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VENERDì

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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Febbraio 2005
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IL NUOVO MARCHIO OMBRELLO DELL’ALTO ADIGE. UN MARCHIO UNICO PER RAPPRESENTARE TUTTI I PRODOTTI DI QUALITA': DALLE DESTINAZIONI TURISTICHE ALLO SPECK, DALLE MELE ALLE INFRASTRUTTURE  
 
Alto Adige è armonia di contrasti, una provincia assolutamente unica in Italia: per la convivenza di tre gruppi linguistici e culturali (italiano, tedesco e ladino), per l’incontro tra paesaggi alpini - le alte cime dell’Ortles e le frastagliate Dolomiti - e zone climatiche quasi mediterranee della conca di Merano e di Bolzano, per i prodotti tipici frutto del territorio e delle tradizioni locali. La sfida e l’opportunità di comunicare e far conoscere la varietà di Alto Adige e dei sui differenti aspetti attraverso un marchio unico ombrello è oggi una realtà. “L’Alto Adige é una simbiosi di contrasti tra elementi alpini e mediterranei, spontaneità e affidabilità, natura e cultura.” Il posizionamento del marchio sintetizza in un’espressione i concetti legati alla terra (elementi alpini e mediterranei), ai prodotti (natura e cultura) e alle persone (spontaneità e affidabilità). Sviluppare un marchio significa partire dalle peculiarità del territorio per valorizzarne i punti di forza e metterli in primo piano. In collaborazione con l’agenzia internazionale MetaDesign di Berlino si è dunque arrivati alla creazione del “marchio ombrello”. Il marchio sarà unico per tutti i prodotti tipici e per tutti i mercati, nei quali il turismo o i prodotti di qualità si presentano o si presenteranno in futuro. Gli elementi del marchio “Südtirol” Il nuovo corporate design è composto dal logo stesso, dal font, dai colori e dal “Südtirol Panorama”, cioè la stilizzazione del profilo delle Dolomiti. Per il marchio è stato sviluppato un nuovo font “Südtirol”, che è spigoloso e nello stesso tempo aperto e rotondo. La vivacità del marchio é sottolineata dall’uso congiunto di caratteri minuscoli e maiuscoli. I colori primari del marchio sono il verde scuro e il verde chiaro.Il “panorama” rappresenta la sintesi tra il panorama dolomitico e una composizione cromatica delle tonalità tipicamente altoatesine. Il marchio ombrello é registrato come marchio testuale e come marchio grafico-testuale.  
   
   
ALTO ADIGE / SPELEOTERAPIA NELLA GALLERIA CLIMATICA DI PREDOI, IN VALLE AURINA (BZ), PER COMBATTERE ASMA BRONCHIALE, ALLERGIE E MALATTIE RESPIRATORIE  
 
Aria purissima, priva di particelle di polvere, sostanze nocive o allergeni che possono irritare i bronchi, umidità relativa al 95% e temperatura costante di 9 gradi. Sono le caratteristiche presenti naturalmente nella galleria climatica di Predoi, in Valle Aurina (BZ), una ex miniera per l’estrazione del rame, definitivamente abbandonata nel 1975 e dal 2003 tornata a nuova vita con l’apertura di un centro di speleoterapia. Il microclima presente all’interno della montagna ha infatti effetti straordinari sulle persone che soffrono di allergie e problemi respiratori. La galleria si inserisce nel Museo provinciale delle miniere, che da anni ha avviato un esperimento rivolto a persone di diverse fasce d’età e affette da differenti disturbi. Su circa 3000 persone che si sono sottoposte al trattamento nel 2004 (in media 2 ore al giorno di “respiro sotterraneo” per 2-3 settimane) l’80% ha riscontrato risultati positivi. La galleria climatica “S.Ignazio-Predoi” è situata a 1100 metri all’interno della montagna, ed è raggiungibile con il trenino della miniera. Si penetra nella montagna per circa 950 metri, poi si prosegue a piedi accompagnati da una infermiera. Una volta giunti nella caverna si eseguono esercizi di respirazione e rilassamento. Su comode poltrone si può leggere, ascoltare musica con il cd player oppure dormire. I bambini, seguiti dall’infermiera, possono leggere e persino dipingere. Su richiesta si possono ordinare bevande calde e sacchi a pelo. In Italia la galleria climatica di Predoi è il primo centro di questo genere, fortemente voluto dalla Giunta provinciale fin dal 1988, nonostante le difficoltà, specialmente giuridiche, da superare non siano state poche. Dal 2 agosto 2003 la stazione climatica è entrata in funzione a livello sperimentale per qualche mese, mentre nel 2004 è stata aperta dalla metà di marzo alla fine di ottobre e così sarà anche nel 2005. In Germania la speleoterapia, cura nelle caverne, è praticata in 12 località, altri centri si trovano in Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia. La speleoterapia, ancora non riconosciuta ufficialmente in Italia come forma di cura, è stata scoperta per caso. Quando, durante la seconda guerra mondiale nella regione della Ruhr si intensificarono i bombardamenti le persone cercarono rifugio in una caverna della zona (Kluterthöhle nel Sauerland): un medico attento osservò che chi soffriva di asma, o malattie polmonari croniche, si sentiva sempre meglio quanto più a lungo restava nella caverna, in alcuni casi i problemi sparivano. La ragione va ricercata nella purezza dell’aria che, pure satura di vapore acqueo contiene in valore assoluto pochissima acqua, nel momento in cui viene inalata sottrae acqua alle mucose, che nel caso di infiammazioni croniche sono gonfie, consentendo così di respirare più liberamente.Infolink: www.io-respiro.it - www.tures-aurina.com  
   
   
VENETO / SETTE SECOLI DI “CIVILTà DELLE VILLE VENETE”  
 
Una grande mostra, che aprirà dal 4 marzo 2005 a palazzo Barbaran da Porto, a Vicenza, racconterà, come mai prima, la storia della civiltà della villa veneta: un viaggio affascinante attraverso 300 opere provenienti da oltre cinquanta musei internazionali, tra cui dipinti di Veronese, Tiziano, Tintoretto, Guercino, Jacopo Bassano, Lambert Sustris i disegni di Raffaello, Giulio Romano, Peruzzi, Tiepolo e Palladio, e un itinerario che tocca le più belle fra le quasi 5 mila ville disseminate tra Veneto e Friuli. A promuovere questo importante evento sono la Regione del Veneto, il Centro Internazionale di Architettura Andrea Palladio, l’Istituto Regionale Ville Venete e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Curatori della mostra sono Guido Beltramini, direttore del CISA A. Palladio, e Howard Burns, presidente del consiglio scientifico del CISA A. Palladio, con la collaborazione di un comitato scientifico internazionale. Sarà l’occasione di andare oltre l’ovvio accostamento tra Palladio e la Villa Veneta, scoprendo quanto poco in realtà si sappia di quei sei secoli durante i quali le Ville Venete divennero centro di un mondo artistico, culturale ed economico che ha ben pochi paragoni. Pochi sanno, ad esempio, che le ville erano vere e proprie aziende e che un progetto architettonico di Palladio è paragonabile al piano strategico di un insediamento produttivo contemporaneo. Per svelare le diverse facce della “Civiltà delle ville venete”, la mostra riunirà, accanto ai dipinti, preziosi mosaici, bronzetti e affreschi romani antichi insieme a manoscritti medievali e rinascimentali, incisioni, mappe e libri rari, ed inoltre modelli architettonici originali o realizzati appositamente per la mostra per descrivere perfettamente la struttura e la funzionalità di ogni particolare delle ville. La vita che ruotava attorno alle Ville, sorta di vere agorà sociali, sarà descritta sia tramite le immagini perdute del paesaggio, della vita e del lavoro contadino sia descrivendo quell’ideale che veniva inseguito dai signori e che ha nella cultura romana il suo primo fondamento. È infatti il mondo romano che genera la “cultura di villa”, destinata poi a rinascere secoli dopo come ideale letterario, con Francesco Petrarca. Essa comincia a prendere forma architettonica nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, per dar vita poi a diverse sperimentazioni nella Roma di Bramante e Raffaello. Ma è Palladio a inventare la villa moderna, mettendo d’accordo esigenze funzionali, strutturali ed estetiche, per creare questi meravigliosi centri di attività e di residenza. Le ville palladiane saranno imitate e riproposte per secoli nel Veneto: dalle ville-reggia del ‘700, ai villini liberty, fino alle geniali riletture di Carlo Scarpa. L’esposizione, in accordo con la Direzione Cultura della Regione del Veneto, offrirà anche importanti (e curiose) novità per le scuole che la visiteranno: sono previste visite guidate dai personaggi della Commedia dell’Arte e persino percorsi di visita-gioco per i bambini delle materne. Il percorso espositivo continuerà al di fuori del Museo, invitando i visitatori a sfruttare la possibilità di accedere, con lo stesso biglietto, alle più preziose ville del Veneto: dalla casa di Petrarca ad Arquà alla “villa palladiana ideale” per gli Emo a Fanzolo, dalla villa-tempio Badoer di Fratta Polesine a villa Valmarana “ai Nani” di Vicenza, da villa Caldogno a villa Contarini a Piazzola, sino al “barco contemporaneo per la vita e per la morte”: il complesso Brion di Carlo Scarpa ad Altivole. I CONTENUTI - È un dato ormai acquisito l'importanza del fenomeno dell’edificazione di ville in quelle zone dell’Italia settentrionale che costituivano i possedimenti di terraferma della Repubblica veneziana, estese anche alle province di Brescia e di Bergamo). Queste ville servivano sia da residenze di campagna sia da centri amministrativi e produttivi delle proprietà agricole dei ricchi abitanti di città, i cui terreni coprivano più della metà dell’intera superficie coltivabile della Terraferma. La villa era architettonicamente rilevante, visibile da lontano, più alta degli alberi e delle modeste case e chiesette di campagna, caratterizzata da un portico con timpano o da una torre colombara. Era anche la più importante manifestazione di quel sistema di proprietà terriere e di produzione agricola che tanto contava nella vita economica e sociale del tempo. ANDREA PALLADIO E LA VILLA VENETA sarà un omaggio – ma non acritico – alla villa nel Veneto. Essa non riguarda solo l’architettura, ma un intero modo di organizzare la produzione, un’intera società, un’intera cultura. Confermerà, con pochi riferimenti chiave (la villa a Chiswick di Burlington, l’opera di Cameron per Caterina la Grande di Russia, la residenza di Jefferson a Monticello), quanto importante è stata la villa veneta per l’architettura (architettura europea, americana, mondiale), spesso in una relazione di dialogo più che di semplice influenza a senso unico. Si vedrà che la villa è sempre stata associata molto strettamente alla pittura, alla cultura e alla vita economica e sociale del Veneto, e all’organizzazione della sua campagna. Mostrando quanto eccezionale e ricca di conseguenze era la “civiltà delle ville”, diverrà anche chiaro come il suo carattere distintivo, la cultura e la prosperità del Veneto, fosse il risultato di molti fattori. Innanzi tutto dello Stato veneziano, con la sua vocazione per la pace, il talento per la mediazione e il controllo, l’efficace affermazione della proprietà statale delle risorse naturali, in primo luogo l’acqua, e il suo diritto a regolarne l’uso. E inoltre delle città (che erano sostentate dalle ville, e dove i proprietari di villa trascorrevano molto del loro tempo) e dei sistemi produttivi e commerciali, le cui ramificazioni si estendevano ben oltre il Veneto. La villa veneta si affermò grazie ad una richiesta crescente di prodotti agricoli; alla disponibilità di terra adatta alla coltivazione intensiva di grano e vite; alla domanda e ai prezzi contenuti della seta grezza, prodotta principalmente nei possedimenti; alle condizioni di pace e di relativa sicurezza rurale, garantite dallo Stato veneziano; alla presenza di proprietari terrieri dal fiuto imprenditoriale, pronti a controllare il rendimento e il lavoro dei loro fittavoli e a investire le proprie risorse ed energie per incrementare la produzione; al buon senso di questi proprietari, che in generale non forzarono lo sfruttamento dei fittavoli fino al punto di provocare ribellioni o vendette; e soprattutto ad una cultura che vedeva la vita di campagna come meno logorante e più salutare di quella di città, in grado di contribuire maggiormente alla pace dell’anima e alle attività del pensiero. Questo naturalmente era l’incoraggiante luogo comune riaffermato da Palladio e da molti altri; in realtà i proprietari di villa per la maggior parte non erano studiosi o filosofi – come l’amico e committente di Palladio, Daniele Barbaro – ma semplicemente persone desiderose di incrementare le proprie entrate facendo scavare canali e piantumare vitigni, amanti della caccia, della pesca e del mangiar bene, a cui piaceva intrattenere amici e mecenati e primeggiare nel loro piccolo mondo, senza essere troppo strettamente osservati dai vicini e dai nemici come avveniva in città. Ma neanche tutto questo avrebbe portato alla creazione della villa veneta se non ci fosse stato da parte loro un profondo apprezzamento dell’architettura o, in altre parole, la consapevolezza di un prestigio aggiunto, cioè il piacere e l’interesse che una casa progettata in maniera razionale e artistica avrebbe offerto al suo proprietario. In questo la figura di Palladio, e dopo la sua morte, il suo esempio, fu di fondamentale importanza. È Andrea Palladio ad aver inventato la villa moderna, e con essa un nuovo modo di vivere in campagna. Molto più dei suoi predecessori, Palladio ha saputo mettere in accordo esigenze funzionali, strutturali, estetiche, per creare case a un tempo comode e belle. Per la sua architettura domestica, la villa costituiva un vero laboratorio, dove egli era meno vincolato dal sito o da preesistenze di quanto non fosse nei centri urbani. Numericamente, i progetti di villa costituiscono la gran parte della sua produzione, e ad essi deve larga parte della sua fama. Ma l’invenzione palladiana si comprende ancora meglio se inseriamo il suo contributo nella storia di lunga durata delle residenze di campagna nel Veneto. Risalendo alle idee degli scrittori romani sui pregi della tranquilla vita di campagna, sarà presentato come Palladio dava forma concreta alla visione antica del vivere a contatto con la natura, un programma culturale già presente nella mente di Petrarca e degli umanisti veneti suoi successori, fino al grande Pietro Bembo. Ma per tutti costoro la villa era un sogno letterario, che associavano alle case di tipo tradizionale in cui abitavano, ed è solo con Palladio che la visione antica della vita ideale in campagna viene pienamente coniugata con le forme antiche di pronao, di colonnati, di sale a volta. Per capire l’importanza di Palladio, la storia raccontata nella mostra non si fermerà con la sua morte nel 1580, ma continuerà fino ai nostri giorni, facendo vedere come le forme palladiane vennero sempre imitate e riproposte, anche mentre cambiavano il carattere dei proprietari e i rapporti tra la casa e la produzione, soprattutto con i grandi mutamenti economici dell’Ottocento. La storia si concluderà passando attraverso le geniali riletture della villa veneta da parte di Carlo Scarpa, con uno sguardo agli attuali rapporti tra case e fabbriche collocate in campagna, che in un certo senso continuano la lunga tradizione veneta del territorio come luogo di produzione. I curatori della mostra Guido Beltramini e Howard Burns L’invito è quello di seguire i diversi itinerari, suggeriti dalle suggestioni dei sensi, per perdersi nei labirinti dei grandi giardini storici, navigare tra i canali che collegano le ville tra Venezia ed i colli, gustare l’otium negli ambienti pensati per la meditazione. Una mostra unica, dunque, che propone un percorso che si dilata tra Veneto e Friuli alla scoperta delle quasi cinquemila ville disseminate nelle due regioni.  
   
   
TRENTINO / TONALE: SENZA CODA SULLE PISTE. LA NUOVA TELECABINA PARADISO COLLEGA TRENTINO E LOMBARDIA ASSICURANDO UN ARRIVO RAPIDO E SENZA CODE. BOOM DI SCIATORI STRANIERI  
 
Dal Passo del Tonale a Passo Paradiso per godere fino in fondo l’emozione di sciare anche sul ghiacciaio, affrontando discese adatte sia agli sciatori più intraprendenti sia a chi preferisce i percorsi meno impegnativi. Lo sci sul Passo del Tonale si rinnova all’insegna della tecnologia grazie alla nuova telecabina “Paradiso”, impianto ultramoderno che ha sostituito la vecchia seggiovia. Si tratta di 30 cabine, che portano gli appassionati da quota 1.850 metri a 2.585 metri, in un territorio a cavallo tra Trentino e Lombardia. Ad attenderli, in quota, c’è una pista completamente rimodellata e ampliata che, pur mantenendo il proprio fascino, risulta ora accessibile a un numero maggiore di sciatori che prima la consideravano troppo impegnativa. La telecabina, entrata in funzione con l’inizio di quest’anno, è stata realizzata con il sistema che, con una fune portante e una trainante, ha permesso di limitare a tre i sostegni dell’intera linea, lunga complessivamente 2100 metri. Facile e comodo anche l’accesso alla stazione di partenza a fianco della strada statale, con due parcheggi dove lasciare l’auto. La portata della telecabina è di 1500 persone all’ora, il triplo rispetto all’impianto in funzione in passato, così gli sciatori potranno dimenticare le lunghe attese per salire in quota. Anche per queste novità la nuova stagione è cominciata con il segno positivo. Sulle piste perfettamente innevate – oltre Passo Paradiso è in funzione anche la nuova seggiovia Sozzine Corno d’Aola – è stato boom di presenze, soprattutto tra gli stranieri. Fino a questo momento sono oltre 5 milioni di passaggi registrati con un incremento dell’8% per gli ski pass plurigiornalieri, mentre i giornalieri sono calati (-7,5%). E’ ormai perfettamente agibile e ben innevata anche le pista Pegrà che dai 1.820 metri di quota del Negritella scende ai 1.270 metri della Val Sozzine su un tracciato che si snoda per 6 chilometri, parte in campo aperto e parte in bosco.Infolink: www.adamelloski.com  
   
   
TRENTINO / QUATTRO «PASSI» NELLA NOTTE.ARRIVA LA SELLARONDA SKIMARATHON, AFFASCINANTE GARA A COPPIE IN NOTTURNA DI SCI ALPINISMO CON TAPPE SU PORDOI, SELLA, GARDENA E CAMPOLONGO  
 
Risponde al nome di Sellaronda Skimarathon, la gara di sci alpinismo in assoluto più affascinante. Si tratta di una competizione a coppie in notturna che venerdì 25 febbraio raggiungerà il traguardo delle undici edizioni. Il percorso è da brivido, non solo per le condizioni climatiche, ma soprattutto perché si sviluppa su 42 chilometri attraverso le piste più spettacolari delle Dolomiti che fanno da corona alla Val di Fassa, alla Val Gardena, alla Val Badia e Livinallongo, a cavallo fra le province di Trento, Bolzano e Belluno. Una gara di sci alpinismo dal fascino unico. Si corre di notte, con il solo orientamento del faro sul caschetto e via sulla neve immersi nel silenzio e nel buio delle montagne più belle dell’arco alpino, con un continuo saliscendi attraverso i valichi del Pordoi, del Sella, del Gardena e del Campolongo, itinerario che porta i concorrenti a superare un dislivello totale di oltre 2700 metri e che costringe a mettere e togliere in continuazione le pelli di foca sotto gli sci. Nell’alternanza che di anno in anno vede protagoniste alla partenza le località di Canazei, Selva Val Gardena, Corvara ed Arabba, quest’anno toccherà alla provincia di Belluno ospitare partenza e arrivo. In totale dunque 42 chilometri di fatica da dosare con intelligenza, contro il freddo e il ghiaccio, come lo scorso anno nella gara dominata dalla coppia Vescovo-Nicolini che avevano impiegato 3h58’06”, mentre fra le donne si erano imposte Orietta Calliari e Roberta Secco impiegando 5h07’32”. Sono attesi anche quest’anno oltre 700 atleti al via, a testimonianza della crescita di appassionati che sta caratterizzando la specialità dello sci alpinismo, che proprio in Trentino trova il suo paradiso, grazie a un’infinità di itinerari praticabili anche con l’ausilio delle guide alpine.Infolink: www.sellaronda.it    
   
   
TRENTINO / ONLINE LE PROMOZIONI PER CHI VUOLE SOGGIORNARE SULLA NEVE ASSAPORANDO I PIATTI DELLA TRADIZIONE E ASCOLTANDO LA MUSICA DEL FIEMME SKI JAZZ  
 
Per tutte le tasche e per tutti i gusti: sono le incredibili promozioni dedicate a chi ama la buona cucina e vuole conoscere i sapori e la cucina tradizionale del nostro territorio. Tanto per darvi un assaggio, fino al 20 marzo per sette notti in hotel tre stelle a mezza pensione in Val di Fiemme durante il “Fiemme Ski Jazz” si parte da 280 euro, inclusi una cena tipica, la sfilata delle “brass bands” per le vie di Predazzo e Cavalese, almeno un concerto al giorno in un rifugio e uno alla sera in un pub, entrata ai concerti nei teatri e al centro d’Arte Contemporanea (il prezzo si intende per persona in camera doppia). Fino al 26 marzo, il pacchetto “Strudelando per l’Altopiano” prevede invece sette pernottamenti ad Andalo in appartamento con 4 posti letto (incluse spese) a partire da 408 euro, comprensivi dell’escursione in trenino tra i masi di Cavedago e degustazione di prodotti caseari, transfer con la slitta trainata da cavalli per assaggiare una merenda tipica in baita a base di strudel, dolci tipici, vin brulè o cioccolata calda, cena caratteristica a base di “tortel de patate” e vino Teroldego, e visita alla "Casa del Miele". Con “Naturale felicità di... gustare” si sposano invece l’amore per la buona cucina e la passione per lo sci: questa offerta, valida fino al 20 marzo, propone a partire da soli 598 euro sette notti in hotel tre stelle con servizio di mezza pensione, sei giorni di skipass San Martino di Castrozza-Passo Rolle e servizio di skibus, un’escursione scialpinistica in compagnia delle guide alpine all’interno del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino con pranzo, la degustazione di prodotti tipici in malga, un carnet per sei pranzi tipici in vari rifugi e la tessera per le riduzioni sul noleggio degli sci “Gold Card” (il prezzo si intende per persona in camera doppia). Per visualizzare tutti i pacchetti disponibili è sufficiente cliccare sulla sezione “pacchetti offerta” nella homepage di www.trentino.to : le occasioni sono tante e tutte da cogliere.  
   
   
TRENTINO / TOPOLINI DA SNOWBOARD. IN VAL DI SOLE TORNA IL TROFEO PER RAGAZZI ISPIRATO AL SIMPATICO MICKEY MOUSE. UNA GARA CON LA NOVITà DEL PROTOCOLLO AMBIENTALE  
 
Il Trentino è la patria adottiva degli eroi di Walt Disney, non solo per le proposte dei pacchetti turistici Disney Mountain Fun che coinvolgono le tre località di Pinzolo, Pozza di Fassa ed Andalo, ma soprattutto per i tre trofei Topolino Sci che da anni si disputano sul nostro territorio. E dopo quello di sci di fondo e di sci alpino, dal 28 febbraio al 5 marzo verrà riproposto per l’ottava volta il “Topolino snowboard”, chiaramente sulle piste della Val di Sole che lo hanno tenuto a battesimo e che lo hanno fatto crescere. I partecipanti, provenienti da 24 nazioni dopo una serie di qualificazioni nazionali, sono divisi in due categorie: Youth (15 e 16 anni) e Kids (under 14) e si cimenteranno nelle due funamboliche specialità dell’half pipe e dello snowboardcross. In particolare l’edizione di quest’anno avrà un carattere decisamente ambientalista, grazie all’adozione sperimentale da parte di Folgarida e Marilleva e del Comitato organizzatore del Trofeo Topolino snowboard del Protocollo relativo all’Agenda 21. Tale fondamentale documento è stato approvato al summit della terra tenutosi a Rio De Janeiro nel 1992 e contiene un programma che si ripropone di tradurre i presupposti teorici dell’ambientalismo in azioni da attuarsi nei prossimi decenni (21 significa, infatti, 21° secolo). La tutela dell’ambiente e l’impegno per uno sviluppo sostenibile rientrano a pieno titolo fra i valori del comitato organizzatore. In pratica verranno adottate precauzioni come la raccolta differenziata anche in quota e non verranno più effettuati fuochi d’artificio nei pressi dei boschi, oltre ad altri significativi accorgimenti. Altra importante novità dell’edizione di quest’anno del Trofeo è il patrocinio del Parco Nazionale dello Stelvio, che evidenzia in modo più tangibile il reale rapporto che esiste fra sport e cura ambientale. Nel programma non mancheranno i tradizionali appuntamenti con le proiezioni in Valle dei film Disney, nonché la suggestiva cerimonia d’apertura dove sfileranno i campioncini delle varie nazioni accompagnati dalla simpatia di Pippo e Topolino, per concludersi con un fantastico spettacolo pirotecnico.Infolink: www.trofeotopolinosnowboard.it  
   
   
TRENTINO / PERCORSI DI STORIA E MITO. A ROVERETO AL VIA TRE NUOVE MOSTRE: SUL VINO MITOLOGICO, SULLE FOTO DELLA GRANDE GUERRA E SUL LEGAME TRA UOMO E ANIMALE  
 
Rovereto propone per la fine dell’inverno tre affascinanti mostre adatte a tutte le età. Per gli appassionati di storia e miti è imperdibile l’appuntamento proposto dal Museo civico con “Il vino di Dioniso. Dei e uomini a banchetto”. L’esposizione intende condurre il visitatore alla scoperta del mito dionisiaco; attraverso eccezionali materiali archeologici, risalenti alla Magna Grecia e giunti nella cittadina trentina anche dal museo di Metaponto, la mostra fa luce e racconta credenze e leggende che da sempre hanno legato la storia della divinità al vino. Attraverso oggetti di raffinata bellezza si illustrano i vari aspetti legati al consumo del vino nell'antichità e alle sue valenze sociali e culturali. L’esposizione sarà visitabile dal 15 febbraio fino all’estate, tutti i giorni escluso il lunedì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Storia, fotografia e guerra sono invece gli elementi portanti del “Soldato fotografo. Le Miroir” al museo della Guerra. La mostra, curata da Stefano Viaggio, è dedicata alla rivista francese che durante la prima guerra mondiale ospitò tra le proprie pagine le fotografie scattante dai militari al fronte. Gli scatti, oltre 60, rappresentano momenti di storia vissuta in trincea e in campo di battaglia, puntando l’obiettivo sulla distruzione, la morte, ma anche la vita di tutti i giorni, i momenti di tregua durante il conflitto. Sarà, inoltre, possibile sfogliare qualche numero di “Le Miroir”. La mostra è visitabile a partire dal 13 febbraio, tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 18. Tutta dedicata al rapporto tra uomo e animale è invece la mostra “Gli animali e i loro uomini” realizzata da “Ericailcane” alla Biblioteca Civica. L’esposizione propone una selezione di disegni che riproducono l’ibridazione uomo-bestia in composizioni ora dolci, ora tragiche; tutte in uno stile retrò a metà strada tra l’illustrazione scientifica e quella per l’infanzia. La mostra è aperta dal 14 al 25 febbraio, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 22.Infolink: www.bibliotecacivica.rovereto.tn.it  - www.museodellaguerra.it  – www.museocivico.rovereto.tn.it    
   
   
ALTO ADIGE / NEL MERANER LAND, CORSI “EN PLEIN AIR” NEL PARCO NATURALE GRUPPO DEL TESSA. DA FINE APRILE A MAGGIO 2005, CORSI DI 4 GIORNI PER DIPINGERE, FOTOGRAFARE E… CONTEMPLARE LA NATURA NEL PIù GRANDE PARCO NATURALE ALTOATESINO  
 
Da fine aprile a maggio 2005, il Meraner Land offre l’opportunità di seguire alcuni corsi “en plein air” nella più grande area protetta dell’Alto Adige, il Parco Naturale del Gruppo del Tessa. I corsi sono della durata di quattro giorni e spaziano dal disegno e pittura ad acquarello, alla fotografia (periodo di svolgimento 30 aprile/7 maggio 2005 e 7/14 maggio 2005) allo yoga (periodo di svolgimento 7/14 maggio 2005). Il filo conduttore che li unisce: vivere la natura del Parco Naturale Gruppo del Tessa. VIVERE LA NATURA DURANTE LE LEZIONI - Il Parco si estende su un territorio di 33.430 ettari e comprende numerose località del Meraner Land: da Parcines/Rablà/Tel a S. Martino, da Rifiano/Caines all’Alta Val Passiria, da Naturno alla Val Senales. I corsi proposti rappresentano un felice pretesto per entrare in contatto con la natura incontaminata della zona: a seconda dell’altezza, si possono vedere boschi di pini che si alternano a boschi di larici, faggi, abeti bianchi, castagni, querce e betulle. Nelle macchie boschive, trova riparo una fauna variegata. Tra le specie che si possono osservare e incontrare durante le lezioni, ci sono caprioli, stambecchi, scoiattoli, picchi, galli cedroni e fagiani, martore, volpi, tasse e marmotte, lepri ed ermellini. ZAINO IN SPALLA, LUNGO GLI ITINERARI DEL PARCO - Una volta terminato il corso scelto, si può continuare a vivere la natura del Parco andando alla scoperta degli itinerari che si snodano nel territorio. Oltre all’Alta Via di Merano, che si può attraversare per intero in sei giorni oppure, in parte, con escursioni di qualche ora, si possono fare bellissime gite di una giornata come quella della Val di Fosse. L’escursione parte dalla Val Senales e conduce, attraverso una stretta strada forestale, sino alla malga Eisjöchl. Da qui, con un cammino di tre ore circa, si raggiungono i 2.875 metri di altezza. Dopodiché si prende per il sentiero numero 8 che consente di ritornare a Lazins e a Plan. PROPOSTE SOGGIORNO – A coloro che volessero frequentare i corsi, le associazioni turistiche locali offrono pacchetti soggiorno settimanali che si differenziano nel prezzo a seconda delle categoria alberghiera, della tipologia di ospitalità offerta e del corso scelto: con trattamento B/B il costo settimanale parte da 260 euro a persona; con la mezza pensione, sempre per 7 giorni, da 328 euro a persona; mentre per l’appartamento, prezzo settimanale a partire da 210 euro a persona. Infolink: www.meranerland.com    
   
   
FLORARTE A VILLA CAVAZZA, SOLARA DI BOMPORTO (MO), 15-16-17 APRILE 2005. QUANDO I FIORI E I GIARDINI INCONTRANO L’ARTE. PIANTE RARE E INSOLITE, OGGETTI D’ARTE E IDEE DI GIARDINO  
 
Un evento innovativo nella prestigiosa cornice di Villa Cavazza, 15-16-17 aprile 2005. Nel panorama delle mostre mercato di giardinaggio mancava un evento che sapesse coniugare il piacere dei fiori con quello dell’arte, un unico percorso di pensiero creativo, un sentimento risvegliato dalla bellezza della natura e dei giardini. E’ la proposta innovativa di Florarte, che nasce all’insegna della qualità. La mostra mercato suggerisce idee nuove, curiose e insolite per giardini, balconi, terrazzi e verde di casa. Gli espositori provengono da tutta Italia e sono stati selezionati in base a un criterio di serietà, qualità e originalità. Alle piante insolite si accompagna la proposta di giardini-modello, concepiti e realizzati come opere d’arte diventi da architetti e progettisti del verde. Il percorso di visita è accompagnato dalla presenza di opere e sculture di qualificati artisti. LA SEDE DI FLORARTE - Un’antica, elegante e imponente villa di campagna, perfettamente conservata. Un insieme architettonico di edifici e spazi aperti, perfetta armonia che racconta di un prestigioso passato; intorno si apre la florida campagna emiliana. Modena, con I suoi tesori culturali e le tradizioni gastronomiche, è a pochi minuti di auto. Ottimamente servita da strade confortevoli, ampio parcheggio e vicinanza al casello autostradale, Villa Cavazza è la cornice spettacolare di Florarte. Durante la manifestazione sono previsti corsi express di giardinaggio, incontri con esperti, animazione per bambini. Sotto il confortevole portico, il ristorante Florarte propone piatti creativi e assaggi di specialità modenesi.Per informazioni: Tutt’Intorno Arte, tel. 059/235559, segreteria@tuttintorno.it    
   
   
PARCHI / ECOLOGIA, ESCURSIONI E TANTO DIVERTIMENTO  
 
Il 20 febbraio TRACCE SULLA NEVE: con le racchette al Parco Nazionale dello Stelvio (Lombardia, Trentino Alto Adige). Due escursioni diurne di intera giornata con le racchette da neve ("ciaspole"). Una partirà dal Centro Visitatori di Rabbi e l'altra dal Centro Visitatori di Peio a Cogolo, alle ore 9 (oppure alle ore 9.30 dall'Ufficio Turistico di Peio Fonti). Il rientro è previsto alle ore 16 circa. Pranzo al sacco (a Rabbi); pranzo al sacco o al rifugio (a Peio). Quota di partecipazione: Euro 10,50 a persona, comprensiva del noleggio dell'attrezzatura. Prenotazioni entro le ore 18 di sabato 19 febbraio presso: Centro Visitatori di Rabbi, Località Rabbi Fonti, Rabbi (TN), tel. 0463/985190; Centro Visitatori di Peio, Via Roma 28, Cogolo (TN), tel. 0463/754186; Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio, Ufficio periferico trentino, via Ugo Silvestri 16, Malè (TN), tel. 0463/903046; Scuola di Alpinismo e Sci di Alpinismo "Val di Sole" c/o Palazzo Municipale, Piazza Regina Elena 17, Malè (TN), tel. 0463/901151. Infolink: www.parks.it/parco.nazionale.stelvio  Il 20 febbraio PULIAMO L'IDICE, ecologia al Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa (Emilia-Romagna). Alle ore 11, iniziativa di pulizia di un tratto del corso dell'Idice. Ritrovo presso il Circolo Cà de Mandorli in via Idice in collaborazione con "Amici della Terra". Piccolo ristoro offerto a tutti i partecipanti. Termine dell'iniziativa alle ore 17 circa. I guanti e i sacchi per la raccolta saranno forniti dal Parco. Per informazioni e prenotazioni: tel. 051/6254821-11. Infolink: www.parks.it/parco.gessi.bolognesi  Il 19 e 20 febbraio - di notte e di giorno al Parco dell'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero (Piemonte) con la NOTTE ALL'ALPE SANGIATTO CON LA NEVE. Escursioni notturne e diurne all'Alpe Sangiatto, lungo i magnifici pascoli innevati che lo circondano. E' una proposta consigliata a soggetti sportivi. Si parte il sabato alle ore 15, si ritorna domenica nel primo pomeriggio. Tariffa individuale: Euro 40. Ritrovo alle ore 14.45 a Devero (VB) di fronte alla chiesa all'ingresso del nucleo abitato. Per ulteriori informazioni e prenotazioni: TREK 2000 escursionismo e trekking, e-mail: info@trek2000.it  tel. 0323/60600 - 0323/87313, cell. 335/6546658. Infolink: www.parks.it/parco.alpe.veglia.devero  Il 20 febbraio VALLE STURA - ESCURSIONE DA BERSEZIO A FERRERE, alla scoperta delle frazioni del Parco delle Alpi Marittime (Piemonte). Escursione (dislivello in salita: 400 m; tempo di salita: 2,30 ore) alla stupenda frazione, raccontata nel libro di Melania Mazzucco, "Il bacio della medusa". Ritrovo a Bersezio (CN). Attrezzatura: scarponi, zaino, racchette da neve, abbigliamento da montagna, pranzo al sacco. E' consigliato un thermos con bevanda calda. Luogo e orario di ritrovo saranno comunicati all'atto dell'iscrizione (tel. 0171/97397), da effettuarsi entro le 13 di venerdì 18 febbraio. Infolink: www.parks.it/parco.alpi.marittime Il 20 febbraio CASTELLI DI NEVE, attività sulla neve al Parco del Gigante (Emilia-Romagna). Al Centro Visite di Busana (RE), passeggiata sulla neve con momenti creativi condotta dall'associazione "Gli Gnomi". Per ulteriori informazioni: tel. 0522/891209 – 891585, fax 891587, e-mail: cvbusana@parco-gigante.it. Infolink: www.parks.it/parco.gigante  Il 20 febbraio LE VALLI DI PIGNONE, valli e miniere al Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra (Liguria). Escursione di media difficoltà (giornata intera) nelle Valli di Pignone, tra i piccoli centri di Casale e Faggiona e le miniere di manganese della Cerchiara. Ritrovo presso la Piazza di Pignone (SP) alle ore 9. Pranzo al sacco. La prenotazione può essere effettuata fino alla giornata di venerdì, dalle ore 9 alle ore 13 presso l'Ente Parco di Montemarcello-Magra, telefonando al numero 0187/691071. Infolink: www.parks.it/parco.montemarcello.magra  Il 20 febbraio ESCURSIONE CON RACCHETTE DA NEVE A LES COMBES D'INTROD, Parco Nazionale del Gran Paradiso (Piemonte, Valle d'Aosta). Escursione ad anello organizzata dall'Associazione Professionale Guide Parco Nazionale Gran Paradiso. Ritrovo alle ore 9,30 presso il Foyer du Fond di Les Combes, durata media dell'escursione 3/5 ore, previsto pranzo al sacco. Costi: Euro 10 a persona (incluso l'utilizzo di racchette e bastoncini) per i ragazzi accompagnati dai 7 ai 10 anni gratuito. Prenotazioni gradite: Tel. 340/4008078 (entro le ore 20 di sabato 19 febbraio), e-mail: aspro.guidepngp@libero.it  Infolink: www.parks.it/parco.nazionale.gran.paradiso  Il 19 e il 20 febbraio, alla scoperta della Riserva Naturale Monte Soratte (Lazio) con VISITE ALL'EREMO DI S. SILVESTRO E AL MUSEO NATURALISTICO DEL MONTE SORATTE. Fino a settembre, ogni sabato e domenica, apertura ai visitatori dell'Eremo di S. Silvestro e del Museo Naturalistico del Monte Soratte, nell'ambito di un'iniziativa di conoscenza e sensibilizzazione del territorio promossa dalla Provincia di Roma quale ente gestore. Per informazioni rivolgersi all'associazione Avventura Soratte, tel. 0761/579895, e-mail: info@avventurasoratte.com  Infolink: www.parks.it/riserva.monte.soratte  Il 20 febbraio PARCO D'INVERNO, escursione guidata al Parco dell'Etna (Sicilia). Nell'ambito dell'evento "Parco d'inverno 2005", escursione guidata domenicale di media difficoltà (durata media: 5 ore) da Rifugio Citelli a Piano Provenzana, con il ritorno nei luoghi colpiti dall'eruzione del 2002. Raduno presso Rifugio Citelli alle ore 9. Le prenotazioni dovranno essere effettuate telefonando venerdì 18 febbraio (dalle ore 9 alle ore 11) al numero 095/821240. Infolink: www.parks.it/parco.etna  
   
   
ANTIQUARI IN VILLA, MOSTRA MERCATO NAZIONALE, IX EDIZIONE DAL 2 AL 10 APRILE 2005, VILLA CASTELBARCO ALBANI A VAPRIO D'ADDA (MI)  
 
L’Ente Fiera del Barco presenta la nona edizione di ANTIQUARI IN VILLA. Dal 2 al 10 aprile 2005, Villa Castelbarco ospiterà i più rinomati antiquari del panorama italiano e per l’occasione riaprirà al pubblico i suoi splendidi sotterranei per la seconda edizione di ITINERArte. All’interno della suggestiva scenografia dello storico edificio di Vaprio d’Adda sarà possibile ammirare mobili d’epoca, antichi tappeti orientali, arazzi, porcellane e ceramiche, preziosi gioielli,  argenti, maioliche e credenze. Le proposte, tutte di alto livello, incanteranno i collezionisti e gli amanti dell’arte, ma soddisferanno anche le esigenze di chi desidera dare alla propria casa un tocco di classe e di unicità. A fare da sfondo ai bellissimi oggetti esposti le antiche sale di Villa Castelbarco Albani, splendido edificio la cui affascinante storia risale al Medioevo. Per l’occasione i visitatori potranno anche partecipare alle visite guidate alla villa e ai suoi sotterranei. ITINERArte - Percorsi d’arte, storia, natura. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno torna a Villa Castelbarco ITINERArte, l’evento che ha permesso di scoprire per la prima volta le bellissime gallerie sotterranee dell’edificio. Avvalendosi anche quest’anno della collaborazione di La Decima Arte, prima e unica Associazione di Guide Turistiche specializzate sul patrimonio storico, artistico e naturalistico della Martesana, l’Ente Fiera del Barco promuove un affascinante percorso dal titolo “Villa Castelbarco: da convento a Villa di delizie”. I partecipanti potranno ammirare il teatrino, classico esempio di architettura lombarda settecentesca e i sotterranei, meravigliose gallerie decorate a mosaici, fatte scavare nel 1835 dal Conte Carlo. Inedita l’apertura della Chiesetta, cappella in stile barocco in cui riposano le ceneri del Conte Giuseppe Simonetta, fondatore della Villa. I visitatori di ANTIQUARI IN VILLA potranno dunque restare affascinati e apprezzare i preziosi oggetti in un ambiente in cui cultura, arte, storia e bellezze naturali si fondono.ANTIQUARI IN VILLAMostra Mercato Nazionale – IX edizionePeriodo di svolgimento: dal 2 al 10 Aprile 2005Orari: lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, dalle 15 alle 20; venerdì dalle 15 alle 23; sabato e domenica dalle 10,30 alle 20,30Ingresso: aperta al pubblico a pagamento: biglietto Euro 10 – ridotto Euro 6Dove: Villa Castelbarco si trova a Vaprio d'Adda (Milano) a solo 1 km dal casello autostradale di Trezzo sull’Adda sul tratto della A4 MI-BGInformazioni per i percorsi storico-artistici di ITINERArtePeriodo di svolgimento: 5/6 e 12/13 marzo, 2/3 e 9/10  aprile 2005 Orari: dalle ore 14 alle 17Modalità: visite guidate della durata di 90 minuti, per gruppi non superiori a 30 personePrenotazione: direttamente in Reception FieraCosti: Adulti 3 euro; accesso gratuito per bambini e ragazzi fino a 12 anni, accompagnatiSegreteria organizzativa: Ente Fiera del Barco, Villa Castelbarco Albani, via per Concesa 4, 20069 Vaprio d’Adda (MI), tel. 02.9096.5254, fax 02.9096.5212.Infolink: www.villacastelbarco.com  
   
   
CAMERA DI COMMERCIO E TURISMO TORINO:ALLA SCOPERTA DEL TURISMO INDUSTRIALE. PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA, L’INDUSTRIA DELL’AUTO E DELLA PENNA SI SVELANO A TURISTI LEISURE E AD APPASSIONATI. AL VIA LE VISITE GUIDATE ALLA BERTONE, FIAT, GIUGIARO, PININFARINA E ALL’AURORA, LECCE PEN, WILSON E STILOLINEA.  
 
Turismo Torino, con la Camera di commercio di Torino, ha realizzato un progetto all’avanguardia: visite turistiche per scoprire e conoscere le realtà industriali del territorio torinese. L’interesse per il binomio industria e turismo culturale è una scelta innovativa e strategicamente coraggiosa. Il turismo industriale sta evidenziando un aumento di attenzione, attraendo una quota sempre più ampia di pubblico. In Italia però, è Torino la prima città a testare, con pacchetti appositamente studiati, un tipo di turismo così settoriale, ma dalle ampie possibilità di declinazione. Il progetto in cantiere già da alcuni anni, ha finalmente preso forma grazie all’apporto della Camera di commercio di Torino che si propone come capofila. Secondo il presidente della Camera di commercio Alessandro Barberis: “La valorizzazione dell’economia del territorio passa anche attraverso la conoscenza, soprattutto del mondo del lavoro e delle sue imprese. Torino e il Piemonte hanno una riconosciuta reputazione in molti settori della ricerca, della creatività, della produzione. A, Torino, è nata la penna Aurora 88 e milioni di vetture circolanti in varie parti del mondo sono state create qui da noi, in nostre imprese. Siamo i leader mondiale del car design e possiamo vantare la prima automobile esposta al MOMA di New York, come “una delle sei più belle vetture del mondo”. È bene che turisti, appassionati, ma anche gli stessi torinesi ne vengano a conoscenza, visitino i luoghi della produzione e scoprano i segreti, la cura e l’impegno, che portano la nostra eccellenza nel mondo”. Come sottolinea il Presidente di Turismo Torino Livio Besso Cordero: ”Rendere fruibile il settore industriale a turisti leisure ed appassionati è un progetto che da anni avevamo in cantiere. Grazie alla preziosa collaborazione della Camera di commercio, da oggi l’industria diventa una vera e propria risorsa turistica a cui noi crediamo molto; ci auguriamo infatti che tale iniziativa, che non ha eguali in Italia, possa avere il successo di altre capitali europee che da anni sperimentano questo tipo di turismo”. Dopo un’attenta analisi delle potenziali realtà industriali di Torino, la scelta si è rivolta principalmente verso due filiere, localizzate nel territorio con importanti marchi sinonimo di Made in Italy e innovazione tecnologica: auto e penna. L’industria automobilistica e della penna torinesi presentano, infatti, esperienze importanti in campo internazionale e nomi di prestigio riconosciuti da tempo. Le visite studiate e gestite da Turismo Torino vedranno la partecipazione delle case automobilistiche, delle carrozzerie, dei designer automobilistici più prestigiosi della città e di nomi importanti dell’industria della penna. Turisti e appassionati potranno così lanciarsi alla scoperta dei segreti e delle mille declinazioni del design industriale: Bertone, Fiat, Giugiaro e Pininfarina per la filiera dell’auto-design e Aurora, Lecce Pen, Wilson e StiloLinea per la filiera della penna. Un’operazione unica nel suo genere e possibile grazie all’azione catalizzante e di sensibilizzazione della Camera di commercio di Torino, che ha coinvolto e coinvolgerà le aziende torinesi, protagoniste dell’ambizioso progetto. È, inoltre, già in cantiere l’ampliamento delle aree industriali “da scoprire” con l’ingresso anche del settore aeronautica. Oltre a visitare le aziende durante le fasi di produzione, i gruppi di visitatori parteciperanno ad una sorta di pre-visita introduttiva sul design tenuta presso l’Istituto Europeo del Design, network internazionale per la formazione nelle discipline del design, della moda, delle arti visive e della comunicazione. Il progetto “Turismo Industriale” vuole dare il giusto riconoscimento alle eccellenze di Torino, trasformando l’industria, che nel tempo ha perso la valenza di fattore propulsivo dell’eccellenza, in un rinnovato motivo di visita, di attrattiva e di divertimento non convenzionale. Le visite, studiate per un target di pubblico principalmente che viaggia per piacere e di appassionati, dai più giovani ai meno giovani, permettono di conoscere i più celebri patrimoni che conservano, valorizzano, comunicano ed espongono le testimonianze materiali dell’attività economica di un’impresa, di un distretto, di una tradizione produttiva. Uno sguardo non solo rivolto all’impresa, ma anche all’ambiente in cui essa opera e che ha comunque contribuito a trasformare Torino. Le visite si articolano in 2 tour al mese della durata di 3 ore circa in lingua italiana, inglese o francese alternate per filiere; nello stesso mese, quindi, viene organizzato un tour presso un’azienda di produzione delle penne e uno presso un’azienda di design/motori. La visita si svolge in autobus con un informatore di Turismo Torino a bordo al costo di soli 5 euro. Tutti i partecipanti sono inoltre tutelati da una polizza assicurativa stipulata appositamente da Turismo Torino. Turismo Torino si occuperà di gestire l’intera organizzazione delle visite e della promozione, attivandosi attraverso la realizzazione di una brochure. Camera di commercio e Turismo Torino dedicheranno, inoltre, una pagina del proprio sito all’iniziativa (www.to.camcom.it  e www.turismotorino.org ). Per informazioni sulle visite: Turismo Torino tel: 011 535181 – info@turismotorino.org  
   
   
CONOSCERE LA TORINO OLIMPICA DAI CANTIERI  
 
Con lo slogan turistico “Torino 2006 è adesso” si promuove la Destinazione Torino Olimpica. Il futuro per Torino è infatti gia cominciato ogni venerdì, dalle 14.30 alle 17.30 per tutto il 2005. Grandi architetti di fama mondiale come Arata Isozaki, Gae Aulenti, Norman Foster e Massimiliano Fuksas si sono dati appuntamento tra le vie e le piazze del capoluogo subalpino per ridisegnarne il volto e cambiarne l’immagine con opere architettoniche avveniristiche. Un volto che prenderà forma per il prestigioso appuntamento olimpico, ma che già adesso è visibile ed ammirabile nella sua evoluzione. I molteplici cantieri divengono quindi delle vere e proprie attrattive turistiche. Sono infatti anche in grado di suscitare l’interesse e la curiosità di un turista, del tipo “innovatore”, alla ricerca di novità e di spunti alternativi per visitare una città. Per una durata di ben tre ore, dalle 14:30 alle 17:30, gli ospiti vengono condotti in autobus (ritrovo presso il Punto Informativo di Turismo Torino all’interno del padiglione olimpico Atrium 2006) con partenza da piazza Solferino (davanti al teatro Alfieri) in un suggestivo itinerario tra i cantieri olimpici e cittadini, siti dai quali è possibile ammirare i lavori che daranno vita ad avveniristiche opere urbane ed architettoniche. Le visite ai cantieri olimpici e cittadini includono i cantieri della Metropolitana, del Palahockey, del Palasport, del Palavela, dell’Oval e prossimamente della Spina 3 la cui visibilità dipende dallo stato di avanzamento dei lavori e alla loro possibilità di accesso. Per ulteriori informazioni: Atrium 2006 – Turismo Torino Call Center. +39 011 8185011 fax +39 011 883426, Email: resguide@turismotorino.org  - Web site: www.turismotorino.org