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Le Monde, 18 marzo 2005 George Bush sceglie Paul Wolfowitz per dirigere la Banca Mondiale. La scelta del Presidente suscita perplessità anche negli Stati Uniti, dove il segretario aggiunto alla difesa ha fama di rigido ideologo. New York dal nostro corrispondente Dopo aver nominato ambasciatore all'Onu, il neo conservatore John Bolton, George Bush ha scelto, mercoledì 16 marzo, quale candidato alla presidenza della Banca Mondiale, Paul Wolfowitz, il controverso segretario aggiunto alla Difesa.una decisione, che potrebbe creare delle perplessità sopratutto in Europa, visto che Paul Wolfowitz, 61 anni, uno dei principali artigiani dell'invasione dell'Irak, incarna l'unilateralismo della prima amministrazione Busch."paul attribuisce una grande importanza allo sviluppo.E' un uomo onesto, di cuore, e farà un eccellente lavoro."ha dichiarato il Presidente ad una conferenza stampa."Credo profondamente alla missione della Banca Mondiale.non sono solo i poveri a trarne beneficio, quando la povertà regredisce.Noi tutti ne traiamo profitto"ha aggiunto Paul Wolfowitz.il posto è per tradizione, assegnato ad un americano,la direzione del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ad un europeo.Gli Stati Uniti sono l'azionista principale della Banca Mondiale, la cui vocazione è finanziare lo sviluppo.Per sostituire James Wolfensohn, che, il primo giugno lascerà la presidenza della Banca Mondiale, Paul Wolfowitz deve ottenere l'avvallo del Consiglio d'amministrazione, il quale raccoglie i rappresentanti di 184 stati membri.Ciò non sarà facile per un falco dalla reputazione di rigido ideologo.Gli europei possono porre il veto.Gli americani lo hanno fatto nel 2000, quando fu designato il direttore generale dell'Fmi, ritenendo il primo candidato presentato, il tedesco Caio Koch Weser, essere troppo molle.Il capo della diplomazia britannica, s'è dichiarato pronto, lo scorso mercoledì, a lavorare con M.wolfowitz. Le altre capitali europee sono state più prudenti.L'eliseo ha fatto sapere che la" Francia avrebbe esaminato ( la candidatura) nello spirito d'amicizia esistente tra Francia e Stati Uniti, e conformemente alla missione capitale della Banca mondiale, al servizio dello sviluppo".Molte reazioni negli Stati Uniti sono state chiaramente ostili."C'è da chiedersi se le parole dell'amministrazione sulla volontà di avvicinarsi ai nostri alleati, non siano che parole al vento"ha dichiarato il senatore John Kerry, candidato democratico all'elezione presidenziale del 2004.Alcuni alla Banca mondiale, credono che M. Wolfowitz si preoccupi più di"propagare la democrazia"in Medio Oriente, che di lottare contro la povertà nel mondo.La sua amicizia con Israele, anch'essa è considerata come un handicap nei confronti dei paesi arabi e musulmani. Parecchie Ong hanno già respinto la scelta di Busch. Eric Leser |
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