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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Gennaio 2005
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A BARI ATTIVO IL PRIMO CENTRO DI CHIRURGIA ROBOTICA  
 
Bari, 19 gennaio 2005 - La Casa di Cura La Madonnina – della società La Nuova Sanità Srl facente parte del Gruppo Sanitario Cbh s.P.a., è la prima clinica pugliese, la terza nel Mezzogiorno, ad aver accettato la grande sfida della chirurgia tecnologica con l’acquisizione di un sistema di chirurgia robotica per un investimento di oltre due milioni di euro. Si tratta del Sistema Chirurgico Robotico daVinci, prodotto dalla Intuitive Surgical, distribuito ed assistito in Italia da ab medica s.P.a. Di Lainate (Milano) che gestisce il “da Vinci” ed altri sistemi all’avanguardia nella chirurgia robotica: grazie a questa azienda privata italiana tale disciplina è oggi più diffusa in Italia rispetto ad ogni altro Paese europeo e l’Italia è ai livelli più alti di affidabilità al mondo nel campo della chirurgia mininvasiva. Nel corso del convegno “Le grandi sfide della chirurgia tecnologica: la chirurgia robotica” saranno ampiamente illustrati funzioni, caratteristiche e vantaggi del Sistema Robotico daVinci. La chirurgia robotica rappresenta oggi l’evoluzione della chirurgia laparoscopica (chirurgia mini-invasiva) e sintetizza in sé competenza scientifica chirurgica e sistemi digitalizzati di meccanica, sensoristica e controllistica. L’attuale Sistema Chirurgico Robotico da Vinci consente quindi: l’abbreviazione della durata di alcune fasi dell’intervento; la massima accuratezza ; una grande precisione di posizionamento; la riduzione del periodo di degenza. Tutto questo è stato verificato nel corso di questi primi mesi di attività, durante i quali sono già stati effettuati ben 100 interventi chirurgici prevalentemente nelle patologie dell’addome. Il Sistema daVincitm è guidato dalle mani esperte del Dottor Enrico Restini, pugliese, medico chirurgo specialista in oncologia, tra i pochi chirurghi italiani professionalmente riconosciuti all’utilizzo del Robot dalla società produttrice. Le prospettive della chirurgia robotica sono infinite in quanto la ricchezza di questa disciplina, intesa come scienza di assistenza alla chirurgia, è dovuta alla ripetibilità delle esecuzioni, alla loro precisione, alla loro documentabilità su nastro magnetico o su dvd. Un secondo rilevante aspetto riguarda, in virtù delle comunicazioni via cavo (satellite, telefono, modem, isdn), il comando a distanza dal quartiere operatorio. Infatti, con il sistema chirurgico robotico e l’assistenza di centrali di ascolto e d’intervento ci avviamo verso un’era sempre più avveniristica della chirurgia, in grado di offrire una gestione informatica dell’assistenza al paziente mediante trasmissione di dati, d’immagini, di voce e di segnali, utili alla diagnosi e alla terapia. Nel corso del convegno, che riunirà medici e accademici provenienti da tutta Italia, saranno infatti proiettati in diretta un intervento di prostatectomia robotica effettuato dal dott. Francesco Gaboardi, primario dell’Azienda Ospedaliera “L. Sacco” di Milano, ed un intervento di colectomia robotica effettuato dal dott. Annibale D’annibale, primario dell’Azienda Ospedaliera “Camposampiero” di Padova. Importante spunto di discussione, fra i temi del convegno, sarà la situazione tecnico-amministrativa venutasi a modificare successivamente all’ingresso del robot in sala operatoria. Ad illustrare le rispettive esperienze, saranno il dott. Giorgio Cutini, primario della Casa di Cura “Villa dei Pini” di Civitanova Marche, il dott. Luciano Casciola, dell’Ospedale Civile “San Matteo degli Infermi” di Spoleto, il dott. Vincenzo Mandalà, primario dell’Azienda Ospedaliera “Villa Sofia” di Palermo ed il dott. Enrico Restini. Al convegno saranno presenti Max Paganini, consigliere delegato del Gruppo Cbh ed Emmanuel Miraglia, presidente nazionale Ospedalità Privata. Sabato 22 gennaio i lavori cominceranno con la Tavola Rotonda dal titolo “Stato dell’arte in chirurgia robotica” presieduta dal prof. Fernando Prete docente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bari. Modererà il dibattito Sebastiano Lacitignola, coordinatore A.c.o.i., Associazione chirurghi ospedalieri italiani, tra i relatori Mario Borioni, dell’Azienda Ospedaliera “G.m. Lancisi” di Ancona. In chiusura, il dott. Enrico Restini esprimerà il suo personale punto di vista sulle applicazioni robotiche in progress. Il convegno si concluderà con un’interessante analisi sulle applicazioni della chirurgia robotica in diverse discipline, quali , ad esempio, la Chirurgia Generale, l’Urologia, (di grande interesse ed attualità), la Cardiochirurgia ed altre potenziali applicazioni. La Presentazione avrà luogo il 21 e 22 gennaio 2005 nel corso del Convegno Nazionale “Le grandi sfide della chirurgia tecnologica: la chirurgia robotica” Che si terrà presso l’ Hotel Villa Romanazzi Carducci Via Capruzzi, 326 a Bari.  
   
   
PRECISAZIONE SU PREVENZIONE OBESITÀ  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - In merito a notizie giornalistiche diffuse ieri il Ministero della Salute precisa che non ha annunciato alcun piano di prevenzione del sovrappeso e dell’obesità e tanto meno ha intenzione di distribuire gadget alla popolazione.  
   
   
MAL DI TESTA DA FORAME OVALE: ITALIANI TRE MESI PRIMA DEGLI INGLESI  
 
 Milano, 19 gennaio 2005 - La notizia diffusa l’altro ieri dalla Bbc circa l'intervento eseguito dagli esperti del King College e del Royal Ahrewsbury Hospital di Londra diventa l'occasione per riproporre il lancio stampa già inviato in occasione del congresso Anircef (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee) di Monza che indicava quali sono gli esperti italiani che hanno ormai risolto molti casi di mal di testa da forame ovale:
Cuore "Bucato" Cervello Malato dal Congresso Anircef Monza, 28-31/10/04 -
La pervietà del forame ovale cardiaco é sospettosamente frequente sia nei pazienti emicranici che in quelli colpiti da stroke. Il forame ovale è l'orifizio cardiaco che nella vita fetale permette il passaggio del sangue fra atrio destro a sinistro del cuore. Normalmente si chiude da solo con lo sviluppo, ma in un terzo degli individui normali resta in parte o del tutto aperto, senza però avere alcun significato clinico ed è ben tollerato, a meno che non si verifichi un anomalo aumento della pressione nell'atrio destro (ad es. Per ipertensione polmonare): anche in tal caso il "buco" può comunque sempre essere facilmente chiuso chirurgicamente. Ma forse questo difetto non è poi così innocente o comunque potrebbe essere legato a un processo più generale di cui rientrano sia l'emicrania che lo stroke: se ne parla al 1° Congresso Anircef 2004 che si svolge dal 28 al 31 ottobre nella sede monzese dell'Università Bicocca di Milano presso l'Ospedale San Gerardo di Monza con esperti provenienti da tutto il mondo e da ogni parte d'Italia. Come spiegherà Elio Agostoni, della Clinica Neurologica dell'Univ. Milano-bicocca e Direttore del Centro Cefalee e malattie cerebrovascolari sito presso l'Az. Osp. San Gerardo di Monza tutto è partito dalla scoperta che nelle pareti dell'arteria cervicale degli emicranici è più facile riscontrare lesioni subcliniche che prima non si vedevano, ma che le moderne tecniche strumentali cominciano ad evidenziare in tutti i vasi sanguigni che vanno a irrorare la zona posteriore del cervello. Era noto che una situazione simile (dissecazione dell'arteria cervicale) s'incontra anche in chi è colpito da stroke. Le coincidenze fra le due malattie non sono finite. Questi due tipi di pazienti hanno un'altra cosa in comune: la pervietà del forame ovale cardiaco. Un'altra prova a favore di un comune meccanismo eziopatogenetico fra le due malattie ? Lo studio di Agostoni, Fumagalli, Santoro e Ferrarese sarà pubblicato sul n.24 della rivista Neurological Sciences col titolo: "Migraine and Stroke"
 
   
   
L'UE FINANZIA UNA RICERCA SUGLI EFFETTI DELL'ESERCIZIO FISICO SUL CORPO  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2005 - La Commissione europea ha destinato 12,7 milioni di euro a una rete di scienziati europei che studieranno il rapporto tra mancanza di esercizio e insorgere del diabete, e gli effetti benefici dell'esercizio regolare sulla sua prevenzione e cura. Il progetto Exgenesis intende aiutare l'Ue e il resto del mondo a gestire l'obesità e la relativa malattia, il diabete tipo Ii. Il progetto intende inoltre contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache e infarti. Se non si agisce rapidamente, il costo dei trattamenti di queste patologie e dei relativi problemi (malattie renali, disturbi cardiaci e cecità) diverranno un carico eccessivo per i sistemi sanitari europei. Il progetto, finanziato nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq), riunisce 26 laboratori di ricerca di 13 paesi europei, con esperienze che vanno dalle proteine ai regimi d'esercizio in studi su ampi campioni di popolazione. Come spiega l'università di Nottingham, esistono fattori genetici che aumentano il rischio di obesità e di diabete del tipo Ii, ma la crescita estremamente rapida degli ultimi 20 anni è probabilmente dovuta a fattori ambientali quali il maggior consumo di cibi precucinati e di tavola calda, o il minor tempo dedicato all'esercizio fisico. 'Il progetto di ricerca Exgenesis intende migliorare le nostre conoscenze dei meccanismi soggiacenti che potrebbero essere curati con diete ed attività fisica, definire esercizi e diete più idonee, scoprire se possibile nuovi bersagli farmacologici che potrebbero aiutare la gente a conseguire un più salutare stile di vita', spiega l'università di Nottingham. Il team di ricerca dell'università di Nottingham, guidato da Michael Rennie, valuterà l'ipotesi secondo cui l'esercizio aiuterebbe a ridurre gli effetti dannosi del grasso accumulato sulla capacità del muscolo di gestire il glucosio contenuto nella dieta alimentare. Come spiega Rennie, si pensa che una combinazione di elevato tenore di grassi nella dieta e scarso esercizio fisico possa modificare il modo in cui i muscoli bruciano i grassi, con un conseguente accumulo di prodotti grassi che riducono la capacità dell'ormone insulina di conservare il glucosio nel muscolo. 'Fare esercizio ha delle potenzialità come strumento medico che molti ignorano', aggiunge David Carling del centro di scienze cliniche del Medical Research Council (Mrc) di Londra. Carling e il suo team studieranno gli effetti dell'esercizio a livello molecolare e biochimico. 'In futuro la nostra ricerca, assieme a quella dei nostri colleghi in tutta Europa, potrebbe aiutare la gente a fare scelte consapevoli sulla dieta e lo stile di vita', spiega Carling. 'Sarebbe un ottimo risultato se questo lavoro gettasse le basi di un futuro in cui possano essere prescritti regimi d'esercizio fisico più adatti. Forse arriveremo a vedere un tempo in cui potranno essere personalizzati sulla base d'integrazione biologica, risposta molecolare dell'individuo all'esercizio e tolleranza alla malattia', aggiunge. Talvolta l'esercizio non è sufficiente per controllare o neutralizzare gli effetti della malattia, e saranno quindi necessari farmaci che aiutino a gestire la situazione. 'Il progetto aiuterà anche a individuare nuove proteine che possano essere usate come target per la progettazione di farmaci efficaci, laddove dieta e esercizi hanno fallito. Le informazioni ricavate da questo vasto progetto permetteranno inoltre ai professionisti del settore di avere un approccio più olistico ad alcune delle più comuni e potenzialmente pericolose malattie', ha concluso Carling. Per ulteriori dettagli su Exgenesis: Michael Rennie: E-mail: michael.Rennie@nottingham.ac.uk  
   
   
RIMUOVERE I FARMACI VETERINARI DALLE MATRICI ALIMENTARI  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2004 - Nei mesi di gennaio e febbraio si svolgeranno in Spagna due conferenze sui sistemi per isolare ed eliminare i farmaci veterinari e gli altri contaminanti dalle matrici alimentari con procedure fisico-chimiche. La prima conferenza si svolgerà il 27 gennaio a Santiago de Compostela, la seconda il 3 febbraio a Burgos. I nuovi metodi esaminati nel corso delle manifestazioni offrono tempi di trattamento sensibilmente inferiori, e una riduzione del labware necessario. E-mail: halcon209@halcon-viajes.Es  
   
   
IL GRUPPO EUROGROUP FOR ANIMAL WELFARE SI È DETTO 'SCONVOLTO' PER LA SFIDA FRANCESE ALLA DIRETTIVA DELL'UE SUI COSMETICI, CHE VIETA I TEST SU ANIMALI  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2005 - Nel 2003, i membri del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri avevano adottato il settimo emendamento alla direttiva sui prodotti cosmetici, che bandiva sperimentazione su animali e commercializzazione di cosmetici sperimentati su animali. La direttiva doveva essere recepita nelle legislazioni nazionali entro il mese di settembre 2004. La Francia si è però rivolta alla Corte europea di giustizia per chiedere l'annullamento dei divieti di sperimentazione e commercializzazione. La causa è stata discussa il 18 gennaio, e la sentenza è attesa entro l'estate. 'In caso di vittoria del governo francese, gli animali continueranno ad essere torturati e uccisi per creare nuovi prodotti cosmetici', afferma una dichiarazione del gruppo. La direttiva sui cosmetici prevede il bando immediato dei nuovi cosmetici testati su animali quando nell'Ue saranno stati validati e adottati metodi alternativi, il divieto di commercializzazione dei cosmetici testati su animali a partire dal 2009, e il bando completo di tutti i test cosmetici nell'Ue dal 2009. Per ulteriori dettagli su Eurogroup for Animal Welfare: http://www.Eurogroupanimalwelfare.org  
   
   
DALL'OTTOBRE 2005 E PER NOVE EDIZIONI, RIMINI FIERA GESTIRA' ANCHE L'ENADA DI ROMA LA MOSTRA INTERNAZIONALE DELL'AUTOMATICO DA DIVERTIMENTO  
 
Rimini, 19 gennaio 2004 - Rimini Fiera fa il bis e oltre a continuare a gestire, come avviene da 16 anni, l'Enada Primavera di Rimini, si occuperà dal 2005, e per i prossimi 9 anni, dell'organizzazione dell'Enada di Roma, la cui 33a edizione si terrà dal 13 al 16 ottobre nel quartiere fieristico della capitale. Proprio oggi, infatti, è stata siglata ufficialmente la convenzione tra Rimini Fiera e Sapar, l'Associazione titolare dei due eventi dedicati al settore dell'automatico da divertimento . Un settore importante, che comprende circa 5 mila aziende per un numero di addetti che supera le 60 mila persone: soprattutto piccole e medie imprese, distribuite su tutto il territorio nazionale, con un volume d'affari che nel 2004 ha complessivamente sfiorato 1 miliardo e 200 milioni di euro. Ricordiamo che in Italia sono installati circa 120.000 apparecchi a premio, con oltre 600 modelli certificati, quasi 32 mila macchine elettromeccaniche con erogazione di premi in oggettistica, circa 20 mila tra videogiochi e simulatori e 40 mila apparecchi meccanici come calciobalilla, darts, biliardi, flipper e ruspe. "La conclusione di questo accordo - dice il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni - ha un duplice significato. Da un lato ci consente, forti dell'esperienza di 16 anni di organizzazione dell'Enada Primavera di Rimini, di offrire una strategia promozionale congiunta alle due manifestazioni, che si concretizzerà in azioni più articolate e mirate ad un sempre maggior compattamento del settore. Dall'altro apre fattivamente la strada del nostro colloquio con la realtà fieristica romana. Una realtà a cui guardiamo con grande interesse e per la quale abbiamo attualmente allo studio anche una nuova manifestazione dedicata al turismo". "Per quanto ci riguarda - afferma il presidente Sapar, Domenico Distante - la cessione dell'organizzazione di Enada a Rimini Fiera costituisce, da un lato, la soluzione ideale per professionalizzare la rassegna e portarla all'avanguardia internazionale, anche in vista dell'ormai prossima apertura del nuovo quartiere fieristico della Magliana (sulla direttrice Roma-fiumicino); dall'altro è un modo per garantire alla manifestazione stessa di rinnovarsi nella continuità di una tradizione che affonda le proprie radici negli albori dell'Automatico italiano. Tra l'altro, l'accordo ci permetterà di esaltare la rilevanza politica e mediatica dell'evento che, di anno in anno, permette a Sapar di sottoporre alla pubblica attenzione la propria realtà, sempre più dinamica e sinergica col mondo del gioco nel suo complesso, e le proprie legittime aspettative, soprattutto in chiave legislativa." Si avvicina intanto a grandi passi la 17a edizione di Enada Primavera, in calendario a Rimini Fiera dal 10 al 13 marzo 2005. Ad Enada Primavera troveranno spazio sia la completa esposizione di tutte le novità relative ad apparecchi da divertimento automatici (videogames, flippers, juke-boxes, video juke-boxes), biliardi, carambole, calciobalilla, kiddie rides, attrezzature, accessori e ricambi, distributori automatici, tecnologie e servizi per sale bingo, arredamenti e impianti di sicurezza per sale attrazione, gadgettistica, internet point, bowling, editoria specializzata, sia convegni, seminari, presentazioni di ricerche, meeting aziendali, workshop internazionali, mostre ed eventi specificatamente dedicati al settore. Complessivamente la fiera occuperà 40 mila mq distribuiti in 6 padiglioni, con la presenza di oltre 300 espositori tra diretti e indiretti. Enada Primavera 2005 rappresenterà dunque non solo una formidabile occasione per visitare la più completa esposizione del comparto, ma si porrà anche come tavolo di lavoro per gli operatori e i visitatori professionali (nella passata edizione 23.869 con un target che spaziava dai gestori, ai tecnici, agli esercenti delle sale gioco, a quello degli operatori dei pubblici esercizi -bar, pub, discoteche, stabilimenti balneari, alberghi...-) che avranno occasione di confrontarsi ed aggiornarsi sulle tematiche più attuali del settore. Www.riminifiera.it  
   
   
ATOMOS A INDUSTRIAL IT 2005 L’EVOLUZIONE DELLA SUITE E-MANUFACTURING ALLA MANIFESTAZIONE DI BOLOGNA  
 
Milano, 19 gennaio 2005 - Atomos conferma la propria presenza a Industrial It 2005, 6a Mostra Convegno Internazionale sui sistemi integrati per la gestione e il controllo delle imprese industriali, in programma dal 16 al 18 febbraio 2005 presso il Quartiere Fieristico di Bologna (Pad. 20, Stand C42 – D63 – D54 – E52). Con questa partecipazione, Atomos intende caratterizzarsi sempre più come azienda aperta alla richieste del mercato e alla tecnologia avanzata, e presenta l’evoluzione della suite E-manufacturing per il Supply Chain Management & Execution, che copre in maniera integrata le attività di pianificazione e programmazione della domanda, schedulazione e ottimizzazione delle risorse produttive, controllo avanzamento produzione e monitoraggio impianti. Tutti i moduli della suite sono stati sviluppati nello stesso laboratorio di ricerca, e risultano pertanto perfettamente integrati a livello logico e grafico: con un’unica progetto di base dati, l’utente conserva il dominio totale del dato, dalle previsioni di vendita alla raccolta dati. Le novità presentate quest’anno contengono miglioramenti tecnologici di rilievo: Layout Manager, ovvero la possibilità di configurare sistemi dinamici di analisi del dato, mediante la costruzione di maschere personalizzate sia dal punto di vista grafico che della logica di esplosione del dato stesso; Kpi (Key Performance Indicator), ovvero la possibilità per l’utente di visualizzare il risultato delle simulazioni in termini dei parametri chiave (livello di servizio, numero ordini in orario/in ritardo…) per il proprio business (settore aziendale, singolo prodotto…); Advanced Olap (Online Analytical Processing), un modello in grado di migliorare sensibilmente l’analisi, con la possibilità di visualizzare graficamente le informazioni in ipercubi che contengono i parametri di interesse e i valori quantitativi; l’organizzazione dei dati in report risulta semplificata e permette indagini a vari livelli (stabilimento, singola macchina). In aggiunta, tutte le applicazioni della suite sono arricchite con il concetto di “scorciatoia”, che permette all’utente un percorso top-down teso alla risoluzione del problema, minimizzando il numero di “click”. All’interno del proprio spazio espositivo, Atomos dedicherà grande attenzione ai mercati verticali, e in particolare ai settori Agroalimentare (tracciabilità), Fashion, Stampaggio Materie Plastiche con postazioni dedicate. Le soluzioni di Atomos saranno presentate anche nella sezione dedicata ai Focus Meeting. In programma i casi aziendali di Ducati Motor (Focus Meeting Meccanico), Huhtamaki (Focus Meeting Scm Planning & Synchronization), Fasco (Focus Meeting Scm Execution), Estel (Focus Meeting Legno/mobile). A completamento dell’offerta diretta, anche per il 2005 Atomos conferma l’attenzione verso i propri partner, con una proposta di strumenti efficienti in grado di aumentare la competitività e il business attraverso il completamento non invasivo delle relative soluzioni.  
   
   
ANTICIPAZIONE: NUOVA FIAT CROMA  
 
Torino 19 gennaio 2005 - Nuova Fiat Croma debutterà al prossimo Salone Internazionale di Ginevra e sarà commercializzata a partire da giugno. Disegnata da Giorgetto Giugiaro e prodotta nello stabilimento di Cassino, la nuova Fiat riprende il nome dallo storico modello che, dal 1985 al 1994, fu un punto di riferimento fra le berline medio-alte, con oltre 450.000 esemplari prodotti. Nuova Fiat Croma è lunga 475 centimetri, larga 177, alta 160 con un passo di 2 metri e 70 centimetri, misure che si traducono in una straordinaria abitabilità interna. Nuova Fiat Croma offre una gamma ampia ed articolata con tre livelli di allestimento e cinque propulsori, abbinati a cambi meccanici o automatici: due a benzina (1.8 16v da 130 Cv e 2.2 16v da 150 Cv) e tre turbodiesel (1.9 Multijet da 120 o 150 Cv e l'inedito 2.4 Multijet da 200 Cv).  
   
   
PALAZZO CHIGI IN ARICCIA MOLA E IL SUO TEMPO PITTURA DI FIGURA A ROMA DALLA COLLEZIONE KOELLIKER  
 
Roma, 19 gennaio 2005 - La mostra "Mola e il suo tempo. Pittura di Figura a Roma dalla Collezione Koelliker" ospitata dal 22 gennaio al 23 aprile 2005 nella sontuosa cornice di Palazzo Chigi ad Ariccia, vuole mettere a fuoco la figura di Pierfrancesco Mola (1612-1666) e dell'ambiente artistico romano a lui collegato attraverso un gruppo omogeneo di dipinti facenti parte della più importante collezione privata italiana di nuova formazione, la raccolta del mecenate milanese Luigi Koelliker. L'esposizione, a cura di Francesco Petrucci, si avvale di un prestigioso Comitato scientifico composto da Dieter Graf, Mina Gregori, Arnaul Brejon de Lavergnée, François M. Macè de Lépinay, Gianni Papi, Francesco Petrucci, Pierre Rosenberg, Herwart Röttgen, Stella Rudolph, Erich Schleier, Claudio Strinati. Dopo la retrospettiva di Roma e Lugano del 1989-1990, gli studi sul Mola, pittore ticinese di nascita ma romano di formazione, hanno registrato significativi progressi che la mostra "Mola e il suo tempo. Pittura di Figura a Roma dalla Collezione Koelliker" vuole documentare anche nell'ambito della conoscenza della bottega del pittore, dei suoi allievi e del significativo influsso esercitato dal maestro sull'arte del Seicento. Attraverso una sessantina di opere esposte, la rassegna testimonia l'estrema modernità della pittura di Pierfrancesco Mola: il suo, infatti, è un dipingere di forza impressionista, tutto giocato sul colore "neoveneziano" e guercinesco, in cui gli effetti pittorici a "macchia" sembrano anticipare la pittura realista dell'800. Emblematico il fatto che Delacroix, innamorato della potenza del colore, della materia pittorica densa e luminosa, consigliasse agli allievi di copiare proprio le opere del Mola. In mostra figurano molte novità, tra cui uno splendido Dio Padre, dipinto di rara potenza naturalistica ed espressiva, una nuova versione del Suonatore di viola da gamba, uno splendido Endimione ed alcune teste di carattere. I maestri di Pierfrancesco Mola L'esposizione "Mola e il suo tempo. Pittura di Figura a Roma dalla Collezione Koelliker" ospita anche dipinti dei maestri del Mola: il Guercino, il Cavalier d'Arpino e, figura centrale del Barocco Romano nonchè ulteriore punto di riferimento per il pittore seicentesco, Gian Lorenzo Bernini. Del grande scultore, pittore ed architetto, spiccano per forza espressiva lo spirituale ritratto del poeta Virginio Cesarini, uno dei grandi intellettuali del pontificato Barberini, recentemente entrato nella collezione Koelliker, come pure l'originale Autoritratto nel quale Bernini coglie sè stesso di spalle con l'aiuto di uno specchio mentre è intento a disegnare. L'ambiente artistico romano L'ambiente artistico romano è rappresentato in mostra da opere del Lanfranco, Salvator Rosa, Carlo Maratta, Baciccio, Schonfeld, fino ad arrivare ad Andrea Pozzo; tutti artisti accomunati da quel filone "neoveneziano" di vivace pittoricismo che caratterizza la pittura romana tra la metà degli anni '20 e l'ultimo quarto del Seicento di cui Mola è esponente di primo piano e grande caposcuola. Si possono inoltre ammirare inediti ritratti di Ferdinand Voet, ritrattista di vivo interesse naturalistico, e Alessandro Mattia, pittore classicista ma di forte spirito introspettivo e di grande sensibilità al vero. Tra i tanti capolavori esposti, spicca l'intenso ritratto della moglie realizzato da Carlo Maratta che dopo la morte di Mola e del Cortona divenne il caposcuola della pittura tardobarocca romana. Il Ritratto di Francesca Gommi, scultoreo ed inedito, diviene un caposaldo che riscrive la storia della grande ritrattistica romana del Seicento. Gli allievi di Pierfrancesco Mola Sono presenti anche varie opere di ambito moliano o di allievi del pittore, che dimostrano la sua fama in vita e dopo la scomparsa. Tutti dipinti inediti o mai esposti al pubblico. Tra le nuove acquisizione critiche nell'ambito della scuola del Mola, l'Elia con l'angelo di Giovan Battista Boncori, artista oggi dimenticato ma che nella seconda metà del Seicento fu molto apprezzato fino a divenire principe dell'Accademia di San Luca; un Sansone e Dalila di Antonio Gherardi, altro grande allievo, recentemente tornato alla ribalta nella mostra di Rieti; opere di Francesco Giovane, ulteriore discepolo da riscoprire. Tra gli artisti influenzati dal Mola sono presenti in mostra i francesi Pierre Louis Cretey e Guglielmo Cortese, detto Il Borgognone, che fu suo collaboratore nelle opere per i Pamphilj, come pure Giacinto Brandi, Giovan Battista Beinaschi e Gerolamo Troppa. Uno strepitoso ed inedito Sant'antonio e San Paolo di Mattia Preti, databile poco prima dell'ultimo suo soggiorno romano (1660-'61), ci ricorda la commissione ottenuta dal pittore calabrese a scapito del Mola per il completamento della decorazione nel Palazzo Pamphilj di Valmontone. Ariccia, Palazzo Chigi Piazza di Corte, 14 22 gennaio - 23 aprile 2005 Segreteria organizzativa: Palazzo Chigi in Ariccia, Franco Di Felice tel. 0039 6 9330053 e-mail info@palazzochigiariccia.It  
   
   
MOSTRE D’ARTE E ANTICHI MONUMENTI: LE NUOVE LOCATION PER PROGETTI INCENTIVE INDIMENTICABILI UNA CASE HISTORY GASTALDI GLOBAL  
 
Milano, 19 gennaio 2005 - Negli ultimi anni le grandi mostre di artisti universalmente famosi hanno avuto un effetto trainante sul pubblico anche non tradizionalmente interessato a questi eventi e hanno quindi richiamato numerosissimi visitatori. Il mondo dell’incentive può attingere a piene mani da questo fenomeno traendone un’opportunità per veicolare messaggi aziendali in un contesto che fidelizza proprio perché accomuna sul piano di valori intimi, profondi come appunto l’arte. Un esempio è la prenotazione in esclusiva del museo fuori dagli orari di apertura per una visita privata della mostra, creando una esperienza unica soprattutto se arricchita da dettagli e attenzioni personali. Gli invitati vivranno l’esperienza della visita come veri ‘ospiti d’onore’, avendo esaudito un loro desiderio consapevole o inconscio di vederla e ricavandone l’intima soddisfazione di poter pensare e dire “io ci sono stato ed era tutta solo per me”. Gastaldi Global, società di incentive e promotion del Gruppo Gastaldi, da sempre sensibile ai nuovi fabbisogni e alle nuove tendenze del mercato, ha organizzato per i propri clienti una visita esclusiva a una delle mostre più importanti in corso in Italia, “Monet, la Senna, le ninfee”, al Museo di Santa Giulia di Brescia, in occasione del Natale appena trascorso. Si tratta, come molti sanno, di una mostra unica nel suo genere che raccoglie dalle pinacoteche e collezioni private di tutto il mondo oltre un centinaio di opere di Monet e altri celeberrimi impressionisti (da Renoir a Sisley, a Pissarro). La riproduzione in scala originale del bateau-atelier su cui Monet dipingeva sulla Senna e il plastico dettagliato della sua tenuta a Giverny, dove ha trascorso e dipinto gli ultimi anni della sua vita, sono testimonianze che arricchiscono e completano il percorso della rassegna. Gli ospiti, un centinaio, hanno potuto raggiungere Brescia con un transfer privato appositamente predisposto per loro da Milano (con rientro al termine della cena). La visita si è svolta in un silenzio perfetto, interrotto solo dalle domande degli ospiti alle guide che conducevano i piccoli gruppi di sala in sala spiegando solo per loro e sulla base del loro personale interesse quadri, storia e curiosi retroscena. Al termine, attraversando la vecchia chiesa del complesso museale dell’ex Convento di Santa Giulia, tutti hanno raggiunto quello che era l’antico refettorio dove era stata allestita una elegante cena di gala. Con le immagini sublimi dei quadri ancora impresse negli occhi e nel cuore, conversando amabilmente tra le delicate portate di una cucina bresciana rivisitata e sorseggiando l’immancabile rosso Terre di Franciacorta appositamente etichettato per l’evento, gli ospiti hanno proseguito la serata in simpatica compagnia, avendo così modo anche di ampliare il proprio parco di relazioni. Non poteva mancare, come prezioso ricordo della serata, l’omaggio dell’importante catalogo con i magici colori della Regata di Argenteuil in copertina, da tenere sul tavolino del salotto o in bella mostra sugli scaffali dell’ufficio a memoria di una bella serata offerta da Gastaldi Global.  
   
   
« PARIS – TABOU » VIII° FESTIVAL DI CULTURA E MUSICA JAZZ DI CHIASSO 27, 28 E 29 GENNAIO 2005 – EX FABBRICA CALIDA  
 
Chiasso, 19 gennaio 2005 - L’ottava edizione del Festival Jazz è dedicata a Parigi, nel clima effervescente degli anni dopo la Liberazione. È il day after di immani tragedie: la guerra appena terminata, l’Europa in macerie, trenta milioni di morti, l’orrore della scoperta dei forni crematori nazisti…Ma tra le vie e nei caffè di Saint-germain des Prés si respira un clima nuovo, un desiderio di rinascita e di rinnovamento, una voglia di riappropriarsi della capitale, quasi purificata dopo la souillure allemande e collaborazionista. La città sembra voler ritornare alla sua vocazione naturale, esplode la gioia di ricominciare a vedersi, di incontrarsi, di stare insieme, di andare a teatro e di ascoltare musica. Una ventata di creatività investe la nuova generazione. I lunghi anni della guerra e dell’occupazione avevano abituato alla razionalità, all'ordine, alla precisione: i giovani esistenzialisti mandano all'aria queste abitudini e propongono un universo radicalmente differente, pieno di follia e di poesia, di disordine e di sorprese. Non è solo la moda dei capelli trasandati, delle ragazze androgine, delle lunghe sciarpe, delle camicie a quadretti, delle maglie e degli occhiali neri. I giovani philosophes vogliono contare, giudicare la storia, dire “parole sporche”, comunicare il senso di un profondo disagio esistenziale. Non si tratta di assolvere, né di condannare, ma di capire: l'assurdo, la nausea, l'angoscia e la libertà, a cui, diceva Sarte, siamo condannati. Di confrontarsi con le passioni più vere: l'amore, la follia della vita, la filosofia come esperienza quotidiana. E, naturalmente, la musica jazz, che diviene la colonna sonora del tempo. Paris, Saint-germain, Tabou (che era uno dei locali più gettonati di quegli anni), nomi divenuti un simbolo e una memoria: il nero degli esistenzialisti, gli onnipresenti Jean-paul Sartre (del quale, tra l’altro, si celebra, nel 2005, il centenario della nascita) e Simone de Beauvoir, la Rive Gauche, Albert Camus, Jacques Prévert, Boris Vian. E ancora: Juliette Gréco, Edith Piaf, Barbara, Ferré, Brel e Trenet. Il male di vivere e l’arte (francese) del malumore nonché del malamore. Quelle ineffabili atmosfere esistenzialiste e quegli straordinari musicisti che animavano le fumose caves di Saint Germain saranno evocati nella nuova edizione. Non sarà tuttavia un Festival della nostalgia, quanto piuttosto un’occasione per esplorare nuove sonorità e nuovi piani di ricerca musicale, che affondano le radici proprio in quell’epoca lontana, tra la seconda metà degli anni Quaranta e i Cinquanta. Nel corso delle tre serate vi saranno infatti molti imperdibili eventi. Tra gli ospiti di spicco in programma segnaliamo: il quartetto di Toots Thielemans (giovedì 27 gennaio), figura carismatica e universalmente conosciuta del jazz europeo, specialista di uno strumento – l’armonica a bocca – che ha contribuito quasi da solo a consegnare al jazz. Oggi, a 83 anni, Toots è un musicista amato da un vastissimo pubblico, non solo jazzistico, che lo ha saputo apprezzare per quella sua capacità di contatto emozionale con i suoi ascoltatori, riuscendo ad unire tutta la dolcezza e l'amarezza in un grappolo di note. Daniel Humair (sabato 29 gennaio) è stato giovanissimo uno dei protagonisti dell’epoca d’oro di St. Germain des Prés, suonando tra l’altro accanto a Stéphane Grappelli, Lucky Thompson, Chet Baker, gli Swingle Singers, Phil Woods. A Chiasso il batterista svizzero presenterà un progetto speciale che abbina il passato e il presente del jazz made in Paris, con rimandi ai miti di St. Germain e derive di pura contemporaneità. Del gruppo farà parte un altro nome storico come quello del sassofonista François Jeanneau e alcune nuove promesse: il pianista Cédric Piromalli, il fisarmonicista Vincent Peirani. Altra presenza di rilievo sarà quella di un ormai lanciatissimo Nicola Conte (venerdì 28 gennaio), originale figura di produttore, compositore, dj, organizzatore di suoni che nel suo recente Cd per la Blue Note si è attorniato di quanto meglio offre oggi la giovane scena jazzistica italiana. Conte si presenterà anche come dj per la chiusura di sabato 29. Fra gli altri eventi segnaliamo inoltre: il concerto di Bugge Wesseltoft, uno dei portabandiera del new jazz scandinavo; il progetto del quintetto del batterista Aldo Romano in omaggio a uno dei grandi “americani a Parigi” del jazz, il leggendario Sidney Bechet; il set del virtuoso della chitarra gypsy Tchavolo Schmitt, nello stile della pura tradizione del jazz manouche, tra reminiscenze di Django Reinhardt, Stéphane Grappelli e l’infuocato ambiente dell’Hot Club de France l’accattivante minimal groovy jazz di Tonus Music Labor, collettivo svizzero che fa capo alla figura del giovane sassofonista bernese Don Li. Nove concerti, tre dj-set (dopo le 24.00) e altri eventi collaterali, in un programma come sempre aperto a nuove contaminazioni tra musica, letteratura e filosofia, per riaffermare una delle manifestazioni più attese della stagione, che si segnala per lo stile innovativo, multidisciplinare e aperto al panorama del jazz internazionale. Al pubblico che affollerà i suggestivi spazi dell'ex fabbrica Calida nelle tre sere del Festival jazz (l'abbigliamento di foggia esistenzialista è vivamente consigliato), saranno proposte prelibate specialità eno-gastronomiche (ogni sera dalle 18.30 alle 24.00), per tracciare un connubio, in perfetto stile del tempo, tra i piaceri della musica e quelli, non meno preziosi, del palato. Www.jazzfestivalchiasso.ch  
   
   
A TRIESTE IL FASCINO DELL’ANTARTIDE  
 
Trieste, 19 gennaio 2005 - Esplorazione e ricerca nel continente bianco. Tutti i giorni (tranne il martedì) è aperta al pubblico la sezione espositiva di Trieste del Museo Nazionale dell’Antartide. In via Weiss 21, nel comprensorio di San Giovanni, 800 metri quadri conducono il pubblico alla scoperta dell’affascinante avventura degli esploratori che nei primi anni del 1900 sfidarono freddo, vento e ghiaccio per raggiungere il Polo sud. In particolare il Museo ricorda la leggendaria spedizione di Shackleton del 1914, con la suggestiva ricostruzione della poppa della nave Endurance che rimase intrappolata tra i ghiacci del Mare di Weddel. Motoslitte, bussole e altri reperti testimoniano invece l’attività italiana nel continente di ghiaccio. Si ripercorrono così le tappe della ricerca scientifica che l’Italia conduce nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra). Il Museo è aperto anche sabato e domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 (giorno di chiusura martedì). Il costo del biglietto d'ingresso è di 5 euro, ridotto 4 (per bambini da 6 a 14 anni e per gli over 65), 3 euro per le scuole e gli studenti universitari. Ogni giorno sono a disposizione dei visitatori visite guidate nei seguenti orari: 9.00 - 10.30 - 11.45 - 15.30 - 17.30. Per prenotare telefonare allo 040 567889.  
   
   
TROFEO TOPOLINO: UNA VALANGA DI GIOVANI FONDISTI SULLE PISTE DELLA VAL DI FIEMME LE ISCRIZIONI SI STANNO AVVICINANDO A MILLE 18 LE NAZIONI REGISTRATE FINO AD OGGI  
 
Trento, 19 gennaio 2005 - In Val di Fiemme è in arrivo una valanga di mini fondisti, un migliaio dicono gli organizzatori della 22.A edizione che sabato e domenica trasformerà le piste "mondiali" di Lago di Tesero in un confronto serrato tra "baby", "cuccioli", "ragazzi" e "allievi", le prime due categorie in tecnica classica, i più grandicelli in tecnica libera. Quella del Trofeo Topolino di sci di fondo è una storia lunga 22 anni, un evento che ha consegnato al settore degli sci stretti tanti giovani talenti, molti dei quali tutt’oggi stanno infoltendo le fila della nazionale italiana, ma anche di quelle straniere. Sono 18 le Nazioni fino ad oggi schierate al via del Trofeo Topolino del 22 e 23 gennaio, ovvero Argentina, Austria, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Olanda, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria oltre, ovviamente, all’Italia. Il futuro del Trofeo Topolino potrebbe registrare qualche grossa novità, come l’idea della Fis e del comitato Nordic Ski Fiemme di inserirlo nel Classical Resort e quindi di far gareggiare nella stessa giornata i grandi campioni ed i giovanissimi; stesse piste, stesse emozioni. Uno dei fondatori della manifestazione è Franco Nones, anche lui di Castello di Fiemme, la località che ospita la macchina organizzativa che coinvolge tutta la comunità. Tutti in paese collaborano all’evento ed anche lo stesso parroco, il quale ha preferito addirittura spostare la messa del sabato pomeriggio per non sovrapporsi alla vaporosa festa annunciata con la sfilata, la fiaccolata, l’accensione del tripode e infine i fuochi d’artificio. La classifica finale dello scorso anno ha visto dominare nelle varie categorie la croata Rausel, il valtellinese Romani, la modenese Fontana e lo sloveno Klinar, quindi nella gara dei più grandicelli, con un poker tutto trentino, Bosin, Vuerich, Ceol e Cicolini, e qualcuno di questi si fa già notare nei campionati italiani giovanili. Il Trofeo Topolino vedrà i "baby" e le "cucciole" disputare la gara su un giro di 1,8 km, i "cuccioli" maschi su 3 km, le "ragazze" effettueranno un giro da 4 km e i "ragazzi" due giri da 2,5 km, infine per la categoria "allievi" sono previsti due giri da 2,5 Km per le femmine e due giri da 3,5 Km per i maschi. Le previsioni meteo danno neve in arrivo, sarà un week-end ancora più affascinante per lo sci di fondo che celebra i giovani campioni internazionali del fondo. A dare il via ci sarà l’oro di Grenoble Franco Nones: è tuttora l’unico italiano ad aver vinto un oro olimpico individuale tra i maschi, in attesa che Torino 2006 dia il nuovo responso. Www.trofeotopolino.it  
   
   
A BORMIO IL VII TROFEO INTERNAZIONALE DI SCI PER TRAPIANTATI D’ORGANO  
 
 Bormio, 19 gennaio 2005 - È un’ideale anteprima dei Campionati del Mondo Audi Fis di sci alpino, in programma a Bormio e Santa Caterina Valfurva dal 20 gennaio al 13 febbraio. A pochi giorni dall’inizio del più importante evento sportivo della stagione, un altro avvenimento d’eccezione si svolge sulle magnifiche piste dell’Alta Valtellina. Da giovedì 20 a sabato 22 gennaio si disputa a Bormio il Vii Trofeo Internazionale di Sci per Trapiantati: gare di slalom speciale, gigante e fondo riservate a chi ha un organo o midollo trapiantato con successo, tanto da poter fare attività sportiva. La manifestazione sarà presentata alla stampa giovedì 20 gennaio, alle ore 17.15 nella Sala d’Onore del Municipio di Bormio, Castello De Simoni. All’incontro prenderà parte Giorgio Rocca, uno dei maggiori protagonisti dei prossimi Mondiali di Sci di Bormio 2005. Nel corso del Vii Trofeo Internazionale di Sci per Trapiantati gli atleti italiani si confronteranno sulla pista Stella Alpina e sulla Pista Viola di Isolaccia con le rappresentanze di Austria, Lussemburgo, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Slovenia, e Svizzera. L’ingresso è gratuito. La “tre giorni” organizzata da Aned - Associazione Nazionale Emodializzati - Onlus, in collaborazione con la Direzione Sanità della Regione Lombardia, si conclude con una “Grande festa danzante” e un concerto di Fiordaliso e la sua orchestra, al Pentagono di Bormio sabato 22 gennaio dalle ore 21,30 in poi. Gli iscritti alle gare si distinguono per la grande varietà anagrafica: la più giovane è una ragazza di 16 anni, il più anziano un “veterano” di 75. Ma tutti sono accomunati dalla passione, dalla forza d’animo e, naturalmente, dal fatto di aver usufruito di un trapianto. La maggioranza di loro ha avuto sostituito il rene, altri il cuore o il fegato, il pancreas o il midollo qualcuno festeggia il primo compleanno di trapianto, altri hanno superato i 10, 15 ed anche i 20 anni della loro “vita in più”. Sono donne e uomini che, proprio grazie al trapianto d’organi, sono stati salvati da malattie altrimenti incurabili, e che oggi possono tornare a vivere un’esistenza piena e a svolgere l’attività sportiva. Tra loro vi sono anche due bormini doc, trapiantati di rene: Carlo Pedranzini e Giacomo Anzi che nel 2004 si è aggiudicato il titolo di Campione del Mondo della categoria. Questo il programma: giovedì 20 gennaio, ore 14,30, pista “Viola” di Isolaccia: ora di Fondo; venerdì 21 gennaio, ore 9,30, pista Stella Alpina di Bormio 2000: slalom speciale; ore 14,30, pista Viola di Isolaccia dalle: 3 km di Fondo, Sabato 22 gennaio, ore 9,30, pista Stella Alpina di Bormio 2000: slalom gigante L’iniziativa intende contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica su uno dei grandi temi di interesse sociale. Sono infatti quasi 10.000 in Italia le persone in lista d’attesa per un trapianto, un numero in continua crescita, nonostante gli importanti risultati ottenuti in questo campo dal nostro Paese, negli ultimi anni. Tra le cause che ancora oggi ostacolano l’ampliarsi dell’attività ci sono anche paura e disinformazione sul trapianto e sulla donazione: i giochi e le manifestazioni sportive che coinvolgono i trapiantati sono un’occasione per sensibilizzare su questo tema. Per informazioni: dr. Franca Pellini Gabardini, presidente Aned, tel. 335.6069655  
   
   
DOMENICA 6 FEBBRAIO 2005 GIORNATA PORTE APERTE AL CENTRO ADDESTRAMENTO ARVA FALCADE - PASSO SAN PELLEGRINO (BL)  
 
Falcade - Passo San Pellegrino (Bl), 19 gennaio 2005 - Il Servizio Valanghe Italiano – in collaborazione con Aineva e con la società impianti di Falcade – organizza una giornata Porte Aperte al nuovissimo Centro Addestramento Arva Svi. Domenica 6 Febbraio 2005, a partire dalle ore 9.30, alcuni tecnici del Servizio Valanghe Italiano e dell’Aineva – coadiuvati da Manuel Genswein – saranno a disposizione degli ospiti per illustrare le principali tecniche di ricerca con l’Arva e l’uso del Centro Addestramento Arva. Sarà inoltre possibile testare tutti gli Arva attualmente in commercio e valutare con Esperti le principali caratteristiche di ogni apparecchio. I Tecnici saranno a disposizione anche per affrontare con i partecipanti tutte le tematiche relative all’argomento “Neve & Valanghe” : nivologia, previsione, autosoccorso, comportamento, scelta dell’itinerario, osservazione, fattore umano e quant’altro di Vostro interesse. Potrete rivolgere loro domande e richieste di chiarimenti e sarà anche un ottima occasione per vedere sul campo come operano gli specialisti della prevenzione degli incidenti causati dalle valanghe. Il Centro Addestramento Arva Svi è ubicato nelle Dolomiti, nel comprensorio sciistico di Falcade (Bl) a circa 2300 metri di quota tra la pista degli Innamorati e quella che scende al Lago Cavia dal Col Margherita. Il Centro può essere raggiunto o prendendo la funivia Col Margherita che parte dal Passo S. Pellegrino e quindi scendendo lungo la pista, oppure salendo con le pelli di foca o le racchette da Passo Valles in circa un’ora. E’ gradita la prenotazione inviando una mail di conferma a : info@cai-svi.It  
   
   
PER KONICA MINOLTA INIZIA L’AVVENTURA DEL MOTOGP LA HONDA DI TAMADA INDOSSERÀ I COLORI DEL COLOSSO DELLA FOTOGRAFIA  
 
 Genova, 18 Gennaio 2005 - La stagione 2005 del Campionato del Mondo del Motogp vedrà il debutto di una nuova squadra: il team Konica Minolta Honda. Sarà il pilota giapponese Makoto Tamada a portare in pista i colori del gruppo Konica Minolta Holdings correndo in sella alla temibile Rc211v gommata Michelin. L’ambizioso progetto, messo in atto da Tetsuo Iida - ex presidente della Honda Europe Nv – e dal team manager Luca Montiron, ha portato alla creazione della Jir (Japan Italy Racing), una nuova struttura altamente specializzata, composta da abili tecnici giapponesi e italiani, con tutte le caratteristiche per poter competere ad altissimo livello. “Con Tamada faremo ottime cose“ afferma Montiron, già manager alla Camel Honda nella stagione 2004, dove il pilota ha collezionato due vittorie e tre pole. ”Sono fiero di cosa siamo riusciti a mettere in piedi in così poco tempo e tutto questo è stato possibile solo grazie al sostegno di Konica Minolta e Honda Racing” aggiunge Montiron. Konica Minolta è già presente nel mondo dello sport, ad esempio come sponsor ufficiale dei Campionati Europei di Pallamano, ma è un nome del tutto inedito per il Motogp. La categoria più elevata di tutte le competizioni di moto ha trovato così un importante nuovo partner globale.