsi nel 1990 l'istituto di stato di cinema e televisione Roberto Rossellini, poi alla facoltà la Sapienza di Roma in lettere e filosofia con indirizzo storico-artistico. Il suo lavoro si basa su una costante ricerca visiva contaminata e mescolata alle arti fotografiche. La sua figurazione, che non nega riferimenti con il passato, è frutto di un lungo processo creativo, un analisi profonda del viver quotidiano, come lui stesso descrive: "eseguo i miei lavori in una veranda colma di luce, vivo e lavoro tra giorno, notte, caldo e freddo,...Ed essere in quell'ambiente è come entrare in una dimensione sognante, nella quale percepisco suoni, luci, odori e rumori lontani dalla realtà, è una percezione vincolante che non mi abbandona mai... Per fortuna." Predilige performance e live exhibition piuttosto che le tradizionali esposizioni vedendo in questo la possibilità di coinvolgere un numero sempre più crescente di persone verso le tematiche da lui affrontate. Tra le sue recenti esibizioni si ricordano: “Trattista blu” - performance pittorica nell’ambito della manifestazione ‘Gira e Rigira’ promossa dal Comune di Roma – assessorato alle politiche culturali, Sana Video e il Vi Municipio del Comune di Roma; “In bilico perfetto” - performance al C.s. Brancaleone di Roma per lo spazio Artbox di Firewater. “Urban Act#2” - Studio 14 – Roma Enzo De Simone nasce ad Agnone ( Is ) il 10/10/1976. All’età di 18 anni comincia a dedicarsi attivamente e regolarmente alla pittura studiando e perfezionando il disegno. Si occupa all’inizio di tele di piccole dimensioni che però non gli consentono di poter procedere nell’opera senza alcun vincolo; di qui la decisione di “costruire” per intero ogni suo quadro, partendo dal telaio, realizzato in maniera molto rozza, fino alla tela. In effetti ogni dipinto è realizzato su semplice tela da fodera resa quasi impermeabile con l’uso del fissativo. Questa poca “raffinatezza” nei particolari è poi fondamentalmente l’idea di base da cui parte l’intera opera. L’esigenza di dare libero sfogo a tutte le pulsioni rifiutando completamente l’ordine e la tecnica, prendendo spunto dalla strada, dai suoi protagonisti, dalle sue vibrazioni, dagli eroi che la popolano, è l’elemento chiave dell’idea artistica del pittore. Molto attiva e concreta la sua attività espositiva della quale si citano le più recenti esibizioni: “Incipit” a cura di Giusy Caroppo – Galleria Artissima 35, Barletta (Ba) “Premio Massenzio Arte” - Roma “Urban Act#2” - Studio 14 – Roma Appuntamenti: I° round > mercoledì 15 dicembre 2004 ore 19,00; Ii° round > mercoledì 22 dicembre 2004 ore 19,00; Iii° round > mercoledì 29 dicembre 2004 ore 19,00; Iv° round > mercoledì 05 gennaio 2005 ore 19,00. La donna e l'ombrello café Via Tuscolana 30 – Roma.  
   
   
AUTORITÀ PORTUALE DI GENOVA E LOUISIANA JAZZ CLUB PRESENTANO I MUSICISTI SULL’ OCEANO SPETTACOLO DI MUSICA, PAROLE E COCKTAILS ALLE CISTERNE DEL PALAZZO DUCALE  
 
 Genova, 9 dicembre 2004 - La storia dei "musicisti di bordo" ci riguarda da vicino, e valga per tutto un esempio: nel 1934, quando già in Europa si preparavano sinistri bagliori di guerra fianco a fianco sul transatlantico Conte di Savoia sulla rotta Genova New York c’erano Natalino Otto, batterista e cantante destinato a diventare una delle più grandi "voci" italiane, e Romero Alvaro, pianista, violinista e direttore d’orchestra. Due delle migliaia di musicisti abituati ad affrontare l’Oceano, andata e ritorno continui. Una storia che avrebbe conosciuto, nel secondo dopoguerra, significative novità, quando le note delle orchestre e dei gruppi di bordo cominciarono a risuonare su tutti i ponti, non più solo privilegio dei più abbienti. E’ il momento d’oro dei "musicisti sull’Oceano", e a loro il Louisiana Jazz Club e l’Autorità Portuale dedicano una intera serata di musica, parole e canzoni alle Cisterne del Palazzo Ducale. Per ricordare l’epoca dei grandi transatlantici, per ricostruire l’intreccio di storie personali e collettive che, tutte assieme, costruirono un mare di musica. Boogie e cha cha cha, swing e canzoni brillanti, arie d’opera e brani nell’antica lingua dei genovesi, bossa nova e tango: tutto questo si ascolterà nella grande serata dei Musicisti sull’Oceano. Le note che facevano ballare e divertire la generazione che ha visto lo splendore scintillante della "Michelangelo" e della "Raffaello". Nella prima parte della serata in azione il Dani Lamberti Jazz Group: traversata fra le note rotolanti dello swing, e fino a lambire le corpose sonorità del jazz anni Cinquanta. Nella seconda parte sul palco l’alternarsi di diciotto musicisti, riuniti in varie formazioni, musicisti che furono tutti in azione nel periodo aureo dei grandi transatlantici. Con testimonianze, racconti, curiosità, aneddoti, ricordi (e cocktails!) per ricostruire lo straordinario spirito di un’epoca. Conduce Giuseppe Polonio, Louisiana Jazz Club. I Musicisti sull’Oceano chiude il calendario 2004 degli eventi legati alla storia dell’emigrazione italiana all’estero con cui Autorità Portuale ha contribuito a Genova Capitale Europea della Cultura 2004. Il prossimo appuntamento è fissato per la Primavera del 2005 con l’inaugurazione del Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana alla Commenda di Prè. Domenica 12 Dicembre, ore 21 Ingresso Euro 10, con prima consumazione.  
   
   
FORUM MILANO: PROGRAMMAZIONE EVENTI MESE GENNAIO 2005  
 
 Assago (Mi) 9 dicembre 2004 - Di seguito il programma degli eventi al Forum di Milano: Sabato 15 gennaio 2005 Concerto “R.e.m.” Torna in Italia una delle band da sempre al vertice della scena rock mondiale. Organizzazione: Clear Channel; Sito Internet: www.Remhq.com ; Inizio spettacolo: info a breve. Ingresso: posto numerato euro 41,40 - posto non numerato euro 34,50.
Domenica 16 gennaio 2005 Concerto “Green Day” Arriva in Italia per un'unica data il gruppo che ha rivoluzionato la scena musicale punk rock degli ultimi 15 anni. Special guest: New Found Glory Organizzazione: Clear Channel; Sito Internet: www.Greenday.com/ ; Inizio spettacolo: ore 21.00, apertura cancelli ore 18.30; Ingresso: posto unico euro 22,00+prevendita.
21-23 e 29-30 gennaio 2005 Fiera “Milano Sposi Edizione Primavera” La Grande Fiera Per Gli Sposi Mostra dei prodotti e dei servizi per il matrimonio; info@milanosposi.It  mail@enafi.It Tel. 02.5693973 r.A. Organizzazione: Milano Sposi; Sito Internet: www.Milanosposi.it ; Orari: Venerdì 21 gennaio dalle 15.00 alle 23.00; Sabato 22 e 29 gennaio dalle 10.00 alle 23.00; Domenica 23 e 30 gennaio dalle 10.00 alle 21.00. Ingresso: 8 euro.
 
   
   
PRONTE LE PISTE IN VAL DI FIEMME SABATO E DOMENICA KERMESSE DEL FONDO  
 
Trento, 9 dicembre 2004 - Manca davvero poco all’appuntamento con il Classical Resort della Val di Fiemme e con le quattro gare di Coppa del Mondo in calendario sabato 11 e domenica 12 dicembre.La prima giornata vedrà scendere in pista alle ore 11 le "ladies" nella double pursuit sulla distanza dei 7,5 km in classico + 7,5 km in skating, poi alle ore 12.15 toccherà ai maschi con la 15 + 15 km.Domenica alle ore 11.15 gara di staffetta femminile (4x5 km) e poi alle 13 quella maschile (4x10 km). La gara di staffetta femminile è stata anticipata di un quarto d’ora per esigenze televisive, rispetto al programma originario che la prevedeva alle ore 11.30.I tecnici del comitato organizzatore stanno ultimando i lavori di approntamento delle piste: ieri erano già stati predisposti quattro dei cinque chilometri previsti, mentre entro la giornata di oggi entrambe le piste, 2,5 Km per lo stile classico e 2,5 Km per la tecnica libera, saranno ultimate.Giovedì mattina gli atleti potranno sciare sui tacciati di gara, mentre sono già in funzione le piste di allenamento a Passo Lavazè. Tutto lo stadio di Lago di Tesero appare innevato, ma i percorsi di gara sono stati rifiniti con neve artificiale, in parte prodotta dal comitato organizzatore e in parte del comitato della Marcialonga, col quale continua un fattivo rapporto di collaborazione.Axel Teichmann da diversi giorni è in allenamento in Val di Fiemme (Passo Lavazè) per prepararsi accuratamente e difendere la sua leadership nella classifica di Coppa "overall": il tedesco ha 283 punti contro i 198 dell’emergente russo Rotchev. Nella Coppa del Mondo "distance" Teichmann (280 p.) ha un vantaggio di 90 punti sul connazionale Sommerfeldt, incalzato da Rotchev (155).Nella Coppa del Mondo femminile la norvegese Marit Bjoergen domina alla grande la overall con 410 punti. L’estone Kristina Smigun, seconda (260 p.) si consola con la leadership nella classifica "distance", con Katerina Neumannova seconda a 225 punti.Le ultime gare internazionali disputate a Lago di Tesero risalgono al febbraio 2003 quando si svolse il Campionato Mondiale. In quella occasione nella double pursuit, disciplina all’esordio mondiale, si sono imposti Kristina Smigun e Per Elofsson. La Germania (donne) e la Norvegia (uomini) si sono invece aggiudicate la gara a staffetta.L’italia, soprattutto nella staffetta, dopo il secondo posto di Gallivare punta al podio. Classifiche Campionati Mondiali Fiemme 2003:Double pursuit 5+5 Women
1Smigun Kristina Est 0.00
2Sachenbacher Evi Ger 0.38
3Savialova Olga Rus 0.38
4Pedersen Hilde G. Nor 0.69
5Paruzzi Gabriella Ita 0.75
Double Pursuit 10+10 Men
1Elofsson Per Swe 0.00
2Hofstad Tore Ruud Nor 0.10
3Brink Joergen Swe 0.14
4Hasler Markus Lie 0.17
5Teichmann Axel Ger 0.21
Staffetta 4X5 Women
1Germany 50:54.7
2Norway 51:26.3
3Russia 52:06.3
4Kazakhstan 52:13.0
5Belarus 52:25.4
Staffetta 4x10 Men
1Norway 1:31:56.4
2Germany 1:31:56.6
3Sweden 1:32:12.8
4Russia 1:32:21.5
5Switzerland 1:33:16.9
Infolink: www.Valdifiemme2003.com
 
   
   
OGGI TEST DELLE PISTE IN VAL DI FIEMME PIZIO: GABRIELLA PARUZZI AL VIA! 40 CM. DI NEVE ASSICURANO LE GARE SABATO LE DOUBLE PURSUIT  
 
Trento, 9 dicembre 2004 - Le piste del Centro del Fondo di Lago di Tesero in Val di Fiemme, che sabato e domenica ospiteranno le quattro gare di Coppa del Mondo di fondo, sono state ultimate secondo la tabella di marcia degli organizzatori. La 2,5 Km Ovest per lo stile classico e la 2,5 Km Est per le frazioni in skating domani mattina saranno aperte agli atleti per mettere a punto la sciolinatura e studiare i tracciati. Le piste presentano una media di 40 cm. Di spessore formato da un primo strato di neve artificiale e quindi da quella naturale, dunque in condizioni ottime per la double pursuit di sabato (7,5 + 7,5 Km per le donne e 15 + 15 Km per i maschi) e per la staffetta 4x5 km femminile e 4x10 km maschile di domenica. Anche le temperature, prossime allo zero, stanno garantendo la tenuta della neve dello stadio del fondo fiemmese, lo stesso che nel 2003 ha ospitato i Campionati Mondiali. Gli atleti favoriti, alla luce dei risultati delle prime gare di stagione, sono i tedeschi con Axel Teichmann in testa. Sicuri avversari saranno i portacolori della squadra russa, ma anche norvegesi e svedesi potrebbero dire la loro, soprattutto nelle gare individuali. Giuseppe Chenetti, allenatore degli italiani, è fiducioso dopo i test di questi giorni in Val di Fiemme. Vede in gran forma Di Centa, Piller Cottrer e Zorzi ed azzarda di vederli nei primi dieci in classifica. Fulvio Valbusa si è allenato da solo e conferma di essere in buona forma e molto concentrato. Il suo obbiettivo è di essere al top a febbraio in occasione dei mondiali, ma in Val di Fiemme confida di classificarsi nei primi dieci nella double pursuit. Gli altri italiani in gara saranno Santus, su cui conta molto Chenetti, Checchi, Schwienbacher, Di Santo ,Moriggl, Saracco, Kostner e Theodule. Gianfranco Pizio, allenatore delle donne, vede un podio conteso da Smigun, Neumannova, Bjoergen e Kuitunen, le protagoniste dell’inizio di stagione. Conferma che Gabriella Paruzzi sarà al via insieme a Sabina Vabusa, Arianna Follis, Magda Genuin, Antonella Confortola, Anna e Stephanie Santer e Karin Moroder, quarta nella sprint di Berna. Confermati anche gli orari: Sabato 11 dicembre: ore 11:00 7,5 + 7,5 Km Ladies - Double Pursuit C/f; ore 12:15 15 + 15 Km Men - Double Pursuit C/f. Domenica 12 dicembre: ore 11:15 4 x 5 Relay Ladies C/f; ore 13:00 4 x 10 Relay Men C/f. Info: www.Valdifiemme2003.com  
   
   
50 GIORNI AL VIA CAMPIONATI DEL MONDO FIS DI SCI ALPINO BORMIO - SANTA CATERINA VALFURVA 28 GENNAIO - 13 FEBBRAIO 2005  
 
Bormio, 9 dicembre 2004 - Il conto alla rovescia è iniziato: mancano cinquanta giorni all’inizio della più spettacolare manifestazione sportiva della stagione. Per festeggiare l’evento, il Comitato Organizzatore di Bormio 2005, in collaborazione con il Coni e la Fisi, ha organizzato per il 9 dicembre, alle ore 12, una grande conferenza stampa a Roma, presso la Sala Giunta del Foro Italico, in largo De Bosis 15.L’appuntamento, tra l’altro, segue di pochi giorni l’accordo raggiunto con Alitalia, national sponsor e official carrier dei Mondiali di Bormio 2005.Nel corso della conferenza saranno presentate tutte le novità della Xxix edizioni dei Mondiali di sci, in programma dal 28 gennaio al 13 febbraio 2005: un’edizione destinata già da ora a rimanere nella storia dello sci alpino per il debutto assoluto del Nations Team Event, la nuova competizione a squadre che si svolgerà nella giornata conclusiva, il 13 febbraio, unendo una disciplina di velocità, il supergigante, a una disciplina tecnica, uno slalom speciale disputato in un’unica manche.Saranno illustrati, inoltre, i tracciati delle due piste iridate: la celeberrima “Stelvio” di Bormio sulla quale si svolgeranno le gare maschili e il Nations Team Event, e la “Deborah Compagnoni” di Santa Caterina Valfurva, appositamente disegnata per i Mondiali e destinata ad ospitare le competizioni femminili. Ma l’attenzione poggerà anche sugli importanti interventi di riqualificazione del territorio, realizzati in vista dei Mondiali e destinati a rimanere in eredità al territorio: tra questi, il nuovo impianto di risalita di Santa Caterina Valfurva, degno di rilievo anche per la drastica riduzione dell’impatto ambientale, resa possibile dall’alta tecnologia impiegata; e l’impianto d’innevamento a Bormio, sul versante del Vallecetta, in grado di proteggere l’attività sportiva e turistica dagli imprevedibili capricci del meteo.Le cifre, del resto, bastano da sole a rendere testimonianza dell’importanza di un avvenimento che per tre settimane attirerà sull’Alta Valtellina e sull’Italia i riflettori di tutto il mondo. Parliamo di 450 atleti provenienti da 60 nazioni; 500 ore di copertura televisiva tra dirette e differita, con un’audience prevista vicina ai 400 milioni di telespettatori; una presenza a Bormio e Santa Caterina di 100.000 spettatori; 10.000 accreditati, di cui 1.500 giornalisti; un budget complessivo di 45 milioni di euro e una ricaduta sul territorio valutabile, in termini economici, in oltre 250 milioni di euro. Infolink: www.Bormio2005.com  
   
   
ATOS ORIGIN SI PREPARA PER I GIOCHI OLIMPICI INVERNALI DI TORINO 2006  
 
Parigi/Torino, 9 dicembre 2004 - Atos Origin, partner mondiale It dei Giochi Olimpici, ha annunciato di aver concluso con successo una delle fasi fondamentali per i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e di aver consegnato il software di gestione delle gare. Forte del successo ottenuto grazie ai propri sistemi It che hanno supportato i Giochi Olimpici di Atene 2004, Atos Origin è ancora una volta alla guida di un consorzio di partner e fornitori che rappresentano le migliori competenze tecnologiche. Al Gruppo è stata affidata la fondamentale responsabilità dell’Information Technology per la Xx edizione dei Giochi Olimpici Invernali: consulenza, systems integration, gestione delle operazioni, sicurezza informatica e sviluppo di applicazioni software. Subito dopo la chiusura dei Giochi di Atene, il team Major Events di Atos Origin, che ha sede a Barcellona, ha dato avvio al primo ciclo di test per i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e per i Giochi di Pechino nel 2008, con il trasferimento di membri del team di Atos Origin di Atene a Torino e a Pechino già dallo scorso settembre. Oggi Atos Origin ha annunciato il completamento delle applicazioni software destinate alla trasmissione e comunicazione dei risultati delle gare di tutte le 15 specialità sportive invernali: biathlon, combinata nordica, salto, pattinaggio artistico, slittino, bob, skeleton, sci alpino, sci di fondo, snowboard, freestyle, hockey su ghiaccio, pattinaggio di velocità, short track e curling. Il software è stato testato per diversi mesi nel’Integration Test Laboratory di Torino ed è entrato in produzione a dicembre di quest'anno per permettere al Comitato Organizzativo dei Giochi Olimpici di Torino 2006 (Toroc) di essere pronto per i test in programma a partire da gennaio 2005. Inoltre, Atos Origin ha già consegnato tutte le applicazioni Games Management Systems (Gms) destinate alla gestione degli accrediti, trasporti, servizi sanitari e di altre attività critiche. E’ stata, inoltre, ultimata anche la maggior parte delle applicazioni Ids (Info Diffusion Systems) – applicazioni chiave per fornire tutte le informazioni sui risultati sportivi al pubblico – tra le quali Info2006, Commentator Information System (Cis), Central Repository e Print Distribution. "Atos Origin ha dimostrato le proprie capacità di Systems Integrator di riferimento nel corso dei Giochi Olimpici di Atene 2004 e crediamo fermamente che rivestirà ancora un ruolo chiave nell'assicurare il successo e la sicurezza informatica It per i Giochi del 2006 ", ha affermato Enrico Frascari, Technology General Manager del Toroc. "Atos Origin ha garantito la sicurezza e l’efficienza delle operazioni It ai Giochi Olimpici di Atene 2004. L'esperienza acquisita ad Atene e a Salt Lake City come Schlumbergersema verrà pienamente utilizzata a Torino per aiutare i comitati Toroc e Cio a minimizzare i rischi e i costi legati all’It", ha concluso Claude Philipps, Chief Technology Integrator di Atos Origin per i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Il contratto di Atos Origin con il Comitato Olimpico Internazionale (Cio), il più importante contratto It mai stipulato in ambito sportivo, riguarda 4 edizioni dei Giochi Olimpici in un arco temporale di otto anni: Salt Lake City nel 2002, gestito come Schlumbergersema, Atene nel 2004, Torino nel 2006 e Pechino nel 2008. Atos Origin è il principale responsabile delle tecnologie informatiche destinate ai Giochi Olimpici: dalla consulenza alla systems integration, alla gestione delle operazioni, alla sicurezza informatica e allo sviluppo di applicazioni software. Atos Origin, in qualità di principale Systems Integrator dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, coordina un consorzio composto da aziende partner e fornitori dotati di elevata specializzazione tecnologica.  
   
   
CHEVROLET È PRONTA A SCHIERARE TRE LACETTI NEL CAMPIONATO MONDIALE TURISMO 2005 (WTCC) PRIMA GARA IN PROGRAMMA A MONZA IL 10 APRILE 2005  
 
 Roma 9 dicembre 2004 - Dopo avere ingaggiato piloti di esperienza del calibro di Alain Menu e Nicola Larini, Chevrolet Europe ha scelto il venticinquenne pilota inglese Robert Huff per gareggiare a bordo della terza Chevrolet Lacetti nel Campionato Mondiale Turismo 2005 (Wtcc). Huff, noto nel mondo delle corse con il diminutivo Rob, ha al suo attivo diversi anni passati negli sport motoristici al volante di vetture turismo e monoposto. Nel 2003, ha vinto la British Cupra Cup piazzandosi sul gradino più alto del podio a Croft, Oulton Park e Thruxton. Nel 2004 ha corso nel Btcc (Campionato Turismo Britannico) per la scuderia Ray Mallock Ltd segnando due primi posti assoluti. “Sono veramente felice di avere come compagni di squadra Alain e Nicola il prossimo anno”, ha detto Huff. “Ho molte cose da imparare da loro!”. Chevrolet schiererà nel nuovo Campionato Mondiale Turismo Wtcc (che succede all’Etcc, Campionato Europeo Turismo) tre Lacetti preparate dalla factory inglese Ray Mallock Ltd. Eric Nève, Responsabile Chevrolet Europe Motorsports di recente nomina, aggiunge: “Sono sicuro, abbiamo trovato il giusto equilibrio tra esperienza e gioventù. E dato che parliamo del marchio Gm più diffuso a livello globale, siamo anche riusciti ad avere il giusto mix di nazionalità”. Le gare del Wtcc 2005 avranno luogo in Italia (Monza, 10 aprile), Francia (Magny-cours, 1° maggio), Regno Unito (Silverstone, 15 maggio), Italia (Imola, 29 maggio), Messico (Mexico City, 26 giugno), Belgio (Spa-francorchamps, 30 luglio), Germania (Oschersleben, 28 agosto), Turchia (Istanbul, 18 settembre) e Spagna (Valencia, 2 ottobre). La finale è programmata per il 20 novembre sul circuito cittadino di Macao, nella Repubblica Popolare Cinese.